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L’ASD ULTRA DI VA LA LICEO Cari lettori, eccoci tornati e oggi lo facciamo con il botto, raccontando di un’esperienza fatta prima di natale da molti di noi. Tramite il bando Youth Bank vinto da Ultra Di, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre abbiamo iniziato una collaborazione con 4 classi quinte del liceo Terragni Olgiate Comasco. A rotazione siamo stati convolti nell’attività e ora che il progetto si è concluso, possiamo dire con certezza che è stata per tutti un’esperienza arricchente ed entusiasmante. Il progetto si è svolto in 5 incontri. Il primo incontro è stato tenuto in aula magna dalla nostra Stefania, che ha spiegato a circa 100 ragazzi cosa sia oggi la disabilità e come sia cambiato questo concetto nel corso degli anni, dando anche qualche informazione teorica che li avrebbe aiutati poi a lavorare con noi. Sono stati mostrati anche dei video molto divertenti e interessanti, tra cui quello sulle esperienze dell’Ultra Di.

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Page 1: Liceo Terragni x... · Web viewOgni incontro iniziava con un giro di presentazione fatta stando in cerchio, utilizzando una palla e dicendo il nostro nome con diverse intonazioni

L’ASD ULTRA DI VA LA LICEO

Cari lettori, eccoci tornati e oggi lo facciamo con il botto, raccontando di un’esperienza fatta prima di natale da molti di noi. Tramite il bando Youth Bank vinto da Ultra Di, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre abbiamo iniziato una collaborazione con 4 classi quinte del liceo Terragni Olgiate Comasco. A rotazione siamo stati convolti nell’attività e ora che il progetto si è concluso, possiamo dire con certezza che è stata per tutti un’esperienza arricchente ed entusiasmante. Il progetto si è svolto in 5 incontri.

Il primo incontro è stato tenuto in aula magna dalla nostra Stefania, che ha spiegato a circa 100 ragazzi cosa sia oggi la disabilità e come sia cambiato questo concetto nel corso degli anni, dando anche qualche informazione teorica che li avrebbe aiutati poi a lavorare con noi. Sono stati mostrati anche dei video molto divertenti e interessanti, tra cui quello sulle esperienze dell’Ultra Di.

I successivi 4 incontri si sono svolti in palestra, dove lavoravamo divisi in gruppi. Ogni incontro iniziava con un giro di presentazione fatta stando in cerchio, utilizzando una palla e dicendo il nostro nome con diverse intonazioni di voce.

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Il secondo incontro è stato dedicato alla sperimentazione pratica in palestra di 3 diversi tipi di disabilità: fisica, sensoriale e cognitiva. Fulvia ci dice: “Per la disabilità fisica, abbiamo creato dei semplici percorsi con i coni, che dovevamo svolgere a squadre miste o usando la sedia a rotelle o le stampelle. È stato divertente vedere come noi fossimo molto più agili di molti studenti, che non sapevano nemmeno come fare una curva con la sedia a rotelle. Per la disabilità sensoriale invece abbiamo fatto dei giochi stando bendati”. Quanto può sembrarci facile correre? Eppure nel momento in cui i ragazzi sono stati bendati e dovevano correre solo seguendo le informazioni di un compagno è sembrato immensamente difficile, così come riconoscere chi ci sta di fronte potendogli toccare solamente il viso. Per la disabilità cognitiva è stata proposta una staffetta “prendi e dai”, che è risultata facile per gli studenti, che hanno potuto però osservare le nostre difficoltà.

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Il terzo incontro aveva come obbiettivo quello di fare capire l’importanza della fiducia e dello spirito di squadra all’interno dello sport. Valentina ci racconta: “Ci siamo divisi in 4 squadre e abbiamo fatto dei semplici giochi propedeutici al basket. Ci siamo messi in fila: il primo doveva passare la palla al compagno dietro facendola passare sopra la testa, poi sotto le gambe, poi una volta sopra e una volta sotto, fino a far arrivare la palla all’ultimo della fila, che poi doveva correre a tirare a canestro. Si continuava così fino a quando una squadra arrivava a 10. Abbiamo fatto anche un esercizio più strano: dopo aver passato la palla sopra la testa, il giocatore doveva subito sdraiarsi a terra e quando la palla arrivava all’ultimo, doveva saltare tutti i compagni come se fossero i pioli di una scaletta. È stato divertente ma abbiamo visto come fosse importante fidarsi del compagno, che avrebbe anche potuto pestarci una mano o una gamba, ma per fortuna siamo stati tutti molti attenti!”

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“Finalmente al quarto incontro abbiamo giocato a basket!”, ci dice Luca M. “Ci siamo divisi in 4 squadre miste e via! Abbiamo iniziato a giocare! È stato molto bello e le partite molto combattute. I ragazzi del liceo ci passavano spesso la palla, perché eravamo più bravi di loro nel fare canestro! Ci hanno fatto tantissimi complimenti, perché non pensavano proprio potessimo essere così bravi a giocare, persino più bravi di loro! Insomma, per noi è stata una bella soddisfazione”.

L’ultimo incontro invece è stato gestito dai ragazzi del Terragni. Ogni classe infatti ha pensato a un gioco o a un’attività sportiva che non abbiamo mai praticato da proporci. Paolo M. dice: “Abbiamo giocato a pallamano, a madball, a tris con i palloni da basket. È divertente provare degli sport nuovi. I ragazzi sono stati molto precisi nello spiegaceli e noi abbiamo cercato di imperniarci al massimo nel gioco”.

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È stata davvero un’esperienza meravigliosa e la cosa più bella è stata che, dopo 5 incontri, siamo diventati tutti amici! Che bello entrare in palestra e salutarci chiamandoci per nome, con un abbraccio o dandoci il 5. È stato tutto così bello che al quinto incontro eravamo tutti dispiaciuti che questi sabati un po’ diversi dal solito fossero già finiti.

E poi, udite udite, questa esperienza ha fatto sì che alcuni ragazzi si offrissero per venire ai nostri allenamenti di Ultra Di come volontari! Meraviglioso!!!

Vi ringraziamo molto per essere stati gentili, e coinvolgenti con noi e per esservi divertiti sinceramente insieme a noi!

Speriamo di poter ripetere l’attività anche il prossimo anno!

Gli atleti di Ultra Di