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LICEO CLASSICO “J. STELLINI” Piazza primo Maggio –33100 Udine Tel.0432-504577 Fax 0432-511490 E-mail: [email protected] Indirizzo Internet: www.liceostellini.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2009-2010

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LICEO CLASSICO “J. STELLINI”

Piazza primo Maggio –33100 UdineTel.0432-504577 Fax 0432-511490

E-mail: [email protected] Internet: www.liceostellini.it

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Anno scolastico 2009-2010

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INDICEL’ISTITUTOPresentazione dell’IstitutoPresentazione del corso di studiCenni sulla storia dell’IstitutoLa biblioteca dell’istitutoStrumenti multimediali, laboratori

pag. 4pag. 6pag. 7pag. 8pag. 11

INDIRIZZI ATTIVATI NEL PRESENTE ANNO SCOLASTICO pag. 13 LINEE GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

pag. 23

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

pag. 30

DIPARTIMENTILettereItalianoFilosofia e Storia – Diritto e EconomiaMatematica e FisicaLingue StraniereScienzeStoria dell’arteEducazione FisicaInsegnamento della Religione Cattolica

pag. 31 pag. 48 pag. 55 pag. 68 pag. 84 pag. 95 pag. 102 pag. 106 pag. 109

ESAMI INTEGRATIVI pag. 111INTEGRAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

pag. 112

ATTIVITA’ FINALIZZATE AL SOSTEGNO DEGLI ALUNNI E AL RECUPERO DELLE INSUFFICEINZE NELLE DISCIPLINE CURRICOLARI

pag. 113

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAFunzioni StrumentaliProgettiAttività di potenziamento delle discipline curricolariAttività extracurricolariAttività volte alla valorizzazione dei talentiAttività finalizzate alla valorizzazione dell’istitutoAttività di aggiornamento degli InsegnantiScambi culturali

pag. 115pag. 116 pag. 144 pag. 150 pag. 152 pag. 153 pag. 153pag. 154

REGOLAMENTIRegolamento d’Istituto pag. 156

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Regolamento relativo a mancanze disciplinariPatto di corresponsabilitàRegolamento del Collegio dei Docenti

pag. 176pag. 180pag. 184

CONSIGLIO D’ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA pag. 189

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTOanno scolastico 2008-009

Sede Piazza Primo Maggio 26 Udine

Dirigente Scolastico Prof.ssa Giovanna Marsoni

Telefono Segreteria 0432-504577

Fax 0432-511490

E-mail [email protected]

Sito web www.liceostellini.it

Orario ricevimento

Orario ricevimento del Dirigente Scolastico Dal lunedì al sabato: su appuntamento

Orario ricevimento Segreteria Dal lunedì al sabato: dalle 11.30 alle 13.00

Lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 17.00

Dati generali del Liceo

Numero alunni 630

Numero classi 32

Numero docenti 59

Numero personale ATA 18

Calendario annuale

Inizio delle attività didattiche 15/09/2009

Termine delle lezioni 11/06/2010

Festività 2/11/2009 Festa di Tutti i Defunti

8/12/2009 Immacolata Concezione

Dal 23/12/2009 al 5/01/2010 Vacanze natalizie

6/01/2010 Festa dell’Epifania

Dal 1/04/2010 al 6/04/2010 Vacanze pasquali

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1/05/2010 Festa del Lavoro

2/06/2010 Festa nazionale della Repubblica

Sospensione dell’attività didattica 7/12/2009

Il Collegio dei Docenti ha optato per una suddivisione dell'anno scolastico in un trimestre (dal 15 settembre 2009 al 23 dicembre 2009) e in un pentamestre (dal 7 gennaio 2010 al termine delle lezioni), al termine dei quali saranno consegnate le pagelle.

Colloqui scuola-famiglia.

Ogni docente di ciascuna disciplina riceve i genitori per colloqui individuali nella sede del Liceo. L'ora e il giorno del Ricevimento sono comunicati direttamente agli alunni. I colloqui sono sospesi in coincidenza delle operazioni di scrutinio (dal 7 gennaio 2010 al 23 gennaio 2010 e a partire dal 10 maggio 2010 fino al termine delle lezioni).

Sono previsti inoltre due ricevimenti generali pomeridiani uno per periodo didattico (trimestre o pentamestre):

sabato 12 dicembre 2009 dalle 15.30 alle 18.30

sabato 10 aprile 2010 dalle 15.30 alle 18.30

Orario di apertura dell'Istituto

Lunedì-Venerdì dalle 7.30 alle 18.30

Sabato dalle 7.30 alle 14.00

Il Piano dell'Offerta Formativa per l'anno scolastico 2009-2010 è stato deliberato:

dal Collegio dei Docenti all’unanimità nella seduta del

dal Consiglio d'Istituto all'unanimità nella seduta del

Copia del presente P.O.F. è affissa all’albo e consegnata per l’informazione alla R.S.U. dell’Istituto. Tutti i genitori ed eventuali soggetti esterni alla scuola possono farne regolare richiesta o renderne visione attraverso il sito web della scuola www.liceostellini.it.

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PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI

Il Liceo classico è un corso di studi quinquennale che da sempre dà accesso a tutte le facoltà universitarie. Al termine del quinquennio non si acquisisce alcuna professionalità specifica; ciò non toglie che si possa utilizzare il titolo di studio per inserirsi direttamente nel mondo lavorativo, grazie alla preparazione polivalente e concettualmente flessibile che il Liceo fornisce e che oggi è particolarmente richiesta dal mercato del lavoro.

Il tipo di discipline che vi si insegnano e l’impostazione stessa dello studio favoriscono soprattutto l’astrazione e la riflessione critica, anche con l’apporto di materie che richiedono l’uso dei laboratori (es. Lingue, Fisica, Informatica, Storia); l’attenzione principale è rivolta ai testi, non solo letterari, quindi a tutte le forme dell’espressione umana.

Il carattere principale del Liceo è quello di essere una scuola eminentemente formativa sul piano intellettuale, oltre che umano, volta a fornire, più che conoscenze, strumenti culturali e concettuali (competenze e capacità) tali da permettere allo studente di affrontare ogni tipo di studio futuro. L’obiettivo di fondo resta dunque l’imparare ad imparare.

L’asse portante della Scuola è lo studio linguistico-letterario. Le lingue, sia quelle antiche (latino e greco) che quelle moderne (l’italiano innanzitutto e le lingue straniere) sono studiate non come semplici strumenti di comunicazione ma come mezzi per l’affinamento delle abilità logiche e critiche e come veicolo di valori umani universali, che dal mondo greco-romano sono giunti fino ai nostri giorni, arricchendosi via via dei contributi di altre culture. È parte significativa del curricolo e contribuisce alla formazione armonica della personalità lo studio delle discipline scientifiche, volto a fornire un’adeguata preparazione soprattutto sul piano metodologico, in vista di un approfondimento dei contenuti a livello universitario, il che consente un approccio alle facoltà scientifiche di livello pari a quello che offrono altri tipi di Scuole, più vicine al mondo della scienza e della tecnica.

Il numero limitato di ore di lezioni mattutine richiede un notevole impegno di rielaborazione personale da parte dello studente, nonché di studio domestico.

Il liceo classico “J. STELLINI” che opera a Udine da due secoli, ha alle spalle una lunga tradizione di rigore e serietà negli studi, che non si è affievolita con l’espandersi della scolarità specie negli ultimi anni. Le mutate condizioni storico-sociali hanno posto l’esigenza di un rinnovamento non solo sul piano dei contenuti, ma anche sul piano metodologico-didattico.

Le sperimentazioni da un lato, le novità introdotte a seguito del Regolamento sull’Autonomia dall’altro sono la testimonianza di un Istituto che vuole adeguarsi alle nuove realtà, senza perdere le sue caratteristiche di Scuola formativa per eccellenza, una Scuola che dalla classicità trae la sua forza e la sua attualità.

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CENNI SULLA STORIA DELL’ISTITUTO“Poi, abbastanza dentro il catino di Giardin Grande da riconoscere le masse bianche dei due templi di Madonna di Grazie e del Comando Supremo allineate sulla stessa altura, nella stessa fondamentale solennità, una scritta, REGIO GINNASIO LICEO, mi balenò nell’oro dei suoi caratteri dal frontone del tempio profano. Ed io me ne sentii racconsolato”

Elio Bartolini, “L’infanzia friulana”.

Il Liceo Classico di Udine è l’erede di una tradizione plurisecolare di scuole umanistiche presenti in città sin dai tempi tardomedievali. Per trovare però un organizzato corso di studi dobbiamo risalire al 1679 quando venne aperto dall’ordine dei Barnabiti, su incarico del Comune di Udine, un Ginnasio in cui si studiavano grammatica, retorica, umanità e logica. Esso sarà poi affiancato nel 1807 dal Liceo creato dal governo del napoleonico Regno d’Italia. Una situazione questa (Ginnasio comunale-Liceo statale) continuata nel periodo austriaco fino al 1851, quando le due scuole furono fuse in un unico Ginnasio Liceale. L’annessione all’Italia non mutò di molto tale situazione. I due istituti furono alloggiati per molti anni (in coabitazione con altre scuole) nei locali barnabitici di piazza Garibaldi, che vennero ampiamente ristrutturati nel 1858-83, finché nel 1911 si decise la costruzione di un nuovo edificio, l’attuale, in posizione dominante il Giardin Grande, con positivo impatto scenografico, ad uso del solo Liceo. Terminato nel 1915, l’edificio venne subito usato dal Comando Supremo di Cadorna nella Grande Guerra e, dopo Caporetto, fu occupato dal comando dell’austriaca Heeresgruppe von Boroevic, per cui fu solo il 27 gennaio 1919 che, per la prima volta, poté ospitare gli alunni del Ginnasio-Liceo e iniziare a svolgere quindi la funzione per cui era stato costruito e che ha mantenuto onorevolmente fino ad oggi, pur ristrutturato ampiamente al suo interno dopo i guasti del terremoto del 1976. È da ricordare, però, la triste parentesi dell’occupazione nazista, quando dovette subire l’umiliazione di divenire la sede della polizia tedesca e di vedere trasformate le sue aule in celle, nelle quali passarono diversi ex-allievi del Liceo. Sarà solo nel 1949, una volta riparati i danni creati da diversi anni di uso militare, che l’edificio verrà restituito al servizio scolastico.

Il Liceo è dedicato, dagli anni ‘70 dell’Ottocento, al filosofo cividalese Jacopo Stellini, nato nel 1699. Entrato nell’ordine dei Somaschi, studiò a Padova, nella cui Università, dopo essere stato precettore in case private, insegnò filosofia dal 1739 fino alla morte avvenuta nel 1770. Studioso poliedrico, si è interessato di diverse discipline, ma in particolare ebbe fama già ai suoi tempi per le sue opere di etica, in cui assume una posizione vicina a quella aristotelica ed in polemica con il rigorismo stoico. Molto citata è la sua opera “De ortu et progressu morum” per gli influssi vichiani che vi si sentono in merito allo sviluppo ed al progresso del genere umano, ma anche per l’originalità di alcune soluzioni, in cui l’uomo è sempre visto come stretta interrelazione di ragione e di senso.

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LA “BIBLIOTECA DEL LICEO GINNASIO J. STELLINI”(a cura della prof. Francesca Noacco)

Catalogo: http://friuli.on-line.it/SebinaOpac/OpacE-mail: [email protected]

La Biblioteca del nostro Liceo si segnala fra le biblioteche scolastiche della regione perché racchiude un patrimonio librario di grandissimo pregio, formatosi in un arco di tempo secolare lungo le fasi successive della scuola classica udinese (vedi la storia), e oggi in continuo incremento, grazie all’acquisizione di pubblicazioni recenti. Tale patrimonio è disponibile per la fruizione dei docenti e degli studenti, ma anche degli studiosi esterni, docenti universitari, laureandi, ricercatori.

Le sue sezioni sono:

-B a r n a b i t i c a (sigla B): è il fondo antico, costituito dai volumi provenienti dalla biblioteca dei Padri Barnabiti, i religiosi che dal 1697 al 1810 ressero l’insegnamento nel “Gymnasium civitatis Utini” su incarico del Consiglio Comunale Udinese. I libri posseduti sono incunaboli, cinquecentine, secentine e opere stampate nel settecento; vi sono stati inglobati anche i manoscritti delle opere di Jacopo Stellini e delle lezioni di “filosofia del diritto” dei padri Barnabiti, e 21 opuscoli miscellanei -annuari e saggi- pubblicati tra il 1863 e il 1940. In tutto sono 1236 documenti.

-Fondo S t o r i c o ‘800 (sigla S.8): contiene le opere edite nel XIX secolo, acquisite dalla biblioteca del Liceo, che fu istituito nel 1807 sotto il regno d’Italia napoleonico e inaugurato nel 1808; due anni dopo la nuova scuola fu trasferita nei locali attigui a quelli del Gymnasium, fra l'attuale piazza Garibaldi e via Ginnasio Vecchio, e ricevette in dotazione i libri della Biblioteca dei Barnabiti, allorché questo ordine religioso fu soppresso per decreto napoleonico (1810). Ginnasio e Liceo coesistettero nella stessa sede, ma con amministrazione autonoma, finché nel 1851, su ordinanza della luogotenenza del governo austriaco, furono fusi in un'unica scuola, l'Imperial Regio Ginnasio Liceale. Nel 1866, anno dell’annessione del Friuli al Regno d’Italia, l'istituto divenne Regio Liceo Ginnasio, subito dopo intitolato a Jacopo Stellini.

-C o n s u l t a z i o n e (sigla CONS): volumi appartenenti a grandi collezioni (es. Encicl. Treccani, Nouveau Larousse illustré, Grande Dizionario Battaglia della lingua italiana, Encicl. filosofica, Encicl. dello Spettacolo, Encicl. dell’Arte, Classici Ricciardi, “Thesaurus Latinae Linguae” del Forcellini, edizioni “Belles Lettres” della Letteratura Latina e della Letteratura Greca, ecc.).

-C o n s u l t a z i o n e F r i u l i (sigla CONSFR): un’ottantina di volumi attinenti alla storia, alla cultura e all’arte del Friuli.

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-F r i u l i (sigla FRIULI): opere appartenenti alla medesima area tematica, ma disponibili per il prestito.

-L i n g u a (sigla LINGUA): opere in lingua originale, francese, inglese, tedesca.

-M i s c e l l a n e e (sigla MISC): opuscoli raccolti in cartolari rigidi.

-P r e s t i t o (sigla PR): circa 9600 volumi rappresentativi di tutte le discipline, dalla letteratura, alla storia, alle scienze, ivi comprese le acquisizioni recenti.

-R i v i s t e: è attivato l’abbonamento a una dozzina di testate periodiche di carattere filosofico, letterario, scientifico, artistico, didattico.

FRUIZIONE DELLA BIBLIOTECA

-I volumi della sezione BARNABITICA, che sono sistemati in un locale protetto contro i furti e gli incendi, a loro riservato, sono consultabili solo in via eccezionale, a scopo di ricerca scientifica.-I volumi delle sezioni Storico ‘800, CONS e CONSFR sono posti in consultazione dietro richiesta, nella Sala di consultazione e lettura, con accesso dall’atrio d’ingresso dell’istituto.-I volumi delle sezioni PRESTITO, LINGUA, FRIULI, che sono collocati nel Tunnel-Deposito, vengono dati in prestito ai richiedenti, per 20 giorni, previa iscrizione alla biblioteca.-Le Riviste sono consultabili nella Sala dei professori.

GESTIONE INFORMATIZZATA DELLA BIBLIOTECA

Tutto il materiale librario della Biblioteca del Liceo Stellini, una volta inventariato, è gestito mediante il software informatico Sebina.La catalogazione dei volumi e la registrazione del prestito avvengono in forma “partecipata” direttamente in Rete Internet, procedura che consente di vedere pubblicato in tempi brevissimi sull’OPAC Sebina Friuli anche l’ultimo titolo appena immesso.

CATALOGO ON-LINE

La ricerca di un'opera presente in biblioteca avviene "interrogando" il catalogo sulla finestra dell'Opac Sebina Open Library all'indirizzo http://friuli.on-line.it/SebinaOpac/Opac ; questo Link si trova facilmente sul sito www.liceostellini.it

IL “PROGETTO BIBLIOTECA”

Il funzionamento della biblioteca dell’Istituto, sia dal punto di vista materiale che da quello didattico-culturale, è assicurato da un gruppo di docenti, che elaborano all’inizio di ogni anno scolastico il “Progetto Biblioteca” (vedere alla voce "Progetti"); sulla base di questo curano la consultazione, il prestito, le nuove iscrizioni degli utenti, l’inventariazione dei nuovi acquisti, la catalogazione, la gestione delle riviste, inoltre le visite guidate per le

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classi, i rapporti con biblioteche e istituzioni esterne, l'organizzazione e il coordinamento di conferenze e presentazione di libri, infine la promozione della conoscenza di una così importante istituzione, profondamente connessa con il Liceo Stellini e la sua storia.

Bibliografia essenziale: G. B. Passone, La Biblioteca del Liceo Ginnasio “J. Stellini” cinquecento anni dopo, Udine, 1981.G. B. Passone, La Biblioteca Barnabitica del Liceo Ginnasio “J. Stellini”. Catalogo delle opere stampate nel settecento, Udine, 1984

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STRUTTURE MULTIMEDIALI, LABORATORI

La struttura attualmente disponibile, frutto di graduali acquisizioni realizzate durante gli anni precedenti presenta le seguenti caratteristiche:

un laboratorio destinato all’attività didattica multimediale dotato di ventuno postazioni in rete con proiettore. L’attrezzatura risponde alle frequenti ed essenziali esigenze della didattica. Infatti, l’aula è usata frequentemente per l’accesso ad Internet ed è utilizzata dai docenti di matematica della sperimentazione autonoma per moduli d’informatica previsti dal programma quale la programmazione in Pascal. Nel laboratorio, si realizzano anche i corsi di aggiornamento on line per i docenti ed il personale A.T.A. (es. INDIRE). E’ previsto, inoltre, l’uso dell’aula per le attività integrative quali il corso di applicativi Office per l’esame ECDL proposto da enti esterni;

un laboratorio informatico riservato ai docenti ai fini di una gestione più efficace dell’attività didattica. Sono a disposizione dei docenti anche altre attrezzature destinate alla didattica individuale.

Il laboratorio di fisicaIl laboratorio di fisica è costituito da un’aula dedicata alle dimostrazioni, con i banchi digradanti disposti di fronte a un bancone da lavoro e ad una retrostante lavagna. Lungo la parete in cui è collocata quest’ultima è possibile anche disporre uno schermo per proiezioni. Le attrezzature per esperimenti, collocate in un deposito adiacente l’aula, risalgono a momenti diversi e sono quindi prodotti secondo tecnologie differenziate; l’acquisizione di materiale è continuata fino a una decina di anni or sono, cosicché accanto a strumentazione oggi obsoleta trova posto anche un sistema di acquisizione di dati in linea con l’elaboratore. Questo sistema è costituito da una postazione per esperimenti collegata ad un elaboratore che fornisce il risultato della misura in tempo reale. Con i sensori disponibili sono possibili in particolare dimostrazioni (“dalla cattedra”) di fenomeni di cinematica, ma anche più generalmente di meccanica, limitatamente ai moti rettilinei. E’ possibile effettuare anche qualche misura in relazione al comportamento dei gas. Una ulteriore risorsa didattica è costituita da una collezione di videocassette che, seppure prodotte negli anni ’60 del secolo scorso, costituiscono ancor oggi una interessante modalità di introduzione a temi non facilmente sviluppabili in laboratorio, così da essere attualmente oggetto di aggiornamento da parte di una primaria casa editrice.

Il laboratorio di chimica e di biologia

Il Liceo ginnasio “ J. Stellini” possiede due laboratori: uno per l’insegnamento di biologia e l’altro di chimica.

Il laboratorio di biologia.Esso può essere considerato con una duplice valenza in quanto, se dal punto di vista didattico può essere considerato datato, dal punto di vista storico può rappresentare un archivio di notevole pregio per la storia della didattica delle scienze naturali .Esso contiene: uno scheletro umano originale, numerose tavole di anatomia umana, comparata e botanica, una grande raccolta di fossili e di rocce non solo regionali classificate

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e risalenti agli anni in cui è stato istituito il liceo che sono state disponibili per la fruizione non solo degli studenti e dei docenti dell’Istituto, ma anche dagli studenti universitari che non trovavano facile opportunità di consultazione e studio di questi sussidi nelle strutture universitarie.Il laboratorio conserva poi una notevolissima raccolta di animali vertebrati impagliati molto ben conservati soprattutto del gruppo uccelli sia anatidi che rapaci diurni e notturni, oltre che numerosissimi fringillidi, passeriformi e cince ed anche rettili, anfibi ed alcuni mammiferi.Di notevole interesse storico anche un erbario e numerosi organismi invertebrati e vertebrati conservati in formalina ed opportunamente classificati insieme a strutture di rivestimento esterno complete e parziali di insetti, crostacei, chilopodi, echinodermi e pesci primitivi.Dal punto di vista didattico attualmente è molto utile il microscopio ottico e la telecamera collegata al televisore con il quale è possibile osservare i numerosi vetrini istologici già pronti e quelli che possono essere preparati in sede di attività didattica utilizzando componenti biologiche fresche.Il laboratorio di chimica.Esso si presenta fornito di quanto necessario per l’esecuzione di semplici esperimenti relativi al programma da svolgersi nel corso tradizionale e nella sperimentazione autonoma.L’aula dispone di un discreto quantitativo di vetreria, reagenti e kit già predisposti per l’analisi delle acque e per la realizzazione delle principali reazioni chimiche. Una bilancia a due bracci rappresenta l’elemento storico principale insieme a numerosi modelli, plastici, un planetario, un mappamondo e diapositive utili allo studio delle scienze della terra.

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INDIRIZZI ATTIVATI NEL PRESENTE ANNO SCOLASTICO

Sono presenti attualmente all’interno del Liceo:

L’indirizzo classico tradizionale con prima Lingua straniera (inglese) quinquennale.

L’indirizzo classico tradizionale con Storia dell’arte quinquennale.

L’indirizzo classico tradizionale con Educazione musicale quinquennale.

L’indirizzo autonomo di sperimentazione

L’indirizzo con sperimentazione seconda Lingua straniera

Indirizzi attivati nel presente anno scolastico Numero di sezioni attivate

IV ginnasio

V ginnasio

I liceo II liceo III liceo

Indirizzo classico tradizionale con prima Lingua (inglese) quinquennale

3 2 3 3 4

Indirizzo classico tradizionale con Storia dell’arte quinquennale 1 1 0 1 1

Indirizzo classico tradizionale con Educazione musicale quinquennale 0 0 0 0 0

Indirizzo autonomo di sperimentazione 1 2 2 1 2

Indirizzo con sperimentazione seconda Lingua straniera (tedesco) 2 2 1 0 0

Per tutte le classi vengono attivati su richiesta dell'utenza corsi di potenziamento di lingua tedesca e inglese.

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Indirizzo classico tradizionale con prima Lingua straniera (inglese) quinquennale.

L’indirizzo si caratterizza per l’ampio spazio dato all’educazione letteraria, filosofica e artistica, che viene perseguita attraverso l’insegnamento delle discipline umanistiche antiche e moderne. Le molte ore destinate allo studio della storia del pensiero e delle principali manifestazioni letterarie e artistiche della civiltà europea, a partire dalle sua radice greca e latina, sviluppano nei ragazzi – che stanno vivendo gli anni più importanti della loro maturazione intellettuale – una umanità più ricca e aperta e li aiuta a comprendere in profondità l’ambiente culturale che li circonda. Lo studio accurato, ma non pedante, del greco e del latino – che sono alla base delle lingue europee attuali e del lessico specifico della comunità intellettuale e scientifica internazionale – facilita enormemente gli studenti di questo indirizzo nell’apprendimento di qualsiasi lingua moderna del gruppo indo-europeo, e nella futura acquisizione dei linguaggi caratteristici delle professioni alle quali prepara l’università. Inoltre, la pratica della traduzione potenzia fortemente nei ragazzi le capacità di comprensione e di produzione del linguaggio verbale, orale e scritto, strumento principale dell’espressione della persona, della formulazione del pensiero e della comunicazione a tutti i livelli.

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Quadro orario corso indirizzo classico tradizionale con prima Lingua straniera (inglese) quinquennale.

Materie e gruppi di materie Ginnasio Liceo Tipo di prova

4° 5° 1° 2° 3°

Religione 1 1 1 1 1

Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3 scritta e orale

Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3 scritta e orale

Storia 2 2 3 3 3 orale

Filosofia 3 3 3 orale

Geografia 2 2 orale

Scienze naturali, chimica e geografia 4 3 2 orale

Matematica 2 2 3 2 2 orale

Fisica 2 3 orale

Storia dell’arte 1 1 2 orale

Educazione fisica 2 2 2 2 2 pratica e orale

Totale 26 26 31 31 32

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Indirizzo classico tradizionale con Storia dell’arte quinquennale.

Elementi qualificanti di questa mini-sperimentazione (che può essere definita con un sottotitolo – L’Antico nel Presente – destinato a riassumere il progetto didattico che la supporta, in accordo con gli obiettivi e le finalità propri di un Liceo Classico) sono: l’educazione ad una lettura critica e consapevole delle immagini in genere e delle varie opere d’arte in particolare; la sincronia nell’affrontare gli argomenti storico-artistici con i programmi delle altre discipline e quindi l’interdisciplinarietà ai fini del proseguimento più completo degli studi liceali, in linea con gli obiettivi di studio del nostro Istituto; la conoscenza dei momenti più rappresentativi della cultura artistica storicamente realizzata in Regione, in vista di una fruizione non episodica dei beni culturali del territorio, tramite rapporti più stretti con le sezioni didattiche dei Musei e di altre istituzioni collegate all’area geografica di pertinenza. Con un’articolazione della materia su 5 anni – scansione che, grazie a due ore settimanali, permette di instaurare un rapporto pedagogico più valido e continuativo tra docente e discenti e di incrementare la conoscenza del patrimonio artistico fin dall’inizio degli studi classici - la Storia dell’Arte può così finalmente diventare: a) nel biennio ginnasiale un insostituibile sussidio per la conoscenza sincronica delle civiltà antiche e greco romana, considerata la capacità di tale disciplina di evidenziare con strumenti interpretativi di ordine logico ed estetico gli aspetti salienti della civiltà umana nelle sue fondamentali tappe storiche, mettendone in luce le implicazioni culturali, sociali, estetiche, senza che ciò significhi subalternità della materia rispetto ad altre discipline, a loro volta capaci di sollecitare e integrare le problematiche specifiche della Storia dell’Arte; b) nel triennio liceale un fondamentale interlocutore interdisciplinare per materie (Italiano, Storia, Filosofia, Letterature e Lingue straniere…) che, muovendosi sull’asse diacronico, hanno per oggetto l’analisi e la riflessione critica sulla società umana in tutte le sue manifestazioni, contribuendo a chiarificare, nell’ambito delle sue competenze peculiari e con i suoi specifici strumenti, il succedersi delle espressioni artistiche e quindi a caratterizzare, in un’articolazione più varia e completa, i singoli momenti del divenire storico.

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Quadro orario indirizzo classico tradizionale con Storia dell’arte quinquennale.

Materie e gruppi di materie Ginnasio Liceo Tipo di prova

4° 5° 1° 2° 3°

Religione 1 1 1 1 1

Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3 scritta e orale

Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3 scritta e orale

Storia 2 2 3 3 3 orale

Filosofia 3 3 3 orale

Geografia 2 2 orale

Scienze naturali, chimica e geografia 4 3 2 orale

Matematica 2 2 3 2 2 orale

Fisica 2 3 orale

Storia dell’arte 2 2 2 2 2 orale

Educazione fisica 2 2 2 2 2 pratica e orale

Totale 28 28 32 32 32

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Indirizzo classico tradizionale con Educazione musicale quinquennale.

All 'interno del Liceo Classico " J .Stellini" molti sono gli studenti iscritti a diversi istituti privati di musica e al Conservatorio, interessati anche alle relazioni che intercorrono tra musica e letteratura e tra musica e parola, che richiedono un approfondimento del rapporto tra mondo musicale e mondo letterario-scientifico. La sperimentazione di Liceo Classico con Ed. Musicale vuole offrire in questo senso una duplice opportunità: approfondire o acquisire la conoscenza del linguaggio musicale, anche in rapporto alle altre discipline, sia umanistiche sia scientifiche, e poter osservare i prodotti artistici e letterari della cultura occidentale dalla prospettiva dei grandi compositori e storici della musica.

Questi obiettivi sono perseguiti tramite due modalità di lezione: durante le ore di Storia della Musica si studiano e analizzano con esempi e ascolti le correnti e i periodi di questa disciplina artistica, dalle origini al periodo contemporaneo, insistendo sugli autori e sulle opere che presentano maggiori rapporti con le materie umanistiche che caratterizzano la scuola.

Altre lezioni sono invece organizzate in forma di laboratorio pratico, e permettono all'allievo di apprendere o approfondire le forme e le regole del linguaggio musicale, anche negli aspetti scientifici, in modo da saperle riconoscere nell'analisi delle opere proposte e di saperle applicare in esperimenti di creazione autonoma guidata dall'insegnante.

Gli allievi sono valutati nell'arco dell'intero anno scolastico considerando le conoscenze specifiche, la capacità di cogliere i rapporti intrinseci ai vari aspetti della materia e tra le varie discipline scolastiche e la capacità di applicare praticamente le competenze acquisite.

Tra gli elementi di innovazione di questo piano di studi, oltre alle relazioni tra materie, vanno segnalati i rapporti con enti quali i Teatri regionali, che coinvolgono gli studenti nelle manifestazioni organizzate e, soprattutto, il Conservatotio "J. Tomadini" di Udine, i cui docenti valutano il programma svolto, nel rispetto dei programmi ministeriali, e con il quale è stata stipulata una convenzione che prevede la possibilità per gli studenti interessati di partecipare ad eventi e corsi.

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Quadro orario indirizzo classico tradizionale con Educazione musicale quinquennale.

Materie e gruppi di materie Ginnasio Liceo Tipo di prova

4° 5° 1° 2° 3°

Religione 1 1 1 1 1

Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3 scritta e orale

Lingua e letteratura straniera 3 3 3 3 3 scritta e orale

Storia 2 2 3 3 3 orale

Filosofia 3 3 3 orale

Geografia 2 2 orale

Educazione musicale 2 2 2 2 2 scritta, orale, pratica

Scienze naturali, chimica e geografia 4 3 2 orale

Matematica 2 2 3 2 2 orale

Fisica 2 3 orale

Storia dell’arte 1 1 2 orale

Educazione fisica 2 2 2 2 2 pratica e orale

Totale 28 28 33 33 34

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Indirizzo autonomo di sperimentazione.

A partire dall’anno scolastico 1996/97 è stata attivata una sezione sperimentale. La sperimentazione riassume in sé le varie sperimentazioni già attuate al Liceo Classico Stellini, (che restano autonome per chi le volesse scegliere), vale a dire lo studio quinquennale della lingua straniera e della storia dell’arte. Essa consente quindi di inserire le varie “minisperimentazioni” in un Progetto globale, che innova sia sul piano delle discipline di studio (v. ad esempio l’inserimento di Informatica e di Diritto ed Economia quinquennale), sia sul piano dell’impostazione metodologico-didattica (v. ad esempio le ore di compresenza Italiano/Storia dell’arte nel Liceo). L’aspetto qualificante del progetto è la ricerca di una unità della cultura, in cui la dimensione letteraria e quella scientifica convergono in quello che è stato definito il “nuovo umanesimo” dei nostri tempi. Per non appesantire eccessivamente il curricolo e per venire incontro alle esigenze degli allievi, un nuovo corso sperimentale, in funzione dall’anno scolastico 1999/2000, ha ridotto il carico orario dalle 34 ore della precedente sperimentazione a 30 ore settimanali per il biennio, 31 per il triennio. I nuovi curricoli mirano a raggiungere attraverso metodologie modulari e l’utilizzo di mezzi informatici multimediali una preparazione culturale completa e offrono strumenti per leggere le permanenze dell’antico nel mondo d’oggi e per cogliere anche dalla cultura classica una chiave di lettura della nostra realtà.

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Quadro orario indirizzo autonomo di sperimentazione.

Discipline del piano di studi Ore settimanali per anno di corso Tipo di prova

1° 2° 3° 4° 5°

Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e lettere italiane 5 5 4* 4* 4* scritta e orale

Lingua e lettere latine 4 4 4 4 3 scritta e orale

Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3 scritta e orale

Storia 2 2 2 3 3 Orale

Geografia 1 1 Orale

Filosofia 3 2 3 Orale

Diritto ed Economia 2 2 Orale

Diritto 2 2 Orale

Economia 1 Orale

Matematica e Informatica 3 3 3 3 3 voto unico

Fisica 3 2 Orale

Scienze della terra 2 Orale

Biologia 2 3 Orale

Chimica 3 pratica e orale

Lingua straniera 3 3 3 3 2 scritta e orale

Arte 1 1 Orale

Storia dell’arte 2* 2* 2* Orale

Educazione fisica 2 2 2 2 2 pratica e orale

Totale ore settimanali 30 30 31 31 31

Di cui 1 ora settimanale di compresenza tra Italiano e Storia dell’Arte

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Indirizzo con sperimentazione seconda Lingua straniera (tedesco).Da più anni viene richiesto da parte di studenti e genitori l’inserimento nelle ore curricolari dell’insegnamento del tedesco come seconda lingua straniera, da affiancare all’insegnamento dell’inglese, ormai unica prima lingua in tutte le classi dalla quarta ginnasio alla prima classe liceale. La scelta del tedesco come seconda lingua straniera è legata alla possibilità per molti studenti di continuare lo studio di una lingua già intrapreso alle medie; la lingua tedesca è una scelta opportuna per ragioni legate al territorio, ed è una lingua che ha un alto valore formativo nel contesto degli studi classici, dove tanta importanza viene data agli aspetti formali dell’educazione linguistica e ai valori culturali interdisciplinari. Alla fine del quadriennio gli studenti raggiungeranno un livello di preparazione tale da conseguire il Zertifikat Deutsch, una certificazione internazionalmente riconosciuta.

Quadro orario indirizzo con sperimentazione seconda Lingua straniera (tedesco).

Discipline del piano di studi Ore settimanali per anno di corso Tipo di prova

1° 2° 3° 4° 5°

Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e lettere italiane 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4 scritta e orale

Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3 scritta e orale

Lingua e letteratura inglese 3 3 3 3 3 orale

Lingua tedesca 3 3 2 2 orale

Storia 2 2 3 3/2* 3 orale

Filosofia 3 2/3** 3 orale

Geografia 1 2 orale

Scienze naturali, chimica, geografia 3 3 2 orale

Matematica 2 2 3 2 2 voto unico

Fisica 2 3 orale

Storia dell’arte 1 1 2 orale

Educazione fisica 2 2 2 2 2 pratica e orale

Totale ore settimanali 28 29 32 32 32

*La materia verrà svolta in 3 ore la settimana nel trimestre e 2 ore nel pentamestre

** La materia verrà svolta in 2 ore la settimana nel trimestre e 3 ore nel pentamestre

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LINEE GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

Obiettivi formativi.Nel momento in cui da più parti si tende a sottovalutare il ruolo della Scuola nella formazione delle giovani generazioni, il Collegio Docenti dello “Stellini”, pur riconoscendo il fatto che la Scuola rappresenta solo una delle agenzie formative, accanto alla famiglia e ai moderni mezzi di comunicazione di massa, riafferma il proprio impegno a far sì che il Liceo Classico “Stellini” non sia semplice luogo di acculturazione, ma occasione di crescita culturale ed umana dei giovani di Udine e del Friuli.Nella convinzione che uno dei principali “strumenti” di educazione è rappresentato dalla “testimonianza” diretta degli stessi docenti e che solo una compartecipazione degli studenti a tali obiettivi garantisce il loro conseguimento, il Collegio Docenti del Liceo Classico “J. Stellini” attraverso la sua programmazione educativa e didattica si impegna a far raggiungere agli allievi i seguenti obiettivi formativi:1. Far acquisire consapevolezza del valore intrinseco della cultura e della conoscenza, che si acquisiscono, oltre che attraverso l’impegno individuale, attraverso l’insegnamento. La Scuola va vista pertanto come luogo di “elaborazione” oltre che di trasmissione del sapere. Nell’ambito di una cultura umanistica integrale (che comprende tutte le dimensioni dell’ “umanità”) si mirerà pertanto alla formazione di una personalità armonica, sotto il profilo etico ed estetico, nonché sul piano cognitivo e psicologico. La “maturazione” della personalità degli alunni, che è il fine primario della Scuola, poggerà soprattutto sulla valorizzazione dell’esperienza storico-letteraria ed artistica, (dato anche il particolare indirizzo del Liceo), senza trascurare anzi sottolineando l’apporto formativo di tutte le discipline.2. Far acquisire la consapevolezza che la Scuola è una comunità in cui vigono regole democraticamente stabilite. Ciò comporta: Il potenziamento del senso di responsabilità personale, dell’autonomia e della

socializzazione, L’acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di

gruppo, nel riconoscimento dei rispettivi ruoli.3. Contribuire a rendere gli alunni partecipi della vita della comunità sociale, realizzando quello che è lo scopo principale della Scuola, vale a dire la formazione dell’uomo e del cittadino all’interno di una società democratica. In tale ambito un’attenzione particolare verrà assegnata alla “Educazione civica e costituzionale”, come previsto dalla Direttiva ministeriale 58/96, avendo riguardo alla formazione di persone responsabili e rispettose delle regole della convivenza sia all’interno della Scuola che nelle attività esterne.4. Favorire negli allievi il riconoscimento della propria identità, sia individuale che collettiva. Per ciò che concerne l’identità individuale, essa passa attraverso una attività di“orientamento”finalizzata a far emergere attitudini e interessi reali dei giovani, e ciò anche attraverso lo studio delle varie discipline e il processo di valutazione e di autovalutazione. Lo studio degli autori che dall’antichità classica ai nostri giorni hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dei valori “umanistici”, ai quali si ispira la nostra civiltà, e la conoscenza dei tratti fondamentali della storia e del presente della realtà locale, italiana ed europea, mirerà a far sentire i giovani membri di una comunità non solo spaziale ma anche storica, senza chiusure etnocentriche, che contrastano anche con il carattere “universale” dei valori della classicità.

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5. Educare al rispetto dell’ “altro” e delle culture diverse dalla nostra, nella convinzione che la “differenza” può divenire termine di confronto e occasione di crescita, e ciò attraverso il dialogo interculturale e gli scambi con altre realtà scolastiche a livello europeo.6. Sviluppare negli alunni la consapevolezza dell’importanza di una corretta “educazione corporea” intesa come conoscenza e coscienza di se stessi al fine di un benessere complessivo psico-fisico oltre che di un corretto rapporto con l’ambiente. Affinché tali obiettivi non restino pure mete ideali da indicare agli alunni senza un effettivo riscontro sull’azione educativa, il Collegio richiama il valore fondamentale della “testimonianza” da parte dei docenti, impegnandosi anche ad affinare strumenti di analisi e di verifica degli atteggiamenti e dei comportamenti concreti Tale ricerca va sotto il nome di progetto “verifica degli obiettivi formativi” e viene condotta con l’ausilio di un esperto da parte di un gruppo di docenti della scuola.

Obiettivi didattici trasversali.Gli obiettivi di seguito enunciati e le note riguardanti la valutazione riguardano l’insieme delle discipline e costituiscono quelle che possiamo definire le competenze trasversali nonché le modalità di valutazione delle stesse.Ad essi bisogna associare gli obiettivi particolari che attengono alle varie discipline di studio, che ne sono una specificazione.Il raggiungimento degli “obiettivi formativi” richiede una articolazione degli stessi attraverso l’attività didattica. Vengono pertanto indicati gli obiettivi cosiddetti “trasversali”, comuni cioè a tutte o a un gruppo di discipline, distinguendoli in: obiettivi metacognitivi e obiettivi cognitivi.

Obiettivi “metacognitivi” (competenze di base).Richiamando quanto detto nel punto 1 degli “Obiettivi formativi” si punterà a motivare gli studenti allo studio, ricercando le eventuali cause di disaffezione e mostrando l’intrinseco valore della conoscenza.Gli obiettivi più propriamente cognitivi presuppongono sia delle capacità da acquisire o potenziare sia dei contenuti o elementi di conoscenza da conseguire al termine di un anno o di un ciclo. Il livello di tali conoscenze dovrà essere stabilito per ciascuna disciplina e spiegato nel suo valore in modo da far percepire la sua importanza. Un posto non trascurabile verrà assegnato al possesso di conoscenze adeguate che presuppongono il potenziamento della capacità di memorizzazione di dati, eventi e strutture, senza scadere nel nozionismo. La memoria non è mai un fatto puramente “passivo” ma richiede strumenti e tecniche che vanno sviluppate negli allievi specie nel primo biennio. Si intende che il possesso di tali conoscenze non deve identificarsi con la pura “ritenzione” di termini o strutture logico-sintattiche, che pure restano fondamentali per lo studio soprattutto delle lingue classiche, ma deve compenetrarsi con la acquisizione di specifiche capacità, che fanno parte delle classiche tassonomie cognitive (comprensione, analisi, sintesi, applicazione, valutazione) e che costituiscono il “corredo” necessario di uno studente liceale. Sulla scorta di quanto viene affermato dalle recenti teorie della conoscenza, occorrerà tener conto delle cosiddette “strutture concettuali di base” nonché degli “stili cognitivi dell’allievo” e a tal fine diventa essenziale l’accertamento iniziale da attuarsi con vari strumenti didattici, che vengono lasciati alla discrezionalità del docente. Il processo di insegnamento-apprendimento richiede quindi che si ponga attenzione al ruolo attivo del discente nell’organizzazione dei dati di conoscenza sulla base di un processo di integrazione dei nuovi contenuti entro schemi o “reti concettuali”

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precedenti, nonché alla capacità di riformulare ipotesi interpretative della realtà, di formare schemi inferenziali sempre più complessiDa una parte quindi la comprensione del “perché” si studia e dell’utilità non solo pratica della conoscenza, che spetta al docente trasmettere, può rafforzare la motivazione allo studio. Dall’altra la collaborazione docente-discente sul piano delle “tecniche di studio” permette l’acquisizione di un corretto metodo di apprendimento, che sta alla base dell’ “imparare ad imparare”. Basilare per il raggiungimento di ogni altro obiettivo di carattere cognitivo è far acquisire capacità di organizzazione e di valutazione del proprio lavoro anche in vista di un orientamento futuro. Ciò comporta la capacità di porsi in maniera razionale di fronte ai propri compiti, ossia: 1. Sviluppare l’abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di riscontri delle proprie ipotesi esplicative, 2. Acquisire un metodo di studio “razionale” i cui elementi possono così essere enunciati: Saper raccogliere, vagliare e sistemare in modo organico i dati (prendere appunti,

trarre informazioni da materiali vari forniti dall’insegnante, saper compilare schemi, tabelle, grafici),

Saper utilizzare in modo autonomo i libri di testo, Intervenire in classe in modo pertinente sia per chiedere spiegazioni che per

comunicare le proprie idee. Nel caso delle classi terminali ciò comporterà una attenzione anche alle modalità di preparazione per l’esame di stato.

Obiettivi cognitivi.Prima di individuare gli obiettivi “trasversali” o “abilità” da conseguire attraverso lo studio delle varie discipline è opportuno formulare un insieme di obiettivi di fondo, posti come traguardi da raggiungere al termine del corso di studio quinquennale. Essi possono essere così enunciati:1. È indispensabile che si raggiunga una comprensione della struttura, dei problemi, dei metodi, delle acquisizioni fondamentali delle discipline delle diverse aree disciplinari;2. È indispensabile che l’allievo al termine del corso di studi sappia presentare e discutere il valore delle opere letterarie, filosofiche, artistiche che ha preso in esame in alcune sue sezioni rappresentative facendo uso delle “categorie” specifiche delle diverse discipline e inquadrandole nel contesto storico a cui si riferiscono.3. È indispensabile che l’allievo sappia interagire sul piano della comunicazione scritta e orale elaborando schemi logico-argomentativi adeguati alla focalizzazione di “problemi” relativamente complessi concernenti la realtà storico-sociale del nostro tempo;4. È indispensabile che l’allievo sia in grado di “applicare” le conoscenze possedute, almeno in alcuni ambiti disciplinari, a situazioni concrete sotto forma di esercizi guidati da docenti o esperti (“lettura” di opere d’arte, analisi sotto il profilo storico o sociologico di una determinata realtà territoriale; catalogazione di beni librari...).Vengono di seguito definite le competenze che gli allievi devono acquisire alla fine del biennio e del triennio.

Competenze al termine del biennio.Comunicazione:

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1. ascoltare, comprendere ed esporre informazioni, opinioni e richieste sostenendo le argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che a livello logico

2. padroneggiare le strutture morfologico-sintattiche delle lingue, riconoscendo le parti del discorso, e le varie tipologie testuali

3. acquisire il concetto di pluralità di significati, il rapporto tra linguaggi verbali e non verbali e la multimedialità;

Operatività:1. saper eseguire operativamente istruzioni verbali orali o scritte, oppure mettere in

atto procedimenti illustrati con immagini2. passare da un codice ad un altro, mantenendo inalterato il referente (per esempio

da un codice visivo ad uno verbale, da una lingua a un’altra)3. riconoscere le varie tipologie testuali4. memorizzare schemi e strutture5. analizzare brani e situazioni; Senso storico:1. collocare nel tempo e nello spazio eventi e strutture delle varie discipline, sapendo

eseguire raffronti e collegamenti di tipo diacronico e sincronico2. padroneggiare le principali categorie storiche che sono alla base delle discipline

(permanenza-mutamento, continuità-frattura, individuale-collettivo, identità-alterità nel tempo, rapporto uomo-ambiente, determinismo-libertà)

3. conoscere gli strumenti basilari della scienza storica (demografia, epigrafia, economia, politica, habitat);

Abilità logiche:1. saper eseguire operazioni logiche utilizzando il pensiero ipotetico deduttivo2. individuare analogie e relazioni tra fatti e concetti3. passare dai casi particolari a regole generali o leggi4. cogliere rapporti di causa ed effetto; Abilità linguistiche:1. comprendere le strutture della comunicazione linguistica sul piano denotativo e

connotativo e saperle applicare alla produzione propria;Valutazione:1. saper recepire e considerare criticamente le informazioni e le conoscenze distinguendo fatti, opinioni, ragioni, pregiudizi, ipotesi, teorie in base a criteri sia interni che esterni.

Competenze al termine del triennio.Comunicazione: 1. esprimersi oralmente in forme che raggiungano un buon livello di organicità, proprietà e correttezza formale2. sviluppare l'abitudine sia alla sinteticità sia all’analisi argomentata. 3. saper elaborare testi di diversa funzione e su argomenti di diversa natura e che

possono essere così semplificate: schematizzare, per punti e in forma concisa, riassunti, entro spazi definiti, di singoli testi e sintesi di dati e concetti da più testi, con corrette citazioni e riferimenti alle fonti,

4. saper elaborare testi creativi sulla base di esperienze personali e di cognizioni riferibili a modelli letterari studiati.

5. acquisire un lessico specifico rigoroso. 6. saper usare codici specifici, simboli e immagini nei vari campi disciplinari.7. riconoscere lo sviluppo letterario, le categorie della letteratura, i generi letterari

nella storia, il rapporto tra autore e contesto, saper analizzare i correnti artistici.Analisi:

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1. saper analizzare un testo letterario, storico-filosofico o scientifico con gli strumenti di analisi tipici delle varie discipline.

2. analizzare un fenomeno e saperlo riprodurre in laboratorio. 3. saper schematizzare situazioni reali in termini quantitativi. Coscienza storica: 1. Acquisire coscienza dell’evoluzione storica nei vari campi del sapere sia dal punto

di vista delle strutture epistemologiche che delle istituzioni storiche, scientifiche e culturali secondo una prospettiva che escluda visioni finalistiche della storia intesa necessariamente come “progresso” e saper collocare adeguatamente nel “tempo” le tappe di tale evoluzione.

2. Saper riferire eventi, opere e autori a un determinato contesto, distinguendo i vari aspetti o “fattori” (economici, sociali, politici, culturali) che vi concorrono.

Abilità logiche:1. Saper riferire a principi unitari fenomeni apparentemente diversi e distinguere gli

aspetti differenti di fenomeni apparentemente simili; 2. Sapere in base a regole o leggi conosciute predire fatti e comportamenti; 3. Saper utilizzare i principi più semplici della logica per costruire ragionamenti

deduttivi (es. il principio della correlazione ecc.). Valutazione:1. Avere un quadro esauriente dei vari modelli interpretativi di opere, eventi e

fenomeni dei vari campi disciplinari; 2. Saper esprimere valutazioni “personali” basate su parametri giustificativi.

Valutazione.Valore formativo della valutazione Dato per acquisito il nesso programmazione-valutazione e la distinzione tra verifica (intesa come “misurazione” dell’apprendimento) e valutazione, il Collegio ribadisce il valore eminentemente “formativo” della valutazione, anche quando essa assuma natura “sommativa” in particolari periodi dell’anno. Occorre inoltre tendere a “sdrammatizzare” il momento della verifica e a non concentrare eccessivamente l’attenzione sul risultato in termini di voti o di “promozione-bocciatura”. Si ritiene infatti che il valore formativo più alto della valutazione consista nella acquisita capacità dell’allievo di autovalutarsi attraverso la consapevolezza critica dei risultati raggiunti. Elementi della valutazioneNella valutazione si dovrà tener conto, oltre che dei risultati raggiunti in termini di apprendimento, anche di altre componenti che attengono alla personalità dell’alunno: impegno, serietà nello studio, crescita culturale, partecipazione critica. Perciò la valutazione non sarà in alcun modo il risultato di una somma algebrica dei “voti numerici” ottenuti nel corso del trimestre e/o del pentamestre.Gli elementi da valutare non possono non fare riferimento in generale a quelli che sono stati individuati come obiettivi trasversali del biennio o triennio.Congruo numero e periodicità delle verificheDal momento che le verifiche non possono limitarsi a uno stato di fatto (salvo nell’esame o in una interrogazione “finale”), ma hanno lo scopo di accertare il possesso di determinate conoscenze o abilità in vista di un eventuale e auspicabile recupero, è opportuno che: 1. Le valutazioni scritte devono essere almeno due nel trimestre e quattro nel

pentamestre. Ci dovrà essere poi un congruo numero di valutazioni orali. Il voto dell’orale può coincidere anche con la valutazione degli interventi dal posto. Una delle verifiche “orali” potrà essere fatta sotto forma di test o relazione scritta.

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2. Al fine di evitare una concentrazione di interrogazioni e prove scritte, si veda gli articoli. 33 e 34 del Regolamento d’Istituto, di seguito riportati :

“Art. 33. I Consigli di Classe concorderanno modalità atte ad evitare la sovrapposizione di più verifiche scritte in una sola giornata e, ove possibile, la concentrazione di eccessive verifiche scritte in una settimana”.“Art. 34. La valutazione delle prove orali e scritte viene comunicata entro 20 giorni

nel caso di verifiche scritte ed immediatamente dopo le verifiche orali, affinché lo studente possa imparare ad autovalutarsi e ad individuare lacune ed incertezze.”3. Le verifiche scritte si svolgeranno ad opportuni intervalli, affinché sia consentito

agli alunni il superamento di eventuali carenze. A tal fine gli elaborati dovranno essere consegnati in classe non oltre il 15° giorno dalla loro assegnazione (per i temi di italiano: 21° giorno) in tempo utile per poter rimediare a carenze evidenziate dalla verifica.

Metodi e criteri: la trasparenza.I criteri di valutazione sia per le prove scritte che per gli orali (elementi di valutazione, griglie eventuali e scale di valori o numeriche) saranno comunicati agli alunni all’inizio dell’anno.Al fine di consentire una presa effettiva di coscienza della propria situazione e per avviare gli alunni verso l’autovalutazione l’alunno sarà messo al corrente sull’esito di tutte le verifiche, eventualmente comunicando e motivando il voto numerico.Al termine del pentamestre i voti verranno motivati o con un giudizio finale o attraverso la compilazione di una apposita griglia.Verifiche del debito formativo.Come da O.M. n. 92 del 5/11/2007 (art. 7 e 8), questo Istituto ha stabilito che le prove di recupero del debito formativo si svolgeranno dal primo al 9 settembre 2009.I corsi di recupero estivi si terranno in un periodo compreso tra la fine delle attività didattiche e la prima quindicina del mese di luglio. Il Collegio dei Docenti individuerà le discipline per le quali attivare i corsi.Sono previste prove scritte e orali per le discipline che prevedono una valutazione scritta e una valutazione orale separate alla fine di ciascun periodo didattico; sono previste prove solamente orali per le altre discipline. I singoli dipartimenti predisporranno le eventuali prove scritte. Le prove saranno valutate secondo i criteri di misurazione e di valutazione adottati ordinariamente durante l’anno scolastico secondo quanto approvato dal Collegio dei Docenti per le singole discipline.

Decreto legge n. 137 del 1/09/2008.I singoli Consigli di Classe deliberanno come inserire nella Programmazione i moduli della disciplina Cittadinanza e Costituzione.

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INDICATORI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

Negli scrutini del trimestre e/o del pentamestre è parte integrante della valutazione degli alunni la loro condotta, sia per quanto riguarda la conduzione degli studi, sia nei confronti della comunità scolastica tutta.Alla famiglia spetta il compito insostituibile dell’educazione alla vita civile, al rispetto di sé e degli altri; la scuola deve e può affiancarsi alle famiglie in questo compito, per consentire ai singoli alunni una maturazione quanto più possibile armoniosa e per garantire alla comunità scolastica un corso di studi proficuo e sereno. A questo fine il liceo predispone, fra i genitori e il Dirigente, un patto di corresponsabilità che costituisce un’indicazione di riferimento per la valutazione della condotta.Nella condotta degli alunni è possibile individuare almeno tre generi di comportamenti che danneggiano la vita scolastica del singolo e della comunità:

A) COMPORTAMENTI CHE DANNEGGIANO LA PROGRESSIONE INDIVIDUALE NELLO STUDIOScarsa attenzione durante le lezioni; negligenza nell’esecuzione dei compiti domestici; negligenza nella preparazione dei testi e dei materiali richiesti dall’insegnante per la lezione; assenze frequenti in occasione delle verifiche; tendenza a giustificarsi con troppa frequenza; richiesta di copiare i compiti dei compagni etc..

B) COMPORTAMENTI CHE RECANO DANNO AL PROFITTO DEL SINGOLO E CHE DISTURBANO IN GENERE LA VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICARitardi reiterati; scarsa capacità di autocontrollo durante le lezioni e disturbo dei compagni; infrazione del divieto di uso del telefono cellulare a scuola; frequente allontanamento dall’aula durante le ore di lezione etc..

C) COMPORTAMENTI CONTRARI AL VIVERE CIVILE E CHE CREANO DISAGIO NELLA COMUNITÀ SCOLASTICAMancanza di rispetto dovuto al Dirigente scolastico, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola; atteggiamenti vessatori o svalutativi nei confronti dei compagni; danneggiamento ai locali della scuola e/o ad oggetti ed attrezzature destinati all’uso comune etc..

Quanto alla valutazione della condotta in sede di scrutinio, il Consiglio di Classe attribuirà il voto secondo il seguente criterio: il 10 e il 9 corrispondono ad una condotta pienamente positiva sia sotto l’aspetto

del comportamento, sia sotto quello della partecipazione al dialogo educativo e alla vita della comunità scolastica;

i voti dall’8 al 6 corrispondono ad una condotta più o meno manchevole, relativamente alla tipologia sopra illustrata;

il 5 corrisponde ad una condotta gravemente negativa rispetto ad uno o più comportamenti fra quelli indicati o ad altri eventuali ancora più gravi e compromette la possibilità stessa dell’ammissione.

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I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

DIPARTIMENTO DI LETTERE

(ITALIANO, GRECO, LATINO, STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA, GEOGRAFIA)

GRECO E LATINO NEL BIENNIO

Finalità formative

L’insegnamento delle lingue classiche è volto:

a fornire gli strumenti per poter accedere gradualmente, attraverso la lettura dei testi originali di autori latini e greci, a un patrimonio di civiltà fondamentale nella storia dell’uomo occidentale e a far cogliere più approfonditamente, attraverso un approccio anche antropologico, i contenuti delle civiltà classiche, le origini e gli sviluppi della cultura europea in tutte le sue manifestazioni;

a favorire la precisione e il rigore logico, la capacità di una costante e puntuale attenzione al fenomeno linguistico a sostegno dell’abilità concettuale nei processi di astrazione;

a saldare strettamente la visione critica del presente alla memoria storica, così da favorire l'acquisizione di capacità e strumenti di comprensione e interpretazione della realtà nei suoi vari aspetti.

Obiettivi di apprendimento

Alla fine del biennio l’alunno dovrà essere in grado di svolgere le seguenti operazioni. Si tratta di obiettivi che già alla fine del primo anno (IV ginnasio) devono essere conseguiti, sia pure in forma parziale, anche in base alla programmazione dei singoli insegnanti:

comprendere un testo latino e greco attraverso gli elementi grammaticali, sintattici e lessicali previsti (cfr.contenuti);

tradurre in lingua italiana corretta e appropriata;

accostarsi attraverso itinerari grammaticali accessibili alla conoscenza (anche parziale) delle fonti del mondo classico;

abituarsi a una riflessione sulla lingua in una prospettiva diacronica;

accostarsi alla lingua intesa come espressione della cultura materiale e spirituale;

usare il sistema linguistico latino e greco in modo funzionale alla comprensione dei testi;

comprendere e memorizzare i meccanismi che presiedono alla formazione e al variare dei morfemi grammaticali e delle strutture sintattiche;

riconoscere il valore assunto dalle singole strutture in un contesto concreto;

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operare l’analisi contrastiva delle principali strutture morfologiche e sintattiche – della proposizione e del periodo – tra i sistemi linguistici italiano, latino e greco.

Contenuti

GRECO

I anno:

morfologia nominale (sostantivi, aggettivi – compresa la comparazione – e i principali pronomi);

morfologia verbale (sistema del presente);

sintassi della frase e del periodo: i principali complementi e le più ricorrenti proposizioni (dichiarative, infinitive, temporali, causali, finali, consecutive, relative, interrogative)

II anno:

completamento della morfologia verbale;

approfondimento delle principali strutture sintattiche della frase e del periodo (periodo ipotetico, completive, concessive, usi di e ς)

lettura di accessibili brani di autore a scelta tra Esopo, Senofonte, Polibio, Luciano, Longo Sofista, Lisia.

LATINO

Corsi tradizionale e sperimentale:

I anno:

morfologia nominale (sostantivi, aggettivi – con la comparazione-, pronomi e avverbi);

morfologia verbale regolare, elementi di morfologia verbale irregolare, sum e composti;

le principali strutture sintattiche della frase (i complementi più ricorrenti) e del periodo (prop. temporali, consecutive, infinitive, finali, causali, relative, interrogative, narrative);

Corso tradizionale: lettura di facili brani di autore.

Corso sperimentale: lettura di brani di autore anche in traduzione.

II anno:

Corso tradizionale:

morfologia verbale irregolare;

sintassi del caso e del verbo;

approfondimento di alcune costruzioni della sintassi del periodo (concessive, completive, periodo ipotetico indipendente, narrative);

cenni di prosodia e metrica

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lettura di brani in prosa a scelta tra Cesare, Cornelio Nepote, Cicerone, Sallustio e di poesia a scelta tra Virgilio, Ovidio, Catullo, Marziale, Fedro, Tibullo.

Corso sperimentale:

morfologia verbale irregolare;

sintassi del caso e cenni alla sintassi del verbo;

approfondimento di alcune costruzioni della sintassi del periodo (v.s.);

lettura di brani in prosa a scelta tra Cesare, Cornelio Nepote, Cicerone, Sallustio e di poesia a scelta tra Virgilio, Ovidio, Catullo, Marziale, Fedro, Tibullo.

Verifiche

Indicatori per le verifiche scritte:individuazione e comprensione degli elementi grammaticali, sintattici e lessicali di un testo correttezza e proprietà della resa in italiano, con particolare riguardo al contesto storico e culturale del brano proposto.

Indicatori per le verifiche orali:conoscenza e padronanza della grammatica e della sintassicapacità di lettura ad alta voce applicazione delle conoscenze acquisite agli esercizi propostichiarezza e organicità espositiva

Numero e tipologia delle verifiche

Per quanto riguarda la tipologia delle verifiche scritte, la traduzione in italiano rimane la prova sommativa insostituibile. Essa potrà essere eventualmente accompagnata da un questionario volto a verificare la comprensione del testo, la conoscenza della grammatica e della sintassi, le conoscenze di storia e geografia.

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Griglie per la valutazione delle prove scritte e orali

LATINO-GRECO SCRITTO NEL BIENNIO

VALUTAZIONE

Individuazione-comprensionedegli elementi morfologici, sintattici, lessicali

Comprensione del senso del testo

Correttezza della resa in italiano

Proprietà linguistica della resa in italiano

10 completa completa pienamente adeguata

personale e accurata

9 completa completa pienamente adeguata

Accurata

8 buona buona adeguata Adeguata

7 adeguata adeguata complessivamente adeguata

complessivamente adeguata

6 essenziale essenziale accettabile Accettabile

5

incerta o parziale parziale o non supportata dalla comprensione degli elementi morfo-sintattici

incerta o parziale ____

4 molto limitata molto limitata gravemente inadeguata

____

3 quasi nulla quasi nulla nulla ____

2-1 nulla nulla ____ ____

N.B. Nell’attribuzione dei voti delle singole prove sono utilizzabili anche i voti intermedi (es. 7+, 7 ½, 7/8, 8- ), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

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LATINO-GRECO ORALE NEL BIENNIO

VALUTAZIONE

Conoscenza della morfologia e della sintassi

Capacità di lettura ad alta voce

Applicazione delle regole agli esercizi proposti

Chiarezza e organicità espositiva

10completa e approfondita

consapevole/espressiva pienamente autonoma e rigorosa

rigorosa, originale

9 completa consapevole/espressiva rigorosa rigorosa, meditata

8 sicura sicura adeguata adeguata

7 adeguata abbastanza sicura complessivamente adeguata

complessivamente adeguata

6 essenziale accettabile accettabile accettabile

5 lacunosa incerta incerta incerta

4 molto lacunosa

molto incerta molto incerta _____

3 quasi nulla ____ ___ _____

2-1 nulla ____ ___ _____

N.B. Nell’attribuzione dei voti delle singole prove sono utilizzabili anche i voti intermedi (es. 7+, 7 ½, 7/8, 8- ), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

Indicazioni metodologiche

L’insegnamento si baserà fondamentalmente sulla lezione frontale, aperta a interventi di chiarificazione e di approfondimento da parte dei discenti, a garanzia dell’instaurarsi di un reale dialogo educativo. Tra le metodologie adottate è previsto anche l'utilizzo del laboratorio di traduzione. Il metodo induttivo e deduttivo saranno compresenti, finché sarà possibile, nella trattazione delle materie; alcuni argomenti saranno trattati per moduli. Si prevedono collegamenti interdisciplinari e letture da fonti storiche e di altra tipologia.

ITALIANO NEL BIENNIO

Finalità formative

L’insegnamento dell’Italiano ha come finalità principale quanto attiene alle funzioni fondamentali della competenza passiva e attiva della lingua, parlata e scritta,

come presupposto per l’interpretazione della realtà, come premessa per ulteriori conoscenze, come occasione di sensibilizzazione ad esigenze linguistiche più elevate, come sollecitazione ad una riflessione linguistica più approfondita,

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come punto di partenza per un’appropriata, efficace e coerente partecipazione alla vita sociale.

Lo studio dell’italiano, materia di cui si sottolinea la priorità come disciplina formativa e come veicolo di cultura, concorre notevolmente alla formazione della personalità, anche sotto il profilo etico ed estetico. Promuove l’amore per i testi letterari in vista del confronto con personaggi e situazioni della letteratura di secoli e paesi diversi, consentendo ai ragazzi una migliore conoscenza dell’altro e favorendo il rispetto reciproco e la consapevolezza della propria identità.

Obiettivi di apprendimentoSaper comunicare per iscritto;saper comunicare oralmente;riconoscere e produrre testi espressivi, narrativi, regolativi, argomentativi, espositivi;conoscere e utilizzare le categorie dell’analisi testuale;saper contestualizzare i testi presentati.

Contenuti

I anno: le strutture morfosintattiche della lingua italiana; percorsi a scelta nella produzione epica classica (Eneide e/o Poemi omerici) e di testi narrativi e/o poetici di autori italiani e stranieri.

II anno: il romanzo “I promessi sposi” di A. Manzoni; scelta di testi narrativi e poetici di autori italiani e stranieri; elementi essenziali di metrica, stilistica e retorica.

Nel corso del biennio si esamineranno le caratteristiche dei seguenti tipi di testo, anche in vista della produzione scritta: parafrasi, recensione, relazione, commento, riassunto, verbale, cronaca, descrizione oggettiva e soggettiva, articolo di giornale, testo argomentativo; si tratteranno inoltre, in funzione dell’analisi argomentata scritta e orale, le caratteristiche dei testi narrativo e poetico.

Verifiche

Indicatori per le verifiche scritte:produzione di testi tipologicamente diversi, corretti dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico;utilizzo di un lessico appropriato;capacità di organizzare in modo gerarchico i contenuti, strutturando in paragrafi e nel rispetto della punteggiatura;capacità di rispettare le consegne; coerenza e precisione nel motivare le proprie osservazioni;adeguata conoscenza degli argomenti proposti.

Indicatori per le verifiche orali:capacità di esporre i contenuti richiesti in modo ragionato e ordinato;utilizzo di un lessico appropriato; capacità di distinguere consapevolmente i vari tipi di testo e di esaminarli con metodo; adeguata conoscenza degli argomenti proposti.

Numero e tipologia delle verifiche Le verifiche scritte consisteranno in analisi, produzione e rielaborazione di testi.

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Griglie per la valutazione delle prove scritte e orali

ITALIANO SCRITTO NEL BIENNIO

Correttezza ortografica, morfologica e sintattica

Aderenza alla traccia o rispetto della consegna

Usodel lessico

Coerenza/ coesione del testo

Conoscenza argomento proposto

Capacità di rielaborazione personale/Originalità

10 pienamente adeguata

pienamente adeguati

pienamente consapevole

pienamente adeguate

completae approfondita

Eccellente

9 pienamente adeguata

pienamente adeguati

consapevole pienamente adeguate

completa e approfondita

Ottima

8 adeguata adeguata appropriato adeguate completa Buona

7 compless.adeguata

compless. adeguati

adeguato compless. adeguate

compless. adeguata

Discreta

6 compless.adeguata

compless. adeguati

compless. adeguato

compless. adeguate

compless. adeguata

Sufficiente

5 inadeguata adeguati o parz. adeguati

incerto inadeguate lacunosa ____

4 gravemente inadeguata

inadeguati inadeguato difficoltose ____ ____

3 totalmente inadeguata

inadeguati totalmenteinadeguato

totalmenteinadeguate

____ ____

2 1

nulla nulla assolut.inaadeguato

nulla ____ ____

N.B. Nell’attribuzione dei voti delle singole prove sono utilizzabili anche i voti intermedi (es. 7+, 7 ½, 7/8, 8- ), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

ITALIANO ORALE NEL BIENNIO

Pertinenzadellarisposta

Conoscenzadegli argomentirichiesti

Capacità di esporre in modoordinato eragionato

Uso dellessico

Capacitàdirielaborazionepersonale

10 pienamenteadeguata

completa eapprofondita

eccellente pienam.consapevole

eccellente

9 pienamenteadeguata

completa eapprofondita

Ottima consapevole ottima

8 adeguata completa Buona appropriato buona7 adeguata adeguata adeguata adeguato discreta

6 compless.adeguata

essenziale accettabile compless.adeguato

sufficiente

5 parzialmente lacunosa Incerta non sempre ___

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Pertinenzadellarisposta

Conoscenzadegli argomentirichiesti

Capacità di esporre in modoordinato eragionato

Uso dellessico

Capacitàdirielaborazionepersonale

adeguata appropriato

4 inadeguata gravem.lacunosa

___ inadeguato

___

3 tot. inadeguato quasi nulla ___ tot. inadeguato

___

2-1 nulla nulla ___ ___ ___

N.B. Nell’attribuzione dei voti delle singole prove sono utilizzabili anche i voti intermedi (es. 7+, 7 ½, 7/8, 8- ), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA

Finalità formative

L’insegnamento concorre a rendere gli alunni partecipi della vita della comunità nella quale viviamo, realizzando lo scopo principale della scuola, cioè la formazione dell’uomo e del cittadino, educa al rispetto dell’altro, come tratto distintivo della propria cultura.

Obiettivi di apprendimento

- Conoscenza degli eventi storici e degli aspetti socio-economici e culturali connessi;- Conoscenza essenziale delle procedure e della valenza del lavoro storiografico;- Capacità di collegare gli eventi in prospettiva sincronica e diacronica:- Capacità di esporre in modo pertinente e ordinato gli argomenti, utilizzando un lessico

appropriato.Contenuti

L’importanza della conoscenza della storia antica (greca e romana in particolare) nel nostro corso di studi, fondamentale per la comprensione non solo della letteratura, ma anche della lingua) spinge a una scansione degli argomenti diversa da quella suggerita dal Ministero:

I anno: la Preistoria, le antiche civiltà del Mediterraneo orientale, la civiltà greca, l’Italia pre-romana e Roma dalla fondazione alla crisi della repubblica.

II anno: completamento dello studio della storia romana; età medievale fino al XIV sec.

Conformemente agli obiettivi del Progetto “Friuli”, nello svolgimento del programma di Storia potranno essere fatti riferimenti alla storia locale per aspetti particolarmente significativi. Potranno inoltre essere programmate visite di istruzione in luoghi della regione che presentino interessanti testimonianze del passato (p.es. Aquileia, Cividale, Zuglio Carnico, castellieri di Trieste…).Gli argomenti di educazione civica (importanza della legge, diritti e doveri del cittadino…) vengono trattati in concomitanza con lo svolgimento dei programmi di storia e di geografia. Nelle classi della Sperimentazione autonoma la materia è trattata dall’insegnante di Diritto.

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Verifiche

Indicatori

- Capacità di orientarsi con sicurezza e autonomia fra date, fatti e personaggi;- Capacità di individuare i rapporti di causa-effetto che intercorrono tra gli eventi;- Capacità di cogliere il senso delle domande rispondendo in modo coerente e con un

lessico specifico.

GEOGRAFIA

Finalità formative

L’insegnamento mira a far acquisire una mentalità aperta, capace di cogliere il ruolo dell’uomo non solo nelle realtà economiche, sociali e politiche, ma anche sull’ambiente, e a sensibilizzare all’interesse per i grandi problemi del mondo contemporaneo.

Obiettivi di apprendimento

- Conoscenza degli aspetti fisici, climatici e antropici trattati;- Capacità di collegare la vita e la storia dei popoli al loro ambiente geografico;- Capacità di esporre in modo pertinente e ordinato i contenuti, utilizzando un lessico

appropriato.

Contenuti

Corsi tradizionali (2 ore settimanali)

Nel corso del biennio viene affrontato lo studio del rapporto uomo-ambiente in generale e dei paesi europei e/o extraeuropei in una prospettiva antropologica. Lettura di cartine tematiche, grafici, mappe concettuali.

Corsi della sperimentazione autonoma (1 ora settimanale)

Moduli sul rapporto uomo- ambiente nei vari ambienti della terra, anche in prospettiva antropologica; lettura di cartine tematiche, grafici, mappe concettuali.

Verifiche

Indicatori

- Capacità di orientarsi con sicurezza e autonomia tra dati e aspetti ambientali;- Capacità di utilizzare gli strumenti propri della disciplina (carte geografiche e tematiche,

tabelle, grafici, statistiche);- Capacità di cogliere le relazioni tra la vita di un popolo e lo spazio in cui esso abita;- Capacità di cogliere il senso delle domande rispondendo in modo coerente e con un

lessico specifico.

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Griglie per la valutazione delle prove di Storia e Geografia

Pertinenza della risposta

Conoscenza dell’argomento

Capacità di orientarsi

nel tempo e nello spazio e di esporreIn modoOrdinato

Usodellalingua

Capacità di rielaboraz.Personale

10 pienamente adeguata

completa e approfondita

eccellente molto accurato Eccellente

9 pienamente adeguata

completa e approfondita

ottima accurato Ottima

8 pienamente adeguata

completa buona appropriato Buona

7 adeguata adeguata discreta adeguato ___

6 compless.adeguata

essenziale sufficiente accettabile ___

5 parzialmente adeguata

parziale/lacunosa incerta non sempre appropriato

___

4 inadeguata gravementelacunosa

inadeguata inadeguato ___

3 tot. inadeguata quasi nulla tot. inadeguata tot. inadeguato ___

2-1 nulla nulla nulla ___ ___

* Educazione civica nei corsi di sperimentazione autonoma è materia di insegnamento del docente di Diritto.

N.B. Nell’attribuzione dei voti delle singole prove sono utilizzabili anche i voti intermedi (es. 7+, 7 ½, 7/8, 8- ), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

Indicazioni metodologiche (italiano, storia, geografia)

L’insegnamento si baserà fondamentalmente sulla lezione frontale, aperta a interventi di chiarificazione e di approfondimento da parte dei discenti, a garanzia dell’instaurarsi di un reale dialogo educativo. Il metodo induttivo e deduttivo saranno compresenti, finché sarà possibile, nella trattazione delle materie; alcuni argomenti potranno essere trattati per moduli, ricerche individuali o di gruppo. Stimolante e utile viene considerato l’uso anche frequente di sussidi multimediali, la proiezione di film legati agli argomenti svolti, la partecipazione a spettacoli teatrali, l’ascolto di brani musicali, l’effettuazione di visite a mostre d’arte o a luoghi significativi e di viaggi di istruzione.

GRECO E LATINO NEL TRIENNIO

Finalità formative

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Lo studio del Greco e del Latino tende:

- a far acquisire la conoscenza delle civiltà greca e latina nella complessità dei loro aspetti mediante l’apprendimento delle rispettive lingue e l’esplorazione della produzione letteraria.

- A far sviluppare le competenze linguistiche e letterarie attraverso il contatto scientifico con i testi, che stimoli la capacità intellettiva e favorisca la comprensione e l’interpretazione del significato originale.

- A far percepire ed apprezzare la specificità delle lingue classiche non come lingue uniche, statiche e uniformi, ma come insieme ricco di idiomi caratterizzati – nella sincronia e nella diacronia - dalle diverse funzioni comunicative.

- A promuovere un uso consapevole dei moderni sistemi linguistici, nella piena padronanza delle loro potenzialità espressive.

- A far maturare e a rafforzare la consapevolezza della propria identità culturale, attraverso il recupero di radici e archetipi storico-culturali, confrontandola direttamente con altre identità.

- A far utilizzare le categorie che permettono l’analisi del nostro patrimonio culturale.- A far elaborare un sistema di riferimenti culturali e di valori atti non solo ad interpretare

il passato, mantenendo il rapporto con le radici, ma anche a decifrare la realtà contemporanea.

- A far valorizzare le conoscenze della cultura classica.

Obiettivi di apprendimentoConsiderati i principi di continuità fra biennio ginnasiale e triennio liceale, gli obiettivi cognitivi di quest’ultimo, particolarmente del I anno, sono formulati in modo da consolidare le mete raggiunte in precedenza e avviare lo studio letterario con gli strumenti e i metodi appropriati. D’altra parte gli obiettivi fissati per la fine del percorso liceale vengono perseguiti sin dal I e dal II anno, rapportandoli ai contenuti programmati.

AL TERMINE DEL TRIENNIO L’ALLIEVO DOVRÀ ESSERE IN GRADO DI:

1. Riconoscere e analizzare criticamente i caratteri dello sviluppo letterario, i generi letterari, le opere e gli eventi artistico-letterari, il rapporto autore-contesto.

2. Individuare e applicare autonomamente le procedure necessarie all’analisi, alla comprensione e alla traduzione di un testo letterario.

3. Padroneggiare le strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina e greca e le loro relazioni.

4. Selezionare e valutare criticamente le informazioni linguistiche, letterarie e storiche concernenti un argomento o un testo, e connetterle in un percorso organico.

5. Esporre oralmente in forma organica, appropriata, corretta.6. Esprimere valutazioni personali su opere e fenomeni.7. Analizzare un testo d’autore con gli strumenti tipici della disciplina, a livello linguistico,

stilistico, semantico, storico, mitologico, etc. 8. Operare autonomamente e correttamente collegamenti ed esprimere valutazioni critiche

personali nell’ambito degli argomenti di storia letteraria affrontati.

AL TERMINE DEL PRIMO ANNO, IN PARTICOLARE:

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1. Consolidare e sistemare le conoscenze morfologiche e sintattiche della lingua latina e della lingua greca acquisite in ginnasio.

2. Proseguire e completare lo studio delle strutture linguistiche (nei corsi sperimentali: sintassi del verbo e del periodo latino; sintassi del greco).

3. Operare autonomamente l’analisi e la traduzione di un testo in prosa di carattere storico-narrativo.

4. Conoscere e comprendere gli argomenti di storia letteraria proposti.5. Applicare le procedure necessarie all’analisi, alla comprensione e alla traduzione di un

testo in versi (epica ed eventualmente poesia lirica).6. Riconoscere la tipologia dei testi in esame, le strutture linguistiche e metriche.

AL TERMINE DEL SECONDO ANNO, IN PARTICOLARE:

1. Completare e affinare le conoscenze sintattiche della lingua latina e della lingua greca.2. Operare autonomamente l’analisi e la traduzione di un testo in prosa di carattere storico

o filosofico.3. Contestualizzare i brani d’autore.4. Conoscere, comprendere e rielaborare gli argomenti di storia letteraria affrontati. 5. Analizzare un testo d’autore con gli strumenti tipici della disciplina, a livello linguistico,

stilistico, semantico, storico, mitologico, etc. 6. Esporre oralmente in forma organica, appropriata, corretta.

ContenutiConoscenze fondamentaliPremessa: Nell’enunciare i nuclei fondanti relativi allo studio delle letterature classiche si intende individuare un insieme di argomenti considerati irrinunciabili, anche se naturalmente sarà compito del docente scegliere di volta in volta il livello di approfondimento ritenuto più opportuno in base ad esigenze di carattere pratico e didattico, e alla possibilità di delineare percorsi tematici anche interdisciplinari suggeriti dal tipo di ricettività e dall’interesse delle classi. In particolare per quanto riguarda l’indicazione dei testi d’autore, nell’elenco che segue si intendono segnalare i poeti e prosatori i cui testi saranno analizzati in varia misura, tenendo sempre presente un criterio di scelta prevalentemente orientato ad evidenziare contenuti significativi allo scopo di approfondire la conoscenza della cultura antica.

Nei corsi a Sperimentazione interna in attuazione nel nostro Istituto, ferma restando l’identità dei nuclei fondanti, è in parte diversa la distribuzione degli argomenti di studio nei tre anni, in ragione sia della programmazione dei singoli Consigli di classe, sia dell’esigenza di privilegiare il collegamento cronologico fra lo studio della storia letteraria e la traduzione dei testi d’autore (vedi anche sotto le indicazioni metodologiche).

GRECO

Conoscenze fondamentali in ambito linguistico: prosecuzione e completamento delle strutture sintattiche del verbo e del periodo.

Conoscenze fondamentali in ambito storico-letterario:1. Età arcaica

a. L’epica omericab. Esiodoc. I principali poeti lirici dell’età arcaica

2. Età classicaa. La storiografia (Erodoto, Tucidide e Senofonte)

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b. Il teatro (Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane)c. Influssi della sofistica e della retorica sulla cultura del V secolo a. C.d. L’oratoria politica e giudiziariae. Influssi del pensiero di Platone e Aristotele sulla cultura letteraria del secolo

IV a. C. e dei secoli successivi.3. Età ellenistica

a. Le filosofie ellenistiche. Stoicismo ed Epicureismob. Menandro e la commedia nuovac. La poesia ellenistica (Callimaco, Apollonio Rodio, Teocrito)d. Polibioe. Il romanzo

4. Età greco-romanaa. L’anonimo “Del Sublime”b. Plutarcoc. Luciano

Testi d’autore1. Prosa

a. Erodoto b. Tucididec. Platoned. Un’opera di un oratore attico

2. Poesiaa. Antologia dai poemi omericib. Antologia dei poeti lirici dell’età arcaicac. Antologia da una o più tragedie.

LATINO

Conoscenze fondamentali in ambito linguistico: revisione della sintassi del caso e del verbo (nel Corso sperimentale completamento); prosecuzione e completamento della sintassi del periodo.

Conoscenze fondamentali in ambito storico-letterario:1. Età arcaica

a. Le origini – Forme pre-letterarie. Livio Andronicob. Il teatro romano dell’età arcaica e suoi rapporti con il teatro greco. Plauto e

Terenzio.c. Enniod. Catone

2. Età classicaa. Lucreziob. Catulloc. Ciceroned. La storiografia nel I secolo a.C.: Cesare, Sallustio, Tito Livio.e. La poesia di età augustea: Virgilio, Orazio e gli elegiaci (Tibullo, Properzio e

Ovidio)3. Età imperiale

a. Petronio b. L’epica del I secolo d. C.c. La prosa tecnica e scientifica - Plinio il Vecchio

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d. Senecae. Marzialef. Tacitog. Quintilianoh. Plinio il Giovanei. Svetonioj. Apuleio

Testi d’autore1. Prosa

a. Cicerone (lettere, orazioni, opere filosofiche).b. Cesare c. Sallustiod. Tito Livioe. Senecaf. Tacito

2. Poesiaa. Plauto e/o Terenziob. Catulloc. Lucreziod. Virgilioe. Orazio

Indicazioni metodologiche (comuni alle due discipline)

Il lavoro didattico in classe è principalmente impostato in forma di lezione frontale, aperta alle sollecitazioni che provengono dagli allievi, articolata in modo da avviare una dinamica costruttiva sia sul piano cognitivo che su quello educativo. Accanto a questa possono essere adottate altre modalità, come il lavoro di gruppo, la relazione individuale o d’équipe da parte degli stessi alunni su contenuti di approfondimento, l’illustrazione di nuclei tematici, aspetti della materia, caratteri salienti dei testi latini o greci mediante l’utilizzo degli strumenti informatici multimediali (videoscrittura, Power Point, Internet). La competenza traduttiva viene esercitata nel “Laboratorio di traduzione”, uno spazio ricavato all’interno del curricolo, in cui l’insegnante guida gli studenti nell’analisi e nella comprensione di testi via via più complessi, anche in vista della prova scritta dell’esame di stato.

Corso tradizionale Il metodo con cui sarà affrontato l’insegnamento delle due discipline tende ad integrare nei limiti del possibile il settore riguardante le competenze linguistiche nell’ambito di uno studio mirante ad una conoscenza diretta e criticamente consapevole degli aspetti essenziali del mondo antico. Pertanto l’analisi del testo d’autore non si limiterà mai agli aspetti esclusivamente linguistici, ma sarà costantemente supportata da un adeguato livello di contestualizzazione storica. A tale scopo potranno essere individuati opportuni collegamenti interdisciplinari e percorsi didattici miranti ad evidenziare tutti i riferimenti utili ad una miglior comprensione dei brani affrontati. Analogamente, lo studio storico-letterario non sarà concepito come momento a parte rispetto all’analisi dei testi, ma utilizzerà come utile supporto esemplificativo la lettura in lingua originale o in traduzione di brani ritenuti significativi.

Classi sperimentali

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Nel corso sperimentale viene privilegiato un approccio modulare e interdisciplinare, che rafforza le competenze trasversali degli allievi e permette una trattazione organica di temi comuni a discipline diverse. Al centro dell’attività didattica si colloca il testo, sia in lingua originale sia in una o più traduzioni poste a confronto: la scelta degli autori secondo un criterio anche cronologico è compiuta nell’intento di ridurre al minimo lo scarto tra la lettura degli stessi e lo sviluppo della storia letteraria, pur curando che i testi selezionati siano adeguati alle competenze linguistiche maturate e al progressivo sviluppo delle capacità esegetiche.

Le scelte metodologiche e didattiche tengono conto altresì della programmazione dell’”Area di progetto”, che convoglia gli approfondimenti individuali su un tema comune a tutte le discipline e coinvolge in un lavoro interdisciplinare discenti e docenti, a partire dal II anno fino all’esame finale.

Verifiche

Indicatori per le verifiche scritte

Individuazione e comprensione degli elementi linguistici del brano (morfosintassi, valori lessicali, semantici, stilistici).

Comprensione sostanziale del senso del testo in tutte le sue parti.

Traduzione aderente al contenuto e alla forma e, possibilmente, allo stile dell'originale.

Forma italiana corretta e propria.

Precisione terminologica in rapporto al contesto storico e culturale.

Indicatori per le verifiche oraliConoscenza degli argomenti di storia letteraria trattati.Capacità di collocare tali argomenti nel contesto più ampio della civiltà greco-latina.Capacità di individuare gli elementi di analisi presenti nel testo d’autore considerato.Capacità di lettura ad alta voce dei testi originali.Capacità di stabilire collegamenti.Padronanza delle strutture morfosintattiche delle lingue greca e latina.Proprietà lessicale, precisione terminologica, coerenza, chiarezza e organicità espositiva. Efficacia argomentativa e capacità di approfondimento e rielaborazione.

Numero e tipologia delle verificheLe verifiche scritte saranno costituite dalla traduzione in italiano di un brano d’autore, generalmente in prosa, di congrue dimensioni, non rimaneggiato, eventualmente corredato di opportune indicazioni di carattere linguistico o contenutistico fornite allo scopo di rendere accessibile, nei vari livelli di apprendimento, la contestualizzazione storica, l’analisi e l’interpretazione globale.

In particolare per i corsi sperimentali si prevede la somministrazione più sistematica di prove scritte che richiedono, accanto alla traduzione in italiano del brano prescelto, l’esecuzione dell’analisi del testo su più livelli, con l’ausilio di un questionario o di una griglia opportunamente predisposta.

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Griglie per la valutazione delle prove scritte e orali

LATINO-GRECO SCRITTO NEL TRIENNIO

VALUTAZIONE

Individuazione-comprensionedegli elementi morfologici, sintattici, lessicali

Comprensione del senso del testo

Correttezza della resa in italiano

Proprietà linguistica della resa in italiano

10 completa completa pienamente adeguata

personale e accurata

9 completa completa pienamente adeguata

Accurata

8 buona buona adeguata Adeguata

7 adeguata adeguata complessivamente adeguata

complessivamente adeguata

6 essenziale essenziale accettabile Accettabile

5

incerta o parziale

parziale o non supportata dalla comprensione degli elementi morfo-sintattici

incerta o parziale ____

4 molto limitata molto limitata gravemente inadeguata

____

3 quasi nulla quasi nulla nulla ____

2-1 nulla nulla ____ ____

N.B. Nell’attribuzione dei voti delle singole prove sono utilizzabili anche i voti intermedi (es. 7+, 7 ½, 7/8, 8- ), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

LATINO-GRECO ORALE NEL TRIENNIO

VALUTAZIONE

Conoscenza degli

argomentistorico-

letterari e linguistici

Capacità dicontestualizza-

zionedegli argomenti

Capacità di letturaad alta voce

dei testi originali

Proprietà lessicale/Coerenza,chiarezza

e organicità espositiva

Efficacia argomentativae capacità di

approfondimentoe rielaborazione

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10

Ampia e approfondita

Precisa Consapevole/espressiva

Attenta e accurata

Rigorosa, originale

9

Ampia e approfondita

Precisa Consapevole/espressiva

Accurata Rigorosa, meditata

8Completa Sicura Sicura Adeguata Adeguata

7

Adeguata Adeguata Abbastanza sicura Complessiva-mente

adeguata

Complessivamente adeguata

6Essenziale Accettabile Accettabile Accettabile Accettabile

5Lacunosa Incerta Incerta Incerta Incerta

4

Molto lacunosa

Molto incerta Molto incerta Molto incerta

-----------

3Quasi nulla

------------- ------------ ---------- ------------

2-1Nulla

------------ ------------ ---------- ------------

N.B. Nell’attribuzione dei voti alle singole prove sono utilizzabili anche i voti i intermedi (es. 7+, 7½, 7/8, 8-), quando la prova non corrisponda esattamente a una sola delle fasce individuate.

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DIPARTIMENTO D’ ITALIANO

ITALIANO NEL TRIENNIO

Finalità formative1. Favorire nei discenti il riconoscimento della propria identità, sia individuale che collettiva facendo emergere - attraverso lo studio, la valutazione e l’autovalutazione - attitudini ed interessi reali. Lo studio specifico degli autori della letteratura italiana, che hanno contribuito allo sviluppo dei valori “umanistici” ai quali si ispira la nostra civiltà, mirerà a far sentire i giovani membri di una comunità, senza chiusure etnocentriche in netto contrasto con l’universalità di quei valori.2. Educare attraverso il dialogo interculturale, al rispetto dell’”altro” e delle culture diverse dalla nostra, nella convinzione che la “differenza” può divenire termine di confronto e occasione di crescita.3. Sollecitare la formazione di un giudizio critico e la ricerca autonoma con attività di studio individuale finalizzate al confronto e al dibattito con i compagni e docenti. 4. Promuovere nel discente la consapevolezza che la cultura non è soltanto un bene da acquisire, ma un processo sempre in atto cui imprimere l’impronta della propria persona.

5. Potenziare il senso critico nei confronti dei media, attraverso un’opera di mediazione tra la cultura tradizionale e i linguaggi e temi dell’immaginario collettivo ed individuale della quotidianità.

Obiettivi generali 1. Favorire la graduale acquisizione della nozione di “specificità” della letteratura (con attenzione al come se ne sia acquisita consapevolezza nel corso della storia letteraria italiana) intesa come una “forma di conoscenza del reale attraverso le forme del simbolico e dell’immaginario”2. Favorire la graduale acquisizione dell’abitudine a contestualizzare i testi, ponendo attenzione al complesso meccanismo di produzione e fruizione (cioè alle cause che sollecitano lo scrittore alla sua opera, agli obiettivi che egli si pone, al pubblico al quale intende rivolgersi), traendo, così, dall’analisi testuale il massimo delle informazioni, cogliendone soprattutto le implicazioni, in un rapporto di corrispondenza tra autore e pubblico.3. Favorire il consolidamento del valore della lettura diretta di un testo, intesa come strumento fondamentale per l’interpretazione letteraria; da tale acquisizione si mirerà a potenziare la capacità di comprensione e di identificazione tematica, nonché degli strumenti necessari all’analisi di un testo sul piano contenutistico e formale4. Favorire l’assuefazione ad un uso riflesso del linguaggio e conseguente consolidamento del lessico specifico e degli strumenti di comunicazione, sia a livello orale che scritto5. Favorire la graduale crescita di consapevolezza del criterio di valore, con particolare attenzione all’acquisizione di capacità critiche, attraverso il confronto dialettico con i

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modelli conosciuti, funzionale allo sviluppo di competenze di lettura, selezione e valutazione autonoma6. Potenziare le capacità di scrittura attraverso l’acquisizione consapevole di diverse prospettive di approccio ai fini di un’ordinata sequenzializzazione dei contenuti della propria comunicazione. 7. Favorire l’acquisizione di un corretto livello argomentativo e dell’abitudine alla concettualizzazione.CompetenzeAlla fine della classe I gli studenti dovranno:1. Essersi assuefatti ad un uso riflesso della lingua2. Aver consolidato l’uso di un lessico specifico e degli strumenti di comunicazione, saper cioè comunicare un messaggio in modo chiaro e preciso sul piano formale e sintattico3. Saper sequenzializzare i contenuti , per un’esposizione sia scritta che orale logica e corretta4. Saper utilizzare un adeguato livello argomentativo e concettuale.

Alla fine della classe II gli studenti dovranno:1. Aver potenziato le abilità acquisite nella classe precedente2. Essere in grado di confrontare i testi e valutarne la rilevanza tematica ed ideologica (come avviamento all’elaborazione autonoma)3. Saper trarre dall’analisi dei testi il massimo delle informazioni, cogliendone soprattutto le implicazioni, in un rapporto di corrispondenza tra autore e pubblico

Alla fine della classe III gli studenti dovranno:1. Potenziare le abilità acquisite nel biennio precedente2. Rielaborare in termini critici quanto hanno studiato e analizzato3. Saper giustificare le loro scelte valutative, consolidando le motivazioni culturali di partenza, dimostrando di “saper utilizzare” quanto appreso anche ad altri livelli4. Crearsi dei “canoni” personali, attraverso il confronto dialettico con i modelli riconosciuti, sia pur nel preciso rispetto delle “intenzioni” degli autori studiati.

Conoscenze fondamentali

Educazione letterariaAmpio spazio sarà riservato alla trattazione dei classici della letteratura italiana, delle cui opere si leggeranno le parti più significative. Non potranno essere esclusi dalla programmazione i seguenti autori:Dante, Petrarca, BoccaccioAriosto, Machiavelli, Tasso, Goldoni, Parini, AlfieriFoscolo, Manzoni, Leopardi, Verga, D’Annunzio, Pascoli

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Svevo, Pirandello, Ungaretti, Montale, Saba.Adeguato approfondimento sarà garantito anche alla letteratura contemporanea, in particolare nelle sezioni sperimentali Brocca, agevolate dalla diversa scansione dei programmi.Sarà assicurata rilevante presenza nei programmi alla Divina Commedia di Dante, per il suo valore fondante nella tradizione letteraria italiana.Saranno selezionati percorsi di studio organici che, accanto ai classici, daranno spazio a moduli tematici o per genere o del tipo “incontro con l’opera” o “incontro con l’autore”.

Educazione linguisticaIn vista delle nuove competenze richieste agli studenti nella prima prova dell’Esame di Stato, continuerà nel triennio l’affinamento delle capacità di analisi dei testi e di quelle espositive; pertanto saranno oggetto di studio l’articolo di giornale (sia di cronaca che di opinione) e il saggio breve.

Metodologie

Sarà attuato il criterio della pluralità metodologica, in relazione alle situazioni delle singole classi e alle scelte didattiche dei docenti; sarà quindi possibile utilizzare la lezione frontale, la discussione, tesa a favorire negli alunni il ragionamento induttivo, il lavoro di gruppo, l’attività di laboratorio sia per l’educazione linguistica che letteraria, con la possibilità di sviluppare unità didattiche e moduli a carattere storico-culturale o per generi o per percorsi tematici.

Strumenti

Si mira ad un utilizzo consapevole dei testi in adozione, al fine di favorire l’apprendimento di un metodo di studio corretto, che consenta un’adeguata assimilazione delle conoscenze.Si cercherà di potenziare la lettura dei classici ma anche degli autori moderni, più vicini alla sensibilità dei giovani, stimolando gli studenti a frequentare la biblioteca dell’Istituto, quella di quartiere, quella comunale ecc. Sarà favorita, pur nel rispetto della libertà didattica di ciascun docente, la conoscenza dei linguaggi non verbali (iconico, gestuale, cinematografico, informatico ecc.), che consente l’approfondimento culturale, anche grazie al lavoro di interazione con gli insegnanti di altre discipline. Da alcuni docenti sarà proposta l’utilizzazione del laboratorio multimediale sia per le ricerche su Internet che per l’uso di Cd-Rom e l’elaborazione di ipertesti.

Verifica e valutazione

Verifiche orali: interrogazioni, questionari, esercizi di vario tipo(riassunto, relazione, analisi di testo), discussione in classe.Verifiche scritte: compiti scritte ed eventuali “terze prove” la cui valutazione ricade nell’orale.Per quanto riguarda lo specifico della disciplina si stabiliscono i seguenti criteri di valutazione:

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Classe ISi considera gravemente insufficiente un elaborato che non rispetta le consegne o risulta privo di una strutturazione adeguata, carente nelle informazioni e con numerose e gravi scorrettezze lessicali e morfosintattiche.E’ insufficiente l’elaborato che rispetta solo in parte la traccia o presenta una fragile strutturazione, con informazioni incerte e generiche e sporadici errori lessicali e morfosintattici.

Per raggiungere la sufficienza nelle prove scritte l’allievo deve:- produrre un elaborato pertinente, adeguatamente sequenzializzato, ricorrendo ad un’esposizione chiara e corretta ( nel concetto di correttezza si fanno rientrare i vari aspetti “formali”, quali lessico, elementi morfo-sintattici, punteggiatura)- un voto superiore alla sufficienza corrisponde alle medesime qualità con l’aggiunta di ricchezza lessicale e argomentazione articolata discretamente- un livello buono si riterrà raggiunto quando alle medesime qualità si aggiungerà la capacità di analizzare in modo analitico i contenuti

● Il livello di eccellenza prevede anche la capacità di rielaborare i contenuti e di saperli approfondirePer ciò che riguarda le verifiche orali:

- si considera gravemente insufficiente un livello di informazioni totalmente carente quando l’allievo non è neppure in grado di riassumere le conoscenze di base, oppure non è in grado di inserire nozioni seppur frammentarie in un discorso coerente.- è insufficiente una preparazione basata sull’apprendimento mnemonico, con un’evidente assenza di rielaborazione personale, o caratterizzata da conoscenze lacunose.

Per raggiungere la sufficienza l’allievo deve:-saper fare la parafrasi o il riassunto di un testo;-saper esporre le proprie conoscenze in forma comunicativa, anche se non sempre disinvolta;-sapere contestualizzare i testi sulla base dei contenuti svolti nel corso delle lezioni.

Per ottenere una valutazione discreta l’allievo deve:-esporre quanto ha appreso in modo logico e coerente;-individuare con precisione problemi e aspetti della storia letteraria;-produrre parziali collegamenti ed esporli con discreta sicurezza.

Per ottenere una valutazione buona e ottima l’allievo deve:-dimostrare una conoscenza approfondita della storia letteraria ed esporla in forma efficaceed accurata;-applicare autonomamente le competenze acquisite a un testo nuovo;saper discutere un testo con interpretazioni e collegamenti personali.

Classe IINelle prove scritte è insufficiente l’elaborato che rispetta solo in parte la traccia o presenta una fragile strutturazione, con informazioni incerte e generiche e sporadici errori lessicali e morfosintattici. Per raggiungere la sufficienza o una valutazione superiore nello scritto l’alunno deve:- potenziare le abilità richieste nella classe precedente- elaborare un testo corretto formalmente, il cui contenuto dimostri la capacità di cogliere collegamenti intertestuali e interdisciplinariPer ciò che riguarda le verifiche orali:- è insufficiente una preparazione basata sull’apprendimento mnemonico, con un’evidente assenza di rielaborazione personale, o caratterizzata da conoscenze lacunose.

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Per il raggiungimento della sufficienza o di valutazioni superiori alla sufficienza si ritengono necessarie: - la capacità di rielaborare i contenuti acquisiti con maggior consapevolezza rispetto alla classe prima- la capacità di istituire autonomamente collegamenti interdisciplinari- la capacità di esprimersi attraverso un linguaggio più articolato ed adeguato alla specificità della disciplina

Classe IIISia per le prove orali che scritte, l’alunno dovrà dimostrare di aver consolidato le abilità acquisite e di aver accresciuto le capacità di analisi e sintesi critica.Per la valutazione dell’elaborato scritto sarà utilizzata la seguente griglia, tratta dalla Guida per l’insegnante allegata a Raimondi-Anselmi-Chines-Menetti, Tempi e immagini della letteratura, B.Mondadori, vol.I, 2003

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI SCRITTI

1. Conoscenza: possedere i dati relativi all'argomento in oggetto.Competenza: possedere una competenza linguistica e comunicativa (precisione terminologica, correttezza formale, scioltezza espressiva).3. Capacità: formulare un elaborato coerente al suo interno e con le norme relative delle diverse tipologie testuali (analisi del testo, articolo di giornale, saggio breve, tema).

CONOSCENZELivello di prestazione Voto in decimi

Elaborato privo dei dati relativi all'argomento in oggetto o con dati gravemente errati 1-3

Elaborato con un numero esiguo di dati o con informazioni lacunose 3.5-4.5Elaborato con contenuti imprecisi o generici 5-5.5Elaborato che presenta un numero adeguato di dati pertinenti all'argomento in oggetto 6

Elaborato che presenta una discreta articolazione di contenuti 6.5-7Elaborato fornito di contenuti ampi e coerenti con l'argomento 7.5-8.5Elaborato che denota una conoscenza ampia, approfondita e completa dei dati relativi all'aromento in oggetto 9-10

COMPETENZELivello di prestazione Voto in decimi

Elaborato con numerosi e gravi errori morfosintattici, improprietà lessicali, pesantezza espressiva 1-3

Elaborato con alcuni errori formali, scelte lessicali non pertinenti, periodare faticoso 3.5-4.5

Elaborato con alcune imprecisioni non gravi e improprietà nell'esposizione 5-5.5Elaborato sostanzialmente corretto e lineare nella forma 6Elaborato corretto nella forma e nella scelta lessicale, dotato di un periodare lineare e scorrevole 6.5-7

Elaborato caratterizzato da proprietà di linguaggio e da forma efficace 7.5-8.5Elaborato espresso con proprietà lessicale e forma incisiva e orginale 9-10

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CAPACITA'Livello di prestazione Voto in decimi

Elaborato incoerente con la traccia e con la tipologia testuale, disorganico nella sua articolazione 1-3

Elaborato disordinato nella sua articolazione e poco coerente con la traccia e con la tipologia testuale 3.5-4.5

Elaborato solo parzialmente attinente alla traccia e alla tipologia testuale; presenza di alcune debolezze logiche 5-5.5

Elaborato fornito di sostanziale coerenza logica e pertinenza alla traccia e alla tipologia testuale 6

Elaborato rispondente alle norme relative alle diverse tipologie testuali, dotato di chiarezza e coerenza logica 6.5-7

Elaborato pienamente pertinente alla traccia e alla tipologia testuale, organico e coerente nell'articolazione dei contenuti 7.5-8.5

Elaborato pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale, fornito di argomentazioni complete e articolate e di collegamenti interdisciplinari

9-10

Si propongono i voti in base 10 per ogni categoria; delle tre singole valutazioni bisognerà poi formulare una media aritmetica.

Per quanto attiene invece alla valutazione delle prove orali, sarà utilizzata la seguente griglia:

Obiettivi: L’allievo deve dimostrare di:1. possedere adeguate conoscenze e informazioni (a livello quantitativo e qualitativo);2. saper comunicare efficacemente;3. saper organizzare e sintetizzare argomenti/conoscenze tenendo presente l’assunto del

quesito;4. riconoscere alcuni nuclei concettuali trasversali;5. rielaborar i contenuti in modo personale e critico.

GRIGLIA DI VALUTAZIONELivelli / bande di oscillazione Descrittori generali di livello Punti decimali

Ottimo Obiettivi raggiunti in modo ottimo: presenza piena di tutti gli aspetti richiesti in un quadro organico

109

BuonoObiettivi raggiunti in modo buono: conoscenza buona / soddisfacente sugli argomenti. Presenza di quasi tutti gli

aspetti richiesti, esposti in modo adeguato.8

Discreto / quasi discreto

Obiettivi raggiunti in modo soddisfacente: presenza della maggior parte degli aspetti richiesti 7

SufficienteObiettivi sostanzialmente raggiunti / raggiunti in modo globalmente positivo: presenza di quasi tutti i principali

aspetti / almento degli aspetti essenziali.6

Lievemente insufficiente

Obiettivi parzialmente raggiunti: si colgono carenze / limiti relativi ad aspetti importanti richiesti 5

Nettamente insufficiente

Obiettivi non raggiunti in modo netto: presenza solo di aspetti elementari in un quadro confuso / disorganico 4

Gravemente insufficiente

Obiettivi non raggiunti in modo grave: presenza solo di elementi isolati e scarsamente significativi

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Per i criteri di valutazione dell’Esame di stato, si riconferma tutto quello che è statoconcordato sopra e si raccomanda di mantenere gli stessi criteri che si applicano diconsuetudine ne corso dell’anno, secondo le indicazioni del P.O.F. Si fa inoltre riferimentoai seguenti elementi oggettivi di giudizio per una valutazione globale e complessiva dellostudente (considerando: estensione, rilevanza e profondità, costanza e metodo, formazione eautonomia raggiunte in ogni indicatore considerato):1. Conoscenze culturali acquisite2. Abilità logico-espressive dimostrate3. Impegno ed interesse per lo studio4. Comportamento e sviluppo della personalità.

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DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA / STORIA e DIRITTO /ECONOMIA

FILOSOFIA

Finalità formative

L’insegnamento della filosofia (e della storia) riveste un ruolo centrale nella formazione culturale degli allievi del triennio conclusivo del corso di studi classici e tale centralità si evidenzia anche nel dato materiale rappresentato dal monte ore annuale (100 ore) per ciascuna delle due discipline. Essa scaturisce da una scelta compiuta dal legislatore in un contesto culturale profondamente diverso rispetto all’attuale, in cui l’insegnamento della filosofia si riteneva dovesse essere destinato soltanto a una ristretta élite in grado di formare lo spirito nella sua integrità.

Gli orientamenti culturali e pedagogici oggi prevalenti ritengono che lo studio della filosofia debba entrare nei processi formativi di tutti gli indirizzi della scuola secondaria, adattandolo tuttavia alle diverse situazioni.

Finalità culturali

Per gli allievi dell’indirizzo umanistico-classico la formazione filosofica si realizza in connessione con lo studio delle lingue e letterature antiche, consentendo loro di avvicinarsi, con appropriati strumenti culturali e linguistici, alle opere che hanno dato vita alla tradizione filosofica occidentale. L’attenzione rivolta alla fase costitutiva del pensiero filosofico consentirà una migliore comprensione delle sue tappe successive nelle età tardo-antica e medievale, moderna e contemporanea.

Lo studio della filosofia non consisterà esclusivamente nell’analisi e nella contestualizzazione-realizzazione dei testi fondamentali della filosofia occidentale, interrogati con tutte le tecniche a nostra disposizione, ma si aprirà anche, ove possibile, alle culture non europee in particolare alla filosofia indiana e cinese.

Finalità orientate all’ esercizio del pensiero critico e della coerenza ed efficacia argomentativa

L’insegnamento-apprendimento della filosofia deve dare la possibilità all’allievo di “fare filosofia”, di attivare cioè l’esercizio del pensiero critico e della chiarificazione concettuale sia sulla propria esperienza personale sia sui più rilevanti problemi di natura antropologica, etico-politica, estetica e scientifica, che la società e la cultura del nostro tempo sono chiamate ad affrontare. Il pensiero critico si potrà inoltre consolidare se educato al confronto tra molteplici interpretazioni-soluzioni prospettate dal pensiero filosofico per ciascuno dei problemi che di volta in volta vengono analizzati. L’esame delle argomentazioni prodotte a sostegno delle diverse tesi favorirà l’acquisizione e lo sviluppo di schemi argomentativi coerenti ed efficaci. Questo percorso intende dare all’allievo strumenti interpretativi rigorosi

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del mondo attuale affinché gli sia possibile superare la comune visione stereotipata delle varie situazioni e possa invece interpretarle in maniera effettivamente critica.

Finalità orientate alla ricomposizione della frattura tra saperi umanistici e scientifici

La riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro “senso”, cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza umana, costituisce la premessa indispensabile per poter impostare un consapevole lavoro interdisciplinare teso a integrare approcci, metodologie e modelli esplicativi propri delle scienze umane con quelli che caratterizzano le scienze della natura. Del resto solo superando le rigide barriere disciplinari è ormai possibile tentare di comprendere e dare soluzione a tutta una serie di questioni che caratterizzano l’attuale condizione umana (questioni economico-sociali, ecologiche, bio-etiche, ecc.).

Obiettivi di apprendimento

Prima liceo

Conoscenza dei termini e dei problemi filosofici inerenti alla filosofia antica e medievale, il che sarà raggiunto se l’allievo sarà in grado di riconoscere i termini e i concetti fondamentali di un argomento filosofico presentato e di individuarne i significati.

Capacità di esporre in forma verbale o scritta un argomento proposto ed essere in grado di applicare termini e concetti studiati in situazioni diverse.

Seconde licealiGli obiettivi da raggiungere, oltre naturalmente a quelli già raggiunti in prima, dovranno essere quelli di:

Comprendere ed analizzare il pensiero filosofico, essendo in grado di esporre una determinata questione filosofica in modo chiaro e sintetico

Esporre in modo chiaro gli aspetti fondamentali di un pensiero filosofico nelle sue articolazioni, cogliendone in maniera analitica le specificità ed i nessi.

Inoltre essere in grado di analizzare un testo filosofico, comprendendone la struttura argomentativa.

Terze liceali (Oltre naturalmente a quanto raggiunto nelle classi precedenti) l’obiettivo è quello di

sviluppare la capacità di argomentazione, Essere in grado di mediare la logica formale con i contenuti riferiti opportunamente

ai temi dell’argomentazione filosofica proposta. Essere in grado di argomentare filosoficamente sia in forma orale che scritta e di

elaborare un testo filosofico. Essere in grado di utilizzare le conoscenze filosofiche acquisite nell’interpretazione

dei problemi che la realtà attuale fa emergere, in un’ottica transdisciplinare.

Conoscenze fondamentali

Nel triennio conclusivo del liceo classico lo studio della filosofia verrà affrontato mantenendo - in forma rinnovata rispetto al passato - la forma della ricostruzione storica del pensiero occidentale mediante l’illustrazione delle linee essenziali della filosofia antica,

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medievale e umanistico-rinascimentale nel I anno, della filosofia moderna nel II anno, della filosofia dei secoli XIX e XX nel III anno.

Nel I anno sarà lasciato ampio spazio per la presentazione - anche attraverso la lettura e l’analisi di significative sezioni delle opere - del pensiero filosofico di Platone e/o di Aristotele.

Per quanto concerne la filosofia del mondo tardo antico e medievale agli allievi verrà proposto l’esame delle tematiche affrontate da pensatori come Agostino, Averroè, Tommaso d’Aquino.

Per quanto concerne la filosofia umanistico-rinascimentale si prenderà in considerazione il contributo al pensiero occidentale di uno o più autori italiani (Valla, Telesio, Bruno, Campanella…) ed eventualmente di uno o più autori non italiani (Cusano, Erasmo …).

Nel II anno la modernità sotto il profilo filosofico verrà indagata facendo riferimento sia a uno o più sistemi filosofici razionalistici (Descartes, Leibniz, Spinoza), sia a una o più filosofie empiristiche (Locke, Hume).

Verrà riservato uno spazio ampio alla presentazione del pensiero filosofico di Kant illustrato anche attraverso una selezione significativa di pagine tratte dalla sue opere.

Nel II anno saranno, inoltre, affrontate le due seguenti trattazioni tematiche:

Il paradigma della scienza moderna; Le teorie della politica e della società nel pensiero moderno.

Nelle classi sperimentali è prevista la trattazione della filosofia dell’idealismo tedesco e del pensiero di Hegel nella classe seconda liceale. Nelle sezioni non sperimentali lo studio della filosofia post-kantiana e, in particolare, di quella di Hegel è lasciato alla classe terza liceale.

Al di là della collocazione nella classe seconda o terza, va comunque riservato un adeguato spazio per l’esame dei caratteri fondamentali del sistema filosofico di Hegel illustrato attraverso una selezione significativa di pagine tratte dalla sue opere.

Nel III anno le filosofie dei secoli XIX e XX verranno analizzate in modo tale che siano affrontate le seguenti trattazioni tematiche:

La questione ontologica nelle filosofie post-hegeliane;

Le filosofie della storia, della società e della politica;

Le filosofie della scienza;

Il pensiero morale.

Per quanto concerne la filosofia del Novecento, gli allievi esamineranno almeno un autore della tradizione continentale (Husserl, Heidegger, Gadamer…) e almeno un autore della tradizione analitica (Russel, Moore, Wittgenstein,…).

Accanto alle conoscenze fondamentali relative al curricolo di filosofia che vengono proposte unitariamente per tutti gli allievi del liceo classico, è previsto che ogni docente sviluppi con particolare attenzione uno o più percorsi tematici relativi ai più rilevanti problemi filosofici nel loro sviluppo dall’antichità al Novecento.

Indicazioni metodologiche

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Le scelte metodologiche rispondono alla convinzione che l’insegnamento della filosofia nella scuola secondaria sia da intendersi come educazione alla ricerca: non come pura e semplice trasmissione di un sapere compiuto, ma acquisizione di un abito di riflessione e di una capacità di dialogare con gli autori. Gli argomenti del programma di filosofia saranno – ogniqualvolta ciò sia possibile – illustrati attraverso la lettura dei “testi”, cioè di alcune opere o sezioni di opere dei filosofi presi in esame. La scelta dei “testi” dovrà tener conto della loro leggibilità, cioè dell’accessibilità del linguaggio e dei contenuti, commisurata al grado di conoscenze possedute dallo studente. Dai “testi” andranno ricavati i concetti, le teorie, le modalità di argomentazione, ecc.

Per consentire all’allievo di attivare l’esercizio del pensiero critico è stato avviato nel corso dell’anno scolastico 2000/2001 il progetto di “laboratorio didattico di filosofia”, in cui:

sarà possibile utilizzare tutte le risorse dell’“Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche” e, più in generale le risorse filosofiche rinvenibili sulla rete INTERNET;

si potranno consultare le banche-dati su CD-ROM relative alle opere dei classici del pensiero;

si potranno avviare forme di collaborazione-interazione tra gli allievi e tra allievi e docenti nella costruzione – da parte di singoli o di gruppi di allievi - di testi e ipertesti di argomento filosofico;

sarà possibile uscire dai ristretti confini dell’istituto, mettendo in rete ciò che si è prodotto.

Valutazione e verifiche

Attraverso le prove di verifica verrà accertato il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli allievi. Le prove potranno essere:

a. la tradizionale interrogazione;

b. il dialogo e la partecipazione alla discussione organizzata;

c. esercizi di filosofia quali: la ricerca delle parole chiave di un testo, la ricerca della definizione dei concetti, la parafrasi, il riassunto ed il commento personale dei testi;

d. la composizione di scritti sintetici che esprimano le capacità argomentative possedute.

Il ricorso a quest’ampia gamma di prove è giustificato dal fatto che l’educazione filosofica richiede il possesso sicuro degli strumenti della comunicazione sia orale che scritta.

Per ciascuna verifica o ciclo di verifiche orali e scritte vengono fissati i criteri di valutazione e gli standard minimi relativi alle competenze che si ritiene debbano essere necessariamente possedute dall’allievo.

E’ opportuno inoltre richiamare l’attenzione sulla distinzione tra le verifiche formative – che dovranno essere tempestive e frequenti, essendo finalizzate al recupero delle carenze, e le valutazioni sintetiche, che si riferiscono ai livelli conoscitivi raggiunti nelle fasi conclusive del trimestre e/o del pentamestre.

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Il Dipartimento ha individuato i seguenti indicatori per la realizzazione degli obiettivi più significativi dell’insegnamento della disciplina.

1. Obiettivo

Conoscenza dei termini e dei concetti filosofici

Indicatori

a. Essere in grado di riconoscere i termini e i concetti fondamentali di un testo filosofico presentato e di individuarne i significati

b. Essere in grado di applicare termini e concetti studiati in situazioni diverse.

2. Obiettivo

Comprensione ed analisi del pensiero filosofico

Indicatori

a. Essere in grado di esporre una determinata questione filosofica in modo chiaro e sintetico.

b. Essere in grado di esporre in modo chiaro gli aspetti fondamentali di un pensiero filosofico nelle sue articolazioni, cogliendone in maniera analitica le specificità ed i nessi.

3. Obiettivo

Sviluppo della capacità d'argomentazione

Indicatori

a. Essere in grado di mediare la logica formale con i contenuti riferiti opportunamente ai temi dell’argomentazione filosofica proposta

4. Obiettivo

Analisi del testo filosofico.

Indicatori

a. Essere in grado di contestualizzare il testo proposto a diversi livelli (opera, genere, autore, periodo)

b. Essere in grado di comprenderne la struttura argomentativa

c. Essere in grado di riconoscere le sequenze dell’argomentazione, i termini, i concetti.

STORIA

Finalità formative

Le finalità dell’insegnamento-apprendimento della storia nelle istituzioni scolastiche italiane ed europee si sono modificate profondamente negli ultimi decenni e, al tempo stesso, moltiplicate in relazione alle opzioni metodologiche delle diverse scuole storiografiche e ai modelli esplicativi privilegiati da ciascuna di esse.

Forse è più facile riconoscere – da parte di chi è chiamato a insegnare questa disciplina, la “storia”, in cui si intrecciano e confluiscono tante diverse “storie” (storia economica e sociale, religiosa, politico-diplomatica, delle mentalità, delle donne, della scienza e della tecnologia, ecc.) le finalità in cui non ci si riconosce (rifiuto dell’insegnamento storia

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concepita come indottrinamento, rifiuto della storia concepita in termini finalistici e giustificazionistici, rifiuto della storia come strumento per forgiare identità esclusiviste e aggressive, rifiuto della storia come puro contenitori di “fatti”, ecc.) piuttosto che quelle che necessariamente debbono essere perseguite al fine di consentire agli allievi una conoscenza non superficiale delle epoche passate e del mondo attuale.

Essa si dovrà - se non altro - fondare su criteri “oggettivi”, non nel senso che siano “indiscutibili” ma nel senso che poggiano su “evidenze” - fornite di volta in volta dalla demografia storica, dai documenti e dalle testimonianze di cui siamo in possesso sulla storia religiosa, militare, delle classi sociali, ecc. - da cui il lavoro dello storico non può prescindere.

Una prima finalità dello studio della storia nella scuola secondaria dovrà proprio essere il venire a contatto con una delle forme essenziali della cultura occidentale: la ricostruzione “scientifica” della memoria individuale e collettiva.

Una seconda finalità – che nulla ha a che vedere con l’esaltazione acritica della propria “identità” nazionale, linguistica, religiosa, ecc. in termini di pura e semplice contrapposizione rispetto alle altre “identità”, piccole o grandi che siano – è quella di consentire agli adolescenti e ai giovani di conoscere nelle loro linee fondamentali la storia d’Italia – includendo ovviamente non solo la storia d’Italia dall’unificazione a oggi, ma anche quella degli antichi Stati italiani – e la storia della regione in cui essi vivono (nel nostro caso la storia del Friuli e di Trieste, posta anche in relazione con le complesse vicende storiche delle aree finitime). Storia d’Italia e storia del Friuli e di Trieste andranno inserite – come è ovvio – nel più ampio quadro della storia europea, a cui sarà dato un forte risalto, anche in relazione ai processi di integrazione economica politica e culturale dei diversi paesi dell’Unione europea di cui siamo spettatori.

Questo forte accento sulla storia d’Europa è necessario per poter comprendere le istituzioni, la cultura e la società in cui gli allievi sono inseriti, ma non andrà inteso in termini di orgogliosa rivendicazione di un “primato” rispetto ad altre culture e società (africane, asiatiche, americane) che, nei limiti in cui sarà possibile, e soprattutto per gli ultimi due secoli, verranno fatte oggetto di studio attento e cercando di non assumere esclusivamente il punto di vista dei “vincitori” ma anche quello dei “vinti”. Del resto l’orizzonte in cui siamo ormai inseriti è quello della “globalizzazione”, del multiculturalismo, delle forti presenze nei paesi europei di comunità di immigrati caratterizzati da diversi idiomi e credi religiosi e con memorie individuali e collettive lontane rispetto alle nostre. E’ inevitabile il confronto non solo sulle diversità per come esse si presentano oggi, ma anche sulle loro origini remote.

Una terza finalità dell’insegnamento-apprendimento della storia – connessa alla scelta di riservare alla sola storia del Novecento l’anno conclusivo del corso di studi – è data dal mettere in crisi una concezione del passato e soprattutto del passato più recente, fondata su luoghi comuni passivamente e acriticamente assimilati. Ad essa va sostituita una concezione problematica della storia intesa come insieme di metodi per interrogare il passato e per tentare di elaborare risposte coerenti a quelle domande.

Obiettivi di apprendimento

In prima liceo l'allievo dovrà saper ricostruire la complessità di un fatto storico, riconoscendo la molteplicità delle strutture che possono averlo determinato e che lo condizionano, essendo in grado di esporre in modo chiaro, sia in forma scritta che orale, le cause generatrici di una determinata situazione storica, fatto o periodo, cogliendo le varie componenti. che lo hanno determinato e riuscendo a valutare la gerarchia dei fattori in gioco.

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In seconda liceo l’allievo dovrà essere in grado (oltre a quanto già raggiunto in prima) , anche se a livello di avvio della capacità, di riconoscere e comparare i modelli esplicativi elaborati dai diversi indirizzi storiografici, essendo capace di presentare e confrontare le tesi storiografiche più accreditate trattate in relazione ad un argomento.Inoltre dovrà sapere servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico, essendo in grado di ricavare da una fonte (film, arte figurativa, romanzo) le tesi storiografiche, i dati e la forma della comunicazione impiegata.In terza liceo (oltre a quanto già raggiunto nelle classi precedenti) dovrà essere in grado di riconoscere e comparare i modelli esplicativi elaborati dai diversi indirizzi storiografici, essendo capace di presentare e confrontare le tesi storiografiche più accreditate trattate in relazione ad un argomento. Inoltre, dovrà aver acquisito una terminologia storica e schemi argomentativi appropriati, essendo in grado di riconoscere i termini e i concetti fondamentali di una fonte storica o storiografica e di individuarne i significati, di applicare termini e concetti studiati in situazioni diverse, di ricostruire le sequenze di un’interpretazione storiografica, di costruire un’argomentazione appropriata sulla base dei dati acquisiti in seguito ad una ricerca sulle fonti.Inoltre, dovrà saper riconoscere le questioni più significative della realtà sociale e culturale del nostro tempo, individuandone i tratti essenziali per poterle affrontare con strumenti razionali, essendo in grado tramite l’utilizzo della stampa periodica di interpretare l’attualità storica in sé, di ricostruire i processi che anno determinato il fatto storico attuale, di valutare con autonomia critica il fatto storico attuale.Conoscenze fondamentali

Nel triennio conclusivo del liceo classico lo studio della storia verrà affrontato presentando nelle sue dimensioni fondamentali (politica, economia, società, istituzioni, mentalità, cultura) le epoche storiche che vanno dal tramonto del Medioevo alla seconda metà del Novecento. I limiti cronologici fissati dal decreto n. 682 del 4.11. per la suddivisione annuale del programma di storia valevole per il triennio conclusivo della scuola secondaria superiore sono infatti i seguenti: 3° anno - dalla crisi economica del XIV secolo alla prima metà del Seicento; 4° anno - dalla seconda metà del Seicento alla fine dell’Ottocento; 5° anno - il Novecento.

Nel 3° anno (I liceo classico) si prenderanno in considerazione le seguenti epoche storiche: 1) la crisi del Trecento e la transizione dal Medioevo all’età moderna; 2) l’età del Rinascimento e della Riforma; 3) l’età dell’assolutismo.

A titolo indicativo si ritiene utile menzionare alcuni temi e aspetti che di norma vengono affrontati in modo ampio e approfondito nella manualistica storica destinata agli allievi della I liceo: a) l’emergere delle monarchie nazionali; b) la formazione e l’evoluzione degli Stati regionali italiani; c) Umanesimo e Rinascimento; d) Europa cristiana e Impero ottomano nei secoli XIV - XVI; e) esplorazione e conquista di nuovi mondi: le Indie orientali e le Americhe; f) Riforma e Controriforma; g) la nascita dello Stato moderno; h) le grandi monarchie europee del XVI secolo; i) la crisi del ‘600 e la guerra dei Trent’anni; l) la rivolta dei Paesi Bassi e le rivoluzioni del ‘600 in Inghilterra.

Nel 4° anno (II liceo classico) si prenderanno in considerazione le seguenti epoche storiche: 1) l’Europa nell’età di Luigi XIV; 2) l’età dell’illuminismo; 3) l’età delle rivoluzioni borghesi (industriale, americana, francese) e del dominio napoleonico; 4) età

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della Restaurazione e delle rivoluzioni nella prima metà del secolo XIX; 5) la seconda metà del secolo XIX.

A titolo indicativo si ritiene utile menzionare alcuni temi e aspetti che di norma vengono affrontati in modo ampio e approfondito nella manualistica storica destinata agli allievi della II liceo: a) la concezione assolutistica del potere messa a confronto con l’indirizzo liberale e costituzionale; b) l’azione riformatrice dei sovrani illuminati; c) le colonie inglesi e la fondazione degli Stati Uniti d’America; d) i caratteri e le tappe fondamentali della Rivoluzione francese; e) i caratteri fondamentali dell’età napoleonica; f) i caratteri fondamentali della rivoluzione industriale; g) i nazionalismi europei e la rivoluzione democratica del 1848; h) il Risorgimento italiano e l’unificazione tedesca; i) i caratteri fondamentali dello Stato italiano dal 1861 all’età giolittiana; l) questione sociale e movimento operaio.

Nel 5° anno (III liceo classico) si prenderanno in considerazione le seguenti epoche storiche: 1) l’età dell’imperialismo; 2) la prima guerra mondiale; 3) il periodo tra le due guerre; 4) la seconda guerra mondiale; 5) il periodo 1945-1990; 6) il mondo dopo la caduta del comunismo e la fine dell’equilibrio bipolare.

A titolo indicativo si ritiene utile menzionare alcuni temi e aspetti che di norma vengono affrontati in modo ampio e approfondito nella manualistica storica destinata agli allievi della III liceo: a) caratteri e interpretazioni dell’imperialismo e del colonialismo; b) l’Italia giolittiana; c) caratteri e fasi della Grande Guerra; d) la rivoluzione russa ; e) i regimi reazionari di massa; f) il regime comunista staliniano; g) le democrazie tra le due guerre; h) i caratteri e le fasi della Seconda guerra mondiale; i) il genocidio degli ebrei; l) il fenomeno della Resistenza italiana ed europea; m) il processo della decolonizzazione; n) la divisione del mondo in blocchi contrapposti; o) la costituzione della Repubblica italiana e le diverse fasi di sviluppo del sistema politico italiano nella seconda metà del ‘900; p) la caduta del comunismo.

Indicazioni metodologiche

Le scelte metodologiche rispondono alla convinzione che l’insegnamento della storia nella scuola secondaria non possa limitarsi ad essere la pura e semplice trasmissione di contenuti, ma debba condurre gradualmente all’acquisizione di una serie di strumenti logici e linguistici, indispensabili per poter interpretare le ricostruzioni storiografiche – a partire da quella veicolata dai manuali scolastici – e, in taluni casi, le fonti storiche. Gli argomenti del programma di storia saranno – ogniqualvolta ciò sia possibile – illustrati attraverso la lettura di documenti, testimonianze e autorevoli interpretazioni storiografiche. La scelta dei “testi” da proporre agli allievi dovrà tener conto della loro leggibilità, cioè dell’accessibilità del linguaggio e dei contenuti, commisurata al grado di conoscenze possedute dallo studente. Per consentire all’allievo di partecipare attivamente all’attività didattica si utilizzeranno le strutture e le risorse del laboratorio didattico di storia, in cui:

sarà possibile utilizzare le risorse di argomento storico rinvenibili sulla rete INTERNET;

si potranno consultare i CD-ROM di argomento storico posseduti dallo “Stellini”;

si potranno analizzare i contenuti e studiare i linguaggi delle testimonianze visive e sonore di argomento storico rinvenibili nei programmi radiofonici e televisivi;

si potranno analizzare i contenuti e le forme espressive di una serie di film storici posseduti dallo “Stellini”;

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si potranno avviare forme di collaborazione-interazione tra gli allievi e tra allievi e docenti nella costruzione – da parte di singoli o di gruppi di allievi - di testi e ipertesti di argomento storico;

sarà possibile uscire dai ristretti confini dell’istituto, mettendo in rete ciò che si è prodotto.

Valutazione e verifiche

Attraverso le prove di verifica verrà accertato il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli allievi. Le prove potranno essere: a) la tradizionale interrogazione; b) il dialogo e la partecipazione alla discussione organizzata; c) esercizi di analisi e comprensione dei documenti e delle testimonianze storiche prese in esame; d) esercizi di analisi e comprensione delle interpretazioni storiografiche prese in esame.

Il ricorso a quest’ampia gamma di prove è giustificato dal fatto che la formazione di capacità e competenze in campo storico richiede l’affinamento degli strumenti della comunicazione sia orale che scritta.

Per ciascuna verifica o ciclo di verifiche orali e scritte vengono fissati i criteri di valutazione e gli standard minimi relativi alle competenze che si ritiene debbano essere necessariamente possedute dall’allievo.

E’ opportuno inoltre richiamare l’attenzione sulla distinzione tra le verifiche formative – che dovranno essere tempestive e frequenti, essendo finalizzate al recupero delle carenze--, e le valutazioni sintetiche, che si riferiscono ai livelli conoscitivi raggiunti nelle fasi conclusive del trimestre e/o pentamestre.

Obiettivi più significativi dell’insegnamento della disciplina.1. Obiettivo

Ricostruire la complessità di un fatto storico riconoscendo la molteplicità delle strutture che possono averlo determinato e che lo condizionano.

2. Obiettivo

Servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico.

Indicatori

a. Essere in grado di analizzare un documento e di utilizzarlo ai fini della presentazione di un determinato fatto.

b. Essere in grado di ricavare da una fonte (film, arte figurativa, romanzo) le tesi storiografiche, i dati e la forma della comunicazione impiegata.

3. Obiettivo

Acquisire una terminologia storica e schemi argomentativi appropriati.

Indicatori

a. Essere in grado di esporre in modo chiaro, motivato, le cause generatrici di una determinata situazione storica, fatto o periodo, cogliendo le varie componenti che lo hanno determinato e riuscendo a valutare la gerarchia dei fattori in gioco.

4. Obiettivo

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Riconoscere e comparare i modelli esplicativi elaborati dai diversi indirizzi storiograficiIndicatori

a. Essere in grado di presentare e confrontare le tesi storiografiche più accreditate trattate in relazione ad un argomento.

b. Essere in grado di applicare termini e concetti studiati in situazioni diverse

c. Essere in grado di ricostruire le sequenze di un’interpretazione storiografica

d. Essere in grado di costruire un’argomentazione appropriata sulla base di dati acquisiti in seguito ad una ricerca sulle fonti.

5.Obiettivo

Riconoscere le questioni più significative della realtà sociale e culturale del nostro tempo individuandone i tratti essenziali per poterle affrontare con strumenti razionali

Indicatori

a. Essere in grado tramite l’utilizzo della stampa periodica di interpretare l’attualità storica in sé.

b. Essere in grado di ricostruire i processi che hanno determinato il fatto storico attuale

c. Essere in grado di valutare con autonomia critica il fatto storico attuale.

Finalità formative e culturali dell’insegnamento dell’Educazione Civica

L’insegnamento dell’Educazione Civica, riconfermato dalla c.m. n° 58 dell’8 febbraio 1996, è parte integrante, ma anche autonoma, dell’insegnamento della Storia nel triennio liceale; esso è finalizzato all’educazione degli allievi ad essere cittadini consapevoli del cammini Istituzionale dello Stato Italiano dalla sua formazione (1861) ad oggi.

Obiettivi di apprendimento

L’insegnamento della disciplina tende a creare negli allievi la consapevolezza della cittadinanza attraverso lo studio e la conoscenza dei fondamentali diritti e doveri del cittadino, dell’ordinamento dello Stato e dei suoi organismi più significativi, dallo Statuto Albertino alla Costituzione Repubblicana:1848/1948.

Indicazioni metodologiche

Le metodologie di insegnamento si richiamano a quelle indicate per la Storia e ove possibile saranno offerti agli studenti supporti ai contenuti, di volta in volta affrontati, attraverso il contributo di specialisti della materia, con strumenti audiovisivi e multimediali.

Valutazioni e verifiche

Molti degli aspetti culturali di questa disciplina si riferiscono al percorso istituzionale dell’Italia unita; per questo essa sarà legata alla Storia e le verifiche e le valutazioni saranno, inevitabilmente, quelle adottate, appunto, per la Storia.

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GRIGLIA per la valutazione in STORIA E FILOSOFIA

VALUTAZIONE

Conoscenza degli argomenti

storico-filosofici

Proprietà lessicale/Coerenza,chiarezza

e organicità espositiva

Efficacia argomentativae capacità di approfondimento

e rielaborazione

10

Completa ed approfondita

Lessico ricco ed accurato

Applicazione delle conoscenze a problemi complessi in modo corretto ed autonomo con soluzioni efficaci,

originali. L’allievo coglie implicazioni, compie correlazioni pertinenti, analisi approfondite in modo

critico e creativo.

9

Completa con approfondimenti autonomi

Esposizione fluida con utilizzo di

corretto linguaggio specifico

Applicazione delle conoscenze a problemi complessi attraverso soluzioni autonome corrette ed efficaci. L’allievo coglie implicazioni, compie correlazioni pertinenti, analisi approfondite con rielaborazioni autonome.

8

Completa con approfondimenti autonomi

Proprietà linguistica Applicazione delle conoscenze anche a problemi complessi in modo corretto ed autonomo; l’allievo coglie implicazioni, compie correlazioni con qualche lieve imprecisione.

7

Completa Esposizione corretta e sostanziale

proprietà linguistica

Applicazione corretta delle conoscenze anche a problemi complessi, con lievi imperfezioni, l’allievo coglie implicazioni, propone analisi coerenti ed abbastanza complete.

6

Essenziale Esposizione complessivamente

corretta

Applicazione corretta delle conoscenze fondamentali, l’allievo coglie, analizza semplici informazioni, è capace di gestire semplici situazioni nuove.

5

Superficiale ed incompleta

Esposizione molto semplice con alcuni

errori

L’allievo coglie solo semplici informazioni e analizza solo se guidato

4Scarsa Esposizione

frammentaria ed inesatta

L’allievo, neppure guidato, coglie semplici informazioni.

3 Nulla Incapacità di

costruire un semplice discorso

L’allievo è incapace di individuare il senso delle richieste.

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DIRITTO ED ECONOMIA

Obbiettivi disciplinari riferiti al biennio e al triennio. Sperimentazione.

BIENNIO

Gli aspetti dello studio del Diritto nel biennio sono :

- saper riconoscere, spiegare e utilizzare il linguaggio economico e giuridico necessari ad ogni cittadino;

- saper individuare le categorie concettuali fondamentali nel diritto e nell’economia;

- saper interpretare il testo costituzionale identificandone

a) le radici storiche e le matrici culturali con i valori ad esse sottesi, la struttura formale e il funzionamento reale della Costituzione

b) le istituzioni in cui è articolato l’ordinamento giuridico dello Stato;

- imparare e conoscere i settori di attività prevalenti sul territorio e gli operatori economici fondamentali;

- saper descrivere il ruolo dello Stato in campo economico;

- saper autonomamente consultare le fonti giuridiche ed economiche;

- saper confrontare soluzioni e modelli studiati con situazioni reali.

TRIENNIO

L’insegnamento del Diritto ha alcune finalità specifiche così sintetizzabili:

- consentire un più marcato coinvolgimento dell’allievo nell’articolata rete dei rapporti pubblici e privati in conformità agli interessi generali della comunità;

- realizzare una integrazione per quanto riguarda le competenze linguistiche consolidate con lo studio delle materie di indirizzo, con il linguaggio tecnico, specifico proprio del diritto e dell’economia;

- potenziare le abilità di sintesi e la capacità di sistematizzare in categorie generali e astratte, grazie ai processi di astrazione e insieme di formalizzazione che caratterizzano la logica giuridica;

- contribuire allo sviluppo di una “forma mentis” tale da consentire un’analisi dei fenomeni sociali, valorizzando le capacità acquisite dell’allievo nelle altre discipline e forte valenza formativa;

- evidenziare l’evoluzione di norme attraverso l’analisi storica, al fine di coglierne le costanti le costanti, gli elementi di relatività e di dipendenza rispetto al contesto socio-culturale;

- cogliere, trasversalmente con lo studio della Storia e della Filosofia, la complessività delle costruzioni teoriche e i metodi di indagine critica;

- presentare una particolare prospettiva di analisi relativamente alla differenza fra i tempi della storia delle istituzioni giuridiche e quelli della storia politica;

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- delineare, con gli altri insegnamenti, un quadro di riferimento culturale e consentire di identificare una comune radice europea.

Obiettivi didattici generali e specifici:l'acquisizione di nuovi codici linguistici da intendersi anche come parte della competenza comunicativa complessiva necessaria ad affrontare il mondo attuale; l'esercizio di abilità logico - formali, sempre più indispensabili al cittadino che voglia dialogare e contemporaneamente valorizzare le proprie vocazioni. l'avvio di un processo di consapevolezza dei nessi di causalità e di interdipendenza fra i fenomeni politici, economici e giuridico - istituzionali nel contesto nazionale ed europeo in particolare.

Indicatori di apprendimento: L’ esposizione in forma chiara e coerente. L’ uso della terminologia appropriata. La conoscenza dei contenuti. La capacità di definire con precisione e completezza. La capacità di selezionare i concetti. La capacità di classificare e sistematizzare secondo logiche diverse. La capacità di cogliere le logiche e le “ratio” delle disposizioni e dei precetti

giuridici. Il grado di abilità di utilizzare semplici rappresentazioni simboliche e statistiche

relative ai fenomeni economici. Il grado di abilità nell’argomentare.

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DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA

MATEMATICA

Obiettivi educativi dell’insegnamento della matematicaLa Matematica, soprattutto in un Liceo Classico, deve essere concepita come un linguaggio universale e flessibile, fruibile in contesti di vario genere e non soltanto in quelli squisitamente scientifici o tecnici. La sua struttura logico-formale, oltre che a potenziare le capacità di astrazione ed intuizione, si rivela preziosa per stimolare la creatività e sviluppare le abilità espressive. Si tratta pertanto di una disciplina con indubbie valenze formative trasversali, indispensabili per garantire una solida cultura di base e promuovere una formazione equilibrata degli adolescenti. La particolare natura della disciplina stimola e promuove lo sviluppo di una cultura scevra da localismi e dunque sovranazionale.

Finalità formative della matematica e contesti atti al loro sviluppo- Abituare gli alunni a sostenere le proprie tesi con argomentazioni logicamente

consistenti, avendo cura di esplicitare le ipotesi eventualmente assunte.- Sviluppare le capacità logico-deduttive mediante lo studio della geometria e, più in

generale, attraverso la consuetudine con la struttura logico-formale della materia.- Stimolare le doti di intuizione e di creatività attraverso l’analisi di situazioni

problematiche di vario genere o giochi logici.- Sviluppare le capacità di analisi, promuovendo l’abitudine a scomporre un problema

nelle sue sottorichieste- Promuovere l’uso di un linguaggio sobrio e rispettoso delle terminologie specifiche,

evitando ambiguità e superficialità nel processo di comunicazione.

Obiettivi di apprendimento - Acquisizione di una sicura padronanza del linguaggio e del simbolismo specifico della

disciplina.- Capacità di risolvere problemi utilizzando gli algoritmi studiati o proponendo strategie

originali.- Potenziamento delle capacità di astrazione, generalizzazione e formalizzazione.- Capacità di inquadrare storicamente le maggiori conquiste del pensiero matematico.- Capacità di stabilire collegamenti interdisciplinari pertinenti.Per quanto riguarda la scansione degli obiettivi per classi parallele, fermo restando il fatto che sono comuni ai corsi tradizionali e a quelli sperimentali, si decide quanto segue:

al biennio saranno curati in particolare il primo obiettivo (relativo al linguaggio e al simbolismo) e la prima parte del secondo (trasferimento degli algoritmi studiati ai problemi), mentre i rimanenti riguarderanno prevalentemente il triennio conclusivo.

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Conoscenze fondamentali del biennio- Calcolo numerico in N, Z, Q. Particolare riguardo sarà rivolto alle proprietà formali delle

operazioni- Calcolo letterale: monomi e polinomi e operazioni con essi. Prodotti notevoli.- Linguaggio degli insiemi: rappresentazione, operazioni tra insiemi e relative proprietà.- Introduzione alla geometria razionale. Primi assiomi e teoremi. - Scomposizioni in fattori dei polinomi.- Frazioni algebriche e operazioni con esse.- Geometria: criteri di congruenza dei triangoli, teoremi sul parallelismo fra rette, teoremi

su alcune proprietà fondamentali dei triangoli, teoremi sulla circonferenza ed altri luoghi geometrici.

- Equazioni e problemi di primo grado.

Conoscenze fondamentali del triennio- Relazioni: proprietà e classificazione.- Concetto di funzione e classificazione di funzioni.- Disequazioni di primo grado.- Teoremi di Pitagora e di Euclide. Similitudine.- Equazioni letterali e sistemi di equazioni lineari. Disequazioni fratte. Sistemi di

disequazioni.- I numeri irrazionali e il calcolo con i radicali.- Equazioni e disequazioni di 2° grado.- Equazioni esponenziali e logaritmiche.- Introduzione alla geometria Analitica. Concetto di grafico. Equazione di una retta. Le

coniche: problemi e applicazioni.- Trigonometria: Funzioni fondamentali e loro rappresentazione grafica. Relazioni

goniometriche fondamentali. Risoluzione di equazioni goniometriche. Risoluzione di triangoli rettangoli e qualsiasi.

- Studio di funzioni elementari.

La valutazione e la verificaIl profitto degli alunni viene valutato attraverso verifiche periodiche che l’insegnante sceglie tra le seguenti tipologie: verifiche scritte di tipo tradizionale (tanto su di un modulo o unità didattica che su più moduli), test di verifica rapida su un singolo argomento, quesiti a risposta multipla, interrogazioni tradizionali. Ciascuna di queste tipologie può contribuire in modo determinante alla valutazione di fine trimestre/pentamestre. Ovviamente, anche la partecipazione al dialogo didattico e gli “interventi dal posto” possono contribuire alla formazione del voto. La distinzione tra votazione scritta e orale è comunque da ritenersi superata.Per quanto riguarda le prove scritte i docenti stabiliscono inoltre checon le stesse vogliono raggiungere i seguenti obiettivi:comprensione: conoscenza delle regole e degli argomenti studiati;

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chiarezza: esporre con lucidità, rispettando le consegne, l’argomentooggetto della verifica;calcolo: svolgere gli esercizi in modo efficiente e corretto.Ai fini della correzione, dovrà essere consegnata una sola versione diogni esercizio svolto. Non verranno presi in considerazione gli eserciziil cui svolgimento verrà presentato in modo confuso e frammentario e privodi chiare indicazioni circa la sequenza logica dello stesso.Si prende in esame la griglia di valutazione delle prove adottata loscorso anno e se ne conferma l’utilizzo sia per le prove scritte che perquelle orali, ferma restando la distinzione tra misurazione e valutazione.

SperimentazioneIl programma della sperimentazione si diversifica sia per l’anticipazione di alcuni elementi di Algebra e di Geometria Analitica al biennio, sia per l’introduzione dei seguenti argomenti:

- nel quinquennio: Informatica- nel biennio: nozioni basilari di Statistica (per le classi più motivate)- nella terza classe liceale: Analisi infinitesimaleL’Informatica è intesa sia come contenuto trasversale alle varie discipline e tecnologia che potenzia le possibilità e l’accesso all’informazione, sia come conoscenza delle principali strutture di programmazione. Questo nella consapevolezza che la programmazione contribuisce in maniera determinante a far acquisire precisione nell’esposizione, a comprendere la necessità del rigore logico e sollecita una riflessione critica sull’uso della macchina, mettendo in luce la possibilità di un uso non passivo della stessa.

Ambienti di lavoro: Excel, Cabri. Linguaggio di programmazione: Pascal.

L’Analisi al 5° anno, oltre a essere molto utile dal punto di vista pratico per gli studenti che intendono proseguire gli studi universitari in facoltà Scientifiche, permette efficaci collegamenti con la filosofia e offre spunti significativi per approfondimenti in Storia della matematica. I suoi contenuti sono

Analisi infinitesimale. Concetto e definizione formale di limite di una funzione Teoremi fondamentali, limiti notevoli, forme indeterminate. Definizione di continuità di una funzione in un punto e in un intervallo. Calcolo di limiti. Derivata: concetto e definizione e sue interpretazioni. Derivate di alcune funzioni elementari. Integrali. Il problema delle primitive e l’integrale indefinito. Integrazioni immediate. Definizione e proprietà dell’integrale definito, significato geometrico.

FISICA

Obiettivi educativi dell’insegnamento della FisicaLo studio della fisica negli ultimi due anni del corso si inserisce nel quadro educativo generale, che deve fornire allo studente conoscenze atte a fargli acquisire una cultura che gli permetta valutazioni critiche, capacità di analisi e di collegamento, facoltà di astrazione e di unificazione.

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La fisica deve fornire mezzi per la costruzione di linguaggi utili per interpretare la natura, deve accrescere l'interesse per la scienza e presentarla come parte integrante della cultura in generale.

La fisica (insieme alla matematica) rappresenta il linguaggio con cui indagare e comprendere i diversi aspetti oggettivi della realtà. È pertanto ovvio che essa contribuisca alla formazione culturale dei giovani, anche di quelli che non intendono seguire studi scientifici. Gli obiettivi educativi della disciplina individuati come maggiormente rilevanti risultano i seguenti:

- Sviluppare le capacità logiche e critiche - Raggiungere un corretto equilibrio tra ragionamento induttivo e deduttivo- Far comprendere come sia necessario rivedere le proprie ipotesi ed opinioni in relazione

alla realtà sperimentale- Promuovere l’uso di un linguaggio sobrio e rispettoso delle terminologie specifiche.- Abituare gli alunni a fornire argomentazioni oggettive per le proprie tesi.- Educare i giovani al rispetto per la ricerca scientifica, riconoscendone il valore pratico,

culturale ed estetico.

Obiettivi disciplinariPer quanto riguarda gli obiettivi più propriamente disciplinari, essi possono essere utilmente distinti in due livelli: obiettivi di livello medio-basso ed obiettivi di alto livello.

Obiettivi di alto livello:

- Comprendere come la Fisica abbia una struttura compatta ed unitaria, fondata su un numero molto limitato di idee e concetti “chiave” grazie ai quali è possibile individuare collegamenti e percorsi logici che armonizzano i diversi aspetti della disciplina.

- Apprezzare la capacità predittive della Fisica, privilegiandole rispetto a quelle semplicemente descrittive.

- Riconoscere, nell'ambito di problemi strutturati, quali leggi, modelli e principi generali possono essere utilizzati per arrivare alla loro soluzione.

- Essere in grado di individuare le variabili più opportune per descrivere o “modellizzare” un sistema fisico. Organizzare quindi le informazioni in proprio possesso ed utilizzare le correlazioni tra le variabili per determinare quelle incognite.

- Riconoscere che i metodi della fisica possono essere applicati a qualunque contesto suscettibile di analisi quantitativa.

- Utilizzare principi, concetti e metodi per formulare previsioni sui fatti.

Obiettivi di livello medio-basso

- Essere in grado di risolvere problemi ed esercizi elementari che rappresentino immediate applicazioni delle leggi studiate.

- Essere in grado di definire le principali grandezze fisiche oggetto dei corsi, illustrandone il significato con brevi commenti e semplici esempi.

- Saper distinguere tra elementi essenziali e secondari di una comunicazione.

Considerazioni metodologiche

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Il Liceo Stellini, analogamente a quanto accaduto nelle altre scuole, ha dovuto affrontare il difficile problema di raggiungere un ragionevole compromesso tra il decoro degli studi scientifici e la rinuncia ad operare una eccessiva selezione tra i propri studenti. Nel tentativo di conciliare queste due esigenze contrastanti, l’istituto è oggi orientato verso lo snellimento ed il rinnovamento dei contenuti piuttosto che verso un ridimensionamento degli obiettivi. In pratica, il tentativo è quello di salvaguardare la qualità dell’apprendimento sacrificando la quantità degli argomenti proposti. Si tratta di una scelta che in certi casi può apparire penalizzante ma che in realtà non intacca le valenze formative dell’insegnamento della Fisica la quale, come la maggior parte delle discipline scientifiche, si caratterizza per un corpus estremamente ridotto e compatto di idee e principi fondamentali. L’efficacia della didattica è inoltre favorita dal notevole peso attribuito agli esercizi applicativi ed alle prove scritte, elementi fondamentali sia nel processo di apprendimento che in quello di valutazione.

Un utile supporto all’insegnamento della Fisica è rappresentato dal laboratorio dell’istituto, oggi dotato di strumentazioni all’avanguardia che, nella maggior parte dei casi, possono essere interfacciate al computer ed utilizzate per la raccolta e l’analisi “on-line” dei dati sperimentali. Tuttavia, è doveroso precisare che i nostri corsi, per ragioni di tempo e serietà, non possono assumere la connotazione di veri e propri corsi di laboratorio; più realisticamente, gli esperimenti che proponiamo hanno lo scopo di suscitare l’interesse degli studenti, consolidare concetti che altrimenti apparirebbero troppo astratti o superare i più comuni pregiudizi mutuati dal senso comune. In ogni caso, la pratica di laboratorio non sembra rappresentare l’esigenza principale della nostra utenza. L’esperienza di chi si è diplomato presso il nostro istituto, per poi iscriversi ad un corso di laurea scientifico, ci induce infatti a ritenere che sia piuttosto la qualità del lavoro svolto in classe a determinare il successo o le difficoltà incontrate dai nostri studenti nella prosecuzione degli studi.

Conoscenze fondamentali

Corsi tradizionali

Cinematica (velocità, accelerazione, leggi del moto, equazioni orarie, diagrammi orari e della velocità, analisi di un moto partendo dal suo diagramma orario o della velocità, vettore velocità e accelerazione).

Il moto dei gravi.

Dinamica (i tre principi, la quantità di moto, conservazione della quantità di moto, urti, lavoro ed energia, energia potenziale, conservazione dell’energia, l’interazione gravitazionale).

Termodinamica: Concetto di temperatura e calore. “Equivalenza” calore-lavoro. Le leggi dei gas.

Modello cinetico dei gas. Il primo principio della termodinamica e cenni del secondo.

Elettromagnetismo: la legge di Coulomb, il campo elettrico.

Corsi della Sperimentazione autonoma

Meccanica (Cinematica, Dinamica, Moto dei gravi) come per i corsi tradizionali.

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Termodinamica: come per i corsi tradizionali.

Elettromagnetismo: introduzione, la legge di Coulomb, i concetti di campo elettrico e potenziale, la conduzione elettrica e le correnti continue, il campo magnetico e le leggi dell’induzione.

ValutazioniIl profitto degli alunni viene valutato attraverso prove scritte, test o colloqui orali periodici. La distinzione tra voto orale e voto scritto è da intendersi superata.

Indicatori concordati dai docenti del dipartimento di Matematica e Fisica

I NUMERI

Conoscenze dichiarative1. L'esatto nome dei termini delle operazioni2. Che cosa è una potenza3. Le proprietà delle operazioni e delle potenze4. La definizione di frazioni equivalenti e di numero razionale5. Le condizioni di esistenza di una frazione6. Le leggi di monotonia nelle uguaglianze e disuguaglianze 7. La definizione di variabile numerica

Conoscenze procedurali1. Applicare le proprietà delle operazioni2. Scomporre in fattori primi un numero naturale3. Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. fra numeri naturali4. Confrontare due frazioni5. Eseguire le quattro operazioni e le potenze nei diversi insiemi numerici6. Calcolare il valore di espressioni numeriche rispettando l’ordine delle operazioni

numeriche e delle parentesi7. Rappresentare i numeri razionali su una retta orientata

INSIEMI, LOGICA, RELAZIONI E FUNZIONI

Conoscenze dichiarative1. Il significato dei simboli utilizzati nella teoria degli insiemi e nella logica2. La definizione delle operazioni fra insiemi e fra proposizione logiche3. Le analogie e le differenze fra le operazioni fra insiemi e le operazioni fra

proposizioni logiche4. Che cos’è una relazione di equivalenza5. La definizione di funzione6. La definizione di funzione iniettiva, suriettiva, biiettiva7. Quando una funzione è invertibile8. La definizione di funzione composta

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Conoscenze procedurali1. Rappresentare un insieme2. Determinare il risultato di una operazione fra insiemi o fra proposizioni logiche3. Determinare il campo di esistenza, il codominio e l’immagine di una funzione 4. Individuare le proprietà di cui gode una relazione5. Classificare le relazioni

IL CALCOLO LETTERALE

Conoscenze dichiarative1. La definizione di monomio, polinomio, frazione algebrica2. I prodotti notevoli3. In quali operazioni è richiesto il calcolo del M.C.D. e del m.c.m. fra monomi, fra

polinomi o fra monomi e polinomi

Conoscenze procedurali1. Calcolare il prodotto fra polinomi utilizzando i prodotti notevoli ove possibile2. Individuare e utilizzare le tecniche per scomporre in fattori un polinomio

(raccoglimento, prodotti notevoli, raccoglimento parziale, ....)3. Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. fra monomi o fra polinomi4. Scrivere il campo di esistenza di una frazione algebrica5. Semplificare una frazione algebrica6. Eseguire le operazioni fra monomi, polinomi e frazioni algebriche

LE EQUAZIONI E LE DISEQUAZIONI DI PRIMO GRADO

Conoscenze dichiarative1. Le definizioni di identità, equazione, equazioni equivalenti, disequazione2. L’enunciato dei due principi di equivalenza3. La distinzione fra equazione determinata, impossibile e indeterminata4. La distinzione fra disequazione sempre verificata e disequazione impossibile5. La definizione di valore assoluto di una variabile

Conoscenze procedurali1. Applicare i principi di equivalenza a equazioni e disequazioni2. Applicare la regola di cancellazione e la regola del cambiamento di segno a

equazioni e disequazioni3. Risolvere un’equazione o una disequazione lineare: intera, frazionaria, letterale con

discussione4. Distinguere il parametro dall’incognita e trattarli secondo la loro natura5. Rappresentare su una retta orientata l’insieme delle soluzioni di una disequazione e

scriverlo anche sotto forma di intervallo6. Risolvere problemi mediante le equazioni e le disequazioni7. Risolvere equazioni e disequazioni con un valore assoluto

LA RETTA E I SISTEMI LINEARI

Conoscenze dichiarative1. Il procedimento che conduce alla rappresentazione di punti sulla retta orientata e nel

piano cartesiano per mezzo di coordinate

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2. La formula della distanza tra due punti sulla retta orientata e nel piano cartesiano3. L’equazione che descrive una retta nel piano cartesiano, in forma implicita o

esplicita, nei diversi casi4. La formula che fornisce le coordinate del punto medio di un segmento sulla retta

orientata e nel piano cartesiano5. La definizione di pendenza o coefficiente angolare di una retta6. La definizione di intercetta di una retta7. La formula della distanza tra un punto e una retta8. La condizione di parallelismo e quella di perpendicolarità tra due rette9. La definizione di sistema determinato, indeterminato, impossibile e la distinzione tra

di essi

Conoscenze procedurali1. Individuare la posizione di un punto sul piano cartesiano date le sue coordinate e

viceversa2. Utilizzare le formule della distanza tra punti, tra un punto e una retta e quelle del

punto medio per risolvere problemi3. Disegnare una retta nel piano cartesiano, data la sua equazione4. Passare dalla forma implicita a quella esplicita dell’equazione di una retta e viceversa5. Ricavare l’equazione di una retta nel piano cartesiano da due condizioni assegnate6. Dedurre dall’equazione di una retta le sue caratteristiche7. Ricavare l’equazione del fascio di rette proprio e di quello improprio8. Ricavare l’equazione (di I grado) di luoghi geometrici a partire dalla loro definizione9. Rappresentare un sistema lineare nel piano cartesiano10. Interpretare graficamente un sistema lineare come relazione tra due rette11. Risolvere un sistema lineare con metodi algebrici12. Risolvere problemi mediante sistemi di equazioni

I RADICALI E LE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO

Conoscenze dichiarative1. La differenza fra un numero irrazionale e la sua approssimazione razionale2. La definizione di radicale3. La definizione di radicali simili4. La forma normale di un’equazione di secondo grado5. La formula risolutiva di un’equazione di secondo grado e la formula ridotta6. Il significato di parametro

Conoscenze procedurali1. Semplificare un radicale2. Eseguire addizioni e sottrazioni di radicali simili3. Eseguire moltiplicazioni, divisioni e potenze di radicali4. Calcolare espressioni contenenti radicali5. Razionalizzare un denominatore contenente radicali6. Riconoscere i coefficienti a, b e c di un’equazione di secondo grado7. Risolvere equazioni di primo grado con coefficienti radicali8. Risolvere equazioni di secondo grado con coefficienti numerici, radicali, letterali9. Applicare la formula ridotta10. Risolvere quesiti riguardanti equazioni parametriche di primo e secondo grado

APPROFONDIMENTI DI ALGEBRA

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Le equazioni particolari di grado superiore al secondo – Le disequazioni di secondo grado e i sistemi di disequazioni – I sistemi di grado superiore al primo – Le equazioni e le disequazioni irrazionali

Conoscenze dichiarative1. Il teorema fondamentale dell’algebra2. La distinzione tra equazione biquadratica, binomia e trinomia3. La definizione di equazione irrazionale

Conoscenze procedurali1. Abbassare di grado un’equazione2. Risolvere un’equazione biquadratica, binomia, trinomia3. Risolvere disequazioni di secondo grado e semplici disequazioni di grado superiore4. Risolvere sistemi di disequazioni di secondo grado5. Rispondere a quesiti inerenti equazioni e disequazioni parametriche6. Risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado con valori assoluti7. Risolvere sistemi di equazioni di secondo grado e particolari sistemi di grado

superiore8. Risolvere equazioni e disequazioni irrazionali

LE CONICHE E LE TRASFORMAZIONI NEL PIANO CARTESIANO

Conoscenze dichiarative

1. La definizione di ciascuna conica come luogo geometrico2. In che forma si presentano le equazioni di una parabola con asse parallelo all’asse y

o all’asse x, di una circonferenza, di un’ellisse, di un’iperbole

3. La definizione di trasformazione geometrica4. Le definizioni, le proprietà, le equazioni delle seguenti trasformazioni: traslazione,

simmetria assiale e centrale, omotetia, similitudine

Conoscenze procedurali

1. Dedurre dall’equazione di una conica le principali caratteristiche della curva2. Disegnare una conica di assegnata equazione3. Determinare le coordinate dei punti di intersezione di una conica e una retta4. Determinare le equazioni delle rette tangenti a una parabola o a una circonferenza5. Risolvere problemi con le coniche6. Applicare a punti, rette e parabole le equazioni di una trasformazione7. Risoluzione grafica di semplici equazioni e disequazioni

ESPONENZIALI E LOGARITMI

Conoscenze dichiarative1. La definizione e proprietà delle potenze ad esponente reale

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2. Come si scrive la funzione esponenziale3. La definizione di equazione esponenziale4. La definizione di logaritmo e le sue proprietà (logaritmo di un prodotto, di un

quoziente, di una potenza; relazioni notevoli, formula del cambiamento di base5. Come si scrive la funzione logaritmica6. La definizione di equazione logaritmica

Conoscenze procedurali1. Disegnare il grafico della funzione esponenziale2. Risolvere un’equazione esponenziale3. Disegnare il grafico della funzione logaritmica4. Calcolare espressioni in cui compaiono i logaritmi5. Applicare le proprietà dei logaritmi e le loro inverse6. Risolvere un’equazione logaritmica7. Risolvere semplici disequazioni esponenziali e logaritmiche

LE FUNZIONI E I LIMITI

Conoscenze dichiarative1. La classificazione delle funzioni2. I grafici delle funzioni elementari3. Le funzioni pari e le funzioni dispari4. Le funzioni crescenti e le funzioni decrescenti5. Gli intorni di un punto (intorno destro, sinistro e completo)6. Il limite finito o infinito di una funzione per x che tende a , e la sua

interpretazione grafica7. Il limite destro e il limite sinistro di una funzione8. I teoremi sui limiti e i limiti notevoli9. La continuità di una funzione in un punto e in un intervallo10. I punti di discontinuità di una funzione11. Gli asintoti

Conoscenze procedurali1. Studiare il campo di esistenza, il segno, la parità o disparità2. Tracciare grafici di funzioni utilizzando le trasformazioni geometriche3. Eseguire la composizione di funzioni e analizzare le funzioni composte4. Stabilire se una funzione è invertibile, crescente o decrescente, periodica5. Utilizzare la definizione per la verifica del limite finito o infinito di una funzione6. Applicare i teoremi sui limiti7. Stabilire la continuità di una funzione (in un punto o in un intervallo)8. Classificare i punti di discontinuità di una funzione9. Utilizzare i teoremi sulle funzioni continue (teorema di esistenza degli zeri e

teorema di Bolzano – Weierstrass)

10. Classificare le forme indeterminate e calcolarne il limite11. Alcune applicazioni dei limiti notevoli al calcolo di limiti di forme indeterminate12. Utilizzare la continuità delle funzioni elementari13. determinare gli asintoti di una funzione

IL CALCOLO DIFFERENZIALE E LO STUDIO DELLE FUNZIONI

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Conoscenze dichiarative1. La derivata di una funzione in un punto2. L’interpretazione geometrica della derivata in un punto3. La funzione derivata e le derivate successive4. La continuità e la derivabilità5. Le regole di derivazione6. Il differenziale di una funzione e il suo significato geometrico7. I teoremi sulle funzioni derivabili (Lagrange, Rolle)8. I punti stazionari, a tangente verticale, angolosi9. I massimi e i minimi relativi e assoluti10. La concavità e i punti di flesso

Conoscenze procedurali1. Calcolare la derivata in un punto applicando la definizione2. Applicare le regole di derivazione3. Calcolare la derivata della somma, del prodotto, del quoziente, della potenza di una

funzione4. Calcolare la derivata di una funzione composta5. Determinare la tangente al grafico di una funzione in un suo punto6. Verificare se i teoremi sulle funzioni derivabili sono applicabili e utilizzarli7. Determinare gli intervalli in cui una funzione è crescente o decrescente e i punti di

massimo o di minimo8. Studiare la concavità di una funzione e i punti di flesso9. Dall’espressione analitica di una funzione determinare le sue proprietà e il suo

andamento grafico10. Alcune applicazioni delle derivate alla fisica (velocità, accelerazione, intensità di

corrente)

GLI INTEGRALI

Conoscenze dichiarative1. L’integrale definito e l’area del trapezoide2. Il teorema della media3. Le primitive di una funzione e l’integrale indefinito di una funzione continua4. La funzione integrale e il teorema di Torricelli – Barrow5. La formula fondamentale del calcolo integrale

Conoscenze procedurali1. Calcolare l’integrale indefinito di alcune funzioni elementari2. Calcolare l’integrale definito di alcune funzioni elementari3. Calcolo di aree

LA GEOMETRIA EUCLIDEA E LA CONGRUENZA

Conoscenze dichiarative

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1. Concetti primitivi: punto, retta, piano2. Differenza tra assioma e teorema3. Assiomi di appartenenza e ordine4. Definizioni di segmento e di angolo5. Triangoli e criteri di congruenza6. Rette perpendicolari e rette parallele7. Parallelogrammi e trapezi8. Circonferenza e cerchio9. Poligoni inscritti e circoscritti

Conoscenze procedurali1. Disegnare correttamente le figure descritte nei problemi2. Saper definire le principali figure geometriche3. Distinguere i concetti di ipotesi e di tesi e saperli riconoscere in ogni teorema4. Rappresentare una proprietà geometrica mediante una figura5. Eseguire una costruzione geometrica6. Dimostrare alcuni teoremi significativi7. Dedurre le disuguaglianze tra gli elementi di un triangolo8. Dedurre le proprietà metriche dei poligoni, rispetto ai lati e rispetto agli angoli9. Descrivere alcuni quadrilateri notevoli (parallelogrammi, trapezi) e studiarne le

proprietà10. Descrivere la circonferenza e le sue parti principali11. Confrontare angoli al centro e alla circonferenza12. Descrivere le posizioni relative di una circonferenza e una retta13. Descrivere i poligoni inscritti e circoscritti a una circonferenza e quelli regolari

LE GRANDEZZE GEOMETRICHE E LA SIMILITUDINE

Conoscenze dichiarative1. Concetto di equivalenza e di equiscomponibilità2. Definire la misura di un segmento, rispetto a una data unità di misura3. Saper distinguere i segmenti tra loro commensurabili e quelli incommensurabili4. I teoremi di Euclide e il teorema di Pitagora5. La proporzionalità diretta e inversa6. Il teorema di Talete7. I criteri di similitudine dei triangoli8. La lunghezza della circonferenza e l’area del cerchio

Conoscenze procedurali1. Riconoscere figure equiscomponibili e figure simili2. Eseguire significative dimostrazioni con figure equiscomponibili e con figure

simili3. Applicare l’Algebra alla risoluzione di problemi geometrici

LE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE

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Conoscenze dichiarative1. Definire le trasformazioni geometriche: traslazione, rotazione, simmetria centrale,

simmetria assiale e omotetia

Conoscenze procedurali1. Evidenziare la proprietà delle trasformazioni geometriche studiate2. Disegnare la figura corrispondente in una trasformazione geometrica

INFINITO

Conoscenze dichiarative1. Insieme infinito. Insieme denso. Continuità con assioma di Dedekind. Infinità del

numerabile e del continuo. Ipotesi del continuo

LA TRIGONOMETRIA

Conoscenze dichiarative1. Le funzioni seno, coseno, tangente: caratteristiche e grafico relativo.2. Le due relazioni fondamentali della trigonometria3. Le identità, le equazioni e le disequazioni trigonometriche4. Le formule di addizione, sottrazione, duplicazione, parametriche.5. I teoremi dei seni e del coseno6. Funzioni inverse arcseno, arcocoseno e arcotangente

Conoscenze procedurali1. Rappresentare nel cerchio goniometrico un angolo misurato in gradi e in radianti2. Applicare le relazioni tra gli angoli associati3. Disegnare grafici deducibili da quelli fondamentali4. Dimostrare e applicare le formule di addizione, sottrazione, duplicazione e parametriche5. Verificare identità goniometriche6. Risolvere equazioni goniometriche elementari e riconducibili a elementari, lineari in seno e coseno, omogenee di secondo grado in seno e coseno, biquadratiche

omogenee in seno e coseno7. Risolvere disequazioni goniometriche elementari e/o riconducibili a elementari con la circonferenza goniometrica8. Risolvere sistemi di disequazioni9. Risolvere triangoli rettangoli e triangoli qualsiasi10. Determinare l’area di un triangolo e di un parallelogramma11. Fare semplici applicazioni della trigonometria alla geometria, alla geometria analitica e alla fisica

FISICA

METODO SCIENTIFICO, MECCANICA ED ELETTROMAGNETISMO

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1. Acquisire dimestichezza con la notazione scientifica di un numero e saper eseguire operazioni con i numeri scritti in notazione scientifica.

2. Rappresentare i modelli matematici sul piano cartesiano, distinguere i diversi grafici e saper riconoscere a quale modello si riferiscono.

3. Saper rappresentare posizioni su un sistema di riferimento cartesiano, a una e a due dimensioni.

4. Conoscere il metodo di indagine galileiano e più in generale il metodo scientifico.5. Conoscere il significato operativo delle definizioni delle grandezze fisiche.6. Saper passare da un'unità di misura ai suoi multipli o sottomultipli.7. Riconoscere le grandezze scalari e vettoriali e saper operare con esse.8. Saper riconoscere che la misura è sempre affetta da errore.9. Conoscere il significato dei termini cinematici quiete e moto, posizione,

spostamento, (anche con l'uso del ), traiettoria, spazio percorso e i loro caratteri.10. Acquisire i concetti di velocità e accelerazione e comprenderne il carattere

vettoriale.11. Classificare i diversi tipi di moto e individuare il comportamento dei descrittori

sopra citati nei vari casi.12. Ricavare le leggi orarie e rappresentarle sul piano cartesiano nei diversi casi.13. Distinguere i grafici orari dalla rappresentazione del moto su un riferimento

cartesiano.14. Saper riconoscere da un grafico orario le caratteristiche del moto.15. Applicare le equazioni del moto per determinare una delle seguenti grandezze:

velocità iniziale e finale, accelerazione, tempo, posizione (finale e iniziale), spazio percorso, nel caso di moti rettilinei.

16. Conoscere il metodo grafico che permette di trovare lo spazio percorso come area sottesa al grafico nel piano (t, v).(in terza, il lavoro come area nei piani f-s per la meccanica, p-v per la termodinamica).

17. Attribuire il significato scientifico corretto a termini (ad esempio forza e lavoro) che nel linguaggio comune assumono significati più generici e ambigui.

18. Assimilare il concetto di forza (e quello, collegato, di momento) come causa della variazione dello stato di moto dei corpi o della loro deformazione, conoscerne le caratteristiche fino a individuarne la presenza e la tipologia in casi concreti.

19. Saper caratterizzare il concetto di forza.20. Saper scomporre e comporre le forze.21. Saper utilizzare il concetto di punto materiale.22. Saper analizzare situazioni e risolvere problemi relativi ai principi della dinamica

(in particolare, il secondo).23. Conoscere quanto affermato dalle leggi della dinamica del punto materiale.24. Cenni alla problematica dei sistemi di riferimento inerziali e accelerati.25. Conoscere i diversi tipi di interazioni fondamentali (in modo approfondito quella

gravitazionale e, in III Liceo, quella elettrica), apprezzandone la capacità predittiva.

26. Saper risolvere semplici problemi utilizzando sia un approccio energetico che dinamico-cinematico.

27. Saper discutere situazioni in cui viene compiuto lavoro con trasformazioni di energia da una forma all'altra.

28. Acquistare familiarità con i principi di conservazione del momento, della quantità di moto, dell'energia.

29. Saper collegare il concetto di forza conservativa con quello di energia potenziale.

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TERMOLOGIA E TERMODINAMICA

30. Conoscere la definizione operativa di temperatura.31. Conoscere le leggi della dilatazione lineare e di volume e saperle utilizzare per

determinare una delle variabili coinvolte.32. Saper motivare i principali aspetti delle leggi di dilatazione.33. Conoscere la definizione di massa molecolare e mole34. Saper utilizzare le leggi di Boyle e di Gay-Lussac per i gas nella risoluzione di 35. semplici problemi.36. Saper motivare l’introduzione dello “zero assoluto” e della scala Kelvin per le

temperature.37. Saper riformulare le leggi di Boyle e di Gay-Lussac in termini della temperatura

assoluta.38. Saper derivare l’equazione di stato dei gas perfetti e saperla utilizzare per ricavare

una grandezza in funzione delle altre.39. Saper descrivere il modello cinetico dei gas.40. Rappresentare le trasformazioni isobare, isocore e isoterme nel piano pV.41. Riconoscere i caratteri essenziali di una trasformazione dal suo grafico nel piano

pV42. Essere in grado di dare un’interpretazione microscopico-meccanica della

temperatura e del calore.43. Conoscere ed utilizzare la definizione di caloria, calore specifico, capacità termica.44. Saper calcolare il lavoro di un sistema termodinamico nelle trasformazioni isobare.45. Risolvere semplici problemi sull’equivalenza calore-lavoro.46. Riconoscere i caratteri essenziali di una trasformazione dal suo grafico nel piano

pV47. Conoscere l’enunciato del primo principio della Termodinamica e la sua

interpretazione meccanica. Risolvere problemi in cui le funzioni di stato di un gas devono essere determinate utilizzando in modo combinato le leggi dei gas ed il primo principio della termodinamica

48. Conoscere alcune formulazioni equivalenti del secondo principio della termodinamica ed alcune loro conseguenze.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVEMATEMATICA E FISICA

Descrizione della prestazione Voto in decimi

Mancanza totale di elementi positivi di valutazione ≤3

Gravi lacune nella preparazione ed incapacità di giungere ad una sintesi logica e coerente

4

Lacune su concetti significativi e/o carenze nelle abilità procedurali 5

Comprensione delle linee generali della materia ed acquisizione delle tecniche di calcolo, con capacità di orientarsi in modo abbastanza autonomo

6

Capacità di orientarsi nella disciplina e di utilizzare in modo sostanzialmente autonomo le conoscenze acquisite

7

Conoscenza articolata degli argomenti e loro applicazione sicura 8

Attitudini per il ragionamento logico - deduttivo e/o spiccate doti d’intuizione, esposizione lucida ed efficace, approfondimento personale della disciplina, capacità di proporre tecniche risolutive originali

9/10

Per quanto riguarda i criteri di valutazione, soprattutto in vista della valutazione sommativa finale, si terrà innanzitutto conto dei seguenti elementi: conoscenza degli argomenti; capacità logiche, critiche ed intuitive; padronanza delle tecniche di calcolo e degli algoritmi; capacità di sintesi; capacità espressive con uso del simbolismo; requisiti soggettivi (impegno, attenzione, interesse…).

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DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE

Finalità formative dell’insegnamento delle lingue straniere:- l’acquisizione graduale e progressiva di una competenza comunicativa in lingua, allo scopo di appropriarsi di un strumento per superare i propri confini territoriali e culturali, nella prospettiva di una vera integrazione europea;- l’ampliamento degli orizzonti culturali, sociali e umani dei discenti attraverso un approccio sistematico con una realtà diversa da quella italiana;

il consolidamento dell’acquisizione delle strutture fondamentali della lingua in un quadro più ampio, finalizzato alla possibilità di opportuni raffronti con le strutture dell’italiano nonché delle lingue classiche (biennio); lo studio della storia letteraria e culturale espressa nella lingua straniera, considerata anche in relazione ai rapporti con la letteratura italiana e in un ampio panorama culturale europeo (triennio).

Obiettivi di apprendimento: biennio.Considerato che l’insegnante di lingua straniera, intraprendendo la propria attività con gli studenti del ciclo di studi superiori, incontra non poche disparità nella preparazione linguistica dei discenti, si ritiene che l’insegnamento in IV ginnasiale non possa essere improntato a quel carattere di continuità con il programma svolto nella scuola media, che sarebbe auspicabile. Si ravvisa pertanto l’opportunità di partire dalle strutture di base prima di procedere ad una trattazione graduale e sistematica dei vari argomenti. Si opererà secondo il criterio della gradualità per il perseguimento degli obiettivi sottoindicati.Al termine del biennio ginnasiale gli alunni devono essere in grado di:- comprendere semplici messaggi, presentati ad una normale velocità di conversazione, e testi provenienti da documenti autentici quali quotidiani, periodici e pubblicazioni.- sostenere una conversazione con l’impiego di lessico elementare in forme strutturalmente semplici, ma sufficientemente precise e corrette nell’intonazione e nella pronuncia;- produrre testi scritti scritta in forma di dettati con impiego di lessico già acquisito, di questionari, di lettere, di riassunti e di semplici traduzioni mirate all’apprendimento di singole strutture;applicare semplici strategie di lettura a testi di vario tipo, anche di civiltà.

IV ginnasio:Al termine di quest’anno scolastico gli alunni dovrebbero essere in grado di:comprendere messaggi orali di vario genere a velocità normale, cogliendone sia il significato globale che alcuni dettagli importanti;esprimersi su argomenti di carattere personale con efficacia, pur se non sempre del tutto correttamente dal punto di vista formale;comprendere il significato globale di una varietà di testi scritti attinenti alla vita di ogni giorno e ad alcuni aspetti della civiltà dei paesi anglofoni; questo richiede la capacità di inferire il significato di un limitato numero di elementi non noti sulla base delle informazioni ricavabili dal contesto.produrre dei semplici testi scritti personali e/o attinenti agli argomenti trattati, nella forma di dialogo, di esposizione o di narrazione, che siano ragionevolmente privi di errori tali da comprometterne la comprensibilità;saper identificare e applicare nozioni elementari di stress e di intonazione;saper confrontare aspetti culturali differenziate che emergono dagli argomenti trattati;saper sistemare e “inquadrare” i meccanismi elementari di grammatica, lessico e fonologia.

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V ginnasio:Al termine di quest’anno scolastico gli alunni dovrebbero essere in grado di:comprendere una varietà di messaggi orali di carattere generale finalizzati a scopi diversi e prodotti a velocità normale cogliendo la situazione, l’argomento e gli elementi del discorso: atteggiamenti, ruoli e intenzioni degli interlocutori, informazioni principali, specifiche e di supporto;individuare il senso globale di brevi messaggi dei mass-media (radio, cinema, TV) su argomenti di interesse generale, spettacoli, notiziari ecc.;esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace e appropriato, adeguato al contesto e alla situazione, pur se non sempre corretto dal punto di vista formale;comprendere il senso e lo scopo di testi scritti per usi diversi;inferire il significato di elementi non noto di un testo sulla base delle informazioni ricavabili dalle caratteristiche degli elementi stessi e del contesto;produrre semplici testi scritti di tipo funzionale e di carattere personale e immaginativo, pur con un certo margine di errore;identificare l’apporto dato alla comunicazione dagli elementi paralinguistici (intonazione, ritmo accento ecc.) ed extralinguistici (gestualità, mimica, postura ecc.);individuare l’apporto culturale specifico implicito nella lingua straniera e confrontarlo con quello della lingua italiana;individuare e sistematizzare strutture e meccanismi linguistici che operano ai diversi livelli: pragmatico, testuale, semantico-lessicale, morfosintattico e fonologico.

Obiettivi minimi per il biennio: funzioni e scopi comunicativiSalutare e rispondere al saluto (di persona e al telefono)PresentazioniChiedere e dare informazioni personali (nome e cognome, età, indirizzo, nomi di parenti e amici, occupazione ecc.)Capire e compilare moduli fornendo dati personaliCapire e scrivere lettere fornendo dati personaliDescrivere persone (aspetto fisico, personalità)Dare e chiedere informazioni riguardanti il possessoChiedere di ripetere e chiarireRidire e riformulare quanto dettoDare e chiedere il significato e lo “spelling” di paroleContare e usare numeriChiedere e dire l’ora e la dataChiedere e dare informazioni su azioni abitualiCapire e scrivere pagine di diario e lettere dando informazioni su attività quotidianeDescrivere un’attività in corsoParlare di avvenimenti e situazioni del passatoCapire e produrre semplici narrazioniParlare di situazioni future e immaginarieParlare di progetti e intenzioniFare previsioniDistinguere e descrivere tipi di alloggio (case, appartamenti, stanze, mobilio)Comprare e vendere cose (costi, misure, quantità)Parlare di cibo e ordinare pasti e bevandeParlare del tempoSeguire e dare semplici istruzioniCapire semplici segnali e avvisi

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Chiedere e dare indicazioni stradaliChiedere e dare informazioni relative a viaggi e spostamentiChiedere e dare semplici informazioni su luoghiIdentificare e descrivere semplici oggetti (forma, dimensioni, peso, colore, scopo ecc.)Fare paragoniSpiegare l’uso di semplici apparecchiatureDescrivere semplici procedureEsprimere scopo, causa ed effetto e dare motiviFare semplici richieste; accettare e rifiutareFare proposte e suggerimenti e saper rispondereRingraziare e rispondere ai ringraziamentiFare e rispondere a invitiDare consigliProibireChiedere /dire di fare qualcosaEsprimere obbligo e mancanza di obbligoChiedere e dare / rifiutare il permesso di fare qualcosaEsprimere preferenze e gusti personali (specialmente su attività del tempo libero)Descrivere condizioni fisiche e stati d’animoEsprimere bisogni e desideriEsprimere abilità presenti e passate

Obiettivi minimi per il biennio: ambitiIdentificazione personale Casa e vita familiareVita quotidianaTempo libero e divertimentiViaggi e vacanzeRapporti con gli altriSalute e benessere IstruzioneAcquistiCibo e bevandeLuoghiL’ambienteLinguaTempo meteorologico

Obiettivi minimi per il biennio: argomenti grammaticali (inglese)Verbi e tempi verbaliRegular and irregular forms of common verbsPresent simple: states and habits (and verbs not used in the continuous form)Present continuous: future plans and activities, present actionsPresent perfect simple: recent past with just, indefinite past with yet, already, never, ever; unfinished past with for and sincePast simple: past eventsFuture with going toFuture with present continuousFuture with will: promises, predictions, etc.

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Forme verbaliImperativesInterrogative and negative formsInfinitives (with and without to) after verbs Gerunds (- ing form) after verbs of like and dislike and prepositionsGerunds as subjects and objectsPassive forms: present and past simplegive/take/send/bring/show + direct/indirect objectCommon phrasal verbs/verbs with prepositions

Modalican (ability; requests; permission)could (ability; possibility; polite requests)shall (suggestion; offer)should (advice)have (got) to (obligation)must (obligation)mustn’t (prohibition)

Periodo ipoteticoType 0: An iron bar expands if/when you heat it.Type 1: If you do that again, I’ll leave.

Forme interrogativeWhat, What (+ noun), Where; When; Who; Whose; Which; WhyHow; How much; How many; How often; How long; etc. (including the interrogative forms of all tenses and modals listed)

SostantiviSingular and plural (regular and irregular forms)Countable and uncountable nouns with some and anyGenitive: ‘ s& s’

PronomiPersonal (subject, object, possessive)Reflexive: myself, etc.Impersonal: it, thereDemonstrative: this, that, these, thoseQuantitative: one, something, everybody, etc.Indefinite: some, any, something, one, etc.Relative: who, which, that

Articolia + countable nounsthe + countable/uncountable nouns

AggettiviColour, size, shape, quality, nationalityCardinal and ordinal numbersPossessive: my, your, his, her, etc.

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Demonstrative: this, that, these, thoseQuantitative: some, any, many, much, a few, a lot of, other, every, etc.Comparative and superlative forms (regular and irregular):(not) as . . . as

AvverbiRegular and irregular formsManner: quickly, carefully, etc.Frequency: often, never, twice a day, etc.Definite time: now, last week, etc.Indefinite time: already, just, yet, etc.Degree: very, too, etc.Place: here, there, etc.Direction: left, right, along, etc.Sequence: first, next, etc.Sentence adverbs: too, either, etc.Position of adverbsComparative and superlative forms (regular and irregular)

PreposizioniLocation: to, on, inside, next to, at (home), etc.Time: at, on, in, during, etc.Direction: to, into, out of, from, etc.Prepositions preceding nouns and adjectives: by car, for sale, at last, etc.Prepositions following common adjectives

Connettoriand, but, orwhen, while, until, before, afterwherebecause, so, if

Obiettivi minimi per il biennio: argomenti grammaticali (tedesco)VerbiKonjugation der starken und schwachen Verben Sonderregeln zur Konjugation Trennbare und untrennbare VerbenReflexive Verben

Verbi ModaliDie Bedeutung der ModalverbenDürfen: ErlaubnisKönnen: Möglichkeit, Fähigkeit;Mögen: Zuneigung, Wunsch, Aufforderung; Müssen: Zwang, Notwendigkeit Sollen; Gebot, Pflicht, Befehl, Absicht;Wollen: Wunsch, Plan.

Tempi verbali Der Präsens Der Imperativ

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Präteritum zum Ausdruck der Vergangenheit. Bildung des Perfekts mit “haben” oder “sein” Futur I zum Ausdruck der Vermutung

Forme interrogative Fragen ohne Fragewort Fragen mit Fragewort: Wer, Wen, Wem; Was, Wann, Wie, Wohin, Warum, Wie lange u.s.w.

Sostantivi Deklination mit dem bestimmten Artikel Deklination mit dem unbestimmten ArtikelPluralbildungBezeichnung der Einwohner von Ländern und Erdteilen

PreposizioniPräpositionen mit dem Akkusativ: bis, durch, entlang, für, gegen, ohne, um, wider.Präpositionen mit dem Dativ: aus, bei, gegenüber, mit, nach, seit, von, zu.Präpositionen mit Akkusativ oder Dativ: an, auf, hinter, in, neben, über, unter, vor, zwischen.

PronomiPossessivpronomenPersonalpronomenDemonstrativpronomen: dieser, jener, solcher, welcher

AggettiviAdjektivdeklination:nach dem bestimmten Artikelnach dem unbestimmten Artikel und mit PossessivpronomenZahlwörter: Kardinalzahlen und Ordinalzahlen

AvverbiTemporaladverbien:ModaladverbienLokaladverbien

Costruzione della fraseSatzstellung mit ObjektenSatzstellung mit Pronomen im Akkusativ und DativStellung der Reflexivpronomen.

ConnettoriKonjunktionen in der Position Null: und, aber, oder, denn sondern.Proposizioni subordinateDass-SätzeKausale NebensätzeKonsekutive SätzeFinalsätze.

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Obiettivi di apprendimento: triennio.Considerata la maggior capacità di apprendimento ed il migliorato livello culturale dei discenti, si opererà per il perseguimento degli obiettivi sottoindicati.Nel corso del triennio liceale gli alunni devono:- acquisire un patrimonio lessicale e una progressiva padronanza del registro linguistico letterario;- approfondire le nozioni morfosintattiche, anche con riferimento alla lingua letteraria;Al termine del triennio liceale gli alunni devono:- essere capaci di interpretare testi significativi d’autore, inseriti nel contesto storico-letterario;- conoscere le principali correnti artistico-letterarie, e le tematiche di autori significativi della letteratura straniera, nonché le convenzioni e le caratteristiche peculiari dei generi letterari;produrre testi che dimostrano competenza espressiva, capacità di analisi degli aspetti di un testo, capacità di selezione dei punti chiave, e capacità di sintesi.I liceo:Al termine di quest’anno scolastico gli alunni dovrebbero essere in grado di:comprendere una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali;sostenere una conversazione funzionale ad una serie di contesti e situazioni riguardanti i rapporti interpersonali;produrre testi orali di tipo descrittivo ed espositivo con correttezza morfosintattica, precisione lessicale e coerenza logica;sistematizzare strutture e meccanismi linguistici a livello morfosintattico e semantico-lessicale;riflettere sulla comunicazione quotidiana a diversi livelli, identificando l’apporto degli elementi paralinguistici ed extralinguistici;produrre semplici testi scritti di argomento narrativo, descrittivo ed espositivo con appropriatezza e precisione lessicale e chiarezza logica; riconoscere e saper esplicitare i tratti fondamentali dei generi letterari oggetto di studio del corrente anno;comprendere in modo analitico testi scritti specifici inerenti agli argomenti svolti e saper applicare a testi simili a quelli trattati in classe gli strumenti analitici acquisiti.

Nelle classi tradizionali con l’aggiunta dell’insegnamento della lingua straniera, lo studio della letteratura seguirà percorsi storico-letterari per genere, con la lettura e l’analisi di testi significativi di autori, supportata da letture riguardanti il contesto storico-sociale e culturale dalle origini fino al 1600; nelle classi di sperimentazione autonoma lo studio della letteratura sarà prevalentemente per generi, con la lettura e l’analisi di testi rappresentativi e con brevi percorsi storico-sociali e culturali propedeutici allo studio cronologico della letteratura degli ultimi due anni del liceo.

II liceo:Al termine di quest’anno scolastico gli alunni dovrebbero essere in grado di:comprendere una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali;sostenere una conversazione funzionale ad una serie di contesti e situazioni riguardanti i rapporti interpersonali;produrre testi orali di tipo descrittivo, espositivo ed argomentativo con correttezza morfosintattica, precisione lessicale e coerenza logica;

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comprendere in modo analitico testi scritti specifici inerenti agli argomenti svolti e saper applicare a testi simili a quelli trattati in classe gli strumenti analitici acquisiti;sistematizzare strutture e meccanismi linguistici a livello morfosintattico e semantico-lessicale;riflettere sulla comunicazione quotidiana a diversi livelli, identificando l’apporto degli elementi paralinguistici ed extralinguistici;produrre testi scritti di argomento narrativo, descrittivo ed espositivo con appropriatezza e precisione lessicale e chiarezza logica; riconoscere i generi testuali e, al loro interno, le costanti che li caratterizzano;comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico-culturale, in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre letterature moderne e classiche;attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta dei materiali e di strumenti di studio, sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere gli obiettivi prefissati. Lo studio della letteratura seguirà percorsi storico-letterari per genere, con la lettura e l’analisi di testi significativi di autori, supportata da letture riguardanti il contesto storico-sociale e culturale dal 1600 al 1800.

III liceo:Al termine di quest’anno scolastico gli alunni dovranno dimostrare di essere in grado di:produrre testi orali di tipo descrittivo, espositivo ed argomentativo con correttezza morfo-sintattica, precisione lessicale e coerenza logica;comprendere in modo analitico testi scritti specifici inerenti agli argomenti svolti e saper applicare a testi simili a quelli trattati in classe gli strumenti analitici acquisiti.sistematizzare strutture e meccanismi linguistici a vari livelli: pragmatico, testuale, morfo-sintattico e semantico-lessicale;produrre testi scritti di argomento descrittivo ed espositivo con appropriatezza e precisione lessicale e chiarezza logica; riconoscere i generi testuali e, al loro interno, le costanti che li caratterizzano nei principali ambiti culturali, con particolare attenzione al linguaggio letterario;comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico-culturale, in un’ottica comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italiani e di altre letterature moderne e classiche;individuare le linee generali di evoluzione del sistema letterario inglese dall’Ottocento all’epoca contemporanea;attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta dei materiali e di strumenti di studio, sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere gli obiettivi prefissati.Lo studio della letteratura seguirà percorsi storico-letterari per genere, con la lettura e l’analisi di testi significativi di autori, supportata da letture riguardanti il contesto storico-sociale e culturale dal 1800 al periodo contemporaneo.

Obiettivi minimi per il triennio:argomenti grammaticali (inglese)In aggiunta agli argomenti grammaticali e lessicali già indicati per il biennio, che comunque saranno ripresi e ampliati, si elencano le seguenti strutture che saranno trattate entro la fine del triennio liceale:

Tempi verbaliPresent Simple (all uses)Present Continuous (all uses)Present Perfect ContinuousPast Perfect Simple/Continuous

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Past ContinuousAll future tenses

Forme verbali e proposizioni subordinateGerunds and infinitives after some verbsPassive forms: all tenses

ModaliMust (deductions)Would (polite requests, past habits))Will (0ffers)Ought toMay/mightNeed/needn’tUsed to

Strutture verbaliConstructions with verbs of perceptionCausative formsCompound verb formsSo/nor + auxiliary verbsTime clausesRelative clauses (defining, non-defining)Concessive clausesReported speech (all tenses)Reporting verbs and their constructionsConditional clauses: type 2, type 3Wishes and regrets

SostantiviCompound nounsComplex noun phrasesDouble genitiveWord formation: prefixes and suffixes

PronomiAll relative pronouns

ArticoliOther uses with the articles

AggettiviSpecial uses of comparisons and superlativeParticiples as adjectiveCompound adjectives

Obiettivi minimi per il triennio:argomenti grammaticali (tedesco)In aggiunta agli argomenti grammaticali e lessicali già indicati per il biennio, che comunque saranno ripresi e ampliati, si elencano le seguenti strutture che saranno trattate entro la fine del triennio liceale:Tempi verbali

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PräteritumPerfektPlusquamperfektPassivKonjunktiv IIDer Konditional :würde + Infinitiv für Wünsche, Träume und Fantasien

AggettiviAdjektivdeklination:ohne ArtikelAdjektive als NomenKomparationPartizipien als Adjektive

PreposizioniPräpositionen mit dem Genitiv:Während, wegen, trotz, statt

PronomiDemonstrativpronomenReflexivpronomen im Dativ und AkkusativIndefinitpronomenRelativpronomen

Proposizioni subordinateNebensätze mit als, wenn, nachdemRelativsätzeFinalsätze mit um……zuNebensätze mit damit und ohne…zu + Infinitiv

ValutazioneLa valutazione sarà continua nel biennio e nel triennio ed effettuata attraverso prove individuali e collettive per misurare di volta in volta la competenza comunicativa nel suo insieme o le abilità isolate o integrate (capacità espressiva, varietà lessicale, correttezza morfosintattica, impiego adeguato dei registri linguistici).Voci che concorrono alla misurazione dell’apprendimento per il ginnasio:- comprensione orale e scritta: scopi, funzioni, regole, informazioni, principi, termini, contenuti.- produzione: uso orale e scritto di: funzioni, regole, principi, contenuti, informazioni.- ampiezza: quantità dei contributi personali rispetto a: operazioni, compito richiesto, contenuto- organizzazione: qualità dei contributi personali dal punto di vista: logico, organizzativo, creativo.Voci che concorrono alla misurazione dell’apprendimento per il liceo:- comprensione orale e scritta: scopi, funzioni, regole, informazioni, principi, termini, contenuti, stile, contesto.- produzione: uso orale e scritto di: funzioni, regole, principi, contenuti, informazioni, strumenti di analisi.- ampiezza: quantità dei contributi personali rispetto a: operazioni, compito richiesto, contenuto

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- organizzazione: qualità dei contributi personali dal punto di vista: logico, organizzativo, creativo.

IndicatoriScheda di misurazione dell’apprendimento delle lingue straniere: Ginnasio

voto assegnato

comprensioneorale e scritta: scopi, funzioni, regole, informazioni, termini, contenuti.

produzioneuso orale e scritto di: funzioni, regole, contenuti, informazioni.

ampiezzaquantità dei contributi personali rispetto a: operazioni, compito richiesto, contenuto

organizzazionequalità dei contributi personali dal punto di vista: logico, organizzativo, creativo.

9 – 7 1/2

comprende il messaggio globale e sa ricavare la totalità di: scopi, funzioni, regole, informazioni, ecc.

usa le funzioni, le categorie, i termini, ecc. conosciuti in modo completo, appropriato e con facilità.

svolge il compito richiesto in modo più che esauriente; il contenuto è ampio e approfondito.

contributi personali pertinenti, ampi e articolati.

7+ - 6/7comprende il messaggio globale e sa ricavare la quasi totalità di: scopi, funzioni, ecc.

usa una buona gamma di categorie, regole e funzioni in modo appropriato e con facilità

svolge il compito richiesto in modo pertinente; il con-tenuto è esauriente.

contributi personali pertinenti ma non sempre ampi.

6 1/2 - 6-

comprende i messaggi globalmente ma non tutti i particolari importanti.

usa funzioni, regole, ecc, in modo non sempre preciso, a volte con qualche incertezza.

il compito e le operazioni sono svolti limitatamente alle indicazioni ma in modo corretto; il contenuto è sufficientemente conosciuto.

tenta una rielaborazione personale ma i contenuti sono spesso ripetitivi.

4/5 - 5/6

comprende alcuni particolari ed elementi ma non la generalità del messaggio.

usa una gamma limitata di: informazioni, regole, ecc, spesso in modo non corretto con errori che alterano il significato di alcune parti.

le operazioni sono svolte in modo scorretto; il contenuto non è sempre accettabile.

contributi personali limitati, troppo semplici, poco pertinenti.

4 1/2 in giùnon comprende né il messaggio globale né gli elementi separati.

usa in modo scorretto e con difficoltà le categorie, regole, ecc.

svolge il compito e le operazioni in modo errato; il contenuto non è corretto.

non emerge alcun contributo personale né organizzazione logica

Scheda di misurazione dell’apprendimento della lingua e letteratura straniera: Liceo

voto assegnato

comprensioneorale e scritta: scopi, funzioni, regole, informazioni, termini, contenuti, stile, contesto.

produzioneuso orale e scritto di: funzioni, regole, contenuti, informazioni, strumenti di analisi.

ampiezzaquantità dei contributi personali rispetto a: operazioni, compito richiesto, contenuto

organizzazionequalità dei contributi personali dal punto di vista: logico, critico, organizzativo, creativo.

9 – 7 1/2

comprende il messaggio globale e sa ricavare la totalità di: scopi, funzioni, regole, informazioni, ecc.

usa le funzioni, le categorie, i termini, ecc. conosciuti in modo completo, appropriato e con facilità.

svolge il compito richiesto in modo più che esauriente; il contenuto è ampio e approfondito e il lessico è vario.

contributi personali pertinenti, ampi e articolati.

7+ - 6/7

comprende il messaggio globale e sa ricavare la quasi totalità di: scopi, funzioni, ecc.

usa una buona gamma di categorie, regole e funzioni in modo appropriato e con facilità

svolge il compito richiesto in modo pertinente; il con-tenuto è esauriente.

contributi personali pertinenti ma non sempre ampi.

6 1/2 - 6-

comprende i messaggi globalmente ma non tutti i particolari importanti.

usa funzioni, regole, ecc, in modo non sempre preciso, a volte con qualche incertezza.

il compito e le operazioni sono svolti limitatamente alle indicazioni ma in modo corretto; il contenuto è sufficientemente conosciuto.

tenta una rielaborazione personale ma i contenuti sono spesso ripetitivi.

4/5 - 5/6

comprende alcuni particolari ed elementi ma non la generalità del messaggio.

usa una gamma limitata di: informazioni, regole, ecc, spesso in modo non corretto con errori che alterano il significato di alcune parti.

le operazioni sono svolte in modo scorretto; il contenuto non è sempre accettabile.

contributi personali limitati, troppo semplici, poco pertinenti.

4 1/2 in giùnon comprende né il messaggio globale né gli elementi separati.

usa in modo scorretto e con difficoltà le categorie, regole, ecc.

svolge il compito e le operazioni in modo errato; il contenuto non è corretto.

non emerge alcun contributo personale né organizzazione logica

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DIPARTIMENTO DI SCIENZE

Finalità formative generali

La finalità della scuola in cui si opera è quella di fornire una conoscenza completa (quanto più possibile) della realtà, esaminata secondo i vari approcci disponibili e per tale conoscenza le discipline scientifiche si pongono come momento di riflessione e di equilibrio di fondamentale importanza. Per raggiungere tale obiettivo vengono individuate le seguenti mete formative:

- stimolare il desiderio di conoscere sollecitando domande,

- far acquisire un corpo organico di metodi e contenuti che consentano un’adeguata interpretazione dei fenomeni naturali,

- far comprendere i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica,

- sviluppare la capacità di saper valutare l’attendibilità di metodi e fonti d’informazione utilizzate,

- far acquisire la consapevolezza delle potenzialità e dei limiti della conoscenza scientifica,

- far acquisire la capacità di comunicare le informazioni in forma chiara, coerente e logica,

- migliorare la capacità di organizzazione autonoma e di collaborazione,

- far acquisire la consapevolezza dell’importanza di una corretta “educazione alla salute” intesa come conoscenza e cura del proprio corpo ai fini di un benessere fisico, psichico e sociale oltre che di un rapporto corretto con l’ambiente.

BIOLOGIA

Obiettivi di apprendimento

- saper usare con padronanza un’informazione specifica in modi e tempi opportuni,

- saper usare un linguaggio appropriato, sintetico, articolato con coerenza, logica e pertinenza,

- riconoscere le caratteristiche fondamentali degli organismi viventi,

- analizzare il mondo vivente nei suoi diversi livelli di organizzazione,

- essere consapevoli delle relazioni tra l’uomo, gli altri organismi viventi e l’ambiente,

- individuare i meccanismi di regolazione omeostatica nell’uomo e la differenza tra salute e malattia,

- essere consapevoli della dimensione storica della Biologia e quindi del carattere dinamico del suo evolversi.

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Conoscenze essenziali

I liceo

Struttura e funzioni della cellula (considerando anche i processi della respirazione cellulare e della fotosintesi), teorie e principali meccanismi evolutivi, concetti di base della Genetica, contenuti essenziali della Sistematica presentati in chiave evolutiva, le basi dell’Ecologia.

II liceo

Anatomia e fisiologia degli apparati del corpo umano con cenni di Igiene.

Indicazioni metodologiche

Si utilizzeranno prevalentemente lezioni frontali cercando di coinvolgere il più possibile gli allievi partendo o collegandosi a situazioni concrete, a problemi e a spunti offerti dagli stessi alunni.

Verranno utilizzate riviste scientifiche, audiovisivi, Cd-rom oltre agli strumenti in dotazione alla scuola (lavagna luminosa, minitelecamera, microscopi ottici) e si svolgeranno alcune attività di laboratorio.

Verifiche e valutazioni

Le verifiche saranno orali ed eventualmente anche scritte, queste ultime sotto forma di test (risposte vero/falso, risposte multiple, completamenti) e/o di domande aperte. Faranno parte delle verifiche anche le relazioni orali e/o scritte frutto di approfondimenti personali di alcuni argomenti. Verranno prese in considerazione anche le eventuali esperienze di laboratorio.

Nella valutazione finale si terrà presente la partecipazione attiva alle lezioni, la continuità dell’impegno nello studio e la progressione nell’apprendimento.

Nella misurazione dell’apprendimento verranno presi in considerazione i seguenti aspetti:

a) la conoscenza dei concetti fondamentali della disciplina: essere in grado di esporre i concetti fondamentali in modo chiaro e completo, essere in grado di riconoscerli ed utilizzarli in modo opportuno in altri contesti;

b) la comprensione delle caratteristiche principali della struttura e del funzionamento degli esseri viventi e delle relazioni reciproche con l’ambiente: essere in grado di esporre in modo chiaro caratteristiche, funzioni ed interazioni tra i viventi e l’ambiente;

c) la padronanza del linguaggio specifico: essere in grado di comprendere i termini specifici, essere in grado di utilizzarli in modo pertinente ed appropriato;

d) la capacità di rielaborazione personale dei contenuti: essere in grado di operare collegamenti, fare confronti, elaborare osservazioni critiche, fare previsioni.

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Scheda di misurazione dell’apprendimento

CHIMICAObiettivi di apprendimento

- saper usare con padronanza un’informazione specifica, in modi e tempi opportuni,

- saper usare un linguaggio appropriato, sintetico, articolato con coerenza, logica e pertinenza,

- essere consapevoli che le trasformazioni chimiche riguardano la gran parte dei fenomeni macroscopici osservabili quotidianamente,

- essere consapevoli che le trasformazioni chimiche sono collegabili a caratteristiche e comportamento di molecole, atomi, ioni,

- essere consapevoli della dimensione storica della Chimica e quindi del carattere dinamico del suo evolversi.

Conoscenze essenziali

I liceo

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Voto assegnato

Conoscenzadei concetti fondamentali

Comprensione delle caratteristiche principali della struttura e del funzionamento degli esseri viventie delle relazioni reciproche con l’ambiente

Padronanza del linguaggio specifico

Capacità di rielaborazione personale dei contenuti

3 nulla o quasi nulla o quasi nulla nulla

4 gravi carenze molto limitata molto limitata e difficoltosa inadeguata

5 superficiale e/o lacunosa non adeguata parziale e/o incerta difficoltosa

6 presente in modo essenziale

adeguata adeguata, in modo non sempre preciso

limitata

7 adeguata discreta appropriata pertinente

8 chiara e rigorosa sicura ampia e appropriata adeguata, con alcuni approfondimenti delle tematiche proposte

9 chiara, completa, rigorosa completa e sicura appropriata e sicura disinvolta, con buoni approfondimenti personali

10 ampia, organica e ben personalizzata

completa, sicura e disinvolta ampia e molto appropriata molto disinvolta con ampi, approfonditi ed originali contributi personali

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Struttura e modelli atomici, legami, principali tipi di composti, reazioni, soluzioni, acidi e basi, pH, concetti di base della chimica nucleare.

II liceo

Chimica del carbonio con particolare attenzione ai composti organici di interesse biologico.

Indicazioni metodologiche

Verranno utilizzate prevalentemente lezioni frontali e si faranno frequenti riferimenti a situazioni concrete e vicine all’esperienza degli allievi sollecitandone l’osservazione critica. Si utilizzeranno gli strumenti in dotazione alla scuola e verranno proposti alcuni esperimenti in laboratorio.

Verifiche e valutazioni

Le verifiche saranno orali ed eventualmente anche scritte, queste ultime sotto forma di test (risposte vero/falso, risposte multiple, completamenti) e/o di domande aperte. Faranno parte delle verifiche anche le relazioni orali e/o scritte frutto di approfondimenti personali di alcuni argomenti. Verranno prese in considerazione anche le eventuali esperienze di laboratorio.

Nella valutazione finale si terrà presente la partecipazione attiva alle lezioni, la continuità dell’impegno nello studio e la progressione nell’apprendimento.

Nella misurazione dell’apprendimento verranno presi in considerazione i seguenti aspetti:

a) la conoscenza dei concetti fondamentali della disciplina: essere in grado di esporre i concetti fondamentali in modo chiaro e completo, essere in grado di riconoscerli ed utilizzarli in modo opportuno in altri contesti;

b) la comprensione delle caratteristiche principali della struttura della materia e delle sue trasformazioni: essere in grado di esporre in modo chiaro le caratteristiche della struttura della materia, riconoscerne e descriverne le trasformazioni;

c) la padronanza del linguaggio specifico: essere in grado di comprendere i termini specifici, essere in grado di utilizzarli in modo pertinente ed appropriato;

d) la capacità di rielaborazione personale dei contenuti: essere in grado di operare collegamenti, fare confronti, elaborare osservazioni critiche, fare previsioni.

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Scheda di misurazione dell’apprendimento:

SCIENZE DELLA TERRA

Obiettivi di apprendimento

- saper usare con padronanza un’informazione specifica, in modi e tempi opportuni,

- saper utilizzare un linguaggio appropriato, sintetico, articolato con coerenza, logica e pertinenza,

- saper leggere schemi, grafici, tabelle e altri strumenti dai quali ricavare dati utili per l’interpretazione dei fenomeni naturali,

- saper collocare il pianeta Terra nello spazio e nel tempo individuando le tappe della sua evoluzione,

- riconoscere i processi fondamentali della dinamica terrestre e le loro interazioni reciproche,

- essere consapevoli della dimensione storica di questo settore delle Scienze e quindi del carattere dinamico del suo evolversi.

Conoscenze essenziali

Conoscenze di base di astronomia, caratteristiche principali e classificazione delle rocce con cenni ai processi che le formano, fattori endogeni che provocano modificazioni della

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Voto assegnato

Conoscenzadei concetti fondamentali

Comprensione delle caratteristiche principali della struttura della materia e delle sue trasformazioni

Padronanza del linguaggio specifico

Capacità di rielaborazione personale dei contenuti

3 nulla o quasi nulla o quasi nulla nulla

4 gravi carenze molto limitata molto limitata e difficoltosa inadeguata

5 superficiale e/o lacunosa non adeguata parziale e/o incerta difficoltosa

6 presente in modo essenziale

adeguata adeguata, in modo non sempre preciso

limitata

7 adeguata discreta appropriata pertinente

8 chiara e rigorosa sicura ampia e appropriata adeguata, con alcuni approfondimenti delle tematiche proposte

9 chiara, completa, rigorosa completa e sicura appropriata e sicura disinvolta, con buoni approfondimenti personali

10 ampia, organica e ben personalizzata

completa, sicura e disinvolta ampia e molto appropriata molto disinvolta con ampi, approfonditi ed originali contributi personali

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superficie terrestre e analisi della struttura interna della Terra, principali teorie mobiliste, alcuni aspetti della dinamica esogena.

Indicazioni metodologiche

Visto l’esiguo numero di ore a disposizione, saranno utilizzate prevalentemente le lezioni frontali con il supporto di riviste scientifiche, audiovisivi, CD-rom, lavagna luminosa, minitelecamera (per l’osservazione agile e veloce di foto, grafici, tabelle, ecc.).

Verifiche e valutazione

Le verifiche saranno orali ed eventualmente anche scritte, queste ultime sotto forma di test (risposte vero/falso, risposte multiple, completamenti) e/o di domande aperte. Faranno parte delle verifiche anche le relazioni orali e/o scritte frutto di approfondimenti personali di alcuni argomenti.

Nella valutazione finale si terrà presente la partecipazione alle lezioni, la continuità dell’impegno nello studio e la progressione nell’apprendimento.

Nella misurazione dell’apprendimento verranno presi in considerazione i seguenti aspetti:

a. la conoscenza dei concetti fondamentali della disciplina: essere in grado di esporre i concetti fondamentali in modo chiaro e completo, essere in grado di riconoscerli ed utilizzarli in modo opportuno in altri contesti;

b. la comprensione delle caratteristiche principali della Terra come pianeta, della sua struttura e delle sue dinamiche: essere in grado di esporre in modo chiaro le caratteristiche del pianeta Terra e dei suoi movimenti, essere in grado di esporre le caratteristiche chimico-fisiche dell’interno e della superficie terrestre e le relative dinamiche;

c. la padronanza del linguaggio specifico: essere in grado di comprendere i termini specifici, essere in grado di utilizzarli in modo pertinente ed appropriato;

d. la capacità di rielaborazione personale dei contenuti: essere in grado di operare collegamenti, fare confronti, elaborare osservazioni critiche, fare previsioni.

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Scheda di misurazione dell’apprendimento:

Nello svolgimento dei programmi delle tre discipline verranno presi in considerazione possibili riferimenti ad aspetti storici, naturalistici, e culturali relativi alla nostra regione; saranno inoltre messe in evidenza alcune problematiche relative alla gestione del territorio e, dove esisteranno le condizioni, si effettueranno visite guidate presso località di interesse naturalistico e presso strutture tecnico-scientifiche esistenti nella regione.

Per quanto riguarda le classi che seguono la sperimentazione, le conoscenze essenziali non cambiano sostanzialmente, varia invece la collocazione delle diverse discipline nel corso del quinquennio e il numero di ore di lezione. Naturalmente il livello di approfondimento e le modalità di presentazione dei contenuti terranno presenti le capacità di apprendimento corrispondenti alle età degli allievi.

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Voto assegnato

Conoscenzadei concetti fondamentali

Comprensione delle caratteristiche principali della Terra come pianeta, della sua struttura e delle sue dinamiche

Padronanza del linguaggio specifico

Capacità di rielaborazione personale dei contenuti

3 nulla o quasi nulla o quasi nulla nulla

4 gravi carenze molto limitata molto limitata e difficoltosa inadeguata

5 superficiale e/o lacunosa non adeguata parziale e/o incerta difficoltosa

6 presente in modo essenziale

adeguata adeguata, in modo non sempre preciso

limitata

7 adeguata discreta appropriata pertinente

8 chiara e rigorosa sicura ampia e appropriata adeguata, con alcuni approfondimenti delle tematiche proposte

9 chiara, completa, rigorosa completa e sicura appropriata e sicura disinvolta, con buoni approfondimenti personali

10 ampia, organica e ben personalizzata

completa, sicura e disinvolta ampia e molto appropriata molto disinvolta con ampi, approfonditi ed originali contributi personali

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DIPARTIMENTO DI STORIA DELL’ARTE

La Storia dell’Arte nel Liceo Classico riveste un ruolo fondamentale perché consente di:

riconoscere i caratteri fondamentali delle espressioni artistiche nelle varie epoche, intese nella dialettica fra tradizione e innovazione

capire il proprio mondo, nelle sue modifiche storiche

avere consapevolezza di ciò che ci circonda, nell’interezza di un patrimonio ove costruzioni e paesaggio sono i segni dell’azione umana

Obiettivi formativi generali della disciplina

- fornire le competenze necessarie a comprendere il valore storico, culturale ed estetico dell’opera d’arte

- educare alla conoscenza e al rispetto del patrimonio storico-artistico nelle sue diverse manifestazioni, cogliendo il legame profondo tra la nostra cultura e quelle del passato, partendo, ove possibile, dai beni del nostro territorio.

- capire e comprendere, attraverso l’arte, le più diverse civiltà ed aree culturali, educando così alla tolleranza e al rispetto degli altri

incrementare la capacità di raccordo con altri ambiti disciplinari al fine di far conseguire la consapevolezza dell’unità del sapere.

Obiettivi didattici generali della disciplina Educare all’analisi ordinata dei documenti artistici e alla ricerca di riscontri delle

proprie ipotesi esplicative. Far acquisire un metodo di studio razionale e organizzato. Abituare alla raccolta, al vaglio e alla sistemazione dei dati. Formare una coscienza storica. Educare al corretto utilizzo dei libri di testo. Sviluppare la capacità d’ascolto. Far intervenire in modo pertinente e costruttivo. Potenziare le abilità di analisi e sintesi, al fine di accrescere le capacità di lettura

dell’opera d’arte Avviare e incrementare le abilità critiche fondate su un autonomo giudizio, specie

per i ragazzi degli ultimi anni. Migliorare l’asse della comunicazione anche attraverso l’appropriazione crescente

del linguaggio specifico, a livello sia di comprensione che di utilizzo da parte degli allievi stessi.

L’allievo deve quindi gradualmente essere avviato a: Orientarsi nella materia in modo sempre più sicuro, applicando via via le conoscenze

acquisite; Saper collocare una o più opere nel relativo contesto storico;

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Saper illustrare e descrivere i caratteri salienti, materiali e simbolici, del manufatto, al fine di collegare l’oggetto ad altri della medesima epoca e confrontarlo o distinguerlo da altre opere di età diversa;

Interpretare l’opera d’arte sapendo cogliere, sempre in maniera progressiva, gli aspetti relativi alle tecniche, allo stato di conservazione, all’iconografia, allo stile, alle tipologie, ecc.

Riconoscere le modalità secondo le quali gli artisti utilizzano e modificano i vari codici espressivi.

Cogliere significati e messaggi, riconoscendo l’apporto individuale originale, il contesto socio-culturale, la destinazione e le funzioni dell’arte in relazione alla committenza.

Orientarsi nell’ambito delle principali metodologie critiche. Prestare attenzione alla fortuna storica delle opere più significative.

Nel percorso educativo le docenti mireranno a fornire e potenziare le seguenti capacità Per le classi prime liceo dell’ordinamento tradizionale, per le quarte e quinte

sperimentali (Arte e Brocca), ma sono incluse anche le altre classi: individuare le coordinate storico-culturali entro le quali si forma e si esprime l’opera d’arte e coglierne gli aspetti specifici relativi alle tecniche, allo stato di conservazione, all’iconografia, allo stile e alle tipologie

Per le quarte, le quinte, le prime, le seconde (ma la terza non è esclusa):riconoscere le modalità secondo le quali gli artisti utilizzano e modificano tradizioni, modi di rappresentazione e di organizzazione spaziale e linguaggi espressivi.

Per le prime liceo sperimentali, le seconde e le terze:Orientarsi nell’ambito delle principali metodologie di analisi delle opere e degli artisti.

Per le seconde sperimentali e le terze:Cogliere i significati e i messaggi, riconoscendo l’apporto individuale dell’artista, il contesto socio-culturale in cui l’opera si è formata e l’eventuale rapporto con la committenza, la destinazione dell’opera e la funzione dell’arte.Comprendere problematiche relative alla fruizione nelle sue modificazioni nel tempo e alla evoluzione del giudizio sulle opere e gli artisti.

Per tutte le classiSaper correttamente comprendere e anche utilizzare lo specifico lessico tecnico e critico.

Per ciò che riguarda i nuclei contenutistici essenziali, sia nelle classi sperimentali che in quelle tradizionali, il programma viene svolto affiancando alla riflessione storica di tipo sequenziale qualche momento di approfondimento sui più importanti argomenti relativi alla percezione visiva.

Le maggiori differenze tra i due corsi di studi consistono nel diverso “peso” orario della disciplina e quindi nella possibilità di trattare con maggiore ampiezza le varie tematiche.

L’itinerario prescelto è volto a mettere in risalto, a partire dalla preistoria, la formazione della cultura europea nella sua tradizione classica dalle radici greco-romane, paleocristiane e medievali, sino al mondo moderno (neoclassicismo, romanticismo, realismo, impressionismo e post), comprendendo anche le avanguardie primo-novecentesche, poiché

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in esse sono già presenti tutti i fondamentali concetti che consentono agli studenti di orientarsi autonomamente anche nei movimenti artistici più recenti.

Questo filo conduttore porta a evidenziare, per ogni periodo, gli elementi sia di innovazione che di continuità, non solo nell’aspetto formale (stilistico), ma pure in quello concettuale, trattando di volta in volta alcuni temi quali la fruizione dell’opera, il ruolo della committenza, la fortuna di certe espressioni, la storia delle tecniche più rappresentative, ecc.

Nelle Classi Sperimentali, relativamente alle ore di compresenza, saranno scelti insieme ai relativi docenti di Italiano alcuni argomenti (moduli) su cui far convergere il percorso culturale delle discipline coinvolte. Tali temi verranno studiati con il collega d’Italiano ed esplicitati nei piani di lavoro individuali.

Il Liceo “Stellini” partecipa alle iniziative del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che prevedono alcuni impegni annuali (Friuli Doc, Giornate di Primavera, Settimana della Cultura, Borghi storici). In tali occasioni i ragazzi appartenenti alle classi liceali, tutti volontari, preparano – con la supervisione degli insegnanti di Storia dell’Arte- visite guidate a monumenti significativi della città.

Criteri metodologici e strumenti

Al libro di testo si affianca l’uso di appunti, letture e documenti tratti da altri testi; si propongono inoltre proiezioni di diapositive e videocassette, percorsi multimediali attraverso CD e/o internet, utilizzando a tal fine le aule-laboratorio eventualmente disponibili. Le lezioni, prevalentemente di tipo frontale, lasciano comunque spazi adeguati per interventi e discussioni, ricerche individuali e di gruppo.Viene curata la qualità più che la quantità delle informazioni e l’eventuale loro collegamento pluri-disciplinare. Le varie proposte di visite, conferenze, incontri con artisti ecc. sono fissate in riferimento alla programmazione generale e alla situazione delle classi cui questi interventi sono da destinarsi.

Verifica e valutazione

Le verifiche sommative sono precedute da quelle formative, più frequenti, onde costituire una base più concreta per formulare un giudizio sugli allievi.

Le prove oggettive orali sono affiancate da esercitazioni scritte (test, questionari, riassunti commentati), anche per preparare gradualmente gli studenti alle richieste del nuovo Esame di Stato. Il grado di difficoltà delle verifiche procede di pari passo con la programmazione e il processo di apprendimento degli allievi lungo i percorsi didattico-tematici.

Per i criteri di misurazione e valutazione si rimanda alle griglie per le interrogazioni orali e per le esercitazioni scritte esplicitate nel Documento programmatico disciplinare di Dipartimento (1° Verbale dell’Anno Scolastico 2004-2005).

Un giudizio di sufficienza corrisponde alla conoscenza dei punti fondamentali dell'argomento richiesto e alla sua esposizione chiara e lineare.

Le prove che non raggiungano questi obiettivi essenziali sono considerate negative, in vario grado e a seconda della carenza d’informazione, presentazione, coerenza argomentativa, ecc..

Al contrario, le prove sono giudicate più che sufficienti (e –in progressione- discrete, buone, ottime…) per le abilità dimostrate dagli allievi in relazione alla qualità e quantità delle informazioni coerentemente esposte, ragionate e via via correlate ai vari ambiti

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disciplinari, specie se ad esse si affiancano -come talora si osserva, specialmente nelle classi terminali- giudizi critici e riflessioni personali coerentemente impostati.

Ciò che è stato indicato vale in larga misura per le verifiche orali, tuttavia anche nelle esercitazioni scritte saranno presi in considerazioni analoghi parametri : pertinenza della risposta rispetto al quesito, conoscenza dei contenuti, capacità logico-argomentative, correttezza formale e conoscenza del linguaggio specifico.

In conclusione, nella valutazione quadrimestrale, in aggiunta alle valutazioni sommative, saranno considerati altri elementi, quali:

le valutazioni formative l’interesse la partecipazione l’impegno il progresso d’apprendimento di ogni singolo allievo.

INDICATORI DI BASE PER LE VALUTAZIONI

Conoscenza del contesto storico-artistico, epoca, stile, e individuazione delle caratteristiche tecnico-formali e dei contenuti di una o più opere.

Descrizione iconografica e comprensione della struttura dell’opera. Utilizzo corretto del linguaggio tecnico.

Su questi indicatori di base il giudizio si articola nel seguente modo (di seguito i parametri per i voti assegnati):

3 4 5 6 7 8 9 10Assenza di risposta o risposte non perti-nenti e/o frammen-tarie

Risposta molto incerta, lacunosa, confusa

Risposta incompleta -sempre relativa-mente agli indicatori- e inadeguata sul piano logico-espositivo

Esposizionesufficien-temente chiara e linearesui puntifondamen-tali dell’argo-mento/irichiesto/i

Conoscenzaabbastanzasicura,unita aun’esposi-zionepertinente,lessical-men-te corretta

Conoscenzaampia earticolata, capace dicollega-menti ed espressaattraversoun lessicotecnicospecifico

Esposizione sicura, chiara, pregnante, con riferi-mentiappropriati,collega-mentiinter-disciplinari e lessicospecificocurato

Esposizionericcaper accuratezza, capacità di orientamentoe approfon-dimentocriticopersonale.

DIPARTIMENTO DI EDUCAZIONE FISICA

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1. FINALITA' FORMATIVE

Armonico sviluppo corporeo e motorio attraverso lo sviluppo delle qualità neuromuscolari, delle capacità fisiche e l'acquisizione di abilità sportive

Maturazione della propria coscienza corporea attraverso la consapevolezza di sé e la scoperta di attitudini personali

Acquisizione di una cultura che tenda a promuovere la pratica sportiva come costume di vita per una salute dinamica.

2. COMPETENZE FINALI

Biennio

Applicare movimenti appropriati ad una data situazione motoria

Sottocompetenze: Eseguire sequenze motorie semplici e complesse con controllo segmentario Distribuire la forza, la resistenza e la velocità in relazione ad un compito dato applicare i fondamentali e le regole delle discipline svolte individuare i comportamenti corretti utili al benessere personale.

Triennio

Trasferire le proprie abilità motorie in ambiti specifici

Sottocompetenze:o Scegliere comportamenti motori adeguati a situazioni spazio-temporali variabili. o Conoscere ed utilizzare le esercitazioni per il miglioramento della forza, resistenza e

flessibilità per mantenere una buona efficienza fisicao Sapersi organizzare autonomamente nelle attività individuali e di squadrao Conoscere ed applicare i comportamenti corretti per garantire e promuovere la salute

personale.

3. ORGANIZZAZIONE E IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE

A seconda della situazione si utilizzeranno i seguenti metodi: metodo globale e analitico per il raggiungimento di una personale abilità motoria e

per il miglioramento della condizione fisica rispetto al livello di partenza lezioni frontali per fornire una spiegazione tecnica e fisiologica delle esercitazioni,

per rendere gli allievi consapevoli del movimento e per abituarli ad ascoltare il proprio corpo riconoscendone le possibilità e rispettandone i limiti.

Innovazioni organizzative: lavoro per classi aperte divisione a gruppi per svolgere attività diversificate.

Strumenti: palestra con relative attrezzature in dotazione

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sala di muscolazione, piscina, campi da tennis strutture e spazi disponibili all'aperto testi in adozione, mezzi audiovisivi e conferenze con esperti.

4. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Poiché non tutti i risultati sono misurabili oggettivamente, la valutazione sarà determinata dalla verifica dei cambiamenti avvenuti in riferimento alla situazione iniziale, dalla capacità di dare soluzione a problemi motori e dall'aderenza di una prestazione ai criteri stabiliti.. Si baserà anche sull'osservazione sistematica in itinere delle capacità fisiche e coordinative, della pratica sportiva e del livello di partecipazione e interesse dimostrati. Per la verifica delle conoscenze si utilizzeranno questionari e prove orali.La valutazione delle competenze raggiunte sarà misurata in base agli indicatori di prestazione stabiliti dal Dipartimento, mentre la valutazione finale farà riferimento alle finalità formative dell’Educazione fisica. Per le unità didattiche che prevedono l’attività a classi aperte, la valutazione sarà effettuata dal docente del gruppo di lavoro e comunicata all’insegnante della classe.

Indicatori quantitativi e qualitativi per la valutazione in Educazione Fisica

Premesso che in Educazione Fisica gli studenti presentano una disomogeneità di livelli di competenza molto più accentuata rispetto a qualsiasi disciplina , che le competenze apprese all’esterno delle ore curricolari incidono in modo decisivo sui livelli di partenza degli studenti e che le capacità condizionali degli studenti sono notevolmente differenziate, la valutazione verificherà il significativo miglioramento delle abilità conseguito alla fine di un’unità didattica , l’acquisizione di conoscenze e competenze, l’impegno e la partecipazione dimostrati.

Per una scansione dettagliata si rimanda alla griglia per obiettivi allegata ai programmi.

COMPETENZE FINALI Descrizione generica delle prestazioni Scala di valoriApplicare movimenti appropriati in una data situazione motoria

Trasferire le proprie abilità motorie in ambiti specifici.

Impegno e partecipazione

Applica tecniche di gioco in modo efficace, utilizza abilità motorie in modo corretto e personale, è propositivo, ha conoscenze e livelli di prestazione ottimi

9/10OTTIMO

Esprime un buon livello tecnico, esegue in modo preciso e sicuro, si orienta bene nelle conoscenze, partecipa con impegno, ha buoni livelli di prestazione in tutte le proposte.

8BUONO

Si muove in modo sicuro ed efficace,anche se non sempre preciso dal punto di vista tecnico. Le conoscenze sono corrette, ma non approfondite.

7DISCRETO

Utilizza gli schemi motori in situazioni semplici con un sufficiente controllo della propria motricità e della tecnica nelle disciplina trattate. Le conoscenze sono settoriali e/o limitate.

6SUFFICIENTE

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Difficoltà nel controllo e nell’esecuzione di semplici sequenze motorie. Non partecipa alle attività proposte. Le conoscenze sono superficiali.

4/5INSUFFICIENTE

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DIPARTIMENTO DELL’INSEGNAMENTO

DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Finalità formative

L’insegnamento della Religione, con riguardo al particolare momento di vita degli alunni, offre una cultura religiosa preoccupata di inserirsi pienamente nelle finalità della scuola e progetta un itinerario che non intende condurre all’adesione di fede, quanto piuttosto promuovere, attraverso la ricerca e il confronto, un significativo apprendimento da parte degli allievi del fatto religioso.

Stare in Europa, infatti, significa conoscerne la storia, i linguaggi, i modi di concepire la vita e la morte, il lavoro e le relazioni umane. La religione cristiana è una delle radici più importanti della civiltà europea, nella storia e nella viva attualità.

Tra le attività significative proposte dal Dipartimento e già realizzate: la visita guidata al Ghetto, alle sinagoghe e al Museo ebraico di Venezia per approfondire la conoscenza dell’esperienza religiosa ebraica; la visita al chiostro della Madonna delle grazie di Udine per un confronto sul valore del simbolo e del simbolo religioso in particolare. Sarà proposta la visita al centro di accoglienza “Ernesto Calducci” di Rugliano per una più profonda conoscenza della realtà dell’immigrazione sul nostro territorio. Per queste attività viene richiesta la collaborazione di docenti di altre materie sia in fase di elaborazione di moduli didattici che per la concreta realizzazione.

Obiettivi

L’alunno sviluppa e affina l’attenzione personale nei confronti del fatto religioso, si apre ai grandi interrogativi dell’uomo e alla ricerca del senso della vita, comprende le forme proprie del linguaggio religioso, conosce la struttura della Bibbia e i criteri per una sua corretta lettura e interpretazione, conosce in maniera oggettiva e sistematica i contenuti essenziali della religione cristiana, le grandi linee del suo sviluppo storico, le espressioni significative della cultura e della società, analizza criticamente il testo biblico e i documenti principali del Magistero, matura capacità di confronto tra il cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato, comprende e rispetta le diverse posizioni che le persone assumono in campo etico e religioso.

Conoscenze

Il Corso si rifà ad un modello di conoscenza in cui sapere equivale a collocare i problemi in un contesto di domanda di senso, identificare i nuclei centrali delle questioni, documentare le ragioni dell’interpretazione cattolica attingendo alle fonti, ricostruire la genesi storica e le tappe della questione, confrontarsi con le prospettive delle altri rilevanti tradizioni religiose, rilevare la risonanza culturale della questione in altri ambiti disciplinari.

Nuclei fondanti: Ginnasio, L’uomo e la ricerca di senso, Il linguaggio religioso, Il sacro, La Bibbia, Religione-magia e superstizione, Le principali religioni nel mondo, L’ebraismo, Gesù di Nazareth:l’identità storica. Liceo: L’uomo e la conoscenza di sé, L’origine della vita, Gesù: la morte e la resurrezione, L’incontro con l’altro:identità e differenza, I valori:al

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di qua del bene e del male, I fondamenti dell’etica, L’etica cristiana, Temi di bioetica, Il fenomeno religioso nella cultura contemporanea, L’insegnamento sociale della Chiesa, La Chiesa e i totalitarismi, La Chiesa e la pace.

Indicazione metodologica

Viene privilegiato il metodo esperienziale induttivo allo scopo di coinvolgere e stimolare gli studenti ad un apprendimento attivo e significativo. Si fa uso dei diversi linguaggi senza trascurare quello visivo e multimediale.Valutazione Criteri sono: l’apprendimento (contenuti conosciuti), l’atteggiamento (relazione con la disciplina), il comportamento (collaborazione e dialogo nel gruppo classe).

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ESAMI INTEGRATIVI

1. Svolgimento

1. 1. Gli esami integrativi verteranno sulle discipline indicate dalla norma.

1. 2. L’esame sulle discipline per cui il curriculum del corso di studi prevede anche la prova scritta, comprenderà anche una prova scritta per ciascuna di queste discipline.

2. Valutazione

2. 1. Le prove saranno valutate secondo i criteri di misurazione e di valutazione adottati ordinariamente durante l’anno scolastico secondo quanto approvato dal Collegio dei Docenti per le singole discipline.

2. 2. Nel caso di rientri dall’estero il calcolo della media raggiunta deve comprendere anche il profitto ottenuto nelle discipline studiate all’estero.

2. 3. Per l’attribuzione del credito formativo restano fermi i criteri di valutazione adoperati nelle classi di riferimento.

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INTEGRAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il Liceo Stellini è sensibile da anni alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali vengono progettati e realizzati percorsi formativi che ne facilitino l’integrazione nella realtà, scolastica e non. Responsabili dell'integrazione sono, a pari livello, il docente di sostegno, il Consiglio di Classe e l'intera comunità scolastica.Il processo di integrazione persegue obiettivi specificamente mirati allo sviluppo degli allievi con disabilità (autonomia; socializzazione; acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative ed espressive). Nel contempo, però, la cultura dell’integrazione rappresenta anche un’opportunità di crescita per l’intero gruppo classe, non solo favorendo l'acquisizione da parte di tutti gli alunni di una coscienza sociale condivisa, ma anche perché una scuola realmente inclusiva prevede nella quotidianità delle azioni da compiere interventi e progetti tali da dare risposte precise alle esigenze educative individuali.

Criteri di misurazione e valutazione.

La valutazione assume una valenza pregnante nel processo di integrazione degli alunni diversamente abili e la scuola deve attuare momenti di verifica che prendano in considerazione lo sviluppo della persona nella sua totalità, quindi è fondamentale il controllo degli apprendimenti e, parallelamente, il controllo dell’efficacia degli interventi volti a promuovere la piena partecipazione del soggetto alla realtà scolastica.La valutazione coinvolge, così come la programmazione, tutti gli Operatori che ruotano attorno all’alunno.Laddove si faccia riferimento alla programmazione differenziata, la valutazione è totalmente individualizzata in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Le prove pertanto devono essere strutturate in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati gli stessi strumenti in uso nella classe e i criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati.La valutazione, per il suo valore formativo, deve essere comunque espressa anche per le attività che sono svolte all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI, su apposita scheda descrittiva tanto dell’attività svolta che di risultati conseguiti.

Valutazione materie con obiettivi differenziati

Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivoObiettivo non raggiunto e problematiche n.c. Mancata consegna, comportamento oppositivoObiettivo non raggiunto 4 Totalmente guidato e non collaborativoObiettivo raggiunto in parte 5 Totalmente guidatoObiettivo sostanzialmente raggiunto 6 GuidatoObiettivo raggiunto in modo soddisfacente 7 Parzialmente guidato

Obiettivo pienamente raggiunto 8/9 In autonomia Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolo attivo

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ATTIVITA’ FINALIZZATE AL SOSTEGNO DEGLI ALUNNI E AL RECUPERO DELLE INSUFFICIENZE NELLE

DISCIPLINE CURRICOLARI(Referente Prof. Paolo Mesaglio)

Le attività di sostegno e recupero hanno come riferimento il D.P.R. n. 275/99, art. 4. c. 4 e, per quanto concerne il superamento dei debiti formativi, l' O.M. n. 92 del 05/11/07, che disciplina le modalità di recupero e saldo dei debiti formativi.Tutti gli Interventi Didattici Educativi Integrativi costituiscono parte integrante del piano dell'offerta formativa (P.O.F.) di ogni istituzione scolastica. La normativa prevede che vengano messe in opera attività di sostegno, fin dai primi momenti dell'anno scolastico, per cercare di abbassare il più possibile la percentuale di studenti che conseguono debiti formativi nel curriculum e prevenire le carenze prima che diano luogo a debito, con la sospensione del giudizio, nello scrutinio finale.Il progetto è articolato secondo due modalità diverse di attuazione: durante l'anno scolastico oppure alla fine dello stesso. Durante l'anno scolastico l'attività di "sportello didattico" è aperta a tutti gli allievi, sia del biennio che del triennio, ed è rivolta specialmente a coloro che incontrano difficoltà in qualche disciplina e che, in modo autonomo e responsabile, chiedono l’assistenza di un docente. Del calendario degli sportelli viene data comunicazione scritta alle famiglie attraverso il libretto personale.Lo studente che incontra una specifica difficoltà di apprendimento può richiedere un intervento sollecito di chiarimento prenotando, almeno con due giorni di anticipo, un'ora di lezione agli insegnanti che si sono dichiarati disponibili, in orario extracurricolare, specificando l'argomento o gli argomenti oggetto della spiegazione. Nel caso di impedimento lo studente deve comunicare al docente che ha ricevuto la prenotazione la propria impossibilità a partecipare alla lezione. Ciascun docente seguirà gruppi composti, di norma, da tre a sei allievi possibilmente per classi parallele. Le discipline interessate sono: Italiano, Latino, Greco, Inglese, Tedesco, Matematica. Tale attività inizierà nei primi giorni di Novembre, terminerà la metà di Maggio (coprendo perciò un periodo di circa 23 settimane) e sarà sospesa nei periodi di vacanza scolastica e nel periodo degli scrutini del primo quadrimestre. Con tale attività il Liceo intende svolgere un servizio gratuito e qualificato agli studenti che incontrano difficoltà, lasciando ai singoli allievi la libertà di scegliere il docente e il giorno, abituandoli, in tal modo, ad un comportamento responsabile e ad una serena autovalutazione delle difficoltà incontrate. Per questo la frequenza a tali attività, sebbene non obbligatoria, può essere consigliata dai docenti delle materie curricolari. Nel caso in cui in una classe si dovessero riscontrare lacune gravi in una o più discipline in un significativo numero di allievi, allora quel Consiglio di Classe potrà deliberare la realizzazione di uno o più corsi di sostegno mirati sia nei contenuti che nei metodi. Tale attività di sportello è però disponibile anche agli allievi che desiderano un potenziamento in qualche disciplina.Per il sostegno è anche prevista la "pausa didattica" con la revisione e il ripasso di moduli didattici e parti di programma, a discrezione dei singoli docenti, in orario curricolare

Recuperi estivi 2009/2010Dopo gli scrutini del secondo quadrimestre sono previsti corsi di recupero per gli studenti, con sospensione di giudizio di ammissione alla classe successiva, in gruppi provenienti da classi parallele. Gli studenti che intendono avvalersi di questa opportunità messa a disposizione dalla scuola, frequentano un corso di recupero di circa 15 ore.

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Gli studenti sono tenuti alla frequenza del corso di recupero attivato per loro a meno che le famiglie intendano non avvalersene: in questo caso dovranno comunicarlo tempestivamente per iscritto alla scuola. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva gli alunni con il giudizio sospeso devono conseguire la sufficienza nelle prove di verifica predisposte.Sia il periodo di attuazione dei corsi sia la formale verifica del superamento del debito saranno comunicate tempestivamente alle famiglie degli studenti interessati.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FUNZIONI STRUMENTALIQuesto Istituto ha ravvisato la necessità di individuare tutte le funzioni strumentali nell’area 3, “Servizi agli studenti”.

1) EDUCAZIONE ALLA SALUTE – CIC: RESPONSABILE PROF. PATRIZIA GOBBO

Tale funzione si pone come obiettivo quello di creare un clima sereno nella scuola e nell’ambiente classe, premessa indispensabile per il successo di qualsiasi attività curricolare ed extracurricolare.

2) ORIENTAMENTO IN ENTRATA: RESPONSABILE PROF. MONICA DELFABRO

3) ORIENTAMENTO IN USCITA: PROF. ANNA ROSA TERMINI

La funzione di orientamento è diventata negli ultimi anni una delle attività prioritarie della scuola in generale e di quella secondaria in particolare. Essa ha lo scopo di aiutare gli studenti a orientarsi nelle molteplicità talora eccessiva delle offerte formative che la società contemporanea propone.

4) INFORMATICA E MULTIMEDIALITA’: PROF. ENRICO BRIENZA

Nella società della comunicazione diventa indispensabile possedere le conoscenze e le competenze atte a utilizzare gli strumenti informatici. Questa funzione ha lo scopo di favorirne l’utilizzo e la diffusione all’interno dell’Istituto da parte di tutte le sue componenti.

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PROGETTI

1) EDUCAZIONE ALLA SALUTE(Referente: Prof. Patrizia Gobbo)

Collaboratori: 1. interni: gli insegnanti delle classi interessate;2. esterni: operatori ed esperti dell’ASS 4, del Comune di Udine , delle Associazioni presenti sul territorio.

Descrizione del progetto.Le attività programmate partono dalla consapevolezza che la salute deve essere intesa in senso globale, come benessere psicofisico e non solo come assenza di malattie. Per questo motivo sono stati organizzati sia incontri per fornire informazioni scientifiche corrette su temi specifici sia interventi di prevenzione per stimolare la riflessione su comportamenti e atteggiamenti che possono recare danno alla salute. Vengono inoltre organizzati degli incontri per diffondere la cultura “del dono e della solidarietà”.Gli interventi sono stati ripartiti nel corso del quinquennio ed ogni anno viene affrontata una specifica problematica secondo il programma indicato di seguito:

quarte ginnnasio: problematiche legate al fumo;quinte ginnasio : prevenzione di comportamenti a rischio;

prime liceo: progetto “Educazione alla sessualità, affettività e prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale”;seconde liceo: il dono degli organi; educazione sessuale e prevenzione; l’abuso di bevande alcoliche;terze liceo: il dono del sangue e del midollo osseo. Destinatari: tutti gli allievi.

Obiettivi.1. Fornire in modo chiaro informazioni e indicazioni per aumentare la

consapevolezza delle caratteristiche di uno stile di vita sano ed equilibrato.2. Prevenire comportamenti a rischio.3. Aumentare la sensibilizzazione verso la cultura del dono.

Attività e contenuti.

Classi quarte ginnasio:Problematiche legate al fumo: si realizza un incontro, in collaborazione con l’AIR (Associazione Insufficienti Respiratori), durante il quale un medico pneumologo fornisce informazioni sui danni alla salute causati dal fumo, offre spunti per riflettere sulla dipendenza dal fumo e sulle motivazioni che inducono i ragazzi ad iniziare a fumare.

Classi quinte ginnasio:

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Prevenzione dei comportamenti a rischio: i confini della legalità e le conseguenze giuridico-legali: è previsto un incontro con un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri per aiutare gli studenti ad aumentare la consapevolezza della responsabilità personale, discutere dei comportamenti corretti e non corretti in situazioni diverse e sulle possibili conseguenze giuridico-legali.

Classi prime liceo:Educazione alla sessualità, affettività e prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.Alcuni operatori dell’ASS 4 conducono tre incontri con la finalità di migliorare le conoscenze dei ragazzi in questo ambito, aumentare la consapevolezza di sé, del proprio corpo e dei comportamenti corretti e a rischio; questa attività è stata promossa dal Comune di Udine, Dipartimento Affari Generali – U.O. Promozione della Salute e dello Sviluppo Sostenibile – Città Sane in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’ ASS n. 4 “Medio Friuli” e del Consultorio Familiare del Distretto Sanitario di Udine.

Classi seconde liceo:Educazione alla sessualità e prevenzione: per riprendere le tematiche proposte in prima liceo, si organizza un incontro con una ginecologa per le ragazze e con un andrologo per i maschi per dare l’opportunità di chiedere informazioni, esporre dubbi, fare domande riguardanti la sfera sessuale.Dono degli organi: si organizza un incontro con l’Associazione Dono Organi del Fvg con testimonianze e la partecipazione di medici del Centro Trapianti di Udine.Dipendenza dall’alcol: con la testimonianza di alcuni volontari dell’Associazione Alcolisti Anonimi gli allievi vengono aiutati a riflettere sui comportamenti propri e dei loro coetanei riguardo all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche, ai danni per la salute ad essi correlati ed anche alle conseguenze negative nelle relazioni con gli altri.

Classi terze liceo:Dono del sangue e del midollo osseo: si organizza un incontro con alcuni medici del centro Immunotrasfusionale dell’Ospedale di Udine per sensibilizzare i ragazzi e proporre loro di diventare donatori.

C.I.C. – Progetto SCUOLA IN ASCOLTO

Collaboratori: 1. interni: gli insegnanti dello sportello (Patrizia Gobbo, Andrea Nunziata, Anna Giacomarra, Silvia Redditi, Silva Fabris, Olga Maieron, Giuliana Maisto, Marco Tomasin); gli insegnanti coordinatori di tutte le classi;2. esterni: psicologa dott.ssa Antonia Fiorini; operatori ed esperti del Consultorio Familiare, del Centro Regionale di Orientamento, del Ser.T, della Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Descrizione dell’attivitàAll’interno della scuola è attivo anche il C.I.C. (Centro Informazioni e Consulenza) con uno sportello a disposizione degli studenti per offrire un’opportunità di ascolto, confronto, chiarimento su problematiche personali e/o di relazione, fornire sostegno nelle difficoltà scolastiche derivate da carenze nel metodo di studio, fornire informazioni sulle attività dell’Istituto, riconoscere situazioni di disagio, prevenire e

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contrastare fenomeni di bullismo e inviare, eventualmente, le persone a strutture specialistiche presenti sul territorio. Lo sportello è a disposizione anche dei genitori per fornire un’opportunità di ascolto e supporto per problematiche riguardanti i figli. Il servizio offre inoltre consulenze e supporto agli insegnanti per problematiche emerse durante lo svolgimento delle attività scolastiche riguardanti singoli studenti e/o gruppi classe.L’attività di sportello viene svolta da un gruppo di insegnanti coordinati da una psicologa che durante l’anno è presente a scuola per colloqui con gli utenti secondo un calendario prefissato.Un gruppo di studenti del liceo, con la supervisione della psicologa, è impegnato in alcune iniziative come la partecipazione alle attività di accoglienza nelle quarte ginnasio.

Destinatari: tutti gli allievi, i genitori degli allievi, gli insegnanti.

Durata: Le attività si svolgono durante tutto il corso dell’anno scolastico.

2) ORIENTAMENTO Una scuola che orienta è una scuola che in ogni momento si propone come l’ambiente dove i ragazzi svolgono attività che li preparano ad avere un ruolo attivo nella società, realizzando le proprie aspirazioni e valorizzando i propri talenti. Questo vuol dire per la scuola proporre agli studenti un percorso che permetta loro di conoscere sé stessi e le opportunità che il mondo esterno offre.

A) Orientamento in entrata (Referente: Prof. Monica Delfabro)Collaboratori: Proff. Annalisa Comuzzo, Nicola Spoto.

Destinatari: allievi delle terze medie e loro genitori,allievi delle classi quarte ginnasiali, allievi di altre classi

Obiettivi.1. Aiutare gli studenti delle classi terze medie e i loro genitori nella scelta della

scuola superiore, facendo capire l’importanza di tale scelta come tappa di un percorso formativo già avviato, in cui si sono già evidenziati attitudini ed interessi.

2. Fornire quindi un quadro approfondito del Liceo Classico, delle sue caratteristiche, dei diversi corsi che propone, degli obiettivi che si prefigge, dei pre-requisiti che richiede, delle prospettive per il futuro che offre.

3. Informare il territorio (città, provincia e regione) delle peculiarità del Liceo Classico “Stellini”.

4. Fornire agli studenti delle classi terze medie e ai loro genitori gli strumenti necessari per una scelta consapevole della scuola superiore.

5. Prevenire fenomeni di dispersione scolastica e fornire informazioni necessarie e supporto agli studenti del primo anno per un eventuale ri-orientamento.

Attività:1. partecipazione ad incontri di carattere orientativo per gli allievi delle ultime

classi delle scuole secondarie di Primo grado;

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2. giornate di scuola aperta;3. stage di allievi delle classi terze medie nella nostra scuola;4. incontri con allievi e famiglie delle scuole medie;5. incontri con insegnanti delle scuole medie.

Durata: l’intero anno scolastico

Rapporti con istituzioni:1. Istituti di Istruzione Secondaria di Primo grado della regione;2. Provincia di Udine.

B) Accoglienza per le classi quarte ginnasiali (Referente: Prof. Anna Giacomarra)

Collaboratori:1. interni: proff. Cargnelli, Nunziata, Perini, Tomasin, Venuto, coordinatori di classe, allievi;2. esterni: psicologo del C.I.C.

Descrizione del progetto in sintesiIl progetto è finalizzato a favorire l’inserimento dell’alunno, all’inizio del suo percorso scolastico, nella realtà del gruppo classe e dell’Istituto, e a creare i presupposti dello “star bene” a scuola per prevenire il disagio e l’insuccesso. Esso prevede una serie di attività condotte dagli insegnanti del Consiglio di Classe e da allievi tutori, coordinati dal referente del progetto o dal coordinatore di classe.Il progetto Accoglienza sperimenta quest’anno in alcune classi del ginnasio e del

liceo le attività del “Progetto Adolescenza”, condotto da docenti appositamente formati; inoltre è collegato al progetto Friuli per quanto concerne la formazione degli allievi tutori.

Destinatari: tutti gli alunni delle classi quarte ginnasiali.

Obiettivi.1. Favorire la conoscenza reciproca e la socializzazione degli allievi.2. Far conoscere l’Istituto dal punto di vista della struttura e delle funzioni.3. Far conoscere e condividere le finalità della scuola e le attività che si svolgono in

essa in modo da trovare fin dall’inizio le giuste motivazioni allo studio.4. Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo classe.5. Creare un clima di benessere in classe.

Attività e contenuti.1. Giochi di interazione e/o interviste di conoscenza a coppie ed elaborazione in

gruppo dei dati raccolti sulla classe.2. Interviste ad allievi di classi successive sulla vita scolastica.3. Illustrazione del regolamento d’Istituto e del funzionamento delle assemblee

studentesche, a cura della prof. Cargnelli e degli studenti rappresentanti del Consiglio d’Istituto e della Consulta degli Studenti.

4. Visita ai locali dell’Istituto, guidata dagli allievi tutori.5. Visita al quartiere, a cura del prof. Nunziata.6. Presentazione della figura di J. Stellini, a cura del prof. Perini.

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7. Presentazione dell’attività del C.I.C. a cura dello psicologo.8. Presentazione delle finalità e dei programmi delle materie. 9. Conduzione guidata della prima assemblea di classe.10. Lavori a coppie o in gruppo.11. Eventuali attività pluridisciplinari su argomenti comuni a diverse materie.12. Eventuale visita a uno o più monumenti della città, guidata da alunni del liceo

inseriti nei gruppi FAI.13. Eventuale uscita di una giornata, entro ottobre.

Durata: il progetto prevede una serie di attività, proposte sia nelle prime giornate e settimane di scuola sia nel corso dell’anno.

C) Progetto adolescenza(Referente: prof. Marco Tomasin)Collaboratori: docenti che hanno seguito il corso di formazione obbligatorio (proff. Anna Giacomarra, Patrizia Gobbo, Olga Maieron, Giuliana Maisto, Andrea Nunziata);

Descrizione del progetto.Riconsciuto dall’OMS e autorizzato dal M.I.U.R., attraverso l’accreditamento/qualificazione dell’ente promotore, il Lions Clubs International (D. 10/10/2005), il “Progetto Adolescenza” è un programma completo e strutturato di prevenzione primaria della devianza che aiuta a creare un percorso costruttivo, attraverso la conoscenza di se stessi, del gruppo di coetanei, del gruppo sociale di appartenenza e del territorio. Per ottenere queste finalità, il Progetto aiuta i giovani a gestire la propria sfera emotiva attraverso una presa di coscienza dei propri sentimeni e di quelli altrui e della loro influenza su di sè e sugli altri. In questo modo gli adolescenti sviluppano capacità interiori che permettono di affinare lo spirito critico, aiutandoli a fare scelte consapevoli trovando la forza di dire no a situazioni che sono o possono diventare a rischio.Le capacità sviluppate nell’attuazione del progetto sono trasversali a tutte le discipline e hanno carattere orientativo.

Destinatari: gli allievi di alcune classi del ginnasio.

Obiettivi.1. Imparare a fare le scelte e a prendere decisioni.2. Valutare le pressioni esterne.3. Prestare attenzione all’amicizia.4. Migliorare le capacità di ascolto e comunicazione.5. Sapere riconoscere le proprie e altrui capacità e abilità.6. Rafforzare i legami familiari e di amicizia.7. Essere a conoscenza dei danni provocati dalle droghe e come evitarne l’uso.8. Impegnarsi attivamente a scuola e nella comunità.

Attività.Incontri di una/due ore settimanali curricolari da un minimo di tre mesi a tutto l’anno scolastico.Il percorso del “Progetto Adolescenza” privilegia la metodologia della comunicazione interattiva, volta a coinvolgere lo studente e a renderlo protagonista e responsabile del proprio cammino educativo, seguendo adulti che per lui siano punti

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di riferimento significativi. Ciò si realizza attraverso alcuni strumenti quali animazioni, simulazioni, lezioni interattive, role-plays, lavori e dinamiche di gruppo.

Durata: le attività si svolgono durante tutto il corso dell’anno scolastico.

D) Orientamento in uscita (Referente: Prof. Anna Rosa Termini)

Destinatari: allievi delle seconde e delle terze liceo.

Obiettivi.1. Fornire un servizio utile alla crescita personale degli studenti.2. Rendere gli studenti più consapevoli del loro ruolo nella scuola.3. Rendere gli studenti consapevoli delle proprie potenzialità ed attitudini.4. Rendere gli studenti consapevoli delle opportunità offerte dal territorio.5. Fornire gli strumenti informativi e formativi per il proseguimento degli studi.

Attività.1. Preparazione della visita al salone orientamento dell’Università di Udine.2. Visita al salone dell’Orientamento dell’Università di Udine.3. Conferenze, incontri con professionisti e studenti universitari.4. Corso di preparazione alle Iscrizioni Universitarie.5. Lezioni di orientamento in uscita via Internet.6. Distribuzione materiale cartaceo informativo..Durata:l’intero anno scolastico.

Rapporti con le Istituzioni.1. Università della Regione e non.2. Ministero P.I..Per la realizzazione dei progetti Educazione alla salute, Accoglienza e Orientamento è stata costituita una rete tra le scuole “Liceo Stellini”, Liceo Scientifico “ Copernico” , Istituto Tecnico “Zanon”, Istituto per Geometri “Marinoni” ed il Centro Regionale di Orientamento per l’elaborazione del progetto in rete: “Per una scuola orientata al ben-essere ed alla formazione globale dello studente”. La scuola capofila è il Liceo “Copernico”.Con tale progetto gli istituti partecipano al bando per il finanziamento di attività di

progettazione e preparazione di reti tra scuole e servizi territoriali finalizzate a prevenire/contrastare la dispersione scolastica secondo il “Piano degli interveni a sostegno del sistema scolastico regionale per l’arricchimento dell’offerta formativa nell’a.s. 2009/10, in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 7, commi 8 e seguenti della legge regionale 25 gennaio 2002, n. 3. Nell’a.s. in corso è prevista la progettazione di iniziative ed attività da sviluppare nel

prossimo biennio. Il progetto prevede di operare sull’accoglienza, l’orientamento in entrata e in uscita e la prevenzione della dispersione scolastica mediante azioni integrate e coordinate da svilupparsi nell’arco del quinquennio partendo dal confronto tra le attività messe in atto nelle scuole, la loro valutazione e la verifica delle possibiltà di migliorare il servizio erogato.

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3) PROGETTO THEATRON (Referente: Prof. Marco Tomasin)

Collaboratori: Proff. Annalisa Comuzzo, Monica Delfabro, Giovanni Gardenal, Francesca Noacco, Olga Maieron, Elisabetta Gini, Simona De Pauli, Paolo Angiola, Agostino Longo.

Descrizione del progetto in sintesi.1. Corsi di eccellenza per partecipazione a concorsi nazionali.2. Concorso interno di traduzione dal greco per V ginnasio, II e III liceo.3. Partecipazione a concorsi nazionali.

Destinatari: V ginnasio, II e III liceo.

Obiettivi.1. Stimolare la conoscenza e il confronto con coetanei di altre città, o (per i ragazzi di V ginnasio e I e II liceo) di altre classi dell’Istituto.2. Potenziare negli studenti la capacità di lettura, comprensione e interpretazione di un testo greco.3. Sviluppare negli studenti liceali l’interesse per la lettura dei classici e promuovere

in essi il desiderio di approfondirne la conoscenza, alla ricerca delle nostre radici culturali, non solo per interpretare il passato, ma anche per decifrare la realtà contemporanea.4. Fornire gli studenti degli strumenti indispensabili non solo per comprendere i messaggi letterari, ma soprattutto per operare in maniera autonoma collegamenti e valutazioni critiche personali.5. Realizzare uno spazio di riflessione scientifica sul mondo classico.6. Sollecitare negli studenti l’interesse alla lettura e all’approfondimento di opere e temi della cultura classica, anche in vista delle tesine per l’Esame di Stato.

Attività:1. corsi di eccellenza;2. concorso interno;3. partecipazione a concorsi nazionali.

Durata: Novembre 2009 - Maggio 2010

4) ANTICHI E MODERNI ALLO STELLINI (Referenti: Proff. Sandro Minisini e Agostino Longo)

Collaboratori:1. interni: Proff. Monica Del Fabro, Sira Mandalà, Francesca Venuto (gruppo ricerche dantesche); Proff. Paolo Angiola, Beatrice Rigatti, Nicola Spoto, Anna Rosa Termini (gruppo ricerche classiche).2. esterni: Prof. Gina Misdaris.

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto si articola in due fasi:

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1. Il 'Tempo vissuto' nella Commedia di Dante (un'esplorazione di tre luoghi esistenziali emblematici del poema dantesco: Limbo, Paradiso in terra, un paese guasto).

2. Ad umbras. Voci dall'aldilà degli antichi (figure, racconti, immagini classiche dell'oltretomba).

Destinatari: studenti, docenti del liceo 'Stellini' e di altri istituti, persone esterne interessate all'argomento.

Obiettivi:1. diffondere conoscenze e interpretazioni sul tema dell'aldilà dall'Antico al Moderno

e presentarle in chiave interdisciplinare;2. aprire la Scuola al territorio come centro culturale;3. proporre un lavoro di ricerca orientato al dibattito culturale tra i docenti della

Scuola;4. offrire agli studenti un modello sperimentale di lavoro sui temi curricolari.

Attività: conferenze costituite da un complesso di: lezione frontale, recitazione a cura degli studenti, proiezione d'immagini, inserti musicali.

Durata: dal 27/11/2009 al 23/4/2010.

5) ALLA SCOPERTA DEI BENI CULTURALI DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIOIl progetto si articola in due serie di attività: 1. “Alla scoperta dei beni culturali della città e del territorio regionale”;2. “Scavi a Paestum”;3. “Scavi in Austria”

1. Alla scoperta dei beni culturali della città e del territorio regionale(Referente Prof. Francesca Venuto)Collaboratori: Prof.ssa Clelia di Lenardo

Descrizione del progetto in sintesi.Lo scopo del progetto in questione è quello di sollecitare gli studenti del Liceo ad approfondire lo studio del patrimonio storico-artistico e paesaggistico più prossimo (principalmente cittadino, ma anche provinciale e regionale, o ancora il territorio limitrofo) per dare concretezza agli studi teorici con cui gli allievi si confrontano in classe. Ciò ha scopo di collegare le tematiche d'ordine generale agli argomenti particolari ritenuti di volta in volta meritevoli di adeguata attenzione. Lo studio di questi beni, approfonditi e articolato nei contenuti, è volto a far assimilare il concetto di "museo diffuso", per cui le testimonianze storiche, distribuite nell'ambiente, vengono a costituire un paesaggio culturale cui rapportarsi in maniera consapevole.

Destinatari: Alcuni allievi volontari di più classi liceali.

Obiettivi:1. sviluppare un'adeguata conoscenza del territorio e del patrimonio storico-artistico

locale; l'educazione alla valorizzazione e alla tutela dell'ambiente e del patrimonio storico-artstico, culturale e linguistico;

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2. sviluppare la capacità di mettere a frutto le conoscenze acquisite per favorire una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, incentivando la capacità di relazionare con l'altro e di parlare in pubblico, diventando così soggetti attivi nell'ambito della sensibilizzazione e promozione dei Beni Culturali e Ambientali.

Attività e/o contenuti:1. visite ai musei della città di Udine e del territorio2. presentazione delle emergenze del patrimonio storico-artistico locale ad eventuali

studenti (ospiti, durante scambi o altro)3. valorizzazione dei borghi tipici4. Giornate FAI di primavera (attività finalizzate alla presentazione da parte degli

studenti di alcuni monumenti cittadini ad un pubblico esterno)5. Settimana della Cultura (in maggio)

Durata: Saranno individuati, durante l'intero anno scolastico in corso, alcuni periodi di limitata estensione temporale - per attuare le iniziative sopra riportate.

Rapporti con altre istituzioni:1. Comune di Udine (tramite i Civici Musei)2. Provincia di Udine3. FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano)4. Istituti Scolastici Superiori cittadini (coninvolti, come negli anni precedenti, nelle

iniziative del FAI)5. Università degli Studi di Udine6. Soprintendenza del Friuli-Venezia Giulia7. Ministero per i Beni Culturali e Ambientali8. MIUR.

2. Scavi a Paestum(Referente Prof. Annalisa Comuzzo)

Collaboratori: 1. interni: docenti accompagnatori per il soggiorno a Paestum;2. esterni: archeologi della Società Friulana di Archeologia.

Descrizione del progetto in sintesiIl progetto Paestum è nato da un’iniziativa della Società Friulana di Archeologia, promossa allo scopo di sensibilizzare i giovani alla salvaguardia dei beni storico-archeologici del nostro territorio e di fornire agli studenti strumenti concreti di autoconoscenza delle proprie attitudini e di orientamento nelle future scelte di studio. L’attività consiste in uno stage organizzato presso l’antica città di Poseidonia (Paestum) in Campania in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno e con il museo Archeologico di Paestum. L’iniziativa ha avuto finora cinque edizioni: i primi due anni di lavoro sono stati dedicati alla pulitura delle antiche mura, gli ultimi tre anni invece sono stati riservati al recupero di un’insula romana posta all’interno del Parco Archeologico di Paestum.

Destinatari: allievi di tutte le classi ginnasiali e liceali, esclusi gli allievi delle classi terze liceali

Obiettivi.

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1. Educare il senso critico degli studenti attraverso la presa di coscienza che la ricostruzione storica è un lavoro critico perfettibile, che si attua grazie all’utilizzo degli strumenti forniti dalle scienze storiche (nella fattispecie l’archeologia).

2. Fornire agli studenti la possibilità di fare esperienze sul campo attraverso l’utilizzazione degli strumenti propri dell’archeologia per l’elaborazione scientifica dei risultati dell’indagine storica.

3. Fornire agli studenti strumenti per comprendere le realtà storico culturali e sociali di un ambiente diverso da quello di provenienza.

4. Offrire agli studenti un’occasione nuova e intensa di socializzazione, educandoli all’accoglienza e alla disponibilità verso gli altri.

Attività.1. Lezioni di la storia dell’archeologia e metodologia dello scavo tenute dagli

archeologi della società friulana di archeologia di Udine.2. Attività di scavo sul campo (area archeologica di Paestum).3. Lavoro di raccolta e analisi dei dati.4. Visite laboratoriali a musei e siti archeologici del territorio circostante (Pompei,

Ercolano, Velia).

Durata.Mesi di aprile e maggio 2010: quattro o cinque incontri di preparazione allo scavo tenuti dagli esperti della Società Archeologica Friulana a cui dovranno partecipare gli studenti partecipanti e i docenti accompagnatori.Prime settimane di giugno (data ancora da destinarsi): campagna di scavo presso l’area archeologica di Paestum.

Rapporti con altre istituzioni: Collaborazione con La Società Friulana di Archeologia (Udine)

3. Scavi in Austria.(Referente: prof.ssa Silvia Redditi)

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto, che nasce dalla collaborazione con il Direttore del Parco Archeologico del Magdalensberg (sito archeologico celtico romano) e del Landesmuseum di Klagenfurt in Carinzia (Austria), intende portare gli studenti alla conoscenza diretta dell’attività dello scavo archeologico e delle operazioni ad esso connesse (recupero e catalogazione dei reperti, rappresentazioni grafiche dell’area di scavo e del materiale rinvenuto) per educarli al rispetto e alla conservazione dei beni culturali del territorio e per orientarli con cognizione nelle proprie attitudini in vista delle future scelte di studio e di lavoro. L’attività consiste in uno stage sul sito archeologico del Magdalensberg ed è rivolta preferibilmente a studenti che hanno già qualche conoscenza di lingua tedesca, in modo da potenziare le loro abilità di comunicazione in lingua straniera.L’attività è alla sua prima edizione.

Destinatari: studenti delle classi quarte e quinte ginnasiali e prime e seconde liceali.

Obiettivi.

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1. Sviluppare negli studenti l’interesse per il lavoro di ricerca e di ricostruzione storica attraverso l’archeologia.2. Acquisire metodologie laboratoriali per l’analisi e l’utilizzo di diverse fonti storiche.3. Sviluppare negli studenti un approccio interdisciplinare allo studio della storia antica.4. Creare negli studenti stimoli di apprendimento al di fuori dell’ambiente scolastico per comprendere le realtà storico-culturali e sociali di un ambiente diverso da quello di provenienza.5. Potenziare le conoscenze e le abilità di comunicazione in lingua tedesca.6. Fornire agli studenti strumenti concreti di conoscenza delle proprie attitudini e di orientamento nelle future scelte di studio e lavoro.7. Educare al rispetto e alla conservazione dei beni culturali del territorio.

Attività/Contenuti.1. Lezioni teoriche iniziali e in itinere di preparazione e a supporto

dell’attività di scavo.2. Attività sul campo (area archeologica del Magdalensberg).3. Visite a musei e siti archeologici del territorio circostante (Klagenfurt,

Virunum).4. Lezioni e attività in lingua tedesca.

Durata.Alcuni incontri propedeutici all’attività si svolgeranno nei mesi di aprile e maggio. È ancora da definire se l’attività di stage si svolgerà in giugno oppure a settembre.

Rapporti con altre istituzioni:Parco Archeologico del Magdalenberg. Landesmuseum di Klagenfurt.

6) EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZAIl progetto si articola in tre serie di attività:

1. “Fra gelsi e melograni. Percorsi di conoscenza e valorizzazione d’identità allo specchio”;

2. “Conoscere la storia e la cultura del Friuli Venezia Giulia”;3. “Educazione alla sostenibilità sociale: l’organizzazione sociale ed economica

comunista”;

1. Fra gelsi e melograni. Percorsi di conoscenza e valorizzazione d’identità allo specchio. (Referente Prof. Chiara Fragiacomo)Attività collaterali e di supporto: Concorso Tiziano Terzani (città di Udine).

Collaboratori: 1. interni: docenti della classe IIC e della IIIE - docenti della rete CLIL;2. esterni: Caritas diocesana di Udine.

Descrizione del progetto in sintesi.

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Il Progetto rappresenta l’evoluzione di una serie di attività che hanno visto la nostra scuola e altri Istituti del territorio impegnati sui temi della conoscenza e del confronto interculturale nell’ambito di un’iniziativa chiamata Incontro di Civiltà. Quel progetto, concluso dopo quattro anni di lavoro, ha contribuito ad affinare la sensibilità di studenti e insegnanti circa le istanze del mondo globalizzato e di individuare nuovi obiettivi e azioni che possano arricchire l’offerta formativa della nostra scuola. Nel corso dell’esperienza ci siamo resi conto che ottemperare alle finalità formative della scuola, cioè educare i giovani ad essere cittadini partecipi e responsabili, è far loro acquisire consapevolezza di chi si è, della propria memoria storica e della storia del territorio.Questo non è solo un dovere civile e neppure un semplice sia pur legittimo bisogno, ma è attingere ad una risorsa comune e contribuire ad arricchirla. Tuttavia non si apprezza appieno la propria cultura e la realtà in cui si vive se non nel confronto con gli altri.La posizione geografica della nostra regione ha sempre favorito la sua peculiarità culturale. Il nostro è territorio di confine, spartiacque fra occidente e oriente, ma anche luogo di mescolanze e intrecci di civiltà e storie diverse. Ciò che siamo è il prodotto della capacità nostra e dei nostri padri di esercitare i valori della convivenza civile, di valorizzare il nostro e l’altrui patrimonio artistico/culturale, di saper accogliere e sviluppare gli apporti tecnici e i sistemi valoriali di genti diverse. Oggi, inoltre, assistiamo ad un’urgenza che il mondo globalizzato ci impone.I fenomeni migratori di cui la nostra regione è teatro contribuiscono a creare nuovi scenari nella società civile e soprattutto sui banchi di scuola.Conoscere diventa indispensabile per poter vivere insieme, per potersi mettere in relazione e per sgretolare paure e pregiudizi. Ecco le basi del progetto che è in rete con altri istituti della città e precisamente il Liceo Scientifico “Copernico”, l’Educandato “Uccellis”, l’Istituto d’Arte “Sello”. Il Liceo Scientifico “Copernico” è capofila. Inoltre esso vede anche il contributo e la presenza di scuole israeliane, ebraiche e arabe, con cui in passato abbiamo stabilito relazioni e portato avanti progetti educativi miranti alla conoscenza reciproca.Questi contatti sono risultati interessanti sia per l’accento posto nei curricoli di quelle realtà scolastiche alla definizione del concetto d’identità, sia per la ricerca e conservazione della memoria storica, ma soprattutto per il tentativo d’integrazione di culture diverse in nome della tolleranza e della civile convivenza.I partner stranieri sono: la scuola Anne Frank del kibbutz Sasa in Alta Galilea, Mar Elias Educational Institutions a Ibillin in Galilea, la scuola Galil di Mizgav e l’Istituto Ort di Tarshiha sempre in Galilea.Il progetto ha le seguenti finalità: 1. conoscenza di sé e recupero della memoria individuale e collettiva;2. conoscenza della storia del nostro territorio e delle sue peculiarità geografiche;3. conoscenza di realtà culturali diverse dalla nostra e comunque presenti sul nostro territorio;4. promozione del dialogo interculturale e dei valori della convivenza civile;5. promozione della scuola come “spazio d’intermediazione” fra sapere disciplinare e sapere informale;6. sviluppo d’itinerari didattici indirizzati alla problematizzazione del sapere;7. ideazione di percorsi didattici trasversali sia ad altri progetti dell’Istituto (rete CLIL) sia fra gli istituti specificatamente coinvolti in questa iniziativa;8. accoglienza di studenti e insegnanti stranieri e visita di nostri studenti e insegnanti ai paesi stranieri partner.

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Destinatari.1.La classe II Liceo sez. C: soggetto della formazione, dell’accoglienza e della corrispondenza on line.2. Classi III Liceo sez. E: viaggio in Israele per visitare le scuole partner; attività di formazione e completamento dell’esperienza vissuta nell’anno precedente.3. Altri classi dell’Istituto in qualche occasione di incontro con esperti e per le attività collaterali (Concorso Terzani).

Obiettivi.1. Garantire il sostegno e il rafforzamento progressivo della personalità

dell’individuo.2. Promuovere la formazione del cittadino partecipe, responsabile, consapevole delle

sue scelte.3. Favorire atteggiamenti consapevoli nei confronti dell’ambiente e del territorio.4. Sviluppare un’identità multiculturale dello studente attraverso un’azione che miri

al confronto (nell’ambito di alcune discipline) con modelli cultuali diversi.5. Educare promuovendo il processo cognitivo: favorire l’acquisizione delle

conoscenze relative alle varie discipline, di un sapere adeguato al proprio tempo nei suoi aspetti teorici ed operativi, attraverso un percorso interdisciplinare, che sviluppi competenze e abilità.

6. Far maturare la capacità critica di giudizio e un atteggiamento problematico nei confronti del sapere.

7. Porre come obiettivo fondamentale interdisciplinare l’educazione linguistica: favorire l’acquisizione dei linguaggi verbali e non, i processi di comprensione e produzione di testi di vario genere e la padronanza delle terminologie specifiche.

Attività.Nell’anno scolastico 2009/20010 le attività previste sono le seguenti:1. Nel mese di febbraio: effettuazione di un viaggio in Israele in qualità di ospiti

delle scuole partner, della durata di una settimana. Al viaggio parteciperanno i tredici ragazzi della classe IIIE ospitante nell’anno precedente, due insegnanti e le rappresentanze delle altre scuole italiane.

2. Accoglienza di nuovi gruppi di studenti ebrei e arabi e dei loro insegnanti in date e periodi da stabilire con i partner.

3. Parallelamente sin dal trimestre è prevista la preparazione dei nostri studenti con lezioni curricolari anche trasversali con la partecipazione a dibattiti conferenze anche presso gli istituti in rete e con il contributo di relatori esterni.

Attività collaterali e di supporto:Concorso “Tiziano Terzani”- città di Udine(Referente Prof.ssa Chiara Fragiacomo)

Destinatari: tutti gli studenti del Liceo

Obiettivi: promuovere nelle giovani generazioni un atteggiamento di "attenzione" nei confronti di culture, storie, persone “altre”, stimolando la curiosità e il desiderio di conoscerne la realtà, magari per comprendere meglio la propria, al di là dei modelli e degli stereotipi proposti dai mezzi di comunicazione.

Contenuti.Il concorso è aperto a tutte le scuole: primarie e secondarie di primo e secondo grado della Regione Friuli Venezia Giulia. Per le scuole secondarie di secondo

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grado è prevista la partecipazione sia di gruppi/classe che individuale. Il concorso si articola in due sezioni. La seconda sezione è dedicata agli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Gli studenti, individualmente o in gruppo, possono partecipare con: 1. Testi: racconti, lettere, interviste reali o immaginarie, testi teatrali, reportage di

viaggio, saggi – discussione su documenti e testimonianze relativi al tema della globalizzazione, recensione comparativa tra l’autore Tiziano Terzani e un altro autore a scelta o recensione di un film su tematiche identificabili con l’esperienza e gli scritti di Tiziano Terzani, etc..2. Immagini: disegni, foto, collage, striscioni, murales etc..3. Materiali multimediali (video, ipertesti).4. Produzioni musicali   .

Rapporti con altre istituzioni.Per il progetto “FRA GELSI E MELOGRANI. Percorsi di conoscenza e valorizzazione d’identità allo specchio”, sono previste collaborazioni con la Caritas Diocesana di Udine, il Comune di Udine, l’Università di Udine, l’Istituto per il Movimento di Liberazione del F. V.G., il Centro “L. Gasparini” di Gradisca d’Isonzo.Per il Concorso “Tiziano Terzani” è prevista la collaborazione con l’Associazione Vicino/Lontano (Udine).

2. L’organizzazione sociale ed economica comunista. (Docente referente Prof. Claudio Giachin)

Descrizione del progetto in sintesi: il progetto consta di una serie di attività finalizzate all’educazione ad una cittadinanza consapevole attraverso l’analisi di sistemi sociali, economici e ambientali con particolare riguardo ai regimi comunisti.

Obiettivi.1. Approfondire la conoscenza della storia del Comunismo tramite l’ausilio del linguaggio delle immagini, il più familiare agli studenti d’oggi.2. Far cogliere agli allievi la differenza tra i documenti in senso stretto e la

cinematografia come documento “sui generis”.3. Favorire i collegamenti interdisciplinari, soprattutto fra storia, filosofia, politica,

scienze, economia, cinema.4. Sviluppare l’educazione interculturale in quanto strumento capace di trasmettere

un pluralismo di saperi e di culture, in grado di ampliare gli orizzonti della conoscenza e di approfondire i valori della comunicazione e della comprensione.

Destinatari: gli allievi di tutte le classi del triennio.

Contenuti: la storia del Comunismo dal 1917 al 1989.

Attività:1. lezione frontale (presentazione);2. visione di film e documentari;3. discussione con gli allievi;4. distribuzione di dossier sugli argomenti trattati.

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Durata: da ottobre a maggio (12 incontri)

3. Conoscere la storia e la cultura del Friuli Venezia Giulia.(Referente Prof. Stefano Perini)

Collaboratori: Prof. Francesca Noacco.

Descrizione del progetto in sintesiIl progetto continua quello chiamato “Friuli” e come quello vuole promuovere la conoscenza del territorio sotto gli aspetti storici e culturali soprattutto, ma non solo. Questo attraverso attività di approfondimento storico, culturale ed ambientale ed attraverso l’inserimento di tematiche regionali nei programmi curricolari.

Destinatari: tutti gli alunni del Ginnasio e del Liceo

Obiettivi.1. Promuovere la conoscenza del territorio sotto gli aspetti storici, culturali ed

ambientali.2. Integrare maggiormente la scuola nel territorio.3. Creare negli alunni una coscienza dell’appartenenza ad un territorio particolare,

con le sue peculiarità, ma inserito nel flusso della più grande storia, un territorio in cui convivono nazionalità diverse.

4. Conoscere ed apprezzare la diversità..Attività.1. Conferenze, lezioni, proiezioni di filmati, elaborazione di testi riferiti agli obiettivi

su esposti.2. Collaborazione al concorso di traduzione dal greco e latino in friulano.3. Celebrazione del bicentenario del nostro Liceo.

Durata: Anno scolastico 2009/10

Rapporti con altre istituzioniE’ in atto quello con la Società Filogica Friulana. Verranno attivati contatti con le Università di Udine e Trieste e con l’Ente Friuli nel Mondo.

7) CULTURA TEATRALE(Referenti Proff. Monica Delfabro e Franco Romanelli)

Collaboratori:1. esterni: Thomas Balin

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto si articola in due distinte attività:“Studenti a teatro”: l’attività viene svolta dal referente e dalla collaboratrice interna e consiste nel promuovere e nell’organizzare l’adesione degli alunni della scuola alla stagione teatrale, agli spettacoli e agli incontri offerti dagli enti cittadini;“Laboratorio teatrale”: l’attività viene svolta nell’ambito della rete diretta dalla prof. Angela Felice del Liceo Sociopsicopedagogico “C. Percoto” e comporta anche il contributo di un collaboratore esterno. Essa consiste in un’ esperienza teorica e pratica

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che porta gli alunni partecipanti all’attività ad allestire almeno due spettacoli da presentare al Palio studentesco.

Destinatari: tutti gli alunni interessati.

Obiettivi.1. Promuovere la conoscenza e la passione per il teatro.2. Sviluppare le capacità di relazione e comunicazione.3. Permettere di considerare i testi classici non solo da un punto di vista strettamente

scolastico (analisi, traduzione, contestualizzazione), ma in tutte le sue potenzialità drammatiche.

4. Potenziare le attitudini alla recitazione.5. Partecipare al Palio teatrale studentesco città di Udine ed eventuali altre rassegne.6. Allargare l’orizzonte culturale degli studenti attraverso la visione di spettacoli

teatrali.7. Abituare gli studenti a frequentare i teatri cittadini, dedicandosi pertanto nel

tempo libero a svaghi proficui anche dal punto di vista culturale.8. Rendere gli alunni partecipi della vita della comunità sociale, incoraggiandoli ad

assistere agli spettacoli teatrali, sia in momenti a loro riservati, sia in occasioni dedicate a un pubblico eterogeneo per età, condizione sociale e cultura.

Attività.1. Corso propedeutico sui fondamenti della recitazione.2. Scelta e predisposizione del testo da rappresentare.3. Allestimento di uno spettacolo teatrale.4. Diffusione di materiale informativo sulle offerte teatrali della regione e non solo.

Durata: da settembre 2009 a maggio 2010

Rapporti con altre istituzioni:1. Liceo Sociopsicopedagogico “C. Percoto”;2. Enti teatrali della città e della regione.

8) CORSO DI ARTE CINEMATOGRAFICA(Referente Prof. Paolo Angiola)

Collaboratori interni: Proff. Paolo Angiola, Elena Piemonte, Beatrice Rigatti, Claudio Giachin.

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto si articola in tre parti, di cui la terza, a cura del prof: Giachin, non connessa con le precedenti.Nella prima parte gli allievi, con la guida del prof. Angiola coadiuvato dalla prof.

Rigatti, imparano ad analizzare le tecniche e le soluzioni formali attuate dai cineasti del passato e del presente per cogliere gli stretti rapporti fra contenuto e forma nell’ arte cinematografica come in tutte le altre arti mimetiche.Nella seconda parte gli allievi, in numero più limitato per ragioni di tipo logistico, si

dedicano all’analisi in lingua inglese di opere cinematografiche in lingua inglese, sotto l’ attenta sollecita e costante guida della prof.ssa Piemonte.La terza parte, guidata dal prof: Giachin, tratterà di Cultura e società degli ebrei

orientali negli scrittori yiddish prima della Shoah, proponendo i temi in questione alla

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luce dell’ interazione fra i diversi linguaggi letterario, cinematografico, musicale e teatrale.

Destinatari: studenti di tutte le classi, solo triennio per il corso del prof. Giachin.

Obiettivi.1. Acquisire le nozioni e la terminologia specifica dei linguaggi cinematografici.2. Acquisire la capacità di comprendere il complesso intreccio fra realtà e finzione nelle arti audiovisive.3. Accrescere la motivazione allo studio della lingua e letteratura straniera facendo

leva sui codici audiovisivi di sequenze scelte da film in lingua originale inglese.4. Ampliare le conoscenze lessicali finalizzate all’ ascolto e anche alla successiva

produzione di commenti orali e scritti.5.Approfondire la conoscenza della cultura e della letteratura yiddish tramite le immagini.6. Far capire la differenza fra il testo e la sua trasposizione cinematografica.

Attività e contenuti.In tutte le sezioni del corso vengono presentati spezzoni, sequenze o interi film o documentari, con scopi maggiormente estetico formali per quanto riguarda la prima parte del corso, che funge da propedeutica alla seconda, che fa tesoro delle competenze acquisite dagli allievi in modo che le applichino all’ analisi di qualsiasi prodotto audiovisivo, fra cui nello specifico opere cinematografiche in lingua inglese.

Durata: da Ottobre a Maggio (a seconda delle fasi).

9) IL NOVECENTO: I GIOVANI E LA MEMORIA(Referente Prof. Maria Mittiga)

Collaboratori:1. interni: Proff. Francesca Noacco, Francesca Venuto2. esterni: Proff.Arianna Plazzotta, Betulla Arci Biffoni

Descrizione del progetto in sintesi.Dall’anno scolastico 1999-2000 la nostra la scuola organizza un concorso artistico- letterario interno alla scuola coinvolgendo le classi del Ginnasio e del Liceo. Il progetto si articola in due fasi: nel trimestre gli studenti affrontano il tema attraverso la lettura di testi significativi indicati dal gruppo di docenti referenti del Progetto. Sono previsti, inoltre, anche incontri con alcuni docenti della scuola per l’approfondimento degli aspetti relativi alle tipologie dei campi di concentramento nella nostra Regione e alla storia della Seconda guerra mondiale. Nel pentamestre (in data da stabilirsi) si effettua la gara con la redazione di elaborati scritti e di testi creativi (poesie, pièces teatrali, testi musicali). Il materiale è giudicato da una commissione formata dai docenti responsabili dell’attività e in seguito, eventualmente, pubblicato. Nella prima settimana di maggio, insieme con altri gruppi scolastici della città di Udine e Provincia, ed in collaborazione con l’ANED di Udine, si realizza la visita guidata di uno o più campi di concentramento presenti in Europa, con tappa obbligatoria a Mauthausen per l’incontro internazionale degli ex deportati in coincidenza con l’anniversario della Liberazione del campo e la fine della Seconda guerra mondiale in Europa; alla visita dei campi partecipano alcuni studenti del Liceo vincitori del concorso. Il progetto ha un significativo valore educativo poiché

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ricordiamo che la riflessione sui temi della deportazione nell’ambito del Progetto “Il Novecento. I giovani e la memoria” (istituito dalla legge 440 del 10 dicembre 1997) è un’occasione unica per valorizzare un percorso d'educazione integrale che necessariamente richiede implicazioni complesse dal punto di vista morale, civile e sociale da parte degli studenti e dei docenti. L’approccio ad alcuni particolari avvenimenti della storia contemporanea rende la scuola e gli stessi giovani più attenti e sensibili, ponendoli di fronte ad una serie d'interrogativi rivelatori della banalità del male e dei meccanismi che lo hanno prodotto, dando luogo ad un’educazione morale il cui esito necessario è un processo trasformativo, che attraversa la conoscenza e l’interiorità in una sorta di autoriflessività reciproca, dapprima nell’insegnante, poi negli allievi. Inoltre, il viaggio-pellegrinaggio è un’occasione irrepetibile per i ragazzi perché la storia è vissuta e personalizzata grazie alla conoscenza dei luoghi e in particolare all’incontro con i testimoni, sempre ricco di emozioni, e di stimolo per la creazione di relazioni umane umana; l’approccio alle materie di studio cambia e la crescita interiore si rafforza.

Destinatari: allievi di seconda e terza Liceo

Obiettivi.1. Far riflettere gli allievi sul recente passato per valorizzare un'educazione integrale: morale, civile e sociale.2. Conoscere i luoghi della storia e incontrarne i testimoni.3. Favorire le relazioni umane.4. Favorire un approccio diverso allo studio della storia

Attività:1. lezioni sulla storia del '900 in particolare il nazismo e lo sterminio degli ebrei

(Shoah) ed altre minoranze;2. concorso finalizzato alla visita di almeno due campi di sterminio;3. commemorazione della Giornata della Memoria (27 gennaio) e del Giorno del

Ricordo (10 febbraio).

Durata: Ottobre 2009 - Maggio 2010

Rapporti con altre istituzioni: 1. ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati);2. CEC (Centro di Espressioni Cinematografiche di Udine).

10) EDUCARE ALLE ISTITUZIONI(Referenti: Prof. Chiara Fragiacomo)

Collaboratori esterni: i rappresentanti dell’AICCRE regionale.

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto consta di una serie di attività che hanno come principali obiettivi quelli di educare i giovani ai valori che sono alla base del progetto europeo, ad un sentire comune che unisce gli europei pur salvaguardandone le diversità di lingua, di cultura, di tradizioni e di storie tramite la conoscenza del processo di integrazione e del quadro istituzionale europeo e tramite uno stage (breve) presso un’istituzione comunitaria.

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Destinatari: alunni frequentanti le classi con l’insegnamento del diritto (liceo autonomo sez. C- sez. E).

Obiettivi.1. Avvicinare il mondo della scuola alle Istituzioni.2. Conoscere il processo di integrazione europea.3. Conoscere le istituzioni europee e il loro funzionamento.4. Conoscere le basi giuridiche del complesso sistema comunitario.5. Saper leggere alcuni dati del contesto europeo e cogliere alcuni aspetti delle

problematiche attuali.

Attività: 1. lezioni frontali, letture, dibattito, lavoro di gruppo;2. incontri con funzionari della Comunità europea e della Regione FVG in occasione

del breve stage o a Strasburgo o a Bruxelles.

Durata: Novembre 2009 – 9 Maggio 2010

Rapporti con altre istituzioni: rapporti di collaborazione con l’AICCRE regionale.

11) ONDE E OSCILLAZIONI(Referente: Prof. Renzo Ragazzon)

Collaboratori: insegnanti del dipartimento di Matematica e Fisica.

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto risponde all’esigenza di potenziare l’insegnamento scientifico, in particolare della Fisica, all’interno del Liceo Classico. In estrema sintesi, le attività proposte rappresentano una integrazione ed un approfondimento dei programmi tradizionalmente svolti in orario curricolare, pur distinguendosi per una metodologia più attenta alla pratica di laboratorio e per il maggior peso dedicato alle esercitazioni. Il tema oggetto dell’approfondimento è costituito dai fenomeni ondulatori, un argomento di indubbia valenza trasversale, con rilevanti applicazioni in molteplici settori della Fisica quali l’acustica, l’ottica, l’elettromagnetismo o la meccanica quantistica per citarne solo alcuni.

Destinatari: il progetto è rivolto agli studenti del triennio con particolari motivazioni ed interessi nei confronti delle Fisica e delle discipline scientifiche in generale. La partecipazione alle attività è su base volontaria, eventualmente filtrata dagli insegnanti del dipartimento.

Obiettivi.1. Motivare gli alunni allo studio delle discipline scientifiche, proponendo argomenti

che, rispetto ai tradizionali contenuti di cinematica o meccanica, possano suscitare un particolare interesse.2. Compensare il limitato numero di ore curricolari che i licei classici dedicano alla

Fisica, promuovendo in questo modo una formazione più equilibrata ed attenta ai bisogni dell’utenza.3. Migliorare e integrare la formazione di chi intende frequentare corsi di laurea scientifici a numero programmato, le cui prove di ammissione risultano spesso

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discriminanti a danno degli studenti con una preparazione sbilanciata sul versante letterario-umanistico..

Attività e contenuti.Il progetto si articola in 25 ore di attività extracurricolari, comprendenti lezioni frontali, esercitazioni ed esperienze di laboratorio.Nel corso delle lezioni frontali (12 ore) verranno illustrati o richiamati i principali

concetti relativi ai fenomeni ondulatori: il moto armonico, il significato di ampiezza, frequenza e periodo delle onde, gli elementi di trigonometria e teoria delle funzioni necessari alla descrizione matematica delle onde armoniche, la sovrapposizione tra onde e i principali fenomeni di interferenza e diffrazione. Si prevede inoltre di chiarire il significato dello spettro in frequenza di un segnale acustico e di trattare il fenomeno della risonanza in una colonna d’aria, precisando il legame tra frequenza di risonanza e la velocità del suono. Alcuni argomenti potranno essere chiariti utilizzando programmi interattivi freeware facilmente reperibili sul web. Lo svolgimento guidato di esercizi (6 ore) avrà l’obiettivo di consolidare quanto appreso nel corso delle lezioni frontali e chiarire eventuali dubbi o fraintendimenti. Non va sottovalutata la particolare importanza che le esercitazioni rivestiranno per gli studenti interessati a frequentare corsi di laurea scientifici a numero programmato, con ammissione subordinata al superamento di selezioni iniziali.Nel corso delle attività di laboratorio (7 ore) gli studenti eseguiranno esperienze

quali: osservazione dello spettro in frequenza di un segnale acustico (realizzabile con software freeware), stima della velocità del suono mediante misura della frequenza di risonanza in una colonna d’aria, osservazione di fenomeni d’interferenza e misura di lunghezze d’onda.

Durata: tutte le attività andranno svolte in orario extracurricolare pomeridiano e verranno distribuite su circa10 incontri, possibilmente nei mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo, evitando così ogni interferenza con la preparazione per gli esami di stato o gli impegni che comunque caratterizzano il termine del trimestre e/o del pentamestre.

12) PROGETTO PAICEN .Processi di apprendimento/insegnamento del concetto di Energia (Progetto Interreg)

(Referente: Prof. Alessandra Mossenta)

Collaboratori: docenti dell’Università degli Studi di Udine – Unità di Ricerca in Didattica della Fisica

Descrizione del progetto in sintesi.Il progetto PAICEN coinvolge scuole della Regione e della Slovenia. Nelle sue linee generali, il progetto mira allo studio dei processi di apprendimento/insegnamento del concetto di energia nei giovani e nei docenti dei diversi ordini scolastici. Prevede la costruzione di appositi strumenti di monitoraggio, la definizione e la messa a punto di strategie innovative per la formazione del concetto di energia, basate sugli esiti di ricerca e sugli studi paralleli sulla formazione insegnanti. Le principali ricadute del progetto riguarderanno: a livello di ricerca scientifica una maggiore conoscenza di come si apprende e si fa ad apprendere il concetto di energia ai diversi ordini scolastici, in particolare sviluppando il confronto tra popolazioni di nazionalità diversa; a livello di diffusione della cultura scientifica, la creazione di scuole polo e realtà di eccellenza nella didattica scientifica; a livello di collaborazione

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transfrorntaliera, l'integrazione tra strutture di ricerca delle università coinvolte, l'integrazione di docenti in tali realtà e l'attivazione di collaborazioni istituzionali tra scuole dei territori e università.Gli studenti beneficeranno di proposte didattiche sviluppate sulla base degli esiti della ricerca sugli apprendimenti relativamente al concetto di enrgia. L'attività avrà natura professionalizzante per i docenti coinvolti.

Destinatari: studenti delle classi (Pilota) 2A,, 2D, 3A; in prospettiva, tutti gli studenti dell'Istituto e i docenti interessati.

Obiettivi:1. studio dei processi di apprendimento/insegnamento del concetto di energia nei

giovani e nei docenti dei diversi ordini scolastici;2. costruzione di appositi strumenti di monitoraggio, definizione e la messa a punto

di strategie innovative per la formazione del concetto di energia negli studenti;3. inserimento nelle pratiche dei docenti di fisica degli strumenti elaborati, anche

con adattamenti;4. inserimento della tematica energetica in modo curricularmente sinergico

all’attività di laboratorio.

Attività e contenuti.Il Progetto riguarda l’insegnamento/apprendimento del concetto di energia, di carattere curricolare per l’insegnamento della fisica. Prevede attività curricolari di insegnamento ed eventualmente specifiche attività laboratoriali extrascolastiche, compatibilmente con le necessità e le opportunità (ad esempio, attività presso l’Università). Lo sviluppo di strategie di insegnamento prevede invece da parte dei docenti coinvolti specifici momenti di progettazione, realizzazione dei materiali, monitoraggio dello sviluppo del progetto e analisi dei risultati.

Durata: 01/01/10 – 31/12/11

Rapporti con altre istituzioni:1. Università degli Studi di Udine2. Referenti del Progetto Interreg (Istituzioni europee, Scuole e Università della Regione e della Slovenia coinvolte)

13) PROGETTI DI EDUCAZIONE FISICA(Referente Prof. Chiara Tonutti)

1. Progetto Perseus

Collaboratori:1. interni: Proff. Piera Domenis, Aniello Marano.2. esterni: Rossana Mattiussi, istruttore federale di tennis tavolo.

Descrizione del progetto.Il progetto si realizza nel corso dell’anno scolastico dal mese di ottobre al mese di maggio. Le attività si svolgeranno durante le ore curriculari e, in parte, nelle ore

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pomeridiane. Nella palestra del Liceo sono previsti i tornei degli sport di squadra e le attività individuali alle quali possono partecipare tutti gli studenti. Ai giochi sportivi studenteschi provinciali parteciperanno gli studenti classificati nelle prime quattro posizioni nelle gare d’Istituto. Il progetto prevede la presenza di una rappresentanza degli studenti anche alle attività promosse dalle istituzioni provinciali ritenute socialmente formative quali : una corsa per la vita, sport solidarietà. Il progetto prevede una giornata sportiva di fine anno.

Destinatari: tutti gli studenti dell’Istituto.

Obiettivi.1. Coinvolgere il maggior numero di studenti.2. Favorire l’incontro e la socializzazione in una situazione di confronto agonistico che stimoli il rispetto delle regole e l’abitudine a vincere senza arroganza o a perdere senza sentirsi umiliati.3. Promuovere l’attività motoria come stile di vita.4. Fornire gli strumenti necessari per elaborare un programma personale finalizzato al benessere psico-fisico.

Attività e contenuti:Torneo di Volley: le classi saranno suddivise in biennio e triennio.Referente: ChiaraTonutti.Destinatari: tutti gli studenti.Durata: da febbraio a maggio.

Torneo di basket 3 c 3 : le classi saranno suddivise in biennio e triennio.Referente: Aniello Marano.Destinatari: tutti gli studenti.Durata: marzo.

Torneo di calcio a 5: le classi saranno suddivise in biennio e triennio.Referente: Aniello Marano.Destinatari: tutti gli studenti.Durata: da novembre a gennaio.

Corso di yoga:Referente: Chiara Tonutti.Destinatari: studenti del Liceo.Durata: 12 ore pomeridiane.Istruttore: Rossana Mattiussi.

Corso di tennis tavolo:Referente: Chiara Tonutti.Destinatari: tutti gli studenti.Durata. 12 ore pomeridiane.Istruttore: Tecnico federazione TT.

Corso di tennis: le lezioni si svolgeranno presso l’impianto “ città di Udine”di via del Maglio.Referente: Chiara Tonutti.

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Destinatari: le classi che aderiscono al progetto e che hanno l’ orario scolastico compatibile con le esigenze didattiche.Durata: 8 ore durante le lezioni di ed. fisica nei mesi di aprile e maggio.

Durata: il progetto si realizza durante tutto l’anno scolastico secondo la scansione temporale esposta.

2. Progetto Scuola e montagna

Collaboratori:1. interni: Proff. Piera Domenis, Aniello Marano, Luigino Sepulcri;2. esterni: istruttori del CAI e istruttore-guida di Mountainbike.

Descrizione.Il progetto è volto a sensibilizzare lo studente all’ambiente montano consentendogli un approccio corretto, consapevole e sicuro. Questa proposta intende coniugare in modo equilibrato gli aspetti culturali con quelli sportivi. Le attività proposte prevedono lezioni teoriche, con l’intervento anche di esperti esterni, e uscite giornaliere in ambiente montano in autunno, inverno e primavera con il supporto di una guida alpina.

Destinatari: gli studenti delle classi prime liceali corsi A, C , E, F.

Obiettivi.1. Presentare la montagna come un patrimonio da vivere, oltre che da conoscere e rispettare.2. Promuovere un uso corretto, consapevole e responsabile del territorio.3. Sapersi muovere e orientare nell’ambiente montano.4. Conoscere e praticare le attività motorie tipiche della montagna (trekking, mountain bike, ciaspe, arrampicata sportiva...).5. Saper valutare le proprie capacità motorie e le reazioni fisiologiche in funzione

dell’attività svolta.CONTENUTI E MODALITA’ ORGANIZZATIVE E DI SVOLGIMENTO DEL PROGETTOAttività Contenuti

teoriciContenutipratici

ore periodo Risorse professionali

Preparazione fisica

Nozioni teoriche sulla metodologia di allenamento della resistenza.

Controllo della frequenza cardiache

Uso del cardiofrequenzimetroValutazione F.C. sotto sforzo

Corsa prolungataContinua e con variazioni di ritmo.Camminata in salita

6 curricolari2 ore curriculari

Settembreottobre

Docenti di Educazione Fisica delle singole classi

Trekking

Equipaggiamento e attrezzaturaValutazione di un percorsoLettura e interpretazione di una carta topografica del territorio Sicurezza in montagnaMeteorologia

Escursione giornaliera guidatasu sentiero di media difficoltà

6+2 curricolari4 extracurric.

Settembreottobre

Docenti di Educazione Fisica delle singole classi

Istruttori CAI

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Caratteristiche geologiche, naturalistiche ed ambientali del le mete prescelte

Ciaspolata (racchette neve)

Modalità di spostamento sul territorio montano innevatoTracce sulla neveCristalli di neve

Escursione giornaliera guidatasu sentiero facile

4 curricolari4 extracurric.

Febbraio Docenti di Educazione Fisica delle singole classiIstruttori CAI

Mountain bike

Struttura e meccanica di una MTBUso del cambio Assetto del corpo in relazione alla pendenzaAbbigliamento e attrezzaturaForature

Escursione nel Tarvisiano con MTB

4 curricolari4 extracurric.

ottobre Docenti di Educazione Fisica delle singole classi

Guida specifica per MTB

Arrampicata Sportiva

Caratteristiche della disciplinaAttrezzaturaTecnica di arrampicata

Lezioni pratiche su parete attrezzata in palestra

6 extracurric Da marzo a maggio

Docenti di Educazione Fisica

Istruttori CAI

Durata: le attività si svolgeranno nei mesi di settembre , ottobre, febbraio e maggio.

Rapporti con altre istituzioni: per la realizzazione delle attività è prevista la collaborazione con il CAI, con il gruppo Guide Alpine del FVG e con il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.

14) PROGETTO BIBLIOTECA(Referente Prof. Francesca Noacco)

Collaboratori interni: prof.sse Annalisa Comuzzo, Monica Delfabro, Monica De Nardi, Anna Giacomarra, Silvia Redditi.

Descrizione del progetto.Il “Progetto Biblioteca” del Liceo-Ginnasio Jacopo Stellini nasce dall’intento di offrire agli utenti - docenti, studenti, studiosi e lettori esterni - l’accesso alla fruizione del ricco patrimonio librario posseduto, perché possa essere utilizzato come supporto dell’attività didattica e come strumento di studio e di ricerca; il servizio di prestito, di acquisizione e catalogazione dei nuovi ingressi, reso dalle docenti del gruppo, sopperisce all’assenza di un bibliotecario istituzionale.Il catalogo informatizzato, consultabile on-line sul sito della scuola

www.liceostellini.it o direttamente su http://friuli.on-line.it/SebinaOpac/Opac, garantisce la rapidità e l’esaustività della ricerca dei titoli, che sono in costante incremento grazie a nuovi acquisti su indicazione dei docenti e ai doni da parte di istituzioni e case editrici.Il progetto è rivolto inoltre alla valorizzazione delle opere antiche della sezione

“Barnabitica”, di quelle del “Fondo Storico ’800” e delle “Miscellanee”, con l’offrire ai ricercatori l’opportunità di consultarle e di studiarle. La biblioteca d’altra parte costituisce punto di riferimento per i rapporti con altre

biblioteche e per l'organizzazione interna alla scuola di conferenze e di “Incontri con l'autore”; a ciò si aggiunge il suo ruolo come centro di raccordo delle ricerche sulla storia del Liceo-Ginnasio “J. Stellini”, effettuate anche sui documenti dell’Archivio

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storico della scuola, che è in via di catalogazione, per gli studi sul Bicentenario della fondazione del Liceo (1807-08/2007-08).Un momento qualificante dei mesi scorsi, proprio in connessione con la celebrazione

del Bicentenario, è stato l’allestimento dell’ “Esposizione di libri della Biblioteca editi dal XV al XX secolo”, con la conferenza di presentazione svolta dal prof. Ugo Rozzo, Storia del libro e della stampa, Università degli Studi di Udine.L’attività di valorizzazione del patrimonio librario proseguirà con ulteriori lezioni di

storia del libro e della stampa legate alla storia culturale del Friuli, in sinergia con il “Progetto Friuli”.Nei prossimi mesi, inoltre, saranno attuate procedure per ottenere finanziamenti che

consentano la revisione del catalogo informatizzato della “Barnabitica”, e per stipulare le convenzioni che assegnino alla Biblioteca la collocazione più opportuna in base alla Legge Regionale n.25/2006.

Destinatari.Utenti della Biblioteca: docenti e studenti dell’Istituto, studiosi e lettori esterni.

Obiettivi.1. Funzionamento della biblioteca al servizio degli utenti.2. Gestione informatizzata del Catalogo mediante il software Sebina3. Assistenza agli alunni, particolarmente del triennio, nella costruzione di percorsi bibliografici mirati su tematiche specifiche, e illustrazione delle procedure per la consultazione in Internet dell’Opac Sebina Friuli ed altri.4. Gestione delle Riviste in abbonamento5. Assistenza a studiosi e ricercatori nella consultazione delle opere del fondo antico della “Barnabitica”, del fondo “Storico ‘800” e delle Miscellanee d’epoca.6. Inventariazione delle nuove acquisizioni e pianificazione dei nuovi acquisti, 7. Sviluppo dei rapporti con biblioteche e istituzioni esterne.8. Organizzazione e coordinamento di conferenze e presentazione di libri.9. Accoglimento delle richieste di informazioni su opere possedute o di fotocopie di parti di pubblicazioni introvabili altrove, provenienti da utenti di altre città.10. Assistenza nelle ricerche di documenti e dati nel fondo archivistico storico della scuola e nella consultazione degli annuari storici e di altri opuscoli miscellanei; raccordo.11. Valorizzazione del patrimonio librario e archivistico mediante l’organizzazione di lezioni specialistiche, anche in sinergia con il “progetto Friuli”.12. Allestimento di micro-esposizioni di libri antichi e moderni posseduti, rappresentativi di un tema o di un’area disciplinare.

Attività.1. Servizio settimanale di 5 ore (1 per docente) destinate a prestito, nuove iscrizioni,

percorsi bibliografici, illustrazione agli alunni e agli utenti della procedura per l’interrogazione degli OPAC, riordino libri.

2. Visite guidate per le classi quarte ginnasio e altre classi del ginnasio e del liceo, a richiesta dei docenti.

3. Riunioni saltuarie per l’organizzazione del lavoro, la formazione di base sull'uso pratico del Sistema Sebina, l'esame e l'organizzazione di attività didattico-culturali interne alla scuola o offerte da istituzioni esterne, es. Biblioteca Joppi.

4. Predisposizione di materiale grafico informativo su conferenze e presentazione di opere (locandine).

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5. Gestione delle Riviste in abbonamento (registrazione ingressi, collocazione sugli scaffali, operazioni rinnovo abbonamenti), e sistemazione delle riviste storiche.

6. Eventuale partecipazione di uno o più docenti del gruppo a corsi di formazione esterni (Provincia, Regione, Sebina, ecc) sulla descrizione SBN e sull’utilizzo del Sistema Sebina.

7. Allestimento micro-esposizione di una selezione di libri su percorsi tematici e disciplinari.

8. Gestione del Catalogo informatizzato, inventariazione e catalogazione delle nuove acquisizioni, stampa etichette.

9. Segnalazione di problemi riguardanti la manutenzione e l’aggiornamento degli strumenti informatici (hardware e software) in dotazione alla Biblioteca, e richiesta dell’intervento dei tecnici esterni (sign. Antonucci e sign. Zerbinati), del tecnico sign. Milioto e dei docenti del Progetto Informatica e della Funzione obiettivo.

10. Formazione di base (alfabetizzazione minima) rivolta ai docenti del gruppo Biblioteca sulle procedure della catalogazione informatizzata.

11. Assistenza alla consultazione nella sezione "Barnabitica".12. Ricerche nell’archivio storico.13. Corrispondenza epistolare, elettronica e telefonica con biblioteche e con utenti

esterni.>> NOTA BENE: le attività dal n.1 al n.7 saranno svolte da tutte le docenti del gruppo “Biblioteca” (Comuzzo, Delfabro, De Nardi, Giacomarra, Noacco, Redditi), dosate in misura delle necessità e del tempo a disposizione.

Le attività dal n.8 al n.12 saranno svolte dalla prof. Noacco.

Durata.Lo svolgimento del “Progetto Biblioteca”, con le sue molteplici attività, coprirà l’intero anno scolastico, da ottobre a giugno.

Rapporti con altre istituzioni.Saranno mantenuti i contatti già avviati con la Direzione formazione e cultura della Regione Friuli-Venezia Giulia, dott. Dino Barattin, per elaborare i Progetti sulla cui base chiedere i finanziamenti e per stipulare la convenzione di accesso al Polo-sistema bibliotecario udinese L.R. n.25/2006.Saranno mantenuti i rapporti con la ditta On-Line, proprietaria e distributrice del Software Sebina-net, nonché con le biblioteche aderenti al Polofriuli, Sebina Open Library OPAC.Altri rapporti con le biblioteche della regione e di tutt'Italia, civiche e universitarie, sono normalmente intrattenuti per lo scambio di pubblicazioni.

15) PROGETTO TIROCINIO – COLLABORAZIONE CON LA SISS(Referente Prof. Olga Maieron)

Collaboratori interni: Prof. Roberta Costantini.

Descrizione del progetto.L’Istituto ha firmato le convenzioni con le Università e con le Scuole di Specializzazione per l’Insegnamento e quindi anche quest’anno collaborerà con esse per la realizzazione dei tirocini, qualora ce ne fosse bisogno. Le SISS come istituzioni per la formazione dei docenti sono state chiuse, ma sono ancora presenti i corsi SOSS

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per il sostegno: perciò la docente prof. Costantini, impegnata in tale incarico nel nostro istituto ha dato disponibilità come docente accogliente (IA).Le finalià del progetto sono le seguenti:1. mettere in atto spazi e luoghi di collaborazione-azione con l’Università e il

territorio;2. applicare la convenzione con la SOSS dell’Università di Udine e di Venezia; 3. ri-pensare e ri-nnovare le strategie didattiche e le modalità d’insegnamento;

Obiettivi.1. Confrontare e ri-pensare strategie e metodiche didattiche attraverso l’esperienza

della formazione dei nuovi docenti.2. Tesaurizzare l’esperienza dei docenti, e cioè della scuola in atto, in funzione della

formazione dei futuri insegnanti.3. Attuare un confronto attraverso l’attività di tirocinio e i tirocinanti con le attività

didattiche in atto nella scuola, l’Università e i laboratori didattici, per essere attori attivi e reali nel processo di formazione e aggiornamento nella scuola quotidiana.

AttivitàIn ogni percorso di tirocinio tutte le attività sono preventivamente concordate con l’IA, effettuate alla sua presenza e solitamente distinte in più fasi : osservazione nella/e classe/i, micro-teacing guidato, attività più autonoma in cui il tirocinante effettua un percorso didattico completo.

Durata.La durata delle attività sarà concordata di volta in volta con l’IA, a seconda della natura dell’attività stessa, tenendo conto della periodizzazione quadrimestrale e dei momenti più impegnativi dell’anno scolastico.

16) INTEGRANDO CON ARTE(Referente Prof. Roberta Costantini)

Descrizione del progetto.L'integrazione di allievi con bisogni educativi speciali necessita di percorsi di apprendimento individualizzato, che tuttavia non ne precludano l’effettiva partecipazione attività svolte dalla classe.Particolare risalto viene dato, in tal senso, alla didattica laboratoriale, laddove il “laboratorio” è inteso non solo come spazio attrezzato, ma come luogo in grado di favorire i processi di integrazione degli allievi con bisogni educativi speciali e la loro percezione di essere integrati, instaurando relazioni positive con gli altri e con la realtà circostante. Nel contempo, l’adozione di metodologie didattiche quali l’apprendimento cooperativo e l’aiuto offerto dai pari, l’attivazione di strategie metacognitive e l’uso delle TIC potranno giovare sia all’allievo con difficoltà sia alla classe nel suo insieme. Dal punto di vista tecnologico, la scuola - che già dispone di una lavagna interattiva multimediale - si doterà anche di un proiettore e di un notebook (indispensabili corollari per il suo funzionamento) ed eventualmente di software didattici mirati.

Destinatari: le classi con allievi con bisogni educativi speciali.

Obiettivi.

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Il progetto, in particolare, si prefigge di:1. sviluppare le capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei;2. promuovere la ricerca di un ruolo sociale e professionale anche attraverso mirate azioni di orientamento;3. far acquisire competenze nell'utilizzo degli strumenti tecnologici;4. favorire lo sviluppo di abilità e competenze di tipo non solo scolastico, ma anche extrascolastico legate al potenziamento dell'autonomia sia individuale che sociale.

Attività.I singoli docenti del Consiglio di Classe riserveranno alcune ore della propria programmazione ad attività di ricerca da svolgere in piccoli gruppi, prevedendo (a rotazione) l’affiancamento all’allievo con disabilità di alcuni compagni (peer tutoring). A sua volta l’allievo offrirà il suo apporto alla classe nell’ora settimanale di Storia dell’Arte: durante la lezione condotta dall’insegnante, con l’ausilio del computer o della lavagna interattiva multimediale mostrerà alla classe le immagini di opere concordate con la docente e da lui preventivamente ricercate e predisposte. Rivestire un ruolo attivo nell’ora di Arte consentirà all’allievo di aumentare il proprio senso di partecipazione ed efficienza, e contribuirà ad aumentarne l’autostima.Tra gli interventi pluridisciplinari rivolti all’intera classe, vi sarà la realizzazione di uno o più ipertesti dedicati alla presentazione delle mete prescelte per le visite di istruzione annuali, con particolare agli aspetti culturali (storia, arte…), ma anche “logistico-organizzativi” (individuazione su mappe satellitari dei punti di interesse e quant’altro). Il lavoro di preparazione potrà prevedere anche alcune ore di co-docenza.Gli studenti predisporranno i materiali necessari e ne pianificheranno in modo coerente l’organizzazione entro un ipertesto corredato di musiche e immagini, che verrà tecnicamente realizzato da un docente della scuola esperto in multimedialità.

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ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE CURRICOLARI

1) LABORATORIO DI TRADUZIONE DEGLI AUTORI LATINI(Referente: Prof. Franco Romanelli)

Destinatari: gli alunni interessati a perfezionare le conoscenze e le abilità di traduzione ed eventualmente interessati a partecipare ai certamina.

Breve descrizione.Sulla base delle notizie pervenute da parte delle istituzioni organizzatrici di certamina si individuano gli autori che risulta opportuno trattare e in un ciclo di circa 20 ore si organizzano esercitazioni di traduzione e approfondimenti. Entro il mese di gennaio viene effettuata la scelta dei candidati partecipanti ai certamina.

2) CORSO INTEGRATIVO DI GRECO(Referente: Prof. Giovanni Gardenal)

Collaboratori: docenti di greco nelle prime liceo di alcuni corsi tradizionali.

Destinatari: alcune classi I liceo dei corsi tradizionali.

Breve descrizione.Il corso potenzia le abilità operative richieste dall'approccio a testi d'autore di crescente complessità.

3) DOPO I MAESTRI. Forme e tematiche del platonismo e dell’aristotelismo nell’antichità.(Referente: Prof. Paolo Badalotti)

Collaboratori: docenti di filosofia del Liceo.

Destinatari.Tutti i docenti interessati; tutti gli studenti interessati. L’attività è rivolta in particolare agli studenti delle classi I liceo (approfondimento del programma di storia della filosofia antica); essa è rivolta anche agli studenti delle classi II e III liceo (approfondimento dei programmi di lingua e letteratura greca e di lingua e letteratura latina).

Breve descrizione.L’attività si propone come completamento e approfondimento dei contenuti svolti durante il primo anno di storia della filosofia. Essa mira a chiarire attraverso quali vicende i testi dei due principali filosofi dell’antichità siano giunti fino a noi e al contempo intende chiarire che esistono una serie di legami contenutistici e una continuità metodologica tra il modo di “fare filosofia” dei maestri del IV secolo a.C. e tutti gli altri esponenti della filosofia del mondo greco-romano, in particolare nelle epoche ellenistica e tardoantica.

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L’attività si propone solo parzialmente in forma di lezione frontale; essa mira a stimolare negli studenti le capacità di cogliere le diverse forme e tipologie testuali della letteratura filosofica antica attraverso la lettura e il dibattito sui contenuti elaborati dai filosofi più importanti dell’età greco-romana.

PRIMO INCONTRO – Vicende e interpretazioni del corpus platonico nell’antichità. Vicende e caratteri degli scritti di Aristotele. Le attività di commento ai testi platonici e aristotelici.DISCUSSIONE.SECONDO INCONTRO – Il filosofo e la politica nella riflessione platonica (letture e commento dai ‘dialoghi’).DISCUSSIONE.TERZO INCONTRO – Aristotele e le realtà politiche del mondo greco (letture e commento dai trattati).DISCUSSIONE.QUARTO INCONTRO – Cicerone tra attività politica e interessi filosofici (letture e commento dalle opere).DISCUSSIONE.QUINTO INCONTRO – Seneca, le scuole di filosofia, la dimensione interiore (letture e commento dalle opere).DISCUSSIONE.SESTO INCONTRO – Boezio e il suo progetto di enciclopedia filosofica nella realtà culturale tardoantica (letture e commento dalle opere).DISCUSSIONE.

4) COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE ELLENICA DI CULTURA DI TRIESTE (NEO-GRECO)(Referente: Prof. Olga Maieron)

Destinatari: allievi e docenti interni all’Istituto; utenti esterni che lo richiedano.

Breve descrizione.La Fondazione Ellenica di Cultura di Trieste, unico Ente autorizzato a rilasciare i certificati di livello della conoscenza della lingua greca moderna, ha presentato una richiesta alla Provincia e al nostro Istituto per avere spazi ed organizzare corsi di neogreco indirizzati sia a soggetti interni che esterni. Questa nuova attività extra-curriculare è decisamente coerente all’indirizzo di studi del nostro Liceo ed evidenzia il forte radicamento del nostro Istituto sul territorio. Inoltre è ben collegata al ciclo di studi dei nostri allievi che si conclude solitamente con la visita d’istruzione in Grecia.

5) CORSO DI POTENZIAMENTO DI MATEMATICA(Referente: Prof. Eda Duriavig)

Collaboratori: docenti del Dipartimento di Matematica e Fisica

Destinatari: allievi delle classi terze dell’Istituto

Breve descrizioneIl corso (a pagamento e attivabile in base al numero delle richieste) prevede l’arricchimento e il consolidamento negli allievi delle conoscenze nel settore della Matematica, allo scopo di favorire l’accesso e gli apprendimenti nelle facoltà universitarie d’ambito scientifico.

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6) CORSO DI POTENZIAMENTO DI FISICA(Referente: Prof. Eda Duriavig)

Collaboratori: Docenti del Dipartimento di Matematica e Fisica

Destinatari: allievi delle classi terze dell’Istituto

Breve descrizioneIl corso (a pagamento e attivabile in base al numero delle richieste) prevede l’arricchimento e il consolidamento negli allievi delle conoscenze nel settore della Fisica, allo scopo di favorire l’accesso e gli apprendimenti nelle facoltà universitarie d’ambito scientifico.

7) CORSO DI POTENZIAMENTO DI CHIMICA E BIOLOGIA(Referente: Prof. Silva Fabris)

Destinatari: gli studenti delle classi Terze

Breve descrizioneIl corso, della durata di 20 ore, è volto a preparare gli allievi ai tests di ammissione alle facoltà scientifiche.

8) CORSI DI POTENZIAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE (INGLESE, TEDESCO, FRANCESE) FINALIZZATI ANCHE AL CONSEGUIMENTO DELLE RELATIVE CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI(Referente: Prof. Elena Piemonte)

Collaboratori: docenti madrelingua esterni.

Destinatari: tutti gli studenti del ginnasio e del liceo.

Breve descrizioneI corsi (a pagamento) si svolgeranno lungo tutto l’arco dell’anno scolastico per un numero di circa 40 ore ciascuno. Il livello dei corsi attivati sarà stabilito sulla base dei risultati di un test iniziale a cui saranno sottoposti tutti gli allievi interessati a parteciparvi. I corsi prevedono:1. il potenziamento delle capacità linguistiche:

a) l’approfondimento della conoscenza delle principali strutture della lingua straniera.

b) il rafforzamento delle competenze orali e scritte di produzione e comprensione c) l’arricchimento lessicale. 2. la preparazione alla certificazione con esame riconosciuto a livello internazionale:

per l’inglese: l’esame P.E.T. dell’Università di Cambridge (livello europeo B1), l’esame F.C.E. dell’Università di Cambridge (livello europeo B2) e C.A.E. (livello europeo C1); per il tedesco il Zertifikat Deutsch (livello europeo B1). Per quanto attiene il Francese si propone l'accertamento del livello A1 con il Certificato DELF.

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L’ente certificatore per la lingua inglese è la British School di Udine. L’ente certificatore per la lingua tedesca è il Goethe Institut e per il Francese Alliance Française di Trieste.Il livello dei corsi è da individuare tramite un placement test.Come è ormai noto, queste certificazioni oltre a garantire punteggio per il credito formativo agli studenti del Liceo, possono anche costituire credito valutabile ai fini del curriculum universitario.

9) TEATRO E CULTURA IN LINGUA INGLESE(Referente: Prof. Sira Mandalà)

Collaboratori:1. interni: docenti di Inglese del Dipartimento di Lingue straniere;2. esterni: Brian Ayres, attore e regista teatrale.

Destinatari: le quinte ginnasiali e le classi del liceo, raggruppate fino a un massimo di 40-60 allievi.

Breve descrizione.Le attività sono differenziate per livelli e competenze. I workshop dureranno da due ad un massimo di 5 ore.Il tema di ogni workshop può variare. Generalmente le classi del ginnasio saranno impegnate nella creazione di canzoni o storie, che potranno poi essere messe in scena, nel qual caso le attività rientrano nel titolo generico “Spontaneous Theatre”. Nelle classi del liceo, il contenuto dei laboratori teatrali potrà essere di carattere letterario e collegato al programma normalmente svolto in classe; gli studenti saranno invitati alla lettura di testi poetici o teatrali, volta all’apprezzamento, in via esperienziale e quindi emotivamente più coinvolgente, dei suoni, del ritmo, delle parole, i temi e gli aspetti tipici dei generi letterari. In alternativa si potrà proporre altro argomento, che terrà eventualmente conto dei suggerimenti degli studenti. I workshop che avranno luogo nel corso della mattinata dureranno due ore ciascuno e si succederanno in due turni, nell’arco di una settimana, che di solito si colloca nei mesi di marzo-aprile.Le classi verranno raccolte in gruppi, di congruo numero di partecipanti, che permetta una partecipazione significativa di ognuno. Rispetto agli anni scorsi, quest’anno i workshop del pomeriggio saranno solo due, per una durata di 5 ore ciascuno, e vedranno la partecipazione dei soli allievi che ne daranno adesione e quindi più motivati ad un’esperienza teatrale più significativa, che li vedrà coinvolti nella recitazione di passi d’autore. Essi si rivolgeranno alle classi prime e seconde liceali. I contenuti verranno concordati tra gli insegnanti e il collaboratore esterno e probabilmente includeranno un’opera di Shakespeare.

10) ATTIVITÀ C.L.I.L (CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING)

(Referenti: Prof. Silvana Foti e Antonella Rotolo)

Collaboratori:1. insegnanti CLIL Inglese: Proff. Chiara Fragiacomo, Antonella Rotolo, Nicola Spoto, Marco Tomasin e Chiara Tonutti;2. insegnante CLIL Tedesco: prof. Olga Maieron;

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3. insegnanti CLIL Friulano: proff. Stefano Perini e Olga Maieron;3. insegnanti di lingue per l’assistenza linguistica alle attività: proff. Lewis, Mandalà, Foti e Piemonte per l’inglese e Bellingacci per il tedesco.

Destinatari: classi del liceo dei docenti sopraelencati individuate dai rispettivi consigli di classe.

Breve descrizioneIl C.L.I.L. (= Content and Language Integrated Learning) ha lo scopo di promuovere l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari specifici e della lingua straniera.

Obiettivi generali della rete C.L.I.L. FVG1- promuovere la cooperazione fra le istituzioni associate per la ricerca, la formazione dei docenti, la divulgazione di materiali, metodologie e strumenti che facilitino l’insegnamento/apprendimento delle lingue attraverso i contenuti impartiti;2- sviluppare nella collettività la consapevolezza della diversità linguistica di cui è ricca l’Unione;3-pubblicizzare in modo esaustivo tra i cittadini a livello locale, nazionale e internazionale i vantaggi che l’acquisizione di capacità/competenze in ambito linguistico producono nel soggetto per una migliore affermazione di interculturalità nell’Unione, una presa di coscienza del significato di cittadinanza europea e di sviluppo economico tra imprese, enti locali e società;4- incoraggiare lo sviluppo dell’istruzione a distanza per chiunque risieda a si appresti a rientrare nell’Unione.

Obiettivi specifici della reteGli obiettivi specifici della rete sono di favorire l’acquisizione delle lingue straniere da parte degli allievi attraverso attività focalizzate sul contenuto. La scelta è scaturita dalla convinzione che la motivazione dello studente a comunicare in lingua straniera possa aumentare se il suo interesse è prioritariamente volto all’efficacia della comunicazione. Al fine di tendere a questo risultato, i docenti partecipanti al CLIL si impegneranno in una ricerca in team improntata alla collaborazione tra docenti di lingue e docenti di altre materie nell’ambito di ciascun istituto con al disponibilità a estendere il confronto di percorsi, strategie, materiali e risultati su base multinazionale. Nel realizzare quanto su indicato, essi miglioreranno la loro professionalità innalzando i livelli di competenze linguistiche, abilità metodologiche e culturali e rafforzando la familiarità con le moderne tecnologie utilizzate sia in classe che nella comunicazione multilaterale.

Obiettivi della rete per l’anno 2009/2010Sulla base dei fondi disponibili, la rete intende organizzare un corso di metodologia per gli insegnanti CLIL particolarmente rivolto a quei docenti che, coinvolti nel progetto successivamente all’anno scolastico 2004/2005, anno in cui si è tenuto l’ultimo corso metodologico di livello avanzato con i docenti Kelly e Clegg, necessitano una formazione in tale senso. Verranno proposti, anche quest’anno, corsi di lingua intesi a far raggiungere il livello di competenza B1 (secondo il QCR Europeo).

Obiettivi per il Liceo “J. Stellini” per l’anno 2009/2010 1- conferma della presenza del Liceo “J. Stellini” all’interno della Rete CLIL FVG

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attraverso: a) effettiva partecipazione delle figure coordinatrici agli incontri di rete; b) visibilità esterna delle esperienze svolte all’interno dell’istituto.

2- perfezionamento della formazione metodologica dei docenti CLIL ;3- mantenimento delle competenze linguistiche attraverso lezioni di lingua e conversazione inglese tenuti da insegnanti appartenenti alle scuole della rete;4- preparazione degli interventi e dei materiali per lo svolgimento di esperienze CLIL nelle classi del liceo individuate dai consigli di classe su proposta dei docenti CLIL;5- realizzazione delle esperienze nelle classi anche in compresenza con l’insegnante di lingua;6- monitoraggio e valutazione delle esperienze tramite i sussidi forniti dai formatori e condivisione dei risultati con il gruppo CLIL d’istituto;7- produzione di materiali task-oriented e subject-specific da condividere anche con la rete (come da Atto Costitutivo).

11) CORSO DI EDUCAZIONE STRADALE(Referente: Prof. Annamaria Cargnelli)

Collaboratori: docenti della facoltà di Economia di Udine.

Destinatari: docenti interessati ed allievi delle classi seconde.

Breve descrizione: corso di lezioni pomeridiane su Economia ed etica che riguarda alcuni ambiti: la finanza, l’ambiente sono alcuni esempi.

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ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI

1) CORSO DI EDUCAZIONE STRADALE(Referente: Prof. Andrea Nunziata)

Destinatari: studenti interessati.

Breve descrizione.Il corso prevede lezioni propedeutiche all’esame per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore e conferenze tenute da esperti del settore. Sono previste inoltre lezioni teoriche e pratiche di guida sicura. Il tutto in collaborazione con l’Automobile Club di Udine.

2) CORO E ORCHESTRA(Referenti: Proff. Andrea Nunziata e Francesca Lorenzon)

Destinatari: studenti interessati.

Breve descrizione.Si tratta di un’attività gestita dagli stessi studenti e coordinata dai docenti referenti con lo scopo dirinforzare negli alunni la consapevolezza che la musica è un mezzo attraverso il quale si possono esprimere i valori dell'umanesimo e creare le occasioni per sviluppare negli alunni le attitudini di socializzazione ed espressione delle abilità personali.Trova attuazione attraverso l’allestimento di concerti, la partecipazione a Concorsi locali e nazionali e l’animazione liturgica.

3) ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO STUDENTESCO(Referenti: Prof. Andrea Nunziata e Giuliana Maisto)

Destinatari: studenti interessati.

Breve descrizione.Si tratta di un’attività gestita dagli stessi studenti e coordinata da un docente. Ha lo scopo di permettere agli alunni di fare esperienze di volontariato sul territorio cittadino e di renderli così consapevoli delle esigenze della comunità in cui vivono. Le attività di volontariato si svolgono presso Istituti di assistenza e scuole. E’ prevista anche la partecipazione a manifestazioni ed iniziative organizzate dal Comune di Udine, dalla Provincia e da altre associazioni. Attività di volontariato è considerato il dono del sangue attraverso la sezione donatori dell’Istituto affiliata all’AFDS.

4) IL QUOTIDIANO IN CLASSE(Referente: Prof. Chiara Fragiacomo)

Collaboratori: Proff. Sandra Adinolfi, Lucia Comelli, Nicola Spoto, Beatrice Rigatti, Ilaria Zorino.

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Destinatari: gli studenti delle classi VB,IE e IIIE, IIIG, IF, ID, IIG

Breve descrizione. L’attività il Quotidiano in classe è un’iniziativa dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori di Firenze, un’organizzazione che investe nell’educazione alla lettura per favorire la nascita di un’abitudine a leggere tra le giovani generazioni. Con questo spirito è nato il progetto “Il Quotidiano in classe”, un’attività che ha come obiettivo quello di avvicinare i giovani alla lettura critica dei quotidiani, per dar loro un’occasione in più per sviluppare un’opinione propria dei fatti, e per maturare una solida coscienza critica che li renda, domani, cittadini più liberi.I docenti che aderiscono all’iniziativa assumono l’impegno di dedicare un’ora di lezione la settimana alla lettura dei giornali (Corriere della Sera e Sole ventiquattro ore). I giornali sono inviati gratuitamente.

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ATTIVITÀ FINALIZZATE ALLA VALORIZZAZIONE DEI TALENTI

OLIMPIADI DELLA MATEMATICA (Referente: Prof. Eda Duriavig)

Destinatari: studenti interessati.

Breve descrizione.Le Olimpiadi della Matematica sono competizioni a carattere individuale, organizzate dall’Unione Matematica Italiana e rivolte agli studenti della Scuola Secondaria Superiore. Le gare prevedono una prima fase (i Giochi di Archimede) a cui possono partecipare tutti gli allievi interessati dell’Istituto. I primi classificati parteciperanno poi alle fasi successive: selezioni provinciali, Olimpiadi nazionali, selezioni per le Olimpiadi internazionali e Olimpiadi internazionali. L’iniziativa è finalizzata a diffondere fra gli alunni l’interesse per la Matematica e a valorizzare le abilità degli studenti che mostrano attitudine per gli studi scientifici. Per gli allievi più motivati si prevede anche la partecipazione alla Gara a squadre (primavera 2010) e al Concorso Kangourou della Matematica (primavera 2010).

2) OLIMPIADI DELLA FISICA (Referente: Prof. Cristina Sapori)

Destinatari: alunni delle terze liceo.

Breve descrizione.L'attività prevede la partecipazione di allievi delle terze liceo, che hanno già frequentato un anno del corso di fisica, alla gara annuale delle Olimpiadi di fisica. Le Olimpiadi si articolano in due fasi: la gara d'Istituto nel mese di dicembre e la gara regionale nel mese di febbraio. Quest'anno in occasione della seconda prova si prevede un incontro di preparazione della durata di 2 ore da effettuarsi con gli allievi selezionati nella gara d'Istituto.

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ATTIVITÀ FINALIZZATE ALLA VALORIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

AGGIORNAMENTO DEL SITO WEB DELL’ISTITUTO E GESTIONE DEL LABORATORIO D’INFORMATICA (Referente: Prof. Paolo Mesaglio ed Enrico Brienza)

Destinatari: Utenti del sito web e fruitori del laboratorio d’informatica dell’istituto.

Breve descrizioneL’attività di aggiornamento del sito web dell’Istituto prevede la pubblicazione di materiali o avvisi utili all’utenza dell’Istituto, il rinnovamento grafico delle pagine più obsolete e l’assistenza relativa alla redazione di materiali da pubblicare sul sito. La gestione del laboratorio di informatica prevede invece il monitoraggio periodico delle macchine, l’esecuzione degli aggiornamenti software e i necessari interventi tecnici di livello non avanzato.

ATTIVITÀ FINALIZZATE ALL’AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI

Per il presente anno scolastico sono previste attività di aggiornamento relative a:1) l’attuazione della riforma della scuola media di II grado, con particolare riguardo al sistema dei licei e del curriculum del liceo classico;2) le modalità di compilazione della scheda delle competenze raggiunte dagli allievi alla fine del primo biennio di scuola superiore.

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SCAMBI CULTURALI

Gli scambi culturali attivati dall’Istituto hanno i seguenti obiettivi comuni: 1. far conoscere agli studenti i diversi stili di vita e le differenze di organizzazione

sociale e politica tra due paesi;2. favorire la capacità di rintracciare nella diversità temi comuni, sia riferiti al vissuto

personale (interessi, aspirazioni, idee sul futuro), sia riferiti alla cultura del territorio (patrimonio storico-artistico; ruolo della cultura umanistica; esigenze e problemi).

1) SCAMBIO CULTURALE CON IL GINNASIO VESCOVILE DI SKUTEC – REPUBBLICA CECA(Referente: Prof. Stefano Perini)

Collaboratori: Proff. Francesca Lorenzon, Sira Mandalà

Storia e descrizione dello scambioI primi contatti con il ginnasio vescovile di Skutec il nostro Istituto li ha avuti nel 2004. Nel 2005 e nel 2007 gli studenti cechi sono venuti ad Udine. Nel 2006 e 2008 gli studenti udinesi si sono recati a Skutec.

Classi interessate per l'anno in corso: IV, V, I, II e III B

Attività e tempi di realizzazioneL'attività è pluriennale. La durata della visita nel paese ospitante è di una settimana. Ci saranno incontri preparatori con le famiglie. Verranno attivate visite d'istruzione a realtà culturali ed artistiche della Regione ospitante, incontri con le autorità e lezioni nelle classi.

2) SCAMBIO CULTURALE CON LA KANTONSCHULE DI SARGANS (SAN GALLO-CH)(Referente: Prof. Olga Maieron)

Collaboratori: Prof. Isabella Bellingacci, Gabriele Menichini e il Consiglio di Classe della I A.

Storia e descrizione dello scambio.Il Liceo “J.Stellini” è gemellato con la Kantonsschule am Burggraben di San Gallo (Svizzera) dall’anno scolastico 2005/2006, a seguito di una convenzione tra la nostra provincia e il cantone svizzero di San Gallo. Ciascuno scambio prevede due fasi: nella prima il liceo Stellini ospita, nella seconda è ospitato. La durata di ciascuna fase è di cinque giorni.

Classi interessate per l'anno in corso: I A .

Attività.L’incontro tra gli studenti avviene nella permanenza in famiglia e nelle attività comuni che coinvolgono studenti italiani e studenti svizzeri nella realizzazione di un

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programma intensivo di studio e di visita a luoghi rappresentativi delle reciproche realtà .Una parte del programma si svolge nelle rispettive Scuole, dove gli studenti hanno anche la possibilità di inserirsi nel lavoro scolastico; un’altra parte si svolge nella visita ai luoghi storici, dove gli studenti, anche nella veste di accompagnatori e guide turistiche, mostrano le caratteristiche storiche ed artistiche dei luoghi visitati.Un’altra attività consiste nell’individuazione da parte degli insegnanti coinvolti delle due scuole, di un tema di ricerca o di un settore di approfondimento, su cui le due classi lavorano durante l’anno scolastico: per questa esperienza si è scelto come obiettivo il miglioramento dell’ espressione in lingua straniera, particolarmente quella tedesca. Inoltre, alcuni brevi percorsi curriculari verranno svolti attraverso il veicolo espressivo della lingua tedesca dalla docente referente, inserita nel CLIL. Tempi di realizzazione: il periodo dello scambio è stato concordato in due tempi con i responsabili della scuola svizzera:1. Visita degli studenti di Sargans (San Gallo) a Udine: 20-25 settembre 20092. Visita degli studenti di Udine a Sargans (San Gallo): 18-23 aprile 2010

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO A. S. 2008/09

Premessa Ogni comunità ha bisogno di regolamentare la sua vita interna e di fissare delle norme per l’organizzazione delle sue attività. Il rispetto delle regole comunitarie, specie se frutto di autodeterminazione, è un’esigenza fondamentale per consentire un proficuo e sereno svolgimento dell’attività scolastica.

In un’ottica che vede lo studente non semplice destinatario delle norme, la regolamentazione contribuisce a rendere gli alunni partecipi della vita della Comunità scolastica e sociale, realizzando quello che è lo scopo principale della Scuola, vale a dire la formazione dell’uomo e del cittadino all’interno di una Società democratica.

Art. 1Nella stesura del presente Regolamento il Consiglio d’Istituto del Liceo Classico

“Jacopo Stellini” di Udine si è attenuto al rispetto delle leggi e degli ordinamenti dello Stato e della Scuola, riconoscendo:

1. il diritto degli studenti ad avere una scuola organizzata in funzione dei loro bisogni formativi;

2. le competenze e le responsabilità proprie del personale direttivo, docente e non docente;

3. il ruolo centrale della famiglia nell’educazione e nella formazione dei figli;4. la necessità della collaborazione della scuola con la comunità locale e con gli enti

territoriali.Art. 2

Il Liceo è luogo di formazione, dialogo, educazione, ricerca ed esperienza sociale mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze, lo sviluppo della coscienza critica e il recupero delle situazioni di svantaggio.

Gli allievi vengono formati ai valori democratici, al senso di responsabilità e alla crescita della persona secondo le potenzialità individuali.

Art. 3All’interno del Liceo ciascuna componente, con pari dignità e nella diversità dei ruoli,

opera per garantire il conseguimento dei suddetti obiettivi in armonia con i princìpi sanciti dalla Costituzione italiana.

Art. 4Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O. F.) è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base

degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei parerei formulati da tutte le componenti della scuola. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto.

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Art. 5Con l’impegno e il contributo di tutte le componenti, il Liceo Classico “Jacopo Stellini”

persegue la realizzazione di un sereno clima relazionale, di una progettualità articolata e condivisa, nel rispetto della libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione e nel segno della reciproca tolleranza.

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ORGANI COLLEGIALI

Art. 6La scuola, per la sua funzione sociale di sviluppo dell’individuo, garantisce e diffonde

la conoscenza e la cultura in ogni suo aspetto per mezzo di tutte le componenti – studenti, docenti, personale non docente, genitori – che contribuiscono al suo funzionamento organico attraverso i loro rappresentanti negli Organi Collegiali e attraverso proprie forme organizzative. Art. 7

Sono Organi Collegiali dell’Istituto: i Consigli di Classe, il Collegio dei Docenti, il Consiglio di Istituto, la Giunta Esecutiva, il Comitato per la Valutazione del Servizio degli Insegnanti.

Art. 8Ciascun Organo Collegiale delibera nell’ambito delle competenze previste dalla legge

operando in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali.

Art. 9Verrà considerato decaduto un membro eletto negli Organi Collegiali che risulti assente

senza giustificazione per tre riunioni consecutive, e/o con giustificazione per cinque riunioni consecutive.

Art. 10Non è consentita alcune forma di presenza di pubblico esterno alle riunioni degli Organi

Collegiali, né è consentito l’accesso ai verbali redatti in tali occasioni, ad eccezione di coloro che vi abbiano interesse, secondo le procedure e i termini previsti dal capo V della Legge 7.8.1990, n. 241 e successive norme di applicazione.

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ASSEMBLEE

Art. 11Ciascuna delle componenti presenti nel Consiglio di Istituto ha diritto di riunirsi in

assemblea. Per il proprio funzionamento ogni assemblea deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio stesso.

Art. 12Le assemblee degli studenti si svolgono secondo le modalità previste dagli artt. 12, 13 e

14 del Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e le indicazioni contenute nello specifico Regolamento approvato dagli studenti e costituiscono, con pari dignità dell’attività didattica, occasione speciale di approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti stessi.

Art. 13

L’assemblea d’istituto degli studenti è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco o del 10% degli studenti con rappresentanza proporzionale di tutte le classi.

Art. 14In occasione delle assemblee di istituto viene sospesa l’attività didattica. I docenti che

non intendono assistere all’assemblea hanno comunque l’obbligo di essere presenti a scuola:1. se il Dirigente Scolastico affida loro incarichi di vigilanza degli studenti durante

l’assemblea;2. se nel proprio orario settimanale è prevista l’ora a disposizione per il colloquio con i

genitori;3. se il Collegio dei docenti delibera attività nell’ambito dei doveri di servizio.

Art. 15La richiesta di assemblea di classe, corredata dell’O.d.G., delle firme dei rappresentanti

di classe e quelle dei docenti delle ore interessate, deve essere presentata al Dirigente Scolastico o a un suo delegato almeno 3 giorni prima del suo svolgimento.

Art. 16Il Comitato studentesco d’Istituto è espressione dei rappresentanti degli studenti nei

consigli di classe e di istituto. Si riunisce per discutere gli aspetti della vita studentesca nella scuola, per preparare i lavori delle assemblee mensili, per avanzare proposte. Il Dirigente Scolastico può convocare il Comitato studentesco per offrire informazioni e/o per assumere orientamenti e pareri

Art. 17Le riunioni del Comitato studentesco si tengono fuori dell’orario delle lezioni, salvo

casi di particolare urgenza valutati dal Dirigente Scolastico.Art. 18

Le assemblee dei genitori si svolgono secondo le modalità previste dall’art. 15 del Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.

Art. 19

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I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe e di Istituto possono esprimere un Comitato dei genitori dell’Istituto. Del Comitato possono far parte anche i genitori non eletti consiglieri.

Art. 20Il Personale A.T.A. si riunisce in assemblea, secondo un proprio Regolamento, sotto la

presidenza del Dirigente Scolastico o del Direttore dei Servizi generali Amministrativi.

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DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI

Art. 21

Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale adeguata attraverso:

l’apprendimento delle discipline; la possibilità di formulare richieste anche riguardo a temi liberamente scelti ed

iniziative autonome coerenti con il P.O. F.; l’orientamento in entrata e in uscita.

Art. 22I docenti vagliano le manifestazioni culturali proposte, le presentano agli allievi per

un’eventuale partecipazione nel rispetto delle attività curricolari, rendendosi disponibili per lavori di ricerca e di approfondimento, secondo gli indirizzi del Collegio dei Docenti.Art. 23

Gli studenti partecipanti a gare o concorsi riconosciuti dall’istituto ed i vincitori di concorso sono giustificati per l’assenza dalle lezioni curricolari nelle date previste da tali attività e i docenti facilitano al loro rientro il recupero delle attività scolastiche non seguite.Art. 24

Gli studenti hanno il diritto di apprendere i doveri che li riguardano e di essere informati sulle decisioni e le norme che regolano la vita della scuola. Le informazioni vengono diffuse tempestivamente mediante direttive, dettate dall’insegnante della lezione o affisse in punti ben visibili dell’Istituto.Art. 25

Il libretto personale delle comunicazioni costituisce il mezzo ordinario per l’informazione delle famiglie. Fanno parte del Regolamento di Istituto le istruzioni d’uso ivi sintetizzate che potranno all’occorrenza subire modifiche o revisioni previa consultazione delle componenti scolastiche.Art. 26

I docenti si rendono disponibili per maggiori informazioni sul profitto e sul comportamento degli alunni nel giorno e nell’ora stabiliti per il ricevimento e notificati alla famiglia.Art. 27

Sono previsti due ricevimenti pomeridiani con la presenza di tutti i docenti in date proposte dal Collegio dei Docenti e deliberate dal Consiglio di Istituto nella calendarizzazione di tutte le attività.Art. 28

Notizie riservate saranno comunicate alle famiglie mediante lettera o convocazione dei genitori.Art. 29

Gli studenti hanno il diritto di esprimere liberamente le loro idee, di esporre le proprie esigenze, di organizzarsi per realizzare progetti e proposte e di disporre, nei limiti delle

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strutture scolastiche e degli impegni di servizio del personale docente e non docente, di locali e di tempi adeguati per assemblee ed incontri e per attività di ricerca e di studio.

Art. 30Gli studenti hanno diritto di affiggere, negli appositi spazi, manifesti e comunicati di

carattere culturale o informativo, in forma corretta e rispettosa; essi dovranno essere sottoscritti dai compilatori e autorizzati dal Dirigente Scolastico.

Art. 31Gli studenti hanno il diritto e il dovere di contribuire – nell’ambito delle aree di loro competenza – all’efficace organizzazione delle attività di istituto.Art. 32

Gli studenti hanno il diritto e il dovere di partecipare in modo attivo, consapevole e responsabile alla vita dell’istituto attraverso la conoscenza:

della Carta dei servizi e del Piano dell’Offerta Formativa; dei criteri di verifica e di valutazione; dei tempi e modalità delle verifiche scritte e orali; delle modalità di recupero; dell’esistenza di percorsi individualizzati di apprendimento per gli studenti disabili

autorizzati alla frequenza.Art. 33I Consigli di Classe concorderanno modalità atte ad evitare la sovrapposizione di più verifiche scritte in una sola giornata e, ove possibile, la concentrazione di eccessive verifiche scritte in una settimana.Art. 34La valutazione delle prove orali e scritte viene comunicata entro 20 giorni nel caso di verifiche scritte ed immediatamente dopo le verifiche orali, affinché lo studente possa imparare ad autovalutarsi e ad individuare lacune e incertezze.Art. 35L’istituto assicura, in base alla disponibilità delle risorse finanziarie, interventi integrativi e di sostegno agli studenti sulla base delle necessità emerse e valutate all’interno dei singoli Consigli di Classe. Art. 36

L’istituto offre un servizio di promozione della salute ai giovani attraverso le attività di Educazione alla salute e il Centro Informazioni e consulenza (C.I.C.).Art. 37

La scuola si adopera ai fini di un inserimento quanto più efficace e del raggiungimento di livelli minimi necessari al proseguimento degli studi anche degli alunni stranieri, iscritti all’istituto.Art. 38

Il diritto allo studio e ad un percorso di formazione omogeneo e coerente implica il dovere della frequenza regolare dei corsi curricolari e di tutte le altre attività svolte durante l’orario scolastico. L’irregolarità nella frequenza sarà presa in considerazione dal Consiglio di Classe come elemento di valutazione del percorso formativo.

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Art. 39

Gli studenti devono essere puntuali all’inizio di ogni lezione. I ritardatari per cause motivate sono accolti in classe con l’autorizzazione del docente della prima ora entro le ore 8.30. Dopo tale termine, con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o del collaboratore vicario.

Art. 40

Richieste di uscita anticipata documentate e ascrivibili a motivi di salute vanno presentante prima dell’inizio delle lezioni in dirigenza e non possono essere concesse se non per le ragioni sopra indicate. Per documentate situazioni che impediscono l’ingresso in orario o che impongono l’uscita anticipata dalle lezioni resta la possibilità di una autonoma valutazione della dirigenza anche oltre i limiti indicati. È comunque vietato arrivare a scuola dopo la seconda ora di lezione e lasciare l’istituto prima dell’intervallo.

Art. 41

Gli studenti sono tenuti ad avere sempre con sé il libretto personale, in quanto documento ufficiale e strumento di informazione: l’esserne sprovvisti comporta la segnalazione sul registro di classe. Le pagine del libretto sono numerate e non devono essere distaccate. Gli studenti sono tenuti a riportare sulle apposite pagine i voti scritti e orali, le note disciplinari del registro di classe e le comunicazioni tra scuola e famiglia.

Art. 42Qualsiasi alterazione delle scritture sul libretto o asportazioni di fogli, come pure la

contraffazione della firma del genitore, sono gravi mancanze e possono diventare oggetto di provvedimenti disciplinari.Art. 43

Chi esercita la potestà dei genitori ha il diritto di conoscere qualsiasi aspetto della vita scolastica. E’ suo dovere controllare sempre il libretto dello studente (anche se maggiorenne), firmare le comunicazioni e prendere atto delle assenze effettuate, dei ritardi, dei voti, delle note disciplinari e dei comunicati.Art. 44

L’alunno sprovvisto di libretto personale dopo un’assenza deve ricevere il consenso scritto della Presidenza per essere ammesso in classe. In caso di assenze ingiustificate, la scuola prenderà contatto con la famiglia il giorno dopo.Art. 45

La partecipazione a manifestazioni studentesche che comportino assenze dalle lezioni curricolari non può essere giustificata sul libretto personale e richiede, per i minorenni, una presa d’atto scritta del genitore.Art. 46

Le richieste di giustificazione per assenze di durata superiore ai 5 giorni scolastici, causate da malattia, devono essere accompagnate da certificato medico.Art. 47

Le assenze superiori ai 5 giorni scolastici non causate da malattia devono essere motivate dal genitori al Dirigente Scolastico.

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Art. 48 In caso di smarrimento o deterioramento del libretto, l’allievo deve farsi rilasciare un duplicato in segreteria. Di ciò viene informata la famiglia. il costo del libretto sarà addebitato allo studente.Art. 49

Gli studenti sono tenuti a mantenere durante tutta la permanenza nella scuola un contegno consono alla dignità dell’istituto che li ospita. Art. 50

La disciplina è affidata all’autocontrollo degli studenti stessi ed alla vigilanza di tutti gli operatori scolastici, che sono obbligati a segnalare eventuali mancanze alla Presidenza.Art. 51

Durante le lezioni non si può lasciare l’aula senza grave motivo ed il permesso dell’insegnante responsabile. La partecipazione all’attività didattica è fondamentale; pertanto non è consentito recarsi in segreteria o al bar, o girare per l’istituto durante il suo svolgimento.Art. 52

Nel cambio dell’ora, qualora non sia previsto il trasferimento della classe in un’altra aula specifica, gli studenti rimangono nella propria aula. Ogni classe utilizza i servizi del corridoi di riferimento.Art. 53

Gli studenti possono muoversi liberamente da un piano all’altro e accedere alle distributrici di bevande e merendine soltanto durante la ricreazione o in particolari circostanze di necessità. L’accesso al bar è consentito prima dell’inizio e dopo la fine delle lezioni giornaliere, fatte salve le necessità dovute a malessere fisico.Art. 54

L’uso dell’ascensore è consentito agli alunni solo su permesso del Dirigente scolastico, per situazioni particolari.

Art. 55L’uso del telefono pubblico della scuola è consentito durante la ricreazione, al termine della giornata di lezione o, previa particolare autorizzazione dell’insegnante dell’ora, in casi di stretta necessità. I telefoni cellulari devono rimanere spenti durante le attività didattiche. Chiamate telefoniche dei genitori ad alunni devono essere riservate a comunicazioni urgenti e gravi. Nel caso di indisponibilità del telefono pubblico, per comunicazioni urgenti potrà essere utilizzato il telefono dell’istituto.Art. 56E’ rigorosamente proibito fumare all’interno dell’edificio, compreso il locale riservato al bar.Art. 57Per quanto concerne le visite guidate, i viaggi di istruzione e gli scambi culturali si rimanda all’allegato regolamento “Viaggi di integrazione culturale”.Art. 58

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Gli alunni sono tenuti a partecipare alle periodiche esercitazioni volte all’acquisizione di automatismi comportamentali nelle varie situazioni di emergenza. E’ affissa nei locali della scuola, nei corridoi e nelle aule opportuna e chiara segnaletica secondo le norme vigenti.Art. 59Gli studenti condividono la responsabilità di rispettare, di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.Art. 60Ferma restando la possibilità di sanzioni disciplinari e anche di denuncia penale, eventuali danni alle attrezzature e alle suppellettili devono essere risarciti dai responsabili.Art. 61Per quanto concerne l’accesso e l’utilizzo delle aule speciali, della strumentazione, della biblioteca e delle palestre ci si deve attenere agli appositi regolamenti affissi nei locali stessi e la cui presa di visione è tassativa. Nei periodi di accoglienza i docenti illustreranno tali regolamenti. Eventuali modifiche o aggiornamenti saranno diffusamente e tempestivamente notificati.Art. 62Il Dirigente scolastico è tenuto a informare tempestivamente le famiglie in caso di uscita anticipata o di ingresso posticipato di un'intera classe.Art. 63La scuola non risponde di eventuali smarrimenti o furti di denaro o di oggetti lasciati incustoditi.Art. 64Le sanzioni per mancanze disciplinari devono ispirarsi ai principi delle finalità educative, della responsabilità individuale, della trasparenza e proporzionalità, della riparazione del danno. E’ sempre possibile la conversione della sanzione nello svolgimento di attività in favore della scuola. Potrà essere inoltre attuato un intervento rieducativo, basato sulla trasmissione di informazioni relative alle disposizioni di legge e di nozioni di educazione civica. Art. 65Per quanto attiene ai comportamenti nell’ambito dell’Istituto si rimanda alle norme e allo spirito dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse.

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FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA E DEI LABORATORI

Art. 66Il Collegio dei Docenti, all’inizio di ogni anno, programma l’uso della biblioteca e dei

laboratori e ne nomina i responsabili cui sono affidati il materiale in dotazione e la formulazione dei regolamenti.Art. 67La biblioteca in orario scolastico è aperta soltanto alle componenti scolastiche.Art. 68La biblioteca si qualifica come centro di promozione culturale all’interno dell’istituto. Opportune iniziative anche d’intesa con gli Enti locali o con altre associazioni possono essere attuate con il referente della biblioteca, dopo aver acquisito il parere del Consiglio d’Istituto.Art. 69L’uso dei laboratori può essere concesso anche ad associazioni o enti esterni in base a contratti stipulati nel rispetto della normativa vigente, sentito il parere del Consiglio d’Istituto.

VIGILANZA SUGLI ALLIEVI

Art. 70La normale vigilanza sugli allievi durante l’ingresso e la permanenza a scuola, nonché durante l’uscita dalla medesima, è svolta dal personale docente. L’accompagnamento e il controllo durante lo spostamento dalle aule scolastiche alle palestre e ai laboratori e viceversa sono di competenza degli insegnanti della disciplina interessata e, in secondo luogo, di altro personale docente a disposizione.Art. 71Il Dirigente scolastico incarica gli insegnanti responsabili della vigilanza durante l’intervallo e le attività integrative complementari.Art. 72La vigilanza può essere affidata al personale non docente secondo la normativa vigente.Art. 73Non esiste obbligo di vigilanza sugli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e che, pur avendo scelto di allontanarsi dalla scuola, rimangono all’interno dell’edificio. In questo caso comunque non possono aggirarsi liberamente nell’edificio, ma devono fermarsi in un locale opportunamente indicato.Art. 74In caso di sciopero proclamato dal personale della scuola, il Dirigente scolastico è tenuto a rispettare quanto previsto dalla L.146/90 integrata dalla L. 83 dell’11/04/00 in particolare per quanto riguarda la vigilanza sui minori.

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Art. 75Le famiglie possono comunicare di regola con i docenti durante l’orario di ricevimento individuale al mattino e durante i due incontri annuali pomeridiani collettivi. Per incontri ulteriori è necessario fissare un appuntamento tramite richiesta orale o scritta sul libretto personale degli allievi oppure tramite contatto telefonico con la segreteria dell’Istituto.Art. 76Il Dirigente scolastico può contattare personalmente le famiglie ed è a disposizione per richieste di informazioni.Art. 77Il Dirigente scolastico o suo delegato informa tempestivamente le famiglie degli allievi in caso di ripetute e frequenti assenze.

NORME GENERALI

Art. 78Il Dirigente scolastico, su incarico del Consiglio d’Istituto, ricerca le opportune intese con il Comune, con la Provincia e con le altre scuole per la definizione dei criteri d’uso delle palestre e degli impianti sportivi.

Art. 79Nell’Istituto vengono favorite tutte le attività complementari, legate sia a progetti specifici interni, sia a programmi di più vasto ambito nazionale, che contribuiscono alla formazione della personalità degli studenti, alla loro crescita culturale, al superamento di un loro eventuale disagio. Ogni iniziativa proposta da docenti, genitori o studenti sarà valutata dal Consiglio d’Istituto ed approvata se rispondente agli scopi sopra indicati.Art. 80Nella scuola non è consentita la propaganda scritta o orale di movimenti o di partiti politici.Art. 81Appositi spazi murali saranno messi a disposizione delle varie componenti della scuola. Qualsiasi affissione deve essere preventivamente approvata dal Dirigente scolastico per l’accertamento di eventuali responsabilità di natura penale o civile.Art. 82Le eventuali modifiche o integrazioni al presente regolamento devono essere deliberate dal Consiglio d’Istituto a maggioranza di due terzi dei suoi componenti effettivi. Le richieste in tal senso possono essere avanzate dal Dirigente scolastico, sentito il Collegio dei Docenti, dalla Giunta Esecutiva a maggioranza semplice dei membri, da almeno un terzo dei membri del Consiglio d’Istituto. Richieste possono essere fatte pervenire al Consiglio d’Istituto da parte del Comitato degli studenti, da quello dei genitori e dall’assemblea del personale ATA:Art. 83Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si fa riferimento alle norme di leggi vigenti in materia.

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REGOLAMENTO PER LE ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE CULTURALE(VIAGGI D’ISTRUZIONE)

Art. 1Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un momento di arricchimento culturale degli studenti: pertanto la loro elaborazione si deve realizzare attraverso la partecipazione attiva dei docenti con il coinvolgimento delle altre componenti in sede di proposta.Tutte le iniziative devono essere coerenti con il programma scolastico annuale, della cui progettazione sono parte integrante, costituendone un complemento, un approfondimento, un momento operativo.Trattandosi di attività didattica, ne consegue che gli allievi non possono essere esonerati dalle iniziative programmate, se non per documentati motivi.Qualora la mancata adesione discenda da difficoltà economiche, spetta al Consiglio d’Istituto, su richiesta degli alunni e dei genitori, intervenire per eliminare tale ostacolo.A tal fine è opportuno che le proposte dei Consigli di Classe tengano conto degli aspetti finanziari, evitando mete che comportino un costo eccessivo per un numero rilevante di famiglie.Art. 2Ciascun Consiglio di Classe, nel proporre un meta, deve presentare un progetto di massima, indicando su un modello predisposto dalla scuola:

1. motivazioni del viaggio e loro collegamento con il programma scolastico annuale, omologhi agli obiettivi educativi e didattici di ogni classe;

2. destinazione prescelta e articolazione del viaggio3. periodo previsto per l’attuazione.

I Consigli di classe delle seconde liceali, qualora si intenda effettuare il viaggio d’istruzione della terza entro il mese di novembre, formuleranno già alla fine dell’anno scolastico in corso, eventuali indicazioni per l’anno scolastico seguente così da poter presentare nel primo Consiglio di Classe utile un pacchetto di proposte concrete tra cui scegliere, documentate anche in relazione ai costi.Art. 3

(Durata)

Si possono effettuare due viaggi di istruzione nell'ambito dei quinquennio: generalmente uno al termine del biennio, l'altro al termine dei triennio, con la possibilità di anticipare o posticipare i viaggi in base al giudizio dei docenti interessati. Non è fissato un limite alle visite di istruzione di un giorno.Art. 4(Soggiorni a carattere prevalente sportivo)In alternativa al viaggio d'istruzione il Consiglio di classe può proporre un soggiorno sulla neve, a condizione che, oltre alla presenza di un docente di educazione fisica, si garantisca la presenza di un altro docente della classe.Art. 5(Soggiorni a carattere prevalente naturalistico)

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Nel triennio possono essere organizzate “ settimane verdi", che devono essere realizzate sulla base di un preciso programma multidisciplinare. Le "settimane verdi" possono essere programmate anche prevedendo due periodi separati (uno alla fine di un anno scolastico e l'altro all'inizio dell'anno scolastico successivo). Di norma i soggiorni a carattere naturalistico si organizzano in ambito regionale.Art. 6(Scambi culturali in Italia e all'estero)E' possibile, sulla base di un progetto specifico, organizzare scambi culturali con scuole italiane e di paesi esteri che possono prevedere un numero superiore di giorni a quanto indicato all'articolo 3.Art. 7(Comportamento)Lo studente, per l'intera durata dei viaggio, è tenuto a mantenere un comportamento corretto, coerente con le finalità dei Progetto educativo della scuola in generale e con le finalità dei viaggio in particolare.E' severamente vietato portare nel proprio bagaglio bevande alcoliche e, a maggior ragione, farne uso, anche da parte degli allievi maggiorenni.

E’ d'obbligo: - sui mezzi di trasporto, evitare ripetuti spostamenti e rumori eccessivi per esigenze di sicurezza; in albergo, prendere in consegna la camera assegnata, verificarne lo stato e riferire all'insegnante accompagnatore. - Eventuali danni procurati saranno addebitati agli occupanti della stessa.- Gli spostamenti all'interno dell'edificio devono avvenire in modo ordinato e rispettoso dell'altrui tranquillità. E altrettanto appropriato deve essere il contegno in sale d'uso comune.- Ogni studente deve tenere basso il volume dei televisore e di qualunque altra fonte sonora.- Durante la notte deve rimanere nella propria camera e osservare il silenzio dovuto.- Nessuno studente può allontanarsi dall'albergo su iniziativa personale.

Durante la visita alla città:- Il gruppo deve mantenersi compatto e attenersi alle indicazioni degli accompagnatori.- La responsabilità degli allievi è personale; pertanto qualunque comportamento difforme determina l'applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili alla gravità della mancanza commessa.- Nei casi più gravi, d'intesa fra i docenti accompagnatori e il Dirigente Scolastico, può essere prevista l'immediata interruzione dei viaggio con onere finanziario a carico degli allievi responsabili.

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REGOLAMENTO ASSEMBLEA STUDENTESCA D’ISTITUTOArt. 1

L’ASSEMBLEA DI ISTITUTOGli studenti del liceo possono organizzare ogni mese un’assemblea d’istituto giornaliera.Art. 2

COMPETENZE E FUNZIONI2.1. L’assemblea può trattare tutti gli argomenti interessanti la vita degli studenti.2.2 L’assemblea vuole essere strumento di partecipazione democratica, per cui ogni

decisione riguardante gli studenti può essere discussa in assemblea con diritti alla documentazione.

2.3 L’assemblea esprime pareri da proporre a tutti gli altri Organi Collegiali.2.4 Le ore destinate all’assemblea possono essere utilizzate per lo svolgimento di

attività di ricerca e di seminario per lavori di gruppo e per altre attività concordate. 2.5 Alle assemblee possono essere invitati esperti di problemi sociali, culturali,

artistici e scientifici esterni all’istituto su richiesta degli studenti, previa autorizzazione del Consiglio di Istituto.Art. 3

PROGRAMMAZIONEIl Comitato studentesco si attiva per la programmazione delle assemblee, gli interventi

degli esperti e l’organizzazione di attività culturali(concerti, filmati, ecc.).Art. 4

COMPONENTISono componenti dell’assemblea tutti gli studenti regolarmente iscritti al liceo.

Art. 5RESPONSABILITÀ E SORVEGLIANZA

La responsabilità di quanto accade durante l’assemblea è della presidenza (obbligatoria) della stessa.

Tuttavia la sorveglianza, rivolta ad allievi minori, è assicurata anche dal Dirigente Scolastico o da suoi delegati che sono tenuti ad operare in caso di disordini o di pericolo.

Art. 6PRESIDENZA DELL’ASSEMBLEA

6.1. Il presidente è eletto dall’assemblea tra i suoi componenti, preferibilmente scelto tra i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto.

6.2. Compiti del presidente sono la convocazione dell’assemblea, la salvaguardia delle garanzie democratiche del suo svolgimento regolare, la sicurezza e la controfirma del verbale.

6.3. Il presidente nomina un segretario di sua fiducia per la redazione del verbale di seduta che raccoglie le proposte e le critiche dell’assemblea

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Art. 7 MODALITÀ DI RICHIESTA E REALIZZAZIONE

7.1. L’assemblea è convocata secondo le modalità indicate nell’art. 13 del Regolamento d’Istituto.

7.2 La data e l’o.d.g. dell’assemblea devono essere comunicati al Dirigente Scolastico con almeno 7 giorni di anticipo quando sia plenaria; con 4 giorni di anticipo in caso sia parziale.

7.3. Non possono essere convocate assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.7.4. Oltre a quella mensile, può essere concessa un’ulteriore assemblea, ma solo al di

fuori dell’orario di lezione.Art. 8

STRUTTURAZIONE E MODALITÀ DELLE ASSEMBLEE8.1. L’assemblea d’istituto può essere convocata, secondo le modalità previste, una

volta al mese per la durata di 5 ore (l’intera mattinata). Il Comitato studentesco può di volta in volta deliberare a maggioranza per una durata minore dell’assemblea.

8.2. La partecipazione alle assemblee d’istituto non è obbligatoria; inoltre rientra nelle facoltà del Dirigente Scolastico effettuare un controllo delle presenza. Tuttavia la percentuale o il numero di studenti presenti all’assemblea non influisce in alcun modo sul diritto di convocazione dell’assemblea il mese successivo. L’unico organo con autorità in merito è il Comitato studentesco.

8.4. Gli argomenti delle assemblee verranno proposti e discussi dal Comitato studentesco e dalla consulta interna.

Art. 9 MODIFICHE DEL REGOLAMENTO

La proposta di eventuali modifiche del presente Regolamento può essere fatta. in forma scritta da almeno il 10 % studenti, oltre che dal Consiglio di Istituto.

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REGOLAMENTO DEL COMITATO STUDENTESCO

CAP. 1 FONDAMENTIArt. 1 Istituzione del Comitato

All’interno del Liceo Classico “Jacopo Stellini” è costituita ufficialmente un’assemblea democratica denominata “Comitato Studentesco”.Art. 2 Funzioni

Il Comitato si ritiene pertinente riguardo ad ogni questione che interessi la vita degli studenti all’interno del Liceo. Il Comitato vuole essere strumento di partecipazione democratica degli studenti nella gestione della scuola. Il Comitato intende essere unico organo decisionale degli studenti all’interno del Liceo, ribadendo che ogni decisione riguardante gli studenti debba essere preventivamente discussa e messa ai voti esclusivamente in questa assemblea. Il Comitato esprime pareri che possono essere comunicati ai Consigli di Classe o d’Istituto.Art. 3 Relazioni

Il Comitato collabora attivamente con ogni gruppo interessato al problema della scuola, con gli studenti e gli ex studenti, genitori, docenti e non docenti.

CAP. 2 COMPONENTI ED ESECUTIVOArt. 4 Componenti

Sono ritenuti componenti del Comitato i rappresentanti di classe, d’istituto e della consulta provinciale della componente studentesca legalmente eletti ogni anno. Vi possono altresì prendere parte, con possibilità di intervento ma non di voto, tutte le persone interessate alle argomentazioni del Comitato, previo accordo con il presidente dell’assemblea.Art. 5 Sorveglianza

Trattandosi di una riunione interna che prevede la presenza di minorenni, la sorveglianza è garantita dalla presenza di un docente, previa la sua disponibilità, delegato dal Dirigente Scolastico. Tale sorvegliante non è tenuto a partecipare attivamente all’assemblea, ma controfirma il verbale ed eventualmente è obbligato a segnare su di esso il verificarsi di incidenti e inconvenienti gravi. La firma di tale sorvegliante non ha valore notarile sulle decisioni prese dall'assemblea.Art. 6 Esecutivo

L’assemblea nomina un presidente e un vicepresidente. Non sono eleggibili i rappresentanti d’istituto e della consulta. Il presidente nomina il segretario.Art. 7 Presidente del Comitato

Compiti del presidente del Comitato sono: Convocare l’assemblea; Garantire lo svolgimento democratico e regolare della stessa; Controfirmare il verbale della seduta; Mantenere i contatti fra i rappresentanti di ogni grado; Raccogliere e presentare eventuali documenti e mozioni; Nominare un segretario di sua fiducia per ogni seduta;

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Art. 8 Segretario della assembleaViene nominato dal presidente e si occupa di redigere il verbale della seduta, di curare

le procedure di voto di scrutinio, di controllare le presenze, di inviare copia agli assenti e al Dirigente Scolastico.

CAP. 3 RIUNIONIArt. 9 Richiesta di riunione

Le riunioni del Comitato Studentesco si svolgono dopo la concessione del locale da parte del Dirigente Scolastico. La richiesta deve contenere: data, ora, l’ordine del giorno, copia allegata di eventuali documenti da esaminare. Il Dirigente Scolastico si occupa di reperire un locale adeguato all’interno della scuola, indicando il giorno e l’ora in caso della non disponibilità del locale nella giornata richiesta.Art. 10 Luogo ed orario della riunioneLe riunioni del Comitato si svolgono all’interno della scuola e devono essere autorizzate con anticipo tale da permettere la convocazione con almeno tre giorni di anticipo.Art. 11 Convocazione dell’assemblea

Gli aventi diritto, ovvero i rappresentanti di classe, d’istituto e della consulta, e chiunque ne fosse interessato, sono convocati con almeno tre giorni di preavviso tramite circolare contenente l’ordine del giorno.

Art. 12 Controllo presenzeLa presenza viene verificata tramite appello dei componenti il Comitato e di coloro

che sono ammessi dal presidente. Nel caso in cui una classe non invii nessun rappresentante per due convocazioni consecutive, il presidente del Comitato indaga sulle motivazioni dell’assenza; nel caso che queste siano giustificate ne prende atto; in caso contrario prima informa gli studenti della classe interessata, subito dopo sottopone il caso al Comitato che delibera a maggioranza eventuali provvedimenti.Art. 13. Periodicità

Il Comitato si riunisce almeno una volta al mese.Art. 14 Verbale di riunione Viene redatto dal segretario dell’assemblea. Deve riportare luogo, data e ora della riunione, l’ordine del giorno, il resoconto della discussione, documenti, mozioni, votazioni. Il verbale reca in calce la firma del presidente o del vice, del segretario e del docente delegato alla sorveglianza.

CAP. 4 VOTAZIONIArt. 15 Oggetto delle votazioni

Vengono poste ai voti le questioni riguardanti gli studenti, mozioni o problematiche emerse dai consigli di classe e d’istituto, mozioni promosse da singoli studenti o gruppi di essi operanti all’interno della scuola, documenti prodotti da gruppi di lavoro.Art. 16 Diritto di voto

Hanno diritto di voto tutti i rappresentanti di classe, d’istituto e della consulta della componente studentesca.

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Art. 17 Modalità di votoLe votazioni possono svolgersi a scrutinio palese o segreto, per alzata di mano, con

schede di votazione o con l’apposizione della firma della componente in calce alla mozione scritta, specificando la propria posizione (favorevole - contrario - astenuto). La scelta della modalità di voto è a discrezione del presidente (o del vicepresidente).

Le delibere richiedono la presenza di almeno il 50%+1 degli aventi diritto al voto, con la maggioranza semplice dei voti. In caso di parità il voto del presidente è determinante. I risultati devono essere resi pubblici all’interno della stessa assemblea, qualunque sia il metodo di voto.

CAP. 5 VARIEArt. 18 Succursali

Deve essere garantita la partecipazione alle assemblee di tutti i rappresentanti, sia della sede centrale sia delle eventuali succursali o sedi staccate.Art. 19 Discussione degli atti

Le riunioni dell’assemblea ed ogni suo atto sono di pubblico dominio; i verbali sono depositati presso la segreteria dell’istituto e possono essere consultati dagli interessati. Una copia verrà affissa all’albo degli studenti.Art. 20 Documentazione

I rappresentanti d’istituto si impegnano a depositare presso la segreteria entro la fine dell’anno scolastico i più importanti documenti approvati durante l’anno. Inoltre depositeranno una lista delle iniziative in corso d’opera. Il Dirigente Scolastico si impegna a consegnare tale materiale ai futuri rappresentanti di istituto.Art. 21 Modifiche al regolamento

Eventuali richieste di modifica al presente regolamento devono essere inoltrate al presidente del Comitato studentesco in forma scritta da almeno 10 firmatari componenti il Comitato. Sono valide le procedure previste ai punti 16 e 17Art. 22 Procedure d’emergenza

In casi di estrema urgenza, ovvero solo quando il Comitato non possa essere convocato in tempo utile, il Presidente del Comitato studentesco, i rappresentanti d’Istituto e i rappresentanti di consulta hanno la delega di prendere posizione e deliberare. Il Comitato, però., deve essere informato e ratificare il prima possibile le posizioni e le decisioni prese.Art. 23 Compiti fondamentali ed iniziative

Verificare l’andamento del P.O. F. e del Regolamento d’Istituto Richiedere le assemblee d’Istituto Verificare l’attuazione delle delibere d’istituto Creare commissioni orizzontali per discutere della scelta dei libri di testo e

dell’organizzazione dei libri usati Organizzare attività di accoglienza per le classi prime, portando a conoscenza dei

nuovi studenti strutture e funzioni della scuola Creare una Consulta di cinque studenti che si riuniscano per questioni urgenti ed

inderogabili, composta da un rappresentante del biennio, uno del triennio, il presidente del Comitato due rappresentanti d’istituto. Nel caso in cui si formi un

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gruppo di ex studenti, è possibile inserire un rappresentante di questi al posto di uno dell’istituto

Organizzare concerti Organizzare l’esibizione del gruppo teatrale Promuovere iniziative culturali Sostenere il giornalino della scuola Convenzione pasti con l’Università o ristoranti Stimolare la creazione di un gruppo ex stelliniani Arredare la scuola con dipinti e posters, piante e cestini per la raccolta differenziata.

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REGOLAMENTO RELATIVO A MANCANZE DISCIPLINARI

(ai sensi dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria DPR del 24 giugno 1998, n. 249) I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari gravi senza essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

Contro le sanzioni disciplinari gravi è ammesso ricorso entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito “organo di garanzia” interno alla scuola.

1. MANCANZE RELATIVE A FREQUENZA IRREGOLARE E AL MANCATO ASSOLVIMENTO DEGLI IMPEGNI DI STUDIO

Mancanza Sanzione Organo competente

Mancata giustificazione dell’assenza tramite libretto

Richiamo verbale e annotazione sul registro di classe

Insegnante o, se reiterata, avviso al Dirigente

Mancata presentazione di certificato medico dopo cinque giorni di assenza

Non ammissione in classe, salvo autorizzazione del Dirigente Scolastico

Dirigente Scolastico

Ritardo occasionale Richiamo verbale e annotazione sul registro di classe

Insegnante

Ritardo abituale o reiterato Segnalazione sul registro di classe e sul libretto personale

Insegnante o Dirigente Scolastico

Entrata posticipata e uscita anticipata in numero superiore a 6 nell’arco dell’anno scolastico

Lettera alla famiglia Dirigente Scolastico

I permessi d’uscita anticipata non consentono il rientro a scuola nella giornata. I permessi d’ingresso posticipato dovranno essere preventivamente accettati dal

Dirigente Scolastico.

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Mancanza Sanzione Organo competente

Dimenticanza libretto personale

Annotazione sul registro di classe.Dopo 3 dimenticanze lettera alla famiglia

Insegnante

Dirigente Scolastico

Smarrimento libretto personale Acquisto duplicato a prezzo raddoppiato

Dirigente Scolastico, su segnalazione dell’Insegnante

Mancato assolvimento degli impegni di studio

Reiterata mancanza

Richiamo verbale e/o segnalazione sul libretto personale

Lettera alla famiglia

Insegnante

Dirigente Scolastico

Utilizzo di materiali estranei all’uso scolastico (riviste, walkman, telefonino, ecc.)

Sequestro temporaneo (sulla cattedra) e annotazione sul registro di classe

Insegnante

Uso di materiali atti a offendere o ferire

Immediato sequestro; provvedimenti in base alla gravità delle conseguenze

Dirigente Scolastico

2. Mancanze relative al rispetto nei confronti del personale scolastico, dei compagni e di sé stessi

Mancanza Sanzione Organo competente

Rispetto nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti e del Personale ausiliario

Scorrettezza lieve Scorrettezza lieve reiterata

Ingiurie, espressioni e gesti volgari e/o inciviliAtti di violenza verbale e/o fisica

Richiamo verbaleAmmonizione sul libretto personaleSegnalazione alla famiglia con letteraProvvedimenti in base alla gravità

InsegnanteDirigente Scolastico

Dirigente Scolastico

Consiglio di classe e Dirigente Scolastico, secondo la norma

Rispetto nei confronti dei compagni

Scorrettezza verbaleScorrettezza lieve reiterata

Richiamo verbaleAmmonizione sul libretto personale

InsegnanteDirigente Scolastico

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Mancanza Sanzione Organo competente

Ingiurie, espressioni e gesti volgari e/incivili

Atti di violenza verbale e/o fisica

Segnalazione alla famiglia con lettera

Provvedimenti in base alla gravità

Dirigente Scolastico

Consiglio di Classe e Dirigente Scolastico, secondo la norma

Rispetto nei confronti di se stessi

Igiene personale, abbigliamento non adeguato alla vita di comunità che la scuola implica.

Reiterata mancanza

Atteggiamenti non consoni all'’ ambiente

Richiamo verbale

Annotazione sul registro di classe

In base alla gravità del fatto

Insegnante

Dirigente Scolastico

Consiglio di Classe o Dirigente Scolastico

3. Mancanze relative al rispetto DELLE REGOLE DI ORGANIZZAZIONE E SICUREZZA STABILITE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO

Mancanza Sanzione Organo competente

Comportamento scorretto nell’edificio scolastico o all’esterno di esso

Provvedimento in base alla gravità del fatto

Consiglio di classe

In caso di emergenza Provvedimento in base alla gravità del fatto

Consiglio di classe

Ingiustificato allontanamento dalla scuola o dal gruppo durante la visita/viaggio d’istruzione

Provvedimento in base alla gravità del fatto

Consiglio di classe e Dirigente Scolastico secondo la norma

Chiamare persone estranee all’interno della scuola

Provvedimento in base alla gravità del fatto

Consiglio di classe e Dirigente Scolastico secondo la norma

Parcheggiare nelle aree di transito e di parcheggio riservate alla scuola

Ammonimento verbale Dirigente Scolastico

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4. Mancanze relative al CORRETTO UTILIZZO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE E ALLA CURA DELL’AMBIENTE SCOLASTICO

Mancanza Sanzione Organo competente

Insudiciamento dei locali scolastici

Pulizia dei locali insudiciati Insegnante e/o Dirigente Scolastico

Danneggiamento intenzionale con scritte o rotture (banchi, porte, muri, servizi sanitari, cuffie laboratorio linguistico, attrezzature sportive, ecc.)

Contributo per la riparazione o la sostituzione e sanzione in base alla gravità del fatto

Consiglio di classe e Dirigente Scolastico

Sottrazione e furto Provvedimento in base alla gravità del fatto

Consiglio di classe e Dirigente Scolastico

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PATTO DI CORRESPONSABILITA’

Regolamento dell’Istituzione Scolastica Liceo Classico “J. Stellini” in materia disciplinare degli alunni (DPR n. 235 del 21/11/2007 recante modifiche ed integrazioni al DPR n. 249 del 24/06/98)

ARTICOLO 1 - COMUNITA’ SCOLASTICA

1. La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze, lo sviluppo della coscienza critica e il rispetto delle regole.

2. La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale. In essa ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.

3. La Comunità Scolastica interagendo con la più ampia comunità civile e sociale, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione delle identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale.

4. La vita della Comunità Scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

ARTICOLO 2 - DIRITTI DEGLI STUDENTI

1. Lo Studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola valorizza le inclinazioni particolari degli studenti.

2. La Comunità Scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo Studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della Scuola.

4. Lo Studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazioni che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Gli Studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

6. La Scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

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a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo – didattico di qualità;b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative assunte dagli studenti; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio;d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;e) la disponibilità di una adeguata strumentazione tecnologica;f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologico;

ARTICOLO 3 - DOVERI DEGLI STUDENTI

1. Gli Studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assentarsi solo per motivi seri documentati e di salute.

2. Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del Personale tutto della Scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli Studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’articolo 1.

4. Gli Studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti scolastici.

5. Gli Studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli Studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della Scuola.

ARTICOLO 4 – MANCANZE DISCIPLINARI

1. I comportamenti contrari ai doveri di cui all’articolo 3 e al Patto di Corresponsabilità configurano mancanze disciplinari. In particolare, costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:a) ritardi reiteratib) assenze non giustificate cioè tutte quelle non documentate sia per gravi motivi di famiglia o salutec) mancanza del materiale didattico occorrented) non rispetto delle consegne a casae) non rispetto delle consegne a scuolaf) disturbo delle attività didatticheg) tenere il telefonino o altri apparecchi elettronici accesih) linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altrii) danneggiare materiale, arredi e strutturel) violenze psicologiche verso gli altrim) violenze fisiche verso gli altri

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2. In caso di mancanze disciplinari, gli Organi di cui all’articolo 6 valutano le opportunità di irrogare le sanzioni di cui all’articolo 5

ARTICOLO 5 – SANZIONI

a) richiamo verbale ;b) ammonizione scritta sul registro di classe;c) sequestro del telefonino o di altre apparecchiature il cui uso è vietato e consegna degli stessi alla famiglia.;d) esclusione delle attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola ( viaggi d’istruzione, visite guidate, stages);e) allontamento dalla scuola fino a quindici giorni;f) allontamento dalla scuola oltre i quindici giorni;g) allontamento dalla scuola con esclusione dallo scrutinio finale con la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi;h) per la mancanze di cui all’articolo 4 lettera i lo studente è tenuto a pagare il danno se individuato o altrimenti il danno arrecato viene risarcito da tutti gli allievi.

ARTICOLO 6 – ORGANI COMPETENTI AD INFLIGGERE LA SANZIONE

1 Il singolo Docente e il Dirigente Scolastico possono irrogare le sanzioni di cui all’articolo 5 dalla lettera a alla lettera c;

2 per le mancanze di cui all’articolo 4 lettera i possono irrogare le sanzioni il Consiglio di Classe e il Dirigente Scolastico.;

3 Il Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni di cui all’articolo 5 lettera d ed e ;

4 Il Consiglio d’Istituto può irrogare le sanzioni di cui all’articolo 5 lettere f e g ;

ARTICOLO 7 – PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

1 Le sanzioni disciplinari sono erogate a conclusione di un procedimento articolato come segue:contestazione dei fatti da parte del Docente o del Dirigente Scolastico; esercizio del diritto di difesa da parte dello Studente; decisione.

2 Lo Studente può esporre le proprie ragioni verbalmente o per iscritto

3 Per le sanzioni che prevedono l’allontamento dalla Scuola e il pagamento del danno, lo Studente può esporre le proprie ragioni in presenza dei genitori.

4 Può essere offerta allo Studente la possibilità di convertire la sospensione dalle lezioni con attività in favore della comunità scolastica.

In caso di sanzione con sospensione si dovrà dare comunicazione ai genitori a cura del Dirigente Scolastico

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ARTICOLO 8 – ORGANO DI GARANZIA E IMPUGNAZIONI

1 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia interno alla Scuola, che decide nel termine di dieci giorni.

2 Dell’organo di garanzia fanno parte : un Docente, un rappresentante degli Studenti e un rappresentante dei Genitori ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, dura in carica tre anni.

3 L’organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli Studenti della Scuola Secondaria Superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all’interno della Scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.

4 Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o un Dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli Studenti della Scuola Secondaria Superiore o di chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

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REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI DEL LICEO CLASSICO J. STELLINI

LECOMPETENZEArt.1Come si evince dalla normativa vigente il Collegio dei docenti è chiamato ad attuare la primaria funzione dell'Istituzione scolastica, che è quella didattica - educativa – formativa.

Art.2Entro tale ambito ogni suo intervento deve essere il risultato di un attento lavoro collegiale, mirato ad una calibrata programmazione e all'effettiva verifica degli obiettivi raggiunti, nel rispetto della libertà nella didattica di ogni singolo docente e in ottemperanza alla trasparenza di ogni atto ufficiale.

Art.3E’ammessa alla riunione la sola componente docente, salvo diversa deliberazione assunta con il voto favorevole della metà più uno dei presenti.

Art4.Durante la seduta è richiesto un comportamento che consenta a tutti un'attiva partecipazione ai lavori.

LA CONVOCAZIONE

Art.5Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il piano delle attività proposto dal Dirigente Scolastico e votato dal Collegio. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui il Dirigente ne ravvisi la necessità. La convocazione della seduta ordinaria contenente l'o.d.g. deve essere comunicata con direttiva almeno 8 giorni prima della data fissata per la convocazione. L'elaborazione dell'o.d.g. è disposta dal Dirigente ma è suscettibile d'integrazione da parte del Collegio, sulla base di una proposta sottoscritta da almeno 1/3 della componente docente. Eventuali integrazioni possono essere aggiunte fino a 2 giorni prima della seduta del Collegio.

Art.6Il Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può deliberare l'inserimento di uno o più punti all'O.d.g. per la seduta successiva.

Art.7Contestualmente alla convocazione del Collegio, la Presidenza rende disponibile presso l'Ufficio Didattica il materiale informativo necessario in merito agli argomenti all’ordine del giorno.

ATTRIBUZIONI DELLA PRESIDENZA

Art. 8Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio e ne assicura il corretto e proficuo funzionamento. In particolare:- apre e chiude la seduta- dà la parola agli iscritti a parlare, guida e modera la discussione- cura l’ordinato svolgersi dei lavori- stabilisce la sequenza delle votazioni;

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In relazione all'art. 15 del decreto legislativo 165/2001, il Dirigente Scolastico:- predispone il programma per l’attuazione del POF- realizza il programma nell’esercizio dei compiti e delle sue funzioni- comunica la nomina dei collaboratori della dirigenzaIl Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento.

Art.9Il Segretario del Collegio, designato di norma dal Dirigente Scolastico tra i collaboratori, sovrintende alla stesura del processo verbale, che deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione; se richiesto ne dà lettura. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, fanno parte integrante del medesimo verbale oggetto di approvazione. Il Dirigente o il Collaboratore vicario, al momento di votare, espongono in termini chiari il contenuto e le modalità di espressione del voto

ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO

Art.10Premesso che il Collegio dei docenti elabora il POF sulla base delle norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche stabilite dal DPR n. 275, 8 marzo 1999, tenendo conto sia degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di Istituto sia delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti, il Collegio dei docenti, nell’esercizio dell’autonomia didattica, organizzativa, e dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo:- cura la programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più idoneo allo loro tipologia e ai ritmi di apprendimento degli studenti;- formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni, comprese le iniziative di recupero, sostegno, continuità, potenziamento, orientamento e/o riorientamento scolastico;- provvede che la scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, siano coerenti con il POF e siano attuate con criteri di trasparenza e tempestività;- propone al Dirigente Scolastico l'intervento di esperti al fine di arricchire l'offerta formativa

Art. 11Per migliorare la propria organizzazione il Collegio dei docenti può articolarsi in commissioni di lavoro da individuare nelle seguenti aree:

1. monitoraggio/qualità 2. orientamento in uscita 3. didattica 4. biblioteca 5. interventi e servizi per gli studenti (CIC) 6. utilizzazione delle tecnologie informatiche.

Ogni commissione può articolarsi in sottocommissioni finalizzate allo studio e al raggiungimento di obiettivi specifici e alla realizzazione di servizi prefissati dal POF.

Art. 12Il coordinatore delle commissioni e sottocommissioni eventualmente individuate è di norma un docente eletto fra i membri della commissione.

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e - sovrintendere alla informazione, al sito web e a tutto ciò che riguarda l’immagine pubblica dell’Istitutof - predisporre le iniziative culturali aperte al territorio.La commissione (che viene rinnovata ogni anno) si riunisce su iniziativa del Dirigente Scolastico secondo il piano delle attività deliberato dal Collegio ogni anno scolastico. La commissione è presieduta da un docente eletto in seno alla stessa. In particolare per quanto riguarda il punto a- la Commissione avrà il compito di predisporre per il Collegio di fine anno scolastico un quadro il più possibile organico di tutti i progetti che si intendono attuare nel corso dell’anno scolastico successivo.

VALIDITA’ DELLE SEDUTEArt. 13Le Funzioni Strumentali insieme al Dirigente Scolastico, al suo Vicario, ai referenti di dipartimento, costituiscono una Commissione di Autonomia al fine di:a - predisporre il progetto POF per l’anno successivob - favorire la gestione unitaria di tutte le attività previste dal POFc - assicurare la maggior qualità possibile ai processi formativid - attuare una valutazione dell’efficacia del POF

Art. 14Il segretario procede all’appello nominale per verificare il numero dei presenti. La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti.

Art. 15Tutte le assenze relative all'intera seduta o parte di essa devono essere giustificate.

Art. 16Le sedute del Collegio sono, di norma, prioritarie su qualsiasi altra attività del personale docente.

LAVORI DELLE SEDUTE

a.ladiscussioneArt.17I lavori del Collegio si aprono con l'approvazione del verbale della seduta precedente; con decisione unanime è possibile astenersi dalla lettura dello stesso, salvo il diritto d'intervento per chi intenda proporre rettifiche. In caso di lettura del verbale eventuali interventi relativi al suo contenuto devono essere effettuati solo al termine della lettura e solo da parte di chi intenda proporre una rettifica o chiarire o correggere il proprio pensiero espresso in Collegio oppure per fatto personale. In seguito all'approvazione del verbale il Presidente espone le sue Comunicazioni, se poste all 'o.d.g.

Art.18E' possibile richiedere di modificare la successione dei punti all'O.d.g. o di proporre un'integrazione. La richiesta viene accolta se approvata con voto favorevole della metà più uno dei presenti.

Art. 19Sugli argomenti posti all'O.d.g. i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta.

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Art. 20Il Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle iscrizioni a parlare.

Art. 21Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all'O.d.g., oltre all'eventuale dichiarazione di voto.

Art. 22La durata degli interventi nella discussione di ogni punto al'O.d.g. non può superare i 5 minuti; il docente che presenta una proposta, ha a disposizione altri 3 minuti per illustrare la stessa.

Art. 23Ogni docente è tenuto a rispettare i tempi prefissati; in caso contrario il Presidente, dopo un richiamo, ha la facoltà di togliere la parola.

Art. 24Ogni docente ha diritto di replica una sola volta per ogni argomento all'Ordine del giorno per un tema non superiore a due minuti.

Art. 25Eventuali emendamenti alle proposte di delibera vanno presentati per iscritto e inseriti dal Segretario in fase di esposizione definitiva della proposta.

Art. 26Le comunicazioni del Dirigente Scolastico in apertura di seduta non sono di norma soggette a discussione.

b. le votazioni

Art. 27Ogni componente del Collegio è tenuto ad esprimere il proprio parere con il suo voto.

Art. 28Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento.

Art.29Tutte le votazioni avvengono per voto palese. Il voto per appello nominale avviene su proposta di uno dei presenti, se appoggiata da almeno 1/3 dei presenti. Si distinguono due tipi di maggioranza: maggioranza relativa: (metà più 1 dei presenti non astenuti) per proposte e iniziative la cui attuazione non coinvolge l'intero corpo docentemaggioranza assoluta: (metà più 1 degli aventi diritto al voto) per proposte e iniziative riguardanti questioni d'indirizzo didattico, riguardanti tutti i docenti (mutamenti al curricolo esistente, modificazioni del quadro orario, organizzazione didattica e del lavoro, calendario delle attività).Nel caso in cui una proposta già deliberata preveda ulteriori opzioni plurime da deliberare, tutti i componenti del Collegio hanno diritto di esprimere volta per volta il proprio voto su ciascuna opzione e passa l'opzione che riscuote il maggior numero di consensi.La votazione avviene comunque a scrutinio segreto se riguarda le persone.

Art. 30Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa.

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Art. 31Fatti salvi i diritti della libertà nella didattica previsti dalla legge, le deliberazioni del Collegio sono vincolanti per tutti i docenti e devono essere attuate secondo le modalità previste.

Art.32Il Collegio può prendere in esame, su richiesta di un terzo dei componenti, eventuali motivate proposte di modifica del presente regolamento. Per l'approvazione di tale proposta è richiesta la maggioranza dei 2/3 dei componenti

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CONSIGLIO D'ISTITUTO

GIUNTA ESECUTIVA

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Dirigente Scolastico Prof.ssa Giovanna Marsoni

Presidente

Vicepresidente

Componente genitori

Componente docenti Prof.ssa Annalisa Comuzzo

Prof.ssa Monica Delfabro

Prof. Agostino Longo

Prof.ssa Elena Piemonte

Prof.ssa Beatrice Rigatti

Prof.ssa Antonella Rotolo

Prof. Nicola Spoto

Prof.ssa Annarosa Termini

Componente allievi

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Dirigente Scolastico Prof.ssa Giovanna Marsoni

Componente genitori

Componente Dsga

Componente Docenti

Componente studentesca