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MINISTERO DELLECONOMIA E DELLE FINANZE Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato / I.G.R.U.E. Le politiche strutturali dell’Unione Europea L’attuazione in Italia Relazione annuale 2003

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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato / I.G.R.U.E.

Le politiche strutturali dell’Unione Europea

L’attuazione in Italia

Relazione annuale 2003

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 3

PREMESSA..............................................................................................................5 1 IL CICLO DI PROGRAMMAZIONE 2000-2006: UNA VISIONE D’INSIEME..............................................................................................................7

1.1 CENNI INTRODUTTIVI AGLI INTERVENTI STRUTTURALI ..................................7 1.2 I CONTRIBUTI COMUNITARI ..........................................................................9 1.3 GLI INTERVENTI STRUTTURALI IN ITALIA ....................................................11

1.3.1 Sintesi della programmazione del periodo 2000-2006 .......................11 1.3.2 Sintesi dell’attuazione del periodo 2000-2006...................................16 1.3.3 Programmazione e attuazione tra il 2000-2003.................................19

2 ANALISI PER INTERVENTO .....................................................................22 2.1 OBIETTIVO 1..............................................................................................22 2.2 OBIETTIVO 2..............................................................................................28 2.3 OBIETTIVO 3..............................................................................................32 2.4 FUORI OBIETTIVO.......................................................................................37

2.4.1 Iniziative Comunitarie.......................................................................37 2.4.2 DOCUP Pesca ..................................................................................49 2.4.3 Azioni Innovative ..............................................................................51

2.5 PIANI DI SVILUPPO RURALE .......................................................................57

3 ANALISI TEMATICA...................................................................................63 3.1 INTRODUZIONE ..........................................................................................63 3.2 IL DIVARIO TRA SUD E CENTRO-NORD ITALIA.............................................66 3.3 LE RISORSE DESTINATE AL SUD E AL CENTRO-NORD ITALIA .......................69 3.4 ANALISI TEMATICA PER MACROAREA .........................................................72

3.4.1 Mezzogiorno .....................................................................................72 3.4.2 Centro-Nord......................................................................................77

APPENDICE LA PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI DEL PERIODO 1994-1999..............................83

QUADRO DI SINTESI AL 31 DICEMBRE 2003.............................................................83 ANALISI PER INTERVENTO......................................................................................87

GLOSSARIO........................................................................................................109

INDICE DELLE TABELLE................................................................................114 INDICE DEI GRAFICI .......................................................................................116

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

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Premessa

La presente pubblicazione espone ed analizza la programmazione 2000-2006 e lo stato di attuazione al 31 dicembre 2003 degli interventi strutturali cofinanziati dai Fondi comunitari nell’ambito della Politica regionale dell’Unione europea e della Politica Agricola Comune. Questa relazione modifica in maniera sostanziale e sostituisce la precedente relazione semestrale realizzata fino al 2002, analizzando congiuntamente i dati dell’intero anno e introducendo una lettura tematica delle politiche comunitarie.

La pubblicazione si inquadra nel complesso delle relazioni pubblicate dall’IGRUE tra cui troviamo:

• Il Bollettino Bimestrale del Fondo di Rotazione per l’attuazione delle Politiche Comunitarie, che illustra gli argomenti di interesse generale sul monitoraggio ed i movimenti finanziari del Fondo di Rotazione;

• La Relazione Trimestrale sui Flussi finanziari Italia-Unione Europea, che analizza l’andamento dei flussi finanziari trimestrali intercorsi tra l’Italia e l’Unione europea nel trimestre di riferimento;

• La Relazione Annuale sui Flussi finanziari Italia-Unione Europea, che illustra il Bilancio generale e le politiche dell’UE ed analizza i movimenti netti dell’Italia, i finanziamenti del FEOGA Garanzia e le attività del Fondo di Rotazione.

La pubblicazione si articola in tre capitoli volti ad esporre lo stato della

programmazione e dell’attuazione finanziaria del periodo 2000-2006:

• Visione d’insieme; • Analisi per intervento; • Analisi tematica. Il primo capitolo è dedicato ad introdurre l’analisi del periodo di

programmazione 2000-2006: dopo una breve illustrazione della Politica strutturale dell’Unione europea, di cui vengono esaminate l’articolazione, le finalità, gli strumenti e la dotazione complessiva assegnata agli interventi strutturali condotti in Italia nell’ambito dell’Unione europea, l’analisi evidenzia, in una visione di sintesi, lo stato della programmazione e dell’attuazione finanziaria, alla data del 31 dicembre 2003.

Il secondo capitolo analizza, in dettaglio, lo stato della programmazione e

dell’attuazione finanziaria concentrandosi sui singoli interventi del periodo

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2000-2006 condotti nell’ambito degli Obiettivi prioritari di sviluppo, dei cosiddetti “Fuori Obiettivo” e dei Piani di Sviluppo Rurale.

Il terzo capitolo propone, infine, una lettura della ripartizione del costo

programmato e dei dati di impegno e pagamento degli interventi del periodo, effettuando un’analisi per settore tematico all’interno delle due macroaree geografiche Centro-Nord e Sud Italia.

Infine, la pubblicazione analizza, in un’apposita appendice, ed in termini sintetici, la programmazione e l’attuazione degli interventi strutturali del periodo 1994-1999.

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1 Il ciclo di programmazione 2000-2006: una visione d’insieme

1.1 Cenni introduttivi agli interventi strutturali

La Politica regionale dell’Unione europea e la Politica Agricola Comune, che finanziano rispettivamente interventi di riduzione delle disparità socio-economiche tra le regioni dell’Unione e di sviluppo del mercato agricolo, costituiscono strumenti fondamentali per lo sviluppo e il progresso generale dell’Unione europea.

Pur trattandosi di politiche consolidate negli obiettivi di fondo, tali politiche sono state nel corso del tempo oggetto di alcune revisioni nell’organizzazione interna, negli obiettivi e negli strumenti, con lo scopo di definire modalità di intervento atte a fronteggiare in modo più incisivo ed efficace i continui cambiamenti di ordine politico e economico che hanno attraversato l’Unione europea.

In particolare, alla luce dei risultati conseguiti con il ciclo di programmazione 1994-1999 e dell’evoluzione che ha caratterizzato gli Stati membri, la Politica regionale dell’Unione europea è stata oggetto per il ciclo di programmazione 2000-2006 di una revisione nell’articolazione degli obiettivi, e di una maggiore concentrazione degli interventi, che sembrano ora più adeguati a cogliere e descrivere le reali esigenze di sviluppo cui gli interventi devono rispondere. Il risultato di tale revisione ha portato alla formulazione dei seguenti obiettivi1:

• promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle Regioni che presentano ritardi nello sviluppo (Obiettivo 1);

• sostenere la riconversione economica e sociale nelle zone con problemi strutturali, siano esse aree industriali, rurali, urbane o dipendenti dalla pesca (Obiettivo 2);

• ammodernare i sistemi di formazione e incrementare l'occupazione (Obiettivo 3);

• individuare soluzioni comuni a problematiche specifiche tramite le Iniziative Comunitarie (I.C.);

• favorire la pesca al di fuori delle Regioni Obiettivo 1 (Pesca);

• sostenere strategie di sviluppo innovative tramite le Azioni Innovative (A.I.).

1 Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali.

La Politica regionale dell’Unione europea

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Ciò ha consentito anche di definire una più immediata corrispondenza tra gli obiettivi perseguiti e i quattro Fondi strutturali2 che finanziano gli interventi. Infatti, tranne per gli interventi rientranti nell’Obiettivo 1 (finanziati da tutti e quattro i fondi) e nelle Iniziative Comunitarie, finanziati da più Fondi (Interreg III e Urban dal FESR, Equal dal FSE e Leader dal FEOGA), gli altri interventi in Italia ricevono, coerentemente con l’obiettivo che perseguono, contributi da un unico Fondo.

Più specificatamente,

• gli interventi Obiettivo 2 e i programmi di Azioni Innovative sono finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), che tende a correggere i principali squilibri regionali, partecipando allo sviluppo e all’adeguamento strutturale delle Regioni in ritardo di sviluppo, nonché alla riconversione delle regioni industriali in declino;

• gli interventi dell’Obiettivo 3 sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE), che promuove la possibilità di occupazione e la mobilità geografica e professionale dei lavoratori, nonché l’adeguamento alle trasformazioni industriali e ai cambiamenti dei sistemi di produzione, in particolare attraverso la formazione e la riconversione professionale;

• gli interventi destinati alla Pesca sono finanziati dallo Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca (SFOP) che sostiene appunto i progetti destinati al settore della pesca, all’acquacoltura e alla trasformazione e commercializzazione di prodotti ittici.

Non si assiste ad una corrispondenza univoca tra il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA) e uno degli obiettivi della Politica regionale, perché il settore agricolo è sostenuto principalmente dalla Politica Agricola Comune (PAC), che in particolare tramite i Piani di Sviluppo Rurale (P.S.R.) contribuisce allo sviluppo strutturale dell’Unione Europea.

2 Le risorse destinate ai Fondi strutturali sono originate da quella parte di contributi degli Stati membri al Bilancio generale dell’UE che viene devoluta alle Regioni in ritardo di sviluppo. Si ricorda poi che, oltre ai Fondi strutturali, partecipa alla Politica regionale dell’Unione europea il Fondo di coesione che sostiene lo sviluppo di regioni particolarmente svantaggiate dal punto di vista delle infrastrutture per l’ambiente e i trasporti, di cui beneficiano, Grecia, Irlanda e Portogallo.

I Fondi strutturali

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1.2 I contributi comunitari

Il persistente divario socio-economico tra il Centro-Nord e il Sud Italia, la presenza di zone caratterizzate da difficoltà strutturali anche nel Centro-Nord e la non completa adeguatezza del sistema di istruzione, formazione e occupazione, fanno sì che l’Italia continui a beneficiare di numerose risorse per gli interventi strutturali anche nel ciclo di programmazione 2000-2006. Infatti, con uno stanziamento di Fondi strutturali pari a 34.295 milioni di euro (Tab. n. 1)3 -a cui vanno aggiunti circa 51 milioni di euro per le Azioni Innovative, per un importo complessivo di 34.346 milioni di euro- l’Italia riceve più del 15% dei contributi comunitari posizionandosi al terzo posto dopo la Spagna (21,37%) e la Germania (15,35%) (Graf. n. 1).

Nell’ambito delle risorse complessive, è interessante notare il significativo sostegno dato alle regioni del Mezzogiorno Obiettivo 1: con 21.650 milioni di euro, infatti, l’Italia è il Paese, dopo la Spagna (38.096 Meuro), con la maggiore disponibilità finanziaria per sostenere politiche di adeguamento strutturale nelle regioni in ritardo di sviluppo. L’importanza del divario socio-economico tra Centro-Nord e Sud è desumibile altresì osservando la distribuzione delle risorse comunitarie destinate all’Italia: l’Obiettivo 1 da solo copre infatti più del 60% dello stanziamento complessivo, distanziandosi di molti punti percentuali dagli altri obiettivi.

3 Fonte: Elaborazioni su dati Commissione Europea.

La dotazione comunitaria per l’Italia

La rilevanza dell’Obiettivo 1

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Tabella n. 1 Ripartizione dei Fondi strutturali per Obiettivo e Paese (valori in milioni di euro, prezzi 1999)

Stati membri Ob. 1 Ob. 2 Ob. 3 I.C. Pesca P.S.R. Totale

Belgio 625 433 737 209 34 350 2.388 Danimarca - 183 365 83 197 322 1.150 Germania 19.958 3.510 4.581 1.608 107 4.900 34.664 Grecia 20.961 - - 862 - 917 22.740 Spagna 38.096 2.651 2.140 1.958 200 3.213 48.258 Francia 3.805 6.050 4.540 1.046 225 5.320 20.986 Irlanda 3.088 - - 166 - 2.205 5.459 Italia* 21.650 2.608 3.887 1.538 100 4.512 34.295 Lussemburgo - 40 38 13 - 84 175 Paesi Bassi 123 795 1.686 651 31 385 3.671 Austria 261 680 528 358 4 2961 4.792 Portogallo 19.029 - - 671 - 1400 21.100 Finlandia 913 489 403 254 31 2030 4.120 Svezia 722 406 720 278 60 1043 3.229 Regno Unito 6.251 4.695 4.568 961 121 1078 17.674 Altro** 1.152

EUR 15 135.482 22.540 24.193 10.656 1.110 30.720 225.853 * Non include le Azioni Innovative **Altro include le Azioni Innovative per 1.000 Meuro e le Iniziative Comunitarie Reti per 152

Meuro Fonte: Commissione Europea, DG Politica regionale e INEA,"Le politiche comunitarie per lo

sviluppo rurale" - Rapporto 2001/2002

Grafico n. 1 Ripartizione dei Fondi strutturali per Stato membro

Germania15,35%

Grecia10,07%

Francia9,29%

Spagna21,37%

Danimarca0,50%

Altro0,51%

Belgio1,06%

Finlandia1,82%

Svezia1,43%

Irlanda2,42%

Italia15,18%

Paesi Bassi1,63%

Lussemburgo0,08%

Portogallo9,34%Austria

2,12%

R. U.7,83%

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1.3 Gli interventi strutturali in Italia

1.3.1 Sintesi della programmazione del periodo 2000-2006

Il paragrafo precedente ha presentato una breve sintesi delle risorse comunitarie destinate all’Italia e agli altri Stati membri dell’Unione europea. Tuttavia, per comprendere appieno le potenzialità e le implicazioni delle politiche strutturali è opportuno valutare le risorse complessivamente associate agli interventi, siano esse comunitarie, nazionali o private. Nel presente paragrafo si propone, quindi, una visione di sintesi dell’attuale ciclo di programmazione, considerando tutte le risorse coinvolte nonché la loro distribuzione tra obiettivi e regioni.

Grazie all’apporto dei contributi nazionali e privati le risorse complessivamente assegnate in Italia a favore degli interventi strutturali ammontano, nel periodo di programmazione 2000-2006, a 74.522,91 milioni di euro (Tab. n. 2), raggiungendo quindi un importo più che doppio rispetto a quanto stanziato con i soli contributi comunitari.

In termini aggregati si può osservare che il finanziamento degli interventi proviene in misura pressochè analoga da contributi comunitari (34.346,38 Meuro) e nazionali (33.872,91 Meuro), mentre decisamente meno significativo è il contributo di provenienza privata (6.303,62 Meuro), che copre infatti circa l’8% dello stanziamento complessivo.

Nella lettura dei dati per obiettivi (Tab. n. 2 e Graf. n. 2), si nota il peso significativo dei contributi assegnati agli Obiettivi prioritari di sviluppo, che ricevono 58.502,61 milioni di euro (78,5%), e dei contributi assegnati ai Piani di Sviluppo Rurale, che beneficiano di 12.260,78 milioni di euro (16,4%), grazie anche ad un apporto considerevole di contributi privati. Più nel dettaglio sono gli interventi dell’Obiettivo 1 a beneficiare dell’ammontare più consistente di risorse con un importo pari a 41.444,56 milioni di euro (55,61%).

Sebbene con un costo programmato decisamente inferiore a quello dell’Obiettivo 1, è di interesse il contributo programmato a favore di interventi di ammodernamento dei sistemi di istruzione e formazione dell’Obiettivo 3 nelle regioni del Centro-Nord, beneficarie di 8.720,18 milioni di euro (11,7%), e di interventi di riconversione economica dell’Obiettivo 2, per cui sono programmati 8.337,87 milioni di euro (11,19%).

La dotazione finanziaria complessiva

La dotazione finanziaria per Obiettivo

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Tabella n. 2: Interventi strutturali - Ripartizione costo programmato per Obiettivo e Fondo (valori in milioni di euro)

Comunitari Obiettivo

Costo progr. al 31/12/06 TOT FESR FSE FEOGA SFOP

Nazionali Privati

Totale Obiettivi 58.502,61 28.144,91 16.889,81 7.986,15 2.982,63 286,32 28.025,73 2.331,97

Obiettivo 1 41.444,56 21.649,83 14.281,81 4.099,07 2.982,63 286,32 19.233,73 561,00 Obiettivo 2 8.337,87 2.608,00 2.608,00 0,00 0,00 0,00 4.041,02 1.688,85 Obiettivo 3 8.720,18 3.887,08 0,00 3.887,08 0,00 0,00 4.750,98 82,12

Totale Fuori Obiettivo 3.759,52 1.689,18 911,07 394,40 284,11 99,60 1.541,78 528,56

Iniziative Comunitarie 3.268,12 1.538,15 859,64 394,40 284,11 0,00 1.374,50 355,47

DOCUP Pesca 377,59 99,60 0,00 0,00 0,00 99,60 123,70 154,29

Azioni Innovative 113,81 51,43 51,43 0,00 0,00 0,00 43,58 18,80

P.S.R. 12.260,78 4.512,29 0,00 0,00 4.512,29 0,00 4.305,40 3.443,09

TOTALE 74.522,91 34.346,38 17.800,88 8.380,55 7.779,03 385,92 33.872,91 6.303,62

Decisamente meno significativa è la dotazione destinata agli interventi promossi nell’ambito dei Fuori Obiettivo, che ammonta ad un importo complessivo di 3.759,52 milioni di euro, assorbito pressoché interamente dai Programmi di Iniziativa Comunitaria (3.268,12 Meuro)

Grafico n. 2: Interventi strutturali - Ripartizione costo programmato per Obiettivo

La lettura del dato per fonte contributiva (Tab. n. 2 Graf. n. 3) consente di evidenziare la rilevanza assegnata ad interventi di correzione degli squilibri regionali, sia in termini di adeguamento

La dotazione finanziaria per Fondo strutturale

P.S.R.16,45%

Obiettivo 155,61%

Obiettivo 311,70%

Obiettivo 211,19%

A. I.0,15%

I. C.4,39%

Pesca0,51%

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strutturale che di riconversione delle zone industriali in declino, tipicamente finanziati dal FESR. Questo fondo da solo, infatti, con risorse pari a 17.800,88 milioni di euro, copre più della metà delle risorse comunitarie. Un peso significativo è assegnato anche agli interventi di ammodernamento dei sistemi di istruzione e formazione, finanziati dal FSE (24,40% delle risorse comunitarie) e agli interventi destinati al settore agricolo finanziati dal FEOGA (22,65% delle risorse comunitarie), mentre decisamente meno rilevante è il peso degli interventi del settore ittico finanziati dallo SFOP (circa 1% delle risorse comunitarie).

Grafico n. 3: Interventi strutturali - Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

L’incrocio dei dati per obiettivo e per fonte contributiva riportato nel grafico n. 4 consente di evidenziare il peso relativo dei diversi contributi in funzione degli obiettivi. Aggregando gli interventi per “Obiettivi”e “Fuori Obiettivo” si può osservare in primo luogo una diversa distribuzione delle fonti contributive, con un peso maggiore dei contributi privati nel caso degli interventi fuori obiettivo. Tutti gli interventi fuori obiettivo ricevono infatti una buona parte dei contributi totali dai privati, con una quota di notevole interesse in particolare nel caso del DOCUP Pesca, che riceve dai privati più del 40% dei contributi programmati totali.

I contributi privati sono significativi in termini percentuali anche nel caso dei P.S.R., che peraltro rappresentano la tipologia di intervento con il maggior equilibrio tra le diverse fonti di finanziamento, con una differenza percentuale minima tra il peso dei contributi comunitari, nazionali e privati.

SFOP1,12%

FEOGA22,65%

FSE24,40%

FESR51,83%

Quotaprivati8,46%

Quotanazionale45,45%

Quotacomunitaria

46,09%

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

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Grafico n. 4: Interventi strutturali – Ripartizione costo programmato per tipologia di contributo

A conclusione del paragrafo, si offre una visione d’insieme del costo programmato per Amministrazione titolare (Graf. n. 5).

Data la corrispondenza tra obiettivi e aree geografiche, è interessante analizzare la distribuzione delle risorse tra le diverse amministrazioni per aree omogenee, distinguendo quindi tra Centro-Nord e Sud. Si osserva, con riferimento alle Regioni del Centro-Nord, che il Veneto dispone della dotazione maggiore di risorse, seguito dal Piemonte e dalla Lombardia. Il grafico riporta anche le risorse destinate alle Iniziative Comunitarie a titolarità di singoli Comuni, quali Carrara, Genova, Milano, Pescara e Torino che sono titolari dei Programmi di Iniziativa Comunitaria Urban, e ad alcuni interventi di competenza delle Amministrazioni centrali che agiscono esclusivamente a favore del Centro-Nord, come il DOCUP Pesca, a favore del settore ittico, il PON “Azioni di sistema”, per lo sviluppo socio-economico delle Regioni settentrionali e l’Azione Innovativa “Erik Network”. Esigua risulta infine la dotazione destinata alle Azioni Innovative. La distribuzione delle risorse nelle Regioni, consente di analizzare il peso relativo dei diversi obiettivi a seconda del territorio di riferimento: si può quindi osservare che particolare attenzione viene rivolta ad interventi di riconversione economica dell’Obiettivo 2 in Liguria e Veneto, ad interventi di ammodernamento dei sistemi di istruzione e formazione dell’obiettivo 3 in Lombardia ed Emilia Romagna e allo sviluppo agricolo con i P.S.R. nelle Marche, in Umbria e nella Provincia Autonoma di Bolzano.

La dotazione finanziaria per Amministrazione titolare

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Obiettivo 1Obiettivo 2Obiettivo 3

I. C.DOCUP Pesca

A. I.

P.S.R.

Totale ObiettiviTotale F Obiettivo

Comunitari Nazionali Privati

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Grafico n. 5: Interventi strutturali – Ripartizione costo programmato per Amministrazione titolare e area geografica (valori in milioni di euro)

Per quanto riguarda le Regioni del Sud Italia, il grafico mostra la ripartizione delle risorse sia tra le Regioni che tra i Programmi gestiti dalle Amministrazioni Centrali (PON Obiettivo 1). Questi ultimi, infatti sono destinati al Sud Italia nel suo insieme e non a singole Regioni. Nella distribuzione delle risorse destinate a singole Regioni, concentrate tra interventi dell’Obiettivo 1 e i P.S.R., si distinguono le dotazioni complessive a favore della Sicilia e della Campania e la dotazione per i P.S.R. a favore della Puglia. Con riferimento invece ai programmi gestiti dalle Amministrazioni centrali, si osserva una concentrazione delle risorse a favore dello

Centro-Nord

0400800

12001600200024002800320036004000

Abr

uzzo

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Ob 2 Ob 3 P.S.R. I.C. DOCUP Pesca A. I.

Sud

0

1000

2000

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Ob 1 P.S.R. I.C. A. I.

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

16 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

sviluppo dei trasporti (PON Trasporti) e dello sviluppo imprenditoriale (PON Sviluppo Locale).

Infine, il grafico riporta anche gli stanziamenti a favore dei Comuni, di cui nel Mezzogiorno beneficiano i 5 Comuni titolari del Programma di Iniziativa Comunitaria Urban, ovvero Caserta, Crotone, Misterbianco, Mola di Bari e Taranto. Così come per le Azioni Innovative, le risorse complessivamente programmate a favore di questi interventi risultano esigue rispetto al totale.

Per completezza di informazione, occorre rilevare che le risorse non includono la dotazione destinata ai Programmi di Iniziativa Comunitaria Equal e Interreg III a titolarità nazionale in quanto non riconducibile a specifiche regioni o aree del nostro Paese.

1.3.2 Sintesi dell’attuazione del periodo 2000-2006

Nel presente paragrafo si offre una visione d’insieme dello stato di attuazione degli interventi alla data del 31 dicembre 2003, sia in termini di obiettivo che di Fondo strutturale. A quattro anni dall’inizio del ciclo di programmazione le Amministrazioni nel loro insieme hanno impegnato 32.666,82 milioni di euro e speso 16.990,90 milioni di euro, a fronte dei 74.522,91 milioni di euro di contributi assegnati per l’intero periodo di programmazione (Tab. n. 3). Rapportando gli impegni e la spesa al costo totale programmato, si osserva quindi in aggregato un indice di impegno del 43,83% ed un indice di spesa del 22,80%.

A tali valori aggregati corrispondono performance differenziate tra l’insieme degli Obiettivi prioritari di sviluppo, dei Fuori obiettivo, e dei Piani di Sviluppo Rurale, così come tra i singoli obiettivi. In particolare, si può osservare che la capacità di impegno e di spesa degli interventi rientranti negli obiettivi prioritari è maggiore di quella che si riscontra per gli altri interventi.

Per i primi, infatti, con riferimento agli impegni si rileva un avanzamento dell’attuazione pari a circa il 50% del costo, a fronte di un indice di impegno degli interventi Fuori obiettivo e dei P.S.R. molto inferiore, intorno al 20%.

Tale performance è dovuta in particolare all’avanzamento degli impegni dell’Obiettivo 3 e dell’Obiettivo 1, che mostrano infatti un indice rispettivamente pari al 63,65% e al 50,22%, mentre più contenuto è l’avanzamento dell’Obiettivo 2 che si attesta al 34,33%. Tuttavia, con riferimento a quest’ultimo obiettivo è necessario ricordare che il grado di avanzamento degli impegni sconta il ritardo con cui hanno avuto avvio i relativi interventi. Allo stesso modo, è opportuno sottolineare che anche per i Fuori obiettivi si è assistito a

L’attuazione finanziaria complessiva

La capacità di impegno

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 17

ritardi nell’avvio dei programmi che spiegano il minor grado di avanzamento, sebbene siano presenti casi in cui è possibile notare una certa vivacità nell’impegno delle risorse, come per le Azioni Innovative e il DOCUP Pesca che mostrano una capacità di impegno superiore al 40%. La tabella consente anche di evidenziare il diverso stadio di avanzamento degli impegni per Fondo strutturale: il Fondo con la performance media migliore è il FSE (56,93%), seguito dal FESR (48,89%), dal FEOGA (39,63%) e dallo SFOP (34,78%). Tuttavia, è interessante notare che mentre per il FSE tale dato è il risultato di una performance elevata per tutti gli obiettivi, l’avanzamento del FESR è molto più eterogeneo, mostrando infatti una performance di rilievo nel caso dell’obiettivo 1 (53%) e una performance molto più bassa nel caso dell’Obiettivo 2 (34,33%) e in particolare dei Fuori Obiettivo (9%).

Differenze altrettanto significative tra i diversi obiettivi si riscontrano anche nel caso del FEOGA, che nel caso dell’Obiettivo 1 mostra un indice di impegno del 39,62% e nel caso dei Fuori obiettivo dell’11,48%.

Sul fronte dei pagamenti, gli interventi promossi nell’ambito degli Obiettivi prioritari di sviluppo mostrano un indice aggregato pari al 23,95%, a fronte di un valore per i Fuori Obiettivo pari al 7,59%. Per questi ultimi è da notare che il dato è principalmente il risultato della performance contenuta delle Iniziative Comunitarie (5,94%), più che della performance del DOCUP Pesca e delle Azioni Innovative che mostrano infatti uno stadio di avanzamento superiore al 10%. Data la relazione tra capacità di impegno e di spesa non stupisce che, come nel caso degli impegni, l’avanzamento sul fronte della spesa per l’Obiettivo 2, pari al 14,92%, sia più contenuto rispetto agli altri obiettivi prioritari 1 e 3 (rispettivamente pari al 23,44% e al 34,99%). Infine, l’avanzamento della spesa per Fondo mostra una dinamica assolutamente parallela a quella descritta per gli impegni, con un avanzamento aggregato migliore per il FSE (29,70%), seguito dal FESR (22,29%), dal FEOGA (20,77%) e dallo SFOP (14,96%) e un andamento analogo a quello degli impegni nei singoli obiettivi.

A conclusione della sintesi dello stato di attuazione, è interessante ricordare che, sia nel 2002 che nel 2003, la quasi totalità dei Programmi di sviluppo condotti in Italia è riuscita a non incorrere nel “disimpegno automatico”4 o nell’applicazione della norma cosiddetta

4 Si veda, per un’analisi più dettagliata sull’argomento, la Newsletter del Ministero dell’Economia e delle Finanze “Sud News”, numero 5, Gennaio 2004.

La capacità di spesa

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

18 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

“n+2”5. Nel 2003, in particolare, l’avanzamento della spesa comunitaria (5.295,10 Meuro) ha superato la soglia obiettivo minima (3.921,9 Meuro) grazie al fatto che tutti i programmi -ad eccezione del PON Sviluppo Locale, dei PIC Interreg III, di Cadses di Medocc e Interreg IIIA Italia-Slovenia- hanno registrato pagamenti pari a più del 100% del target di spesa minimo, consentendo, dunque, al nostro Paese di vantare una performance gestionale in linea con quella degli Stati membri dell’UE.

Tabella n. 3: Interventi strutturali – Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per Obiettivo e Fondo (valori in milioni di euro)

Obiettivo Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Totale Obiettivi 58.502,61 29.225,27 14.010,80 49,96% 23,95%

FESR 37.875,92 18.517,32 8.442,14 48,89% 22,29%

FSE 14.849,70 8.453,43 4.410,45 56,93% 29,70%

FEOGA 5.057,25 2.004,21 1.050,56 39,63% 20,77%

SFOP 719,74 250,31 107,65 34,78% 14,96%

Obiettivo 1 41.444,56 20.812,23 9.715,98 50,22% 23,44%

FESR 29.538,05 15.654,84 7.198,10 53,00% 24,37%

FSE 6.129,52 2.902,87 1.359,67 47,36% 22,18%

FEOGA 5.057,25 2.004,21 1.050,56 39,63% 20,77%

SFOP 719,74 250,31 107,65 34,78% 14,96%

Obiettivo 2 (FESR) 8.337,87 2.862,48 1.244,04 34,33% 14,92%

Obiettivo 3 (FSE) 8.720,18 5.550,56 3.050,78 63,65% 34,99%

Totale Fuori Obiet. 3.759,52 746,87 285,42 19,87% 7,59%

FESR 1.854,12 166,91 66,38 9,00% 3,58%

FSE 788,80 334,46 104,91 42,40% 13,30%

FEOGA 739,01 84,87 37,49 11,48% 5,07%

SFOP 377,59 160,63 76,64 42,54% 20,30%

I.C. 3.268,12 531,60 194,12 16,27% 5,94%

DOCUP Pesca 377,59 160,63 76,64 42,54% 20,30%

A.I. 113,81 54,64 14,66 48,01% 12,88%

P.S.R. 12.260,78 2.694,68 2.694,68 21,98% 21,98%

TOTALE 74.522,91 32.666,82 16.990,90 43,83% 22,80%

5 L’applicazione della norma “n+2” è definita dall’articolo 32, paragrafo 2, del Regolamento (CE) n. 1260/1999 che stabilisce che “La quota di un impegno che non è stata liquidata mediante acconto o per la quale non è stata presentata una domanda di pagamento ammissibile, quale definita nell'articolo 32, paragrafo 3, alla scadenza del secondo anno successivo a quello dell’impegno o, eventualmente e per gli importi in questione alla data di una successiva decisione della Commissione necessaria per autorizzare una misura o un'operazione o alla scadenza del termine di presentazione del rapporto finale di cui all'articolo 37, paragrafo 1, è disimpegnata automaticamente dalla Commissione”.

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 19

1.3.3 Programmazione e attuazione tra il 2000-2003

In questo paragrafo si offre una prospettiva nel tempo della programmazione e dell’attuazione, evidenziando come si sono articolati costo programmato, impegni e pagamenti nel corso dei primi quattro anni del ciclo di programmazione (Tab. n. 4 e Graf. n. 6). Per quanto riguarda la programmazione, solo per gli interventi condotti nell’ambito dell’Obiettivo 1 e dell’Obiettivo 3 si rileva uno stanziamento di contributi già a partire dal 2000. Per gli altri interventi i primi movimenti si registrano nel 2001, con l’eccezione del DOCUP Pesca, per il quale si registra la prima movimentazione di risorse soltanto nell’esercizio 2002.

Analizzando la variazione anno per anno, dopo una crescita nel costo programmato totale tra il 2001 ed il 2002, che ha interessato tutti gli interventi, ad eccezione dei Piani di Sviluppo Rurale, nel 2003 si assiste ad un’inversione di tendenza, con una diminuzione che interessa soprattutto le risorse assegnate agli Obiettivi prioritari e ai Piani di Sviluppo Rurale. In questo senso, sostanziale appare per esempio la diminuzione di 9.381,54 milioni di euro che si registra per gli interventi dell’Obiettivo 1 e di 2.107,93 milioni di euro per quelli dell’Obiettivo 2. Rispetto a questa dinamica un andamento diverso si osserva per le Iniziative Comunitarie e le Azioni Innovative che mostrano infatti un aumento dei contributi anche nel 2003 (rispettivamente pari a 257,22 Meuro e 2,41 Meuro).

Con riferimento all’andamento dell’attuazione finanziaria si evidenzia, innanzitutto, come, al pari del costo programmato, gli interventi condotti nell’ambito degli Obiettivi prioritari 1 e 3 siano gli unici per i quali è possibile rilevare una movimentazione di impegni e pagamenti già dal primo anno di programmazione. In secondo luogo, e a differenza di quanto rilevato sul piano dei contributi assegnati, è possibile rilevare per impegni e pagamenti un trend di crescita positivo nell’arco del periodo considerato per tutti gli obiettivi ad eccezione dei Piani di Sviluppo Rurale che evidenziano, invece, un rallentamento dell’attuazione nel 2003 seppure di entità contenuta (-0,02 Meuro).

L’andamento del costo programmato

L’andamento dell’attuazione finanziaria

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

20 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 4: Interventi strutturali –Andamento programmazione e attuazione finanziaria al 31/12/2003 per Obiettivo (valori in milioni di euro)

2000 2001 2002 2003

Valore assoluto

Valore assoluto

Δ 2000-2001

Valore assoluto

Δ 2001-2002

Valore assoluto

Δ 2002-2003

Totale Obiettivi Costo progr. 54.332,90 69.145,10 14.812,20 69.992,10 847,00 58.502,61 -11.489,49

Impegni 2.249,90 9.559,70 7.309,80 21.560,90 12.001,20 29.225,27 7.664,37

Pagamenti 351,40 2.497,80 2.146,40 7.306,70 4.808,90 14.010,80 6.704,10

Obiettivo 1

Costo progr. 45.612,80 50.348,80 4.736,00 50.826,10 477,30 41.444,56 -9.381,54

Impegni 1.640,70 7.942,90 6.302,20 17.459,60 9.516,70 20.812,23 3.352,63

Pagamenti 334,70 2.130,40 1.795,70 5.676,20 3.545,80 9.715,98 4.039,78

Obiettivo 2

Costo progr. 0,00 10.076,20 10.076,20 10.445,80 369,60 8.337,87 -2.107,93

Impegni 0,00 0,00 0,00 795,90 795,90 2.862,48 2.066,58

Pagamenti 0,00 0,00 0,00 184,90 184,90 1.244,04 1.059,14

Obiettivo 3

Costo progr. 8.720,10 8.720,10 0,00 8.720,20 0,10 8.720,18 -0,02

Impegni 609,20 1.616,80 1.007,60 3.305,40 1.688,60 5.550,56 2.245,16

Pagamenti 16,70 367,40 350,70 1.445,60 1.078,20 3.050,78 1.605,18

Totale Fuori Obiettivo Costo progr. 0,00 2.218,20 2.218,20 3.503,40 1.285,20 3.759,52 256,12

Impegni 0,00 0,00 0,00 514,80 514,80 746,87 232,07

Pagamenti 0,00 0,00 0,00 67,20 67,20 285,42 218,22

Iniziative Comunitarie

Costo progr. 0,00 2.174,10 2.174,10 3.010,90 836,80 3.268,12 257,22

Impegni 0,00 0,00 0,00 383,20 383,20 531,60 148,40

Pagamenti 0,00 0,00 0,00 18,70 18,70 194,12 175,42

DOCUP Pesca

Costo progr. 0,00 0,00 0,00 381,10 381,10 377,59 -3,51

Impegni 0,00 0,00 0,00 123,30 123,30 160,63 37,33

Pagamenti 0,00 0,00 0,00 46,80 46,80 76,64 29,84

Azioni Innovative

Costo progr. 0,00 44,10 44,10 111,40 67,30 113,81 2,41

Impegni 0,00 0,00 0,00 8,30 8,30 54,64 46,34

Pagamenti 0,00 0,00 0,00 1,70 1,70 14,66 12,96

P.S.R. Costo progr. 0,00 14.236,60 14.236,60 12.651,40 -1.585,20 12.260,78 -390,62

Impegni 0,00 0,00 0,00 2.694,70 2.694,70 2.694,68 -0,02

Pagamenti 0,00 0,00 0,00 2.694,70 2.694,70 2.694,68 -0,02

Totale Interventi Costo progr. 54.332,90 85.599,90 31.267,00 86.146,90 547,00 74.522,91 -11.623,99

Impegni 2.249,90 9.559,70 7.309,80 24.770,40 15.210,70 32.666,82 7.896,42

Pagamenti 351,40 2.497,80 2.146,40 10.068,60 7.570,80 16.990,90 6.922,30

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 21

Grafico n. 6: Interventi strutturali –Andamento programmazione e attuazione

finanziaria al 31/12/2003 per Obiettivo (valori in milioni di euro)

Legenda: blu: costo programmato rosso: impegni giallo: pagamenti

Obiettivo 1

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

Obiettivo 2

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

Obiettivo 3

0

1.500

3.000

4.500

6.000

7.500

9.000

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

IC

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

DOCUP Pesca

0

80

160

240

320

400

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

Azioni Innovative

0

20

40

60

80

100

120

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

P.S.R.

0

3.000

6.000

9.000

12.000

15.000

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

Totale Interventi

0

15.000

30.000

45.000

60.000

75.000

90.000

31/1

2/20

00

31/1

2/20

01

31/1

2/20

02

31/1

2/20

03

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

22 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

2 Analisi per intervento

Il presente capitolo riporta i dati di dettaglio di programmazione e attuazione per ogni intervento.

I dati di programmazione sono presentati con riferimento all’intera durata del periodo di programmazione 2000-2006 e sono articolati sia per tipologia di contributi (comunitaria, nazionale, privata) sia, per quel che riguarda la parte comunitaria, per Fondo strutturale di finanziamento. L'analisi dello stato di attuazione finanziaria degli interventi del periodo di programmazione 2000-2006 è articolata in costo programmato, impegni e pagamenti, per i quali vengono presentati sia i dati in valore assoluto che gli indici di avanzamento finanziario.

2.1 Obiettivo 1

L’articolazione per interventi dell’Obiettivo 1 è stata modificata tra il periodo di programmazione 1994-1999 e l’attuale periodo di programmazione. In particolare, il numero di interventi si è ridotto da 22 a 14, tra i quali si trovano 7 Programmi Operativi Regionali (POR), la cui titolarità compete alle Regioni, e 7 Programmi Operativi Nazionali (PON), gestiti da Amministrazioni Centrali. Le risorse complessivamente stanziate per l’intero ciclo di programmazione a favore di tali interventi (Tab n. 5) ammontano a 41.444,56 milioni di euro, di cui la maggior parte di provenienza comunitaria (21.649,83 Meuro) e nazionale (19.233,73 Meuro) e solo in misura marginale privata (561 Meuro).

Tali risorse sono destinate principalmente a finanziare interventi gestiti dalle Regioni: i POR, infatti, con una dotazione di 28.661,34 milioni di euro, assorbono quasi il 70% della dotazione complessiva, a fronte dei 12.783,22 milioni di euro destinati ai programmi nazionali. Si osserva quindi uno spostamento relativo di risorse a favore delle regioni rispetto al precedente ciclo di programmazione, alle quali è quindi ora assegnato un ruolo più centrale nella promozione dello sviluppo e dell’adeguamento strutturale delle aree in ritardo di sviluppo.

L’articolazione

La dotazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 23

Tabella n. 5: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari

Costo progr. al 31/12/06 TOT FESR FSE FEOGA SFOP

Nazionali Privati

Regionali 28.661,34 15.186,35 9.108,50 2.930,90 2.982,63 164,32 13.301,56 173,43

POR Basilicata 1.258,56 742,78 376,28 195,40 171,10 0,00 515,79 0,00

POR Calabria 3.772,88 1.994,25 1.161,50 403,88 410,27 18,60 1.763,45 15,18

POR Campania 6.944,45 3.824,93 2.504,60 631,84 650,24 38,25 3.045,35 74,17

POR Molise 422,48 180,73 114,87 27,54 37,86 0,46 240,68 1,07

POR Puglia 4.713,25 2.639,49 1.527,83 558,56 523,10 30,00 2.053,19 20,57

POR Sardegna 3.914,43 1.946,23 1.155,93 357,21 406,08 27,01 1.946,23 21,97

POR Sicilia 7.635,29 3.857,94 2.267,49 756,47 783,98 50,00 3.736,88 40,47

Nazionali 12.783,22 6.463,49 5.173,31 1.168,17 0,00 122,00 5.932,17 387,57

PON ATAS 432,11 324,08 149,25 174,83 0,00 0,00 108,03 0,00

PON Pesca 276,50 122,00 0,00 0,00 0,00 122,00 89,40 65,10

PON Ricerca 2.038,70 1.191,48 712,38 479,10 0,00 0,00 524,75 322,47

PON Scuola 718,41 472,56 75,82 396,74 0,00 0,00 245,85 0,00

PON Sicurezza 1.117,64 573,11 523,11 50,00 0,00 0,00 544,53 0,00

PON Svil. Locale 3.919,31 1.978,94 1.911,44 67,50 0,00 0,00 1.940,37 0,00

PON Trasporti 4.280,55 1.801,31 1.801,31 0,00 0,00 0,00 2.479,24 0,00

TOTALE 41.444,56 21.649,83 14.281,81 4.099,07 2.982,63 286,32 19.233,73 561,00

Considerando i programmi regionali la Sicilia è la Regione che beneficia dell’importo più elevato di finanziamenti, pari a 7.635,29 milioni di euro, seguita dalla Campania con 6.944,45 milioni di euro e dalla Puglia con 4.713,25 milioni di euro (Tab. n. 5 e Graf. n. 7).

Con riferimento invece agli interventi nazionali il PON “Trasporti”, a titolarità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riceve l’ammontare maggiore di risorse (4.280,55 Meuro). Tra gli altri PON, vale evidenziare, inoltre, la dotazione del PON “Sviluppo Imprenditoriale Locale”, gestito dal Ministero delle Attività Produttive (3.919,31 Meuro), e quella del PON “Ricerca Scientifica, Sviluppo e Alta Formazione”, la cui titolarità compete al Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (2.038,70 Meuro), che peraltro, gestendo anche il PON “Scuola per lo sviluppo”, è l’unico ente centrale gestore di due Programmi Operativi Nazionali rientranti nell’Obiettivo 1.

La dotazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

24 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 7: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Ripartizione costo programmato per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

Occorre notare che l’Obiettivo 1 è l’unico Obiettivo prioritario a beneficiare di contributi di tutti i Fondi strutturali sebbene il peso relativo dei diversi Fondi sia molto diverso (Graf. n. 8). In particolare, il FESR, coerentemente con la finalità di sviluppo e adeguamento strutturale che caratterizza l’Obiettivo 1, è il Fondo che eroga l’ammontare più consistente di risorse, pari a 14.281,81 milioni di euro e rappresentanti il 65,97% del contributo comunitario. Tuttavia, considerata la rilevanza di una politica integrata di sviluppo per le Regioni del Sud, anche gli altri Fondi partecipano in misura rilevante: il FSE infatti partecipa al finanziamento con 4.099,07 milioni di euro (18,93%) e il FEOGA con 2.982,63 milioni di euro (13,78%); una quota residuale, pari a 286,32 milioni di euro (1,32%), proviene infine dallo SFOP per il supporto al settore ittico. Vale osservare che quest’ultimo dato, se confrontato con i contributi totali destinati all’Italia con lo SFOP, è comunque indicativo della rilevanza relativa riconosciuta allo sviluppo del settore ittico per il superamento del ritardo di sviluppo del Sud Italia.

La dotazione finanziaria per Fondo strutturale

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

PON

Pes

ca

PON

ATA

S

PON

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PON

Sic

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PON

Ric

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PON

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Bas

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POR

Cal

abria

POR

Sard

egna

POR

Pug

lia

POR

Cam

pani

a

POR

Sici

lia

Comunitari Nazionali Privati

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 25

Grafico n. 8: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

E’ evidente che i diversi Fondi non contribuiscono nella stessa misura al finanziamento dei programmi e che in particolare, considerata la loro natura “strutturale”, sono sostanzialmente assenti dai programmi nazionali i contributi del FEOGA e dello SFOP (ad eccezione chiaramente del PON Pesca interamente finanziato dallo SFOP). Più nel dettaglio, la distribuzione dei diversi Fondi tra i programmi (Graf. n. 9) evidenzia, oltre a quanto sopra detto, una distribuzione abbastanza omogenea dei fondi tra i diversi interventi regionali suggerendo un allineamento nella strategia di sviluppo perseguita. Infatti, tutti i POR ricevono contributi da tutti i Fondi in proporzioni sostanzialmente costanti, ad eccezione del Programma della Basilicata che non riceve contributi dallo SFOP e che sostiene più di altri programmi politiche di ammodernamento del sistema dell’istruzione e della formazione tramite il FSE.

Con riferimento ai programmi nazionali, data la loro natura settoriale, non si ritrova la stessa omogeneità nel peso relativo dei diversi Fondi, dato che il tipo di contributo è strettamente connesso agli obiettivi perseguiti dai singoli programmi. Il FESR, ad esempio, è molto importante nei programmi “Trasporti”, “Sviluppo Locale”, “Sicurezza”, mentre il FSE fornisce contributi significativi per i Programmi “Scuola” e “ATAS”.

L’apporto percentuale dei Fondi strutturali

Quotacomunitaria

52,24%

Quotanazionale46,41%

Quotaprivati1,35%

FESR65,97% FSE

18,93%

FEOGA13,78%SFOP

1,32%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

26 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 9: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Ripartizione costo programmato per tipologia di contributo ed intervento

Con riferimento all’avanzamento finanziario al 31 dicembre 2003 dei programmi dell’Obiettivo 1, la tabella n. 6 evidenzia una capacità di impegno e di pagamento molto differenziata tra i vari programmi e fondi, a fronte di indici medi per l’obiettivo nel suo insieme di oltre il 50% per gli impegni e di oltre il 23% per i pagamenti. Una prima significativa differenza si rileva ad esempio tra interventi regionali e nazionali. Gli interventi nazionali, infatti, con 9.664,48 milioni di euro di risorse impegnate rispetto ad un costo programmato totale di 12.783,22 milioni di euro, mostrano una capacità di impegno piuttosto elevata, pari al 75,6% del costo programmato, mentre i programmi regionali, con impegni che ammontano a 11.147,75 milioni di euro rispetto ad un costo programmato di 28.661,34 milioni di euro, mostrano un avanzamento molto più contenuto e pari al 38,89%.

Lo stesso risultato si riscontra sul fronte dei pagamenti: le Amministrazioni centrali hanno infatti effettuato pagamenti per il 34,08% del costo programmato totale mentre le Regioni si sono fermate al 18,70%.

Essendo l’Obiettivo 1 l’unico Obiettivo prioritario di sviluppo i cui interventi nel periodo di programmazione 2000-2006 beneficiano delle risorse provenienti da tutti i Fondi strutturali, è interessante analizzare lo stato di avanzamento finanziario anche nel dettaglio per Fondo. Gli interventi finalizzati all’adeguamento strutturale finanziati dal FESR evidenziano l’avanzamento finanziario più elevato con un indice di impegno del 53% ed un indice di pagamento del 24,37%. Anche gli interventi dedicati al mondo del lavoro, che beneficiano di

L’attuazione finanziaria complessiva

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Sicilia

Sardegna

Puglia

Molise

Campania

Calabria

Basilicata

P.O.N. Trasporti

P.O.N. Svil. Locale

P.O.N. Sicurezza

P.O.N. Scuola

P.O.N. Ricerca

P.O.N. Pesca

P.O.N. ATAS

Nazionali

Regionali

Obiettivo 1

FESR FSE FEOGA SFOP

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 27

risorse a valere sul FSE, si distinguono per un soddisfacente livello di performance finanziaria, mostrando una capacità di impegno del 47,36% e di pagamento pari al 22,18%. Ad uno stadio di avanzamento inferiore sono invece gli interventi destinati al settore agricolo e alla pesca. Il FEOGA infatti si caratterizza per un indice di impegno e di pagamento pari, rispettivamente, al 39,63% e al 20,77% dei contributi complessivi mentre lo SFOP ha valori rispettivamente pari al 34,78% e al 14,96%.

Tabella n. 6: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Attuazione finanziaria al

31/12/2003 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Regionali 28.661,34 11.147,75 5.360,00 38,89% 18,70% POR Basilicata 1.258,56 624,45 355,58 49,62% 28,25% POR Calabria 3.772,88 1.372,38 729,54 36,37% 19,34% POR Campania 6.944,45 2.648,42 1.165,08 38,14% 16,78% POR Molise 422,48 193,29 121,78 45,75% 28,82% POR Puglia 4.713,25 1.807,34 872,91 38,35% 18,52% POR Sardegna 3.914,43 1.745,36 971,76 44,59% 24,83% POR Sicilia 7.635,29 2.756,51 1.143,35 36,10% 14,97%

Nazionali 12.783,22 9.664,48 4.355,98 75,60% 34,08%

PON ATAS 432,11 328,54 149,54 76,03% 34,61% PON Pesca 276,50 129,70 83,69 46,91% 30,27% PON Ricerca 2.038,70 1.934,27 524,60 94,88% 25,73% PON Scuola 718,41 534,50 213,39 74,40% 29,70% PON Sicurezza 1.117,64 652,16 406,83 58,35% 36,40% PON Svil. Locale 3.919,31 5.025,76 2.405,88 128,23% 61,39% PON Trasporti 4.280,55 1.059,55 572,05 24,75% 13,36%

TOTALE 41.444,56 20.812,23 9.715,98 50,22% 23,44%

FESR 29.538,05 15.654,84 7.198,10 53,00% 24,37% FSE 6.129,52 2.902,87 1.359,67 47,36% 22,18% FEOGA 5.057,25 2.004,21 1.050,56 39,63% 20,77% SFOP 719,74 250,31 107,65 34,78% 14,96%

TOTALE 41.444,56 20.812,23 9.715,98 50,22% 23,44%

Una lettura dei dati di attuazione finanziaria per singolo intervento (Graf. n. 10) consente di evidenziare quali sono i programmi che hanno incontrato meno difficoltà di attuazione. Emerge in particolare lo stadio di avanzamento del PON “Sviluppo Locale”, che avendo impegnato il 128,23% e pagato il 61,39% delle risorse, è l’unico programma dell’Obiettivo 1 con un overbooking di risorse. Sebbene nessun altro programma abbia raggiunto un overbooking di risorse, anche gli altri programmi nazionali si distinguono per elevati indici di avanzamento finanziario, con l’unica eccezione del PON “Trasporti”

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

28 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

che mostra qualche difficoltà di avanzamento, con indici di impegno pari al 24,75% e di pagamento del 13,36% decisamente inferiori alla media dei programmi nazionali. Con riferimento agli interventi di competenza delle Regioni, i POR Basilicata e Molise evidenziano l’andamento gestionale migliore: la loro capacità di impegno si attesta, rispettivamente, al 49,62% e al 45,75% e la loro capacità di pagamento intorno oltre il 28%. Anche la Sardegna supera il 40% di risorse impegnate ma presenta un valore inferiore rispetto alla Basilicata e al Molise per ciò che concerne la capacità di spesa (24,83%). All’opposto, la Sicilia risulta la Regione con i livelli di avanzamento finanziario inferiori, avendo impegnato il 36,10% e pagato il 14,97% delle risorse stanziate per l’intero periodo di programmazione.

Grafico n. 10: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Attuazione finanziaria al

31/12/2003 per intervento

2.2 Obiettivo 2

L’Obiettivo 2 si articola in 14 interventi (DOCUP) che beneficiano complessivamente di 8.337,87 milioni di euro (Tab. n. 7) con un apporto significativo dei contributi nazionali (4.041,02 Meuro) e privati (1.688,85 Meuro). E’ da notare che, diversamente dall’Obiettivo 1, tutti i contributi comunitari (2.608,00 Meuro) provengono dal FESR.

L’articolazione e la dotazione finanziaria complessiva

0

20

40

60

80

100

120

140

Bas

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a

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Cam

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Mol

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Pug

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Tras

porti

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 29

La rilevanza dei contributi nazionali è messa altresì in evidenza nel grafico n. 11, che riporta la ripartizione delle risorse per tipologia di contributo. Si evidenzia quindi che i contributi nazionali coprono il 48,47% del costo programmato, i contributi comunitari il 31,28% e i privati il 20,25%, con un aumento del ruolo dei privati rispetto al precedente periodo di programmazione.

Tabella n. 7: Interventi strutturali - Obiettivo 2 - Ripartizione costo

programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06

Comunitari (FESR) Nazionali Privati

Intervento

Abruzzo 533,29 185,43 282,87 64,99 Emilia Romagna 252,36 122,70 122,70 6,96 Friuli Venezia Giulia 322,64 96,54 225,27 0,83 Lazio 918,12 371,53 473,95 72,64 Liguria 651,99 193,09 438,25 20,65 Lombardia 404,33 200,38 203,95 0,00 Marche 323,81 125,29 129,34 69,18 PA Bolzano 66,34 32,42 32,42 1,50 PA Trento 73,40 16,88 39,38 17,14 Piemonte 1.231,16 488,60 700,56 42,00 Toscana 1.206,82 322,50 860,46 23,86 Umbria 393,14 150,50 221,75 20,89 Valle d'Aosta 42,98 16,08 24,06 2,84 Veneto 1.917,49 286,06 286,06 1.345,37

TOTALE 8.337,87 2.608,00 4.041,02 1.688,85

Grafico n. 11: Interventi strutturali - Obiettivo 2 - Ripartizione costo

programmato per fonte contributiva

Comunitari31,28%

Nazionali48,47%

Privati20,25%

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

30 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Nel dettaglio dei 14 DOCUP (Tab. n. 7 e Graf. n. 12), l’ammontare più consistente di risorse è erogato a favore del DOCUP Veneto (1.917,49 Meuro), seguito dal DOCUP Piemonte (1.231,16 Meuro). È interessante notare, tuttavia, come, per quanto riguarda il DOCUP Veneto, i contributi complessivi provengano per il 70,16% da fonti di natura privata e per il 29,84% da fondi di origine comunitaria e nazionale che, invece, assumono un peso complessivo del 96,59% nel programma del Piemonte. Il peso dei contributi privati in Veneto, nella Provincia Autonoma di Trento e nelle Marche (pari, rispettivamente, al 23,35% e al 21,36%) è ciò che spiega la rilevanza dei privati in aggregato nell’Obiettivo 2. Gli altri interventi, infatti, sono caratterizzati da contributi privati inferiori e da un peso significativo dei contributi nazionali rispetto a quelli comunitari, ad eccezione di alcune Amministrazioni (Emilia Romagna, Provincia Autonoma di Bolzano e, come detto, Veneto) in cui risorse nazionali e comunitarie si attestano su livelli percentuali simili. Grafico n. 12: Interventi strutturali - Obiettivo 2 - Ripartizione costo

programmato per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

La tabella n. 8, relativa all’attuazione finanziaria, mostra che a fronte di 8.337,87 milioni di euro di finanziamenti previsti per l’intero periodo di programmazione, le Amministrazioni hanno impegnato 2.862,48 milioni di euro, pari al 34,33% delle risorse complessivamente stanziate. I pagamenti sono, invece, pari a 1.244,04 milioni di euro e rappresentano il 14,92% del costo programmato totale.

La dotazione finanziaria per intervento

L’attuazione finanziaria complessiva

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

1.800

2.000

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Comunitari Nazionali Privati

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 31

Pertanto si rileva che lo stadio di avanzamento degli interventi dell’Obiettivo 2 risulta inferiore a quella dei programmi di sviluppo promossi nell’ambito dell’Obiettivo 1 (cfr. Tab. n. 8). A tal proposito occorre considerare che i programmi di sviluppo dell’Obiettivo 2 sono stati avviati più tardi degli interventi promossi nel Sud Italia: basti pensare, per esempio, che le Amministrazioni del Centro-Nord hanno comunicato i primi dati di attuazione finanziaria solo a partire dal secondo semestre del 2002. Tabella n. 8: Interventi strutturali - Obiettivo 2 - Attuazione finanziaria al

31/12/2006 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Intervento Abruzzo 533,29 138,49 52,04 25,97% 9,76% Emilia Romagna 252,36 136,95 50,86 54,27% 20,15% Friuli Venezia Giulia 322,64 185,22 51,61 57,41% 16,00% Lazio 918,12 294,94 110,89 32,12% 12,08% Liguria 651,99 166,98 78,78 25,61% 12,08% Lombardia 404,33 49,95 49,95 12,35% 12,35% Marche 323,81 108,22 39,64 33,42% 12,24% P.A. Bolzano 66,34 29,87 18,06 45,02% 27,22% P.A. Trento 73,40 24,76 8,96 33,74% 12,21% Piemonte 1.231,16 694,33 228,89 56,40% 18,59% Toscana 1.206,82 626,20 348,66 51,89% 28,89% Umbria 393,14 113,66 48,24 28,91% 12,27% Valle d'Aosta 42,98 40,07 18,29 93,22% 42,55% Veneto 1.917,49 252,84 139,17 13,19% 7,26%

TOTALE 8.337,87 2.862,48 1.244,04 34,33% 14,92%

I valori medi degli indici finanziari a livello di obiettivo sono determinati da valori piuttosto eterogenei tra i diversi interventi (Graf. n. 13): nel quadriennio considerato, infatti, i DOCUP Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte Toscana e Valle d’Aosta mostrano un livello di impegni superiore al 50% degli stanziamenti previsti per l’intero periodo di programmazione, mentre altri interventi hanno indici inferiori al 15%, come la Lombardia e il Veneto.

Non sempre ad un’elevata capacità di impegno corrisponde un’altrettanto elevata capacità di spesa. Mentre, infatti, si osserva un elevato indice di spesa in Valle d’Aosta e in Toscana, le performance di pagamento di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, P.A. Bolzano e Piemonte si mantengono su valori più modesti. Le altre Amministrazioni, anche, come detto, a causa del ritardo nell’avvio degli interventi, sembrano sperimentare alcune difficoltà, registrando livelli contenuti nell’impegno e nella spesa delle risorse. Tale

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

32 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

situazione riguarda, oltre a Veneto e Lombardia, anche l’Abruzzo per ciò che concerne in particolare la spesa.

Grafico n. 13: Interventi strutturali - Obiettivo 2 - Attuazione finanziaria al

31/12/2003 per intervento

2.3 Obiettivo 3

L’Obiettivo 3 viene perseguito attraverso 14 Programmi Operativi Regionali, gestiti dalle Regioni del Centro-Nord, e un Programma Operativo Nazionale, il PON “Azioni di sistema”, di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tali interventi beneficiano complessivamente di 8.720,18 milioni di euro di cui poco più della metà (4.750,98 Meuro) di provenienza nazionale (Tab. n. 9).

Analogamente a quanto rilevato per l’Obiettivo 2, i contributi di origine comunitaria assegnati agli interventi promossi nell’ambito dell’Obiettivo 3 provengono, coerentemente con le finalità dell’Obiettivo 2, da un unico Fondo strutturale, il FSE, specificatamente destinato a promuovere le possibilità di occupazione e la mobilità geografica e professionale dei lavoratori, nonché a facilitare l’adeguamento alle trasformazioni industriali e ai cambiamenti dei sistemi di produzione, in particolare attraverso la formazione e la riconversione professionale6. Il FSE contribuisce al

6 Articolo 123 del Trattato di Roma, poi modificato dall’art. G34 del Trattato di Maastricht.

L’articolazione

La dotazione finanziaria complessiva

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Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 33

finanziamento degli interventi dell’Obiettivo 3 con un ammontare di risorse pari a 3.887,08 milioni di euro. E’ da notare, come nel caso dell’Obiettivo 1, l’esiguità dei contributi privati, che ammontano infatti ad appena 82,12 milioni di euro, pari a meno dell’1% dei contributi totali (Graf. n. 14), a fronte di una quota comunitaria pari 44,58% e di una quota nazionale pari al 54,48%. Tabella n. 9: Interventi strutturali - Obiettivo 3 - Ripartizione costo

programmato per intervento (in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06

Comunitari (FSE) Nazionali Privati

Regionali 8.288,28 3.692,72 4.513,44 82,12

Abruzzo 396,78 176,55 215,79 4,44 Emilia Romagna 1.246,32 556,64 680,33 9,35 Friuli Venezia Giulia 362,15 161,36 197,21 3,58 Lazio 884,76 394,85 482,60 7,31 Liguria 363,54 162,21 198,26 3,07 Lombardia 1.490,26 663,42 810,84 16,00 Marche 284,94 126,64 154,88 3,42 PA Bolzano 195,37 86,45 105,66 3,26 PA Trento 224,93 100,40 122,72 1,81 Piemonte 1.003,95 446,55 545,79 11,61 Toscana 663,45 295,42 361,07 6,96 Umbria 227,10 101,18 123,67 2,25 Valle d'Aosta 92,18 41,01 50,12 1,05 Veneto 852,55 380,04 464,50 8,01

Nazionali 431,90 194,36 237,54 0,00

P.O.N. Azioni di sistema 431,90 194,36 237,54 0,00

TOTALE 8.720,18 3.887,08 4.750,98 82,12

Grafico n. 14: Interventi strutturali - Obiettivo 3 - Ripartizione costo

programmato per fonte contributiva

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

Comunitari44,58%

Nazionali54,48%

Privati0,94%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

34 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Analizzando la ripartizione degli stanziamenti tra le Regioni (Tab. n. 9 e Graf. n. 15), si osserva che la Lombardia beneficia della dotazione più elevata di risorse (1.490,26 Meuro), seguita dall’Emilia Romagna con 1.246,32 milioni di euro e dal Piemonte con 1.003,95 milioni di euro. Al PON “Azioni di sistema” è assegnata una dotazione complessiva di 431,90 milioni di euro, di provenienza esclusivamente comunitaria e nazionale. Grafico n. 15: Interventi strutturali - Obiettivo 3 - Ripartizione costo

programmato per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

La tabella n. 10 relativa all’attuazione finanziaria mostra che, alla data del 31 dicembre 2003, le Amministrazioni titolari di interventi rientranti nell’Obiettivo 3, a fronte di 8.720,18 milioni di euro di risorse stanziate per l’intero periodo di programmazione, hanno impegnato 5.550,56 milioni di euro e effettuato pagamenti per 3.050,78 milioni di euro. Nel confronto con gli altri due Obiettivi prioritari di sviluppo, l’Obiettivo 3 mostra una migliore performance per ciò che concerne sia la capacità di impegno che quella di spesa: le risorse impegnate rappresentano il 63,65% del costo programmato complessivo, mentre il valore dell’indice di pagamento è pari al 34,99%. Rilevante, in particolare, è la differenza con i valori degli indici di avanzamento finanziario rilevati per l’Obiettivo 2 (pari a quasi 30 punti percentuali per gli impegni, e a 20 punti percentuali per i pagamenti). Positiva appare anche la performance finanziaria del PON “Azioni di sistema” sebbene le capacità di impegno e di pagamento, (rispettivamente, 48,88% e 26,58%), risultino inferiori a quelle degli interventi regionali.

La dotazione finanziaria per intervento

L’attuazione finanziaria complessiva

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Comunitari Nazionali Privati

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 35

Tabella n. 10: Interventi strutturali - Obiettivo 3 - Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento (in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Regionali 8.288,28 5.339,44 2.935,99 64,42% 35,42%

Abruzzo 396,78 201,03 108,96 50,66% 27,46%

Emilia Romagna 1.246,32 895,09 543,70 71,82% 43,62%

Friuli Venezia Giulia 362,15 226,76 137,36 62,62% 37,93%

Lazio 884,76 279,62 188,11 31,60% 21,26%

Liguria 363,54 184,04 100,87 50,62% 27,75%

Lombardia 1.490,26 1.148,93 695,67 77,10% 46,68%

Marche 284,94 152,11 90,63 53,38% 31,81%

PA Bolzano 195,37 170,32 80,39 87,18% 41,15%

PA Trento 224,93 171,45 72,59 76,22% 32,27%

Piemonte 1.003,95 784,46 360,97 78,14% 35,95%

Toscana 663,45 426,21 218,83 64,24% 32,98%

Umbria 227,10 129,55 66,65 57,05% 29,35%

Valle d'Aosta 92,18 50,39 26,69 54,66% 28,96%

Veneto 852,55 519,48 244,57 60,93% 28,69%

Nazionali 431,90 211,12 114,79 48,88% 26,58% P.O.N. Azioni di sistema 431,90 211,12 114,79 48,88% 26,58%

TOTALE 8.720,18 5.550,56 3.050,78 63,65% 34,99%

Il dettaglio della performance finanziaria per singolo intervento, riportato anche nel grafico n. 16, mostra una situazione generale sostanzialmente positiva per la maggior parte dei programmi. Alcuni interventi mostrano un livello di attuazione finanziaria degno di nota: si vedano, ad esempio, per ciò che concerne la capacità di impegno, i programmi operativi delle Province Autonome di Bolzano e di Trento, del Piemonte, della Lombardia e dell’Emilia Romagna che, alla data considerata, hanno impegnato più del 70% delle risorse complessivamente stanziate e per i quali, ad eccezione del Piemonte e della Provincia Autonoma di Trento, si registra un avanzamento della spesa superiore al 40% del costo programmato del periodo. In generale, ben 8 Amministrazioni regionali su 14 hanno oltrepassato la soglia del 60% degli impegni ed hanno speso più del 30% dei contributi previsti per l’intero periodo di programmazione.

Vi sono, tuttavia, alcune Amministrazioni che sembrano sperimentare alcune difficoltà nell’attuale ciclo di programmazione. È il caso, per esempio, della Regione Lazio che sia sul fronte degli impegni che dei pagamenti registra una performance inferiore a quella delle altre Amministrazioni, con la capacità di impegno che si attesta su un valore pari al 31,60% e la capacità di spesa che è pari al 21,26% dei contributi stanziati.

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

36 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 16: Interventi strutturali - Obiettivo 3 - Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 37

2.4 Fuori obiettivo

2.4.1 Iniziative Comunitarie

Interreg III Il Programma di Iniziativa Comunitaria (PIC) Interreg III mira a promuovere lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, al fine di creare uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo anche in quelle zone dell’Unione europea che si trovano situate lungo frontiere interne ed esterne ed affette da problemi di isolamento e da difficoltà nelle vie di trasporto. I progetti promossi e finanziati nell’ambito del PIC Interreg III riguardano studi e ricerche nelle zone di frontiera, azioni volte ad incentivare la nascita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, e progetti promossi in ambito infrastrutturale con una specifica localizzazione geografica. Il PIC Interreg III si articola in 11 interventi relativi a tre sezioni in funzione della localizzazione geografica:

• Sezione Interreg III A: cooperazione transfrontaliera tra zone contigue per realizzare centri economici e sociali transfrontalieri attuando strategie di sviluppo comuni;

• Sezione Interreg III B: cooperazione transnazionale tra le autorità nazionali, regionali e locali al fine di promuovere una migliore integrazione territoriale nell'Unione europea grazie alla formazione di grandi gruppi di regioni europee;

• Sezione Interreg III C: cooperazione interregionale volta a migliorare l'efficacia delle politiche e degli strumenti di sviluppo regionale tramite un ampio scambio di informazioni e lo scambio di esperienze (creazione di reti).

La dotazione complessiva a favore del PIC Interreg III ammonta a 1.475,91 milioni di euro, di cui 744,83 milioni di euro di provenienza comunitaria ed interamente erogati dal FESR (Tab. n. 11). Le risorse di provenienza nazionale ammontano a 650,83 milioni di euro mentre 80,25 milioni di euro provengono da contributi privati. Il PIC Interreg III risulta il programma, tra le Iniziative Comunitarie, a favore del quale è stanziato l’importo più consistente di risorse, a testimonianza dell’importanza assegnata dall’Unione europea nel nuovo ciclo di programmazione alla promozione sia della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale sia dello sviluppo equilibrato del territorio al fine di rafforzare la coesione economica e sociale nell'Unione stessa.

La dotazione finanziaria complessiva

Le finalità del PIC Interreg III

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

38 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 11: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Interreg III - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al

31/12/06 Comunitari

(FESR) Nazionali Privati

Interreg III A 605,41 251,30 279,80 74,31

Austria 70,43 33,63 31,78 5,02 Francia (Alpi) 157,55 63,34 86,80 7,41 Francia (Isole) 112,19 52,34 52,34 7,51 Slovenia 117,99 43,20 50,09 24,70 Svizzera 74,44 25,56 25,56 23,32 Albania 72,81 33,23 33,23 6,35

Interreg III B 571,27 307,26 259,59 4,42

Cadses 237,49 128,72 104,35 4,42 Med. Occidentale 214,34 118,82 95,52 - Sp. Alpino 119,44 59,72 59,72 -

Interreg III C 299,23 186,27 111,44 1,52

Zona Est 80,59 47,90 31,17 1,52 Zona Sud 218,64 138,37 80,27 -

Totale 1.475,91 744,83 650,83 80,25

I contributi di provenienza comunitaria rappresentano poco più della metà della dotazione complessiva (Graf. n. 17). La restante metà delle risorse totali è assorbita pressoché interamente dalle risorse nazionali (44,11%) mentre i contributi privati rappresentano appena il 5,43% della dotazione complessiva. Grafico n. 17: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Interreg III -

Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

Comunitari50,46%

Privati5,43%

Nazionali44,11%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 39

Il grafico n. 18 mostra come tra le diverse sezioni del programma, la sezione Interreg III A assorba la quota più consistente di contributi (605,41 Meuro). In termini di singoli interventi l’intervento con la maggiore dotazione complessiva di fondi ricade nella sezione PIC Interreg III B: si tratta del programma CADSES, volto a favorire la cooperazione transnazionale nell'Europa centrale, adriatica, danubiana e del sud-est. Il programma, che coinvolge sette paesi candidati e sette paesi terzi, e di cui l’Italia svolge le funzioni di Autorità comune di Gestione e di Pagamento, ha una dotazione di 237,49 milioni di euro, ripartita pressoché interamente tra contributi di origine comunitaria e nazionale.

Grafico n. 18: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Interreg III -

Ripartizione costo programmato per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

Attualmente non sono disponibili a sistema dati di attuazione finanziaria per gli interventi promossi nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III.

Leader + Il Programma di Iniziativa Comunitaria PIC Leader+ si prefigge l’obiettivo di sostenere i programmi di innovazione rurale, i progetti di cooperazione transnazionale e la creazione di una rete europea di sviluppo rurale e ha quindi forti sinergie con i Piani di Sviluppo Rurale.

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Comunitari Nazionali Privati

La dotazione finanziaria per intervento

Le finalità del PIC Leader+

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

40 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Per perseguire tale obiettivo, il programma di Iniziativa Comunitaria Leader + si articola in 21 programmi a titolarità regionale e in un programma a titolarità centrale, il PON “Creazione Rete per lo Sviluppo Rurale”7.

Per il periodo di programmazione 2000-2006, gli interventi rientranti nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Leader+ beneficiano di 739,01 milioni di euro (Tab. n. 12). I contributi di provenienza comunitaria, nella fattispecie del FEOGA sezione Orientamento, ammontano a 284,11 milioni di euro (38,45% del totale delle risorse assegnate) mentre la dotazione proveniente da fonti nazionali risulta pari a 198,16 milioni di euro (26,81%) e gli stanziamenti privati sono pari a 256,74 milioni di euro (34,74%).

Tabella n. 12: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Leader + - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06

Comunitari (FEOGA) Nazionali Privati

Regionali 728,13 278,67 192,72 256,74 Abruzzo 69,02 17,67 17,67 33,68 Basilicata 30,27 17,03 5,67 7,57 Calabria 42,47 21,23 7,08 14,16 Campania 34,84 23,63 7,88 3,33 Emilia Romagna 28,68 9,78 11,45 7,45 Friuli Venezia Giulia 16,10 5,65 5,65 4,80 Lazio 51,50 13,55 13,55 24,40 Liguria 11,92 5,30 6,62 0,00 Lombardia 24,07 7,22 7,22 9,63 Marche 20,27 7,85 7,85 4,57 Molise 17,75 8,24 2,75 6,76 PA Bolzano 22,83 7,76 7,74 7,33 PA Trento 19,31 3,69 3,69 11,93 Piemonte 42,54 11,32 11,32 19,90 Puglia 47,80 25,76 8,59 13,45 Sardegna 52,57 26,89 17,03 8,65 Sicilia 65,13 29,31 9,77 26,05 Toscana 60,11 13,34 17,65 29,12 Umbria 24,92 7,57 7,57 9,78 Valle d'Aosta 5,50 2,14 2,23 1,13 Veneto 40,53 13,74 13,74 13,05

Nazionali 10,88 5,44 5,44 0,00

PON Creazione Rete per lo Sviluppo Rurale 10,88 5,44 5,44 0,00 TOTALE 739,01 284,11 198,16 256,74

7 Il PON “Creazione Rete per lo Sviluppo Rurale” risulta finalizzato alla creazione di una Rete che mira a favorire, tra tutti i soggetti pubblici e privati operanti in ambito rurale in via permanente. - lo scambio e il trasferimento di esperienze; - lo stimolo e la concretizzazione della cooperazione tra territori; - l'informazione e gli insegnamenti da trarre in materia di sviluppo rurale

territoriale.

La dotazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 41

Grafico n. 19: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Leader + - Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

L’importanza assunta dall’apporto finanziario dei privati all’interno del PIC Leader+ è ancora più evidente esaminando il dettaglio dei contributi per singolo intervento mostrato nel grafico n. 20. Si può notare come in alcune Regioni, come l’Abruzzo, il Lazio, la Sicilia e la Toscana il cofinanziamento privato appaia determinante nella dotazione complessiva delle risorse assegnate. Queste sono anche le Amministrazioni regionali con la dotazione complessiva maggiore, a cui si accompagna anche la Sardegna che mostra, tuttavia, una maggiore equilibrio tra gli stanziamenti provenienti dalle diverse fonti contributive.

Grafico n. 20: Interventi strutturali – Iniziative Comunitarie – Leader + - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

La dotazione finanziaria per intervento

Nazionali26,81%

Privati34,74%

Comunitari38,45%

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Comunitari Nazionali Privati

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

42 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Nell’analisi dello stato di attuazione del PIC Leader+ (Tab. n. 13) è necessario tenere in considerazione che molti degli interventi hanno avuto inizio soltanto a partire dal 2002. I dati di attuazione finanziaria risentono pertanto di questi ritardi nell’avvio: dei 739,01 milioni di euro stanziati per il periodo 2000-2006, le 21 Amministrazioni titolari di interventi hanno complessivamente impegnato 84,87 milioni di euro ed effettuato pagamenti per 37,49 milioni di euro, con valori corrispondenti degli indici finanziari rispettivamente pari all’11,48% e al 5,07% Nel dettaglio, il Veneto e le Marche si distinguono per la capacità di impegno più elevata, pari, rispettivamente, al 48,91% e al 44,22%. Sul fronte dei pagamenti è la Toscana, invece, a presentare il valore maggiore nell’avanzamento della spesa (19,39%) seguita dall’Umbria (14,27%) e dalla Valle d’Aosta (14,25%). Tabella n. 13: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Leader + -

Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Regionali 728,13 84,86 37,48 11,65% 5,15%

Abruzzo 69,02 0,02 0,02 0,03% 0,03% Basilicata 30,27 0,16 0,13 0,53% 0,43% Calabria 42,47 0,03 0,02 0,06% 0,05% Campania 34,84 0,10 0,06 0,29% 0,17% Emilia Romagna 28,68 0,02 0,02 0,07% 0,07% Friuli Venezia Giulia 16,10 1,74 1,09 10,83% 6,77% Lazio 51,50 0,01 0,01 0,02% 0,01% Liguria 11,92 1,19 1,09 10,01% 9,12% Lombardia 24,07 3,40 2,03 14,12% 8,43% Marche 20,27 8,96 2,78 44,22% 13,69% Molise 17,75 0,21 0,07 1,20% 0,41% PA Bolzano 22,83 4,06 2,16 17,79% 9,46% PA Trento 19,31 3,73 0,98 19,32% 5,07% Piemonte 42,54 10,79 4,80 25,36% 11,28% Puglia 47,80 0,71 0,07 1,48% 0,14% Sardegna 52,57 0,78 0,55 1,48% 1,05% Sicilia 65,13 0,07 0,02 0,10% 0,03% Toscana 60,11 18,19 11,66 30,26% 19,39% Umbria 24,92 9,40 3,55 37,73% 14,25% Valle d'Aosta 5,50 1,47 0,78 26,68% 14,25% Veneto 40,53 19,82 5,59 48,91% 13,79%

Nazionali 10,88 0,01 0,01 0,11% 0,11%

PON Creazione Rete per lo Sviluppo Rurale

10,88 0,01 0,01 0,11% 0,11%

TOTALE 739,01 84,87 37,49 11,48% 5,07%

L’attuazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 43

Il grafico n. 21 evidenzia la presenza di sostanziali differenze nello stadio di avanzamento finanziario tra i diversi interventi. Al Veneto e alle Marche, come detto, le Amministrazioni più attive sul fronte degli impegni, e alla Toscana, all’Umbria e alla Valle d’Aosta, che si segnalano per le percentuali di spesa maggiori, si affiancano diverse Amministrazioni, quali l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Sicilia, per le quali si rilevano capacità di impegno e di pagamento inferiori all’1%.

Anche il PON “Creazione Rete per lo Sviluppo Rurale” presenta bassi livelli nella capacità di impegno e di spesa delle risorse assegnate, pari, in entrambi i casi, allo 0,11%

Grafico n. 21: Interventi strutturali – Iniziative Comunitarie – Leader + -

Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento

Urban Il Programma di Iniziativa Comunitaria Urban ha come obiettivo la rivitalizzazione economica e sociale delle città e dei quartieri in crisi, al fine di promuovere e realizzare uno sviluppo urbano sostenibile.

Le azioni previste forniscono incentivi alla creazione di nuove attività economiche, promuovono l’occupazione a livello locale, sostengono progetti di carattere infrastrutturale e di promozione di qualsiasi intervento volto a favorire il risanamento economico e sociale delle aree urbane in crisi.

L’attuazione finanziaria per intervento

Le finalità del PIC Urban

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

Abr

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Bas

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Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

44 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Nel ciclo di programmazione 2000-2006 dieci città, dislocate su tutto il territorio nazionale, beneficiano delle risorse stanziate a favore di tale Programma di Iniziativa Comunitaria. La dotazione complessivamente assegnata al programma risulta pari a 264,40 milioni di euro di cui le risorse nazionali, pari a 131,12 milioni di euro, assorbono l’importo più consistente (Tab. n. 14). I contributi di provenienza comunitaria ammontano a 114,80 milioni di euro mentre le risorse provenienti da fonti private, che partecipano esclusivamente al cofinaziamento del PIC Urban nelle città di Caserta, Genova, Mola di Bari, Taranto e Torino, risultano pari a 18,48 milioni di euro. Tabella n. 14: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Urban -

Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06

Comunitari (FESR) Nazionali Privati

Intervento

Carrara 27,17 8,86 18,31 - Caserta 29,26 15,02 10,01 4,23 Crotone 25,08 15,05 10,03 - Genova 29,52 10,71 15,97 2,84 Milano 27,00 10,73 16,27 - Misterbianco 25,09 15,05 10,04 - Mola di Bari 21,85 8,62 10,4 2,83 Pescara 12,25 4,90 7,35 - Taranto 38,75 15,13 16,65 6,97 Torino 28,43 10,73 16,09 1,61

TOTALE 264,40 114,80 131,12 18,48

I contributi di provenienza nazionale assorbono quasi la metà della dotazione complessiva, come è possibile rilevare dal grafico n. 22. In generale, il costo programmato totale assegnato al PIC Urban si ripartisce pressoché interamente tra contributi comunitari e nazionali: l’apporto delle risorse private è, infatti, pari ad appena il 6,99% dei contributi complessivi.

La dotazione finanziaria complessiva

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 45

Grafico n. 22: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Urban - Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

La lettura dei dati per intervento (Graf. n. 23), evidenzia che l’importo più rilevante è assegnato al programma della città di Taranto (38,75 Meuro), seguito da quelli delle città di Genova e Caserta con una dotazione, rispettivamente, di 29,52 e 29,26 milioni di euro.

Grafico n. 23: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Urban -

Ripartizione costo programmato per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

Pesc

ara

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Bar

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Cas

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Tara

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Comunitari Nazionali Privati

La dotazione finanziaria per intervento

Comunitari43,42%

Nazionali49,59%

Privati6,99%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

46 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

L’analisi dell’avanzamento finanziario delle dieci città beneficiarie di risorse nell’ambito del PIC Urban mostra un maggiore attivismo sul fronte degli impegni, la cui capacità si attesta al 42,46% del costo programmato (Tab. n. 15) rispetto ai pagamenti. A fronte infatti di tali valori nel livello di impegno, si riscontra un avanzamento più contenuto sul fronte della spesa, che, a quattro anni dall’inizio della programmazione, si attesta al 19,56% del costo programmato totale. Tabella n. 15: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Urban -

Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr.

al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr.

Pagamenti/ Costo progr.

Intervento

Carrara 27,17 8,55 2,47 31,49% 9,09%

Caserta 29,26 10,37 4,69 35,44% 16,03%

Crotone 25,08 6,13 2,01 24,45% 8,01%

Genova 29,52 19,69 17,11 66,70% 57,95%

Milano 27,00 6,53 4,06 24,17% 15,04%

Misterbianco 25,09 12,45 4,61 49,61% 18,38%

Mola di Bari 21,85 10,52 2,36 48,15% 10,78%

Pescara 12,25 2,43 2,01 19,83% 16,44%

Taranto 38,75 19,83 6,15 51,17% 15,87%

Torino 28,43 15,77 6,25 55,48% 22,00%

TOTALE 264,40 112,27 51,72 42,46% 19,56%

Genova appare l’Amministrazione con i valori più alti di avanzamento finanziario (Graf. n. 24): la città infatti ha impegnato il 66,70% delle risorse complessivamente stanziate e dimostra una capacità di spesa pari al 57,95% dei contributi.

Per quanto riguarda le altre Amministrazioni, le città di Torino, Taranto, Misterbianco e Mola di Bari si dimostrano particolarmente attive sul fronte degli impegni, con un livello che oscilla intorno al 50% dei contributi complessivi, mentre Pescara, Milano e Crotone registrano le percentuali di impegno più basse pari, rispettivamente, al 19,83%, al 24,17% e al 24,45% delle risorse complessivamente assegnate. E’ da notare che nonostante Torino, Taranto, Misterbianco e Mola di Bari mostrino una capacità di impegno non distante da quella di Genova, per tali città la capacità di spesa si attesta su valori più limitati rispetto a quelli rilevati per Genova. In linea generale, tutte le altre città, ad eccezione di Genova, sembrano incontrare ostacoli nella fase di pagamento delle risorse, mostrando, come nel caso di Carrara e Crotone, valori inferiori al 10% del costo programmato e dunque sostanzialmente al di sotto del valore medio del programma.

L’attuazione finanziaria complessiva

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 47

Grafico n. 24: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Urban - Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento

Equal La finalità principale del Programma di Iniziativa Comunitaria Equal è di promuovere nuove pratiche per la lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze nel mercato del lavoro attraverso, in particolare, la conduzione di attività di cooperazione transnazionale. Il PIC Equal rivolge particolare attenzione alle categorie degli emarginati e dei discriminati sul mercato del lavoro, nonché ai richiedenti asilo al fine di favorire il loro inserimento sociale e professionale. Come emerge dalla tabella n. 16, il PIC Equal non beneficia di finanziamenti di provenienza privata ed è l’unico Programma di Iniziativa Comunitaria del periodo di programmazione 2000-2006 a presentare tale caratteristica. Il contributo totale a favore di tale Programma, pari a 788,80 milioni di euro, si ripartisce, in maniera uguale, tra stanziamenti di provenienza comunitaria, esclusivamente FSE, e nazionale.

La dotazione finanziaria complessiva

Le finalità del PIC Equal

0

10

20

30

40

50

60

70

Car

rara

Cas

erta

Cro

tone

Gen

ova

Mila

no

Mis

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Mol

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Bar

i

Pes

cara

Tara

nto

Torin

o

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

48 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 16: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Equal - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al

31/12/06 Comunitari

(FSE) Nazionali Privati

Intervento

Equal 788,80 394,40 394,40 -

TOTALE 788,80 394,40 394,40 -

Anche per quanto riguarda l’analisi dello stato di avanzamento finanziario del PIC Equal (Tab. n. 17) si riscontra una situazione per molti versi analoga a quella del PIC Urban. La capacità di impegno del PIC si attesta su livelli soddisfacenti (42,40% del costo programmato totale) mentre il livello di spesa si attesta su un valore inferiore, pari al 13,30%.

Tabella n. 17: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Equal -

Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr.

al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr.

Pagamenti/ Costo progr.

Intervento

Equal 788,80 334,46 104,91 42,40% 13,30%

TOTALE 788,80 334,46 104,91 42,40% 13,30%

L’attuazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 49

2.4.2 DOCUP Pesca

Il Documento Unico di Programmazione (DOCUP) per il settore della Pesca si colloca tra le azioni strutturali condotte al di fuori degli Obiettivi prioritari di sviluppo.

Tale intervento è destinato esclusivamente alle Regioni del Centro-Nord dal momento che per le Regioni dell’Obiettivo 1 il sostegno al settore ittico è garantito dalle iniziative previste dallo specifico Programma Operativo Nazionale “Pesca”, a titolarità del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il programma ha una dotazione complessiva di 377,59 milioni di euro, alla quale contribuiscono in via principale contributi di origine privata, che per l’intero settennio di programmazione ammontano a 154,29 milioni di euro (Tab. n. 18). Così come rilevato a proposito del PIC Leader+, sembra evidente nell’attuale ciclo di programmazione l’interesse dei soggetti privati a sostenere oltre al settore agricolo, anche il settore della pesca, entrambi di importanza fondamentale per l’economia del nostro Paese.

I fondi nazionali, pari a 123,70 milioni di euro, rappresentano la seconda fonte di contribuzione del DOCUP Pesca mentre le risorse comunitarie disposte a favore di tale programma di sviluppo provengono esclusivamente dallo SFOP ed ammontano a 99,60 milioni di euro. Tabella n. 18: Interventi strutturali - DOCUP Pesca - Ripartizione costo

programmato per intervento (valori in milioni di euro) Costo progr. al

31/12/06 Comunitari

(SFOP) Nazionali Privati

Intervento

DOCUP Pesca 377,59 99,60 123,70 154,29

TOTALE 377,59 99,60 123,70 154,29

Il DOCUP Pesca è il Programma di sviluppo del ciclo 2000-2006 in cui i contributi di carattere privato assumono il peso percentuale maggiore sul totale della dotazione assegnata, risultando pari, come mostrato dal grafico n. 25, al 40,86% del totale. Per contro, il DOCUP Pesca è il programma in cui l’apporto percentuale dei contributi di provenienza comunitaria risulta essere minore e pari al 26,38% del costo complessivo.

La dotazione finanziaria complessiva

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

Le finalità del DOCUP Pesca

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

50 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 25: Interventi strutturali - DOCUP Pesca - Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

Anche nell’analizzare lo stato di avanzamento finanziario del DOCUP Pesca, mostrato nella tabella n. 19, è possibile effettuare le medesime considerazioni espresse per alcuni dei programmi Fuori Obiettivo esaminati in precedenza. Il programma raggiunge livelli soddisfacenti nella capacità di impegno delle risorse a propria disposizione che, alla data del 31 dicembre 2003, raggiunge il 42,54% ma mostra una performance inferiore nella capacità di spesa che si attesta al 20,30%. Tabella n. 19: Interventi strutturali - DOCUP Pesca - Attuazione finanziaria al

31/12/2003 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo

progr. al 31/12/06

Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr.

Pagamenti/ Costo progr.

Intervento

DOCUP Pesca 377,59 160,63 76,64 42,54% 20,30%

TOTALE 377,59 160,63 76,64 42,54% 20,30%

L’attuazione finanziaria complessiva

Comunitari26,38%

Nazionali32,76%

Privati40,86%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 51

2.4.3 Azioni Innovative

Le Azioni Innovative mirano a definire ed attuare metodi e pratiche innovativi di sviluppo economico e sociale che consentano di migliorare la qualità dei programmi condotti nelle regioni degli Obiettivi prioritari di sviluppo 1, 2 e 3. In particolare, le Azioni Innovative rientrano in uno o più dei seguenti temi strategici:

• l’economia regionale fondata sulla conoscenza e l’innovazione tecnologica;

• e-Europa: la società dell’informazione al servizio dello sviluppo regionale;

• l’identità regionale e lo sviluppo duraturo.

Le Azioni Innovative sono promosse in tutte le Regioni italiane ad eccezione della Liguria (Tab. n. 20)8. Nell’analisi di tali interventi è necessario tenere in considerazione la diversa durata temporale e la differente data d’inizio degli interventi: alcune Azioni Innovative, quali, per esempio, l’Azione Innovativa "Miglioramento delle condizioni di vita delle comunità periferiche" condotta nella Provincia Autonoma di Trento, l’Azione Innovativa “Programma Innovazione Regione Puglia (PIRP)” e l’Azione Innovativa “[email protected]” si sviluppano solo nell’arco di un biennio; altre, come l’Azione Innovativa DIESIS condotta in Sardegna o l’Azione Innovativa “Innovazione” promossa in Sicilia, hanno avuto inizio soltanto a partire dall’esercizio 2003.

Nell’attuale ciclo di programmazione, le Azioni Innovative dispongono di una dotazione complessiva di 113,81 milioni di euro; i contributi comunitari, provenienti esclusivamente dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, rappresentano l’importo più consistente (51,43 Meuro).

8Occorre ricordare che la Toscana e l’Emilia Romagna sono state tra le Regioni promotrici della creazione di un network di Regioni europee (13 in totale di cui tre italiane, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia) fondato su uno dei temi strategici delle Azioni Innovative: “Economia regionale fondata sulla conoscenza e l’innovazione tecnologica” ed intitolato “Erik”. Il network si propone di dare sostegno ed impulso alla cooperazione interregionale e di dare assistenza tecnica alle 13 Regioni europee titolari di Programmi di Azioni Innovative partner del Network. In tal modo, l’Azione Innovativa Erik Network si pone come obiettivo principale quello di migliorare la coesione economica e sociale all’interno dell’UE attraverso lo scambio di informazioni, esperienze e buone prassi tra i diversi partner coinvolti.

La dotazione finanziaria complessiva

Le finalità del DOCUP Pesca

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

52 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 20: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Azioni Innovative - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo

progr. al 31/12/06

Comunitari (FESR) Nazionali Privati

Intervento

A. I. Veneto Sviluppo servizi On Line 5,20 2,60 2,60 - A. I. Lazio "Inn-Governance Regione" 3,12 1,56 1,56 - A. I. Programma Innovazione Regione Puglia (PIRP) 5,40 2,95 1,45 1,00

A. I. Umbria "[email protected]" 6,53 3,00 3,00 0,53 A. I. Friuli Venezia Giulia "FReNeSys" 6,00 3,00 3,00 - A. I. Lombardia "Programma Minerva" 9,16 2,97 3,29 2,90 A. I. Abruzzo "REGINA" 6,00 3,00 3,00 0,00 A. I. Emilia Romagna "Salute, Scienze e Inn. Tec. Reg." 10,33 2,58 2,58 5,17

A. I. P.A. Trento "Migl. vita comunità periferiche" 6,00 3,00 3,00 -

A. I. Valle dAosta "VINCES" 8,00 3,00 4,50 0,50 A. I. Campania "S.T.A.R.T." 4,35 2,16 1,20 0,99 A. I. P.A. Bolzano "Can - Suedtirol" 5,74 2,51 2,51 0,72 A. I. Toscana "Inn. Tec. Toscana" (ITT) 6,85 3,00 2,36 1,49 A. I. Regione Calabria "ILSRE" 4,48 3,00 0,75 0,73 A. I. Marche "Inn. Tec. e società dell'informaz." 5,91 2,24 2,24 1,43

A. I. Basilicata "Territorio di eccellenza" 2,90 1,41 0,89 0,60 A. I. Molise "Progetto E-Health" 3,13 1,87 1,06 0,20 A. I. Piemonte "Dai distr. ind. ai distr. digitali" 7,75 3,00 3,00 1,75

A. I. Sardegna "DIESIS" 1,27 1,02 0,25 - A. I Sicilia "Innovazione" 4,49 2,96 0,74 0,79 A.I. "Erik Network" 1,20 0,60 0,60 -

TOTALE 113,81 51,43 43,58 18,80

I contributi di provenienza comunitaria coprono il 45,19% della dotazione complessiva (Graf. n. 26), seguite dalle risorse nazionali che coprono il 38,29% e dai contributi privati che coprono il 16,52% del costo programmato complessivo.

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 53

Grafico n. 26: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Azioni Innovative - Ripartizione costo programmato per intervento

Il grafico n. 27 mostra il dettaglio per fonte contributiva della dotazione assegnata a ciascun Programma di Azioni Innovative. L’Azione Innovativa “Salute, scienze e innovazione tecnologica regionale” promossa in Emilia Romagna presenta gli stanziamenti maggiori, pari a 10,33 milioni di euro, di cui la metà provenienti da soggetti privati, mentre l’azione Innovativa “DIESIS” della Regione Sardegna è il programma con la dotazione inferiore (1,27 Meuro) di provenienza esclusivamente nazionale e comunitaria9.

9 Nel confronto della dotazione finanziaria per Azione Innovativa non viene presa in considerazione l’Azione Innovativa “Erik Network” per le precise finalità di sostegno ed impulso alla cooperazione interregionale e di assistenza tecnica a determinate Regioni europee titolari di Programmi di Azioni Innovative.

La dotazione finanziaria per intervento

Comunitari45,19%

Nazionali38,29%

Privati16,52%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

54 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 27: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Azioni Innovative - Ripartizione costo programmato per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

Nell’analizzare i dati di avanzamento finanziario (impegni e pagamenti) è bene tenere presente la diversa durata temporale e la differente data d’inizio degli interventi che, come detto, caratterizza le Azioni Innovative.

I dati di avanzamento finanziario devono essere dunque considerati tenendo presente che le disomogeneità di attuazione tra i diversi programmi possono dipendere da tali differenze nella durata e nella data d’avvio. In termini complessivi, gli impegni ammontano a 54,64 milioni di euro mentre i pagamenti risultano pari a 14,66 milioni di euro, cui corrispondono una percentuale di impegno e di pagamento pari, rispettivamente, al 48,01% e al 12,88% del costo programmato per l’intero periodo di programmazione (Tab. n. 21).

Con l’ausilio del grafico n. 28, si può notare come, alla data considerata, il programma che dimostra di avere il miglior avanzamento finanziario è l’Azione Innovativa “Sviluppo servizi on line” condotta in Veneto, che ha impegnato la quasi totalità delle

L’attuazione finanziaria complessiva

L’attuazione finanziaria per intervento

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Comunitari Nazionali Privati

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 55

risorse complessivamente stanziate e speso il 74,83% dei contributi previsti.

L’Azione Innovativa "Salute, scienze e innovazione tecnologica regionale" promossa in Emilia Romagna che, come visto, presenta la dotazione complessiva maggiore, ha già raggiunto un overbooking di impegni ma, pur essendo la sua conduzione prevista per gli esercizi 2002 e 2003, presenta una capacità di spesa ancora ferma allo 0%. Infine, le Azioni Innovative “REGINA” in Abruzzo, “S.T.A.R.T.” in Campania, “ILSRE” in Calabria e “DIESIS” in Sardegna, per le quali il 2003 sarebbe dovuto essere l’ultimo anno di conduzione degli interventi, non registrano alcun dato di avanzamento finanziario.

Tabella n. 21: Interventi strutturali - Azioni Innovative - Attuazione finanziaria

al 31/12/2006 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo

progr. al 31/12/06

Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr

Pagamenti/ Costo progr

Intervento A. I. Veneto Sviluppo servizi On Line 5,20 5,15 3,89 99,01% 74,83% A. I. Lazio "Inn-Governance Regione" 3,12 1,16 0,86 37,31% 27,31% A. I. Programma Innovazione Regione Puglia (PIRP) 5,40 1,10 0,59 20,28% 10,89%

A. I. Umbria "[email protected]"* 6,53 6,28 1,45 96,25% 22,24% A. I. Friuli Venezia Giulia "FReNeSys" 6,00 5,44 0,58 90,68% 9,72%

A. I. Lombardia "Programma Minerva" 9,16 1,47 1,19 16,05% 12,95%

A. I. Abruzzo "REGINA" 6,00 - - - - A. I. Emilia Romagna "Salute, Scienze e Inn. Tec. Reg." 10,33 10,77 - 104,30% 0,00%

A.I. P.A. Trento "Migl. vita comunità periferiche" 6,00 3,47 0,83 57,82% 13,81%

A.I. Valle d’Aosta "VINCES" 8,00 4,99 0,64 62,38% 8,02% A. I. Campania "S.T.A.R.T."** 4,35 - - - - A. I. P.A. Bolzano "Can - Suedtirol" 5,74 4,85 1,81 84,51% 31,56% A. I. Toscana "Inn. Tec. Toscana" (ITT) 6,85 4,84 2,37 70,69% 34,62%

A. I. Regione Calabria "ILSRE" 4,48 - - - - A. I. Marche "Inn. Tec. e società dell'informaz." 5,91 4,49 0,27 75,85% 4,62%

A. I. Basilicata "Territorio di eccellenza" 2,90 0,03 0,03 1,05% 1,05%

A. I. Molise "Progetto E-Health" 3,13 - - - - A. I. Piemonte "Dai distr. ind. ai distr. digitali" 7,75 0,08 0,03 1,03% 0,39%

A. I. Sardegna "DIESIS" 1,27 - - - - A. I Sicilia "Innovazione" 4,49 0,20 - 4,41% 0,00% A. I. Toscana "Erik Network" 1,20 0,32 0,12 26,20% 9,95%

TOTALE 113,81 54,64 14,66 48,01% 12,88%

* Dati al 30/06/2003 ** Dati al 30/09/2003

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

56 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 28: Interventi strutturali – Azioni Innovative - Attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 57

2.5 Piani di Sviluppo Rurale

I Piani di Sviluppo Rurale (P.S.R.) rappresentano uno dei nuovi strumenti di attuazione dei Fondi strutturali introdotto con la riforma della Politica Agricola Comune (P.A.C.) del 1999. Essi mirano a promuovere lo sviluppo agricolo delle Regioni europee maggiormente svantaggiate, beneficiando esclusivamente, per la parte di cofinanziamento comunitario, delle risorse provenienti dal FEOGA sezione Garanzia.

La riforma della Politica Agricola Comune prevede, infatti, che il FEOGA sezione Garanzia finanzi sia investimenti di carattere strutturale in ambito rurale, sia quattro “misure di accompagnamento” che si applicano a tutte le Regioni: indennità compensative per le zone svantaggiate;

regimi di prepensionamento; programmi agroambientali;

misure in campo forestale.

Mentre nelle Regioni dell’Obiettivo 1, i P.S.R. comprendono solo le “misure di accompagnamento” su indicate e gli investimenti strutturali sono inseriti nei rispettivi Programmi Operativi Regionali ed in quelli Nazionali, nelle Regioni al di fuori dell’Obiettivo 1, i P.S.R. includono gli interventi sia di carattere strutturale sia di “accompagnamento” condotti per favorire lo sviluppo rurale.

Come evidenziato dalla tabella n. 22, tutte le Regioni italiane beneficiano di uno specifico P.S.R., al fine di risolvere le problematicità più evidenti che emergono dall’analisi del loro contesto rurale. Le risorse complessive assegnate a tali programmi di sviluppo ammontano a 12.260,78 milioni di euro di cui 4.512,29 comunitarie, 4.305,40 nazionale e 3.443,09 private.

Il grafico n. 29 evidenzia, in termini percentuali, la quota assunta da ciascuna fonte contributiva sulla dotazione complessivamente assegnata ai PSR nell’attuale ciclo di programmazione. I fondi di origine comunitaria assumono il peso percentuale maggiore sul totale (36,80%) ma, come nel caso del PIC Leader+ i contributi privati registrano un valore rilevante sul totale degli stanziamenti assegnati (28,08%), sebbene 6 Amministrazioni titolari di P.S.R. non registrino alcun contributo di carattere privato. Le risorse nazionali, infine, rappresentano il 35,12% del costo programmato totale.

La dotazione finanziaria complessiva

Le finalità dei Piani di Sviluppo Rurale

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

58 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 22: Interventi strutturali – P.S.R. - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al

31/12/06 Comunitari (FEOGA) Nazionali Privati

Intervento

P.S.R. Lazio 849,24 255,39 329,98 263,87 P.S.R. Piemonte 1.260,03 363,24 505,21 391,58 P.S.R. Abruzzo 405,99 132,66 159,92 113,41 P.S.R. Umbria 533,04 179,61 223,00 130,43 P.S.R. Marche 691,15 185,44 265,38 240,33 P.S.R. Emilia Romagna 1.269,76 386,70 465,50 417,56 P.S.R. Toscana 1.062,60 328,93 401,48 332,19 P.S.R. Friuli Venezia G. 253,34 99,74 113,25 40,35 P.S.R. Veneto 944,95 297,35 369,30 278,30 P.S.R. Trento 210,20 90,25 119,95 - P.S.R. Liguria 285,41 87,08 123,58 74,75 P.S.R. Lombardia 1.171,09 337,07 468,36 365,66 P.S.R. Valle d’Aosta 119,11 43,78 75,33 - P.S.R. Bolzano 361,73 118,67 147,21 95,85 P.S.R. Campania 201,65 151,18 50,47 - P.S.R. Puglia 681,31 291,94 97,49 291,88 P.S.R. Basilicata 427,48 183,20 61,14 183,14 P.S.R. Calabria 522,97 223,81 75,37 223,79 P.S.R. Sicilia 560,80 420,10 140,70 - P.S.R. Sardegna 403,73 302,77 100,96 - P.S.R. Molise 45,20 33,38 11,82 -

TOTALE 12.260,78 4.512,29 4.305,40 3.443,09

Grafico n. 29: Interventi strutturali – P.S.R. - Ripartizione costo programmato

per fonte contributiva

Comunitari36,80%

Nazionali35,12%

Privati28,08%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 59

Analizzando la ripartizione delle diverse fonti di cofinanziamento per singolo programma (Graf. n. 30), il P.S.R. Emilia Romagna beneficia dell’ammontare maggiore di contributi, pari a 1.269,76 milioni di euro, ripartiti in misura pressoché uguale tra contributi comunitari, nazionali e privati. Al P.S.R. Emilia Romagna seguono i P.S.R. Piemonte (1.260,03 Meuro), Lombardia (1.171,09 Meuro) e Toscana (1.062,60 Meuro). Il Molise è, invece, l’amministrazione titolare del P.S.R. a cui è assegnato l’importo meno consistente di risorse (45,20 Meuro) derivante da fonti comunitarie e nazionali. Grafico n. 30: Interventi strutturali – P.S.R. - Ripartizione costo programmato

per intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

Nell’analizzare lo stadio di avanzamento finanziario dei Piani di Sviluppo Rurale alla data del 31 dicembre 2003 (Tab. n. 23), è necessario precisare che non essendo disponibili dati relativi agli impegni, si è ritenuto opportuno, per conferire maggiore significatività alla rilevazione, assumere per gli impegni gli stessi dati rilevati per i pagamenti, notoriamente inferiori a quelli degli impegni.

Nel periodo considerato i pagamenti, pari a 2.694,68 milioni di euro, rappresentano il 21,98% dei contributi assegnati alla medesima data (12.260,79 Meuro). Tranne i P.S.R. Sardegna, Sicilia e Calabria che mostra percentuali di attuazione finanziaria superiori al 30%, gli altri programmi presentano valori di attuazione sostanzialmente oscillanti intorno al valore medio rilevato.

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La dotazione finanziaria per intervento

L’attuazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

60 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 23: Interventi strutturali - P.S.R. - Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Imp./Costo

progr. Pag./Costo

progr. Intervento

P.S.R. Lazio 849,24 147,00 147,00 17,31% 17,31% P.S.R. Piemonte 1.260,03 240,34 240,34 19,07% 19,07% P.S.R. Abruzzo 405,99 78,78 78,78 19,40% 19,40% P.S.R. Umbria 533,04 111,83 111,83 20,98% 20,98% P.S.R. Marche 691,15 115,24 115,24 16,67% 16,67% P.S.R. Emilia Romagna 1.269,76 231,81 231,81 18,26% 18,26% P.S.R. Toscana 1.062,60 224,21 224,21 21,10% 21,10% P.S.R. Friuli Venezia G. 253,34 37,01 37,01 14,61% 14,61% P.S.R. Veneto 944,95 171,06 171,06 18,10% 18,10% P.S.R. Trento 210,20 45,68 45,68 21,73% 21,73% P.S.R. Liguria 285,41 58,71 58,71 20,57% 20,57% P.S.R. Lombardia 1.171,09 216,32 216,32 18,47% 18,47% P.S.R. Valle d’Aosta 119,11 30,76 30,76 25,82% 25,82% P.S.R. Bolzano 361,73 65,27 65,27 18,04% 18,04% P.S.R. Campania 201,65 57,95 57,95 28,74% 28,74% P.S.R. Puglia 681,31 162,32 162,32 23,82% 23,82% P.S.R. Basilicata 427,48 93,86 93,86 21,96% 21,96% P.S.R. Calabria 522,97 182,01 182,01 34,80% 34,80% P.S.R. Sicilia 560,80 225,57 225,57 40,22% 40,22% P.S.R. Sardegna 403,73 189,04 189,04 46,82% 46,82% P.S.R. Molise 45,20 9,91 9,91 21,92% 21,92%

TOTALE 12.260,78 2.694,68 2.694,68 21,98% 21,98%

Come già accennato e come evidenziato nel grafico n. 31 il P.S.R. Sardegna è il programma che mostra lo stadio di avanzamento finanziario migliore, con un indice di pagamento che raggiunge il 46,82%, mentre il P.S.R. della Regione Friuli Venezia Giulia, con una capacità di pagamento pari al 14,61%, risulta essere il programma con lo stadio di avanzamento della spesa più contenuto.

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 61

Grafico n. 31: Interventi strutturali - P.S.R. – Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 63

3 Analisi tematica

3.1 Introduzione

Nel presente capitolo si propone una lettura tematica dei dati di monitoraggio. Considerando infatti che gli interventi richiamati nel capitolo precedente sono composti da misure che possono sostenere diversi settori di intervento e che sono per la maggior parte destinati a specifiche regioni, risulta interessante condurre un’analisi che consenta di descrivere come le risorse sono state stanziate e utilizzate tra il Centro-Nord e il Sud Italia e tra diversi settori.

Per quanto riguarda l’aggregazione per aree geografiche si è considerato che gli interventi rientranti nei diversi Obiettivi, così come i Piani di Sviluppo Rurale, sono riconducibili a definite Regioni. Più nello specifico, sono destinati alle regioni del Sud gli interventi dell’Obiettivo 110 e alle regioni del Centro-Nord gli interventi dell’Obiettivo 2, dell’Obiettivo 3 e del DOCUP Pesca. Gli altri interventi, ovvero le Iniziative Comunitarie, le Azioni Innovative e i Piani di Sviluppo Rurale, che interessano sia regioni del Centro-Nord che del Sud Italia11 sono comunque riconducibili a specifiche regioni e, tramite queste, ad una delle due macroaree. Rimane esclusa da questa aggregazione solo una quota residuale di Iniziative Comunitarie che non sono dedicate a specifiche Regioni12.

Per quanto riguarda invece l’aggregazione per settori, è stato seguito un approccio differenziato tra Sud e Centro-Nord. 10 Nel periodo di programmazione 2000-2006, il Molise beneficia del sostegno transitorio o phasing out per l’Obiettivo 1. Il Regolamento CE n. 1260/1999, articolo 6, prevede, infatti, che alcune Regioni, ammissibili agli obiettivi regionalizzati del periodo di programmazione 1994-1999 ma non più per il 2000-2006, beneficino di un sostegno transitorio o phasing out, ossia di un regime transitorio decrescente che permette l’uscita graduale dal sostegno comunitario per spese strutturali. Lo scopo del phasing out è quello di evitare l’improvvisa interruzione degli aiuti e facilitare il consolidamento dei risultati degli interventi strutturali precedenti (Fonte: www.dps.tesoro.it). 11 I Piani di Sviluppo Rurale sono interventi strutturali condotti nell’ambito della Politica Agricola Comune, il cui sostegno finanziario proviene esclusivamente dal FEOGA Garanzia. Pur non ricevendo contributi direttamente a valere sui Fondi strutturali, si è ritenuto opportuno includere nella trattazione degli interventi dedicati allo sviluppo sociale ed economico delle Regioni italiane, anche i Piani di Sviluppo Rurale per il loro specifico contributo allo sviluppo strutturale. 12 Tale quota è rappresentata dai Programmi di Iniziativa Comunitaria Interreg III che si propongono l’obiettivo di promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e uno sviluppo equilibrato del territorio comunitario e la cui competenza spetta anche alle Autorità nazionali degli Stati membri (e dei Paesi terzi) e non solo alle singole Regioni, e dal PIC Equal che si rivolge all’intero territorio nazionale.

I settori d’intervento del Sud

Le macroaree geografiche: Mezzogiorno e Centro-Nord

La Politica regionale dell’Unione europea

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

64 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Per tutti gli interventi destinati al Sud Italia è stata presa in considerazione la classificazione per Assi prioritari di intervento contenuta nel Quadro Comunitario di Sostegno delle Regioni Obiettivo 1.

Gli Assi prioritari di intervento, definiti nel Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), rappresentano le “grandi aree d’intervento che mirano a valorizzare le risorse del contesto economico e territoriale del Mezzogiorno e…suscettibili di avere un impatto più rilevante sulla produttività totale dei fattori e, di conseguenza, sulla crescita economica13”, consentono infatti di individuare i seguenti settori a cui sono riconducibili tutte le risorse:

• Risorse Naturali (Asse I: Valorizzazione delle risorse naturali e ambientali);

• Risorse Culturali (Asse II: Valorizzazione delle risorse culturali e storiche);

• Risorse Umane (Asse III: Valorizzazione delle risorse umane);

• Sistemi Locali di Sviluppo (Asse IV: Potenziamento e valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo);

• Città (Asse V: Miglioramento della qualità delle città, delle istituzioni locali e della vita associata);

• Reti e Nodi di Servizio (Asse VI: Rafforzamento delle reti e nodi di servizio).

A tali Assi si affiancano anche interventi specifici di accompagnamento o “Assistenza tecnica” alle principali linee d’azione che, come si rileverà meglio in seguito, sia dal punto di vista della programmazione che dell’attuazione finanziaria degli interventi, assumono una rilevanza piuttosto marginale. Per quanto riguarda gli interventi nelle Regioni del Centro-Nord, si è invece seguito un approccio differente. Mancando infatti per l’Obiettivo 2 una corrispondenza tra interventi e aree tematiche definite in un documento programmatico unitario, quale il Quadro Comunitario di Sostegno, si è seguito un criterio di aggregazione basato su due “percorsi” di aggregazione, a seconda che gli interventi siano destinati allo sviluppo economico del Centro-Nord o a favore dello sviluppo sociale. Con riferimento agli interventi a favore dello sviluppo economico -rientranti nell’Obiettivo 2- è opportuno ricordare che gli stessi sono delineati direttamente all’interno dei Documenti Unici di Programmazione (DOCUP), che definiscono le iniziative dedicate, in 13 Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni italiane dell’Obiettivo 1 2000-2006, par. 2.2, pag. 37.

I settori d’intervento del Centro-Nord

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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 65

particolare, alla realizzazione della “riconversione economica e sociale delle zone con problemi strutturali” e non, in un documento programmatico unitario quale il Quadro Comunitario di Sostegno. Poiché ciascun DOCUP presenta una propria articolazione in funzione delle specifiche esigenze del territorio locale e delle specifiche azioni ad esso dedicate, le azioni dei diversi interventi sono state ricondotte, attraverso un’aggregazione sulla base dei codici di settore UE14, con la sola eccezione del settore “Risorse Umane”, ai settori di intervento delineati per il Sud e ai quali sono ricondotti anche gli interventi rientranti nelle Iniziative Comunitarie, nelle Azioni Innovative, nei Piani di Sviluppo Rurale e nel DOCUP Pesca. Con riferimento invece agli interventi finalizzati al sostegno del settore sociale (Obiettivo 3), gli stessi sono stati ricondotti al settore tematico “Risorse Umane”, considerando che gli stessi hanno l’obiettivo di favorire l’adeguamento e l’ammodernamento delle politiche dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione. In seguito all’applicazione di tale criterio sono stati definiti i seguenti settori:

• Risorse Naturali (Riconversione del territorio urbano, naturale e culturale);

• Utilities;

• Ricerca (Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione);

• Risorse Umane (Valorizzazione delle risorse umane);

• Sistemi Locali di Sviluppo (Sostegno al sistema produttivo locale);

• Città (Sostegno al contesto sociale e servizi alla collettività);

• Reti e Nodi di Servizio (Infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni).

Come già osservato a proposito del Mezzogiorno, agli interventi ricadenti nell’ambito di tali settori si affiancano le iniziative di accompagnamento o “Assistenza tecnica”.

14 I codici UE definiti nel Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001, Allegato IV, Punti n. 2 e 3 “Classificazione delle aree d’intervento”, sono stati aggregati in settori omogenei per finalità di sviluppo.

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3.2 Il divario tra Sud e Centro-Nord Italia

L’analisi per settore di intervento può essere contestualizzata nel quadro di riferimento socio-economico di seguito descritto attraverso gli indicatori relativi alle diverse aree di intervento individuate15

Per quanto attiene alle Risorse Naturali, in generale il Mezzogiorno si trova in una situazione di svantaggio rispetto al Centro-Nord. Nel Sud il 28,6% delle famiglie ha denunciato irregolarità nella distribuzione dell’acqua, con punte superiori al 45% in Calabria ed in Sardegna. Nel Centro-Nord la percentuale di denunce sull’irregolarità nella distribuzione idrica è poco più dell’8%. Anche le interruzioni accidentali del servizio elettrico sono concentrate maggiormente nel Mezzogiorno (5,7%), con la situazione più negativa in Calabria (9,9%). Tuttavia, nonostante nel Mezzogiorno il 69,2% della popolazione sia servita dal gas metano contro il 96,4% nel Centro-Nord, l’erogazione del servizio rende maggiormente soddisfatti gli utenti del Mezzogiorno.

La percentuale di rifiuti differenziati nel Mezzogiorno è pari solo al 2,4% mentre nel Centro-Nord si attesta al 20,3%. In particolare, in Calabria si ritrova la percentuale minore (1,1%) di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.

Nel Mezzogiorno si ha la percentuale maggiore di superficie forestale percorsa da fuoco (2,17% contro lo 0,29% del Centro-Nord); tuttavia, da una parte le spese di ripristino del soprassuolo boscato (45.998 migliaia di euro) sono quasi il doppio rispetto a quelle sostenute nel Centro-Nord (24.208 migliaia di euro), dall’altra, si registra una variazione positiva (22.718 ettari) più che doppia degli ettari di nuove superfici boscate rispetto al Centro-Nord (9.797 ettari). Con riferimento alle Risorse Culturali emerge che nel Mezzogiorno l’incidenza della spesa per ricreazione e cultura sul totale dei consumi interni è pari quasi al 7%, mentre nel Centro-Nord si attesta all’8,5%. Nonostante i consumi per attività ricreative e culturali siano quasi identici, nel Mezzogiorno si evidenzia un coinvolgimento della popolazione inferiore a quello del Centro-Nord, con una situazione particolarmente negativa nel Molise; su 100 abitanti, nel Mezzogiorno sono venduti circa 28 biglietti per attività teatrali e musicali, mentre nel Centro-Nord si arriva all’incirca a 63 biglietti. Il numero di visitatori di istituti di antichità ed arte nel Mezzogiorno è inferiore tra il 20% ed il 30% rispetto al Centro-Nord, a seconda del fatto che si adotti una classificazione per istituto o per kmq.

15 Fonte: ISTAT, anno 2000.

Le Risorse Naturali

Le Risorse Culturali

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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 67

Nell’analisi degli indicatori relativi alle Risorse Umane e al Mercato del Lavoro, emerge una forte frammentazione del mercato del lavoro in Italia. A fronte di un tasso di natalità delle imprese quasi identico nel Mezzogiorno e Centro-Nord (poco più dell’8% in entrambe le aree territoriali), il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno è superiore rispetto a quello del Centro-Nord. La disoccupazione nel Mezzogiorno colpisce differentemente le diverse categorie sociali: il tasso di disoccupazione giovanile è del 55% nel Mezzogiorno contro il 17% nel Centro-Nord mentre, per quanto riguarda l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro, gli indicatori segnalano una differenza tra il tasso di occupazione maschile e femminile pari al 35% nel Mezzogiorno e al 33% nel Centro-Nord. Infine, sempre con riferimento agli indicatori relativi al mercato del lavoro, si osserva una maggiore diffusione del fenomeno dell’occupazione irregolare nel Mezzogiorno: la quota di occupati regolari nel Mezzogiorno è del 36%, mentre nel Centro-Nord è del 59%.

Per quanto attiene al livello di istruzione della popolazione si osservano valori dell’indicatore percentuale di popolazione con licenza media simili tra Mezzogiorno e nel Centro-Nord, pari rispettivamente al 95% e al 96%. Il tasso di partecipazione nell’istruzione secondaria superiore nel Mezzogiorno (83,3%) è inferiore di poco più di 5 punti percentuali rispetto al Centro-Nord (88,5%). Infine, la quota di abbandoni scolastici nel Mezzogiorno è superiore a quella che si registra nel Centro-Nord, con uno scarto percentuale tra le due aree geografiche che rimane costante (dell’ordine del 2%) indipendentemente dal fatto che ci si riferisca al primo o al secondo anno di scuole superiori. Con riferimento allo sviluppo economico e quindi al settore Sistemi Locali di Sviluppo, l’indicatore di produttività mostra che la produttività del lavoro nel Mezzogiorno è costantemente inferiore a quella del Centro-Nord. Fatta eccezione per i settori del turismo e della pesca, questo è vero per l’industria alimentare (36,1 migliaia di euro di valore aggiunto nel Mezzogiorno contro 43,2 migliaia di euro16 nel Centro-Nord), l’artigianato (16,8 migliaia di euro17 di valore aggiunto nelle Regioni meridionali a fronte di 23,6 migliaia di euro di valore aggiunto nelle Regioni centro-settentrionali), l’industria manifatturiera (33,8 migliaia di euro di valore aggiunto18 contro 41,7 migliaia di euro di valore

16 Valore aggiunto dell'industria alimentare, delle bevande e del tabacco per ULA dello stesso settore (migliaia di eurolire 1995) 17 Valore aggiunto per addetto delle PMI iscritte ad albo artigiano (migliaia di eurolire correnti) 18 Valore aggiunto per unità di lavoro nell'industria manifatturiera (migliaia di eurolire 1995)

Le Risorse Umane ed il Mercato del Lavoro

I Sistemi Locali di Sviluppo

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aggiunto nel Centro-Nord), il commercio (31,1 migliaia di euro di valore aggiunto19 nel Mezzogiorno mentre nel Centro-Nord il valore aggiunto è pari a 39,1 migliaia di euro) e i servizi alle imprese (76,2 migliaia di euro di valore aggiunto20 nel Mezzogiorno contro 80 migliaia di euro di valore aggiunto nel Centro-Nord). Per quanto riguarda l’agricoltura, nel Mezzogiorno è stato registrato un tasso di crescita positivo (3%) rispetto al Centro-Nord, in cui, invece, si è avuta una contrazione dell’attività (-7%). Anche a fronte di ciò, l’agricoltura ha una produttività maggiore nel Centro-Nord piuttosto che nel Mezzogiorno, con una presenza di elementi fertilizzanti per ettaro di SAU superiore (1,4821) a quella riscontrata nel Mezzogiorno 0,77). Per quanto attiene allo sviluppo urbano relativo al settore Città, i dati mostrano che le famiglie nel Mezzogiorno hanno maggiore difficoltà di quelle del Centro–Nord nel raggiungere i negozi alimentari e/o i mercati (22% nel Meridione contro il 20% nel Centro-Nord) ed i supermercati (33% nel Sud Italia a fronte del 31% nel Centro-Nord del Paese). Inoltre, nel Centro-Nord è maggiormente diffusa la pratica di utilizzare i mezzi pubblici per motivi di lavoro (15,6%) rispetto al Mezzogiorno (10%). Infine, la quota della popolazione che esercita pratiche sportive nel Mezzogiorno (22%) è inferiore a quella del Centro-Nord (32%).

Con riferimento alle Reti e Nodi di servizio, sono stati presi in considerazione gli indicatori di criminalità e trasporti.

La criminalità diffusa, misurata in termini di rapporto percentuale tra i furti e le rapine meno gravi ed il totale dei delitti, è maggiormente presente nel Centro-Nord (66,7%) rispetto al Mezzogiorno (57%); viceversa, la criminalità organizzata è maggiormente radicata nel Mezzogiorno (4,3%) piuttosto che nel Centro-Nord (2,6%) e ciò vale anche per la criminalità violenta (14,6% nel Mezzogiorno contro l’11,9% nel Centro-Nord). Relativamente al trasporto delle merci, mentre nel Centro-Nord è maggiormente diffuso il trasporto su strada (26,6 tonnellate di merci in ingresso ed in uscita su strada per abitante contro le 9,9 tonnellate nel Mezzogiorno), nel Mezzogiorno si ricorre in maniera consistente alla navigazione di cabotaggio (159,2 tonnellate di merci in ingresso ed in uscita per 100 abitanti contro le 63,3 nel Centro-Nord). Riguardo

19 Valore aggiunto per unità di lavoro nel settore del commercio (migliaia di eurolire 1995) 20 Valore aggiunto per unità di lavoro nel settore dei “servizi alle imprese” (migliaia di eurolire 1995) 21 Elementi fertilizzanti semplici distribuiti (a) per ettaro di SAU (dati in quintali)

Le Reti e i Nodi di Servizio

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al trasporto delle persone, misurato dall’indice del traffico aereo22, c’è una netta prevalenza del Centro-Nord (195 passeggeri) rispetto al Mezzogiorno (84 passeggeri) nell’uso da parte di passeggeri dell’aereo; lo stesso vale, anche se in misura più contenuta nell’utilizzo dei treni (nel Mezzogiorno la frequenza di utilizzazione dei treni è pari al 26,2% rispetto al 34,9% nel Centro-Nord); inoltre, gli utenti del Nord sono più soddisfatti (55,9%) rispetto a quelli del Mezzogiorno (50%) dal servizio di trasporto ferroviario. Infine, i mezzi di trasporto producono una maggiore quantità di CO2 nel Mezzogiorno (1,82 tonnellate per abitante) piuttosto che nel Centro-Nord (1,94 tonnellate per abitante).

3.3 Le risorse destinate al Sud e al Centro-Nord Italia

Prima di entrare nel dettaglio dell’analisi per settore di intervento, nel presente paragrafo si presenta una sintesi dei dati di monitoraggio per area geografica. La tabella n. 24 mostra come la maggior parte delle risorse siano assorbite dalle Regioni del Sud Italia, con uno stanziamento complessivo, tra contributi comunitari e contributi nazionali e privati, pari a 44.744,58 milioni di euro, riconducibile, come visto nel capitolo precedente, per la gran parte agli interventi dell’Obiettivo 1 (41.444,56 Meuro).

22 Passeggeri sbarcati ed imbarcati per via aerea per 100 abitanti

La dotazione finanziaria complessiva per macroarea e Obiettivo

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Tabella n. 24: Ripartizione costo programmato per area geografica e obiettivo (valori in milioni di euro)

Comunitari

Costo progr.

31/12/06 TOT FESR FSE FEOGA SFOP Nazionali Privati

Mezzogiorno 44.744,58 23.492,54 14.366,04 4.099,07 4.741,11 286,32 19.893,92 1.358,12 Obiettivo 1 41.444,56 21.649,83 14.281,81 4.099,07 2.982,63 286,32 19.233,73 561,00 I. C. 430,88 220,97 68,87 - 152,1 - 115,91 94,00 A. I. 26,01 15,36 15,36 - - - 6,33 4,32 P.S.R 2.843,13 1.606,38 - - 1.606,38 - 537,95 698,80

Centro-Nord 27.502,75 9.709,17 2.690,00 3.887,08 3.032,49 99,60 12.928,33 4.865,25 Obiettivo 2 8.337,87 2.608,00 2.608,00 - - - 4.041,02 1.688,85 Obiettivo 3 8.720,18 3.887,08 - 3.887,08 - - 4.750,98 82,12 I. C. 561,66 172,51 45,93 126,58 - 207,93 181,22 Pesca 377,59 99,60 - - - 99,60 123,7 154,29 A. I. 87,80 36,07 36,07 - - - 37,25 14,48 P.S.R. 9.417,65 2.905,91 - - 2.905,91 - 3.767,45 2.744,29

Nazionale e Transnazionale 2.275,58 1.144,67 744,84 394,40 5,43 - 1.050,66 80,25

I. C. 2.275,58 1.144,67 744,84 394,40 5,43 - 1.050,66 80,25

Totale 74.522,91 34.346,38 17.800,88 8.380,55 7.779,03 385,92 33.872,91 6.303,62

Le Regioni del Centro-Nord Italia beneficiano invece di un ammontare più contenuto di risorse, pari a 27.502,75 milioni di euro, destinate a finanziare principalmente interventi rientranti nell’Obiettivo 2 (8.337,87 Meuro), nell’Obiettivo 3 (8.720,18 Meuro) e nei Piani di Sviluppo Rurale (9.417,65 Meuro). Gli interventi di carattere nazionale o transnazionale, riconducibili interamente alle Iniziative Comunitarie, ammontano complessivamente a 2.275,58 milioni di euro.

Nel grafico n. 32 si illustra la ripartizione percentuale del costo programmato complessivo per fonte contributiva nelle due macroaree. Nelle Regioni del Mezzogiorno d’Italia i contributi di carattere comunitario rappresentano la principale fonte di contribuzione assumendo un peso percentuale sul totale pari al 52,50%, a fronte di fondi di provenienza nazionale e privata che rappresentano, rispettivamente, il 44,46% e i 3,04% della dotazione totale. Nelle Regioni del Centro-Nord Italia, il peso percentuale tra le risorse di origine comunitaria e nazionale sul costo programmato complessivo si inverte. Le risorse di provenienza nazionale, infatti, con una percentuale pari al 47,01% del costo complessivo, costituiscono la principale fonte di contribuzione mentre i fondi comunitari rappresentano il 35,30% del totale. E’ da notare poi che nel Centro-Nord Italia i contributi privati, pari al 17,69% del costo programmato complessivo, assumono un peso percentuale maggiore rispetto a quello rilevato nelle Regioni meridionali.

La ripartizione percentuale della dotazione finanziaria complessiva per fonte contributiva

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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 71

Grafico n. 32: Ripartizione costo programmato per area geografica e fonte contributiva

Mezzogiorno

Comunitario52,50%

Nazionale44,46%

Privato3,04%

Centro-Nord

Privato17,69%

Nazionale47,01%

Comunitario35,30%

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3.4 Analisi tematica per macroarea

3.4.1 Mezzogiorno

Tra gli interventi destinati alle Regioni del Sud Italia rientrano gli interventi dell’Obiettivo 1, le Iniziative Comunitarie, le Azioni Innovative e i Piani di Sviluppo Rurale.

I dati di programmazione e di attuazione finanziaria al 31 dicembre 2003 di tutti gli interventi che contribuiscono allo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno d’Italia vengono riportati di seguito aggregati nei sei Assi prioritari d’intervento definiti in precedenza. La tabella n. 25 evidenzia che gli interventi a favore dello sviluppo delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia beneficiano di un ammontare complessivo di contributi pari a 44.744,58 milioni di euro. Tale importo si ripartisce pressoché interamente tra risorse di origine comunitaria (23.492,54 Meuro) e risorse di origine nazionale (19.893,92 Meuro) che, congiuntamente, rappresentano il 96,96% dell’ammontare totale, mentre è marginale l’apporto dei contributi privati, che ammontano a 1.358,12 milioni di euro. Nella ripartizione dei contributi per settore d’intervento, la tabella n. 25 mostra che gli interventi del settore “Sistemi Locali di Sviluppo”, destinati al miglioramento del sistema produttivo delle Regioni del Mezzogiorno, ricevono l’ammontare più elevato di risorse, pari a 16.464,79 milioni di euro. A tale settore è destinata la parte più consistente dei contributi FEOGA erogati per l’intero periodo di programmazione (4.008,04 milioni di euro sui 4.741,11 milioni di euro complessivamente erogati da tale Fondo). Significativi sono anche gli importi di contributi erogati a favore dei settori “Reti e Nodi di servizio”, “Risorse Naturali” e “Risorse Umane”, rispettivamente pari a 8.723,27, 7.510,80 e 7.033,38 milioni di euro. È importante ricordare che il settore “Risorse Naturali” è sostenuto anche come obiettivo trasversale a tutti gli interventi dell’Obiettivo 123.

23 L’obiettivo di sostenibilità ambientale è considerato nel QCS trasversale a tutti gli interventi. L’implementazione di interventi dell’Obiettivo 1 legati allo sviluppo delle infrastrutture, delle attività produttive, della ricerca, dello sviluppo urbano devono quindi prevedere iniziative che siano in grado di ridurre i fattori di pressione e di aggressione sull’ambiente.

La dotazione finanziaria complessiva

La dotazione finanziaria per settore d’intervento

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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 73

Tabella n. 25: Interventi strutturali - Mezzogiorno - Ripartizione costo programmato per settore d’intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari

Costo

progr. al 31/12/06 TOT FESR FSE FEOGA SFOP

Nazionali Privati

Settore

Risorse Naturali 7.510,80 3.843,17 3.061,10 79,00 703,07 - 3.666,51 1,12 Risorse Culturali 2.406,34 1.194,50 1.059,07 105,43 30,00 - 1.210,27 1,57

Risorse Umane 7.033,38 4.356,65 1.172,69 3.183,96 - - 2.338,48 338,25 Sistemi Locali di Sviluppo 16.464,79 8.645,85 4.107,55 247,94 4.008,04 282,32 6.823,66 995,28

Città 1.906,37 953,28 869,65 83,63 - - 939,06 14,03 Reti e Nodi di Servizio 8.723,27 4.033,55 3.817,60 215,95 - - 4.681,85 7,87

Assistenza Tecnica 699,63 465,54 278,38 183,16 - 4,00 234,09 -

TOTALE 44.744,58 23.492,54 14.366,04 4.099,07 4.741,11 286,32 19.893,92 1.358,12

Il grafico n. 33 evidenzia il peso delle diverse tipologie di contributi. I contributi comunitari assumono il peso percentuale maggiore nei settori delle “Risorse Umane” e dei “Sistemi Locali di Sviluppo“. Questi sono anche i settori in cui i contributi di carattere privato assumono il peso maggiore sul contributo programmato totale, mentre sono marginali negli altri settori. Grafico n. 33: Interventi strutturali - Mezzogiorno - Ripartizione costo

programmato per settore d’intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

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Comunitari Nazionali Privati

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

74 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tra i contributi comunitari il grafico n. 34 evidenzia il peso significativo del FESR, per il finanziamento di interventi di carattere infrastrutturale, che copre il 61,15% dei contributi comunitari. Il FEOGA e il FSE, destinati al finanziamento di iniziative per il settore agricolo e sociale delle Regioni meridionali, erogano un ammontare pressoché simile di risorse, nell’ordine, rispettivamente, di 4.741,11 milioni di euro e di 4.099,07 milioni di euro, che coprono una percentuale pari, rispettivamente, al 20,18% e al 17,45% dei contributi comunitari. Lo SFOP, a beneficio di misure per il settore ittico, copre invece solo l’1,22% del totale delle risorse comunitarie per un importo complessivo di 286,32 milioni di euro.

Grafico n. 34: Interventi strutturali - Mezzogiorno - Ripartizione costo

programmato per fonte contributiva

Il grafico n. 35 offre una lettura della composizione dei contributi comunitari per settore di intervento. Le risorse a valere sul FESR hanno un peso significativo per tutti i settori di intervento ma in particolare nei settori “Reti e Nodi di Servizio”, “Città” e “Risorse Culturali”. Il settore di valorizzazione delle “Risorse Umane”, coerentemente con le finalità degli interventi ad esso afferenti, beneficia dell’apporto meno consistente del FESR, ricevendo più del 70% dei contributi dal FSE. Il FEOGA partecipa in maniera rilevante al finanziamento degli interventi per i “Sistemi Locali di Sviluppo” e per le “Risorse Naturali” mentre nei rimanenti settori le risorse a valere su tale Fondo sono esigue, come nel caso delle “Risorse Culturali” o assenti, come per i settori “Risorse Umane”, “Città” e “Reti e Nodi di Servizio”. Infine, lo SFOP risulta presente esclusivamente per il settore “Sistemi Locali di Sviluppo”.

La dotazione finanziaria per Fondo strutturale

I Fondi strutturali per settore d’intervento

Quotacomunitaria

52,50%

Quotanazionale44,46%

Quotaprivati3,04%

FESR61,15% FSE

17,45%

FEOGA20,18%

SFOP1,22%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 75

Grafico n. 35: Interventi strutturali - Mezzogiorno - Ripartizione costo

programmato per tipologia di contributo e settore d’intervento

La tabella n. 26 riporta i dati di attuazione finanziaria rilevati alla data del 31 dicembre 2003, per ogni settore di intervento. A fronte di uno stanziamento complessivo pari a 44.744,58 milioni di euro, gli impegni a favore di interventi condotti nel Mezzogiorno d’Italia sono pari a 21.853,50 milioni di euro e i pagamenti pari a 10.715,95 milioni di euro. A metà percorso del ciclo di programmazione si evidenzia, dunque, un indice di capacità di impegno pari al 48,84% mentre l’indice relativo ai pagamenti si attesta al 23,95%.

I dati di attuazione finanziaria per Fondo strutturale evidenziano gli indici di avanzamento maggiori, per quanto riguarda la capacità di impegno delle risorse, per gli interventi finanziati dal FESR per i quali, a fronte di 29.704,11 milioni di euro di risorse complessivamente assegnate, si registrano impegni per 15.715,46 milioni di euro evidenziando, dunque, una capacità di impegno pari al 52,91%. Anche il FSE si distingue per un’elevata capacità di impegno che, nel periodo considerato, si attesta sul 47,36% delle risorse complessivamente assegnate. Sul fronte dei pagamenti, sono, invece, gli interventi finanziati dal FEOGA, per i quali si rilevano spese per 2.030,09 milioni di euro a fronte di 8.191,21 milioni di euro di costo programmato totale, a mostrare la capacità di pagamento più elevata, pari al 24,78%, seguiti dagli interventi che beneficiano di risorse a valere sul FESR, con un indice di avanzamento della spesa pari al 24,30%. Gli indici di capacità di impegno e di pagamento inferiori si

L’attuazione finanziaria complessiva

L’attuazione finanziaria per Fondo strutturale

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Assistenza Tecnica

Reti e Nodi di Servizio

Città

Sistemi Locali di Sviluppo

Risorse Umane

Risorse Culturali

Risorse Naturali

Mezzogiorno

FESR FSE FEOGA SFOP

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

76 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

osservano invece per lo SFOP pari al 34,78% e al 14,96% del costo programmato totale.

Nell’analisi dell’attuazione finanziaria per settore d’intervento (Tab. n. 26 e Graf. n. 36), con l’esclusione degli interventi di Assistenza tecnica, il settore che, alla fine del 2003, mostra la performance finanziaria più elevata è quello dei “Sistemi Locali di Sviluppo”: a favore degli interventi dedicati allo sviluppo di tale settore d’intervento sono stati impegnati 9.637,53 milioni di euro di risorse ed effettuati pagamenti per 5.064,36 milioni di euro. Rispetto ad un ammontare di contributi pari a 16.464,79 milioni di euro, gli impegni raggiungono, dunque, una percentuale pari al 58,53% dei contributi mentre l’indice di capacità di spesa si attesta al 30,76%. Tabella n. 26: Interventi strutturali - Mezzogiorno - Attuazione finanziaria al

31/12/2003 per settore d’intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Settore

Risorse Naturali 7.510,80 2.739,13 1.497,82 36,47% 19,94% Risorse Culturali 2.406,34 822,63 280,60 34,19% 11,66% Risorse Umane 7.033,38 3.919,89 1.528,25 55,73% 21,73% Sistemi Locali di Sviluppo 16.464,79 9.637,53 5.064,36 58,53% 30,76%

Città 1.906,37 613,19 267,95 32,17% 14,06% Reti e Nodi di Servizio 8.723,27 3.662,20 1.879,66 41,98% 21,55% Assistenza Tecnica 699,63 458,93 197,31 65,60% 28,20%

TOTALE 44.744,58 21.853,50 10.715,95 48,84% 23,95%

FESR 29.704,11 15.715,46 7.218,54 52,91% 24,30% FSE 6.129,52 2.902,87 1.359,67 47,36% 22,18% FEOGA 8.191,21 2.984,86 2.030,09 36,44% 24,78% SFOP 719,74 250,31 107,65 34,78% 14,96%

TOTALE 44.744,58 21.853,50 10.715,95 48,84% 23,95%

Anche il settore “Risorse Umane” mostra una performance finanziaria positiva, soprattutto sul fronte degli impegni, evidenziando una capacità che si attesta al 55,73% ed una capacità di spesa che raggiunge il 21,73% del costo programmato. Gli altri settori d’intervento mostrano indici della capacità di impegno e di pagamento che si attestano su valori inferiori. Il settore “Città” con 613,19 milioni di euro di impegni a fronte di 1.906,37 milioni di euro di risorse programmate mostra l’avanzamento sul fronte degli impegni minore (32,17%). Per quanto riguarda i pagamenti, invece, sono gli interventi dedicati allo sviluppo delle “Risorse Culturali” a registrare l’avanzamento di spesa più contenuto, pari all’11,66% delle

L’attuazione finanziaria per settore d’intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 77

risorse complessivamente assegnate per l’intero periodo di programmazione.

Grafico n. 36: Interventi strutturali - Mezzogiorno - Attuazione finanziaria al

31/12/2003 per settore d’intervento

3.4.2 Centro-Nord

Al sostegno dello sviluppo socio-economico delle Regioni del Centro-Nord Italia sono riconducibili gli interventi rientranti nell’Obiettivo 2, nell’Obiettivo 3, nelle Iniziative Comunitarie, nel DOCUP Pesca, nelle Azioni Innovative e nei Piani di Sviluppo Rurale.

La tabella n. 27 riporta la dotazione finanziaria complessivamente stanziata a favore dello sviluppo socio-economico delle Regioni del Centro-Nord Italia, pari a 27.502,75 milioni di euro. A differenza di quanto emerso nell’analisi della ripartizione dei contributi per le Regioni del Mezzogiorno d’Italia, gli interventi destinati allo sviluppo socio-economico delle Regioni del Centro-Nord risultano finanziati principalmente da contributi di provenienza nazionale, pari, nel periodo 2000-2006, a 12.928,33 milioni di euro. I contributi comunitari ammontano nel periodo considerato a 9.70917 milioni di

La dotazione finanziaria complessiva

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aImpegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

78 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

euro, mentre le risorse provenienti da fonti private risultano pari a 4.865,25 milioni di euro.

Tabella n. 27: Interventi strutturali – Centro-Nord - Ripartizione costo

programmato per settore d’intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari

Costo progr. al 31/12/06 TOT FESR FSE FEOGA SFOP

Nazionali Privati

Settore

Risorse naturali 1.054,82 375,92 375,92 - - - 644,67 34,23 Utilities 672,23 232,49 232,49 - - - 353,92 85,82 Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione

291,70 102,53 102,53 - - - 172,28 16,89

Risorse Umane 8.720,18 3.887,08 3.887,08 - - 4.750,98 82,12 Sistemi locali di sviluppo 15.673,35 4.682,39 1.550,30 - 3.032,49 99,60 6.398,40 4.592,56

Città e servizi alla persona 229,84 82,98 82,98 - - - 140,22 6,64

Reti e nodi di servizi 750,35 293,24 293,24 - - - 410,12 46,99

Assistenza Tecnica 110,28 52,54 52,54 - - - 57,74 -

Totale 27.502,75 9.709,17 2.690,00 3.887,08 3.032,49 99,60 12.928,33 4.865,25

Analizzando la ripartizione degli stanziamenti per settore d’intervento mostrata nel grafico n. 37, è possibile evidenziare come circa l’89% del contributo totale assegnato alle Regioni del Centro-Nord Italia venga assorbito dalle azioni a favore del settore “Sistemi Locali di Sviluppo” e da quelle a beneficio del settore delle “Risorse Umane”. L’ammontare di contributi assegnati al settore “Sistemi Locali di Sviluppo” è pari, infatti, a 15.673,35 milioni di euro, pari a circa il 57% del totale, di cui 4.592,56 milioni di euro provenienti da fonti private. I contributi privati che finanziano tale settore rappresentano dunque la quasi totalità delle risorse private complessive assegnate a favore del Centro-Nord. Gli interventi dedicati al sostegno delle “Risorse Umane” beneficiano, invece, di 8.720,18 milioni di euro, pari al 31,71% dei contributi totali di tale area geografica, di cui 4.750,98 milioni di euro di provenienza nazionale. I rimanenti settori assorbono quote di contributi inferiori: tra gli importi più elevati, si segnalano quelli a favore delle iniziative dedicate al settore delle “Risorse Naturali” (riconversione del territorio urbano, naturale e culturale) per 1.054,82 milioni di euro, delle “Reti e Nodi di Servizio” (infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni),” pari a 750,35 milioni di euro e delle “Utilities a favore del quale sono disposti contributi per 672,23 milioni di euro.

La dotazione finanziaria per settore d’intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 79

Il settore “Città”, nel quale rientrano interventi dedicati al sostegno del contesto sociale locale e i servizi alla collettività, riceve l’ammontare meno consistente di finanziamenti, pari a 229,84 milioni di euro. Grafico n. 37: Interventi strutturali – Centro-Nord - Ripartizione costo

programmato per settore d’intervento e fonte contributiva (valori in milioni di euro)

Tra i contributi comunitari il grafico n. 38 evidenzia il peso significativo del FSE che copre il 40,03% del totale dei contributi comunitari ed è, in particolare, destinato interamente agli interventi nel settore “Risorse Umane”24. Ai contributi a valere sul FSE seguono, in ordine di peso percentuale sul totale dei contributi comunitari, il FEOGA, che finanzia esclusivamente le azioni rientranti nel settore “Sistemi Locali di Sviluppo” e le cui risorse assorbono il 31,23% del costo comunitario. Il FESR che, ad eccezione del settore “Risorse Umane”, rientra nel finanziamento delle azioni di tutti gli altri settori, copre una quota del 27,71% dei contributi comunitari. Lo SFOP, invece, rappresenta solo l’1,03% degli stanziamenti comunitari complessive, finanziando solo alcuni interventi rientranti nel settore “Sistemi Locali di Sviluppo”.

24 Ai sensi, infatti, dell’art. 158 del Trattato che istituisce la Comunità europea, il FSE è il Fondo strutturale specificatamente dedicato a combattere la disoccupazione ed ad investire nelle risorse umane, promovendo un alto livello di occupazione e di integrazione sociale, la parità tra uomini e donne e la coesione economica e sociale.

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

80 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 38: Interventi strutturali – Centro-Nord - Ripartizione costo programmato per fonte contributiva

Lo stato di attuazione finanziaria al 31 dicembre 2003 degli interventi a favore dello sviluppo socio-economico delle Regioni del Centro-Nord, sintetizzato nella tabella n. 28, mostra valori sul fronte degli impegni pari a 10.536,80 milioni di euro a fronte dei 27.502,75 milioni di euro di contributi previsti per l’intero periodo di programmazione, evidenziando, dunque, una capacità di impegno pari al 38,31%. Lo stato di avanzamento finanziario appare più contenuto sul fronte dei pagamenti, pari a 6.227,99 milioni di euro, a cui corrisponde un indice di spesa del 22,64%. In media, quindi, si nota una differenza con i dati di attuazione finanziaria rilevati per il Mezzogiorno, che mostravano indici di impegno e pagamento rispettivamente pari al 48,84% e al 23,95%.

Analizzando lo stato di avanzamento finanziario per Fondo strutturale emerge l’elevata performance finanziaria degli interventi finanziati dal FSE che si distingue per essere il Fondo strutturale con le maggiori capacità di impegno e di pagamento: per gli interventi dedicati alla valorizzazione delle Risorse Umane, finanziati da tale Fondo. Infatti, a fronte di 8.720,18 milioni di euro di risorse complessivamente assegnate, gli impegni ammontano a 5.550,56 mentre i pagamenti risultano pari a 3.050,78 milioni di euro, evidenziando, dunque, una capacità di impegno e di spesa pari, rispettivamente, al 63,65% e al 34,99%. Alla performance finanziaria del FSE, fa seguito quella dello SFOP la cui capacità di impegno si attesta sul 42,54% delle risorse complessivamente assegnate mentre la capacità di spesa registra quota 20,30%. Il FEOGA si caratterizza, invece, per la performance finanziaria più contenuta, mostrando indici di capacità di impegno e di pagamento pari, rispettivamente, al 18,84% e al 18,37% dei contributi complessivamente assegnati alle Regioni centro-settentrionali.

L’attuazione finanziaria complessiva

SFOP1,03%

FEOGA31,23%

FSE40,03%

FESR27,71%

Quotaprivati17,69%

Quotanazionale47,01%

Quotacomunitaria

35,30%

L’attuazione finanziaria per Fondo strutturale

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 81

Tabella n. 28: Interventi strutturali - Centro-Nord - Attuazione finanziaria al 31/12/2003 per settore d’intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. al 31/12/06 Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Settore

Risorse Naturali 1.054,82 600,28 211,54 56,91% 20,05%

Utilities 672,23 203,95 125,63 30,34% 18,69%

Ricerca 291,70 96,04 20,80 32,92% 7,13%

Risorse Umane 8.720,18 5.550,56 3.050,78 63,65% 34,99%

Sistemi Locali di Sviluppo 15.673,35 3.704,73 2.640,53 23,64% 16,85%

Città 229,84 101,88 52,28 44,33% 22,74%

Reti e Nodi di Servizio 750,35 243,71 110,27 32,48% 14,70%

Assistenza Tecnica 110,28 35,65 16,16 32,33% 14,65%

TOTALE 27.502,75 10.536,80 6.227,99 38,31% 22,64%

FESR 8.550,03 2.968,77 1.289,99 34,72% 15,09%

FSE 8.720,18 5.550,56 3.050,78 63,65% 34,99%

FEOGA 9.854,95 1.856,84 1.810,58 18,84% 18,37%

SFOP 377,59 160,63 76,64 42,54% 20,30%

TOTALE 27.502,75 10.536,80 6.227,99 38,31% 22,64%

Nell’analisi dell’attuazione finanziaria per settore d’intervento (Tab. n. 28 e Graf. n. 39) le “Risorse Umane”, come anticipato, risultano essere il settore con la più elevata capacità di impegno e di spesa, con indici pari, rispettivamente, al 63,65% e al 34,99%%. Nel confronto con i dati di attuazione del Mezzogiorno particolarmente significativa è la differenza tra Centro-Nord e Mezzogiorno in relazione al settore “Sistemi Locali di Sviluppo”. A fronte di una capacità di impegno e di pagamento pari, rispettivamente, al 58,53% e al 30,76% per il Mezzogiorno, nelle Regioni del Centro-Nord, gli interventi volti allo sviluppo di tale settore mostrano indici di impegno e di pagamento pari, rispettivamente al 23,64% e al 16,85%.

Apprezzabile, sul fronte degli impegni, risulta il comportamento delle azioni rientranti nel settore “Risorse Naturali” (56,91%) e di quelle del settore “Città” (44,33%), sebbene la loro capacità di pagamento assuma valori (rispettivamente, 20,05% e 22,74%) sostanzialmente in linea con quelli rilevati complessivamente per il Centro-Nord. Tali settori presentano anche una performance più elevata, in termini di valori di capacità di impegno e di pagamento rilevate, rispetto a quanto emerso, per i medesimi settori, nell’analisi del Mezzogiorno d’Italia.

L’attuazione finanziaria per settore d’intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

82 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 39: Interventi strutturali - Centro-Nord - Attuazione finanziaria al 31/12/2003per settore d’intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 83

APPENDICE La programmazione e attuazione degli interventi strutturali del periodo 1994-1999

Oggetto della presente appendice è un'analisi sintetica dello stato di programmazione e di attuazione finanziaria al 31 dicembre 2003 degli interventi condotti in Italia durante il periodo di programmazione 1994-1999.

Quadro di sintesi al 31 dicembre 2003

La maggior parte degli interventi promossi nel periodo di programmazione 1994-1999 si articola all’interno di sei Obiettivi prioritari di sviluppo, così definiti:

• Obiettivo 1: promozione dello sviluppo e dell’adeguamento strutturale delle Regioni in ritardo;

• Obiettivo 2: riconversione economica e sociale delle zone colpite da declino industriale;

• Obiettivo3: adattamento e ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione;

• Obiettivo 4: adattamento dei lavoratori e delle lavoratrici ai mutamenti industriali e all’evoluzione dei sistemi di produzione;

• Obiettivo 5a: promozione dello sviluppo rurale accelerando il processo di adeguamento delle strutture agrarie nel quadro della Politica Agricola Comune;

• Obiettivo 5b: promozione dello sviluppo rurale favorendo lo sviluppo e l’aggiustamento strutturale delle zone rurali.

Gli interventi Fuori Obiettivo ricomprendono le Iniziative Comunitarie, volte a risolvere specifici problemi settoriali nelle Regioni più svantaggiate dell’Unione europea, e le Azioni Innovative. Nella tabella n. 29 si riporta l’avanzamento finanziario al 31/12/2003 di tutti gli interventi condotti nel periodo di programmazione 1994-1999. La dotazione finanziaria complessiva stanziata per il ciclo di programmazione 1994-1999 ammonta a 52.452,08 milioni di euro (Tab. n. 30). L’importo più rilevante della dotazione finanziaria complessiva riguarda gli interventi classificati negli Obiettivi prioritari di sviluppo per un importo pari a 48.046,27 milioni di euro, mentre gli interventi Fuori Obiettivo beneficiano di una somma pari a 4.405,81 milioni di euro. In particolare, nell’ambito degli interventi classificati negli Obiettivi, sono i programmi dell’Obiettivo 1 a ricevere più finanziamenti (31.849,84 Meuro), mentre l’Obiettivo 4 beneficia dell’ammontare più contenuto (921,10 Meuro).

La dotazione e l’attuazione finanziaria

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

84 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 29: Interventi strutturali – Attuazione finanziaria per Obiettivo e

Fondo (valori in milioni di euro)

Costo progr. Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr.

Pagamenti/ Costo progr.

Totale Obiettivi 48.046,27 53.609,47 44.032,56 111,58% 91,65%

FESR 29.872,18 34.794,76 28.922,16 116,48% 96,82% FSE 8.696,71 8.956,66 6.978,29 102,99% 80,24% FEOGA 8.716,55 9.027,97 7.474,15 103,57% 85,75% SFOP 760,83 830,08 657,96 109,10% 86,48% Obiettivo 1 31.849,84 36.735,51 29.980,57 115,34% 94,13%

FESR 23.176,39 27.606,29 22.839,64 119,11% 98,55% FSE 3.784,60 3.938,33 2.925,02 104,06% 77,29% FEOGA 4.449,63 4.703,64 3.825,76 105,71% 85,98% SFOP 439,22 487,25 390,15 110,94% 88,83%

Obiettivo 2 4.351,55 4.584,24 3.868,54 105,35% 88,90% FESR 3.692,98 3.926,13 3.384,47 106,31% 91,65% FSE 658,57 658,11 484,07 99,93% 73,50%

Obiettivo 3 3.046,59 3.080,14 2.570,04 101,10% 84,36% FSE 3.046,59 3.080,14 2.570,04 101,10% 84,36%

Obiettivo 4 921,1 979,49 768,93 106,34% 83,48% FSE 921,1 979,49 768,93 106,34% 83,48%

Obiettivo 5a 2.703,58 2.668,99 2.293,93 98,72% 84,85% FEOGA 2.381,97 2.326,16 2.026,12 97,66% 85,06% SFOP 321,61 342,83 267,81 106,60% 83,27%

Obiettivo 5b 5.173,61 5.561,10 4.550,55 107,49% 87,96% FESR 3.002,81 3.262,34 2.698,05 108,64% 89,85% FSE 285,85 300,59 230,23 105,16% 80,54% FEOGA 1.884,95 1.998,17 1.622,27 106,01% 86,06%

Totale Fuori Obiettivo 4.405,81 4.451,44 2.751,38 101,04% 62,45%

FESR 2.768,59 2.846,02 1.783,22 102,80% 64,41% FSE 1.234,29 1.191,52 714,66 96,53% 57,90% FEOGA 373,48 382,4 233,14 102,39% 62,42% SFOP 29,45 31,5 20,36 106,96% 69,13%

Adapt 414,2 397,9 242,52 96,06% 58,55% Ass. Tecn. 0,3 0,31 0,21 103,33% 70,00% Interreg II 821,3 856,61 633,66 104,30% 77,15% Konver 91,9 116,21 62,21 126,45% 67,69% Leader II 873,6 905,25 565,89 103,62% 64,78% Occupazione 654,9 636,13 391,09 97,13% 59,72% Pesca 88,5 91,64 56,17 103,55% 63,47% PMI 552,9 501,27 180,55 90,66% 32,66% Rechar II 15 14,86 14,57 99,07% 97,13% Resider II 355 361,51 177,07 101,83% 49,88% Retex 202,3 216,28 147,5 106,91% 72,91% Urban 332,8 353,47 279,94 106,21% 84,12% Altro (Azioni Innovative) 3,11 - - - - TOTALE 52.452,08 58.060,91 46.783,94 110,69% 89,19%

Analizzando l’apporto in termini percentuali dei Fondi strutturali al finanziamento degli interventi condotti durante il periodo di

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 85

programmazione 1994-1999 (Graf. n. 40), si può notare come il FESR contribuisca per la quota più rilevante (29.872,18 Meuro), pur non erogando fondi per gli interventi degli Obiettivi 3, 4 e 5a. La quota più esigua viene fornita dallo SFOP (760,83 Meuro), che finanzia solo interventi condotti nell’ambito dei Fuori Obiettivo, dell’Obiettivo 1 e dell’Obiettivo 5a. Una quota quasi paritetica viene messa a disposizione dal FEOGA (8.716,55 Meuro) e dal FSE (8.696,71 Meuro) che finanzia per intero gli interventi degli Obiettivi 3 e 4.

Grafico n. 40: Interventi strutturali – Ripartizione costo programmato

per tipologia di contributo

Dalla tabella n. 29 si evince che la capacità di impegno media è pari al 110,69%; solo per gli interventi classificati nell’Obiettivo 5a si è registrato un impegno di risorse inferiore al 100%. La capacità di spesa media si attesta all’89,19%; quella più elevata, pari al 94,13%, si registra per gli interventi dell’Obiettivo 1; per gli interventi Fuori Obiettivo, la percentuale media della spesa in rapporto al costo programmato si attesta su valori inferiori, pari al 62,45%.

Nel grafico n. 41 si presenta la distribuzione sul territorio italiano delle risorse programmate per il periodo 1994-1999 per macro aree geografiche (Mezzogiorno e Centro-Nord) e per Amministrazione regionale titolare degli interventi.

Tra le Regioni del Sud, le uniche ad essere destinatarie di interventi rientranti nell’Obiettivo 1, le Regioni che hanno assorbito più risorse sono la Sicilia, la Campania e la Puglia. E’ da notare che l’Abruzzo, essendo nel regime di phasing out, riceve somme, seppur esigue, per progetti rientranti negli Obiettivi 3, 4 e 5a.

La dotazione finanziaria per Amministrazione titolare e area geografica

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Obiettivo 1

Obiettivo 2

Obiettivo 3

Obiettivo 4

Obiettivo 5a

Obiettivo 5b

Totale Obiettivi

Totale F Obiettivo

FESR FSE FEOGA SFOP

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

86 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 41: Interventi strutturali – Ripartizione costo programmato per Amministrazione titolare e area geografica (valori in milioni di euro)

Nel Centro-Nord sono finanziati interventi classificati in tutti gli Obiettivi, fatta eccezione per l’Obiettivo 1. La maggior parte delle risorse va a sostenere interventi rientranti nell’Obiettivo 5b e nell’Obiettivo 2. La Regione che ottiene più finanziamenti è il Piemonte, mentre quella che ne riceve meno è la Valle d’Aosta.

Centro -Nord

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

Emili

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na

Friu

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Ven

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Ob 2 Ob 3/4 Ob 5a Ob 5b

Sud

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

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uzzo

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pani

a

Mol

ise

Pugl

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Sard

egna

Sici

lia

Ob 1 Ob 3/4 Ob 5a

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 87

Analisi per intervento

Obiettivo 1 Gli interventi condotti nell’ambito dell’Obiettivo 1 presentano un’articolazione in programmi di carattere regionale e multiregionale, in funzione dell’Amministrazione di relativa competenza. Durante il periodo di programmazione 1994-1999, le risorse complessivamente stanziate a favore dell’Obiettivo 1 ammontano a 31.849,84 milioni di euro, ripartiti, come evidenziato dalla tabella n. 30, quasi interamente tra i programmi multiregionali per 16.449,53 milioni di euro e i programmi regionali per 15.369,46 milioni di euro. Soltanto una quota residuale, pari a 30,85 milioni di euro, è stata assegnata a programmi di Assistenza Tecnica. Analizzando la ripartizione degli stanziamenti per intervento, si osserva che, nell’ambito dei programmi regionali, la Sicilia ha beneficiato dell’importo più elevato di contributi (3.305,01 Meuro), seguita dalla Campania (3.260,48 Meuro) e dalla Puglia (2.645,94 Meuro). Occorre notare che, durante il periodo di programmazione 1994-1999, l’Abruzzo rientrava tra le Regioni dell’Obiettivo 1 in regime di phasing out: la sua dotazione (551,53 Meuro), inferiore rispetto alle altre Regioni, tiene conto di tale condizione. È interessante notare, altresì, come lo SFOP non contribuisca al finanziamento di alcun intervento a titolarità delle Regioni. Nel periodo di programmazione considerato, l’Obiettivo 1 è l’unico Obiettivo prioritario di sviluppo a ricevere il contributo di tutti i Fondi strutturali. Data la finalità principale dei diversi interventi di incidere sulle difficoltà strutturali tipiche di molte Regioni dell’Obiettivo 1, il FESR, che tra i quattro Fondi strutturali è specificatamente dedicato alla riduzione di tali difficoltà, costituisce la principale fonte di finanziamento di provenienza comunitaria a supporto degli interventi. I contributi provenienti da tale Fondo ammontano, infatti, a 10.120,82 milioni di euro mentre gli altri Fondi strutturali erogano finanziamenti in misura inferiore: il FSE partecipa al finanziamento dei programmi per 2.782,00 milioni di euro, il FEOGA per 2.283,23 milioni di euro e lo SFOP per 219,67 milioni di euro. Tra gli interventi multiregionali, i programmi gestiti dal Ministero dell’Industria hanno ottenuto la dotazione più consistente di risorse, pari a 6.228,44 milioni di euro, di cui circa la metà (3.036,81 Meuro) proveniente da fonti nazionali. Ad essi seguono gli interventi condotti dal Ministero dei Lavori Pubblici (2.150,70 Meuro) e dal Ministero dei Trasporti (2.143,51 Meuro).

L’articolazione dell’Obiettivo 1

La dotazione finanziaria complessiva

La dotazione finanziaria per Fondo strutturale

La dotazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

88 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 30: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari

Costo progr. TOT FESR FSE FEOGA SFOP

Nazionali Privati

Regionali 15.369,46 7.282,14 3.636,15 1.612,33 2.033,66 - 5.100,85 2.986,45

Abruzzo 551,53 259,40 122,00 43,50 93,90 - 205,65 86,48

Basilicata 1.272,69 704,36 282,80 186,20 235,36 - 422,78 145,55

Calabria 1.900,95 880,42 468,69 168,43 243,30 - 589,13 431,40

Campania 3.260,48 1.403,57 818,77 244,51 340,29 - 1.046,95 809,96

Molise 616,83 323,53 144,50 59,03 120,00 - 210,56 82,74

Puglia 2.645,94 1.205,16 612,00 276,76 316,40 - 849,22 591,56

Sardegna 1.816,03 967,10 421,50 212,99 332,61 - 635,95 212,96

Sicilia 3.305,01 1.538,60 765,89 420,91 351,80 - 1.140,61 625,80

Multiregionali 16.449,53 8.101,95 6.463,04 1.169,67 249,57 219,67 5.767,46 2.580,13 Min. Tesoro, Bilancio e P.E. 355,21 180,00 147,24 10,41 22,08 0,27 95,21 80,00

Min. Pol. Agric.. e Forestali 781,11 446,89 - - 227,49 219,40 238,35 95,87

Min. Industria 6.228,44 2.932,05 2.894,05 38,00 - - 3.036,81 259,58 Min. Lavori Pubblici 2.150,70 1.054,57 1.054,57 - - - 1.054,57 41,56

Min. Lavoro 823,22 617,41 - 617,41 - - 197,88 7,93 Min. Affari Esteri 37,33 28,00 - 28,00 - - 9,02 0,31

Min.Pubblica Istruzione 531,74 340,85 86,00 254,85 - - 190,89 -

Min.Università e Ricerca 1.309 821,00 600,00 221,00 - - 433,99 54,01

PCM – Dip. Turismo 267,99 131,04 131,04 - - - 118,45 18,50

Ministero Comunicazioni 1.155,21 376,70 376,7 - - - - 778,51

Min. Trasporti 2.143,51 846,00 846,00 - - - 55,00 1.242,51

Min.Ambiente 106,95 48,00 48,00 - - - 57,60 1,35 PCM – Dip. Protezione civile 268,59 134,17 134,17 - - - 134,42 -

Min. dell'Interno 290,53 145,27 145,27 - - - 145,27 - Assistenze Tecniche 30,85 21,63 21,63 - - - 9,22 -

TOTALE 31.849,84 15.405,72 10.120,82 2.782,00 2.283,23 219,67 10.877,53 5.566,58

Il grafico n. 42 mostra la composizione per Fondo dei contributi comunitari. L’esame del grafico mostra una situazione alquanto differenziata tra interventi regionali e multiregionali. Mentre tutti i programmi regionali beneficiano delle risorse provenienti da FESR, FSE e FEOGA, che si ripartiscono in maniera sostanzialmente equilibrata, nella maggior parte dei programmi multiregionali si riscontra la partecipazione di un unico Fondo strutturale. Come emerge dal grafico, nella maggior parte degli interventi multiregionali, il FESR il Fondo strutturale che eroga la maggior parte o la totalità dei

L’apporto percentuale dei Fondi strutturali

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 89

contributi; solo in tre programmi a titolarità multiregionale (quelli gestiti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero del Lavoro le cui risorse comunitarie provengono dal FSE, e i programmi di competenza del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che beneficano delle risorse a valere sul FEOGA e sullo SFOP) le risorse provenienti da tale Fondo strutturale sono totalmente assenti.

Grafico n. 42: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Ripartizione costo

programmato comunitari per tipologia di contributo ed intervento

La tabella n. 31 riporta i dati di attuazione finanziaria degli interventi promossi nell’ambito dell’Obiettivo 1 alla data del 31 dicembre 2003. Le Amministrazioni titolari dei diversi programmi hanno impegnato, alla data considerata, 36.735,51 milioni di euro a fronte di 31.849,84 milioni di euro; esse mostrano di aver raggiunto, dunque, un overbooking di impegni, registrando una capacità di impegno pari in generale al 115,34% delle risorse stanziate. Alla data considerata, i pagamenti risultano pari a 29.980,57 milioni di euro: nonostante il periodo di programmazione si sia ormai abbondantemente concluso, la capacità di pagamento risulta essere ancora al di sotto del livello di pieno utilizzo dei contributi programmati, attestandosi su una valore pari al 94,13%.

Nel dettaglio per tipologia di intervento, i programmi multiregionali mostrano uno stadio di avanzamento finanziario leggermente migliore rispetto a quelli regionali. La loro capacità di impegno è pari al 116,68% degli stanziamenti loro assegnati, mentre la capacità di

L’attuazione finanziaria complessiva

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

AbruzzoBasilicata

CalabriaCampania

MolisePuglia

SardegnaSicilia

Min. Tesoro, Bilancio eMin. Pol. Agric. e Forestali

Min. IndustriaMin. Lavori Pubblici

Min. LavoroMin. Affari Esteri

Min. Pubblica IstruzioneMin. Università e Ricerca

PCM – Dip. TurismoMin. Comunicazioni

Min. TrasportiMin. Ambiente

PCM – Dip. Prot. civileMin. dell'Interno

Assistenze tecniche

Obiettivo 1

FESR FSE FEOGA SFOP

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

90 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

pagamento si attesta su un valore pari al 95,29%. È interessante evidenziare come i programmi di assistenza tecnica, a fronte di un impegno pressoché pieno delle risorse programmate, mostrino un ammontare di pagamenti significativamente inferiore rispetto al costo programmato, con un valore della capacità di spesa pari al 10,57%. Analizzando i dati di attuazione finanziaria per Fondo strutturale, il FESR registra lo stadio di avanzamento migliore sia per quanto riguarda la capacità di impegno (119,11%) sia per quanto riguarda la capacità di pagamento (98,55%). Per gli altri Fondi strutturali, nonostante l’overbooking di impegni, la capacità di pagamento non riesce a raggiungere il 90% dei contributi programmati. Gli interventi finanziati dal FSE, in particolare, sperimentano le maggiori difficoltà sul lato della spesa con un indice di spesa pari al 77,29%.

Nel dettaglio per singolo intervento (Tab. n. 31 e Graf. n. 43) si rilevano alcune differenze tra tipologie di interventi.

Per i programmi a titolarità regionale non si registrano consistenti oscillazioni nell’analisi del loro stadio di attuazione finanziaria: la capacità di impegno si attesta generalmente su livelli elevati e varia tra il 106,44% della Calabria ed il 124,24% di Abruzzo e Basilicata. Sul fronte dei pagamenti, tutte le Amministrazioni presentano soddisfacenti livelli di spesa e in tre di queste (Abruzzo, Basilicata e Sardegna) il livello dei pagamenti è superiore al 100% delle risorse stanziate.

Per i programmi multiregionali si registra, invece, una situazione più eterogenea. Per alcune Amministrazioni (il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero dei Trasporti e il Ministero dei Lavori Pubblici) la capacità di impegno ha raggiunto percentuali significative ed abbondantemente superiori ai finanziamenti ricevuti. Sul lato dei pagamenti si registrano delle differenze significative: ad Amministrazioni, quali il Ministero dell’Industria, il Ministero dei Trasporti ed il Ministero dei Lavori Pubblici che registrano un livello di pagamenti superiore al 90% dei contributi assegnati, o al Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Comunicazioni ed il Ministero dell’Interno la cui capacità di pagamento raggiunge o supera gli stanziamenti previsti, si affiancano Amministrazioni quali il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica ed il Ministero del Lavoro, con percentuali di spesa inferiori (rispettivamente, 53,19% e 65,42% del costo programmato complessivo).

L’attuazione finanziaria per Fondo strutturale

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 91

Tabella n. 31: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Attuazione finanziaria per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Regionali 15.369,46 17.511,08 14.302,82 113,93% 93,06% Abruzzo 551,53 685,22 569,07 124,24% 103,18% Basilicata 1.272,69 1.581,14 1.305,47 124,24% 102,58% Calabria 1.900,95 2.023,42 1.716,33 106,44% 90,29% Campania 3.260,48 3.570,14 2.892,09 109,50% 88,70% Molise 616,83 732,91 607,99 118,82% 98,57% Puglia 2.645,94 3.015,07 2.362,98 113,95% 89,31% Sardegna 1.816,03 2.163,47 1.854,24 119,13% 102,10% Sicilia 3.305,01 3.739,71 2.994,65 113,15% 90,61%

Multiregionali 16.449,53 19.193,62 15.674,49 116,68% 95,29% Min. Tesoro, Bilancio e P.E. 355,21 360,19 188,93 101,40% 53,19%

Min. Pol. Agric.. e Forestali 781,11 827,75 659,77 105,97% 84,47%

Min. Industria 6.228,44 6.346,51 6.171,59 101,90% 99,09% Min. Lavori Pubblici 2.150,70 2.940,91 1.998,22 136,74% 92,91% Min. Lavoro 823,22 822,50 538,56 99,91% 65,42% Min. Affari Esteri 37,33 37,43 31,93 100,27% 85,53% Min. Pubblica Istruzione 531,74 590,94 518,49 111,13% 97,51% Min. Università e Ricerca 1.309,00 1.960,45 1.524,53 149,77% 116,47%

PCM – Dip. Turismo 267,99 290,54 218,58 108,42% 81,56% Min. Comunicazioni 1.155,21 1.267,25 1.220,49 109,70% 105,65% Min. Trasporti 2.143,51 2.999,03 1.995,33 139,91% 93,09% Min. Ambiente 106,95 117,35 82,97 109,72% 77,58% PCM – Dip. Protezione civile 268,59 338,16 234,57 125,90% 87,33%

Min. dell'Interno 290,53 294,61 290,53 101,40% 100,00%

Assistenze Tecniche 30,85 30,81 3,26 99,87% 10,57%

TOTALE 31.849,84 36.735,51 29.980,57 115,34% 94,13% FESR 23.176,39 27.606,29 22.839,64 119,11% 98,55% FSE 3.784,60 3.938,33 2.925,02 104,06% 77,29% FEOGA 4.449,63 4.703,64 3.825,76 105,71% 85,98% SFOP 439,22 487,25 390,15 110,93% 88,83%

TOTALE 31.849,84 36.735,51 29.980,57 115,34% 94,13%

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

92 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 43: Interventi strutturali - Obiettivo 1 - Attuazione finanziaria per intervento

Obiettivo 2 La totalità degli interventi rientranti nell’Obiettivo 2 e condotti durante il periodo di programmazione 1994-1999 rientra tra le competenze delle Amministrazioni regionali.

L’Obiettivo 2 beneficia per il sessennio 1994-1999 di un ammontare complessivo di risorse pari a 4.351,55 milioni di euro, concentrato soprattutto nel secondo triennio (Tab. n. 32). La Regione destinataria dei maggiori stanziamenti è il Piemonte, con 1.386,42 milioni di euro, seguita dalla Toscana, con 910,66 milioni di euro; la Valle d’Aosta riceve il minore importo, con 32,54 milioni di euro.

La dotazione finanziaria complessiva

0

20

40

60

80

100

120

140

160

Abru

zzo

Basi

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Cam

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Mol

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Pug

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PCM

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Min

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Assi

sten

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he

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 93

Tabella n. 32: Interventi strutturali - Obiettivo 2 – Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari

Costo progr. TOT FESR FSE

Nazionali Privati

Intervento

Emilia Romagna 81,18 26,29 21,06 5,23 47,59 7,30 Friuli Venezia Giulia 168,90 53,61 41,23 12,38 110,23 5,06 Lazio 339,82 133,36 110,15 23,21 179,10 27,36 Liguria 548,35 206,77 148,33 58,44 292,49 49,09 Lombardia 162,27 55,37 45,49 9,88 95,21 11,69 Marche 114,94 43,49 37,05 6,44 64,58 6,87 Piemonte 1.386,42 442,28 357,08 85,20 725,95 218,19 Toscana 910,66 267,26 217,42 49,84 585,68 57,72 Umbria 160,80 68,61 55,90 12,71 88,68 3,51 Valle d’Aosta 32,54 14,32 13,74 0,58 17,32 0,90 Veneto 445,67 153,06 125,22 27,84 270,44 22,17

TOTALE 4.351,55 1.464,42 1.172,67 291,75 2.477,27 409,86

Periodo 1994-1996 1.642,12 524,02 400,09 123,93 916,32 201,78 Periodo 1997-1999 2.709,43 940,40 772,57 167,82 1.560,95 208,08

TOTALE 4.351,55 1.464,42 1.172,67 291,75 2.477,27 409,86

Per tutte le Regioni, la quota più consistenti dei finanziamenti è di origine nazionale. Diversamente dall’Obiettivo 1, la contribuzione comunitaria viene finanziata solo da due Fondi strutturali: FESR ed FSE, con una quota maggiore del FESR (Graf. n. 44).

Grafico n. 44: Interventi strutturali - Obiettivo 2 – Ripartizione costo

programmato per tipologia di contributo ed intervento

L’apporto percentuale dei Fondi strutturali

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Emilia Romagna

Friuli Venezia Giulia

Lazio

Liguria

Lombardia

Marche

Piemonte

Toscana

Umbria

Valle d’Aosta

Veneto

Obiettivo 2

FESR FSE FEOGA SFOP

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

94 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

La tabella n. 33 ed il grafico n. 45 riportano l’avanzamento finanziario in termini di impegni e pagamenti degli interventi rientranti nell’Obiettivo 2. La capacità di pagamento di tali interventi si è attestata intorno ad un valore medio dell’88,90% ancora distante, quindi, dal pieno utilizzo delle risorse originariamente stanziate. Più nello specifico, gli interventi finanziati dal FESR presentano una capacità di spesa pari al 91,65%; gli interventi finanziati dal FSE evidenziano un certo ritardo nel grado di avanzamento delle spese, la cui percentuale in rapporto al costo programmato è inferiore alla media, attestandosi al 73,50%. Tabella n. 33 Interventi strutturali - Obiettivo 2 –Attuazione finanziaria per

intervento (valori in milioni di euro)

Costo Progr. Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Intervento

Emilia Romagna 81,18 86,30 80,33 106,31% 98,95% Friuli Venezia Giulia 168,90 181,67 163,75 107,56% 96,95% Lazio 339,82 385,12 238,19 113,33% 70,09% Liguria 548,35 535,10 492,76 97,58% 89,86% Lombardia 162,27 170,31 157,15 104,95% 96,84% Marche 114,94 112,28 93,40 97,69% 81,26% Piemonte 1.386,42 1.512,82 1.159,45 109,12% 83,63% Toscana 910,66 929,97 885,42 102,12% 97,23% Umbria 160,80 172,63 155,43 107,36% 96,66% Valle d’Aosta 32,54 37,75 36,79 116,01% 113,06% Veneto 445,67 460,29 405,87 103,28% 91,07%

TOTALE 4.351,55 4.584,24 3.868,54 105,35% 88,90%

FESR 3.692,98 3.926,13 3.384,47 106,31% 91,65% FSE 658,57 658,11 484,07 99,93% 73,50%

TOTALE 4.351,55 4.584,24 3.868,54 105,35% 88,90%

Passando ad un’analisi a livello di singolo intervento, si nota che, fatta eccezione per la Liguria e le Marche, tutte le Regioni impegnano una quantità di risorse superiore a quella programmata. L’unica Regione che spende più di quanto programmato è la Valle d’Aosta; quasi tutte le altre Amministrazioni hanno invece una capacità di spesa prossima al 100%. Da notare la situazione del Lazio: a fronte della capacità di impegno più elevata tra tutte le Regioni titolari di interventi rientranti nell’Obiettivo 2, il Lazio ha la capacità di spesa più bassa, pari solo al 70,09%.

L’attuazione finanziaria complessiva

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 95

Grafico n. 45: Interventi strutturali - Obiettivo 2 - Attuazione finanziaria per intervento

Obiettivi 3 e 4 Gli interventi dell’Obiettivo 3 presentano un’articolazione in programmi a carattere regionale e multiregionale, in funzione dell’Amministrazione competente. Per contro, gli interventi rientranti nell’Obiettivo 4 sono solo a titolarità multiregionale. Si deve peraltro sottolineare che tutti gli interventi multiregionali sono gestiti esclusivamente dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Nel periodo di programmazione 1994-1999, l’ammontare complessivo delle somme stanziate per gli interventi rientranti nei due suddetti Obiettivi risulta pari a 3.967,69 milioni di euro (Tab. n. 34). La quota più rilevante dei contributi è di origine nazionale, e risulta pari a 2.007,59 milioni di euro, con uno scostamento minimo dalla contribuzione comunitaria, finanziata integralmente dal FSE, che ammonta a 1.784,01 milioni di euro.

L’attuazione finanziaria complessiva

L’articolazione degli Obiettivi 3 e 4

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Emilia

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Mar

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Piem

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Tosc

ana

Um

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Valle

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osta

Vene

to

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

96 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Tabella n. 34: Interventi strutturali - Obiettivi 3 e 4 – Ripartizione costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. Comunitari Nazionali Privati

Regionali 2.316,52 1.040,98 1.260,51 15,03

Abruzzo 47,11 21,2 25,91 -

Emilia Romagna 423,39 190,52 228,97 3,9

Friuli Venezia Giulia 118,59 53,36 64,98 0,25

Lazio 271,75 122,29 143,89 5,57

Liguria 93,96 42,28 51,68 -

Lombardia 389,15 175,12 214,03 -

Marche 81,67 36,75 44,92 -

PA Bolzano 54,44 24,5 29,94 -

PA Trento 69,44 31,25 38,19 -

Piemonte 281,98 126,89 153,43 1,66

Toscana 145,8 65,61 80,19 -

Umbria 67,73 30,48 36,81 0,44

Valle d’Aosta 30,81 12,42 15,18 3,21

Veneto 240,7 108,31 132,39 -

Multiregionali 1.651,17 743,03 747,08 161,06

Ministero Lavoro e Previdenza Sociale 1.651,17 743,03 747,08 161,06

TOTALE 3.967,69 1.784,01 2.007,59 176,09

Obiettivo 3 3.046,59 1.369,52 1.656,88 20,19

Regionali 2.316,51 1.040,98 1.260,50 15,03

Multiregionali 730,08 328,54 396,38 5,16

Obiettivo 4 921,1 414,49 350,71 155,9

Regionali - - - -

Multiregionali 921,1 414,49 350,71 155,9

TOTALE 3.967,69 1.784,01 2.007,59 176,09

La maggior parte degli stanziamenti va a finanziare interventi a carattere regionale. In particolare, con 423,39 milioni di euro, l’Emilia Romagna è la Regione che ha ottenuto la parte più significativa dei finanziamenti, seguita dalla Lombardia, con 389,15 milioni di euro. La Regione che ha ricevuto la somma più esigua è la Valle d’Aosta, con 30,81 milioni di euro. Per quanto attiene ai programmi multiregionali, gli interventi che assorbono più risorse sono quelli che ricadono nell’Obiettivo 4, che beneficiano di un ammontare pari a 921,1 milioni di euro, mentre quelli ricadenti nell’Obiettivo 3 sono destinatari di 730,08 milioni di euro.

La tabella n. 35 ed il grafico n. 46 riportano l’avanzamento finanziario degli interventi degli Obiettivi 3 e 4. Gli interventi condotti nell’ambito degli Obiettivi 3 e 4 mostrano una capacità di spesa pari

La dotazione finanziaria per intervento

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 97

complessivamente all’84,15%, con una quota di spesa superiore attribuibile alle azioni condotte nell’ambito dell’Obiettivo 3. La percentuale di impegno si è attestata, invece, al 102,32%, trainata soprattutto dagli impegni degli Interventi dell’Obiettivo 4.

Tabella n. 35: Interventi strutturali - Obiettivi 3 e 4 - Attuazione finanziaria

per intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Regionali 2.316,52 2.345,53 2.080,29 101,25% 89,80%

Abruzzo 47,11 46,69 41,93 99,11% 89,00% Emilia Romagna 423,39 445,59 430,88 105,24% 101,77% Friuli Venezia Giulia 118,59 119,61 90,25 100,86% 76,10% Lazio 271,75 239,24 156,3 88,04% 57,52% Liguria 93,96 103,92 83,63 110,60% 89,01% Lombardia 389,15 361,54 362,85 92,91% 93,24% Marche 81,67 88,94 54,50 108,90% 66,73% PA Bolzano 54,44 62,13 60,68 114,13% 111,46% PA Trento 69,44 94,91 70,31 136,68% 101,25% Piemonte 281,98 283,98 288,37 100,71% 102,27% Toscana 145,80 156,09 131,27 107,06% 90,03% Umbria 67,73 66,97 60,08 98,88% 88,71% Valle d’Aosta 30,81 34,01 28,49 110,39% 92,47% Veneto 240,7 241,91 220,75 100,50% 91,71%

Multiregionali 1.651,17 1.714,10 1.258,68 103,81% 76,23% Ministero Lavoro e Previdenza Sociale 1.651,17 1.714,10 1.258,68 103,81% 76,23%

TOTALE 3.967,69 4.059,63 3.338,97 102,32% 84,15%

Obiettivo 3 3.046,59 3.080,14 2.570,04 101,10% 84,36%

Regionali 2.316,51 2.345,53 2.080,29 101,25% 89,80%

Multiregionali 730,08 734,61 489,75 100,62% 67,08%

Obiettivo 4 921,10 979,49 768,93 106,34% 83,48%

Regionali - - - - -

Multiregionali 921,10 979,49 768,93 106,34% 83,48%

TOTALE 3.967,69 4.059,63 3.338,97 102,32% 84,15%

Dall’analisi degli interventi in base all’amministrazione titolare, emerge che gli interventi regionali sono quelli che hanno la capacità di spesa maggiore, mentre per gli interventi multiregionali la percentuale di spesa risulta più contenuta, soprattutto per quelli rientranti nell’Obiettivo 3. Relativamente agli impegni, gli interventi multiregionali dell’Obiettivo 4 impegnano una somma leggermente superiore rispetto a quella dei programmi regionali.

In un’analisi di dettaglio delle singole Regioni titolari di Programmi, si nota una situazione piuttosto variegata. Sul piano degli impegni,

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

98 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

infatti, solo il Lazio, la Lombardia, l’Umbria e l’Abruzzo mostrano di non aver impegnato tutti i fondi a loro disposizione anche se, almeno per il caso dell’Umbria e dell’Abruzzo, la percentuale di impegno è ormai prossima al 100%.

Sul piano dei pagamenti, le Province Autonome di Trento e Bolzano, il Piemonte e l’Emilia Romagna rimangono le uniche Amministrazioni ad essere riuscite a superare il 100% del costo totale. Altre Amministrazioni presentano una percentuale di spesa superiore al 90% come la Lombardia, la Toscana, la Valle d’Aosta ed il Veneto, ma, come già visto per l’Obiettivo 2, si segnalano alcuni casi di Regioni che sperimentano numerose difficoltà nella fase di spesa: il Lazio è la Regione con la capacità di pagamento inferiore, pari ad appena il 57,52%.

Grafico n. 46: Interventi strutturali – Obiettivi 3 e 4 - Attuazione finanziaria

per intervento

Obiettivo 5a Nel periodo di programmazione 1994-1999 gli Interventi promossi nell’ambito dell’Obiettivo 5a hanno lo scopo di promuovere lo sviluppo rurale accelerando il processo di modernizzazione ed adeguamento delle strutture agrarie e della pesca nel quadro della Politica Agricola Comune. Per raggiungere tale Obiettivo, i diversi Programmi hanno beneficiato del sostegno finanziario proveniente dalle risorse a valere sul FEOGA sezione Orientamento e sullo SFOP.

Le finalità dell’Obiettivo 5a

0

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100

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140

Abru

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Emilia

Rom

agna

Friu

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aG

iulia La

zio

Ligu

ria

Lom

bard

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Mar

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Tosc

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Um

bria

Valle

d’A

osta

Vene

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Min

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Soc

.

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 99

La tabella n. 36 riporta la ripartizione dei contributi per i diversi programmi regionali e multiregionali, distinguendo, nell’ambito dei primi, le Amministrazioni che hanno condotto interventi all’interno dell’Obiettivo in esame.

I programmi regionali ricevono contributi solo dal FEOGA, per un ammontare complessivo di 813,69 milioni di euro; la Lombardia, con 137,00 milioni di euro, è la Regione destinataria dei finanziamenti più consistente, seguita dalla Emilia Romagna con 134,66 milioni di euro e dal Piemonte con 112,48 milioni di euro. Tabella n. 36: Interventi strutturali - Obiettivo 5a - Ripartizione costo

programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari Costo

progr. TOT FEOGA SFOP Nazionali Privati

Regionali FEOGA 813,69 167,10 167,10 - 165,45 481,14

Abruzzo 14,64 2,93 2,93 - 3,66 8,05 Emilia Romagna 134,66 26,93 26,93 - 26,93 80,80 Friuli Venezia Giulia 17,00 3,90 3,90 - 3,68 9,42 Lazio 48,38 11,63 11,63 - 11,58 25,17 Liguria 9,53 2,81 2,81 - 2,38 4,34 Lombardia 137,00 27,77 27,77 - 27,62 81,61 Marche 79,34 20,63 20,63 - 19,83 38,88 P.A. Bolzano 49,06 9,98 9,98 - 9,96 29,12 P.A. Trento 53,78 11,54 11,54 - 11,50 30,74 Piemonte 112,48 17,91 17,91 - 17,29 77,28 Toscana 59,42 11,06 11,06 - 11,06 37,30 Umbria 21,99 4,50 4,50 - 4,48 13,01 Valle d’Aosta 0,70 0,18 0,18 - 0,18 0,34 Veneto 75,71 15,33 15,33 - 15,3 45,08

Multiregionali FEOGA 1.568,28 521,73 521,73 - 976,65 69,90 MIPAF - Multiregionale Reg. CE 951/97 137,11 35,62 35,62 - 31,59 69,90

MIPAF – Reg. CE 1035/72 17,57 8,60 8,60 - 8,97 -

MIPAF – Reg. CE 950/97 1.413,60 477,51 477,51 - 936,09 -

Multiregionali SFOP 321,61 114,52 - 114,52 80,18 126,91 MIPAF - Pesca e Acquicoltura, Trasf/comm. relativi prodotti 321,61 114,52 - 114,52 80,18 126,91

Totale Multiregionali 1.889,89 636,25 521,73 114,52 1.056,83 196,81

TOTALE 2.703,58 803,35 688,83 114,52 1.222,28 677,95

I programmi multiregionali beneficiano complessivamente di una dotazione di 1.889,89 milioni di euro, finanziata dal FEOGA per una somma pari a 1.568,28 milioni di euro, dallo SFOP per 321,61 milioni di euro. Quest’ultimo Fondo eroga somme per un unico intervento, il

La dotazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

100 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

cui costo complessivo è finanziato per più di un terzo dal settore privato (126,91 Meuro). Diversamente, gli interventi multiregionali finanziati dal FEOGA ricevono soprattutto contribuzioni nazionali (976,65 Meuro). È interessante notare come, analizzando la ripartizione dei contributi per fonte di finanziamento, i finanziamenti di provenienza nazionale abbiano rappresentato la quota più consistente sul totale, per un importo di 1.222,28 milioni di euro. La tabella 37 ed il grafico n. 47 riportano le performance delle Amministrazioni in termini di progresso verso gli obiettivi di spesa. I dati mostrano che sia per gli interventi regionali che per quelli multiregionali la media relativa alla capacità di impegno si situa intorno al 100% mentre quella per la capacità di spesa è ad oltre l’80%; ciò segnala un ritardo nei pagamenti.

Tabella n. 37: Interventi strutturali - Obiettivo 5a – Attuazione finanziaria per

intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. Impegni Pagamenti Impegni/

Costo progr. Pagamenti/

Costo progr. Regionali FEOGA 813,69 786,46 667,58 96,65% 82,04%

Abruzzo 14,64 0,01 0,01 0,07% 0,07% Emilia Romagna 134,66 167,00 149,01 124,02% 110,66% Friuli Venezia Giulia 17,00 14,99 14,99 88,18% 88,18% Lazio 48,38 61,56 7,28 127,24% 15,05% Liguria 9,53 8,54 8,52 89,61% 89,40% Lombardia 137,00 163,94 150,43 119,66% 109,80% Marche 79,34 78,30 74,07 98,69% 93,36% PA Bolzano 49,06 50,00 45,75 101,92% 93,25% PA Trento 53,78 54,06 54,02 100,52% 100,45% Piemonte 112,48 37,61 17,78 33,44% 15,81% Toscana 59,42 56,32 53,93 94,78% 90,76% Umbria 21,99 20,83 19,18 94,72% 87,22% Valle d’Aosta 0,70 0,70 0,65 100,00% 92,86% Veneto 75,71 72,60 71,96 95,89% 95,05%

Multiregionali FEOGA 1.568,28 1.539,70 1.358,54 98,18% 86,63% MIPAF - Multiregionale Reg. CE 951/97 137,11 161,69 138,86 117,93% 101,28%

MIPAF - Reg. CE 1035/72 17,57 10,44 10,32 59,42% 58,74%

MIPAF - Reg. CE 950/97 1.413,60 1.367,57 1.209,36 96,74% 85,55%

Multiregionali SFOP 321,61 342,83 267,81 106,60% 83,27% MIPAF - Pesca e Acquacoltura, Trasf/comm. relativi prodotti

321,61 342,83 267,81 106,60% 83,27%

Totale Multiregionali 1.889,89 1.882,53 1.626,35 99,61% 86,06%

TOTALE 2.703,58 2.668,99 2.293,93 98,72% 84,85%

L’attuazione finanziaria complessiva

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 101

Tra gli interventi regionali, a fronte di capacità di spesa basse, come per il Lazio ed il Piemonte, che hanno valori della capacità di spesa pari rispettivamente al 15,05% e al 15,81%, ci sono anche le Amministrazioni dell’Emilia Romagna, della provincia Autonoma di Trento e della Lombardia che hanno valori degli indici di spesa al di sopra del 100%.

Per i programmi multiregionali si nota che i programmi che beneficiano di risorse fornite dallo SFOP presentano una capacità di impegno più elevata rispetto a quella che si riscontra per gli interventi finanziati da FEOGA; la situazione appare invertita se per gli stessi interventi si esaminano i valori della capacità di spesa.

Grafico n. 47: Interventi strutturali - Obiettivo 5a - Attuazione finanziaria per

intervento

Obiettivo 5b Nel periodo di programmazione 1994-1999 gli interventi rientranti nell’Obiettivo 5b sono finalizzati allo sviluppo agricolo e al ripopolamento degli spazi rurali, beneficiando di risorse a valere sui Fondi strutturali FESR, FSE e FEOGA. Il FEOGA è il fondo che eroga la maggior quota; ma sono soprattutto i contributi privati (2.201,45 Meuro) e i contributi nazionali (1.692,21 Meuro) a

L’attuazione finanziaria per intervento

Le finalità dell’Obiettivo 5a

0

20

40

60

80

100

120

140

Abr

uzzo

Em

ilia

Rom

agna

Friu

li V

enez

ia G

iulia

Lazi

o

Ligu

ria

Lom

bard

ia

Mar

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PA

Bol

zano

PA

Tre

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Pie

mon

te

Tosc

ana

Um

bria

Val

le d

’Aos

ta

Ven

eto

MIP

AF

- Mul

tireg

. Reg

. CE

951

/97

MIP

AF

- Reg

. CE

103

5/72

MIP

AF

- Reg

. CE

950

/97

MIP

AF

- Pes

ca e

Acq

uac.

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

102 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

rappresentare la principale fonte di finanziamento, come evidenziato dalla tabella n. 38 e dal grafico n. 48.

La Regione che ha ricevuto più finanziamenti è l’Umbria, con 1.105,05 milioni di euro, mentre quella che beneficia dell’ammontare più contenuto è la Valle D’Aosta, con 14,28 milioni di euro. Tabella n. 38: Interventi strutturali - Obiettivo 5b - Ripartizione costo

programmato per intervento (valori in milioni di euro) Comunitari

Costo progr. TOT FESR FSE FEOGA

Nazionali Privati

Intervento

Emilia Romagna 208,20 49,13 17,17 6,37 25,59 64,64 94,43 Friuli Venezia Giulia 197,89 36,74 13,71 3,11 19,92 110,21 50,95 Lazio 428,77 127,20 44,21 19,30 63,69 187,05 114,52 Liguria 142,96 30,94 15,00 3,76 12,18 36,99 75,02 Lombardia 223,93 33,98 13,99 3,61 16,38 54,71 135,23 Marche 795,81 237,83 105,49 14,62 117,72 257,57 300,42 PA Bolzano 148,10 37,41 14,63 4,61 18,17 55,43 55,26 PA Trento 56,45 17,32 6,97 2,53 7,82 24,51 14,62 Piemonte 373,97 73,06 33,92 8,76 30,38 99,01 201,89 Toscana 603,39 116,68 47,10 16,60 52,98 187,60 299,12 Umbria 1.105,05 388,28 147,5 19,62 221,16 413,97 302,80 Valle d'Aosta 14,28 4,31 1,82 0,12 2,37 7,35 2,62 Veneto 874,81 127,07 46,91 20,82 59,34 193,17 554,57

TOTALE 5.173,61 1.279,95 508,42 123,83 647,70 1.692,21 2.201,45

Grafico n. 48: Interventi strutturali - Obiettivo 5b - Ripartizione costo

programmato per tipologia di contributo ed intervento

La dotazione finanziaria per intervento

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Emilia RomagnaFriuli Venezia Giulia

LazioLiguria

LombardiaMarche

PA BolzanoPA trentoPiemonteToscanaUmbria

Valle d'AostaVeneto

Obiettivo 5a

FESR FSE FEOGA

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 103

Analizzando gli impegni e i pagamenti degli interventi rientranti nell’Obiettivo 5b per soggetto responsabile della gestione (Tab. n. 39 e Graf. n.. 49), si nota come tutte le Amministrazioni abbiano ormai impegnato l’ammontare complessivo delle risorse originariamente stanziate e in alcuni casi si registrano anche notevoli overbooking (Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Toscana ed Emilia Romagna). Sul piano dei pagamenti, continuano a persistere notevoli differenze tra le diverse Amministrazioni. Il Friuli Venezia Giulia, la Valle d’Aosta, la Toscana e la Provincia Autonoma di Trento sono riuscite a spendere più delle risorse programmate. Anche per l’Obiettivo 5b il Lazio è una delle Amministrazioni con la percentuale di pagamento sul costo totale più bassa (72,48%); è seguita dall’Umbria (76,07%) e dal Piemonte con l’81,94% di somme spese sul totale. Tabella n. 39: Interventi strutturali - Obiettivo 5b - Attuazione finanziaria per

intervento (valori in milioni di euro)

Costo progr. Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr.

Pagamenti/ Costo progr.

Intervento

Emilia Romagna 208,20 238,75 162,52 114,67% 78,06% Friuli Venezia Giulia 197,89 245,28 252,82 123,95% 127,76% Lazio 428,77 448,30 310,77 104,55% 72,48% Liguria 142,96 148,92 141,59 104,17% 99,04% Lombardia 223,93 249,06 219,07 111,22% 97,83% Marche 795,81 810,96 642,36 101,90% 80,72% PA Bolzano 148,10 162,64 144,15 109,82% 97,33% PA Trento 56,45 77,75 66,21 137,73% 117,29% Piemonte 373,97 393,80 306,42 105,30% 81,94% Toscana 603,39 701,41 699,6 116,24% 115,94% Umbria 1.105,05 1.194,80 840,63 108,12% 76,07% Valle d'Aosta 14,28 15,70 14,36 109,94% 100,56% Veneto 874,81 873,73 750,05 99,88% 85,74%

TOTALE 5.173,61 5.561,10 4.550,55 107,49% 87,96%

FESR 3.002,81 3.262,34 2.698,05 108,64% 89,85% FSE 285,85 300,59 230,23 105,16% 80,54% FEOGA 1.884,95 1.998,17 1.622,27 106,01% 86,06%

TOTALE 5.173,61 5.561,10 4.550,55 107,49% 87,96%

L’attuazione finanziaria per intervento

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

104 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 49: Interventi strutturali - Obiettivo 5b - Attuazione finanziaria per intervento

0

20

40

60

80

100

120

140

Emilia

Rom

agna

Friu

li Ve

nezi

aG

iulia La

zio

Ligu

ria

Lom

bard

ia

Mar

che

PA B

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PA

Ttre

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Pie

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te

Tosc

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Um

bria

Val

le d

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Vene

to

Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmatoMedia Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 105

Iniziative Comunitarie Le Iniziative Comunitarie attuate nel periodo di programmazione 1994-1999 hanno una dotazione finanziaria complessiva di 4.405,81 milioni di euro (Tab. n. 40). La quota più rilevante è di provenienza comunitaria, ed è pari a 1.847,50 milioni di euro. Il contributo nazionale si attesta ad un livello inferiore, pari a 1.494,10 milioni di euro, così come quello privato (1.061,10 Meuro). Tabella n. 40: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Ripartizione

costo programmato per intervento (valori in milioni di euro)

Comunitari Costo

progr. TOT FESR FSE FEOGA SFOP Nazionali Privati

Iniziative Comunitarie 4.402,70 1.847,50 967,10 719,30 150,60 10,50 1.494,10 1.061,10

Adapt 414,20 224,80 - 224,80 - - 101,00 88,40 Ass. Tecn. Adapt e Occupazione 0,20 0,20 - 0,20 - - - -

Ass. Tecn. Interreg, Leader, Pesca, PMI, Urban

0,10 0,10 - 0,10 - - - -

Interreg II 821,30 366,70 337,30 18,00 11,40 - 322,40 132,20 Konver 91,90 26,50 26,50 - - - 30,90 34,50 Leader II 873,60 331,60 145,70 46,70 139,20 - 281,70 260,30 Occupazione 654,90 410,60 - 410,60 - - 215,40 28,90 Pesca 88,50 37,20 26,10 0,60 - 10,50 34,60 16,70 PMI 552,90 163,10 161,10 2,00 - - 163,10 226,70 Rechar II 15,00 1,90 1,90 - - - 1,90 11,20 Resider II 355,00 76,60 76,60 - - - 99,70 178,70 Retex 202,30 71,50 71,50 - - - 55,80 75,00 Urban 332,80 136,70 120,40 16,30 - - 187,60 8,50 Altro (Azioni Innovative) 3,11 1,40 - 1,40 - - 1,39 0,32

TOTALE 4.405,81 1.848,90 967,10 720,70 150,60 10,50 1.495,49 1.061,42

Come si nota dal grafico n. 50, sono presenti sia Iniziative Comunitarie finanziate esclusivamente dal FESR o dall’FSE, sia Iniziative Comunitarie con contributi provenienti da più Fondi, come Leader II, Interreg II o Pesca. La maggior parte dei finanziamenti comunitari sono forniti dal FESR (967,10 Meuro), mentre lo SFOP fornisce un contributo di 10,50 milioni di euro solo per l’iniziativa comunitaria Pesca.

La dotazione finanziaria complessiva

L’apporto percentuale dei Fondi strutturali

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

106 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 50: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie - Ripartizione costo programmato per tipologia di contributo ed intervento

La tabella 41 ed il grafico n. 51 riportano l’avanzamento finanziario per iniziativa comunitaria e Fondo.

Lo SFOP è il Fondo strutturale con lo stato di avanzamento migliore sia in termini di impegni che di pagamenti, anche se, sul lato dei pagamenti, la percentuale di spesa arriva solo al 69,13%. Il FSE si segnala come il Fondo con le maggiori difficoltà di attuazione con una capacità di spesa del 57,90%; per tale Fondo, inoltre, la percentuale di impegno è l’unica a non superare la soglia del 100% fermandosi ad una quota del 96,53%. Nell’analisi dello stato di avanzamento per singolo programma di Iniziativa Comunitaria, Rechar II e l’Assistenza Tecnica alle I. C. Adapt e Occupazione presentano le percentuali di pagamento più elevate pari, rispettivamente, al 97,13% e al 95%.

L’attuazione finanziaria complessiva

L’attuazione finanziaria per intervento

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

AdaptA. T. Adapt, Occupazione

A. T. Interreg, Leader, Pesca, PMI, UrbanInterreg II

KonverLeader II

OccupazionePesca

PMIRechar II

Resider IIRetexUrban

Altro (Azioni Innovative)

Iniziative Comunitarie

FESR FSE FEOGA SFOP

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 107

Tabella n. 41: Interventi strutturali - Iniziative Comunitarie – Attuazione finanziaria per intervento (valori in milioni di euro)

Costo

Progr. Impegni Pagamenti Impegni/ Costo progr.

Pagamenti/ Costo progr.

Iniziative Comunitarie 4.402,70 4.451,44 2.751,38 101,11% 62,49%

Adapt 414,20 397,90 242,52 96,06% 58,55% Ass. Tecn. Adapt e Occupazione 0,20 0,21 0,19 105,00% 95,00%

Ass. Tecn. Interreg, Leader, Pesca, PMI, Urban 0,10 0,10 0,02 100,00% 20,00%

Interreg II 821,30 856,61 633,66 104,30% 77,15% Konver 91,90 116,21 62,21 126,45% 67,69% Leader II 873,60 905,25 565,89 103,62% 64,78% Occupazione 654,90 636,13 391,09 97,13% 59,72% Pesca 88,50 91,64 56,17 103,55% 63,47% PMI 552,90 501,27 180,55 90,66% 32,66% Rechar II 15,00 14,86 14,57 99,07% 97,13% Resider II 355,00 361,51 177,07 101,83% 49,88% Retex 202,30 216,28 147,5 106,91% 72,91% Urban 332,80 353,47 279,94 106,21% 84,12%

Altro (Azioni Innovative) 3,11 - - - -

TOTALE 4.405,81 4.451,44 2.751,38 101,04% 62,45%

FESR 2.768,59 2.846,02 1.783,22 102,80% 64,41% FSE 1.234,29 1.191,52 714,66 96,53% 57,90% FEOGA 373,48 382,40 233,14 102,39% 62,42% SFOP 29,45 31,50 20,36 106,96% 69,13%

TOTALE 4.405,81 4.451,44 2.751,38 101,04% 62,45%

L’Iniziativa Comunitaria Urban, che presenta un livello di pagamenti pari all’84,12%, si attesta su livelli inferiori ma comunque soddisfacenti, anche se lontani dal totale di risorse impegnate (106,22%). Tutte le altre iniziative comunitarie mostrano livelli di pagamenti minori, come per l’Iniziativa Comunitaria Resider II, la cui capacità di pagamento è del 49,88%, per l’Iniziativa Comunitaria PMI, pari al 32,66% o l’Assistenza Tecnica ad Interreg, Leader, Pesca, PMI, Urban per la quale la percentuale di spesa risulta ulteriormente inferiore (20% della dotazione complessiva).

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

108 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Grafico n. 51: Interventi strutturali - Attuazione finanziaria per intervento

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Impegni/Costo programmato Pagamenti/Costo programmato

Media Impegni/Costo programmato Media Pagamenti/Costo programmato

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 109

Glossario

[ A ] Accrediti dell’Unione europea Risorse che l’Unione europea trasferisce all’Italia per il finanziamento delle

politiche Comunitarie

AGEA Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura

AIMA Azienda per gli Interventi sul Mercato Agricolo

Attuazione finanziaria Lo stato di realizzazione degli interventi, misurato rapportando il valore degli impegni e dei pagamenti ad una certa data al costo totale, al livello di aggregazione prescelto (intervento, anno, asse, misura, operazione)

[ B ] Bilancio generale dell'Unione europea Documento giuridico-contabile che prevede ed autorizza preventivamente, ogni

anno, le entrate e le spese della Comunità.

BRS Bilancio Rettificativo e Suppletivo della Comunità europea: progetto di bilancio redatto per recepire modifiche di varia entità al Bilancio generale iniziale decise successivamente all’approvazione di quest’ultimo. Tale progetto deve essere adottato previa discussione.

Budget E’ la previsione degli elementi di costo individuati da ciascuna struttura organizzativa secondo la rispettiva natura. Tale previsione è estesa temporalmente all'anno solare: per migliorare l'azione di controllo sottesa a tale procedimento, il budget può essere effettuato per periodi temporali inferiori (in genere semestrali o qua-drimestrali) e, comunque, va aggiornato in relazione all'evoluzione della gestione.

[ C ] CdP Complemento di Programmazione

CECA Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio

Conto corrente di tesoreria n. 23209 Intestato a: Ministero del Tesoro - Fondo di Rotazione per l'attuazione delle politiche Comunitarie: Finanziamenti nazionali, è il conto cui affluiscono le risorse statali per il cofinanziamento dei programmi strutturali comunitari e da cui sono effettuate le corrispondenti erogazioni

Conto corrente di tesoreria n. 23211 Intestato a: Ministero del Tesoro - Fondo di Rotazione per l'attuazione delle politiche Comunitarie: Finanziamenti CEE, è il conto cui affluiscono le risorse Comunitarie per il cofinanziamento dei programmi strutturali comunitari e da cui sono effettuate le corrispondenti erogazioni

[ D ] DOCUP Documento Unico di Programmazione

[ E ] EQUAL Iniziativa Comunitaria finanziata dal FSE per la lotta contro le discriminazioni e

le disuguaglianze nel mercato del lavoro

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

110 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

EUROSTAT Ufficio Europeo di Statistica

[ F ] FEOGA Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia

Feoga garanzia Sezione del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia tradizionalmente destinata al sostegno dei mercati agricoli (PAC); le risorse sono destinate a vari comparti: in misura prevalente, seminativi, carni bovine, prodotti lattiero-caseari; seguono olio d’oliva, zucchero, prodotti ortofrutticoli, carni ovine e caprine, tabacco e vino. Oggi il Feoga garanzia finanzia anche le misure di sviluppo rurale.

FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

Fondi strutturali Strumenti finanziari cui è affidato il perseguimento della finalità dell’Unione europea di rafforzare e mantenere la convergenza nello sviluppo dei Paesi membri

Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche Comunitarie

Istituito dalla legge 16 aprile 1987, n. 183 (art. 5) con amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio, si avvale di appositi conti correnti infruttiferi, aperti presso la tesoreria centrale dello Stato, cui affluiscono entrate (versamenti di risorse a vario titolo) e dal quale sono disposte le uscite in favore degli interventi cofinanziati

FSE Fondo Sociale Europeo

[ G ] GAL Gruppi di Azione Locale

[ I ] IGRUE Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’Unione europea

Impegni, pagamenti Nella contabilità di Stato, fasi in cui si articola la spesa (impegno, liquidazione, ordinazione, pagamento). L’impegno consiste nell’accantonamento delle somme occorrenti per determinate spese che comporta, finché sussiste, l’indisponibilità di tali somme per altri fini (la somma impegnata per un determinato scopo non può dunque essere utilizzata per scopi diversi). Rappresenta la condizione per la legittimità del pagamento in quanto attraverso l’impegno lo Stato assume l’obbligo di pagare, ed è vincolato dallo stanziamento di bilancio. Nel monitoraggio degli interventi strutturali impegni e pagamenti misurano lo stato di avanzamento finanziario dei programmi e sono rilevati a livello del beneficiario finale, pertanto devono desumersi: per i regimi di aiuto, dagli atti amministrativi di concessione degli aiuti e dai mandati di pagamento emessi dall’amministrazione centrale o locale responsabile in favore degli aventi diritto; per le altre misure, dalle obbligazioni giuridicamente vincolanti assunte con atti amministrativi (decreti, delibere) dal soggetto pubblico più a valle nel procedimento o con contratti privatistici di concessione dei lavori da organismi privati committenti, e dai titoli di spesa emessi dagli stessi soggetti

Iniziativa Comunitaria Forma di intervento strutturale adottata su iniziativa della Commissione europea, al di fuori degli obiettivi prioritari di sviluppo, per intervenire su problemi di particolare interesse per la Comunità

INTERREG III Iniziativa Comunitaria finanziata dal Fesr per il rafforzamento della coesione economica e sociale attraverso l’Unione, e in particolare l’integrazione delle regioni remote e di quelle che confinano con i paesi candidati all’adesione

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 111

[ L ] LEADER + Iniziativa Comunitaria finanziata dal Feoga per lo sviluppo rurale integrato e

sostenibile

Legge n. 183/87 Legge che ha istituito il Fondo di Rotazione per l’attuazione delle politiche Comunitarie, con la finalità di gestire le risorse destinate all’attuazione dei programmi comunitari. Al fondo di rotazione affluiscono, in appositi conti correnti infruttiferi aperti presso la tesoreria centrale dello Stato, le risorse nazionali e quelle Comunitarie, per essere successivamente erogate agli aventi diritto (amministrazioni pubbliche ed operatori pubblici e privati). Per le azioni facenti capo alla Politica Agricola Comune, le risorse Comunitarie e quelle provenienti dal cofinanziamento nazionale sono convogliate verso un unico organismo pagatore nazionale (AGEA), cui compete il controllo dell’ammissibilità delle domande e della loro conformità alle norme Comunitarie, prima dell’ordinazione del pagamento.

[ M ] Monitoraggio Nella programmazione strutturale Comunitaria, il processo di osservazione del

grado di attuazione dei programmi dal punto di vista finanziario, fisico e procedurale, attraverso indicatori opportunamente individuati

Movimenti finanziari del Fondo di Rotazione Incassi e pagamenti registrati sui conti correnti di tesoreria n. 23209 e n. 23211

[ O ] Obiettivi prioritari di sviluppo Finalità principali perseguite dall’Unione europea per il tramite dei Fondi

strutturali allo scopo di promuovere uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo all’interno dei Paesi membri

Obiettivo 1 E’ finalizzato allo sviluppo e adeguamento strutturale delle Regioni arretrate. Le regioni ammissibili sono quelle il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media Comunitaria. Nel periodo di programmazione 2000/2006, le Regioni ammissibili per l’Italia sono quelle del Mezzogiorno: Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Molise (in regime transitorio)

Obiettivo 2 E’ finalizzato alla riconversione economica e sociale delle zone caratterizzate da difficoltà strutturali. Nel ciclo di programmazione 2000/2006 raggruppa i precedenti obiettivi 2 e 5b e riguarda le zone in fase di trasformazione economica, tra cui si distinguono le zone industriali, urbane, rurali e dipendenti dalla pesca. Sono ammesse ai finanziamenti dell’Obiettivo 2 le Regioni del Centro-Nord d’Italia: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano

Obiettivo 3 E’ finalizzato all’adattamento e ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione. Nella fase di programmazione 2000/2006 raggruppa i precedenti obiettivi 3 e 4. Interviene su tutto il territorio dell’Unione, tranne che nelle Regioni dell’Obiettivo 1. Nel periodo di programmazione 2000/2006 le Regioni ammissibili per l’Italia sono quelle del Centro-Nord: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

112 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Obiettivo 4 Non presente nell’attuale periodo di programmazione, era finalizzato ad agevolare l’adattamento dei lavoratori ai mutamenti industriali e all’evoluzione dei sistemi di produzione. Interveniva su tutto il territorio dell’Unione. Nel periodo di programmazione 1994/1999 le Regioni ammissibili per l’Italia erano: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano

Obiettivo 5a Non presente nell’attuale periodo di programmazione, era finalizzato a promuovere lo sviluppo rurale accelerando l’adeguamento delle strutture agrarie nel quadro della politica agricola comune (PAC). Interveniva su tutto il territorio dell’Unione. Nel periodo di programmazione 1994/1999 le Regioni ammissibili per l’Italia erano: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano

Obiettivo 5b Non presente nell’attuale periodo di programmazione, era finalizzato a promuovere lo sviluppo rurale favorendo lo sviluppo e l’aggiustamento strutturale delle zone rurali. Interveniva su tutto il territorio dell’Unione tranne che nelle regioni dell’Obiettivo 1. Nel periodo di programmazione 1994/1999 le Regioni ammissibili per l’Italia erano: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano

[ P ] PAC Politica Agricola Comune, varata per istituire un mercato unico dei prodotti

agricoli e una solidarietà finanziaria tra gli Stati membri della Comunità attraverso il FEOGA – sezione garanzia. La PAC rappresenta uno dei principali campi di intervento dell’Unione, in cui il territorio rurale costituisce l’80 per cento dell’estensione complessiva.

PECO Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale

PIC Programma di Iniziativa Comunitaria

Politiche di coesione Rappresentano uno dei principali campi d’azione dell’Unione europea, alla cui realizzazione sono destinate ingenti risorse del bilancio comunitario, principalmente attraverso i Fondi strutturali. Le finalità di queste politiche, fissate dai trattati, consistono nel rafforzare la coesione economica e sociale degli Stati membri dell’UE, ed in particolare ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite

PON Programma Operativo Nazionale

POR Programma Operativo Regionale

Posizione netta Per ciascun membro dell’Unione, è data dalla differenza tra le risorse ricevute in accredito ed i versamenti effettuati al Bilancio comunitario ad una certa data; se la differenza è positiva il Paese si definisce beneficiario netto; in caso contrario, si tratterà di un contribuente netto

Programmazione finanziaria La definizione di programmi pluriennali di sviluppo rappresenta uno dei principi basilari delle politiche strutturali Comunitarie. Dal punto di vista finanziario, la programmazione si sostanzia nello stanziamento di risorse Comunitarie, nazionali ed eventualmente dei privati suddivise nelle annualità e negli assi prioritari in cui si articola il PO (programma operativo). Nel CdP (complemento di programmazione) gli stanziamenti assegnati sono articolati nelle misura di attuazione dei corrispondenti assi prioritari del PO

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 113

Prospettive finanziarie Quadro di riferimento della disciplina di bilancio interistituzionale dell’Unione europea a partire dalla riforma del 1988. Le Prospettive Finanziarie indicano, in stanziamenti d’impegno, l’ampiezza e la composizione delle spese prevedibili della Comunità, per un determinato arco temporale pluriennale.

Provvedimenti di cofinanziamento nazionale Decreti dell’IGRUE mediante i quali si dispone l’assegnazione delle risorse del cofinanziamento statale a carico della legge n. 183/87.

PSR Piani di Sviluppo Rurale

[ Q ] QCS Quadro Comunitario di Sostegno

[ R ] Ragionerie provinciali/Uffici Centrali del Bilancio

Uffici di Ragioneria di Stato che ricevono e immettono i dati contabili al sistema informativo R.G.S.

Risorse Proprie (tradizionali, aggiuntive) Mezzi finanziari di partecipazione al Bilancio comunitario da parte di tutti gli Stati dell’Unione, si distinguono in risorse proprie tradizionali e aggiuntive. Le prime comprendono dazi doganali sui prodotti importati dagli Stati non appartenenti alla Comunità, prelievi sulle importazioni agricole, contributi alla produzione e all’ammasso di zucchero e derivati, che affluiscono direttamente al bilancio UE (a meno di una quota del 25% trattenuta dagli Stati membri a compensazione dei costi di riscossione); le seconde sono costituite da una percentuale dell’IVA e una percentuale del PNL, definita “risorsa complementare” in quanto destinata a coprire la differenza fra la quota complessiva delle entrate previste per il bilancio comunitario e la quota coperta dalle altre risorse

[ S ] SAISA Servizio Autonomo per gli Interventi nel Settore Agricolo

SFOP Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca

[ U ] UE Unione Europea

URBAN Iniziativa Comunitaria finanziata dal Fesr per la rivitalizzazione dei quartieri urbani in crisi; interessa le città di Carrara, Caserta, Crotone, Genova, Milano, Misterbianco, Mola di Bari, Pescara, Taranto, Torino

[ V ] Versamenti al bilancio comunitario Risorse che l’Italia versa a titolo di partecipazione all’Unione europea e che

alimentano le entrate del bilancio comunitario

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

114 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

INDICE DELLE TABELLE

TABELLA N. 1 RIPARTIZIONE DEI FONDI STRUTTURALI PER OBIETTIVO E PAESE (VALORI IN MILIONI DI EURO, PREZZI 1999) ...................................................................................................... 10

TABELLA N. 2: INTERVENTI STRUTTURALI - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER OBIETTIVO E FONDO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ........................................................................................ 12

TABELLA N. 3: INTERVENTI STRUTTURALI – ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER OBIETTIVO E FONDO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ............................................................................. 18

TABELLA N. 4: INTERVENTI STRUTTURALI –ANDAMENTO PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER OBIETTIVO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .......................................... 20

TABELLA N. 5: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 23

TABELLA N. 6: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 27

TABELLA N. 7: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 29

TABELLA N. 8: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2006 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 31

TABELLA N. 9: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 3 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (IN MILIONI DI EURO)................................................................................. 33

TABELLA N. 10: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 3 - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (IN MILIONI DI EURO)................................................................................. 35

TABELLA N. 11: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – INTERREG III - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ........................... 38

TABELLA N. 12: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - LEADER + - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ..................................... 40

TABELLA N. 13: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - LEADER + - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................... 42

TABELLA N. 14: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - URBAN - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ..................................... 44

TABELLA N. 15: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - URBAN - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................... 46

TABELLA N. 16: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - EQUAL - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ..................................... 48

TABELLA N. 17: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - EQUAL - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................... 48

TABELLA N. 18: INTERVENTI STRUTTURALI - DOCUP PESCA - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 49

TABELLA N. 19: INTERVENTI STRUTTURALI - DOCUP PESCA - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .............................................................. 50

TABELLA N. 20: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – AZIONI INNOVATIVE - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO)..... 52

TABELLA N. 21: INTERVENTI STRUTTURALI - AZIONI INNOVATIVE - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2006 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ............................................ 55

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 115

TABELLA N. 22: INTERVENTI STRUTTURALI – P.S.R. - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 58

TABELLA N. 23: INTERVENTI STRUTTURALI - P.S.R. - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 60

TABELLA N. 24: RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER AREA GEOGRAFICA E OBIETTIVO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .......................................................................................................... 70

TABELLA N. 25: INTERVENTI STRUTTURALI - MEZZOGIORNO - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER SETTORE D’INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................................................... 73

TABELLA N. 26: INTERVENTI STRUTTURALI - MEZZOGIORNO - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER SETTORE D’INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO)............................................. 76

TABELLA N. 27: INTERVENTI STRUTTURALI – CENTRO-NORD - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER SETTORE D’INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................................................... 78

TABELLA N. 28: INTERVENTI STRUTTURALI - CENTRO-NORD - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER SETTORE D’INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO)............................................. 81

TABELLA N. 29: INTERVENTI STRUTTURALI – ATTUAZIONE FINANZIARIA PER OBIETTIVO E FONDO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ...................................................................................................... 84

TABELLA N. 30: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 88

TABELLA N. 31: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ........................................................................................ 91

TABELLA N. 32: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 93

TABELLA N. 33 INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 –ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ........................................................................................ 94

TABELLA N. 34: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVI 3 E 4 – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 96

TABELLA N. 35: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVI 3 E 4 - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ........................................................................................ 97

TABELLA N. 36: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5A - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................... 99

TABELLA N. 37: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5A – ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ...................................................................................... 100

TABELLA N. 38: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5B - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................. 102

TABELLA N. 39: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5B - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ...................................................................................... 103

TABELLA N. 40: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................................... 105

TABELLA N. 41: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .................................................................. 107

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LE POLITICHE STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA – L’ATTUAZIONE IN ITALIA

116 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

INDICE DEI GRAFICI

GRAFICO N. 1 RIPARTIZIONE DEI FONDI STRUTTURALI PER STATO MEMBRO ............................................ 10

GRAFICO N. 2: INTERVENTI STRUTTURALI - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER OBIETTIVO ........... 12

GRAFICO N. 3: INTERVENTI STRUTTURALI - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA ............................................................................................................. 13

GRAFICO N. 4: INTERVENTI STRUTTURALI – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ................................................................................................................ 14

GRAFICO N. 5: INTERVENTI STRUTTURALI – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER AMMINISTRAZIONE TITOLARE E AREA GEOGRAFICA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ......................................... 15

GRAFICO N. 6: INTERVENTI STRUTTURALI –ANDAMENTO PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER OBIETTIVO (VALORI IN MILIONI DI EURO) .......................................... 21

GRAFICO N. 7: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................................ 24

GRAFICO N. 8: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA ............................................................................................................. 25

GRAFICO N. 9: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ED INTERVENTO ................................................................... 26

GRAFICO N. 10: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO ................................................................................................................. 28

GRAFICO N. 11: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA................................................................................................... 29

GRAFICO N. 12: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ............................... 30

GRAFICO N. 13: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO ................................................................................................................. 32

GRAFICO N. 14: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 3 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA................................................................................................... 33

GRAFICO N. 15: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 3 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................................ 34

GRAFICO N. 16: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 3 - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO ................................................................................................................. 36

GRAFICO N. 17: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – INTERREG III - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA ......................................................... 38

GRAFICO N. 18: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – INTERREG III - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) .......................................................................................................................... 39

GRAFICO N. 19: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - LEADER + - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA .................................................................... 41

GRAFICO N. 20: INTERVENTI STRUTTURALI – INIZIATIVE COMUNITARIE – LEADER + - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO (VALORI IN MILIONI DI EURO) ..................................... 41

GRAFICO N. 21: INTERVENTI STRUTTURALI – INIZIATIVE COMUNITARIE – LEADER + - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO ............................................................... 43

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MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 117

GRAFICO N. 22: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - URBAN - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA .................................................................... 45

GRAFICO N. 23: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - URBAN - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) . 45

GRAFICO N. 24: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – URBAN - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO ............................................................... 47

GRAFICO N. 25: INTERVENTI STRUTTURALI - DOCUP PESCA - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA................................................................................................... 50

GRAFICO N. 26: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – AZIONI INNOVATIVE - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO ................................................. 53

GRAFICO N. 27: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE – AZIONI INNOVATIVE - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ...................................................................................................... 54

GRAFICO N. 28: INTERVENTI STRUTTURALI – AZIONI INNOVATIVE - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO ................................................................................................................. 56

GRAFICO N. 29: INTERVENTI STRUTTURALI – P.S.R. - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA ............................................................................................................. 58

GRAFICO N. 30: INTERVENTI STRUTTURALI – P.S.R. - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ................................ 59

GRAFICO N. 31: INTERVENTI STRUTTURALI - P.S.R. – ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER INTERVENTO ................................................................................................................. 61

GRAFICO N. 32: RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER AREA GEOGRAFICA E FONTE CONTRIBUTIVA ... 71

GRAFICO N. 33: INTERVENTI STRUTTURALI - MEZZOGIORNO - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER SETTORE D’INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) .............. 73

GRAFICO N. 34: INTERVENTI STRUTTURALI - MEZZOGIORNO - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA................................................................................................... 74

GRAFICO N. 35: INTERVENTI STRUTTURALI - MEZZOGIORNO - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO E SETTORE D’INTERVENTO.................................................... 75

GRAFICO N. 36: INTERVENTI STRUTTURALI - MEZZOGIORNO - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003 PER SETTORE D’INTERVENTO ......................................................................................... 77

GRAFICO N. 37: INTERVENTI STRUTTURALI – CENTRO-NORD - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER SETTORE D’INTERVENTO E FONTE CONTRIBUTIVA (VALORI IN MILIONI DI EURO) .............. 79

GRAFICO N. 38: INTERVENTI STRUTTURALI – CENTRO-NORD - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER FONTE CONTRIBUTIVA................................................................................................... 80

GRAFICO N. 39: INTERVENTI STRUTTURALI - CENTRO-NORD - ATTUAZIONE FINANZIARIA AL 31/12/2003PER SETTORE D’INTERVENTO ............................................................................................... 82

GRAFICO N. 40: INTERVENTI STRUTTURALI – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ................................................................................................................ 85

GRAFICO N. 41: INTERVENTI STRUTTURALI – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER AMMINISTRAZIONE TITOLARE E AREA GEOGRAFICA (VALORI IN MILIONI DI EURO) ......................................... 86

GRAFICO N. 42: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO COMUNITARI PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ED INTERVENTO ........................................ 89

GRAFICO N. 43: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 1 - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO . 92

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GRAFICO N. 44: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 – RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ED INTERVENTO ................................................................... 93

GRAFICO N. 45: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 2 - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO . 95

GRAFICO N. 46: INTERVENTI STRUTTURALI – OBIETTIVI 3 E 4 - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO.................................................................................................................................... 98

GRAFICO N. 47: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5A - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO.................................................................................................................................. 101

GRAFICO N. 48: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5B - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ED INTERVENTO ................................................................. 102

GRAFICO N. 49: INTERVENTI STRUTTURALI - OBIETTIVO 5B - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO.................................................................................................................................. 104

GRAFICO N. 50: INTERVENTI STRUTTURALI - INIZIATIVE COMUNITARIE - RIPARTIZIONE COSTO PROGRAMMATO PER TIPOLOGIA DI CONTRIBUTO ED INTERVENTO .................................. 106

GRAFICO N. 51: INTERVENTI STRUTTURALI - ATTUAZIONE FINANZIARIA PER INTERVENTO .................... 108

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