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Talkshow BioBenessere La relazione tra cibo, salute e ambiente: l’alimentazione biologica per la prevenzione e lo sviluppo sostenibile Laura di Renzo Università Di Roma Tor Vergata Roma, 24 gennaio 2007 LE NUOVE FRONTIERE DELLA NUTRIZIONE: I RISULTATI DELLA RICERCA

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Talkshow BioBenessereLa relazione tra cibo, salute e ambiente:

l’alimentazione biologica per la prevenzione e lo sviluppo sostenibile

Laura di Renzo Università Di Roma Tor Vergata

Roma, 24 gennaio 2007

LE NUOVE FRONTIERE DELLA NUTRIZIONE:I RISULTATI DELLA RICERCA

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SABIOSostenibilità dell’Agricoltura BiologicaValutazioni economiche, ambientali

e sulla salute umana

SABIO si propone di offrire indicazioni sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale dell'agricoltura biologica stimando il valore aggiunto complessivo creato dal sistema biologico

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Progetto SABIO finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con D.M. 908001 del 26 maggio 2004.

• Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali della Facoltà di Agraria, Università degli studi di Bologna Resp scientifico Prof. Alberto Vicari

• AGER s.r.l., Società di consulenza e ricerca della ColdirettiResp scientifico dott. Fabio Ciannavei

• Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali della Facoltà di Agraria, Università di Padova Resp scientifico Prof. Vasco Boatto

• Dipartimento di Neuroscienze della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Roma “Tor Vergata”

Resp scientifico Prof. Antonino De Lorenzo

• Istituto Nazionale di Economia Agraria Resp scientifico dott. ssa Carla Abitabile

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Istituto Nazionale di Economia Agraria(Coordina)

Dipartimento di Scienze e Tecnologia Agroambientali,

Università di Bologna

Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma “ Torvergata”

AGER S.r.l. Dipartimento Territorio e sistemi agroforestali, Università di Padova

Valutazione delle politiche per il

biologico; Conclusioni(Fasi 8 e 9)

Benefici dieta biologica sulla salute umana

(Fase 5)

Contesto sociale, ambientale, politico e

di mercato (Fase 1)

Valutazione esternalità e stima valore aggiunto

complessivo (Fasi 6 e 7)

Sostenibilitàeconomica

(Fasi 2, 3)

Esternalità agr.biologica sulle risorse ambientali

(Fase 4)

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Dott.re Nicola Candeloro Dott.re Carmelo Di PernaDott.re Leonardo Iacopino Dott.re Fabio GiarrizzoDott.re Michele Servidio Dott.re Maria BeraldiDott.re Emidio Domino Ing. Francesco ChieffalloDott.ssa Ilaria Stazi Benito Di GiorgioDott.ssa Maria Rosaria Napola Chiara LuccisanoDott.re Sgroi Maurizio Manuela OcchiuzziDott.re Roberto Vennarucci(Cattedra Alimentazione e Nutrizione Umana - Università di Roma “Tor Vergata”)

Prof.ssa Adalberta Alberti(vicepresidente I.N.Di.M)

Dott.re Donato Di PierroProf.ssa Vera Del GobboProf.ssa Maria Grazia Premrov(Dip. Medicina Sperimentale e Sc. Biochimiche - Università di Roma “Tor Vergata”)

Dott.ssa Cinzia Callà(Istituto di Biochimica Clinica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore)

Prof.re Sandro De AngelisProf.re Giorgio SplendianiDott.ssa Annalisa Noce(Cattedra di Nefrologia - Università di Roma “Tor Vergata”)

Responsabile UO Tor Vergata Prof Antonino De Lorenzo

• Hanno inoltre collaborato alla ricerca •

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Lo studio ha avuto per oggetto il confronto fra alimenti prodotti con metodi di agricoltura biologica e tradizionale e, nei soggetti partecipanti allo studio, il loro effetto su:

• variabili biochimico cliniche ed immunologiche• livelli di citochine pro-infiammatorie circolanti• capacità totale antiossidante plasmatica

Con la presente ricerca sono stati isolati marcatori appropriati, più evoluti rispetto a quelli fin’ora in uso, adeguati a diagnosticare le variazioni metaboliche indotte da alimenti “convenzionali” e “biologici”.

Il dosaggio di questi “markers” è stato in grado di fornire un’indicazione precisa sui diversi effetti che la dieta “biologica” potrebbe comportare sul metabolismo in generale.

• Razionale dello studio •

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• Lo studio •

Lo studio è stato suddiviso in 2 parti

STUDIO A

• 32 soggetti

• 16 (8 uomini e 8 donne) nella Regione Lazio e 16 (8 uomini e 8 donne) nella Regione Calabria

• I soggetti selezionati hanno consumato per 14 giorni prodotti provenienti da agricoltura convenzionale, e per i successivi 14 giorni prodotti provenienti da agricoltura biologica.

STUDIO B

• 9 soggetti

• stesse abitudini alimentari e stile di vita

• I soggetti selezionati hanno consumato esclusivamente prodotti “biologici”, cucinati con le stesse ricette utilizzate nelle settimane di “convenzionale”, uguali per tutti i soggetti in esame: durata 14 giorni.

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Rilevamento delle abitudini alimentariPer il rilevamento delle abitudini alimentari si può utilizzare la tecnica della storia dietetica, che permette la registrazione per ricordo degli alimenti assunti in precedenza mediante valutazione quantitativa.

L’ intervista viene eseguita da personale esperto ed i dati vengono registrati su un apposito formulario ove si indicano il consumo giornaliero, settimanale, o mensile degli alimenti.

La valutazione quantitativa viene eseguita con l’ausilio di un atlante fotografico dove sono riportati fedelmente i piùcomuni alimenti e ricette consumati in Italia, presentati in 3 differenti porzioni, indicate con A, B e C.

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25536Caffè49871Pizza e Panini44363Dolci59,58,5Saccarosio11717Uova17124Salumi1009144Carne Fresca1290242Bevande Alcoliche29943Bevande Analcoliche4638662Frutta35851Patate4307615Ortaggi41660Legumi905129Pasta o Riso1218174Pane18726,7Olio Extravergine d'oliva56180Formaggi2190313Latte e Yogurt

media settimanale (g)

media giornaliera (g)

Alimento

Consumo degli alimenti relativo al gruppo di studio

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Rilevamento abitudini alimentariRilevamento abitudini alimentari L'alimentazione svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di salute.

Sono in corso innumerevoli lavori di ricerca che mettono in relazione le caratteristiche nutrizionali di alcuni alimenti con la prevenzione e la terapia di numerose patologie.

Studi epidemiologici mostrano quanto le abitudini alimentari incidano sulla comparsa di numerose patologie degenerative, come i tumori e le malattie cardiocircolatorie.

In assenza o in carenza di tali nutrienti, il nostro organismo assolve con difficoltà alle sue molteplici funzioni, fino a che il suo precario equilibrio si altera, ed una cattiva abitudine alimentare può sfociare in malattia.

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“Score” sulla qualità generale della dieta. Questo “score” indica i tipi e gli apporti degli alimenti

• Indice Aterogenicità (AI)• Cholesterol satured fat index (CSI)• Indice Trombogenecità (TI)• Indice Glicemico (GI)• Indice Adeguatezza Mediterranea (MAI)

• Percentuale macronutrienti (% grassi; % carboidrati, % proteine, % fibre)

• Micronutrienti (% vitame, % minerali)

• Indici nutrizionali •

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Indice di adeguatezza mediterraneo (MAI):Indice di adeguatezza mediterraneo (MAI):

CARBOIDRATI (gr. 1)+PROTETTIVI (gr. 2)MAI =

DERIVATI ANIMALI (gr. 3)+DOLCI (gr. 4)

Carboidrati (gruppo1):Carboidrati (gruppo1): pane, cereali, legumi, patatepane, cereali, legumi, patateProtettivi (gruppo 2):Protettivi (gruppo 2): vegetali, frutta, pesce, vino rosso, olio d'olivavegetali, frutta, pesce, vino rosso, olio d'oliva(Gruppi di alimenti appartenenti alla dieta mediterranea)(Gruppi di alimenti appartenenti alla dieta mediterranea)

Derivati animali (gruppo 3):Derivati animali (gruppo 3): latte, formaggio, carne, uova, grassi latte, formaggio, carne, uova, grassi animali e margarinaanimali e margarinaDolci (gruppo 4):Dolci (gruppo 4): bevande dolci, biscotti/torte, zuccherobevande dolci, biscotti/torte, zucchero(Gruppi di alimenti non appartenenti alla dieta mediterranea)(Gruppi di alimenti non appartenenti alla dieta mediterranea)

Alberti et all. Eur J Clin Nutr 1999

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Classe I: IG>90 PANE(Velocità di assorbimento elevata) Cracker comuni

Cereali per prima colazionePatate comuni

Classe II : IG 70-90 Cereali integrali(Velocità di assorbimento intermedia) Biscotti

Patate dolciRiso brillato

Classe III: IG<70 Pasta(Velocità di assorbimento bassa) Legumi secchi

NociRiso “parboiled”

• Indice Glicemico (GI) •

Glucosio presente nel sangue dopo assunzione dell’alimentoIG =

Glucosio presente nel sangue dopo l’assunzione di una stessaquantità di pane bianco

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Cholesterol/saturated-fat index (CSI) = 7Glycemic Index (GI) < 70 Aterogenicity Index (AI) = 0.6 Tromboagenicity Index (TI) = 0.75.Mediterranean Adeguacy Index (MAI) = 5.2

A. De Lorenzo A. De Lorenzo etet allall; ; DiabDiab NutrNutr MetMet 2001; 2001; DiabetesDiabetes Care 2001 and Care 2001 and ChestChest 20012001

Use of quality control indexes in moderately Use of quality control indexes in moderately hypocalorichypocaloric Mediterranean diets for treatment of Mediterranean diets for treatment of

obesityobesity

INDEXINDEX

The The values of the indexes obtained by assuming a mean values of the indexes obtained by assuming a mean energy value of 6.5 MJ (1500 kcal). energy value of 6.5 MJ (1500 kcal).

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Valore nutrizionale

• kcal 360• PROTEINE (g) 8,68• LIPIDI (g) 11,89• CARBOIDRATI (g) 58,31• COLESTEROLO (mg) 0• INQ Proteine (%) 0,8• INQ Carboidrati (%) 1,01• INQ Lipidi (%) 1,08• CSI 1,93

pasta alimentare 70gpomodori fresco 85golio extra vergine di oliva 10gcipolleagliobasilicoprezzemolo e sale

• Pasta al pomodoro fresco •

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La calorimetria indiretta (CI) permette di valutare il dispendio energetico calcolando, tramite la misura del consumo d’ossigeno (VO2, ml/min) e della produzione di anidride carbonica (VCO2, ml/min), il calore (o energia) prodotto dall’organismo nell’unità di tempo.

Attraverso la metodica della calorimetria indiretta si è valutato il metabolismo basale di tutti i soggetti analizzati.

La produzione di energia viene, quindi, calcolata misurando lo scambio dei gas respiratori (VO2 e VCO2) associati con l’ossidazione dei quattro principali macronutrienti:

carboidrati (QR1.000)lipidi (QR 0.710)proteine (QR 0.835)ed alcol (QR 0.667).

Dal VO2 è possibile poi risalire all’EE, conoscendo l’equivalente calorico per un litro di ossigeno.

• Misura del dispendio energetico •

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Uomini

RVF > 1.0 obesità androideRVF < 0.94 obesità ginoide

0.95 ≤ RVF≤ 0.99 obesitàintermedia

quanto più alto è il rapporto vita/fianchi, tanto più androide è l’obesità e tanto piùelevato è il rischio di contrarre malattie come il diabete mellito di tipo II o le malattie cardiovascolari.

Donne

RVF > 0.85 obesità androideRVF < 0.78 obesità ginoide

0.79 ≤ RVF≤ 0.84 obesitàintermedia

• Cut-off point del rapporto vita/fianchi •

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L’impedenziometria (BIA, Bioelectrical ImpedanceAnalysis) (Schoeller D. A.) misura la resistenza del corpo al passaggio di una corrente elettrica.

La BIA è stata utilizzata allo scopo di misurare numerosi aspetti della composizione corporea, incluso l’acqua totale corporea (TBW, Total Body Water), l’acqua intracellulare (ICW, Intra CellularWater), l’acqua extracellulare (ECW, Extra CellularWater), la massa magra (FFM, Fat Free Mass), la massa cellulare metabolicamente attiva (BCM, Body Cell Mass) e il grasso corporeo (FM, Fat Mass).

L’errore di misura della metodica impedenziometrica sulla percentuale di massa grassa corporea è risultato pari a circa il 10% del peso corporeo.

Per la BIA a tutto corpo effettuata con modalitàdistale

iniettori: sulla superficie dorsale della mano e del piede ai metacarpi e metatarsi distali rispettivamente;

sensori: tra le prominenze distali del radio e dell’ulna e tra il malleolo mediale e laterale della caviglia.

• Impedenziometria •

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La Dual energy X-ray Absorptiometry (DXA) è una tecnica relativamente nuova, inizialmente utilizzata per la determinazione della densità minerale ossea e successivamente impiegata anche nell’analisi dei tessuti molli, massa lipidica (FM) e massa alipidica (FFM). Nella misura della massa lipidica corporea, si ritiene che il 40-45% dei pixel contiene massa minerale ossea e che il restante (circa la metà del volume corporeo) è rappresentato dai tessuti molli.

Il sistema DXA consta di un piano di rilevazione in cui sono inseriti i sensori per il rilevamento dell’attenuazione; a tale piano viene applicato un carrello mobile che scorre longitudinalmente e che trasporta l’emettitore di energia che a sua volta può scorrere su binari in modo trasversale mediante un motore di precisione. L’attenuazione che un tessuto biologico oppone ad un fascio incidente di radiazioni (nel nostro caso raggi x) èfunzione dello spessore, della densità e della composizione chimica del tessuto stesso.

• DXA (Dual energy X-ray Absorptiometry •

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Fonte: Università Tor Vergata

1 Dati anno 2005-2006

1281,2±124,221151,67±94,42Metabolismo Basale (kcal/die)

0,99±0,140,98±0,12Quoziente Respiratorio

22,58±1,619±1,23BMI

66,66±3,9476,51±1,96Massa magra (%)

36,57±4,6535,75±4,37Massa magra (kg)

33,53±3,8923,49±1,96Massa grassa %

19,74±3,5411,62±1,56Massa grassa (kg)

0,76±0,120,79±0,17Circ.vita / Circ.fianchi

95,06±13,7784,17±12,97Circ. ai fianchi (cm)

70,94±5,8564,56±3,92Circ. alla vita (cm)

161,81±6,34162,39±5,85Statura (cm)

59,26±6,8450,23±5,8Peso (kg)

34±1335±15Età (anni)

ConvBioRCConvBioRLParametri Antropometrici

• I parametri antropometrici •

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2-9 ng/ml6.80 ±4.35Folatemia

8.6-10.2 mg/dl9.81 ±0.43Calcemia

>11.43 ±0.22A/G

3-5.5 g/dl4.43 ±0.40Albuminemia

6.6-8.7 g/dl7.6 ±0.64Protidemia totale

90-180 mg/dl115.41 ±17.63C3

60-117 mg/dl81.37 ±23.10Apo-lipoproteina B

108-225 mg/dl161.53 ± 27.19Apo-lipoproteina A

40-160 mg/dl92.13 ±35.66Trigliceridi

<160 mg/dl95.70 ±28.19LDL-colesterolo

35-60 mg/dl65.20 ±14.99HDL-colesterolo

110-200 mg/dl180.4 ±36.68Colesterolo totale

0.4-1.1 mg/dl0.76 ±0.15Creatinina

37-145 mcg/dl104.03 ±49.69Sideremia

4300-10800 mm36590 ±1740Leucociti

37-48%42.97 ±3.04HCT

12-16 g/dl14.32 ±1.29HBG

3500000-5200000 per mm34570000 ±330000Eritrociti

Range di normalitàValori e deviazione standardEsami emato-chimici

• Variabili biochimico cliniche dei soggetti all’inizio dello studio •

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Oggi

Scoperta della sequenza completa del genoma umano

Cibo e farmaci forniscono le basi per la conoscenza dell’individuo

Relazioni tra nutrienti, geni, trascritti, proteine e metaboliti: comprensione del metabolismo integrato

• Le nuove scoperte: l’era post genomica •

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• Processi influenzati positivamente dai nutrienti •

MetabolismoCarcinogeno

Segnali Cellulari

Apoptosi

Nutrienti

Ciclo Cellulare

Differenziazione

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Fenotipo Metabolico

Fenotipo = genotipo + ambiente + genotipo x ambiente

Memoria metabolica: meccanismo di adattamento all’ambiente nel quale gli organismi sono esposti

metabolismo non èstatico

• La complessità dei processi cellulari •

Genotipo

Fenotipo Sviluppo

Ambiente

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Food-gene interaction

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Catalizzare reazioni e giocare un ruolo di co-fattori

Substrati per macromolecole con differenti funzioni - proteine, lipidi, acidi nucleici

Mettere in atto una serie di ordini

Poter alterare la struttura di molecole e macromolecole

Poter promuovere i meccanismi di assemblaggio delle strutture

Possono essere nocivi

• Gli “attori” di questa rivoluzione •

Nutrienti: azioni e funzioni

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Per percepire e conoscere i valori soglia, le dosi necessarie di nutrienti ed eventualmente valutare un accumulo (o carenza) di metaboliti, abbiamo bisogno dei biomarkers, definibili come un gruppo di molecole la cui unica presenza è indice di un problema, stato o condizione

• Gli “attori” di questa rivoluzione: i Biomarkers •

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• La biologia dell’enzima metiltetraidrafolatoreduttasi (MTHFR) è estremamente esemplificativa dell’importanza degli SNPs e di come una dieta appropriata possa bilanciare gli squilibri causati da un difetto primitivo, intrinseco al genoma di un individuo

• Gli “attori” di questa rivoluzione : MTHFR SNPs •

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Nutrigenetica e diete personalizzate: l’esempio del MTHFR C (Ala)677→→→→T (Val) polimorfismo

• Interazioni nutriente-gene •

Associated with elevated homocysteine when folate (and

riboflavin) status is poor, and decreased cancer risk.

Elevated homocysteine is a risk factor for vascular disease.

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Ricordando che l’enzima MTHFR svolge un ruolo fondamentale nel

metabolismo dei folati e della omocisteina (Hcy), e che la sostituzione di un

singolo nucleotide in posizione 677 C-T del gene che codifica per la MTHFR

decrementa l’attività dell’enzima stesso, è interessante notare che la distribuzione genotipica tra maschi e femmine è similare, mentre risultano

statisticamente significative le differenze intra-gruppo.

• Frequenza delle varianti genotipiche della MTHFR 677C T •

1620.060.020.0maschi

1628.854.216.9femmine

N°TTCTCC

Frequenza genotipica (%)

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5,19±2,2410,41±3,210,01±2,325,41±2,04omocisteina

16,14±3,1815±3,619,5±5,7816,33±3,81ALT

27±8,0626±7,9222,42±6,5725,22±7,84AST

87,93±35,172±26111,83±53,0271,11±25,87trigliceridi

100,43±28,0992±27,28112,42±40,5491±25,28LDL

70,57±16,470,33±7,160,75±17,5369,33±6,96HDL

188,64±36,03182,67±24,4195,58±51,87174,67±21,4col. tot

92±5,3898,22±3,67111,33±49,6293,22±3,77glicemia basale

25,49±5,324,52±3,7531,13±9,0927,52±4,75urea

5,31±3,269,2±2,685,01±2,748,45±2,63folati

449,23±146465±218450,84±137,37459,19±208,05B12

6,52±3,777,2±4,88,68±4,076,86±4,79insulina

1,25±0,21,28±0,221,25±0,171,26±0,18FT4

3,71±0,470,453,38±0,43,17±0,42FT3

1,92±0,942,44±1,002,16±1,122,04±0,99TSH

ConvRCBioRCConvRLBioRL

• Confronto parametri biochimico clinici •

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Le citochine sono fondamentali per la regolazione dell’infiammazione e per la differenziazione ed attivazione delle cellule effettrici della risposta immune, inclusi i linfociti T e i macrofagi.

Le citochine

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.

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• Valori ematici di infiammazione e stress ossidativo •

46,47±7,7451,97±12,4547,47±7,6452,8±14,17ANPC %

92,94±48.4666,43±29,1691,94±47,4663,09±36,76NO2/NO3

36,65±6,8866,66±33,4738,61±7,8871,5±17,87LOOH

0,66±0,150,44±0,070,56±0,10,43±0,09GSH

18,19±7,9420,98±10,2919,19±6,9416,5±1,15INF-

21,89±14,9120,17±6,7821,69±14,6112,2±2,2TNF-

3,82±0,776,16±3,134,12±0,797,54±2,92IL15

20,07±9,2817,18±8,5519,09±9,3818,43±2,07IL12

2,36±0,854,02±2,52,26±0,842,57±1,63IL10

1,13±0,511,45±0,851,11±0,611,57±0,86IL8

5,55±2,664,81±1,925,95±2,864,23±3,11IL6

11,81±1,2912,38±4,2410,81±1,3911,62±4,09IL2

7,6±3,437,12±2,837,48±3,944,93±2,55IL1b

18,23±5,9715,81±6,417,34±4,9712,27±8,67IL1

BioRCConvRCBioRLConvRL

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MOLECOLE BERSAGLIO:

Acidi nucleici

Proteine

Membrane biologiche

• Radicali liberi •

Molecole o frammenti di molecole che hanno uno o più elettroni spaiati negli orbitali esterni. Sottraggono elettroni ad altre molecole per completare il loro ottetto.

STRESS OSSIDATIVO

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• Fattori che influenzano un’iperproduzione di radicali liberi •

• DIETE SBILANCIATE

• FUMO

• ALCOOL

• ESERCIZIO FISICO INTENSO

• RAGGI SOLARI

• INQUINAMENTO

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Reactive O2+

O2-Derived Free Radicals

Oxidized basesin DNA

Normal cell

Lipid peroxidationin cell membranes

Cell repairExposure of DNACell DeathLipid Peroxides

DNA Repair

Normal Cell

Mutations Cell DeathCell DeathNo RepairNo Repair

CompensatoryCompensatoryCellularCellularHypoproliferationHypoproliferation

Less regulation of cellLess regulation of cellgrowth & differentiationgrowth & differentiation

Cell Cell HyperproliferationHyperproliferation

Exposure of DNAExposure of DNA

Further MutationsFurther Mutations

Antioxidant Scavengers &

Enzyme Systems

Role of antioxidants in carcinogenesis

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RADICALI LIBERI

ridotta fluiditàdi membrana

perossidazione dei PUFA(poliunsatured fatty acid)

compromessaattività cellulare

INVECCHIAMENTO

MALATTIE

CARDIOVASCOLARI

NEOPLASIE

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• Meccanismi di smaltimento dei radicali liberi •

ENDOGENI

Sistemi enzimatici:• Superossidodismutasi• Catalasi• Glutatione perossidasi• Desaturasi• Ac. lipoico

Molecole chelanti i metalli:• Albumina• Ferritina• Transferrina• Ceruloplasmina

ESOGENI

Dieta:• Antiossidanti• Grassi polinsaturi

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• L’obesità e i disordini metabolici associati correlano con la concentrazione plasmatica degli antiossidanti.

• Il loro accumulo è connesso una situazione infiammatoria cronica.

• I livelli nel sangue di glutatione (GSH), di lipidi idroperrosidi (LOOHs) e di metaboliti dell’azoto NO (NO2-/NO3-) risultano essere quindi biomarker elettivi per evidenziare lo stress ossidativo ematico.

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Glutatione Perossidasi• La glutatione perossidasi (GPx), enzima selenio dipendente,

svolge una importante azione antiossidante.

Protegge dalle malattie cardiovascolari;Interviene nella produzione degli ormoni tiroidei;Favorisce la fertilità maschile;Previene il cancro di colon, polmoni e prostata;Protegge da infezioni virali;Regola la risposta infiammatoria nelle allergie.

Una sua carenza può quindi alterare la risposta immunitaria, aumentare la richiesta di iodio da parte della tiroide ed indurre miopatia.

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Ossido nitrico• Le disfunzioni endoteliali rappresentano le prime

evidenze nella patogenesi dell’aterosclerosi, con riduzione di molecole bioattive sull’endotelio quali l’ossido nitrico (NO).

• L’Ossido Nitrico ha un’azione di vasodilatatore endogeno;

• Le alterazioni delle vie metaboliche della NOS ed il conseguente danneggiamento della vasodilatazione NO-dipendente sono state collegate a fattori di rischio aterogenico, all’ipercolesterolemia, all’ipertensione, al diabete, al fumo ed all’età.

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• Valori ematici di infiammazione e stress ossidativo •

46,47±7,7451,97±12,4547,47±7,6452,8±14,17ANPC %

92,94±48.4666,43±29,1691,94±47,4663,09±36,76NO2/NO3

36,65±6,8866,66±33,4738,61±7,8871,5±17,87LOOH

0,66±0,150,44±0,070,56±0,10,43±0,09GSH

18,19±7,9420,98±10,2919,19±6,9416,5±1,15INF-

21,89±14,9120,17±6,7821,69±14,6112,2±2,2TNF-

3,82±0,776,16±3,134,12±0,797,54±2,92IL15

20,07±9,2817,18±8,5519,09±9,3818,43±2,07IL12

2,36±0,854,02±2,52,26±0,842,57±1,63IL10

1,13±0,511,45±0,851,11±0,611,57±0,86IL8

5,55±2,664,81±1,925,95±2,864,23±3,11IL6

11,81±1,2912,38±4,2410,81±1,3911,62±4,09IL2

7,6±3,437,12±2,837,48±3,944,93±2,55IL1b

18,23±5,9715,81±6,417,34±4,9712,27±8,67IL1

BioRCConvRCBioRLConvRL

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CatalasePeroxidase

GlutathionePeroxidase

SuperoxideDismutase

Enzyme SystemsMinerals

MembraneLipid

Protection

AqueousComptmts

LipidComptmts

ScavengersVitamins

CellularAntioxidants

Non-nutrientPlant Chemicals

Cu/Mn E C CarotenoidsSe, AAFe

PolyphenolsIsothiocyanates

CoQ10

Antioxidant Protection

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Medie dei valori degli antiossidanti ematici con metodo TRAP e FRAPT0= tempo iniziale, T1= dopo 2 settimane dieta convenzionale, T2= dopo 1 giorno dieta biologicaT2= dopo 1 giorno dieta biologica T3= dopo 2 settimane dieta biologica

1326,30T3

1303,14T2

1215,79T1

1268,45T0

TRAP (µmol/L Troloxeqv)tempo

• Capacità ematica antiossidante determinata con metodica TRAP •

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• Capacità antiossidante ematica •

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Phytochemicals, Phytonutrients

Flavanols

Hydroxycinnamates (e.g ferulic acid,

caffeic acid) Isoflavones (genistein, daidzein)

Flavonols (e.g. quercetin)

Anthocyanins

Catechins Pro(antho)cyanidins

Polyphenols

Flavanones, flavones

Flavonoids

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Sono stati analizzati e confrontati i valori della capacità totale antiossidante, secondo la metodica ORAC, dei seguenti alimenti (sia alimenti di origine biologica, che alimenti “convenzionali”).

Frutta mele Delicious, pere Williams, banane, fragole, arance, limoniVerdura lattuga romana, pomodori a grappolo, pomodori in scatola, zucchine, carote, patate, sedano, aglio bianco.Legumi fagioli Borlotti secchi lessati, piselli freschi crudi.LatteVino Rosso

• Capacità totale antiossidante degli alimenti (ORAC) •

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• ORAC frutta •

0100200300400500600700800900

10001100120013001400150016001700

aran

cia (b

io+7

9%)

bana

n(b

io+6

5%)

frago

la (b

io+9

%)

mela

(bio

+34%

)pe

ra (b

io-2

5%)

limon

e (b

io +7

%)

umol

iTE

/100

g

biologico

convenzionale

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50/5

3L.

Di R

enz

o

Ro

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, 24

ge

nna

io 2

007

•O

RAC

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ta (b

io+4

3%)

umoliTE/100g

biol

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o

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enzi

onal

e40

00

3500

3000

2500

2000

1500

1000 50

0 0

zucc

hina

(bio

+16%

)

lattug

a (b

io-2

0%)

pata

ta (b

io+4

2%)

seda

no (b

io+5

6%)

pom

odor

i (bio

+69%

)pe

lati (

bio+4

%)

fagio

li (bio

+312

%)

pisell

i (bio

+87%

)ag

lio (b

io+4

8%)

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• ORAC vino e latte •

umol

iTE

/100

gbiologico

convenzionale

0

1000

2000

3000

4000

5000

vino

(bio

+51%

)

latte

(bio

+11%

)

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I dati hanno dimostrato che una dieta a base esclusiva di prodotti biologici, rispetto a prodotti di agricoltura convenzionale, apporta una maggiore quantità di principi antiossidanti.

L’aumento della capacità totale antiossidante plasmatica e della quantità di acido folico, nonché la conseguente diminuzione dei livelli di omocisteina e di citochine infiammatorie, potrebbe contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e cronico degenerative.

I criteri di coltivazione biologica possono rappresentare un considerevole sostegno per la prevenzione ed il controllo di malattie cronico-degenerative su base nutrizionale.

• Conclusioni •

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Il tempio della Dieta Mediterranea