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Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Pisa-Lucca LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. Primi risultati di un’indagine conoscitiva sul sistema dell’esecuzione penale esterna a Pisa

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Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Pisa-Lucca

LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE.

Primi risultati di un’indagine conoscitiva sul

sistema dell’esecuzione penale esterna a

Pisa

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Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Pisa-Lucca

LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE

Primi risultati di un’indagine conoscitiva sul sistema dell’esecuzione

penale esterna a Pisa

Novembre 2010

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Redazione del report a cura di: Michela Casarosa, Funzionario UO Studio e Supporto alla programmazione e Osservatorio Sociale

Simona Erbi, Assistente sociale Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Pisa Massimo Lo Giudice, Assistente sociale Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Pisa

SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO, STUDI E STATISTICA UO Studio e Supporto alla programmazione e Osservatorio Sociale

Dirigente Dr. Paolo Picchi Funzionario A.P. Dr. Claudio Rognini

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Indice

PRESENTAZIONE .................................................................................................................................................. 4

INTRODUZIONE .................................................................................................................................................... 5

1. LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE........................................................................................ 7

1.1. GLI UFFICI PER L’ESECUZIONE PENALE ESTERNA............................................................................................ 7

2. LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. DEFINIZIONI..................................................................... 8

2.1. L’AFFIDAMENTO IN PROVA AL SERVIZIO SOCIALE ......................................................................................... 8 2.2. LA SEMILIBERTÀ............................................................................................................................................. 8 2.3. LA DETENZIONE DOMICILIARE ....................................................................................................................... 8 2.4. LA LIBERTÀ VIGILATA ..................................................................................................................................... 9 2.5. LE SANZIONI SOSTITUTIVE ............................................................................................................................... 9

3. LE DIMENSIONI DEL FENOMENO ................................................................................................................ 9

3.1. L’AFFIDAMENTO IN PROVA AI SERVIZI SOCIALI............................................................................................. 10 3.2. LE ALTRE MISURE ......................................................................................................................................... 10 3.3. DISTRIBUZIONE PER ETÀ E SESSO................................................................................................................... 11 3.4 LE REVOCHE................................................................................................................................................ 11 3.5 LE INCHIESTE SOCIALI (O OSSERVAZIONI) ..................................................................................................... 12 3.6 ASSISTENZA FAMILIARE E ASSISTENZA POST-PENITENZIARIA ............................................................................. 12

4. L’INDAGINE IN PROVINCIA DI PISA ......................................................................................................... 12

4.1. OBIETTIVI E METODOLOGIA......................................................................................................................... 12 4.2. CAMPIONAMENTO E INTERVISTE ................................................................................................................. 13 4.3. I RISULTATI................................................................................................................................................... 14 4.4. ASPETTI RELATIVI ALLA STORIA PENALE DEL SOGGETTO. LA RECIDIVA........................................................... 17 4.5 IL TRATTAMENTO RICEVUTO .......................................................................................................................... 20

4.5.1 L’avvio della misura alternativa ........................................................................................................ 20 4.5.2 Lo svolgimento della misura alternativa ............................................................................................ 21

4.6 VALUTAZIONI DEL SOGGETTO CIRCA GLI EFFETTI DEL TRATTAMENTO.............................................................. 22 4.7 IL NETWORK FORMALE E INFORMALE ............................................................................................................ 25 4.7. IL QUESTIONARIO RISORSE .......................................................................................................................... 26

TAVOLE DATI ...................................................................................................................................................... 30

QUESTIONARIO.................................................................................................................................................. 53

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Presentazione

La Provincia di Pisa e l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.) hanno siglato nel 2008 un protocollo per la realizzazione di ricerche, il monitoraggio e l’analisi dei dati sui detenuti in esecuzione penale esterna.

Questa pubblicazione, prima nel suo genere per la nostra provincia, sulle misure alternative alla detenzione è stata richiesta dall’U.E.P.E (che ha per competenza territoriale anche il circondario di Lucca) per valutare e monitorare la propria attività e per analizzare il fenomeno della recidiva nei condannati.

Indagine complessa quindi per la tipologia di soggetti a cui fa riferimento, sia per la difficoltà di rintracciarli una volta scontata la pena, sia per la delicatezza dell’argomento trattato.

Ma è anche un’indagine importante, perché parlare di misure alternative alla detenzione significa valutare la capacità del nostro sistema penitenziario di facilitare e rendere concreto il concetto di rieducazione e di reinserimento sociale dei detenuti, che spesso alle spalle hanno situazioni economiche e familiari complesse e molto diverse tra loro.

L’Osservatorio Sociale della Provincia di Pisa ha così sperimentato un metodo innovativo per la lettura dei dati; questa è stata realizzata attraverso il “racconto” e le osservazioni degli assistenti sociali che hanno lavorato e sono stati in contatto con le persone che hanno deciso di rendersi disponibili a essere intervistate.

Il risultato è questa pubblicazione, frutto dell’integrazione tra dato quantitativo e interviste a testimoni privilegiati che arricchisce di contenuti e osservazioni il report.

In un momento in cui il sovraffollamento delle carceri è a un livello molto alto e le condizioni di vita nelle quali sono costrette i detenuti è intollerabile per un paese che vuol dirsi civile, questa indagine conoscitiva diventa uno strumento utile, non solo per capire meglio questa particolare realtà poco conosciuta ai più, ma anche per approfondire e riflettere su quali strumenti di supporto possono e devono essere rinforzati o creati, se inesistenti, per consentire all’Amministrazione giudiziaria e penitenziaria la più completa attuazione del loro complesso e difficile compito, che raggiunge il vero e più alto scopo nella rieducazione e nel reinserimento di quelli che hanno commesso reati.

L’Assessore alla partecipazione e cittadinanza attiva e affari generali

Vicepresidente Alessandra Petreri

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Introduzione

Il protocollo per la realizzazione di ricerche, il monitoraggio e l’analisi dei dati sui condannati in esecuzione penale esterna, siglato tra la Provincia di Pisa e l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.) nel 2008, è frutto di un lavoro di collaborazione tra i due enti che ha ormai durata decennale: ciò a ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, della necessità di costruire sinergie tra soggetti apparentemente diversi tra loro, con lo scopo di raggiungere obiettivi veramente utili ai cittadini.

Con la consulenza e il supporto tecnico degli operatori della Provincia, gli assistenti sociali hanno potuto confrontarsi con i dati oggettivi scaturiti dalla presente ricerca, a partire da un campione significativo di utenti, nella consapevolezza che tali dati avrebbero potuto disconfermare la convinzione – comunque legittimamente radicata negli sforzi quotidiani volti ad attuare buone prassi – di “essere nel giusto”.

Ad ogni modo, i risultati hanno fatto rilevare una sostanziale omogeneità con quanto ci è dato sapere a livello nazionale sul mondo variegato e per lo più misconosciuto della cosiddetta area penale esterna, ossia quello delle misure alternative alla detenzione: un mondo in cui le persone condannate, passate attraverso il circuito carcerario o provenienti dalla condizione di libertà, con il sostegno degli operatori, cercano di collocarsi (o ri-collocarsi) in un ambito di cittadinanza riconquistata, a partire dalla punizione, certo, ma soprattutto da percorsi di rieducazione e inclusione sociale. Se dobbiamo dunque tener conto delle statistiche nazionali sui comportamenti recidivi di coloro che passano per tale sistema, ma anche dei risultati di questa ricerca, è possibile affermare con la giusta dose di orgoglio professionale che il sistema “funziona”, perché le persone che vi transitano, intese nella loro generalità (e sono un numero molto simile a quello relativo alla popolazione carceraria), “rimangono oneste” anche dopo la fine della pena.

Chi sono dunque i destinatari del presente lavoro? I nostri utenti, senza dubbio, perché la comprensione profonda dei processi che portano ai risultati citati, ci aiuta a lavorare meglio con e per loro; i cittadini comuni, perché il bisogno di sicurezza che la società civile esprime sempre più intensamente negli ultimi anni può essere soddisfatto in modo considerevole, anche attraverso la semplice constatazione del fatto che il sistema delle misure alternative produce ottimi risultati e quindi offre certezze; le istituzioni, pubbliche e non, che con noi condividono spesso la stessa utenza, perché conoscere in un'ottica globale gli utenti e i problemi di cui sono portatori, ci aiuta ad aiutarli meglio, anche attraverso “sani” processi di ottimizzazione delle risorse; infine, ma non ultimi, gli interlocutori politici, tra i quali i rappresentanti della Provincia di Pisa, che qui ringraziamo, ci appaiono esemplari per lungimiranza e disponibilità concreta, perché un'analisi approfondita dei fenomeni oggetto del nostro lavoro quotidiano può indurre

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chi detiene responsabilità decisionali a mettere a disposizione le proprie risorse – anche economiche, si intende – per l'implementazione e/o la prosecuzione di progetti che aiutano gli operatori dell'area penale esterna a far funzionare il sistema, ci auguriamo ancora per lungo tempo.

L'U.E.P.E. di Pisa

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1. LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE

1.1. Gli Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna

Gli Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna (di seguito denominati U.E.P.E.), istituiti con la Legge 26/07/1975 N. 354 che ha regolato la riforma penitenziaria, sono sedi periferiche del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dal quale dipendono amministrativamente, alla stessa stregua degli Istituti di Pena.

L’U.E.P.E. di Pisa e Lucca ha competenza su entrambe le province. Sul territorio di pertinenza dell’ufficio si trovano tre istituti penitenziari: la Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, la Casa di Reclusione di Volterra, e la Casa Circondariale San Giorgio di Lucca, ai quali l’U.E.P.E. fornisce attività di consulenza. Questo report si riferisce esclusivamente al territorio della provincia di Pisa.

I compiti dell’U.E.P.E, previsti dalla riforma dell’ordinamento penitenziario (art. 72 della succitata legge e successive integrazioni e modifiche) e disciplinati dal relativo regolamento d’esecuzione, pur essendo molteplici, possono essere sostanzialmente ricondotti in due settori d’intervento prevalenti:

Interventi svolti in favore dei soggetti ristretti negli istituti di pena. L’U.E.P.E., attraverso gli assistenti sociali, partecipa alle attività di osservazione scientifica della personalità dei detenuti dando il suo contributo in seno al Gruppo di Osservazione e Trattamento per la stesura del relativo programma individualizzato. Il compito dell’assistente sociale è di riferire sulla rete sociale del detenuto, evidenziando il rapporto che lo stesso ha con la realtà esterna e la sua eventuale possibilità di interagire con le risorse presenti o attivabili collaborando con gli enti pubblici e del privato sociale.

Interventi sviluppati sul territorio nell’ambito dell’esecuzione penale esterna relativamente alla gestione delle Misure Alternative alla Detenzione (Affidamento in prova al Servizio Sociale, Semilibertà e Detenzione Domiciliare, in particolare). Le misure alternative sono concesse dal Tribunale di Sorveglianza sulla base di specifici requisiti definiti dalla normativa, con l’obiettivo prioritario di favorire un processo di recupero e di reinserimento sociale.

Nell’ambito delle due aree citate, gli U.E.P.E.: svolgono le inchieste sociali richieste dai Tribunali di Sorveglianza,

finalizzate alla conoscenza della situazione relazionale e socioeconomica dei soggetti coinvolti, con particolare riguardo agli aspetti problematici e agli interventi attivabili per il loro superamento;

garantiscono attività di sostegno nel corso dello svolgimento della misura alternativa. L’assistente sociale, attraverso il raccordo con tutte le risorse del territorio, presenti o attivabili, dalla famiglia ai servizi pubblici locali, al volontariato, al mondo del lavoro, facilita il percorso di recupero e di reinserimento del soggetto nella società, aiutandolo a superare le difficoltà di adattamento;

assicurano il controllo, inteso come verifica dei risultati del processo di reinserimento, nel quadro delle prescrizioni imposte al soggetto dal Tribunale di Sorveglianza che ha concesso la misura.

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2. Le misure alternative alla detenzione. Definizioni.

L’ordinamento penitenziario (legge 26 Luglio 1975 n.354) ha introdotto modalità di esecuzione delle condanne alternative rispetto alla tradizionale esecuzione negli Istituti Penitenziari. La competenza a decidere sulla concessione delle misure è affidata a un organo giurisdizionale: il Tribunale di Sorveglianza.

Possono accedervi i detenuti che devono scontare un residuo pena che risulta nei limiti fissati dalla legge e che hanno evidenziato progressi nel processo di risocializzazione. La legge prevede inoltre la possibilità di accedere alle misure alternative direttamente dallo stato di libertà, quando il condannato che riceve l’ordine di esecuzione non è detenuto. Quest’ultima modalità di accesso alle misure alternative risulta attualmente quella prevalente sul totale delle misure concesse.

2.1. L’affidamento in prova al Servizio Sociale

È la misura alternativa alla detenzione più ampia, si svolge totalmente nel territorio evitando alla persona condannata il percorso detentivo e le ripercussioni legate alla condizione di privazione della libertà.

È regolamentata dall’art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario, così come modificato dall’art. 2 della Legge n. 165 del 27 maggio 1998 (Legge Simeone – Saraceni) e dal relativo Regolamento di Esecuzione (art. 98): consiste nell’affidamento del condannato al Servizio Sociale, fuori dall’istituto di pena, per un periodo uguale a quello della pena da scontare.

Una particolare forma di affidamento in prova è quella rivolta ai tossicodipendenti e agli alcooldipendenti che intendano intraprendere o proseguire un programma terapeutico, ed è prevista dall’art. 94 del Testo Unico in materia di stupefacenti (D.P.R. 309/90) e modifiche apportate dalla legge n. 46/2006.

2.2. La semilibertà

È considerata una misura alternativa anche se il condannato rimane in stato di detenzione e il suo reinserimento nell’ambiente libero è parziale. È regolamentata dall’art. 48 dell’Ordinamento Penitenziario e consiste nella possibilità, data al condannato, di trascorrere parte del giorno fuori dall’Istituto di pena, per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale, in base ad un programma di trattamento, la cui responsabilità è affidata al Direttore dell’Istituto di pena.

2.3. La detenzione domiciliare

La misura alternativa della detenzione domiciliare è stata introdotta dalla Legge n. 663 del 10.10.1986 (Legge Gozzini), di modifica dell’Ordinamento Penitenziario (O.P.). Con tale beneficio si è voluto ampliare l’opportunità delle misure alternative, consentendo la prosecuzione, per quanto possibile, delle attività di cura, di assistenza familiare, d’istruzione professionale, evitando così la carcerazione e le relative conseguenze negative. L’art. 47 ter O.P. è stato modificato dalla Legge n° 165 del 27.05.1998 (Legge Simeone - Saraceni), che ha ampliato la possibilità di fruire di questo beneficio, prevedendo anche diverse categorie di destinatari. La misura

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consiste nell’esecuzione della pena nella propria abitazione, o in altro luogo di privata dimora, o in luogo pubblico di cura, assistenza e accoglienza.

2.4. La libertà vigilata

Non è una pena, ma una misura di sicurezza non detentiva e consiste nella concessione della libertà al condannato, che è affidato alla pubblica sicurezza, per la sorveglianza, ed all’U.E.P.E. per il sostegno e l’assistenza.

La libertà vigilata è ordinata nei seguenti casi: se è inflitta una pena non inferiore a dieci anni; se è stata disposta la liberazione condizionale (art. 176 c.p.); se il contravventore abituale o professionale commette un nuovo reato

che sia manifestazione di "abitualità" o "professionalità"; se il Magistrato di Sorveglianza, in sede di accertamento o riesame della

pericolosità sociale (art. 679 c.p.) dispone la trasformazione di una misura di sicurezza detentiva in libertà vigilata (art. 69 Legge 354/75);

in altri casi determinati da varie disposizioni di legge, in maniera obbligatoria o in maniera discrezionale (artt. 229 e 230 c.p.);

in caso di ammissione di una licenza agli internati e ai semiliberi.

2.5. Le sanzioni sostitutive La semidetenzione è una modalità di sostituzione delle pene detentive brevi (art. 53 L. 689/81).Consiste nell'obbligo per il soggetto di trascorrere almeno dieci ore al giorno negli Istituti di pena adibiti all'esecuzione del regime di semilibertà o nelle sezioni autonome di istituti ordinari destinate all'esecuzione della misura. La libertà controllata è una modalità di sostituzione delle pene detentive brevi (art. 53 L. 689/81), ed anche una modalità di conversione di pene pecuniarie (art. 102 L. 689/81). Durante tale periodo il soggetto è sottoposto ad alcune prescrizioni, determinate, con ordinanza, dal Magistrato di Sorveglianza che riguardano le limitazioni spazio temporali.

3. Le dimensioni del fenomeno

Il secondo Rapporto sulla Situazione Sociale a Pisa evidenziava un decremento poco rilevante sia dei casi pervenuti sia di quelli seguiti tra il 2004 e il 2005, nonostante gli effetti della emanazione della legge n. 207/2003 sul cosiddetto “indultino” che avrebbe dovuto, invece, produrre un pur lieve incremento, dal momento che i soggetti usciti dal carcere a causa di quella norma, venivano poi seguiti dall’allora C.S.S.A.

Leggermente più significativo, invece, era il decremento verificatosi tra il 2005 e il 2006 a causa dei primi effetti della legge n. 241/2006 (indulto). A questo proposito, si segnala che il totale dei casi seguiti durante il 2006 era di 336, mentre a inizio 2007 avevamo 48 casi in carico.

Nel triennio 2007/09, invece, col graduale venir meno degli effetti dell'indulto, si è assistito a un incremento della casistica: se si considerano i soli affidamenti in prova, si passa da 35 casi seguiti nel 2007 a 48 nel 2008, fino ad arrivare a 80 nel 2009, trend che sembra essere confermato anche per il primo semestre del 2010.

Quanto alla comparazione con i trend delle altre sedi, si può solo annotare che per queste ultime il decremento si è manifestato in modo più massiccio rispetto

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all’U.E.P.E. di Pisa. Non sembra che ci siano per tale fenomeno cause giuridiche rilevabili. Fermo restando il trend di nuovo incremento descritto, si notano i seguenti aspetti.

(Tavole 1, 25, 26,-27)

3.1. L’affidamento in prova ai servizi sociali

I numeri relativi all’affidamento in prova al Servizio Sociale sono più grandi rispetto a quelli relativi alle altre misure, perché si tratta della misura alternativa per cui l’U.E.P.E è principalmente competente per legge. L’organo che lo concede (Tribunale di Sorveglianza) investe, infatti, l’U.E.P.E del compito di definire il progetto individuale di reinserimento sia quando si tratti di salvaguardare i risultati già ottenuti dai soggetti interessati, sia quando invece è necessario attivare una rete di sostegno che possa consentire all’interessato di accedere alla misura.

(Tavole 2, 25, 26, 27)

3.2. Le altre misure

L’attuale legislazione consente ai soggetti che abbiano pene inferiori ai tre anni (sei anni per tossico o alcoldipendenti) di accedere alle misure alternative non passando attraverso il carcere, il che spiega il minor numero di coloro che ne ottengono l’accesso dalla detenzione. Per lo più si tratta di soggetti che non conoscono la norma in questione per svantaggio sociale: extracomunitari, stranieri, soggetti privi di stabile dimora, soggetti non in grado di procurarsi un difensore di fiducia.

Il maggior numero di soggetti in semilibertà provenienti dalla detenzione dipende dal fatto che tale regime è concesso per lo più come risultato di un percorso carcerario di buona qualità; molto meno frequentemente accade che venga concesso come alternativa all’affidamento a chi ne fa richiesta dalla libertà.

L’incremento della detenzione domiciliare relativo al periodo analizzato dal citato Rapporto, sembrava denotare in generale l’intento del legislatore di deflazionare la popolazione carceraria, intento che ora invece pare manifestarsi attraverso altri mezzi legislativi recentemente proposti. Di fatto, nel periodo 2007/09 l'incremento è stato quasi nullo, rivelando semplicemente l’atteggiamento del locale Tribunale di Sorveglianza – atteggiamento menzionato per l'appunto nel Rapporto – che, quando non ricorrono i presupposti per l’affidamento, vuole comunque offrire al soggetto la possibilità di non entrare in carcere, pur concedendogli una misura più restrittiva.

Sulla libertà vigilata, che, lo ricordiamo, non è una misura alternativa, ma una misura di sicurezza non detentiva, non ci sono annotazioni; il basso numero, infatti, è fisiologico, così come lo è la tipologia. Il leggero aumento di tali misure nel periodo 2007/09 denota semplicemente l'episodico ricorso della magistratura di sorveglianza a tali misure nei casi di extracomunitari che chiedono la sostituzione della espulsione dal territorio dello stato (anch'essa misura di sicurezza, ma non detentiva) proprio con la libertà vigilata.

Le sanzioni sostitutive, nel complesso del lavoro dell’U.E.P.E, sono statisticamente irrilevanti, in quanto si tratta di regimi per lo più inapplicati. Nel triennio 2007/09 sono state quasi inesistenti.

(Tavole da 3 a 6, 25, 26, 27)

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3.3. Distribuzione per età e sesso

La distribuzione per sesso rilevata nel Rapporto e confermata dai dati del triennio 2007/09, segue le statistiche criminologiche, secondo cui, innanzitutto, la propensione a delinquere è maggiore negli uomini. Ciò vale, come si vede, sia per la popolazione detenuta sia per i soggetti in misura alternativa. I numeri relativi all’età non sembrano far rilevare differenze tra fasce degne di nota.

I soggetti vengono seguiti dal momento in cui accedono alle misure alternative, senza che l’età rappresenti un requisito o una discriminante. Si può ipotizzare, però, che, la maggiore percentuale dei soggetti compresi tra i 30 e i 39 anni (anche questa rilevata nel Rapporto e confermata nel triennio 2007/09) dipenda da quanto segue: coloro i quali non accedono alle misure alternative sono i soggetti che hanno pene più lunghe da scontare parzialmente in carcere, il che fa appunto salire la loro età media; si tratta in pratica della minoranza, mentre i restanti sono quelli che accedono alle misure alternative.

Un discorso a parte va fatto per la detenzione domiciliare: soggetti in età superiore ai 49 anni: sono i casi in cui l’età (superiore ai 65

anni) rappresenta un requisito di legge per l’accesso; maggiore percentuale di donne: anche qui l’essere in stato di gravidanza

o madri di prole inferiore a dieci anni rappresenta un requisito di legge. (Tavole 9, 10, 25, 26, 27)

3.4 Le revoche

I dati sulle revoche continuano ad apparire confortanti, poiché fanno intendere un buon funzionamento delle misure alternative in termini di evitamento dei fenomeni di recidiva, sia nei casi in cui si tratta di mantenere e /o migliorare situazioni individuali già strutturate, sia in quelli per cui si costruisce dal nulla o partendo da situazioni inadeguate un progetto di sostegno nei confronti dell’interessato.

Ciò è confermato: a) dal quasi assente tasso di revoca per commissione di nuovi reati nell’arco temporale della misura; b) dal fatto che gli unici casi di revoca sono quelli in cui le motivazioni della revoca stessa sono ascrivibili a fattori comportamentali (il soggetto non rispetta le prescrizioni impostegli dalla magistratura – cosiddetto andamento negativo) e non collegati a reati commessi durante la fruizione della misura. Semmai, può accadere che durante la fruizione di una misura alternativa sopraggiunga un nuovo titolo di esecuzione per un reato commesso in precedenza.

In questo caso, pertanto, non si configura recidiva, ma la pena aumenta a tal punto che non ci sono più i requisiti temporali previsti dalla legge (tre anni) per continuare a fruire della misura.

Ad ogni modo, sul totale dei casi seguiti in un anno, le percentuali dei casi esitati in una revoca, si attestano nel modo seguente:

2004: 8,56% 2005: 8,04% 2006: 5,05% 2007: 3,37%+ 2008: 4,42% 2009: 4,43%

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Non resta che attendere di avere a disposizione i dati relativi al 2010 per poter analizzare più adeguatamente il leggero incremento delle revoche iniziato nel 2008, dopo il significativo decremento degli anni precedenti.

(Tavole da 11 a 15, 16, 28, 29 ,30)

3.5 Le inchieste sociali (o osservazioni)

L’osservazione della personalità dei soggetti in carico all’U.E.P.E è prevista sia per coloro che sono ristretti in carcere, sia per coloro che chiedono l’accesso ad una misura dalla libertà. Nel primo caso l’assistente sociale, su richiesta della direzione del carcere, collabora con gli operatori penitenziari, contribuendo a definire un percorso individualizzato di trattamento, per la parte che riguarda i rapporti dell’interessato con la realtà esterna (famiglia, servizi, sistema lavoro, ecc.).

Nel secondo caso, l’assistente sociale, su richiesta della Magistratura di Sorveglianza, approfondisce i vari aspetti della vita dell’interessato allo scopo di valutarne l’adeguatezza rispetto al percorso di reinserimento. Ciò vale per le misure alternative, le misure di sicurezza (libertà vigilata), le rare sanzioni sostitutive e la remissione del debito (sconto sulle spese di giustizia e mantenimento in carcere).

La minore incidenza delle inchieste per remissione del debito o libertà vigilata è del tutto fisiologica.

Il numero delle inchieste per soggetti detenuti nella sede di Pisa appare assolutamente proporzionato rispetto ai dati delle altre sedi, considerato il numero degli Istituti di pena presenti nell’ambito di competenza territoriale dell’U.E.P.E ed alla capienza di questi.

(Tavole da 17 a-22, 25, 26, 27)

3.6 Assistenza familiare e assistenza post-penitenziaria

I bassi numeri relativi a questo aspetto del lavoro dell’U.E.P.E sono spiegabili con il fatto che fino a prima dell’applicazione della legge sull’indulto i carichi di lavoro degli assistenti sociali erano a pieno regime. Dunque gli operatori concentravano tutte le risorse disponibili sulla gestione delle competenze istituzionali fondamentali.

Con il sopraggiungere dell’indulto si è registrata, in concomitanza dell’ultimo semestre del 2006 una lievissima tendenza ad occuparsi anche di assistenza ai soggetti usciti dal circuito penitenziario nei sei mesi successivi alla scarcerazione. Tale tendenza è stata in lieve aumento nel corso degli anni successivi.

(Tavole 23, 24, 25, 26, 27)

4. L’indagine in provincia di Pisa

4.1. Obiettivi e metodologia Nel 2005 Il Ministero ha coordinato la realizzazione di un’indagine a livello nazionale su tutti gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna.

L’indagine è stata realizzata attraverso due strumenti:

• il Questionario/Risorse, che è stato somministrato a tutte le risorse che interagiscono con l’U.E.P.E nella presa in carico dei soggetti. Sono state censite 106 strutture a livello nazionale.

• Il Questionario/Soggetti attraverso cui si è cercato di indagare il rapporto tra il soggetto utente e le modalità dell’esecuzione penale esterna. Il questionario

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conteneva molti dati sul soggetto che già sono presenti nei documenti ufficiali di presa in carico ma approfondiva altre questioni: la percezione che i soggetti hanno della loro situazione, il rapporto con l’U.E.P.E, il loro giudizio, etc. Il questionario conteneva anche una sezione sulla recidiva. Sono stati intervistati 106 soggetti inseriti in risorse di rete afferenti a 23 distinti U.E.P.E.

I risultati dell’indagine sono contenuti nel volume “Alternative al carcere. Percorsi, attori e reti sociali nell’esecuzione penale esterna: un approfondimento della ricerca applicata”, a cura di Luigi Frudà, Franco Angeli, 2006.

Da qui è nata l’idea di implementare a livello locale - seppur con alcune semplificazioni e diverse focalizzazioni - la metodologia adottata nell’indagine nazionale. L’obiettivo era infatti quello di indagare il fenomeno nel territorio pisano favorendo al tempo stesso un confronto dei risultati con altri Uffici di Esecuzione Penale Esterna e con il panorama nazionale.

Questo ci ha consentito, tra l’altro, di sfruttare al massimo strumenti già testati, adottati e collocati all’interno di una cornice teorica di livello universitario.

Rispetto alla costruzione del Questionario Soggetti la scelta è stata quella di adottare il questionario nazionale escludendo però tutte le domande che potevano essere ricavate direttamente dalla lettura dei fascicoli personali degli utenti (dati utente, condizione lavorativa, caratteristiche della famiglia, etc.) in modo da non appesantire eccessivamente la rilevazione. Il questionario Risorse invece è stato lasciato inalterato.

La nostra indagine si proponeva il raggiungimento di 3 obiettivi principali: • valutare l’attività degli Uffici di Esecuzione Penale Esterna anche attraverso la

percezione e il giudizio degli utenti • indagare il fenomeno della recidiva • conoscere e valutare l’efficacia delle reti territoriali attivate dall’Ufficio di

Esecuzione Penale Esterna

4.2. Campionamento e interviste

Su un universo di 438 soggetti che erano stati in carico all’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna dagli anni 2004 al 2007 inclusi è stato estratto casualmente un campione di 200 soggetti ripartiti proporzionalmente tra le varie tipologie di utenti U.E.P.E e selezionato sia tra utenti ancora in carico, sia tra utenti che al momento dell’indagine avevano invece concluso la misura alternativa a causa dell’indulto o per fine pena. L’obiettivo era infatti quella di conoscere la situazione attuale anche di queste persone per cercare di intercettare gli ambiti virtuosi in cui le reti hanno funzionato, per così dire, da “vaccino” contro il fenomeno della recidiva.

Per quanto riguarda le modalità di somministrazione del questionario è stata scelta la somministrazione diretta, tramite intervista, da parte degli assistenti sociali dell’U.E.P.E.

Tuttavia, sono emerse fin da subito grosse difficoltà nel contattare gli utenti principalmente a causa dei frequenti cambiamenti di residenza. Questa situazione ha fatto sì che alla fine gli operatori abbiano contattato l’intero universo degli utenti in carico dal 2002 e le 54 persone (46 maschi e 8 femmine) che alla fine hanno compilato il questionario rappresentano di fatto la totalità delle persone rintracciabili e disponibili a farsi intervistare.

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Si tratta di un campione formato nella quasi totalità dei casi da soggetti che attualmente non sono più in carico all’U.E.P.E (75% degli intervistati) e che sono in una situazione di libertà. Questo è il principale elemento di differenziazione rispetto all’indagine nazionale nella quale la maggioranza degli intervistati è invece formato da persone attualmente in carico.

D’altra parte questo fattore ha probabilmente permesso di avere risposte meno “viziate” dalla persistenza del rapporto e dunque più sincere, sia di cogliere in maniera più efficace il fenomeno della recidiva.

4.3. I risultati

Il campione è formato per l’85,2% da maschi e dal 14,8% di femmine, in linea con i risultati dell’indagine nazionale e con le caratteristiche dell’utenza U.E.P.E. Grafico 1 – Distribuzione per sesso degli intervistati

Maschi85%

Femmine15%

Dal punto di vista dello stato civile il 55,6% è coniugato o convivente; il 16,7% è separato o divorziato, il 22,2% è nubile, il 5,6% vedovo.

Circa il 60% degli intervistati risiede in un comune dell’Area Pisana, il 20% circa in Valdera, l’11% nel Valdarno, il 9% circa in Alta Val di Cecina.

Il 57,4% è formato da persone di età compresa tra i 30 e i 50 anni, il 31,5% ha tra i 50 e i 70 anni. I giovani con meno di 30 anni sono solo il 5,6%.

Per quanto riguarda la cittadinanza (tavola 1) i risultati dell’indagine riflettono il dato generale della prevalenza degli italiani tra coloro che accedono alle misure alternative, dato che contrasta con quello riferito invece alla popolazione carceraria.

Tavola 1 - Distribuzione per cittadinanza

v.a. % Italiana 44 81,48%

Straniera 10 18,52%

Totale 54 100,00%

Agli stranieri infatti spesso mancano alcuni requisiti fondamentali per poter accedere alle misure, ovvero un lavoro, un domicilio, una rete esterna significativa, il permesso di soggiorno che spesso ostacola il progetto di fine pena. La rete sociale, che riveste un’importanza fondamentale per l’accesso alle misure alternative, si assottiglia fortemente quando gli stranieri non hanno il permesso di soggiorno.

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Ci sono poi anche molti stranieri che non inoltrano la domanda per l’accesso alla misura alternativa nei tempi previsti dalla legge (30 gg successivi alla notifica di sospensione dell’esecuzione della pena) soprattutto per problemi di frequente cambio di domicilio, o perchè non percepiscono l’importanza della misura o non seguono il procedimento penale in quanto tornano nel paese di origine.

Per quanto riguarda l’istruzione (tavola 2) si rileva che 3 intervistati su 4 hanno almeno il diploma di scuola media inferiore e di questi, il 31,5% ha un diploma di scuola superiore. Le persone che hanno solo la licenza elementare sono il 18,5%.

Tavola 2 - Distribuzione per titolo di studio

v.a. % Diploma media inferiore 24 44,4%

Diploma media superiore 17 31,5%

Licenza elementare 10 18,5%

Nessuno 3 5,6%

Totale 54 100,0%

Il livello di occupazione degli utenti risulta essere elevato in quanto punto cardine dell’esecuzione penale esterna (tavola 3).

Tavola 3 - Condizione lavorativa attuale

v.a. % Occupato stabile tempo pieno 22 40,7%

Disoccupato 11 20,4%

Occupato con contratti atipici 7 13,0%

Occupato stabile part time 7 13,0%

Pensionato 5 9,3%

Fruitore di borsa lavoro, tirocinio formativo o simili 1 1,8%

N.r. 1 1,8% Totale 54 100,0%

Il basso livello di scolarizzazione si riflette con l’attività professionale svolta dagli utenti sia nel passato che recentemente. Le professioni prevalenti sono infatti operaio specializzato e operaio generico (tavola 4). Tavola 4 - Attività professionale recente

Domanda 9 v.a. % Operaio specializzato 13 24,1%

Operaio generico 9 16,7%

Imprenditore 4 7,4%

Agricoltore, bracciante 3 5,6%

Commerciante 3 5,6%

Muratore, manovale 3 5,6%

Barista, cameriere, cuoco 2 3,7%

Impiegato 1 1,8%

Insegnante 1 1,8%

Altro 14 25,9%

N.r. 1 1,8% Totale 54 100,00%

Si nota una tendenza a non perseguire l’attività professionale del padre soprattutto nel caso in cui il padre era agricoltore o bracciante, per il resto ricalca abbastanza il

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quadro professionale dei padri (tavola 5). Nel caso delle madri prevale nettamente la posizione di casalinga (tavola 6).

Tavola 5- Attività professionale del padre

Attività professionale v.a. % Agricoltore, bracciante 10 18,5%

Operaio specializzato 7 13,0%

Imprenditore 6 11,2%

Operaio generico 5 9,3%

Commerciante 4 7,4%

Impiegato 4 7,4%

Avvocato 1 1,8%

Infermiere 1 1,8%

Non conosciuto 2 3,7%

Altro 14 25,9%

Totale 54 100,0%

Tavola 6 - Attività professionale della madre

Attività professionale v.a. % Agricoltore, bracciante 6 11,11%

Commerciante 4 7,41%

Operaio specializzato 3 5,56%

Colf. addetto pulizie 2 3,70%

Imprenditore 2 3,70%

Operaio generico 1 1,85%

Altro (casalinga) 36 66,67% Totale 54 100,00%

La metà dei genitori degli utenti risulta formata da pensionati o deceduti (tavole 6-7).

Tavola 7 - Condizione lavorativa del padre

Condizione lavorativa v.a. % Pensionato 15 27,78%

Deceduto 15 27,78%

Occupato stabile tempo pieno 8 14,81%

Disoccupato 1 1,85%

Imprenditore libero prof. 1 1,85%

Occupato con contratti atipici 1 1,85%

Occupato stabile part time 1 1,85%

N.r. 12 22,22%

Totale 54 100,00%

Tavola 8 - Condizione lavorativa della madre

Condizione lavorativa v.a. % Pensionata 14 25,93%

Deceduta 14 25,93%

Occupata stabile full time 5 9,26%

Disoccupata 4 7,41%

Occupata stabile part time 2 3,70%

Borsa lavoro/tirocinio formativo 1 1,85%

Occupata con contratti atipici 1 1,85%

Altro 3 5,56%

N.r. 10 18,52% Totale 54 100,00%

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Per quanto riguarda il loro livello di studio emerge in generale emerge un basso livello di scolarizzazione, più della metà possiede la licenza media o non ha alcun titolo (tavole 8 -9).

Tavola 9 - Titolo di studio del padre

Titolo di studio padre %

licenza elementare 48,1%

nessun titolo 20,3%

diploma scuola media inferiore 16,7%

diploma scuola media superiore 5,6%

laurea 3,7%

Non risponde 5,6%

Totale 100,0%

Tavola 10 - Titolo di studio della madre

Titolo di studio madre %

licenza elementare 48,0%

nessun titolo 24,0%

diploma scuola media inferiore 14,8%

diploma di scuola media superiore 9,3%

Non risponde 3,7%

Totale 100,0%

Se osserviamo la condizione lavorativa dei coniugi degli utenti possiamo notare una buona percentuale di occupati stabili a tempo pieno. Questo dato riflette una situazione frequente, quella delle mogli che lavorano per mantenere la famiglia, attendendo il rientro del marito detenuto. Per gli stranieri questo è un po’ meno frequente in quanto molto più spesso i detenuti non hanno le mogli in Italia ma al paese di origine (tavola 11).

Tavola 11 - Se coniugato indicare condizione lavorativa coniuge

Domanda 14 v.a. % Occupato stabile tempo pieno 16 29,63%

Disoccupato 8 14,81%

Occupato stabile partime 2 3,70%

Occupato con contratti atipici 1 1,85%

Altro 6 11,11%

N.r. 21 38,89% Totale 54 100,00%

4.4. Aspetti relativi alla storia penale del soggetto. La recidiva

È da sottolineare che ben 40 soggetti su 54 intervistati erano, al momento dell’intervista, persone libere che hanno dunque partecipato volontariamente alla compilazione del questionario. Ciò evidenzia sicuramente un buon rapporto degli utenti con l’U.E.P.E ed è anche garanzia del fatto che le risposte siano caratterizzate da un buon grado di veridicità.

Per quanto riguarda invece la situazione giuridica dei soggetti al momento dell’ultima presa in carico si rileva che più della metà (54%) era in una situazione di affidamento in prova dalla libertà (art. 47 e 94), il 22% in detenzione domiciliare dalla libertà (tavola 12).

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Tavola 12 Posizione giuridica al momento dell'ultima presa in carico dall'U.E.P.E

Posizione giuridica %

affidamento in prova 47 dalla libertà 38,9%

affidamento in prova 94 dalla libertà 14,8%

detenzione domiciliare dalla libertà 11,1%

detenzione domiciliare dalla detenzione 11,1%

affidamento in prova 47 dalla detenzione 9,3%

affidamento in prova 94 dalla detenzione 3,7%

semilibertà 3,7%

lavoro esterno ex articolo 21 1,9%

arresti domiciliari dalla detenzione 1,9%

altro 1,9%

Non risponde 1,9%

Totale 100,0%

Uno degli obiettivi dell’indagine era quello di indagare sul fenomeno della recidiva. Per questo motivo è stato chiesto agli intervistati di indicare se in passato erano già stati seguiti dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna. Il 51,9% (tavola successiva) ha dichiarato di essere stato seguito dall’U.E.P.E una sola volta. Il 48,1% invece è stato seguito più di una volta.

Tavola 13 Soggetti già seguiti dall’U.E.P.E in passato

Già seguiti %

si 48,1%

no 51,9%

Totale 100,0%

Questo non significa tuttavia che il 48,1% sia realmente recidivo, ossia abbia commesso un nuovo reato terminata la prima pena. La situazione più frequente è infatti quella di persone che hanno commesso più di un reato in un unico periodo della loro vita e ricevono le condanne in momenti diversi, condanne che però sono tutte collegate a quel periodo e magari ad un unico avvenimento.

Per poter cogliere invece il fenomeno della recidiva nella sua complessità e per tentare anche di fare una stima occorre collegare la risposta a questa domanda con la risposte ad altre due domande: la domanda 16.7 “Ha mai commesso reati

dopo una misura alternativa”? In questo caso, come vediamo nella tavola 14 l’88,8% ha risposto No, e dunque non ha sicuramente mai recidivato. Soltanto 6 persone potrebbero dunque essere recidive. E’ opportuno rilevare che queste informazioni, ricavate dalle interviste, trovano anche conferma nei fascicoli personali in possesso delle assistenti sociali.

Tavola 14 Reati commessi dopo una misura alternativa

Reati commessi %

no 88,9%

si 11,1% Totale 100,0%

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La tavola che segue ci mostra per quali procedimenti e per quali reati questi soggetti erano già stati seguiti dall’U.E.P.E. Come si può notare nella maggioranza dei casi si tratta di soggetti che, come già detto, non erano in una situazione di recidiva ma avevano già seguito percorsi propedeutici all’affidamento (lavoro esterno, inchiesta socio-familiare, semilibertà, etc.). Tavola 15 Procedimenti per i quali erano già stati seguiti dall’U.E.P.E in passato

Procedimenti %

affidamento in prova 47 dalla libertà 30,8%

affidamento in prova 94 dalla libertà 11,4%

semilibertà 15,4%

detenzione domiciliare dalla libertà 7,7%

detenzione domiciliare dalla detenzione 7,7%

affidamento in prova 47 dalla detenzione 7,7%

osservazione della personalità ed indagine socio 7,7%

lavoro esterno ex art. 21 3,8%

detenzione carceraria per medesimo procedimento 3,8%

altro 3,8% Totale 100,0%

La tavola 15 mostra invece le tipologie di reato commesse dai soggetti che sono stati presi in carico dall’U.E.P.E, secondo la classificazione ISTAT. I dati si riferiscono all’ultima presa in carico da parte del servizio (nei casi in cui ci sia stata più di una presa in carico).

Il 44,4% ha commesso reati contro l’economia e la fede pubblica (falso, truffa, etc.). E’ questa una tipologia di reato per la quale ci sono pene più brevi. Il 35,2% ha commesso reati contro il patrimonio e il 14,8% reati contro la persona. In quest’ultimo caso si tratta nella maggioranza di persone che sono state seguite come art. 21 o come semilibertà perché, in questo caso, si tratta di reati che spesso causano la detenzione.

Riguardo a questa distribuzione si rileva una lieve differenza con l’indagine nazionale1 nella quale i reati contro la persona sono una percentuale più bassa (8% contro 14,8%) ma è però più alta la percentuale di quelli che non hanno dichiarato il tipo di reato (11% contro il 5,56%). Tavola 16 Tipologia di reato commesso durante l’ultima misura alternativa

Tipologia di reato Indagine

Pisa Indagine Nazionale

contro l'economia e la fede pubblica 44% 37%

contro il patrimonio 35% 44%

contro la persona 15% 8%

Non dichiarato 6% 11%

Totale 100,0% 100,0%

Altro elemento di differenziazione con l’indagine nazionale è quello relativo allo stato di tossicodipendenza: nel nostro caso, infatti i soggetti tossicodipendenti o ex tossicodipendenti rappresentano soltanto il 25,93% del totale. Nell’indagine nazionale sono il l’83% del totale2. Si tratta dunque di due popolazioni target molto 1 Op. cit. pag. 204 2 Op. cit. pag. 202

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diverse in quanto lo status di tossicodipendente incide fortemente sulle modalità di accesso e di svolgimento della misura alternativa.

4.5 Il trattamento ricevuto

4.5.1 L’avvio della misura alternativa

Passando ad analizzare i dati relativi al trattamento ricevuto si rileva che la maggior parte (57,4%) è venuta a conoscenza della possibilità di usufruire della misura alternativa attraverso gli avvocati, l’11,11% attraverso gli educatori del carcere, il 9,3% attraverso l’assistente sociale dell’U.E.P.E e il 7,41% attraverso relazioni di tipo informale con amici, familiari, detenuti. Da notare anche qua la differenza con l’indagine nazionale nella quale è molto più alta la percentuale di coloro che ne sono venuti a conoscenza attraverso gli altri detenuti (30%). Tavola 17 - Modalità di conoscenza della misura alternativa

Come sono venuti a conoscenza della misure %

avvocato 57,4%

educatore carcere 11,1%

assistente sociale U.E.P.E 9,3%

relazioni di tipo informale amici familiari 7,4%

altro 14,9% Totale 100,0%

Per quanto riguarda invece gli elementi o i soggetti che hanno svolto un ruolo importante nella vera e propria ammissione alla misura alternativa, il 39% circa dichiara che il fattore determinante è stata la disponibilità dell’azienda o di una ditta. E’ evidente infatti che la possibilità di accedere ad un lavoro rappresenta l’elemento centrale nella costituzione della misura, che, non a caso, in passato, veniva comunemente chiamata “affidamento al lavoro”. In questa fase il ruolo dell’avvocato diventa residuale.

Tavola 18 - Soggetti che hanno svolto un ruolo importante nel passaggio alla misura alternativa

Soggetti %

ditta/azienda 38,9%

U.E.P.E 20,4%

SERT 14,8%

avvocato 3,7%

altro 22,2%

Totale 100,0%

Tavola 19 - Procedure (amministrative) sulla cui base è iniziato il percorso per l'ottenimento della misura alternativa

Procedure % documentazione avvocato 37,0%

richiesta al tribunale 24,0%

documentazione SER-T 16,7%

documentazione U.E.P.E 9,3%

richiesta al magistrato di sorveglianza 5,6%

documentazione altri operatori 3,7%

altro 3,7%

Totale 100,0%

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In realtà la presenza dell’avvocato non sarebbe indispensabile per l’avvio della misura alternativa in quanto per la presentazione della domanda le persone potrebbero essere aiutate dagli uffici. Molti però ritengono comunque essenziale rivolgersi a un avvocato.

4.5.2 Lo svolgimento della misura alternativa

Alla domanda: “Praticamente che ha fatto, o sta facendo, durante lo svolgimento della misura alternativa?” il 57,4% afferma “Il rispetto degli orari”, il 18,5% “colloqui”, il 14,8% “rapporti esterni con la famiglia e con gli amici”. Tavola 20 – Attività durante la misura alternativa

Attività %

rispetto degli orari 57,4%

colloquio 18,5%

rapporti esterni con famiglia e amici 14,8%

attività esterne 3,7%

trattamento medio sanitario 3,7%

partecipazione a gruppi 1,9% Totale 100,0%

Dall’analisi dei risultati emerge la percezione forte del valore prescrittivi dell’affidamento: rispetto degli orari, rispetto dei contatti con l’U.E.P.E. L’aspetto dell’orario infatti è quello che più limita la libertà personale. Dalle ore 22.00 alle ore 6.00 le persone devono rimanere presso la propria abitazione a meno che non svolgano lavori notturni o ci siano occasioni di socializzazione particolari. Su questo decide il magistrato sulla base anche della valutazioni U.E.P.E.

Anche il colloquio rappresenta un adempimento importante ed è centrale nel rapporto con gli operatori dell’U.E.P.E con cui la persona in affidamento deve mantenere contatti costanti. Tendenzialmente i colloqui sono di confronto e sostegno. Tavola 21 – Nel corso della misura è stato inserito in una struttura residenziale?

Inserimento in struttura %

no 83,3%

si 5,6%

n.r. 11,1% Totale 100,0%

La caratteristica della residenzialità riguarda soprattutto i tossicodipendenti. Essendo poche le persone del nostro campione con questa caratteristica la risposta a questa domanda è stata dunque prevalentemente No (83,33%). Tavola 22 – Che significato ha avuto – o ha – per lei il rapporto con la misura alternativa?

Significato % sostegno psicologico 72,2%

aiuto nelle pratiche 7,4%

nessun significato 5,6%

sostegno lavorativo/economico 1,8%

altro 13,0%

Totale 100,0%

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Questa domanda era stata posta come domanda aperta. La tavola 22 riporta il risultato della categorizzazione delle risposte che è stata fatta ex post; la figura 1 (pag. 25) mostra invece i risultati di un’altra modalità di analizzare le risposte a domande aperta, una modalità che si basa sull’attribuire una dimensione più grossa alle parole che ricorrono maggiormente. Questo sistema di analisi si può realizzare attraverso il sito www.wordle.net.

In entrambi i casi emerge comunque una prevalenza dell’aspetto di sostegno, aiuto, supporto psicologico rispetto ad altri tipi di sostegno più concreti (lavoro, pratiche, etc.).

Per quanto riguarda invece la domanda relativa alle attività prevalenti che venivano svolte durante la misura alternativa circa l’80% degli intervistati ha dichiarato “colloqui”. Il colloquio rappresenta infatti il principale strumento utilizzato dagli operatori per monitorare l’andamento della misura.

4.6 Valutazioni del soggetto circa gli effetti del trattamento

Alla domanda “Come giudica in generale il trattamento ricevuto durante la misura

alternativa?” circa il 70% esprime un giudizio positivo, solo il 3,52% esprime un giudizio negativo. Si riportano di seguito, integralmente, le principali affermazioni degli intervistati in quanto possono rappresentare un utile strumento di analisi e approfondimento: “Come giudica in generale il trattamento ricevuto durante la misura alternativa?”

• adeguato alla pena • buono • buono nel complesso punto debole impatto non simpatico con alcuni operatori

dell'U.E.P.E • coerente con una vita normale • utile per i familiari ho continuato a fare la stessa vita di prima • forte: allontanarsi dai danni della carcerazione • indifferente nel mio caso la revoca è arrivata dopo pochi mesi • non ho le armi per giudicarla perché è stata breve

• ottimo, ho riscontrato un'adeguata forma di sostegno • per come è strutturata la detenzione domiciliare meglio il carcere • utile per progettare la vita • positivo • positivo da tutti i punti di vista • positivo il sotto l'aspetto relazionale, negativo per il controllo • positivo per l'attività di sostegno alla persona • positivo per le persone che capiscono il significato • positivo perchè evita la detenzione in carcere

• possibilità di avere sostegno • possibilità di reinserimento, difficoltà di conciliare gli impegni lavorativi con quelli

della missione • punto di forza, non interrompi il percorso di vita • utile ma ci vorrebbe più opportunità casa lavoro • vincoli territoriali e orari per il lavoro-liberta personale

“E in particolare riguardo alla sua particolare esperienza?” • aiuto nel riavvicinamento alla famiglia, in particolare con la moglie • buoni nel secondo periodo nel quale sono stato seguito costantemente dall'U.E.P.E • complicato • comunque come una imposizione

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• dato la possibilità di reinserirsi • é stato di sostegno al percorso di reinserimento • è un'opportunità di reinserimento • era simile alla mia vita prima • estenuante • hanno avuto un ruolo i colloqui di sostegno • il timore iniziale a seguito dei colloqui effettuati si e tramutato in sentimento di

fiducia nel servizio • in questo territorio mi trovo bene, in altro U.E.P.E no • maggiore sostegno economico avrebbe evitato la recidiva • meglio del carcere perché stavo male • mi ha aiutato a comprendere la strada giusta per non sbagliare più • mi ha consentito di continuare a mantenere la stabilità famigliare e personale

raggiunta • mi sono sentito molto solo perché ero solo in casa • molto buono ma non ritengo giusta la condanna subita

• non è stato utile per le esigenze economiche poiché ha potuto solo inviare al territorio

• ottimo • per me va benissimo per altri ci vorrebbe molto di più • positivo per opportunità di reinserimento • positivo per superare i momenti difficili e liberarsi del passato • positivo perché i controlli aiutano • positivo perché non ho mai avuto problemi. Mi sono trovata bene. • problema delle prescrizioni orarie rispetto alla mia attività lavorativa aperta al

pubblico • caratterizzato da problemi di comunicazione nell'ultima parte della m.a. • sentito positivamente • sostegno e il punto forte non vedo punti deboli • utile

Dall’analisi di queste affermazioni (cfr anche Figure 2 e 3, pag. 26 e 27) emerge con evidenza l’importanza della misura alternativa in quanto occasione per ricostruire una vita sociale e familiare evitando la carcerazione. E’ chiaro che laddove la rete sociale non è presente la misura alternativa può causare situazioni di isolamento (come segnalato da un intervistato).

Sempre nell’ambito della valutazione il questionario conteneva questa domanda: “Secondo lei che cosa ha funzionato meglio, nel suo caso, nel trattamento?”.

Per analizzare le riposte è stato costruita una classifica basata su un indice sintetico (tavola 23) da cui emerge che l’aspetto che durante la misura alternativa ha funzionato di più è il sostegno ricevuto dagli operatori.

Nelle posizioni successive ma abbastanza distanziate da questo primo fattore ci sono: l’opportunità lavorativa, l’aumento della motivazione al cambiamento e infine la possibilità di reinserimento sociale.

Tavola 23 – Secondo lei che cosa ha funzionato meglio, nel suo caso, nel trattamento?

Cosa ha funzionato meglio? Punt. Sostegno/rapporto con operatori 125

Aumento della motivazione al cambiamento 107

Possibilità di reinserimento sociale 106

Reinserimento sociale 104

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Anche per quanto riguarda le risposte alla domanda “Cosa bisognerebbe fare per migliorarla” è forse più efficace riportare le principali risposte:

• aiutare anche dopo • ampliare gli spazi per ridurre i tempi di attesa • avere opportunità di lavoro (5 risposte) • cercare le misure con maggiore selettività • comportarsi sempre bene • curarsi, non commettere reati, lavorare • definire contesti più rigidi perché così è blanda la cosa più importante sono i

colloqui

• dovrebbe essere ampliata la possibilità fruire della misura alternativa • è già sufficiente il fatto che esista la misura alternativa • eliminare burocrazia; essere più disponibili senza vincoli • essere più attenti agli utenti • essere più disponibili a capire le difficoltà delle persone • nulla va bene cosi (4 risposte) • per migliorarsi: crescere rispetto all'esperienza • più assistenza umana se uno è solo • più opportunità

• più possibilità a socializzare • seguire le persone quando la misura è finita • unico lato positivo della sua vicenda e stato Legge 586

Rispetto a queste risposte occorre riflettere su due aspetti: da un lato il fatto che gli intervistati sembrano quasi richiedere all’U.E.P.E una maggiore rigidità nello svolgimento della misura, dall’altro il fatto che occorrerebbe dare all’U.E.P.E maggiori strumenti per creare opportunità lavorative.

Per quanto riguarda infine i problemi incontrati circa l’85% dichiara di non aver incontrato nessuna difficoltà e il 3,7% evidenzia solo problematiche di tipo burocratico.

Tavola 24 – Problemi incontrati durante la misura alternativa

Problemi % nessuno 85,2%

cavilli burocratici 3,7%

altro 3,7%

non risponde 7,4% Totale 100,0%

Con le ultime due domande di questa sezione si chiedeva una valutazione sull’impatto che la misura alternativa aveva avuto sul comportamento dopo la fine della pena. Dalla tavole 25 emerge un dato abbastanza complesso da interpretare. Il 40% circa afferma che la misura ha esercitato un’influenza sul comportamento a fine pena e il 31,5% dichiara invece di no.

Questo può dipendere anche dal fatto che il percorso di cambiamento è già avvenuto, in parte, durante lo svolgimento della misura.

Tavola 25 - Secondo lei la misura alternativa ha influito sul suo comportamento dopo la fine della pena?

Ha influito? % si 40,7%

no 31,5%

n.r. 27,8% Totale 100,00%

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25

4.7 Il network formale e informale

Le domande relative al network istituzionale attivato dall’U.E.P.E durante la misura alternativa hanno avuto alti tassi di non risposta. Probabilmente ciò significa che l’utente non ha una grande percezione delle reti attivate dall’Ufficio. Per l’approfondimento di questo aspetto si rimanda al paragrafo 4.8 che contiene un’analisi dei questionari compilati da alcuni operatori U.E.P.E.

Per quanto riguarda invece il network informale (amicale, familiare, associativo, etc.) emerge che circa il 40% degli intervistati durante la misura alternativa ha mantenuto contatti con amici, il 13% circa con associazioni e il 15% ha dichiarato di non avere avuto contatti con nessuno.

Per quanto riguarda il ruolo dei componenti della famiglia il 35,2% dichiara che tutti i familiari sono stati ugualmente importanti, il 26% circa indica il partner (tavola 26)

Tavola 26 - Durante il trattamento quali componenti della sua famiglia sono stati più importanti?

Familiari % tutti i familiari 35,2%

partner 25,9%

figli 18,5%

genitori 9,3%

sorelle/fratelli 1,8%

nessuno 3,7%

n.r. 5,6% Totale 100,0%

Nel 90% dei casi la famiglia era informata durante lo svolgimento della misura; ciò dimostra il coinvolgimento della famiglia come rete di supporto fondamentale all'interno della misura. L’82% circa degli intervistati ha dichiarato di sentirsi sostenuto dalla propria famiglia. Il sostegno è più di tipo affettivo (tavola 27) che non economico.

Questo è un aspetto che gli assistenti sociali dell’U.E.P.E riscontrano nello svolgimento della loro attività. La famiglia è considerata come il “gancio” della misura.

Tavola 27 – Che tipo di supporto?

Tipo di supporto % sostegno affettivo 40,7%

sostegno economico/affettivo 11,1%

sostegno economico 9,3%

altro 20,4%

non sa/non risponde 18,5%

Totale 100,0%

Nel 64% dei casi infatti le famiglie “hanno avuto un rapporto diretto con la struttura” secondo le modalità riportate nella tavola 28.

Tavola 28: In che modo la famiglia ha avuto rapporti con gli Enti coinvolti?

Modalità di contatto %

visite domiciliari 22,2%

contatti telefonici 24,1%

colloqui 18,5%

incontri con gruppi di operatori 3,7%

n.r. 31,5%

Totale 100,0%

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26

Le famiglie sono dunque sono fortemente coinvolte nel progetto sulla persona e si trovano spesso in prima linea. Si pensi ad esempio all’aspetto del controllo da parte delle forze dell’ordine che intacca fortemente l’intimità e la privacy familiare (controlli notturni, presenza ben visibile dei Carabinieri, etc.). Il 70% dichiara infatti che la misura ha causato problemi alla sua famiglia.

4.7. Il questionario Risorse

Al tema delle risorse di rete è stato dedicato uno specifico questionario. Complessivamente sono stati compilati 6 questionari dai seguenti Enti:

• Misericordia di Castelfranco di Sotto • Croce Rossa Italiana, sezione di Pisa • Cooperativa Don Bosco di Pisa • SERT di Pisa • Associazione L’Alba • Cooperativa sociale “Il Ponte” - Progetto “Oltre il muro”

In generale tutti gli intervistati dichiarano di avere un ottimo contatto con l'U.E.P.E. In particolare 5 intervistati su 6 mantengono rapporti formali con l'U.E.P.E in maniera frequente, soprattutto per inserimenti e collaborazioni per progetti terapeutici oltre che per verifiche e presa in carico. Tali rapporti sono formalizzati attraverso protocolli di intesa o convenzioni. Sempre per i rapporti formali gli altri enti e istituzioni con i quali gli intervistati sono in rapporto sono: SerT, Carcere, Comunità e Asl.

Gli intervistati evidenziano anche rapporti periodici con comune, provincia e regione soprattutto per quello che riguarda i trasporti sociali, l’organizzazione di eventi, la partecipazione alla consulta provinciale volontariato, la fornitura di servizi, l’erogazione di borse lavoro o tirocini formativi.

Circa la metà dei soggetti intervistati instaura relazioni stabili od occasionali con gruppi e organizzazioni informali.

Dalla rilevazione emerge che generalmente, all'interno degli enti pubblici esistono procedure di presa in carico, progettazione e valutazioni periodiche più sistematiche rispetto alle strutture private o del terzo settore. La presa in carico è sempre regolata da procedure, tra cui segnalazione da altri servizi, accertamenti medico/sanitari, colloquio preliminare.

Altro aspetto rilevante è che la condivisione del progetto e la posizione giuridica sono necessari per la presa in carico.

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Figura 1 - Che significato ha avuto per lei il rapporto con l’UEPE?

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28

Figura 2 - Come giudica, in generale, la misura alternativa?

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29

Figura 3 – Come giudica, basandosi sulla sua personale esperienza, la misura alternativa?

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TAVOLE DATI

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Tavola 1 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti e casi seguiti in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Totale misure.

Casi pervenuti Casi seguiti Incidenza nuovi casi

% sul totale misure Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 874 618 410 1.637 1.340 901 53,4 46,1 45,5 100,0 100,0 100,0

Firenze (S.D.S. Arezzo) 155 128 89 291 258 201 53,3 49,6 44,3 100,0 100,0 100,0

Firenze (S.D.S. Pistoia) 270 203 156 523 471 403 51,6 43,1 38,7 100,0 100,0 100,0

Livorno 240 233 165 506 450 380 47,4 51,8 43,4 100,0 100,0 100,0

Massa 324 173 121 560 377 254 57,9 45,9 47,6 100,0 100,0 100,0

Pisa 227 198 193 397 373 336 57,2 53,1 57,4 100,0 100,0 100,0 Pisa (S.D.S. Lucca) 256 267 183 502 449 390 51,0 59,5 46,9 100,0 100,0 100,0

Siena 248 173 123 422 344 270 58,8 50,3 45,6 100,0 100,0 100,0

Toscana - totale 2.594 1.993 1.440 4.838 4.062 3.135 53,6 49,1 45,9 100,0 100,0 100,0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 2 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti e casi seguiti in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Affida mento in prova al servizio sociale

Casi pervenuti Casi seguiti Incidenza nuovi casi

% sul totale misure Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 580 380 279 1.099 867 599 52,8 43,8 46,6 67,1 64,7 66,5

Firenze (S.D.S. Arezzo) 106 85 55 211 183 141 50,2 46,4 39,0 72,5 70,9 70,1

Firenze (S.D.S. Pistoia) 186 128 104 361 319 279 51,5 40,1 37,3 69,0 67,7 69,2

Livorno 154 148 111 338 292 255 45,6 50,7 43,5 66,8 64,9 67,1

Massa 181 85 60 320 200 131 56,6 42,5 45,8 57,1 53,1 51,6

Pisa 153 115 121 280 242 213 54,6 47,5 56,8 70,5 64,9 63,4 Pisa (S.D.S. Lucca) 178 175 116 379 315 269 47,0 55,6 43,1 75,5 70,2 69,0

Siena 161 100 89 282 224 180 57,1 44,6 49,4 66,8 65,1 66,7

Toscana - totale 1.699 1.216 935 3.270 2.642 2.067 52,0 46,0 45,2 67,6 65,0 65,9 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 3 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti e casi seguiti in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Semili bertà

Casi pervenuti Casi seguiti Incidenza nuovi casi

% sul totale misure Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 72 66 30 146 136 86 49,3 48,5 34,9 8,9 10,1 9,5

Firenze (S.D.S. Arezzo) 6 9 7 12 15 14 50,0 60,0 50,0 4,1 5,8 7,0

Firenze (S.D.S. Pistoia) 17 13 11 41 32 27 41,5 40,6 40,7 7,8 6,8 6,7

Livorno 14 14 10 45 37 30 31,1 37,8 33,3 8,9 8,2 7,9

Massa 25 21 3 53 39 23 47,2 53,8 13,0 9,5 10,3 9,1

Pisa 24 26 17 42 45 34 57,1 57,8 50,0 10,6 12,1 10,1 Pisa (S.D.S. Lucca) 15 17 9 24 23 19 62,5 73,9 47,4 4,8 5,1 4,9

Siena 18 20 7 36 34 29 50,0 58,8 24,1 8,5 9,9 10,7

Toscana - totale 191 186 94 399 361 262 47,9 51,5 35,9 8,2 8,9 8,4 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 4 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti e casi seguiti in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Detenz ione domiciliare

Casi pervenuti Casi seguiti Incidenza nuovi casi % sul totale misure Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 192 158 81 322 285 172 59,6 55,4 47,1 19,7 21,3 19,1 Firenze (S.D.S. Arezzo)

40 32 25 64 56 42 62,5 57,1 59,5 22,0 21,7 20,9

Firenze (S.D.S. Pistoia)

57 54 35 105 103 84 54,3 52,4 41,7 20,1 21,9 20,8

Livorno 64 62 37 103 98 72 62,1 63,3 51,4 20,4 21,8 18,9

Massa 102 65 52 157 126 86 65,0 51,6 60,5 28,0 33,4 33,9

Pisa 44 47 48 64 74 75 68,8 63,5 64,0 16,1 19,8 22,3 Pisa (S.D.S. Lucca) 55 68 51 88 100 91 62,5 68,0 56,0 17,5 22,3 23,3

Siena 57 47 16 83 69 40 68,7 68,1 40,0 19,7 20,1 14,8 Toscana - totale 611 533 345 986 911 662 62,0 58,5 52,1 20,4 22,4 21,1

Tavola 5 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti e casi seguiti in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Libert à vigilate

Casi pervenuti Casi seguiti Incidenza nuovi casi % sul totale misure Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 25 14 19 57 50 40 43,9 28,0 47,5 3,5 3,7 4,4 Firenze (S.D.S. Arezzo)

2 1 2 3 2 3 66,7 50,0 66,7 1,0 0,8 1,5

Firenze (S.D.S. Pistoia)

7 4 5 12 11 10 58,3 36,4 50,0 2,3 2,3 2,5

Livorno 8 8 7 20 21 20 40,0 38,1 35,0 4,0 4,7 5,3

Massa 13 1 5 22 7 7 59,1 14,3 71,4 3,9 1,9 2,8

Pisa 6 10 6 10 12 13 60,0 83,3 46,2 2,5 3,2 3,9 Pisa (S.D.S. Lucca) 6 5 5 9 8 9 66,7 62,5 55,6 1,8 1,8 2,3

Siena 7 3 7 13 13 15 53,8 23,1 46,7 3,1 3,8 5,6

Toscana - totale 74 46 56 146 124 117 50,7 37,1 47,9 3,0 3,1 3,7 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 6 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti e casi seguiti in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Sanzio ni sostitutive

Casi pervenuti Casi seguiti Incidenza nuovi casi % sul totale misure Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 5 0 1 13 2 4 38,5 0,0 25,0 0,8 0,1 0,4 Firenze (S.D.S. Arezzo)

1 1 0 1 2 1 100,0 50,0 0,0 0,3 0,8 0,5

Firenze (S.D.S. Pistoia) 3 4 1 4 6 3 75,0 66,7 33,3 0,8 1,3 0,7

Livorno 0 1 0 0 2 3 0,0 50,0 0,0 0,0 0,4 0,8

Massa 3 1 1 8 5 7 37,5 20,0 14,3 1,4 1,3 2,8

Pisa 0 0 1 1 0 1 0,0 0,0 100,0 0,3 0,0 0,3 Pisa (S.D.S. Lucca) 2 2 2 2 3 2 100,0 66,7 100,0 0,4 0,7 0,5

Siena 5 3 4 8 4 6 62,5 75,0 66,7 1,9 1,2 2,2

Toscana - totale 19 12 10 37 24 27 51,4 50,0 37,0 0,8 0,6 0,9 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 7 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi pervenuti per tipologia nella sede di Pisa. Anni 2004-2006.

v.a. % Tipologia di misura

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Affidati Tossicodipendenti dalla Libertà 30 21 30 13,2 10,6 15,5

Affidati Tossicodipendenti dalla Detenzione 9 6 3 4,0 3,0 1,6

Affidati dalla Detenzione 25 25 27 11,0 12,6 14,0

Affidati dalla Libertà 87 63 61 38,3 31,8 31,6

Affidati Militari 2 0 0 0,9 0,0 0,0

Affidamento prova al serv. soc. - Totale 153 115 121 67,4 58,1 62,7 Semilibertà dalla Detenzione 23 23 17 10,1 11,6 8,8

Semilibertà dalla Libertà 1 3 0 0,4 1,5 0,0 Semilibertà - Totale 24 26 17 10,6 13,1 8,8 Detenzione Domiciliare dal Carcere 13 14 14 5,7 7,1 7,3

Detenzione Domiciliare Libertà 28 24 28 12,3 12,1 14,5

Detenzione Domiciliare Provvisoria 3 9 6 1,3 4,5 3,1

Detenzione domiciliare 44 47 48 19,4 23,7 24,9 Libertà Vigilata In Sentenza 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Libertà Vigilata da Condizionale 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Libertà Vigilata Per Conver. Misure Sicurezza Det. 3 9 5 1,3 4,5 2,6

Libertà Vigilata Per Lic. Esper.Internati 3 1 1 1,3 0,5 0,5

Libertà vigilate - Totale 6 10 6 2,6 5,1 3,1 Semidetenzione 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Libertà Controllata 0 0 1 0,0 0,0 0,5 Sanzioni sostitutive - Totale 0 0 1 0,0 0,0 0,5 Totale misure 227 198 193 100,0 100,0 100,0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 8 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi seguiti per tipologia nella sede di Pisa. Anni 2004-2006.

v.a. % Tipologia di misura

2004 2005 2006 2004 2005 2006

Affidati Tossicodipendenti dalla Libertà 46 39 47 11,6 10,5 14,0

Affidati Tossicodipendenti dalla Detenzione 12 12 9 3,0 3,2 2,7

Affidati dalla Detenzione 51 51 47 12,8 13,7 14,0

Affidati dalla Libertà 169 138 109 42,6 37,0 32,4

Affidati Militari 2 2 1 0,5 0,5 0,3

Affidamento in prova al servizio sociale - Totale 2 80 242 213 70,5 64,9 63,4

Semilibertà dalla Detenzione 39 41 33 9,8 11,0 9,8

Semilibertà dalla Libertà 3 4 1 0,8 1,1 0,3

Semilibertà - Totale 42 45 34 10,6 12,1 10,1

Detenzione Domiciliare dal Carcere 18 22 22 4,5 5,9 6,5

Detenzione Domiciliare Libertà 41 42 42 10,3 11,3 12,5

Detenzione Domiciliare Provvisoria 5 10 11 1,3 2,7 3,3

Detenzione domiciliare 64 74 75 16,1 19,8 22,3

Libertà Vigilata In Sentenza 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Libertà Vigilata da Condizionale 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Libertà Vigilata Per Conver. Misure Sicurezza Det. 4 10 12 1,0 2,7 3,6

Libertà Vigilata Per Lic. Esper.Internati 6 2 1 1,5 0,5 0,3

Libertà vigilate - Totale 10 12 13 2,5 3,2 3,9

Semidetenzione 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Libertà Controllata 1 0 1 0,3 0,0 0,3

Sanzioni sostitutive - Totale 1 0 1 0,3 0,0 0,3

Totale misure 397 373 336 100,0 100,0 100,0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 9 - Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive. Casi seguiti nella sede di Pisa per sesso, età e tipologia. Anno 2006. (valori assoluti )

18-29 30-39 40-49 OLTRE 49 Totale Tipologia di misura

M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot Affidati Tossicodipendenti dalla Libertà 6 0 6 17 2 19 18 0 18 4 0 4 45 2 47

Affidati Tossicodipendenti dalla Detenzione 1 0 1 4 0 4 3 1 4 0 0 0 8 1 9

Affidati dalla Detenzione 8 1 9 19 1 20 12 0 12 6 0 6 45 2 47

Affidati dalla Libertà 10 2 12 33 5 38 23 6 29 28 2 30 94 15 109

Affidati Militari 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 1 0 1

Affidamento prova al serv. soc. - Totale 25 3 28 73 8 81 57 7 64 38 2 40 193 20 213

Semilibertà dalla Detenzione 1 1 2 17 0 17 8 0 8 6 0 6 32 1 33

Semilibertà dalla Libertà 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 1

Semilibertà - Totale 1 1 2 18 0 18 8 0 8 6 0 6 33 1 34

Detenzione Domiciliare dal Carcere 2 1 3 2 2 4 5 1 6 7 2 9 16 6 22

Detenzione Domiciliare Libertà 1 1 2 7 2 9 12 2 14 17 0 17 37 5 42

Detenzione Domiciliare Provvisoria 1 1 2 5 2 7 1 0 1 1 0 1 8 3 11

Detenzione domiciliare 4 3 7 14 6 20 18 3 21 25 2 27 61 14 75

Libertà Vigilata In Sentenza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Libertà Vigilata da Condizionale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Libertà Vigilata Per Conver. Misure Sicur. Det. 2 0 2 5 1 6 2 0 2 2 0 2 11 1 12

Libertà Vigilata Per Lic. Esper.Internati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 0 1

Libertà vigilate - Totale 2 0 2 5 1 6 2 0 2 3 0 3 12 1 13

Semidetenzione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Libertà controllata 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 1

Sanzioni sostitutive - Totale 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 1

Totale misure 32 7 39 111 15 126 85 10 95 72 4 76 300 36 336

Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 10 - Misure Alternative, Misure di sicurezza , Sanzioni Sostitutive. Casi seguiti nella sede di Pisa per sesso, età e tipologia. Anno 2006. (valori % pe r colonna)

18-29 30-39 40-49 OLTRE 49 Totale Tipologia di misura

M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot M F Tot Affidati Tossicodipendenti dalla Libertà 18,8 0,0 15,4 15,3 13,3 15,1 21,2 0,0 18,9 5,6 0,0 5,3 15,0 5,6 14,0

Affidati Tossicodipendenti dalla Detenzione 3,1 0,0 2,6 3,6 0,0 3,2 3,5 10,0 4,2 0,0 0,0 0,0 2,7 2,8 2,7

Affidati dalla Detenzione 25,0 14,3 23,1 17,1 6,7 15,9 14,1 0,0 12,6 8,3 0,0 7,9 15,0 5,6 14,0

Affidati dalla Libertà 31,3 28,6 30,8 29,7 33,3 30,2 27,1 60,0 30,5 38,9 50,0 39,5 31,3 41,7 32,4

Affidati Militari 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,2 0,0 1,1 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,3

Affidamento prova al serv. soc. - Totale 78,1 42,9 71,8 65,8 53,3 64,3 67,1 70,0 67,4 52,8 50,0 52,6 64,3 55,6 63,4

Semilibertà dalla Detenzione 3,1 14,3 5,1 15,3 0,0 13,5 9,4 0,0 8,4 8,3 0,0 7,9 10,7 2,8 9,8

Semilibertà dalla Libertà 0,0 0,0 0,0 0,9 0,0 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,3

Semilibertà - Totale 3,1 14,3 5,1 16,2 0,0 14,3 9,4 0,0 8,4 8,3 0,0 7,9 11,0 2,8 10,1

Detenzione Domiciliare dal Carcere 6,3 14,3 7,7 1,8 13,3 3,2 5,9 10,0 6,3 9,7 50,0 11,8 5,3 16,7 6,5

Detenzione Domiciliare Libertà 3,1 14,3 5,1 6,3 13,3 7,1 14,1 20,0 14,7 23,6 0,0 22,4 12,3 13,9 12,5

Detenzione Domiciliare Provvisoria 3,1 14,3 5,1 4,5 13,3 5,6 1,2 0,0 1,1 1,4 0,0 1,3 2,7 8,3 3,3

Detenzione domiciliare 12,5 42,9 17,9 12,6 40,0 15,9 21,2 30,0 22,1 34,7 50,0 35,5 20,3 38,9 22,3

Libertà Vigilata In Sentenza 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Libertà Vigilata da Condizionale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Libertà Vigilata Per Conver. Misure Sicur. Det. 6,3 0,0 5,1 4,5 6,7 4,8 2,4 0,0 2,1 2,8 0,0 2,6 3,7 2,8 3,6

Libertà Vigilata Per Lic. Esper.Internati 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 0,0 1,3 0,3 0,0 0,3

Libertà vigilate - Totale 6,3 0,0 5,1 4,5 6,7 4,8 2,4 0,0 2,1 4,2 0,0 3,9 4,0 2,8 3,9

Semidetenzione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Libertà Controllata 0,0 0,0 0,0 0,9 0,0 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,3

Sanzioni sostitutive - Totale 0,0 0,0 0,0 0,9 0,0 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,3

Totale misure 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100

Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 11 - Revoche delle misure alternative in Tos cana per sede. Anni 2004-2006. Totale revoche.

v.a. Tasso di revoca Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 146 123 61 8,9 9,2 6,8

Firenze (S.D.S. Arezzo) 15 19 13 5,2 7,4 6,5

Firenze (S.D.S. Pistoia) 38 33 19 7,3 7,0 4,7

Livorno 41 32 15 8,1 7,1 3,9

Massa 26 36 15 4,6 9,5 5,9

Pisa 34 30 17 8,6 8,0 5,1 Pisa (S.D.S. Lucca) 37 48 24 7,4 10,7 6,2

Siena 45 38 16 10,7 11,0 5,9 Toscana - totale 382 359 180 7,9 8,8 5,7 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 12 - Revoche delle misure alternative in Tos cana per sede. Anni 2004-2006. Revoca per andamento negativo.

v.a. % sul totale revoche Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 87 67 30 59,6 54,5 49,2

Firenze (S.D.S. Arezzo) 8 14 9 53,3 73,7 69,2

Firenze (S.D.S. Pistoia) 19 22 14 50,0 66,7 73,7

Livorno 21 20 13 51,2 62,5 86,7

Massa 20 32 7 76,9 88,9 46,7

Pisa 16 14 9 47,1 46,7 52,9 Pisa (S.D.S. Lucca) 21 25 10 56,8 52,1 41,7

Siena 20 23 8 44,4 60,5 50,0

Toscana - totale 212 217 100 55,5 60,4 55,6 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 13 - Revoche delle misure alternative in Tos cana per sede. Anni 2004-2006. Revoca per nuova posiz. giur. per assenza di requisiti giuridi co-penali previsti.

v.a. % sul totale revoche Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 55 51 24 37,7 41,5 39,3

Firenze (S.D.S. Arezzo) 5 3 2 33,3 15,8 15,4

Firenze (S.D.S. Pistoia) 19 10 3 50,0 30,3 15,8

Livorno 20 12 2 48,8 37,5 13,3

Massa 5 4 8 19,2 11,1 53,3 Pisa 15 15 8 44,1 50,0 47,1 Pisa (S.D.S. Lucca) 15 23 14 40,5 47,9 58,3

Siena 21 13 7 46,7 34,2 43,8

Toscana - totale 155 131 68 40,6 36,5 37,8 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 14 - Revoche delle misure alternative in Tos cana per sede. Anni 2004-2006. Revoca per commissione di reati durante la misura.

v.a. % sul totale revoche Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Firenze (S.D.S. Arezzo) 1 0 0 6,7 0,0 0,0

Firenze (S.D.S. Pistoia) 0 1 2 0,0 3,0 10,5

Livorno 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Massa 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Pisa 0 1 0 0,0 3,3 0,0 Pisa (S.D.S. Lucca) 1 0 0 2,7 0,0 0,0

Siena 1 1 0 2,2 2,6 0,0 Toscana - totale 3 3 2 0,8 0,8 1,1 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 15 - Revoche delle misure alternative in Tos cana per sede. Anni 2004-2006. Revoca per

v.a. % sul totale revoche Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 4 5 7 2,7 4,1 11,5

Firenze (S.D.S. Arezzo) 1 2 2 6,7 10,5 15,4

Firenze (S.D.S. Pistoia) 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Livorno 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Massa 1 0 0 3,8 0,0 0,0

Pisa 3 0 0 8,8 0,0 0,0 Pisa (S.D.S. Lucca) 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Siena 3 1 1 6,7 2,6 6,3

Toscana - totale 12 8 10 3,1 2,2 5,6 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

Tavola 16 - Misure Alternative, Misure di sicurezza , Sanzioni Sostitutive. Revoche per tipologia nella sede di Pisa. Anni 2004-2006.

v.a. % Tasso di revoca Tipologia di misura

2004 2005 2006 2004 2005 2006 2004 2005 2006

Affidati Tossicodipendenti dalla Libertà 4 3 1 4,0 3,0 1,0 11,8 10,0 5,9

Affidati Tossicodipendenti dalla Detenzione 0 2 1 0,0 2,0 1,0 0,0 6,7 5,9

Affidati dalla Detenzione 6 0 0 6,0 0,0 0,0 17,6 0,0 0,0

Affidati dalla Libertà 5 3 2 5,0 3,0 2,0 14,7 10,0 11,8

Affidati Militari 0 0 0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Affidamento in prova al servizio sociale - Totale 1 5 8 4 15,0 8,0 4,0 44,1 26,7 23,5

Semilibertà dalla Detenzione 11 11 5 11,0 11,0 5,0 32,4 36,7 29,4

Semilibertà dalla Libertà 2 3 0 2,0 3,0 0,0 5,9 10,0 0,0

Semilibertà - Totale 13 14 5 13,0 14,0 5,0 38,2 46,7 29,4

Detenzione Domiciliare dal Carcere 3 1 2 3,0 1,0 2,0 8,8 3,3 11,8

Detenzione Domiciliare Libertà 2 4 5 2,0 4,0 5,0 5,9 13,3 29,4

Detenzione Domiciliare Provvisoria 1 3 1 1,0 3,0 1,0 2,9 10,0 5,9

Detenzione domiciliare 6 8 8 6,0 8,0 8,0 17,6 26,7 47,1

Totale revoche 34 30 17 34,0 30,0 17,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 17 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Totale.

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 1.393 1.099 875 100,0 100,0 100,0

Firenze (S.D.S. Arezzo) 166 160 203 100,0 100,0 100,0

Firenze (S.D.S. Pistoia) 232 221 291 100,0 100,0 100,0

Livorno 539 328 394 100,0 100,0 100,0

Massa 587 528 245 100,0 100,0 100,0

Pisa 512 448 536 100,0 100,0 100,0 Pisa (S.D.S. Lucca) 394 351 338 100,0 100,0 100,0

Siena 495 390 386 100,0 100,0 100,0

Toscana - totale 4.318 3.525 3.267 100,0 100,0 100,0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 18 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Osservazione / Trattamento Sogg. In Misura Di Sicurezza

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 18 23 25 1,3 2,1 2,9

Firenze (S.D.S. Arezzo) 0 0 1 0,0 0,0 0,5

Firenze (S.D.S. Pistoia) 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Livorno 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Massa 4 3 1 0,7 0,6 0,4

Pisa 0 0 0 0,0 0,0 0,0 Pisa (S.D.S. Lucca) 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Siena 2 1 2 0,4 0,3 0,5

Toscana - totale 24 27 29 0,6 0,8 0,9 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 19 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Osservazione / Trattamento Soggetti Detenuti

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 734 579 426 52,7 52,7 48,7

Firenze (S.D.S. Arezzo) 71 53 101 42,8 33,1 49,8

Firenze (S.D.S. Pistoia) 85 82 107 36,6 37,1 36,8

Livorno 466 243 300 86,5 74,1 76,1

Massa 239 236 140 40,7 44,7 57,1

Pisa 340 285 374 66,4 63,6 69,8 Pisa (S.D.S. Lucca) 165 158 120 41,9 45,0 35,5

Siena 334 271 259 67,5 69,5 67,1

Toscana - totale 2.434 1.907 1.827 56,4 54,1 55,9 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 20 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Osservazione Soggetti Liberi

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 630 482 412 45,2 43,9 47,1

Firenze (S.D.S. Arezzo) 90 91 95 54,2 56,9 46,8

Firenze (S.D.S. Pistoia) 138 129 171 59,5 58,4 58,8

Livorno 69 77 74 12,8 23,5 18,8

Massa 342 289 104 58,3 54,7 42,4

Pisa 160 158 139 31,3 35,3 25,9 Pisa (S.D.S. Lucca) 209 184 198 53,0 52,4 58,6

Siena 152 106 104 30,7 27,2 26,9

Toscana - totale 1.790 1.516 1.297 41,5 43,0 39,7 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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Tavola 21 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Inchieste Art. 69

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 9 14 12 0,6 1,3 1,4

Firenze (S.D.S. Arezzo) 1 3 1 0,6 1,9 0,5

Firenze (S.D.S. Pistoia) 3 3 5 1,3 1,4 1,7

Livorno 4 7 15 0,7 2,1 3,8

Massa 1 0 0 0,2 0,0 0,0

Pisa 4 1 3 0,8 0,2 0,6 Pisa (S.D.S. Lucca) 7 0 2 1,8 0,0 0,6

Siena 4 12 12 0,8 3,1 3,1 Toscana - totale 33 40 50 0,8 1,1 1,5 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 22 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Inchieste Per Remissione Debito

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Firenze (S.D.S. Arezzo) 1 0 1 0,6 0,0 0,5

Firenze (S.D.S. Pistoia) 4 1 2 1,7 0,5 0,7

Livorno 0 1 4 0,0 0,3 1,0

Massa 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Pisa 8 4 18 1,6 0,9 3,4 Pisa (S.D.S. Lucca) 10 8 9 2,5 2,3 2,7

Siena 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Toscana - totale 23 14 34 0,5 0,4 1,0 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 23 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Assistenza Familiare

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 2 1 0 0,1 0,1 0,0

Firenze (S.D.S. Arezzo) 3 13 4 1,8 8,1 2,0

Firenze (S.D.S. Pistoia) 2 6 6 0,9 2,7 2,1

Livorno 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Massa 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Pisa 0 0 1 0,0 0,0 0,2 Pisa (S.D.S. Lucca) 1 1 1 0,3 0,3 0,3

Siena 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Toscana - totale 8 21 11 0,2 0,6 0,3 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa Tavola 24 - Osservazioni e inchieste in Toscana per sede. Anni 2004-2006. Assistenza Post Penitenziaria

v.a. % sul totale Sede

2004 2005 2006 2004 2005 2006 Firenze 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Firenze (S.D.S. Arezzo) 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Firenze (S.D.S. Pistoia) 0 0 0 0,0 0,0 0,0

Livorno 0 0 1 0,0 0,0 0,3

Massa 1 0 0 0,2 0,0 0,0

Pisa 0 0 1 0,0 0,0 0,2 Pisa (S.D.S. Lucca) 2 0 8 0,5 0,0 2,4

Siena 3 0 9 0,6 0,0 2,3

Toscana - totale 6 0 19 0,1 0,0 0,6 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E. (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Pisa

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39

Tavola 25 - MISURE ALTERNATIVE, MISURE DI SICUREZZA , SANZIONI SOSTITUTIVE, OSSERVAZIONI E INCHIESTE U. E.P.E. PISA Anno 2007

CASI SEGUITI SUDDIVISI PER CLASSI DI ETA' E SESSO

18-29 30-39 40-49 OLTRE 49 NON RILEVATI

TIPOLOGIA INCARICO Casi Perv.

Casi Seguiti

M F N M F N M F N M F N M F N

94TL AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA LIBERTA' 2 8 2 3 1 1 1 94TD AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE 4 6 1 1 1 2 1 47DE AFFIDATI DALLA DETENZIONE 4 10 1 6 1 2 47LI AFFIDATI DALLA LIBERTA' 3 10 4 1 1 4 47ML AFFIDATI MILITARI 0 1 1 A

ffida

men

to in

pr

ova

al s

ervi

zio

soci

ale

Subtotale 13 35 3 1 0 14 1 0 6 2 0 7 1 0 0 0 0 48DE SEMILIBERTA' DALLA DETENZIONE 11 20 2 9 8 1 48LI SEMILIBERTA' DALLA LIBERTA' 0 0

Sem

ilibe

r-t

à

Subtotale 11 20 0 2 0 9 0 0 8 0 0 1 0 0 0 0 0 47TD DETENZIONE DOMICILIARE DAL CARCERE 8 11 2 3 6 47TL DETENZIONE DOMICILIARE LIBERTA' 2 10 2 1 7 47TP DETENZIONE DOMICILIARE PROVVISORIA 0 2 1 1

Det

enzi

one

dom

icili

are

Subtotale 10 23 0 1 0 2 0 0 5 1 0 14 0 0 0 0 0 55SE LIBERTA' VIGILATA IN SENTENZA 0 0 55CN LIBERTA' VIGILATA DA CONDIZIONALE 0 0 55LV LIBERTA' VIGILATA PER CONVER. MISURE SICUREZZA DET. 7 11 2 3 1 3 1 1 55IN LIBERTA' VIGILATA PER LIC. ESPER.INTERNATI 0 0

Libe

rtà

vigi

late

Subtotale 7 11 2 0 0 3 1 0 3 1 0 1 0 0 0 0 0 00SD SEMIDETENZIONE 0 0 00LC LIBERTA' CONTROLLATA 0 0

San

zion

i so

stitu

tive

Subtotale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive 41 89 5 4 0 28 2 0 22 4 0 23 1 0 0 0 0

TIPOLOGIA INCARICO Casi Archiv.

CASI ARCHIVIATI SUDDIVISI PER CLASSI DI ETA' E SESSO

13MS OSSERVAZIONE / TRATTAMENTO SOGG. IN MISURA DI SICUREZZA 0

13OT OSSERVAZIONE / TRATTAMENTO SOGGETTI DETENUTI 196 24 1 66 4 49 6 39 7 13OL OSSERVAZIONE SOGGETTI LIBERI 19 8 4 2 1 1 3 69MS INCHIESTE ART. 69 17 3 1 7 3 3 56RD INCHIESTE PER REMISSIONE DEBITO 0 45AF ASSISTENZA FAMILIARE 5 1 2 1 1

Oss

erva

zion

i, in

chie

ste

ed

altr

i int

erve

nti

46PP ASSISTENZA POST PENITENZIARIA 4 1 2 1

Totale Osservazioni, Inchieste ed altri interventi 241 36 3 0 79 7 0 55 8 0 46 7 0 0 0 0

Fonte: Dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E

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40

Tavola 26 - MISURE ALTERNATIVE, MISURE DI SICUREZZA , SANZIONI SOSTITUTIVE, OSSERVAZIONI E INCHIESTE U. E.P.E. PISA Anno 2008

CASI SEGUITI PER CLASSI DI ETA' E SESSO

18-29 30-39 40-49 OLTRE 49 NON RILEVATI TIPOLOGIA INCARICO

Casi Perv.

Casi Seguiti

U D N U D N U D N U D N U D N

94TL AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA LIBERTA' 3 5 2 2 1 94TD AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE 5 8 1 5 1 1 94TX AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE

DOMICILARE O ARRESTI DOMICILIARI 0 0

47DE AFFIDATI DALLA DETENZIONE 10 13 10 2 1 47LI AFFIDATI DALLA LIBERTA' 18 20 3 4 1 3 1 8 47KX AFFIDATI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O ARRESTI

DOMICILIARI 3 3 2 1

Affi

dam

ento

in p

rova

al

ser

vizi

o so

cial

e

Subtotale 39 49 6 0 0 21 2 0 9 1 0 9 1 0 0 0 0 48DE SEMILIBERTA' DALLA DETENZIONE 11 22 8 13 1 48LI SEMILIBERTA' DALLA LIBERTA' 0 0

Sem

ilibe

rtà

Subtotale 11 22 0 0 0 8 0 0 13 0 0 1 0 0 0 0 0 47TD DETENZIONE DOMICILIARE DAL CARCERE 3 8 2 6 47TL DETENZIONE DOMICILIARE LIBERTA' 10 13 3 1 2 2 4 1 47TP DETENZIONE DOMICILIARE PROVVISORIA 3 3 2 1

Det

enzi

one

dom

icili

are

Subtotale 16 24 3 1 0 4 1 0 4 0 0 10 1 0 0 0 0 55LV LIBERTA' VIGILATA 10 17 4 1 7 1 3 1

Lib.

V

ig.

Subtotale 10 17 0 0 0 4 1 0 7 1 0 3 1 0 0 0 0 00SD SEMIDETENZIONE 0 0 00LC LIBERTA' CONTROLLATA 1 1 1

San

zion

i so

stitu

tive

Subtotale 1 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive 77 113 9 1 0 38 4 0 33 2 0 23 3 0 0 0 0

TIPOLOGIA INCARICO Casi Archiv.

CASI ARCHIVIATI SUDDIVISI PER CLASSI DI ETA' E SESSO

13MS OSSERVAZIONE / TRATTAMENTO SOGG. IN MISURA DI SICUREZZA

0 13OT OSSERVAZIONE / TRATTAMENTO SOGGETTI DETENUTI 141 29 3 29 3 47 2 26 2 13OL OSSERVAZIONE SOGGETTI LIBERI 43 10 1 13 7 1 9 2 69MS INCHIESTE ART. 69 25 1 9 10 4 1 72IN INDAGINE PER VARI MOTIVI 30 7 7 11 1 4 45AF ASSISTENZA FAMILIARE 13 2 1 6 2 2

Oss

erva

zion

i, in

chie

ste

ed a

ltri i

nter

vent

i

46PP ASSISTENZA POST PENITENZIARIA 2 1 1

Totale Osservazioni, Inchieste ed altri interventi 254 49 5 0 64 5 0 77 4 0 44 6 0 0 0 0

Fonte: Dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E

Page 42: LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. Primi risultati di ... DEFINITIVO 1-9. con... · l’analisi dei dati sui detenuti in esecuzione penale esterna. ... familiari complesse e molto

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Tavola 27 - MISURE ALTERNATIVE, MISURE DI SICUREZZA , SANZIONI SOSTITUTIVE, OSSERVAZIONI E INCHIESTE U. E.P.E. PISA Anno 2009

INCARICHI GESTITI PER CLASSI DI ETA' E SESSO

18-29 30-39 40-49 OLTRE 49 NON RILEVATI TIPOLOGIA INCARICO Perv. Gestiti

U D N U D N U D N U D N U D N

94TL AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA LIBERTA' 9 12 1 3 1 6 1 94TD AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE 4 9 3 3 1 2 94TX AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O

ARRESTI DOMICILIARI 2 2 1 1

47DE AFFIDATI DALLA DETENZIONE 11 16 4 8 3 1 47LI AFFIDATI DALLA LIBERTA' 25 36 6 15 1 5 1 8 47KX AFFIDATI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O ARRESTI

DOMICILIARI 3 5 3 1 1

Affi

dam

ento

in p

rova

al

ser

vizi

o so

cial

e

Subtotale 54 80 17 2 0 31 2 0 15 2 0 11 0 0 0 0 0 48DE SEMILIBERTA' DALLA DETENZIONE 12 25 2 7 14 1 1 48LI SEMILIBERTA' DALLA LIBERTA' 0 0

Sem

ilibe

r-t

à

Subtotale 12 25 2 0 0 7 0 0 14 0 0 1 1 0 0 0 0 47TD DETENZIONE DOMICILIARE DAL CARCERE 8 12 3 2 2 1 4 47TL DETENZIONE DOMICILIARE DALLA LIBERTA' 11 16 5 1 3 3 4 47TP DETENZIONE DOMICILIARE PROVVISORIA 1 3 1 1 1

Det

enzi

one

dom

icili

are

Subtotale 20 31 8 1 0 6 0 0 6 2 0 8 0 0 0 0 0 55LV LIBERTA' VIGILATA 10 22 2 6 3 7 1 2 1

Lib.

V

ig.

Subtotale 10 22 2 0 0 6 3 0 7 1 0 2 1 0 0 0 0 00SD SEMIDETENZIONE 0 0 00LC LIBERTA' CONTROLLATA 0 0

San

zion

i so

stitu

tive

Subtotale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale Misure Alternative, Misure di sicurezza, Sanzioni Sostitutive 96 158 29 3 0 50 5 0 42 5 0 22 2 0 0 0 0

TIPOLOGIA INCARICO Archiv. INCARICHI ARCHIVIATI SUDDIVISI PER CLASSI DI ETA' E SESSO

13MS OSSERVAZIONE / TRATTAMENTO SOGG. IN MISURA DI SICUREZZA 0 13OT OSSERVAZIONE / TRATTAMENTO SOGGETTI DETENUTI 167 30 1 44 6 40 11 33 2 13OL OSSERVAZIONE SOGGETTI LIBERI 62 16 16 1 15 4 10 69MS INCHIESTE ART. 69 11 2 4 1 2 2 72IN INDAGINE PER VARI MOTIVI 22 4 1 10 3 2 2 45AF ASSISTENZA FAMILIARE 10 2 3 3 1 1

Oss

erva

zion

i, in

chie

ste

ed a

ltri i

nter

vent

i

46PP ASSISTENZA POST PENITENZIARIA 5 1 2 1

Totale Osservazioni, Inchieste ed altri interventi 277 52 4 0 78 11 0 61 17 0 50 3 0 0 0 0

Fonte: Dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E

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Tavola 28 - REVOCHE MISURE ALTERNATIVE U.E.P.E. PISA - Anno 2007

Motivi di chiusura incarico

D1 D2 D3 D4 D5

Revoca per andamento Revoca per nuova posiz. Revoca per commissione Revoca per irreperibilità Revoca per altri motivi

Totale TIPOLOGIA INCARICO Totale casi

seguiti

Casi % revoche Casi % revoche Casi % revoche Casi % revoche Casi % revoche Casi %

94TL AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA LIBERTA' 8 0 0,00% 1 12,50% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 12,50%

94TD AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE 6 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47DE AFFIDATI DALLA DETENZIONE 10 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47LI AFFIDATI DALLA LIBERTA' 10 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47ML AFFIDATI MILITARI 1 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Affi

dam

ento

in p

rova

al s

ervi

zio

soci

ale

Subtotale 35 0 0,00% 1 2,86% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 2,86%

48DE SEMILIBERTA' DALLA DETENZIONE 20 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

48LI SEMILIBERTA' DALLA LIBERTA' 0 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Sem

ilibe

rtà

Subtotale 20 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47TD DETENZIONE DOMICILIARE DAL CARCERE 11 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47TL DETENZIONE DOMICILIARE LIBERTA' 10 0 0,00% 1 10,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 10,00%

47TP DETENZIONE DOMICILIARE PROVVISORIA 2 0 0,00% 1 50,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 50,00%

Det

enzi

one

dom

icili

are

Subtotale 23 0 0,00% 2 8,70% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 2 8,70%

Totale Misure alternative 78 0 0,00% 3 3,85% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 3 3,85% Fonte: Dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E

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43

Tavola 29 - REVOCHE MISURE ALTERNATIVE U.E.P.E. PISA - Anno 2008

Motivi di chiusura incarico

D1 D2 D3 D4 D5

Revoca per andamento negativo

Revoca per nuova posiz. giur. per assenza di

requisiti giuridico-penali previsti

Revoca per commissione di reati durante la misura

Revoca per irreperibilità Revoca per altri

motivi

Totale TIPOLOGIA INCARICO

Totale casi

seguiti

Casi revocati

% revoche Casi

revocati % revoche

Casi revocati

% revoche Casi

revocati % revoche

Casi revocati

% revoche

Casi revocati

% revoche

94TL AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA LIBERTA' 5 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

94TD AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE 8 1 12,50% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 12,50%

94TX AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O ARRESTI DOMICILIARI

0 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47DE AFFIDATI DALLA DETENZIONE 13 0 0,00% 1 7,69% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 7,69%

47LI AFFIDATI DALLA LIBERTA' 20 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47KX AFFIDATI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O ARRESTI DOMICILIARI 3 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Affi

dam

ento

in p

rova

al s

ervi

zio

soci

ale

Subtotale 49 1 2,04% 1 2,04% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 2 4,08%

48DE SEMILIBERTA' DALLA DETENZIONE 22 0 0,00% 2 9,09% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 2 9,09%

48LI SEMILIBERTA' DALLA LIBERTA' 0 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Sem

ilibe

rtà

Subtotale 22 0 0,00% 2 9,09% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 2 9,09%

47TD DETENZIONE DOMICILIARE DAL CARCERE 8 1 12,50% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 12,50%

47TL DETENZIONE DOMICILIARE LIBERTA' 13 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47TP DETENZIONE DOMICILIARE PROVVISORIA 3 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Det

enzi

one

dom

icili

are

Subtotale 24 1 4,17% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 4,17%

Totale Misure alternative 95 2 2,11% 3 3,16% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 5 5,26% Fonte: Dati Ministero della Giustizia forniti da U.E.P.E

Page 45: LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. Primi risultati di ... DEFINITIVO 1-9. con... · l’analisi dei dati sui detenuti in esecuzione penale esterna. ... familiari complesse e molto

44

Tavola 30 - REVOCHE MISURE ALTERNATIVE U.E.P.E. PISA - Anno 2009

Motivi di chiusura incarico

D1 D2 D3 D4 D5

Revoca per andamento negativo

Revoca per nuova posiz. giur. per assenza di

requisiti giuridico-penali previsti

Revoca per commissione di reati durante la misura

Revoca per irreperibilità Revoca per altri motivi

Totale TIPOLOGIA INCARICO

Totale incarichi gestiti

Incarichi revocati

% revoche Incarichi revocati

% revoche Incarichi revocati

% revoche Incarichi revocati

% revoche Incarichi revocati

% revoche Incarichi revocati

% revoche

94TL AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA LIBERTA' 12 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

94TD AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE 9 1 11,11% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 11,11%

94TX AFFIDATI TOSSICODIPENDENTI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O ARRESTI DOMICILIARI 2 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47DE AFFIDATI DALLA DETENZIONE 16 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

47LI AFFIDATI DALLA LIBERTA' 36 1 2,78% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 2,78%

47KX AFFIDATI DALLA DETENZIONE DOMICILARE O ARRESTI DOMICILIARI 5 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 20,00% 0 0,00% 1 20,00%

Affi

dam

ento

in p

rova

al s

ervi

zio

soci

ale

Subtotale 80 2 2,50% 0 0,00% 0 0,00% 1 1,25% 0 0,00% 3 3,75%

48DE SEMILIBERTA' DALLA DETENZIONE 25 0 0,00% 1 4,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 4,00%

48LI SEMILIBERTA' DALLA LIBERTA' 0 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Sem

ilibe

rtà

Subtotale 25 0 0,00% 1 4,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 4,00%

47TD DETENZIONE DOMICILIARE DAL CARCERE 12 1 8,33% 1 8,33% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 2 16,67%

47TL DETENZIONE DOMICILIARE DALLA LIBERTA' 16 1 6,25% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 1 6,25%

47TP DETENZIONE DOMICILIARE PROVVISORIA 3 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%

Det

enzi

one

dom

icili

are

Subtotale 31 2 6,45% 1 3,23% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 3 9,68%

Totale Misure alternative 136 4 2,94% 2 1,47% 0 0,00% 1 0,74% 0 0,00% 7 5,15%

Page 46: LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. Primi risultati di ... DEFINITIVO 1-9. con... · l’analisi dei dati sui detenuti in esecuzione penale esterna. ... familiari complesse e molto

45

AREA SOCIO ANAGRAFICA (variabili descrittive del soggetto)

Tavola 31 - Distribuzione per sesso

Domanda 3 v.a. %

Maschio 46 85,19%

Femmina 8 14,81%

Totale 54 100,00% Tavola 32 - Distribuzione per stato civile

Domanda 4 v.a. % Coniugato/a 23 42,59% Nubile/celibe 12 22,22% Separato/a 7 12,96% Convivente 7 12,96% Vedovo/a 3 5,56% Divorziato/a 2 3,70% Totale 54 100,00% Tavola 33 - Distribuzione per cittadinanza

Domanda 6 v.a. % Italiana 44 81,48% Straniera 10 18,52% Totale 54 100,00% Tavola 34 - Distribuzione per luogo di residenza

Domanda 7 v.a. %

Area Pisana 32 59,26%

Val d'Era 11 20,37%

Valdarno Inferiore 6 11,11%

Alta Val di Cecina 5 9,26%

Totale 54 100,00% Tavola 35 - Distribuzione per titolo di studio

Domanda 8 v.a. % Diploma media inferiore 24 44,44% Diploma media superiore 17 31,48% Licenza elementare 10 18,52% Nessuno 3 5,56% Totale 54 100,00% Tavola 36 - Attività professionale passata

Domanda 9 v.a. % Operaio specializzato 13 24,07% Operaio generico 7 12,96% Imprenditore 6 11,11% Barista, cameriere, cuoco 6 11,11% Impiegato 3 5,56% Commerciante ambulante 3 5,56% Muratore,manovale 2 3,70% Agricoltore, bracciante 2 3,70% Insegnante 1 1,85% Commerciante con negozio 1 1,85% Altro 7 12,96% N.r. 3 5,56% Totale 54 100%

Tavola 37 - Attività professionale recente

Domanda 9 v.a. % Operaio specializzato 13 24,07% Operaio generico 9 16,67% Imprenditore 4 7,41% Agricoltore, bracciante 3 5,56% Commerciante 3 5,56% Muratore, manovale 3 5,56% Barista, cameriere, cuoco 2 3,70% Impiegato 1 1,85% Insegnante 1 1,85% Altro 14 25,93% N.r. 1 1,85% Totale 54 100,00% Tavola 38 - Condizione lavorativa attuale

Domanda 10 v.a. % Occupato stabile tempo pieno 22 40,74% Disoccupato 11 20,37% Occupato con contratti atipici 7 12,96% Occupato stabile part time 7 12,96% Pensionato 5 9,26% Fruitore di borsa lavoro, tirocinio formativo o simili

1 1,85% N.r. 1 1,85% Totale 54 100,00% Tavola 39- Attività professionale del padre

Domanda 11 V.a. % Agricoltore, bracciante 10 18,52% Operaio specializzato 7 12,96% Imprenditore 6 11,11% Operaio generico 5 9,26% Commerciante 4 7,41% Impiegato 4 7,41% Avvocato 1 1,85% Infermiere 1 1,85% Non conosciuto 2 3,70% Altro 14 25,93% Totale 54 100,00% Tavola 40- Attività professionale della madre

Domanda 11 v.a. %

Agricoltore, bracciante 6 11,11%

Commerciante 4 7,41%

Operaio specializzato 3 5,56%

Colf.addetto pulizie 2 3,70%

Imprenditore 2 3,70%

Operaio generico 1 1,85%

Altro (casalinga) 36 66,67%

Totale 54 100,00%

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Tavola 41- Condizione lavorativa del padre

Domanda 12 v.a. % Pensionato 15 27,78% Deceduto 15 27,78% Occupato stabile tempo pieno 8 14,81% Disoccupato 1 1,85% Imprenditore libero professionista 1 1,85% Occupato con contratti atipici 1 1,85% Occupato stabile part time 1 1,85% N.r. 12 22,22%

Totale 54 100,00% Tavola 42-Condizione lavorativa della madre

Domanda 12 v.a. % Pensionata 14 25,93%

Deceduta 14 25,93%

Occupata stabile full time 5 9,26%

Disoccupata 4 7,41%

Occupata stabile part time 2 3,70% Fruitrice di borsa lavoro,tirocinio formativo o simili 1 1,85%

Occupata con contratti atipici 1 1,85%

Altro 3 5,56%

N.r. 10 18,52%

Totale 54 100,00% Tavola 43- Titolo di studio del padre

Domanda 13 v.a. %

Licenza elementare 26 48,15%

Nessun titolo 11 20,37%

Diploma media inferiore 9 16,67%

Diploma media superiore 3 5,56%

Laurea 2 3,70%

Non sa / non risp. 3 5,56%

Totale 54 100,00% Tavola 44- Titolo di studio della madre

Domanda 13 v.a. %

Licenza elementare 26 48,15%

Nessun titolo 13 24,07%

Diploma scuola media inferiore 8 14,81%

Diploma di scuola media superiore 5 9,26%

N.r. 2 3,70%

Totale 54 100,00% Tavola 45 - Se coniugato indicare condizione lavora tiva coniuge

Domanda 14 v.a. %

Occupato stabile tempo pieno 16 29,63%

Disoccupato 8 14,81%

Occupato stabile partime 2 3,70%

Occupato con contratti atipici 1 1,85%

Altro 6 11,11%

N.r. 21 38,89%

Totale 54 100,00%

ASPETTI RELATIVI ALLA STORIA PENALE DEL SOGGETTO

Tavola 46- Posizione giuridica attuale

Domanda 16 v.a. %

Libero nella persona 40 74,07%

Affidamento in prova 47 9 16,67%

Affidamento in prova 94 dalla detenzione 4 7,41%

Detenzione domiciliare 1 1,85%

Totale 54 100,00% Tavola 47 - Posizione giuridica al momento dell'ult ima presa in carico dall'UEPE

Domanda 16.1 v.a. %

Affid. in prova 47 dalla libertà 21 38,9%

Affid. in prova 94 dalla libertà 8 14,8%

Detenz. domiciliare dalla libertà 6 11,1%

Detenz. domiciliare d. detenzione 6 11,1%

Affid. in prova 47 dalla detenz. 5 9,3%

Affid. in prova 94 dalla detenz. 2 3,7%

Semilibertà 2 3,7%

Lavoro esterno ex articolo 21 1 1,9%

Arresti domiciliari dalla detenzione 1 1,9%

Altro 1 1,9%

N.r. 1 1,9%

Totale 54 100,00% Tavola 48- In passato era già stato seguito dall'UE PE?

Domanda 16.2 v.a. %

No 28 51,85%

Si 26 48,15%

Totale 54 100,00% Tavola 49 - Per quale procedimento ?

Domanda 16.3 v.a. %

Affid. in prova 47 dalla libertà 8 30,8%

Semilibertà 4 15,4%

Affid. in prova 94 dalla libertà 3 11,5%

Detenz. domiciliare dalla libertà 2 7,7%

Detenz. domiciliare dalla detenz. 2 7,7%

Affid. in prova 47 dalla detenzione 2 7,7% Osservazione della personalità ed indagine socio famigliare 1 3,8%

Lavoro esterno ex ar.t 21 1 3,8%

Inchiesta socio familiare 1 3,8% Detenzione carceraria per medesimo procedimento 1 3,8%

Altro 1 3,8%

Totale 26 100,00% Tavola 50 - Quale tipologia di reato?

Domanda 16.4 v.a. %

Contro l'economia e la fede pubblica 24 44,44%

Contro il patrimonio 19 35,19%

Contro la persona 8 14,81%

N.r. 3 5,56%

Totale 54 100,00%

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Tavola 51 - Il soggetto è?

Domanda 16.5 v.a. %

Mai stato tossicodipendente 36 66,67%

Ex tossicodipendente 7 12,96%

Tossicodipendente 7 12,96%

N.r. 4 7,41%

Totale 54 100,00% Tavola 52 - La misura alternativa è terminata per:

Domanda 16.6 v.a. %

Indulto 20 37,04%

Fine pena 19 35,19%

Revoca per andamento negativo 3 5,56%

In corso 3 5,56%

Nuovo titolo di pena 1 1,85%

Altro 5 9,26%

N.r. 3 5,56%

Totale 54 100,00% Tavola 53 - Ha mai commesso reati dopo una misura alternativa?

Domanda 16.7 v.a. %

No 48 88,89%

Si 6 11,11%

Totale 54 100,00%

CARATTERISTICHE DEL/DEI TRATTAMENTI RICEVUTO/I

Tavola 54 - Come ha saputo della possibilità di fru ire della pena in misura alternativa? Quali persone le hanno parlato di questa possibilità?

Domanda 17 v.a. % Avvocato 31 57,41%

Educatore carcere 6 11,11%

Assistente sociale uepe 5 9,26% Relazioni di tipo informale amici familiari compagni detenuti 4 7,41%

Altro 8 14,81%

Totale 54 100,00% Tavola 55 - Chi ha svolto un ruolo importante nel s uo passaggio alla misura alternativa?

Domanda 18 v.a. % Disponibilità ditta/azienda lavorativa 21 38,89%

UEPE 11 20,37%

SERT 8 14,81%

Avvocato 2 3,70%

Altro 12 22,22%

Totale 54 100,00%

Tavola 56 - Si ricorda in base a quali procedure (amministrative) ha iniziato il percorso per l'otte nimento della misura alternativa ?(ci riferiamo al momento in cui il soggetto ha presentato la domanda non al momento di inizio)

Domanda 19 v.a. %

Documentazione avvocato 20 37,04%

Richiesta al tribunale 13 24,07%

Documentazione SERT 9 16,67%

Documentazione UEPE 5 9,26%

Richiesta al magistrato di sorveglianza 3 5,56%

Documentazione altri operatori 2 3,70%

Altro 2 3,70%

Totale 54 100,00% Tavola 57 - Praticamente, che ha fatto o sta facend o durante la misura alternativa?

Domanda 20 v.a. % Rispetto degli orari 31 57,4%

Colloquio 10 18,5%

Rapporti esterni con famiglia/amici 8 14,8%

Attività esterne 2 3,7%

Trattamento medio sanitario 2 3,7%

Partecipazione a gruppi 1 1,9%

Totale 54 100,00% Tavola 58 - Nel corso della misura alternativa è st ato inserito in struttura residenziale?

Domanda 21 v.a. %

No 45 83,33%

Si 3 5,56%

N.r. 6 11,11%

Totale 54 100,00% Tavola 59 - Di che tipo?

Domanda 21.1 v.a. %

Comunità terapeutica 1 1,85%

Struttura accoglienza (dim) 1 1,85%

N.r. 52 96,30%

Totale 54 100,00% Tavola 60 - Come giudica il rapporto con le persone presenti nella struttura?

Domanda 21.2 v.a. %

Accettabile 1 1,85%

Inizialmente conflittuale ma poi buono 1 1,85%

N.r. 52 96,30%

Totale 54 100,00% Tavola 61 - Che cosa fa o ha fatto di solito all’in terno della struttura?

Domanda 21.3 v.a. % Colloqui con assistente sociale, colloquio con operatori SERT 2 3,70%

N.r. 52 96,30%

Totale 54 100,00%

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Tavola 62 - Che significato ha avuto o ha per lei i l rapporto con UEPE durante la misura alternativa?

Domanda 22 (domanda aperta) v.a. % Sostegno psicologico 39 72,22%

Aiuto nelle pratiche 4 7,41%

Nessun significato 3 5,56%

Sostegno lavorativo/economico 1 1,85%

Altro 7 12,96%

Totale 54 100,00%

Tavola 63 - Mi può descrivere quali sono le attivit à svolte all’interno dell'UEPE nel corso della misura altern ativa?

Domanda 23 (domanda aperta) v.a. %

Colloqui 43 79,6%

Lavoro 2 3,7%

Nessuna 2 3,7%

Altro 5 9,3%

Nr 2 3,7%

Totale 54 100,00%

VALUTAZIONI DEL SOGGETTO CIRCA GLI EFFETTI DEL TRATTAMENTO

Tavola 64 - Come giudica in generale il trattamento in misura alternativa?

Domanda 24 (domanda aperta) v.a. % Positivo/adeguato 37 68,52%

Negativo/indifferente 2 3,70%

Altro 8 14,81%

Non sa/non risponde 7 12,96%

Totale 54 100,00% Tavola 65 - E in particolare, guardando alla sua personale esperienza ?

Domanda 25 (domanda aperta) v.a. %

Positivo 36 66,67%

Negativo 8 14,81%

Altro 6 11,11%

Nr 4 7,41%

Totale 54 100,00% Tavola 66 - Sostegno degli/rapporto con gli operato ri

Domanda 26.1 v.a. %

Abbastanza 26 48,15%

Molto 24 44,44%

Nulla 2 3,70%

Poco 1 1,85%

N.r. 1 1,85%

Totale 54 100,00% Tavola 67- Opportunità lavorativa

Domanda 26.2 v.a. %

Molto 26 48,15%

Abbastanza 9 16,67%

Nulla 8 14,81%

Poco 8 14,81%

N.r 3 5,56%

Totale 54 100,00%

Tavola 68 - Aumento della motivazione al cambiament o

Domanda 26.3 v.a. %

Molto 27 50,00%

Abbastanza 9 16,67%

Nulla 9 16,67%

Poco 8 14,81%

N.r. 1 1,85%

Totale 54 100,00% Tavola 69 - Reinserimento sociale

Domanda 26.4 v.a. %

Molto 23 42,59%

Abbastanza 12 22,22%

Nulla 7 12,96%

Poco 7 12,96%

Buono 1 1,85%

Altro 2 3,70%

N.r. 2 3,70%

Totale 54 100,00% Tavola 70 - Cosa bisognerebbe fare per migliorare?

Domanda 27 (domanda aperta) v.a. %

Nulla, va bene così 9 16,67%

Aumentare le opportunità di lavoro 8 14,81%

Migliorarsi, dare il massimo 7 12,96%

Sostegno e aiuto 5 9,26%

Limitare i controlli notturni 2 3,70%

Non sa/non risponde 11 20,37%

Altro 12 22,22%

Totale 54 100,00% Tavola 71- Quale problemi ha incontrato con l'UEPE?

Domanda 28 (domanda aperta) v.a. %

Nessuno 46 85,19%

Cavilli burocratici 2 3,70%

Altro 2 3,70%

Nessun rapporto/non risponde 4 7,41%

Totale 54 100,00% Tavola 72 - Mi può descrivere il suo rapporto con i l SERT?

Domanda 29 v.a. %

Rapporti positivi e incisivi 7 12,96%

Rapporti formali e routinanti 3 5,56%

Rapporti negativi 2 3,70%

Non ci sono rapporti 1 1,85%

N.r. 41 75,93%

Totale 54 100,00%

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Tavola 73 - Mi racconta come si è svolto il progra mma terapeutico per affrontare la tossicodipendenza?

Domanda 30 (dom. aperta) v.a. %

Controlli e cure 5 9,26%

Colloqui e controlli 3 5,56%

Altro 4 7,41%

N.r. 42 77,78%

Totale 54 100,00%

Tavola 74 - Quali problemi ha incontrato con il SER T ?

Domanda 31(domanda aperta) v.a. %

Nessuno 8 14,81%

Altro 4 7,41%

N.r. 42 77,78%

Totale 54 100,00% Tavola 75 - Secondo lei come dovrebbe essere impostato il rapporto con il SERT?

Domanda 32 (domanda aperta) v.a. %

Va bene così 4 7,41%

Altro 7 12,96%

Non sa/non risp. 43 79,63%

Totale 54 100,00% Tavola 76 - Quali problemi ha incontrato con le alt re strutture/risorse che hanno seguito il suo trattame nto in misura alternativa?

Domanda 33 (domanda aperta) v.a. %

Nessuno 5 9,26% Non ho avuto contatti con altre strutture/risorse 2 3,70%

Altro 2 3,70%

N.r. 45 83,33%

Totale 54 100,00% Tavola 77-Secondo lei come dovrebbe essere imposta to il rapporto con queste strutture/risorse?

Domanda 34 v.a. % Potrebbe essere un rapporto di interscambio 1 1,85%

Cosi com'è 1 1,85% Come e stato vissuto durante la mia esperienza 1 1,85%

Non sa/non risp. 51 94,44%

Totale 54 100,00% Tavola 78 - Quando ha iniziato la misura alternativ a immaginava i risultati raggiunti?

Domanda 35 v.a. %

Si 33 61,11%

No 18 33,33%

N.r. 3 5,56%

Totale 54 100,00%

Tavola 79 - Secondo lei, come dovrebbe essere impostato il rapporto con l' UEPE?

Domanda 36 (risposta aperta) v.a. %

Va bene così 27 50,00%

Più assistenza 11 20,37%

Più flessibilità 3 5,56%

Non sa/ non risp. 9 16,67%

Altro 4 7,41%

Totale 54 100,00% Tavola 80 - Secondo lei la misura alternativa ha in fluito sul suo comportamento dopo la fine della pena?

Domanda 37 v.a. %

Si 22 40,74%

No 17 31,48%

N.r. 15 27,78%

Totale 54 100,00% Tavola 81- Secondo lei la misura alternativa potrà influire sul suo comportamento dopo la fine della pena?

Domanda 37.2 v.a. % Si 15 27,8%

No 2 3,7%

N.r. 35 68,5%

Totale 52 100,00%

AMBITO RELATIVO AL NETWORK SOCIALE ATTIVATO (DATI RELATIVI AL PERIODO DI TRATTAMENTO)

RETI FORMALI Tavola 82 - Con quali Enti e Servizi era in contatt o durante la misura alternativa?

Domanda 38 v.a. % UEPE 26 48,15%

SERT 6 11,11%

Altri 10 18,52%

Nessuno/non risp. 12 22,22%

Totale 54 100,00% Tavola 83 - Sa se gli enti e i servizi che ha indic ato si sono scambiati informazioni fra di loro in merito alla s ua esperienza?

Domanda 39 v.a. % Si 16 29,63%

No 2 3,70%

Non sa/ non risp. 36 66,67%

Totale 54 100,00% Tavola 84 - Ha mai partecipato direttamente a momen ti di scambio di informazioni tra Enti o Servizi in merit o alla sua esperienza?

Domanda 39.1 v.a. %

No 11 20,37%

Si 8 14,81%

N.r. 35 64,81%

Totale 54 100,00%

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Tavola 85 - Quanto ritiene che questi momenti di sc ambio siano stati importanti per Lei e per la gestione de lla misura alternativa?

Domanda 39.2 v.a. % Molto 8 14,81%

Poco importanti 3 5,56%

Per niente importanti 3 5,56%

Abbastanza importanti 2 3,70%

N.r. 38 70,37%

Totale 54 100,00% Tavola 86 - Quale era il motivo del rapporto ?

Domanda 39.4 v.a. %

Gestione misura alternativa 11 20,37%

Gestione situazione sanitaria 3 5,56%

Gestione problematiche di altro tipo 2 3,70% Gestione situazione sanitaria; gestione misura alternativa 1 1,85%

N.r. 37 68,52%

Totale 54 100,00%

Tavola 87 - Quanto frequentemente avvenivano gli sc ambi di informazioni tra Enti e servizi?

Domanda 39.5 v.a. % Frequente 10 18,52%

Periodica 4 7,41%

Saltuaria 2 3,70%

Non so 2 3,70%

N.r. 36 66,67%

Totale 54 100,00%

Tavola 88 - E con quali modalità ?

Domanda 39.6 v.a. % Riunioni periodiche tra operatori 11 20,37%

Contatti telefonici 5 9,26%

Altro 1 1,85%

Non sa/non risponde 37 68,52%

Totale 54 100,00%

RETI INFORMALI/ PRIMARIE Tavola 89 - Durante la misura alternativa è riuscit o a mantenere i contatti usuali con amici, associazioni e gruppi informali?

Domanda 40 v.a. % Amici 22 40,74% No 8 14,81% Associazioni 7 12,96% Altro 4 7,41% N.r. 13 24,07% Totale 54 100,00%

Tavola 90 - Durante il trattamento quali componenti della sua famiglia sono stati più importanti?

Domanda 41 v.a. % Tutti i familiari 19 35,19% Partner 14 25,93% Figli 10 18,52% Genitori 5 9,26% Sorelle/fratelli 1 1,85% Nessuno 2 3,70% N.r. 3 5,56% Totale 54 100,00%

Tavola 91 - I suoi familiari erano a conoscenza del la misura alternativa?

Domanda 41.1 v.a. % Si 49 90,74% Non tutti 1 1,85% N.r. 4 7,41% Totale 54 100,00% Tavola 92 - Hanno avuto rapporti con gli enti coinv olti ?

Domanda 41.2 v.a. %

Si 35 64,81%

No 13 24,07%

N.r. 6 11,11%

Totale 54 100,00%

Tavola 93 - In che modo ?

Domanda 41.3 v.a. % Visite domiciliari 12 22,22%

Contatti telefonici 13 24,07%

Colloqui 10 18,52%

Incontri con gruppi di operatori 2 3,70%

N.r. 17 31,48%

Totale 54 100,00% Tavola 94 - Si è sentito sostenuto dalla sua famigl ia ?

Domanda 41.4 v.a. %

Si 44 81,48%

No 5 9,26%

N.r. 5 9,26%

Totale 54 100,00%

Tavola 95 - In che modo ?

Domanda 41.5 v.a. %

Sostegno affettivo 22 40,74%

Sostegno economico/affettivo 6 11,11%

Sostegno economico 5 9,26%

Altro 11 20,37%

Non sa/non risponde 10 18,52%

Totale 54 100,00%

Tavola 96 - La misura alternativa ha causato proble mi alla sua famiglia?

Domanda 41.6 v.a. %

No 38 70,37%

Si 8 14,81%

N.r. 8 14,81%

Totale 54 100,00% SEZIONE SPECIFICA PER I SOGGETTI IN RECIDIVA (le domande si riferiscono all'esperienza del soggetto nell'ambito della prima misura alternativa) Tavola 97 - Ha subito condanne definitive per reati commessi dopo il primo periodo di trattamento con misure alternative?

Domanda 42 v.a. %

No 35 64,81%

Si 19 35,19%

Procedimento penale in corso 0,00%

N.r. 0,00%

Totale 54 100,00%

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Tavola 98 - Se si, specificare il reato

Domanda 43 v.a. %

Contro l'economia e la fede pubblica 8 14,81%

Contro il patrimonio 7 12,96%

Altro 1 1,85%

N.r. 38 70,37%

Totale 54 100,00%

Tavola 99 - In seguito alla commissione del nuovo r eato ha subito una nuova detenzione?

Domanda 44 v.a. %

Si 9 16,67%

No 9 16,67%

N.r. 36 66,67%

Totale 54 100,00% Tavola 100 - E' stato nuovamente ammesso a fruire d i misure alternative?

Domanda 45 v.a. %

Si 10 18,52%

No 8 14,81%

N.r. 36 66,67%

Totale 54 100,00% Tavola 101 - Secondo lei, che cosa, durante il prec edente affidamento, avrebbe potuto evitare la commissione di un nuovo reato?

Domanda 47 v.a. %

Non avere problemi di tossicodipendenza 6 11,11%

Nulla 4 7,41%

Stabilità economica 2 3,70%

Altro 1 1,85%

Non so/non risponde 41 75,93%

Totale 54 100,00% SEZIONE SPECIFICA PER I SOGGETTI IN RECIDIVA MA CHE HANNO BENEFICIATO DELL'INDULTO Tavola 102 - Come giudica gli effetti che ha avuto sulla sua vita la concessione dell'indulto?

Domanda 49 v.a. %

Positivamente 22 40,74%

Negativamente 1 1,85%

Non sa/non risp. 31 57,41%

Totale 54 100,00% Tavola 103 - Quali sono gli elementi positivi ?

Domanda 50 v.a. %

Libertà personale 18 33,33% Possibilità di avere anticipato la propria progettualità futura 4 7,41% Libertà di reperire qualsiasi tipo di attività lavorativa senza l'obbligo delle prescrizioni 1 1,85%

Anticipando i tempi 1 1,85%

N.r. 30 55,56%

Totale 54 100,00%

Tavola 104 - Quali sono gli elementi negativi ?

Domanda 51 v.a. %

Non ci sono 11 20,37%

Altro 4 7,41%

N.r. 39 72,22%

Totale 54 100,00%

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Ricerca valutativa sulle misure alternative alla detenzione

in relazione anche al fenomeno della recidiva

Ministero della Giustizia

Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

Provveditorato Regionale Amministrazione

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Questionario

AREA SOCIO-ANAGRAFICA (variabili descrittive del soggetto)

1. Intervistato (codice identificativo) __________________________________________

2. Data di nascita __________________________________________

3. Sesso � Maschio � Femmina

4. Stato civile � Nubile/celibe � Coniugato/a � Convivente � Separata/o � Divorziata/o � Vedova/o

5. Luogo di nascita (Comune, Provincia, Nazione) __________________________________________

6. Luogo di nascita (Comune, Provincia, Nazione) Cittadinanza � Italiana � Straniera (specificare nazionalità) _____________________

7. Luogo di residenza (Comune e Provincia) __________________________________________

8. Titolo di studio � Licenza elementare � Diploma Scuola media inferiore � Diploma di scuola media superiore � Laurea

9. Attività professionale (indicare tipologia di lavoro)

in passato la più recente � Dirigente � Dirigente � Impiegato � Impiegato � Imprenditore � Imprenditore � Commerciante

ambulante � Commerciante

ambulante � Commerciante con

negozio � Commerciante con

negozio � Muratore, manovale � Muratore, manovale � Operaio generico � Operaio generico � Operaio

specializzato � Operaio

specializzato � Colf, addetto pulizie � Colf, addetto pulizie � Agricoltore,

bracciante � Agricoltore,

bracciante � Barista, cameriere,

cuoco � Barista, cameriere,

cuoco � Altro � Altro

10. Condizione lavorativa attuale � Occupato stabile part time � Occupato stabile tempo pieno � Occupato con contratti atipici � Fruitore di borsa lavoro, tirocinio

formativo o simili � Disoccupato

11. Attività professionale dei genitori (anche se deceduti)

Padre Madre � Dirigente � Dirigente � Impiegato � Impiegato � Imprenditore � Imprenditore � Commerciante

ambulante � Commerciante

ambulante � Commerciante con

negozio � Commerciante con

negozio � Muratore, manovale � Muratore, manovale � Operaio generico � Operaio generico � Operaio

specializzato � Operaio

specializzato � Colf, addetto pulizie � Colf, addetto pulizie � Agricoltore,

bracciante � Agricoltore,

bracciante � Barista, cameriere,

cuoco � Barista, cameriere,

cuoco � Altro � Altro 12. Condizione lavorativa dei genitori (se viventi)

Padre Madre � Occupato stabile part time � Occupata stabile part time � Occupato stabile t. pieno � Occupata stabile t. pieno � Occupato con contratti

atipici � Occupata con contratti

atipici � Fruitore di borsa lavoro,

tiroc. formativo o simili � Fruitore di borsa lavoro,

tiroc. formativo o simili � Disoccupato � Disoccupata � Imprenditore\lib prof � Imprenditore\lib prof � Pensioanto � Pensionato 13. Titolo di studio dei genitori

Padre Madre � Nessun Titolo � Nessun Titolo � Licenza elementare � Licenza elementare � Diploma Scuola media

inferiore � Diploma Scuola media

inferiore � Diploma di scuola

media superiore � Diploma di scuola

media superiore � Laurea � Laurea

14. Se coniugato, indicare condizione lavorativa coniuge � Occupato stabile part time � Occupato stabile t. pieno � Occupato con contratti atipici � Fruitore di borsa lavoro, tiroc. formativo o

simili � Disoccupato

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15. Figli

N° Sesso Età � M � F � M � F � M � F � M � F

ASPETTI RELATIVI ALLA STORIA PENALE DEL SOGGETTO 16. Posizione giuridica attuale � Libero nella persona � Attualmente in Affidamento in prova 47 � Attualmente in Affidamento in prova 94 � Attualmente in Detenzione Domiciliare

16.1. Posizione giuridica al momento dell’ultima presa in carico U.E.P.E � Affidamento in prova 47 dalla libertà � Affidamento in prova 47 dalla detenzione � Affidamento in prova 94 dalla libertà � Affidamento in prova 94 dalla detenzione � Detenzione Domiciliare dalla libertà � Detenzione Domiciliare dalla detenzione

16.2. In passato era già stato seguito dall’UEPE? � Sì � No

16.3. Per quale procedimento? � Affidamento in prova 47 dalla libertà � Affidamento in prova 47 dalla detenzione � Affidamento in prova 94 dalla libertà � Affidamento in prova 94 dalla detenzione � Detenzione Domiciliare dalla libertà � Detenzione Domiciliare dalla detenzione � Altro (specificare)

16.4. Quale tipologia di reato? � Contro il patrimonio � Contro l’economia e la fede pubblica

(furto, spaccio e rapina) � Contro la persona � Altro

16.5. Il soggetto è: � Tossicodipendente � Ex tossicodipendente � Mai stato tossicodipendente

16.6. La misura alternativa è terminata per: � Fine pena � Indulto � Revoca per andamento negativo � Revoca per nuovo titolo di pena � Altro

N.B. Se è terminata per INDULTO compilare la sezione specifica per i soggetti indultati (domande 62- __) 16.7. Ha mai commesso reati dopo la fine di una misura alternativa? � Si � No

N.B. Se si, compilare la sezione specifica per i soggetti recidivi (domande 64 - 69) CARATTERISTICHE DEL/DEI TRATTAMENTO/I RICEVUTO/I

17. Come ha saputo della possibilità di fruire della pena in misura alternativa? Quali persone le hanno parlato di questa possibilità? � Assistente sociale UEPE � Educatore Carcere � Avvocato � Relazioni di tipo informale: amici,

familiari, compagni detenuti � Comunicazione della sospensione della

condanna � Servizio Sociale territoriale � Amici � Altri detenuti � Associazioni di volontariato � Ser.T � Altro

18. Chi ha svolto un ruolo importante nel suo passaggio alla misura alternativa e/o fase di avvio? � Disponibilità ditta/azienda lavorativa � Disponibilità Cooperativa � Ser.T � UEPE � Altro (specificare)

19. Si ricorda in base a quali procedure (amministrative) ha iniziato il percorso per l’ottenimento della misura alternativa? (Ci riferiamo al momento in cui il soggetto ha presentato la domanda non al momento di inizio m.a.) � Richiesta al Tribunale � Documentazione Ser.T � Documentazione UEPE � Documentazione carcere � Documentazione altri operatori � Documentazione Avvocato � Colloqui � Richiesta al magistrato di Sorveglianza � Altro

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20. Praticamente, che ha fatto/o sta facendo durante la misura alternativa?

� Rispetto degli orari � Rapporti esterni con famiglia e amici � Attività esterne � Trattamento medico-sanitario � Partecipazione a gruppi � Colloquio psicologico � Colloquio � Inserimento in strutture d’accoglienza � Inserimento in Comunità Terapeutiche

21. Nel corso della misura alternativa è stato inserito in struttura residenziale? � Sì � No

21.1 Di che tipo? � Comunità terapeutica � Struttura accoglienza specificare

quale_______________________ � CPA

21.2 Come giudica il rapporto con le persone presenti nella struttura? � Negativo � Inizialmente conflittuale ma poi buono � Accettabile � Buono � Preferisco non rispondere � Altro________________________

21.3 Che cosa fa o ha fatto di solito all’interno della struttura? � Attività proprie del trattamento � Lavoro esterno alla struttura � Lavoro interno alla struttura � Altro � Colloqui con assistente sociale � Colloqui con psicologo UEPE � Colloquio con operatori Ser.T � Incontri di verifica sul posto di lavoro � Altro

22. Che significato ha avuto o ha, per lei, il rapporto con l’UEPE durante la misura alternativa?

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

23. Mi può descrivere quali sono le attività che ha svolto all’interno dell’UEPE nel corso della misura alternativa? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ VALUTAZIONI DEL SOGGETTO CIRCA GLI EFFETTI DEL TRATTAMENTO 24. Come giudica in generale il trattamento in misura alternativa? (punti deboli e punti forti)

25. E in particolare, guardando alla sua personale esperienza? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 26. Secondo lei, cosa ha funzionato meglio, nel suo caso, nel trattamento? 26.1Sostegno degli/rapporto con gli operatori � Poco � Molto � Nulla � Abbastanza

26.2 Opportunità lavorativa � Poco � Molto � Nulla � Abbastanza

26.3Aumento della motivazione al cambiamento � Poco � Molto � Nulla � Abbastanza

26.4 Reinserimento sociale � Poco � Molto � Nulla � Abbastanza � Altro

_____________________________________

27. Cosa bisognerebbe fare per migliorare? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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28. Quali problemi ha incontrato con l’UEPE? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 29. Mi può descrivere il suo rapporto con il SERT? � Rapporti positivi e incisivi � Rapporti formali e routinari (colloqui e

analisi) � Rapporti negativi � Non ci sono rapporti � Altro

30. Mi racconta come si è svolto il programma terapeutico per affrontare la tossicodipendenza? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 31. Quali problemi ha incontrato con il SERT? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 32. Secondo lei, come dovrebbe essere impostato il rapporto con il SERT? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 33. Quali problemi ha incontrato con le altre strutture/risorse che hanno seguito il suo trattamento in misura alternativa (specificare struttura e problemi)? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 34. Secondo lei, come dovrebbe essere impostato il rapporto con queste strutture/risorse? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________

35. Quando ha iniziato la misura alternativa, immaginava i risultati raggiunti? � Si � No

35.1. Se no, che risultati immaginava di avere? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 36. Secondo lei, come dovrebbe essere impostato il rapporto con l’UEPE? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 37. Secondo lei, la misura alternativa ha influito sul suo comportamento dopo la fine della pena? � Sì � No

37.1 Se sì in che modo? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 37.2 (Se in carico all’UEPE al momento dell’intervista) Secondo lei, la misura alternativa potrà influire sul suo comportamento dopo la fine della pena? � Sì � No

37.3 Se sì in che modo? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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AMBITO RELATIVO AL NETWORK SOCIALE ATTIVATO (DATI RELATIVI AL PERIODO DI TRATTAMENTO)

Reti formali

38. Con quali Enti e Servizi era in contatto durante la misura alternativa? (elencare in ordine di importanza dell’intervento)

Note per l’intervistatore: - considerare anche enti non direttamente collegati alla gestione della misura (scuola, servizi sociali territoriali, centri per l’impiego, istituzioni sanitarie di vario tipo, comunità, ecc.); - frequenza: continuata (se giornaliera o a giorni alterni); frequente (se settimanale o mensile); periodica (se trimestrale, semestrale o annuale); saltuaria (se non predeterminata).

Ente ____________________________________ _______

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Obbligo da

prescrizione � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Attività di

volontariato � Altro

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

Ente __________________________________________

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Obbligo da

prescrizione � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Attività di

volontariato � Altro

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

Ente __________________________________________

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Obbligo da

prescrizione � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Attività di

volontariato � Altro

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

Ente ___________________________________________

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Obbligo da

prescrizione � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Attività di

volontariato � Altro

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

39. Sa se gli Enti e i Servizi che ha indicato si sono scambiati informazioni fra di loro in merito alla sua esperienza? � Si � No � Non so

39.1. Ha mai partecipato direttamente a momenti di scambio di informazioni tra Enti o Servizi in merito alla sua esperienza? � Si � No

39.2. Quanto ritiene che questi momenti di scambio siano stati importanti per Lei e per la gestione della misura alternativa? � Per niente importanti � Poco importanti (aggiunto) � Abbastanza importanti � Molto � Moltissimo

39.3. Per quali motivi? ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ ________________________________________________ 39.4. Quale era il motivo del rapporto? � gestione situazione sanitaria � gestione misura alternativa � gestione problematiche di altro tipo

39.5. Quanto frequentemente avvenivano gli scambi di informazioni tra Enti o Servizi? � continuata (se giornaliera o a giorni

alterni); � frequente (se settimanale o mensile); � periodica (se trimestrale, semestrale o

annuale); � saltuaria (se non predeterminata). � Non so

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39.6. E con quali modalità? (tipo di rapporto) � Riunioni periodiche tra operatori � Contatti telefonici � Interventi integrati � Altro � Non so

Reti informali 40. Durante la misura alternativa è riuscito a mantenere i contatti usuali con amici, associazioni e gruppi informali (elencare in ordine di importanza, max 3)

1. ________________________________ 2. ________________________________ 3. ________________________________

40.1. Quale era, il motivo del rapporto? 1) ______________________________

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Tempo libero

trascorso insieme

� Attività di volontariato

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

2) ______________________________

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Tempo libero

trascorso insieme

� Attività di volontariato

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

3) ______________________________

MOTIVO MODALITA’ FREQ. � Gestione del

tempo libero � Sostegno per

problemi specifici

� Partecipazione a gruppi di auto aiuto

� Condivisione attività lavorativa

� Altro

� Contatti telefonici

� Incontri � Colloqui � Tempo libero

trascorso insieme

� Attività di volontariato

� Continuata � Frequente � Periodica � Saltuaria

Reti primarie 41. Durante il trattamento, quali componenti della sua famiglia sono stati più importanti? (elencare in ordine di importanza, max 3) 1) ______________________________ 2) ______________________________ 3) ______________________________ 41.1 I suoi familiari erano a conoscenza della misura alternativa? � Sì � No

41.2 Hanno avuto rapporti con gli enti coinvolti? � Sì � No

41.3 In che modo? � Contatti telefonici � Incontri con gruppi di operatori � Colloqui � Visite domiciliari 414 Si è sentito sostenuto dalla sua famiglia � Sì � No

41.5 In che modo? ___________________________________________________________________________________________________________________________ 41.6 La misura alternativa ha causato problemi alla sua famiglia? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ SEZIONE SPECIFICA PER I SOGGETTI IN RECIDIVA (le domande si riferiscono all’esperienza del soggetto nell’ambito della prima misura alternativa) 42. Ha subito condanne definitive per reati commessi dopo il primo periodo di trattamento con misure alternative? � Sì � No � Procedimento penale in corso

43. Se sì specificare il reato � Contro il patrimonio � Contro l’economia e la fede pubblica

(furto, spaccio e rapina) � Contro la persona � Altro

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44. In seguito alla commissione del nuovo reato ha subito una nuova detenzione? � Sì � No

45. È stato nuovamente ammesso a fruire di misure alternative? � Sì � No

46. Se si, quali? E per quanto tempo? (incrociare quanto affermato dall’intervistato con le informazioni contenute a fascicolo) ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 47. Secondo lei, che cosa, durante il precedente affidamento, avrebbe potuto evitare la commissione di un nuovo reato? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 48. In quale condizione si è trovato quando ha commesso il nuovo reato? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ SEZIONE SPECIFICA PER I SOGGETTI IN MA CHE HANNO BENEFICIATO DELL’INDULTO 49. Come giudica gli effetti che ha avuto sulla sua vita la concessione dell’indulto? � Positivamente � Negativamente � Non so

50. Quali sono gli elementi positivi ? � Libertà personale � Libertà di reperire qualsiasi tipo di attività

lavorativa senza l’obbligo delle prescrizioni

� Possibilità di aver anticipato la propria progettualità futura

� Altro

51. Quali sono gli elementi negativi? � Perdita di interventi legati alla misura

(borsa lavoro, contributi ecc..) � Altro

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