L’economia della salvezza. - Quarta Campana · della politica, deriva dal termine greco...

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Numero 195 APRILE 2008 www.quartacampana.it e-mail: [email protected] L’economia della salvezza. di don Paolo Nei libri del Nuovo Testamento è difficile trovare parole come “economia”, ma quando le si trovano ci si accorge come la nostra economia non c’entri niente con quella di Dio. Il testo più antico del Nuovo Testamento in cui troviamo questa parola è di san Paolo. Circa una ventina di anni dopo la morte e la risurrezione di Gesù, Paolo scrisse la sua prima lettera ai Corinzi dove, tra le altre cose, si legge anche: “Ognuno ci consideri quindi come servitori di Cristo ed economi dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede a degli economi è che ognuno sia trovato fedele” (1Cor. 4, 1-2). In questo passo san Paolo sta parlando di sé e degli altri che, con lui, hanno evangelizzato la comunità di Corinto qualificandoli come “economi dei misteri di Dio” ai quali è richiesto di essere fedeli. Che cosa siano “i misteri di Dio” è lo stesso Paolo che lo spiega in altre sue lettere scritte pochi anni dopo quella ai Corinzi. Scrivendo ai cristiani di Colossi, Paolo afferma di essere “servo …secondo l’economia di Dio, cioè il mistero tenuto nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, …cioè Cristo in voi” (Col. 1, 25-27). E, scrivendo agli Efesini dice ancora che Dio “ha fatto risplendere agli occhi di tutti l’economia del mistero nascosto da secoli … che ha attuato in Cristo Gesù” (Ef. 3, 9-10). Dio ha una sua economia, secondo san Paolo, o come diremmo noi un suo “piano economico”: vuole che tutto, ma proprio tutto, abbia il suo riferimento a Cristo Gesù. Gesù è il piano economico di Dio che salva l’umanità. I cristiani dunque sono economi di questo piano economico. L’idea di san Paolo la ritroviamo anche nel vangelo secondo Luca dove si afferma che i discepoli del Signore devono essere “economi fedeli e saggi”

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Numero 195 APRILE 2008 www.quartacampana.it e-mail: [email protected] L’economia della salvezza. di don Paolo Nei libri del Nuovo Testamento è difficile trovare parole come “economia”, ma quando le si trovano ci si accorge come la nostra economia non c’entri niente con quella di Dio. Il testo più antico del Nuovo Testamento in cui troviamo questa parola è di san Paolo. Circa una ventina di anni dopo la morte e la risurrezione di Gesù, Paolo scrisse la sua prima lettera ai Corinzi dove, tra le altre cose, si legge anche: “Ognuno ci consideri quindi come servitori di Cristo ed economi dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede a degli economi è che ognuno sia trovato fedele” (1Cor. 4, 1-2). In questo passo san Paolo sta parlando di sé e degli altri che, con lui, hanno evangelizzato la comunità di Corinto qualificandoli come “economi dei misteri di Dio” ai quali è richiesto di essere fedeli. Che cosa siano “i misteri di Dio” è lo stesso Paolo che lo spiega in altre sue lettere scritte pochi anni dopo quella ai Corinzi. Scrivendo ai cristiani di Colossi, Paolo afferma di essere “servo …secondo l’economia di Dio, cioè il mistero tenuto nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, …cioè Cristo in voi” (Col. 1, 25-27). E, scrivendo agli Efesini dice ancora che Dio “ha fatto risplendere agli occhi di tutti l’economia del mistero nascosto da secoli … che ha attuato in Cristo Gesù” (Ef. 3, 9-10). Dio ha una sua economia, secondo san Paolo, o come diremmo noi un suo “piano economico”: vuole che tutto, ma proprio tutto, abbia il suo riferimento a Cristo Gesù. Gesù è il piano economico di Dio che salva l’umanità. I cristiani dunque sono economi di questo piano economico. L’idea di san Paolo la ritroviamo anche nel vangelo secondo Luca dove si afferma che i discepoli del Signore devono essere “economi fedeli e saggi”

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(Lc. 12,42) e nelle lettere di san Pietro dove i cristiani sono definiti come “economi della carità di Dio che ha molte forme” (1Pt. 4,10). L’economo è uno che applica le leggi dell’economia e quindi il cristiano, “economo di Dio” applica le leggi dell’economia divina, che è la legge del Vangelo di Cristo, con fedeltà e senza venire meno a queste leggi. L’idea si radicò talmente nel cristianesimo primitivo che nella lettera a Tito, della fine del primo secolo, si afferma che i capi delle comunità cristiane, cioè i vescovi (dal greco “episkopòs” cioè “sovrintendente”) sono gli “economi di Dio” (Tito, 1,7). Sant’Ireneo, nella seconda metà del II secolo porterà a compimento questa riflessione parlando per primo di “economia della salvezza”, intendendo con questo termine, il piano di Dio per salvare il mondo intero attraverso il suo figlio Gesù Cristo. Ma cosa c’entra un piano economico con la salvezza del mondo e dell’uomo? Che nesso esiste tra l’economia e la salvezza? La parola “economia”, tanto importante oggi da essere diventata padrona della politica, deriva dal termine greco “oikonomia” e significa letteralmente “amministrazione della casa”. In questo senso, Senofonte, antico scrittore greco, scrisse addirittura un’opera intitolata “Oikonomikòs”, sulle attività giornaliere di un contadino che lavora la sua terra. La parola è imparentata con l’altra di grande moda oggi, “ecologia” che, letteralmente significa “studio della casa” o dell’ambiente domestico, e così per una buona economia è necessaria una buona ecologia, cioè bisogna conoscere bene il proprio ambiente per saperlo e poterlo amministrare e governare. I latini, grandi amministratori e legiferatori, per poter governare meglio il loro vasto impero si inventarono le “diocesi”, cioè le diverse zone amministrative. Letteralmente la parola significa ancora “amministrazione della casa”, termine che resterà nel vocabolario ecclesiastico per definire il territorio amministrato da un vescovo che è la sua chiesa, cioè “la casa di Dio” (1 Tim. 3,15). Per gli antichi dunque, essere “economici” significava applicarsi con fedeltà all’amministrazione della propria realtà abitativa, familiare, locale e mai nessuno pensò all’economia mettendola in relazione alla produzione dei beni e alle ricchezze da essa derivanti. La parola “economia” è attestata nella lingua italiana nel senso comune di “scienza che studia i sistemi di produzione, distribuzione e consumo di vari beni e servizi” solo a partire dal 1654. Da allora la parola ha avuto a che fare con altri termini quali denaro, soldi, capitale, investimenti, finanze, imprese, banche, interessi, produzione, … ed è diventato un sistema per produrre ricchezza quasi sempre incurante delle regole della convivenza sociale, tanto che qualcuno si sentì in dovere, già nel secolo XIX di scrivere che “l’economia non può dirsi la scienza della morale, ma solo che le è subalterna”, e cioè che non può esistere una morale dettata dall’economia, ma piuttosto una economia che sta alle regole dell’etica sociale. Ecco perché, ad esempio, la politica, che dovrebbe essere l’attività per cui si cerca il bene dell’uomo e della società umana e non certamente l’interesse di parte, non può obbedire alle leggi economiche, ma le deve dettare in virtù di alcuni principi

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fondamentali che salvaguardano la dignità dell’uomo e della comunità umana. Non può esistere e nemmeno resistere una politica fondata sull’economia, prima o poi l’economia l’assorbirà e la distruggerà. Uno dei segni di decadimento e di principio di distruzione della politica è ad esempio il fatto che per fare l’unità dell’Europa si è dovuto partire dall’unità economica. Il fatto poi che la vita sociale dipenda dalle giocate in borsa di chi ha la disponibilità delle ricchezze è il massimo segno di decadimento della società umana perché la dignità dell’uomo e la sua vita sono nelle mani di un gioco, la borsa, che non è nient’altro che un grande monopoli. L’economia invece non può essere che un grande piano di salvezza per l’umanità tutta intera e per salvare l’umanità non si può pensare solo a produrre ricchezze e ad offrire servizi a tasso agevolato, bisogna invece prima di tutto farsi carico dell’uomo e della sua dignità. Uno sguardo in più al cielo, dove stanno i poveri amati da Dio, e uno in meno a piazza affari, non possono fare che bene all’economia della salvezza. Vita in parrocchia Parroco di Colturano: don Paolo Tavazzi

Vicolo Mons. D. Rossi Tel. 02 98 23 75 73 Parroco di Balbiano: don Paolo Tavazzi Via Roma, 13 Tel. 02 98 18 625 N.B. Il parroco è presente a Colturano in casa parrocchiale: Martedì: dalle 17.00 alle 18.30 (salvo impegni scolastici) Mercoledì: dalle 16.30 alle 18.30

S. MESSA

COLTURANO BALBIANO Domenica

11.15 Domenica

09.45 Martedì 20.30

Lunedì e Venerdì 17.00

Mercoledì 17.00

Giovedì 20.30

Sabato 19.00

Sabato 20.30

SS. CONFESSIONI COLTURANO : ogni sabato dalle ore 18,00 alle 19,00 BALBIANO: ogni sabato dalle ore 15,00 alle 16,00

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La Pasqua del Signore. Abbiamo celebrato la Pasqua del Signore, mistero di morte e risurrezione, nel quale sono contenute anche la nostra morte e la nostra risurrezione. Per dirla con l’apostolo Paolo, noi siamo “morti e risorti con Cristo” ed è “Lui che vive in noi”. Il nostro “uomo vecchio” è stato distrutto dalla potenza di Cristo ed è nato un “uomo nuovo”. Questo uomo nuovo, risorto con Cristo, è l’uomo che mette al centro della sua vita la presenza reale del Signore nella sua parola e nel Pane dell’Eucaristia, che fa della Domenica il giorno dedicato al Signore, e che vive quotidianamente in obbedienza agli insegnamenti evangelici. Un uomo risorto è un uomo che testimonia nella sua vita concreta come è possibile vivere “da Dio” in un mondo che pensa di poter stare senza di Lui. Anche noi, dunque, nel nostro piccolo siamo risorti con Cristo e ci sentiamo veramente rinnovati dalla sua presenza nella nostra vita. Nel tempo di Quaresima, che ci ha preparato a celebrare la Pasqua, ci siamo impegnati anche nell’esercizio della Carità con la raccolta di generi alimentari a favore di associazioni caritative del nostro territorio e con la raccolta di offerte in denaro per venire incontro alle necessità degli alluvionati del Bangladesh. I generi alimentari sono stati portati, come nello scorso Natale, alla Casa dell’Accoglienza per stranieri e alla Casa per Giovani Madri in difficoltà, di Lodi. La nostra raccolta in denaro a favore del Bangladesh è stata invece, fino ad ora, di euro 277,36 dalla Parrocchia di Balbiano (di cui 100,00 euro offerti dal gruppo del s. Rosario) e di euro 155,45 dalla Parrocchia di Colturano.

Oratorio. Orari di apertura e chiusura dei nostri due Oratori:

L’Oratorio è un prezioso servizio offerto dalla Parrocchia ai suoi parrocchiani, in modo particolare ai ragazzi, e si inserisce tra le proposte formative parrocchiali. Ecco perché quando c’è una proposta parrocchiale (ad esempio la messa, un incontro di preghiera, un incontro di catechesi), l’Oratorio rimane chiuso. Ecco perché, quando si propone un momento di festa per entrambe le nostre parrocchie, in un Oratorio, l’altro evidentemente rimane chiuso. L’Oratorio vuole essere, come sempre, una offerta formativa per i nostri ragazzi e per i giovani che si contraddistingue per l’accoglienza nei confronti di tutti, anche di quelli che non condividono la fede cristiana o che sono lontani dalla realtà parrocchiale.

BALBIANO COLTURANO LUNEDI CHIUSO CHIUSO

MARTEDI CHIUSO 17.00-19.00 MERCOLEDI CHIUSO 17.30-19.00

GIOVEDI 16.00-18.00 CHIUSO VENERDI 16.00-18.00 CHIUSO SABATO 15.00-18.00 15.00-18.45

DOMENICA 15.00-18.30 15.00-19.00

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Si è conclusa Domenica 16 marzo la nuova esperienza del “Grestino” che ha visto la partecipazione intensa di 51 ragazzi/e, seguiti da 12 animatori e da molti genitori che hanno dato la loro adesione. E’ stata senz’altro una esperienza positiva da riproporre per un prossimo anno, ma è stata anche l’occasione per ribadire, a noi stessi per primi, quanto è necessario che le attività delle nostre Parrocchie siano rivolte, in modo particolare, ai ragazzi/e. Da Domenica 6 aprile riprende, alle 15.30, in Oratorio a Colturano, la proposta del “laboratorio creativo” in occasione della festa della Mamma. Ad Aprile (venerdì 25) e a maggio (giovedì 1) torneranno puntuali i nostri appuntamenti con le biciclettate il cui programma verrà comunicato, in modo dettagliato, con dei volantini, prossimamente. Domenica 11 maggio la festa della mamma ci aspetta tutti in Oratorio a Colturano. Quest’estate poi ci aspetta, come sempre, l’esperienza fantastica del Grest che sarà seguita anche dalla proposta di un Campo-scuola estivo.

Grest 2008 Dopo l’esperienza del “Grestino” che ci ha fatto già respirare l’aria del Grest, ecco la nostra proposta estiva. Le nostre due Parrocchie propongono anche per l’estate 2008 l’esperienza del GRuppo ESTivo per tutti i ragazzi e le ragazze della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Il tema del Grest 2008 sarà: APRITI SESAMO. Come sempre l’obiettivo principale che ci proponiamo è quello di fare una valida proposta di aggregazione per i ragazzi delle nostre parrocchie. Il nostro obiettivo non è quello di tenere i ragazzi perché altrimenti non saprebbero dove andare o casa fare, né tantomeno quello di tenerli lontani dalla strada o in balia di chissà chi, ma quello di far fare a loro una esperienza aggregante, di amicizia e responsabilità, in un contesto di fede che è quello della Parrocchia. Quest’anno l’esperienza del Grest verrà proposta nel periodo da MERCOLEDI’ 11 GIUGNO a MERCOLEDI’ 02 LUGLIO 2008, come sempre nei giorni da lunedì a venerdì di ogni settimana. Quest’anno abbiamo modificato leggermente il periodo di svolgimento del Grest, aumentandolo tra l’altro di un giorno, per permettere la migliore preparazione dell’esperienza estiva che gli farà seguito: il Campo Scuola.

Campo Scuola estivo. Abbiamo pensato e progettato per questa estate una nuova esperienza per tutti i ragazzi/e e i preadolescenti, una esperienza che darà loro la possibilità di crescere nella vita di gruppo e di sentirsi responsabili di se stessi e degli altri, sotto la guida di don Paolo e di altri educatori: il CAMPO SCUOLA. Il Campo Scuola vuole essere la naturale continuazione dell’esperienza di vita parrocchiale e d’Oratorio trasportata in un ambiente di “vacanza”: la montagna.

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Per questo il Campo Scuola è rivolto ai ragazzi/e che già frequentano gli incontri di Catechesi, la messa domenicale e le diverse iniziative parrocchiali, cose tutte che ritroveranno in questa esperienza, insieme ad uno stretto contatto giornaliero con altri amici, la responsabilità per le proprie cose e per l’ambiente (la casa che ci ospita prima di tutto), divertimento e passeggiate nei boschi, sui sentieri e magari sulla neve. Al Campo Scuola poi, proprio perché vuole essere principalmente una esperienza di gruppo, non ci sarà la televisione, la radio, nessun cellulare e nessun video gioco. Il Campo Scuola è rivolto ai ragazzi/ dalla 5 elementare alla 2 Superiore delle nostre due Parrocchie. Sarà guidato da don Paolo e da alcuni educatori adulti che si occuperanno dell’assistenza e della formazione dei ragazzi nonché del funzionamento della casa e soprattutto della cucina. Il periodo del Campo Scuola sarà da Lunedì 07 a Domenica 13 Luglio 2008. Il Campo Scuola sarà fatto a VERMIGLIO (TN), piccolo paese del Trentino Alto Adige al confine con la Lombardia, nei pressi del Passo del Tonale, a 1.300 m. di altezza, fra il Parco Naturale del Brenta e dell’Adamello e quello dello Stelvio. Saremo ospiti di una casa attrezzata in nostra completa autogestione. Il costo dell’esperienza, comprensivo di vitto e alloggio, viaggio di andata e ritorno in pullman, è di euro 280, tutto compreso. Le iscrizioni al Campo Scuola si ricevono presso don paolo entro e non oltre il 15 maggio 2008.

Intenzioni delle SS. Messe. E’ ancora possibile prenotare le intenzioni per le sante messe per il prossimo anno 2008, presso don Paolo. Ricordo che le sante messe si possono far celebrare non solo in memoria dei defunti, ma anche per ringraziare il Signore o per chiedere una particolare grazia. L’offerta per la santa messa è sempre di euro 12,50, delle quali 10,00 euro vanno al sacerdote celebrante e 2,50 euro rimangono alla Parrocchia.

Cammini di catechesi. L’incontro di catechesi per i ragazzi della iniziazione cristiana è alla domenica mattina. A Balbiano, dopo la messa delle 9.45, fino alle 11.45. A Colturano, prima della messa delle 11.15, con inizio alle 10.00. A questo proposito mi permetto di far presente ai genitori che è importante che i ragazzi siano

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presenti sia a messa che all’incontro di catechesi, così come è necessario che siano rispettati gli orari di inizio dell’incontro di catechesi. Per i ragazzi del “dopo cresima” (2-3 media) l’incontro è al sabato alle ore 11.00, in Oratorio a Balbiano. La catechesi degli adolescenti (superiori) è al lunedì alle ore 18.00, in Oratorio a Colturano. La catechesi biblica del gruppo giovani/famiglie è ogni lunedì, alle ore 21.00, in Oratorio a Balbiano.

Catechesi dell’iniziazione cristiana. Celebrazione dei sacramenti: Prima confessione: Domenica 04 maggio, ore 15.00, a Colturano, per i ragazzi di entrambe le nostre parrocchie. Prima comunione: Domenica 11 maggio, ore 09.45, a Balbiano e Domenica 25 maggio, ore 11.15, a Colturano. Cresima: Domenica 08 giugno, ore 18.00, a Balbiano, per i ragazzi di entrambe le nostre parrocchie, celebrata dal vescovo. Incontri per i genitori: Prima confessione: Domenica 30 marzo, ore 16.00, a Balbiano; Domenica 20 aprile, ore 16.00, a Colturano. Prima Comunione: Domenica 27 aprile, ore 16.00, a Colturano. Cresima: Domenica 06 aprile, ore 16.00, a Colturano; Domenica 18 maggio, ore 16.00, a Balbiano. N.B. Si intende che gli incontri sono sempre per tutti i genitori di tutte e due le parrocchie.

Solennità di san Bassiano. Lo scorso 19 gennaio 2008, il nostro vescovo Giuseppe ha aperto solennemente le celebrazioni per il XVI centenario della morte di san Bassiano. Questo anno centenario, ricco di celebrazioni e appuntamenti, si concluderà il 19 gennaio 2009. Un importante appuntamento di questo anno centenario sarà la “peregrinatio” dell’urna di san Bassiano. Il corpo del nostro santo verrà portato nei vicariati della nostra diocesi e quindi anche in alcune parrocchie. Noi avremo l’onore di accogliere l’urna del santo patrono dal 13 al 15 settembre 2008. Prossimamente, in dettaglio, il programma dell’accoglienza e delle celebrazioni di quei giorni.

Mese di Maggio. Dedicheremo ancora il mese di Maggio alla preghiera di invocazione alla Vergine Maria.

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Gli appuntamenti sono sempre al mercoledì (ore 21.00) a Colturano per la recita del santo Rosario e al Giovedì e Venerdì (ore 20.30) a Balbiano per la recita del santo Rosario e la celebrazione della santa Messa. Ci ritroveremo, come tradizione, in diversi luoghi delle nostre comunità che troverete indicati sul prossimo numero e in fondo alle nostre chiese parrocchiali.

Gita parrocchiale. A fine estate, come è ormai tradizione, le nostre parrocchie una gita alla scoperta delle bellezze d’Italia che non si finisce mai di scoprire nei suoi incantevoli luoghi. Quest’anno vogliamo andare alla scoperta di una piccola parte dell’Emilia Romagna, visitando le città di Bologna, Ravenna e Ferrara. Non mancherà nemmeno una giornata di divertimento soprattutto per i più piccoli nel parco di Mirabilandia. Il periodo della gita parrocchiale sarà da Lunedì 25 a giovedì 28 agosto 2008. L’invito a partecipare è ovviamente rivolto a tutti i nostri parrocchiani, giovani, adulti, famiglie, anziani. In fondo alle chiese parrocchiali troverete in dettaglio il programma con i moduli di iscrizione.

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Paesani in movimento Paolo Butta Quanti sono gli eventi veramente importanti che occorrono nella vita di un singolo o di un gruppo d’uomini? La risposta è facile: si contano sulle dita, esagerando. L’evento si determina con un carattere inconfondibile: esso, da un lato, porta a prendere una decisione, con il sapore del “cambiamento di rotta” nella “navigazione” personale, inteso come mentalità o modo di vedere le cose. Dall’altro comporta il “lasciarsi indietro qualcosa” in modo concreto (una sicurezza di vario genere, un ambiente familiare, un affetto, certe comodità, il luogo stesso d’origine). Non si lascia qualcosa o tutto per niente. Il lanciarsi in

un’impresa grande e bella, anche se apparentemente comune e per molti (vedi ad esempio il decidersi di mettere su una famiglia, il seguire una vocazione, il vivere in modo coerente la propria quotidianità), è l’atto umano di libertà per eccellenza. «Il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. » (Mt 13,44-46). Bisogna quindi scoprire il tesoro per essere disposti al cambiamento di rotta, altrimenti chi si metterebbe in moto, chi si deciderebbe? A proposito di decisioni e scelte di vita, vale la pena ricordare quel che successe con i nostri compaesani Colturanesi circa otto secoli fa. Alcuni preti e laici avevano appreso un certo stile di vita cristiana da vivere in modo serio ed entusiasta, nonostante tutte le contraddizioni che la storia di quel tempo portava (niente di diverso da adesso, in fondo) e decisero di spostarsi dalla città di Milano e zone limitrofe per continuare la propria esperienza qui, nel nostro piccolo paese, costruendo un edificio per la vita in comune (l’attuale edificio detto “monastero”) luogo di preghiera alternato al lavoro intelligente, come un ritmo armonioso. Da quell’esperienza e altre simili ma più famose si svilupparono geniali tecniche agrarie che avrebbero assicurato il benessere o perlomeno il sostentamento delle famiglie della Bassa nei secoli a venire e da cui anche oggi si hanno conseguenze. Che cosa spinse quegli uomini a lasciare tutto per venire a star qui in questo lembo di terra fertile tra il fiume Lambro e l' Addetta? Una data certa: il 1289, ricordo documentato della chiesa di S.Antonino in “locho de Colturano”, segno della presenza di una comunità che ancora oggi ha lo stesso nome. Simone figlio di Giovanni. Fu un uomo nativo di una cittadina chiamata Betsaida di qualche migliaio d’abitanti sul lago di Genezaret in Galilea, a nord dello stato d’Israele attuale. Anche un altro chiamato Filippo proveniva da lì, insieme al fratello di Simone, di nome Andrea. Erano gente pratica e non certo dei “sognatori”: di mestiere pescatori del lago. Queste persone laboriose non erano per niente sprovvedute. Intravedendo un’opportunità più proficua per il

casa di S. Pietro

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loro lavoro, Pietro e gli altri si spostarono nella cittadina di Cafarnao (Kefar Nahum) sulle rive della zona più pescosa del lago (anche oggi è così!) fondando una piccola impresa di pesca (vedi Luca 5,10) insieme con un tale Zebedeo e i suoi figli Giacomo e Giovanni. Andò ad alloggiare in una casa piuttosto grande con diverse stanze e due cortili, abitata anche da Gesù. Una casa che, come recentemente scoperto, aveva probabilmente il primo piano. In quella abitava anche la suocera di Simone: “In quel tempo, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e d’Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli” (vedi Marco 1, 29-31). Chi ancora nutre dei dubbi sulla storicità dei Vangeli (in realtà oggi molto pochi e con argomenti assai deboli, astratti) può rendersi conto e anche stupirsi dalla congruenza dei luoghi geografici e dei ritrovamenti archeologici con i luoghi e le circostanze narrate negli stessi Vangeli. La scoperta e il riconoscimento scientifico della sinagoga di Cafarnao del I secolo d.C.e della casa di Simon Pietro, avvenute negli anni 60’ – 70’ del secolo scorso, (casa diventata una chiesa per le prime comunità cristiane, come testimoniato da importanti graffiti) e le successive conferme da parte non cristiana, può aiutare molto in questo senso. Simone doveva godere di un certo benessere economico, dunque, ma allo stesso tempo era animato da un genuino senso religioso d’appartenenza al suo popolo, da un senso di fiducia in quel Dio che aveva operato per tanto tempo in mezzo a lui e di cui all’oggi non riusciva a vederne l’azione potente nei fatti e nelle vicende del suo tempo. Oggi lo stesso sentire sembra riecheggiare nei discorsi sull’assenza di Dio di fronte alla miseria e ai fatti drammatici “del brutto mondo” in cui viviamo. Ecco Simon Pietro, un carattere forte e generoso, a tratti ingenuo e impulsivo, disposto a far valere le sue idee, sbagliando, anche senza andare per il sottile (vedi Giovanni 18, 10 e seguenti). Da uomo semplice e pratico com’era, quelle idee erano chiare. Quando Gesù di Nazareth passò, lo riconobbe come il termine e la continuazione dell’amore di Dio in mezzo al suo popolo, la presenza potente da tanto tempo attesa. Con un atto d’amore fu chiamato per nome, nello stesso senso biblico per cui chiamare uno per nome significava esprimere il “sei proprio tu e nessun altro lo scopo di me stesso”, alla stessa maniera della chiamata per nome di Mosè sul monte di Dio, l’Oreb (Esodo 3,4). Con lui altri, colleghi di lavoro e concittadini, il fratello, un altro che proprio collega non era, l’esattore delle tasse Matteo. Giuda e altri chiamati. Insieme furono tenuti a catechesi per tre anni, il periodo d’addestramento per quella compagnia che sarebbe diventata Chiesa. Altro elemento per chi ancora dubita che chi è stato scelto per costituire la prima Chiesa non era certo per doti umane di particolare eccellenza se non quella di un cuore generoso e aperto, assetato di vera vita, che ha saputo riconoscere, nella propria vita d’ogni giorno, nel suo lavoro, e non in cima ad una montagna (se non più tardi) o in mezzo all’oceano, un Tu a cui non poteva non confessare: “Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna” (Giovanni 6,68). Se nelle discussioni accese, fra tutte le disillusioni che si sono provate davanti ad un comportamento incoerente d’uomini di Chiesa attraverso i secoli e anche oggi, si facesse un atto di vera laicità, come diremmo oggi, e ci si disponesse a

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vedere la presenza del Cristo vivente in questa Chiesa, avrebbe un solidissimo argomento e conforto nella verità evangelica di una scelta d’uomini pieni di difetti e “duri di comprendonio” da parte del Figlio di Dio. Uomini scelti non per le loro virtù ma perché spetta all’infinita e straordinaria fantasia del Padre lo scegliersi dei collaboratori di questa pasta per far giungere a tutti e a ciascuno il suo costitutivo essere Amore che rinnova le cose e da coraggio nelle scelte di libertà. Questa è la storia della Chiesa in duemila anni. Questo è il tesoro nel campo, la fede nel ripetere attraverso le vicende del tempo, quel “Signore da chi andremo”. E’ la frase che, nella fede e nell’attività quotidiana, continuano a ripetere il papa, il vescovo, il parroco, il laico, il religioso, il ricco, il povero, la ragazza, il papà, la mamma. La Chiesa, insomma, il Suo popolo amato. Simone fu chiamato Pietro in seguito (vedi Matteo 16, 13s). Da piccolo imprenditore amante della sua terra e della propria attività si trovò, nonostante la debolezza del rinnegamento del Maestro, all’estremità del mondo allora conosciuto, a Roma, capitale del mondo, dove volle far conoscere il suo Maestro. Tra i due momenti di vita c'è l’aver visto con gli occhi, toccato con mano e parlato faccia a faccia con Gesù Cristo risuscitato dai morti. In caso contrario non ci sarebbe proprio arrivato a Roma, dove sarebbe morto e andato a stare per sempre con Lui. Oggi questa presenza c’è, nella Messa domenicale e nella compagnia di tutti i giorni resa più fresca ed evidente con la preghiera e la vita nel segno della Sua Parola. Ecco cosa spinse quei paesani a muoversi otto secoli fa. Ecco che cosa spinse Pietro a lasciare Cafarnao per arrivare a Roma. Ecco cosa spinge il cristiano e paesano di ieri e d’oggi, insieme ai suoi amici, a muoversi nella vita con l’impegno umile e a volte faticoso di tutti i giorni, dichiarando che nessuno è abbandonato a se stesso in balia del male e del peccato, per quanto orrore possa suscitare. Nella compagnia di una terza Persona, lo Spirito, che richiamo’ Gesù dalla morte e dal sepolcro, che infiammò di coraggio e autorevolezza di predicazione l’apostolo Pietro e il suo successore d’ oggi, e fa ricordare le Sue stesse parole anche nelle contraddittorie e complicate situazioni attuali. Nella maggior parte dei casi precedendoci nei fatti e nelle intenzioni. Questi paesani sono ancora in movimento perché ben accompagnati. L’AVIS, sezione di Melegnano INVITA alla PRIMA RASSEGNA TEATRALE che si terrà presso il salone teatro della parrocchia di San Gaetano, quartiere Giardino alle ore 21,00, nei giorni:

Sabato 5 aprile – San Martin …a san Peder Cumpagnia de san Bernard, Lodi

Sabato 12 aprile - La seduta è tolta: arrangiatevi! Teatro Instabile, Sesto Ulteriano

Venerdi 18 aprile - La cena dei cretini Gruppo Teatro Tempo, Carugate

Sabato 26 aprile – Mi te l’avevi dii che stavi minga ben Compagnia Teatrale ME.TE.OR, Mediglia

Chi si è lasciato sfuggire gli spettacoli, tutti già rappresentati a Balbiano quest’anno e

l’anno scorso, potrà approfittarne!

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Una nuova VITA: la donazione Guerriero Alongi (segue dal numero precedente) ……………………………………..questa è vita vissuta,una bellissima vita vissuta.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il gesto straordinario d’amore in vita di una/o sconosciuta/o o, osa ancora più straordinaria, razie al gesto dei suoi familiari che hanno trovato la forza dell’amore nel momento della tragedia e del dolore acconsentendo all’ spianto degli organi. Il mio pensiero non va a tutti quelli che come me sono tornati a vivere. Il mio pensiero corre a tutti coloro, tanti, troppi, che nell’attesa non ce l’hanno fatta e non ce la faranno. La cultura della donazione, una donazione diffusa, consapevole, partecipativa e non emotiva che poi non è altro che la figlia prediletta dell’amore, non fa purtroppo ancora parte della nostra storia. Le ragioni? Il nostro individualismo innanzi tutto che ci porta a guardare solo al nostro piccolo giardino e che induce poi una marcata mancanza di senso della collettività. Da qui il passo verso l’indifferenza è breve. E poi quella stupida paura che ci allontana da tutto ciò che è, o solo appare, cruento. Anch’io, lo confesso, sono stato colpevolmente estraneo a questa realtà quasi non fosse tale, chiuso nella mia presunta invulnerabilità fino a quando, era l’8 di agosto del 2006, sono stato inserito in lista d’attesa. Che idiozia, uno stupido atto formale ha cambiato tutto e improvvisamente mi sono trovato cosciente della mia fragilità. Ora, con il sacrificio di un altro essere umano e l’insieme della ragione/coscienza (la mia), della scienza medica e i suoi protagonisti sul campo, e dell’amore dei miei cari in un mix assolutamente perfetto, ne sono fuori. E ancora, la mancanza di una informazione che, con equilibrio, informi, formi, induca alla riflessione, sensibilizzi che, con rispetto delle nostre radici, ci aiuti a capire quanto siano paralizzanti certe gabbie culturali che ci vengono da lontano. Quante iniziative di sensibilizzazione si fanno a sostegno di cause nobili, ma troppo è lasciato all’iniziativa delle associazioni e troppo poco alla responsabilità delle istituzioni. Qualche intervento qua e là, senza un progetto nel tempo dimenticando, colpevolmente coscienti che la memoria dell’uomo è labile e che la sua mente è ormai inconsapevolmente dominata dal linguaggio dei simboli e delle immagini quindi inadeguata a recepire, elaborare e trasformare in azioni concrete e durature i significati profondi di certe iniziative. So bene che il problema di fondo è enorme. Il percorso della sofferenza-morte-donazioni-trapianti-rinascita tocca sfere intime e sociali dai confini impensabili. La donazione è un atto d’amore e di coscienza civile che coinvolge l’etica, la morale, la cultura di un popolo intero che si spinge ben oltre l’evento in se, verso valori e temi universali e come tale non può pesare solo o soprattutto su pochi individui, enti, iniziative, per quanto nobili nel loro impegno. Immagino queste iniziative, in particolare quelle che coinvolgono organi istituzionali, come sassi nello stagno destinati a scomparire velocemente nelle sue profondità, e poi immagino il riflesso sulla superficie con tanti cerchi

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concentrici d’acqua sempre più grandi, impetuosi e, perché no, devastanti dell’indifferenza attuale che arrivi fino all’estrema periferia della società geografica/istituzionale e soprattutto dell’uomo che attraverso i sensi prima, le emozioni e infine la coscienza ridisegni una nuova visione della vita. Sogno di un vecchio romantico rivoluzionario? Forse………………………………………………………………………………………………………………………. (La terza ed ultima verrà pubblicata il mese prossimo)

UNA LETTER@ PER SEVERINO Pubblichiamo questa mail arrivata in Redazione e destinata al signor Severino (vedi QC di febbraio). Il mittente vuole rimanere anonimo per “ timore di apparire invadente, ma soprattutto per la convinzione che è la vicenda di Alessandro che deve rimanere scolpita nelle nostre memorie e cuori”. Ci sono sembrate considerazioni da condividere con tutti i lettori. Ecco la lettera: Caro Severino, la tua storia pubblicata sulla Quarta Campana di Febbraio mi ha colpito a tal punto che, pur non conoscendoti, ho subito sentito il bisogno di scriverti. Anch’io sono un padre di famiglia, due figli maschi più grandi dei tuoi, un percorso di vita “magicamente” sofferto e un grosso temporale che minaccioso si avvicina all’orizzonte. Che bella immagine vedervi insieme mentre “imparate a fare i nodi e a risolvere i rebus”; io sono sempre stato negato per entrambi! Ma ogni tua parola e pensiero sono pervasi da comprensibile stanchezza anche quando descrivi i momenti più teneri del vostro percorso. Quanta tristezza poi in quel “non esistono altre persone al di fuori di noi quattro” e quanta amarezza per ciò che poteva essere della vostra vita coniugale e non è stato, ma che grande verità quando affermi di “.....essere stati privati di momenti felici ma risparmiati da una vita delusa”. Ti sono vicino sai come lo sono alla tua signora di cui non oso neanche immaginare le angosce. E tralascio le tue preoccupazioni per il futuro e le tue riflessioni sulla società che tu definisci “violenta e superficiale” e io più semplicemente “alla deriva". Non permettiamo che il dolore dell’anima prenda il sopravvento perché né la coscienza né la scienza possono nulla contro di esso e quando l’anima soffre, qualunque sia la causa, è la fine di tutto. E se la sofferenza fosse in realtà un mezzo o addirittura un dono per scoprire la verità nascosta?Difficile finanche pensare a una tale enormità. ”Perché proprio a me”, ”..cosa ho fatto di male da meritare tanto?”. Altre domande che tutti noi ci poniamo di fronte alla sofferenza. Forse perché siamo noi e non gli altri a essere più lontani dalla verità, o forse perché il Cielo riconosce in noi quella forza d’animo necessaria per sopportarla, forse, forse…..E quando la sofferenza colpisce gli innocenti, i bambini, i nostri figli? Che male, quali peccati possono aver fatto nella loro breve vita da meritare una tale punizione? Nessuno, eppure… Questa è forse la prova suprema, sopravvivere alla sofferenza dei nostri figli perché noi non ci si perda del tutto. Drammatico pur comprensibile, sarebbe allora perderci in

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cattivi pensieri, in maledizioni, lasciarci prendere dalla rabbia che sempre distrugge. Sarebbe come vanificare il loro sacrificio. Tutto forse ci è dato per capire la vita, per non buttarla via, per poi poter vivere serenamente quell’istante magico che tutti noi temiamo e dal quale non ci è possibile sfuggire. Una vita intera in un istante, l’istante nel quale si consuma la fine e l’inizio dell’anima. Una vita intera a tribolare per dare un senso a quell’istante unico? Ma che storia è questa? E se la croce che ci accompagna nei giorni bui della nostra vita terrena fosse in realtà la salvezza del più grande e incurabile dolore: il dolore dell’anima? E se imparassimo a non respingerla quando si presenta davanti e su di noi? E se nascondesse il vero senso della vita? Amarla è difficile, io stesso non l’amo. Ma non la odio. Con affetto [email protected]

SERATA CON DON ALFREDO FRANCESCUTTO

Andiamo in Terra Santa: un’occasione di testimonianza attuale sulla Terra visitata da Gesù. Il testimone era d’eccezione: don Alfredo Francescutto, guida autorizzata di T.S., appena tornato dalla sua centesima missione. Nonostante qualche difficoltà tecnica e le immagini un po’ obsolete, abbiamo veramente fatto un “viaggio virtuale” in quei luoghi. E’ stato gradito il piccolo dono che il buon relatore ha fatto a ciascuno.

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Il GRESTINO è stata una bella esperienza. E’ stato come essere su una grande nave: da soli non saremmo stati capaci di guidarla ma tutti insieme siamo stati un fantastico equipaggio capace di arrivare al porto, come è stato svelato con la mappa ricomposta all’ultimo giorno. La canzone del Grestino, cantata da tutti con una sola voce, diceva “Vivi al meglio di te stesso, svela i talenti in tuo possesso. Se arricchisci con l’Amore ogni legge che hai nel cuore, sarai libero, libero davvero!” E così, di domenica in domenica, in oratorio a Balbiano e a Colturano, abbiamo dato il “meglio di noi stessi” per scoprire che, in compagnia del Signore, si sta bene insieme pur essendo diversi.

L’ASSOCIAZIONE PROQUARTIANO propone per DOMENICA 20 aprile Dalle ore 16 alle ore 17: ABBAZIA DI VIBOLDONE “SOSTE TRA MUSICA, ARTE E PAROLA” a cura del gruppo Amici dell’Abbazia. Visita guidata all’abbazia con l’ascolto di musica e di brani biblici e letterari. Lidia Cremona: organo - “La Trinità”- Ingresso gratuito, mezzi di trasporto propri. Partenza da Quartiano alle ore 15 o ritrovo direttamente sul posto. Info e prenotazioni 3803277795 – 3339576335

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CLASSIFICA FANTAPRONOSTICO AGGIORNATA AL 22/03/2008

VAGHI BRUNO 131 GHISONI CLAUDIO 78 VISILCENKO ALESSANDRO 126 MARRA MIMMO 78 DASI 119 NALTI TERESIO 77 FORTELLI LAURA 117 MASSE’ DANIELE 74 NAZZARI PARIDE 108 BARALDO ANDREA 73 SAVOLDI BABY E PATTY 108 BERNORI DARIO 72 RAZZINI ALESSANDRO 101 NAZZARI E. – BORELLA A. 72 CATALDI ANGELO 99 COPOLLETTA ALESSIO 71 REBUSCINI GIORGIO 99 MADONINI ARTEMIO 71 BIANCHI ANGELO 98 BRUNAZZI ALESSANDRO 70 BRUSCAGIN GUIDO 98 SAVOLDI ERNESTO 70 PICCOLINI GIORGIO 96 BARALDO STEFANO 69 BRUNO STEFANO 93 BRUNO ANDREA 67 PIFFERI RENATO 93 ATTARDI ANDREA 64 SAVOLDI MAURIZIO 89 ROSSI GIAMBATTISTA 63 VISIELLO VINCENZO 87 PAGANI YARI 62 CAMPOLMI MARCO 83 RAZZINI A. – VICARDI SERGIO 58 BASSI SERGIO 82 FABBIANI DARIO 56 BARALDO GABRIELE 81 DOVERA MAX 51 MAZZADI ALESSANDRO 81 RAZZINI GINO 49 SALVATORI DELIO 81 REBUSTINI ROMANA 79 BUTTA PAOLO 78

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UN MOTORE A OLIO DI COLZA Edoardo Guzzeloni

Vi ho accennato nel precedente articolo al motore che funziona a olio di colza. Oggi vi vorrei spiegare la particolarità di questo motore. Si tratta sempre di un motore diesel, il quale anziché funzionare con la nafta funziona con carburanti ricavati da piante oleaginose, quali : colza, girasole e molte altre. L’utilizzo di questo

nuovo carburante si sta diffondendo sempre più, anche se non tutti lo sanno, perché è possibile ricavarlo da fonti rinnovabili a differenza dei carburanti tradizionali che oggi stanno scarseggiando. I motori per funzionare con olio vegetale devono subire delle piccole modifiche per poterli adattare alle caratteristiche di questi nuovi combustibili che sono meno liquidi di quelli tradizionali. Nei prossimi anni è probabile che una piccola quantità di oli vegetali vengano aggiunti alla normale nafta per l’autotrazione di uso comune anche se chi lo utilizzerà non è detto che venga a sapere di queste caratteristiche. Il trattore che ho visto funzionare con questo sistema era un John Deere 6920 con motore POWERTRACK appositamente modificato . N.B. La pianta non è commestibile ! ! ! ! !

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LE LETTURE DI GIULIA Giulia Zacchetti Cari lettori, inauguro questa rubrica con un recente romanzo francese molto premiato: “L’ELEGANZA DEL RICCIO”. La vicenda si svolge a Parigi ai giorni nostri. Le due protagoniste abitano entrambe in Rue de Grenelle, 7 in un palazzo dell’alta borghesia. Una è la cinquantenne Renée, portinaia dello stabile e autodidatta, l’altra è Paloma, dodicenne figlia di un deputato. Ambedue vivono in incognito. Renée infatti, per non attirare l’attenzione su di sé, nasconde a tutti la propria cultura, mantenendo vivo lo stereotipo della portinaia (grassa, ignorante, bisbetica, e teledipendente) ma appena ha un attimo di tempo libero si fionda in biblioteca, per rifornirsi di romanzi e saggi filosofici, o nei musei per contemplare la bellezza. Paloma, invece, è un piccolo genio ma preferisce apparire come una comune ragazzina. La giovane, inoltre, stanca della vita e delle ingiustizie che questa comporta, ha deciso di suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno e di incendiare il proprio appartamento. Le due donne si conoscono solo di vista ma l’arrivo di Monsieur Ozu, pensionato giapponese ricchissimo, le metterà in contatto, stravolgendo le loro vite. Commedia raffinata e simpatica con un finale a sorpresa, adatta ai giovani e adulti. E’ una lettura piacevole e non particolarmente impegnativa. L’Eleganza del riccio - Barbery Muriel 2007, 384 p., brossura – Editore E/O

PROSSIME ATTIVITA’ proposte dal Centro Sociale Anziani di Colturano

Domenica 6 Aprile – Festa di primavera presso la palestra comunale Paolo Econdi Venerdi 18 aprile – Festa dei compleanni Sabato 10 maggio – Gita :

ALBA e le LANGHE – Visita guidata alla città di Alba con sosta gastronomica. Pranzo con menù longarolo e pomeriggio con ballo e divertimento assicurato. Costo Euro 30,00 più trasporto (il prezzo del pullman dipenderà dal numero delle adesioni) Per info chiamare 333 8888470 (martedì-venerdi, 14/17)

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COLTURANO IN PILLOLE Daniela Cornelli Dal consiglio Comunale del 27 marzo 2008 Per motivi di tempo e spazio riporto solo alcuni passaggi di immediato interesse. Si ricorda che è possibile visionare il verbale della seduta del consiglio comunale presso l’albo pretorio del comune. Ici anno 2008 – Nessuna variazione apportata all’aliquota perciò: ICI prima casa 4 per mille con detrazione di euro 113,62 , aliquota ordinaria 7 per mille. Ricordiamo che la legge Finanziaria 2008 ha introdotto un’ulteriore detrazione per la prima casa pari all’1,33 per mille calcolato sulla base imponibile (fino ad un massimo di 200 euro che va a sommarsi alla detrazione prevista dal Comune) Riporto un esempio per calcolare l’ICI relativa ad un immobile adibito

ad ABITAZIONE PRINCIPALE tenendo conto sia della detrazione comunale sia della detrazione introdotta dalla legge Finanziaria

Rendita catastale

Euro 764,36

Rendita maggiorata

del 5% = Euro 802,58

Valore catastale (Euro 802,58 x 100)

Euro 80.258,00 Aliquota ICI prima casa Colturano, 4 per mille 80.258,00 x 4 : 1000 =

Euro 321,03

Totale ICI dovuta:

Euro 321,03 (A)

Detrazione comunale

Euro 113,62

APPLICAZIONE DETRAZIONE

FINANZIARIA 2008 Rendita catastale 764,36 x 100= 76.436

Detrazione pari all’1,33 per mille

76.436 x 1,33: 1000=

Euro 101,66

Totale detrazioni da applicare alla prima casa.

Euro 113,62+ Euro 101,66=

Euro 215,28 (B)

Totale imposta dovuta anno 2008 Euro 321,03 - (A)

Totale detrazioni Euro 215,28 = (B) IMPOSTA DA PAGARE 2008 Euro 105,75

Nell’esempio riportato il contribuente, grazie alla ulteriore detrazione introdotta dalla Finanziaria, beneficerà di un risparmio di Euro 101,66 rispetto al 2007 . Seguendo la tabella passo-passo è possibile ricavare il proprio conteggio ICI per l’ abitazione principale. Il punto 2 del consiglio comunale relativo all’ ICI 2008 è stato approvato a maggioranza (astenuto De Benedictis) Dalla relazione sul bilancio di previsione riportiamo qualche stralcio : PIAZZA E PONTE DI BALBIANO – I lavori dovrebbero partire a breve e termineranno, presumibilmente per fine autunno 2008 Durante i lavori le fermate dei bus verranno spostate sulla provinciale e per garantire ai pedoni un attraversamento in sicurezza, verranno posizionati due

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semafori a chiamata in corrispondenza degli ingressi di via Melegnano e via Roma (importo previsto Euro 15.000) PISTA CICLABILE CON DRESANO – Il progetto dovrebbe essere arrivato alla fase esecutiva ed entro il 2008 dovremmo avere il collegamento tanto sospirato. (Impegno per il comune di Colturano Euro 40.000) POLITICHE GIOVANILI – Sono stati stanziati in bilancio Euro 10.000 per promuovere progetti mirati per ragazzi in fascia d’età adolescenziale. CULTURA E TEMPO LIBERO- La biblioteca di Colturano entrerà nel circuito delle Biblioteche collegate al sistema Bibliotecario Milano Est (30 biblioteche) Stanziati 4.000 euro in più rispetto al 2007 per questo specifico intervento e per incrementare i fondi per iniziative culturali. Vi è anche in cantiere l’uscita, a breve, di un libro sulla storia del nostro Comune. MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO – Vengono stanziati 80.000 Euro suddivisi in tre anni per la manutenzione e cura del verde pubblico. Il bilancio di previsione è stato approvato a maggioranza (Astenuti: Meloni, Vigo, Meazza e De Benedictis)

FARMACIE DI TURNO MESE DI APRILE

1 – mar PAOLINI CARPIANO 16 – mer VERRI S.ZENONE 2 – mer BRUSA COLTURANO 17 – gio CAVALLI MELEGNANO 3 – giov CAVALLI MELEGNANO 18 – ven GELO DRESANO 4 – ven GIARDINO MELEGNANO 19 – sab GASPARI CERRO L. 5 – sab GASPARI CERRO L. 20 – dom GIARDINO MELEGNANO 6 – dom BALOCCO MELEGNANO 21 - lun PAOLINI CARPIANO 7 – lun COMUNALE VIZZOLO 22 – mar BRUSA COLTURANO 8 - mar VERRI S.ZENONE 23 – mer VERRI S.ZENONE 9 – mer PAOLINI CARPIANO 24 – gio GASPARI CERRO L. 10 – gio PETRINI MELEGNANO 25 – ven PETRINI MELEGNANO 11 – ven BRUSA COLTURANO 26 –sab GELO DRESANO 12 – sab GELO DRESANO 27 – dom PETRINI MELEGNANO 13 - dom CAVALLI MELEGNANO 28 – lun COMUNALE VIZZOLO 14 – lun COMUNALE VIZZOLO 29 – mar PAOLINI CARPIANO 15 - mar BALOCCO MELEGNANO 30 –mer BRUSA COLTURANO

Si ringrazia la Farmacia Brusa di Colturano per i dati forniti

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PETIZIONE PRO ADSL a COLTURANO A cura del Comitato Pro ADSL di

Colturano

• Cos’è l’ADSL : La tecnologia ADSL permette l’accesso a internet ad alta velocità . La velocità di trasmissione va dai 640 kb/secondo in su, a differenza delle linee tradizionali, che consentono velocità massime di 56 kb/secondo e delle isdn che arrivano fino a 128 kb/secondo. • I vantaggi dell’ADSL :velocità durante la navigazione e nello scaricamento dei dati; sicurezza di non avere bollette esorbitanti, dovute al reindirizzamento verso numerazioni speciali o truffaldine (internazionali,89xxxx,eccetera), conosciuti col nome tecnico dialer; economicità del costo di connessione: le innumerevoli offerte dei tanti gestori telefonici consentono di scegliere quella più adatta alle proprie esigenze; comodità di poter restare on-line senza tenere occupata la linea del telefono; home working, ovvero la possibilità di lavorare anche da casa; • Colturano e l'ADSL : Colturano è sprovvisto di linea ADSL; solo la frazione di Balbiano, in tutto il territorio comunale, è raggiunta da questa tecnologia. Tale situazione non è più sostenibile. L’ADSL è un diritto, non un privilegio di pochi. • Cosa chiediamo :che l’intero territorio comunale venga raggiunto dall’ADSL (cosa dovuta, in quanto il canone che tutti noi paghiamo serve sia per la manutenzione che per l’adeguamento degli impianti). Le firme raccolte, complete di nome, cognome, residenza e numero di utenza telefonica, sono la testimonianza di una forte necessità dei cittadini di essere raggiunti dall’ADSL e saranno inviate a Telecom Italia, al Ministero delle Telecomunicazioni, al garante delle telecomunicazioni ed alla Provincia di Milano. • Tu “Cittadino” di Colturano cosa puoi fare Tenuto conto che tale iniziativa potrà avere maggiore efficacia ove essa sia supportata da un congruo numero di potenziali utenti, che spingano l'operatore ad adeguare la rete telefonica esistente sul nostro territorio, se vuoi sostenere la petizione,(a oggi sono state raccolte circa 100 firme) che non comporta alcun impegno presente e futuro per il sottoscrittore, recati in Municipio, presso lo sportello anagrafe, dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle 12.00 ed aderisci all'iniziativa.

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A TEATRO INSIEME - PROSSIME USCITE

Domenica 27 aprile 2008

Gita in pullman alla Reggia di Venaria -(Torino)

Euro 16,00 a persona (la quota comprende: pullman, ingresso al parco, ingresso e visita alla reggia e ai giardini) – Ancora pochi posti disponibili, affrettarsi.

Martedì 29 Aprile 2008 (Prosa)

Teatro ALLE VIGNE - Lodi SEI BRILLANTI giornaliste novecento

con Paolo Poli Prenotazioni entro 20 aprile - Ingresso scontato Euro 17,00 –mezzi di

trasporto propri .

Domenica 18 maggio 2008 In mattinata

Visita guidata alla mostra CANOVA ALLA CORTE DEGLI ZAR

Palazzo Reale – Milano Disponibili 25 posti -Guida offerta dalla Biblioteca

Prenotazioni già in corso, affrettarsi.

fine GIUGNO – inizio LUGLIO (Lirica) ARENA DI VERONA - CARMEN o TOSCA

Biglietti settore non numerato D/E Euto 26,50, settori C/F) Euro 24,50. Riduzioni per iscritti AUSER, ACLI, ARCI, CRAL Aziendali ed over 60. Quota pullman da definire in base ai partecipanti. Comunicare al più presto il proprio interessamento.

Le prenotazioni si effettuano durante gli orari di apertura della Biblioteca ( tel: 0298170118- int.9). Le stesse si intenderanno confermate all’atto dell’avvenuto pagamento da effettuarsi in Biblioteca. Info anche al 333 9576335.

ORARI DI APERTURA DELLA BIBLIOTECA DI COLTURANO

Lunedì 10,30 - 12,30 Martedì 10 - 12 Giovedì 15 - 17 20,30 – 22,30 Sabato 10,30 - 12,30

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IL SORRISO DEI BAMBINI DI POTOSI’

Che bella sorpresa! I bambini e gli educatori del centro di Potosì (Bolivia) ci hanno mandato questa foto che vuole essere già un ringraziamento per quello che cercheremo di fare per loro con il BAGIUGATTOLO, il mercatino dell’11 maggio. Rinnoviamo l’invito a farci pervenire i lavori da mettere in vendita. Grazie a tutti.

Vi aspettiamo

alle biciclettate

del 25 aprile e 1° maggio!

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Quelli prima di me. don Paolo (continuazione – puntate precedenti sui n. 187,188,189,190,192,193, 194) Venerdì 15 dicembre 1865. A livello nazionale e mondiale la data non dice niente, ma per gli abitanti di Balbiano di fine ‘800, quel giorno deve essere rimasto impresso nella memoria per molto tempo. Era morto da pochi giorni il loro parroco e già avevano visto girare per le strade del paese una tonaca da prete indossata da una magra figura di soli ventisei anni, accompagnato dalla sorella, più giovane di lui e di professione cucitrice. Quel giovanissimo prete, fresco di ordinazione, era stato inviato a Balbiano in qualità di vicario spirituale, non ancora come parroco, ma quel 15 dicembre dovette convincere la mente di tutti i balbianini che in paese era arrivata una vera “furia pastorale”. In quel giorno, tutti gli abitanti di Balbiano, sentirono bussare alla porta e, venendo ad aprire, si trovarono innanzi quella giovane figura di prete con in mano un grosso registro, penna e calamaio. Egli bussò alla porta di tutti e tutti gli aprirono non solo la porta di casa, ma anche quella del loro cuore e gli lasciarono scrivere tutti i loro nomi, le loro età, la loro condizione sociale. Al tramonto di quel 15 dicembre, dopo aver completato ventidue pagine di quel registro, il nostro giovane prete scrisse sul frontespizio: “Avvertenza: Non trovasi alcuno stato d’anime regolare nell’Archivio parrocchiale degli anni precedenti. Per cui si credette bene formarne uno almeno per una certa norma di chi dirige questa parrocchia”. Non ancora nominato parroco, ma soltanto col titolo di vicario spirituale, quel prete aveva già desiderio di entrare nella “cura d’anime” partendo dalla conoscenza personale della gente della sua parrocchia. Quel prete era il nuovo parroco di Balbiano che avrebbe messo in fermento e in attività tutta la parrocchia per i prossimi trent’anni. Il suo nome era: don Giuseppe Bosoni. Originario di Carpiano era arrivato in paese con la sorella Rosa di ventidue anni e si era messo subito a contatto con la gente. Abitava già nella casa parrocchiale anche se non era stato ancora nominato parroco. Egli infatti si firma in tutti gli atti e registri della parrocchia di Balbiano, fino al gennaio del 1868, come “vicario spirituale”. La chiesa ambrosiana, di quei tempi, stava attraversando un periodo terribile e non aveva certo molto il tempo di occuparsi della nomina dei benefici vacanti tanto più che il nuovo governo piemontese continuava a mettere i bastoni tra le ruote ai cattolici. L’arcivescovo di Milano, mons. Paolo Ballerini, continuava a vivere in esilio presso il parroco di Vighizzolo mentre il suo vicario, mons. Caccia Dominioni, continuava ad essere messo sotto pressione dai ministri del regno sabaudo che lo costrinsero alfine a ritirarsi nella parrocchia di Cornate dove morì, sfinito e addolorato, il 4 ottobre del 1866. Nel marzo del 1867 l’arcivescovo Ballerini, mai giunto alla sede di Ambrogio, verrà promosso, e quindi allontanato, alla sede patriarcale di Antiochia e il 27 dello stesso mese, Pio IX elesse il nuovo arcivescovo nella persona di mons. Luigi Nazari di Calabiana, già da quattro anni vescovo di Casale Monferrato, uomo liberale e quindi ben visto dal governo piemontese. Questi entrò ufficialmente in Milano il 23 giugno del 1867 e si mise subito a regolare la diocesi da un punto di vista pastorale. (continua)

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CALENDARIO LITURGICO APRILE Balbiano Colturano 05 Sabato 15-16 SS. Confessioni

20.30 S. Messa prefestiva def. Massazzi e Suzzani

18-19 SS. Confessioni 19.00 S. Messa prefestiva def. Lorenzo, Edvige e Giuseppe

06 Domenica – III di Pasqua (Giornata dell’Università cattolica)

09.45 S. Messa pro populo 11.15 S. Messa pro populo

07 Lunedì – Memoria di s. Giovanni Battista de la Salle, sacerdote

17.00 S. Messa def. Bertolli Luigi

08 Martedì 20.30 S. Messa def. Umberto e Luigi

09 Mercoledì 17.00 S. Messa def. Fam. Locatelli

10 Giovedì 20.30 S. Messa def. Arioli Paola

11 Venerdì 17.00 S. Messa def. Pizzamiglio Angelo e Achille

12 Sabato 15-16 SS. Confessioni 20.30 S. Messa prefestiva def. Dora

18-19 SS. Confessioni 19.00 S. Messa prefestiva def. Barbieri Luciano

13 Domenica – IV di Pasqua (Giornata mondiale delle vocazioni)

09.45 S. Messa pro populo 11.15 S. Messa pro populo

14 Lunedì 17.00 S. Messa def. Eusebio Carlo

15 Martedì 20.30 S. Messa def. Angelo e Maria

16 Mercoledì 17.00 S. Messa def. Emilio, Renzo e Prassede

17 Giovedì 20.30 S. Messa def. Fam. Faccioli

18 Venerdì – Memoria di s. Galdino, vescovo

17.00 S. Messa def. Firmina e fam. Antognazza

19 Sabato 15-16 SS. Confessioni 20.30 S. Messa prefestiva def. Scanzano Franca

18-19 SS. Confessioni 19.00 S. Messa prefestiva def. Leonildo, Stefano, Lorenzo, Celestina, Vincenzo e Angelo

20 Domenica – V di Pasqua

09.45 S. Messa pro populo

11.15 S. Messa pro populo 15.00 Celebrazione del battesimo di: Massa Gioele e Lisi Matteo

21 Lunedì 09.45 S. Messa def. Fam. Quinzanini

22 Martedì 20.30 S. Messa def. Teodora 23 Mercoledì 17.00 S. Messa def. Luigi e

Umberto 24 Giovedì 20.30 S. Messa def. Anime

del Purgatorio

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25 Venerdì – Festa di s. Marco, evangelista

20.30 S. Messa def. Fam. Regazzoni-Dadda

26 Sabato 11.00 Matrimonio di Ionfrida Bruno e Comanzo Silvia 15-16 SS. Confessioni 20.30 S. Messa prefestiva def. Giuseppe e Maria

18-19 SS. Confessioni 19.00 S. Messa prefestiva def. Fam. Nalti

27 Domenica - V di Pasqua

09.45 S. Messa pro populo 15.00 Celebrazione del Battesimo di: Fargnoli Andrea e Sacchi Beatrice

11.15 S. Messa pro populo

28 Lunedì – Memoria di s. Gianna Beretta Molla

17.00 S. Messa def. Erminia e Luigi

29 Martedì – Festa di s. Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa

20.30 S. Messa def. Fam. Meschini (Legato)

30 Mercoledì 17.00 S. Messa def. Umberto e Luigi

MAGGIO

01 Giovedì 20.30 S. Messa def. Fam. Faccioli (Apertura mese di Maggio)

02 Venerdì - Memoria di s. Atanasio, vescovo

Comunione agli ammalati e anziani 20.30 S. Messa def. Scarpini Antonio

03 Sabato – Festa dei SS. Filippo e Giacomo, apostoli

15-16 SS. Confessioni 20.30 S. Messa prefestiva def. Mario e Claudio

18-19 SS. Confessioni 19.00 S. Messa prefestiva def. Lorenzo, Edvige e Giuseppe

04 Domenica – Solennità dell’Ascensione del Signore

09.45 S. Messa pro populo 11.15 S. Messa pro populo

Ricordiamo che sul sito internet trovate

il giornalino in formato PDF a colori e le foto delle varie

attività delle parrocchie e degli

oratori. www.quartacampana.it

La Quarta Campana – n. 195 aprile 2008

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Calendario pastorale

BALBIANO COLTURANO APRILE 05 Sabato Catechesi dopo Cresima 06 Domenica Catechesi ragazzi/e Catechesi ragazzi/e

Incontro genitori Cresima (Balbiano e Colturano) Laboratorio Creativo

08 Martedì Redazione de “La quarta campana”

12 Sabato Catechesi dopo Cresima 13 Domenica Catechesi ragazzi/e Catechesi ragazzi/e 19 Sabato Catechesi dopo Cresima 20 Domenica Catechesi ragazzi/e

Catechesi ragazzi/e Incontro genitori prima Confessione (Balbiano e Colturano) Laboratorio Creativo

24 Giovedì Incontro Lettori 26 Sabato Catechesi dopo Cresima 27 Domenica Catechesi ragazzi/e

Incontro genitori prima Comunione (Balbiano e Colturano)

Catechesi ragazzi/e Laboratorio Creativo

MAGGIO 03 Sabato Catechesi dopo Cresima

Incontro chierichetti

04 Domenica Catechesi ragazzi/e Catechesi ragazzi/e

CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL BATTESIMO Il sacramento del battesimo viene celebrato comunitariamente la penultima domenica di ogni mese a Colturano e l’ultima domenica di ogni mese a Balbiano. I genitori che desiderano celebrare il battesimo dei loro figli sono pregati di contattare il parroco almeno un mese prima della celebrazione. MAGGIO: a Colturano, DOMENICA 18 (ore 15.00) a Balbiano, DOMENICA 25 (ore 15.00) GIUGNO: a Colturano, DOMENICA 22 (ore 15.00) a Balbiano, DOMENICA 29 (ore 15.00)

C.& L. s.a.s. - Di Clemente Roberto & C. SANITARI RISCALDAMENTI CONDIZIONAMENTO

Balbiano di Colturano (Mi) Via 25 Aprile, 16 - Tel: 02 98170282 Cell. 338 9818474

La Quarta Campana – n. 195 aprile 2008

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RENDICONTO ECONOMICO AL 31/03/2008

BALBIANO (Parrocchia S. Giacomo Maggiore)

COLTURANO (Parrocchia S. Antonino Martire)

REDDITO REDDITO

Offerte messe feriali e festive

706,60

Offerte messe feriali e festive

488,17

Offerte varie per opere parrocchiali

405,00

Offerte varie per opere parrocchiali

200,00

Offerte per celebrazione messe

43,00

Offerte per celebrazioni messe

13,00

Abbonamenti a “La Quarta campana”

23,00

Abbonamenti a “La Quarta campana”

40,00

Giornali e riviste 24,50

Offerta per i fiori 285,00

Carità di Quaresima 257,36 Carità di Quaresima 155,45

TOTALE REDDITO 1.744,46 TOTALE REDDITO 896,62

SPESE SPESE

Remunerazioni e regalie 220,00 Remunerazioni e regalie 220,00

La Quarta Campana 100,00 La Quarta Campana 100,00

Culto 134,00 Culto 134,00

Utenze 128,59 Utenze

Messe binate 2° sem. ‘07 97,50 Messe binate 2° sem. ‘07 90,00

Fiori 405,00

TOTALE SPESE 1.085,09 TOTALE SPESE 544,00

REDDITO MENO SPESE + 659,37 REDDITO MENO SPESE + 352,62

SALDO AL 28/02/08 16.076,19 SALDO AL 28/02/08 21.206,37

SALDO CORRENTE 16.735,36 SALDO CORRENTE 21.558,99

ABBONAMENTO A “ LA QUARTA CAMPANA” Il giornalino viene distribuito a tutte le famiglie e

l’abbonamento è un semplice modo per dimostrare il concreto interesse per la propria parrocchia. L’abbonamento per il prossimo anno 2008 è

di Euro 6,00 e può essere versato direttamente al Parroco

La Quarta Campana – n. 195 aprile 2008

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LA PARROCCHIA DI S. GIACOMO MAGGIORE in BALBIANO

organizza

la 6ª edizione de

IL BAGIUGATTOLO mercatino dei lavori artigianali eseguiti dai

parrocchiani, che si terrà

DOMENICA 11 maggio 2008 in concomitanza con la festa della mamma

all’Oratorio di Balbiano

Il ricavato del mercatino sarà utilizzato per le necessità dell’oratorio e per continuare il nostro sostegno a distanza che abbiamo in atto con l’Associazione

Ai.Bi. (Amici dei Bambini) di Mezzano

(Stiamo aiutando i bambini di Potosì, la più alta città della Bolivia e del mondo,

a 4.020 metri di altitudine nella catena delle Ande www.amicideibambini.it/progetti/_bolivia.asp)

E’ già arrivato qualche lavoro (nonna Teresa, Adriana, Anna, Cristina, Letizia..) ma, come sempre, rinnoviamo l’appello a tutti perché si riesca ad allestire una

bella tavola di lavori da mettere in vendita: ricami, lavori a maglia e all’uncinetto, decoupage, patchwork, dipinti, cartonaggio, quello che più vi

piace fare. I lavori devono essere consegnati in parrocchia entro sabato 10 maggio.

L’invito è rivolto anche alle persone che non sono di Balbiano ma vogliono aderire all’iniziativa sia con lavori sia, naturalmente, visitando il mercatino.

Un grande grazie in anticipo a tutti. [email protected]