Le strategie di studio (in)adeguate - Istituto Comprensivo n.1...
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Chi di noi non è mai scivolato in monologhi esortativi?
• Mi dispiace ammettere che anche questa verifica è andata male per la stragrande maggioranza di voi. E’da un po’ di tempo che vi comportate da fannulloni. Non prestate attenzione a quello che vi sto dicendo e non studiate affatto.Debbo ricordarvi che solo attraverso uno studio attento e continuo potete raggiungere determinati traguardi?Mi raccomando allora, impegnatevi nello studio.
studiate,studiate,studiate
Sala ricevimento docenti
La ringrazio signora per essere venuta all’incontro.Sentivo la necessità di parlare con urgenza di suo figlio.Come si sarà accorta Luigi non manca certo d’intelligenza.Quando vuole,infatti, sa rispondere in modo corretto ed esauriente.Il suo guaio-me lo consenta-è che non ha affatto voglia di studiare.In casi di questo tipo,la ricetta è una:
Studiare,studiare,studiare
E se invece dicessimo….
“Vediamo in che modo prendi appunti,qual è la tecnica che usi per comprendere ciò che stai studiando e per memorizzarla,in che modo riesci a rispondere a situazioni che ti sembrano monotone.”
OBIETTIVO
Far sì che l’alunno diventi attivo nel proprio percorso di apprendimento ,preparandolo e accompagnandolo nella difficile acquisizione/creazione di un metodo
Il comportamento di studio • Motivazione Comprensione/
• Memorizzazione
• Organizzazione Tipo di
personalità
Comportamento di studio
Fattori psicologici • Capacità di resistere alle frustrazioni
• Percezione di autoefficacia
• Attribuzione della responsabilità dei propri successi o insuccessi
Motivazione • La motivazione viene oggi considerata un complesso pattern
di elementi che nelle loro interazioni rendono conto dell'atteggiarsi dell'allievo nei confronti dell'apprendimento.
In generale, • quando si parla di allievi motivati o demotivati ci si riferisce
all'orientamento motivazionale, in cui giocano molti fattori e, in particolare, la "storia" di successi e insuccessi di ciascun individuo.
• Quando si parla di 'motivare gli allievi', ci si riferisce spesso alle modalità utilizzate per costruire un atteggiamento (stato motivazionale) positivo nei confronti di una specifica attività. I due aspetti sono tuttavia strettamente legati
gli studiosi sono concordi nell'individuare nella motivazione tre elementi fondamentali
1. gli obiettivi: per obiettivo si intende la rappresentazione mentale di un evento desiderato o da evitare; 2. le reazioni affettive che accompagnano i vari momenti del comportamento motivato, dalla consapevolezza dell'obiettivo (che può suscitare attrazione e interesse, oppure noia, paura, etc.) al successo o insuccesso di tale comportamento; 3. le percezioni, o aspettative, che l'individuo ha relativamente alla propria capacità di raggiungere l'obiettivo e alle risorse che l'ambiente gli offre. Tali percezioni sono influenzate dalle esperienze di successo e insuccesso, dall'atteggiamento dei genitori e insegnanti, dal clima della classe, e così via.
La percezione dell’autoefficacia
Le convinzioni di efficacia personale rivestono un ruolo fondamentale nell’autoregolazione della motivazione(Bandura)
Obiettivi Personali
Prestazione passata autoefficacia
Strategie analitiche prestazione
Processi motivazionali Tutti noi ci formiamo delle convinzioni intorno a ciò che
sappiamo fare,anticipiamo i risultati probabili di azioni future,in conseguenza ci poniamo degli obiettivi e pianifichiamo delle linee di azione per realizzare aspettative future cui attribuiamo importanza.La previsione si tramuta in una serie di incentivi e in azioni appropriate attraverso meccanismi di autoregolazione.
1. Quantità di impegno profuso
2. Durata della perseveranza dinanzi alle difficoltà
3. Capacità di ripresa dai fallimenti
Convinzioni degli studenti circa la propria efficacia intellettiva e di apprendimento
Quanto più forte è il senso di efficacia percepita,tanto meglio riescono nel perfezionamento delle proprie capacità intellettive.I dati delle ricerche dimostrano che bambini dotati di un alto senso di autoefficacia scolastica e autoregolatoria hanno un comportamento più prosociale,sono più popolari. Viceversa,il basso senso di autoefficacia è associato all’irascibilità emotiva,all’aggressività fisica e verbale
Consapevolezza dei processi cognitivi
Osservazione e autovalutazione delle proprie prestazioni
Bassa self-efficacy Non sono capace di eseguire e migliorare i compiti assegnatimi
Scarsa motivazione Non mi impegno,tanto è inutile
Nessun processo di autoregolazione applicato
Prestazioni di bassa qualità
QUESTIONARIO SULLE TEORIE DELL’INTELLIGENZA
1. La tua intelligenza è qualcosa di te che non puoi cambiare D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
2.Puoi imparare cose nuove,ma non puoi cambiare la tua intelligenza
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
3.Indipendentemente da quanta intelligenza tu abbia,puoi sempre cambiarne un po’
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
4.Quando impari cose nuove migliori la tua intelligenza D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
QUESTIONARIO SULLA FIDUCIA NELLA
PROPRIA INTELLIGENZA
1.Di solito penso di essere intelligente
Spesso dubito di essere intelligente
2. Quando a scuola si inizia un nuovo argomento sono sicuro di capirlo
3. Non ho fiducia nella mia capacità di imparare
ho fiducia nella mia capacità di imparare
Molto vero Un po’ vero
Molto vero Un po’ vero
Molto vero Un po’ vero
Questionario sugli obiettivi di apprendimento
1. I bei voti sono per me più importanti delle cose che imparo
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
2.Preferisco affrontare compiti difficili in cui posso imparare cose nuove piuttosto che compiti facili in cui sono sicuro di riuscire
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
3.Preferisco interrompere esercizi in cui non riesco anche se mi potrebbero servire
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
Questionario sugli obiettivi di apprendimento
4. E’ più importante per me imparare delle cose che prendere bei voti
D’accordo - Un po’ d’accordo- Un po’ contrario- Contrario
5. Mi piacciono i compiti: (scegline due segnando 1 vicino alla prima scelta e 2 alla seconda
scelta)
• Non troppo difficili,così riesco bene
• In cui imparo cose nuove,anche se rischio di sbagliare
• In cui riesco bene così posso dimostrare la mia bravura
• Non troppo facili,così imparo di più
Stile di attribuzione (Componente della motivazione)
Tendenza dell’allievo ad attribuire le cause dei propri successi e dei propri fallimenti a fattori interni(abilità,impegno,tenacia) o esterni(caso,fortuna,aiuti,pregiudizi)
Qualità dell’apprendimento.Atteggiamento assunto nei confronti dei vari compiti
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
(Leggi attentamente ed esprimi la tua opinione scrivendo 1 vicino alla frase che ti sembra più importante,2 vicino alla frase che è seconda in ordine di importanza.Non segnare nulla sulle altre frasi)
1.In un compito scritto di matematica sei riuscito a eseguire tutti i calcoli correttamente….
Perché è successo questo? • Sono stato fortunato • Ce l’ho messa tutta • Sono bravo • Era facile • Sono stato aiutato
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
2.Dovevi risolvere un problema ma non ci sei riuscito…
Perché è successo questo? • Era difficile
• Sono stato fortunato
• Non sono capace
• Non sono stato aiutato
• Non mi sono impegnato
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
3.Hai fatto il compito di italiano.Il tuo insegnante ti ha dato un buon voto…
Perché è successo questo? • Sono stato aiutato
• Sono stato fortunato
• Ce l’ho messa tutta
• Sono bravo in italiano
• Era facile
Questionario sulle attribuzioni(QCA)
4.Nei compiti a casa hai fatto molti errori……
• Perché è successo questo? • Non sono capace
• Sono stato sfortunato
• Non ho lavorato abbastanza
• Sono stato aiutato
• Era difficile
L’autoefficacia degli insegnanti Il compito di creare contesti ambientali favorevoli
all’apprendimento dipende in maniera considerevole dai docenti. I dati delle ricerche indicano che l’atmosfera delle aule scolastiche è in parte determinata dalle convinzioni degli insegnanti circa la propria efficacia didattica.
I docenti ,assillati da studenti che non ottengono buoni risultati scolastici ,se non hanno fiducia nella propria efficacia scivolano in una sorta di stress lavorativo cronico(burn out)generatore di ansia e depressione.Se invece,hanno un alto grado di efficacia percepita,gestiscono meglio lo stress scolastico impegnandosi nella soluzione dei problemi.
L’apprendimento delle materie scolastiche comincia a scuola
L’alunno porta a scuola le conoscenze pregresse che possiede apprese attraverso canali sensoriali(stile di apprendimento) e sistematizzate in base a un proprio stile cognitivo.
Stile di insegnamento
Stili di apprendimento
Modi tipici e stabili di una persona di percepire,elaborare,immagazzinare
e recuperare le informazioni
Attraverso un canale sensoriale • Visivo-verbale Visivo-non verbale
• Uditivo Cinestetico
Stili cognitivi Boscolo, Sternberg
Modalità di elaborazione dell’informazione.
Scelta delle strategie cognitive utilizzate per risolvere un compito che investe anche aspetti della personalità.Gli stili variano in relazione all’età,al compito da affrontare,delle circostanze.
Gli stili non sono innati ma si sviluppano nell’interazione con l’ambiente.
Ruolo fondamentale della scuola,nel senso che la scuola può contribuire a potenziare,sviluppare,arricchire gli stili cognitivi di uno studente.
Principali stili cognitivi
• Globale/analitico sistematico/intuitivo
• Verbale/visuale Impulsivo/riflessivo
• Dipendente dal campo Indipendente
• Convergente Divergente
Stile Globale/analitico Di fronte ad un compito nuovo, la persona
GLOBALE
si focalizza sull’aspetto generale e solo in un secondo momento entra nei particolari.
ANALITICO
Tende a percepire dettagli e in un secondo momento passa alla visione di insieme
STILE SISTEMATICO /INTUITIVO
SISTEMATICO
la persona procede in sequenza con analisi graduale delle diverse variabili
INTUITIVO
Formula un’ipotesi cercando di confermarla
STILE VERBALE/VISUALE
VERBALE la persona preferisce il codice
linguistico,procedendo con associazioni verbali
VISUALE
Utilizza immagini mentali,schemi,rappresentazioni grafiche
STILE IMPULSIVO/RIFLESSIVO
• Di fronte a compiti particolarmente complessi, il soggetto
IMPULSIVO Risponde rapidamente
RIFLESSIVO Ha tempi decisionali più lunghi,è più lento ed
accurato
STILE DIPENDENTE/INDIPENDENTE DAL
CAMPO
DIPENDENTE DAL CAMPO
La persona è fortemente influenzata da come è organizzato il contesto
INDIPENDENTE DAL CAMPO
Il soggetto è maggiormente autonomo non influenzato dal contesto
STILE CONVERGENTE/DIVERGENTE
STILE CONVERGENTE Il soggetto procede con logica,applica le
regole,esegue rigidamente le consegne
STILE DIVERGENTE
La persona procede in modo creativo,autonomo,generando diverse
risposte
Lo stile non è un’abilità cognitiva
• Nessuno di questi stili è positivo o negativo.
• sono tutti funzionali rispetto al compito che io debbo svolgere
Insegnamento interattivo
Stile cognitivo del docente e dell’alunno
Se c’è congruenza tra stile cognitivo del docente e dell’alunno, i risultati di questi saranno eccellenti ed in lui crescerà l’autostima,per cui si instaurerà un buon rapporto educativo, con grosso vantaggio dell’apprendimento.
Es. docente con stile verbalizzatore insegnerà a studiare facendo riassunti,sintesi verbali; lo studente verbalizzatore sarà gratificato dall’eseguire un compito in cui eccelle.
HELP!
Come fa un docente a tener conto degli stili di tutti gli alunni contemporaneamente?
E’impossibile Qualche soluzione con modalità metacognitiva
• Prendere consapevolezza del proprio stile
• Cercare di conoscere gli stili dei propri alunni e valorizzarli anche se non si condividono,invece di penalizzarli.
• Variare lo stile di insegnamento creando situazioni stimolo aderenti agli stili cognitivi della classe
Didattica metacognitiva
Lo studente è messo in condizione di autovalutare il
proprio stile,che il docente rispetterà. Il docente crea situazioni stimolo che sollecitano
l’allievo ad esercitarsi in compiti diversi e differenziati utilizzando altri stili,in quanto il proprio risulterebbe inadeguato.
PROVIAMO AD ESERCITARCI
ORGANIZZIAMO UNA SITUAZIONE TIPO
Processo di apprendimento
1. accesso alle informazioni
2. comprensione
3. elaborazione
4. memorizzazione
5. restituzione
Accesso alle informazioni attraverso i canali sensoriali
(stili di apprendimento)
Difficoltà che si possono incontrare a scuola
Disturbo di lettura/ Deficit Memoria a BreveTermine
STRATEGIE Altra modalità di accesso:canale
orale,visualizzazione Utilizzo degli indici testuali
Organizzatori Anticipati Gli organizzatori anticipati sono informazioni verbali o visive
fornite all’alunno prima del materiale da studiare (Ausubel) Essi contribuiscono ad attivare le conoscenze pregresse(che
cosa so di questo argomento?).a determinare un’organizzazione generale della codifica e del recupero
Indici testuali Parti di un libro che consentono l’accesso ai contenuti senza
passare dalla lettura dell’intero testo Didascalie,immagini,titoli dei paragrafi,parole-chiave
Aiutano a fissare i concetti in memoria visualizzandoli sul libro di testo
Comprensione Difficoltà che si possono incontrare
Disabilità,Disturbo di lettura, di controllo attentivo Le Strategie di
Semplificazione del testo attraverso riassunti,evidenziazione dei concetti centraliNon favoriscono il processo verso l’autonomia dell’allievo
Meglio utilizzare Indici testuali,conoscenze pregresse,segmentazione del testo,Priming
(lettura prima delle domande e poi del testo),individuazione di parole chiave nella domanda e la ricerca delle stesse nel testo,evidenziazione delle parti salienti del testo o delle parole-chiave
STILI DI INSEGNAMENTO CHE TENGANO CONTO DEGLI STILI DI APPRENDIMENTO
Rielaborazione e Selezione dell’informazione
L’apprendimento dei contenuti di un testo aldilà della comprensione specifica può incontrare difficoltà nel procedere in sequenzialità,soprattutto se vi è un deficit di MBT
Strategie Collegare le informazioni non in sequenza, ma in modo
globale mediante: • le mappe concettuali • La rappresentazione dei contenuti attraverso
immagini(schemi,vignette ecc.),
Memorizzazione
Se la rielaborazione dei contenuti è inficiata dalle difficoltà nel memorizzare nomi,date,definizioni,termini specifici a causa del deficit di Memoria a Breve Termine, del naming(denominazione rapida delle informazioni), si possono utilizzare
STRATEGIE • Organizzazione delle informazioni in Mappe e griglie • Associazioni delle informazioni con elementi familiari • Trasformare un’informazione complessa in una più semplice
attraverso i i mediatori(parole chiave) • strumenti compensativi per i DSA(l.170/2010): (Tabelle di grammatica,tavole delle formule,tavola
pitagorica)
Recupero dei contenuti
Se il recupero delle informazioni quando se ne ha bisogno comporta difficoltà
.che fare?……. • Ripetere ad alta voce con modalità integrativa,
legando i nuovi contenuti con le conoscenze pregresse
• Agevolare il recupero in memoria del lessico specifico attraverso le immagini
• Utilizzare le Mappe gerarchiche con domande-stimolo, frecce
Strategie di insegnamento efficaci Creare degli organizzatori anticipati per ogni materia
(De Beni)
STORIA
• Tempo
• Luogo
• Attività economica
• Organizzazione politica
• Cultura
• Relazioni con altri popoli
• Rapporti temporali
• Rapporti di causa-effetto
Geografia
• Elementi naturali
• Elementi umani
• Ambienti
• Localizzazione e distribuzione
• Trasformazioni naturali e umane nel corso del tempo
• Relazioni di causa-effetto
Strategie di insegnamento efficaci
L’uso degli organizzatori anticipati,insieme ai modi creativi di presentazione(video,immagini,riferimenti al testo ecc.) può essere una strategia valida per spiegare un argomento,tenendo conto dei diversi stili di apprendimento
Strategie di studio in classe
In merito ad un argomento il docente
• può far riflettere sugli indici testuali presenti in una determinata pagina del libro,per attivare conoscenze pregresse.
• Porre domande del tipo:come lo avete scoperto?dov’è la risposta?
• Attivare il brainstorming anche con l’aiuto delle LIM
Strategie di studio in classe Prendere appunti
Appunti strategici(scuola secondaria)
Prima della spiegazione
1. Qual è l’argomento di oggi?
2. Scrivi quello che sai di questo argomento
Durante la spiegazione
1. L’argomento di oggi è……
2. Scrivi 3-5 informazioni principali mentre il docente spiega
3. Vocaboli o termini nuovi
4. Descrivi brevemente come i concetti sono collegati
Al termine della spiegazione
Descrivi i 5 punti più importanti della lezione
Strategie di studio in classe Prendere appunti
Appunti guidati 1. Somiglianze tra….. A)………………………………… B)………………………………. 2.Differenze tra….. A)………………………………… B)………………………………. Strategie di soppravvivenza a) b) c)
Scheda operativa Osserva un testo di geografia e compila la
tabella
Concetti guida domanda esempio
Elementi naturali
Elementi umani
Localizzazione e distribuzione
Trasformazioni naturali e umane
MAPPE CONCETTUALI Rappresentazioni di concetti espressi in forma
sintetica(parole concetto)all’interno di una forma geometrica(nodo)collegati da frecce o linee che esplicitano la relazione tra loro
parole ponte parole ponte
titolo
sottotitolo sottotitolo
concetto concetto
sottoconcetti sottoconcetti
Funzioni delle mappe
• La struttura della mappa consente una efficace organizzazione delle conoscenze.
• Gli studenti con maggiori difficoltà sono spinti ad attivare un processo di decodifica dei messaggi verbale e alla loro codificazione in immagini,stimolando la rielaborazione personale dei concetti,anche di quelli astratti
Costruzione delle mappe • Allenare alla lettura e all’uso delle mappe
attraverso modelli competenti (confronto con mappe sviluppate da adulti o da compagni,utilizzo di software,modificare una mappa,colorarla)
• Costruire una mappa condivisa con il docente,individuando i punti salienti,utilizzando anche gli indici testuali e le immagini(alunni DSA)
Strategie di studio a casa
Come studi? Questionario di autovalutazione per gli
studenti della scuola secondaria (Meazzini,Soresi)
Osservazione di: Luogo,tempo,metodo,percezione di efficacia,attribuzione,motivazione
Strategie di studio a casa capacità organizzativa
Come può il docente aiutare gli allievi nella gestione di questo momento?
Aiutare a programmare il: • Dove • Come • Per quanto tempo • Cosa studiare • Con chi
Proviamo a ricordare Su cosa abbiamo lavorato • Come automotivarsi e resistere alle
frustrazioni collegate agli insuccessi
• Come favorire l’apprendimento
• Come organizzare lo studio(prendere appunti,elaborare mappe ecc.)
In un ‘ottica metacognitiva