QUASI AL TRAGUARDO...C’era una volta un regno, a cui mancava una principessa. Un bel giorno, al re...
Transcript of QUASI AL TRAGUARDO...C’era una volta un regno, a cui mancava una principessa. Un bel giorno, al re...
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Carissimi bimbi,
nelle altre settimane sul foglio iniziale scrivevo , tutte le indicazioni e le spiegavo,
questa settimana metto solo i link per le mie videolezioni , lì trovate tutto e
soprattutto trovate una piccola , ma per me importante riflessione che voglio
condividere con voi e con le vostre famiglie
QUASI AL TRAGUARDO
https://drive.google.com/open?id=1AicxMXj7W_ZcJfYJtKofzAEZc-CUXrko
altre attività
https://drive.google.com/open?id=1LzoJ35VdOdKrX44rWuK6venP0xu43GTs
CE L’ABBIAMO FATTA…
https://drive.google.com/open?id=18qmfyhSk7DD1RN-CkYhPTKKc1OIUAgw0
non posso però lasciare tutto questo foglio bianco, ci scrivo una parola
che voglio dire a tutti voi e alle vostre famiglie:
Maestra Marita
https://drive.google.com/open?id=1AicxMXj7W_ZcJfYJtKofzAEZc-CUXrkohttps://drive.google.com/open?id=1LzoJ35VdOdKrX44rWuK6venP0xu43GTshttps://drive.google.com/open?id=18qmfyhSk7DD1RN-CkYhPTKKc1OIUAgw0
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1)Per leggere e comprendere: comincio leggendo con
attenzione
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2) RISCRIVO QUESTO TESTO CAMBIANDO LE PAROLE SOTTOLINEATE CON UN
SINONIMO,NATURALMENTE NEL TESTO LE PAROLE DEVONO ANDARE D’ACCORDO
Non tutto il male viene per nuocere
La mamma mi ha riferito che, quando ero piccolo (le bimbe scriveranno
piccola) avevo la mania di rovistare nei cassetti per scovare oggetti
interessanti. Spesso lei mi sgridava perché avevo creato una grande
confusione. Io però non modificavo per nulla le mie abitudini. Persi il vizio
solo dopo essermi schiacciato( schiacciata per le bimbe) le dita in un
cassetto, a causa del male provato e dello spavento nel vedere le mie dita
viola e gonfie.
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3)MACCHIE DI CIOCCOLATA SULLE PAROLE: LEGGO LA FIABA SCOPRO LE
PAROLE E LE RISCRIVO SUL QUADERNO
ROSASPINA Fratelli Grimm
C’era una volta un regno, a cui mancava una principessa. Un
bel giorno, al re e alla regina nacque una bambina. Per
festeggiare quell’evento fortunato, invitarono al loro castello
tutti i sudditi. Ciascuno di essi fece un dono diverso alla
bambina: chi le donò dei capelli biondissimi, chi un abito
scintillante, chi la bellezza e chi la gentilezza.
Tuttavia, il re, si era scordato di invitare una delle tredici fate
del regno, che non fu contenta di scoprirlo. Mentre tutti
erano intenti a mangiare e festeggiare, apparve in una
nuvola di fumo verdastro e lanciò una terribile maledizione:
“Questa bambina, non appena avrà compiuto quindici anni,
si pungerà il dito con un fuso e cadrà addormentata, per
cento anni”.
Dette queste parole, scomparve così com’era arrivata. Il re e
la regina erano disperati per la sorte della loro bambina. Per
quindici anni il sovrano mandò i suoi uomini in ogni angolo
del regno a bruciare tutti i fusi. Tuttavia, proprio il giorno del
suo quindicesimo compleanno, la principessa stava giocando
nel castello quando vide una strana luce provenire da una
stanza. Si avvicinò incuriosita e aprì la porta. In un angolo,
c’era un fuso di legno e una vecchina seduta, che filava la
lana..
“Cos’è quest’oggetto? Non ne ho mai visto uno prima d’ora”
domandò la principessa. La vecchia sorrise: “Serve a
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realizzare i mantelli e gli abiti che indossi. È facile da usare,
vuoi provare insieme a me?” La principessa si avvicinò, ma
non appena si sedette e avvicinò le mani al fuso, la
maledizione si compì: si punse un dito e crollò stesa per
terra, addormentata. La vecchina, che altri non era se non la
fata malvagia, la adagiò in un lettino nella stanza, poi
scomparve.
Pian piano, tutti gli abitanti del castello caddero
addormentati: prima il re e la regina, poi i cavalieri, infine i
servi e anche gli animali. Non c’era anima sveglia nel raggio
di un miglio. Intorno al castello cominciarono a crescere i
rovi, rovi così alti che superavano perfino le sue torri. Nessun
abitante del regno vi mise più piede e cominciarono a
chiamarlo “Il castello di Rosaspina”. Numerosi principi
provarono negli anni a farsi strada tra i rovi per salvare la
bella principessa dal suo sonno, ma nessuno riuscì a
compiere l’impresa: rimanevano tutti intrappolati tra i rovi,
dove venivano divorati dai lupi, dagli uccelli e dagli insetti.
Trascorsero così novantanove anni. Al compimento del
centesimo, qualcosa cambiò: un principe arrivò da lontano;
aveva sentito di Rosaspina da suo nonno, che un tempo era
passato di lì. Si era subito innamorato della bella principessa
addormentata e aveva così deciso di salvarla. Si avvicinò al
muro di rovi, cercando di aprirsi un varco con la spada, ma
la maledizione si stava ormai sciogliendo: le spine dei rovi si
tramutarono in rose profumate e il principe riuscì a passare
senza fatica. Passò oltre il cortile del castello, dove i servi
dormivano distesi, superò il corridoio pieno di guardie,
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sdraiate sui fianchi, raggiunse la sala del trono e da lì si
avviò alla torre più alta. In cima alle scale, trovò una piccola
porticina di legno e al suo interno, ecco Rosaspina nel suo
lettino.
Il principe non riusciva a distogliere il suo sguardo dalla
bellissima principessa addormentata. Si avvicinò a lei sempre
di più, poi le diede un bacio. Come d’incanto Rosaspina aprì
gli occhi: il suo sonno era finito, cent’anni erano passati e il
principe aveva spezzato la maledizione che aveva colpito il
castello. I due si sposarono e vissero
felici e contenti
4) TESTI DA COMPLETARE CON PAROLE E FRASI
SETE-PRINCIPE-BERE-MINUTI-MERCANTE-SPENDERE-
PILLOLE-FONTANA
IL PICCOLO PRINCIPE
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5) SUSSURRAVA, VIVEVA, VIDE, FACEVANO, DECISE ,SALIVA,
MANDAVA, DESIDERAVA ,GIUNGEVA, VENGO ,SI CHIAMAVA.
COMPLETA CON I VERBI INDICATI
Questa è la storia di una bambina bella che aveva per sorella, pensa un po’, una
stella.
All’ultimo piano di un alto grattacielo ___________________una ragazza,
_________________________Lucetta.
Lei stava lungo tempo a guardar le stelle e in fondo al cuore________________
una sorella.
Un giorno nel cielo buio___________________________un astro luminoso e
grande e_______________________________________che quella stella
sarebbe stata sua sorella.
E ogni sera quando il cielo era limpido e leggero e le stelle di lassù le
__________________________cucù lei __________________________in alto
in alto e _________________________________________un grande bacio.
Dalla stella le ____________________________un leggero luccichio e Lucetta
________________________:>.
……………………………………………………………………………………………………..
Da dove vengono i verbi evidenziati, a quale coniugazione appartengono
Qual è la loro radice e la loro desinenza
✓ SUSSURRAVA viene da SUSSURRARE 1° coniugazione
✓ …………………………………………………………………………….
✓ …………………………………………………………………………………
✓ …………………………………………………………………………
✓ ……………………………………………………………………………..
✓ ……………………………………………………………………………………
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Sostituisci il verbo DIRE con i seguenti verbi più appropriati
MENTIRE RECITARE DESCRIVERE SUGGERIRE ESCLAMARE RACCONTARE
ANNUNCIARE
La presentatrice DISSE i programmi televisivi.
………………………………………………………………………………
TI HO DETTO una bugia : scusami.
…………………………………………………………………………..
Marco DICEVA la risposta al compagno di banco.
…………………………………………………………………………
La nonna DISSE la favola ai nipotini.
……………………………………………………………………..
Nello spettacolo Anna DICE una poesia
…………………………………………………………………….
Mi DIRAI il tuo viaggio in aereo.
……………………………………………………………………
Davide DISSE:.
………………………………………………………………………
Sostituisci il verbo ANDARE con i seguenti verbi più appropriati
PRECEDERE RINCORRERE FUNZIONARE FREQUENTARE SALIRE SCENDERE
Da ieri sera la lavatrice non VA bene.
……………………………………………………………………….
Quest’anno VADO alla Scuola Primaria.
……………………………………………………………………..
Il cane vide il padrone uscire e gli ANDÒ dietro.
…………………………………………………………………….
VAI AVANTI, ti raggiungerò appena possibile
……………………………………………………………………
Il ragazzo ANDÒ sulla pianta e cadde malamente
……………………………………………………………………..
ANDÒ giù dalle scale a rotta di collo.
………………………………………………………………………………………….
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Sostituisci il verbo DARE con i seguenti verbi più appropriati
ESPRIMERE ASSEGNARE OFFRIRE CONSIGLIARE INFLIGGERE
La mamma HA DATO a Marco un castigo severo
………………………………………………………………………….
DAI il tuo parere su questo libro.
…………………………………………………………………………….
Ti prego di DARMI UN CONSIGLIO da vero amico.
…………………………………………………………………………..
Quel giorno la maestra DIEDE agli alunni un problema difficile.
………………………………………………………………………………….
Lara DÀ un mazzo di fiori alla mamma.
…………………………………………………………………………
7) PER SCRIVERE TESTI
PER CONTINUARE IL NOSTRO LAVORO CON L’ESPLORAZIONE DELLE PAROLE E PER
UTILIZZARLE IN MODO CREATIVO TI PROPONGO ANCORA UN’IDEA PRESA DA GIANNI
RODARI; SI CHIAMA BINOMIO FANTASTICO. CHE COSA? CHE COS’È QUESTA INVENZIONE?
SI PARTE DA DUE PAROLE , MAGARI SORTEGGIATE FRA TANTE O
TROVATE METTENDO IL DITO A CASO SU UNA PAGINA DEL LIBRO…
IO DEVO PARTIRE DA CANE E ARMADIO
COMINCIO A LEGARLE UTILIZZANDO LE PREPOSIZIONI
Un cane nell’armadio…..
Un cane con l’armadio
L’armadio del cane
Il cane sull’armadio….
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E già da qui potrei partire per partire per costruire storie: IO HO COMINCIATO
Idea per la storia n.1
Un cane nell’armadio
Il dottor Polifemo rientra in casa dopo il lavoro, apre l’armadio e trova un cane, è un
cane…. Un po’ di descrizione del suo aspetto…
poi possiamo spiegare perché il cane si trova proprio in quell’armadio
infine….scrivere che cosa decide di fare il dottor Polifemo
storia n. 2
Un cane con l’armadio
A Milano tutti ormai conoscono Chiocciolino.
Chiocciolino è un cane che passeggia per la città portando con sé un armadio attaccato ad
una corda , come se fosse un carretto.
È un armadio………
Quando Chiocciolino è stanco si ferma , apre l’armadio…………………..
Nell’armadio di Chiocciolino ci sono……………………………………
……………………..
Storia n. 3
L’armadio del cane
Kiry è un cane vanitoso, per questo ha un armadio tutto suo
Dove tiene l’armadio……….
Che cosa ci tiene………..
Ma che cosa succede un giorno…………………..
Come finisce questa storia…….
Storia n.4
Un cane sull’armadio
Babuf il mio cane non sopporta ( ha proprio paura di)……………………..
Ogni volta che………………..lui sale sull’armadio e……………………
Poi che succede………………………
Come può finire……………………………….
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ADESSO TI LASCIO QUALCHE ALTRO BINOMIO DAL QUALE PARTIRE
SCARPE ALBERO
L’albero delle scarpe
L’albero con le scarpe
Le scarpe sull’albero
BALENA ASPIRAPOLVERE COCCODRILLO GUINZAGLIO
RANA TEATRO SCUOLABUS STADIO
ORA VIA LIBERA ALLA FANTASIA, UTILIZZA QUESTI BINOMI OPPURE,
SCRIVI TANTE PAROLE E POI SORTEGGIANE DUE
COMINCIA UNENDO LE DUE PAROLE CON UNA PREPOSIZIONE
SCRIVI UNA BELLISSIMA STORIA
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8) SEMPRE GIANNI RODARI MI AIUTA A PROPORTI QUESTA NUOVA SFIDA:
E DOPO CHE COSA SUCCEDE……….
Pensa alle fiabe che conosciamo, sono tante:
CAPPUCCETTO ROSSO, BIANCANEVE, CENERENTOLA, IL GATTO CON GLI
STIVALI, I TRE PORCELLINI, LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO , HANSEL
E GRETEL, POLLICINO, IL PIFFERAIO MAGICO, I MUSICANTI DI BREMA, IL
BRUTTO ANATROCCOLO, RAPERONZOLO….
Ti ricordi come finiscono vero? Se non te le ricordi è l’occasione per rileggerle.
Adesso prova a pensare e a scrivere che cosa potrebbe succedere dopo……
Per esempio dopo che Cenerentola e il principe si sono sposati……
Che cosa fa Cenerentola….che cosa fa il principe…..che cosa succede nel loro
regno……………….
E siccome anche la tua è una fiaba finirà così E VISSERO TUTTI FELICI E
CONTENTI
Quando HANSEL E Gretel sono tornati a casa………………..
Che cosa fanno ………………..
Che cosa succede………………………..
Come diventano…………………
C’è ancora qualche problema da risolvere……………….
Ma alla fine E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI
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Forza!!!
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9)QUESTA È UNA STORIA DA COMPLETARE (sul quaderno)
L’elefantino verde
In Africa, faceva quel giorno particolarmente caldo, ma ai vari cuccioli della foresta
non dava fastidio. Giocavano a nascondino, e a Brullo, l'ippopotamo impertinente,
toccava appunto scovare gli altri. La giraffa Stella, la zebra Za-za-bu e tutti gli altri si
erano ben nascosti. Brullo procedeva goffamente vicinissimo a loro, ma non li
vedeva. D'un tratto, udì un fruscio tra i cespugli.
Vieni fuori, ti ho scoperto!» gridò con tutto il fiato.
Tra i cespugli comparve un elefantino.
Ma che cos'era? Un elefante così, gli animali non l'avevano mai visto: era verde, un
elefante verde come l'erba!
1. «POSSO GIOCARE ANCH'IO?» CHIESE L'ELEFANTE VERDE,
GUARDANDO I CUCCIOLI.
……………………………
Scrivi ancora a Quadernì
A lui piace conoscere
Le tue avventure,
i tuoi pensieri
e desidera i tuoi messaggi
TROVA OGNI GIORNO
IL TEMPO PER LEGGERE..
“PER SOGNARE NON BISOGNA
CHIUDERE GLI OCCHI, BISOGNA
LEGGERE
10
Anche un disegno della tua storia renderebbe questo lavoro più ricco
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CHIUDO QUESTI MIEI INVII CON UN GIOCO
Questo è un gioco con le parole che potrebbe far creare piccole storielle
divertenti o magiche…..ma sicuramente strambe. OVVIAMENTE PER GIOCARE
DOVETE ESSERE ALMENO IN TRE.
COMINCIAMO
RICORDATI QUESTE DOMANDE:
1. CHI ERA?
2. DOVE SI TROVAVA?
3. CHE COSA FACEVA?
4. CHE COSA HA DETTO?
5. CHE COSA HA DETTO LA GENTE?
6. COM’È ANDATA A FINIRE?
PRENDI UN FOGLIETTO UN PO’ LUNGO
Chi parte scrive sul foglietto la risposta alla prima domanda, poi piega il
foglietto per non far vedere la sua risposta e passa il foglietto al secondo
giocatore che scrive la risposta alla seconda domanda, poi piega il foglietto e
passa il foglietto al terzo giocatore……
Alla fine si apre il foglietto e si leggono le risposte tutte insieme
Io ho giocato con i miei figli ecco la nostra stramba storiella
Un cane
Sulla cinquecento
Faceva la pastasciutta
Ha detto :
La gente diceva:
Alla fine ho steso il bucato