Paratubercolosi - IZSLER“Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis” • È il batterio...
Transcript of Paratubercolosi - IZSLER“Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis” • È il batterio...
Paratubercolosinell’allevamento
della bovina da latte
Conoscerla per combatterla
Ordine dei Medici Veterinari
della Provincia di Lodi
Sezione di LodiSezione di Piacenza
(CRN per la paratubercolosi)
Associazioneprovincialeallevatori
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RIC
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• È una malattia infettiva e contagiosa descritta per la prima volta in Germania da Johne e Frothingham nel 1895.
• Colpisce tutti i ruminanti domestici e selvatici.
• Gli animali giovani (soprattutto i vitelli neonati) sono particolarmente recettivi all’infezione.
• Il vitello si infetta per ingestione di alimenti e acqua contaminati, ma è possibile anche l’infezione in utero.
• Le feci di animali adulti infetti, il latte ed il colostro sono la principale fonte di infezione.
• Animali infetti, anche clinicamente sani, possono eliminare notevoli quantità di Map con le feci (fino a 1.000.000 per grammo).
• I primi sintomi di malattia compaiono generalmente in animali di oltre due anni e più frequentemente in
vicinanza del parto.
• I sintomi iniziano con scadimento delle condizioni generali, pelo ruvido e cute anelastica accompagnati da diminuzione della produzione lattea,
ipofertilità, anemia e febbre intermittente.
• Nella fase clinica conclamata compare una diarrea continua o intermittente, talora molto profusa, calo della produzione e dimagrimento progressivo fino
alla morte.
La paratubercolosi
Map “Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis”
• È il batterio responsabile della paratubercolosi.
• Si moltiplica solo nell’organismo degli animali recettivi.
• Non si moltiplica nell’ambiente ma può resistere diversi mesi nel letame e nell’acqua.
Per concessione di G. Vincenzoni - IZSVE
Per concessione di D. Pravettoni - UNIMI
Diffusione
Perdite economiche
• La paratubercolosi è diffusa in tutto il mondo.
• In Europa si stima che la Paratubercolosi colpisca oltre il 50% degli allevamenti bovini.
• In Francia, Germania, Olanda, Belgio e Danimarca sono attivi piani di controllo a livello nazionale o regionale.
Perdite stimate per ognicaso subclinico: 500 €
Perdite stimate per ognicaso clinico: 2.000 €
• Riduzione della produttività della mandria: l’effetto negativo sulla produzione lattea va dal 5% (fase iniziale subclinica) al 20% (fase clinica con diarrea).
• Riduzione dell’indice di conversione degli alimenti.
• Aumento della quota di riforma per casi clinici, patologie concomitanti e scarsa produttività.
• Diminuzione del valore commerciale degli animali infetti.
Percentuale di allevamenti bovini positivi in Europa(NielseN e TofT, 2009) > 40%
40% - 20%
< 20 %
non disponibile
Il test ELISA sul sangue (o sul latte) di tutti gli animali di età superiore a 24/36 mesi fornisce una foto-grafia completa sulla presenza/assenza dell’infezione. La percentuale di campioni positivi e il grado di positività (in S/P ELISA) indicano la gravità della situazione e le priorità per intervenire.In alternativa, campionare il sangue (o il latte) di un numero significativo di capi (almeno 30) con mag-giore probabilità di essere positivi (di età superiore a 3 anni, con Body Condition Score scadente, con sintomi clinici sospetti).
Test diagnostici
Come sapere se l‘allevamento è infetto?
Per i PreLievi, L’inTerPreTazione DegLi esiTi Dei TesT DiagnosTiCi e Per L’aPPLiCazione Di un Piano Di ConTroLLo rivoLgiTi a:
TesT eLisa
Con il latte di massa Con le feci ambientali
CoLTura / PCr
TesT eLisa
CoLTura / PCr
Campionare le feci degli animali dubbi e positivi
Campionare periodicamente il latte di massa Campionare le feci ambientali nei punti di maggior calpestio o dalla fossa dei liquami
Un risultato positivo del test ELISA sul latte di massa, della coltura o della PCR sulle feci ambientali è in-dicativo della presenza in stalla di un numero abbastanza elevato di animali infetti o di forti eliminatori di Map. Un risultato negativo, al contrario, non può essere interpretato come assenza della Paratuber-colosi nella mandria.
Con un campionamento individuale di sangue (o di latte)
in alternativa
Test diagnostici
Metodi inDireTTi
La diagnosi a supporto del controllo
Metodi DireTTisi basano sulla ricerca
degli anticorpi nel sangue o nel latte.si basano sulla messa in evidenza
nelle feci del MaP
eLisa
• Economico• Rapido
• Specifico• Specifico
• Rapido• Specifico
• Poco sensibile (15-45% nei casi subclinici, 85-90% nei casi clinici)
CoLTuraLe PCr
gestione sanitaria aziendale in relazione ai risultati di analisi
s/P eLisa
esiTo TesTinTervenTo
NEGATIVO
DUBBIO
POSITIVO DEBOLE
POSITIVO
FORTEMENTEPOSITIVO
NEGATIVA
ESCREZIONE BASSA
ESCREZIONEMODERATA
ESCREZIONE ALTA
ESCREZIONEMOLTO ALTA
Mantenere in allevamento e ricontrollare alla messa in asciutta
Mantenere in allevamento e ricontrollare al più presto
Non utilizzare il colostro e prevedere la riforma alla messa in asciutta
Non utilizzare il colostro e riformare il più presto possibile
Non utilizzare il colostro e riformare immediatamente
CoLTura FeCaLe
• veterinario di fiducia• azienda sanitaria Locale• istituto zooprofilattico sperimentale• Centro di referenza Paratubercolosi• associazione Provinciale allevatori
• Tempi molto lunghi di risposta (16 settim.)
• Costi elevati
• Costi elevati
Biosicurezza in azienda
in saLa ParTo Devi:
• Utilizzare aree separate per animali positivi e
negativi ai test.
• Far permanere le bovine solo per il periodo
strettamente necessario al parto.
• Garantire uno spazio di dimensioni adeguate.
• Garantire una buona igiene della lettiera,
da rinnovare dopo ogni parto.
• Isolare immediatamente il vitello dalla madre.
• Evitare l’utilizzo della sala parto come infermeria.
neLLa viTeLLaia Devi:
• Evitare il contatto diretto ed indiretto dei vitelli
con animali adulti e loro feci.
• Evitare la contaminazione fecale di alimenti ed
acqua, in particolare con feci di animali adulti.
• Evitare l’utilizzo di colostro e latte di vacche
positive ai test.
• Evitare l’utilizzo di colostro e latte in pool.
• Pastorizzare il latte di scarto se somministrato
ai vitelli.
L’ allevamento si infetta introducendo capi infetti
La diffusione in allevamento avviene soprattutto nelle prime settimane di vita dei vitelli
QuanDo aCQuisTi nuovi aniMaLi Devi:
• Conoscere la storia sanitaria e il livello di biosicurezza degli allevamenti di origine.
• Rivolgerti possibilmente ad allevamenti certificati o comunque controllati per paratubercolosi.
• Non acquistare soggetti positivi ai test diagnostici.
• Ricordare che un risultato negativo ai test non è attendibile nei soggetti al di sotto dei 2 anni.
• Valutare il rischio di contagio da parte di altre specie sensibili (ovini, caprini, ruminanti selvatici).
Per concessione di V. Casenzuola - UNIMI
Per concessione di D. Pravettoni - UNIMI
Biosicurezza in azienda
Contaminazione del latte
La prevenzione deve continuare anche
Per ridurre la contaminazione devi:
neLLa CorreTTa gesTione DeLLe Manze:• Suddividi gli animali per gruppi omogenei di età.• Evita il contatto diretto/indiretto con adulti e loro feci.• Non alimentare la rimonta con residui di mangiatoia di adulti.
neLLa CorreTTa gesTione DeLLe vaCChe e Dei Tori:• Isola ed elimina prima possibile gli animali con forma clinica.• Effettua test diagnostici periodici.• Fai partorire separatamente gli animali positivi ai test, ed eliminali entro i tempi prefissati.• Identifica le figlie delle vacche infette, gestendole come potenzialmente infette.• Gestisci correttamente gli abbeveratoi e cura l’igiene ambientale.
neL ConTroLLo Dei CoFaTTori: • Evita la somministrazione di foraggi su cui sia stato fatto spandimento di liquame/letame.• Utilizza attrezzature differenti per la pulizia degli ambienti e per la somministrazione di alimenti.• Evita ristagni di acqua, urine e liquami.• Prepara in modo corretto, dal punto di vista alimentare, le bovine al parto, evitando forzature alimentari,
errori, carenze.
• Raggiungere un livello di bassa prevalenza di animali infetti (< 5%).• Eliminare tutti i soggetti forti eliminatori di MAP con le feci
(esame colturale/PCR).• Garantire un elevato livello d’igiene della mammella utilizzando eventualmente test indicatori di contaminazione
fecale (conta della enterobatteriacee).• Effettuare periodicamente un monitoraggio sul latte di massa per la ricerca di Map.
Per concessione di D. Pravettoni - UNIMI
Per concessione di D. Pravettoni - UNIMI
La certificazioneil programma di certificazione attivo nelle province di Lodi e Milano
oBieTTivi:
• Qualificare sanitariamente e commercialmente l’allevamento indenne.
• Fornire garanzie sugli animali e sui prodotti venduti.
• Ridurre la probabilità di introdurre in azienda la paratubercolosi.
• Valorizzare gli allevamenti del territorio.
LiveLLo i
LiveLLo ii
LiveLLo iii
LiveLLo iv
ad un livello crescente di certificazione corrisponde una maggiore probabilità di indennità dell’allevamento
• Test ELISA negativo su 30 bovine > 36 mesi
• Esame colturale negativo su un campione ambientale di feci
• Test ELISA negativo su tutti gli animali > 36 mesi
• Esame colturale negativo su un campione ambientale di feci
• Esame colturale negativo su tutti gli animali > 36 mesi
• Test ELISA negativo su tutti gli animali > 36 mesi
• Esame colturale negativo su un campione ambientale di feci
ProBaBiLiTà > 85%
ProBaBiLiTà > 95%
ProBaBiLiTà > 98%
ProBaBiLiTà > 99%
reaLizzazione a Cura Di: Mario luiNi, NorMa arrigoNi, giaNluca BelleTTi e ValeNTiNa BeNedeTTi
ALLEVAMENTOINDENNE DA
paratubercolosi
Livello 2anno 2010
Per concessione di D. Pravettoni - UNIMI
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2 m
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