Le vetrate di Alfonso Borghi in S. Pio X a Reggio · Gli schizzi di bianco e blu scuro divido-no la...
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Le vetrate di Alfonso Borghi in S. Pio X a Reggio Le vetrate di Alfonso Borghi in S. Pio X a Reggio Le vetrate di Alfonso Borghi in S. Pio X a Reggio
A cura delle studentesse:
Basant Said, Valeria Esentato, Giulia Gulina
della classe 2 F
con l’insegnante Francesca Ferrari
La chiesa di San Pio X
Costruita negli anni ’60 la Chiesa di
San Pio X a Reggio Emilia, ha una
struttura essenziale.
In ossequio ai dettami del Concilio
Vaticano II l’assemblea dei fedeli
concelebra la liturgia
partecipandovi attivamente.
L’architettura si fa, in questa aula,
espressione tangibile della
partecipazione schierando i
fedeli ad arco attorno all’altare
La chiesa di San pio X ->
Nella pagina seguente l’aula
che diviene polo, non solo della
liturgia, ma anche di questa sorta di
abbraccio comunitario
dell’assemblea.
L’aula Liturgica
Le vetrate di Alfonso Borghi
Nel 2013 l’Ufficio Diocesano per i
Beni culturali ha incaricato l’artista
reggiano Alfonso Borghi di
impreziosire la chiesa realizzando il
progetto per nuove vetrate
policrome.
L’artista ha realizzato i bozzetti in
figura.
Ciascuno di essi tratta un tema
legato alla storia di questa chiesa.
Dietro l’altare la vetrata che reca il
ritratto di San Pio X ne evoca la
storia grazie ad elementi simbolici.
La vetrata del lato ovest ritrae ma-
dre Teresa di Calcutta, cui è dedi-
cata l’unità pastorale.
La vetrata della facciata è dedicata
alla Crocifissione ed alla
Resurrezione. La quarta vetrata ha
titolo “Maternità”.
I bozzetti di Borghi
Le vetrate tra arte e fede
La particolarità di queste opere
risiede nel fatto che la loro
originalità si fonde con i continui e
colti richiami alla tradizione
iconografica che ha ispirato le opere
antiche.
In questo percorso di studio siamo
andate alla ricerca di alcuni dei
rimandi delle opere di Borghi a ope-
re realizzate in terra reggiana in
diverse epoche.
Il colore nelle opere di Borghi diven-
ta un vero e proprio linguaggio che si
fa simbolo ed elemento narrativo.
Trovandosi la chiesa in ubicazione
tale da essere illuminata dal Sole da
tre direzioni, le vetrate gettano luce
colorata sulle pareti interne, confe-
rendo all’ambiente una particolare
atmosfera in cui il raccoglimento è
coadiuvato anche dalla luce diffusa.
La vetrata dedicata a San pio X
Maternità
Il tema della maternità nell’arte
cristiana si associa spesso alla vita
eterna, alla redenzione ed alla
creazione.
I colori scelti da Borghi richiamano
tutti questi temi.
L’artista in una sola vetrata, in una
sola composizione artistica riesce a
riassumere i temi della vita: la sua
creazione, la sua generazione, la
redenzione. La vetrata “Maternità”.
Nelle pagine seguenti alcuni
particolari della vetrata.
La Creazione
6Dio disse: «Sia un firmamento in mez-
zo alle acque per separare le acque
dalle acque».
Genesi 1, 6
Tutte le tonalità del blu e dell’azzurro
richiamano l’intenso momento della
creazione del cielo. Dio Padre dà forma
e senso alle acque che divide con il fir-
mamento: le acque al di sotto saranno i
mari e gli oceani e quelle al di sopra sa-
ranno la pioggia e la rugiada che scen-
dono dal cielo.
Il simbolo di Dio Padre
Il simbolo dell’ occhio proposto più vol-
te nella vetrata rimanda al simbolo con
il quale viene rappresentato sovente
Dio Padre: il Creatore che osserva le
sue creature e tutto conosce.
La luce e le tenebre
3Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4Dio vide che la luce era cosa buona e
Dio separò la luce dalle tenebre.
Genesi 1, 3-4
Gli schizzi di bianco e blu scuro divido-
no la vetrata in due emisferi ideali:
l’ordine cosmico dettato dalla potenza
creatrice di Dio, la separazione della
luce dalle tenebre la distinzione tra
bene e male sono qui evocate efficace-
mente con pochi gesti grafici.
La Madonna e la vita eterna
Il blu è anche il colore del vestito della
Madonna ai piedi della Croce.
Anche quando contempla il Figlio sulla
Croce, nel momento di più intenso dolo-
re, la Madonna rappresenta la vita che
Gesù porta sacrificandosi per redimere
i nostri peccati.
La Madonna con il Bambino
Il profilo della Madonna con il Bambino
è delineato da poche, incisive pennella-
te.
L’orlo del velo di Maria ha lo stesso co-
lore celeste di quello di Madre Teresa.
Come in una icona la figura della Madon-
na emerge da uno sfondo dorato: la na-
tura divina di questa maternità è dun-
que simboleggiata dal colore luminoso.
Il raggio dorato che unisce la figura
della Madonna al simbolo di Dio padre
ricorda il raggio di luce che si vede in
diverse rappresentazioni
dell’Annunciazione.
I colori del Pantocrator
8Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e
l’Omèga, Colui che è, che era e che vie-
ne, l’Onnipotente!
Apocalisse 1, 8
I colori predominanti nello sfondo sono
blu, azzurro e celeste.
Il blu è il colore solitamente associato
alla veste di Gesù Pantocratore, cioè di
Gesù che giudica le anime e dà la vita
eterna.
ResurrezioneResurrezioneResurrezione
Il cielo e la luce
La vetrata dedicata alla resurrezione di
Cristo presenta una complessa iconogra-
fia grafica e cromatica.
Quello che Borghi riesce a realizzare è
una immagine unica che narri gli eventi
dalla Crocifissione alla Resurrezione con
immagini profonde ma immediate. La
croce stilizzata è resa con pennellate e-
nergiche di nero e marrone tali da ri-
chiamare il legno.
<- La vetrata “Resurrezione”
Nelle pagine seguenti alcuni particolari
Lo sfondo è di nuovo dorato per enfa-
tizzare la sacralità della rappresenta-
zione. Pennellate di bianco ricordano du-
e venti opposti verificatisi. Pennellate
bianche circolari rimandano alle nubi
che si addensarono in cielo nel momento
della morte di Gesù.
Il colore bianco steso in modo da confe-
rire alla vetrata tale luminosità richia-
ma però la luce abbacinante che nella
notte della Resurrezione ha inondato il
giardino del sepolcro ed abbagliato i
soldati che facevano la guardia.
33Quando fu mezzogiorno, si fece buio
su tutta la terra fino alle tre del
pomeriggio.
Marco 15, 33
Una lunga tradizione artistica ci mostra
il cielo cupo in cui si addensano nuvole
scure.
In questa vetrata però riusciamo a co-
gliere dalle cromie del cielo sia il calare
delle nubi sia la luce che sta per squar-
ciarle.
38Il velo del tempio si squarciò in due,
da cima a fondo.
Marco 15, 38
Altra interpretazione di questo accura-
tissimo sfondo di volute bianche è che
rappresentino il velo del tempio che ce-
lava la stanza più sacra dove venivano
custodite le Scritture.
Il velo si squarcia quando Gesù muore,
simbolicamente la stanza più sacra si a-
pre a tutti e non è più riservata ai soli
sacerdoti e celata agli occhi dei fedeli.
Il rosso ed il bianco
Le volute cromatiche rosse e bianche ai
piedi della Croce richiamano ad elementi
iconografici diversi.
Il disegno può evocare due figura
accoccolate ai piedi della Croce
narrando del pianto della Madonna su
Gesù deposto.
Ai piedi della Croce
I colori rosso e bianco sono inoltre quelli
delle vesti di Gesù che vengono spartite
dai soldati ai piedi della Croce.
23I soldati poi, quando ebbero crocifisso
Gesù, presero le sue vesti, ne fecero
quattro parti – una per ciascun soldato – e
la tunica. Ma quella tunica era senza cuci-
ture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a
fondo. 24Perciò dissero tra loro: «Non
stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi
tocca»
Giovanni, 19; 23-24
La sofferenza e la Vita eterna
34Uno dei soldati con una lancia gli colpì
il fianco, e subito ne uscì sangue e ac-
qua.
Giovanni, 19, 34
Le pennellate rosse e bianche sulla Cro-
ce ci ricordano la ferita provocata a Ge-
sù dalla lancia del soldato romano.
L’artista riesce dunque a riassumere in
una sola immagine i simboli legati a tutti
gli eventi delle Passione di Gesù fino alla
Resurrezione.
Papa Pio X
La figura del papa santo si staglia
su uno sfondo dorato e blu.
Nella tradizione reggiana si
trovano altre vetrate attraverso
le quali una luce dorata illumina i
luoghi sacri: nella Cripta della
Cattedrale.
La vetrata dedicata a San pio X.
Nella pagine seguenti alcuni particolari.
Lo studio del cielo
Le lunghe pennellate celesti che solca-
no la vetrata ci ricordano lo studio del
cielo che il papa ha condotto durante la
sua vita, dai tempi dello studio
dell’astronomia alla cura della Specola
Vaticana.
Tale colore ricorda però anche il
distacco dai beni terreni che il papa ha
sempre dimostrato conducendo una
vita di rigorosa povertà e di attenzione
ai bene celesti.
L’impegno per la pace
Le gocce di colore rosso rimandano ad
uno degli impegni fondamentali del pon-
tificato di Pio X dispiegato
nell’avversare il conflitto europeo ini-
ziato nel 1914 e poi drammaticamente
sfociato in uno dei più rovinosi conflitti
dell’era moderna.
Madre Teresa
La figura di Madre Teresa viene
delineata da Borghi con pochi
tratti che ne definiscono il velo. I
colori dello sfondo ne narrano la
storia.
Il rosso è solitamente il colore as-
sociato al martirio. Rossa è la pia-
neta dei sacerdoti nelle celebra-
zioni in cui si ricorda il sacrificio
dei santi che hanno profuso il san-
gue per la fede.
La vetrata dedicata a Madre Teresa.
Nella pagina seguente un particolare.
Martirio significa testimonianza.
In questo senso sono martiri tutti i
testimoni della fede che hanno speso la
loro vita giorno dopo giorno al servizio
del messaggio cristiano.
Il valore di testimonianza dell’opera di
Madre Teresa viene evidenziato dalla
presenza del così intenso colore rosso.
Il blu che inonda la scena, ancora il blu
che richiama al Cielo, ci ricorda
l’eziologia di questa testimonianza.
Conclusioni
Ricercare insieme agli studenti i
significati intrinseci delle opere è
sempre un viaggio di scoperta e di
riflessione.
La scelta di trattare le opere
di Alfonso Borghi è motivata
dal fatto che tali opere hanno
offerto spunti diversi sui
quali riflettere.
Anche con i soli colori
l’artista riesce a comunicare
significati che completano e
approfondiscono quelli della
figurazione.
I colori della tradizione vengono
rielaborati e senza perdere il loro
significato originario sono riproposti
con nuova energia comunicativa.