Lezione 1 STRUTTURA E LE FUNZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA … · 4 Le proteine incluse nella...

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1 Lezione 1 STRUTTURA E LE FUNZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA

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Lezione 1

STRUTTURA E LE FUNZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA

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3.1 La membrana plasmatica è un mosaico fluido di fosfolipidi e proteine

La membrana plasmatica è organizzata secondo un modello a mosaico fluido

– Mosaico perché composta da fosfolipidi e proteine disposti come le tessere di un mosaico

– Fluido perché le “tessere” non sono fissate, ma possono scorrere le une sulle altre

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Molti fosfolipidi contengono acidi grassi insaturi

– I doppi legami creano angoli nelle code

– Ciò impedisce che i fosfolipidi si compattino solidificando

– Nella membrana delle cellule animali è presente anche il colesterolo per stabilizzarla a temperature alte e mantenerla fluida a temperature più basse

3.1 La membrana plasmatica è un mosaico fluido di fosfolipidi e proteine

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Le proteine incluse nella membrana hanno diverse funzioni

– Le integrine danno maggior resistenza alla membrana perché la attraversano da una parte all’altra ancorandosi al citoscheletro e alla matrice extracellulare

– Le glicoproteine sono implicate nel riconoscimento tra cellule

– Le proteine-recettore permettono la comunicazione con altre cellule tramite la trasduzione del segnale

– Le proteine di trasporto regolano la permeabilità selettiva

3.1 La membrana plasmatica è un mosaico fluido di fosfolipidi e proteine

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Colesterolo

Glicoproteina

Glicolipide

Carboidrato unito a una glicoproteina

Fosfolipide

Microfilamenti del citoscheletro

Integrina

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Una funzione importante svolta delle proteine di membrana è il trasporto di molecole

– Grazie all’ambiente idrofobo all’interno del doppio strato, le molecole non polari attraversano facilmente la membrana, mentre le molecole polari vengono bloccate

– Le proteine di trasporto permettono ingresso e fuoriuscita controllati di queste molecole

– Questo fenomeno è chiamato permeabilità selettiva

3.1 La membrana plasmatica è un mosaico fluido di fosfolipidi e proteine

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Check

Elenca le sei principali funzioni svolte dalle proteine di membrana

3.1 La membrana plasmatica è un mosaico fluido di fosfolipidi e proteine

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3.2 L’organizzazione spontanea delle membrane rappresenta un passaggio cruciale nell’origine della vita

I fosfolipidi, posti in soluzione acquosa, si aggregano spontaneamente formando un doppio strato simile a quello della membrane cellulari

– L’isolamento di molecole organiche all’interno di queste strutture potrebbe essere stato un passaggio cruciale per la nascita della vita

alla luce dell’evoluzione

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Acqua

Acqua

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3.2 L’organizzazione spontanea delle membrane rappresenta un passaggio cruciale nell’origine della vita

Check

Come descriveresti la struttura di una delle vescicole illustrata in sezione nella diapositiva precedente?

alla luce dell’evoluzione

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3.3 Nel trasporto passivo le sostanze diffondono attraverso la membrana senza alcun consumo di energia

Con il termine diffusione si indica il fenomeno per cui le particelle tendono a distribuirsi in modo uniforme nello spazio a disposizione

– Le particelle si muovono da regioni in cui sono più concentrate verso zone in cui sono meno concentrate

– Quindi le particelle diffondono seguendo il proprio gradiente di concentrazione

– Le particelle finiscono per raggiungere un equilibrio dinamico con una concentrazione uguale in ogni zona

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La diffusione attraverso le membrane plasmatiche non richiede energia: per questo viene chiamata trasporto passivo

– Il gradiente di concentrazione rappresenta l’energia potenziale necessaria per questo tipo di trasporto

3.3 Nel trasporto passivo le sostanze diffondono attraverso la membrana senza alcun consumo di energia

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Molecole di colorante Membrana Equilibrio

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Molecole di colorante

Membrana (in sezione) Equilibrio

16

Check

Che cosa si intende per trasporto passivo?

3.3 Nel trasporto passivo le sostanze diffondono attraverso la membrana senza alcun consumo di energia

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3.4 La diffusione dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile avviene per osmosi

La capacità dell’acqua di muoversi attraverso le membrane è fondamentale per la vita della cellula

– Il flusso di acqua attraverso le membrane avviene per osmosi, in risposta alla concentrazione dei soluti all’esterno della cellula

– L’osmosi sposta l’acqua secondo gradiente finché la concentrazione del soluto è uguale da entrambi i lati della membrana

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Membrana selettivamente permeabile

Molecola di soluto

Minore concentrazione

di soluto

H2O

Molecola di soluto circondata da molecole d’acqua

Flusso netto di acqua

Molecola d’acqua

Uguale concentrazione

di soluto

Maggiore concentrazione

di soluto

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3.4 La diffusione dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile avviene per osmosi

Check

Qual è la direzione del flusso netto di acqua tra due soluzioni di saccarosio (una allo 0,5% e l’altra al 2%) separate da una membrana non permeabile al saccarosio?

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3.5 L’equilibrio idrico tra le cellule e l’ambiente circostante è fondamentale per la sopravvivenza degli organismi

Quando due soluzioni hanno diversa concentrazione di soluti

quella in cui il soluto è più concentrato si dice ipertonica

quella in cui il soluto è meno concentrato si dice ipotonica

Quando due soluzioni hanno la stessa concentrazione di soluti

si dicono entrambe isotoniche

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La maggior parte degli organismi è dotata di meccanismi di osmoregolazione per mantenere un equilibrio idrico con l’ambiente circostante

– Ciò permette di evitare l’eccessivo accumulo di acqua in un ambiente ipotonico

– E l’eccessiva perdita di acqua in un ambiente ipertonico

– Le cellule animali e vegetali rispondono diversamente alla tonicità dell’ambiente circostante

3.5 L’equilibrio idrico tra le cellule e l’ambiente circostante è fondamentale per la sopravvivenza degli organismi

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Soluzione isotonica

(B) Lisi (C) Raggrinzita

(D) Perdita di turgore

(E) Turgida (F) Raggrinzita

Soluzione ipertonica Soluzione ipotonica

Cellula vegetale

Cellula animale

(A) Normale

Membrana plasmatica

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Check

Considerando quanto hai appena appreso sull’equilibrio idrico, come puoi spiegare la funzione dei vacuoli contrattili di protisti come Paramecium?

3.5 L’equilibrio idrico tra le cellule e l’ambiente circostante è fondamentale per la sopravvivenza degli organismi

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3.6 Le proteine di trasporto facilitano la diffusione di alcune molecole attraverso la membrana

Molte molecole idrofile o di grandi dimensioni possono attraversare la membrana cellulare solo grazie alle proteine di trasporto

– Questo tipo di trasporto passivo (non richiede energia) è chiamato diffusione facilitata

– Le acquaporine sono proteine canale che permettono uno scambio più veloce delle molecole d’acqua con l’esterno

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Le proteine di trasporto possono funzionare in diversi modi

– Alcune si comportano come canali che sono si lasciano attraversare da molecole idrofile

– Altre si legano a una specifica molecola, cambiano forma e la riversano dal lato opposto della membrana

– In ogni caso le proteine di trasporto sono specifiche per i propri “passeggeri”

3.6 Le proteine di trasporto facilitano la diffusione di alcune molecole attraverso la membrana

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soluto

proteina canale

CITOPLASMA

27

28

Check

In che modo le proteine di trasporto contribuiscono alla permeabilità selettiva di una membrana?

3.6 Le proteine di trasporto facilitano la diffusione di alcune molecole attraverso la membrana

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3.7 Le cellule consumano energia per trasportare un soluto contro il gradiente di concentrazione

Le cellule sono dotate anche di meccanismi di trasporto attivo per trasferire soluti contro gradiente di concentrazione

– Questi sistemi richiedono energia, solitamente sotto forma di ATP

– L’ATP, fosforilando la proteina di trasporto, permette un cambiamento di forma necessario per il trasferimento del soluto dal lato opposto della membrana

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34

3.7 Le cellule consumano energia per trasportare un soluto contro il gradiente di concentrazione

Check

Lo ione Ca2+ viene spostato fuori dalla cellula grazie al trasporto attivo

La concentrazione di questo ione è maggiore dentro o fuori dalla cellula? Spiega la tua risposta

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3.8 Le grandi molecole attraversano le membrane mediante esocitosi ed endocitosi

La cellula sfrutta due processi per spostare materiali voluminosi attraverso la membrana

– Esocitosi: vescicole di trasporto cariche di macromolecole si fondono con la membrana cellulare e liberano all’esterno il proprio contenuto

– Endocitosi: la cellula ingloba materiale presente all’esterno in una vescicola che trasferisce al proprio interno

In entrambi i casi il materiale trasportato si trova all’interno di vescicole

esplorando

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Esistono tre tipi di endocitosi

– Fagocitosi: la cellula avvolge una particella mediante estroflessioni della membrana chiamate pseudopodi e la ingloba all’interno di un vacuolo

– Pinocitosi: la cellula “inghiotte” goccioline di liquido in minuscole vescicole

– Endocitosi mediata da recettori: proteine-recettore si legano a molecole specifiche, poi la porzione di membrana contenente i recettori si introflette e si chiude in una vescicola che trasporta nel citoplasma le molecole inglobate

esplorando

3.8 Le grandi molecole attraversano le membrane mediante esocitosi ed endocitosi

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Fagocitosi

FLUIDO EXTRACELLULARE

Pseudopodio

CITOPLASMA

Vacuolo alimentare

“Cibo” o altre particelle

Pinocitosi

Membrana plasmatica

Vescicola

Vescicola rivestita

Fossetta rivestita

Molecola specifica

Endocitosi mediata da recettori

Proteina di rivestimento Recettore

Fossetta rivestita

Materiale legato ai recettori

Membrana plasmatica

Food being ingested

Vacuolo alimentare

Batterio

Pseudopodio dell’ameba

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LA FAGOCITOSI

FLUIDO EXTRACELLULARE

Pseudopodio

CITOPLASMA

Vacuolo alimentare

“Cibo” o altre particelle

Vacuolo alimentare

Batterio

Pseudopodio dell’ameba

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LA PINOCITOSI

Membrana plasamtica

Vescicola

Membrana plasmatica

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Vescicola rivestita

Fossetta rivestita

Molecola specifica

L’ENDOCITOSI MEDIATA DA RECETTORI

Proteina di rivestimento Recettore

Fossetta rivestita

Materiale legato ai recettori

Membrana plasmatica

41

Check

Quale processo fa aumentare le dimensioni della membrana plasmatica: l’esocitosi o l’endocitosi?

esplorando

3.8 Le grandi molecole attraversano le membrane mediante esocitosi ed endocitosi

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Lezione 2

LA CELLULA E L’ENERGIA

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3.9 Quando compie un lavoro la cellula trasforma l’energia

La cellula agisce come una fabbrica chimica in miniatura, capace di compiere migliaia di reazioni

– La cellula utilizza l’energia per fabbricare membrane e organuli cellulari, sintetizzare prodotti, trasportare le strutture al proprio interno o per spostarsi attivamente nell’ambiente

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L’energia è definita come la capacità di svolgere un lavoro

– L’energia cinetica è l’energia dei corpi in movimento

– L’energia potenziale è l’energia che un oggetto possiede in virtù della sua struttura o della posizione che occupa

3.9 Quando compie un lavoro la cellula trasforma l’energia

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Un oggetto che si muove (dotato di energia cinetica) può compiere un lavoro trasferendo il proprio moto ad altri corpi materiali

– Un giocatore di biliardo utilizza il movimento della stecca per spingere la palla, la quale a sua volta mette in moto altre palle

– Il calore è una forma di energia cinetica associata al moto casuale degli atomi o delle molecole

– Anche la luce è un tipo di energia cinetica che può essere catturata per compiere un lavoro

3.9 Quando compie un lavoro la cellula trasforma l’energia

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Per compiere un lavoro, l’energia potenziale deve essere convertita in energia cinetica

– Un tuffatore sul trampolino, possiede una certa quantità di energia potenziale derivante dalla sua posizione elevata

– Quando salta, la sua energia potenziale è convertita in energia cinetica

L’energia chimica è un tipo di energia potenziale che possiedono tutte le molecole in virtù della configurazione dei loro atomi

– L’energia chimica è fondamentale per la vita perché è l’unica forma di energia potenziale disponibile per il lavoro cellulare

3.9 Quando compie un lavoro la cellula trasforma l’energia

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L’energia potenziale del tuffatore è maggiore sul trampolino

Durante il tuffo, l’energia potenziale si trasforma in energia cinetica

L’energia cinetica del tuffatore è minore nell’acqua

Risalendo sul trampolino, il tuffatore trasforma l’energia cinetica del movimento muscolare in energia potenziale

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Check

Quale forma di energia possiede un oggetto a riposo?

3.9 Quando compie un lavoro la cellula trasforma l’energia

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3.10 Le leggi della termodinamica regolano le trasformazioni di energia

Lo studio delle trasformazioni di energia che interessano la materia è chiamato termodinamica

– In termodinamica si indica come sistema l’insieme dei corpi materiali considerati

– Come ambiente tutto ciò che circonda il sistema

– Un sistema può essere una singola cellula o l’intero pianeta

– Un organismo è considerato un sistema aperto perché può scambiare energia e materia con l’ambiente circostante

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Esistono due leggi fondamentali che governano la trasformazione di energia negli organismi

– Il primo principio della termodinamica: l’energia dell’Universo è costante

– Il secondo principio della termodinamica: ogni trasformazione di energia comporta un aumento del disordine dell’Universo

– L’entropia è una misura del grado di disordine di un sistema

3.10 Le leggi della termodinamica regolano le trasformazioni di energia

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Carburante

Benzina

Conversione dell’energia in una cellula Energia per il lavoro cellulare

Respirazione cellulare

Prodotti di scarto Conversione di energia

Combustione

Conversione dell’energia in un’automobile

Ossigeno

Calore

Glucosio

Ossigeno Acqua

Diossido di carbonio

Acqua

Diossido di carbonio

Energia cinetica (del movimento)

Energia termica

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Carburante

Benzina

Prodotti di scarto Conversione dell’energia

Combustione

Conversione dell’energia in un’automobile

Ossigeno Acqua

Diossido di carbonio

Energia cinetica (del movimento)

Energia termica

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Conversione dell’energia in una cellula

Energia per il lavoro cellulare

Respirazione cellulare

Calore

Glucosio

Ossigeno Acqua

Diossido di carbonio

Carburante Conversione di energia Prodotti di scarto

54

Check

Come puoi spiegare la diffusione di un soluto attraverso una membrana utilizzando il secondo principio della termodinamica?

3.10 Le leggi della termodinamica regolano le trasformazioni di energia

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3.11 Alcune reazioni chimiche liberano energia, altre la immagazzinano

Una reazione esoergonica è una reazione chimica che libera energia

– I reagenti hanno legami covalenti che contengono più energia rispetto ai legami dei prodotti

– La reazione libera nell’ambiente esterno una quantità di energia pari alla differenza tra l’energia potenziale dei reagenti e quella dei prodotti

– La respirazione cellulare è un processo esoergonico in cui l’ossigeno è utilizzato per convertire l’energia chimica dello zucchero in lavoro

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Reagenti

Quantità di energia

libera

En

erg

ia p

ote

nzia

le d

elle

mo

lec

ole

Energia liberata

Prodotti

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Una reazione endoergonica è una reazione chimica che richiede un apporto netto di energia

– In una reazione endoergonica l’energia viene assorbita dall’ambiente e impiegata per generare prodotti che contengono più energia dei reagenti

– L’energia viene immagazzinata come energia potenziale nei legami covalenti delle molecole dei prodotti

– La fotosintesi è un processo endoergonico: utilizzando reagenti a basso contenuto energetico e sfruttando l’energia solare, produce molecole ricche di energia

3.11 Alcune reazioni chimiche liberano energia, altre la immagazzinano

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Reagenti

En

erg

ia p

ote

nzia

le d

elle

mo

lec

ole

Energia assorbita

Prodotti

Quantità di energia assorbita

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In qualsiasi organismo le diverse cellule svolgono in modo coordinato migliaia di reazioni esoergoniche ed endoergoniche differenti

– Il complesso delle reazioni chimiche svolte da un organismo è indicato come metabolismo cellulare

– Una via metabolica è una serie di reazioni chimiche che determinano la sintesi o la demolizione di molecole complesse

3.11 Alcune reazioni chimiche liberano energia, altre la immagazzinano

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L’accoppiamento energetico è la capacità fondamentale delle cellule di sfruttare l’energia prodotta da reazioni esoergoniche per alimentare reazioni endoergoniche

La chiave di volta dell’accoppiamento energetico è l’ATP

3.11 Alcune reazioni chimiche liberano energia, altre la immagazzinano

61

Check

Considerando il principio della conservazione dell’energia, qual è il destino dell’energia ricavata dal cibo durante la reazione esoergonica della respirazione cellulare?

3.11 Alcune reazioni chimiche liberano energia, altre la immagazzinano

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L’ATP (adenosinatrifosfato) è la “moneta” per gli scambi energetici della cellula

– È formato da una base azotata (adenina), uno zucchero pentoso (ribosio) e tre gruppi fosfato

– La repulsione dovuta alle tre cariche negative presenti sui gruppi fosfato rende questa molecola simile a una molla compressa pronta a scattare

– I legami dei gruppi fosfato, infatti, sono molto instabili e possono essere facilmente idrolizzati (cioè spezzati aggiungendo H2O)

3.12 L’ATP trasporta l’energia chimica dove è necessaria

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L’idrolisi dell’ATP è una reazione esoergonica

– La cellula abbina questa reazione a un processo endoergonico, di solito trasferendo il gruppo fosfato su un’altra molecola tramite una reazione di fosforilazione

– In questa reazione la molecola fosforilata riceve energia dall’ATP che si trasforma in ADP (adenosindifosfato)

– L’idrolisi dell’ATP può alimentare tre tipi di lavoro cellulare

– Lavoro chimico

– Lavoro meccanico

– Lavoro di trasporto

3.12 L’ATP trasporta l’energia chimica dove è necessaria

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Ribosio

Adenina

Trifosfato (ATP) Adenosina

Gruppo fosfato

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Idrolisi

Difosfato (ADP) Adenosina

+

Ribosio

Adenina

Trifosfato (ATP) Adenosina

Gruppo fosfato

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Lavoro chimico

Trasporto del soluto Molecola formata

Prodotti

Reagenti

Proteina motrice

Proteina di membrana

Soluto

Lavoro di trasporto Lavoro meccanico

Movimento della proteina

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L’ATP è una risorsa rinnovabile che le cellule sono in grado di rigenerare continuamente

– Quando viene liberata energia da un processo esoergonico, come la glicolisi, l’energia viene utilizzata in una reazione endoergonica per generare ATP partendo da una molecola di ADP e un gruppo fosfato

3.12 L’ATP trasporta l’energia chimica dove è necessaria

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Energia proveniente dalle reazioni esoergoniche

Energia disponibile per le reazioni endoergoniche

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Check

In che modo l’ATP trasferisce l’energia ricavata dai processi esoergonici ai reagenti che partecipano a processi endoergonici?

3.12 L’ATP trasporta l’energia chimica dove è necessaria

3.13 La fotosintesi e la respirazione cellulare sono due processi interdipendenti

La fotosintesi è un processo biochimico complesso che avviene in due fasi

– La prima è chiamata fase luminosa, perché richiede la presenza di luce

– Nella fase luminosa l’energia luminosa è convertita in energia chimica

– La seconda è chiamata fase oscura, perché non richiede la presenza di luce

– Nella fase oscura avviene la sintesi degli zuccheri

esplorando

3.13 La fotosintesi e la respirazione cellulare sono due processi interdipendenti

Nella fase luminosa l’energia luminosa assorbita dalla clorofilla è impiegata per trasferire elettroni e ioni H+ dall’acqua al NADP+, riducendolo così a NADPH

– Il NADP+ è un trasportatore di elettroni che raccoglie gli elettroni ricchi di energia per alimentare le fasi successive della fotosintesi

– Alcune passaggi della fase luminosa generano ATP subito disponibile

esplorando

3.13 La fotosintesi e la respirazione cellulare sono due processi interdipendenti

La fase oscura comprende una serie ciclica di reazioni chiamata ciclo di Calvin

– Nel ciclo di Calvin vengono sintetizzate molecole di zuccheri a partire dal CO2 e dalle molecole a elevato contenuto energetico prodotte dalla fase luminosa

– L’incorporazione del CO2 in molecole organiche è chiamata fissazione del carbonio

esplorando

H2O

ADP

P

REAZIONI

LUMINOSE

(nei tilacoidi)

Luce

Cloroplasto

NADPH

ATP

O2

CICLO

DI CALVIN (nello stroma)

Zucchero

CO2

NADP+

3.13 La fotosintesi e la respirazione cellulare sono due processi interdipendenti

La fotosintesi è costituita da numerose reazioni di ossidoriduzione

– Le molecole di acqua si scindono liberando O2: in realtà si ossidano, cioè perdono elettroni e ioni idrogeno (H+)

– Il CO2 acquista elettroni e ioni idrogeno, riducendosi a glucosio

esplorando

3.13 La fotosintesi e la respirazione cellulare sono due processi interdipendenti

La respirazione cellulare, attraverso una serie di reazioni redox, libera l’energia chimica contenuta nel glucosio

– Per farlo, lo zucchero viene ossidato a CO2 e l’O2 ridotto ad H2O

– Gli elettroni perdono energia potenziale durante questa serie di ossidoriduzioni

– Al contrario, nella fotosintesi, l’ H2O si ossida, il CO2 si riduce e gli elettroni acquistano energia

esplorando

3.13 La fotosintesi e la respirazione cellulare sono due processi interdipendenti

Nella fotosintesi gli elettroni vengono spinti a un livello energetico superiore grazie all’energia luminosa catturata dalle molecole di clorofilla

– In questo modo la fotosintesi trasforma l’energia luminosa in energia chimica

– L’energia chimica è immagazzinata nei legami chimici delle molecole di zucchero

esplorando

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Lezione 3

COME FUNZIONANO GLI ENZIMI

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3.14 Gli enzimi accelerano le reazioni chimiche abbassando le richieste energetiche

La cellula ha un continuo rifornimento di energia sotto forma di ATP, ma questa non è direttamente disponibile

– Per dare il via a una qualsiasi reazione bisogna superare una barriera energetica chiamata energia di attivazione (EA)

– Questa energia serve per spezzare i legami dei reagenti e permettere la formazione di nuovi

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3.14 Gli enzimi accelerano le reazioni chimiche abbassando le richieste energetiche

Molte reazioni sono accelerate da un aumento di temperatura: in questo modo però la cellula non può decidere su quali agire

Gli enzimi sono catalizzatori biologici in grado di aumentare la velocità delle reazioni in modo selettivo

– Gli enzimi accelerano le reazioni abbassando la barriera della EA e non vengono consumati nel processo

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Reazione senza l’enzima

EA con l’enzima

Reagenti

Reazione con l’enzima

EA senza l’enzima

Differenza netta di energia (non cambia)

Prodotti

Andamento della reazione

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3.14 Gli enzimi accelerano le reazioni chimiche abbassando le richieste energetiche

Check

In una reazione esoergonica i reagenti possiedono più energia dei prodotti

Perché, secondo te, un enzima non può trasformare una reazione esoergonica in una reazione endoergonica (in cui i reagenti hanno meno energia dei prodotti)?

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3.15 Ogni reazione cellulare è catalizzata da un enzima specifico

Ogni enzima ha una particolare forma che gli permette di interagire con uno specifico substrato e catalizzare una determinata reazione

– Il substrato si lega a una regione dell’enzima chiamata sito attivo mediante legami deboli

– Il legame determina un cambiamento della conformazione del sito attivo che a sua volta induce un cambiamento nei legami del substrato

– Il cambiamento indotto nel substrato favorisce la reazione catalizzata dall’enzima

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Enzima disponibile con il sito attivo libero

Sito attivo

1

Enzima (saccarasi)

85

Enzima disponibile con il sito attivo libero

Sito attivo

1

Enzima (saccarasi)

Il substrato si lega all’enzima (adattamento indotto)

2

Substrato (saccarosio)

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Enzima disponibile con il sito attivo libero

Sito attivo

1

Enzima (saccarasi)

Il substrato si lega all’enzima (adattamento indotto)

2

Substrato (saccarosio)

Conversione del substrato nei prodotti

3

87

Enzima disponibile con il sito attivo libero

Sito attivo

1

Enzima (saccarasi)

Il substrato si lega all’enzima (adattamento indotto)

2

Substrato (saccarosio)

Conversione del substrato nei prodotti

3

I prodotti sono liberati

4

Fruttosio

Glucosio

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3.15 Ogni reazione cellulare è catalizzata da un enzima specifico

La forma di un enzima è influenzata dall’ambiente: per questo esistono condizioni ottimali di attività per ogni enzima

– La temperatura è molto importante

– Se troppo bassa non ci saranno abbastanza collisioni tra il sito attivo dell’enzima e i reagenti

– Se troppo alta l’enzima sarà denaturato perdendo ogni funzione

– Anche il pH e la concentrazione di sali sono in grado di influire sull’attività degli enzimi

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3.15 Ogni reazione cellulare è catalizzata da un enzima specifico

Per funzionare molti enzimi hanno bisogno di molecole non proteiche chiamate cofattori

– I cofattori possono essere di natura organica come ioni metallici

– Altri sono molecole organiche chiamate coenzimi, come per esempio moltissime vitamine

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3.15 Ogni reazione cellulare è catalizzata da un enzima specifico

Check

Perché ogni enzima agisce su un determinato substrato e non esistono invece enzimi in grado di accelerare più tipi di reazioni chimiche?

91

3.16 L’attività enzimatica può essere bloccata o regolata da molecole speciali

Un composto in grado di interferire con l’attività di un enzima è chiamato inibitore

– Se si unisce a un enzima con un legame covalente, l’inibizione è generalmente irreversibile

– Se si unisce a un enzima con un legame debole, l’inibizione è reversibile

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3.16 L’attività enzimatica può essere bloccata o regolata da molecole speciali

Gli inibitori competitivi hanno una struttura simile al normale substrato dell’enzima e competono con esso per occupare il sito attivo

Substrato

Enzima

Sito attivo

Legame normale del substrato

Inibitore competitivo

Inibizione competitiva

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3.16 L’attività enzimatica può essere bloccata o regolata da molecole speciali

Gli inibitori non competitivi si legano all’enzima modificandone la forma in modo che il sito attivo non riesce più ad accogliere il substrato

Substrato

Enzima

Sito attivo

Legame normale del substrato

Inibitore non competitivo

Inibizione non competitiva

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3.16 L’attività enzimatica può essere bloccata o regolata da molecole speciali

La cellula usa gli inbitori per regolare il proprio metabolismo

– Feedback negativo: il prodotto finale di una via metabolica è un inibitore di uno dei primi passaggi della via stessa

– In questo modo più prodotto è disponibile, più è forte l’inibizione e viceversa

– Il feedback negativo è uno dei più importanti meccanismi di regolazione del metabolismo cellulare

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3.16 L’attività enzimatica può essere bloccata o regolata da molecole speciali

Check

Perché i meccanismi a feedback negativo permettono alla cellula di evitare sprechi?