Le ricerche dellOsservatorio Anticontraffazione Servizio Statistica, Studi e Proprietà...

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Le ricerche dell’Osservatorio Anticontraffazione Servizio Statistica, Studi e Proprietà Intellettuale [email protected]; Dirigente Area Sviluppo Imprese e del Mercato

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Le ricerche dell’Osservatorio

Anticontraffazione

Servizio Statistica, Studi e Proprietà [email protected];

Dirigente Area Sviluppo Imprese e del

Mercato

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Le indicazioni dell’Alto Commissariato

I temi salienti per una campagna di sensibilizzazioneSecondo le indicazioni contenute nell’ultimo Rapporto

Annuale dell’Alto Commissariato per la lotta alla contraffazione, il Piano operativo per la campagna di

sensibilizzazione prevede diverse fasi, utili per esemplificare gli aspetti più importanti:

Rappresentare e definire il fenomeno

Sensibilizzare i consumatori sulla gravità del fenomeno

Richiamare l’attenzione sul sostegno dato, con l’atto d’acquisto, alle attività criminali e sul danno causato

all’economia nazionaleIllustrare i settori merceologici interessati, coi diversi livelli di

rischio

Supportare le imprese e le istituzioni impegnate in azioni di contrasto del fenomeno

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Due indagini campionarie rivolte:

1) a imprenditori di settori ritenuti più esposti a fenomeni di contraffazione: trasformazione alimentare, sistema-moda (tessile-abbigliamento-calzature), elettronica, edilizia, commercio al dettaglio e all’ingrosso;2) a consumatori/utenti – individuati nei residenti e nei turisti – avvicinati direttamente in strada da rilevatori incaricati ad hoc, in modo da cogliere gli aspetti più attinenti ai comportamenti di consumo.Qual è la percezione del fenomeno? Quali sono gli aspetti che vengono individuati e associati alla contraffazione?

Le attività di ricerca dell’Osservatorio Anticontraffazione

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20,6%

20,8%36,0%

22,6%

Alto Medio Basso Assente

Per grado d’incidenza in provincia di Firenze

Le imprese: la diffusione del fenomeno

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione – elaborazioni statistiche di Maurizio Cecconi

Per 2/3 degli imprenditori il

fenomeno è presente

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60,5

60,9

72,9

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75

Manifatturiero

Install.servizi inedifici

Commercio e servizi

Quota % di risposte che in complesso indicano la presenza del fenomeno per macrosettore

Le imprese: la diffusione del fenomeno

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

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Quota % di risposte che in complesso indicano la presenza del fenomeno per ramo d’attività

Le imprese: la diffusione del fenomeno

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

70,1

75,4

82,0

82,4

100,0

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0

Commercio dettaglio

Confezioni vestiario

Pelletteria

Commercio ingrosso

Fabbr. apparecchiradiotv e per comunic.

I valori % più alti…

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Quota % di risposte che in complesso indicano la presenza del fenomeno per ramo d’attività

Le imprese: la diffusione del fenomeno

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

I valori % più bassi…

47,1

36,8

21,4

18,2

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0

Oreficeria e giocattoli

Fabbr. appar. medicali, diprecisione e strum.ottici

Industrie alimentari

Meccanica

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25,0

51,3

16,9

6,9

Nessuna incidenza sul fatturato aziendale<=30%dal 31 al 60%dal 61 al 100%

Il 23% degli imprenditori subisce una perdita superiore al 30% del proprio fatturato

Le imprese: il danno economico generato dalla contraffazione

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

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Il fenomeno della contraffazione in relazione alle aree di provenienza delle merci contraffatte (%)

42,8

13,43,8

15,0

25,0

provinciale regionalenazionale esteronon indicato

La provenienza geografica delle merci contraffatte

Secondo l’opinione degli imprenditori le merci provengono in larga misura dall’estero e quasi per niente dall’interno della provincia

Questa bassa quota percentuale può essere dovuta a ritrosia?

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

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La provenienza geografica delle merci contraffatte

Sono di provenienza regionale:i prodotti tessili

i capi di pelletteria

i capi di abbigliamento

i prodotti alimentari

28,6%

24,4%

17,4%

16,7%

Sono di provenienza estera:

gli apparecchi radiotv

gli articoli d’informatica

gli apparecchi di precisioni e gli strumenti ottici

i prodotti tessili

i capi di abbigliamento

100%

66,7%

57,1%

57,1%

52,2%

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

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La qualità dei prodotti e le controazioni di tutela

Per il 77,2% delle imprese i prodotti imitati sono quelli di qualità;inoltre, circa l’80% delle imprese del sistema moda giudica di “qualità” i prodotti contraffatti, con un 60% che lo ritiene di pregio ‘medio-alto’

80,4

19,6

no si

Il 19,6% delle aziende ha adottato misure a tutela della propria produzione:

Scelta accurata di fornitori e terzisti e stipulazione di contratti rigidi

Registrazione di marchi, disegni o modelli

Creazione e sviluppo di prodotti innovativi e differenziati

Limitazione della filiera produttiva

Ricorso a tecnologie avanzate nella fase produttiva

Collaborazione con le Autorità di Polizia

Azioni legali, sia tipo civile che penali

Altro

28,1%

26,9%

10,1%

7,9%

6,8%

1,4%

0,7%

20,1%

Si tratta di un valore % assai basso.

Le misure adottate sono state valutate ‘efficaci’ dal 77,6 % dagli operatori in

particolare per le imprese del tessile, della meccanica ed elettronica e per i

commercianti al dettaglio.

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Totale provincia

Area f iorentina

Area empolese-valdelsaValdsieve, Valdarno superiore e Chianti

77,3 13,6 9,1

90,5 2,4 7,1

82,4 14,3 3,3

88,7 6,15,2

87,2 7,6 5,2

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Totale provincia

Area fiorentina

Area empolese-valdelsa

Valdsieve, Valdarnosuperiore e Chianti

Area del Mugello eMontagna fiorentina

Distribuzione (%) degli atteggiamenti degli imprenditori verso la collaborazione con le Forze dell'Ordine

si no non so

La legalità e la lealtà verso le Forze dell’Ordine:disponibilità a collaborare

Gli imprenditori che operano nella meccanica, elettronica, tessile-abbigliamento e del commercio al dettaglio manifestano una propensione maggiore alla collaborazione.

Fonte: CCIAA Firenze, Osservatorio Anticontraffazione

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La percezione del fenomeno ‘contraffazione’

Imprenditori e consumatori – punti di confronto

Il 93,3% dei consumatori sa che la contraffazione dei prodotti commerciali

è un fenomeno dilagante.

Per il 64% degli imprenditori della

provincia il fenomeno è presente all’interno del proprio ramo d’attività.

Si tratta di percentuali abbastanza elevate; la

differenza tra i due gruppi può essere

dovuta al fatto che, se per i consumatori si

tratta di una cognizione di natura generale, per gli imprenditori essa è

legata più strettamente

all’esperienza diretta in impresa.

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Imprenditori e consumatori – punti di confronto

La diffusione per settori e rami d’attività

76,9%75,4%

69,3%82,0%

38,4%54,5%

25,9%47,1%

10,0%21,4%

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Abbigliamento

Pelle e cuoio

Elettronica

Oggetti preziosi

Alimentare

Consumatori Imprenditori

Ai consumatori è stato chiesto di indicare spontaneamente i settori più esposti a contraffazione mentre per gli imprenditori sono stati ripresi i dati forniti circa la presenza del fenomeno per ramo d’attività.

La scala ricavata dalle opinioni dei consumatori si sovrappone abbastanza fedelmente ai dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e riportati all’interno dell’ultimo rapporto annuale dell’Alto Commissariato per la Lotta alla Contraffazione sui quantitativi di merce sequestrati nell’anno 2007: difatti al primo posto si colloca il settore tessile-abbigliamento-pelletteria, seguito da prodotti educativi e apparecchi audio-video ed elettrici.

Gli imprenditori percepiscono più intensamente il

problema

Concordanza

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I canali di diffusione dei prodotti contraffatti

Imprenditori e consumatori – punti di confronto

Per il 70,1% degli imprenditori del settore,

nel commercio al dettaglio (per i rami

presi in esame) è presente il fenomeno

L’acquisto di prodotti contraffatti è avvenuto nel 17,2% dei casi in negozi

tradizionali, il resto tramite forme ambulanti,

esplicitamente abusive (35,4%) e non (50,8%).

Nei negozi tradizionali si acquistano soprattutto: pc, giocattoli, cosmetici, beni alimentari e detersivi. Indicazioni coerenti provengono dalle valutazioni espresse dai commercianti di cosmetici (80% dichiarano la presenza del fenomeno), di elettronica (75%) e di beni non alimentari in genere 57,1%)

Per il 27,9% degli imprenditori, il grado

d’incidenza sul fatturato aziendale è superiore al 30%

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Imprenditori e consumatori – punti di confronto

Per gli imprenditori il 50,3% dei manufatti contraffatti sono di alta-

media qualità.

MA LE RAGIONI DELL’ACQUISTO NON SEMBRANO DETTATE DALLA QUALITA’ DEL

PRODOTTO CONTRAFFATTO.

La convenienz

a economica è indicata nell’86,9%

delle risposte

L’acquisto di un prodotto

simile all’originale

e griffato (31,3% delle

risposte)

La scarsa qualità del prodotto è, invece, ritenuto

il rischio più probabile derivante

dall’acquisto di beni contraffatti

(55,9% delle risposte)

La qualità dei beni contraffatti

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Imprenditori e consumatori – punti di confronto

Il 75,9% dei consumatori è consapevole che l’acquisto di un bene contraffatto è

soggetto a sanzione amministrativa

Però, il rischio di

incorrere in una sanzione

è indicato solo nel

29,8% delle risposte

Solo per il 19,4% delle imprese i

rimedi normativi

sinora adottati (come le

sanzioni) si sono rivelati

efficaci

Violazione amministrativa

Consumatori e imprenditori contribuiscono ad evidenziare come la ‘sanzione amministrativa’ non sia

percepita come un valido e incisivo strumento di dissuasione alla produzione e al consumo

24,7 per i commercianti

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Imprenditori e consumatori – punti di confronto

Quasi il 90% - 87,2% - degli imprenditori ha dichiarato di essere disposto a collaborare con gli organismi preposti per segnalare elementi

utili a contrastare il fenomeno della contraffazione.

Il ruolo delle istituzioni

Consumatori e imprenditori sembrano avere atteggiamenti diversi verso le istituzioni preposte alla

tutela della legalità.

Il 22,8% dei consumatori reagirebbe all’acquisto inconsapevole di un prodotto contraffatto

rivolgendosi alle istituzioni.

Però, solo l’1,4% degli imprenditori si è rivolto in concreto alle Autorità di Polizia per tutelare la propria produzione. Inoltre, secondo l’esperienza della Guardia di Finanza, ben poche sono le segnalazioni sul tema pervenute al 117.

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Imprenditori e consumatori – punti di confronto

La rappresentazione degli effetti negativi della contraffazione

Per il 90% dei consumatori la vendita di prodotti contraffatti produce un danno.

Il 92,5% delle risposte attiene

alla sfera economico-

produttiva ovvero ai danni nei

confronti delle imprese

produttrici e, in genere,

all’economia nazionale

SFERA ECONOMICA Il 17,5% delle risposte

attiene alla sfera sociale

(lavoro minorile e

nero) e criminale

(alimentazione di circuiti economici

illegali)

SFERA PERSONALE

Aspetto richiamato energicamente dagli imprenditori: il 75% del campione lamenta una ricaduta sul fatturato

aziendale

SFERA ETICA

Il 43,3% dei consumatori

individua rischi per la salute (23,3%) e la

sicurezza (20%)

Ma questa percezione si indebolisce tra i più giovani

(31,6%, per la classe 16-25 anni)