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COLLI ORIENTALI DEL FRIULI LE STAGIONI E LE UVE2009

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COLLI ORIENTALI DEL FRIULI

LE STAGIONI E LE UVE2009

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Con il patrocinio di

Istituto Tecnico Agrario Statale Paolino d’Aquileia

ERSA FVG – Servizio Fitosanitario, Chimico–Agrario, Analisi e Certificazione

Con il contributo di

L.R. 5/2006 (SISSAR)

Consorzio Tutela Vini DOCColli Orientali del FriuliVia Candotti, 3 - 33043 Cividale del Friuli (UD)Tel. 0432 730129 / Fax 0432 702924www.colliorientali.com [email protected]

È vietata la riproduzione dei testi e dei materiali iconografici senza autorizzazione e citazione della fonte.

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a cura di

Giovanni Bigot Francesco Degano Paolo Sivilotti Lino Biasizzo

foto

Francesco DeganoPaolo Sivilotti Mariano Paladin

Conduzione degli studi e dei testi

Giovanni Bigot agronomo libero professionista Aspetti agrometeorologici, fitopatologici e vitivinicoli

Francesco Degano tecnico del consorzio colli orientali Aspetti agrometeorologici, fitopatologici e vitivinicoli

Paolo Sivilotti tecnico ersa fvg Aspetti agrometeorologici, fitopatologici e vitivinicoli

Lino Biasizzo libero professionista Aspetti agrometeorologici, fitopatologici e vitivinicoli

Ramon Persello enologo Aspetti agrometeorologici

Mariano Paladin direttore consorzio colli orientali Coordinamento e supervisione

Adriano Del Fabro giornalista Revisione testi

Elisabetta Minetto trad.&co. Traduzioni

Andrea Cicogna arpa osmer Dati meteo

LE STAGIONI E LE UVE 2009COLLI ORIENTALI DEL FRIULI

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L’annata viticola appena trascorsa ha sottolineato l’importanza della presenza di un gruppo tecnico organizzato e presente sul territorio. Grazie ad una reale e continua collaborazione con i soggetti e gli Enti operanti nel settore come l’Ersa, gli Uffici Tecnici della Regione Friuli Venezia Giulia e l’Università di Udine si può offrire un servizio efficace e puntuale alle aziende. Il gruppo tecnico sta seguendo da anni dei progetti mirati al miglioramento della qualità delle uve con prove agronomiche sulle diverse varietà coltivate proseguendo, con una seconda fase, lo studio sulla varietà Sauvignon. Stiamo continuando, inoltre, con lusinghieri risultati, nello sviluppo del progetto sul recupero dei vecchi vigneti in collaborazione con il dipartimento di Biologia applicata alla difesa delle piante dell’Università di Udine e con il contributo del Professor Carlo Petrussi. Tali ricerche non sarebbero possibili senza la più completa ed ampia disponibilità e collaborazione da parte delle aziende associate che partecipano sempre con vivo interesse alle prove in campo. Un ringraziamento ed una menzione speciale vada all’Istituto Tecnico Agrario Statale “Paolino d’Aquileia” con il quale, già da tre anni, stiamo collaborando attivamente con l’ausilio dei suoi laboratori al fine di effettuare, con estrema professionalità e certezza, le analisi chimiche sulle uve. Tale sinergia è stata rafforzata con l’organizzazione di stages rivolti a studenti dell’Istituto stesso. Un sincero ringraziamento per l’impegno altamente professionale, nei confronti del nostro Consorzio, vada al dottor Paolo Sivilotti, al dottor Giovanni Bigot, all’enologo Ramon Persello, al dottor Francesco Degano, al dottor Lino Biasizzo oltre al direttore Mariano Paladin che compongono lo staff tecnico, unitamente alle componenti dello staff promozione e comunicazione, Lucia Fabris e Sabrina Costantini.

consorzio tutela vini d.o.c. “colli orientali del friuli”

il presidente

Pierluigi Comelli

P re s e n t a z i o n e

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Le stagioni e le uve 2009 riassume ancora un’altra annata viticola dei Colli Orientali del Friuli. Dopo la stagione 2008, densa di difficoltà legate alla forte pressione fitopatologica, nel 2009 la situazione, al contrario, è stata favorevole. Parte bene e finisce meglio quest’annata per le aziende e per il Consorzio di Tutela DOC Colli Orientali del Friuli. Inizia un nuovo progetto sulla tipicità del Sauvignon che consiste nel monitoraggio di quasi 100 vigneti, con uno studio approfondito sulla vigoria tramite un’indice oramai consolidato, l’NDVI (normalized difference vegetation index), sulla qualità dei mosti e sull’analisi sensoriale dei vini. Il 2009 vede anche nascere una collaborazione con l’ERSA per l’ottimizzazione di un protocollo per l’induzione della muffa nobile in fruttaio su uve Tocai friulano e Verduzzo di Ramandolo. Per ottimizzare le strategie di difesa, lo staff tecnico ha diversificato i bollettini di lotta in relazione alle peculiarità territoriali utilizzando i dati meteo delle centraline di riferimento. Questo ha permesso di dare delle informazioni più mirate e precise ai viticoltori e ai tecnici.

Giovanni Bigot responsabile assistenza tecnica colli orientali del friuli

P re m e s s a

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12 13P re s e n t a z i o n e

P re m e s s a

S u p e r f i c i e p ro d u z i o n e

A n d a m e n t o c l i m a t i c o

Sv i l u p p o ve g e t a t i vo

S i t u a z i o n e f i t o p a t o l o g i c a

D a t i q u a n t i t a t i v i / R i l i ev i e a n a l i s i

D a t i q u a l i t a t i v i / R i l i ev i e a n a l i s i

C o n c l u s i o n i / C o n c l u s i o n s

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SUPERFICI E PRODUZIONE

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La superficie totale dichiarata a DOC, nel 2008, si è attestata sui 2.036 ettari contro i 2.201 del 2007, con una diminuzione complessiva media del 7%. Come si evince dalla tabella, le diminuzioni più evidenti sono state, per ciò che riguarda le uve a bacca nera, il Merlot e i Cabernet, mentre, per le uve a bacca bianca, il Pinot bianco e il Verduzzo friulano.* i dati rappresentano la superficie doc utilizzata per ogni vitigno

La produzione dichiarata ha risentito della difficoltosa annata sotto l’aspetto fitopatologico. Gli ettolitri dichiarati a DOC hanno visto un calo nel 2008, rispetto al 2007, del 13%. La quantità di vino rivendicata infatti è passata da un valore di 110.559 hl del 2007, a un totale di 95.693 hl nel 2008. * i dati rappresentano la produzione in hl doc rivendicati

S U P E R F I C I E D I C H I A R ATA A D O C 2 0 0 8 P RO D U Z I O N E D I C H I A R ATA A D O C 2 0 0 8

SUPERFICIE DICHIARATA (Ha)

Vitigno 2005 2006 2005-2006 2007 2006-2007 2008 2007-2008

VARIAZIONE % VARIAZIONE % VARIAZIONE %

Tocai friulano 307 325 6% 325 0% 308 -5%

Merlot 326 349 7% 336 -4% 298 -11%

Pinot grigio 227 240 6% 228 -5% 223 -2%

Sauvignon 223 221 -1% 223 1% 216 -3%

Cabernet franc 174 185 6% 181 -2% 161 -11%

Refosco dal p.r. 154 166 8% 164 -1% 165 1%

Chardonnay 111 118 6% 121 3% 110 -9%

Ribolla gialla 70 81 16% 89 10% 83 -7%

Schioppettino 63 76 21% 80 5% 80 0%

Cabernet Sauvignon 86 90 5% 88 -2% 70 -20%

Verduzzo friulano 127 72 -43% 71 -1% 62 -13%

Picolit 58 65 12% 63 -3% 62 -2%

Pignolo 40 46 15% 48 4% 51 6%

Pinot bianco 63 60 -5% 53 -12% 47 -11%

Bianco 19 19 0% 48 153% 26 -46%

Pinot nero 20 21 5% 20 -5% 20 0%

Rosso 6 11 83% 19 73% 18 -5%

Riesling 13 16 23% 16 0% 11 -31%

Malvasia 9 10 11% 11 10% 10 -9%

Traminer 5 7 40% 7 0% 8 14%

Tazzelenghe 3 4 33% 4 0% 4 0%

Refosco nostrano 3 3 0% 3 0%

TOTALE 2104 2185 4% 2198 1% 2036 -7%

PRODUZIONE DICHIARATA (vino prodotto in hL)

Vitigno 2005 2006 2005-2006 2007 2006-2007 2008 2007-2008

VARIAZIONE % VARIAZIONE % VARIAZIONE %

Tocai friulano 10951 15073 38% 17050 13% 15333 -10%

Pinot grigio 11250 11581 3% 13333 15% 13578 2%

Merlot 14451 14083 -3% 17275 23% 12501 -28%

Sauvignon 9560 8938 -7% 10674 19% 10250 -4%

Cabernet franc 9184 9532 -4% 10545 11% 8508 -19%

Refosco dal p.r. 6995 7845 12% 8677 11% 7752 -11%

Ribolla gialla 3906 4669 20% 5561 19% 5433 -2%

Chardonnay 4967 5073 2% 6007 18% 4603 -23%

Schioppettino 3042 3620 19% 3807 5% 3677 -3%

Verduzzo friulano 3076 3170 3% 3574 13% 2886 -19%

Cabernet Sauvignon 3610 3410 -6% 4335 27% 2940 -32%

Pinot bianco 2088 2099 1% 2550 21% 2183 -14%

Pignolo 1339 1444 8% 2008 39% 1669 -17%

Pinot nero 735 841 14% 905 8% 826 -9%

Picolit 1033 962 -7% 939 -2% 802 -15%

Bianco 346 740 114% 872 18% 675 -23%

Rosso 158 288 82% 457 59% 508 11%

Traminer 352 388 10% 446 15% 501 12%

Riesling 641 630 -2% 752 19% 427 -43%

Malvasia 350 328 -6% 442 35% 392 -11%

Tazzelenghe 136 176 29% 186 6% 146 -22%

Refosco nostrano 126 164 30% 103 -37%

TOTALE 90808 95016 5% 110559 16% 95693 -13%

Merlot 14,6%

Tocai friulano 15,1%

Pinot grigio 10,9%

Sauvignon 10,6%Cabernet franc 7,9%

Refosco dal p.r. 8,1%

Verduzzo 3,1%

Chardonnay 5,4%

Cabernet Sauvignon 3,4%

Pinot bianco 2,3%

Ribolla gialla 4,1%

Picolit 3,0%

Schioppettino 3,9%Pignolo 2,5%

Altri 4,9%

2036 Ha100%

Merlot 13,1%

Tocai friulano 16,0%

Pinot grigio 14,2%

Sauvignon 10,7%Cabernet franc 8,9%

Refosco dal p.r. 8,1%

Verduzzo 3,0%

Chardonnay 4,8%

Cabernet Sauvignon 3,1%

Pinot bianco 2,3%

Ribolla gialla 5,7%

Picolit 0,8%

Schioppettino 3,8%Pignolo 1,7%

Altri 3,7%

95693 hL100%

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ANDAMENTO CLIMATICO

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La seguente analisi dell’andamento meteorologico del territorio COF, prende in considerazione i dati di temperatura e piovosità forniti dalla rete di centraline utilizzate dal gruppo di assistenza tecnica del Consorzio di tutela. Le stazioni meteorologiche, distribuite uniformemente sul territorio, rilevano a intervalli di tempo determinati, i dati meteo che vengono periodicamente scaricati ed elaborati. Le stazioni sono complessivamente dieci e sono site in località Ramandolo, Savorgnano del Torre, Spessa, Sottomonte (Buttrio), Rocca Bernarda (Ipplis), Dolegnano (regionali); Prepotto e Manzano (protezione civile); Faedis e Cividale (ARPA-Osmer FVG).

Fre q u e n z a d e l l e p i o g g e Il numero di giorni con pioggia è stato maggiore, rispetto alle altre zone, per la stazione di Ramandolo, prossima all’arco alpino, mentre è simile per le stazioni di Spessa e Dolegnano che sono a una distanza maggiore, circa 20 km, dalle montagne. Giugno è stato il mese con più eventi piovosi (7) superando di 1 giorno lo storico ‘97 – ’08; mentre il mese di maggio è stato quello con meno eventi piovosi, solo 2, ovvero 4 in meno dello storico. Nella stagione 2009 ha piovuto 8 giorni in meno rispetto alla media 1997 – 2008.

Mese Ramandolo Spessa Dolegnano COF 2009 97-08 2009 97-08 2009 97-08 2009 97-08

Aprile 6 7 6 7 5 7 6 7

Maggio 2 7 3 6 2 7 2 6

Giugno 12 8 6 6 6 5 7 6

Luglio 6 7 4 6 3 6 6 6

Agosto 5 8 3 6 3 6 4 6

Settembre 6 6 4 6 3 6 4 6

Ottobre 6 6 7 6 7 6 6 6

stagione 43 49 33 43 29 43 35 43

Tab. 1. Numero di giorni con pioggia (giorni con precipitazioni superiori ai 5 mm) per le stazioni agrometeorologiche S1 (Ramandolo), S4 (Spessa) ed S12 (Dolegnano) e media (COF); il numero di giorni è riportato per ogni mese, da aprile a ottobre, per l’anno 2009 e per la serie storica 1997 – 2008 e nell’ultima riga è riportata la somma del periodo (stagione).

S I T U A Z I O N E C L I M AT I CA

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Te m p e r a t u re m i n i m e e m a s s i m e a s s o l u t e Le temperature più basse nella stagione viticola 2009 si sono registrate nelle stazioni di Spessa, con 1,2°C negativi in ottobre; mentre la temperatura più alta è stata registrata nella stazione di Cividale, con 36,2°C in agosto. Il mese con maggiore escursione termica assoluta è stato ottobre; il mese con minore escursione assoluta è stato aprile. La stazione con il maggiore scarto tra minima e massima della stagione è stata Spessa, con 35,7°C. La stazione con minore scarto è stata Ramandolo, il che è dovuto alle minime piuttosto alte date dalle caratteristiche territoriali.

Te m p e r a t u re a l d i s o p r a d e i 3 0 ° C Nel periodo 1997 – 2009 il numero di giorni con T > 30°C è aumentato decisamente per il mese di luglio, mentre nel mese di giugno l’aumento è stato meno netto. Nel mese di agosto il numero di giorni con temperature maggiori di 30°C è aumentato fino al 2003 per poi diminuire sino al 2007 e risalire nel 2008 e soprattutto nel 2009. Nei mesi di maggio e settembre non ci sono state variazioni significative, con 1 o 2 giorni al di sopra dei 30°C. Nell’insieme, il numero di giorni con temperature al di sopra dei 30°C è passato da una media di 7 giorni nel 1997, al picco di 63 nel 2003, per poi assestarsi attorno ai 30 giorni negli ultimi anni. Nel 2009 si sono avuti 34 giorni con temperature oltre i 30 °C, di cui ben 19 in agosto, 10 in luglio e 4 in maggio; il mese di maggio con 4 giorni caldi come nel 2005, 2007 e 2009, si può definire quasi estivo.

Te m p e r a t u re m e d i e s u b a s e d a t a Nel 2009 le temperature hanno superato nettamente la media storica nella prima metà di aprile (+4°C) e nella seconda parte di maggio (+3°C); giugno è stato invece inferiore alla media (–2°C), luglio nella media, e agosto particolarmente caldo nella seconda metà (+3°C); settembre si è attestato al di sopra della media specie nella seconda parte del mese (+3°C), mentre ottobre è stato freddo nella parte centrale (– 2°C). Nell’insieme, si può affermare che l’andamento termico dell’annata 2009 abbia visto diversi picchi termici positivi e solo due negativi, di cui il secondo, in ottobre, di scarso interesse viticolo.

Te m p e r a t u re m e d i e s u b a s e g e r m o g l i a m e n t o [vedi f ig . 1 - pag. 24 ]

Nel 2008, le temperature si sono mantenute nella media durante il germogliamento, sopra la media in prefioritura (+1°C) e durante la fioritura (+2°C). Dall’allegagione, le temperature si sono mantenute 1 – 2°C al di sotto della media, mentre con l’inizio dell’invaitaura si sono poste al di sopra della media salendo ulteriormente sino a 3 °C durante la maturazione delle varietà bianche precoci. Durante la maturazione delle uve a bacca nera, le temperature si sono mantenute quasi sempre di 2 °C al di sopra della media.

P re c i p i t a z i o n i m e n s i l i e c u m u l a t e Le precipitazioni cumulate sono state maggiori nella stazione di Ramandolo, a seguire la stazione di Dolegnano, mentre la stazione di Spessa è risultata la meno piovosa. Il mese più piovoso è stato giugno con 174 mm (+56), mentre il meno piovoso è stato maggio con 42 mm (–76). Nel 2009 è piovuto meno della media, in tutti i mesi a eccezione di giugno, con un deficit idrico di 190 mm rispetto al periodo 1997 - 2008.

Mese Ramandolo Spessa Dolegnano COF

2009 97-08 2009 97-08 2009 97-08 2009 97-08

Aprile 212 168 101 143 99 137 121 (-24) 145

Maggio 44 146 40 122 31 124 42 (-76) 118

Giugno 302 133 120 128 130 111 174 (+56) 118

Luglio 135 173 70 139 82 137 108 (-33) 141

Agosto 121 167 51 151 61 132 69 (-64) 133

Settembre 195 187 103 159 99 155 133 (-24) 157

Ottobre 130 181 130 160 137 137 127 (-24) 151

stagione 1139 1155 614 1002 639 933 773 (-190) 963

Tab. 2. Precipitazioni in mm per le stazioni agrometeorologiche S1 (Ramandolo), S4 (Spessa) ed S12 (Dolegnano) e media (COF); l’ammontare delle precipitazioni è riportato per ogni mese, da aprile a ottobre, per l’anno 2009 e per la seriestorica 1997 – 2008. Nell’ultima riga è riportata la somma del periodo (stagione).

M e d i e t e r m i c h e e s o m m a t o r i e t e r m i c h e Le temperature medie maggiori si sono avute nel mese di agosto, con 1,9°C al di sopra della media storica, il mese con lo scarto termico maggiore è risultato aprile (+2,3°C); la media termica più bassa è stata registrata in ottobre, con 0,9°C in meno rispetto allo storico, mentre il mese di giugno è stato il più freddo rispetto allo storico, con 1,4°C in meno. Il 2009 si rivela un anno piuttosto caldo con 0,7°C in più rispetto al periodo 1997-2008; aprile, maggio, agosto e settembre si sono mantenuti al di sopra della media di circa 2°C; luglio è stato in media. Nel 2009 l’andamento termico ripropone dunque un trend al rialzo, che pareva invece essersi fermato con il 2008.La somma termica finale di 1976°Cd si avvicina alla soglia dei 2000°Cd, tipica dei climi mediterranei, con uno scarto positivo di 163°Cd rispetto allo storico. T media COF (°C) Somma termica COF (°Cd)

mese 2009 97-08 2009 97-08

Aprile 14.7 12.4 141 73

Maggio 19.3 17.6 287 237

Giugno 20.0 21.4 299 343

Luglio 22.9 22.8 400 398

Agosto 24.5 22.6 449 390

Settembre 20.0 18.2 300 247

Ottobre 13.2 14.1 100 126

stagione 19.2 18.5 1976 1813

Tab. 3. temperature medie (in °C), e somme termiche (in Gradigiorno = °Cd) per la media delle stazioni del Consorzio; i valori sono riportati per ogni mese da marzo a ottobre per l’anno 2009 e per la serie storica 1997 – 2008. Nell’ultima riga sono riportate le medie termiche e le somme termiche del periodo (stagione).

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Figura 3 – Sommatoria termica su base germogliamento.

Figura 4 – Precipitazioni cumulate su base germogliamento.

Figura 1 – Temperature medie su base germogliamento.

Figura 2 – Escursione termica su base germogliamento.

germogliamento

germogliamento

fioritura

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vendemmia

vendemmia

germogliamento

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Andamento termo-pluviometrico stagione 1997 - 2008

piogge: 963 mm

T: 1813 °Cd

T max: 23,7 °C T min: 13,6 °C

Indice di torridità: 1,9 Indice di Huglin: 2234

Andamento termo-pluviometrico stagione 2009

piogge: 773 mm

T: 1976 °Cd

T max: 24,8°C T min: 14,1°C

Indice di torridità: 2,6

Indice di Huglin: 2459

Andamento termo-pluviometrico stagione 2009

piogge: 1041 mm

T: 1837 °Cd

T max: 23,6°C T min: 13,9°C

Indice di torridità: 1,8

Indice di Huglin: 2223

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Andamento termo-pluviometrico stagione 1997 - 2008

piogge: 963 mm

T: 1813 °Cd

T max: 23,7 °C T min: 13,6 °C

Indice di torridità: 1,9 Indice di Huglin: 2234

Andamento termo-pluviometrico stagione 2009

piogge: 773 mm

T: 1976 °Cd

T max: 24,8°C T min: 14,1°C

Indice di torridità: 2,6

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Andamento termo-pluviometrico stagione 2009

piogge: 1041 mm

T: 1837 °Cd

T max: 23,6°C T min: 13,9°C

Indice di torridità: 1,8

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E s c u r s i o n i t e r m i c h e s u b a s e d a t a Nel 2009 le escursioni termiche sono state spesso elevate, in concomitanza delle alte pressioni, in special modo all’inizio di aprile, nella seconda parte di maggio e nella seconda metà di agosto. A metà ottobre si assiste a un nuovo periodo di escursioni termiche elevate, questa volta però originate da un anticiclone freddo, di origine artica. Durante i periodi freschi e perturbati le escursioni termiche sono state basse per via della copertura nuvolosa diurna. Le temperature minime sono state al di sotto della media in giugno, con un episodio al di sotto dei 14°C, e nella seconda metà di ottobre con minime che sono scese anche sotto gli 0°C nelle zone pianeggianti. Le temperature massime sono state al di sopra della media a fine maggio (33°C), e nella seconda metà di agosto (35°C).

E s c u r s i o n i t e r m i c h e s u b a s e g e r m o g l i a m e n t o [vedi f ig . 2 - pag. 24 ]

Nel 2009 le escursioni termiche sono state spesso elevate, in concomitanza dei frequenti periodi di alta pressione. Il primo periodo con alta pressione si è avuto già al germogliamento (min 10°C, max 22°C decadali); il secondo durante la fioritura, con alta pressione di matrice africana (min 16°C, max 28°C decadali); il terzo e più forte episodio a fine invaiatura (min 19 °C, max 32 °C decadali). Il quarto infine è avvenuto durante la maturazione delle varietà a bacca nera (min 16°C, max 26°C decadali). In post allegagione si è avuto invece un periodo caratterizzato da infiltrazioni di aria umida di origine atlantica (min 15°C, max 24°C decadali). Rilevante il picco di 36°C verificatosi durante la maturazione del Pinot grigio, mentre nessun episodio freddo è stato significativo, escludendo quello di metà ottobre che, per la sua tardività, non ha influenzato la maturazione delle uve.

S o m m a t e r m i c a s u b a s e d a t a L’accumulo termico nel 2008 è stato nettamente superiore alla media a inizio aprile (+50°Cd) e poi a fine maggio (+110°Cd), per poi diminuire in luglio (+70°Cd), e quindi riportarsi su valori molto alti (+130°Cd) durante la seconda metà di agosto e di settembre. Il massimo scarto si è avuto a fine settembre con 190°Cd in più, ridimensionati dopo l’avvezione artica di ottobre, che ha fatto chiudere con uno scarto lievemente minore (160°Cd). Il 2009 è rappresentativo del trend generale che vede le somme termiche innalzarsi dai tradizionali 1700 – 1800 °Cd, valori di riferimento di prima del 2000, agli attuali 1800 – 1900 senza dimenticare l’annata paradigmatica per eccellenza, il 2003 con oltre 2000 °Cd.

S o m m a t e r m i c a s u b a s e g e r m o g l i a m e n t o [vedi f ig . 3 - pag. 25 ]

Nel 2009 il periodo caldo di inizio aprile esce dal conteggio dei gradigiorno, poiché il germogliamento non era ancora iniziato. Il motivo di questa apparente contraddizione sta nel fatto che il decorso termico di marzo è stato piuttosto fresco e il caldo di aprile ha solo ripreso questo gap fenologico (“calore latente di germogliamento”). Su base fenologica perciò non si assiste a uno scarto significativo sino alla fioritura, quando questo raggiunge i +40°Cd. Successivamente viene riassorbito dal periodo fresco

1997–2008

2009

2008

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L ’ u t i l i z zo d e l l a t e c n i c a d i s p a z i a l i z z a z i o n e d e i d a t i m e t e o p e r l a re a l i z z a z i o n e d i c a r t e t e m a t i c h e t e r r i t o r i a l i

M a t e r i a l i e m e t o d i

Le mappe di dati meteo spazializzati sono state gentilmente realizzate dal Dott. Andrea Cicogna del Servizio agrometeorologico dell’ ARPA-OSMER del Friuli Venezia Giulia. La tecnica di spazializzazione dei dati raccolti su un territorio è utilizzata in diversi ambiti di studio. Essa, in sintesi, ha l’intento di “spalmare” i dati (in questo caso quelli provenienti dalle stazioni meteorologiche) su un territorio al fine di rappresentare l’andamento generale di un fenomeno atmosferico (pioggia, temperatura,ecc.) sull’area analizzata. Per ottenere ciò, i dati hanno subito un primo processo di “adattamento” sul territorio e successivamente utilizzando algoritmi matematici implementati in software specifici quali, come in questo caso, Surfer 9, interpolati attraverso una tecnica denominata Kriging lineare, che riesce a trasformare i dati X, Y, Z (indicanti le coordinate geografiche del punto e il valore del dato misurato) in cartografie tematiche ad alta qualità e definizione.

Nello studio proposto sono stati considerati i dati meteorologici giornalieri (temperatura media dell’aria, sommatorie termiche e valori di precipitazione) della stagione 2009 rilevati dalle stazioni meteorologiche della rete sinottica dell’ARPA – OSMER del Friuli Venezia Giulia dislocate sul territorio regionale. Nelle figure realizzate è stata evidenziata l’area in cui ricade il territorio DOC dei Colli Orientali del Friuli.

Le mappe così ottenute si riferiscono alla temperatura media, sommatorie termiche e precipitazioni cumulate nella stagione (aprile-ottobre) 2009.

dell’allegagione ed è con l’invaiatura che lo scarto inizia a riprendere consistenza per portarsi durante la maturazione delle uve nere sopra i 100°Cd. Su base germogliamento il 2009 risulta il 4° anno con maggiore somma termica dopo il 2003, 2006 e 2001 sulla serie 1997 – 2009.

P re c i p i t a z i o n i s u b a s e d a t a Durante l’annata 2009 le precipitazioni cumulate sono state sempre inferiori allo storico, sfiorando l’accumulo della serie 1997-2008 solo all’inizio di maggio e a metà luglio. Da metà luglio in poi si è assistito a un netto scostamento dell’accumulo 2009 rispetto allo storico, che dalla metà di agosto ha superato i 100 mm di deficit ed è proseguito poi sino a raggiungere un deficit, a fine annata, prossimo ai 200 mm. L’unico periodo piovoso è stato dunque da metà giugno a metà luglio. P re c i p i t a z i o n i c u m u l a t e s u b a s e fe n o l o g i a [vedi f ig . 4 - pag. 25 ]

Dal germogliamento alla fioritura, le precipitazioni cumulate sono state inferiori allo storico dai 50 ai 100 mm, con un recupero tra allegagione e post-allegagione, infine, il pareggio con l’accumulo storico in pre-invaiatura. Dall’invaiatura in poi si è assistito a un continuo scostamento che ha incrementato il deficit pluviometrico dell’annata 2009 rispetto allo storico, che a fine annata si è assestato oltre i 150 mm.

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Fig. 1 - Precipitazione media stagionale (aprile - ottobre) nel 2008. Fig. 2 - Precipitazione media stagionale (aprile - ottobre) negli ultimi 6 anni (2002 - 2007).

Figura 1 Precipitazione media stagionale (aprile - ottobre) nel 2009.

Figura 2 Temperatura media stagionale (aprile - ottobre) nel 2009.

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RAMANDOLO RAMANDOLO

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ROSAZZO ROSAZZO

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Figura 3 Sommatoria termica stagionale (aprile - ottobre) nella stagione 2009.

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M A P P E D I P R EC I P I TA Z I O N I E STAG I O N A L E P re c i p i t a z i o n e c u m u l a t a d e l l a s t a g i o n e 2 0 0 9 [vedi f ig . 1 - pag. 30 ]

Nel territorio dei Colli Orientali riportato nella figura si evidenzia molto bene la diversa piovosità stagionale rilevata dalle stazioni meteorologiche, nelle zone più a sud la piovosità è inferiore, risalendo verso nord e avvicinandosi ai primi rilievi si nota un evidente aumento della piovosità passando quindi dai circa 600 mm a più di 1000 mm accumulati nella stagione.

M A P P E D I T E M P E R AT U R A M E D I A STAG I O N A L E Te m p e r a t u r a m e d i a d e l l a s t a g i o n e 2 0 0 9 [vedi f ig . 2 - pag. 31 ]

La mappa tematica presenta l’andamento delle temperature medie del Consorzio Doc. In essa si può distinguere una zona più fredda posta nella parte Nord e in prossimità dei rilievi e una più calda nella zona a Sud, dove si può notare inoltre una lieve differenza tra la zona pianeggiante e pedecollinare. Nella zona sud la media termica stagionale è stata di circa 19°C mentre in quella nord di circa 18°C. Con piccole variazioni in funzione dell’esposizione e dell’altitudine.

M A P P E D I S O M M ATO R I E T E R M I C H E STAG I O N A L I S o m m a t o r i a t e r m i c a d e l l a s t a g i o n e 2 0 0 9 [vedi f ig . 3 - pag. 32 ]

L’andamento delle sommatorie termiche nel territorio rappresentato nella mappa, riprende l’andamento delle temperature, si raggiungono più di 2000 gradi giorno nella zona a sud (in particolare il versante sud-ovest di Buttrio), per poi diminuire andando verso nord e raggiungere valori di 1900 gradi nelle pianure e versanti ben esposti ma valori ancora inferiori sui rilievi e versanti est e nord.

RAMANDOLO

CIALLA

ROSAZZO

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S u m m a r y a n d c o m m e n t s o n t h e we a t h e r t h i s ye a r

The 2009 wine year had above-average temperatures and early phenological developments, after a rather cool month of March. The average germination date was 10 April, 5 days earlier than the 1997-2008 time series. In April and May temperatures on the whole remained 2°C above the historical average, while rainfall was 50 mm – 100 mm lower than average; as a result, blossoming took place 10 days earlier than the historical average. In June the temperatures dropped below the average by approximately 1°C, due to a number of Atlantic disturbances, which also caused the rains to return: by the end of the month the rainfall deficit for the year had been reduced. July saw temperatures in line with the historical average, while the precipitation continued at substantial levels in the first half of the month but dropped in the second half, increasing the rainfall deficit for 2009 compared to the historical average. Veraison occurred in this period, 15 days ahead of the historical average. The low levels of precipitation continued throughout August and the temperature also increased continually, reaching 3°C – 4°C above the average in the second half of the month as the white grapes ripened (especially the Pinots and the Sauvignon, which were 15 days ahead of the historical average). In late August and the first ten days of September the temperature dropped to the average for the period and at the same time the rain returned, but from mid-September the temperature suddenly rose again – in strong contrast with historical patterns – and reached as much as 4°C above the average at the end of September. After high temperatures at the start of October, there was a sharp drop midway through the month to levels 2°C – 3°C below the historical average, with the minimum temperatures near to zero. On the whole, the 2009 wine year had temperatures above the average in the time series and precipitation was also always above average except for in the months of June and July. The high average temperature variations are further proof of the hot, dry climate pattern this year (torridity rate 0.7 units above the historical average).

S i n t e s i e c o m m e n t o d e l l ’ a n n a t a

L’annata viticola 2009 è iniziata con temperature superiori alla media e un andamento fenologico anticipato, dopo un mese di marzo piuttosto fresco. Il germogliamento è avvenuto mediamente al 10 aprile, con 5 giorni di anticipo sulla serie storica 1997-2008. Nei mesi di aprile e maggio le temperature si sono mantenute complessivamente 2°C al di sopra della media storica, mentre le piogge hanno presentato accumuli di 50 – 100 mm inferiori alla media; la fioritura, in conseguenza di questo andamento climatico, ha visto un anticipo di 10 giorni sullo storico. A giugno le temperature sono scese al di sotto della media di circa 1°C, a causa di una serie di perturbazioni atlantiche mentre, per lo stesso motivo, le piogge hanno ripreso il campo, riducendo, a fine mese, il deficit pluviometrico dell’annata; luglio ha mantenuto un andamento termico in linea con lo storico e le precipitazioni, ancora consistenti nella prima metà del mese, sono diminuite nella seconda parte, aumentando il deficit pluviometrico dell’annata 2009 rispetto allo storico. In questo periodo si è avuta l’invaiatura, in anticipo di 15 giorni sullo storico. Il trend caratterizzato da scarse precipitazioni è proseguito per tutto il mese di agosto, affiancato da un continuo aumento delle temperature, che si sono portate sino a 3 – 4°C al di sopra della media nella seconda metà del mese, in concomitanza con la maturazione delle varietà a bacca bianca, con particolare riferimento ai Pinot e al Sauvignon (15 giorni di anticipo sullo storico). Tra fine agosto e la prima decade di settembre, le temperature hanno subito una flessione che le ha riportate nella media storica, parallelamente a una ripresa delle piogge. Ma da metà settembre si è assistito a un nuovo repentino rialzo termico, in forte controtendenza rispetto allo storico, il che ha riportato le temperature fino a 4°C al di sopra della media alla fine di settembre. Ottobre, iniziato con alte temperature ha visto un forte calo termico a metà mese, con temperature di 2 – 3°C al di sotto della media storica e temperature minime prossime allo zero. Nell’insieme, l’annata viticola 2009 è stata termicamente al di sopra della serie storica e le precipitazioni sono state sempre al di sotto della media tranne nel periodo giugno - luglio. Le escursioni termiche elevate confermano l’andamento caldo e asciutto di questa annata (indice di torridità superiore di 0,7 unità rispetto allo storico).

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SVILUPPO VEGETATIVO

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I dati riferiti all’andamento fenologico dell’annata sono ottenuti dai rilievi settimanali effettuati su ogni germoglio delle 6 piante campione per ogni vigneto monitorato. Tale indicazione è indispensabile per il corretto posizionamento dei trattamenti in funzione della crescita della parte fogliare e dei grappoli. L’inizio della fase vegetativa è determinato dalle temperature medie dell’aria e del suolo; il valore medio a cui ciò avviene è di 10 °C.

Germogliamento – confronto epoche di germogliamento (BBCH 08) tra i diversi vitigni dal 1996 al 2009.

SV I LU P P O V EG E TAT I VO

Germogliamento: Nella stagione 2009 il germogliamento è avvenuto in anticipo sia rispetto all’anno precedente sia rispetto alla media.Le differenze maggiori, rispetto alla media storica, sono state riscontrate sul Verduzzo friulano, sul Picolit e sul Pignolo.

Scalarità di germogliamento per i diversi vitigni: (MEDIA DEGLI ULTIMI 13 ANNI)

1. Refosco p.r., Pinot grigio 15 aprile

2. Pinot bianco, Sauvignon, Picolit 16 aprile

3. Schioppettino 17 aprile

4. Merlot, Verduzzo friulano 18 aprile

5. Ribolla gialla, Tocai friulano, Pignolo, Carmenere 19 aprile

6. Cabernet Sauvignon 21 aprile

Rispetto alla media storica indicata dal rettangolo celeste (dati raccolti dai tecnici del Consorzio dal 1996), i dati rilevati nel 2009 sono evidenziati con un tratto rosso, mentre quelli dell’annata 2008 sono evidenziati con un tratto blu.

media 1996 - 2008 2008 2009

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Verduzzo friulano

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Schioppettino

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Merlot

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Fioritura. Si evidenzia come il 2009 sia stata un annata in cui la fioritura abbia presentato un anticipo rilevante. In questa fase tutte le varietà hanno iniziato la fioritura con almeno 7 giorni di anticipo rispetto al 2008.

Scalarità di fioritura per i diversi vitigni:

(MEDIA DEGLI ULTIMI 13 ANNI)

1. Pinot grigio 28 maggio

2. Pinot bianco 29 maggio

3. Refosco p.r., Picolit 30 maggio

4. Ribolla gialla, Carmenere 31 maggio

5. Merlot 01 giugno

6. Verduzzo friulano, Tocai friulano 02 giugno

7. Sauvignon, Pignolo, Cabernet Sauvignon 03 giugno

8. Schioppettino 05 giugno

Invaiatura. Si riscontra un sostanziale anticipo su tutte le varietà, ad eccezione dello Schioppettino e del Refosco dal peduncolo rosso che hanno ritardato la maturazione attestandosi sui dati del 2008. Scalarità di invaiatura per i diversi vitigni:

(MEDIA DEGLI ULTIMI 13 ANNI)

1. Pinot grigio 02 agosto

2. Pinot bianco 04 agosto

3. Sauvignon 06 agosto

4. Merlot 08 agosto

5. Ribolla gialla 10 agosto

6. Cabernet Sauvignon 11 agosto

7. Tocai friulano 12 agosto

8. Carmenere, Pignolo, Picolit 13 agosto

9. Verduzzo friulano 14 agosto

10. Refosco p.r. 15 agosto

11. Schioppettino 16 agosto

Invaiatura – confronto epoche di invaiatura (BBCH 82) tra i diversi vitigni dal 1996 al 2009.Fioritura – confronto epoche di fioritura (BBCH 65) tra i diversi vitigni dal 1996 al 2009.

Rispetto alla media storica indicata dal rettangolo celeste (dati raccolti dai tecnici del Consorzio dal 1996), i dati rilevati nel 2009 sono evidenziati con un tratto rosso, mentre quelli dell’annata 2008 sono evidenziati con un tratto blu.

Rispetto alla media storica indicata dal rettangolo celeste (dati raccolti dai tecnici del Consorzio dal 1996), i dati rilevati nel 2009 sono evidenziati con un tratto rosso, mentre quelli dell’annata 2008 sono evidenziati con un tratto blu.

media 1996 - 2008 2008 2009 media 1996 - 2008 2008 2009

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Verduzzo friulano

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Fe r t i l i t à

Il dato sulla fertilità delle gemme è stato ottenuto monitorando il numero medio di gemme sul capo a frutto e la successiva produzione di grappoli. Tale parametro è fortemente legato alle condizioni climatiche della prima fase della stagione. Per questo motivo, i rilievi sono stati effettuati su appezzamenti in cui le scelte agronomiche sono riconducibili alla maggior parte dei vigneti del comprensorio.

Nel 2009, la media del numero di grappoli per germoglio, riferita a tutte le varietà, è di 1.2. Tale dato è il più basso dal 2006 ed è dovuto alla scarsa fertilità di varietà come il Cabernet Sauvignon, il Carmenere e il Refosco dal peduncolo rosso che hanno prodotto mediamente solo un grappolo per vite. L’unico vitigno che ha avuto un trend positivo, rispetto al 2008, è stato il Picolit che ha prodotto mediamente 1.8 grappoli per vite contro l’1.4 dell’anno precedente.

Fertilità riferita alle gemme.Questa misura rappresenta quanti grappoli sono mediamente presenti per ognuna delle gemme lasciate con la potatura. L’analisi di questo parametro, all’inizio della stagione, è importante per stimare il numero di grappoli per vite e di conseguenza la produzione di uve per ceppo.

Vendemmia. Questa fase è fortemente condizionata dalle scelte aziendali e dalla sanità delle uve. In generale tutti i vitigni sono stati vendemmiati con alcuni giorni di anticipo rispetto alla media e all 2008; solo Tocai friulano e Refosco dal p.r. con qualche giorno di ritardo.

Scalarità della vendemmia per i diversi vitigni:

(MEDIA DEGLI ULTIMI 13 ANNI)

1. Sauvignon 27 agosto

2. Pinot bianco , Pinot grigio 29 agosto

3. Tocai friulano 30 agosto

4. Ribolla gialla 10 settembre

5. Merlot 16 settembre

6. Pignolo, Picolit 17 settembre

7. Carmenere, Refosco p.r. 20 settembre

8. Cabernet Sauvignon , Schioppettino 24 settembre

9. Verduzzo friulano 10 ottobre

Vendemmia – confronto epoche di vendemmia (BBCH 89) tra i diversi vitigni dal 1996 al 2009.

Rispetto alla media storica indicata dal rettangolo celeste (dati raccolti dai tecnici del Consorzio dal 1996), i dati rilevati nel 2009 sono evidenziati con un tratto rosso, mentre quelli dell’annata 2008 sono evidenziati con un tratto blu.

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CABERNET S.

CARMENERE

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PICOLIT

PIGNOLO

PINOT BIANCO

PINOT GRIGIO

REFOSCO PR

SCHIOPPETTINO

SAUVIGNON

TOCAI FR

VERDUZZO FR.

MEDIA

media 1996 - 2008 2008 2009

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P l a n t d eve l o p m e n t c o n c l u s i o n s

The year 2009 saw early average plant development, with the figure settling over the season at around 7 to 10 days. The late-ripening red varieties (Refoscos and Schioppettino) were harvested earlier than in 2008 for reasons related to the company’s winemaking choices. The number of bunches per shoot was lower than the 2008 figure and the historical average for most of the vine species.

C o n c l u s i o n i

L’annata 2009 è stata caratterizzata da un anticipo vegetativo medio che si è assestato, durante la stagione, sui 7-10 giorni. Le varietà a maturazione tardiva a bacca nera (Refoschi e Schioppettino) sono state però raccolte anticipatamente rispetto al 2008 per motivi legati alle scelte enologiche aziendali. Il numero di grappoli per germoglio è stato inferiore rispetto al 2008 e alla media storica sulla maggior parte dei vitigni.

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SITUAZIONE FITOPATOLOGICA

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S I T U A Z I O N E F I TO PATO LO G I CA E S I T I D E L L E O S S E RVA Z I O N I I N CA M P O

La novità del 2009, per quanto riguarda le strategie di difesa del gruppo tecnico del Consorzio, riguarda soprattutto la suddivisione del comprensorio in quattro zone distinte che sono state gestite in modo peculiare nei bollettini di lotta guidata. Consci del fatto che il territorio della DOC è molto eterogeneo, si è quindi deciso di dividerlo in una zona settentrionale (da Nimis a Faedis), una zona centrale ( da Torreano a Corno di Rosazzo), una zona ovest (da Buttrio a San Giovanni al Natisone) e la zona di Prepotto. Gli avvisi di trattamento sono stati quindi redatti in funzione delle stazioni agrome-teo di riferimento e dei rilievi sui testimoni non trattati.

S i t u a z i o n e f i t o s a n i t a r i a A differenza dell’annata 2008, caratterizzata da una forte pressionedi malattie, la stagione appena trascorsa è stata contraddistinta da infezioni primarie di peronospora molto tardive e da infezioni di botrite su grappolo poco diffuse e di bassa intensità.

Tabella - entità dei rilievi GPS effettuati durante la stagione.

I punti sono riferiti ad osservazioni di sintomi significativi sulle piante.

A p r i l e Nonostante l’anticipo vegetativo, la scarsità di eventi piovosi, fino alla fine del mese, ha inibito l’insorgenza dei primi focolai di peronospora.

Erinosi (Colomerus vitis P.): sono stati osservati i danni dell’eriofide già dalla prima metà del mese. Nel caso di attacchi intensi, le bollosità a carico delle foglie hanno raggiunto il terzo internodo sul germoglio in formazione provocando degli arrossamenti del lembo. Escoriosi (Phomopsis viticola S.): le osservazioni dei danni del fungo sul germoglio sono state, in questa fase, praticamente assenti. L’unica infezione accertata (verificata dall’analisi di laboratorio) si è verificata su un vigneto di Picolit, in località Rosazzo, in data 14 aprile.

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Agosto 40 1 7 5 1 0 10 0 3 1

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Tripidi (Drepanothrips reuteri U.): sulle varietà più sensibili (Sauvignon e Pinot grigio) si sono osservate le puntinature longitudinali a carico dei germogli, tipiche dell’attacco dell’insetto, a partire dalla seconda metà del mese.Oidio (Oidium tuckeri S. & B. ): in data 29 aprile è stato individuato il primo attacco su foglia in località Rosazzo. Vista la precocità con cui si sono presentate le infezioni primarie, la strategia di difesa contro tale avversità è stata , nelle settimane successive, mirata alla prevenzione. Tignole (Lobesia Botrana D. & S., Eupoecilia Ambiguella H. ): le trappole a feromoni, utilizzate per il monitoraggio dei voli delle tignole, sono state posizionate in data 10 aprile in 10 vigneti campione. Le prime catture di tignola sono state rilevate il 17 aprile nella zona meridionale del comprensorio.

Danni da diserbo: a partire dall’ultima settimana del mese, si sono verificati diversi casi di tossicità da diserbo. Dopo le necessarie verifiche, si è appurato che tali problemi erano causati dalla concomitanza tra l’anticipo vegetativo della vite e il tardivo utilizzo dei diserbi antigerminelli da mais. Questi diserbi, attivi sotto forma di vapore, hanno provocato dei danni soprattutto sui filari adiacenti ai campi coltivati a cereali. Monitorando i vigneti colpiti, nei giorni successivi, si è appurato che la vegetazione, dopo una prima fase di rallentamento ha ripreso a crescere in modo regolare.

M a g g i o Nonostante i modelli previsionali (Goidanich) indicassero delle infezioni in atto provocate dalle piogge di fine aprile, dai rilevi effettuati su testimoni non trattati delle varietà più sensibili (Merlot e Franconia), non sono stati osservati i sintomi sulle foglie. Verso la fine del mese sono stati individuati nuovi focolai di infezione di oidio su foglia.

Acariosi (Calepitrimerus vitis N.): gli attacchi più evidenti dell’acaro sono stati osservati a partire dalla prima decade del mese. L’attacco più consistente è stato rilevato in località

Faedis dove i danni hanno interessato il 90 % dei germogli. Negli altri casi accertati, l’analisi al microscopio dei campioni ha evidenziato una scarsa presenza di acari e una cospicua presenza di fitoseidi. Erinosi: a seguito dei primi trattamenti a base di zolfo, gli attacchi dell’acaro sono notevolmente diminuiti anche nei vigneti fortemente colpiti nelle settimane precedenti.Escoriosi: fino alla prima quindicina del mese, sia sui vigneti trattati che sui testimoni, le lesioni provocate dal fungo sono apparse comunque deboli e circoscritte a pochi germogli. I danni più gravi, su germoglio e foglia, sono stati osservati in un vigneto abbandonato in località Dolegnano. La scarsità di piogge dei giorni successivi ha poi inibito il proliferare di nuove infezioni.Tripidi: i danni di tale insetto sono stati di modesta entità e circoscritti a pochi appezzamenti.Peronospora: (Plasmopara viticola B. & C.): dai rilevi effettuati durante l’arco del mese sui testimoni non trattati (7 distribuiti su tutto il territorio consortile), sui vigneti abbandonati e nelle zone e sulle varietà in cui storicamente si verificano infezioni, non sono stati rilevati i sintomi del patogeno. Black rot: (Guignardia bidwelli B. & C.): le classiche macchie sulle foglie, di colore bruno chiaro, sono state osservate su tutto il territorio a prescindere dalla varietà. Tali macchie sono riconoscibili dalle minuscole placchette nere che rappresentano l’invasione del fungo (picnidi).

Oidio: in data 22 maggio è stato rilevato un nuovo focolaio di infezione in località Rocca Bernarda in un vigneto di Chardonnay. Le macchie sulla pagina inferiore della foglia apparivano ancora poco evidenti. In una sola pianta è stato osservato un germoglio “a bandiera”; in questo caso il micelio aveva ricoperto totalmente il germoglio che assumendo una colorazione biancastra con il lembo fogliare ripiegato verso l’alto. Va precisato che il vigneto in questione, nel 2008, non era stato trattato contro l’oidio.

Tignole: i voli degli individui di prima generazione, cominciati a fine aprile, si sono conclusi nelle zone più calde nell’ultima settimana del mese. Minatore fogliare (Phillocnistis vitegenella): le foglie colpite dalla larva dell’insetto,

Fig. 1.Danni da diserbo su foglia.

Fig. 2.Oidio su foglia.

Fig. 3.Foglia colpita da eriofide dell’erinosi.

1. 2. 3.

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presentano delle gallerie (mine) scavate, di forma circolare. Nonostante tali attacchi non raggiungano mai forti intensità, la presenza delle mine è stata rilevata in più del 50% dei vigneti osservati.

G i u g n o Dopo la prima quindicina del mese, sono comparse le prime macchie di peronospora sui testimoni non trattati e nei vigneti abbandonati. Dai rilievi effettuati sui grappoli in post-fioritura, si è evidenziato un sostanziale aumento della presenza di nidi di tignole.

Peronospora: il primo focolaio di infezione è stato individuato in data 15 giugno (nel 2008 le infezioni primarie erano partite il 16 maggio) su un vigneto non trattato in località Ipplis. Da un rilievo effettuato in un secondo momento, il 17 giugno, si è notato un attacco molto forte che ha interessato, comunque, solo le foglie (al momento dell’evidenziarsi dell’infezione la fenologia del grappolo era bbch 77 cioè le bacche iniziavano a toccarsi). Il secondo focolaio di infezione è stato rilevato su un testimone non trattato di Merlot il giorno 19 in località Buttrio. I primi grappoli colpiti sono stati invece osservati in un vigneto abbandonato di Merlot a Corno di Rosazzo; in questo caso l’infezione aveva raggiunto la quasi totalità delle foglie e dei grappoli.

Oidio: il primo attacco su grappolo è stato individuato in data 3 giugno su un vigneto di chardonnay fortemente attaccato negli anni scorsi. Sui testimoni non trattati si è rilevato un progressivo aumento della diffusione del fungo anche su una varietà come il Merlot che, solitamente, risulta meno sensibile alle infezioni di tale patogeno. Mal dell’esca (Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium aleophilum, Fomitiporia mediterranea): la prima pianta colpita dalla malattia è stata osservata in data 16 giugno, a Buttrio. Nelle settimane successive si è assistito a un accentuarsi dei casi, anche su varietà come il Refosco dal peduncolo rosso, normalmente meno sensibile. Tignole: i voli degli adulti di seconda generazione sono iniziati in data 7 giugno nella zona

di Prepotto e dal 10 giugno nelle altre zone a sud di Cividale. I voli nelle zone settentrionali del comprensorio sono iniziati il giorno 16 giugno. Per monitorare l’effettiva entità delle popolazioni dell’insetto, si è effettuato un rilievo (100 grappoli per appezzamento) in 50 vigneti campione. Dall’analisi dei dati ottenuti si è constatato che il dato medio di nidi ( 6 su 100 grappoli) è stato in aumento rispetto al 2008 e che le varietà più colpite sono state lo Chardonnay (media di 10 nidi su 100 grappoli) e il Pinot grigio (media di 11 nidi su 100 grappoli). Cocciniglie (Planococcus ficus): l’attacco più evidente è stato rilevato in data 3 giugno su un vigneto di Chardonnay, in località Spessa. Sotto la corteccia e sulle foglie basali sono state osservate le neanidi, ma non è stata trovata traccia di melata. Cicaline (Empoasca vitis G., Zigina ramni F.): dalle osservazioni in campo si è notata, già in questa fase, una presenza cospicua di cicaline sulle foglie. Per questo motivo è stato necessario effettuare dei rilievi puntuali sulle varietà più sensibili (Chardonnay e Pinot grigio per i bianchi e Cabernet e Refosco per le varietà a bacca nera) per verificare i superamenti delle soglie di danno. Scaphoideus titanus: le prime forme mobili di quarta e di quinta età sono comparse verso la metà del mese (rilievo del 18 giugno).

Lu g l i o Le condizioni climatiche, soprattutto della seconda parte del mese, hanno inibito l’insorgenza di nuovi focolai di infezione di peronospora. Danni particolarmente elevati sui grappoli sono stati invece causati da scottature dovute al repentino innalzamento delle temperature.

Peronospora: già dalla fine di giugno, le infezioni hanno cominciato a interessare i grappoli dei testimoni. Per meglio monitorare l’andamento delle infezioni, è stato effettuato un rilievo settimanale sulle parcelle non trattate. A metà mese (rilievo del 10 luglio), in località Buttrio, le infezioni su grappolo hanno raggiunto una diffusione media del 74% e un’intensità media del 35%.Oidio: sui testimoni non trattati, le infezioni hanno raggiunto il 100% di diffusione già nella prima decade del mese.

Fig. 4.Peronospora su foglia.

Fig. 5.Scottature su grappoli.

Fig. 6.Trappola a feromone per il monitoraggio dei voli delle tignole.

4. 5. 6.

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Mal dell’esca: dai rilievi effettuati, si sono riscontrate piante sintomatiche in quasi il 30% dei vigneti monitorati. Botrite (Botrytis cinerea): nel corso del mese sono stati rilevati diversi focolai di infezione fino alla terza settimana; da qui in poi, l’innalzamento delle temperature e il diminuire della piovosità, hanno contenuto l’insorgere di marciumi. Dall’analisi visiva dei grappoli, si è constatato che nella quasi totalità dei casi la botrite si era sviluppata dai residui di fioritura marcescenti e, solo in pochissimi casi, da attacchi di larve di tignole. Cicaline: nonostante la presenza di popolazioni elevate di cicalina verde, dai dati dei rilievi, si è appurato che solo in pochi vigneti si è raggiunta la soglia di intervento (due forme mobili per foglia). Le varietà più colpite sono state il Carmenere e i Refoschi.Tignole: i voli degli adulti di seconda generazione sono terminati tra il 30 giugno e il 5 luglio nella maggior parte delle zone. Sporadiche catture di tignola sono state rilevate sino alla seconda decade del mese solo sulle trappole posizionate a Nimis e Ramandolo.

Scottature: a partire da giovedì 16 luglio sono stati rilevati pesanti danni dovuti a scottature da sole. Le bruciature sono state più evidenti sui grappoli esposti al sole pomeridiano e hanno colpito praticamente tutte le varietà. Tale fenomeno è da imputarsi alle alte temperature e al fatto che i grappoli si erano formati in condizioni di ombreggiamento dovute alla condizioni meteo precedenti.

A g o s t o I soli 70 mm caduti in tutto l’arco del mese hanno frenato le infezioni di botrite sviluppatisi nella prima metà di luglio.

Peronospora: nonostante la sostanziale assenza di precipitazioni, le femminelle sono state colpite da infezioni diffuse dovute sostanzialmente all’alta umidità relativa. Botrite: la scarsità di piogge ha impedito al marciume di attaccare i grappoli alla raccolta. Il trend positivo degli ultimi anni, per quanto riguarda la sanità delle uve alla vendemmia, è cominciato nel 2006. Da allora le condizioni di sostanziale siccità di agosto e settembre hanno permesso di avere delle condizioni di vendemmia ottimali.Cicaline: i rilevi effettuati su più di 70 vigneti di varietà a bacca nera hanno evidenziato la presenza media di 42 cicaline su 100 foglie.

S e t t e m b r e Il caldo di fine settembre ha provocato l’insorgenza di problemi legati a marciume acido su Refoschi, Schioppettino e Verduzzo.

Botrite: visto l’anticipo vendemmiale, tutte le varietà a grappolo chiuso e quindi più sensibili, sono state raccolte in agosto. Qualche focolaio è stato rilevato solo su alcuni cloni di Verduzzo friulano.Marciume acido: essendo questo marciume provocato da lieviti e batteri, ha trovato un ottimo clima nelle tiepide giornate di fine settembre. Le varietà più colpite sono state il Verduzzo friulano, i refoschi e lo Schioppettino. La situazione sanitaria di tali vitigni, ha determinato l’anticipo della raccolta che, nel caso dello Schioppettino, è avvenuta mediamente 10 giorni prima rispetto al 2008.

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Po s i z i o n e d e i v i g n e t i c a m p i o n e p e r i m o n i t o r a g g i d e i n i d i d i t i g n o l e

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Po s i z i o n e d e l l e p i a n t e s i n t o m a t i c h e d a g i a l l u m e r i l eva t e n e l 2 0 0 9

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If a negative factor is to be identified for the year, it has to be an abiotic one (i.e. one not involving pathogens and insects). Indeed, it was the scorching temperatures at the end of July that did the greatest harm to the grapes, especially in the vineyards where significant amounts of leaves had recently been stripped. The only danger for the health of the grapes was mildew, which appeared in certain circumstances brought about by errors in their protection. The specks of downy mildew on the leaves of the shoots are nothing compared to the emergency that faced us no more than a year ago. Concerning rot, all of the early to average varieties benefitted from the hot, dry weather in August and September, which produced healthy, ripe grapes. As for insects, the leaf hopper numbers were high, while the surveys of second generation nests found that there were very few vine moth larvae.

C o n c l u s i o n i

Dovendo trovare un protagonista in negativo dell’annata, deve essere ricercato in un fattore abiotico (non dipendente da patogeni e insetti). Le scottature di fine luglio hanno, infatti, determinato il danno maggiore alle uve, soprattutto nei vigneti in cui si erano effettuate di recente sfogliature importanti. Solamente l’oidio, in determinate situazioni correlate a degli errori nella difesa, ha rappresentato un pericolo per la sanità delle uve. Le macchie di peronospora sulle foglie delle femminelle sono ben poca cosa rispetto alla situazione di emergenza in cui ci eravamo trovati non più tardi di un anno fa. Per quanto riguarda i marciumi, la totalità delle varietà medio precoci è stata condizionata positivamente dal clima caldo secco di agosto e settembre producendo grappoli sani e maturi. Per quanto riguarda gli insetti, si sono riscontrate elevate popolazioni di cicaline mentre, dai rilievi effettuati sui nidi di seconda generazione, si è evidenziata una presenza molto bassa di larve di tignole.

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DATI QUANTITATIVIRILIEVI E ANALISI

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DAT I Q U A N T I TAT I V I R i l i ev i e a n a l i s i

Nel territorio dei Colli Orientali del Friuli, le forme di allevamento più diffuse sono il guyot e la cappuccina. Le osservazioni di seguito riportate sono riferite per la maggior parte a vigneti potati a guyot. I dati sono riferiti alle annate 2006, 2007, 2008 e 2009.

N u m e ro d i g r a p p o l i p e r p i a n t a [vedi f ig . 1 - pag. 66 ]

Nell’annata 2009 il numero di grappoli per vite è diminuito del 26% rispetto allo storico e del 16% rispetto al 2008 (fig. 1). I vitigni in cui si è registrato un calo maggior sono stati: Carmenere (– 9%), Pignolo (– 41%), Schioppettino (– 40%); mentre l’unico vitigno in aumento è il Tocai friulano con + 32% di grappoli rispetto allo storico, e il Merlot con + 38% rispetto al 2008. I vitigni con il minor numero di grappoli per ceppo (media dei quattro anni) sono Pignolo, Tocai friulano e Verduzzo friulano con una media di 9-10 grappoli/vite, mentre quelli con il numero più elevato sono: Pinot grigio, Ribolla gialla e Cabernet sauvignon con, mediamente, 20-22 grappoli vite.

Pe s o m e d i o g r a p p o l o ( PM G ) [vedi f ig . 2 - pag. 66 ]

Nella stagione 2009 il peso medio grappolo è mediamente aumentato del + 14% rispetto allo storico e del +17% rispetto al 2008 (fig. 2). Solo alcuni vitigni si sono comportati diversamente registrando una diminuzione del peso medio grappolo e in particolare: Pignolo (– 30% rispetto allo storico e – 10% rispetto al 2008) e Pinot grigio (– 14% rispetto allo storico e – 11% rispetto al 2008). I vitigni in cui il peso medio grappolo ha avuto un aumento maggiore sono stati: Carmenere (+ 81% su storico e + 50% su 2008), Merlot (+ 28% su storico e + 41% su 2008) e Schioppettino (+ 26% su storico e + 29% su 2008). Dal confronto generale tra il PMG dei diversi vitigni lo Schioppettino e il Refosco dal peduncolo rosso sono quelli con un peso medio superiore ai 250 grammi; mentre Sauvignon e Carmenere quelli con il peso minore e rispettivamente 120 e 110 grammi per grappolo (media degli ultimi quattro anni). L’incremento medio di peso dall’invaiatura alla vendemmia rilevato in questa stagione è stato di circa il 23%, un incremento quindi leggermente più elevato di quanto evidenziato negli anni precedenti (+20%).

N u m e ro d i a c i n i p e r g r a p p o l o [vedi f ig . 3 - pag. 67 ]

Il numero di acini per grappolo rappresenta il risultato dell’allegagione ed è correlato positivamente all’aumento del peso medio grappolo (con un elevata significatività statistica). Nel corso della stagione 2009 il numero medio di acini è stato determinato su un campione di grappoli prelevato durante la stagione ed è stato effettuato all’invaiatura

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Fig. 2 Confronto peso medio grappolo alla vendemmia (BBCH 89)

Fig.4 Peso medio acino alla vendemmia (BBCH 89)

Fig. 3 Numero medio acini per grappolo alla vendemmia (BBCH 89)

Fig. 1 Confronto numero medio di grappoli/vite

2006 2007 2008 2009 2006 2007 2008 2009

16

14.13

12

0 5 10 15 20 25 30 35

CABERNET S.

MERLOT

CARMENERE

PICOLIT

PIGNOLO

PINOT BIANCO

PINOT GRIGIO

VERDUZZO FR

REFOSCO PR

RIBOLLA

SAUVIGNON

SCHIOPPETTINO

TOCAI FR

MEDIA

n°grappoli

0 5 10 15 20 25 30 35

201818

12

2121

159

15

14

1810

1311

1112

139

87

14

2922

10

1612

16

2121

13

13

11

14

13

13

129

13

14

14

1715

88

8

6

22

810

9

9

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0 50 100 150 200 250 300

0 50 100 150 200 250 300

168

10594

133200

140179

195139

168143

10284

130

130

282143

136229

189137

102176

147126

145229

229

211

240258

259

130

189

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153123

113

173

225190

128

253170

198

93

178158

185

126194

181153

142

110

167

CABERNET S.

MERLOT

CARMENERE

PICOLIT

PIGNOLO

PINOT BIANCO

PINOT GRIGIO

VERDUZZO FR

REFOSCO PR

RIBOLLA

SAUVIGNON

SCHIOPPETTINO

TOCAI FR

MEDIA

Peso (g)

0 50 100 150 200 250 300

0 50 100 150 200 250 300

125

112

130

131

121

104

103

104

131

191

191

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91

119

80

7283

97

97141

93

158112

58

109214

147

93134

78

87148

116

11861

134

87

134195

58

9595

64

9280

78

12788

100

166207

92125

114

90CABERNET S.

MERLOT

CARMENERE

PICOLIT

PIGNOLO

PINOT BIANCO

PINOT GRIGIO

VERDUZZO FR

REFOSCO PR

RIBOLLA

SAUVIGNON

SCHIOPPETTINO

TOCAI FR

MEDIA

n° acini

1,29

1,37

1,24

1,57

1,371,58

1,85

1,73

1,57

1,481,23

1,38

1,38

1,451,24

1,03

0,98

0,96

1,271,10

1,761,67

1,65

1,42

1,231,40

1,60

2,00

2,00

1,73

2,162,14

2,30

1,531,64

1,26

2,152,76

2,132,01

0,821,49

1,46

1,22

1,451,53

1,70

1,43

1,261,34

1,171,12

1,251,67

1,64

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00

CABERNET S.

MERLOT

CARMENERE

PICOLIT

PIGNOLO

PINOT BIANCO

PINOT GRIGIO

VERDUZZO FR

REFOSCO PR

RIBOLLA

SAUVIGNON

SCHIOPPETTINO

TOCAI FR

MEDIA

Peso (g)

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e alla vendemmia. Dall’analisi dei dati alla vendemmia 2009 si è evidenziato un aumento del numero medio di acini per grappolo dell’8% sia rispetto al 2008 e sia rispetto allo storico. Più nello specifico, l’aumento maggiore del numero di acini è stato rilevato per il Carmenere, la Ribolla e il Picolit e i decrementi più importanti per Pignolo, Pinot grigio e Sauvignon (fig.3). Nei diversi anni, i vitigni hanno che hanno manifestato la variabilità maggiore sono: Refosco dal peduncolo rosso e Pignolo, mentre Schioppettino e Sauvignon sono quelli con la variabilità minore.

Pe s o m e d i o a c i n o [vedi f ig . 4 - pag. 67 ]

Il peso medio dell’acino varia in relazione al vitigno/clone, all’annata, alla vigoria, alla gestione del vigneto, al numero di acini/grappolo. Dall’analisi dei dati degli ultimi quattro anni sono state evidenziate alcune correlazioni molto strette tra PMA e altri fattori. A esempio, per molti vitigni, all’aumentare del numero di grappoli per pianta diminuisce il peso medio acino; all’aumentare del numero di acini per grappolo diminuisce il peso medio acino. Inoltre, per lo Schioppettino, all’aumentare del peso medio acino diminuiscono alcuni parametri legati alla maturità fenolica. L’accrescimento degli acini avviene inizialmente per divisione cellulare (prima dell’invaiatura) e poi per distensione cellulare (dopo l’invaiatura). Le cause di stress pre-invaiatura influenzano la divisione cellulare e producono un ridotto peso medio alla vendemmia senza che si ottengano miglioramenti qualitativi evidenti. Al contrario, gli stress tardivi che influenzano la distensione cellulare producono un effetto di miglioramento della qualità. Nelle bucce si trovano: antociani (responsabili della colorazione delle uve rosse), polifenoli, composti aromatici e loro precursori, elementi minerali ed enzimi, in maggiore concentrazione rispetto alla polpa. All’interno della stessa varietà, acini più piccoli hanno un rapporto buccia/polpa maggiore e quindi danno origine a mosti tendenzialmente più concentrati. Nella stagione 2009 il peso medio acino ha avuto un aumento del + 16% rispetto lo storico e + 18% rispetto al 2008. Gli aumenti maggiori rispetto lo storico sono stati registrati per: Sauvignon (+35%), Schioppettino (+32%), Tocai friulano (+24%), Pignolo (+24%), Carmenere (+33%); mentre, diminuzione più importanti per: Cabernet sauvignon (–13%) e Picolit (–30%).

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C o n c l u s i o n s i n t e r m s o f q u a n t i t y

The surveys carried out during the 2009 season allowed the behaviour of the various vine species during the year to be described. The data were compared with the historical figures (2006-2009) and the previous season (2008). In short, we can conclude that the seasonal trends led to a reduction in the average number of bunches on most of the species of vines, with the exception of Merlot and Tocai Fr., which saw an increase. The average bunch weight dropped by 14% on average, though there were some exceptions: Carmenere (+81%), Schioppettino (+26%) and Merlot (+28%). In particular, the contemporaneous increase in the number of bunches and the average bunch weight for the Merlot – which was already shown by the post-blossoming data – led the association’s technical service to send a note to the members telling them to significantly reduce its production. In direct relation to the criteria described above, there was also an 8% increase in the average number of berries compared to recent seasons and an average 16% increase in the average berry weight. To sum up very briefly, we can thus state that in the 2009 season, in the area of the Colli Orientali del Friuli we had a lower number of bunches per plant at the time of the harvest, with a higher average weight due to an increase in the number of berries and their weight.

C o n c l u s i o n i

I rilievi effettuati nel corso della stagione 2009 hanno permesso di descrivere il comportamento dei diversi vitigni nell’annata, i dati sono stati confrontati con lo storico (2006-2009) e con la stagione precedente (2008). I sintesi si può concludere che l’andamento stagionale ha portato a una diminuzione del numero medio di grappoli sulla maggior parte dei vitigni a eccezione di Merlot e Tocai friulano che, invece, hanno avuto un incremento; il peso medio grappolo ha subito una diminuzione mediamente del 14% a eccezione di alcuni vitigni: Carmenere (+81%), Schioppettino (+26%) e Merlot (+28%). In particolare per il Merlot l’incremento contemporaneo di numero di grappoli e di peso medio grappolo, dati già rilevati in post-fioritura, ha portato il servizio tecnico del Consorzio a diramare un comunicato ai soci per effettuare un importante diradamento della produzione. Direttamente collegati con i parametri appena descritti, anche il numero medio di acini ha pertanto subito una variazione positiva rispetto le scorse stagioni di circa l’8% così come il peso medio acino che ha avuto, in questa stagione, un incremento medio del 16%. In estrema sintesi possiamo dunque affermare che nella stagione 2009, nel territorio dei Colli Orientali del Friuli, alla vendemmia abbiamo avuto un numero inferiore di grappoli per pianta, con un peso medio più elevato dovuto a un aumento del numero di acini e del loro peso.

SI

TU

AZ

IO

NE

FI

TO

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TO

LO

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DATI QUALITATIVIRILIEVI E ANALISI

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A S P E T T I Q U A L I TAT I V I R i l i ev i e a n a l i s i

A s p e t t i l e g a t i a l l a q u a l i t à d e l l e u ve In questo capitolo vengono discusse le curve di maturazione varietà per varietà dell’annata 2009 a confronto con le annate precedenti del Consorzio. I dati del 2009 sono stati rappresentati, per chiarezza, in blu scuro (acidità titolabile, g/L) e rosso (zuccheri, Brix) mentre i dati dello storico in azzurro chiaro (acidità titolabile) ed arancio (zuccheri). Nella tradizionale rappresentazione delle curve di maturazione il grafico mette in evidenza l’evoluzione di zuccheri ed acidità titolabile relativamente alla data di campionamento delle uve (grafici omessi). Un nuova rappresentazione invece raffronta le annate riportando i dati raccolti all’inizio dell’invaiatura (BBCH 80) che rappresenta l’inizio della maturazione delle uve (indifferentemente dalla data a cui questa è avvenuta); nei confronti tra diverse annate quindi, l’evoluzione di zuccheri ed acidità a partire da questa “fase fenologica” evidenzia la durata e le potenzialità della maturazione nelle diverse annate (grafici riportati).

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I

P i n o t g r i g i o [vedi f ig . 1 ]

Nell’annata 2009, il Pinot grigio ha avuto un andamento di maturazione tecnologica diverso dagli anni precedenti. L’accumulo degli zuccheri è stato più lento per arrivare poi alla vendemmia con valori comunque molto buoni (+ 4%). L’acidità si è degradata più lentamente, arrivando in vendemmia con valori più elevati rispetto alla media (+ 5%). La maggior parte dell’uva è stata raccolta tra il 28 agosto e il 9 settembre. In alcuni vigneti la maturazione è arrivata fino a 55 giorni dall’invaiatura.

To c a i f r i u l a n o [vedi f ig . 2 ]

Le uve di Tocai sono state mediamente vendemmiate a metà settembre con una maturazione che è durata circa 55 giorni dall’inizio invaiatura (+ 5% della media). Nella prima fase si è avuto un lento incremento degli zuccheri e degradazione dell’acidità, per poi arrivare alla completa maturazione con valori di zuccheri nella media e acidità inferiori (–14% della media).

S a u v i g n o n [vedi f ig . 3 ] Le uve di Sauvignon sono state mediamente vendemmiate tra il 26 agosto e il 2 settembre con una maturazione che è durata circa 42 giorni dall’inizio dell’invaiatura. La maturità aromatica di questo vitigno è molto complessa e, in sintesi, si può definire che l’espressione della stessa evolva in funzione del momento di maturazione. Questa caratteristica ha spinto alcuni viticoltori a fare delle scelte diverse per cui alcune uve sono state raccolte il 19-20 di agosto per ottenere una maggiore concentrazione di composti pirazinici. Per arrivare alle ultime uve raccolte verso la metà di settembre per cui una maggiore concentrazione di composti tiolici (in particolare il 3MH). L’estrema variabilità dei dati presentati in figura deriva dalla numerosità dei vigneti confrontati (più di 70), e rappresenta molto bene le differenze di maturità tecnologica nei vigneti dei Colli Orientali. Le uve di Sauvignon, alla raccolta, hanno comunque mantenuto valori in media.

Curve di maturazione

Acidità 2009

Zuccheri 2009

Media storica dell’acidità

Media storica degli zuccheri

Fig. 1 – Pinot grigio

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 6020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.8968

R² = 0.6141

R² = 0.9042

R² = 0.6647

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 2 – Tocai friulano

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 6020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.6477

R² = 0.6049

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 3 – Sauvignonzu

cch

eri

(B

rix

) -a

cid

ità

tito

lab

ile (

g/L

)

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 6020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.6124

R² = 0.6478

R² = 0.5399

R² = 0.7031zu

cche

ri (B

rix)

– ac

idit

à to

tale

(g

/L)

gg da BBCH 80

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I

Ve rd u z zo f r i u l a n o [vedi f ig . 4 ]

Le uve di Verduzzo friulano sono state vendemmiate tra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre. La maturazione è durata circa 65 giorni dall’inizio invaiatura, 20 giorni in meno di altre annate (– 6%). Gli zuccheri, alla vendemmia, sono stati inferiori alla media soprattutto nella prima fase di maturazione, l’acidità totale è stata superiore alla media nella prima fase per poi, nel corso della maturazione, decrescere e arrivare alla raccolta con valori inferiori (– 10%).

R i b o l l a g i a l l a [vedi f ig . 5 ]

Molto interessante l’andamento della maturazione delle uve di Ribolla gialla nella stagione 2009. Le uve sono state mediamente raccolte a metà settembre, con una maturazione che è durata circa 52 giorni da inizio invaiatura. Dopo un primo accumulo di zuccheri e degradazione dell’acidità nella media, la maturazione è proseguita con valori di zuccheri decisamente sopra la media e acidità totale nettamente al di sotto della media storica. Alla raccolta, le uve hanno mantenuto valori mediamente più elevati di zuccheri (+ 12%) e acidità decisamente più basse (– 37%).

P i c o l i t [vedi f ig . 6 ]

Le uve di Picolit sono state vendemmiate nella seconda metà di settembre con una maturazione che è durata circa 55 giorni (in media con lo storico). La maturazione di questo vitigno ha ricalcato“fedelmente” l’andamento tradizionale, con valori alla vendemmia in linea con lo storico.

Curve di maturazione

Acidità 2009

Zuccheri 2009

Media storica dell’acidità

Media storica degli zuccheri

Fig. 4 – Verduzzo friulano

R² = 0.9733

R² = 0.7018

R² = 0.9648

R² = 0.6787

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

35

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 1009070 806020 30

gg da BBCH 80

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 6 – Picolitzu

cch

eri

(B

rix

) -a

cid

ità

tito

lab

ile (

g/L

)

35

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 706020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.8999

R² = 0.6546

R² = 0.6074

R² = 0.9552zu

cche

ri (B

rix)

– ac

idit

à to

tale

(g

/L)

gg da BBCH 80

Fig. 5 – Ribolla gialla

R² = 0.7629

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 6020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.5937

R² = 0.4652

R² = 0.8952

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

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I

M e r l o t [vedi f ig . 7 ]

Le uve di Merlot sono state vendemmiate nella seconda metà di settembre con una durata di maturazione di 70 giorni, tra le più lunghe della media storica (1998-2008). L’andamento delle curve di zuccheri e acidità totale, ricalcano fedelmente quello della media storica. Alla vendemmia le uve presentavano però valori di zuccheri leggermente superiori alla media storica (+ 4%) e acidità di poco inferiori (– 8%). Poche le annate in cui si sono raggiunti i 70 giorni dall’inizio dell’invaiatura, maturazione molto lunga e regolare, ottimo presupposto per un grande annata di Merlot.

C a b e r n e t S a u v i g n o n [vedi f ig . 8 ]

Le uve di Cabernet sauvignon sono state vendemmiate dal 15 settembre al 2 ottobre con una durata di circa 65 giorni. Dopo un primo accumulo di zuccheri e degradazione dell’acidità totale elevata, la maturazione è stata regolare e, alla raccolta, le uve presentavano concentrazione zuccherine poco superiori alla media (+ 6 %) e valori di acidità totale di poco inferiori (– 6%).

C a r m e n e re [vedi f ig . 9 ] Le uve di Carmenere sono state vendemmiate dopo il 20 settembre con una durata di circa 45 giorni, molto inferiore alla media storica. Una maturazione veloce, quindi, che ha visto una repentina degradazione dell’acidità e un incremento degli zuccheri, per arrivare alla vendemmia con valori di Brix in media e acidità più basse (- 8%).

Curve di maturazione

Acidità 2009

Zuccheri 2009

Media storica dell’acidità

Media storica degli zuccheri

Fig. 8 – Cabernet Sauvignon

zucc

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gg da BBCH 80

R² = 0.8441

R² = 0.6219

R² = 0.8837

R² = 0.6828

zucc

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(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 9 – Carmenere

30

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10 40 50 60 7020 30

15

20

25

zucc

he

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Bri

x)

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à ti

tola

bile

(g

/L)

gg da BBCH 80

R² = 0.6661

R² = 0.9578

R² = 0.7685

R² = 0.7947

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 7 – Merlot

R² = 0.8982

R² = 0.5119

R² = 0.9353

R² = 0.6389

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

30

0

5

10

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20

25

10 40 50 9070 806020 30

gg da BBCH 80

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

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83

Curve di maturazione

Acidità 2009

Zuccheri 2009

Media storica dell’acidità

Media storica degli zuccheri

Fig. 11 – Schioppettino

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

30

0

5

10

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25

10 40 50 60 70 8020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.6364

R² = 0.8074

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 12 – Pignolozu

cch

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) -a

cid

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g/L

)

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0

5

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10 40 50 60 7020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.7968

R² = 0.7357

R² = 0.9809

R² = 0.7527zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Fig. 10 – Refosco dal p.r.

zucc

he

ri (

Bri

x)

-aci

dit

à ti

tola

bile

(g

/L)

30

0

5

10

15

20

25

10 40 50 60 70 8020 30

gg da BBCH 80

R² = 0.5607

R² = 0.8001

R² = 0.7201

R² = 0.7189

zucc

heri

(Brix

) –

acid

ità

tota

le (

g/L

)

gg da BBCH 80

Re fo s c o d a l p e d u n c o l o r o s s o [vedi f ig . 1 0 ]

Le uve di Refosco dal peduncolo rosso sono state vendemmiate dal 20 settembre al 5 ottobre con una durata complessiva di circa 50 giorni. Dopo un primo accumulo di zuccheri superiore alla media, rallenta il loro accumulo e si arriva alla vendemmia con valori medi inferiori allo storico (– 12%); l’acidità totale risulta più bassa dello storico fino dalle prime fasi di maturazione e, alla vendemmia, i valori sono nettamente inferiori (– 17%).

S c h i o p p e t t i n o [vedi f ig . 1 1 ]

Le uve di Schioppettino sono state vendemmiate tra la fine di settembre e la prima metà ottobre con una durata complessiva di circa 55 giorni; in confronto con lo storico questa fase di maturazione (dall’invaiatura alla vendemmia) è stata la più breve. Gli zuccheri si sono mantenuti in media e alla raccolta in linea con i dati medi degli ultimi anni. L’acidità, invece, ha avuto un decremento più repentino e si è mantenuta su valori inferiori per tutta la durata della maturazione; alla vendemmia i valori sono stati in linea con le annate precedenti.

P i g n o l o [vedi f ig . 1 2 ]

Le uve di Pignolo sono state vendemmiate a metà di settembre con una durata complessiva di circa 45 giorni. Andamento molto diverso dalle annate precedenti con una diminuzione rapida dell’acidità totale che si è mantenuta fino alla vendemmia (– 11%); gli zuccheri hanno iniziato ad accumularsi rapidamente per poi ritornare sui valori storici.

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84 85

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M a t u r i t à fe n o l i c a : a s p e t t i g e n e r a l i

I composti fenolici sono sostanze presenti nelle uve che, durante la vinificazione, passano nel mosto e conseguentemente nel vino, influenzando il colore e le qualità organolettiche: gli antociani sono pigmenti di colore rosso, localizzati principalmente nelle bucce di uve nere, i flavonoidi sono composti di colore giallo presenti nelle bucce di tutte le uve, i tannini sono composti presenti nelle bucce e nei vinaccioli di tutte le uve. La maturità fenolica è lo stato di evoluzione di queste sostanze, la cui quantità varia con il passare del tempo. Gli antociani aumentano durante la maturazione dell’uva, fino a raggiungere un massimo che può coincidere con la maturità tecnologica, per poi diminuire in attesa della maturità cellulare. I composti fenolici sono importanti per l’influenza che hanno sulle caratteristiche del vino (colore, astringenza, corpo, sapore). Conoscere l’evoluzione delle sostanze fenoliche dei vari vitigni, non solo la loro quantità assoluta, ma soprattutto il loro potenziale di estrazione, è importante per stabilire il migliore periodo di vendemmia senza basarsi solamente sui parametri tecnologici. Inoltre la conoscenza della maturità fenolica permette di capire ad esempio quanto lunga deve essere la macerazione, se è necessario utilizzare enzimi, in quale recipiente conservare il vino e altre tecniche importanti. La conoscenza dei composti fenolici e del loro stato di maturazione è uno strumento essenziale per gestire nel miglior modo le potenzialità di ogni, vitigno nelle varie zone e condizioni di coltivazione, e ottenere vini di qualità.

M a t u r i t à fe n o l i c a : s i n t e s i p e r v i t i g n o I vitigni a bacca nera coltivati nel territorio dei Colli Orientali del Friuli, rappresentano il 43% del totale. Le loro caratteristiche sono ben evidenziate anche dal contenuto delle sostanze fenoliche. Su questa base sono stati raggruppati i dati di antociani totali, antociani estraibili, polifenoli totali espressi come DO280 e tannini da vinaccioli di diverse annate (dal 1999 al 2009) e confrontati tra loro. Per quanto riguarda gli antociani potenziali, il Refosco dal peduncolo rosso è il vitigno con il contenuto più elevato (2.500 mg/L), e come antociani estraibili circa 1.200 mg/L. Tutti gli altri vitigni si allineano su 1.500 mg/L come antociani potenziali; la frazione estraibile degli antociani è mediamente di 800 mg/L con lo Schioppettino a valori più bassi e il Pignolo con quelli più alti. Per quanto riguarda il contenuto in polifenoli totali (DO280), il Pignolo ha il contenuto più elevato con valori medi di 80; il Refosco dal peduncolo rosso, il Merlot e il Cabernet sauvignon hanno valori compresi tra 50 e 60 mentre i valori più bassi sono mediamente registrati nello Schioppettino, quest’ultimo inoltre evidenzia una bassa variabilità tra le annate (± 7).

Fig. 13/14 – Maturità fenolica per vitigno (dati medi dal 1999 al 2009)

0

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Ca

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re

Me

rlot

Pig

no

lo

Re

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Sch

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antociani potenziali antociani estraibili

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contributo tannini da vinacciolo DO 280

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antociani potenziali antociani estraibili

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0contributo tannini da vinacciolo DO 280

M a t u r i t à fe n o l i c a : s i n t e s i p e r a n n a t e Ogni annata con le sue caratteristiche influenza il contenuto di sostanze fenoliche nelle bacche, analizzando la media dei diversi vitigni, nello stesso anno, si possono evidenziare, come tendenza, le peculiarità generali dell’annata. L’anno 1999 rimane quello con i valori più elevati in antociani potenziali ed estraibili mentre quest’ultima annata ha valori intermedi e molto simili alle ultime tre annate. Il contenuto in polifenoli totali ha una oscillazione media tra le annate di ± 8 e nel 2009 il dato rilevato è stato in media con lo storico (DO280 = 58).

Fig. 15/16 – Maturità fenolica per anno (dati medi di tutte le varietà)

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antociani potenzialiCABERNET SOUVIGNON CABERNET SOUVIGNONantociani estraibili

0102030405060708090

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contributo tannini da vinacciolo DO 280

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M a t u r i t à fe n o l i c a p e r v i t i g n o

M e r l o t [vedi f ig . 1 7 ]

La serie di dati raccolti per questo vitigno arriva con questa stagione a dieci annate. Nella stagione 2009 il contenuto in antociani totali ed estraibili è stato molto simile alla media storica e nettamente superiore a quello dell’anno 2008: molto interessante l’elevato contenuto in polifenoli totali (DO280) con valori superiori alla media e tra i più elevati del decennio. Anche per questo parametro i valori sono decisamente più elevati della stagione precedente.

C a b e r n e t S a u v i g n o n [vedi f ig . 1 8 ]

Molto evidenti i diversi comportamenti di questo vitigno nelle differenti annate. Gli antociani potenziali in questa stagione (1500 mg/L) sono risultati leggermente inferiori alla media, ma i più elevati degli ultimi quattro anni; molto buono anche il contenuto in polifenoli totali con valori molto vicini a 60, quindi in media con lo storico, e nettamente superiori alle due annate precedenti. In sintesi, le uve di Cabernet sauvignon, nel 2009, hanno registrato un contenuto in sostanze fenoliche molto simile alla media degli ultimi dieci anni, ma più elevata delle ultimi quattro annate.

Re fo s c o d a l p . r. [vedi f ig . 1 9 ]

Il contenuto di antociani potenziali ed estraibili in questa annata è stato inferiore ai valori medi e al 2008, tra i più bassi della serie storica di dati. I valori di polifenoli totali (DO280), al contrario, sono stati più elevati della media e del 2008, con valori maggiori di 60. In sintesi, le uve di Refosco dal peduncolo rosso sono state raccolte con valori di antociani non elevati, ma con un contenuto di polifenoli totali tra i più alti del decennio.

Fig. 17 – Maturità fenolica Merlot

Fig. 18 – Maturità fenolica Cabernet Sauvignon

Fig. 19 – Maturità fenolica Refosco dal p.r.

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antociani potenzialiCARMENERE CARMENEREantociani estraibili

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C a r m e n e re [vedi f ig . 2 0 ]

Questo vitigno ha raggiunto valori di antociani potenziali ed estraibili nettamente inferiori al 2008 e lievemente inferiori alla media; anche il contenuto di polifenoli totali è stato inferiore alla media e tra i bassi della serie storica. In generale quindi le uve di Carmenere sono state raccolte con un contenuto di sostanze fenoliche inferiore agli ultimi anni.

P i g n o l o [vedi f ig . 2 1 ]

Le uve di Pignolo 2009 si contraddistinguono per una elevata concentrazione di antociani potenziali ed estraibili, nettamente superiori alla media storica e all’ultimo anno. Il contenuto di polifenoli totali pari, a 80, è in linea con lo storico. In sintesi, quindi, il Pignolo è giunto alla vendemmia con valori di antociani molto elevati e polifenoli totali nella media.

S c h i o p p e t t i n o [vedi f ig . 2 2 ]

Le uve di Schioppettino nella stagione 2009 hanno avuto il contenuto di antociani potenziali ed estraibili più basso degli ultimi anni con, rispettivamente, valori medi di 1.200 mg/l e 600 mg/l. Anche i polifenoli totali sono stati i più bassi del periodo e, con valori pari a 33, sono stati nettamente inferiori alla media.

Fig. 20 – Maturità fenolica Carmenere

Fig. 21 – Maturità fenolica Pignolo

Fig. 22 – Maturità fenolica Schioppettino

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92 93

C o n c l u s i o n s i n t e r m s o f q u a l i t y

At the time of the harvest, the sugar content of the grapes remained around the historical levels, with a slight drop compared to 2008, and the total acidity was approximately 10% lower than the historical average. For certain vine species the differences were more pronounced. For example, the Ribolla Gialla grapes harvested had much lower acidity than the average and a higher sugar content, while the Tocai Fr. had lower total acidity. The situation was the same with the red grapes harvested: they had similar sugar contents and lower acidity compared to previous years (– 8%). In terms of phenolic content, including anthocyanins and tannins, the behaviour of the species varied quite a lot and at the time of the harvest there were significant differences in the polyphenolic situation. In particular, the Pignolo had a higher anthocyanin concentration than in previous seasons, while it was lower for the Schioppettino and the Refosco dal P.R.. The total polyphenols only decreased in the Schioppettino and the Refosco dal P.R..

C o n c l u s i o n i

Per riassumere la qualità tecnologica delle uve alla vendemmia la gradazione zuccherina si è mantenuta sui valori storici con una leggera diminuzione rispetto al 2008 e con una acidità totale inferiore allo storico di circa il 10%, per alcuni vitigni queste differenze sono state più marcate come le uve di Ribolla gialla che sono state raccolte con una acidità molto inferiore alla media e gradazione zuccherina più elevata e il Tocai fr. che è stato raccolto con una acidità totale più bassa. Stessa situazione anche per i vitigni a bacca nera, le uve vendemmiate avevano gradazioni zuccherine equilibrate e acidità inferiori alle annate precedenti (-8%), per quanto riguarda i parametri di maturità fenolica tra cui gli antociani e i tannini, il comportamento nelle fasi di maturazione è stato abbastanza diverso tra le varietà e alla vendemmia il quadro polifenolico ha evidenziato delle differenze importanti, in particolare: il pignolo ha avuto concentrazioni di antociani superiori alle stagioni precedenti, mentre Schioppettino e Refosco dal p.r. concentrazioni inferiori. Per quanto riguarda i polifenoli totali in diminuzione solo per Schioppettino e Refosco dal p.r.

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CONCLUSIONICONCLUSIONS

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S i n t e s i p e r va r i e t à a b a c c a b i a n c a / Summary for white grape varieties

Nel 2009 il Pinot grigio si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 10

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 126

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.34

per quanto riguarda la maturazione tecnologica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 22,9 (13.6% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 5.40

- pH : 3.48

Nel 2009 il Tocai friulano si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 14

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 198

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.46

per quanto riguarda la maturazione tecnologica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 22.4 (13.2% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 5.00

- pH : 3.58

Nel 2009 il Sauvignon si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 11

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 113

- peso medio acino (g) / average berry weight: 2.00

per quanto riguarda la maturazione tecnologica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 23.1 (13.7% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 7.30 - pH : 3.30

Nel 2009 la Ribolla gialla si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 15

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 228

- peso medio acino (g) / average berry weight: 2,30

per quanto riguarda la maturazione tecnologica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 21,2 (12,4% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 5,0

- pH : 3.40

Nel 2009 il Verduzzo friulano si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 6

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 185

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.64

per quanto riguarda la maturazione tecnologica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 23,8 (14.2% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 5,5

- pH : 3.40

Nel 2009 il Picolit si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 12

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 102

- peso medio acino (g) / average berry weight: 0,96

per quanto riguarda la maturazione tecnologica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 26.1 (15.8% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 5,8

- pH : 3.53

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S i n t e s i p e r va r i e t à a b a c c a n e r a / Summary for red grape varieties

Nel 2009 il Merlot si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 14

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 195

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.73

per quanto riguarda la maturazione tecnologica e fenolica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 23,5 (14% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 4.8

- pH : 3.57

- antociani potenziali (mg/L) / total anthocyanins: 1411

- antociani estraibili (mg/L) / extractable anthocyanins: 796

- polifenoli totali (DO280) / total polyphenols: 58

Nel 2009 il Cabernet Sauvignon si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 12

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 167

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.37

per quanto riguarda la maturazione tecnologica e fenolica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 22,80 (13,4% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 6,4

- pH : 3.40

- antociani potenziali (mg/L) / total anthocyanins: 1515

- antociani estraibili (mg/L) / extractable anthocyanins: 845

- polifenoli totali (DO280) / total polyphenols: 58

Nel 2009 il Carmenere si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 9

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 200

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.85

per quanto riguarda la maturazione tecnologica e fenolica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 21,5 (12,5% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 4,8

- pH : 3.63

- antociani potenziali (mg/L) / total anthocyanins: 1319

- antociani estraibili (mg/L) / extractable anthocyanins: 731

- polifenoli totali (DO280) / total polyphenols: 45

Nel 2009 il Refosco dal p.r. si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 9

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 258

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1.73

per quanto riguarda la maturazione tecnologica e fenolica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 19.1 (10,9% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 6,1

- pH : 3.34

- antociani potenziali (mg/L) / total anthocyanins: 2244

- antociani estraibili (mg/L) / extractable anthocyanins: 1024

- polifenoli totali (DO280) / total polyphenols: 64

Nel 2009 lo Schioppettino si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 8

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 259

- peso medio acino (g) / average berry weight: 2.76

per quanto riguarda la maturazione tecnologica e fenolica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 22.3 (13.2% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 4,6

- pH : 3.69

- antociani potenziali (mg/L) / total anthocyanins: 1148

- antociani estraibili (mg/L) / extractable anthocyanins: 586

- polifenoli totali (DO280) / total polyphenols: 32

Nel 2009 il Pignolo si è caratterizzato per i seguenti parametri quantitativi: - grappoli per pianta (n°) / number of clusters: 7

- peso medio grappolo (g) / average bunch weight: 130

- peso medio acino (g) / average berry weight: 1,38

per quanto riguarda la maturazione tecnologica e fenolica i valori medi alla vendemmia sono stati i seguenti: - zuccheri (Brix) / soluble solids: 23,0 (13,6% vol)

- acidità totale (g/L) / total acidity: 5,5

- pH : 3.58

- antociani potenziali (mg/L) / total anthocyanins: 1992

- antociani estraibili (mg/L) / extractable anthocyanins: 1059

- polifenoli totali (DO280) / total polyphenols: 83

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F i n a l c o n c l u s i o n s

The start of the 2009 season saw temperatures at average levels and limited rainfall. This left the plants in excellent health and largely free of disease for the entire season. The lower number of bunches per plant and normal blossoming brought about better than average setting and therefore an increase in the number of berries per bunch. The subsequent berry growth phases were also positive and led to an increase in the average berry weight. The month of August in particular was hotter than in previous years (+3°C) and had less rainfall, causing a drop in the acidity recorded in the majority of vine species and therefore an early start to the harvest in a period with high temperatures. In September the favourable meteorological conditions continued, making it possible to proceed with the harvest in line with the ripening of the various vine species and take very healthy grapes home to the winery. The harvest came to a close with the later vine species towards the end of September. The red grapes had a good acid-sugar ratio and a reasonably good phenolic content. It is important to recall that there were good conditions regarding the temperature variations in the early ripening stages of the grapes (post-veraison) and as the red grapes were ripening.

C o n c l u s i o n i d e l l a s t a g i o n e

L’annata 2009 è stata caratterizzata da un inizio stagione con temperature nella media e piovosità contenuta. Questo ha determinato una situazioni fitosanitaria ottimale con una sostanziale assenza di malattie per tutta la stagione. Il minor numero di grappoli per pianta e una fioritura regolare hanno determinato una allegagione superiore alla media e quindi un aumento del numero di acini per grappolo. Anche le fasi successive di accrescimento dell’ acino sono state buone portando ad un aumento del peso medio acino. In particolare il mese di agosto è stato più caldo degli anni precedenti (+3 °C) e meno piovoso, questo ha determinato una degradazione dell’acidità titolabile nella maggior parte dei vitigni e un conseguente inizio di vendemmia anticipato in un periodo con temperature elevate. Nel successivo mese di settembre il perdurare delle favorevoli condizioni meteorologiche ha permesso di proseguire con le operazioni di raccolta in funzione della maturità dei diversi vitigni e di portare in cantina uve molto sane. La vendemmia si è conclusa con i vitigni più tardivi verso la fine di settembre. Le uve a bacca nera hanno evidenziato una buona maturità tecnologica e una discreta maturità fenolica. Importante ricordare le buone condizioni escursioni termiche avute nelle prime fasi di maturazione delle uve (post-invaiatura) e durante la maturazione delle uve a bacca nera.

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