LE VARIE FORME DI VIOLENZA: bullismo e cyberbullismo · 2019. 10. 18. · sono lesive...

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LE VARIE FORME DI VIOLENZA: bullismo e cyberbullismo Dott.ssa Flavia Ferrazzoli Psicologa/Psicoterapeuta

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LE VARIE FORME DI VIOLENZA: bullismo e cyberbullismo

Dott.ssa Flavia FerrazzoliPsicologa/Psicoterapeuta

CYBERBULLISMOAlcune linee guida

IL Cyberbullismo (o bullismo online) è il termine che indica atti di bullismo effettuati tramite mezzi elettronici come sms, blog, telefonini cellulari, video, siti web ecc..

CYBER-BULLISMO

Le azioni hanno sempre CONSEGUENZE REALI!!

I socialnetwork possono essere divertenti ma anche PERICOLOSI

Attenzione ai dati che si pubblicano!

CYBER-BULLISMO

SOCIAL NETWORK(rete sociale)

Insieme di individui collegati fra loro da

un qualche tipo di relazione.

SOCIAL NETWORK:limite o risorsa?

Potenzialità:- Promuove l'autoapertura- Velocizza le comunicazioni- Favorisce l'integrazione- Permette di acquisire rapidamente informazioniutili

SOCIAL NETWORK:limite o risorsa?

Il 43% manda messaggi con riferimento al sesso Il 41% vede immagini o video a sfondo sessuale e riceve

messaggi con contenuti di questo tipo Il 25% si scambia messaggi di questo tipo con gli amici Il 40% da il proprio numero a persone sconosciute Il 22% ha rapporti con persone sconosciute Il 76% è consapevole dei rischi

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SOCIAL NETWORKRisorsa o limite?

Rischi:

- Violazione della privacy- Grooming- Ciberbullismo- Anaffettività

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Per affrontare il socialnetwork in modo proficuo e uscirne vincitori occorre:RiconoscerloAccettarne il giocoViverne la solitudine

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Per affrontare il labirinto in modo proficuo e uscirne vincitori occorre:RiconoscerloAccettarne il giocoViverne la solitudine

SOCIAL NETWORKIl mito del labirinto

Teseo, per uscire dal labirinto,dovette sconfiggere il mostroaiutandosi con il famoso filo diArianna.

Così chi utilizza il social networkdovrebbe sempre mantenere unfilo diretto con il mondo realeaffinché possa tornarvi e nonperdersi in un mondo virtuale.

EFFETTI SOCIALI:

• INDIFFERENZA E ANAFFETTIVITA’

DIPENDENZA TECNOLOGICA• Profili social (FACEBOOK, WHATSAPP, TWITTER,

ASK, INSTAGRAM, SNAPCHAT, TELEGRAM,MESSENGER….)

• Smartphone, tablet• Videogiochi• Televisione

SOCIAL NETWORKCome proteggersi dai pericoli

• Non dare MAI per scontato che i contenutiinviati rimangano privati.• Riflettere sulla congruità delle informazioni.• Non inviare materiale che potrebbe poiprovocare disagio.• Considerare con chi si sta interagendo.• Niente rimane nell'anonimato.• Tutte le informazioni possono essere archiviatee conservate nel tempo.• Tenere presente che è facile creare falseidentità.

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CYBERSEXIl sesso e la sessualità sono gli aspetti piùricercati su Internet, e la soddisfazione diinteressi sessuali, è una delle attività piùcomuni. E’ largamente accessibile, disponibilenella privacy della propria casa, e anonimo.

SEXTING• E’ l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi,

video o immagini sessualmente esplicite inerenti lasessualità. Spesso sono realizzate con il telefonino evengono diffuse con lo stesso o attraverso siti, emailo chat.

• Tali immagini si diffondono in maniera incontrollata epossono creare seri problemi sia personali che legalialla persona ritratta. Sia la diffusione che ladetenzione di tale materiale costituisce reato

Carolina Picchio, la studentessa di 14 anni, che il 5 gennaio2013 si tolse la vita lanciandosi dalla finestra della suaabitazione di Novara, quartiere Sant’Agabio. Mesi prima,alcuni ragazzi dopo averla fatta bere, avevano mimato attisessuali nei suoi confronti, riprendendo le scene con ilcellulare e pubblicando tutto su un gruppo di Whats’App.La ragazza, bella, intelligente, sportiva e carismatica, trovòla sua pagina Facebook invasa di insulti. Era forte, Carolina.Ma quello era troppo anche per lei. E si gettò nel vuoto.Quella morte scosse la comunità e l’opinione pubblica. Espinse il padre, Paolo Picchio ad impegnarsi per raccogliereil messaggio lasciato dalla figlia:

“Le parole fanno più male delle botte”. Elena Ferrara,novarese, era l’insegnante di musica di Carolina allescuole medie di Oleggio. Oggi, eletta senatrice, è la primafirmataria della legge «a tutela dei minori per laprevenzione e il contrasto del fenomeno delcyberbullismo». «È un primo grande passo di civiltà –dice – lo dovevamo a Carolina e a tanti prima di lei. Ho unsolo rammarico: tutti, politica e società civile, ci siamomossi tardi, dovevamo farla prima».

Il 18 giugno, dopo quattro anni di lavoriparlamentari, entra ufficialmente invigore la legge 71/2017 contro ilcyberbullismo.

PRIMO:

Sarà direttamente il minore vittima di unsopruso on line a poter segnalare in modosemplice al sito o al social media il contenutooffensivo chiedendone, nei tempi fissati dallalegge stessa, la rimozione. Se non lo fa ilgestore, dopo opportune e tempestiveverifiche, lo farà il Garante della Privacy.

SECONDO:

Il “bullo cybernetico” viene convocato, insiemeai genitori, dal Questore che dà corso allaprocedura di ammonimento. Un “cartellinogiallo” che può portare il minore ad essereinserito in un percorso sociale o di messa allaprova.

TERZO:

Ogni scuola dovrà individuare tra i propri docentiun referente con il compito di coordinare leiniziative di prevenzione e contrasto. E per ilpersonale scolastico sono previsti corsi diformazione.

L’intento è quello di preferire percorsi riparatorie di reinserimento per i colpevoli, tenendoragazze e ragazzi fuori dal penale non perbuonismo, ma per poter recuperare i soggettiche sono in età evolutiva.

Per questo la norma prevede che i minori checompiano atti di cyberbullismo possano essereammoniti, come detto, dal Questore che puòanche decidere di inserirli in un percorso socialeo di messa alla prova, al fine appunto direcuperarli. Anche considerando come spessoproprio gli autori di atti di cyberbullismo sianostati a loro volta vittime di comportamentisimili».

Quando il Cyberbullismo/Bullismo è reato?

Praticamente sempre:- Insulti offese prese in giro → Ingiuria art. 594

C.P.- Voci diffamatorie, false accuse → diffamazione

art. 595 C.P.- Costringere a dare qualcosa → estorsione art.

629 C.P.- Minacce → minacce art 612 C.P.

Quando il Cyberbullismo/Bullismo è reato? • Impedire di muoversi liberamente → Violenza

privata art. 610 C.P.• Aggressioni e/o giochi violento →Percosse art.

581 C.P. • Lesioni personali → Lesioni art582 C.P.• Danneggiamento di cose altrui →

danneggiamento art 635 C.P.• Impossessarsi di cose altrui usando violenza →

rapina art 628 C.P.

Reati più diffusi sui social network:• Art. 494 C.P. →Sostituzione di Persona• Art. 595 C.P. → diffamazione• Art. 600 ter. C.P. → Scambio di immagini

perdopornografiche• Art. 609 undicies C.P. → adescamento• Art. 610 C.P. → violenza privata• Art. 612 bis C.P. → Atti persecutori• Legge 196 2003 → Tutela della Privacy

Sono punibili a querela di parte quei reati chevengono considerati dal legislatore meno gravi:furto semplice, ingiuria, diffamazione, percosse,lesione da cui derivi una malattia con prognosi diguarigione fino a 20 giorni.

REATI PERSEGUIBILI D’UFFICIO (a prescinderedalla volontà della vittima):

furto aggravato, rapina, estorsione, violenzaprivata, violenza sessuale, atti sessuali conpersona di età inferiore a 10 anni, minaccegravi, danneggiamento aggravato.

REATI PERSEGUIBILI DI UFFICIO• Maltrattamenti contro i familiari e conviventi

(art 572 c.p.): condotte NON occasionali che sono lesive dell’integrità fisica o psichica della persona

• Abuso dei mezzi di correzione (art.571 c.p.): infliggere al minore, in modo non occasionale, punizioni immotivate o che vanno al di là dei poteri educativi riconosciuti (il figlio va educato nel rispetto della sua personalità e senza soffocarne le sue potenzialità)

REATI SESSUALI• Qualunque attività sessuale anche senza

costrizione con minori di anni 10.• Attività sessuale con costrizione fisica o psic. o

abuso di autorità con minori di anni 14.• Attività sessuale con minore di anni 16 se chi la

agisce è il genitore, il di lui convivente, il tutore oaltra persona cui il minore sia affidato per ragionidi cura, istruzione vigilanza o custodia.

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La segnalazione assume un carattere diobbligatorietà (in caso di notizia di reato)qualora la persona o istituzione si trovi adesercitare una funzione di Pubblico Ufficiale odi Incaricato di Pubblico Servizio così comeavviene per gli insegnanti ed operatorisociosanitari del servizio pubblico

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OBBLIGHI LEGALIPubblico ufficiale: tutti coloro che svolgono un

pubblico servizio come dipendenti di una pubblica amministrazione

Dirigente, Insegnanti e psicopedagogisti all'interno dello scuola sono PUBBLICO UFFICIALE e se informati di atti violenti devono denunciare

Nel caso di segnalazione penale non si possono convocare i genitori ed informarli del sospetto di reato

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Gli operatori scolastici hanno quindi l’obbligo didenunciare all’autorità giudiziaria.

Nella segnalazione non devono essere contenutiapprofondimento o giudizi circa la veridicitàdelle eventuali affermazioni rese dal ragazzo ocirca la colpevolezza dell'adulto.

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REATI PERSEGUIBILI D'UFFICIO DA SEGNALARE OBBLIGATORIAMENTE

- Maltrattamenti contro i familiari o i conviventi(lesive dell'integrità fisica o psichica)

- Abuso di mezzi di correzione- Anche la diffusione di foto è considerato reato

d'ufficio

OBBLIGHI LEGALI

Qualora gli incaricati di un pubblico servizio o i pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni abbiano notizia di un reato perseguibile d'ufficio, devono inoltrare “senza ritardo” denuncia scritta al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria (art. 3 del C.P.P)

CHI SEGNALA?

• Qualsiasi persona o Istituzione che siapervenuta a conoscenza di una situazionelesiva o pericolosa per la salute fisica opsichica di un minore

• E’ obbligatoria se si esercita funzione diPubblico Ufficiale o di Incaricato di PubblicoServizio (dirigenti scolastici, insegnanti,medici, assistenti sociali)

A CHI SI SEGNALA?

• Al Servizio Sociale e /o alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni

• I pubblici ufficiali e gli Incaricati di Pubblico Servizio sono obbligati a seganalare al Tribunale Penale o alla polizia giudiziaria (commissariato di P.S.) i reati perseguibili d’ufficio

COME SEGNALARE

• QUANDO L’OPERATORE CHE RILEVA UNASITUAZIONE DI DISAGIO FA PARTE DI UNAISTITUZIONE O UNA ORGANIZZAZIONEPUBBLICA O PRIVATA, LA RESPONSABILITA’DELLA SEGNALAZIONE NON DEVE RICADEREIN TOTO SUL SINGOLO OPERATORE MADOVRA’ ESSERE ASSUNTA IN MODOCOLLEGIALE DALL’ISTITUZIONE STESSA.

LA MANCATA SEGNALAZIONE COSTITUISCE REATO DI

OMISSIONE IN ATTI DI UFFICIO(ART 328 C.P.)

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• Non è la natura umana responsabile dellaviolenza, ma l'ambiente e l'educazione

• Parlare e comunicare non sono la stessa cosa• Empatia e reciprocità• Educare alla responsabilità• Limiti regole e sanzioni come mezzo per

educare ai limiti della libertà

COSA FARE:RAGAZZI

Nei consigli della Polizia postale ai ragazzi: nonrispondere mai a messaggi provocatori, offensivi eminacciosi pubblicati sugli spazi web personali: letue risposte possono alimentare l’ossessione di chite li scrive.

COSA FARE:RAGAZZI

Segnala la persona come indesiderata all’amministratoredel sito che frequenti o allo staff di sicurezza e se questonon desiste dai comportamenti minacciosi, annota itempi e i luoghi virtuali degli atti persecutori, i contenutidei messaggi minatori e recati in un ufficio della poliziapostale per effettuare una denuncia.

Se le attenzioni virtuali di unapersona sul Web si fanno ripetitive,minacciose, ingiuriose, ocomportano la rivelazione pubblicadi immagini e contenuti personaliforse sei vittima di cyberstalking:segnala i comportamenti, latempistica dei contatti, i contenutidiffusi senza il tuo consenso al sitowww.commissariatodips.it in modoche esperti della materia possanoaiutarti a capire cosa fare.

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COME AIUTARE I RAGAZZI

• Partecipare• Comunicare• Ascoltare• Regolamentare • Vigilare

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PROMUOVERE UN DIBATTITO:

1) Cosa si prova quando si subiscono prepotenze?

2) Quali sono le conseguenze per un ragazzo vittima di prepotenze?

3) Cosa si può fare quando si subiscono prepotenze?

A SCUOLA:cosa fare?

Peer education

Mediazione volta alla gestione del conflitto

Gruppo di discussione

Role playing - Problem solving

Favorire lavoro di tipo cooperativo

Definire regole semplici e condivise

A SCUOLA:cosa fare?

Fermi nel condannare atti di violenza e sopraffazione

Osservare la classe

In presenza di atti di bullismo, segnalare sul registro, alle famiglie, al consiglio di classe e al Dirigente

VITTIMA autostima

assertività

(problem solving, coinvolgere nell’esprimere il proprio pensiero)

BULLO empatia

(mettersi nei panni degli altri con role playing, scarpe dell’altro, gioco del “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”)

PSICODRAMMALo psicodramma è una terapia di gruppo in cuipartecipanti si incontrano per esprimersi, oltre che aparole, attraverso l'azione spontanea e il gioco.Nasce negli anni Venti (1925), ad opera di unopsichiatra e sociologo di nazionalità rumena JacobMoreno (1889-1974).La convinzione che spinge Moreno a sviluppare latecnica psicodrammatica muove dall’assunto che dallaspontaneità nasce la creatività, la quale può essereconsiderata come un nuovo modo di dare una rispostaad un vecchio problema.

ROLE PLAYING

Il termine role playing viene usato per la prima voltadallo psicologo Jacob Levi Moreno; dopo aversperimentato nel 1921 il "teatro della spontaneità", nel1930 emigrò negli Stati Uniti dove mise a punto latecnica dello psicodramma, ancora oggi utilizzata inpsicoterapia: in questa il paziente recita, con l'aiuto dialcuni assistenti, un avvenimento del suo passato per luiconflittuale ove vi sia un antagonista, dopodiché i ruolis'invertono ed il paziente si trova a recitare la parte delproprio antagonista per cercare di capire ciò che il suoantagonista ha provato in quel momento.

PEER EDUCATIONLa Peer Education (letteralmente "Educazione traPari") indentifica una strategia educativa volta adattivare un processo spontaneo di passaggio diconoscenze, di emozioni e di esperienze da parte dialcuni membri di un gruppo ad altri membri di paristatus; un intervento che mette in moto un processodi comunicazione globale, caratterizzato daun’esperienza profonda ed intensa e da un forteatteggiamento di ricerca di autenticità e di sintoniatra i soggetti coinvolti.

Peer Education• E’ una strategia educativa volta ad attivare unprocesso naturale di passaggio di conoscenze,emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri diun gruppo ad altri membri di pari status.

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Destinatari

• Vengono considerati in modo completamente nuovo:non più utenti da istruire perché carenti diinformazioni, bensì soggetti portatori di risorse,conoscenze, capacità, potere di cambiamento.

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Peer Educator

Comunicazione paritaria(agenti di cambiamento).

Non viene assunta unafunzione autoritaria e di tipoformale.

Non sono giudicanti,rimangono parte del gruppo esono percepiti come unmodello positivo che stimolal’identificazione in un clima difiducia.

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CIRCLE TIMEÈ un gruppo di discussione centrato sul compito. Ilconduttore sollecita senza costringere chi non vuoleparlare, sostiene chi desidera esprimere le proprie idee,vigila che tutti abbiano l'opportunità di partecipare. Il suoatteggiamento verso i ragazzi è di autenticità eaccettazione, empatia ed ascolto attivo.Nel circle time si acquisisce la capacità di rispettare ilpensiero dell'altro pur esprimendo il proprio, di mediaretra più idee, di riconoscere un argomento, di rispettare iltempo degli altri, di non deridere idee o sentimenti diversidai propri, di stimolare chi ha difficoltà a parlare davanti apiù persone.

Circle time Consente agli alunni di

esprimersi e conoscersimeglio, valorizzando ledifferenze;

Facilita l’inclusione; Permette agli insegnanti di

conoscere meglio i propristudenti e la classe;

Può essere uno strumentodi prevenzione e gestionedella conflittualità.

Circle time Cadenzato e con un tempo stabilito Stabilire rituale di inizio e fine Decidere una modalità per prendere la parola e

regole condivise Insegnante facilitatore della comunicazione Ascolto attivo A tema o in base alle esigenze del gruppo Parlare o svolgere delle attività

L’obiettivo ultimo dell’uso del circle-time è facilitare lacooperazione fra tutti i membri del gruppo-classe, lacreazione di uno spazio in cui ciascuno è incluso echiamato a partecipare, sebbene con le propriemodalità e i propri tempi, in modo da soddisfare sia ilproprio bisogno di appartenenza che di individualità

Grazie...