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    Proprietà meccaniche

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    Breve richiamo: i legami chimici

    Legame covalente: gli elettroni più esterni degli atomi legativengono condivisi tra questi ultimi in misura uguale (legameomeopolare) o in misura diversa, risentendo della maggioreattrazione dell’atomo  più elettronegativo (legameeteropolare).

    Legame ionico: consiste nel trasferimento di elettroniall’atomo più elettronegativo; la forza di legame è una forza di

    attrazione coulombiana tra ioni positivi e negativi.Legame metallico: le posizioni reticolari sono occupate da ionipositivi immersi nel gas elettronico degli elettroni di valenza;le forze di legame sono ancora forze coulombiane tra elettronie ioni positivi.

    Legami secondari: le forze di Van der Waals sonoresponsabili, a seguito della formazione istantanea di dipoli edella loro reciproca attrazione, dei deboli legami esistenti neisolidi molecolari.

    Legami + deboli

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    Deformazioni

    Sforzi e deformazioni

    Deformazione

    elastica

    Deformazione

    plastica

    Al termine dell’applicazione della

    sollecitazione il materiale torna

    della dimensione originale

    Al termine dell’applicazione della

    sollecitazione il materiale restapermanentemente deformato

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    Prove meccaniche più diffuse

    Prove di resistenza a trazione: consente di valutare la resistenza, larigidità e la duttilità del materiale sottoposto ad un carico di trazionecrescente fino a rottura.Prove di resistenza a compressione: si effettua su materiali chepresentano scarsa resistenza a trazione o che sono destinati alavorare in compressione, viene condotta applicando un caricocrescente di compressione fino a rottura.

    Prova di durezza: esprime la resistenza del materiale sotto un caricostatico, la durezza è valutata come la capacità di un materiale diresistere all’ indentazione, sotto un carico statico. Indice di resistenzaall’abrasione. Prova di resilienza: viene condotta applicando in modo istantaneo uncarico sufficientemente elevato da provocare rottura, consente diquantificare l’energia assorbita dal materiale durante la frattura efornisce informazioni sulle modalità con cui la frattura di realizza.Resistenza agli urti.

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    Prove meccaniche più diffuse

    Prova di scorrimento viscoso (creep): consiste nella misura delladeformazione subita dal materiale sotto l’azione di un carico statico ditrazione inferiore a quello necessario alla rottura; la prova vienecondotta a temperature superiori a quella ambiente (si sceglierà peresempio un valore di temperatura prossima alla massimatemperatura di esercizio del materiale).Prova di fatica: consiste nel valutare la resistenza del materiale asollecitazioni applicate ciclicamente; le singole sollecitazioni sono dientità sufficiente a deformare il materiale in modo modesto ma,quando ripetute, possono causarne la rottura dopo n cicli.Ovviamente il parametro più interessante che può essere determinatocon questa prova è il valore massimo di carico specifico che èsopportato per un numero di cicli tanto elevato da poter essereconsiderato infinito.Prova di flessione: consiste nel sollecitare a flessione il materiale concarichi crescenti fino a rottura; solo i materiali che devono resistere aflessione in opera (per esempio il calcestruzzo) vengono sottoposti aquesto test. Test molto usato per i materiali ceramici.

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    Principio di funzionamento dello

    strumento

    Prova di trazione

    Geometria dei provini

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    Prova di trazione: geometria dei proviniLa geometria dei provini è strettamente normata e dipende

    dal tipo di materiale

    Si definiscono una sezione del provino (A0)e una lunghezza del tratto utile (l0)

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    Prova di trazione: esecuzione della prova

    Carico [N]

    allungamento [mm]

    controllo di carico: cioè facendo aumentare ilcarico con velocità costante;controllo di deformazione: cioè applicandocarichi tali da provocare un allungamentolineare nel tempo

    Sforzo nominale[MPa]

    Deformazione nominale[mm/mm] o [%]

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    Rilevazione dell’allungamento 

    Si ricorre ad un estensimetro che ci misura l’allungamento del solo tratto utile (escludendo eventuali slittamenti o giochidel sistema traversa-afferraggi)

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    Diagramma sforzo - deformazione

    Prova di trazione

    Proprietà ricavabili dalla prova di

    trazione:

    • il modulo elastico del

    materiale

    • il carico di snervamento

    • il carico di rottura

    • l’allungamento % a rottura 

    • la strizione % a rottura

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    Modulo elasticoSi ricava dall’analisi del primo tratto lineare di curva:

    periodo delle deformazioni elastiche

    nedeformazio*Esforzo

         *E

    E = modulo di Young o modulo elastico

    Le deformazioni elastiche sono descritte dalla Legge di Hooke

    Pertanto E corrisponde alla

    pendenza del tratto rettilineo

    Quanto più è elevato quanto più

    il materiale è rigido

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    Modulo elastico

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    Modulo elastico

    E ceramici > E metalli >> E polimeri

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    Modulo elasticoIl comportamento elastico può essere discusso sulla base delle

    curve che descrivono le forze agenti tra gli atomi e quindi le curve

    di Condon-Morse

    Pertanto E corrisponde

    alla tangente alla curva in

    r 0 r0 

    Legame metallicoLegame ionico

    Legame covalente

    Aumenta la forza dellegameaumenta la rigidità delmateriale

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    Modulo elastico

    Il modulo elastico si può vedere come proporzionale alla forza del

    legame del materiale considerato e quindi anche alla sua temperatura

    di fusione.

    Materiale Temp Fusione [° C] E [GPa]

    TiC (Carburo di Ti) 3160 310

     Al2O3 Allumina 2045 370

    W 3410 393

    Fe 1536 207

    Cu 1083 111

     Al 660 70

    Pb 327 14

    Polietilene 130 1

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    Modulo elastico

    Materiale Temp Fusione [° C] E [GPa]

    TiC (Carburo di Ti) 3160 310

     Al2O3 Allumina 2045 370

    W 3410 393

    Fe 1536 207

    Cu 1083 111

     Al 660 70

    Pb 327 14

    Polietilene 130 1

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    Modulo elastico

    Il modulo elastico dei materiali diminuisce

    all’aumentare della temperatura

    E (Gpa)

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    Carico di snervamento

    La deformazione all’inizio si realizza localmente nelle zone dove si Concentrano le tensioni poi si propagano a tutto il campionesottoforma di bande di deformazione (bande di Luder)

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    Carico di snervamento

    Valutazione grafica

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    Carico di rottura

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    Si valuta tracciando una linea

    orizzontale tra il punto

    massimo della curva e l’asse

    degli sforzi

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    Allungamento percentuale a rottura

    Indicazione della duttilità del materiale: quanto più il materialesubisce allungamento quanto più è duttile

    In presenza diestensimetro

    Al termine della prova

    si accostano le due

    parti del provino e si

    misura la lunghezza

    del tratto utile (l)

    1)

    2)

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    Strizione

    Diminuzione della sezione del provino

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    Strizione percentuale

    Indicazione della duttilità del materiale: quanto più il materiale

    subisce strizione quanto più è duttile

    Al termine della prova si accostano le due parti del provino e simisura la sezione minima del tratto utile (Af )

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    Curva sforzo reale deformazione reale

    deformazione

    Lo sforzo reale non corrisponde con quello nominale, matiene conto della variazione della sezione del provino nelcorso della prova

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    Confronti di prove di trazione

    i) fragili (vetri, ceramici,polimeri termoindurenti)

    ii) semiduttili(leghe, alcuni polimeri,compositi)

    iii) Duttili acciai

    iv) duttili(metalli puri, acciai, leghe,polimeri)

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    Prova di trazione

    Effetto della temperatura

    ferro

    Polimero (Polimetil metacrilato)

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    Prova di trazione

    Polimeri termoplastici

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    Gli elastomeri: curva sforzo deformazione

    Nel primo tratto deboli sollecitazioni provocano grandi deformazioni;poi progressivamente occorrono tensioni maggiori per provocareun’ulteriore deformazione elastica 

    Sono interessate leforze di Van derWaals tra le catene

    Sono interessati ilegami chimici dellecatene

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    Gli elastomeri: curva sforzo deformazione

    Catena polimerica di unelastomero non

    sollecitato

    Catena polimerica di unelastomero sollecitato

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    Prova di trazione

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    Prova di compressione

    Per materiali duttili è poco significativa e di difficile interpretazione

    .

    Inconvenienti: distorsione del provino

    Utile per i materiali fragili o poco duttili (idonei acarichi compressivi):

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    Prova di compressione

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    Principio di funzionamento

    Prova di durezza

    Durezza = capacità di un materiale di

    resistere alla deformazione plastica

    permanente;

    valutata come capacità del materiale

    di opporsi alla deformazione da partedi un indentatore (carico statico)

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    Durezza Brinell

    Prova di durezza

    Sfera acciaio o carburo di tungstenoD=1.25-10 mm

    P [kg]D [mm]

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    kg

    D

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    Durezza Vickers

    Prova di durezza

    Piramide di diamante

    P [kg]D [mm]

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    kg

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    Esempio di impronta Vickers

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    Ci sono delle cricche che partono dai vertici dell’impronta vickers. E’stato un peso eccessivo per caricare l’indentatore. E’ necessario ripeterela prova riducendo il carico

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    Durezza Knoop

    Prova di durezza

    Piramide di diamantebase rombica

    KHN = 14.2 P /l2 

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    Durezza Rockwell

    Prova di durezza

    Ad esempio la scala C: precarico 10 kg, carico 150 kg

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    Durezza Rockwell - durezza Vickers – durezza Brinell

    Prova di durezza

    110Rockwell B

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    Frattura fragile

    Modalità di frattura

    Frattura duttile

    La lesione si propaga

    rapidamente provocando la

    separazione in due parti del

    materiale

    Aspetto granuloso e lucente

    Aspetto fibroso e opaco

    Richiede meno energia di

    quella duttile

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    Modalità di fratturaFrattura duttile

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    Da una misura della quantità di energia che è in grado di assorbire il

    materiale prima di rompersi: si misura la fragilità-duttilità del

    materiale

    Prova di resilienza

    Pendolo di Charpy

    Lavoro speso nella rottura del provino =M g x

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    Tipo di provino

    Pendolo di Charpy

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    Fattori che influenzano la resilienza

    Effetto della

    temperatura

    Effetto della % di C

    negli acciai

    C

    I metalli CFC non vannoincontro a DBT (transizioneduttile fragile), pertanto sonoadatti ad esser utilizzati allebasse T. 

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    • Esempio: Rame

    Frattura duttile, meccanismo di frattura duttile 

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    PROPRIETA’ MECCANICHE – Frattura duttile

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    • Example: Stainless Steel

    Ductile Failure, Ductile Fracture Mechanism 

    High Energy Fai lure  

    PROPRIETA’ MECCANICHE – Frattura duttile

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    • Example: Steel (20ºC)

    Ductile Failure, Ductile Fracture Mechanism 

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    PROPRIETA’ MECCANICHE – Frattura duttile

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    • Example: Steel (-190ºC)

    Brittle Failure, Brittle Fracture Mechanism 

    Low Energy Fai lure  

    PROPRIETA’ MECCANICHE – Frattura fragile

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