Lezione n. 8 J. J. ROUSSEAU E LINGHILTERRA. JEAN JACQUES ROUSSEAU A poco a poco, dopo loscurantismo...

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Lezione n. 8 J. J. ROUSSEAU E L’INGHILTERRA

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Lezione n. 8

J. J. ROUSSEAU E L’INGHILTERRA

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JEAN JACQUES ROUSSEAU

• A poco a poco, dopo l’oscurantismo del Medioevo, grazie alla riscoperta dei classici operata dall’Umanesimo, si iniziò a rifiutare il concetto secondo il quale la natura umana fondamentalmente fosse cattiva. Questo, ad esempio, in contrapposizione a certo pensiero negativo (vedi Hobbes della “Lotta di tutti contro tutti”).

• Gli intellettuali, i maestri del tempo cominciarono

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JEAN JACQUES ROUSSEAU (segue)

• a pensare che la nobiltà d’animo non era un dono di Dio, ma si costruisce miscelando cultura classica e preparazione fisica intensa.

• Uno spirito sano aveva maggiori possibilità di nascere in un corpo sano. Fino a quel momento non c’erano stati testi pedagogici, che parlassero di educazione. I nobili avevano accanto dei servili tutori, e si annoiavano in piccole accademie.

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ROUSSEAU (segue)

• I ragazzi delle classi più agiate frequentavano i licei classici o le decrepite università. Il resto dell’educazione era informale.La svolta si ebbe con “Emilio” (Emile) del 1720, dove il francese Jean Jacques Rousseau asseriva l’esistenza di un uomo naturale non macchiato dal pessimismo del dogma cristiano e libero dai preconcetti di classe. Emilio è un orfano innocente, al quale in campagna il saggio

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EMILIO

• Rousseau è il primo a parlare della Priorità dell’Educazione Fisica. “ Gli esercizi formano la sola specie di ragione di cui la prima età sia capace”. Emilio entra nell’ordine del mondo, sviluppa i sensi (tatto, gusto, odorato) attraverso gli esercizi fisici. Non solo: l’esperienza fisica accresce la conoscenza intellettuale durante la varie fasi di crescita e sviluppo dell’individuo.

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LO SPORT IN INGHILTERRA

• Quasi tutte le gare di atletica furono inventate dagli studenti universitari inglesi, che crearono salto in lungo, salto triplo, corsa a ostacoli e corsa ippica a ostacoli.Furono anche i primi a fissare distanze standard per le gare di nuoto, canottaggio, e gare equestri di ogni tipo.

• GIOCHI DI SQUADRA. Gli inglesi inventarono quasi tutti i giochi di squadra finora praticati, dal calcio al rugby al polo.

• RAGIONI SOCIALI. Alcuni storici accentuano il fatto che nell’Inghilterra pre industriale ci fosse una grande mobilità sociale.

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LO SPORT IN INGHILTERRA

• I progressi di questi sport e giochi standardizzati sono stati così rapidi, che è facile dimenticare che la maggior parte dei giochi e delle attrezzature non risalgono a più di mezzo secolo fa.

• Sino a 50 anni fa si riteneva che solo le persone di lingua inglese fossero in grado di raggiungere una posizione eminente negli sport.

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SOCIETA’ INGLESE

• Una vecchia spiegazione è che gli inglesi sono sempre stati più sportivi di altri popoli.

• Gli anglosassoni erano isolati e avevano una costa da difendere. L’invasione normanna del 1066 fu improvvisa e efficace.

• Da allora in Inghilterra ci sono state città non fortificate, un sistema di trasporti interregionali relativamente aperto e classi aristocratiche che si sentivano più inglesi che locali.

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SOCIETA’ INGLESE (cont)

• La mobilità sociale (sia verso l’alto che verso il basso) era un fenomeno più frequente che sul continente. Una conseguenza era una corrispondente insicurezza sociale.

• I figli minori, a differenza dei primogeniti, ricevevano un’educazione aristocratica prima di essere ridotti allo status di borghese; inoltre lo stretto cameratismo delle scuole era aperto anche alle classi commerciali.

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SOCIETA’ INGLESE

• In Inghilterra le divisioni politiche sono sempre state minori che in Francia o in Germania.

• L’Inghilterra si è distinta anche per la relativa ricchezza. I lavoratori stavano meglio rispetto ai loro analoghi che vivevano sul continente.Si nutrivano anche meglio: la loro relativa robustezza li rese adatti all’attività sportiva.

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CORSE DI CAVALLI

• In Inghilterra come altrove il cavallo da guerra fu elemento fondamentale di gran parte della struttura dell’economia dell’alto Medioevo e di conseguenza della politica dell’epoca.

• Nacque proprio in Inghilterra , importato dai crociati, il cavallo da corsa inglese, finalizzato alle manifestazioni sportive

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CORSE DI CAVALLI (cont)

• Coppie di cacciatori a cavallo seguivano dei cani che a loro volta seguivano la traccia di un gatto morto trascinato per miglia e miglia.

• Il cavallo che arrivava per primo alla fine di una predeterminata distanza o che era in testa per una distanza di 240 yards era dichiarato vincitore.

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CORSE DI CAVALLI

• Nel corso del XVII secolo la varietà delle corse proliferava. C’era una maggiore tendenza a organizzare le corse in modo che potessero essere seguite da un maggior numero di persone: nacque così l’ippica.

• Questi cavalli erano guidati da fantini (jockeys). Le piste avevano ampie curve invece che colonne intorno alle quali girare.

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PRIMATO

• L’idea stessa di primato sportivo, nuova, nacque in Inghilterra. Il fatto che un grande numero di inglesi quantificasse il tempo, può suggerire che in quel paese fosse esaudita un’altra delle condizioni della produzione industriale organizzata.

• Un’altra delle pre condizioni era il concetto di uguaglianza degli esseri umani, al di là di caste e tradizioni.

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CORSE A PIEDI

• Le corse a piedi formali davanti a un grande numero di spettatori furono un’invenzione inglese. L’accettazione popolare degli eroi della corsa fu in parte preparata dal diffuso entusiasmo tra molte classi di inglesi per le corse di fantini effettuate in una cornice teatrale.

• Le prime corse furono furono quelle tra “valletti”.

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CORSE A PIEDI

• Nel 16° secolo il compito del valletto era quelloo di correre davanti e accanto alle pesanti carrozze , allontanando il tiro dei cavalli da corsa da pericoli lungo le strade dissestate e sostenendo le carrozze quando si inclinavano pericolosamente.

• Già all’epoca della regina Elisabetta I sappiamo dell’impresa di un certo Langham, che corse un totale di 148 miglia (237 chilometri) in 42 ore.

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CORSE A PIEDI

• Langham andava a prendere delle medicine per lady Berkeley, e per questo suo servizio ricevette un nuovo guardaroba. Più tardi ci furono casi di ricchi che facevano gareggiare i loro valletti come se fossero stati dei cavalli, su distanze di sedici chilometri.

• Non sempre si trattava di servi, ma di gentiluomini.Quello stesso Robert Carey che a cavallo aveva portato a Edimburgo la notizia della morte di Elisabetta (cont)

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ROBERT CAREY

• Era andato prima a piedi in Portogallo per rendere visita a lord Essex. Il viaggio gli aveva richiesto 12 giorni, e Carey fu ricompensato con 2.000 sterline, una somma che gli permise di vivere bene a corte per un certo tempo.

• Lo stesso re Carlo II talvolta praticava la marcia per puro diletto.

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SPORT IN INGHILTERRA

• La società inglese era incerta e pericolosa, suscettibile di innovazioni culturali.I lavoratori, nonostante l’incertezza, mangiavano carne più regolarmente di quelli del continente, e partecipavano a manifestazioni sportive.

• SCOMMESSE. Alla fine del 17° secolo troviamo affermazioni secondo le quali un certo cavaliere aveva percorso 160 chilometri in un solo giorno per il solo gusto di compiere l’impresa.Nel 1709

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SPORT IN INGHILTERRA

• (segue) un tedesco di 64 anni vinse una scommessa in base alla quale avrebbe camminato in Hyde Park per 480 chilometri per sei giorni.A Londra i tifosi di una bambina di soli 18 mesi scommisero che la piccola avrebbe percorso tutto il Mall (quasi un chilometro) in 30 minuti.La bambina impiegò 25 minuti.

• LA BOXE. Il pugilato inglese non aveva nessuna attinenza con quello ateniese, ma cominciò a essere sottoposto a regole ben precise.Fu una risposta anglosassone al duello europeo.

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LA BOXE

• I puritani inglesi consideravano il duello europeo come un’attività da bruti, da selvaggi.Lo reputavano attività del demonio.

• Tra le classi sociali inferiori esistevano svariati tipi di pugilato. Alla fine del XVII secolo , per allungare la gara, gli incontri vennero divisi in riprese. Lo scenario del combattimento era il “ring”, l’anello.Il match finiva quando un concorrente era sbilanciato.

• I pugili si rafforzavano le mani strofinandole con allume, correvano all’aperto e in palestra per accrescere la resistenza.

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MARATONETI

• Più tardi, oltre ai pugili gentlemen, comparvero anche podisti gentlemen. Un percorso era quello da Oxford a Londra (64 km).

• CRONOMETRO. Si sviluppò la tendenza a correre contro un cronometro.Il più famoso fu Robert Barclay, un nobile scozzese detto “Il capitano”. Nel 1802 in 10 ore aveva marciato per 102 chilometri.Fu famoso per percorrere distanze di 200 chilometri.

• Lo sport fu codificato Le distanze del mezzofondo (esempio: miglio) abbandonarono l’aspetto locale.

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RECORD E MISURE

• Le distanze non erano più , ad esempio, la distanza dalla fontana a un’altra siepe, ma vennero astratte dagli elementi locali. Divvenero miglia o yarde. Il programma si ampliò con la corsa a ostacoli alti o bassi, con i salti in lungo da fermo e in corsa.

• ASPETTO SOCIALE. La velocità con la quale le classi inferiori erano pronte a competere con l’aristocrazia, portò quest’ultima a introdurre regole ben precise.

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PROFESSIONISMO E NO

• Nel 1866 il Club Atletico Dilettantistico adottò la regola che escludeva dalla competizione fra dilettanti non solo i marinai professionisti, ma anche chiunque “sia meccanico, artigiano o lavoratore o comunque dedito a attività servile”.

• SITUAZIONE NEL XIX SECOLO: Nei college inglesi “public school” si insegnava l’educazione fisica. Le public school erano aperte a tutti gli studenti, i cui genitori potevano pagarsi le tasse.

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NASCITA DEL CALCIO

• La prima “Football Association” nacque nel 1863 a Londra. Nel giro di pochi anni il gioco acquistò popolarità e, a partire dal 1880, iniziò a avere lati professionistici.

• Durante i primi otto anni di vita il football venne praticato solo dalle classi aristocratiche, poi, dal 1870, iniziò a avere grande seguito addirittura fra le classi lavoratrici, come dopolavoro. Alle comunità operaie si deve la nascita di squadre importanti come il West Ham.

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ALTRI SPORT

• Si deve all’attività del college di Rugby la nascita dello sport omonimo, e , dalle sfide fra Oxford e Cambridge, quindi sempre dall’ambito scolastico, la codificazione in “armi” o equipaggi, del canottaggio. Parallelamente, ci furono sempre intense attività di scommesse.

• A fronte del calcio dilagarono gli episodi di violenza teppistica (vedi hooligans). Questo fin dai primordi del calcio.

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LONDRA 1908: OLIMPIADI

• Il barone De Coubertin aveva pensato a Roma dopo il lungo viaggio in America. Però non se ne fece nulla.

• I paesi partecipanti nel 1908 erano 22: grosso modo la fascia dei paesi industrializzati.Il duello fu tra Stati Uniti e Inghilterra, con una sola eccezione.Per l’Italia ci fu un episodio destinato a fare storia.

• LA MARATONA. I favori erano l’inglese Duncan, e l’indiano canadese Tom Longboat.

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DRAMMA E TRIONFO

• Al 20° chilometro Tom Longboat era in testa. Lo rimonta Dorando Pietri. Il sudafricano John Hefferon allunga e a un certo punto sembra avere la meglio. A 3 chilometri circa dall’arrivo Pietri lo raggiunge.

• “Quando passo Hefferon egli mi guarda a lungo con un’occhiata triste e si siede a terra.Sono primo. Potrei rallentare , ma sono preso dalla furia di andare più in fretta.Mi sono dominato finchè non avevo davanti qualcuno.

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Ritratto di Dorando Pietri

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DRAMMA E TRIONFO (segue)

• “Ora che la via è libera, non so più frenarmi.Passiamo fra due ali di pubblico che non vedo, ma odo.A un certo punto vedo laggiù una massa grigia, che pare un bastimento col ponte imbandierato.E’ lo stadio.

• E poi non ricordo più”.

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ARRIVO DRAMMATICO DI DORANDO