Lezione III condensatori in parallelo 1/ · PDF filepot D E DE cos ... atomi/molecole...
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condensatori in parallelo Lezione III 1/22
Q2Q1 Q1 + Q2
CQ Q
V
1 2CQ
V2
2CQ
V1
1
V V
C parallelo C C C1 2 1 2
condensatori in serie Lezione III 2/22
CQ
V2
2
CQ
V V
1 2
CQ
V1
1
V1
V2
C serieCC C
C C
C C1 21 2
11 2
1 2
1 1
condensatori Lezione III 3/22
Nel calcolo della capacità del condensatore occorre sommare la
superficie S delle armature di polarità opposta tra loro affacciate
b
c
a
c
b
a d
S
2C 3C
CS
d
o
S
Elettricità e materia Lezione III 4/22
E
E+
E
d P
N
Il momento di dipolo D
Per distanze r dal centro del dipolo >3d vale una
legge dell’inverso del cubo della distanza
metrocoulombNP QD
3e~r
kED
La maggior parte della materia è elettricamente neutra, con ugual
numero di cariche positive e negative.
L’elemento costitutivo
della materia neutra è il
dipolo elettrico,
idealizzato come una
coppia (+Q,Q) di cariche
uguali, opposte e
puntiformi a distanza d.
Elettricità e materia Lezione III 5/22
EE = 0
l
Induzione di un dipolo
nella materia apolare
(atomo o molecola
sferica con n elettroni)
)(Elen D
Per E "piccolo", ED
La materia può essere apolare il baricentro della carica positiva
coincide con quello della carica negativa. In tal caso un campo
elettrico esterno induce uno spostamento relativo l dei due baricentri
e un momento di dipolo indotto. Per campi elettrici esterni E molto
minori dei campi elettrici tra cariche atomiche positive e negative
(che sono dell’ordine di 1011 V/m), lo spostamento l e il momento di
dipolo D sono proporzionali al campo esterno E
Elettricità e materia Lezione III 6/22
O2x
H+x
H+x
l
lxeD 2mC)10(24.6 30
misurato
La molecola d’acqua. La carica effettiva su O2 e H+ è solo una
frazione x~0.4 delle cariche nominali (2e,+e) poiché il legame O-H
(lungo ~0.1 nm) è parzialmente covalente. I due vettori OH formano
un angolo di 104°, la distanza tra i baricentri di cariche positive e
negative è l ~ 0.06 nm e si stima un momento di dipolo elettrico di
circa 7.7(1030) Cm, di poco superiore al valore misurato in fase
vapore.
x 0.4
e 1.6(1019) C
l 6(1011) m
Elettricità e materia Lezione III 7/22
In assenza di campo E esterno, se le molecole di H2O hanno
orientazione casuale, il momento di dipolo medio è nullo. In
presenza di un campo elettrico esterno E il momento di dipolo D
tende ad orientarsi parallelamente ad E:
D
E
Epot= 0
Q Q
E
E
D=Qd
Epot= DE Epot= DEcos
Elettricità e materia Lezione III 8/22
Assumiamo come nulla l’energia potenziale del dipolo D
perpendicolare a E. La posizione energeticamente più favorita ha
l’energia potenziale minima (DE) dove, rispetto alla posizione
perpendicolare, la carica positiva si è spostata di d/2 nella direzione
di E e quella negativa di d/2 nella direzione opposta compiendo
ciascuna un lavoro QdE/2=DE/2. Nell’orientazione di minima
energia il dipolo elettrico D è parallelo a E.
Generalizzando per un angolo generico formato dal dipolo D con
E si ricava l’espressione dell’energia potenziale del dipolo in E:
cospot DEE ED
Elettricità e materia Lezione III 9/22
L’interazione elettrica tende a orientare parallelamente i dipoli
mentre l’agitazione termica tende a disordinarli. Occorre fare un
bilancio tra energia potenziale (DE) e termica (kBT) della
molecola. Se DE>> kBT, tutte le molecole saranno orientate con
D||E; se DE<<kBT , solo una piccola frazione di molecole,
proporzionale a DE/kBT, sarà preferenzialmente orientata con E e
il momento di dipolo medio sarà proporzionale a D DE/kBT.
La materia in cui il momento di dipolo elettrico medio di
atomi/molecole costituenti è diverso da zero si dice polarizzata
elettricamente. La polarizzazione elettrica è indotta da un campo
elettrostatico esterno E ma può esistere anche in assenza di E nei
materiali detti ferroelettrici.
Polarizzazione elettrica Lezione III 10/22
La polarizzazione P è la somma
vettoriale dei momenti di dipolo
diviso il volume che li contiene piccolo""per
0per02
EkT
ED
E
VV j
D
P
La polarizzazione ha le dimensioni di una densità di carica superficiale
(coulomb/metro2) che indicheremo con 2
|D|=2l2h h
2
2
l
Polarizzazione elettrica Lezione III 11/22
Nella materia (dielettrico) all’interno di un condensatore piano carico si
induce una densità superficiale di carica pari alla polarizzazione e di
segno opposto a quella dell'armatura vicina d
22'
2 2'
2' l2d
S
l
0
2
0
22)()(
PE
Polarizzazione elettrica Lezione III 12/22
E 02 P
Per campo elettrico “piccolo” e per la maggior parte dei materiali
(esclusi i materiali ferroelettrici) la polarizzazione è proporzionale al
campo elettrico effettivo presente E. La polarizzazione diminuisce il
campo elettrico E0 che si avrebbe in assenza di dielettrico
r
0
r0
2
0
20
0
2
1
EEEEE
E
con = suscettività (adimensionale)
d
l
dE
l
V
QC
2
r0
22
Sino a che la polarizzazione è proporzionale al campo elettrico, si
tiene conto della presenza di materia moltiplicando 0 con r. Per
esempio, la capacità del condensatore con dielettrico è
Condensatore con dielettrico Lezione III 13/22
C2C1
x
d
L x
r
dielettrico
Condensatore
con dielettrico
parzialmente
inserito tra
armature
quadrate LxL
d
xLLC
d
LxC
r02
01
xLxd
LCCC r
021
Esprimiamo la
capacità totale come
somma dei contributi
del condensatore C1
senza dielettrico e del
condensatore C2 con
dielettrico
Lezione III 14/22
A potenziale V costante l’energia elettrostatica (ossia l’energia
potenziale) diventa minima al crescere di x si ha una forza che
tende a espellere il dielettrico
xLd
LVCVE 1
22rr
2
0
2
C
La forza sul dielettrico è 12
r
2
0
d
LV
dx
dEf C
x
A potenziale costante il
condensatore tende ad
espellere il dielettrico
C2
x
d
L x
r
dielettrico C1
Condensatore con dielettrico
Lezione III 15/22
C2
x
d
L x
r
dielettrico C1
Condensatore con dielettrico
A carica costante il
condensatore tende a
risucchiare il dielettrico
A Q costante l’energia del condensatore è minima quando x=0 il
dielettrico è risucchiato nel condensatore
La forza sul dielettrico è
xLL
Qd
C
QE
122 rr0
22
C
2rr0
r
2
C
12
1
xLL
Qd
dx
dEf x
Elettricità atmosferica Lezione III 16/22
Terra
E
Moto spontaneo
degli ioni
E'
Ionosfera
I (scarica)
I'
(I) (II)
cariche indotte
IONOSFERA
da 80 km a 500 km
“guscio”
conduttore a
50 km zona debolmente
conducente
scarica
spontanea
1800 coulomb/s
i temporali
ricaricano
Terra&guscio
Densità dell’atmosfera Lezione III 17/22
p(h)
p(h+dh) dh hgp
3mol
mol
kg/m2.1 pRT
M
V
MRT
M
MpV
RT
ghMpppdh
RT
gMgdhhpdhhp mol
0mol lnln)()(
Per p=p0= 105 P
Densità dell’atmosfera Lezione III 18/22
8500
)metri(expexp 0
mol0
hp
RT
ghMpp
h(km)
p(pascal)
(moli/cm3)
0
105
4(105)
80
8
3.3(109)
500
3(10-21)
1(1030)
A livello del mare vi sono oltre 1024 molecole m3 e l’aria è un
buon isolante elettrico (mezzo dielettrico), in cima alla ionosfera
vi è meno di una molecola per m3 che è per lo più ionizzata.
Equazione barometrica
Elettricità atmosferica Lezione III 19/22
Terra
<E>~8V/m
Ionosfera
E~100V/m
V~0.4 MV
V/m8)10(4 5
R
VEVV
GJ 7~energiamF904 2
0
R
RC T
Ionosfera e atmosfera
sottostante si
comportano come un
guscio conduttore
distante circa 50 km
dalla superficie della
Terra
Elettricità atmosferica Lezione III 20/22
AB
C
D
A
B
C
D
La goccia grossa scende più velocemente di ioni e delle
piccole particelle cariche catturando prevalentemente le
cariche negative incontrate lungo la discesa.
Elettricità atmosferica Lezione III 21/22
scarica-guida
parafulmine
nuvola
Terra
cariche indotte dalla nuvola
La carica positiva resta nella parte alta della nuvola mentre il
suo fondo si carica negativamente; per induzione la terra vicina
si carica positivamente e il campo elettrico qui cresce sino alla
rottura dell'isolante aria
Elettricità atmosferica Lezione III 22/22
La punta del parafulmine ha una densità di carica molto maggiore
della superficie terrestre (effetto “punta”) e quindi il campo elettrico
nelle sue prossimità è molto maggiore. Il parafulmine è ricoperto da
metallo resistente a ossidazione e corrosione (Ni, Cr…). A volte la
punta del parafulmine contiene una sostanza radioattiva che ionizza
debolmente l’aria circostante favorendo la formazione di “scariche
guida” che si diramano dal parafulmine.
Il fulmine vero e proprio consiste di una successione di alcune
scariche intense e brevi lunga la linea tracciata dalla scarica guida. Il
tuono è prodotto dal riscaldamento dell’aria in prossimità del
tracciato del fulmine con conseguente espansione e onda di pressione.