Lezione n. 24 Oggi la nostra teologia è l'Economia. James Hillman, Forme del potere, 1995 Anno...

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ECONOMIA DEI TRASPORTI E DEI SISTEMI LOGISTICI Lezione n. 24 Oggi la nostra teologia è l'Economia. James Hillman, Forme del potere, 1995 Anno Accademico 2014 -2015 1

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  • Lezione n. 24 Oggi la nostra teologia l'Economia. James Hillman, Forme del potere, 1995 Anno Accademico 2014 -2015 1
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  • FASE di VALUTAZIONE 2
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  • OBIETTIVI VALUTAZIONE ha lo scopo di verificare se gli investimenti effettuati o da effettuare (nel nostro caso il piano trasporti PT) sono adeguati o meno agli obiettivi prefissati ed ai vantaggi che si possono trarre dal programma; il processo decisionale si articola in tre fasi: antecedente: prima che il PT venga approvato; concomitante: mentre il PT viene posto in essere; susseguente: dopo lattuazione del PT per verificare i risultati attesi ovvero gli scostamenti. 3
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  • PER VALUTARE UN PROGETTO SI POSSONO IMPIEGARE I SEGUENTI TIPI DI ANALISI analisi finanziaria analisi economica, analisi benefici- costi analisi multicriteriale 4
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  • CENNI STORICI sulla valutazione degli investimenti Lanalisi costi/benefici risale alla prima met dell800 ed ha matrice ingegneristica. Il primo documento noto si deve a J. Dupuit, ingegnere ed economista (noto per il concetto di surplus del consumatore), che tratt largomento nel saggio: de linfluence des pages sur lutilit del vioes de communication. Il tema fu ripreso ai tempi della grande depressione da economisti ed ingegneri in occasione della istituzione della TVA (Tennessee Valley Authority) che decise la pianificazione del bacino dellomonimo fiume sia per metterlo in sicurezza sia per scopi energetici. 5
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  • TIPOLOGIE DI ANALISI IN RAPPORTO AI SOGGETTI INTERESSATI 6
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  • ANALISI FINANZIARIA PUNTO DI VISTA DELLIMPRESA PRIVATA (OTTENIMENTO DEL PROFITTO) Prende in considerazione i costi che limpresa deve sostenere ( costruzione, gestione, manutenzione, ammortamento, oneri finanziari, imposte e tasse ecc..) confrontandoli con i flussi di ricavi che il progetto render disponibili nel suo arco di vita utile tenendo conto anche di eventuali contributi pubblici. Lanalisi viene estesa alle varie alternative disponibili inclusa quella di non effettuare linvestimento. 7
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  • IL PUNTO DI VISTA dellimpresa 8
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  • ANALISI ECONOMICA PUNTO DI VISTA DELLA COLLETTIVIT Estende lottica dazione alla collettivit istituendo un confronto fra COSTI tra i quali sono INCLUSI PREZZI OMBRA (che indicano valori non presenti sul mercato ed esprimono linteresse della collettivit per la realizzazione del progetto) e i BENEFICI che il mercato normalmente non considera. Tale valutazione assume una VALENZA ECONOMICO-SOCIALE che pur legittima pu condurre a risultati discutibili. 9
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  • IL PUNTO DI VISTA della collettivit 10
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  • ANALISI BENEFICI COSTI I COSTI I BENEFICI 11
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  • INQUADRAMENTO TEORICO Dal punto di vista della teoria economica lanalisi benefici/costi di estrazione NEOCLASSICA e assume a modello il mercato; in essa si inserisce successivamente il MODELLO KEYNESIANO che attribuisce allo Stato un ruolo basilare per correggere i fallimenti di mercato focalizzandolo sulla DOMANDA E SULLA NECESSIT DEL SUO SOSTEGNO. 12
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  • ANALISI BENEFICI/COSTI il tipo di analisi pi utilizzato per i PT Si ricorre ad essa nel caso di per verificare se risultano o meno adeguati agli obiettivi prefissati ed ai vantaggi che se ne possono trarre. FINALIZZATA ALL ALLOCAZIONE OTTIMALE DELLE RISORSE 13
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  • ANALISI BENEFICI applicazione al PT La pianificazione dei trasporti suscettibile, per sua estrinseca natura, di mettere a disposizione diverse alternative tutte ugualmente passibili di fornire una risposta al problema della mobilit. I trasporti hanno inoltre la peculiarit di soddisfare, oltre ai fini immediati degli utenti, altri OBIETTIVI DI CARATTERE GENERALE destinati ad incidere sulla collettivit nel suo complesso. 14
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  • ESTERNALIT : POSITIVE e NEGATIVE I trasporti generano benefici e costi nei confronti della collettivit ma in una condizione fuori mercato per cui non tutti i costi ed i benefici indotti hanno un prezzo cui fare riferimento inoltre essi possono verificarsi in epoche diverse per cui una valutazione economica e sociale richiede una particolare tecnica di stima non meramente ragionieristica. 15
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  • IL PROBLEMA DEI COSTI I COSTI: vanno quantificati per ogni anno di vita economica del PT a prezzi vigenti al tempo t 0 senza tenere conto dei possibili effetti inflattivi che possono essere presi in conside- razione in una fase successiva. Sono indicativamente: COSTI DI COSTRUZIONE, DI GESTIONE, DI MANUTENZIONE. Occorre tenere presente che, nella valutazione dei costi, vanno eliminate tutte le possibili duplicazioni rappresentate dai trasferimenti intersettoriali quali : tasse, imposte ecc. Nel caso in cui i prezzi di alcuni beni non siano determinati direttamente dal mercato si provvede facendo ricorso ai prezzi ombra che vengono stabiliti in relazione ai fattori impiegati e al progetto realizzato. 17
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  • I BENEFICI DIRETTI PER GLI UTENTI: risparmi di tempo; risparmi di spese vive di trasporto; comodit di viaggio; sicurezza del servizio; puntualit. 18
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  • I BENEFICI NELLABC : diretti Goduti dagli utenti del servizio - si possono valutare ricorrendo allanalisi marginalista della domanda: dopo aver stimato il numero degli utenti si traccia una curva di domanda che segna la relazione tra: il numero degli utenti del servizio il costo generalizzato ovvero la loro disponibilit a pagare. Il grafico evidenzia il surplus per il consumatore (area retinata) ovvero quella compresa fra la curva di domanda e il prezzo di mercato 19
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  • I BENEFICI INDIRETTI PER LA COLLETTIVIT: minor congestione del traffico; minor inquinamento (atmosferico e acustico); minor consumo di carburante; minor costo dinurbamento e conseguente espansione urbana a minor costo; valorizzazione del territorio interessato dal servizio. 20
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  • LE METODICHE I costi e i benefici dellABC vengono calcolati in riferimento agli anni in cui si manifestano pertanto pu essere necessario attualizzarli per riportarli al tempo t 0 ; esistono due tecniche: IL VALORE ATTUALE NETTO VAN IL SAGGIO DI RENDIMENTO INTERNO SRI 21
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  • IL METODO DEL VALORE ATTUALE NETTO (VAN la somma algebrica attualizzata dei benefici e dei costi del piano -progetto 22
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  • IL METODO DEL SAGGIO DI RENDIMENTO INTERNO Il metodo elimina la necessit di individuare il saggio di attualizzazione che pu essere definito come il saggio che annulla il valore attuale del flusso dei rendimenti netti di un progetto 23
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  • APPROCCIO CONTROFATTUALE OGNI PROBLEMA VALUTATIVO DOVREBBE PORSI LA DOMANDA : LINVESTIMENTO CONVENIENTE ? RISPETTO A COSA! Unipotesi, derivante dal settore privato, consiste nellazzerare un investimento (do-nothing) che non garantisca una redditivit almeno pari al costo del denaro; anche se dotata di qualche suggestione questa tesi pu sembrare tropo radicale per il settore pubblico (che non considera risorse male investite come sottratte alla ricchezza privata - ipotesi anglosassone). Si ritiene pertanto che possa essere sufficiente obbligare limprenditore pubblico a formulare uno scenario corretto del progetto sottoposto ad analisi valutando attentamente i minori costi sociali e i benefici derivanti alla collettivit. Nota: lapproccio controfattuale non rilevante per qualsiasi problema di valutazione, bens solo per un tipo particolare di domanda valutativa, quella che chiede di quantificare leffetto di un particolare intervento pubblico Alberto Martini: Metodo sperimentale, approccio controfattuale e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche in Rassegna Italiana di Valutazione, N. 34, 2006 24
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  • ANALISI MULTICRITERIALE un metodo di valutazione non monetario da applicare ai sistemi socio-economici caratterizzati da complessit e obiettivi plurimi. Ha lo compito di generare una configurazione delle alternative di scelta. Data lampiezza delle discipline coinvolte: tecniche, economiche, politiche, sociali ecc comporta un impegno multidisciplinare. LAM si pone lo scopo di prendere in considerazione i numerosi obiettivi della popolazione destinataria del piano/progetto e costituisce un valido supporto nella definizione degli obiettivi e nellordinamento delle possibili alternative. 25
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  • OTTICA DEL METODO 26
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  • ANALISI MULTICRITERIALE scopi Diversamente dallABC non persegue lo scopo di identificare lallocazione delle risorse non prende in considerazione benefici di carattere economico ma SCOPI E PREFERENZE. La procedura prevede la costruzione di una matrice di valutazione composta di tante righe pari al numero dei criteri e tante colonne pari al numero delle alternative cui viene abbinata una funzione di utilit. Ad ogni soluzione esaminata si attribuisce un punteggio utile ad effettuare le scelte. 27
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  • FASI DEL PROCEDIMENTO Definizione degli obiettivi e delle alternative Formulazione dei criteri di valutazione delle alternative Definizione della matrice bidimensionale di valutazione Omogeneizzazione dei dati della matrice Assegnazione dei pesi relativi alle priorit Calcolo degli ordinamenti delle alternative (confronto/combinazione pesi e indicatori) 28
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  • MATRICE DI VALUTAZIONE DELLAMC 29
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