20000 VAR PAI FUN Trattamenti Protettivi e Zincatura

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Eni S.p.A. Divisione Agip 20000.VAR.PAI.FUN. REV. 2 - Settembre 1999 Foglio 1 Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell’Eni. Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato. SPECIFICA FUNZIONALE TRATTAMENTI PROTETTIVI E ZINCATURA 20000.VAR.PAI.FUN. Settembre 1999 M.CORNAGO M. CORNAGO D.CONDANNI 2 REVISIONE COMPLETA CORM CORM CORM 09 - 99 1 REVISIONE TESM CORM CORM 11 - 97 REV. DESCRIZIONE COMP. VERIF. APPR. DATA

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Specifica di Verniciatura

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SPECIFICA FUNZIONALE

TRATTAMENTI PROTETTIVI E ZINCATURA

20000.VAR.PAI.FUN.

Settembre 1999

M.CORNAGO M. CORNAGO D.CONDANNI

2 REVISIONE COMPLETA CORM CORM CORM 09 - 99

1 REVISIONE TESM CORM CORM 11 - 97

REV. DESCRIZIONE COMP. VERIF. APPR. DATA

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Foglio 2

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PREFAZIONE

Rev. 0 Parte Generale - N. 19 Fogli

Appendice A - N. 7 Fogli

Appendice B - N. 4 Fogli

Appendice C - N. 11 Fogli

Appendice D - N. 10 Fogli

Appendice E - N. 4 Fogli

Febbraio 1995

Emissione per adeguamento alle Direttive CEEAnnulla e sostituisce le specifiche 0366.VAR.PAI.SPC Rev. 8, 02739.VAR.PAI.SPC Rev.1 Febbraio 1989, 07603.VAR.PAI.SPC Rev. 0 Gennaio 1990.

Rev. 1 Ottobre 1997

Emissione per inserimento specifica “Caratterizzazione dei prodotti di pitturazione”.

Modificato foglio 3 indice; aggiunto paragrafo 1.2.5. normative interne.

Rev. 2 Settembre 1999

Revisione completa della specifica per adeguamento e/o inserimento nuove normative eprocedure e nuovi cicli di pittura.

Modificate tutte le pagine, incluso l’indice, delle Appendici “A”, “B”, “C”, “D” ed “E”.

La precedente Appendice “B” è stata integrata nell’Appendice “A” e le precedentiAppendici “C”, “D” ed “E” sono diventate rispettivamente Appendici “B”, “C” e “D”.

La nuova Appendice “E” annulla e sostituisce la Specifica di Società “Caratterizzazione deiprodotti di pitturazione” 20538.VAR.PAI.SDS.

Annullati ed inclusi, dopo completa revisione, negli allegati della presente Specifica tutti idocumenti VAR.PAI.STD. (dal Nr. 11619 al Nr. 11681).Annulla e sostituisce le precedenti Revisioni 0 ed 1 della Specifica Funzionale20000.VAR.PAI.FUN.

Parte Generale Nr. 31 FogliAppendice “A” Nr. 11 FogliAppendice “B” Nr. 13 FogliAppendice “C” Nr. 7 FogliAppendice “D” Nr. 3 FogliAppendice “E” Nr. 11 FogliAllegati: Schede Cicli di Pittura Nr. 30 Fogli

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Foglio 3

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INDICE

1. GENERALITA'

1.1 Scopo

1.2 Normative di riferimento

1.2.1 Normative europee

1.2.2 Normative ISO, IEC e di organismi nazionali

1.2.3 Normative di altre organizzazioni

1.2.4 Leggi e decreti

1.2.5 Normative interne

2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI

2.1 Definizioni

2.2 Abbreviazioni

2.3 Ambiente operativo

2.3.1 Industriale

2.3.2 Marino

2.3.3 Urbano

2.3.4 Rurale

2.3.5 Interrato

2.3.6 Immerso

2.4 Definizione del supporto o substrato

2.5 Requisiti funzionali

2.5.1 Criteri per la scelta del ciclo

2.5.2 Preparazione delle superfici

2.5.3 Preparazione delle superfici in acciaio al carbonio

2.5.4 Preparazione di superfici in acciaio shop-primerizzato

2.5.5 Preparazione di superfici in acciaio inox e leghe speciali

2.5.6 Preparazione di superfici in acciaio zincato a caldo

2.5.7 Preparazione meccanica

2.5.8 Abrasivi

2.5.9 Imperfezioni superficiali del supporto

2.5.10 Applicazione della pittura

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Foglio 4

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2.5.11 Condizioni ambientali durante i lavori di pitturazione

2.5.12 Precauzioni e limitazioni

2.5.13 Riparazioni dei difetti

2.5.14 Pitture e materiali di rivestimento in genere

2.5.15 Zincatura a caldo

2.5.16 Metallizzazione

2.6 Sicurezza ed Ergonomia

2.6.1 Ponteggiature, Impalcature, Accessibilità

2.6.2 Ventilazione

2.7 Requisiti funzionali non ripetitivi

2.8 Requisiti di Gestione e Garanzia della Qualità

2.9 Requisiti addizionali di verifica

2.9.1 Assistenza del Fornitore di pittura

2.9.2 Certificazione del personale

2.9.3 Ricevimento dei materiali di rivestimento

2.9.4 Controllo del processo di produzione

2.9.5 Prove, controlli e collaudi

2.9.6 Garanzie ed accettazione definitiva

2.10 Documentazione

2.10.1 Documenti da produrre all'inizio dei lavori

2.10.2 Documenti da produrre nel corso dei lavori

2.10.3 Documenti da produrre alla fine dei lavori

3. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

3.1 Allegati ed appendici

3.1.1 Appendici

3.1.2 Allegati

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Foglio 5

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1. GENERALITA'

1.1 Scopo

Questa Specifica definisce i requisiti minimi funzionali per l’applicazione, fornitura,caratterizzazione e collaudo di rivestimenti protettivi di strutture a mare (Offshore), modulialloggi, impianti di produzione a terra (Onshore) ed a mare (Offshore), macchine e gruppipreassemblati (Package), componenti elettrici e strumentazione.

Sulla base dei requisiti di questa specifica si dovrà elaborare una “Procedura di lavoro” chetenga conto delle esigenze specifiche del Progetto. In tale documento dovranno esseredescritte nel dettaglio le procedure e le metodologie operative relative ad ogni singolalavorazione ed attività (es. sabbiatura, applicazione di pittura, pulizia, cicli di pitturaselezionati, controlli, collaudi, ecc.).La “Procedura di lavoro”, prima di diventare operativa, dovrà essere sottoposta alCommittente per approvazione.

Nelle appendici di questa specifica, sono riportati i “Cicli Applicabili” per ogni singola zonada trattare. Queste alternative hanno lo scopo di non limitare ad una sola scelta il ciclo dautilizzare. I cicli, che per qualsiasi motivo risultassero non idonei per un singolo progetto,potranno essere esclusi durante la stesura della “Procedura di lavoro” del progetto stesso.

Sono inoltre forniti i requisiti di scelta dei colori finali dei rivestimenti in funzione delleesigenze di identificazione e codificazione o della finitura estetica.

Poiché il risultato finale dipende in maniera determinante dal livello qualitativo del lavoroeseguito, inteso come preparazione della superficie, applicazione delle varie mani del ciclo,procedure e controlli, sono inoltre riportati i requisiti intermedi da adempiere durante lesingole operazioni dei lavori di pitturazione.

In linea di principio si dovranno seguire le indicazioni e le istruzioni riportate nelle schedetecniche di ciascun prodotto pubblicate dal produttore di pittura. Eventuali contrasti e/odiscrepanze tra le schede tecniche e questa specifica dovranno essere sottoposte perapprovazione al Committente.

La caratterizzazione dei prodotti di pitturazione dovrà essere conforme a quanto previstonell’Appendice “E”.

1.2 Normative di riferimento

La presente Specifica fa riferimento all’ultima edizione delle norme e degli standards sottoelencati che divengono pertanto parte integrante di questa Specifica, unitamente a tutti i

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Foglio 6

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documenti contrattuali.

Sarà cura dell’Appaltatore avere copia delle normative applicabili ad ogni singolo progetto edarne evidenza al Committente, prima dell’inizio dei lavori ed in fase di controllo e collaudo.

1.2.1 Normative europee

EN 24624 Prodotti vernicianti: misura dell’adesione mediante prova ditrazione

EN 456 Prodotti vernicianti e loro materie prime.Determinazione del punto di infiammabilità. Metodo rapidodell’equilibrio.

EN 535 Prodotti vernicianti. Determinazione del tempo di efflusso permezzo di coppe

1.2.2 Normative ISO, IEC e di organismi nazionali

ISO 62 Plastics – Determination of water absorption.

ISO 1512 Paints and varnishes – Sampling of products in liquid or pasteforms

ISO 1513 Paints and varnishes – Examination and preparation ofsamples for testing

ISO 1514 Paints and varnishes – Standard panels for testing

ISO 1516 Paints and varnishes – Closed cup equilibrium method

ISO 1519 Paints and varnishes – Bend test (cylindrical mandrel)

ISO 1524 Paints and varnishes – Determination of fineness of grind

ISO 2409 Paints and varnishes – Cross-cut test

ISO 2431 Paints and varnishes – Determination of flow time by use of flowcups

ISO 2811 Paints and varnishes – Determination of density

ISO 2813 Paints and varnishes – Determination of specular gloss of non-metallic paint films at 20 degrees, 60 and 85 degrees.

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Foglio 7

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ISO 3231 Paints and varnishes – Determination of resistance to humidatmospheres containing sulfur dioxide.

ISO 3233 Paints and varnishes – Determination of volume of dry coating(non-volatile matter) obtained from a given volume of liquidcoating.

ISO 3251 Paints and varnishes –Determination of non-volatile matter ofpaints, varnishes and binders for paints and varnishes

ISO 6270 Paints and varnishes – Determination of resistance to humidity

ISO 7523 Paints and varnishes – Determination of resistance to neutral saltspray.

ISO 8501-1 Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Visual assessment ofsurface cleanliness.Part 1: Rust grades and preparation grades of uncoated steelsubstrates and of steel substrates after overall removal ofprevious coatings

ISO/DIS 8501-3.2 Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Visual assessment ofsurface cleanliness.Part 3: Preparation grades of welds, cut edges and other areawith surface imperfections

ISO 8502Parts 3 ÷ 10

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paint and related products. Tests for theassessment of surface cleanliness.

ISO 8503Parts 1 ÷ 4

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Surface roughnesscharacteristics of blast-cleaned steel substrates.

ISO 8504Parts 1 ÷ 3

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Surface preparationmethods.

ISO 11124Part 1 ÷ 4

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Specifications formetallic blast-cleaning abrasives.

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Foglio 8

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ISO 11125Parts 1 ÷ 7

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Test methods formetallic blast-cleaning abrasives.

ISO 11126Parts 1 ÷ 8

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Specifications fornon-metallic blast-cleaning abrasives.

ISO 11127Parts 1 ÷ 7

Paints and varnishes – Preparation of steel substrates beforeapplication of paints and related products. Test methods fornon-metallic blast-cleaning abrasives.

ISO 12944Parts 1 ÷ 8

Paint and varnishes. Corrosion protection of steel structures byprotective paint systems.

RAL 840 HR Deutschen Normen Auschuss.

UNI 5745 Rivestimento a caldo di zinco dei tubi di acciaio. Prescrizioni eprove.

UNI 8358 Prodotti vernicianti. Determinazione della durezza dipenetrazione Buchholz

UNI 8785 Prodotti vernicianti. Modalità di preparazione dei provini, diapplicazione dei prodotti vernicianti anticorrosione e divalutazione dei risultati.

UNI 8906 Prodotti vernicianti. Determinazione delle materie volatili e nonvolatili.

UNI 9395 Prodotti vernicianti. Prova di resistenza alla rigatura (metodo allapenna).

UNI 8403 Determinazione dell’idoneità di un ciclo di pitturazioneanticorrosiva su acciaio dopo esposizione all’atmosfera

E 14.07.000.0 Rivestimenti metallici protettivi applicati a caldo. Rivestimenti dizinco ottenuti per immersione in bagno fuso, su prodotti dimateriale ferroso.

European scale of degree of rusting for anticorrosive paints "Stockholm 1961"

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1.2.3 Normative di altre organizzazioni

ASTM A 123 Specification for zinc (hot-dip galvanized) coatings on iron and steelproducts.

ASTM A 153 Specification for zinc coating (hot-dip) on iron and steel hardware.

ASTM A 392 Specification for zinc-coated steel chain-link fence fabric.

ASTM D 521 Test methods for chemical analysis of zinc dust (metallic zinc powder)

ASTMA D 570 Standard test method for water absorption of plastics.

ASTM A 780 Specification for repair of damaged hot-dip galvanized coatings.

ASTM D 823 Method of producing films of uniform thickness of paint, varnish,lacquer and related products on test panels.

ASTM D 1000 Method of testing pressure sensitive adhesive coated tapes used forelectrical insulation.

ASTM D 1141 Specification for substitute ocean water

ASTM D 1200 Test method for viscosity of paints, varnishes and lacquers by Fordviscosity cup.

ASTM D 2092 Practices for preparation of zinc-coated galvanized steel structures forpaint.

ASTM D 2369 Test method for volatile content of coatings

ASTM D 2371 Test method for pigment content of solvent-reducible paints

ASTM D 3359 Method for measuring adhesion by tape test.

ASTM D 4060 Standard test method for abrasion resistance of organic coatings bythe Taber abraser.

ASTM D 4285 Test method for indicating oil or water in compressor air.

ASTM D 4541 Test method for pull-off strength of coatings using portable adhesiontesters.

ASTM D 4940 Test method for conductimetric analysis of water soluble ioniccontamination of blasting abrasives.

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ASTM G 8 Test method for cathodic disbanding of pipeline coatings

ASTM G 53 Recommended practice for operating light – and water – exposureapparatus (fluorescent UV-condensation type) for exposure of non-metallic materials.

API 5L2 Recommended practice for internal coating of line pipe for noncorrosive gas transmission service.

BS 5493 Code of practice for protection of iron and steel structures againstcorrosion

NACE RP0188 Recommended practice for discontinuity (holiday) testing ofprotective coatings.

SSPC-PA 2 Measurement of Dry Coating Thickness with Magnetic Gauges.

SSPC-SP 1 Solvent cleaning.

SSPC-Paint 20 Zinc-Rich Primers (Type I – Inorganic & Type II – Organic)

1.2.4 Leggi e decreti

Ministero della Sanità Decreto Nr. 50 del 16 febbraio 1993

Ministero dell’Interno Circolare Nr. 2838/4112 del 20 maggio 1996

1.2.5 Normative interne

Agip 20004.VAR.PAI.FUN Trattamenti protettivi di strutture metalliche mediantemetallizzazione.

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Foglio 11

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2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI

2.1 Definizioni

Scheda tecnica prodotto: Documento pubblicato dal produttore di pittura nelquale sono riportate le caratteristiche del prodotto, letecniche d’impiego, le istruzioni per l’applicazione eper l’immagazzinamento.

Scheda di sicurezza: Documento pubblicato dal produttore di pittura inconformità a quanto previsto dal Ministero della Sanitàcon DM 50 del 16 febbraio 1993.

Condizioni termo-igrometriche: Le condizioni climatiche che si incontrano e si rilevanonel corso dei lavori di preparazione della superficie e diapplicazione della pittura.

Supporto o Substrato: Superficie solida destinata a ricevere il ciclo di pitturaprevisto.

Dry-spray: Fenomeno che si può verificare durante l’applicazionea spruzzo di una pittura. Particelle secche (pulviscolo)di pittura nebulizzata si depositano su zone da pitturareo già pitturate, ma non ancora essiccate, rendendo lasuperficie rugosa ed opaca, dando origine ad unpossibile difetto di adesione. Tale pulviscolo ha disolito una scarsa adesione.

Stripe–coat: Mano addizionale di pittura applicata su zone didifficile accesso e su saldature, spigoli, bordi, bulloni,dadi, ecc. per assicurare anche su queste zone ilcorretto spessore del film e un’adeguata protezioneanticorrosiva.

Shop-primer: Particolare tipo di pittura, anche detta primer diprefabbricazione, che si applica in strato sottile per laprotezione temporanea dell’acciaio.

Alcuni termini, indicati tra parentesi in questa specifica, sono stati riportati in lingua inglesepoiché così comunemente conosciuti ed utilizzati.

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Foglio 12

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2.2 Abbreviazioni

DFT(Dry Film Thickness)

Spessore secco del rivestimento presente sulla superficiedopo la completa essiccazione del prodotto.

NDFT(Nominal Dry Film Thickness)

Spessore secco nominale specificato per ogni singolamano o per il ciclo di pittura completo.

WFT(Wet Film Thickness)

Spessore bagnato del rivestimento presente sullasuperficie al momento della sua applicazione

N.A. Non Applicabile

ISO International Organization for Standardization

ASTM American Society for Testing and Materials

RAL Definizione dei colori in accordo con la normative RALdel Deutsches Institute für Gütesicherung undKennzeichnung e.V.

SSPC The Society for Protective Coatings

NACE National Association of Corrosion Engineers

BS British Standard

2.3 Ambiente operativo

I componenti rivestiti secondo i requisiti di questa Specifica, durante l'esercizio, potrannotrovarsi in posizioni geografiche ed in condizioni ambientali molto diverse. La scelta del ciclodi pittura, per un determinato progetto, dovrà tenere conto anche di questo aspetto, nonchédella temperatura di esercizio riportata nelle appendici allegate.

Gli ambienti operativi considerati in questa Specifica sono definiti di seguito.

2.3.1 Industriale

Area la cui atmosfera è soggetta a polveri e fumi derivati dalla combustione di carbone,zolfo, azoto, ecc. che provocano reazioni acide con l’acqua piovana o con qualsiasi forma dicondensa. Area la cui atmosfera è contaminata da materiale corrosivo derivantedall’inquinamento prodotto dalle industrie della zona.

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2.3.2 Marino

Area, a terra (Onshore) ed a mare (Offshore), la cui atmosfera è caratterizzata da continuaed alta concentrazione di sali e spruzzi di acqua di mare. In genere l’atmosfera non contienepolvere, ma un’alta concentrazione di cloruri che, a differenza di quella industriale, è alcalina.

2.3.3 Urbano

Area la cui atmosfera è soggetta a polveri e fumi come nel caso dell’ambiente industriale, macon concentrazioni inferiori, le quali tuttavia provocano reazioni acide.

2.3.4 Rurale

Area dove non sono presenti attività industriali ed urbane e la cui atmosfera non è soggetta apolveri e fumi, all’influenza del mare ed a spruzzi salini. L’atmosfera può essere considerata“virtualmente non inquinata”, sebbene può sussistere il rischio di piogge leggermente acide.

2.3.5 Interrato

Qualsiasi struttura o componente a permanente contatto con il suolo, il quale può avereun’alta salinità o acidità.

2.3.6 Immerso

Qualsiasi struttura o componente immerso permanentemente o saltuariamente in acqua dimare o in acqua dolce.

2.4 Definizione del supporto o substrato

I diversi tipi di supporto considerati in questa Specifica sono i seguenti:

1. Acciaio al carbonio di tutti i generi e tipi

2. Acciaio al carbonio shop-primerizzato

3. Acciaio inox e leghe speciali

4. Acciaio zincato a caldo

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2.5 Requisiti funzionali

2.5.1 Criteri per la scelta del ciclo

Sebbene nelle schede allegate siano già indicate a quali zone i cicli possono essere applicati,per la scelta del ciclo di pittura, per un determinato progetto, si dovranno in ogni casoconsiderare i seguenti fattori:

a) esigenze e requisiti del progetto,

b) ambiente operativo,

c) tipo del supporto o substrato,

d) temperatura di esercizio.

2.5.2 Preparazione delle superfici

Il metodo di preparazione della superficie dovrà essere selezionato secondo quanto previstodalla norma ISO 8504-1 ed in conformità a quanto raccomandato dalla norma ISO 12944-4.

In particolare, per la scelta del metodo, si dovranno considerare i seguenti fattori:

a) ambiente operativo cui il rivestimento sarà esposto

b) tipo del supporto

c) ciclo di pittura da applicare

d) condizione delle superfici da trattare

In linea generale tutte le superfici da pitturare dovranno essere pulite sino ad ottenere unasuperficie con caratteristiche conformi ai requisiti dei cicli di pittura allegati.

Prima di qualsiasi preparazione della superficie (sabbiatura, preparazione meccanica, ecc.)ogni traccia di olio, grasso e sostanze untuose dovrà essere rimossa con idonei detergenti inaccordo con la norma SSPC-SP-1. Non dovranno essere usati petrolio, kerosene, nafta oaltri solventi grassi.

A completamento di qualsiasi preparazione della superficie, e comunque primadell’applicazione di qualsiasi mano di pittura, la quantità di sali solubili (cloruri) sulle superficinon dovrà essere superiore a 3 µg/cm² (microgrammi per centimetro quadrato). L’estrazionedei contaminanti dalla superficie dovrà essere eseguita in accordo con la norma ISO 8502-6.

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La determinazione delle quantità di sali solubili dovrà essere eseguita in accordo con lanorma ISO 8502-9 od in alternativa con la norma ISO/DIS 8502-10.

La preparazione della superficie non dovrà essere eseguita su zone umide o che possanodiventare umide prima dell'applicazione della mano di pittura richiesta.

Sulle superfici sabbiate non dovrà essere eseguito alcun tipo di lavaggio con acidi o soluzionidetergenti o solventi. Ciò include anche l’uso di inibitori per prevenire o ritardare laformazione di ruggine.

La preparazione della superficie (sabbiatura o meccanica) dovrà essere estesa per almeno50 mm sulle superfici adiacenti già pitturate.

2.5.3 Preparazione delle superfici in acciaio al carbonio

La preparazione delle superfici in acciaio al carbonio dovrà essere sempre eseguita mediantesabbiatura a secco secondo le indicazioni della norma ISO 8504-2.

Il grado di finitura sarà conforme ai requisiti del ciclo di pittura previsto ed in ogni caso inaccordo con la norma ISO 8501-1.

Il profilo della superficie sabbiata dovrà essere conforme ai requisiti del ciclo di pitturaprevisto e misurato in accordo con la norma ISO 8503.

2.5.3.1 Sabbiatura centrifuga in impianti fissi

Questo metodo di preparazione potrà essere utilizzato per la sabbiatura di lamiere e profilatiin fase di prefabbricazione.

L’Appaltatore dovrà effettuare tutti i controlli richiesti, due volte per ciascun turno di lavoroed eventuali anomalie di funzionamento dell’impianto e difetti di lavorazione dovranno essereprontamente riparati e corretti.

L’abrasivo metallico utilizzato dovrà essere conforme a quanto richiesto al punto 2.5.8 dellapresente specifica.

2.5.3.2 Sabbiatura ad aria compressa a getto libero

L’aria compressa utilizzata per la sabbiatura dovrà essere priva di acqua ed olio. Il controllodella pulizia dell’aria compressa dovrà essere eseguito in accordo con la norma ASTM D-4285.

In nessun caso la temperatura dell’aria compressa dovrà superare i 100°C e la pressioneessere inferiore a 650 kPa, misurata all’ugello.

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2.5.4 Preparazione di superfici in acciaio shop-primerizzato

Dopo la prefabbricazione ed il montaggio si dovrà procedere ad un accurato lavaggio conacqua dolce delle superfici trattate con shop-primer per eliminare possibili formazioni di salidi zinco ed altri contaminanti.Tutte le zone danneggiate, incluso ma non limitato a saldature, tagli e decadimenti, previasabbiatura al grado richiesto dal ciclo di pittura ed indicato in ciascuna delle schede allegate,dovranno essere ripristinate mediante applicazione di primer epossidico.

Le superfici dei singoli componenti saranno quindi trattate e pitturate come riportato nelleschede ciclo allegate.

2.5.5 Preparazione di superfici in acciaio inox e leghe speciali

La preparazione di superfici in acciaio inox e leghe speciali sarà eseguita unicamente quandoè previsto che tali superfici siano rivestite con un ciclo di pittura. In tal caso, sarà eseguita unasabbiatura a secco con il solo scopo di irruvidire la superficie metallica in conformità airequisiti del ciclo di pittura previsto. Il profilo sarà misurato in accordo con la norma ISO8503.

L’abrasivo utilizzato per questa operazione non dovrà essere di tipo metallico.

2.5.6 Preparazione di superfici in acciaio zincato a caldo

Tutte le superfici in acciaio zincate a caldo, prima di ricevere il ciclo di pittura previsto nelleschede allegate, dovranno essere trattate come segue:

• pulizia e sgrassaggio delle superfici in accordo alla norma SSPC-SP-1;

• tutte le irregolarità della zincatura (eccessi di zinco, ecc.) dovranno essere rimosse conutensile meccanico e/o manuale in accordo alla norma ISO 8504-3, ponendo cura di nonrimuovere completamente lo strato di zinco;

• controllo dello spessore della zincatura a caldo in accordo alla norma ASTM A 123 oASTM A 153. Tutti i punti in difetto di spessore dovranno essere ripristinati in accordoalla norma ASTM A 780;

• le superfici dovranno essere irruvidite mediante leggera sabbiatura a secco in accordo allanorma ASTM D 2092 od, in alternativa, con altro metodo riportato nella norma ASTMD 2092 approvato dal Committente.

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2.5.7 Preparazione meccanica

Per superfici limitate, e dopo approvazione del Committente, si potrà eseguire la pulizia conutensili meccanici (dischi abrasivi, pistola ad aghi o “skotch-brite”), in accordo con la normaISO 8504-3. Il grado di finitura dovrà essere sempre conforme alla norma ISO 8501-1 St3.

2.5.8 Abrasivi

Qualsiasi tipo di abrasivo utilizzato per la sabbiatura dovrà essere asciutto, pulito e privo disali solubili. La conduttività, misurata in accordo con la norma ASTM D-4940, non dovràessere superiore a 150 µS/cm (microSiemens per centimetro) ed il contenuto di cloruriinferiore a 25 ppm.

Gli abrasivi non metallici dovranno soddisfare i requisiti delle norme ISO 11126 Part 1÷8,applicabile al tipo di abrasivo che si intende utilizzare. Eventuali prove e controlli dovrannoessere eseguiti in accordo con le norme ISO 11127 Part 1 ÷ 7.

Gli abrasivi metallici dovranno soddisfare i requisiti delle norme ISO 11124 Part 1 ÷ 4,applicabile al tipo di abrasivo che si intende utilizzare. Eventuali prove e controlli dovrannoessere eseguiti in accordo con le norme ISO 11125 Part 1 ÷ 7.

Il tipo e la granulometria dell’abrasivo dovranno essere selezionati in modo tale da garantirel’ottenimento del profilo e della rugosità del supporto richiesto.

In nessun caso sarà consentito l’uso di abrasivo siliceo.

2.5.9 Imperfezioni superficiali del supporto

In fase di progettazione e costruzione dei componenti metallici si dovranno tenere in debitaconsiderazione i criteri di base riportati nella norma ISO 12944-3.

Dovranno essere considerate imperfezioni, e quindi da eliminare prima della preparazionedella superficie, pallini, gocce e spruzzi di saldatura, soffiature e pori nelle saldature, difetti dilaminazione, bave taglienti, spigoli vivi, tagli di fiamma, incisioni, punte e frammenti o altrioggetti estranei non eliminati in fase di costruzione. Scoria di saldatura e residui di flussodovranno essere anch’essi considerati imperfezioni e quindi da rimuovere prima dellapreparazione della superficie.

Tutte le imperfezioni superficiali del supporto rilevate prima o durante la preparazione dellasuperficie dovranno essere rimosse con idonei attrezzi meccanici in conformità con quantoprevisto dai seguenti gradi di finitura:

• P3 della norma ISO/DIS 8501-3.2: per le strutture destinate ad operare in ambiente

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immerso (in modo continuo o saltuario).Per le stesse strutture non saranno ammesse saldature a tratti e discontinue.

• P2 della norma ISO/DIS 8501-3.2: per le strutture destinate ad operare in ambientemarino ed industriale.Per le stesse strutture non saranno ammesse saldature a tratti e discontinue.

• P1 della norma ISO/DIS 8501-3.2: per le strutture destinate ad operare negli altriambienti.

Le eventuali imperfezioni e difetti rilevati dopo la preparazione della superficie, dovrannoessere rimossi e la superficie ripreparata come originariamente previsto.

2.5.10 Applicazione della pittura

Prima dell’applicazione di ogni mano di pittura, tutte le superfici dovranno esserecompletamente asciutte e prive di ruggine, grasso, olio, sporcizia, sali solubili e di qualsiasialtro materiale estraneo. Saranno seguite le raccomandazioni riportate nelle schede tecnichedi ciascun prodotto del Produttore di pittura con particolare attenzione ai seguenti aspetti:

• potranno essere usati unicamente i diluenti specificati e le relative istruzioni per ladiluizione,

• tutte le pitture dovranno essere mescolate per un periodo sufficiente a garantire la perfettamiscelazione del pigmento e del veicolo e, per i prodotti bi-componenti, della base con ilcatalizzatore,

• per ogni singola mano si dovranno rispettare i tempi minimi e massimi di ricopertura,

• durante l’essiccazione, così come durante l’applicazione, si dovranno seguireminuziosamente le istruzioni relative alla ventilazione degli spazi chiusi,

• apparecchiature per l'applicazione.

2.5.10.1 Applicazione a spruzzo

Dovranno essere impiegate le apparecchiature ed i relativi componenti raccomandati dalproduttore di pittura.

Prima dell’applicazione a spruzzo di ciascuna mano del ciclo, tutte le zone come: angoli,spigoli, saldature, bulloni, dadi, quelle di difficile accesso, ecc. dovranno essere ritoccate apennello (stripe-coated) per assicurare che su queste zone sia applicato almeno lo spessoresecco minimo specificato.

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2.5.10.2 Applicazione a pennello

L’applicazione a pennello potrà essere eseguita solo nei seguenti casi:

• quando le zone non sono raggiungibili con lo spruzzo;

• per l’applicazione di “stripe-coat”;

• nel caso in cui l’applicazione a spruzzo possa danneggiare impianti o persone nell’area dilavoro.

• quando occorre eseguire ritocchi o riparazioni di piccole zone danneggiate;

2.5.10.3 Applicazione a rullo

L’uso del rullo non sarà consentito per l’applicazione di zincanti e per la prima mano delciclo. Potrà essere impiegato, previa specifica approvazione del Committente, unicamenteper applicazione di finiture e smalti con spessori non superiori a 40/50 µm.

2.5.10.4 Spessori del film bagnato (WFT - Wet Film Thickness) e secco (DFT - Dry Film Thickness)

Lo spessore di ciascuna mano di pittura indicato nelle schede allegate dei cicli di pittura, sidovrà intendere come spessore nominale del film secco (NDFT).

Sia la calibrazione degli strumenti che il metodo per il controllo degli spessori del film secco(DFT) dovranno essere eseguiti in accordo con la norma SSPC-PA 2.

2.5.11 Condizioni ambientali durante i lavori di pitturazione

La preparazione della superficie non dovrà essere eseguita quando la temperatura delsupporto è inferiore di 3°C rispetto al punto di rugiada e quando l’umidità relativa èsuperiore all’85%.

Non si dovrà applicare nessuna mano di pittura quando la temperatura del supporto èinferiore di 3°C rispetto al punto di rugiada, quando l’umidità relativa è superiore all’85%,quando la temperatura dell’aria è inferiore a 10°C, fatta eccezione per i prodotti previsti perapplicazioni a temperature inferiori.

In linea di massima non si dovrà applicare alcuna mano di pittura su una superficie la cuitemperatura superi i 50°C al momento dell’applicazione e comunque in accordo con lascheda tecnica del prodotto.

I controlli delle condizioni ambientali dovranno essere effettuati in accordo con la norma ISO8502-4.

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2.5.12 Precauzioni e limitazioni

Non si dovrà applicare alcuna mano di pittura su superfici esterne, quando si prevede unpossibile cambiamento delle condizioni atmosferiche, entro le due ore successivedall’applicazione.

Sarà cura dell’Appaltatore fornire tutte le necessarie protezioni contro gli agenti atmosferici equalsiasi altra attrezzatura per assicurare che i lavori di pitturazione siano eseguiti in accordocon i requisiti di questa specifica e con il programma di produzione concordato con ilCommittente.

2.5.13 Riparazioni dei difetti

L’Appaltatore dovrà ripristinare tutti i difetti ed i danneggiamenti al rivestimento cheavverranno sia nel corso della costruzione sia al completamento della stessa.

I prodotti impiegati per la riparazione di difetti e danneggiamenti dovranno provenire dallostesso Fornitore di pittura che ha fornito il ciclo originale.

Per ogni riparazione dovranno essere seguite le indicazioni fornite nella scheda tecnica delproduttore. In assenza o a maggior chiarimento di esse si seguiranno i criteri di seguitoriportati.

Tutti i danni occorsi a mani precedenti dovranno essere riparati prima dell’applicazione dellamano successiva e prima dell’accettazione da parte del Committente.

Le superfici trattate con primer di zinco inorganico non potranno essere ritoccate con lostesso prodotto, ma con altro primer consigliato dal Fornitore e approvato dal Committente.

2.5.13.1 Spessore inadeguato del film di pittura

Tutte le zone con uno spessore di pittura inferiore a quanto specificato, dovranno esserepulite e se necessario carteggiate e si dovranno applicare una o più mani di pittura fino alraggiungimento dello spessore richiesto. Queste mani non dovranno essere visibili sulla manofinale e sulle zone adiacenti.

2.5.13.2 Superfici contaminate

Le superfici pitturate contaminate da grasso, olio, unto o da qualsiasi altro materialeestraneo, dovranno essere pulite e sgrassate in accordo con la norma SSPC-SP 1.

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2.5.13.3 Danni al film di pittura senza esposizione della superficie metallica

La zona interessata dal danneggiamento dovrà essere pulita mediante carteggiatura odiscatura meccanica. Il trattamento dovrà estere esteso per almeno 50 mm sulle superficiadiacenti non danneggiate in modo da garantire la continuità del film. Sulla zona trattatadovrà essere applicato il ciclo completo di pittura previsto.

2.5.13.4 Danni al film di pittura con esposizione della superficie metallica

La zona danneggiata dovrà essere preparata e pitturata come originariamente previsto. Lapreparazione dovrà essere estesa per almeno 50 mm sulla zona adiacente ed i bordidovranno essere opportunamente levigati e smussati.

2.5.14 Pitture e materiali di rivestimento in genere

Tutte le pitture e qualsiasi altro materiale di rivestimento saranno prodotti commerciali di altolivello qualitativo, di tipo approvato dal Committente ed in accordo con le schede cicliallegate e la codifica colori del Committente.

Ogni tipo di pittura che costituisce un ciclo dovrà essere prodotto dallo stesso colorificio.Nel caso in cui il ciclo di pittura sia applicato su uno shop-primer, questo potrà provenire daFornitore diverso. Il Fornitore del ciclo di pittura dovrà comunque garantire la totalecompatibilità dei suoi prodotti applicati sullo shop-primer di altro Fornitore.

Le pitture ed i relativi diluenti dovranno essere forniti da primario colorificio selezionato fraquelli accreditati presso il Committente.

2.5.15 Zincatura a caldo

La zincatura a caldo dovrà essere eseguita in accordo con la norma ASTM A 123 e ASTMA 153. La resa in zinco sarà di 850 g/m² e comunque nessun elemento dovrà ricevere menodi 700 g/m², salvo che non sia diversamente specificato nelle appendici allegate.Tutti i grigliati, scalini e corrimano, dovranno essere zincati per immersione dopo avercompletato tutte le operazioni di taglio, lavorazione o saldatura.Gli elementi zincati, che saranno saldati permanentemente alla struttura, dovranno esserefissati dopo aver rivestito con il primer gli elementi di sostegno, ma prima dell'applicazionedelle mani successive. Le superfici danneggiate dalle operazioni di saldatura dovranno essereripristinate mediante sabbiatura conforme alla norma ISO 8501-1, Sa 2½ ed applicazione diuna mano di zinco inorganico.I grigliati metallici, purché non sia previsto l’impiego di quelli in materiale composito,dovranno essere zincati a caldo secondo la norma ASTM A 392.

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Tutte le superfici zincate a caldo dovranno essere rivestite in accordo con quanto previstonelle schede e/o appendici allegate.

2.5.16 Metallizzazione

Tutti i componenti, o parte di essi, per i quali è prevista la metallizzazione, dovranno esseretrattati in accordo con la specifica ENI/AGIP 20004.VAR.PAI.FUN.

2.6 Sicurezza ed Ergonomia

Tutti i lavori dovranno essere eseguiti dall'Appaltatore nel pieno rispetto dei regolamenticoncernenti la sicurezza e la salute sul lavoro vigenti nei cantieri ed in particolare:

• la miscelazione e la manipolazione delle pitture dovrà essere eseguita in luoghi ventilati elontani da zone pericolose,

• gli abrasivi per le operazioni di sabbiatura dovranno essere selezionati tra materiali nonnocivi per la salute degli operatori.

I locali adibiti al magazzinaggio delle pitture dovranno essere opportunamente aerati ed inregola con le vigenti disposizioni di legge in materia di sicurezza e antincendio.Tutte le pitture, solventi, fluidificanti, catalizzatori, ecc. dovranno riportare sulle confezioni e/oallegare le relative schede di sicurezza secondo quanto previsto dal Decreto del Ministerodella Sanità No. 50 del 16 Febbraio 1993 o la normativa vigente se fuori dall’Italia.

2.6.1 Ponteggiature, Impalcature, Accessibilità

Qualsiasi ponteggiatura mobile, impalcatura fissa e piattaforma aerea dovrà ottemperare allenormative antinfortunistiche in vigore.

Le impalcature fisse dovranno inoltre essere realizzate in maniera tale da permettere un facile,sicuro e corretto accesso a tutte le superfici sia degli operatori sia degli ispettori incaricati deicontrolli e dei collaudi.Nella costruzione delle impalcature si dovrà evitare che tubi, tavole, gaffe e qualsiasi altrooggetto, vadano a toccare e/o a coprire parti di superfici da trattare e pitturare e/o impedirel’esecuzione delle lavorazioni.

2.6.2 Ventilazione

Quando la pitturazione avviene in ambienti chiusi, si dovrà predisporre un’idonea ventilazionedel locale. La ventilazione avrà lo scopo di garantire sia la corretta essiccazione del film di

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pittura applicato sia di mantenere la concentrazione dei vapori di solvente al di sotto del 10%del limite inferiore di esplosività (LEL Lower Explosion Limit).

2.7 Requisiti funzionali non ripetitivi

L’Appaltatore nell'eventualità sussistano condizioni di cantiere, procedure particolari e/o altreesigenze di progetto, potrà primerizzare le lamiere ed i profilati prima della prefabbricazionein accordo con quanto di seguito indicato:

a) Pulizia delle superfici dei particolari (lamiere, tubi, travi, profili, ecc.) mediantegranigliatura in accordo con la norma ISO 8504-2 fino al raggiungimento del grado dipulizia Sa3 della norma ISO 8501-1.

b) Applicazione di una mano di primer di prefabbricazione (shop-primer) del tipo etil-silicatodi zinco inorganico con spessore secco (DFT) compreso tra 18 e 20 microns.Lo shop-primer ed il relativo spessore dovrà essere conforme a quanto richiesto danormative e procedure di taglio e saldatura ed approvato dagli organismi competenti.

La procedura sopraindicata potrà essere eseguita unicamente in impianti automatici sia per lagranigliatura, che per l’applicazione dello shop-primer.

2.8 Requisiti di Gestione e Garanzia della Qualità

I requisiti addizionali di Gestione e/o Garanzia della Qualità sono contenuti nella specificagestionale applicabile allegata alla richiesta di offerta.

2.9 Requisiti addizionali di verifica

2.9.1 Assistenza del Fornitore di pittura

Il Fornitore di pittura dovrà dare assistenza ai lavori, in particolare, per quanto riguarda lestrutture, le apparecchiature ed i particolari elencati nelle Appendici e negli Allegati

• dovrà esaminare e certificare la corretta preparazione della superficie dei singolicomponenti;

• dovrà supervisionare e certificare la corretta applicazione delle pitture.

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2.9.2 Certificazione del personale

Il Fornitore di pittura congiuntamente all’Appaltatore nomineranno un supervisore di tutte lelavorazioni, gradito dal Committente.

Il personale incaricato di effettuare i controlli, le ispezioni ed i collaudi dovrà essereindividualmente certificato e qualificato da ente o organismo competente (NACEInternational o FROSIO).

2.9.3 Ricevimento dei materiali di rivestimento

La pittura ed i solventi dovranno essere forniti nei contenitori originali ermeticamente chiusi econ le schede tecniche del produttore di pittura.L'Appaltatore dovrà assicurare che i prodotti da lui acquistati siano conformi ai requisitispecificati nelle schede allegate.L'Appaltatore dovrà conservare i documenti tecnici ed amministrativi relativi all'acquisto, cheha prodotto esso stesso od il Fornitore, per almeno 3 anni.I contenitori dovranno essere provvisti di documenti o iscrizioni di identificazione indicantichiaramente il loro contenuto e la data di scadenza.I contenitori dovranno essere conservati in un magazzino chiuso e ben ventilato, rispettandole temperature minime e massime di stoccaggio raccomandate dal produttore, ed in accordoa quanto previsto dalla norma ISO 12944-7 (4.2).

2.9.4 Controllo del processo di produzione

L'Appaltatore dovrà essere organizzato per espletare le seguenti attività:

• elaborazione di procedure operative scritte che definiscano le modalità di esecuzione dellesingole operazioni, l'utilizzo di adatte apparecchiature, un idoneo ambiente di lavoro, e laconformità di tutte le fasi di lavorazione con le norme e gli standards di riferimento e con irequisiti del Committente;

• monitoraggio e controllo di determinate caratteristiche di ciascuna fase del processoproduttivo.

2.9.5 Prove, controlli e collaudi

Prima dell’inizio delle lavorazioni si dovrà tenere una riunione fra i rappresentanti di tutte leparti (Committente, Appaltatore, Fornitore di pittura ed eventuali Subappaltatori) perdefinire e concordare le procedure di produzione, la tempistica di tutti i collaudi e controlli, lamodulistica per la verbalizzazione e quant’altro ritenuto necessario e richiesto per la corretta

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esecuzione del lavoro.Tale riunione sarà inoltre necessaria, per accertare che tutto il personale addetto siaqualificato e conosca nel dettaglio i requisiti previsti per l’esecuzione del lavoro.

2.9.5.1 Collaudi preliminari

All'arrivo di un lotto di pittura, l'Appaltatore dovrà espletare le seguenti verifiche:

• controllo dell'integrità dei contenitori;

• verifica della data di scadenza delle pitture;

• verifica della corrispondenza dei documenti di trasporto delle pitture e l'identificazione deicontenitori.

2.9.5.2 Collaudi in corso d'opera

L'Appaltatore dovrà eseguire nel corso delle lavorazioni tutti i controlli ed i collaudi riportatinella Tabella 1 e tutti i valori riscontrati dovranno essere riportati su un apposito modulo.

L’Appaltatore dovrà approntare delle piastre campione, di materiale e tipo di supportouguale a quello del componente da rivestire, di dimensioni 500x600x5 mm, che dovrannoessere trattate contemporaneamente ad ogni componente stesso, con analoga preparazionedella superficie e identica sequenza di applicazione del ciclo di pittura (seguendo il metododenominato “a scaletta”). Tali piastre saranno utilizzate per eseguire tutti i necessari controllidistruttivi.

2.9.5.3 Collaudo finale

Al completamento dell’applicazione del ciclo di pittura e della reticolazione del film,l’Appaltatore dovrà eseguire tutti i controlli ed i collaudi riportati nella Tabella 2.

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Tabella 1 – Collaudi in corso d’opera

Tipo di Collaudo Frequenza Metodo Criteri di Accettazione

Condizioni ambientali Inizio, metà, fine di ciascun turnodi lavoro ed al variare dellecondizioni stesse.

Rilevamento della temperatura dell’aria, delsupporto e dell’umidità relativa.

ISO 8502-4 per il calcolo della probabilità dicondensa.

Temperatura del supporto superiore di 3°Crispetto al punto di rugiada e non superiore a50°C.

Umidità relativa inferiore all’85%.

Temperatura dell’aria superiore a 10°C (fattaeccezione per i prodotti applicabili a temperatureinferiori)

Imperfezionisuperficiali delsupporto

100% della superficie Visivo in accordo con la norma ISO/DIS8501-3.2

Conforme al grado di finitura richiesto dalleappendici allegate.

Preparazione dellasuperficie

100% della superficie Visivo in accordo con la norma ISO 8501–1 Conforme al grado di finitura richiesto nellascheda di ciascun ciclo di pittura.

Polverosità In numero stabilito in accordocon il Committente

In accordo con la norma ISO 8502-3 Conforme alla Classe 1

Rugosità dellasuperficie

In numero stabilito in accordocon il Committente

In accordo con le norme ISO 8503-1 e ISO8503-2 (comparatore) o ISO 8503-4 (stylus)

Conforme al valore richiesto nella scheda diciascun ciclo di pittura.

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Tabella 1 – Collaudi in corso d’opera (continua)

Tipo di Collaudo Frequenza Metodo Criteri di Accettazione

Contaminanti e salisolubili

In numero stabilito in accordocon il Committente

In accordo con le norme ISO 8502-6 e ISO8502-9 o ISO 8502-10

Sali solubili (cloruri) inferiori a 3µg/cm²

Asportazione delflusso di saldatura

Su richiesta del Committente Utilizzo di acqua distillata o demineralizzata ecartina al tornasole

pH neutro (6,5 ÷ 7,5).

Viscosità dellepitture

Su richiesta del Committente In accordo con la norma UNI EN 535 oASTM D 1200

Valori dichiarati dal produttore con tolleranza nonsuperiore a ±5%.

Film bagnato dipittura (WFT)

Sistematico durantel’applicazione

Strumento “a pettine “ o “a rotelle” Valori dichiarati dal produttore, in base allospessore del film secco riportato nella scheda delciclo di pittura.

Film secco di pittura(DFT)

Ciascuna mano del ciclo, adessiccazione avvenuta e primadella applicazione della manosuccessiva

In accordo con la norma SSPC-PA2 In accordo con la norma SSPC-PA2 in base alvalore riportato nella scheda di ciascun ciclo dipittura.

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Tabella 2 – Collaudi finali

Tipo di Collaudo Frequenza Metodo Criteri di Accettazione Note

Spessore finale delrivestimento

Ad essiccazione avvenuta. In accordo con la norma SSPC-PA2

In accordo con la norma SSPC-PA2 in base alvalore richiesto dalle appendici allegate.

Porosità per spessori (DFT)<200µm

In numero stabilito in accordo conil Committente

Provini di vetro di dimensioni25x75x0,8 mm da pitturarecontemporaneamente alcomponente

Osservando in controluce i provini pitturati nonsi dovranno rilevare più di 3 pori per cm².

Porosità per spessori(DFT) >200µm

In numero stabilito in accordo conil Committente

Misurazione con porosimetro inaccordo con la norma NACERP0188.

Assenza di scariche elettriche tra elettrodo emetallo, evidenziata da segnalatore.

Adesione Ad essiccazione del cicloavvenuta.

In accordo con la normaASTM – D 3359

Solo per le condotte: in accordo conla norma API 5L2

Classificazione 5. Da eseguirsi sullepiastre campione.

Adesione delrivestimento

Ad essiccazione del cicloavvenuta.

In accordo con la normaASTM – D 4541

Valore minimo: 5 MPa Da eseguirsi sullepiastre campione

Controllo Visivo 100% della superficie Visivo Assenza di colature, sostanze estranee,“buccia d’arancia”, screpolature, blistering,zone ossidate, difetti e danneggiamenti.

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2.9.6 Garanzie ed accettazione definitiva

L'accettazione definitiva del rivestimento avviene dopo esame visivo eseguito dopo un (1)anno. In tale senso dovrà essere data garanzia dall'Appaltatore, congiunta a quella delFornitore.

Il criterio di accettabilità è che non dovranno essere rilevate formazioni di ruggine ecorrosione, deterioramenti ed anomalie di alcun genere del rivestimento del componenteimputabili a difetti del rivestimento stesso e/o alla sua applicazione. Ogni sfogliatura e/odistacco, per piccolo che possa essere, equivale ad una degradazione.Non sarà accettato alcun tipo di degrado. A tal fine sarà eseguita una visita congiunta traCommittente, Appaltatore e Fornitore per costatare l’eventuale presenza di difetti edanomalie.L'Appaltatore dovrà, nel tempo più breve possibile, provvedere alle riparazioni dei difetti edanomalie rilevate.

2.10 Documentazione

2.10.1 Documenti da produrre all'inizio dei lavori

Prima dell'inizio delle attività l'Appaltatore dovrà sottoporre al Committente i seguentidocumenti:

• procedure di lavoro;

• piano e programma delle attività di preparazione delle superfici e di applicazione diciascuna mano del ciclo di pittura;

• caratteristiche ed ubicazione del luogo di stoccaggio delle pitture;

• piano dei controlli da eseguire prima, durante ed alla fine delle operazioni;

• tipologia di ciascun tipo di pittura che si intende utilizzare.

2.10.2 Documenti da produrre nel corso dei lavori

Durante l'esecuzione delle lavorazioni l'Appaltatore dovrà tenere aggiornato un diario deilavori, reso disponibile al Committente in qualsiasi momento, nonché i verbali ed i rapportirichiesti al punto 2.9 e dalle relative tabelle e lo stato di avanzamento dei lavori.

Dovranno essere inoltre sempre disponibili le schede tecniche e le schede di sicurezza di

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Foglio 30

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ciascun prodotto utilizzato.

2.10.3 Documenti da produrre alla fine dei lavori

Alla fine dei lavori l'Appaltatore dovrà preparare un rapporto finale contenente:

• caratteristiche delle preparazioni delle superfici;

• denominazione commerciale e caratteristiche di ciascuna pittura applicata;

• certificati di qualità delle pitture suddivisi per lotto di fabbricazione;

• sequenza delle mani di pittura applicate per ciascun componente e ciclo;

• condizioni atmosferiche e termo-igrometriche;

• controlli effettuati e risultati, includendo quelli finali di accettazione;

• eventuali riparazioni ed azione correttive eseguite.

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Foglio 31

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3. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

3.1 Allegati ed appendici

3.1.1 Appendici

• Appendice “A” - Rivestimenti per strutture a mare (Offshore) e moduli alloggi a mare(Offshore) ed a terra (Onshore)

• Appendice “B” - Rivestimenti per impianti di produzione

• Appendice “C” - Rivestimenti per componenti elettrici e strumentazione

• Appendice “D” - Rivestimenti per macchine e packages

• Appendice “E” - Requisiti di caratterizzazione e di pre-qualifica delle pitture e deirelativi cicli di pittura.

3.1.2 Allegati

Schede cicli di pittura

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “A” - Foglio 1

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APPENDICE “A”

RIVESTIMENTI PERSTRUTTURE A MARE (OFFSHORE)

EMODULI ALLOGGI A MARE (OFFSHORE) ED A TERRA

(ONSHORE)

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INDICE

1. INTRODUZIONE

2. DEFINIZIONE DELLE ZONE

2.1 Zona interrata

2.2 Zona immersa

2.3 Splash-zone

2.4 Zone emerse

3. REQUISITI PER SINGOLE ZONE E RELATIVE SCHEDE CICLI DIPITTURA APPLICABILI

4. DESCRIZIONE ELEMENTI DA PITTURARE

4.1 Sottostruttura (Jacket)

4.2 Ponti e passerelle

4.3 Tubazioni

4.4 Canali di cavi elettrici

4.5 Interni degli alloggi

4.6 Eliporti

4.7 Pareti taglia fuoco

5. SCELTA DEI COLORI

5.1 Colori di identificazione delle tubazioni

5.2 Colori decorativi per piattaforme a mare (Offshore)

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “A” - Foglio 3

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1. INTRODUZIONE

Questa Appendice della specifica definisce i cicli di pittura che possono essere applicatialle diverse zone di strutture a mare (Offshore) ed ai Moduli Alloggi sia a mare(Offshore) che a terra (Onshore).

Le diverse zone sono elencate nelle tabelle del punto 2. In funzione del tipo di supportoe della temperatura di esercizio prevista, ogni zona è codificata con una sigla formata dauna lettera ed uno o due numeri; tale sigla è chiamata “Codice Zona” e sarà riportata inciascuna delle schede ciclo che formano gli Allegati.Nell’ultima colonna delle tabelle, sono riportati i cicli di pittura selezionabili ed applicabiliper la specifica zona, mentre nella penultima, sono indicati i requisiti del grado di finiturarelativi alla rimozione delle imperfezioni superficiali previsti per la determinata zona.

Nei punti successivi sono riportati sia i requisiti per la scelta dei colori decorativi dellestrutture in genere, che quelli per l’identificazione delle tubazioni.

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2. DEFINIZIONE DELLE ZONE

2.1 Zona interrata

Comprende le superfici metalliche infisse nel suolo e quelle a contatto con il fango.

2.2 Zona immersa

Questa zona è compresa dal fondo del mare al livello inferiore della splash-zone.

2.3 Splash-zone

Questa zona è compresa tra più di 4 m dal livello medio delle più alte maree e meno 3m dal livello medio delle più basse maree.

2.4 Zone emerse

Questa zona è situata al di sopra del livello superiore della splash-zone.

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “A” - Foglio 5

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3. REQUISITI PER SINGOLE ZONE E RELATIVE SCHEDE CICLI DI PITTURA APPLICABILI

DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO SUPPORTO TEMP.ESERCIZIO

CODICEZONA

GRADO DI FINITURAIMPERF. SUPERFICIALI

CICLIAPPLICABILI

Splash-zone Acciaio al carbonio N.A. A.1 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 001 002 003

004

Vie di fuga e zone di lavoro Lamiere mandorlate N.A. A.2.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 005

antisdrucciolo Lamiere lisce A.2.2 001 002 003

Superfici esterne delle sovrastrutture,zone sovrastanti splash-zone e degli

Acciaio al carbonio fino a 110°C A.3.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

equipaggiamenti diversi di zone emerse. da 110° a 400°C A.3.2 009

Eliporti Acciaio al carbonio N.A. A.4 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 001 002 003

Esterni di moduli alloggi Acciaio al carbonio N.A. A.5 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Pareti esterne di moduli alloggi adiacenti almodulo di processo ed altri moduli ingenere (protezione antincendio)

Acciaio al carbonio N.A A.6 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 013

Superfici metalliche interne alloggiclimatizzati

Acciaio al carbonio invista

N.A. A.7.1 P1 - ISO/DIS 8501-3.2 014

Acciaio al carbonionon in vista

A.7.2 015

Pannelli in acciaio zincato, ringhiere, ecc. Acciaio zincato N.A. A.8 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 011 012

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DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO SUPPORTO TEMP.ESERCIZIO

CODICEZONA

GRADO DI FINITURAIMPERF. SUPERFICIALI

CICLIAPPLICABILI

Tubazioni e tubazioni antincendio Acciaio inox eCupro-nickel

N.A. A.9 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 011 012

Superfici interne di unità di trattamentogas

Acciaio al carbonio N.A. A.10 P1 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017 018

Interno di recipienti contenenti acqua dimare o decantazione ed interno vaschefango

Acciaio al carbonio N.A. A.11 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017 018

Interno dei recipienti contenenti acquapotabile

Acciaio al carbonio N.A. A.12 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017 018

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “A” - Foglio 7

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4. DESCRIZIONE ELEMENTI DA PITTURARE

4.1 Sottostruttura (Jacket)

Dovranno essere pitturate tutte le superfici esterne, dal limite inferiore della splash-zonefino al collegamento con la piattaforma.

4.2 Ponti e passerelle

Dovranno essere trattate tutte le superfici metalliche di ponti e passerelle sia in acciaioche zincate escludendo leghe metalliche resistenti alla corrosione (monel, inox, ecc.)

4.3 Tubazioni

Tutte le tubazioni in acciaio, le valvole, le flangie, i raccordi ed i supporti dei tubidovranno essere pitturati, fatta eccezione di quelli zincati.Dopo la preparazione della superficie prevista, su tutte le superfici delle valvole dovràessere applicata, prima dell'assemblaggio, una mano, a 75 micron, di primer ricco dizinco (inorganico od organico).

Le zone di tenuta dovranno essere protette dai danni che possono essere provocati siadalla preparazione della superficie sia dall'applicazione della pittura.

4.4 Canali di cavi elettrici

Tutte le superfici dei canali dei cavi elettrici, fatta eccezione delle superfici zincate,saranno preparate e pitturate come previsto.

4.5 Interni degli alloggi

Alloggiamenti non climatizzati saranno trattati con un ciclo di pittura completo.

4.6 Eliporti

Gli eliporti saranno rivestiti con pavimentazione di tipo a limitata propagazione di fiammaed antisdrucciolo come da ciclo di pittura riportato nelle schede allegate.

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “A” - Foglio 8

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4.7 Pareti taglia fuoco

Per componenti dei moduli alloggi da installare a mare (Offshore), i prodotti da usaresulle pareti taglia fuoco, dovranno essere approvati dal Registro di Classifica o da altroorganismo competente.

Per componenti dei moduli alloggi da installare a terra (Onshore) in Italia, i prodotti dausare sulle pareti taglia fuoco, dovranno essere approvati dal Ministero degli Interni(V.V.F.F.).

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “A” - Foglio 9

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5. SCELTA DEI COLORI

I cicli di pittura dovranno essere scelti secondo quanto indicato nei documenti diprogetto e nelle schede allegate.

Il colore dei rivestimenti, relativo alle sole mani di finitura, dovrà consentirel'identificazione della tubazione o del componente rivestito, oppure dovrà soddisfarerequisiti estetici e di omogeneità. A tale scopo si adotteranno i criteri contenuti nelseguito di questa Appendice.

Per la definizione del colore si fa riferimento alla norma RAL 840 HR DeutschenNormen Auschuss.

Tutte le strutture, aventi un’altezza uguale o superiore a 45 m sul livello del mare,dovranno avere il terzo superiore colorato con bande arancio e bianco.

5.1 Colori di identificazione delle tubazioni

L’identificazione del fluido trasportato all’interno di ciascuna tubazione avverrà tramitecombinazione di un colore di base ed un colore di codificazione in accordo a quantoriportato nella Tabella A-1.

L’applicazione delle bande colorate (a mezzo pittura o nastri colorati) compatibili con lepitture sottostanti, per l'identificazione delle tubazioni, dovranno essere eseguite inaccordo al seguente metodo:

COLORE DI BASE

120 mm 50 mm 120 mm

COLORE DI CODIFICAZIONE COLORE DECORATIVO

Le sopra menzionate bande saranno applicate nelle posizioni dove il riconoscimento deltipo di fluido è più importante (per esempio sui tubi attorno agli impianti, ai macchinari, ein vicinanza delle valvole).

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Appendice “A” - Foglio 10

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Tabella A-1 - Colori di identificazione per tubazioni

FLUIDO COLORE BASE COLORECODIFICAZIONE

Schiumogeno Rosso 3020 Verde 6024

Vuoto Blu 5017 Bianco

Metano e gas naturale. Non trattato Giallo 1023 -

GPL propano e butano Giallo 1023 Verde 6024

Benzina e benzina super Giallo 1023 Azzurro 5012

Benzina avio e combust. Aviazione Giallo 1023 Azzurro 5012

Gasolina Giallo 1023 Rosso 3020

Petrolio Giallo 1023 Bianco 9010

Linee di depress. O.B.D. Arancio 2004 Blu 5017

Petrolio agricolo Giallo 1023 Nocciola 1011

Gasolio e gasolio agricolo Giallo 1023 Nocciola 1011

Diesel, diesel agricolo e marina Giallo 1023 Nocciola 1011

Olio grezzo Bruno 8016 Giallo 1023

Olio combustibile Bruno 8016 -

Bitume Nero 9005 -

Acido solforico Viola 4005 Rosso 3020

Soluz. basiche glicole inib. e ipocl. Viola 4005 Verde 6024

Gas combustibile trattato Arancio 2004 Verde 6024

Drenaggi e fognature Arancio 2004 Nero 9005

Aria strumenti e servizi Blu 5017 Rosso 3020

Gas inerte Blu 5017 Giallo 1023

Vapore Rosso 3020 -

Acqua potabile Verde 6024 Arancio 2004

Acqua calda condensa per caldaia Verde 6024 Rosso 3020

Acqua di mare Verde 6024 Nero 9005

Acqua di raffreddamento Verde 6024 Alluminio 9006

Acqua prodotta Verde 6024 Giallo 1023

Gas con H2S Giallo 1023 Nero 9005

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Appendice “A” - Foglio 11

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5.2 Colori decorativi per piattaforme a mare (Offshore)

La Tabella A-2 definisce i colori finali delle superfici di strutture, apparecchiature emacchine industriali facenti parte o installati su piattaforma a mare (Offshore).

Tabella A-2 – Colori decorativi per piattaforma a mare (Offshore)

APPLICAZIONE COLORE RAL

Strutture, scale, passerelle, ecc. Arancio cromo 2004

Insegna piattaforma Giallo (catarifrangente)Nero (nome)

10169005

Gru Arancio cromo 2004

Candela di sfiato Arancio cromo 2004

Esterno modulo alloggi Bianco 9010

Tubazioni per fluidi (escluso antincendio) Grigio chiaro 7035

Volantini e organi di manovra valvole Nero 9005

Vie di fuga Nero 9005

Tubazioni e mezzi antincendio Rosso segnale 3002

Modulo di processo (struttura) Arancio cromo 2004

Tubazioni porta cavi, contenitore e cassettame per impiantiantideflagranti, passerelle porta cavi

Azzurro 5012

Recipienti fissi, scambiatori, torri e colonne turbine, turbocompressori, pompe, motori a combustione interna ecc. eloro basamenti

Grigio chiaro 7035

Macchine utensili e basamenti macchine Verde chiaro 6011

Macchine elettriche rotanti: motori elettrici, alternatori(esclusi contenitori, trasformatori, reattori)

Blu 5017

Macchine elettriche statiche: trasformatori, reattori Alluminio 9006

Quadri e pannelli elettrici di controllo e protezione Grigio chiaro (strutture)Blu (porte)

70355017

Serbatoi in genere Arancio cromo 2004

Serbatoio per liquido schiumogeno Rosso 3002

Superfici in acciaio con temp. oltre 80°C Alluminio 9006

Segnalazione diurna navigazione aerea RossoBianco

30029010

Piano di appoggio eliporto VerdeBianco (H e scritte)

Giallo (circonferenza)

602190101023

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “B” - Foglio 1

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APPENDICE “B”

RIVESTIMENTI PERIMPIANTI DI PRODUZIONE

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “B” - Foglio 2

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INDICE

1. INTRODUZIONE

2. REQUISITI PER SINGOLE ZONE E RELATIVE SCHEDE CICLI DI PITTURAAPPLICABILI

3. DESCRIZIONE ELEMENTI DA PITTURARE

3.1 Camini

3.2 Forni e convogliatori gas caldi

3.3 Capannoni

3.4 Carpenterie varie

3.5 Carroponti, cavalletti-gru, scaricatori di banchina, teleferiche

3.6 Containers

3.7 Gasometri

3.8 Grigliati

3.9 Griglie

3.10 Moduli di processo

3.11 Passerelle e ringhiere

3.12 Serbatoi

3.13 Sfere

3.14 Tubazioni

3.15 Tralicci

4. SCELTA DEI COLORI

4.1 Colori di identificazione delle tubazioni

4.2 Colori decorativi per soli impianti a terra (Onshore)

4.3 Identificazione serbatoi per impianti a terra (Onshore)

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “B” - Foglio 3

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1. INTRODUZIONE

Questa Appendice della specifica definisce i cicli di pittura che possono essere applicati allediverse zone degli impianti di produzione.

Le diverse zone sono elencate nelle tabelle del punto 2. In funzione del tipo di supporto edella temperatura di esercizio prevista, ogni zona è codificata con una sigla formata da unalettera ed uno o due numeri; tale sigla è chiamata “Codice Zona” e sarà riportata in ciascunadelle schede ciclo che formano gli Allegati.Nell’ultima colonna delle tabelle, sono riportati i cicli di pittura selezionabili ed applicabili perla specifica zona, mentre nella penultima, sono indicati i requisiti del grado di finitura relativialla rimozione delle imperfezioni superficiali previsti per la determinata zona.

Nei punti successivi sono riportati sia i requisiti per la scelta dei colori decorativi dellestrutture in genere, che quelli per l’identificazione delle tubazioni.

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “B” - Foglio 4

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2. REQUISITI PER SINGOLE ZONE E RELATIVE SCHEDE CICLI DI PITTURA APPLICABILI

DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DI SUPPORTO TEMP. ESERCIZIO CODICEZONA

GRADO FINITURA IMP.SUPERFICIALI

CICLIAPPLICABILI

Camini, forni e convogliatori gas Esterni Acciaio al carbonio fino a 110°C B.1.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

da 110° a 400°C B.1.2 009

da 400° a 550°C B.1.3 010

Acciaio zincato fino a 110°C B.1.4 011 012

Capannoni: Acciaio al carbonio N.A. B.2.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

carpenteria di sostegno, capriate, lamiere ditamponamento

Acciaio zincato B.2.2 011 012

Scale, scalette, incastellature porta tubi, canalette, Acciaio al carbonio N.A. B.3.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

scossaline, passerelle e ringhiere. Acciaio zincato B.3.2 011 012

Carroponti, cavalletti, gru, scaricatori di banchina,teleferiche

Acciaio al carbonio N.A. B.4 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Containers Esterni Acciaio al carbonio N.A. B.5.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Acciaio zincato B.5.2 011 012

Gasometri superfici esterne(incluso il tetto)

Struttura telescopica Acciaio al carbonio N.A. B.6.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Struttura fissa B.6.2

Griglie che fungono da filtri presa per tubi, acqua dimare ed in tutti i tipi di idrovore

Acciaio al carbonio N.A. B.7.1 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 003

Acciaio zincato B.7.2 020

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DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DI SUPPORTO TEMP. ESERCIZIO CODICEZONA

GRADO FINITURA IMP.SUPERFICIALI

CICLIAPPLICABILI

Moduli di processo trattamento Esterni Acciaio al carbonio fino a 110°C B.8.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

gas, olio, acqua da 110° a 400°C B.8.2 009

da 400° a 550°C B.8.3 010

Serbatoi contenenti olii minerali

• Tetto fisso, mantello, carpenteriaaccessoria

Esterni Acciaio al carbonio N.A. B.9.1 P2 - ISO/DIS8501-3.2 006 007 008

• Tetto galleggiante Esterni B.9.2 021

• Cassoni tetto galleggiante Interni B.9.3 P3 - ISO/DIS8501-3.2 016

019

017 018

Serbatoi contenenti prodotti finiti Esterni Acciaio al carbonio N.A. B.9.4 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008(nafta, cherosene, benzina, aromatici, ecc.) Interni B.9.5 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 018

Serbatoi contenenti grezzo

• Tetto galleggiante Esterni Acciaio al carbonio fino a 50° C B.9.6 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 021

• Mantello e carpenteria accessoria Esterni B.9.7 006 007 008

• Fondo fino a prima virola, cassoni tettogalleggiante

Interni B.9.8 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017

020

018

Serbatoi contenenti soluzioni di acidi ed Esterni Acciaio al carbonio fino a 80°C B.9.9 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

alcali diluiti Interni fino a 65°C B.9.10 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016 017 018

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019

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “B” - Foglio 7

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DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DI SUPPORTO TEMP. ESERCIZIO CODICEZONA

GRADO FINITURA IMP.SUPERFICIALI

CICLIAPPLICABILI

Serbatoi contenenti acqua di mare, Esterni Acciaio al carbonio fino a 80°C B.9.11 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

industriale e soluzioni saline Interni B.9.12 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017 018

Serbatoi contenenti acqua distillata e Esterni Acciaio al carbonio fino a 80°C B.9.13 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

deionizzata Interni B.9.14 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017 018

Serbatoi contenenti acqua potabile Esterni Acciaio al carbonio N.A. B.9.15 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Interni B.9.16 P3 - ISO/DIS 8501-3.2 016

019

017 018

Sfere di stoccaggio dei gas sotto pressione Acciaio al carbonio N.A. B.10 Come richiesto al punto 3.13 di questaAppendice

Tubazioni di piccolo e medio diametro Offshore Acciaio al carbonio noncoibentato

N.A. B.11.1 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Onshore Acciaio al carbonio dacoibentare

B.11.2 022

Tralicci e pali in acciaio per linee di elettrificazione,impianti di illuminazione, ripetitori radio, ecc

Acciaio al carbonio N.A. B.12 P2 - ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

Grigliati Acciaio zincato N.A. B.13 N.A. N.A.

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3. DESCRIZIONE ELEMENTI DA PITTURARE

3.1 Camini

Sono compresi quelli delle centrali termoelettriche, impianti petroliferi, chimici estabilimenti industriali.

3.2 Forni e convogliatori gas caldi

Sono compresi quelli rotativi, di incenerimento, di processo in genere e i convogliatori discarico gas caldi che provocano un aumento della temperatura delle superfici esterne deimanufatti sino a 550°C.

3.3 Capannoni

Sono compresi quelli all'interno degli stabilimenti chimici, petroliferi, siderurgici,industriali in genere.

3.4 Carpenterie varie

Sono compresi quelle che trovano impiego negli stabilimenti chimici, petroliferi,siderurgici e industriali in genere.

3.5 Carroponti, cavalletti-gru, scaricatori di banchina, teleferiche

Sono compresi quelle che trovano impiego negli stabilimenti chimici, petroliferi,siderurgici, nel settore delle opere marittime, negli stabilimenti industriali in genere.

3.6 Containers

Sono compresi quelli destinati al trasporto di merci via terra, via mare, via aria.

3.7 Gasometri

Sono compresi quelli fissi e quelli telescopici.

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “B” - Foglio 9

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3.8 Grigliati

Sono compresi quelle che trovano impiego negli stabilimenti chimici, petroliferi,siderurgici nel settore delle opere marittime, negli stabilimenti industriali in genere.

3.9 Griglie

Sono comprese quelle che fungono da filtro nei tubi presa acqua di mare ed in tutti i tipidi idrovore in genere.

3.10 Moduli di processo

Sono compresi quelli di trattamento acqua, gas, olio, su impianti di strutture a terra(Onshore) che di strutture a mare (Offshore) con temperature di esercizio sino a 550°C.

3.11 Passerelle e ringhiere

Sono comprese quelle che trovano impiego all'interno di stabilimenti chimici, petroliferi,siderurgici e industriali in genere.

3.12 Serbatoi

Sono compresi quelli per lo stoccaggio, a temperature diverse, di acqua potabile, acquadistillata e deionizzata, acqua industriale, acqua di mare, soluzioni saline, soluzioni diacidi e alcali diluiti, prodotti petroliferi.

3.13 Sfere

Sono comprese quelle di stoccaggio dei gas sotto pressione, che dovranno esserecoibentate in ottemperanza al Decreto Ministeriale del 13.10.1994, con rivestimenticonformi alla circolare del Ministero dell’Interno Nr. 2838/4112 del 20.05.1996.

3.14 Tubazioni

Sono comprese tutte le tubazioni di piccolo e medio diametro che sono nelle aree diprocesso degli stabilimenti chimici, industriali in genere.

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Appendice “B” - Foglio 10

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3.15 Tralicci

Sono compresi quelli relativi alle linee di elettrificazione, agli impianti di illuminazione, airipetitori radio, ecc.

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Appendice “B” - Foglio 11

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4. SCELTA DEI COLORI

I cicli di rivestimento dovranno essere scelti secondo quanto indicato nei documenti diprogetto e nelle schede allegate.

Il colore dei rivestimenti, relativo alle sole mani di finitura ed indipendente dai cicli e daimetodi di applicazione, dovrà consentire l'identificazione della tubazione o delcomponente rivestito, oppure dovrà soddisfare requisiti estetici e di omogeneità. A talescopo si adotteranno i criteri contenuti nel seguito di questa appendice.

Per la definizione del colore viene fatto riferimento alla norma RAL 840 HR DeutschenNormen Auschuss.

Tutte le strutture, aventi un’altezza uguale o superiore a 45 m sul livello del mare,dovranno avere il terzo superiore colorato con bande arancio e bianco.

4.1 Colori di identificazione delle tubazioni

L’identificazione del fluido trasportato all’interno di ciascuna tubazione avverrà tramitecombinazione di un colore di base ed un colore di codificazione in accordo a quantoriportato nella Tabella B-1.

L’applicazione delle bande colorate (a mezzo pittura o nastri colorati) compatibili con lepitture sottostanti, per l'identificazione delle tubazioni, dovranno essere eseguite inaccordo al seguente metodo:

C O L O R E D I B A S E

1 2 0 m m 5 0 m m 1 2 0 m m

C O L O R E D I C O D I F I C A Z I O N E C O L O R E D E C O R A T I V O

Le sopra menzionate bande saranno applicate nelle posizioni dove il riconoscimento deltipo di fluido è più importante (per esempio sui tubi attorno agli impianti, ai macchinari, ein vicinanza delle valvole).

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Appendice “B” - Foglio 12

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Tabella B-1 - Colori di identificazione per tubazioni

FLUIDO COLORE BASE COLORECODIFICAZIONE

Schiumogeno Rosso 3020 Verde 6024

Vuoto Blu 5017 Bianco

Metano e gas naturale. Non trattato Giallo 1023 -

GPL propano e butano Giallo 1023 Verde 6024

Benzina e benzina super Giallo 1023 Azzurro 5012

Benzina avio e combust. aviazione Giallo 1023 Azzurro 5012

Gasolina Giallo 1023 Rosso 3020

Petrolio Giallo 1023 Bianco 9010

Linee di depress. O.B.D. Arancio 2004 Blu 5017

Petrolio agricolo Giallo 1023 Nocciola 1011

Gasolio e gasolio agricolo Giallo 1023 Nocciola 1011

Diesel, diesel agricolo e marina Giallo 1023 Nocciola 1011

Olio grezzo Bruno 8016 Giallo 1023

Olio combustibile Bruno 8016 -

Bitume Nero 9005 -

Acido solforico Viola 4005 Rosso 3020

Soluz. basiche glicole inib. e ipocl. Viola 4005 Verde 6024

Gas combustibile trattato Arancio 2004 Verde 6024

Drenaggi e fognature Arancio 2004 Nero 9005

Aria strumenti e servizi Blu 5017 Rosso 3020

Gas inerte Blu 5017 Giallo 1023

Vapore Rosso 3020 -

Acqua potabile Verde 6024 Arancio 2004

Acqua calda condensa per caldaia Verde 6024 Rosso 3020

Acqua di mare Verde 6024 Nero 9005

Acqua di raffreddamento Verde 6024 Alluminio 9006

Acqua prodotta Verde 6024 Giallo 1023

Gas con H2S Giallo 1023 Nero 9005

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Appendice “B” - Foglio 13

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4.2 Colori decorativi per soli impianti a terra (Onshore)

La Tabella B-2 stabilisce i colori da adottare nella pitturazione delle superfici distrutture, apparecchiature e macchine installate a terra (Onshore).

Tabella B-2 - Colori decorativi per impianti a terra (Onshore)

APPLICAZIONE COLORE RAL

Strutture in ferro, scale passerelle, supporti e basamentiskid

Verde segnale 6024

Corrimano Giallo segnale 1023

Tubazione per fluidi (escluso Antincendio) Alluminio 9006

Volantini ed organi di manovra valvole Nero 9005

Tubazioni portacavi, contenitori e cassettame perimpianti antideflagranti, passerelle portacavi

Azzurro 5012

Recipienti fissi, scambiatori, torri e colonne Alluminio 9006

Turbine, turbo compressori, pompe, motori acombustione interna, ecc.

Grigio chiaro 7035

Macchine utensili Verde chiaro 6011

Macchine elettriche rotanti: motori elettrici, alternatori(esclusi contenitori, trasformatori, reattori)

Blu 5017

Macchine elettriche statiche: trasformatori, reattori Alluminio 9006

Quadri e pannelli elettrici di controllo e protezione Strutture: Grigio chiaroPorta: Blu

7035

5017

Serbatoi in genere Alluminio 9006

Segnalazione diurna navigazione aerea Arancio

Bianco

2004

9010

NOTA:Se la scelta del ciclo di pittura impedisce di utilizzare o realizzare il colore Alluminio,sostituirlo con il Bianco 9010.

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Appendice “B” - Foglio 14

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4.3 Identificazione serbatoi per impianti a terra (Onshore)

La Tabella B-3 stabilisce i colori da adottare nella pitturazione delle superfici di strutturee apparecchiature facenti parte od installati in impianti a terra (Onshore).

Tabella B-3 - Colori identificativi per serbatoi a terra (Onshore)

Contenuti Tipo Tetto ofondi

Mantello Virola dibase

Passi d’uomo oboccaporti

(solo per serb. int.)

Benzina

Gasolina

Fuori terra AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

Alluminio Ral9006

Alluminio Ral 9006

G.P.L. Cilindrici afondi sferici

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

GialloRal 1023

PetrolioGasolio

Fuori terraVerticali

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

NeroRal 9005

Olio combustibile

Bitume

Fuori terraVerticaliinterrati

NeroRal 9005

GrigioRal 7035

NeroRal 9005

Grigio Ral 7010

Grezzo Fuori terra

Verticali

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

NeroRal 9005

Acqua Fuori terraVerticali

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

VerdeRal 6024

Acqua antincendio Fuori terraVerticali

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

Rosso(1/2 vir) Ral3002

Liquidoschiumogeno

RossoRal 3002

RossoRal 3002

RossoRal 3002

Rosso Ral 3002

Acido solforico Fuori terraVerticali

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

ArancioRal 2004

Glicolamina Fuori terraVerticali

AlluminioRal 9006

AlluminioRal 9006

ViolaRal 4005

NOTA

Sigle: NEROScalette, passerelle parti soggette a sporcarsi con frequenza: NERO

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APPENDICE “C”

RIVESTIMENTIPER COMPONENTI ELETTRICI E STRUMENTAZIONE

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INDICE

1. CAMPO DI APPLICAZIONE

2. REQUISITI PER SINGOLE ZONE E RELATIVE SCHEDE CICLI DI PITTURA

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “C” - Foglio 3

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE

I trattamenti protettivi oggetto del presente allegato sono previsti per i seguenticomponenti e apparecchiature elettriche e strumentali:

• Quadri elettrici di potenza, comando e protezione

• Quadri di controllo

• Pannelli locali

• Motori e macchine elettriche rotanti

• Macchine

• Materiali elettrici di distribuzione

• Materiali di strumentazione

• Passerelle portacavi

• Supporterie

Sono esclusi dal presente allegato i componenti elettrici e strumentali aventi superficimetalliche in acciaio inox.

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2. REQUISITI PER SINGOLE ZONE E RELATIVE SCHEDE CICLI DI PITTURA

DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DISUPPORTO

UBICAZIONE(1)

COD.ZONA

CICLIAPPLICABILI

COLORE FINALE(RAL-F)

Motori e macchine elettriche Superfici esterne C.1.1 023 Blu 5017

rotanti Carcasse Interna C.1.2 023 024 028

Morsettiere Esterna C.1.3 025 N/A

Superfici interne C.1.4 026

Macchine elettriche statiche(trasformatori, reattori)

Cassoni sagomati,alettati, completi o

Interna C.2.1 023 025 028 Grigio 7035

meno di radiatori ofasci tubieri

Esterna C.2.2 023 028 Alluminio 9006

Contenitori per trasformatori, reattori Superfici interne edesterne

Interna

EsternaC.3 023 025 028 Alluminio 9006

Quadri elettrici di:• potenza,• distribuzione,• comando e controllo,

Superfici interne ed

Interna C.4.1 023 025 028 Strutt: Grigio 7035

Porte: Blu 5017

• protezione.

Strumentazione:

• quadri controllo e regolazione

esterne

Esterna C.4.2 023 028 Strutture e Porte:

Blu 5017

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “C” - Foglio 5

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DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DISUPPORTO

UBICAZIONE(1)

COD.ZONA

CICLIAPPLICABILI

COLORE FINALE (RAL-F)

Pannelli locali in esecuzione Superfici esterne Acc. carbonio C.5.1 025 028 Blu 5017 (Fin. Liscia)

EEx-d/STAGNA IP 55 per: Superfici interne Acc. carbonio C.5.2 025 028 Blu 5017 (Fin. Bucciata)

• complessi avviamento motori Superfici esterne Lega leggera Interna C.5.3 028 Blu 5017

• controllo Superfici interne Lega leggera Esterna C.5.4 029 Arancio 2004

• comando Superfici esterne Ghisa C.5.5 027 + 028 Blu 5017

• regolazione Superfici interne Ghisa C.5.6 027 + 028 Arancio 2004

Nautofoni, lampade segnalazioni marine (incl. pali) e beaconlights

Esterna C.6 025 028 Standard Fornitore

Passerelle Portacavi (incluso supporti secondari)

Elementi dritti edaccessori

AcciaioZincato

Interna

Esterna C.7 028 Grigio 7035,

Se richiesto Azzurro 5012(imp.AD-SI)

Mat. EEx-d/EExe/IP55 Superfici esterne Lega leggera C.8.1 028 Blu 5017

complessi comando motori, prese espine, apparecchi d’illuminazione

Superfici interne Lega leggera Interna C.8.2 029 Arancio 2004

scatole di derivazione custodie ed Superfici esterne Ghisa Esterna C.8.3 027 + 028 Blu 5017

interruttori Superfici interne Ghisa C.8.4 027 + 028 Arancio 2004

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “C” - Foglio 6

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DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DISUPPORTO

UBICAZIONE(1)

COD.ZONA

CICLIAPPLICABILI

COLORE FINALE (RAL-F)

Materiali EEx-i: Superfici esterne Lega leggera C.9.1 028 Azzurro 5012

• Scatole Superfici interne Lega leggera Interna C.9.2 029 Arancio 2004

• Cassette Superfici esterne Ghisa Esterna C.9.3 027 + 028 Azzurro 5012

Superfici interne Ghisa C.9.4 027 + 028 Arancio 2004

Tubi portacavi (conduit) AcciaioZincato

Interna

EsternaC.10 028 Azzurro 5012

(imp. AD-SI)

Componenti EEx-d, raccordi 3 pezzi e di bloccaggio Acciaio alcarbonio

C.11.1 027 N.A.

Accessori per tubi portacavi: Lega leggera Interna C.11.2 028 Alluminio 9006

riduzioni, nippli, manicotti, tappi, testa, tubo, curve, scatole,gaffette

Ghisa Esterna C.11.3 027 + 028 Azzurro 5012(imp. AD-SI)

Pressacavi in esec.

EEx-d/STAGNI IP55

Ottone Interna C.12 Cadmiatura elettrolitica o cupro-nichelatura(60 - 100 micron)

Supporti a colonnina piastre, cuffiedi protezione

Tubi, profilati, lamiere Acciaio alcarbonio

InternaEsterna

C.13 027 N/A

Supporti e telai compostiportastrumenti

Tubi, profilati, lamiere Acciaio alcarbonio

InternaEsterna

C.14 007 N/A

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Telai per batterie locali Profilati Acciaio alcarbonio

InternaEsterna

C.15 027 + 028 Blu 5017

DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPO DISUPPORTO

UBICAZIONE(1)

COD.ZONA

CICLIAPPLICABILI

COLORE FINALE(RAL-F)

Telai e custodie elettriche e distrumentazione

Profilati Acciaio alcarbonio

InternaEsterna

C.16 Come strutture principali

Paline per apparecchi diilluminazione

Tubi Acciaio alcarbonio

InternaEsterna

C.17 027 N.A.

Pali e torrifaro illuminazione stradale AcciaioZincato

Esterna C.18 N.A. N.A.

Nota:

(1) Esterna: a contatto diretto con tutti gli agenti caratteristici dell’ambiente previstoInterna: all’interno di fabbricati o all’esterno con protezione dai raggi solari diretti a mezzo tettoia

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Appendice “D” - Foglio 1

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APPENDICE “D”

RIVESTIMENTIPER MACCHINE E "PACKAGES"

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Appendice “D” - Foglio 2

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INDICE

1. CAMPO DI APPLICAZIONE

2. COLORI DI IDENTIFICAZIONE

3. SOMMARIO DEI REQUISITI PER SINGOLE ZONE E DELLECORRISPONDENTI SCHEDE CICLI DI PITTURA

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Appendice “D” - Foglio 3

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1. CAMPO DI APPLICAZIONE

Nella presente appendice sono descritte le prescrizioni generali, l'identificazione dei cicli, le colorazioni di macchine e "packages", soggetti allacorrosione, in impianti sia a terra (Onshore) che a mare (Offshore).

2. COLORI DI IDENTIFICAZIONE

MACCHINARI e PACKAGES COLORE

Turbine, compressori, pompe, motori a combustione interna e loro basamenti Grigio chiaro RAL 7035

Macchine elettriche rotanti Blu RAL 5017

Quadri e pannelli Grigio chiaro RAL 7035

Recipienti fissi - scambiatori Grigio chiaro RAL 7035

3. SOMMARIO DEI REQUISITI PER SINGOLE ZONE E DELLE CORRISPONDENTI SCHEDE CICLI DI PITTURA

DESCRIZIONE DELLA ZONA TIPOSUPPORTO

TEMPERATURADI ESERCIZIO

CODICEZONA

PREP. IMPERF.SUPERFICIALI

CICLIAPPLICABILI

Macchine e "packages" Acciaio al fino a 110°C D.1 P1 – ISO/DIS 8501-3.2 006 007 008

carbonio da 110° a 400°C D.2 009

in unità immerse inacqua di mare

N/A D.3 P3 – ISO/DIS 8501-3.2 016019

017 018

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “E” - Foglio 1

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APPENDICE “E”

REQUISITI DI CARATTERIZZAZIONEE DI PRE-QUALIFICA DELLE PITTURE E DEI RELATIVI

CICLI DI PITTURA

SETTEMBRE 1999

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “E” - Foglio 2

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PREFAZIONE

Rev. 0 Annulla e sostituisce la Specifica di Società 20538.VAR.PAI.SDS

Numero totale di fogli: 11

Settembre 1999

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “E” - Foglio 3

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INDICE

1. GENERALITA’

1.1 SCOPO

1.2 Normative di riferimento

2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI

2.1 Requisiti funzionali

2.1.1 Criteri generali

2.1.2 Prove di caratterizzazione della pittura

2.1.3 Prove di pre-qualifica dei cicli di pittura2.1.3.1 Preparazione dei provini

2.1.3.2 Prove di pre-qualifica

2.2 Sicurezza

2.3 Documentazione

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1. GENERALITA’

1.1 SCOPO

Lo scopo di questa Appendice alla Specifica Funzionale 20000.VAR.PAI.FUN è ladefinizione dei requisiti per le determinazioni analitiche da effettuare per lacaratterizzazione e per la pre-qualifica delle pitture e dei cicli di pittura, riportati nelleschede allegate alla Specifica Funzionale.La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale20000.VAR.PAI.FUN, pertanto non potrà essere utilizzata separatamente esingolarmente per qualsiasi motivo e fine.

1.2 Normative di riferimento

La presente Appendice fa riferimento all’ultima edizione delle norme e degli standardselencati nella parte generale della specifica e che pertanto sono da considerarsi parteintegrante, insieme ai documenti contrattuali, dell’intera specifica.

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2. CARATTERISTICHE FUNZIONALI

2.1 Requisiti funzionali

2.1.1 Criteri generali

I requisiti di pre-qualifica, in accordo con quanto richiesto nella presente Appendice, siapplica a tutte le pitture ed ai cicli destinati ad essere applicati su superfici esposte asevere condizioni ambientali, come ad esempio in ambiente industriale e marino inimmersione sia parziale che continuo ed ai cicli applicati su superfici esterne dove èrichiesta un’elevata finitura estetica. Nella parte destinata ai “Requisiti Particolari” diciascuna scheda, è indicato quali prove di pre-qualifica sono richieste per il ciclo dipittura specifico.

Tutte le analisi ed i tests richiesti dalla presente Appendice, dovranno essere eseguiti edidoneamente documentati da laboratori indipendenti, ufficialmente certificati, e giudicatiidonei dal Committente.

Sono richiesti due livelli di prove, così distinti:

a) Prove per la caratterizzazione della pittura con lo scopo di verificare le suecaratteristiche,

b) Prove per la caratterizzazione dei cicli di pittura (ovvero della pittura applicata) conlo scopo di verificarne idoneità e comportamento nell’ambiente ed all’uso cui èdestinato.

2.1.2 Prove di caratterizzazione della pittura

2.1.2.1 Tutti i tipi di pittura

Ogni pittura sottoposta ad analisi dovrà essere chiaramente identificata con i seguentidati:

a) Nome commerciale del prodotto

b) Produttore

c) Numero di lavorazione o lotto

Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni di cui uno sarà utilizzato per leanalisi e due saranno conservati, per un periodo non superiore alla durata di magazzino

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indicata sulla scheda tecnica del prodotto, per eventuali analisi di controllo.

Per ciascuna pittura dovranno essere eseguite analisi e prove come riportato nellaTabella 1

TABELLA 1

Tipo di Analisi Norma/Metodo Criteri di accettabilità

Campionatura edidentificazione

ISO 1512ISO 1513

Non applicabile

Peso specifico ISO 2811 ± 5% dei dati pubblicati dal produttore

Residuo secco ISO 3233ISO 3251

± 5% dei dati pubblicati dal produttore

Viscosità EN 535ASTM D 1200

± 5% dei dati pubblicati dal produttore

Puntod’infiammabilità

EN 456ISO 3679

± 5% dei dati pubblicati dal produttore

Finezza dimacinazione

ISO 1524 ± 5% dei dati pubblicati dal produttore

Per le pitture bi-componenti, le analisi dovranno essere effettuate sia per la base sia peril catalizzatore.

Gli shop-primers (primer di prefabbricazione), non dovranno essere sottoposti adanalisi.

2.1.2.2 Pitture a base di zinco

Tutte le pitture a base di zinco (usualmente denominate zincanti) sia organiche siainorganiche, oltre ai requisiti di cui al precedente punto 2.1.2.1, dovranno essereconformi alla norma SSPC- Paint 20. In particolare saranno accettati gli zincanti del tipoI-B ed I-C (inorganici) e del tipo II (organici) aventi i requisiti minimi riportati nellaTabella 2:

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TABELLA 2

Tipo di Analisi Norma/Metodo Criteri di accettabilità

Inorganici Organici

Solidi totali, percentuale in peso dipittura

ASTM D 2369 78% mimino 70% minimo

Pigmenti, percentuale in peso deisolidi totali

ASTM D 2371 85% minimo 83% minimo

Polvere di zinco totale, percentuale inpeso del pigmento

ASTM D 521 87% minimo 93% minimo

Polvere di zinco totale, percentuale inpeso dei solidi totali

74% minimo 77% minimo

2.1.3 Prove di pre-qualifica dei cicli di pittura

2.1.3.1 Preparazione dei provini

Le prove dovranno essere eseguite su provini in acciaio di spessore 5/6 mm di tipo inaccordo con la normativa ISO 1514 e si dovranno tenere in considerazione anche lenormative ISO 1513 ed ASTM D 823.

Per ogni prova si dovranno preparare 3 serie di 4 provini ciascuna. Una serie saràutilizzata per le prove, mentre due serie saranno identificate e conservate per eventualicontrolli ed ulteriori verifiche.

I provini dovranno essere trattati e pitturati con il ciclo di pittura completo riportato nelleschede allegate, seguendo tutti i requisiti indicati sia nella scheda stessa sia quelli previstidalla Specifica Funzionale 20000.VAR.PAI.FUN, includendo pertanto rapporti dicontrollo, verifica e collaudo di ciascuna fase.

Nel caso in cui la scheda preveda la possibilità di applicare il ciclo di pittura susuperficie shop-primerizzata, le prove dovranno essere eseguite su provini pitturati conshop-primer, che pertanto diventerà parte integrante del ciclo sottoposto a pre-qualifica.Lo shop-primer, non necessariamente prodotto dallo stesso Fornitore del ciclo di

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pittura, dovrà però essere del tipo previsto al punto 2.6 della Specifica Funzionale20000.VAR.PAI.FUN.

I cicli di pittura destinati ad essere applicati su supporti e substrati in acciaio zincato acaldo o in acciaio inox e leghe speciali, dovranno essere pre-qualificati utilizzandoprovini dello stesso materiale previsto dalla relativa scheda, seguendo anche in questo irequisiti e le procedure della specifica.

2.1.3.2 Prove di pre-qualifica

Una serie di provini preparati come descritto al precedente punto 2.1.3.1 dovrà esseresottoposto alle prove, indicate in ciascuna scheda allegata, secondo i requisiti riportatinelle Tabelle 3.1 e 3.2.

Almeno 3 pannelli, dei 4 utilizzati per ciascuna prova, dovranno soddisfare i criteririchiesti.

L’elettrolita impiegato per i test ciclici dovrà essere acqua di mare sintetica in accordocon la norma ASTM D1141

Le prove di adesione dovranno essere eseguite impiegando uno strumento di tipopneumatico. Per i cicli di pittura antisdrucciolo, tali prove dovranno essere eseguitesenza l’aggiunta del materiale antisdrucciolo.

Sui provini pitturati sottoposti ai test ciclici, dovrà essere eseguita un’incisione, cheraggiunga il substrato, di lunghezza non inferiore a 50 mm e larghezza non inferiore a 2mm.

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20000.VAR.PAI.FUN.REV. 2 - Settembre 1999Appendice “E” - Foglio 9

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TABELLA 3.1 – Prove di pre-qualifica dei cicli di pittura

Prova Nr. Denominazione Metodo Norma Durata Criteri di accettabilità

1.A Test ciclico Nebbia salina: 72 ore

Essiccazione all’aria: 16 ore

UVA 340 nm Weather-Ometer: 80 ore

Ciclo completo: 168 ore

ISO 7253

ASTM G53

25 cicli

per un totaledi

4.200 ore

TUTTI I CICLI

Difetti: Norma ISO 4628 - Part 1 ÷ 6

• Blistering: Valore 0

• Ruggine: Grado Ri0

• Screpolature: Classe 0

• Scagliatura: Classe 0

• Sfarinatura: Classe 2 (non applicabile ai ciclidestinati ad immersione)

Adesione :

1. ASTM D 4541- valore 5,0 MPa

2. ASTM D 3359

§ Metodo X-Cut: Classe 5A

§ Metodo Cross-Cut: Classe 5B

SOLO CICLI PER ZONE ESTERNE

Brillantezza: Norma ISO 2813:

• 60° Variazione della brillantezza <10%

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Appendice “E” - Foglio 10

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TABELLA 3.2 – Prove di pre-qualifica dei cicli di pittura

Prova Nr. Denominazione Metodo Norma Durata Criteri di accettabilità

2.A Camera umidostatica ISO 6270 6.000 ore Difetti: Norma ISO 4628 - Part 1 ÷ 6

• Blistering: Valore 0

• Ruggine: Grado Ri0

• Screpolature: Classe 0

• Scagliatura: Classe 0

Adesione :

1. ASTM D 4541- valore 5,0 MPa

2. ASTM D 3359 - Metodo X-Cut: Classe 5A

3.A Cathodic Disbonding ASTM G8 30 giorni 10 mm Massimo di raggio

3.B Assorbimento acqua ISO 62ASTM D570

1,6% massimo

4.A Resistenzaall’abrasione

Taber test ASTM D4060 1000 Cicli 125 mg/1000 cicli/CS 17 wheel/1000 g (comeperdita di peso)

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Appendice “E” - Foglio 11

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2.2 Sicurezza

Sia nella preparazione dei provini che nella manipolazione delle pitture si dovrannoattentamente osservare le raccomandazioni riportate nelle schede di sicurezza delproduttore di pittura, pubblicate in accordo con quanto previsto dal decreto delMinistero della Sanità Nr. 50 del 16/02/1993 o con le leggi e decreti vigenti nel paese incui si opera.

2.3 Documentazione

Tutta la documentazione riportante l’esito delle prove previste da questa appendicedeve essere rilasciata da un laboratorio indipendente e consegnata in originale alCommittente.

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20000.VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 1

ALLEGATI

SCHEDECICLI DI PITTURA

NOTA

Le schede dei cicli di pittura di seguito riportate sono parte integrante della Specifica Funzionale20000.VAR.PAI.FUN. Rev. 2. Pertanto esse non potranno essere utilizzate singolarmente senzail supporto di tale specifica e delle relative Appendici.

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20000 VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 1

ALLEGATI

SCHEDE CICLI DI PITTURA

NOTA

Le schede dei cicli di pittura di seguito riportate sono parte integrante della Specifica Funzionale 20000.VAR.PAI.FUN. Rev. 2. Pertanto esse non potranno essere utilizzate singolarmente senza il supporto di tale specifica e delle relative Appendici.

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Allegati - Foglio 2

001CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.1 A.2.2 A.4

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 POLIESTERE RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO 750

2 POLIESTERE RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO 750

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 1500

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".Prove da eseguire: 1.A 2.A 3.A 3.B 4.A

Le vie di fuga dovranno essere pitturate e delimitate in accordo con la normativa vigente.

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Sulle zone A.2.2 ed A.4, prima della 2a mano, dovrà essere aggiunto un idoneo materiale antisdrucciolo di tipo inerte, di colore chiaro e granulometria compresa tra 1 e 2 mm. Tale materiale dovrà essere uniformemente diffuso sul rivestimento.

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Allegati - Foglio 3

002CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere appendici A, B, C e D)

A.1 A.2.2 A.4

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 EPOSSIDICO RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO 500

2 EPOSSIDICO RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO 500

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 1000

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".Prove da eseguire: 1.A 2.A 3.A 3.B 4.A

Le vie di fuga dovranno essere pitturate e delimitate in accordo con la normativa vigente.

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Sulle zone A.2.2 ed A.4, prima della 2a mano, dovrà essere aggiunto un idoneo materiale antisdrucciolo di tipo inerte, di colore chiaro e granulometria compresa tra 1 e 2 mm. Tale materiale dovrà essere uniformemente diffuso sul rivestimento.

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Allegati - Foglio 4

003CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.1 A.2.2 A.4 B.7.1

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 EPOSSI CERAMICO 125

2 EPOSSI CERAMICO 125

3 EPOSSI CERAMICO 125

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 375

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".Prove da eseguire: 1.A 2.A 3.A 3.B 4.A

Le vie di fuga dovranno essere pitturate e delimitate in accordo con la normativa vigente.

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Sulle zone A.2.2 ed A.4, prima della 3a mano, dovrà essere aggiunto un idoneo materiale antisdrucciolo di tipo inerte, di colore chiaro e granulometria compresa tra 1 e 2 mm. Tale materiale dovrà essere uniformemente diffuso sul rivestimento.

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Allegati - Foglio 5

004CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.1

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Coarse - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 METALLIZZAZIONE

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT)

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Il trattamento di metallizzazione dovrà essere eseguita in accordo con la specifica ENI/AGIP 20004.VAR.PAI.FUN.

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Allegati - Foglio 6

005CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.2.1

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCANTE INORGANICO 50 ÷ 75

2 PRIMER EPOSSIDICO 40 ÷ 60

3 INTERMEDIO EPOSSIDICO 100 ÷ 125

4 FINITURA EPOSSIDICA 100 ÷ 125

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 310

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".Prove da eseguire: 1.A 4.A

Le vie di fuga dovranno essere pitturate e delimitate in accordo con la normativa vigente.

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Tra la 3a e 4a mano, dovrà essere aggiunto un idoneo materiale antisdrucciolo di tipo inerte, di colore chiaro e granulometria compresa tra 1 e 2 mm. Tale materiale dovrà essere uniformemente diffuso sul rivestimento.

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20000 VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 7

006CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.3.1 A.5 B.1.1 B.2.1. B.3.1 B.4 B.5.1 B.6.1 B.6.2 B.8.1 B.9.1

B.9.4 B.9.7 B.9.9 B.9.11 B.9.13 B.9.15 B.11.1 B.12 D.1

TIPO DI SUPPORTO PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio

Acciaio shop-primerizzato Generale

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali

Acciaio zincato a caldo

CICLO DI PITTURA

Mano

1 ZINCANTE INORGANICO

2 PRIMER EPOSSIDICO

3 INTERMEDIO EPOSSIDICO

4 FINITURA POLIURETANICA

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT)

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

Sa 3 - ISO 8501-1

Sa 3 - ISO 8501-1

310

50 ÷ 75

40 ÷ 60

125 ÷ 175

50

N.A.

N.A.

PREPARAZIONE SUPERFICIE

CICLO DI PITTURA Nr.

Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

Medium - ISO 8503

Medium - ISO 8503

N.A.

N.A.N.A.

N.A.

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20000 VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 8

007CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.3.1 A.5 B.1.1 B.2.1. B.3.1 B.4 B.5.1 B.6.1 B.6.2 B.8.1 B.9.1

B.9.4 B.9.7 B.9.9 B.9.11 B.9.13 B.9.15 B.11.1 B.12 D.1

TIPO DI SUPPORTO PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio

Acciaio shop-primerizzato Generale

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali

Acciaio zincato a caldo

CICLO DI PITTURA

Mano

1 ZINCANTE INORGANICO

2 PRIMER EPOSSIDICO

3 INTERMEDIO EPOSSIDICO

4 FINITURA A BASE DI FLUOROPOLIMERI

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT)

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

Medium - ISO 8503

Medium - ISO 8503

N.A.

N.A.N.A.

N.A.

Sa 3 - ISO 8501-1

PREPARAZIONE SUPERFICIE

Sa 3 - ISO 8501-1

300

50 ÷ 75

40 ÷ 60

125 ÷ 175

40

N.A.

N.A.

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20000 VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 9

008CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.3.1 A.5 B.1.1 B.2.1. B.3.1 B.4 B.5.1 B.6.1 B.6.2 B.8.1 B.9.1

B.9.4 B.9.7 B.9.9 B.9.11 B.9.13 B.9.15 B.11.1 B.12 D.1

TIPO DI SUPPORTO PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio

Acciaio shop-primerizzato Generale

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali

Acciaio zincato a caldo

CICLO DI PITTURA

ManoSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCANTE ORGANICO 50 ÷ 75

2 INTERMEDIO EPOSSIDICO 200

3 FINITURA POLIURETANICA 50

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 310

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

N.A.

CICLO DI PITTURA Nr.

PREPARAZIONE SUPERFICIE

Tipo di Pittura

Medium - ISO 8503

Medium - ISO 8503

N.A.

N.A.N.A.

N.A.

Sa 3 - ISO 8501-1

Sa 3 - ISO 8501-1

N.A.

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Allegati - Foglio 10

009CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.3.2 B.1.2 B.8.2 D.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCANTE INORGANICO 50 ÷ 75

2 SILICONICA 20 ÷ 30

3 SILICONICA 20 ÷ 30

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 100

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per la polimerizzazione completa del ciclo, si dovranno scrupolosamente seguire le raccomandazioni specifiche riportate nelle schede tecniche del produttore della pittura.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 11

010CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

B.1.3 B.8.3

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 SILICONICA 20 ÷ 30

2 SILICONICA 20 ÷ 30

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 40

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per la polimerizzazione completa del ciclo, si dovranno scrupolosamente seguire le raccomandazioni specifiche riportate nelle schede tecniche del produttore della pittura

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 12

011CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.8 A.9 B.1.4 B.2.2 B.3.2 B.5.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio N.A. N.A.

Acciaio shop-primerizzato Generale N.A. N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali SSPC -SP 7 Medium - ISO 8503

Acciaio zincato a caldo ASTM D 2092 Fine - ISO 8503

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 40 ÷ 60

2 INTERMEDIO EPOSSIDICO 125 ÷ 175

3 FINITURA A BASE DI FLUOROPOLIMERI 40

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 240

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 13

012CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.8 A.9 B.1.4 B.2.2 B.3.2 B.5.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio N.A. N.A.

Acciaio shop-primerizzato Generale N.A. N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali SSPC -SP 7 Medium - ISO 8503

Acciaio zincato a caldo ASTM D 2092 Fine - ISO 8503

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 40 ÷ 60

2 INTERMEDIO EPOSSIDICO 125 ÷ 175

3 FINITURA POLIURETANICA 50

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 250

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 14

013CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.6

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCANTE INORGANICO 50 ÷ 75

2 PRIMER EPOSSIDICO 40 ÷ 60

3 PRODOTTO INTUMESCENTE Vedi nota

4 PRODOTTO INTUMESCENTE Vedi nota

5 FINITURA POLIURETANICA 50

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT)

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

Gli spessori del prodotto intumescente potranno variare in funzione dei requisiti delle normative e del grado di protezione richiesto per la specifica zona (classe H60, H90, H120).

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Il ciclo dovrà essere pre-qualificato ed omologato da organismi o enti competenti sulla base delle norme vigenti

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Allegati - Foglio 15

014CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.7.1

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER ALCHIDICO 50 ÷ 80

2 PRIMER ALCHIDICO 50 ÷ 80

3 FINITURA ALCHIDICA 50

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 180

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

Medium - ISO 8503St 3 - ISO 8501-1

Il ciclo dovrà essere omologato e certificato da organismo competente per bassa propagazione di fiamma e limitata emissione di fumi tossici in caso di incendio.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 16

015CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.7.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 EPOSSIDICA MODIFICATA 100 ÷ 150

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 130

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

Medium - ISO 8503St 3 -ISO 8501-1

Il ciclo dovrà essere omologato e certificato da organismo competente per bassa propagazione di fiamma e limitata emissione di fumi tossici in caso di incendio.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 17

016CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.10 A.11 A.12 B.9.3 B.9.8 B.9.12 B.9.14 B.9.16 D.3

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 EPOSSIDICA 100 ÷ 150

2 EPOSSIDICA 100 ÷ 150

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 250

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".Prove da eseguire: 1.A 2.A 3.A 3.B 4.A

NOTEPrima di sciegliere il ciclo verificare con il Fornitore la relativa resistenza chimica ai prodotti che si intendono stoccare nei serbatoi, recipienti o casse.

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per le zone A.12 e B.9.16 il ciclo dovrà essere certificato ed omologato da organismo competente per acqua potabile.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 18

017CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.10 A.11 A.12 B.9.3 B.9.8 B.9.12 B.9.14 B.9.16 D.3

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 75 ÷ 125

2 INTERMEDIO EPOSSIDICO 75 ÷ 125

3 FINITURA EPOSSIDICA 75 ÷ 125

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 300

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTEPrima di scegliere il ciclo verificare con il Fornitore la relativa resistenza chimica ai prodotti che si intendono stoccare nei serbatoi, recipienti o casse.

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per le zone A.12 e B.9.16 il ciclo dovrà essere certificato ed omologato da organismo competente per acqua potabile.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 19

018CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.10 A.11 A.12 B.9.3 B.9.5 B.9.8 B.9.10 B.9.12 B.9.14

B.9.16 D.3

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 EPOSSIFENOLICO 75 ÷ 125

2 EPOSSIFENOLICO 75 ÷ 125

3 EPOSSIFENOLICO 75 ÷ 125

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 270

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".Prove da eseguire: 1.A 2.A 3.A 3.B 4.A

NOTEPrima di scegliere il ciclo verificare con il Fornitore la relativa resistenza chimica ai prodotti che si intendono stoccare nei serbatoi, recipienti o casse.

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per le zone A.12 e B.9.16 il ciclo dovrà essere certificato ed omologato da organismo competente per acqua potabile.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 20

019CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

A.10 A.11 A.12 B.9.3 B.9.8 B.9.12 B.9.14 B.9.16 D.3

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 50 ÷ 75

2 EPOSSIDICO SENZA SOLVENTE 275 ÷ 325

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 350

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A 3.A 3.B 4.A

NOTEPrima di scegliere il ciclo verificare con il Fornitore la relativa resistenza chimica ai prodotti che si intendono stoccare nei serbatoi, recipienti o casse.

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per le zone A.12 e B.9.16 il ciclo dovrà essere certificato ed omologato da organismo competente per acqua potabile.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 21

020CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

B.7.2 B.9.8

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio N.A. N.A.

Acciaio shop-primerizzato Generale N.A. N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo ASTM D 2092 N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 50

2 EPOSSIDICA SENZA SOLVENTE AD ALTO SPESSORE 1000

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 1050

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A 2.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Prima di scegliere il ciclo verificare con il Fornitore la relativa resistenza chimica ai prodotti che si intendono stoccare nei serbatoi, recipienti o casse.

Per le zone A.12 e B.9.16 il ciclo dovrà essere certificato ed omologato da organismo competente per acqua potabile.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 22

021CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

B.9.2 B.9.6

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 -ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 -ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCANTE INORGANICO 50 ÷ 75

2 PRIMER EPOSSIDICO 40 ÷ 60

3 INTERMEDIO EPOSSIDICO 125 ÷ 175

4 FINITURA EPOSSIDICA ALLUMINATA 60

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 320

REQUISITI PARTICOLARICaratterizzazione prodotti e pre-qualifica del ciclo in accordo con i requisiti dell'Appendice "E".

Prove da eseguire: 1.A

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 23

022CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

B.11.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 3 -ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale Sa 3 -ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCANTE INORGANICO 75

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 75

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

Page 102: 20000 VAR PAI FUN Trattamenti Protettivi e Zincatura

Eni S.p.A. Divisione Agip

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Allegati - Foglio 24

023CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.1.1 C.1.2 C.2.1 C.2.2 C.4.1 C.4.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2 -ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER ALCHIDICO 20 ÷ 40

2 PRIMER ALCHIDICO 20 ÷ 40

3 FINITURA ALCHIDICA 50

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 110

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.St 3 - ISO 8501-1

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 25

024CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.1.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER ACRILICO ALL'ACQUA 50 ÷ 100

2 FINITURA ACRILICA ALL'ACQUA 50 ÷ 100

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 150

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.St 3 - ISO 8501-1

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 26

025CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.1.3 C.2.1 C.3 C.4.1 C.5.1 C.5.2 C.6

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 EPOSSIDICA IN POLVERE 75

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 75

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.St 3 - ISO 8501-1

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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Allegati - Foglio 27

026CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.1.4

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2 - ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER ALCHIDICO 60 ÷ 80

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 70

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.St 2 - ISO 8501-1

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà dell'Eni.Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.

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20000 VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 28

027CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.5.5 C.5.6 C.8.3 C.8.4 C.9.3 C.9.4 C.11.1 C.11.3 C.13

C.14 C.15 C.17

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio ASTM A123, A153 N.A.

Acciaio shop-primerizzato Generale N.A. N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali ASTM A123, A153 N.A.

Acciaio zincato a caldo N.A. N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 ZINCATURA A CALDO 400 g/m²

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 400 g/m²

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE(1)

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.N.A.

Per le zone C.5.5, C.5.6, C.8.3, C.8.4, C.9.3, C.9.4, C.11.3 e C.15 questo rivestimento dovrà essere completato dal ciclo riportato nella scheda Nr. 028.

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Allegati - Foglio 29

028CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.1.2 C.2.1 C.2.2 C.3 C.4.1 C.4.2 C.5.1 C.5.2 C.5.3

C.5.5 C.5.6 C.6 C.7 C.8.1 C.8.3 C.8.4 C.9.1 C.9.3

C.9.4 C.10 C.11.2 C.11.3 C.15

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo ASTM D 2092 N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 50 ÷ 100

2 INTERMEDIO EPOSSIDICO 50 ÷ 100

3 FINITURA EPOSSIDICA 50 ÷ 100

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT) 225

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE(1)

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.St 3 - ISO 8501-1

Per le zone C.5.5, C.5.6, C.8.3, C.8.4, C.9.3, C.9.4, C.11.3 e C.15 questo ciclo dovrà essere preceduto dal rivestimento riportato nella Scheda Ciclo Nr. 027.

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20000 VAR.PAI.FUN.Rev. 2 - Settembre 1999

Allegati - Foglio 30

029CICLO DI PITTURA APPLICABILE ALLE ZONE (vedere Appendici A, B, C e D)

C.5.4 C.8.2 C.9.2

TIPO DI SUPPORTO PREPARAZIONE SUPERFICIE PROFILO SUPPORTO

Acciaio al carbonio Sa 2½-ISO 8501-1 Medium - ISO 8503

Acciaio shop-primerizzato Generale SSPC - SP 1 N.A.

Su danneggiamenti

Acciaio inox / leghe speciali N.A. N.A.

Acciaio zincato a caldo ASTM D 2092 N.A.

CICLO DI PITTURA

Mano Tipo di PitturaSpessore Secco Nominale (µm)

1 PRIMER EPOSSIDICO 50 ÷ 100

2 INTERMEDIO EPOSSIDICO 50 ÷ 100

3 ANTICONDENSA

Spessore Minimo Totale Film Secco (DFT)

REQUISITI PARTICOLARI

NOTE

CICLO DI PITTURA Nr.

N.A.St 3 - ISO 8501-1

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