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L’economia della CampaniaStruttura e dinamica del sistema regionale di fronte alla crisi

Economia della Campania 2008 Rapporto CReAT, Napoli 11 marzo 2009

Giuseppe Leonello

Project Manager CReAT Città della Scienza

1. La crisi in atto

2. Gli andamenti strutturali dell’economia

Le componenti e gli attori del sistema e del mercato

L’economia della Campania

Struttura e dinamica del sistema regionale di fronte alla crisi - Economia della Campania 2008 Rapporto CReAT, Napoli 11 marzo 2009

3. Le componenti e gli attori del sistema e del mercato

4. Politiche anticrisi e politiche di sviluppo

Impieghi e Depositi (valori in milioni di €)

31.500

36.000

40.500

45.000

49.500

54.000

58.500

63.000

Impieghi dei residenti Depositi dei residenti

Industria (Impieghi) Altri settori (Impieghi)

La crisi in atto - 1.1

-

4.500

9.000

13.500

18.000

22.500

27.000

1/04 2/04 3/04 4/04 1/05 2/05 3/05 4/05 1/06 2/06 3/06 4/06 1/07 2/07 3/07 4/07 1/08 2/08 3/08

Famiglie consumatrici (Impieghi) Famiglie produttrici (Impieghi)


Tassi di crescita dei finanziamenti oltre il breve termine (erogazioni) - 2° e 3° trimestre 2008

-20

-10

0

Macchine eattrezzature

Fabbricati nonresidenziali

Acquisto diAbitazioni

Acquisto di Benidurevoli

Costruzioni eAltre

destinazioni TOTALE


-70

-60

-50

-40

-30


Andamento dei Fallimenti dichiarati (2000 = 1)

0,95

1,00

1,05

1,10

1,15

1,20

1,25

Campania

Italia

0,65

0,70

0,75

0,80

0,85

0,90

0,95

2000 2002 2004 2006 2008



Cassa Integrazione Ordinaria

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000 2007

2008

2009

0

500.000

1.000.000



Cassa Integrazione Straordinaria

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000 2007

2008

2009

0

500.000

1.000.000



Cassa Integrazione Ordinaria (dicembre ’08; gennaio-febbraio ‘09) nell’industria

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

2.000.000

dicembre

gennaio

febbraio


0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

Chimica Alimentari Meccaniche Metallurgiche Pelli e cuoio Minerali Trasporti Abbigliamento


Provvedimenti in deroga

1.500

2.000

2.500

0

500

1.000

CIGS 1.166 1.828 2.420

Mobilità 427 2.585 2.236

2006 2007 30/9/08



Andamento dei decreti di Cassa Integrazione per causale

Decreti di CIG emessi per anno e causale2006 2007 2008 01-02/09 Totale

Crisi aziendale 79 68 113 22 284Contratto di solidarietà 37 30 50 7 124Riorganizzazione aziendale 23 26 30 5 84Ristrutturazione 24 17 14 3 59Fallimento 13 14 6 2 35TOTALE 176 155 213 39 586TOTALE 176 155 213 39 586

Mesi di CIG concessi per anno e causale2006 2007 2008 01-02/09 Totale

Crisi aziendale 912 785 1.255 236 3.188 Contratto di solidarietà 439 339 499 88 1.365 Riorganizzazione aziendale 290 321 320 48 979 Ristrutturazione 276 227 177 42 722 Fallimento 142 151 66 19 378 TOTALE 2.059 1.823 2.317 433 6.632



Mesi concessi per “crisi aziendale” nell’ultimo trimestre del 2006, 2007 e 2008

80

85

90

mes

i

2006

2007

2008

263


65

70

75

ottobre novembre dicembre

mes

i

2008

202

200


1. La crisi in atto







PIL per abitante(EU27 = 100)

PIL per abitante(EU27 = 100)

271 Nord-Est (RO) 25 247 Lubuskie (PL) 46

270 Severozapaden (BG) 25 246 Kujawsko-Pomorskie (PL) 46

269 Severen tsentralen (BG) 27 245 Łódzkie (PL) 48

268 Yuzhen tsentralen (BG) 28 244 Zachodniopomorskie (PL) 48

267 d-Vest Oltenia (RO) 30 243 Guyane (FR) 49

266 Yugoiztochen (BG) 31 242 Stredné Slovensko 49

265 Severoiztochen (BG) 32 241 Pomorskie (PL) 51

264 Sud-Muntenia (RO) 32 240 Latvia 52

263 Sud-Est (RO) 33 239 Lithuania 55

262 Lubelskie (PL) 35 238 Śląskie (PL) 55

261 Podkarpackie (PL) 36 237 Wielkopolskie (PL) 55

La posizione della Campania tra le (271) regioni dell’UE

260 Nord-Vest (RO) 36 236 Dolnośląskie (PL) 56

259 Centru (RO) 38 235 Yugozapaden (BG) 57

258 Podlaskie (PL) 38 234 Közép Dunántúl (HU) 58

257 Warmi.sko-Mazurskie (PL) 40 233 Střední Morava (CZ) 60

256 Swietokrzyskie (PL) 40 232 Dytiki Ellada (GR) 60

255 Eszak-Alfold (HU) 40 231 Norte (PT) 60

254 Eszak-Magyarorszag (HU) 41 230 Anatoliki Makedonia, (GR) 61

253 Opolskie (PL) 42 229 Réunion (FR) 62

252 Del-Alfold (HU) 42 228 Západné Slovensko (SL) 63

251 Dél Dunántúl (HU) 43 227 Nyugat Dunántúl (HU) 64

250 Východné Slovensko 44 226 Moravskoslezsko (CZ) 65

249 Małopolskie (PL) 45 225 Centro (PT) 65

248 Vest (RO) 45 224 Campania (I) 66

Gli andamenti strutturali dell’economia 2.1


Prodotto Interno Lordo per Abitante (2007)

(Tassi medi annui di crescita (2000-2007) di Popolazione, Unità di Lavoro, Prodotto e Prezzi)

Mezzogiorno

Centro-Nord Popolazione (0,85%); Unità di Lavoro (1,12% ); Produttività (2,61% ); P rezzi (1,30)

Popolazione (0,15% ); Unità di Lavoro (0,63%); Produttività (2,84% ); Prezzi (1,31)

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.00020.000 22.000 24.000 26.000 28.000 30.000

Campania

Calabria Popolazione (-0,15% ); Unità di Lavoro (0,97% ); Produttività (2,58% ); Prezzi (1,3)

Popolazione (0,22%); Unità di Lavoro (0,63%); Produttività (3,01% ); Prezzi (1,32)



Le determinanti del livello di sviluppo comparato della Campania

� Crescita demografica consistente (popolazione)

� Debole incremento della base economica (unità di lavoro)

� Aumento sostenuto della produttività (prodotto per addetto)

� Più elevata crescita dei valori nominali (prezzi)



Tassi di crescita e Rapporti caratteristici dell’economia regionale

10,5%12,0%13,5%15,0%16,5%18,0%19,5%21,0%22,5%24,0%

Tasso di crescita del PIL Campania

Tasso di crescita del PIL Italia

Importazioni nette / PIL

PIL Campania / PIL Italia


-1,5%0,0%1,5%3,0%4,5%6,0%7,5%9,0%

10,5%

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

PIL Campania / PIL Italia

Tasso di crescita EU (27)


Valore Aggiunto e Consumi di Elettricità per usi produttivi (2000=1)

1,15

1,2

1,25

Valore Aggiunto

Consumi Elettrici

1,15

1,20

1,25

Valore Aggiunto

Consumi Elettrici

Campania Italia

1

1,05

1,1

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

1,00

1,05

1,10

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007



Incidenza sul PIL di Redditi e Trasferimenti erogati dal Settore Pubblico

Prestazioni assistenziali

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Spese di personale del Settore Pubblico

Previdenza e integrazioni salariali

Italia

Lombardia

Campania



1. La crisi in atto







La dinamica comparata di Valore Aggiunto e Unità di Lavoro nei settori industriali (2000-2006)

Alimentari

Metallurgia

Mezzi di trasporto

0,0%

1,0%

2,0%

3,0%

Tas

si d

i cre

scita

med

i an

nu

i del

le U

nità

di L

avor

o

Tessile abbigliamento

Pelli e cuoio

Carta e stampa

Chimiche

Minerali

Mezzi di trasporto

Legno e Altre manifatturiere

-4,0%

-3,0%

-2,0%

-1,0%

-2,5% -2,0% -1,5% -1,0% -0,5% 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0%

Tas

si d

i cre

scita

med

i an

nu

i del

le U

nità

di L

avor

o

Tassi di crescita medi annui del Valore Aggiunto

Le componenti e gli attori del sistema 3.1


La dinamica comparata di Valore Aggiunto e Lavoro nelle Costruzioni e nei Servizi (2000-2006)

Costruzioni

Alberghi e ristoranti

Trasporti e comunicazioni

Credito

Servizi privati

Sanità

Altri servizi pubblici

Servizi domestici

1,0%

2,0%

3,0%

4,0%

Tas

si d

i cre

scita

med

i an

nu

i del

le U

nità

di L

avor

o

Commercio

Credito

Pubblica amministrazione

Istruzione

-2,0%

-1,0%

0,0%

-2,0% -1,0% 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% 5,0%

Tas

si d

i cre

scita

med

i an

nu

i del

le U

nità

di L

avor

o

Tassi di crescita medi annui del Valore Aggiunto



Incidenza delle spese della Pubblica Amministrazione e del Settore Pubblico Allargato su PIL e Investimenti

40%

50%

60%

70%Spese correnti su PIL (PA)

Spese correnti su PIL (SPA)

Spese in conto capitale su Investimenti (PA)

Spese in conto capitale su Investimenti (SPA)

0%

10%

20%

30%

Campania Italia



1. La crisi in atto







1. Agire combinando più strumenti e più misure per:

• attenuare gli effetti della recessione su lavoro, redditi e imprese

• modificare il sistema di regole e di controllo del mercato dando priorità al “credito”

• sostenere la domanda

• riqualificare le condizioni “esterne” e le dotazioni “pubbliche” per lo sviluppo

2. Gestire in modo equilibrato le risorse disponibili (comunitarie, nazionali e regionali) per finanziare

Politiche anticrisi e politiche di sviluppo

2. Gestire in modo equilibrato le risorse disponibili (comunitarie, nazionali e regionali) per finanziare “ammortizzatori sociali” e “interventi strutturali”

3. Avviare una politica di spesa pubblica, concentrata e fattibile, per:

• stimolare l’economia (effetti di cantiere e domanda)

• potenziare e migliorare il capitale sociale (risultati a regime e offerta), attraverso:

� l’aumento di efficienza del settore pubblico e dei meccanismi amministrativi

� la più rigorosa selezione degli interventi e la ricerca degli investimenti a maggiore redditività, finanziaria ed economico-sociale


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