Letterando inFest

11
Programma Scrittrici in viaggio, scrittrici di viaggio 11 Giugno 18:30, CAFFÈ LETTERARIO BADIA GRANDE Collettiva d’arte contemporanea “Imago itineris Visioni viaggianti” A cura di Valeria Ciaccio Aeroporti, metropolitane, valigie, cartoline, ma anche “luttini colorati”, sigarette enormi, super eroi obesi. Stimoli visivi realizzati in molteplici tecniche dal disegno alla pittura, dalla scultura all’istallazione e al video, per “sentire con la mente e pensare con i sensi”, come titolava Robert Storre alla Biennale di Venezia 2007. Motivo conduttore della mostra è il viaggio, tema antico, classico, affrontato da quattro artisti saccensi in modo tutt’altro che banale. Partiamo allora: trascinando il trolley, giriamo per aeroporti e metropolitane in attesa di arrivare alla meta agognata…ma lo sguardo di Vincenzo Todaro si sofferma su questi luoghi di passaggio, evidenziandone l’aspetto straniante, la plenitudo vacui : posti asettici dove ogni individuo è solo, non interagisce con lo spazio, va e viene, appare e scompare come un fantasma. Questi “non luoghi”, come li definisce l’antropologo Marc Augè, sono spazi di anonimato, simbolici della condizione umana attuale. L’istallazione di Paola Di Salvo evoca il racconto di identità precarie che si confrontano e si scontrano, rischiano di sfaldarsi e poi rinascere. Quando si lascia la propria terra per un’incognita di speranza, di un futuro più roseo del presente grigio in cui si vive, i diritti umani corrono il rischio di essere calpestati: questa la chiave di lettura scelta da Michele Bono nella serie di disegni a pennarello e sculture. Baby Clandestine. Denuncia severa e ironica, giocata sulla figura del super eroe, ritratto in pose decadenti, come flaccido e balordo è il sistema legislativo a tutela della clandestinità in Italia. A conclusione del nostro “viaggio” abbiamo il ciclo di video-animazione “nero colorato”, la scultura “montagna nera” e i “luttini colorati” di Aurelio Gurreri. Si tratta di una riflessione sul tema della morte, ovvi metafora del viaggio, ma con sfaccettature ironiche e alternative che stimolano il fruitore ad una visione positiva e allegra di ciò che di buono, ad uno sguardo superficiale, non appare. 18:30, inaugurazione al caffè letterario BADIA GRANDE Mostra fotografica sul mediterraneo a cura di POT POURRI rivista di fotografia arte e cultura Mare nostrum, il mare intercontinentale che unisce e separa Africa, Asia ed Europa, mare di tutti e quindi di nessuno, mare di diversità che hanno generato conflitti, ma anche mare di fruttuose

description

Letterando InFest è progetto culturale finalizzato alla divulgazione della letteratura mediterranea attraverso quattro giornate studiate per promuovere la conoscenza di testi e opere visive di diverso genere.

Transcript of Letterando inFest

Programma

Scrittrici in viaggio, scrittrici di viaggio11 Giugno

18:30, CAFFÈ LETTERARIO BADIA GRANDE

Collettiva d’arte contemporanea“Imago itinerisVisioni viaggianti”A cura di Valeria Ciaccio

Aeroporti, metropolitane, valigie, cartoline, ma anche “luttini colorati”, sigarette enormi, super eroi obesi. Stimoli visivi realizzati in molteplici tecniche dal disegno alla pittura, dalla scultura all’istallazione e al video, per “sentire con la mente e pensare con i sensi”, come titolava Robert Storre alla Biennale di Venezia 2007. Motivo conduttore della mostra è il viaggio, tema antico, classico, affrontato da quattro artisti saccensi in modo tutt’altro che banale. Partiamo allora: trascinando il trolley, giriamo per aeroporti e metropolitane in attesa di arrivare alla meta agognata…ma lo sguardo di Vincenzo Todaro si sofferma su questi luoghi di passaggio, evidenziandone l’aspetto straniante, la plenitudo vacui : posti asettici dove ogni individuo è solo, non interagisce con lo spazio, va e viene, appare e scompare come un fantasma. Questi “non luoghi”, come li definisce l’antropologo Marc Augè, sono spazi di anonimato, simbolici della condizione umana attuale. L’istallazione di Paola Di Salvo evoca il racconto di identità precarie che si confrontano e si scontrano, rischiano di sfaldarsi e poi rinascere. Quando si lascia la propria terra per un’incognita di speranza, di un futuro più roseo del presente grigio in cui si vive, i diritti umani corrono il rischio di essere calpestati: questa la chiave di lettura scelta da Michele Bono nella serie di disegni a pennarello e sculture. Baby Clandestine. Denuncia severa e ironica, giocata sulla figura del super eroe, ritratto in pose decadenti, come flaccido e balordo è il sistema legislativo a tutela della clandestinità in Italia. A conclusione del nostro “viaggio” abbiamo il ciclo di video-animazione “nero colorato”, la scultura “montagna nera” e i “luttini colorati” di Aurelio Gurreri. Si tratta di una riflessione sul tema della morte, ovvi metafora del viaggio, ma con sfaccettature ironiche e alternative che stimolano il fruitore ad una visione positiva e allegra di ciò che di buono, ad uno sguardo superficiale, non appare.

18:30, inaugurazione al caffè letterario BADIA GRANDE

Mostra fotografica sul mediterraneoa cura di POT POURRI rivista di fotografia arte e cultura

Mare nostrum, il mare intercontinentale che unisce e separa Africa, Asia ed Europa, mare di tutti e quindi di nessuno, mare di diversità che hanno generato conflitti, ma anche mare di fruttuose

contaminazioni culturali, sarà il connettore, il file blue di una mostra di fotografia che interpreterà attraverso i temi del Festival: “Scrittrici in viaggio, scrittrici di viaggio”, “Parole migranti”, “Leggere con gusto” e “Cineletterando”.

20.00-21:30, SALA DEGLI ARCHI

“ Una stanza tutta per sé”Incontro con le scrittrici Sandra Petrignani, Elina Chianetta, Elena Mearini ed Evelina Maffey: modera Beatrice Agnello.

L’universo femminile ha un modo peculiare di raccontarsi e di raccontare il mondo? Le donne sono definitivamente uscite dal silenzio letterario e culturale che dominava fino a qualche decennio fa?Il viaggio che questa giornata del Festival della Letteratura Mediterranea vuole proporre, attraverso un incontro-dibattito, è un viaggio tutto al femminile che, da un lato, ci consentirà di analizzare le diverse e stereotipate rappresentazioni della donna nella letteratura occidentale, una letteratura declinata prevalentemente al maschile, dall’altro, ci farà seguire il travagliato percorso che ha condotto le scrittrici ad uscire dal recinto domestico, ad “assassinare l’angelo del focolare”, citando Virginia Woolf, e a conquistare ”una stanza tutta per sé”, ovvero gli spazi pubblici della cultura e della letteratura.

21:00- 22:00, SALA DEGLI ARCHIAss. Cult. Perezivanie e Teatro Oltre, presentano:

”C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo” É il titolo del romanzo di Efraim Medina Reyes, ma per l'occasione, all’interno del LetterandoInFest, diventa la chiave esplicativa di un adattamento teatrale che partendo da John Fante arriva fino alla più che contemporanea Camilla Lackberg passando, e non di sfuggita, per la Fallaci di Lettera a un bambino mai nato. E anche quel bambino, quell'"uovo" diventa emblema dell'amore che va ucciso, se lo si vuole tutelare dalle porcherie del mondo dei consumi o, più semplicemente, dalla condizione mortale che il vivere c'impone. Eppure anche la rinuncia alla vita sembra non bastare e la stessa Fallaci ce lo dimostra con le sue ultime parole, ci dice che la vita esiste e che qualsiasi scelta faccia ognuno di noi non importa, perché "la Vita non muore". Ecco allora che di fronte alla nostra vera condizione l'unica cosa che ci rimane da fare è prendercela con ciò che ci fa soffrire, con quella fonte inesauribile di dolore che ci lacera il cuore ogni volta che ci sentiamo rifiutati o che perdiamo una persona che amiamo (come il Bandini di Chiedi alla polvere che perde la sua Camilla o come la Fallaci che perde il suo bambino). Come si fa a reagire allora? Come si può andare avanti? Cosa ci rimane da fare se non uccidere l'amore che portiamo dentro, così da dimenticare, così da non soffrire più, mai più?C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo è una favola nera che urla vendetta, un incontro di monologhi scelti sull'amore e sull'incapacità di comunicare, sia con la voce che con la scrittura, quando, come dice Hikmet, "nessuno legge e nessuno ascolta".

Luana Licata

21:30-22:30, CORTILE ORQUIDEA

“ Penelope”

“Penelope” è uno spettacolo di teatro danza liberamente ispirato all’Odissea raccontata al femminile e con rimandi al dramma di Euripide “Le troiane”. Rifacendosi al testo di Paola Gassman, la regista e coreografa Aurelia La Licata, nel suo viaggio affabulatorio, si avvale della presenza di un corpo di attori e danzatrici che interpreteranno il coro delle donne di Troia. Apparentemente l’allestimento ricalca lo schema del dramma classico aumentando, però, la sua carica espressiva grazie alla presenza di sonorità accattivanti, che vanno dalla musica rinascimentale ai repertori del contemporaneo. Un corpo-nave in mezzo all’oceano rappresenterà, con la gestualità della danza, le peripezie del viaggio di Odisseo e il dramma di Penelope in un continuum con quello delle donne troiane, la cui esistenza è stata distrutta da una guerra assurda come tutte le guerre di oggi: un conflitto atroce di cui si fa crudele rappresentante il signore di Itaca, Ulisse.

22.30-23.35, SALA DEI PALCHI

“Fernanda Pivano: A Farewell to beat“ un film di Luca Facchini

A distanza di quasi un anno dalla scomparsa di Fernanda Pivano, traduttrice, giornalista, scrittrice, che ha introdotto gli autori della “Beat generation” in Italia, LetterandoInFest le tributa un caloroso omaggio attraverso il documentario “ A Farewell to beat”, che verrà presentato da Marcello Faletra. Fernanda Pivano ha poco più di vent’anni quando viene incarcerata dai nazisti per aver tradotto “Addio alle armi”. Appena finita la guerra, Ernest Hemingway la invita a Cortina e poi in America. Comincia così una lunga vita di passione e tensione letteraria: dopo Hemingway, Fernanda Pivano scopre e traduce Kerouac, Corso, Ferlinghetti, Burroughs, Ginsberg. Una vita consumata in quasi sessanta anni di viaggi, tra incontri e furiose giornate di lavoro accanto ai “mostri sacri” della letteratura americana. Per i suoi scrittori Fernanda diventa amica, confidente e, nei momenti più difficili, sostegno economico. “A Farewell to beat” racconta il ritorno di Fernanda in America per ritrovare i suoi amici e i suoi luoghi. Molti, come Ginsberg, Kerouac e Hemingway non ci sono più; ad amici di vecchia data come Lawrence Ferlinghetti, si aggiungono Jay McInerney, Barry Gifford, Erica Jong, Bret Easton Ellis, scrittori delle nuove generazioni dai quali Fernanda è considerata un mito.

22:30- 24:30, SALA DELL’ALBERO

“MILLENNIUM TRILOGY” di Stieg LarssonProiezione: “Uomini che odiano le donne”

Quarant'anni fa Harriet Vanger è scomparsa da una riunione di famiglia sull'isola abitata dal potente clan dei Vanger, che ne sono anche i proprietari. Benché il corpo della donna non sia mai stato ritrovato, lo zio è convinto che sia stata assassinata e che l’autore del delitto sia un membro della sua stessa famiglia – una famiglia disfunzionale, ma i cui membri sono legati da vincoli

molto stretti. Per indagare sull'accaduto, lo zio assume il giornalista in crisi Mikael Blomkvist e la

hacker tatuata e senza scrupoli Lisbeth Salander. Un triller dal ritmo serrato.

PAROLE MIGRANTI12 Giugno

17:00-18:00, SALA DEGLI ARCHI

Presentazione/Apertitivo

“Letteratura, Identità, Nazione”

Qual è il rapporto tra la letteratura italiana e la nostra identità nazionale?Oggi, non ha più senso rivendicare per la letteratura il ruolo di corredo dell’identità nazionale, ciò diventerebbe occasione di discriminazione culturale, economica e politica; essa dovrebbe aprirsi a nuovi approcci sopranazionali e a prospettive interdisciplinari.I tre docenti di Letteratura Italiana: Matteo di Gesù, Michela Sacco e Federico Sanguineti, si interrogheranno sul valore dei concetti di nazione e di identità italiana, attraverso l’analisi di molti fattori disseminati nella nostra contemporaneità e nella nostra cultura, ragionando su un’idea “creola” di letteratura.

12:00-13:00 SALA DEGLI ARCHIPresentazione/aperitivo

“ L’anno delle ceneri” dello scrittore palermitano Giuseppe Schillaci

Una Palermo profonda, vera, questa di Schillaci. Una Palermo non aulica, non gattopardesca, ma popolare, dell’antico quartiere della Guadagna, del Buon Riposo, nel periodo cruciale delle elezioni dell’aprile del ’48. Personaggi straordinari e una scrittura non di maniera che esprime il modo d’essere e di pensare dei popolani palermitani.”Vincenzo Consolo

18:00 – 19:00, SALA DEI PALCHI

In occasione della proiezione del documentario “Fuori Rotta”, il LetterandoInFest ospiterà il regista Salvo Cuccia.É un viaggio attraverso il Mediterraneo. La vicenda principale ruota attorno alla figura del fotografo corso Antoine Giacomoni che, per circa 30 anni, immortala soggetti allo specchio. Per le sue «mirror sessions» fotografa grandi star del rock come Nico dei Velvet Underground, i Sex Pistols,

Lou Reed e molti altri. Successivamente, Antoine perde la vista, che poi riacquisterà, pur rimanendo molto sensibile alla luce: un fatto sconvolgente per un artista dell' immagine, un evento forte che cambierà la sua vita. Da Parigi, il protagonista si ritira in Corsica e ricomincia a fotografare. Questa è la premessa da cui nasce l’idea del film: un viaggio «fuori rotta», reale e metaforico, attraverso il Mediterraneo. Tutti i luoghi ed i personaggi che Antoine incontrerà, alcuni noti - come Adonis, il più grande poeta arabo vivente - altri sconosciuti, rappresentano un frammento del Mediterraneo di oggi, simbolo del viaggio per eccellenza.

18:00-19:00, SALA DEGLI ARCHI

Presentazione del nuovo libro di Giovanna Fiume “ Schiavitù Mediterranee”: introdurrà l’evento la Professoressa Angela Scandaliato.

Protagonisti sono corsari e pirati che battevano il Mar Mediterraneo nell’Età Moderna. Sulle attività di questi avventurieri del mare hanno prosperato intere città cristiane e musulmane, generando un conflitto che ha assunto sempre più contorni religiosi e che ha ridotto in schiavitù migliaia di prigionieri, costringendoli a rinunciare alla loro fede. È questa la storia di abiure e conversioni che la docente di storia moderna Giovanna Fiume delinea nel suo ultimo libro.

19:30 – 21:00, SALA DEGLI ARCHI

Ti racconto la mia città in 20 minuti

Era il 1990 quando nel panorama letterario italiano si iniziò ad affermare una nuova letteratura: quella prodotta dagli scrittori migranti. Non si tratta di una letteratura marginale, narrativa esotica o chissà cos’altro, ma è letteratura tout court che, introducendo figure nuove e linguaggi a noi sconosciuti, ci pone di fronte ad una moltitudine di mondi possibili. Due gli scrittori migranti presenti al LetterandoInFest: Helena Paraskeva (Grecia), Tahar Lamri (Algeria) ci apriranno le porte della loro terra d’origine, di quel luogo che hanno lasciato ma che portano sempre nel cuore e che spesso è il protagonista indiscusso dei loro romanzi.Con loro dialogheranno lo scrittore palermitano Lino Buscami e il poeta saccense Nino Pumilia, riportandoci in Sicilia, tra Palermo e Sciacca, in un continuo andirivieni tra le diverse sponde del Mediterraneo, per conoscere noi stessi nell’altro, nel suo altrove.

21:00-22:00, CORTILE ORQUIDEA

“Il cuore in una barca di carta” spettacolo teatrale a cura di Yousif Latif Jaralla, cantastorie nato a Bagdad. Al contrabbasso Giuseppe Guarrella

Dal Darfur fino a Lampedusa, dal Kurdistan Iracheno fino al canale d’Otranto, il tragitto tortuoso di tanti uomini e donne che cercano di raggiungere un “paradiso”, con un grande sogno nel cuore: quello di poter rinascere e poter ricominciare a vivere in un luogo lontano dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione e dalla morte.“Ma nel canale di Sicilia si fa una pesca strana, più che pesci si pescano cadaveri. Ahimè, sono i resti di quel sogno.”Il cantastorie iracheno Yousif Latif Jaralla, uno dei pochi cantastorie stranieri che vivono in Europa, ci porrà di fronte ad un mosaico fatto di nomi, volti e storie che sfiorano l’assurdo, smascherando la crudeltà ed il fallimento della società moderna, il cui benessere e sviluppo tecnologico sono in continuo contrasto con la sua miseria umana e spirituale.

22:30, CORTILE ORQUIDEA

A Musical MacedoniaConcerto del gruppo Palermitano MatriMia

Un generoso e appassionante "Taraf" (gruppo) ispirato dalla tradizione klezmer e balcanica, con il suo gioioso mélange di strumenti, le sue evoluzioni di soli trascinanti e i suoi ritmi in accelerazione.

Una chitarra manouche e un buzuki suonati come una chitarra elettrica, una chitarra elettrica suonata come una chitarra manouche; un clarinetto dai suoni di grazia balcanica, liberi e creativi; una sezione ritmica solida e precisa che duetta in stile Drum&Bass; un fisarmonicista incredibilmente trascinante e il "maitre" della cerimonia: la voce del francese Davy, che canta in cento lingue diverse, emozionato da ciò che sente sul palco e dalla platea surriscaldata. Ecco allora i Matrimia, una bella famiglia dagli universi incrociati, dai percorsi musicali che oltrepassano le partiture, accomunata dal piacere di suonare insieme e condividere questo col pubblico. Dal 2005, anno di nascita del loro line up attuale, i Matrimia hanno suonato o aperto i concerti di artisti di fama internazionale come Naat Veliov & The Original Kocani Orchestar, Giovanni Sollima, Roy Paci & Aretuska, Shantel, Eugenio Bennato, hanno suonato in festival internazionali come il Sete Sois Sete Luas in Grecia e condotto svariate tournèe in Italia, Francia e Belgio.

22:30- 24:30, SALA DELL’ALBERO“MILLENNIUM TRILOGY” di Stieg LarssonProiezione “La ragazza che giocava con il fuoco”

Tratto da “La ragazza che giocava con il fuoco” di Stieg LarssonDue giornalisti della rivista Millennium vengono brutalmente assassinati proprio quando stanno per pubblicare clamorose rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia. Sull’arma del delitto ci sono le impronte di Lisbeth Salander,una ragazza considerata pericolosa, che ha alle spalle una storia di comportamenti violenti. Ora Lisbeth è ricercata. Ma sembra che nessuno riesca a trovarla. Intanto, il direttore della rivista, Mikael Blomqvist, non crede a quello che dicono i notiziari: conoscendo Lisbeth, sa che diventa violenta quando ha paura, così cerca in tutti i modi di arrivare a lei prima della polizia. Mentre indaga per ricomporre la trama di un complicato puzzle, Blomqvist si trova a fare i conti con alcuni spietati criminali, tra cui lo spaventoso "gigante biondo" armato di motosega, un omone che non sente il dolore fisico.

Leggere con gusto13 giugno

11:00- 12:00 SALA DEGLI ARCHIPresentazione/Aperitivo

“Tra i gusti del Mediterraneo e l’Africa nera, non solo per fame”Orazio Patti, geologo, viaggiando per svago nelle isole del Mediterraneo e in Africa nera per lavoro, ha raccolto una ricca rassegna di sapori locali dei diversi luoghi visitati, che rivelano i saperi delle rispettive tradizioni.

L’autore viaggia a ritroso nella sua memoria, quando ricorda le pietanze gustate durante l’infanzia in Sicilia, nella storia, quando rincorre il garum nel Mediterraneo e nella geografia, quando incontra il bacallhau nell’isola equatoriale di São Tomé in Africa nera. I sapori e i saperi locali danno vita così a un distillato di racconti, dove mangiare non solo x fame è la trama di una tovaglia su cui si gusta la miscellanea gastronomica e culturale prodotta dalla mondializzazione. Negli ultimi dieci anni l’autore ha pubblicato articoli, libri di saggistica di ecogeografia, di geoarcheologia, geologia ambientale e antropologia culturale.

18:00-20:15, SALA DEI PALCHI

Proiezione del più che discusso film di Fellini: Satyricon, liberamente tratto dal Satyricon di Petronio Arbitro

Il Satyricon ha al centro le peripezie di Encolpio e Ascilto, due giovani parassiti che vivono di espedienti nella Roma di Nerone. Nella sua struttura di ricognizione onirica di un passato inconoscibile e di un rapporto fantastorico con la Roma imperiale al tramonto, il film non nasconde le sue ambizioni: vuole essere una pellicola sull'oggi. L'itinerario picaresco e becero dei due vitelloni antichi (purtroppo né personaggi veri né simboli) lascia il posto a un'ansia esistenziale e religiosa, all'interrogazione sul significato del nostro passaggio terreno.

18:00-19:00, CORTILE ORQUIDEA

“Sono ateo e ti amo”

Presentazione del nuovo libro di Irene Chias.

Ulna, Adele ed Elena sono tre donne in transito, che raccontano con sarcasmo e amarezza la difficile relazione fra due bisogni contrapposti: quello di un’autorealizzazione che presuppone il distacco e quello di un ritorno, emotivo e geografico, alle origini. "Sono ateo e ti amo" è un labirinto di incontri e smarrimenti, un romanzo dalle atmosfere almodovariane, palpitante di vita e di ironia, che parla di identità e sradicamento.

19:00 – 20:00, CORTILE ORQUIDEA

CineLetterandoDAL TESTO ALL' IMMAGINE

LetterandoInFest dedica uno spazio al rapporto esistente tra l'opera letteraria e quella cinematografica, due differenti forme espressive, eppure così fortemente correlate. Daniele Ciprì (regista) e Giuseppe Schillaci (scrittore e sceneggiatore) dibatteranno sul processo di adattamento che dal testo, sia esso romanzo o racconto, porta alla sceneggiatura, fino alla definitiva trasposizione in linguaggio cinematografico, ovvero alla realizzazione di un film.

Ore 20:00-23:00, RISTORANTE SAN CALOGERO“Cena Trimalchionis”

Sono molte le opere letterarie che pongono al centro della scena il cibo, spesso infatti la letteratura riesce a mettere in luce il carattere di “opera d’arte” della cucina. La cena di Trimalchione, il frammento più lungo del Satyricon di Petronio, giunto a noi quasi completamente integro, è un classico esempio del connubio che lega parola e cibo e testimonia il carattere grottesco, teatrale e spettacolare che può assumere il cibo in letteratura.Franco Bruno e Gianleo Licata metteranno in scena un riadattamento del frammento, durante il quale gli invitati potranno ammirare e gustare, in un vero e proprio banchetto, gli acrobatici piatti della Cena Trimalchionis, vivendo un suggestivo viaggio sensoriale.

22:30- 24:30, SALA DELL’ALBERO“MILLENNIUM TRILOGY” di Steig LarssonProiezione: La regina dei castelli di carta

La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese

23:00 Musica con il dj Davy Deglave: cantastorie-rapper, autore dei testi “madre lingua”, francese girovagante, appassionato di musica balcanica, klezmer e gitana.

Eventi extra

Badia libri

Durante le giornate del LetterandoInFest, negli spazi all’aperto del complesso monumentale della Badia Grande, verrà allestito un grande mercato del libro a cielo aperto, un’esposizione che coinvolgerà tutta l’editoria siciliana. Una festa per gli editori ma soprattutto per i lettori, che potranno conoscere lo sfaccettato e interessante mondo dell’editoria isolana, una realtà, spesso indipendente, che si muove lontana dai tradizionali circuiti nazionale, scoprendo nuovi talenti fuori dalle logiche del mercato in una dimensione di pluralismo e democrazia culturale.

5-6 giugno- 12-13 giugno, ore 15:00-19:00

“Scrivendo…si impara”

“Scrivendo…si impara” è un laboratorio di scrittura narrativa indirizzato agli studenti di terzo e quarto anno della scuola secondaria. Partendo dal tema “Viaggi, gite, passeggiate” il laboratorio mirerà a stimolare la capacità di osservazione e descrizione, oltre che la passione per la lettura e per la scrittura, perché è vero che si legge e si scrive da soli, ma è anche vero che l’immaginazione e le idee si alimentano nello scambio tra chi crede nella forza delle parole. Un laboratorio rivolto alle nuove generazioni, per resistere al flusso di parole approssimative, sbadate, anonime, che ci

circonda e che, anziché avvicinarci alla comprensione della realtà e alla liberazione delle idee e delle storie che abbiamo dentro, ce ne allontana. Alla fine del corso, i racconti verranno pubblicati sullo SciaccaCinemaFreepress. Il laboratorio sarà tenuto da Beatrice Agnello, la quale è stata per molti anni editor e co-direttrice editoriale della casa editrice di Palermo La Luna. Ha progettato e diretto corsi di formazione per redattori editoriali, per 3 anni ha tenuto laboratori di scrittura italiana alla Facoltà di lettere dell’Università di Palermo e da 9 anni cura i laboratori di scrittura narrativa al Parco letterario “Tomasi di Lampedusa”. Dirige insieme con Gian Mauro Costa la rivista di narrativa “Margini”.

12 giugno, ore 10:00-12:00, CAFÉ LETTERARIO BADIA GRANDELaboratorio: “COSTRUZIONE DEL LIBRO”. a cura della scrittrice e illustratrice Lucia Scuderi

Il laboratorio “La costruzione del libro” è rivolto ai bambini della prima e seconda media inferiore. L’attività si inserisce all’interno di una serie di strategie che vogliono aiutare il bambino,con stimoli nuovi e piacevoli, ad avere un rapporto personale con il libro e la lettura.La sfida di questo laboratorio consisterà nel rendere il bambino protagonista del gioco artistico, ovvero capace di cogliere e intervenire attivamente nella relazione con il libro. Attraverso il “ fare i libri ”, attraverso la sperimentazione, i bambini si impadroniranno delle regole di nuovi strumenti di comunicazione, ovvero quelli connessi al libro. Nei libri, infatti, segno,parola, immagine si trovano insieme nello stesso luogo,lo spazio della pagina. In base a ciò il libro è contenitore di infinite potenzialità comunicative tutte da scoprire.

13 giugno, ore 10:00-12:00, MUSEO DEL CARNEVALELetture animateA cura della scrittrice e illustratrice Lucia Scuderi

La scrittrice e illustratrice Lucia Scuderi realizzerà delle letture drammatizzate dei suoi testi: “Oggi si domani no" e "La principessa sul pisello", rivolte ai bambini di terza, quarta e quinta elementare.Le letture animate mirano a far uscire il bambino dalla passività percettiva della realtà circostante, coinvolgendolo in una lettura dinamica, gestuale, corporea dei testi. Attraverso la lettura animata e ad alta voce, le immagini si staccano dalla pagina per materializzarsi e condurre il bambino in un vero e proprio viaggio all’interno dei testi, stimolando la sua fantasia attraverso una fruizione attiva dei libri e giocando con il potere affabulatorio e psicagogico della parola.

RapsodieLa poesia scende in strada

Riportare la letteratura per le strade, nelle piazze, debordando i confini della pagina, uscendo dalla pratica solitaria della lettura, come facevano un tempo i rapsodi e i cantastorie, inondando le orecchie della gente, per capire che i libri sono universi che tutti possono esplorare, vite parallele da cui è possibile entrare ed uscire con pochi gesti: sfogliare, leggere e, in questo caso, ascoltare. Infatti, durante le giornate del festival, nelle vie del centro storico, potrete assistere alla lettura delle più belle pagine della letteratura mondiale: dal Gattopardo a Pablo Naruda, da Calvino a Kavafis. Perché le parole per esistere, hanno bisogno di essere ascoltate.

11 giugno, Pub La Skalunata: “Come il nostro primo giorno sulla terra”, testi del poeta Benedetto Glifi, al violino Antonio Lunetta, alla chitarra Marco Patrigno, attrice Valentina Lo Duca.

12giugno, Murphy’s Pub: “Parole in viaggio”, testi a cura di Valeria Ciaccio, Valeria Morrione e Stella Scirè, alla chitarra Ennio Salomone. Regia di Emilio Sorce.

13 giugno, Pub Vittorio Emanuele: “Pranzo dei ricchi, pranzo dei poveri”, testi a cura di Stella Scirè, Valeria Morrione, Valeria Ciaccio, alla chitarra Ennio Salomone. Regia di Emilio Sorce.