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2 3 Legge di stabilità: tagli ai CAF ed ai Patronati I Caf e i Patronati d'Italia si stanno mobilitando ovunque contro i pesanti tagli previsti dalla Legge di stabilità 2016. Due campagne distinte, lo stesso obiettivo: salvaguardare i diritti di tantissimi cittadini. Caf e Patronati invitano tutti gli interessati a "metterci la faccia" per scongiurare il rischio che vengano tagliati importanti servizi di assistenza fiscale e previdenziale, in particolare per le fasce sociali più deboli e per coloro che hanno più difficoltà - e meno risorse economiche - per orientarsi nella burocrazia e nei suoi adempimenti. Nel caso dei Caf, ci sono oltre 17 milioni di utenti a rischio, quasi la metà dei contribuenti italiani, che rimarrebbero senza assistenza. Il ddl Stabilità infatti prevede un taglio dei compensi per 100 milioni all’anno, un terzo del totale. Quasi la metà dei contribuenti italiani rischia di rimanere senza assistenza fiscale. Per quanto riguarda i Patronati, si prevede un nuovo taglio di 28 milioni di euro al Fondo Patronati che si aggiunge ai 35 milioni già sottratti lo scorso anno. In quell'occasione si erano già espressi un anno fa 1 milione e 182.413 cittadini che hanno sottoscritto la petizione pubblica “NO ai tagli ai Patronati”. Oggi il taglio complessivo sarebbe di ben 284 milioni di euro per il periodo 2015 – 2018. Questo significa che i Patronati non potranno più garantire assistenza gratuita ai cittadini in Italia e all’estero per l’esercizio dei diritti individuali. La donna è amore: ripetiamolo tutti insieme Il 25 Novembre presso il Circolo di S. Maria delle Vergini si è svolto un incontro dal titolo “La donna è amore” organizzato dalle Acli delle Provincia di Macerata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il Presidente Provinciale delle Acli Renato Lapponi ha aperto la serata. “Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani sono felici di poter creare occasioni di incontro e formazione come queste, cercando di portare il proprio contributo e non dimenticando le proprie radici cristiane. A tal proposito – ha proseguito Lapponi – mi è subito venuto alla mente il passo “Pericope dell’adultera” dal Vangelo secondo Giovanni, di cui tutti conosciamo la frase “chi è senza peccato scagli la prima pietra” e in cui la violenza della lapidazione viene condannata dalla figura di Gesù”. I volontari del Servizio Civile Nazionale hanno poi approfondito l’argomento toccando alcuni punti. Molto sentito è stato il ricordo di Valeria Solesin, la quale nell’ottobre del 2013, due anni prima dell’attentato al Bataclan di Parigi, aveva scritto un articolo dal titolo “Allez les filles, au travail” sulla condizione della donna lavoratrice in Italia e in Francia e che è stato ripubblicato nei giorni scorsi. Quindi l’analisi dei dati prodotti dall’Istat e dall’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali relativi all’anno 2014 a cui è seguito l’intervento dell’Assessore del Comune di Macerata con delega alle Pari Opportunità Federica Curzi: “la violenza sulle donne non va considerata un fenomeno, come spesso accade, perché un fenomeno non è contrastabile; dobbiamo e possiamo invece agire sulle persone. Il Comune di Macerata, e in particolare i servizi sociali, agiscono costantemente sulla tematica con misure come la consulenza legale gratuita due sabati al mese per le donne. I protagonisti di questa giornata sono gli uomini, perché a loro è richiesto un cambiamento sociale e culturale”. Sono seguiti poi la proiezione del cortometraggio “Amore Nero” prodotto dall’Associazione “Doppia Difesa” dell’Avvocato Giulia Bongiorno e la relazione dell’Avvocato Bianca Verrillo, operatrice del Centro Anti-Violenza della Provincia di Macerata. “La spinta alla denuncia spesso viene dai figli, e la violenza assistita è una fattispecie spesso dimenticata ma tra le più devastanti a livello psicologico. Non va poi dimenticata la violenza economica, non visibile come quella fisica, ma altrettanto dannosa perché impedisce alle donne di avere quel minimo di indipendenza per potersi allontanare dal nucleo familiare. Il Centro Anti-Violenza della Provincia di Macerata, aperto tutti i giorni, garantisce patrocinio gratuito per i redditi più bassi e anonimato per le donne che chiedono consigli e assistenza magari soltanto telefonica. Bisogna ripartire dalla formazione dei giovani – ha concluso la Verrillo – soprattutto nelle scuole, perché abbiamo segnali preoccupanti di scarsa consapevolezza della problematica”. Ha concluso l’incontro l’intervento di Roberta Scoppa, Responsabile del Coordinamento Donne Acli della Provincia di Macerata, la quale ha donato ai relatori i braccialetti realizzati presso le strutture carcerarie in occasione della giornata del 25 Novembre" “Misericordiosi come il Padre” Con la bolla papale “Misericordiae Vultus” Papa Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia che è iniziato l’8 Dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, e si concluderà il 20 Novembre 2016 nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore dell’universo. Il momento storico che stiamo vivendo è molto particolare e, l’indizione di un anno dedicato alla misericordia assume un importanza incredibilmente attuale e concreta. Papa Francesco, ricorda come anche i suoi predecessori hanno sottolineato sempre la grande Misericordia del Signore non escludendo la Chiesa da questo gesto d’amore. Richiama infatti le parole di Papa Giovanni XXIII all’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II per indicare il sentiero da seguire: «Ora la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore». E’ forte il richiamo alla Chiesa ed ai fedeli ad essere credibili e testimoni in prima persona della Misericordia Nella bolla il Santo Padre mette in evidenza come “La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero. Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia. In queste parabole, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona. Dall’essere misericordiosi, il Papa non esclude i fedeli sottolineando che “Gesù afferma che la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7)” Molto importante il passaggio in cui richiama le responsabilità dei credenti: “Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia”. Facendo riferimento alle altre religioni Papa Francesco ci dice: “La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam. L’Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente. Anch’essi credono che nessuno può limitare la misericordia divina perché le sue porte sono sempre aperte. Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione.” Ci troviamo di fronte ad un anno di riconciliazione di una valenza incredibile in cui, come in ogni anno giubilare, ci viene data l’opportunità di ricominciare daccapo spiritualmente e lucrare l’indulgenza plenaria “Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore!” Figlia del tuo Figlio Si è svolta venerdì 11 Dicembre nell’incantevole cornice del Santuario di Santa Maria a Piè di Chienti di Montecosaro Scalo, una serata sulla figura della Madonna nella Divina Commedia. Una serata organizzata dal Circolo Acli SS. Annunziata, dal Gruppo Tend di Montecosaro Scalo e dalla Parrocchia SS. Annunziata. Il dottor Giovanni Zamponi, grande esperto della Divina Commedia (conoscitore di tutta l’opera dantesca a memoria), ha intrattenuto le oltre 80 persone presenti illustrando come la figura di Maria è di primaria importanza nella Divina Commedia ma anzi, potrebbe esserne considerata quel filo, nemmeno troppo sottile, che lega tutta l’opera. Una serata diversa, calda e sentimentalmente avvolgente con il cuscino di note musicali dei Maestri Fulvio Rusticucci e Chiara Di Matteo (che hanno presentato delle composizioni scritte dallo stesso Rusticucci in occasione della creazione di un opera che ripercorre musicalmente proprio la vita della Madonna), che è iniziata con un ambientazione della Divina Commedia fino all’esplosione di emozioni finale quando Zamponi, recitando a memoria e ad occhi chiusi è riuscito a trasmettere quei sentimenti di innamorato dell’opera di Dante fino a far vibrare l’anima di chi era presente. C M Y CM MY CY CMY K il bivio 2015.pdf 1 15/12/15 11:41

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Legge di stabilità: tagli ai CAF ed ai PatronatiI Caf e i Patronati d'Italia si stanno mobilitando ovunque contro i pesanti tagli previsti dalla Legge di stabilità 2016. Due campagne distinte, lo stesso obiettivo: salvaguardare i diritti di tantissimi cittadini.Caf e Patronati invitano tutti gli interessati a "metterci la faccia" per scongiurare il rischio che vengano tagliati importanti servizi di assistenza fiscale e previdenziale, in particolare per le fasce sociali più deboli e per coloro che hanno più difficoltà - e meno risorse economiche - per orientarsi nella burocrazia e nei suoi adempimenti.Nel caso dei Caf, ci sono oltre 17 milioni di utenti a rischio, quasi la metà dei contribuenti italiani, che rimarrebbero senza assistenza. Il ddl Stabilità infatti prevede un taglio dei compensi per 100 milioni all’anno, un terzo del totale. Quasi la metà dei contribuenti italiani rischia di rimanere senza assistenza fiscale. Per quanto riguarda i Patronati, si prevede un nuovo taglio di 28 milioni di euro al Fondo Patronati che si aggiunge ai 35 milioni già sottratti lo scorso anno. In quell'occasione si erano già espressi un anno fa 1 milione e 182.413 cittadini che hanno sottoscritto la petizione pubblica “NO ai tagli ai Patronati”. Oggi il taglio complessivo sarebbe di ben 284 milioni di euro per il periodo 2015 – 2018.Questo significa che i Patronati non potranno più garantire assistenza gratuita ai cittadini in Italia e all’estero per l’esercizio dei diritti individuali.

La donna è amore: ripetiamolo tutti insiemeIl 25 Novembre presso il Circolo di S. Maria delle Vergini si è svolto un incontro dal titolo “La donna è amore” organizzato dalle Acli delle Provincia di Macerata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.Il Presidente Provinciale delle Acli Renato Lapponi ha aperto la serata. “Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani sono felici di poter creare occasioni di incontro e formazione come queste, cercando di portare il proprio contributo e non dimenticando le proprie radici cristiane. A tal proposito – ha proseguito Lapponi – mi è subito venuto alla mente il passo “Pericope dell’adultera” dal Vangelo secondo Giovanni, di cui tutti conosciamo la frase “chi è senza peccato scagli la prima pietra” e in cui la violenza della lapidazione viene condannata dalla figura di Gesù”.I volontari del Servizio Civile Nazionale hanno poi approfondito l’argomento toccando alcuni punti. Molto sentito è stato il ricordo di Valeria Solesin, la quale nell’ottobre del 2013, due anni prima dell’attentato al Bataclan di

Parigi, aveva scritto un articolo dal titolo “Allez les filles, au travail” sulla condizione della donna lavoratrice in Italia e in Francia e che è stato ripubblicato nei giorni scorsi.Quindi l’analisi dei dati prodotti dall’Istat e dall’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali relativi all’anno 2014 a cui è seguito l’intervento dell’Assessore del Comune di Macerata con delega alle Pari Opportunità Federica Curzi: “la violenza sulle donne non va considerata un fenomeno, come spesso accade, perché un fenomeno non è contrastabile; dobbiamo e possiamo invece agire sulle persone. Il Comune di Macerata, e in particolare i servizi sociali, agiscono costantemente sulla tematica con misure come la consulenza legale gratuita due sabati al mese per le donne. I protagonisti di questa giornata sono gli uomini, perché a loro è richiesto un cambiamento sociale e culturale”.Sono seguiti poi la proiezione del cortometraggio “Amore Nero” prodotto dall’Associazione “Doppia Difesa” dell’Avvocato Giulia Bongiorno e la relazione dell’Avvocato Bianca Verrillo, operatrice del Centro Anti-Violenza della Provincia di Macerata. “La spinta alla denuncia spesso viene dai figli, e la violenza assistita è una fattispecie spesso dimenticata ma tra le più devastanti a livello psicologico. Non va poi dimenticata la violenza economica, non visibile come quella fisica, ma altrettanto dannosa perché impedisce alle donne di avere quel minimo di indipendenza per potersi allontanare dal nucleo familiare. Il Centro Anti-Violenza della Provincia di Macerata, aperto tutti i giorni, garantisce patrocinio gratuito per i redditi più bassi e anonimato per le donne che chiedono consigli e assistenza magari soltanto telefonica. Bisogna ripartire dalla formazione dei giovani – ha concluso la Verrillo – soprattutto nelle scuole, perché abbiamo segnali preoccupanti di scarsa consapevolezza della problematica”.Ha concluso l’incontro l’intervento di Roberta Scoppa, Responsabile del Coordinamento Donne Acli della Provincia di Macerata, la quale ha donato ai relatori i braccialetti realizzati presso le strutture carcerarie in occasione della giornata del 25 Novembre"

“Misericordiosi come il Padre”

Con la bolla papale “Misericordiae Vultus” Papa

Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della

Misericordia che è iniziato l’8 Dicembre, solennità

dell’Immacolata Concezione, e si concluderà il 20

Novembre 2016 nella solennità liturgica di Gesù Cristo

Signore dell’universo.

Il momento storico che stiamo vivendo è molto particolare

e, l’indizione di un anno dedicato alla misericordia assume

un importanza incredibilmente attuale e concreta.

Papa Francesco, ricorda come anche i suoi predecessori

hanno sottolineato sempre la grande Misericordia del

Signore non escludendo la Chiesa da questo gesto

d’amore. Richiama infatti le parole di Papa Giovanni

XXIII all’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II per

indicare il sentiero da seguire: «Ora la Sposa di Cristo

preferisce usare la medicina della misericordia invece di

imbracciare le armi del rigore».

E’ forte il richiamo alla Chiesa ed ai fedeli ad essere

credibili e testimoni in prima persona della Misericordia

Nella bolla il Santo Padre mette in evidenza come “La

missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di

rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. I

segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori,

delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono

all’insegna della misericordia. Ciò che muoveva Gesù in

tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la

quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva

al loro bisogno più vero. Nelle parabole dedicate alla

misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di

un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha

dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e

la misericordia. In queste parabole, Dio viene sempre

presentato come colmo di gioia, soprattutto quando

perdona.

Dall’essere misericordiosi, il Papa non esclude i fedeli

sottolineando che “Gesù afferma che la misericordia non è

solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi

sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di

misericordia, perché a noi per primi è stata usata

misericordia. Il perdono è lo strumento posto nelle nostre

fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. «Beati i

misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7)”

Molto importante il passaggio in cui richiama le

responsabilità dei credenti: “Nelle nostre parrocchie, nelle

comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma,

dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter

trovare un’oasi di misericordia”.

Facendo riferimento alle altre religioni Papa Francesco ci

dice: “La misericordia possiede una valenza che va oltre i

confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e

all’Islam. L’Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al

Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente.

Anch’essi credono che nessuno può limitare la

misericordia divina perché le sue porte sono sempre

aperte. Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia

possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre

nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per

meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di

chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e

di discriminazione.”

Ci troviamo di fronte ad un anno di riconciliazione di una

valenza incredibile in cui, come in ogni anno giubilare, ci

viene data l’opportunità di ricominciare daccapo

spiritualmente e lucrare l’indulgenza plenaria “Questo è il

momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo

di lasciarsi toccare il cuore!”

Figlia del tuo Figlio

Si è svolta venerdì 11 Dicembre nell’incantevole cornice

del Santuario di Santa Maria a Piè di Chienti di

Montecosaro Scalo, una serata sulla figura della Madonna

nella Divina Commedia.

Una serata organizzata dal Circolo Acli SS. Annunziata,

dal Gruppo Tend di Montecosaro Scalo e dalla Parrocchia

SS. Annunziata.

Il dottor Giovanni Zamponi, grande esperto della Divina

Commedia (conoscitore di tutta l’opera dantesca a

memoria), ha intrattenuto le oltre 80 persone presenti

illustrando come la figura di Maria è di primaria

importanza nella Divina Commedia ma anzi, potrebbe

esserne considerata quel filo, nemmeno troppo sottile, che

lega tutta l’opera.

Una serata diversa, calda e sentimentalmente avvolgente

con il cuscino di note musicali dei Maestri Fulvio

Rusticucci e Chiara Di Matteo (che hanno presentato delle

composizioni scritte dallo stesso Rusticucci in occasione

della creazione di un opera che ripercorre musicalmente

proprio la vita della Madonna), che è iniziata con un

ambientazione della Divina Commedia fino all’esplosione

di emozioni finale quando Zamponi, recitando a memoria

e ad occhi chiusi è riuscito a trasmettere quei sentimenti di

innamorato dell’opera di Dante fino a far vibrare l’anima

di chi era presente.

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il bivio 2015.pdf 1 15/12/15 11:41

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Gli uffici sono aperti:

Lunedì 9-13 15-18 - Mercoledì - Venerdì 9-13 - Sabato 9-12

Sede Provinciale Acli - Piazza Mazzini, 45

62100 MacerataTel.0733 230611 Fax 0733 274397

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MENSILE DI POLITICA, CULTURA E ATTUALITÀ DELLE ACLI MACERATESI - N° 2 del 2015

Direzione e redazione: Macerata Piazza Mazzini, 42 - Tel. 0733.230611 - Spedizione in abbonamento postale 50% - Aut. 138 del reg. Tribunale di Macerata del 21/04/1971 - C.C.P. n. 12974622Intestato: ACLI sede provinciale Macerata - responsabile: Francesco Ciccarelli - 1 copia Euro 1 - Abbonamento annuo Euro 5 - In caso di mancato recapito, rispedire al mittente

EDITORIALEPERCHE’ CI PIACE ESSERE ACLISTI

Vi ricordo con forza che c’e’ ancora bisogno di ACLI nella nostra società ed io ve lo ribadisco così come ci esorta spesso il nostro Presidente nazionale Gianni Bottalico nei diversi incontri che abbiamo a livello nazionale. Papa Francesco nell’incontro con le ACLI del 23 maggio 2015 ci ha ricordato che per noi sono molto importanti e determinanti l’ispirazione cristiana e la dimensione popolare e le tre nostre fedeltà- ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa- e che si riassumono in una nuova e sempre attuale: la fedeltà ai poveri.Siamo direttamente interpellati dal nostro territorio, dalla nostra gente, dalla Chiesa locale, dalla politica a fare la nostra parte, a dare il nostro contributo, come Associazione, come servizi, come associazioni specifiche. Debbo constatare che ognuno fa la sua parte e non si defila e di questo vi sono ampiamente grato.Viviamo in un tempo di veloci cambiamenti e noi che siamo sul campo da 70 anni siamo sempre più consapevoli che dobbiamo batterci contro le ingiustizie che ogni giorno la nostra gente subisce, talvolta accettandole con rassegnazione.I nostri circoli sono e debbono essere luoghi in cui tutti possono tornare a crescere con i valori di cui sopra e per i quali ci battiamo costantemente.Per perseguire questi obiettivi noi mettiamo in gioco le nostre competenze, il nostro radicamento territoriale, la nostra passione che raggiunge una rete ampia di volontari e di persone che vogliono rendersi utili per gli altri, a cominciare dai poveri e dai più deboli.Ricordiamoci sempre di mettere quella tensione-attenzione nei confronti di chi abbiamo davanti e che richiede di poter usufruire dei nostri servizi e di tutti quelli che entrano in rapporto con noi e che necessitano magari solo di essere ascoltati. Non dimentichiamo che sono nostri fratelli, a prescindere dal colore della pelle e del loro credo religioso e come ho detto altre volte in queste pagine è solo un problema di coscienza.Possiamo essere certi che se rendiamo felici quei fratelli che incontriamo tutti i giorni,” rendiamo felici noi stessi”, come ha detto Ernesto Olivero in un incontro di pochissimi giorni fa a Macerata. Carissimi approfitto ancora della vostra pazienza e, come abbiamo ribadito in Presidenza Provinciale, questo numero de “Il Bivio” che vi mandiamo costituisce comunque una piccola opera di formazione e di crescita delle nostre Acli locali, che rappresenta poi la spinta che anima un po’ tutti noi che siamo sempre alla ricerca di una società migliore e più vivibile di quella in cui siamo chiamati oggi a “giocare la nostra partita unica ed irripetibile”.Nel farvi gli auguri di un Buon Natale e di un felice 2016 con le ACLI, Vi ricordo che questo tempo di Avvento che stiamo vivendo è un tempo propizio per impegnarci ancora di più nelle nostre realtà acliste locali insieme ai partner storici ed alla Chiesa tutta per poter realizzare ora quella “Città dell’Uomo” sulla terra convinti che possiamo ancora farcela tutti insieme uniti e semplici come Papa Francesco che ci fa sperimentare adesso sulla terra la Misericordia di Dio tramite Suo Figlio che si fa carne.Grazie, Cari Auguri e buon lavoro a tutti.

Macerata, li 8 dicembre 2015 Renato Lapponi Presidente Provinciale

Verso il Congresso

Ispirazione cristiana e dimensione popolare

Con il consiglio nazionale del 28 novembre è iniziato il

cammino che porterà le Acli al 25° Congresso nazionale previsto

per la primavera 2016. Il settantesimo delle Acli ci ha convinto

che avremo un futuro solo se non smarriremo la nostra “anima”

associativa: l’ispirazione cristiana e la dimensione popolare

restano il principio fondante della nostra esperienza associativa.

Dobbiamo però attrezzare le Acli ad affrontare il futuro:

abbiamo bisogno di rinnovarci non solo perché la società italiana

è cambiata profondamente, ma anche perché dobbiamo

rispondere ai bisogni sociali nuovi che sono emersi negli ultimi

anni: soprattutto i bisogni espressi da giovani, famiglie, anziani,

immigrati.

Ridurre la povertà e puntare sul lavoro

Trent’anni di Neoliberismo sfrenato e di dominio della finanza

speculativa hanno prodotto povertà e disuguaglianza ed hanno

reso marginale persino l’economia reale e il lavoro. Occorre

restituire alla politica il compito di guida dell’economia.

Occorre ridurre la povertà e puntare sul lavoro.

La povertà si batte introducendo il Reddito di inserimento

sociale, come chiesto dall’Alleanza contro la povertà promossa

dalle Acli e dalla Caritas. Per far ripartire il lavoro occorre un

piano di politiche industriali che porti a concentrare investimenti

e ricerca su settori capaci di generare nuova occupazione e

sviluppo sostenibile.

Papa Francesco alle Acli

Nell’udienza alle Acli papa Francesco ci ha sollecitato a

impegnarci “contro questo sistema economico mondiale dove al

centro non ci sono l’uomo e la donna, ma un idolo, il

dio-denaro” e ci ha invitato a “realizzare un sogno”: dobbiamo

“far sì che, attraverso il lavoro – il lavoro libero, creativo,

partecipativo e solidale – l’essere umano esprima e accresca la

dignità della propria vita”. Rispondendo a questo invito le Acli

vogliono operare per un nuovo modello di sviluppo e di

convivenza, incentrato su una economia più equa e un lavoro più

giusto.

La nostra azione sociale

Per essere più incisivi dobbiamo rinnovare la nostra azione

sociale. Dobbiamo cogliere la crisi come un’opportunità per

ripensare non solo il nostro modo di vivere, ma anche il nostro

modo di fare associazione. Oggi serve un modello di azione

sociale che costruisca reti e legami, che valorizzi le buone

pratiche, che diffonda esperienze di partecipazione e di

condivisione. I Circoli e i servizi promossi dalle Acli devono

diventare nuove occasioni di impegno sociale, ma anche luoghi

di mutuo aiuto e di nuovo welfare. I nostri Circoli Acli devono

diventare luoghi di accoglienza e di incontro, ma anche di

cittadinanza attiva.

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realizzato

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raccolta 5

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no 2

013

Povertà e disagio adultoE’ stata ufficialmente presentato e firmato un protocollo d’intesa per

l’istituzione di un Tavolo comunale permanente “Povertà e disagio adulto”

volto all’attuazione di una presa in carico integrata tra pubblico e privato

sociale per l’inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate del

Comune di Tolentino.

Il protocollo è stato sottoscritto dai rappresentanti di: Ambito territoriale

sociale XVI, Comune di Tolentino, Acli – Sede Provinciale Macerata –

Sede di Tolentino, Caritas Diocesana Unità Pastorale di Tolentino, Centro

servizi per il volontariato CSV, Associazione Sermit onlus di Tolentino,

Associazione Missione Pieno Vangelo Marche di Tolentino, Associazione

Pier Giorgio Frassati di Tolentino, Coop. Sociale Opera Ambito.

I firmatari, come riportato dallo stesso protocollo d’intesa, concordano nel

valorizzare il rapporto di collaborazione e di integrazione nella

realizzazione dei servizi ed interventi sociali, secondo i principi dettati

dalla normativa di riferimento sia nazionale che regionale.

L’intento comune è quello di istituire formalmente il Tavolo comunale

permanente “Povertà e disagio adulto”, denominato “Tavolo povertà

comunale” per il superamento delle situazioni di disagio

socio-economico-lavorativo dei cittadini residenti presso il Comune di

Tolentino.

Il Protocollo ha inoltre quale finalità quella di assumere un comune

impegno per l’attuazione di percorsi individualizzati di inserimento socio–

economico-lavorativo attraverso la strutturazione di una rete di

fronteggiamento tra soggetti pubblici e del privato sociale con modalità

esplicite e condivise di presa in carico integrata.

Inaugurata la nuova Sede provinciale dell’USACLIIl 9 ottobre scorso è stata inaugurata

la nuova Sede provinciale

dell’Unione Sportiva Acli di

Macerata. La nuova sede si trova in

Via Don Bosco 34, nel Palazzo ex

GIL, storico tempio dello sport

maceratese. All’inaugurazione hanno

partecipato, oltre al presidente

regionale dell’U.S. Acli Ulisse

Gentilozzi e al presidente provinciale

delle Acli Renato Lapponi, anche due

assessori del Comune di Macerata:

l’assessore alla Mobilità Mario Iesari e l’assessore allo Sport Alferio

Canesin.

Un Bivio Speciale della Federazione Anziani e Pensionati AcliLa Federazione Anziani e Pensionati delle Acli di Macerata si sta

impegnando per realizzare migliori condizioni di vita per gli anziani e i

pensionati promuovendo esperienze di vita attiva e operando affinché lo

Stato sociale continui a garantire i servizi essenziali, a livello sia sanitario

che socio-assistenziale. La FAP si sta muovendo in due direzioni: 1) da

una parte l’impegno sui temi previdenziali, socio-sanitari e assistenziali;

2) dall’altra l’impegno sui temi culturali e del tempo libero. E’ stato

stampato un numero speciale del Bivio, dedicato espressamente alla FAP,

che informa sul lavoro svolto dalla FAP e dalle Acli provinciali e

regionali nel corso del 2015; presenta alcune iniziative in programma o

che si potrebbero realizzare se ci fossero richieste da parte dei soci;

infine, è un invito a soci e simpatizzanti a partecipare all’attività della

FAP Acli di Macerata.

Chi vuole essere informato sulle iniziative della FAP mandi il

suo indirizzo di posta elettronica, scrivendo a:[email protected] Oppure

contatti la Segreteria provinciale, telefonando al numero: 0733-230611 o

scriva a: Segreteria provinciale FAP Acli- Piazza Mazzini 42 – 62100 –

Macerata.

Buon Natale

e

Felice 2016

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