Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

23
Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese

Transcript of Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Page 1: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Lezione 12

Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese

Page 2: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Mappa dell’economia inglese nel 1700 ca.

• Evoluzione economica inglese: produce una svolta di portata incalcolabile per la storia dell’umanità.• Alla fine del ’700: il Regno Unito di Gran Bretagna (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda) sta diventando la prima nazione industriale.• Perché in Gran Bretagna e non altrove? Quali sono i fattori che determinano questo sviluppo?• Il lungo processo di accumulazione delle precondizioni necessarie allo sviluppo industriale.• ’700: è l’inizio di processo lungo che si sarebbe consolidato nel XIX secolo.

Page 3: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

In principio fu l’Inghilterra. E il piacere scomparve dal mondo….

Dal XVIII secolo l’addensarsi non coordinato di invenzioni e innovazioni, cumulatesi sinergicamente accresce enormemente il bilancio energetico fruibile dall’uomo. Il fenomeno ebbe la sua etichetta scientifica – Rivoluzione Industriale – un epiteto connesso essenzialmente alla qualità, durevolezza e pervasività dei suoi effetti.

Page 4: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

La vera protagonista di questo lungo processo di sviluppo sarà la costante innovazione: tecnologica, organizzativa, commerciale, finanziaria, ecc.

Page 5: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

0

10.000

20.000

30.000

40.000

1750 1770 1830

• Inghilterra: vantaggi orografici, vantaggi territoriali.• Trasporto delle merci: via terra e sui corsi d’acqua.• Precoce integrazione dei mercati.• Posizione strategica del paese: rispetto al Continente e alle rotte oceaniche.• Sviluppo delle città portuali: sostiene il processo di urbanizzazione.

Gran Bretagna: svilppo rete stradale (km).

Page 6: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

1600 1750 1800

ManchesterLiverpoolBirminghamBristolLeeds

Inghilterra Italia Francia Germania

24% 16% 10% 7%

Sviluppo delle cinque principali città inglesi, 1600-1800.

Page 7: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

GB: popolazione

scarsa

GB: elevata

estensione

dei poderi

Campi chiusi:allevamento

Campi aperti:cerealicoltura

GB: alta

produttività

agricola

GB: ampia dispo-

nibilità di terreni

Page 8: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

371

192

131125100 119

0

50

100

150

200

250

300

350

400

1600 1650 1700 1750 1800 1850

138

199

100

167

281

0

50

100

150

200

250

300

1751 1801 1831

Contee agricole a bassa densità manifatturiera Contee industriali e commerciali

Inghilterra: andamento demografico, 1600-1850 (numeri indice).

Inghilterra: andamento demografico per regioni industriali e non industriali, 1751-1831(numeri indice).

Page 9: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

U. Boccioni, Dinamismo della testa di un uomo, 1913

Parlamento inglese regolamenta tre questioni, con conseguenze decisive:1) Enclosures;2) Regolamentazione lavoro artigianale;3) Eliminazione monopoli.

Inghilterra: nel ‘700 è il paese che si avvicina di più a un modello sociale e istituzionale ideale:1) Società capace di sostenere il progresso materiale, con la diffusione di imprese e di innovazioni;2) Istituzioni in grado di garantire un governo efficace e di difendere i diritti (sociali ed economici).

Page 10: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

a sinistra: scuola francese, Le colporteur, XVII sec.

• Polarizzazione della ricchezza: dà luogo a un’accentuata sperequazione sociale.

• Si assiste però al consolidamento di affittuari agiati e di piccoli proprietari intraprendenti: figure sociali emergenti nell’Inghilterra che sta industrializzandosi.

• Effetti sociali della riforma anglicana: aumento delle giornate lavorative e diffusione dell’istruzione di base.

Page 11: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

• Nel Settecento l’agricoltura è ancora il settore economico principale, ma nel quadro di forti innovazioni che aumentano la produttività.• Gli inizi della lavorazione del cotone.• Agli albori dell’era del vapore: dalle applicazioni sideruriche di Darby alla macchina a vapore di Boulton e Watt.

Il raggiungimento della soglia dell’industrializzazione…

Nel 700 si inizia a utilizzare il carbone in campo siderurgico e si sperimentano prime macchine a vapore

600: ampliamento dei mercati

I grandi cambiamenti politici e istituzionali del 600

Industrialization starting-point

Il settore cotoniero

Nel 700 raddoppia la produttività agricola

Si modifica l’organizzazione della manifattura

Tra 5 e 600 lenti miglioramenti in agricoltura

Page 12: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

In poco tempo: grande diffusione della macchina a vapore, che diventerà il simbolo della prima Rivoluzione industriale…

• Motore a vapore: nasce come pompa a vapore per il drenaggio dell’acqua dalle miniere (1709, Savery).

• Pompa di Newcomen (1717): perfezionamento delle prestazioni.

• James Watt (1769): potenza e consumi.

• James Watt (1775), dal moto rettilineo al moto rotatorio: la macchina a vapore può diventare il motore fondamentale dell’industrializzazione.

• Effetti: abbatte limiti della stagionalità dell’energia e permette di concentrare le diverse fasi produttive.

La macchina a vapore: da pompa per il drenaggio delle miniere a motore fondamentale dell’industrializzazione…

Page 13: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Fine della presentazione

Page 14: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Le fabbriche più utili e prospere sono principalmente gestite, insieme al commercio più fiorente, in quelle città e in quei luoghi che non sono soggetti a leggi locali sulle corporazioni… [perciò] le leggi relative al commercio e all’industria dovrebbero essere completamente annullate […] essendo divenute, nelle presenti congiunture, dannose per il commercio.

Inchiesta Parlamentare, 1751.

Page 15: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Il brevetto per invenzione è un titolo giuridico in forza al quale al titolare viene conferito un diritto esclusivo temporaneo di sfruttamento dell'invenzione in un territorio e per un periodo ben determinato, e consente di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare la propria invenzione senza autorizzazione.

Per invenzione si intende una soluzione nuova e originale a un certo problema tecnico. Essa può riguardare un prodotto o un processo (metodo, procedimento).

Page 16: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

I piccoli proprietari costituiscono uno strato sociale del tutto particolare, tipicamente inglese. La Francia e l’Italia somigliano a un dado privo dei punti segnati tra il sei e l’uno: fra nobiltà e contadini [non vi sono figure intermedie]. Il piccolo proprietario inglese indossa vesti rozze, ma paga in oro: porta bottoni di rame, ma ha le tasche piene d’argento […], al suo paese è un uomo importante, che fa parte delle giurie (dei tribunali penali). Ben di rado si mette in viaggio e il suo credito va più lontano di lui.

Da uno scritto inglese del 1688

Page 17: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Mappa delle rotte commerciali nel Settecento…

Page 18: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Ritratto di Jethro Tull (1674-1741)

Locandina concerto dei Jethro Tull

Seminatrice realizzata da Jethro Tull nel 1701.

Tull era un agronomo e sostenitore del metodo scientifico e della sua applicazione in ambito agricolo.

La sua seminatrice consentiva di praticare dei fori nel terreno alla profondità desiderata, di deporvi il seme e ricoprire il tutto.

La meccanizzazione di questa operazione. Inoltre poteva trattare tre file alla volta. In conseguenza del suo uso i raccolti aumentarono dell’800%.

Prima, infatti, i semi erano sparsi a mano e germogliavano in superficie con un tasso di germinazione molto basso.

Page 19: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Abraham Darby (1678-1717): pioniere dell'industria siderurgica e il primo di una dinastia di fonditori che hanno caratterizzato il primo periodo della rivoluzione industriale inglese e la storia della siderurgia.

A. Darby è ricordato per essere stato il primo a ottenere la ghisa da minerali di ferro utilizzando non più carbone di legna ma carbon coke.

Nel ‘700 lo sviluppo della siderurgia era frenato dalla carenza di combustibile (scarsità di legname in prossimità delle fonderie) e dall’impossibilità di impiegare carbon fossile per il suo eccessivo contenuto di zolfo. Darby fu il primo a intuire che era necessario trattarlo, per poterlo utilizzare nei processi siderurgici.

La cokizzazione attraverso il riscaldamento, permette di eliminare parte dello zolfo.

Darby, che inizia la sua attività a Bristol, utilizza questo combustibile nel processo di produzione del rame e del piombo e poi, nel 1709 a Coalbrookdale, nel Shropshire, lo impiega per il minerale di ferro. Lo sviluppo del suo metodo porterà alla tecnologia degli altiforni alimentati a coke che tuttora è quella utilizzata.

The Iron Bridge sul fiume Severn, realizzato da Abraham Darby III, nella ferriera di Coalbrookdale

Page 20: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.
Page 21: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Nella fotografia una macchina di Newcomen, denominata “Fairbottom Bobs”. Essa era utilizzata per drenare acqua da un canale vicino a Park Bridge in Inghilterra. La macchina venne costruita nel 1760 e rimase in funzione sino al 1834.

Page 22: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.
Page 23: Lezione 12 Gli albori della nuova era: la Rivoluzione industriale inglese.

Il lavoro giornaliero di un cavallo è pari a quello di 5-6 uomini. La spesa per il mantenimento di un cavallo generalmente supera da 2 a 3 volte il salario giornaliero di un operaio, sicché la forza del cavallo è disponibile a un costo che è circa la metà di quello preteso da un essere umano.

Secondo Boulton (socio di Watt), l’energia sviluppata da un bushel di carbone (38 kg) di carbone equivale a quella prestata in un giorno da 8 uomini e 1/3 e forse anche più; il costo del carbone supera però raramente quello giornaliero di un solo operaio, anche se il costo dei macchinari (ammortamento) rende la macchina a vapore un po’ più cara della metà dei cavalli che sostituisce.

Thomas Young (1773-1829), scienziato