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Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015 1 Liceo Scientifico Galileo Galilei Ancona Edifici “B” e “C” Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008 Dirigenza Via S. Allende G 60131 Ancona Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Annarita Durantini Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Giuliano Falappa Edizione 10/ 12/ 2015

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Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

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Liceo Scientifico Galileo Galilei

Ancona

Edifici “B” e “C”

Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008

Dirigenza Via S. Allende G 60131 Ancona Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Annarita Durantini Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Giuliano Falappa

Edizione 10/ 12/ 2015

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1 DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA E DELL’ATTIVITÀ

Il Liceo Scientifico Galileo Galilei è ubicato nel quartiere di espansione della città di Ancona

denominato Monte Dago in Via Salvator Allende G.

E’ collocato in tre edifici sorti in periodi diversi dal 1978 circa a oggi. Il terzo edificio, ( C), è di

recente stato ampliato. Un quarto edificio contiene la palestra e servizi annessi.

Le planimetrie allegate riportano le indicazioni degli edifici.

In riferimento alla planimetria generale l’edificio vicino alla zona di ingresso, lato Nord, è

denominato Edificio “A”. Si sviluppa in tre piani fuori terra Ha una struttura in calcestruzzo

armato e solai in latero-cemento. Le tamponature sono in laterizio. Gli infissi esterni sono in

alluminio, gli infissi interni sono in legno tamburato.

L’impianto di riscaldamento è centralizzato per la produzione di acqua calda con caldaia alimentata

a gas metano di rete ed elementi scaldanti diffusi nei vari ambienti.

La ventilazione è naturale con apposite aperture degli infissi.

L’impianto di illuminazione e forza motrice è distribuito in tutti gli ambienti.

L’impianto di diffusione sonora è presente nell’edificio ma non funzionante.

L’impianto di allarme intrusione è presente nei piani e collegato in centrale .

E’ presente e funzionante un impianto ascensore di dimensioni ridotte.

Al piano seminterrato sono ubicate due aule laboratorio (chimica e fisica) la palestra 1, la palestra 2

e relativi spogliatoi, bagni, ripostiglio locali tecnici, atrio e scale. In detto piano, con accesso

dall’esterno e con pareti REI 120 di contatto, è ubicata la centrale termica.

Al piano terra sono ubicate 6 aule (nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, atrio accesso, bagni, ripostiglio, scale.

Al piano primo sono ubicate 5 aule(nn. 7, 8, 9, 10, 11, 12), una sala professori, atrio accesso, bagni,

ripostiglio, scale

Al piano seminterrato, con accesso dall’esterno, è ubicato il locale cantrale termica di i024 KWW.

L’edificio centrale è denominato Edificio “B”

Si sviluppa in due piani fuori terra.

Il piano inferiore ( terra) contiene l’aula magna, i servizi e i collegamenti con gli altri edifici.(A e

C). Ha una struttura in calcestruzzo armato e solai in cemento con elementi di alleggerimento.. Le

tamponature sono in laterizio. Gli infissi esterni, a nastro nei collegamenti, sono in alluminio, gli

infissi interni sono in laminato tamburato. L’impianto di riscaldamento è collegato all’impianto

centralizzato ed ha corpi scaldanti diffusi negli ambienti. La ventilazione è naturale con apposite

aperture degli infissi. L’impianto di illuminazione e forza motrice è distribuito in tutti gli ambienti.

L’impianto di allarme incendi e di allarme intrusione è presente nell’edificio

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Nel piano superiore (primo) sono ubicati i locali della presidenza e della segreteria della scuola, 5

aule di lezione specialistiche (2 lab. Informatica, 1 lab. Umanistico, 1 lab. Linguistico, aula

docenti), un’aula adibita e attrezzata a bar interno, portineria, bagni, atrio, scale e spazi per

ascensori.

Il terzo edificio dall’ingresso è denominato Edificio “C”

E’ stato ampliato con un corpo aggiuntivo che si sviluppa nei quattro piani e si integra alla struttura

esistente con solai complanari e scala esterna di accesso e sicurezza in calcestruzzo armato e

laterizio.

Si sviluppa in quattro piani fuori terra. Ha una struttura in calcestruzzo armato e solai in latero-

cemento. Le tamponature sono in laterizio. Gli infissi esterni sono in alluminio, gli infissi interni

sono in legno tamburato.

L’impianto di riscaldamento è collegato all’impianto centralizzato ed ha corpi scaldanti diffusi negli

ambienti.

La ventilazione è naturale con apposite aperture degli infissi.

L’impianto di illuminazione e forza motrice è distribuito in tutti gli ambienti.

L’impianto di diffusione sonora è presente nell’edificio ma non funzionante.

L’impianto di allarme intrusione è presente nei piani e collegato in centrale .

E’ presente e funzionante un impianto ascensore di dimensioni ridotte che non raggiunge il piano

seminterrato. Altro impianto ascensore è stato realizzato e raggiunge il piano seminterrato dal piano

terra.

Al piano seminterrato sono ubicate un’ aula adibita a biblioteca, un’aula video, quattro aule di

lezione (13, 13bis, 14, 15), un archivio, bagni, locale tecnico, atrio e scale (2), collegamento con

corpo B .

Al piano terra sono ubicate 8 aule (16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23), quattro locali per attività

finalizzate, atrio accesso, bagni, ripostigli, scale (2).

Al piano primo sono ubicate 9 aule (nn., 25, 26, 27, 28, 29, 30, 30 bis,31, 34), atrio accesso, bagni,

ripostiglio, scale (2).

Al piano secondo sono ubicate 9 aule (nn. 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40), atrio accesso, bagni,

ripostiglio, scale (2).

L’Edificio Palestra è ubicato di fronte ai tre riportati, nella parte opposta della strada di ingresso.

E’ costruito in elementi prefabbricati di calcestruzzo. Ha un piano fuori terra per la zona campo e

due piani nella zona servizi spogliatoi.

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L’impianto di riscaldamento è dotato di sottostazione autonoma e realizzato con aerotermi.

L’impianto di illuminazione con proiettori nella zona campo e di tipo diffuso nei locali servizi

completa gli impianti.

Nell’area in cui insistono i quattro edifici della scuola è stato realizzato un impianto di drenaggio

sotterraneo che convoglia acqua in pozzi di raccolta posti nella zona a valle.

Un impianto di sollevamento raccoglie l’acqua dal fondo dei pozzi e la scarica in superficie

collegandosi con gli scarichi superficiali

L’attività che si svolge nei locali citati è prevalentemente attività didattica.

Vi sono 1017 alunni e 63 docenti. Il personale tecnico amministrativo comunque rientrante nel

ruolo di lavoratore è di 21 unità. Vi sono inoltre due unità esterne nel bar interno della scuola.

Pertanto oltre l’attività didattica si rileva un’attività amministrativa e di servizio.

L'Aula magna può ospitare 300 persone esterne all'attività scolastica.

L’area a Ovest dell’edificio C è adibita a parcheggio autovetture, così come parte delle strade di

accesso e uscita.

Nell’area estrema a Ovest è ubicato un campo di calcetto aperto.

A valle degli edifici scolastici è stato formato fin dalla originaria costruzione un sistema di

drenaggio delle acque profonde costituito da tre pozzi di diametro e di profondità di m.

I pozzi sono dotati di sistema di monitoraggio e allarme in caso di avaria.

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2 CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE DEI

RISCHI E VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi è stata effettuata in collaborazione con il Preside, con il personale

insegnante, con il personale addetto ai servizi, con il medico competente.

E’ stata fatta indagine sul posto e sono stati visionati tutti i locali in uso e a disposizione.

E’ stata fatta la ricerca della documentazione tecnica disponibile al fine di verificare la regolarità

dei manufatti costruiti, degli impianti installati, dalla conduzione e manutenzione degli stessi.

Ove non disponibile la documentazione è stata comunque fatta una verifica e valutazione

dell’esistente.

E’ stata fatta la ricerca e verifica delle attività svolte in particolare di quelle a maggiore rischio, del

numero di utenti in generale e per ambiente, delle varie funzioni del personale addetto.

Il documento di valutazione dei rischi sarà posto a disposizione dei rappresentanti dei lavoratori per

la sicurezza.

2.1 INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI DI RISCHIO

Le fonti di rischio presenti negli ambienti di lavoro sono state individuate tramite sopralluoghi

In una prima fase sono stati presi in esame i rischi derivanti dagli ambienti di lavoro e dalle

attrezzature dell'intera struttura. Questi rischi riguardano tutti i lavoratori presenti nella struttura

stessa e sono stati indicati nella sezione riguardante tutta la Scuola. Successivamente sono stati

individuati i rischi generali del piano indicati nella sezione Generale Piano ed, infine, sono stati

valutati i rischi presenti in ogni singolo ambiente di lavoro ed indicati per ogni lavoratore nelle

schede Aule e Uffici.

Durante la fase di indagine è stata raccolta tutta la documentazione disponibile relativa alla

sicurezza ed igiene del lavoro, alla sicurezza degli impianti e quant’altro necessario per valutare dal

punto di vista organizzativo il livello di sicurezza della sede.

2.2 VERIFICA DELLA NORMATIVA VIGENTE RELATIVAMENTE ALLA FONTE DI

RISCHIO E VALUTAZIONE DEI RISCHI

Una volta individuata la fonte del rischio si è verificato se questa è soggetta o meno alla normativa

vigente.

Nel caso in cui la fonte del rischio sia oggetto di normativa si è valutata la conformità alle norme

stesse facendo riferimento alle leggi e decreti vigenti o alle norme CEI, UNI ed Europee.

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In mancanza di una normativa di riferimento si è fatto ricorso alle norme adottate da paesi extra UE

o a validi studi inerenti alla tipologia del rischio, in modo da giungere ad una valutazione per

verificare nel modo più obiettivo possibile la sua accettabilità ai fini della sicurezza e della tutela

della salute.

Nei casi in cui si sono riscontrate delle difformità rispetto alla normativa vigente, si è proceduto

comunque a valutare il fattore di rischio relativo, sottolineando la carenza normativa e la necessità

di una bonifica della situazione. Va comunque sottolineato che non sempre una carenza di legge è

associata ad una situazione ad alto livello di rischio.

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2.3 INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE NECESSARIE PER LA RIDUZIONE DEL

LIVELLO DEI RISCHI

Effettuata la valutazione dei rischi, sono state individuate le misure necessarie per mantenere il

livello del rischio se questi era accettabile o per ridurre il livello stesso se non accettabile.

Il metodo seguito è schematizzato nella fig.1

fig.1. Schema della procedura seguita per la valutazione dei rischi

INDIVIDUAZIONE

DELLA FONTE DEL

RISCHIO

E’ SOGGETTA A

NORMATIVA?

E’ AD ESSA

CONFORME?

VALUTAZIONE DEL

LIVELLO DI

RISCHIO

IL RISCHIO

E’ ACCETTABILE?

ADEGUAMENTO ALLE NORME O AL VALORE

ACCETTABILE

DEL LIVELLO DI RISCHIO

RIDUZIONE

DEL RISCHIO

MANUTENZIONE

E VERIFICHE

PERIODICHE

SITEMI DI

PROTEZIONE

SISTEMI DI

PREVENZIONE

NO

NO NO

SI

SI

SI

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3 FONTI DI RISCHIO Le fonti di rischio individuate e su cui si agisce sono le seguenti:

Organizzazione

Emergenza ed antincendio

Pronto Soccorso

Informazione e formazione

Manutenzione e pulizia

Radiazioni ionizzanti

Rumore

Benessere ambientale

Illuminazione

Luogo di lavoro

Centrale termica

Videoterminali

Uffici

Servizi igienici

Barriere architettoniche

Radiazioni non ionizzanti (UV, IR, RF, Microonde, ecc.)

Impianti elettrici

Gas tecnici

Elenco dei documenti necessari per la valutazione dei rischi

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4 METODO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE

DEI RISCHI

Detto R il livello del rischio esso è una funzione della probabilità P del verificarsi dell’evento e del

danno M da questi prodotto ovvero:

R = f(P, M)

La valutazione del livello R secondo l’espressione sopra indicata, richiede la conoscenza del legame

funzionale tra la probabilità P che si verifichi l’evento ed il danno M da questi prodotto. Ciò è

possibile solo se si hanno a disposizione un elevato numero di dati statistici tali da permettere la

formulazione di un modello matematico statisticamente valido.

Nella realtà oggetto della convenzione questo non è possibile, pertanto una qualsiasi formulazione

matematica o statistica del legame tra P ed M risulta del tutto arbitraria e fuorviante.

La prassi seguita nella valutazione della probabilità che si verifichi un determinato evento capace di

produrre dei danni, è stata quella di assegnare i valori numerici 1, 2, 3 e 4 ai concetti identificati

come improbabile, poco probabile, probabile e molto probabile rispettivamente.

In questo modo la probabilità P che si verifichi un determinato evento, non è più un concetto

matematico ma si fonda sul giudizio espresso dall’operatore competente, che è basato su studi ed

esperienze considerati validi oltreché su proprie valutazioni soggettive.

Come indicazione generale si sono stabiliti come riferimento le definizioni di probabilità e i valori

associati riportati nella tabella 1.

Per evitare che il giudizio sia del tutto arbitrario, ci si è basati sul confronto tra i dati rilevati durante

i sopralluoghi, anche attraverso le misurazioni, con quelli che prescrivono le norme tecniche, dai

dati statistici relativi all’azienda o, se questi non sono disponibili, da quelli desunti da situazioni

comparabili a quella che si sta esaminando, lasciando, invece, al giudizio più soggettivo ciò che non

può essere confrontato.

Lo stesso criterio viene utilizzato per quantificare il danno M. Ai concetti di danno molto lieve,

lieve, grave, molto grave, vengono associati i numeri 1, 2, 3 e 4 rispettivamente secondo la tab. 2.

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Tab. 1

PROBABILITA’ (P)

Livello Definizione Valore

Improbabile Il rischio è insignificante, con trascurabile probabilità che

derivi una modificazione peggiorativa dello stato di salute per i

lavoratori.

1

Poco Probabile Il rischio comporta che si possa verificare una modificazione

peggiorativa dello stato di salute dei lavoratori in particolari e

rare situazioni, senza prove che tale danno derivi dal rischio

stesso.

2

Probabile Il rischio comporta una certa probabilità che si verifichi una

modificazione peggiorativa dello stato di salute dei lavoratori,

ma è poco probabile che ciò avvenga.

3

Molto

Probabile

Il rischio comporta un’elevata probabilità che si una

modificazione peggiorativa dello stato di salute dei lavoratori.

4

Tab.2

DANNO (M)

Livello Definizione Valore

Leggero La modificazione peggiorativa dello stato di salute è molto

lieve, tanto da non rappresentare una malattia vera e propria.

1

Non grave La modificazione peggiorativa dello stato di salute comporta

uno stato di malattia del tutto emendabile, senza reliquati.

2

Grave La modificazione peggiorativa dello stato di salute comporta

uno stato di malattia guaribile con postumi permanenti fonte di

immobilità parziale

3

Molto Grave La modificazione peggiorativa dello stato di salute comporta

una malattia che può guarire con postumi permanenti fonte di

una inabilità, ma che può anche essere letale.

4

In questo modo la funzione R viene discretizzata ed è rappresentabile mediante una matrice, detta

matrice dei rischi riportata in fig 4. In questa matrice i valori di ingresso sono quelli di M e P.

Ogni elemento della matrice rappresenta il livello del rischio R.

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11

P

4

8

12

16

3

6

9

12

2

4

6

8

1

2

3

4

M fig.4 - matrice dei rischi

I livelli del rischio R vengono, quindi, classificati come segue:

R = 1 RISCHIO LIEVE

2 R 3 RISCHIO MEDIO

4 R 8 RISCHIO GRAVE

R > 8 RISCHIO MOLTO GRAVE

RISCHIO LIEVE Non sono necessari ulteriori interventi essendo il rischio

accettabile

RISCHIO MEDIO E’ necessario programmare e realizzare nel breve periodo le

misure necessarie per la riduzione del rischio ad un livello

accettabile

RISCHIO GRAVE Occorre realizzare con urgenza tutte le opere atte a ridurre il

rischio ad un livello accettabile.

RISCHIO MOLTO GRAVE Occorre individuare e realizzare immediatamente tutte le misure

provvisorie necessarie per prevenire e controllare l’esposizione

ai rischi. Per il lungo periodo è necessario realizzare le opere

indispensabili per ridurre stabilmente il rischio ad un livello

accettabile.

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In questo modo ad ogni fonte di rischio vengono correlati il livello del rischio e le azioni

conseguenti. Per ogni sede si è dunque giunti ad una valutazione quantitativa dei rischi per la

sicurezza e la salute dei lavoratori e si sono inoltre individuati gli interventi di ordine tecnico,

organizzativo e formativo che consentiranno di ridurre il livello di rischio rispetto a quello attuale

onde ottenere un miglioramento delle condizioni di sicurezza.

Nella valutazione dei rischi che segue, vengono riportati solo i fattori di rischio presenti nelle

singole situazioni. In alcuni casi pur riportando la fonte di rischio non viene riportata la valutazione.

Ciò allo scopo di ricordare le potenziali fonti di rischio da considerare nel caso di cambiamenti che

si dovessero verificare successivamente nell’ambiente preso in considerazione.

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5 ORGANIZZAZIONE PER LA SICUREZZA

Datore di Lavoro Dirigente Prof.ssa Annarita Durantini

Sostituto del Datore di Lavoro Dott. Sergio Romani

Responsabile del Servizio Prevenzione e

Protezione (RSSP)

Ing. Giuliano Falappa

Medico Competente Dott. Maurizio Baldassari

RLS Sig.ra Giacinta Nasuti

Respons. Addetti Pronto soccorso Prof.ssa Rosanna Orazi

Respons. Addetti Antincendio Prof.ssa Nadia Cantori

Commissione Sicurezza Dott. Sergio Romani

Sig. Giuliano Radoni

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6 DOCUMENTAZIONE

6.1 CERTIFICAZIONI E NORME GENERALI RELATIVE ALL’INSEDIAMENTO

Documenti disponibili e non disponibili ma indispensabili

Documenti Agibilità Edifici SI NO

1 Collaudo statico A, B, C, Palestra (L.n.1086/71 en. 64/74 e segg.) X

2 Certificato agibilità autorità sanitaria (Norme Urbanistiche) X

3 Certificato di agibilità anche per soggetti H (L. n. 118/71 e D.P.R. 384/78 e

segg.) X

ID Documenti Impianti ed Installazioni SI NO

1 Certificato Prevenzione Incendi per centrale termica con potenzialità >116 kW

(attività 91 - DM 16/2/82 e segg. ) X

3 Certificato Prevenzione Incendi per scuole di ogni ordine, grado e tipo per

oltre 100 persone presenti (attività 85 - DM 16/2/82 ) X

4 Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico alla regola d’arte (L.46/90-

DPR 447/91 e segg.) X

5 Denuncia (mod B) all’ISPESL di impianto elettrico di terra

( DM 12/9/59 e segg.) X

6 Certificazione verifica periodica (biennale) da parte del ASL dell’impianto

elettrico di terra ( DPR 547/55 e segg. ) X

7 Denuncia all’ISPESL di impianto di protezione contro le scariche

atmosferiche ( DM 12/9/59 e segg. ) X

8 Certificazione verifica periodica (biennale) da parte del ASL dell’impianto di

protezione contro le scariche atmosferiche

(DPR 547/55 e segg. )

X

9 Licenza di esercizio per ascensori e montacarichi (Sindaco) X 10 Certificazione di verifica periodica (biennale) per ascensori e montacarichi da

parte del ASL (DPR 1767 24/12/51 e segg.) X

11 Libretto di impianto o di centrale termica con risultati manutenzioni

periodiche (annuali) da parte di ditta autorizzata ( DPR 412/93 e segg. )

12 Libretti di manutenzione e visite periodiche impianti (626/94 e segg.) X 13 Dichiarazione conformità dell’impianto antincendio con prove di tenuta e di

portata (626/94 e segg.) X

ID Documenti Rumore SI NO

1 Autocertificazione (626/94 e segg.) X

ID Documenti tutela sanitaria SI NO

1 Registro infortuni (626/94 e segg.) X

ID Documenti sicurezza SI NO

1 Piano emergenza ed evacuazione (626/94 e segg.) X

MANUTENZIONI

VUESSE Manutenzione Centrale termica e ventilazione tel.0712861464

PANZINI srl manutenzioni idriche tel.071202038

ANTINCENDI MARCHE impianto antincendio tel.071893870

Ascensori: ZULLO 07133129, OTIS 0295700.1, SAMIS 07131795,

I.E.B. di BORIA PRIMO servizio sorveglianza monitoraggi, allarmi tel. 071 889479 .337646840

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7 VALUTAZIONE DEI RISCHI GENERALI

La valutazione è riferita a caratteri generali degli edifici e attività considerati nel loro complesso.

Il riferimento è sia allo stato dei luoghi sia alle attività compresa informazione e formazione del

personale.

I rischi sono distinti per schede specifiche.

Il personale della scuola è composto di 1017 alunni, di 63 docenti, di 21 persone tecnico

amministrative.

Per la valutazione dei rischi si fa riferimento agli ambienti e quindi alle loro caratteristiche in

funzione delle attività che vi si svolgono e agli occupanti nell’esercizio delle attività.

Gli ambienti considerati sono i locali , gli spazi di comunicazione, gli spazi d’uso esterno come i

percorsi pedonali, carrabili, luoghi sicuri.

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7.1 SCHEDA 1 ORGANIZZAZIONE

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

In base al Decreto Ministeriale P.I. 21/6/01 n.292, 29/9/98 n. 382 in attuazione del D. Lgs n

626/94 e segg. le figure individuate sono:

Datore di lavoro individuato nel Dirigente dell’Istituzione scolastica

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, designato dal Datore di Lavoro

Rappresentanti dei Lavoratori, individuati secondo le modalità fissate dai regolamenti in

sede di contrattazione decentrata.

Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione da individuare tra il personale docente e

non docente della Scuola

Medico Competente individuato dalle autorità scolastiche e dal Datore di Lavoro

Lavoratori. Oltre al personale docente, tecnico e amministrativo dipendente della scuola sono

equiparati a lavoratori gli allievi che frequentano e usano laboratori appositamente attrezzati,

con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l’uso di macchine, apparecchi e

strumenti di lavoro in genere ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali.

Inoltre l’identificazione di particolari categorie di lavoratori esposti, quali potrebbero risultare

le donne in stato di gravidanza, viene gestita informando i lavoratori sulla necessità di

informare per tempo il Datore di Lavoro sulle condizioni sopraggiunte.

La costruzione e manutenzione degli edifici e impianti di base è compito dell’Ente proprietario

ed esterno (Amministrazione Provinciale) rispetto al datore di lavoro interno Preside. L’Ente

esterno gestisce anche le risorse economiche per tali compiti.

Le esigenze della scuola non sempre coincidono con quelle dell’Amministrazione Provinciale,

sia per difformità di programmazione che di gestione, sia per i tempi di intervento.

Ciò può comportare rischi per uso di impianti e strutture non sempre perfettamente funzionanti

per mancanza di completamenti o per mancanza di manutenzione anche in riferimento alla

tempestività di interventi riparatori.

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SCHEDA 1

segue ORGANIZZAZIONE

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

segue

Interventi migliorativi

Gli interventi ritenuti necessari per il miglioramento della sicurezza in relazione

all’organizzazione della scuola riguardano gli aspetti gestionali che richiedono l’individuazione

di compiti specifici per le figure previste espressamente dal 626/94 e in particolare per gli

addetti al Servizio di Emergenza.

Le attività obbligatorie della sicurezza saranno gestite dalla scuola direttamente o in

collaborazione con le altre strutture pubbliche preposte (Amministrazione Provinciale, USL,

Comune)

In particolare tali attività riguardano gli aspetti di seguito riportati:

1. . Gestione della formazione e informazione del personale.

2. . Gestione delle manutenzioni e controlli in materia di sicurezza (controlli antincendio,

controlli sulle macchine, etc.)

3. . Gestione delle Ditte Appaltatrici sotto il profilo della sicurezza (art. 7 D.Lgs. 626/94),

dove non gestite dall’Amministrazione Provinciale.

4. . Gestione della documentazione di legge relativa alla scuola (permessi, certificati,

verbali di verifica periodica, et.)

5. Gestione dell’emergenza attraverso squadre in collaborazione con l’organizzazione

Provinciale

6. Nelle singole schede sono riportate delle indicazioni più dettagliate sulle attività di

prevenzione da intraprendere in riferimento agli argomenti visti.

7. I nominativi dei soggetti identificati per l’espletamento delle attività dovranno essere

inseriti nell’organigramma della sicurezza contenuto nel Manuale della Sicurezza o

comunque ne dovrà essere formalizzata la responsabilità.

8. L’Amministrazione Provinciale curerà il completamento delle strutture e impianti in

accordo con i programmi della scuola e curerà la programmazione ed esecuzione di

tutte le operazioni di manutenzione e aggiornamento degli impianti presenti.

9. L’amministrazione Provinciale completerà la predisposizione degli atti e lavori per il

rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi e Certificati di agibilità completa degli

edifici.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

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7.2 SCHEDA EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

La scuola può essere interessata ad una serie di emergenze interne di varia natura con rischio

per la sicurezza e la salute dei lavoratori e degli studenti. Di seguito sono riportate alcuni eventi

potenziali a maggior rischio:

Incendio. Il rischio è trattato in dettaglio nella relativa scheda. Esso può riguardare

direttamente o indirettamente la struttura.

Calamità naturali, (terremoto, etc.)

Infortunio di singoli lavoratori

Per far fronte alle varie situazioni di emergenza, è in corso la predisposizione di procedure

formalizzate e l’individuazione della squadra di pronto intervento.

Interventi migliorativi

Rispettare il piano di emergenza interno..

Il piano prevede:

azioni da mettere in essere in caso di incendio, di infortunio, di calamità naturali,

di minaccia attentati

procedure di evacuazione

disposizioni per le richieste di intervento

misure per disabili

persone incaricate al controllo e l’attuazione delle misure

Designare le squadre di emergenza e di pronto soccorso cercando di scegliere gli

addetti in maniera da coprire tutte le aree della struttura.

Formare le squadre di emergenza e pronto soccorso

Affidare alle squadre compiti di controllo sullo stato delle attrezzature e delle

misure antincendio e pronto soccorso, registrando i controlli

Prevedere la formazione di tutto il personale sul piano di emergenza

Predisporre registro degli infortuni

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.3 SCHEDA 3 FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Gli aspetti di sicurezza sui quali deve vertere la conoscenza del personale della Scuola sono

differenti a seconda delle attività svolte dal personale stesso.

In base ai rischi presenti nella struttura, gli argomenti formativi per il personale addetto alle

varie attività può essere riassunto nel seguente schema:

Tutto il personale:

Norme generali di prevenzione e protezione dei rischi (Organizzazione della sicurezza con

responsabilità e compiti delle varie figure, norme di accesso ai laboratori)

Gestione delle emergenze all'interno della struttura (a seguito dell’introduzione del piano di

emergenza)

Personale addetto all’utilizzo di VDT o che svolge prevalentemente lavoro di ufficio:

Rischio VDT e gestione del posto di lavoro (utilizzo di ciabatte e prolunghe, rischio

posturale, rischio di elettrocuzione, etc.)

Addetti alla squadra di emergenza e pronto soccorso

Formazione sull'antincendio con esercitazione e analisi approfondita del piano di difesa

antincendio in base al D.M. 10 marzo 1998

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7.3 SCHEDA 3

segue FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Interventi migliorativi

Gli aspetti di formazione e informazione individuati per le varie categorie di personale presente

sono garantiti mediante distribuzione di materiale informativo, mediante incontri in aula o

con altri mezzi che garantiscano un adeguato grado di conoscenza.

Per la gestione degli interventi formativi e informativi, si attua una procedura gestionale che

consente il controllo degli interventi effettuati per i singoli lavoratori, la registrazione degli

interventi e la gestione dei nuovi assunti.

Per gli studenti del primo anno si procederà con incontro con il RSPP al fine di informarli sui

concetti di base della sicurezza in ambiente scolastico e sulle norme comportamentali in caso di

emergenza e in genere.

Per tutti gli studenti si ritiene necessario un intervento informativo di base mediante la

consegna di materiale illustrativo. Tale materiale indica le norme generali per gli studenti

(norme comportamentali, divieto di accesso nei laboratori senza autorizzazione, divieto di

accesso nei locali tecnici, etc.). Il materiale sarà posto anche su sito internet del Liceo affinché

possa essere consultato, obbligatoriamente, da tutto il personale.

Particolare importanza riveste la gestione degli studenti che debbano accedere ai laboratori.. La

gestione è affidata al Docente di riferimento dello studente che attiva un intervento formativo e

informativo. In questo caso l'intervento verte su tutti gli aspetti di sicurezza e igiene da

trasferire allo studente, comprendendo gli eventuali DPI da utilizzare, i divieti e quant'altro

necessario. A supporto di tali interventi risulta utile la formalizzazione di procedure di lavoro

per determinate attività di laboratorio a cura dei singoli Responsabili di laboratorio.

Per ciò che riguarda gli studenti che partecipano alle attività didattiche presso laboratori gli

stessi sono informati e formati sui rischi in incontri preliminari formalizzati all’ingresso in

laboratorio. Si dedicano le prime lezioni dei corsi agli eventuali aspetti di sicurezza dei

laboratori cui si accede.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

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7.3 SCHEDA 3

segue FORMAZIONE E INFORMAZIONE

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Interventi migliorativi - segue

Fra gli interventi informativi si richiama l’apposizione della segnaletica antinfortunistica; in

particolare sono apposti i seguenti avvisi:

Divieto di accesso ai non

autorizzati

Su tutti gli ingressi ai locali con

presenza di pericoli specifici

Divieto di utilizzare acqua sugli

impianti elettrici

Quadri elettrici

Divieto di utilizzo ascensori in

caso di incendio

Accesso ascensore interno

Divieto di uso dell'alcool

Zona bar interno

Divieto di uso di droghe 1.

Negli atri degli edifici

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7.4 SCHEDA 4 MANUTENZIONI

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

La manutenzione delle attrezzature e degli impianti coinvolge due aspetti di sicurezza e salute

dei lavoratori. La manutenzione costituisce un fattore di prevenzione nei casi in cui deve

garantire l’efficienza di impianti, attrezzature e mezzi di protezione per evitare l’insorgenza di

incidenti. La manutenzione rappresenta un fattore di rischio in quanto attività lavorativa svolta

dal personale incaricato.

Nella struttura le attrezzature e gli impianti da sottoporre a manutenzione e controllo periodico

e che hanno una influenza sulle condizioni di sicurezza e igiene delle stesse possono essere:

Manutenzione generale impianti elettrici (controllo interruttori differenziali, etc.).

Controllo impianto di terra (controllo da parte ASL)

Controllo ascensori

Controllo aspetti antincendio (vedere scheda rischio incendio).

Controllo dell’impianto di riscaldamento.

Monitoraggio e controllo impianto di drenaggio sottosuolo edifici

Il rischio relativo agli interventi di manutenzione è comunque relativo a personale esterno

(interventi sugli impianti elettrici, riscaldamento, etc.) o, se riferito agli interventi di verifica

interna su macchine e antincendio, senza rischi particolari per gli operatori.

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SCHEDA 4

segue MANUTENZIONI

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Interventi migliorativi

Il piano emergenza 2012-2013 prevedeva:

Sarà comunque formalizzato un piano periodico di controllo e manutenzione delle macchine,

delle attrezzature e degli impianti sotto il punto di vista antinfortunistico.

Inoltre sarà valutata la necessità di individuare un responsabile che gestisca uno scadenziario

(registro) ove verrà annotata l’effettuazione del controllo e gli eventuali interventi correttivi.

Gli interventi riguarderanno:

Impianti elettrici

Impianti di riscaldamento

Stato delle macchine ed attrezzature

Corretta posizione dei mezzi antincendio e fruibilità delle vie di fuga (questa

registrazione verrà comunque formalizzata ai sensi del DM 10/03/98 e verrà trattata

nella scheda relativa al rischio incendio).

Gli interventi sono stati eseguiti durante l’anno.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.5 SCHEDA 5 DITTE APPALTATRICI

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

L'ingresso di ditte appaltatrici può comportare rischi per i lavoratori della ditta esterna dovuti

all'interferenza fra le lavorazioni effettuate dalla ditta esterna con quelle della scuola con gli

ambienti ove si svolgono. In questi casi è necessaria l’applicazione dell’art.7 del D.Lgs. 626/94

Per la prevenzione di tali incidenti, la Presidenza provvede a:

1. Accertarsi sulle competenze della ditta appaltatrice a svolgere i lavori

commissionati

2. Informare preventivamente le ditte esterne sui rischi relativi alle attività

dell'azienda

3. Coordinare i provvedimenti di sicurezza relativamente alle possibili interferenze

con le attività della Presidenza.

4. Informare i lavoratori dei rischi indotti dall’attività della Ditta esterna.

Interventi migliorativi

Il piano emergenza 2012-2013 prevedeva:

Per la corretta gestione degli adempimenti, e per la gestione dei documenti e registrazioni

connessi, si ritiene necessaria la redazione di una procedura specifica. (quando non prevista

dalla Amministrazione Provinciale)

Tale procedura dovrà essere strutturata in maniera da garantire gli i seguenti aspetti:

1. Richiesta alla ditta appaltatrice di una serie di informazioni e documenti atti a

dimostrarne le capacità tecnico professionali:

Iscrizione alla camera di commercio, iscrizioni INPS, INAIL etc.,

Struttura organizzativa: RSPP, Rappresentante dei lavoratori, addetti emergenza,

etc.

Attrezzature utilizzate, mezzi di protezione;

Procedure di lavoro in sicurezza (piano di sicurezza)

2. Fornitura alla Ditta appaltatrice delle informazioni sui rischi presenti all'interno delle

aree ove andranno ad intervenire e procedure di emergenza (tali informazioni potranno

essere standardizzate o fornite di volta in volta a seconda della ditta)

3. Effettuazione di un sopralluogo per l'identificazione dei provvedimenti di prevenzione

da mettere in atto per i lavori (isolamento dell'area, predisposizione di estintori, etc.)

con eventuale formalizzazione degli interventi di prevenzione “speciali” e delle norme

di accesso alla struttura

Gli interventi sono stati eseguiti

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.6 SCHEDA 6 AMBIENTE DI LAVORO

(ILLUMINAZIONE, MICROCLIMA, CLIMATIZZAZIONE,

VENTILAZIONE)

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Illuminazione

L'illuminazione naturale dei locali è ottenuta tramite finestrature perimetrali che

garantiscono un buon rapporto superficie locali/superficie illuminante. L’illuminazione

naturale è integrata in tutto i plessi con illuminazione artificiale ottenuta con

illuminazione localizzata e con corpi illuminanti fluorescenti muniti di griglie di

diffusione della luce.

L’illuminamento medio delle aule e laboratori è talvolta insufficiente a causa del

deterioramento dei corpi illuminanti

L’impianto elettrico è gestito talvolta con spine e prolunghe irregolari

Microclima

Non sempre il microclima risulta adeguato per il tipo di attività soprattutto in funzione

dell’esposizione a irraggiamento solare

Interventi migliorativi

t

Aumentare l’illuminazione necessaria in modo da garantire la salute e la sicurezza dei

lavoratori a seconda dei compiti visivi in tutti gli ambienti.

Controllare che venga effettuata la manutenzione periodica dei corpi illuminanti.

Controllare il funzionamento delle manovre degli infissi.

Controllare che l'impianto di riscaldamento sia sempre in stato di efficienza

Per quanto riguarda il rischio elettrico

Verificare periodicamente lo stato delle prolunghe e delle prese fisse a parete

Le spine tipo shuko vanno sempre e solo collegate a prese tipo shuko

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm.

Disporre le prolunghe volanti non in orizzontale ma verticali per evitare l’intasamento da

polvere.

Utilizzare prolunghe con sensore di massimo carico ammesso.

Si raccomanda comunque di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga

conto che una spina da 10 A può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A

circa 3000 W).

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di

lavoro, previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento

medio localizzato e quello generale

Controllare che venga effettuata la manutenzione periodica dei corpi illuminanti

Gli interventi sono stati eseguiti ma le procedure rimangono attuali.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.7 SCHEDA 7

CARICO DI LAVORO FISICO

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

In generale le attività svolte all'interno della scuola non richiedono sforzi fisici di

movimentazione manuale dei carichi continuativi.

I carichi da movimentare nella zona uffici sono costituiti da raccoglitori, pacchi di documenti

il cui peso è comunque ridotto. Il carico può risultare maggiore in caso di movimentazione

contemporanea di più pacchi, con rischio di affaticamento.

La movimentazione di carichi superiori ai 30 kg da parte di un operatore è comunque un

evento molto raro; per questo motivo, fatto salvo il corretto comportamento dei lavoratori, si

escludono rischi per l’apparato dorso scheletrico da movimentazione dei carichi.

Interventi migliorativi

Informare i lavoratori sull’obbligo di non movimentare carichi eccessivi e sui rischi

collegati alla movimentazione non corretta dei carichi.

La formazione sarà rivolta a tutto il personale a livello di norme generali di comportamento.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.8 SCHEDA 8 FATTORI FISICI

(RADIAZIONI NON IONIZZANTI, RUMORE, VIBRAZIONI,

etc)

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Rumore

Il rumore generato all’interno della Struttura è costituito principalmente da quello delle

stampanti e delle fotocopiatrici.

Il livello Lep,d nei vari ambienti è inferiore agli 80 dB(A).

Interventi migliorativi

Autocertificazione da parte del Datore di Lavoro in cui si attesta che il livello Lep,d nei

vari ambienti è minore di 80 dB.

Rispettare la destinazione d’uso degli ambienti ad attività specifiche.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.9 SCHEDA 9

VIDEOTERMINALI E LAVORO DI UFFICIO

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

L'utilizzo dei videoterminali (VDT) è diffuso negli uffici della Presidenza, Segreteria e in

alcune aule, L’utilizzo è esteso sia al personale della scuola che agli studenti.

Se fra il personale ci sono lavoratori che utilizzano i videoterminali per più di 20 ore

medie settimanale il rischio risiede nell’insorgenza di patologie a carico dell’apparato

visivo per affaticamento eccessivo (la letteratura medico-scientifica tende oggi ad

escludere il rischio radiazioni per gli addetti ai VDT).

Tale personale deve essere sottoposto a visita medica.

Nella scuola attualmente vi sono tali utilizzatori.

In molte postazioni di lavoro fisse ai VDT non sono attualmente disponibili sedie di tipo

ergonomico con altezza e schienale adattabili alle caratteristiche fisiche del lavoratore (vedi

stanze). Non sempre lo spazio a disposizione dell’operatore è sufficiente ad una buona

posizione di lavoro (spazio davanti alla tastiera, distanza dallo schermo, et.). Inoltre alcuni

VDT sono disposti in modo non corretto rispetto alle sorgenti di luce naturale ed artificiale.

Un rischio comune a molti uffici e collegato alla presenza di VDT è dovuto all’utilizzo di

prolunghe e “ciabatte” in maniera non corretta . Tale utilizzo comporta la formazione di

intrecci di cavi di alimentazione che possono costituire inciampo, facilitare la possibilità

dell’usura dei cavi con possibilità di contatti diretti (elettrocuzione). Inoltre le “ciabatte”

lasciate a terra, con gli alveoli rivolti in alto, favoriscono l’ingresso di polvere

nell’apparecchiatura con il rischio di favorire surriscaldamenti localizzati. Infine, l’utilizzo di

ciabatte in maniera non appropriata può comportare il sovraccarico localizzato dovuto alla

presenza di troppi utilizzatori su una stessa linea di alimentazione (rischio di surriscaldamento

e innesco di incendio).

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SCHEDA 9

segue

VIDEOTERMINALI E LAVORO DI UFFICIO

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Interventi migliorativi

Sottoporre a visita medica gli utilizzatori di videoterminali per più di 20 ore settimanali

Formare ed informare i lavoratori che utilizzano i VDT sui rischi connessi e sul corretto utilizzo.

(cfr. anche scheda FORMAZIONE E INFORMAZIONE)

Munire le postazioni di lavoro degli operatori che utilizzano il VDT (obbligatorio per più di 20

ore settimanali) di sedie ergonomiche (regolabili in altezza, inclinazione schienale e altezza

schienale) di tavolo di lavoro sufficientemente grande.

Fornire a chi ne facesse richiesta, dopo le informazioni fornite sui rischi legati alla postura sulle

postazioni con VDT, il poggiapiedi.

Istruire il personale a verificare, prima dell’inserzione e stacco delle spine, che le

apparecchiature elettriche ad elevata corrente abbiano il circuito aperto (apparecchio spento).

Regolarizzare l’utilizzo delle “ciabatte”. In particolare devono essere utilizzate “ciabatte”

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione delle

spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e interruttore

generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

Istruire il personale sulla necessità di controllare l’assorbimento di corrente e la potenza degli

apparecchi elettrici collegati a singole ciabatta o prese in relazione alle caratteristiche della

ciabatta e della presa stesse.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

In alcuni casi è necessario prevedere nuove prese fisse che consentano di evitare l’utilizzo di

prolunghe e ciabatte.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.10 SCHEDA 10

SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO DI RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Tutti gli edifici sono dotati di bagni dislocati nelle varie aree della struttura. Negli edifici A

e C non vi sono bagni per i portatori di handicap

La necessità di assicurare accessi e servizi a soggetti portatori di handicap è trattata in

apposito capitolo.

Interventi migliorativi

Realizzare bagni per disabili.

Realizzare ascensore di adeguata capienza

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.11 SCHEDA 11

MANIPOLAZIONE MANUALE DI OGGETTI E

ATTREZZI

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Area Uffici

Presso gli uffici vengono utilizzati attrezzi quali forbici, taglierine e grappatrici che possono

causare piccole ferite da taglio in caso di incidenti.

I bordi dei fogli di carta utilizzata per copie possono causare tagli alle mani se utilizzati

impropriamente.

Interventi migliorativi

Formare ed informare i lavoratori sul corretto utilizzo di tali attrezzi e materiali

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.12 SCHEDA 12

IMPIANTI DI SERVIZIO

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: MEDIO-LIEVE

Valutazione

Nella presente scheda vengono considerati il rischio connesso all’utilizzo degli ascensori

ed il rischio elettrico relativo al normale utilizzo degli impianti escludendo le attività

all’interno dei singoli uffici.

La classificazione medio-lieve del livello del rischio si riferisce alle caratteristiche degli

ascensori e al livello di accessibilità alle varie quote degli edifici.

Ascensori

Gli ascensori non sono provvisti di un sistema di comunicazione bidirezionale, non

hanno luce di emergenza, al loro ingresso non ci sono sempre cartelli che ne vietino

l’utilizzo in caso di emergenza e incendio e non sono sempre attrezzati per l’utilizzo da

parte dei portatori di handicap.

Accessibilità

L’accessibilità e buona nell’edificio B, sufficiente nell’edificio C e insufficiente

nell’edificio A.

Quest’ultimo è carente per il raggiungimento del piano terra dall’esterno in quanto

esiste un dislivello di oltre m. 1 superabile solo con scale.

E’ inoltre carente per un restringimento della scala di sicurezza esterna < 1,20 m

L’ascensore ha dimensioni minime(porta m. 0,7) e quindi difficilmente utilizzabile da

soggetti con carrozzina.

Rischio elettrico

Il rischio elettrico è rappresentato dalla possibilità di contatti diretti e indiretti con parti

in tensione (non si considera in questa scheda il rischio elettrico come possibile fonte di

innesco di incendi ed esplosioni).

Il pericolo di contatti diretti è limitato alle seguenti situazioni e ambienti:

Intervento da parte di personale non esperto all’interno di apparecchiature elettriche

sotto tensione.

Contatto con parti in tensione scoperte per usura (è il caso frequente dei cavi di

alimentazione di ciabatte o di apparecchiature elettriche).

Il pericolo di contatti indiretti è invece possibile su tutte le apparecchiature elettriche

presenti nei diversi locali.

In generale l’impianto elettrico non presenta rifacimenti o aggiunte di linee e prese con

differenze sostanziali rispetto all’impianto originario. Per i contatti indiretti è presente

l’impianto di terra coordinato con i dispositivi di protezione che permettono lo sgancio

dell’alimentazione in caso di guasti con messa in tensione delle masse.

Parcheggi esterni

Il rischio incidenti è rilevabile nel parcheggio a Sud della scuola, lato valle in cui è

mancante la protezione verso la scarpata a valle.

Impianto drenaggio sottosuolo edifici. Il rischio della struttura è la mancanza di

continuità di funzionamento del sistema di drenaggio sotterraneo realizzato in

concomitanza con la costruzione degli edifici. Deve essere sempre monitorato per

verificarne il funzionamento.

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SCHEDA 12

segue IMPIANTI DI SERVIZIO

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: MEDIO-LIEVE

Interventi migliorativi

Per l’accessibilità si provvederà nell’immediato ad organizzare la didattica in modo da

non costringere i soggetti diversamente abili a raggiungere quote di piano con percorsi

non adeguati.

Al più presto verrà eseguita una rampa di accesso all’edificio A piano terra.

Verrà studiata la possibilità di adeguare l’ascensore a misure minime consentite per

garantire l’accessibilità a soggetti con carrozzina.

Per quanto riguarda gli ascensori si provvederà a:

Installare un sistema di comunicazione bidirezionale all’interno degli ascensori

Installare sempre il cartello relativo al divieto di utilizzo nelle ore in cui il gli Edifici non

sono presidiati e quello di divieto di utilizzo in caso di incendio.

Installare la luce di emergenza nelle cabine degli ascensori

Montare ascensori di dimensioni adeguate a portatori di handicap

Per quanto riguarda il rischio elettrico occorre:

Verificare che l’impianto di terra sia regolarmente verificato dall’ISPESL con i controlli

periodici di legge.

Indipendentemente dalla verifica della ASL, richiedere all’Amministrazione Provinciale

l’effettuazione di controlli sull’efficienza dell’impianto di terra e dei dispositivi di

interruzione automatica della corrente.

Presso i quadri elettrici, verificare l’ installazione del divieto di utilizzare l’acqua in caso

di incendio.

Tali verifiche vanno eseguite continuamente a causa di eventuali atti di vandalismo.

Per quanto riguarda il parcheggio lato Sud, potrà essere eseguita una protezione tipo

Guard-rail nel tratto mancante.

Il monitoraggio drenaggi sarà integrato con sistema di allarme in portineria

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.13 SCHEDA 13

INCENDIO

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE MEDIO

Valutazione

La valutazione del rischio di incendio viene effettuata in osservanza al D.M.26/8/92 e D.M.

10 marzo 98.

La classificazione è di tipo 5 massimo affollamento 1441 persone presenti(:scuole con numero di

presenze contemporanee oltre le 1.200 persone)

La valutazione parte dall’identificazione della centrale termica posta al piano terra dell'edificio

A costituita da due caldaie di potenza P = 1012 kW cad = 2024 kW totali.

All’interno del locale è collocato un estintore. L’interruttore di emergenza non è adeguatamente

segnalato, non c’è il cartello di divieto di ingresso sulla porta del locale e non c’è illuminazione

di emergenza.

Non c'è un sistema di allarme generale né un sistema di rilevamento dei fumi.

Esiste solo la campanella comunque udita in tutta la scuola.

Le possibili fonti di innesco, in relazione agli ambienti rilevati in precedenza sono

rappresentate da:

Presenza di pubblico che fuma (è comunque presente il divieto)

Presenza di impianti elettrici con potenziali surriscaldamenti localizzati

Presenza di calcolatori con funzionamento continuativo anche durante gli orari

notturni

Centrale termica al piano terra .

Presenza di materiale combustibile di scarto accumulato

In base ai pericoli presenti il rischio di incendio può essere valutato comunque lieve

Vie di fuga

Le vie di fuga attualmente sono individuate e sono ben segnalate da apposita cartellonistica che

consente una rapida individuazione delle stesse

Misure di rilevazione e allarme

Non ci sono sistemi né automatici né manuali salvo che per edificio B.

Mezzi di intervento antincendio

In tutti gli Edifici sono dislocati estintori e all'esterno idranti.

La posizione degli idranti ed estintori è segnalata localmente da apposita cartellonistica, è

possibile controllare la verifica periodica degli idranti e quindi la loro efficacia.

Emergenza

La scuola è dotata di una squadra di emergenza antincendio e del piano di emergenza interno.

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SCHEDA 13

segue INCENDIO

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Interventi migliorativi

Gli interventi riguardano aspetti relativi ai depositi, alle fonti di innesco e alla gestione

dell’emergenza.

1.Verrà verificata continuamente l’illuminazione di emergenza efficiente e rispondente alla

normativa

2. Verrà fatta richiesta di un sistema globale per il rilevamento dei fumi.

3. Verrà verificata continuamente segnaletica di individuazione delle vie di fuga e delle

attrezzature antincendio

4. Verrà controllato che le vie e uscite di emergenza vengano sempre mantenute libere da

ingombri.

5. Verrà controllato che le porte nelle vie di fuga vengano mantenute aperte o siano porte di

emergenza rispondenti alla normativa

6. Verrà verificato il controllo periodico del funzionamento degli idranti

7. Verrà effettuato un maggiore controllo delle prese elettriche e accensione e spegnimento

macchine

8. Sarà meglio attivato, oltre a quanto già previsto, un programma formativo di

manutenzione e controllo volto ai seguenti aspetti:

Fruibilità delle vie di fuga

Posizione e stato degli estintori.

Stato delle cassette degli idranti.

Presenza di accumuli eccessivi di carta o altro materiale combustibile

controlli sulle attrezzature antincendio (rilevatori di fumo, controllo semestrale estintori,

prove di evacuazione, etc.)di comunicazione

Tutti gli interventi attuati in osservanza degli obblighi relativi al controllo e alla manutenzione e

alla formazione e informazione dei lavoratori, sono annotati in un apposito registro che deve

essere tenuto aggiornato e reso disponibile su richiesta dei VV.F

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7.14 SCHEDA 14 MACCHINE E ATTREZZATURE

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO DI RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Per tutte le macchine alimentate elettricamente sussiste il rischio di elettrocuzione per

contatti indiretti, cioè il rischio che la massa delle macchina possa andare in tensione per un

guasto elettrico interno. Tale rischio è minimizzato dalle protezioni poste sui quadri elettrici

generali, ma dipende dalla presenza di un impianto di terra mantenuto in efficienza.

Interventi Migliorativi

Sottoporre l'impianto di terra al controllo periodico richiesto dal DPR 547/55 e

D:Lgsl. 626/94

L’acquisto di nuove attrezzature terrà conto degli aspetti normativi di sicurezza. In particolare

l’acquisto di attrezzature, macchine, apparecchiature, utensili, arredi, sostanze deve essere fatto

tenendo conto delle misure generali di tutela richiedendo al costruttore/fornitore esplicitamente la

marcatura CE e la dichiarazione di conformità alle norme vigenti in materia di sicurezza e

prevenzione e compatibilità elettromagnetica, schede di sicurezza e cautele nell’utilizzo. Tale

documentazione deve essere mantenuta a disposizione per ogni verifica.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.15 SCHEDA 15 AMBIENTE FISICO

(SCALE, PAVIMENTI, SPAZI DI LAVORO, AREE DI

TRANSITO)

Rif. – TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: MEDIO

Valutazione

Gli spazi di lavoro a disposizione per le varie attività, le aree di passaggio e le scale,

garantiscono condizioni di sicurezza adeguate alle attività svolte all’interno delle aule e degli

uffici in generale.

1. Alcune stanze, per la presenza prolunghe e ciabatte, presentano un rischio ridotto di

inciampi e cadute.

2. Le scale risultano scivolose in diversi punti.

3. La presenza di acqua sulle scale e sui pavimenti crea rischi di scivolamenti.

4. Il parcheggio esterno risulta non protetto (vedi scheda 12)

5. A valle degli edifici scolastici è stato formato fin dalla originaria costruzione un sistema

di drenaggio delle acque profonde costituito da tre pozzi di diametro e di

profondità di m. .........I pozzi sono dotati di sistema di monitoraggio e allarme in caso di

avaria.

6.

Interventi migliorativi

Regolamentare l’utilizzo di ciabatte e prolunghe all’interno dei vari locali.

Realizzare sistemi antiscivolo efficaci

Non utilizzare o impedire che materiali aggiunti possano alterare le condizioni di sicurezza

della zone di calpestio

Sistemare protezione nel parcheggio

Monitoraggio + puntuale del funzionamento dei pozzi con ripetizione del sistema di

controllo e allarme in portineria

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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7.16 SCHEDA 16

ATTIVITÀ DIDATTICA E SALUTE

TUTTA LA SCUOLA LIVELLO RISCHIO: LIEVE-MEDIO

Generalità

I rischi maggiore che si riscontrano nell’esercizio dell’attività didattica sono dovuti a stress

correlato e possibili infiammazioni delle corde vocali (laringopatie)

In generale, le attività didattiche espongono il personale e gli studenti a rischi relativi alle

emergenze in caso di incendio e calamità naturali nelle aule, dato il numero di persone che può

essere contemporaneamente presente.

Riferendosi alle aule didattiche, occorre considerare che queste devono essere dotate di uscite di

emergenza, che conducano in luogo sicuro, in numero e dimensioni adeguate alla capienza, con

maniglione antipanico e verso di apertura nel senso dell’esodo, dovrebbero avere l’illuminazione

di emergenza, sistemi di rivelazione dei fumi, vie di fuga sicure e prive di impedimenti.

Le porte delle aule hanno un’anta da 90 cm apribile verso l’esterno senza maniglione e l’anta

piccola da 30 cm fissata con paletti di chiusura. Sono comunque porte a facile sfondamento.

Non c’è illuminazione di emergenza completa.

Quasi tutte le aule hanno la lavagna con gesso per la scrittura. Polveri di gesso possono essere

causa di inquinamento ambientale.

______________________________________________________________________________

Interventi Migliorativi per la salute

Incontri con medico competente per consultazioni e indirizzi ai fini del miglioramento del

livello di rischio e visite mediche specifiche per casi più gravi e incontri e consultazioni con

logopedista specializzato.

Aule didattiche:

Installare il maniglione nelle porte delle uscite di emergenza nell’anta piccola, apribile a

semplice spinta, ora fissa, che tenga chiusa anche l’anta grande apribile anch’essa con la

piccola

Realizzare l’illuminazione di emergenza ove mancante.

Installare un sistema di rilevazione incendio

Installare la segnaletica di sicurezza

Utilizzare materiali didattici non inquinanti

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8 VALUTAZIONE DEI RISCHI

LUOGHI DI LAVORO

La valutazione è riferita a caratteri specifici degli ambienti e delle relative attività che vi si

svolgono.

Le schede sono riferite ai singoli edifici ed ai singoli ambienti.

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8.1 SCHEDA 17

AUDITORUIM E SERVIZI

ATRIO, SCALE E RIPOSTIGLI DEI PIANI

EDIFICIO B

Piano Terra

LOCALE PUBBLICO SPETTACOLO LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 360 posti

Valutazione

L’edificio è di recente costruzione e quindi presenta caratteristiche buone ai fini della

sicurezza.

L’impianto di diffusione sonora è funzionante.

Le porte sono dotate di maniglione antipanico e sono correttamente dimensionate.

Le uscite di emergenza convogliano gli utenti direttamente all’esterno in piano

La segnaletica interna ed esterna è corretta.

Il locale è compartimentato rispetto all’attività scolastica

Interventi migliorativi

Il Dirigente dovrà disporre ordine di servizio per aprire i chiavistelli delle porte

di sicurezza durante l’uso dell’aula.

.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.2 SCHEDA 18

UFFICI (MICROCLIMA, ILLUMINAZIONE, RISCHIO ELETTRICO,

POSTAZIONE DI LAVORO, LUOGO DI LAVORO)

EDIFICIO B

UFFICIO SEGRETERIA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

RISCHIO ELETTRICO Capienza 2 persone

Valutazione

Nella stanza ci sono prolunghe e cavi elettrici a terra non protetti.

Prese elettriche poste a 10 cm. dal pavimento

Tende ombreggianti verticali

Interventi migliorativi

Verificare periodicamente lo stato delle prolunghe e delle prese fisse a parete

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si

raccomanda di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una

spina da 10 A può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000

W).

Regolarizzare l’utilizzo delle “ciabatte”. In particolare devono essere utilizzate “ciabatte”

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione

delle spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e

interruttore generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a

terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.3 SCHEDA 19

UFFICI (MICROCLIMA, ILLUMINAZIONE, RISCHIO ELETTRICO,

POSTAZIONE DI LAVORO, LUOGO DI LAVORO)

EDIFICIO B

UFFICIO SEGRETARIA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

RISCHIO ELETTRICO Capienza 1 persona

Valutazione

Nella stanza ci sono prolunghe e cavi elettrici a terra non protetti.

L’utilizzo non corretto di prolunghe comporta la formazione di intrecci di cavi di

alimentazione che possono costituire inciampo, facilitare l’usura dei cavi stessi con

possibilità di contatti diretti (elettrocuzione). Inoltre le “ciabatte” lasciate a terra, con gli

alveoli rivolti in alto, favoriscono l’ingresso di polvere nell’apparecchiatura con il rischio

di favorire surriscaldamenti localizzati.

Prese elettriche poste a 10 cm. dal pavimento.

Interventi migliorativi

Verificare periodicamente lo stato delle prolunghe e delle prese fisse a parete

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si

raccomanda di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una

spina da 10 A può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000

W).

Regolarizzare l’utilizzo delle “ciabatte”. In particolare devono essere utilizzate “ciabatte”

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione

delle spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e

interruttore generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a

terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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SCHEDA 19

UFFICI (MICROCLIMA, ILLUMINAZIONE, RISCHIO ELETTRICO,

POSTAZIONE DI LAVORO, LUOGO DI LAVORO)

EDIFICIO B

UFFICIO DIRETTORE AMMINISTRATIVO LIVELLO RISCHIO: LIEVE

POSTAZIONE DI LAVORO Capienza 1 persona

Valutazione

Il rischio è dovuto alla non buona ergonomia della postazione di lavoro con il PC: il video è

troppo angolato rispetto alla posizione dell’operatore. Il tavolo utilizzato lascia poco spazio per

lavorare, il video è troppo vicino all’operatore e la sedia non è a norma.

Si sottolinea che per i lavoratori che rientrano nell’art.51, comma 1, lett. c, della L.626/94

come modificato dall’art.21 della L.29 Dicembre 2000, la postazione di lavoro deve essere di

tipo ergonomico.

Interventi migliorativi

La posizione del video deve essere tale da non far assumere a chi lavora nella postazione

una postura scorretta.

Predisporre il piano di lavoro in modo tale che davanti alla tastiera vi sia uno spazio

sufficiente, consigliabile 15 cm, e la distanza tra lo schermo e l’operatore sia compresa

fra 50 ed 80 cm

La sedia deve avere sedile regolabile in altezza e schienale anatomico regolabile in altezza

ed inclinazione. L'altezza della seduta dovrebbe essere regolabile tra 42 e 50 cm, la

larghezza minima non deve essere inferiore a 40 cm. Le dimensioni minime dello

schienale devono essere: larghezza 36 cm, altezza 10 cm. La profondità della seduta

dovrebbe essere compresa tra 38 e 43 cm e la profondità minima non dovrebbe essere

inferiore a 38 cm. Lo schienale dovrebbe essere inclinabile tra 90° e 120°, se il supporto è

fisso si consiglia una inclinazione di circa 105°. L'escursione dello schienale dovrebbe

essere compresa tra 17 e 21.5 cm

Formare ed informare i lavoratori che utilizzano i VDT sui rischi connessi e sul

corretto utilizzo.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.4 SCHEDA 20

UFFICI (MICROCLIMA, ILLUMINAZIONE, RISCHIO ELETTRICO,

POSTAZIONE DI LAVORO, LUOGO DI LAVORO)

EDIFICIO B

UFFICIO SEGRETERIA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

RISCHIO ELETTRICO Capienza 1 persona

Valutazione

Nella stanza ci sono prolunghe e cavi elettrici a terra non protetti.

L’utilizzo non corretto di prolunghe comporta la formazione di intrecci di cavi di

alimentazione che possono costituire inciampo, facilitare l’usura dei cavi stessi con

possibilità di contatti diretti (elettrocuzione). Inoltre le “ciabatte” lasciate a terra, con gli

alveoli rivolti in alto, favoriscono l’ingresso di polvere nell’apparecchiatura con il rischio

di favorire surriscaldamenti localizzati.

Interventi migliorativi

Verificare periodicamente lo stato delle prolunghe e delle prese fisse a parete

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si

raccomanda di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una

spina da 10 A può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000

W).

Regolarizzare l’utilizzo delle “ciabatte”. In particolare devono essere utilizzate “ciabatte”

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione

delle spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e

interruttore generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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SCHEDA 20

segue

UFFICI (MICROCLIMA, ILLUMINAZIONE, RISCHIO ELETTRICO,

POSTAZIONE DI LAVORO, LUOGO DI LAVORO)

EDIFICIO B

UFFICIO SEGRETERIA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

8.4.1.1 POSTAZIONE DI LAVORO Capienza 1 persona

Valutazione

Il rischio è dovuto alla non buona ergonomia della postazione di lavoro: il video è troppo

angolato rispetto alla posizione dell’operatore.

La sedia utilizzata nella postazione PC non è a norma.

Si sottolinea che per i lavoratori che rientrano nell’art.51, comma 1, lett. c, della L.626/94

come modificato dall’art.21 della L.29 Dicembre 2000, la postazione di lavoro deve essere di

tipo ergonomico.

Interventi migliorativi

La posizione del video deve essere tale da non far assumere a chi lavora nella postazione una

postura scorretta.

La sedia deve avere sedile regolabile in altezza e schienale anatomico regolabile in altezza ed

inclinazione. L'altezza della seduta dovrebbe essere regolabile tra 42 e 50 cm, la larghezza

minima non deve essere inferiore a 40 cm. Le dimensioni minime dello schienale devono

essere: larghezza 36 cm, altezza 10 cm. La profondità della seduta dovrebbe essere compresa

tra 38 e 43 cm e la profondità minima non dovrebbe essere inferiore a 38 cm. Lo schienale

dovrebbe essere inclinabile tra 90° e 120°, se il supporto è fisso si consiglia una inclinazione di

circa 105°. L'escursione dello schienale dovrebbe essere compresa tra 17 e 21.5 cm

Formare ed informare i lavoratori che utilizzano i VDT sui rischi connessi e sul corretto

utilizzo.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.5 SCHEDA 21

UFFICI (MICROCLIMA, ILLUMINAZIONE, RISCHIO ELETTRICO,

POSTAZIONE DI LAVORO, LUOGO DI LAVORO)

EDIFICIO B

PORTINERIA LIVELLO RISCHIO: LIEVE

8.5.1.1 POSTAZIONE DI LAVORO Capienza 1 persona

Valutazione

Il rischio è dovuto alla non buona ergonomia della postazione di lavoro e alle dimensioni del

locale .

Spina tripla utilizzata su presa singola.

Interventi migliorativi

Il locale deve essere ampliato o reso più aperto mediante adeguata illuminazione naturale e

ventilazione

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.6 SCHEDA 22

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO B

PIANO T

AULA INFORMATICA 1 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza Mq. 67 30 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg se nell’aula vi sono più di 25

persone.

Computer alimentati con cavi elettrici volanti posizionati su tavoli su cui appoggiano studenti

dei banchi anteriori: cavi intralcianti e con possibili contatti scoperti.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine

di aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

I tavoli su cui poggiano i computer saranno dotati di una sponda a protezione, da contatti, dei

vicini posti a sedere.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.7 SCHEDA 23 ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO B

PIANO T

AULA EX LABORATORIO UMANISTICO LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza Mq 65 28 posti

Valutazione

Spine allacciate su presa multipla mobile (ciabatta)

Spine triple su presa singola

Cavi elettrici sparsi e a pavimento

L’utilizzo non corretto di prolunghe comporta la formazione di intrecci di cavi di

alimentazione che possono costituire inciampo, facilitare l’usura dei cavi stessi con

possibilità di contatti diretti (elettrocuzione). Inoltre le “ciabatte” lasciate a terra, con gli

alveoli rivolti in alto, favoriscono l’ingresso di polvere nell’apparecchiatura con il

rischio di favorire surriscaldamenti localizzati.

Interventi Migliorativi

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si

raccomanda di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che

una spina da 10 A può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa

3000 W).

Regolarizzare l’utilizzo delle “ciabatte”. In particolare devono essere utilizzate

“ciabatte” preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di

inserzione delle spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di

protezione e interruttore generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a

terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.8 SCHEDA 24

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO B

PIANO T

UFFICIO DIREZIONE LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza Mq. 47 2 posti

Valutazione

Tende ombreggianti a bande verticali senza certificazione di classe 1 (D.M. 26/8/1992)

Altoparlante con busta protezione e non collegato

Spina tipo shuco con adattatore per spina italiana

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati.

L’impianto di amplificazione sarà reso funzionante (D.M. 26/8/1992, per scuole classe 3)

Le spine tipo shuco o tedesche saranno attestate su prese simili.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.9 SCHEDA 25

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO B

PIANO T

SALA DOCENTI LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza Mq 47 25 posti

Valutazione

Tende ombreggianti a bande verticali senza certificazione di classe 1 (D.M. 26/8/1992)

Altoparlante con busta protezione e non collegato

Spina tipo shuco con adattatore per spina italiana

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati.

L’impianto di amplificazione sarà reso funzionante (D.M. 26/8/1992, per scuole classe 3)

Le spine tipo shuco o tedesche saranno attestate su prese simili.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.10 SCHEDA 26

ATTIVITÀ DIDATT ICA EDIFICIO B

PIANO T

AULA LABORATORIO LINGUISTICO LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza Mq. 65 30 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

L’anta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg in quanto nell’aula vi sono più di

25 persone.

Tende ombreggianti a bande verticali

Computer

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine

di aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.11 SCHEDA 27

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO B

PIANO T

AULA INFORMATICA 2 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza Mq. 67 30 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

L’anta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg in quanto nell’aula vi sono più di

25 persone.

Doppie spine rilevate nelle prese

Tenda oscuramento plastificata

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine

di aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

I tavoli su cui poggiano i computer saranno dotati di una sponda a protezione, da contatti, dei

vicini posti a sedere

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si

raccomanda di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che

una spina da 10 A può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa

3000 W).

Regolarizzare l’utilizzo delle ciabatte. In particolare devono essere utilizzate ciabatte

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione

delle spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e

interruttore generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a

terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.12 SCHEDA 28

ATTIVITÀ RICREATIVA EDIFICIO B

PIANO T

BAR

Capienza 20 posti

Valutazione

Il servizio bar è organizzato e gestito da personale esterno tramite apposito contratto.

Il datore di lavoro ha redatto il proprio Piano di Valutazione Rischi .

Il pavimento presenta un forte stato di degrado e crea rischio di inciampo e scivolamento oltre

che igienico.

La zona riscaldamento cibi deve essere dotata di apposita cappa di aspirazione.

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8.13 SCHEDA 29

ATRIO, SCALE E RIPOSTIGLI DEI PIANI

EDIFICIO A

PIANO

S, T, 1°

GENERALE EDIFICO A LIVELLO RISCHIO: lieve

Valutazione

Bagni lato Ovest:.umidità presente nella parete esterna per acqua che ristagna su

marciapiede.

Cavedi e intercapedini non areate.

Locale impianto accumulo acqua calda da segnalare.

Ascensore con porta da 70 cm. non adatto per soggetti H.

Citofono non collegato con soccorso, segnaletica carente.

Tende montate negli nelle pareti Sud degli atri, malfunzionanti e non certificate

Impianto diffusione sonora non funzionante

Infiltrazione acqua piovana dal lucernaio centrale.

L’accessibilità è carente per il raggiungimento del piano terra dall’esterno in quanto esiste

un dislivello di oltre m. 1 superabile solo con scale.

L’ascensore ha dimensioni minime (porta m. 0,7) e quindi difficilmente utilizzabile da

soggetti con carrozzina.

La scala di emergenza esterna ha un restringimento < 1,20 m.

Interventi migliorativi

La scala verrà sistemata eliminando il restringimento < 1,2 m.

L’ascensore sarà sostituito, nel tempo, con impianto adeguato alla normativa specifica

per portatori di handicap. Sarà collegato con citofono in portineria, avrà adeguata

segnaletica interna ed esterna (. Istruzioni per manovre emergenza e identificazione).

Il contratto di manutenzione sarà verificato dagli addetti all’emergenza.

Almeno un Servizio Igienico sarà attrezzato per i portatori di handicap

L’edificio sarà dotato di rampe di accesso per raggiungere il piano ascensore.

I cavedii e le intercapedini saranno areate in sommità.

Locale impianto accumulo acqua calda sarà areato e segnalato .

L’Impianto diffusione sonora sarà riparato e reso funzionante

Saranno eseguiti interventi di manutenzione per eliminare infiltrazioni di acqua non volute.

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel

tempo con materiali adeguati

Per l’accessibilità si provvederà nell’immediato ad organizzare la didattica in modo da non

costringere i soggetti diversamente abili a raggiungere quote di piano con percorsi non

adeguati. Al più presto verrà eseguita una rampa di accesso all’edificio A piano terra. Verrà

studiata la possibilità di adeguare l’ascensore a misure minime consentite per garantire

l’accessibilità a soggetti con carrozzina.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.14 SCHEDA 30

ATTIVITÀ SPORTIVA EDIFICIO A

PIANO S

PALESTRA 2 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza Mq 67 30 posti

Valutazione

L’alteszza di piano risulta circa 5 m.

La illuminazione naturale risulta insufficiente per posizionamento finestre in zona alta.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120 posti a soffitto, di cui una senza

schermo.

Problemi di riverbero acustico.

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Interventi Migliorativi

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente.

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine

di aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Verrà programmato intervento di miglioramento acustico con appositi arredi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.15 SCHEDA 31

ATTIVITA SPORTIVA EDIFICIO A

PIANO S

PALESTRA 1 E SERVIZI 50 persone LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Valutazione

Locale a doppia altezza h=5 m. e h= 3 m.

Plafoniere non protette da urti, lampade senza schermo.

Bagni poco ventilati

Porte non serrabili su spazi con impianti, cavedi, intercapedini.

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg. La superficie in pianta della

palestra è di circa 151 mq.

Secondo D.M. 26/8/92 affollamento max: 151x 0,4=60 persone.

Considerando che vi è una sola uscita da 120 cm l’affollamento deve essere limitato a 50 persone.

Interventi migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine

di aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Le plafoniere verranno dotate di appositi schermi.

Nei bagni verrà realizzato impianto di ventilazione forzata

Le porte verso i cavedi verranno chiuse con chiave.

Verrà apposta adeguata segnaletica per limitare l’affollamento ad un numero massimo di 50.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.16 SCHEDA 32 ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO S

AULA LABORATORIO DI CHIMICA LIVELLO RISCHIO: LIEVE- MEDIO

Capienza 30 posti

Valutazione

Gli spazi di aerazione debbono essere pari a 1/20 della superficie del locale.

Tale superfice è soddisfatta considerando le finestre apribili

Porta REI 120 l=120 cm. con maniglione antipanico, necessario per + di 25 presenti.

Reagenti e prodotti chimici volatil inon contenuti in armadio a tenuta e ventilato verso

l’esterno.

Armadi con vetri: i vetri non di sicurezza.

Tende plastificate per oscuramento non certificate.

Depositata bombola GPL.

Scarico cappa di ventilazione a parete esterna e non a tetto.

Impianto gas metano da completare e da porre in opera rivelatori di gas collegati con chiusura

automatica della valvola esterna di afflusso.

5/6 Ø 5 cm a filo soffitto + 2 Ø 12 a 30 cm. dal pavimento.

Per quanto riguarda l’illuminazione questa è inferiore a quella minima prevista per il tipo di

attività pari a 300 lx minimo. Presenti 4 plafoniere.

Prese elettriche con cavo volante.

Interventi Migliorativi

Realizzare una migliore aerazione costante del locale anche formando adeguato camino di

ventilazione a filo soffitto

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si raccomanda

di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una spina da 10 A

può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000 W).

Regolarizzare l’utilizzo delle ciabatte. In particolare devono essere utilizzate ciabatte

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione delle

spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e interruttore

generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese. I cavi di alimentazione dovranno

essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento

medio localizzato e quello generale Controllare che venga effettuata la manutenzione periodica

dei corpi illuminanti

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.17 SCHEDA 33

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO S

AULA LABORATORIO DI FISICA LIVELLO RISCHIO: LIEVE- MEDIO

Capienza 30 posti

Valutazione

Gli spazi di aerazione debbono essere pari a 1/20 della superficie del locale.

Tale superfice è soddisfatta considerando le finestre apribili

Porta REI 120 l=120 cm.

Tende plastificate per oscuramento non certificate

Armadi con vetri: i vetri non di sicurezza.

Lampade con illuminazione scarsa

Interventi Migliorativi

Realizzare una migliore aerazione costante del locale anche formando adeguato camino di

ventilazione a filo soffitto

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

I vetri dell’armadio saranno resi sicuri con apposite guaine trasparenti

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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59

8.18 SCHEDA 34

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO T

AULA DIDATTICA n.1 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 26 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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60

8.19 SCHEDA 35

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO T

AULA DIDATTICA n.2 e n. 3 n. 4 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 25, 20, 21 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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61

8.20 SCHEDA 36

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO T

AULA DIDATTICA n 5 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 28 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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62

8.21 SCHEDA 37

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO T

AULA DIDATTICA n 6 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 27 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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63

8.22 SCHEDA 38

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n. 7 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 29 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.23 SCHEDA 39

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n. 8 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 26 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.24 SCHEDA 40

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA DIDATTICA nn.9, 10 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 19-21posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.25 SCHEDA 41

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.11, LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 30, posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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67

8.26 SCHEDA 42

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA PROFESSORI LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 10 posti

Valutazione

Microclima da migliorare per irraggiamento solare.

Non vi sono tende, malgrado forte irraggiamento solare pomeridiano.

Prese elettriche multiple mobili

Cavi elettrici volanti

Interventi Migliorativi

Saranno poste tende da ombreggiamento certificate classe 1

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si raccomanda di

rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una spina da 10 A può

sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000 W).

Regolarizzare l’utilizzo delle ciabatte. In particolare devono essere utilizzate ciabatte

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione delle

spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e interruttore

generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.27 SCHEDA 43

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.12 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 27 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento

medio localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.28 SCHEDA 44

ATRIO, SCALE, RIPOST IGLI,

CAVEDI

EDIFICIO C

GENERALE DI EDIFICIO C LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza

Valutazione

E’ stato recentemente ampliato con un corpo aggiuntivo che si sviluppa nei quattro piani e si

integra alla struttura esistente con solai complanari e scala esterna di accesso e sicurezza in

calcestruzzo armato e laterizio.

Si sviluppa in quattro piani fuori terra Ha una struttura in calcestruzzo armato e solai in latero-

cemento. Le tamponature sono in laterizio. Gli infissi esterni sono in alluminio, gli infissi interni

sono in legno tamburato.

L’impianto di riscaldamento è collegato all’impianto centralizzato ed ha corpi scaldanti diffusi

negli ambienti.

La ventilazione è naturale con apposite aperture degli infissi.

L’impianto di illuminazione e forza motrice è distribuito in tutti gli ambienti.

L’impianto di diffusione sonora è presente nell’edificio ma non funzionante.

L’impianto di allarme intrusione è presente nei piani e collegato in centrale .

E’ presente e funzionante un impianto ascensore di dimensioni ridotte che non raggiunge il piano

seminterrato. Altro impianto ascensore è stato realizzato e raggiunge il piano seminterrato.

Citofono ascensore non collegato con soccorso

Idranti ed estintori ai piani, non completamente segnalati.

Locale quadri elettrici . Quadro elettrico per pompe di sollevamento acqua di drenaggio da

sostituire insieme all’impianto collegato.

Locale impianto accumulo acqua calda non areato e non segnalato

Tende montate negli nelle pareti Sud degli atri, malfunzionanti e non certificate.

Impianto diffusione sonora non funzionante.

Archivio al seminterrato con paletto chiusura porta atrio montato al contrario.

Interventi Migliorativi

L’ascensore sarà collegato con citofono in portineria, avrà adeguata segnaletica interna

ed esterna (. Istruzioni per manovre emergenza e identificazione).

Il contratto di manutenzione sarà verificato dagli addetti all’emergenza.

Almeno un Servizio Igienico sarà attrezzato per i portatori di handicap

L’interruttore elettrico esterno di sgancio sarà ripristinato.

Locali tecnici saranno chiusi con porte e adeguatamente segnalati.

Locale impianto accumulo acqua calda; sarà areato e reso isolato con porta REI dotata di

segnaletica esterna di identificazione e divieto accesso ai non addetti ai lavori. Il boiler

sarà coibentato.

L’Impianto diffusione sonora sarà riparato e reso funzionante

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati

Il paletto della porta archivio sarà sistemato.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.29 SCHEDA 45

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO S

AULA DISEGNO 13 bis LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 25posti

Valutazione

Presente porta REI 120 che non si apre regolarmente in quanto striscia a terra.

Superficie aerazione circa 4 mq.

Cavi elettrici a terra, prese multiple mobili (Ciabatta).

Interventi Migliorativi

La porta sarà sistemata

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si raccomanda di

rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una spina da 10 A può

sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000 W).

Regolarizzare l’utilizzo delle ciabatte. In particolare devono essere utilizzate ciabatte

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione delle

spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e interruttore

generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.30 SCHEDA 46

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO S

AULA 13 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 32 posti

Valutazione

Porta tipo REI larga 84 cm.. Massima capienza ammessa 25 persone (D.Lsl. 626/94)

Volumi presenti circa 2,5 mc. Per un carico di incendio di circa 2500 Kg, quindi non rientrante fra

le attività soggette a controllo VVF.

Cavi elettrici a terra , prese multiple mobili (ciabatta).

Lampade con illuminazione insufficiente

Interventi Migliorativi

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

Verrà apposta adeguata segnaletica per limitare l’affollamento ad un numero massimo di 25.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.31 SCHEDA 47

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO S

AULA n. 14 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 32 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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73

8.32 SCHEDA 48

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO S

AULA DIDATTICA n. 15 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 32 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.33 SCHEDA 49

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO S

ARCHIVIO LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza < 50 q.li carta equivalente

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

Tende oscuranti plastificate montate nelle finestre.

Presa montata a 8 cm. da terra .

Cavo elettrico a terra .

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verificare che il materiale depositato rimanga nel limite dei 50 q.li carta equivalente

Disporre apposita segnaletica di destinazione del locale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.34 SCHEDA 50

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

AULA 16 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 28 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg se nell’aula vi sono più di 25

persone.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.35 SCHEDA 51

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

UFFICIO CIC LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 5 posti

Valutazione

La parete interna di separazione con aula fotocopie è lesionata in orizzontale con problemi di

stabilità, per cedimenti verticali del solaio sottostante.

Interventi Migliorativi

Da effettuare intervento di manutenzione per ripristinare la stabilità della parete

Da verificare, nel tempo, eventuali ulteriori movimenti.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.36 SCHEDA 52

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

AULA 22 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 10 posti

Valutazione

Cavo elettrico mobile a terra per alimentazione fotocopiatrice.

Interventi Migliorativi

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.37 SCHEDA 53

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

LABORATORIO FOTOGRAFICO LIVELLO RISCHIO:LIEVE-MEDIO

Capienza 5 posti

Valutazione

I prodotti chimici depositati non sono adeguatamente protetti.

Le indicazioni sulla natura dell’attività svolta non sono ben segnalate.

Interventi Migliorativi

Fornire il laboratorio di adeguati armadi contenitori

Segnalare adeguatamente attività e procedure

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.38 SCHEDA 54

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

UFFICIO GIORNALINO LIVELLO RISCHIO:LIEVE LIEVE

Capienza 5 posti

Valutazione

Cavi elettrici a terra, prese multiple mobili (ciabatta).

Tende a bande verticali orientabili traslucide.

Parete lato Nord-Ovest con macchie umidità.

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo

con materiali adeguati

La parete lato Nord-Ovest verrà adeguatamente manutenuta.

Disporre le prolunghe volanti non a terra, ma ad una altezza di almeno 7 cm. Si raccomanda

di rispettare il carico massimo indicato dal costruttore (si tenga conto che una spina da 10 A

può sopportare al massimo circa 2000 W, mentre una da 16 A circa 3000 W).

Regolarizzare l’utilizzo delle ciabatte. In particolare devono essere utilizzate ciabatte

preferibilmente con non più di 4 prese, fissate a muro in modo che l’asse di inserzione delle

spine sia orizzontale (sono disponibili “ciabatte” con fusibile di protezione e interruttore

generale). Vietare l’utilizzo di spine multiple a tre prese.

I cavi di alimentazione dovranno essere sistemati in maniera da non costituire inciampi a terra.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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8.39 SCHEDA 55

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

AULA DIDATTICA n.17 LIVELLO RISCHIO:LIEVE LIEVE

Capienza 30 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Cavo alimentazione altoparlante pendente.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

L’impianto di diffusione sonore verrà sistemato.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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81

8.40 SCHEDA 56

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

AULA DIDATTICA n.18, 19 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 19,23 posti

Valutazione

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

82

8.41 SCHEDA 57

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

AULA DIDATTICA n.20 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 26 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

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83

8.42 SCHEDA 58

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO T

AULA DIDATTICA n.21 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 26 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

84

8.43 SCHEDA 59

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO A

PIANO 1°

AULA n. 23 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 20/25 posti

Valutazione

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

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85

8.44 SCHEDA 60

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.24 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 29 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende a tessuto continuo scure.

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

86

8.45 SCHEDA 61

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

Piano 1°

AULA DIDATTICA n.25 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 23 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende a tessuto continuo scure.

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

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87

8.46 SCHEDA 62

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.26, 27 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 23/27 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg se nell’aula vi sono più di 25

persone.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

88

8.47 SCHEDA 63

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.28 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 29 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

89

8.48 SCHEDA 64

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.29 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 26 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

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90

8.49 SCHEDA 65

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.30 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 31 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

91

8.50 SCHEDA 66

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.30 bis LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 24 posti

Valutazione

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

92

8.51 SCHEDA 67

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.31 LIVELLO RISCHIO:LIEVE

Capienza 28 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg se nell’aula vi sono più di 25

persone.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

93

8.52 SCHEDA 68

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 2°

AULA DIDATTICA n.32 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 25 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

94

8.53 SCHEDA 69

ATTIVITA’ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 2°

AULA DIDATTICA n.33 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 25 posti

Valutazione

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

95

8.54 SCHEDA 70

ATTIVITA’ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 2°

AULA DIDATTICA n.34, 35 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 26, 22 posti

Valutazione

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Interventi Migliorativi

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

___/___/___

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96

8.55 SCHEDA 71

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.36 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 30 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

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97

8.56 SCHEDA 72

ATTIVITA DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 1°

AULA DIDATTICA n.37 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 27 posti

Valutazione

Aula di costruzione recente, corretta

Interventi Migliorativi

___/___/___

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98

8.57 SCHEDA 73

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 2°

AULA DIDATTICA n.38 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 28 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Verrà montato sull’anta piccola un maniglione antipanico e verranno eliminati i paletti al fine di

aprire e utilizzare l’intera specchiatura della porta su semplice spinta dall’interno

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

99

8.58 SCHEDA 74

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 2°

AULA DIDATTICA n.39 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 24 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

100

8.59 SCHEDA 75

ATTIVITÀ DIDATTICA EDIFICIO C

PIANO 2°

AULA DIDATTICA n.40 LIVELLO RISCHIO: LIEVE

Capienza 29 posti

Valutazione

Porte con due ante: una da 90 con maniglia normale, una da 30 fissa, apribili verso l’esterno.

La porta piccola deve essere apribile a semplice spinta di 15 Kg.

Illuminazione limitata a 4 plafoniere da due tubi da 120

Tende verticali orientabili traslucide

Interventi Migliorativi

Saranno fornite le certificazioni delle tende di Classe 1, altrimenti saranno sostituite nel tempo con

materiali adeguati

Verrà eseguita la necessaria manutenzione delle lampade con integrazione delle stesse, ove

necessario, partendo dai punti con illuminazione più carente

Verificare periodicamente che l'illuminamento artificiale medio mantenuto sul piano di lavoro,

previsto per il tipo di attività, sia 300 lx E 750 lx

Verificare periodicamente che venga rispettata la relazione Eloc 2 Egen tra l'illuminamento medio

localizzato e quello generale

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101

8.60 SCHEDA 76

ATTIVITÀ RICREATIVA SPORTIVA EDIFICIO

PALESTRA

SALA GIOCO LIVELLO RISCHIO: MEDIO

Capienza Massima 100 posti

Valutazione

Il tappeto in PVC che ricopre il pavimento non ha la certificazione di classe adeguata ai fini

della sicurezza antincendio.

Ai fini igienici la permanenza all’interno diventa rischiosa in caso di pioggia in quanto vi

copiose infiltrazioni di acqua dalla copertura.

L’impianto di riscaldamento eseguito con ventilazione di aria è disagevole per gli utenti in

quanto il getto di aria è ad altezza d’uomo.

Non ci sono Servizi Igienici attrezzati per i portatori di handicap

Non è consentita l’accessibilità a soggetti con problemi di movimentazione,

L’edificio è privo di rampe di accesso.

.Locali tecnici Cavedi e intercapedini non areate.

Locale impianto accumulo acqua calda da areare e rendere isolato con porta REI e

segnaletica esterna di identificazione e divieto accesso ai non addetti ai lavori. Boiler

da coibentare.

Le uscite sono adeguate per 200 persone.

Interventi Migliorativi

Sarà fornita la certificazione del tappeto di Classe 1, altrimenti sarà sostituito nel tempo con

materiali adeguati

Verrà effettuata adeguata manutenzione in copertura.

La Ditta esecutrice fornirà la certificazione di conformità dell’impianto.

Sarà integrato l’impianto di ventilazione con migliori diffusori.

L’edificio sarà reso conforme alla normativa per l’accesso a soggetti con handicap.

I vani tecnici saranno adeguatamente ventilati, isolati, anche nei componenti,, segnalati.

Segnalare che la capienza massima è di 200 persone (2 uscite con due moduli cad. con un

dislivello inferiore al metro))

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

___/___/___

Liceo Scientifico “Galileo Galilei” 60131 Ancona Documento di Valutazione dei Rischi 10/12/2015

102

8.61 SCHEDA 77

ATTIVITÀ RICREATIVA SPORTIVA EDIFICIO

PALESTRA

SERVIZI LIVELLO RISCHIO: MEDIO

Capienza 100 posti

Valutazione

Gli spogliatoi , i bagni e docce, hanno capienza e accessibilità adeguate ad un limitato numero

di affollamento.

Pertanto anche per i 200 posti massimi ammessi non sono sufficienti.

In base alle uscite la capienza massima è di 100 persone 2 uscite contrapposte.

Impianto elettrico e di riscaldamento da verificare.

.

Interventi Migliorativi

Segnalare il numero massimo degli utenti limitato a 100 utenti.

La verifica degli impianti elettrici e di riscaldamento dovrà essere affidata ad apposita

Ditta di manutenzioni per visite e controlli periodici.

DATA INTERVENTO EFFETTUATO / NOTE

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103

9 PROGRAMMA DI MISURE PER IL

MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA

Il programma di interventi riportato di seguito riassume i principali provvedimenti di che sono stati

preventivati a seguito della valutazione dei rischi. Le indicazioni di dettaglio sono riportate nei

provvedimenti per ogni singola fonte di rischio e per ogni singola scheda..

9.1 ORGANIZZAZIONE E SICUREZZA

Intervento Obiettivo

Attivazione di procedure per la gestione della

sicurezza

Interventi per l’ottenimento aggiornamento del CPI

per le attività 85, 91.

Definizione del piano di emergenza

Interventi di Formazione e Informazione del

personale

Gestione documentale degli eventi infortunistici in

maniera più esauriente di quanto richiesto dalla

normativa in maniera da avere dati significativi

sulle cause di infortuni.

Attivazione di un programma di controllo e

manutenzione periodica delle attrezzature,

degli impianti e delle strutture che possono

avere influenza sulla sicurezza.

Riduzione della possibilità di eventi incidentali

causati dalla non corretta manutenzione degli

impianti o delle attrezzature.

Riferimento in particolare a:

Impianti tecnici (climatizzazione, elettrico,

emergenza)

Impianti e attrezzature antincendio

Predisposizione di una procedura per la

gestione delle ditte appaltatrici che

intervengono nelle sedi dell'Ente

Informazione alle ditte appaltatrici dei rischi

presenti nelle sedi in cui intervengono e dei

comportamenti da adottare per evitare tali

rischi.

Coordinamento degli aspetti di sicurezza

relativi all’attività della ditta appaltatrice

nell’ambiente di lavoro.

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104

9.2 SALUTE DEI LAVORATORI

Intervento Obiettivo

Attivazione di iniziative per ridefinire le

postazioni di lavoro ai Videoterminali. In

particolare:

Evitare gli abbagliamenti diretti e riflessi

degli operatori posizionando i VDT in

modo corretto rispetto alle sorgenti di

luce naturale ed artificiale

Usare scrivanie e sedie conformi alla

norma

Controllare che l'illuminamento

localizzato sulla postazione di lavoro sia

inferiore o uguale al doppio

dell'illuminamento generale

Migliorare le condizioni di lavoro in relazione alla

corretta posizione del corpo e alla posizione delle

sorgenti di luce.

9.3 AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE

Intervento Obiettivo

Effettuare interventi di manutenzione edile

per evitare infiltrazioni di acqua,

irraggiamento solare, scivolamento nelle zone

di calpestio, consolidamento elementi murari.

Effettuare adeguamenti per accesso soggetti h.

Effettuare interventi di manutenzione

straordinaria su impianti elettrici che hanno

rilevato deficienze. In particolare:

Rifacimento quadro elettrico e relativo

impianto per sollevamento acqua pozzi di

drenaggio.

Riprogettare le postazioni di lavoro in modo

da ridurre al minimo l'utilizzo di prolunghe

volanti

Controllare che gli utilizzatori elettrici

vengano usati correttamente tenendo conto sia

della potenza massima che degli

accoppiamenti spine prese

Miglioramento microclima

Miglioramento movimentazione.

Adeguare gli impianti elettrici alla normativa

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105

10 FORMAZIONE ED INFORMAZIONE

DESTINATARI INTERVENTO INFORMATIVO

FORMATIVO

DURATA

ORIENTATIVA

Addetti Servizio Prevenzione e

Protezione

Corso di formazione in materia

antinfortunistica con indirizzo alla

Pubblica Amministrazione

24 ore

Addetti all’emergenza Corso Antincendio

Corso Pronto Soccorso

Corso Emergenza

4 ore

4 ore

4 ore

Tutti i dipendenti Modulo informativo sulla 626: nuove

figure, i diritti e i doveri dei lavoratori.

1 ora

Personale addetto ai VDT per

più di 20 ore settimanali

Rischi legati all’utilizzo dei VDT, norme

di comportamento per la riduzione del

rischio, organizzazione della postazione di

lavoro

3 ore

Personale addetto al lavoro di

ufficio con posizione seduta per

lungo tempo durante la giornata

e la settimana

Modulo informativo e formativo sui rischi

posturali legati alla posizione seduto,

norme di comportamento per la riduzione

del rischio.

2 ore

11 CONCLUSIONI

In sintesi si conclude rilevando gli interventi più urgenti da eseguire nell’immediato

limitare l’uso delle aule in piani elevati a soggetti con difficoltà motorie,

contemporaneamente porre in opera una rampa di accesso al piano terra dall’esterno.

Porre una protezione carrabile al parcheggio esterno lato valle

Evitare l’uso di “ciabatte “senza protezione e senza adeguato posizionamento

Eseguire camini di aerazione per le aule di chimica e di fisica

Integrare le chiusure delle porte delle aule e laboratori con maniglione antipanico nell’anta

piccola ( aule >25 posti).Previsti 16 interventi: oppure:

Ordine di servizio per aperture fermo anta piccola delle aule con >25 posti (in attesa

interventi)

Ordine di servizio per aperture chiavistelli porte Aula Magna prima dell’uso.

Eliminare restringimento scala esterna edificio A

Non spostare i banchi in modo tale da impedire il normale deflusso degli alunni dalle aule

(ordine di servizio)

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106

12 ALLEGATI

12.1 PLANIMETRIA GENERALE DEL COMPLESSO EDIFICI LICEO SCIENTIFICO

GALILEO GALILEI

Via

S. A

llen

de

PARCHEGGIO

CB

A

PALESTRA

CAMPO

DI

CALCETTOPARCHEGGIO

1

2

3

Segnaletica

QUADRO

ELETTRICO

QUADRO

ELETRICOATTACCO

VV. FF.

ALLARME

INCENDIO

ALLARME

INCENDIO

P U LS A N TE

S G A N C IO

ELETTR IC O

PULSANTE

SGANCIO

ELETTRICO

USCITA DI

EMERGENZA

USCITA DI

EMERGENZA

IDRANTE

IDRANTE

PUNTO DI

RACCOLTA

PUNTO DI

RACCOLTAESTINTORE

ESTINTORE

C.

T.

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107

12.2 PIANTA PIANO TERRA CORPO “B”

AUDITORIUM

INGRESSO PRINCIPALE

ELETTRICI

LOCALE QUADRI

ascensore

macchine

locale

AUDITORIUM

WC WC WCWCWCWC

HAND

GU

AR

DA

RO

BA

SOTTOSTAZ.

IMP. TERMICO

AL PLESSO A

360 POSTI

LOCALE GENER.

ARIA CALDALOCALE GENER.

ARIA CALDA

ES

TIN

TO

RE

22

33

0 1 2 3 4 5 10 mt

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108

12.3 PIANTA PIANO PRIMO CORPO “B”

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109

12.4 PIANTA PIANO SEMINTERRATO CORPO “A”

CENTRALE

TERMICA

Chimica FisicaLABORATORIO DI

LABORATORIO DI

WC

HANDICAPWC WC WC WC WC

WC

W C

RIPOSTIGLIO

R i p .

Spogliat.

DC DC WC

PALESTRA 1

AULA 17

SOTT

. CE

NTR

TE

RM

.

W C WC WC

PALESTRA 2

a. 30

a. 50

a. 30 a.30

ESTINTORE

3

0 1 2 3 4 5 10 mt

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110

12.5 PIANTA PIANO TERRA CORPO “A”

BO

X

FO

TO

CO

PIE

Aula n. 5

Aula n. 6

Aula n. 1

Aula n.4 Aula n. 2

WC

WCWCWCWCWCWC

H A N D I C A P

WC

WC

WC

E S T IN T O R E

Aula n. 3

WC

3

a. 30

a. 30

a. 25

a. 25 a. 25 a. 25

1

0 1 2 3 4 5 10 mt

Aula n. 6

a. 27

Aula n. 5

a. 28

Aula n. 1

a. 26

Aula n. 4

a. 21

Aula n. 3

a. 20

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111

12.6 PIANTA PIANO PRIMO CORPO “A”

SALA PROFESSORIWC

Aula n. 12

Aula n. 11

Aula n. 7

WCHANDICAPWC WC WCWCWC

WC

WC

WC

WC

WC

Aula n. 10 Aula n. 8Aula n. 9

a.30

p. 10

a. 30

a. 30

a. 25 a. 25 a.25

IDRANTE

1

3

0 1 2 3 4 5 10 mt

Aula n. 12

a. 27

Aula n. 7

a. 29

Aula n. 10

a. 21

Aula n. 9

a. 19

Aula n. 8

a. 26

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112

12.7 PIANTA PIANO SEMINTERRATO CORPO “C”

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113

12.8 PIANTA PIANO TERRA CORPO “C”

UFFICIO

SALA

DOCENTI

PO

RT

INE

RIA

UFFICIO

GIORNALINO

Aula n. 22

Aula n. 16

WC

WC

LABORATORIO

FOTOGRAFICO

MAGAZZINO

WC

DEPOS.

ESTINTOR E

ESTINTOR E

Aula n. 17Aula n. 18Aula n. 19Aula n. 21 Aula n. 20

2

1

5

20

5

a. 20

a. 30

5

a. 30 a. 30a. 25 a. 25 a. 30

0 1 2 3 4 5 10 mt

ASCEN.

Aula n. 23 (sala docenti)

a. 25

Aula n. 22

a. 10

Aula n. 16

a. 28

Aula n. 21

a. 26 Aula n. 20

a. 26 Aula n. 19

a. 23

Aula n. 18

a. 19

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114

12.9 PIANTA PIANO PRIMO CORPO “C”

Aula n. 30 bis

Aula n. 30

Aula n. 31

Aula n.24

WC

WCWCWCWCWC

WC

WC

HAND.

Aula n. 25Aula n. 27

WC

WC

WC

Aula n. 26

ESTIN TO R E

ESTIN TO R E

Aula n. 29 Aula n. 28

WC

ESTIN TO R E

1

2

a. 30

a. 30

a. 30

a. 25

a. 30 a. 30 a. 25 a. 25 a. 25

0 1 2 3 4 5 10 mt

ASCEN.

Aula n. 29

a. 26 Aula n. 28

a. 29 Aula n. 27

a. 27

Aula n. 26

a. 23

Aula n. 25

a. 23

Aula n. 30 bis

a. 24

Aula n. 31

a. 28

Aula n. 34

a. 29

Aula n. 30

a. 31

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115

12.10 PIANTA PIANO SECONDO CORPO “C”

Aula n. 38

Aula n. 40

Aula n. 32

WC

WCWCWCWCWC

WC

WC

HAND.

Aula n. 33Aula n. 35

WC

WC

WC

Aula n. 39

Aula n. 34Aula n. 37 Aula n. 36

WC

1

2

a. 25

a. 30

a. 30

a. 30

a. 30 a. 30 a. 25 a. 25 a. 25

0 1 2 3 4 5 10 mt

Aula n. 37

a. 27 Aula n. 35

a. 22

Aula n. 34

a. 26

Aula n. 39

a. 24

Aula n. 40

a. 29

Aula n. 32

a. 25

Aula n. 38

a. 28

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116

12.11 PIANTA PIANO PALESTRA

IDRANTE

Piano primo

ESTINTOR EESTINTORE

ES TI N TO RE

0.00

+ 3.15ESTIN TO R E

Piano terra

0 1 2 3 4 5 10 mt

1 1

a. 100

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117

INDICE

1 Descrizione della struttura e dell’attività ......................................................................................................................................................... 2

2 Criteri seguiti per la valutazione dei rischi e valutazione dei rischi ............................................................................................................... 5

2.1 Individuazione delle fonti di rischio ..................................................................................................................... 5

2.2 Verifica della normativa vigente relativamente alla fonte di rischio e valutazione dei rischi ............................. 5

2.3 Individuazione delle misure necessarie per la riduzione del livello dei rischi ..................................................... 7

3 Fonti di rischio.................................................................................................................................................................................................... 8

4 Metodo utilizzato per la valutazione dei rischi................................................................................................................................................. 9

5 Organizzazione per la Sicurezza ..................................................................................................................................................................... 13

6 Documentazione ............................................................................................................................................................................................... 14

6.1 Certificazioni e Norme Generali Relative all’Insediamento ............................................................................. 14

7 Valutazione dei Rischi generali ....................................................................................................................................................................... 15

7.1 SCHEDA 1 .......................................................................................................................................................... 16

organizzazione ............................................................................................................................................................. 16

7.2 SCHEDA ............................................................................................................................................................. 18

emergenza e pronto soccorso ....................................................................................................................................... 18

7.3 SCHEDA 3 .......................................................................................................................................................... 19

formazione e informazione ........................................................................................................................................... 19

7.3 SCHEDA 3 ............................................................................................................................................................. 20

formazione e informazione ........................................................................................................................................... 20

7.3 SCHEDA 3 ............................................................................................................................................................. 21

formazione e informazione ........................................................................................................................................... 21

7.4 SCHEDA 4 .......................................................................................................................................................... 22

manutenzioni ................................................................................................................................................................ 22

SCHEDA 4 ................................................................................................................................................................... 23

manutenzioni ................................................................................................................................................................ 23

7.5 SCHEDA 5 .......................................................................................................................................................... 24

DITTE APPALTATRICI ............................................................................................................................................... 24

7.6 SCHEDA 6 .......................................................................................................................................................... 25

AMBIENTE DI LAVORO ............................................................................................................................................. 25

7.7 SCHEDA 7 .......................................................................................................................................................... 26

CARICO DI LAVORO FISICO .................................................................................................................................... 26

7.8 SCHEDA 8 .......................................................................................................................................................... 27

Fattori fisici ................................................................................................................................................................. 27

7.9 SCHEDA 9 .......................................................................................................................................................... 28

VIDEOTERMINALI E LAVORO DI UFFICIO ........................................................................................................... 28

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118

SCHEDA 9 ................................................................................................................................................................... 29

VIDEOTERMINALI E LAVORO DI UFFICIO ........................................................................................................... 29

7.10 SCHEDA 10 ................................................................................................................................................... 30

Servizi igienico assistenziali ........................................................................................................................................ 30

7.11 SCHEDA 11 ................................................................................................................................................... 31

manipolazione MANUALE DI OGGETTI e attrezzi .................................................................................................... 31

7.12 SCHEDA 12 ................................................................................................................................................... 32

IMPIANTI DI SERVIZIO ............................................................................................................................................. 32

SCHEDA 12 ................................................................................................................................................................. 33

IMPIANTI DI SERVIZIO ............................................................................................................................................. 33

7.13 SCHEDA 13 ................................................................................................................................................... 34

INCENDIO................................................................................................................................................................... 34

INCENDIO................................................................................................................................................................... 35

7.14 SCHEDA 14 ................................................................................................................................................... 36

MACCHINE E attrezzature .......................................................................................................................................... 36

7.15 SCHEDA 15 ................................................................................................................................................... 37

AMBIENTE FISICO ..................................................................................................................................................... 37

7.16 SCHEDA 16 ................................................................................................................................................... 38

ATTIVITà didatticA e salute ........................................................................................................................................ 38

8 Valutazione dei Rischi Luoghi di lavoro ......................................................................................................................................................... 39

8.1 SCHEDA 17 ........................................................................................................................................................ 40 LOCALE PUBBLICO SPETTACOLO ................................................................................................................. 40

8.2 SCHEDA 18 ........................................................................................................................................................ 41 UFFICIO VICEPRESIDENZA .............................................................................................................................. 41

8.3 SCHEDA 19 ........................................................................................................................................................ 42 UFFICIO SEGRETARIA ....................................................................................................................................... 42

SCHEDA 19 ................................................................................................................................................................. 43 UFFICIO DIRETTORE AMMINISTRATIVO ..................................................................................................... 43

8.4 SCHEDA 20 ........................................................................................................................................................ 44 UFFICIO SEGRETERIA ........................................................................................................................................ 44

SCHEDA 20 ................................................................................................................................................................. 45 UFFICIO SEGRETERIA ........................................................................................................................................ 45

8.5 SCHEDA 21 ........................................................................................................................................................ 46 PORTINERIA ......................................................................................................................................................... 46

8.6 SCHEDA 22 ........................................................................................................................................................ 47 AULA INFORMATICA 1 ...................................................................................................................................... 47

8.7 SCHEDA 23 ........................................................................................................................................................ 48 AULA EX LABORATORIO UMANISTICO ........................................................................................................ 48

8.8 SCHEDA 24 ........................................................................................................................................................ 49 UFFICIO DIREZIONE ........................................................................................................................................... 49

8.9 SCHEDA 25 ........................................................................................................................................................ 50 SALA DOCENTI .................................................................................................................................................... 50

8.10 SCHEDA 26 ................................................................................................................................................... 51 AULA LABORATORIO LINGUISTICO .............................................................................................................. 51

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119

8.11 SCHEDA 27 ................................................................................................................................................... 52 AULA INFORMATICA 2 ...................................................................................................................................... 52

8.12 SCHEDA 28 ................................................................................................................................................... 53 BAR ........................................................................................................................................................................ 53

8.13 SCHEDA 29 ................................................................................................................................................... 54 GENERALE EDIFICO A ....................................................................................................................................... 54

8.14 SCHEDA 30 ................................................................................................................................................... 55 PALESTRA 2 ......................................................................................................................................................... 55

8.15 SCHEDA 31 ................................................................................................................................................... 56 PALESTRA 1 E SERVIZI 50 persone ................................................................................................................... 56

8.16 SCHEDA 32 ................................................................................................................................................... 57 AULA LABORATORIO DI CHIMICA ................................................................................................................. 57

8.17 SCHEDA 33 ................................................................................................................................................... 58 AULA LABORATORIO DI FISICA ..................................................................................................................... 58

8.18 SCHEDA 34 ................................................................................................................................................... 59 AULA DIDATTICA n.1 ......................................................................................................................................... 59

8.19 SCHEDA 35 ................................................................................................................................................... 60 AULA DIDATTICA n.2 e n. 3 n. 4 ........................................................................................................................ 60

8.20 SCHEDA 36 ................................................................................................................................................... 61 AULA DIDATTICA n 5 ......................................................................................................................................... 61

8.21 SCHEDA 37 ................................................................................................................................................... 62 AULA DIDATTICA n 6 ......................................................................................................................................... 62

8.22 SCHEDA 38 ................................................................................................................................................... 63 AULA DIDATTICA n. 7 ........................................................................................................................................ 63

8.23 SCHEDA 39 ................................................................................................................................................... 64 AULA DIDATTICA n. 8 ........................................................................................................................................ 64

8.24 SCHEDA 40 ................................................................................................................................................... 65 AULA DIDATTICA nn.9, 10 ................................................................................................................................. 65

8.25 SCHEDA 41 ................................................................................................................................................... 66 AULA DIDATTICA n.11, ...................................................................................................................................... 66

8.26 SCHEDA 42 ................................................................................................................................................... 67 AULA PROFESSORI ............................................................................................................................................. 67

8.27 SCHEDA 43 ................................................................................................................................................... 68 AULA DIDATTICA n.12 ....................................................................................................................................... 68

8.28 SCHEDA 44 ................................................................................................................................................... 69 GENERALE DI EDIFICIO C ................................................................................................................................. 69

8.29 SCHEDA 45 ................................................................................................................................................... 70 AULA DISEGNO 13 bis......................................................................................................................................... 70

8.30 SCHEDA 46 ................................................................................................................................................... 71 AULA ( BIBLIOTECA) 13 ................................................................................................................................... 71

8.31 SCHEDA 47 ................................................................................................................................................... 72 AULA n. 14 ............................................................................................................................................................. 72

8.32 SCHEDA 48 ................................................................................................................................................... 73 AULA DIDATTICA n. 15 ...................................................................................................................................... 73

8.33 SCHEDA 49 ................................................................................................................................................... 74 ARCHIVIO ............................................................................................................................................................. 74

8.34 SCHEDA 50 ................................................................................................................................................... 75 AULA 16................................................................................................................................................................. 75

8.35 SCHEDA 51 ................................................................................................................................................... 76

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120

UFFICIO CIC ......................................................................................................................................................... 76

8.36 SCHEDA 52 ................................................................................................................................................... 77 AULA 22................................................................................................................................................................. 77

8.37 SCHEDA 53 ................................................................................................................................................... 78 LABORATORIO FOTOGRAFICO ....................................................................................................................... 78

8.38 SCHEDA 54 ................................................................................................................................................... 79 UFFICIO GIORNALINO ....................................................................................................................................... 79

8.39 SCHEDA 55 ................................................................................................................................................... 80 AULA DIDATTICA n.17 ....................................................................................................................................... 80

8.40 SCHEDA 56 ................................................................................................................................................... 81 AULA DIDATTICA n.18, 19 ................................................................................................................................. 81

8.41 SCHEDA 57 ................................................................................................................................................... 82 AULA DIDATTICA n.20 ....................................................................................................................................... 82

8.42 SCHEDA 58 ................................................................................................................................................... 83 AULA DIDATTICA n.21 ....................................................................................................................................... 83

8.43 SCHEDA 59 ................................................................................................................................................... 84 AULA n. 23 ............................................................................................................................................................. 84

8.44 SCHEDA 60 ................................................................................................................................................... 85 AULA DIDATTICA n.24 ....................................................................................................................................... 85

8.45 SCHEDA 61 ................................................................................................................................................... 86 AULA DIDATTICA n.25 ....................................................................................................................................... 86

8.46 SCHEDA 62 ................................................................................................................................................... 87 AULA DIDATTICA n.26, 27 ................................................................................................................................. 87

8.47 SCHEDA 63 ................................................................................................................................................... 88 AULA DIDATTICA n.28 ....................................................................................................................................... 88

8.48 SCHEDA 64 ................................................................................................................................................... 89 AULA DIDATTICA n.29 ....................................................................................................................................... 89

8.49 SCHEDA 65 ................................................................................................................................................... 90 AULA DIDATTICA n.30 ....................................................................................................................................... 90

8.50 SCHEDA 66 ................................................................................................................................................... 91 AULA DIDATTICA n.30 bis ................................................................................................................................. 91

8.51 SCHEDA 67 ................................................................................................................................................... 92 AULA DIDATTICA n.31 ....................................................................................................................................... 92

8.52 SCHEDA 68 ................................................................................................................................................... 93 AULA DIDATTICA n.32 ....................................................................................................................................... 93

8.53 SCHEDA 69 ................................................................................................................................................... 94 AULA DIDATTICA n.33 ....................................................................................................................................... 94

8.54 SCHEDA 70 ................................................................................................................................................... 95 AULA DIDATTICA n.34, 35 ................................................................................................................................. 95

8.55 SCHEDA 71 ................................................................................................................................................... 96 AULA DIDATTICA n.36 ....................................................................................................................................... 96

8.56 SCHEDA 72 ................................................................................................................................................... 97 AULA DIDATTICA n.37 ....................................................................................................................................... 97

8.57 SCHEDA 73 ................................................................................................................................................... 98 AULA DIDATTICA n.38 ....................................................................................................................................... 98

8.58 SCHEDA 74 ................................................................................................................................................... 99 AULA DIDATTICA n.39 ....................................................................................................................................... 99

8.59 SCHEDA 75 ................................................................................................................................................. 100 AULA DIDATTICA n.40 ..................................................................................................................................... 100

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121

8.60 SCHEDA 76 ................................................................................................................................................. 101 SALA GIOCO ....................................................................................................................................................... 101

8.61 SCHEDA 77 ................................................................................................................................................. 102 SERVIZI ............................................................................................................................................................... 102

9 Programma di misure per il miglioramento della sicurezza ....................................................................................................................... 103

9.1 Organizzazione e Sicurezza .............................................................................................................................. 103

9.2 Salute dei Lavoratori ........................................................................................................................................ 104

9.3 Ambiente di lavoro ed attrezzature ................................................................................................................... 104

10 Formazione ed Informazione ........................................................................................................................................................................ 105

11 conclusioni ...................................................................................................................................................................................................... 105

12 allegati ............................................................................................................................................................................................................. 106

12.1 Planimetria generale del complesso edifici Liceo Scientifico Galileo Galilei ............................................ 106

12.2 pianta piano terra corpo “b” ...................................................................................................................... 107

12.3 pianta piano primo corpo “b” ..................................................................................................................... 108

12.4 pianta piano seminterrato corpo “A” ......................................................................................................... 109

12.5 pianta piano terra corpo “A” ...................................................................................................................... 110

12.6 pianta piano primo corpo “a” ..................................................................................................................... 111

12.7 pianta piano seminterrato corpo “c” .......................................................................................................... 112

12.8 pianta piano terra corpo “c” ...................................................................................................................... 113

12.9 pianta piano primo corpo “c” ..................................................................................................................... 114

12.10 pianta piano secondo corpo “c” ................................................................................................................. 115

12.11 Pianta piano palestra .................................................................................................................................. 116

INDICE ...................................................................................................................................................................... 117