Liceo T.Parentucelli Sez.Liceo Classico Intersezioni : Arte e Storia Selezione di quadri dalla...
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Liceo “T.Parentucelli Sez.Liceo Classico Intersezioni : Arte e StoriaSelezione di quadri dalla mostra genovese sui MacchiaioliIl Risorgimento viene visto attraverso le fonti iconografiche
Prof. Patrizia Fattori
Hayez : La Ciociara
La Ciociara, nella sua arcaica bellezza sembra personificarel’Italia, alludendo al suo glorioso e perduto passato. Il pittore trova l’espediente della personificazione nel tricolore delloabbigliamento.Attraverso la figura femminile, trattata in maniera allegorica Hayez sarà portato a rappresentazioni di significato politicosempre più esplicito
F.Faruffini: Cola di Rienzo che dalle alture di RomaNe contempla le rovine
Chiaro il significato politico.Cola di Rienzo era simboloDi rivendicazioni di libertà e democrazia, ma anche di illu-sioni e drammatiche disillusioni.L’utopia di Cola, di una Roma città – stato restituita al popolo Ben si accordava con le aspirazioni antipapali e antiaristocra-tiche di quel momento storico. Il quadro rende bene l’intensitàdrammatica e la naturalezza della rappresentazione psicologica.
F.Canella : Melanconia o l’Italia in catene
Il quadro fa riferimento alla dolorosa disillusione dopo il tragicofallimento del ’48. L’Italia, piangente, si mostra smarrita di frontealla sconfitta delle istanze di libertà.La pittura si fa interprete diun messaggio civile
Hayez : La Meditazione
Allusiva trasposizione pittorica della grande delusione risorgi-mentale dopo i fatti del ’48,in particolare quelli milanesi vissu-ti in prima persona dal pittore.
F.Hayez: Un pensiero malinconico
G.Induno: Garibaldi al Vascello (1849)
Volontario al seguito del generale Medici ,il pittore Induno viveIn prima persona l’eroica resistenza della Repubblica romana.Garibaldi è ripreso alla villa del Vascello ormai distrutta daiColpi nemici: sulle rovine della città si staglia la figura dell’eroe.All’interno un piccolo quadro sta a testimoniare gli antichi splendoridella dimora
G.Induno:L’imbarco a Genova del generale G.Garibaldi
E’ chiaro l’intento celebrativo della composizione, con la descrizionedella articolata scena della partenza da Quarto per la storica spedizio-ne in Sicilia.Si vedono i piroscafi Piemonte e Lombardo acquistatida Nino Bixio. Il pittore fa risaltare anche gli aspetti intimi della par-tenza , i saluti e i volti addolorati delle donne
S.Lega : Ritratto di Garibaldi
Il pittore, volontario nel ’48 a Curtatone,amico di Felice Orsini,non vede favorevolmente l’esito monarchico-moderato dellaepopea risorgimentale. L’incontro con Garibaldi era avvenuto nel’58 ma il dipinto è del ’61, conclusa l’epopea garibaldina.Il volto dell’eroe, un po’ corrucciato,denota una certa inquietudinee delusione nel vedere l’affermazione di ideali diversi da quelli percui aveva combattuto.
Pietro Senna: Garibaldi a Caprera
Dopo Aspromonte e Mentana prevalgono le espressioni delusee malinconiche dell’eroe risorgimentale
S.Lega: Imboscata di Bersaglieri
G.Fattori:Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta
La Toscana è libera e il quadro è commissionato dal governo Ricasoli.L’attenzione si focalizza sul carro delle suore di carità. Il coman-dante francese è il generale MacMahon.Il pittore preferisce trala-sciare il pathos eroico dell’evento e soffermarsi sulla sofferenzadelle vite perse.
Girolamo Induno:La battaglia di Magenta
Induno si distinse in Crimea e nella campagna garibaldina del ’59con i Cacciatori delle Alpi.Fu il pittore ufficiale della Spedizionedei Mille. Questo dipinto celebra la vittoria franco-piemontese diMagenta del 4 giugno ’59 sull’esercito austriaco.Persero la vita6000 uomini su 120.000.
S.Lega:Bersaglieri che conducono prigionieri austriaci
Lega rifiuta di partecipare alla seconda guerra di indipendenza, rite-nendola lontana dai suoi ideali democratici mazziniani.La compo-sizione appare lontana da toni eroici e solenni.
T.Signorini:L’artiglieria toscana a Montechiaro salutata daiFrancesi feriti a Solferino
D.Induno:Il bollettino del 14 Luglio 1859 che annunziava laPace di Villafranca
Il quadro ricorda la stipula ,il 14 luglio 1859, dell’armistizio di Villafranca. Si notino le differenti reazioni dei popolani fuori daun’osteria.Il pittore ritrae veristicamente i caratteri emotivi epsicologici,illustrandoli attraverso gesti ed espressioni.Il dipinto fu acquistato da Vittorio Emanuele II
Odoardo Borrani: Il 26 Aprile 1859
Una ragazza sta cucendo il tricolore il giorno precedente il definitivoabbandono della Toscana da parte di Leopoldo II.Le radici antichevengono evidenziate dalle tappezzerie,i legni intarsiati,la sedia difoggia antica,l’alabarda con il tricolore.La giovane potrebbe esserela fidanzata di un giovane arruolato nella II^ guerra di indipendenza.Nella pittura toscana viene riconosciuta la funzione delle donne,rap-presentate in trepida attesa e partecipi alle vicende, seppure lontanedai luoghi di battaglia.
O.Borrani: Le cucitrici di camicie rosse
Questo dipinto del 1863,che mostra l’interno di un salottoBiedermeier, suggerisce lo stato d’animo di delusione perla mancata presa di Roma, dopo i fatti garibaldini di Aspromonte.L’arredo e le vesti richiamano i colori del tricolore.Significativa alle pareti la stampa di Venezia ,non ancora liberata. All’ansia febbrile e speranzosa del dipinto precedente è subentrata una sot-tile inquietudine.
O.Borrani:Il bollettino del 9 Gennaio 1878
Il quadro fa risaltare la tristezza rassegnata all’annuncio dellamorte di Vittorio Emanuele II. Era la scomparsa del sovranoche aveva compiuto la sospirata unità d’Italia.La presenza del reè evocata dal suo ritratto sul paralume.
Eugenio Agneni:Le ombre dei grandi uomini fiorentini
Il pittore,amico di Mazzini, vuole ricordare l’esortazione dicostui a non dimenticare i grandi uomini del passato.Nel quadro costoro sembrano cendere dalle nicchie del portico degli Uffiziper guidare il popolo lla libertà.Al centro Dante e Leonardo,poco più indietro Machiavelli e Boccaccio, librato in volo Savo-narola e a destra Michelangelo.Il pittore sospettato di contatti conFelice Orsini sarà esiliato in Inghilterra e tornerà nel ’59 percombattere con Garibaldi.
S.Lega :Il Bindolo
Lega si era trasferito nell’umile campagna fiorentina, in riva all’ArnoIn una località chiamata Piagentina.In questo luogo ameranno riunirsii Macchiaioli, per rievocare la vita semplice e agreste dopo le speranze e le delusioni delle campagne garibaldine.
S.Lega : Orto a Piagentina
G.Fattori: Le Macchiaiole
G.Fattori: La raccolta del fieno in Maremma
Il pittore dipinge con maestria la natura della campagna maremma-na, come per cercare pace e ristoro dal disagio delle realtà cittadi-na con tutte le contraddizioni della burocratizzazione sabauda.Fattori mostra la contraddizione tra il faticoso lavoro primitivo incampagna e il rifiuto della modernizzazione.Forse c’è l’influenzadi Proudhon che voleva il mantenimento di piccole unità rurali eun giusto equilibrio tra produzione e consumo.
G.Fattori: In vedetta
Questa tela,lontana dalla drammatica rappresntazione della bat-taglia, evoca la quiete minacciosa dei luoghi deserti delle cam-pagne militari.Sembra un’atmosfera da deserto dei Tartari.Il senso di una sospensione temporale è data dal biancore del muro su cui si staglia l’ombra del cavallo
G.Fattori : Lo staffato
Fattori accentua gli aspetti non eroici ma piuttosto sgradevoli dellaguerra e della vita militare. La scena ,non eroica, è pervasa da un’in-tensa drammaticità
S.Lega: Gli ultimi momenti di Mazzini morente
Lega ritrae Mazzini morente con estremo e antieroico realismo.La morte è avvenuta a Pisa il 10 marzo 1872, nel clima di delu-sione che avvolge i democratici mazziniani dopo gli esiti politicie istituzionali dell’Unità. Il plaid, ora conservato nel museo maz-ziniano di Genova, era appartenuto a Carlo Cattaneo.