Leccinum carpini (R. Schulz.) · 2014. 12. 17. · Leccinum duriusculum (Schulz.) Singer Famiglia :...
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La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara
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� Leccinum carpini (R. Schulz.) M. Moser ex D.A. Reid.
Famiglia: Boletaceae
Sinonimi: Leccinum pseudoscabrum (Kallenb.) Sutara
Etimologia: Leccino è un nome utilizzato dal Micheli (1729) per indicare un boleto commestibile; la parola fa riferimento al leccio (Quercus ilex L.). Gray (1821) ha riutilizzato tale termine per denominare vari boleti che crescono in habitat differenti. L’epiteto carpinum fa riferimento all’habitat di crescita di questa specie, generalmente rintacciata sotto i carpini (Ostrya carpinifolia Scop., Carpinus betulus L.).
Nomi comuni: porcinello.
Nomi popolari liguri: //. Alta Valle del Vara: gambe grise.
Periodo di crescita: estivo-autunnale.
Caratteristiche morfologiche: cappello fino a 12 cm, spesso piccolo, molto ammaccato fino a quasi cerebriforme, duro, bruno spento con tonalità olivacee, fulve o giallastre. Imenio a tubuli e pori molto ventricosi, crema-gialli poi olivacei e imbrunenti. Gambo fino a 15x3 cm, gracile, annerente, con macchie squamose più o meno abbondanti, grigiastre poi brune e nere, spesso allineate. Carne pallida, virante al rosa-viola prima di annerire. Odore e sapore non significativi. Sporata bruno-tabacco.
Habitat: boschi misti con presenza di carpini e noccioli (Corylus avellana L.).
Normative per la raccolta e/o commercializzazione: specie ammessa al commercio sul territorio nazionale come fungo fresco (allegato I D.P.R. 376/95); ne è consentita la raccolta fino a un massimo di 3 kg a persona (art. 3, L.R. Liguria 27/2007).
Commestibilità: commestibile.
Utilizzazioni: si utilizza solo il cappello in quanto il gambo è tenace e fibroso. Si consumano dopo cottura e si conservano secchi (cfr. note etnomicologiche).
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Osservazioni: si differenzia dagli altri leccini per la sua cuticola corrugata; è forse il meno apprezzato per la sua carne che diventa subito molliccia.
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� Leccinum duriusculum (Schulz.) Singer
Famiglia: Boletaceae
Sinonimi: Leccinum aurantiacum subsp. duriusculum (Kalchbr. & Schulzer) Hlavàcek
Etimologia: Leccinum (cfr. Leccinum carpini), mentre l’epiteto specifico deriva dal lt. duriusculus, ‘alquanto duro’, con riferimento alla consistenzaua carne.
Nomi comuni: porcinello.
Nomi popolari liguri: //. Alta Valle del Vara: gambe grise.
Periodo di crescita: estivo-autunnale.
Caratteristiche morfologiche: cappello fino a 15 cm, martellato o fessurato, da bruno grigio-chiaro a caffellatte rossastro. Imenio
a tubuli e pori crema-grigi con sfumature rosa, poi cioccolata al contatto. Gambo fino a 20x5 cm, tarchiato, clavato, subradicante, da biancastro a grigio-bruno, coperto di fitte macchie brunastre. Carne dura, bianca, virante al rosa poi viola-grigio nel cappello, e un po’ al verde-blu nel gambo. Odore e sapore non significativi. Sporata bruno-tabacco.
Habitat: pioppete a pioppo bianco (Populus alba L.).
Normative per la raccolta e/o commercializzazione: specie ammessa al commercio sul territorio nazionale come fungo fresco (allegato I D.P.R. 376/95); ne è consentita la raccolta fino a un massimo di 3 kg a persona (art. 3, L.R. Liguria 27/2007).
Commestibilità: commestibile, anche se, secondo alcuni autori, può produrre sintomi gastrointestinali quando consumato crudo o non sufficientemente cotto.
Utilizzazioni: si utilizza solo il cappello, in quanto il gambo è tenace e fibroso. Si consumano dopo cottura e si conservano secchi (cfr. note etnomicologiche).
Osservazioni: la carne, annerente in questa specie, ritorna chiara dopo la cottura.
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Foto M. Poli
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