Mercoledì ANNO SANTO 9 Dicembre 2015 STRAORDINARIO Quei ... · di mantenere vivo quell’evento....

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ANDREA GALLI l Giubileo è comunemente detto An- no Santo sia per la sua sacralità sia perché ha come fine la santificazio- ne dei fedeli. È un Anno che ha al suo centro l’incontro con la misericordia di Dio, la conversione, la remissione dei peccati, l’inizio di una vita nuova. Que- sto evento della vita della Chiesa si e- sprime attraverso numerosi segni e mo- menti, tre dei quali si possono conside- rare fondanti e si sono mantenuti nei se- coli: il pellegrinaggio, il passaggio attra- verso la Porta Santa, l’indulgenza plena- ria. Il tema del pellegrinaggio, che corre già lungo l’Antico Testamento, è presente anche nel Nuovo Testamento e vede Ge- sù stesso come protagonista, da quando dodicenne si reca al Tempio di Gerusa- lemme in occasione del pellegrinaggio di Pasqua. Nel capitolo 5 del Vangelo di Giovanni leggiamo che «ricorreva una fe- sta dei Giudei e Gesù salì a Gerusalem- me». Un altro pellegrinaggio, nel corso del quale il Signore guarisce un uomo malato di 38 anni, a cui, incontrandolo poco dopo nel Tempio, rivolge queste pa- role: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peg- gio». Parole simili a quelle rivolte all’a- dultera, «va’ e d’ora in poi non peccare più», che indicano come il miracolo com- piuto sia anche un gesto di perdono. Pel- legrinaggio, conversione e perdono già nella Chiesa pri- mitiva sono in- terconnessi. La meta del cammi- nare diventa il vero Tempio, Cristo stesso, il cammino è quel- lo del discepolo che ha come o- biettivo l’imita- zione del Mae- stro, fino a poter affermare come san Paolo «Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me». Anche la Porta Santa ha un si- gnificato cristo- logico. Nel capi- tolo 10 del Van- gelo di Giovanni, Gesù si definisce due volte «porta»: «In verità, in verità io vi dico: io sono la por- ta delle pecore. Tutti coloro che sono ve- nuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io so- no la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato». Salvezza che anche in Luca e Matteo è legata al passaggio at- traverso una porta: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spazio- sa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano». Anche in questo Giubileo i fedeli sono chiamati a incontrare il Signore com- piendo un pellegrinaggio, a Roma o nei luoghi stabiliti – Santuari, Cattedrali, cappelle delle carceri... –, quindi a pas- sare attraverso una Porta Santa. E a gu- stare la misericordia del Signore, l’ab- braccio del Padre, attraverso quel “gran- de perdono” che è il dono dell’indulgen- za plenaria. L’indulgenza secondo il Co- dice di diritto canonico è «la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per in- tervento della Chiesa, la quale, come mi- nistra della redenzione, dispensa ed ap- plica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi». Per ottenere l’indulgenza in questo Giubileo, ha spiegato papa Francesco, è impor- tante che il pellegrinaggio «sia unito, an- zitutto, al Sacramento della Riconcilia- zione e alla celebrazione della santa Eu- caristia con una riflessione sulla miseri- cordia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le in- tenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero». I ma- lati potranno vivere il loro «momento di prova ricevendo la Comunione o parte- cipando alla santa Messa e alla preghie- ra comunitaria, anche attraverso i vari mezzi di comunicazione: sarà per loro il modo di ottenere l’indulgenza giubila- re». Potrà inoltre ricevere l’indulgenza chi compirà un’opera di misericordia corporale o spirituale. © RIPRODUZIONE RISERVATA I 7 Mercoledì 9 Dicembre 2015 PRIMO PIANO ANNO SANTO STRAORDINARIO Quei «segni» per riabbracciare il Padre Il Giubileo straordinario del 2015-2016 è stato indetto da papa Francesco perchè "abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace.... Potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica" (Bolla di indizione dell'11 aprile 2015, festa della Divina Misericordia) Il Il c cal al al al l ale en en en en nda da da d d d ri ri rio o o ro ro roma ma mano no n apertura/chiusura Porte Sante Sarà nella solennità di Cristo Re, voluta da papa Pio XII per chiudere l'anno liturgico La chiusura Possono recarsi nella cappella del carcere e considerare Porta Santa il passare per la porta della loro cella I carcerati D I C E M B R E N O V E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E MARTEDÌ 8 (IMMACOLATA) Apertura a San Pietro DOMENICA 13 (III AVVENTO) San Giovanni in Laterano e Cattedrali del mondo MARTEDÌ 2 (CANDELORA) Vita Consacrata MERCOLEDÌ 10 (CENERI) Invio Missionari di Misericordia LUNEDÌ 22 (CATTEDRA) Curia Romana VENERDÌ 1 (PACE) Santa Maria Maggiore MARTEDÌ 19-GIOVEDÌ 21 Operatori dei Santuari LUNEDÌ 25 (S.PAOLO) San Paolo fuori le mura DOMENICA 24 (V PASQUA) Ragazzi e ragazze (13-16enni) DOMENICA 29 (CORPUS DOMINI) Diaconi VENERDÌ 3 (CUORE DI GESÙ) Sacerdoti MARTEDÌ 26 - DOMENICA 31 A CRACOVIA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ Giovani DOMENICA 4 (TERESA DI CALCUTTA) Operatori e volontari della misericordia DOMENICA 12 Ammalati e disabili DOMENICA 25 Catechisti SABATO 8-DOMENICA 9 (ROSARIO) Gruppi mariani DOMENICA 3 (DIVINA MISERICORDIA) Gruppi di spiritualità di misericordia VENERDÌ 4 - SABATO 5 “24 ore per il Signore” DOMENICA 20 (PALME) Giovani di Roma MARTEDÌ 1 (SANTI) Memoria fedeli defunti DOMENICA 6 Carcerati in San Pietro DOMENICA 13 Chiusura nelle basiliche di Roma e nelle Cattedrali delle diocesi categorie coinvolte Domenica 20 (CRISTO RE) Chiusura a San Pietro Quasi sempre l'Anno Santo non coincide con l'anno solare. Spesso la sua apertura avviene la notte di Natale. Stavolta avviene in una solennnità dedicata a Maria, che è "Madre della Divina Misericordia" inizia l'8 dicembre 2015, a 50 anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II L'apertura Ogni fedele può ottenere l'indulgenza giubilare anche andando nella Cattedrale della sua diocesi o nei santuari o in altre chiese indicate dai vescovi Un Giubileo diffuso Saranno "inviati speciali" di papa Francesco nelle diocesi in tempo di Quaresima per annunciare il perdono di Dio a tutti I missionari di misericordia Fu istituita da Giovanni Paolo II ispirandosi a un'immagine di Gesù molto diffusa in Polonia. È data centrale di questo Anno Santo La festa della divina Misericordia sentendosi vicino al Signore ricevendo la comunione partecipando alla Messa anche attraverso i media Chi non può uscire di casa (malati, anziani...) può ottenere l'indulgenza Tutti DOMENICA 28 - LUNEDÌ 29 A L'AQUILA SI CELEBRA LA 722 a PERDONANZA CELESTINIANA o o "Misericordiosi come il Padre" è il motto del Giubileo. È tratto dal passo del Vangelo dove Gesù dice che Dio chiede di non giudicare e non condannare, ma di perdonare e amare senza misura "Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato" (Luca 6,36-38) Nelle intenzioni di Francesco il Giubileo vuole tenere viva la memoria del Concilio Vaticano II “La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia... Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo... La Chiesa sentiva la responsabilità di essere nel mondo il segno vivo dell’amore del Padre" (Bolla di indizione "Misericordiae Vultus", n 4) Il logo del Giubileo (opera del gesuita Marko Rupnik) illustra il motto “Misericordes sicut pater”: Cristo, buon pastore, si carica sulle spalle l'uomo, come fosse una pecora smarrita nella notte buia. Così facendo ci offre l'immagine autentica della misericordia del Padre Pellegrinaggio, Porta Santa e indulgenza sono al cuore dell’esperienza del Giubileo L’inno. «Un ritornello semplice per essere cantato da tutti» MARINA LOMUNNO i intitola Misericordes sicut Pa- ter, «Misericordiosi come il Pa- dre» l’inno ufficiale del Giubileo che accompagnerà le celebrazioni del- l’Anno Santo. Dopo In nomine Domi- ni, l’inno composto per la beatifica- zione di Paolo VI, il 19 ottobre 2014, anche questa volta il testo porta la fir- ma del gesuita padre Eugenio Costa, teologo e liturgista conosciuto, per molti anni, tra l’altro, direttore del Cen- tro Teologico di Torino e collaborato- re dell’Ufficio liturgico nazionale del- la Cei, che oggi vive e lavora a Roma nella Casa generalizia della Compa- gnia di Gesù. La versione ufficiale si può ascoltare nella registrazione del coro della Cappella Sistina diretta dal salesiano Massimo Palombella nel si- to del Giubileo (www.iubilaeummise- ricordiae.va/content/gdm/it/giubi- leo/inno.html) da dove si possono sca- ricare il file mp3 dell’Inno e lo sparti- to anche con accordi per chitarra. «Monsignor Palombella, che tra l’altro è l’autore della partitura dell’inno per la beatificazione di Paolo VI, mi ha chiesto di pensare al testo per un inno sul tema della misericordia – spiega padre Costa – che avesse un ritornel- lo semplice per essere cantato da tut- ta l’assemblea, e contenesse il motto del Giubileo, che in latino è appunto Misericordes sicut Pater: una citazione dal capitolo sesto di Luca, in cui Gesù dice: “Siate misericordiosi come il Pa- dre vostro”». Per il ritornello si è scel- to il latino perché a Roma, in occasio- ne del Giubileo, confluiranno pelle- grini da tutto il mondo, i quali - come accade anche in altri grandi raduni, ad esempio con i giovani di Taizé o a Lour- des - «potranno cantare – così precisa padre Costa – superando le differenze linguistiche, un ritornello semplice e comprensibile a tutti». All’interno del- le quattro strofe, che invece sono in i- taliano (le prime due di lode e ringra- ziamento al Padre e al Figlio, la terza allo Spirito perché ci conceda i suoi doni, la quarta al Dio di ogni pace), proprio per facilitare il canto di qua- lunque assemblea, all’autore è stato chiesto di inserire, come una ripeti- zione continua, una breve frase, sem- pre in latino (il responsum): In aeter- num misericordia eius (“In eterno è il suo amore per noi”), tratta dal Salmo 135. Delle strofe, sono disponibili an- che una versione inglese e una fran- cese, e sono in preparazione anche i te- sti in altre lingue. La musica dell’Inno, nelle parti dove interviene l’assemblea è volutamente molto orecchiabile e di facile appren- dimento, perché sia accessibile a tut- ti. «Il Pontificio Consiglio per la pro- mozione della nuova evangelizzazio- ne – prosegue padre Costa – una vol- ta pronto il testo, ha indetto un con- corso per la partitura musicale man- dandolo a 90 compositori di musica liturgica di tutto il mondo. Hanno ri- sposto in 21 ed è stato scelto Paul Inwood, inglese e laico, compositore di fama, molto conosciuto nell’Inghil- terra cattolica e di grande esperienza di musica liturgica per assemblee ete- rogenee. Il suo lavoro è una musica semplice ma molto ben costruita. Il ri- tornello si memorizza subito e, come tutte le buone melodie, non solo litur- giche, fa venire voglia di cantarlo. L’in- no, quindi, sia come testo sia come musica, dovrebbe essere accessibile a diocesi, parrocchie e gruppi, senza dif- ficoltà. Ci auguriamo che, per tutti i pellegrini, anzi per tutti coloro che o- vunque vivranno il Giubileo della mi- sericordia, esso contribuisca a fare di questo tempo un’immersione nella fe- de e nella speranza». © RIPRODUZIONE RISERVATA S Parla padre Eugenio Costa autore del testo di «Misericordes sicut Pater», colonna sonora dell’Anno Santo. La musica è dell’inglese Paul Inwood scelto tramite un concorso Come gli ebrei si recavano in cammino al Tempio di Gerusalemme, siamo chiamati a raggiungere il nuovo Tempio che è Cristo E a passare attraverso di Lui per raggiungere la salvezza

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  • ANDREA GALLI

    l Giubileo è comunemente detto An-no Santo sia per la sua sacralità siaperché ha come fine la santificazio-

    ne dei fedeli. È un Anno che ha al suocentro l’incontro con la misericordia diDio, la conversione, la remissione deipeccati, l’inizio di una vita nuova. Que-sto evento della vita della Chiesa si e-sprime attraverso numerosi segni e mo-menti, tre dei quali si possono conside-rare fondanti e si sono mantenuti nei se-coli: il pellegrinaggio, il passaggio attra-verso la Porta Santa, l’indulgenza plena-ria.Il tema del pellegrinaggio, che corre giàlungo l’Antico Testamento, è presenteanche nel Nuovo Testamento e vede Ge-sù stesso come protagonista, da quandododicenne si reca al Tempio di Gerusa-lemme in occasione del pellegrinaggiodi Pasqua. Nel capitolo 5 del Vangelo diGiovanni leggiamo che «ricorreva una fe-sta dei Giudei e Gesù salì a Gerusalem-me». Un altro pellegrinaggio, nel corsodel quale il Signore guarisce un uomomalato di 38 anni, a cui, incontrandolopoco dopo nel Tempio, rivolge queste pa-role: «Ecco: sei guarito! Non peccare più,perché non ti accada qualcosa di peg-gio». Parole simili a quelle rivolte all’a-dultera, «va’ e d’ora in poi non peccarepiù», che indicano come il miracolo com-piuto sia anche un gesto di perdono. Pel-legrinaggio, conversione e perdono già

    nella Chiesa pri-mitiva sono in-terconnessi. Lameta del cammi-nare diventa ilvero Tempio,Cristo stesso, ilcammino è quel-lo del discepoloche ha come o-biettivo l’imita-zione del Mae-stro, fino a poteraffermare comesan Paolo «Nonsono più io chevivo, ma Cristoche vive in me». Anche la PortaSanta ha un si-gnificato cristo-logico. Nel capi-tolo 10 del Van-gelo di Giovanni,

    Gesù si definisce due volte «porta»: «Inverità, in verità io vi dico: io sono la por-ta delle pecore. Tutti coloro che sono ve-nuti prima di me, sono ladri e briganti;ma le pecore non li hanno ascoltati. Io so-no la porta: se uno entra attraverso dime, sarà salvato». Salvezza che anche inLuca e Matteo è legata al passaggio at-traverso una porta: «Entrate per la portastretta, perché larga è la porta e spazio-sa la via che conduce alla perdizione, emolti sono quelli che vi entrano».Anche in questo Giubileo i fedeli sonochiamati a incontrare il Signore com-piendo un pellegrinaggio, a Roma o neiluoghi stabiliti – Santuari, Cattedrali,cappelle delle carceri... –, quindi a pas-sare attraverso una Porta Santa. E a gu-stare la misericordia del Signore, l’ab-braccio del Padre, attraverso quel “gran-de perdono” che è il dono dell’indulgen-za plenaria. L’indulgenza secondo il Co-dice di diritto canonico è «la remissionedinanzi a Dio della pena temporale per ipeccati, già rimessi quanto alla colpa,che il fedele, debitamente disposto e adeterminate condizioni, acquista per in-tervento della Chiesa, la quale, come mi-nistra della redenzione, dispensa ed ap-plica autoritativamente il tesoro dellesoddisfazioni di Cristo e dei santi». Perottenere l’indulgenza in questo Giubileo,ha spiegato papa Francesco, è impor-tante che il pellegrinaggio «sia unito, an-zitutto, al Sacramento della Riconcilia-zione e alla celebrazione della santa Eu-caristia con una riflessione sulla miseri-cordia. Sarà necessario accompagnarequeste celebrazioni con la professione difede e con la preghiera per me e per le in-tenzioni che porto nel cuore per il benedella Chiesa e del mondo intero». I ma-lati potranno vivere il loro «momento diprova ricevendo la Comunione o parte-cipando alla santa Messa e alla preghie-ra comunitaria, anche attraverso i varimezzi di comunicazione: sarà per loro ilmodo di ottenere l’indulgenza giubila-re». Potrà inoltre ricevere l’indulgenzachi compirà un’opera di misericordiacorporale o spirituale.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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    7Mercoledì9 Dicembre 2015 P R I M O P I A N OANNO SANTOSTRAORDINARIO

    Quei «segni» per riabbracciare il Padre

    Il Giubileo straordinario del 2015-2016 è stato indetto da papa Francesco perchè "abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace.... Potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica" (Bolla di indizione dell'11 aprile 2015, festa della Divina Misericordia)

    IlIl ccalalalallaleenenenenndadadaddd riririoo o rororomamamanonon

    apertura/chiusuraPorte Sante

    Sarà nella solennità di Cristo Re,voluta da papa Pio XIIper chiudere l'annoliturgico

    La chiusura

    Possono recarsinella cappelladel carcere e considerare Porta Santail passare per la portadella loro cella

    I carcerati

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    MARTEDÌ 8 (IMMACOLATA)Apertura a San Pietro

    DOMENICA 13 (III AVVENTO)San Giovanni in Lateranoe Cattedrali del mondo

    MARTEDÌ 2 (CANDELORA) Vita Consacrata MERCOLEDÌ 10 (CENERI)Invio Missionari di Misericordia

    LUNEDÌ 22 (CATTEDRA)Curia Romana

    VENERDÌ 1 (PACE)Santa Maria Maggiore

    MARTEDÌ 19-GIOVEDÌ 21 Operatori dei Santuari

    LUNEDÌ 25 (S.PAOLO) San Paolo fuori le mura

    DOMENICA 24 (V PASQUA)Ragazzi e ragazze (13-16enni)

    DOMENICA 29 (CORPUS DOMINI)Diaconi

    VENERDÌ 3 (CUORE DI GESÙ)Sacerdoti

    MARTEDÌ 26 - DOMENICA 31 A CRACOVIAGIORNATA MONDIALEDELLA GIOVENTÙ

    Giovani

    DOMENICA 4 (TERESA DI CALCUTTA)Operatori e volontaridella misericordia

    DOMENICA 12 Ammalati e disabili

    DOMENICA 25 Catechisti

    SABATO 8-DOMENICA 9 (ROSARIO)Gruppi mariani

    DOMENICA 3 (DIVINA MISERICORDIA)Gruppi di spiritualitàdi misericordia

    VENERDÌ 4 - SABATO 5 “24 ore per il Signore”

    DOMENICA 20 (PALME) Giovani di Roma

    MARTEDÌ 1 (SANTI)Memoria fedeli defunti

    DOMENICA 6 Carcerati in San Pietro

    DOMENICA 13 Chiusura nelle basilichedi Roma e nelleCattedrali delle diocesi

    categoriecoinvolte

    Domenica 20 (CRISTO RE)

    Chiusuraa San Pietro

    Quasi sempre l'Anno Santo non coincide con l'annosolare. Spesso la sua apertura avviene la nottedi Natale. Stavolta avviene in una solennnità dedicataa Maria, che è "Madre della Divina Misericordia"

    inizia l'8 dicembre2015, a 50 annidalla conclusionedel ConcilioVaticano II

    L'apertura

    Ogni fedele può ottenere l'indulgenza giubilareanche andando nella Cattedrale della sua diocesio nei santuari o in altre chiese indicate dai vescovi

    Un Giubileo diffuso

    Saranno "inviati speciali"di papa Francesconelle diocesi in tempodi Quaresimaper annunciareil perdono di Dioa tutti

    I missionaridi misericordia

    Fu istituita da Giovanni Paolo IIispirandosi a un'immagine

    di Gesù moltodiffusa in Polonia.

    È data centraledi questo

    Anno Santo

    La festa della divinaMisericordia

    sentendosi vicino al Signorericevendo la comunionepartecipando alla Messa

    anche attraverso i media

    Chi non può uscire di casa(malati, anziani...) può ottenere l'indulgenza

    Tutti

    DOMENICA 28 - LUNEDÌ 29 A L'AQUILA SI CELEBRALA 722a PERDONANZACELESTINIANA

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    "Misericordiosi come il Padre" è il motto del Giubileo. È tratto

    dal passo del Vangelo dove Gesù dice che Dio chiede di non giudicare e non condannare, ma di perdonare e amare

    senza misura

    "Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

    Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.

    Date e vi sarà dato" (Luca 6,36-38)

    Nelle intenzioni di Francescoil Giubileo vuole tenere vivala memoria del ConcilioVaticano II“La Chiesa sente il bisognodi mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia... Abbattute

    le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una

    cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo...

    La Chiesa sentiva la responsabilitàdi essere nel mondo il segno vivo

    dell’amore del Padre" (Bolladi indizione "Misericordiae

    Vultus", n 4)

    Il logo del Giubileo(opera del gesuita

    Marko Rupnik)illustra il motto

    “Misericordes sicut pater”: Cristo, buon pastore,

    si carica sulle spallel'uomo, come fosse una pecora

    smarrita nella notte buia.Così facendo ci offre l'immagine

    autentica della misericordiadel Padre

    Pellegrinaggio, Porta Santa e indulgenza sono al cuore dell’esperienza del Giubileo

    L’inno. «Un ritornello semplice per essere cantato da tutti»MARINA LOMUNNO

    i intitola Misericordes sicut Pa-ter, «Misericordiosi come il Pa-dre» l’inno ufficiale del Giubileo

    che accompagnerà le celebrazioni del-l’Anno Santo. Dopo In nomine Domi-ni, l’inno composto per la beatifica-zione di Paolo VI, il 19 ottobre 2014,anche questa volta il testo porta la fir-ma del gesuita padre Eugenio Costa,teologo e liturgista conosciuto, permolti anni, tra l’altro, direttore del Cen-tro Teologico di Torino e collaborato-re dell’Ufficio liturgico nazionale del-la Cei, che oggi vive e lavora a Romanella Casa generalizia della Compa-gnia di Gesù. La versione ufficiale sipuò ascoltare nella registrazione delcoro della Cappella Sistina diretta dalsalesiano Massimo Palombella nel si-to del Giubileo (www.iubilaeummise-

    ricordiae.va/content/gdm/it/giubi-leo/inno.html) da dove si possono sca-ricare il file mp3 dell’Inno e lo sparti-to anche con accordi per chitarra.«Monsignor Palombella, che tra l’altroè l’autore della partitura dell’inno perla beatificazione di Paolo VI, mi hachiesto di pensare al testo per un innosul tema della misericordia – spiegapadre Costa – che avesse un ritornel-lo semplice per essere cantato da tut-ta l’assemblea, e contenesse il mottodel Giubileo, che in latino è appuntoMisericordes sicut Pater: una citazionedal capitolo sesto di Luca, in cui Gesùdice: “Siate misericordiosi come il Pa-dre vostro”». Per il ritornello si è scel-to il latino perché a Roma, in occasio-ne del Giubileo, confluiranno pelle-grini da tutto il mondo, i quali - comeaccade anche in altri grandi raduni, adesempio con i giovani di Taizé o a Lour-

    des - «potranno cantare – così precisapadre Costa – superando le differenzelinguistiche, un ritornello semplice ecomprensibile a tutti». All’interno del-le quattro strofe, che invece sono in i-taliano (le prime due di lode e ringra-ziamento al Padre e al Figlio, la terza

    allo Spirito perché ci conceda i suoidoni, la quarta al Dio di ogni pace),proprio per facilitare il canto di qua-lunque assemblea, all’autore è statochiesto di inserire, come una ripeti-zione continua, una breve frase, sem-pre in latino (il responsum): In aeter-num misericordia eius (“In eterno è ilsuo amore per noi”), tratta dal Salmo135. Delle strofe, sono disponibili an-che una versione inglese e una fran-cese, e sono in preparazione anche i te-sti in altre lingue. La musica dell’Inno, nelle parti doveinterviene l’assemblea è volutamentemolto orecchiabile e di facile appren-dimento, perché sia accessibile a tut-ti. «Il Pontificio Consiglio per la pro-mozione della nuova evangelizzazio-ne – prosegue padre Costa – una vol-ta pronto il testo, ha indetto un con-corso per la partitura musicale man-

    dandolo a 90 compositori di musicaliturgica di tutto il mondo. Hanno ri-sposto in 21 ed è stato scelto PaulInwood, inglese e laico, compositore difama, molto conosciuto nell’Inghil-terra cattolica e di grande esperienzadi musica liturgica per assemblee ete-rogenee. Il suo lavoro è una musicasemplice ma molto ben costruita. Il ri-tornello si memorizza subito e, cometutte le buone melodie, non solo litur-giche, fa venire voglia di cantarlo. L’in-no, quindi, sia come testo sia comemusica, dovrebbe essere accessibile adiocesi, parrocchie e gruppi, senza dif-ficoltà. Ci auguriamo che, per tutti ipellegrini, anzi per tutti coloro che o-vunque vivranno il Giubileo della mi-sericordia, esso contribuisca a fare diquesto tempo un’immersione nella fe-de e nella speranza».

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    S Parla padre Eugenio Costaautore del testo di«Misericordes sicut Pater»,colonna sonora dell’Anno

    Santo. La musica èdell’inglese Paul Inwood

    scelto tramite un concorso

    Come gli ebreisi recavanoin camminoal Tempio diGerusalemme,siamo chiamatia raggiungere ilnuovo Tempioche è CristoE a passareattraverso di Luiper raggiungerela salvezza

    TECNAVIA

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