Leggiamo le emozioni

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Leggiamo le emozioni Classi II^A e II^ B Scuola Mons. Bonetta

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Leggiamo le emozioni

Classi II^A e II^ BScuola Mons. Bonetta

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Emozioniamoci insieme con…

Attività del tempo pieno: laboratorio linguistico espressivo 

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Leggiamo insieme il libro e poi proviamo a improvvisare alcune scene vivendo le emozioni dei protagonisti!

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La lettura ad alta voce… Se riesci a far innamorare i bambini di un librodi due, di tre, cominceranno a pensare che leggere èun divertimento. Così, forse, da grandi diventeranno lettori.E leggere è uno dei piaceri e uno degli strumenti più grandie importanti della vita.R. Dahl

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Le attività di improvvisazione e drammatizzazione

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GABBIANELLA: Mamma mi volevano mangiare! PRIMO GATTACCIO: Mangiarci suo figlio? Nossignora! SECONDO GATTACCIO: Siamo vegetariani! ZORBA: Andatevene via e non tornate più! GABBIANELLA: Ho una mamma molto coraggiosa!        

La rabbia

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La rabbia

Quando uno si arrabbia ha i denti in fuori e gli occhi a fulmine

(Gabriel)

La pelle diventa tutta rossa (Andrea)

Le sopracciglia non sono serene, sono in giù (Noemi)

Le braccia sono così…si dice: conserte (Sebastiano)

Sembra quasi che stia per piangere (Alice)

La bocca è chiusa (Rachele)

Trattiene il respiro (Anita)

Sembra pronto a picchiare qualcuno perché

fa i pugni (Riccardo)

Sembra che dica: “Adesso vengo e ti faccio

male!” (Francesco)

Guarda dal basso in alto (Antony)

Ha un’espressione da lupo…digrigna i denti (Alice)

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Il disgusto LETTORE: Zorba scese nello scantinato. Cercò dietro il baule e vide che nel muro c’era un foro, scostò le ragnatele ed entrò nel mondo dei topi. Era disgustoso, puzzava di umidità e sudiciume. CAPO TOPO: Questa è bella. Guardate un po’ chi ci fa visita. Il gatto ciccione!

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Il Disgusto

La faccia è tutta arricciata (Noemi)

La lingua è fuori (Ngone)

Gli occhi si chiudono così non vedi la cosa schifosa (Alice)

Allunghi le mani per mandarla via (Giulia)

Ma se è tanto disgustosa ti chiudi, così non la tocchi (Francesco)

Per me non è stato difficile: ho pensato ai broccoli! (Riccardo)

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La tristezza MATTIA: Tu non sei un gatto! Tu sei uno sporco uccellaccio! FORTUNATA: Ti sbagli sono un gatto e molto pulito! MATTIA: Tu sei matta! Sai perché i gatti ti tengono con loro? Ti vogliono mangiare! ZORBA: Fortunata, cosa c’è? FORTUNATA: Mattia mi ha detto che non sono un gatto e che voi mi volete mangiare!

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La Tristezza

Il corpo è moscio (Gabriel)

Cerchiamo il sostegno del muro (Alessandro)

La bocca è in giù (Anita)

Anche gli occhi vanno in giù (Giulia)

Anche la testa (Antony)

Forse è per questo che si dice che ci sentiamo giù (Andrea)

Ci si nasconde perché è brutto far vedere la tristezza (Sebastiano)

Cosa hai pensato per fare l’espressione del volto triste?

Io al nonno in ospedale (Riccardo)

Io ho pensato ai miei genitori appesi sopra un vulcano e si poteva salvare uno solo (Davide)

Io ho pensato a quando sono caduto e mi sono fatto male (Matteo)

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La paura FORTUNATA: Volare mi fa paura! ZORBA: Quando succederà io sarò accanto a te. DIDEROT: Pronta al decollo! Spingi il suolo con i punti a e b! Ora allunga i punti c e d! Ora sollevi il punto e! Ora sbatti bene i punti c e b! FORTUNATA: Sono una buona a nulla! Ho troppa paura! ZORBA: Non si vola mai al primo tentativo, ma ci riuscirai te lo prometto.

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La Paura

E’ strano, alcuni chiudono gli occhi, altri li spalancano (Anita)

Anche la bocca è spalancata ( Gabriel)

Il corpo è tutto rigido (Rachele)

E’ attaccato al muro, cerca di scappare (Ngone)

A me fa paura un programma alla tv con gli zombie (Christian)

Anche io lo vedo e mi fa tanta paura (Andrea)

Io penso che sotto il letto ci sono i ragni e mi spavento un sacco (Giulia)

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La gioia ZORBA: Ora volerai il cielo sarà tutto tuo. FORTUNATA: Non ti dimenticherò mai. Sono felice! POETA: Bene gatto ce l’abbiamo fatta. ZORBA: Sì qui in cima Fortunata ha capito la cosa più importante. POETA: Ah, sì cosa ha capito? ZORBA: Vola solo chi osa farlo!

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La Gioia

C’è il sorriso ovviamente (Gabriele)

Il sorriso spinge gli occhi in su (Francesco)

Infatti gli occhi diventano piccoli, piccoli (Nicole)

Urla di gioia (Alice)

Però la gioia è più facile, non ho dovuto concentrarmi tanto (Riccardo)

Io ho pensato alle cose belle…e sono tante! (Christian)

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La gioia: il volo della gabbianella rappresentata con la tecnica «Re Mida»

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CREIAMO CON OGGETTI DI RICICLO, FOTOGRAFIAMO, RIVEDIAMO I NOSTRI CAPOLAVORI SULLA LIM, COMMENTIAMO E POI DISFIAMO E RICREIAMO INFINITE VOLTE!

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I nostri commenti…Perché è importante il lavoro che abbiamo fatto?

Perché così possiamo leggere le emozioni sul viso degli altri (Andrea)

Perché magari tu vuoi dire una cosa ad un altro, ma poi dalla faccia ti accorgi che è triste e capisci che non è il momento(Matteo)

Io so sempre leggere la faccia della mia mamma! (Gabriele)

E’ importante capire gli altri, anche se le cose non le dicono, non vuol dire che non provano nulla (Christian)