Le patologie da malnutrizione sono causate da una nutrizione … · privilegiare cibi a basso...

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Le patologie da malnutrizione sono causate da una nutrizione non adeguata sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’ educazione alimentare assume un ruolo preventivo molto importante, mentre la dietoterapia è di competenza medico-specialistica. DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE

Transcript of Le patologie da malnutrizione sono causate da una nutrizione … · privilegiare cibi a basso...

Le patologie da malnutrizione sono causate da una

nutrizione non adeguata sia dal punto di vista quantitativo

che qualitativo.

L’educazione alimentare assume un ruolo preventivo molto

importante, mentre la dietoterapia è di competenza

medico-specialistica.

DIETA IN PARTICOLARI CONDIZIONI PATOLOGICHE

Obesità

• L’obesità è una condizione patologica caratterizzata da un enorme accumulo di grasso nell’organismo.

• Il soggetto obeso viene definito tale quando supera del 20% il proprio peso ideale, mentre si parla genericamente di sovrappeso per valori inferiori (compresi di solito tra il 10-20%).

Obesità

• In base all’indice di massa corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI), che si calcola dal rapporto fra il peso corporeo (in kg) e la statura (in m2), il soggetto si definisce:

• in sovrappeso, per valori compresi tra 25 e 29,9;

• obeso, per valori superiori a 30.

Obesità

La circonferenza addominale maggiore di 102 cm nell’uomo e di 88 cm nella donna costituisce elemento di alto rischio nell’obesità viscerale.

Le cause dell’obesità sono

diverse:

• predisposizione genetica

• disturbi metabolici

• situazioni ambientali

• fattori psicologici

Obesità da deficit termogenetico

Obesità

• L’obesità di tipo androide (che predilige gli uomini) si caratterizza per il grasso localizzato prevalentemente in sede addominale e viscerale;

• L’obesità di tipo ginoide (che predilige le donne) si caratterizza per il grasso localizzato per lo più a livello delle cosce e dei glutei.

Obesità

Indicazioni dietetiche • non scendere al di sotto delle 1200

kcal/giornaliere;

• ridurre la quota di lipidi e zuccheri semplici;

• aumentare il consumo di fibra e privilegiare cibi a basso valore calorico;

• suddividere la razione alimentare in tre pasti alimentari e non mangiare fuori pasto;

• non bere alcolici o limitarli fortemente;

• attenersi scrupolosamente alle indicazioni del dietologo e consultarlo in caso di variazione della dieta.

Obesità

Aterosclerosi

• L’aterosclerosi colpisce i vasi sanguigni ed è caratterizzata dalla deposizione di sostanze lipidiche nella parete interna di vasi e arterie, con conseguente ispessimento e perdita di elasticità.

• Tale fenomeno è dovuto alla formazione delle placche di ateroma, costituite da colesterolo e trigliceridi che restringono il calibro del vaso.

Aterosclerosi

• L’aterosclerosi costituisce una delle concause delle malattie cardio-vascolari, quali infarto al miocardio, angina, ictus cerebrale.

• Il colesterolo plasmatico desiderabile è inferiore ai 200 mg/dl per i soggetti di età superiore ai 30 anni e di 180 mg/dl per quelli di età inferiore.

Aterosclerosi

• Il colesterolo, fattore di rischio per l’aterosclerosi, è veicolato dalle LDL (Low Density Lipoprotein - colesterolo “cattivo”) e si deposita sulle pareti interne delle arterie, mentre il colesterolo veicolato dalle HDL (High Density Lipoprotein - colesterolo “buono”) tende a rimuovere tali depositi.

Aterosclerosi

• I trigliceridi plasmatici sono considerati:

• normali se inferiori a 149 mg/dl;

• a rischio moderato se compresi tra 150-199 mg/dl;

• a rischio elevato se maggiori di 200 mg/dl.

Aterosclerosi

Indicazioni dietetiche • normalizzare il peso in presenza di

sovrappeso o obesità;

• ridurre il consumo di zuccheri semplici;

• limitare o eliminare l’assunzione di bevande alcoliche;

• limitare gli acidi grassi saturi ed eliminare gli acidi grassi insaturi di tipo trans;

• preferire gli acidi grassi essenziali e l’acido oleico (olio di oliva e.v.);

• preferire proteine vegetali e fibre solubili (es. legumi), che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e riducono l’assorbimento dei grassi.

Aterosclerosi

• Alcuni alimenti aiutano a ridurre il colesterolo-LDL:

• olio di lino, olio di pesce, fibre solubili, cipolle crude, olio extravergine di oliva, succo d’arancia e con moderazione vino rosso, in quanto contiene resveratrolo.

Ipertensione

• L’ipertensione indica l’aumento della pressione sanguigna nelle arterie e nelle vene oltre i valori medi normali.

• La pressione arteriosa, detta anche comunemente “pressione”, è prodotta dal cuore e varia da persona a persona in funzione dell’età, dello stato emotivo e dell’attività fisica.

Ipertensione

• Le complicazioni dell’ipertensione sono:

• ingrossamento del muscolo cardiaco;

• ictus o infarto;

• aterosclerosi;

• danni renali;

• danni oculari.

Ipertensione

• Pompa sodio-potassio:

• meccanismo presente nelle membrane cellulari che regola il volume delle cellule.

• Lo ione K+ prevale nelle cellule, mentre lo ione Na+

predomina nel sangue.

• Per mantenere l’omeostasi è necessario un adeguato apporto di potassio con una dieta ricca di ortaggi e frutta fresca.

Ipertensione

• La dieta DASH (Dietary Approach to Stop Hypertension) prevede una dieta:

• ricca di frutta, verdura e cereali integrali;

• povera di cibi grassi e ricchi di sale e zuccheri.

• La ripartizione dei macronutrienti consigliata è di: 18% di proteine; 27% di grassi e 55% di carboidrati.

Ipertensione

Diabete

• Il diabete è una malattia del metabolismo glucidico e viene normalmente distinto in:

• Diabete mellito insulino-dipendente (IDDM) o di tipo 1;

• Diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) o di tipo 2.

Diabete

• Il Diabete mellito insulino-dipendente (IDDM) o diabete di tipo 1 predomina nei bambini, negli adolescenti e nei giovani, ed è caratterizzato dalla distruzione delle cellule beta del pancreas, responsabili della secrezione di insulina, ormone necessario perché i tessuti possano utilizzare il glucosio del sangue.

Diabete

• Il Diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) o diabete di tipo 2 è la forma di diabete più diffusa in tutti i Paesi ed è tipico dell’età matura (anziani).

• Non risulta associato ad anomalie del pancreas, ma è causato da insufficiente quantità di insulina o dal fatto che quella prodotta non agisce adeguatamente.

Diabete

• I principali fattori di rischio del diabete di tipo 2 sono:– obesità (BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2;– inattività fisica;– ipertensione (PAS maggiore o uguale a 140 mmHg e\o PAD maggiore a 90 mmHg);– colesterolo HDL (minore o uguale a 35 mg/dl);– trigliceridi (maggiori o uguali a 250 mg/dl).

Diabete

• Gli esami del sangue che possono individuare il diabete sono:

• glicemia: misura la quantità di glucosio ematico e presenta valori normali compresi tra 70-110 mg/dl. Valori tra 110-114 possono indicare eccessi alimentari, mentre valori superiori a 114 possono evidenziare un diabete latente;

Diabete

• glicosuria: misura la quantità di glucosio nelle urine. Nell’individuo sano il glucosio è assente, mentre nel diabetico è presente quando la glicemia supera i 160-170 mg/dl;

• curva del glucosio: si effettua quando i valori glicemici sono fuori norma ed evidenzia la quantità di glucosio a digiuno e dopo una razione alimentare.

Diabete

• L’indice glicemico (IG) di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) in seguito alla sua assunzione.

• Il carico glicemico (CG) misura quanto sale la glicemia, tenendo conto sia dell’IG sia di quanti carboidrati siano realmente presenti nell’alimento

Diabete

Diabete

• Indicazioni dietetiche La pratica di una corretta alimentazione

deve pertanto osservare:

• un basso apporto di zuccheri semplici (che non superi il 5% delle calorie totali);

• un apporto calorico complessivo proporzionale al peso;

• un apporto elevato di fibra solubile;

• grassi e proteine in funzione delle condizioni metaboliche.

Diabete

Gotta

• La gotta è una malattia del metabolismo purinico, caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni, causati dal deposito di cristalli di acido urico in presenza di iperuricemia.

Gotta

• La dieta di chi soffre di gotta deve essere a basso contenuto di purine (carni, frattaglie, latte, uova, formaggi) e di zuccheri semplici (es. fruttosio, ad azione iperuricemizzante), priva di alcolici e di bevande zuccherate, ricca di acqua oligominerale o minimamente mineralizzata per favorire l’espulsione di acido urico.