Le tre caramelle

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Cari amici, 1.Leggendo sermoni di miei colleghi molto più quotati trovo spesso un afflato mistico, un richiamo profondo e toccante a vivere la fede in maniera autentica e mi sento talmente trasportato e coinvolto da sopportare insensatezze e baggianate teologiche. C’è però un punto su cui ogni mio tentativo conciliante di leggere cose non UU si scontra irrimediabilmente. La visione dell’uomo come un essere intimamente malvagio e peccaminoso. E’ una visione altamente contraddittoria poiché se si ammette lo Spirito in noi, e se si dà allo Spirito potere salvifico, è assurdo pensare che sia corrotto il luogo dove alberga lo Spirito. Eppure costoro mi direbbero non a torto “ma cavoletti di Bruxelles, guardati intorno, guerre, corruzione, stermini… vienimi a dire che l’uomo è buono….” 2. Io non contesto il dato di fatto che esistano tante, troppe teste di quiz nel mondo, contesto la diagnosi del fenomeno. Una volta si credeva che il moto apparente del sole sulla volta celeste fosse dovuto al moto reale del sole nello spazio. Galileo contestò questa interpretazione. Egli non contestò che il sole apparentemente sembri muoversi, semplicemente attribuì questo moto a qualcosa di differente dal moto reale, ossia

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Cari amici,

1.Leggendo sermoni di miei colleghi molto più quotati trovo spesso un afflato mistico, un richiamo profondo e toccante a vivere la fede in maniera autentica e mi sento talmente trasportato e coinvolto da sopportare insensatezze e baggianate teologiche. C’è però un punto su cui ogni mio tentativo conciliante di leggere cose non UU si scontra irrimediabilmente. La visione dell’uomo come un essere intimamente malvagio e peccaminoso. E’ una visione altamente contraddittoria poiché se si ammette lo Spirito in noi, e se si dà allo Spirito potere salvifico, è assurdo pensare che sia corrotto il luogo dove alberga lo Spirito. Eppure costoro mi direbbero non a torto “ma cavoletti di Bruxelles, guardati intorno, guerre, corruzione, stermini… vienimi a dire che l’uomo è buono….”2. Io non contesto il dato di fatto che esistano tante, troppe teste di quiz nel mondo, contesto la diagnosi del fenomeno. Una volta si credeva che il moto apparente del sole sulla volta celeste fosse dovuto al moto reale del sole nello spazio. Galileo contestò questa interpretazione. Egli non contestò che il sole apparentemente sembri muoversi, semplicemente attribuì questo moto a qualcosa di differente dal moto reale, ossia quello (non percepito, ma reale, dell’osservatore). Allo stesso modo, molto più modestamente, io non contesto la presenza di tante, troppe teste di quiz, né contesto la diagnosi, opponendomi fieramente alla dichiarazione di una natura umana corrotta.3. I fatti recenti mi han fatto sorgere l’esigenza/urgenza di riprendere l’argomento, cercando di spiegarlo nuovamente. Lo farò attraverso due metafore: quella del campo di fiori e quella del corpo umano. Immaginate un campo di fiori,

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bello, ordinato, sereno, rigoglioso… guardando il prato fiorito, direste che è intimamente malvagio? Non credo… ma immaginate di sbagliare concime, di potare per errore le gemme più promettenti e di partire per un viaggio e trascurarlo… . Al ritorno lo troverà imbruttito, pieno di erbacce e zone morte… Vi chiedo… perché è successo? E’ colpa del campo o del pigro coltivatore? Facciamo un’altra metafora: immaginate un atleta, sano, in forma, con gli addominali a tartaruga. Direste che il suo corpo è intimamente corrotto? Non credo. Immaginate però che questo atleta si trascuri, non si alleni, si rimpinzi di capitone e nutella (spero non insieme )… Dopo 5 anni diciamo che abbia preso 15 chili e sembri una palla. Di chi è la colpa? Del corpo che è intimamente corrotto o di chi non abbia saputo tenersi in salute? La stessa cosa con il male morale. Una natura nata buona, può guastarsi col tempo, le cattive frequentazioni, i cattivi esempi, la cattiva educazione, le cattive abitudini… soprattutto se rimane inerte rispetto alla propria vita e assorbe ciò che capita senza curarsi.4. Così è anche sul piano spirituale. Noi nasciamo con dei doni da sviluppare, ma poi… sta a noi scegliere del nostro potenziale. Vediamo velocemente gli errori più comuni:

La pigrizia: quando preferiamo far altro rispetto al dedicarci alla nostra vita spirituale

La disorganizzazione: quando non abbiamo ben chiare le nostre priorità e il tempo potenzialmente da dedicare allo Spirito viene assorbito da legittime preoccupazioni mondane

Le cattive scelte: quando ci circondiamo di gente e di dottrine che sentiamo aver perso la capacità di promuovere la nostra crescita spirituale… e l’elenco potrebbe continuare…

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5. Ma non vorrei che l’accento fosse posto sul come raggiungere la piena realizzazione spirituale, vorrei invece trarre insieme a voi le conseguenze di questo mio discorso.

Gli unitariani non credono che qualcuno nasca già dannato, piuttosto pensano ogni individuo dotato di un patrimonio potenziale spirituale che è compito di ciascuno sviluppare al meglio.

Questo fa sì che ciascuna persona che incontriamo sia buona di fatto? Tutt’altro. La probabilità che i fattori che abbiamo visto prima abbiamo ostacolato, impedito o danneggiato la crescita spirituale è piuttosto alta. La probabilità che, nel sistema socioculturale che viviamo, lo stile di vita che l’Altro adotta non sia in linea con il potenziale spirituale che possiede sono altissime. A rigore nessuno di noi, io men che meno, ha realizzato appieno il proprio potenziale. Possiamo vedere gli uomini profetici della seconda fonte UU e il Maestro Gesù della fonte giudeo cristiana come esempi di persone che si siano avvicinate a questa piena realizzazione, che resta l’obiettivo verso cui ciascuno di noi vuole tendere

Questa visione che abbiamo presentato, spiega anche come la metanoia, il cambiamento, la conversione siano sempre possibili ma non sempre probabili. Dobbiamo essere perfettamente consci che le conversioni da film di criminali incalliti restano per lo più roba da film e non possiamo attendercele con alta frequenza.

Quindi? Dobbiamo desistere dal rappresentare per l’altro una occasione di speranza e di riscatto spirituale? Tutt’altro!! Proprio come l’esempio del masso che abbiamo letto nostro compito è continuare a offrire il maggior numero di possibilità possibili a noi e al nostro prossimo per tutto il tempo che sarà possibile. Quando tutto sarà finito saranno Altri a

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giudicare, decretare è decidere, quello non è compito nostro

6. Da un punto di vista personale nostro compito è quello di riflettere costantemente sul nostro stile di vita e sulle nostre abitudini, riflettendo ogni giorno su quanto il comportamento che metto in atto mi avvicini alla realizzazione spirituale che desidero e su cosa io possa fare per migliorarlo. Sotto questo aspetto tre sono le esperienze che posso consigliare:

La preghiera/meditazione, come momento di riflessione su di sé, è molto utile per capire quotidianamente a che punto stiamo col percorso e quali siano i passi più opportuni da fare

Il servizio liturgico collettivo, come momento di supporto e di confronto reciproco.

Il curioso gioco delle 3 caramelle. Prendete tre caramelle. Mettetele la mattina nella tasca sinistra. Risolvetevi di fare durante la giornata 3 buone azioni, che abbiano per voi significato e che richiedano un certo impegno. Ogni volta che ne portate a termine una, passate una caramella dalla tasca sinistra a quella destra. Ogni volta che invece vi accorgete di comportarvi in maniera non adeguata, riportate la caramella dalla tasca destra a quella sinistra. Il vostro obiettivo deve essere quello di avere a fine giornata tutte le caramelle nella tasca destra. Provate, prima di giudicare

7. Da un punto di vista collettivo la mia azione deve essere chiara e costante:

In senso ecologico: come impegno per le minoranze

In campo solidale: come impegno a favore dei meno abbienti

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In campo sociale, impegnandomi a favore dell’integrazione dei discriminati

In campo educativo secolare e spirituale, impegnandomi a migliorare la mia cultura secolare e spirituale attraverso il lavoro col prossimo e l’educazione del prossimo

I risultati? Non saranno eccelsi, ma, come opportunamente ci ricorda la lettura che abbiamo fatto, non è quello il nostro compito

Allora facciamolo quest’uomo,rendendo per prima cosa noi stessiogni giorno sempre più simile ad essoNasè Adam  

ה ם  נעש� אד

AmenRob