Le Journal de La Salle n.20

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Le Journal de LA SALLE Periodico d’informazione edito dal Comune di La Salle, iscritto nel registro stampa presso il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p. 70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 1/2010 COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE ANNO XII N° 1 - FEBBRAIO 2010 NUMERO PROGRESSIVO: 20 Domenica 23 MAGGIO SI VOTA a La Salle per rinnovare il CONSIGLIO COMUNALE Piano Energetico Comunale tecnici al lavoro Tavola Rotonda Soccorso alpino: QUALE RISCHIO? Com’è cambiata La Salle negli ultimi DIECI ANNI - seconda parte -

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Periodico Ufficiale del Comune di La Salle (Valle d'Aosta) - prodotto con l'assistenza tecnica editoriale del Valico Edizioni

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Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione

edito dal Comune di La Salle,iscritto nel registro stampa presso

il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p.

70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 1/2010

COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE

ANNO XII N°1 - FEBBRAIO 2010

NUMERO PROGRESSIVO: 20

•Domenica 23 MAGGIO SI VOTA a La Salleper rinnovare il CONSIGLIO COMUNALE

Piano EnergeticoComunaletecnici al lavoro

Tavola RotondaSoccorso alpino:QUALE RISCHIO?

•Com’è cambiata La Salle negli ultimi DIECI ANNI

- seconda parte -

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lle prossime Elezioni Co mu -nali del 23 maggio la squa dradi governo in carica si ripre-

senterà agli elettori unita, al l’insegnadella continuità.

I Sallereins, se lo vorranno, avran-no quindi la possibilità di dare l’op-portunità a questa nostra squadra dicompletare un ciclo di lavoro ammi-nistrativo iniziato dieci anni fa. Gli elettori sapranno di po -ter riconfermare in Giunta, per un terzo mandato consecu-tivo, nomi a loro ormai familiari come quelli di CassianoPascal, Antonio Chiarella e Attilio Tampan, da dieci anniinsieme nel l’Esecutivo Municipale; sapranno inoltre di po -ter riconfermare anche il nome di Franco Ottoz che cinqueanni fa ha sostituito quello di Dario Coccoz. Nel 2005,infatti, il vicesindaco Coccoz decise di non ricandidarsi perragioni personali. Anche questa voltal’unico avvicendamento sarà dovuto aun’altra mancata candidatura per ra -gioni personali: gli elettori infatti nonpotranno riconfermare il nome di Mi -chèle Pacaud, nome ormai familiarissimo perché legato daquasi dieci anni all’Assessorato Istruzione e Cultura, un im -portantissimo Ufficio dal quale sono stati seguiti, con pienosuccesso, tanti impegnativi progetti, primi fra tutti quellidella costruzione della nuova Scuola Primaria e dello svilup-po della Biblioteca Comunale, entrata a far parte del SistemaBibliotecario Regionale nel 2005.

Nell’Amministrare La Salle ci siamo sempre comportaticome squadra, cercando in ogni momento di far prevalerel’unità sugli attriti. Pur avendo lasciato il giusto spazio alrispettoso confronto delle diverse visioni di ciascuno, ladecisione finale è stata sempre presa collettivamente all’una-nimità. Alla luce di questa nostra esperienza, al di là del-l’esito del libero voto elettorale che i Sallereins sarannochiamati ad esprimere il 23 maggio, vogliamo lanciare unmessaggio convinto, forte e chiaro: il buon governo di LaSalle dipenderà sempre e soprattutto dalla capacità di fartrionfare in un’Amministrazione l’unità. Benché l’unitàsia un valore acquisito nel patrimonio culturale alpi-no, praticarla non è affatto semplice: essa va costan-temente coltivata cercando di remare tutti insiemeverso gli obiettivi comuni, senza sprecare tempopre zioso ad alimentare screzi e polemiche.

Il nostro comune obiettivo è stato quello di ri -spondere alle esigenze di La Salle. Per questo diecianni fa ci siamo trovati fortemente uniti nell’avviareun grande piano, recentemente ultimato, di infra-strutturazione primaria (strade, rete idrica, rete peril gas, parcheggi, illuminazione pubblica ecc.), met-tendo cioè finalmente e seriamente mano a quell’in-sieme di opere che rendessero La Salle prima ditutto un paese abitabile; abbiamo poi ancora trova-to la necessaria unità di fronte all’esigenza di comin-ciare seriamente a provvedere anche all’urbanizza-zione secondaria (scuola primaria, scuola dell’infan-zia, asilo nido che sta per aprire, attrezzature cultu-rali e sanitarie come la Biblioteca e la Farmacia, pia -ni di riqualificazioni con aree verdi come il proget-to nel centro storico ora in fase di decollo, ecc.) tuttequel le opere, insomma, che hanno cominciato a met -tere in condizioni la nostra squadra di raggiungere ilsuo obiettivo principale e irrinunciabile, quello diof frire servizi alla persona e alla famiglia con unamirata politica di prossimità al territorio e attentaalla qualità della vita. Siamo infatti felicissimi, per

esempio, di essere riusciti a predi-sporre tutto il necessario per aprirefinalmente a La Salle in primaveraun Asilo nido, già salutato dall’arri-vo in Comune di tantissime richie-ste che fanno da contraltare alle iso-late polemiche di chi avrebbe ferma-to l’asilo per paura di rubar spazioalla Scuola Primaria. La scelta è stata

invece quella di non sprecare gli spazi a disposizione chesono sufficienti per tutti, razionalizzandone l’utilizzazionenell’ottica di sfruttare al massimo le risorse a disposizionecome si farebbe in ogni buona famiglia. Il risultato è statoquello di portare sul territorio un servizio fino a oggi trop-po lontano. A proposito di localizzare più opportunamentei servizi essenziali per i Sallereins, l’Amministrazione sta la -vorando anche per spostare l’Ufficio postale nel centro sto-

rico del capoluogo di La Salle: sono infase avanzata una serie di colloqui conprivati proprietari per arrivare a unaccordo definitivo in vista dell’acqui-sizione di locali adatti ad ospitare le

nuove Poste, un edificio in cui potrebbe spostarsi anche l’uf -ficio anagrafe. Un doppio trasferimento utile sia per conti-nuare l’azione già da tempo intrapresa volta alla riqualifi -cazione del centro storico, sia per organizzare più opportu-namente gli spazi della Biblioteca Comunale presso MaisonGerbollier. Ovviamente l’operato della Giunta Municipaleè stato sostenuto dall’insostituibile lavoro di tutti quelliche hanno in vario modo e a vario titolo operato dai banchidel Con siglio Comunale, dalle scrivanie degli Uffici Co -munali e dalle abitazioni dei tanti villaggi del paese; tuttequeste persone sanno perfettamente che, nel concorrere albene di La Salle, hanno potuto davvero raccogliere le mi -gliori soddisfazioni proprio tutte quelle volte in cui hannosaputo svolgere i rispettivi ruoli all’interno di un solidale econcorde lavoro di squadra.

2Febbraio 2010 - n. 20

Editoriale

SI VOTA il23 maggio

Per La Salle un concordeLAVORO DI SQUADRA

A

Cassiano Pascal, Mi chèle Pacaud Charrey, Antonio Chiarella, Attilio Tampan e Franco Ottoz

La Giunta Municipale di La Salle. Da sinistra: Pascal, Pacaud, Chiarella, Tampan e Ottoz.

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3Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

Quasi 500 mila euro perla Scuola dell’Infanzia

Adistanza di quattro anni l’unodall’altro sono stati eseguiti due

interventi volti ad ampliare e miglio-rare la Scuola dell’Infanzia di La Salle,situata presso il villaggio di Derby.L’inaugurazione della prima fase deilavori è avvenuta il 25 ottobre 2003.L’impresa Camillo Lumignon ha rea-lizzato in quell’occasione lavori pro-gettati dal geom. Giovanni Rosso co -stati 258.945,45 euro. Con questo pri -mo intervento è stato eliminato il vec -chio locale caldaia trasformandolo inun ampio locale di disimpegno-attacca-panni; sono state abbattute inutili pare-ti divisorie per ricavare un lu minosorefettorio convertibile all’occorrenza inampio spazio gioco al co perto; è statatrasformata una vecchia soffitta, mai u -sata, in un’accogliente mansarda utiliz-zabile anche come sala proiezioni; è sta -to praticamente rifatto tutto l’impiantoelettrico ed è stata eseguita la manuten-zione straordinaria dell’impianto idro-termico. Nell’estate 2007 il Comune hapotuto investire ulteriormente per mi -gliorare ancora la Scuola del l’In fan -zia. In questa seconda fase so no statispesi altri 222.468,80 euro con i quali laditta Essedi di G. Sorace & C., sotto ladirezione dell’ing. Mario Risso, ha ese-guito una serie d’interventi di messa a

norma dell’edificio; sono stati sostituitii serramenti e rifatti alcuni servizi igie-nici; sono state infine eseguite due ope-razioni urgenti e utilissime: 1) l’intro-duzione di cordoni im per meabilizzantiall’esterno fra pareti e fon damenta; 2) lasostituzione completa e definitiva deivecchi pavimenti vinilici.

La rinascita dell’AlpePromou per gli alpeggiatori

e per gli escursionisti

Il miglioramento dell’area di Al peg -gio presso Promou, a 2021 m s.l.m.,

la completa ricostruzione della stalla edella casera, la realizzazione ex novo diun rifugio punto tappa dell’alta via n. 2,la quale passa appunto da Promou, so -no stati gli impegnativi interventi pro-gettati per il Comune dall’ing. Gian -carlo Fras sille nel 2003. Le relative ri -chieste di finanziamento sono stateavan zate sia in base al Piano di Svi -luppo Rurale 2000-2006, sia in ba sealla L.R. 4/2004 relativa allo “svilup-po dell’alpinismo e dell’escursioni-smo”. I lavori sono stati presi in appal-to dall’impresa Triolet di Aosta per876.034,46 euro (nella som ma è com-presa l’ingente spesa per l’elicotteroche ha dovuto portare in quota perfi-

no gli alloggi provvisori per gli operai).Il complesso costruttivo, oggi perfet-tamente funzionante, si compone diuna stalla per 30 capi, una casera per lalavorazione del latte d’alpeggio, unpun to tappa con 20 posti per gli escur-sionisti e una casa per il custode. I pan-nelli solari e un gruppo elettrogenodan no energia agli edifici, alle cui spal-le svetta il Monte Para mont (3299 ms.l.m.) con il suo suggestivo ghiacciaio.

Un fruttuoso accordofra Comune e privatinell’interesse di tutti

Nel 2003 il Comune ha predispo-sto il progetto preliminare per la

costruzione di garages interrati sotto ilpiazzale Carral a due passi dal Centrostorico. Fissata al 31,5% la co siddettapercentuale di concambio, i privatiintenzionati a riscattare i posti autohanno provveduto alla progettazioneesecutiva e alla realizzazione non solodei box per loro stessi, ma anche didue autorimesse a servizio del Co mu -ne grandi 69 e 103 metri cubi.L’Am ministrazione Municipale, a suavolta, ha messo a disposizione dei lo -cali Vigili del Fuoco volontari uno

Com’è cambiata La Sallenegli ultimi DIECI ANNITutti gli interventi che l’Amministrazione Comunaleha realizzato durante i suoi due mandati elettorali

SecondaPARTE

La Scuola dell’Infanzia a Derby.

Il nuovo complesso costruttivo di Promou.Sotto: l’edificio visto dall’Alta Via n.2.

Sopra: la rampa di ingresso e l’ampio acces-so ai garages. Sotto: scorcio dell’interno.

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dei 2 nuovi garages comunali ottenutidal fruttuoso ac cordo. In corrispon-denza dell’ingresso ai garages interra-ti, il Comune ha fatto realizzare insuperficie, oltre ad una tettoia a prote-zione della rampa di accesso ai box,anche una pensilina per l’attesa degliautobus di linea, collocata proprio al -l’inizio dell’ampio piazzale Carral. Ilavori sono stati realizzati dall’impre-sa Ma rino Favre di Valsavarenche, peruna spesa di 36.073,48; alla coperturain lose ha provveduto invece l’impre-sa Ber tossi di Arvier per una spesa di20.213,28 euro.

Nel 2003 è arrivato il GAS a La Salle

Nel 2003 è arrivato a La Salle ilGas GPL grazie all’autorizza-

zione che il Comune ha accordato allacompagnia Alpigas di Aosta di inter-rare nel capoluogo due bomboloni de-posito da cui si diramano le conduttu-re per il rifornimento agli abitanti. Al -pigas naturalmente paga un regolareaffitto per usufruire dello spazio incui è stato localizzato il deposito.

Lavori a protezione della strada di Chabodey

Nell’ambito dei lavori di emergen-za ambientale (L. R. 5/2001) è

stata programmata dal Comune nel2003 la messa in sicurezza della pareterocciosa lungo la strada interna del vil-laggio di Chabodey. Il rimodellamentodella scarpata e la posa di speciali retidi protezione sono stati i due principa-li interventi, completati nel 2005 dal-l’impresa specializzata Tekne per unaspesa complessiva di 132.750,00 euro.

Nuovo ponte di Chabodey

IIl 14 giugno 2004 è la data di ap -provazione da Parte della Regione

del progetto preliminare presentatodalla Comunità Montana per la costru-zione del nuovo ponte di Chabodey eper la realizzazione in destra orografi-ca di un tratto di viabilità alternativatra La Salle e Morgex. Un progettoseguito passo per passo dall’Am mini -strazione Comunale di La Salle. Il col-laudo tecnico del ponte è avvenuto il20 novembre 2008 e la sua inaugura-zione per la definitiva apertura alla li -bera circolazione, anche con i mezzipesanti, si è svolta il 15 dicembre 2008alla presenza del Presidente del Con -siglio Regionale Alberto Ce rise. L’ar -rivo del nuovo ponte ha messo fine unavolta per tutte ad un notevole disagio:il Co mune infatti ha dovuto creare disana pianta una via di emergenza perconsentire ai mezzi pesanti di attraver-sare la Dora, perché il vecchio ponte,ormai lesionato e riparato nel 2000,non poteva sopportare più la circola-zione di mezzi con portata superiorealle 15 tonnellate. Perciò l’Ammini -strazione ha deciso di acquistare, peruna spesa di 14.000,00 euro, un pontedi ferro chiamato “Bailey doppio dop-pio” che la Società Autostrade stava

per smantellare dopo la chiusura deipropri cantieri. Proprio grazie allasistemazione di quel ponte provviso-rio, costata 3.747,00 euro, e grazie an -che all’apertura della relativa strada diaccesso sterrata, costata 2.250,00 euro,il Comune ha potuto risolvere i gravidi sagi per i mezzi pesanti, che oggipossono finalmente viaggiare in sicu-rezza sul nuovo ponte. Molto comodaè an che la nuova strada (realizzata conlo stesso appalto) che s’imbocca appe-na ol trepassato il ponte di Chabodeyin destra orografica: essa collega la fra-zione Le Pont di La Salle al complessosportivo di Morgex. E’ stata anche ingran parte asfaltata, sia per consentiregli allenamenti in estate con gli sci arotelle da parte degli atleti fondisti, siaper realizzare una pista ciclabile.

Monumento in ricordo di Cassien Joseph Gerbollier

Nel 2004 l’arch. Dino Musa hapro gettato su incarico del Co -

mune un monumento funebre in cuicollocare le spoglie e l’antica pietratombale di Cassien Joseph Gerbollier.Il monumento, che ha trovato postoproprio all’ingresso del cimitero di

4Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

Liberato e abbellito un angolo del villaggio di Villaret

Nella primavera-estate del 2004, al centro del villaggio Villaret, dopola demolizione di un vecchio fabbricato pericolante, il Comune ha

potuto valorizzare un’area di circa 140 metri quadrati creandovi un par-cheggio con la relativa illuminazione e sistemandovi uno chalet per i con-tenitori della raccolta differenziata. Tutta la strada di accesso al villaggiofino alla nuova piazzetta è stata opportunamente allargata. I lavori, realiz-zati dall’impresa Matteo Carere, sono costati 125.126,98 euro, senza con-tare i 98.220,00 euro utilizzati per l’acquisto del fabbricato da demolire.

Lavori per il gas nel Centro Storico.

Il nuovo Ponte di Chabodey.

Particolare diuna casa aChabodey.

…dopo i lavori.

Il monumento conl’antica pietra tombale.

Durante la demolizione…

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La Salle, è costato 21.953,98 euro el’o pera è stata appaltata all’impresaEdil Centro di Quart con un ribassodel 12,50%. Il Parroco di La Salle donSilvio Perrin ha benedetto la nuova

tomba durante una cerimonia pubblicail 2 novembre 2005. Il monumentofu nebre è un ulteriore modo per ricor-dare Joseph Gerbollier, il cui busto inbronzo è già stato da tempo collocato

nel giardino di quella grande Cascinache Gerbollier volle lasciare in ereditàal Comune di La Salle, che la trasfor-mò nell’attuale palazzo Municipale,circordato dal suo parco verdeggiante.

5Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

Grazie ad un finanziamento FoSPI, integrato dafondi comunali, sono iniziati nel settembre 2004 e

sono stati ultimati nel 2007 i lavori di ammodernamentoe potenziamento dell’acquedotto principale di La Salle,collegato alla vasca-serbatoio di accumulo di Morge, ali-mentata dalle sorgenti Planaval ed Éculés. Esecutrice deilavori è stata l’impresa CPL Polistena del Consorzio ra -vennate delle cooperative di produzione e lavoro. Laspesa complessiva è stata di 1.977.932,95 euro. Il Co -mune si è fatto carico direttamente della spesa di62.772,00 euro con la quale l’impresa SOGEA ha prov-

veduto al recupero e al consolidamento della vasca ser-batoio di Morge che serve l’intero capoluogo di La Sallee tutte le frazioni circostanti. Sono stati ultimati nel 2006anche i lavori per la captazione presso le sorgenti LaVillottaz e Mont Falcon. La condotta principale e l’inte-ra rete di distribuzione dell’acquedotto alimentato daqueste due sorgenti sono state rimodernate per serviremeglio gli abitati di Derby, Epinel, Le Champ, Chez-les-Gontier, Villaret, Cré, Villair, Chez-les-Rosset, ChezBeneyton e Moras. L’appalto, curato dal l’As ses soratoTerritorio, Ambiente e Lavori Pubblici, è andato all’im-presa Jacquemod Costruzioni che ha realizzato tutti ilavori per una spesa complessiva di 870.147,19 eu ro. ADerby, con l’occasione, il Comune ha fatto sistemareanche una serie di bocche antincendio che attingonodirettamente dalla condotta principale per garantire unaforte pressione in caso di necessità. Durante i lavori del-l’acquedotto collegato alle sorgenti La Villottaz e MontFalcon è stato necessario anche mettere in sicurezzal’area di Bois de Montondier, interessata da una frana:l’intervento, eseguito da una impresa specializzata, è co -stato 120.147,19 euro.

La Regione ha provveduto per proprio conto a sistema-re la rete dell’acquedotto intercomunale Morgex-La Salle.Il tratto di competenza di La Salle parte dalle sorgenti diPlan Rançon e, passando per Plan Belon, arriva al villaggiodi Chabodey. In quest’ultimo punto il Comune, da partesua, ha appaltato i lavori per costruire il tratto finale LaPera (Chabodey)-Plassier-Le Pont, i cui lavori sono statiultimati dall’impresa Cogeis per una spesa di 101.612,42euro. In quest’occasione sono stati anche risolti dei pro-blemi di allaccio fognario di alcune abitazioni di Cha -bodey costruite sottostrada e non ancora servite. Un trat-to di acquedotto presso il Ponte di Lenteney è stato appal-tato separatamente dal Comune all’impresa Valdigne Co -struzioni di Vallet & C. per un importo di 84.849,87 euro,avendo cura di far sistemare nel contempo i cavi per lapubblica illuminazione di quella frazione.

Tutti gli ACQUEDOTTI del territorio di La Salle sia nel versante dell’Adret, sianel versante dell’Envers, sono stati completamente e totalmente rimodernati

Una delle vasche minori dell’acquedotto sul versante dell’Adret.

Particolare della vasca di Morge.

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Nel 2006 ci sono stati importantiinterventi su 3 vie interne di La

Salle. 1) E’ stata sistemata la strada co -munale che unisce i villaggi La Clusaze La Ruine: se n’è occupata l’impresadi Marino Favre con una spesa com-plessiva di 17.274,65 euro. Presso LaClusaz la ditta B & G di Blanchet & C.ha provveduto al completo rifacimen-to di un muro di sostegno con posa disicurvia in legno e acciaio per unaspesa totale di 22.131,00 euro. 2) L’im-presa Cometto-Tercinod ha invececurato la messa in sicurezza del trattodi strada Morge-Planaval. L’importodei lavori è stato di 133.849,87 euro.3) La ditta Duclos di Valpelline ha ter-minato, nel novembre 2006, per unaspesa complessiva di 227.256,61 euro,la sistemazione della strada comunaleche, costeggiando il torrente Charvaze i terreni coltivati a vite, congiunge il

villaggio di Villaret a quello di Echar -lod. Oltre al piano viario e al guardrailin legno e acciaio è stata migliorata l’ar-ginatura del torrente stesso.

Nello stesso 2006 è stata ultimata lastrada da Moras al villaggio La Fe nêtre:appaltata direttamente dal l’As ses soratoAgri coltura, è costata complessivamen-te 893.460,00 euro e se n’è occupatal’impresa DIVA di Caltanissetta.

Il 24 aprile 2007 sono terminati ilavori eseguiti dall’impresa Monte -scavi di Settimo Vittone riguardanti ilmiglioramento e la messa in sicurezzadella strada Ecours-Echarlod nel trat-to più vicino al castello di Ecours.Oltre al rifacimento del piano viarioinfatti sono stati eseguiti una serie diinterventi per l’assetto idrogeologico, acominciare dalla corretta canalizzazio-ne delle acque di scorrimento superfi-ciale, per continuare con il rimodella-mento della scarpata e finire con laposa di reti di protezione e con la pre-disposizione di muri di sostegno incemento armato opportunamente rive-stiti in pietra e malta. La spesa com-plessiva è stata di 617.266,22 euro.

Infine nel 2008 è stata ultimata la stra-da che conduce al villaggio La Clusazinferiore. All’inizio della strada è stataricavata una nicchia per la raccolta deirifiuti urbani e alla fine della via, pressole ca se, è stato realizzato un parcheg-getto. I lavori sono co stati 150.819,25euro, l’impresa che gli ha eseguiti èquella dei F.lli Clusaz di Arvier.

Anche il ritmo dei lavori di manu-tenzione e asfaltatura della intermina-bile rete viaria comunale è stato inten-sissimo: nel solo anno 2008, per esem-pio, sono stati spesi oltre 250 mila eu -ro in asfaltature.

6Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

La fittissima rete di collegamento fra i numerosissimi villaggi di LA SALLE è stata notevolmente migliorata.

Oltre 140 mila euro per la PUBBLICAILLUMINAZIONE

A partire dal 2006 anche larete d’illuminazione pub-

blica è stata potenziata nelleseguenti località: nella frazioneMoras, a Prarion, nel tratto Piàde Veulla-Plan di Tzaneno, nelparco Gerbollier, all’ingresso deivillaggi di Derby e Villaret, aMorge e a Planaval. La spesa hasuperato i 140 mila euro.

Strada Moras -La Fenêtre.

Strada per La Clusaz inferiore.

Lampione a Derby.

Tratto di strada appena asfaltata presso Derby.

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7Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

Fra il 2006 e il 2007 il Comune si è preoccupato di farristrutturare il Mulino del Moyes e il Forno di Chez-

les-Monnet restituendo alla comunità di La Salle e ai turi-sti 2 veri e propri mo numenti rurali. I lavori sono statieseguiti entrambi dall’impresa Dino Lazier & C. di Gaby.Il Mulino è co stato 84.315,41 euro ed è stato sistematoanche il canale attiguo al fabbricato al fine di ripristinareil collegamento idraulico con il sistema di funzionamentodel mulino stesso. Il Forno è co stato invece 75.316,16 eu -ro comprensivi della sistemazione del vicino fontanile.

L’Amministrazione ha inserito inoltre nell’ambito di unodei suoi progetti presentati a livello europeo un intervento

di recupero e di restauro dell’e dicola con immagine sacrache si trova proprio vicino al mulino di Moyes, donata alComune dai fratelli Carla e Sergio Haudemand di Morgex.

Con questo genere di iniziative il Comune ha inteso va -lorizzare e far conoscere il patrimonio storico-paesaggisti-co di La Salle che è stato presentato spesso al pubblico an -che attraverso materiale divulgativo a stampa o digitale:DVD, opuscoli, dépliants e l’immancabile calendario an -nuale a cui tutti sono ormai affezionati proprio perchépro pone di volta in volta le più belle foto scattate passeg-giando in mezzo alle tradizionali bellezze di La Salle.

Mulino del Moyes e Forno di Chez Les Monnet, due monumenti rurali restaurati

Scultura funeraria inricordo di don Domaine

Il canonico Jean Domaine, nato aLa Salle il 21 agosto 1922 e morto

l’11 luglio 2006, è stato rappresentatoin una scultura funeraria realizzata suincarico del Comune dalla scultricegenovese Luisa Caprile. Il bronzo èstato poi collocato presso la tomba delsacerdote, assai conosciuto in tutta laValle d’Aosta, non solo per il suo im -pegno pastorale, ma anche per i suoinumerosi scritti e per essere stato fon-

datore e direttore di numerosi cori,primo fra tutti il Coro Sant’Orso diAosta. Domaine, ordinato sacerdotenel 1945 a ventitré anni, ha inoltrecomposto lui stesso diversi brani oggientrati nei repertori delle corali valdo-stane. A La Salle tutti conoscono inparticolare la Marcia di San Cassianoscritta da don Domaine su un motivopiù antico e cantata ogni anno per lafesta patronale del 13 agosto. Il monu-mento funebre è costato 25.440,00.

Prato per la Nazionaledi Rugby a La Salle

Nell’ambito degli interventi fina-lizzati alla predisposizione di

spazi tecnicamente adatti all’accoglien-za e alla preparazione atletica dellasquadra della Nazionale Italiana diRugby, il Comune ha provveduto nel2007 alla sistemazione di un’ampiaporzione del parco circostante al Pa -lazzo Municipale. Con una spesa com-plessiva di 15.000,00 euro due dit tehanno provveduto ad eseguire i lavo-ri. L’Impresa di Sarre C.T.I. di Ste -

fano Lombard ha eseguito il modella-mento dell’area interessata mediantespianamento e riporto di terra adattaal tappeto più superficiale, predispo-nendo nel contempo la tubazioneperimetrale per un moderno sistemad’irrigazione dotato di elettrovalvole.Per la rifinitura dello speciale mantoverde è entrata in campo la dittaEttore Jacquemod di Morgex che hacompletato l’opera.

Un “Centro Regionale di Ricerca sulla BiologiaAlpina” a La Salle, nella

riserva naturale del Marais

Sono stati inaugurati nel settem-bre 2009 i primi lavori di valo-

rizzazione della Riserva Naturale delMarais, costati 650 mila euro. Inoltre3.750.000,00 euro sono serviti per co -struire e arredare la sede del CentroRe gionale di Ricerca sulla Biologia Al -pina, per il cui decollo scientifico-cul-turale la Regione Valle d’Ao sta ha as -sicurato il massimo impegno.

Prima e dopo un’infornata di pane nero valdostano.

Il canonicoJean Domainenell’opera diLuisa Caprile.

Foto Archivio FIR/La Presse Il centro di Ricerca appena ultimato.

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8Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

Inizieranno molto presto i lavori per la rea-lizzazione del parcheggio comunale presso ilvillaggio di Beillardey, per la cui esecuzione èprevisto l’importo complessivo di 267.000,00euro. Su richiesta del Comune di La Salle laRe gione ha concesso un contributo di 120mi la euro a valere sul Piano di Sviluppo Ru -ra le 2007-2013, dal momento che l’interven-to di Beillardey rientra nelle opere di “riqua-lificazione dei villaggi rurali”. Fra quest’ulti-mo ti po di opere rientrano anche gli inter-venti che il Comune ha progettato per l’anti-

co villaggio di Challancin, un progetto cheprevede non solo il recupero e il ripristinodella viabilità interna di collegamento fraChez-les-Monnet e Challancin, ma anche lasistemazione della strada interna del villag-gio lungo la quale verrà realizzato un accol-tellato con una pavimentazione in pietra.

Il progetto di Challancin, il cui costo com-plessivo è di 334.895,00 euro, è già entrato ingraduatoria per ottenere un finanziamentoregionale di 228.000,00 euro ai sensi dellaLegge Regionale n. 32/2007.

Contributi per la riqualificazione dei villaggi ruraliconcessi 120 mila euro per i parcheggi di Beillardey

Sta per partire la realizzazionedel progetto “Villaggi sosteni-bili” che vedrà come capofila ilComune di La Salle. I lavori fi -nanziati per oltre 2 milioni emezzo di euro prevedono la coi-bentazione delle Casermette diDerby e lo studio per il mi cro -turbinage sull’acquedotto prin-cipale del paese. Il via libera èar rivato il 26 novembre scorsoa Dignes-les-Bains du ran te lariunione del Comitato di sorve-glianza del Programma di coo-perazione territoriale transfron-taliera Alcotra 2007-2013. Conquesta definitiva approvazionedei 6 progetti federati che com-pongono il PIT dell’EspaceMont-Blanc oltre 6 milioni dieuro sono stati destinati al terri-torio valdostano.

L’Amministrazione Comu na -le di La Salle ha inoltre deciso diincaricare professionisti espertispecializzati, individuati su ba -se non solo nazionale ma an cheinternazionale, che do vrannoelaborare un Piano E ner geticoComunale lavorando in siner-gia con i professionisti che stan-no già preparando la bozza delnuovo Piano Regolatore Gene -rale Comunale. Il Piano Ener -getico Comunale è uno stru-mento cardine di politica ener-getica che serve non solo a pro-

muovere l’uso razionale e ilrisparmio dell’energia, ma an -che a sviluppare progressiva-mente tutte le possibili fonti dienergia rinnovabile, preveden-do e programmando la miglioree più corretta dislocazione deirelativi impianti sul territorioco munale. Il Comune intantoha deciso di far partire a mar -zo in via sperimentale un siste-ma di telecontrollo per la ge -stio ne della rete di illuminazio-ne pubblica sia a Derby che nel

Ca poluogo, al fine di garantireun risparmio di costi dal 30 al40%. Due impianti dotati diuna complessa apparecchiatu-ra sa ran no in grado di acquisireuna serie d’informazioni cheven gono ela borate digitalmentee inviate a un centro di control-lo che se gnalerà in tempo realequalunque eventuale disfunzio-ne o disservizio, dando la possi-bilità di monitorare in ogni mo -mento lo stato di efficienza ge -nerale. Po tendo pianificare con

estrema esattezza il cambio lam-pade verranno annullati i disser-vizi e gli inutili consumi; inoltre,grazie a speciali stabilizzatorica paci di regolare il flusso lumi-noso in base alle necessità, saràpossibile razionalizzare il servi-zio pubblico che diventerà mi -gliore e meno costoso.

Il Ministero dell’Interno ha approvato unprogetto presentato lo scorso anno dal Co -mune di La Salle per la “realizzazione di unsistema di video-sorveglianza degli edifici isti -tuzionali”. La spesa complessiva di 53.178,00euro verrà quindi coperta per il 50% grazie adun contributo ministeriale di 26.589,00 euro.Saranno installate in totale 13 telecamere divideo-sorveglianza: 4 per il Municipio, 1 perla piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, 2 perMaison Grassy, 4 per la Scuola Primaria e 2per la Scuola dell’Infanzia.

Quello di La Salle è stato uno dei 2800 pro-getti attentamente esaminati da un’appositaCommissione, 13 dei quali arrivati a Romadalla Valle d’Aosta dopo essere passati al

vaglio anche dell’Ufficio di Gabinetto dellaPresidenza Regionale. Gli elaborati appro-vati sono stati in totale 175, finanziati secon-do una graduatoria nella quale il Comune diLa Salle si è piazzato al 57° posto.

Dei progetti valdostani sono stati ammessiai contributi anche quelli dei Comuni di Is -sogne e Saint-Pierre.

Il Ministero ha finanziato i 175 progettiapprovati con un apposito “Fondo per la si -curezza urbana e la tutela dell’ordine pubbli-co”. Al tri progetti di questo genere verran-no fi nanziati a partire dal 2010 attingendodal Fondo Unico Giustizia in cui conflui-ranno i soldi sequestrati dallo Stato suiconti correnti della mafia.

Via libera ai fondi europei per La Salle

Presto un sistema di video-sorveglianza con uncontributo concesso dal Ministero dell’Interno

Durante lo svolgimento del progetto “Villages Durables”, tecnici specializzatilavoreranno al Piano Energetico Comunale. Si risparmia con il Telecontrollo!

Il progetto di La Salle è stato uno dei 175 approvati su 2800 presentati

Panorama lungo il sentiero da Challancin al Court de Bard.

E’ tutto pronto per investi-re i 500.000,00 euro conces -si al Comune di La Salle inbase alla delibera della Giun -ta Regionale n.1198/2009 sulmiglioramento della funzio-nalità delle reti e degli im -pianti idrici. I fondi servi-ranno a rimuovere alcune si -tuazioni di criticità, comple-tando e migliorando i grandilavori già apportati al siste-ma idrico generale del terri-torio. Per ridurre perdite edis servizi verrà sostituita lacondotta di adduzione del-l’opera di presa di Planavalcollegata al serbatoio ubica-to a Mor ge Bassa. Allo stessomo do verranno rimodernatele condotte di distribuzioneche servono l’ampia area a -bitativa di Cheverel, ecce-zion fatta per il nucleo stori-co del villaggio. Infine na -scerà un nuovo serbatoioper Chabodey con la relativaopera di presa alla sorgente.

500 mila euro permigliorare ancora la rete delle acque

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SUPPLÉMÀN spésial eun patoé

QUÉMÉA DE LA SOLA

AN XII N°1 - MAISE DE FÉVRÌ 2010

NUMÉÓ PROGRÉSSIF: 5

•Lo pouèa é lo ratte

• Le copiste ? Eumpouijon-ó avouéi l’entso

•La fan euntélectuella

• GUÈRA É PÉISE

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IIFévrì 2010 - n. 5

Francoprovènsal

LO GNALÈI - Que cesoit la quantité de painqu’on cuisait vers la Noëlpour se nourrir l’annéedu rant, que ce soit le pe -tit tas de réserves dispa-rates que les fourmis ac -cumulent pour l’hiver oubien encore le petit trésoren pièces en alliage autre-fois conservé sous lematelas bourré de feuillesde maïs, le mot gnalèi (ou gnalet) in traduisible dansd’autres langues, est l’ensemble de la fatigue déployée,de la peine soufferte pour assembler ce qui est précieux,du bonheur intime et du sens de sécurité et de con -fiance pour l’avenir qui en découlent. Ainsi, notre gna-lèi, composé de paroles et de phrases jaillies de noschamps, de nos prés, de nos vignes, de nos bois et denos rochers, est le réservoir fertilisant qui veut alimen-ter et re vigorer nos anciens parlers pour qu’ils nousaident encore à mieux comprendre le Pays qui change.

GUICHETS LINGUISTIQUES. « Lo gnalèi » se proposede publier des textes en patois afin de stimuler tous leslecteurs à entrer en contact avec ses collaborateurs :souhaitez-vous contribuer au travail du guichet pourque votre patois reste toujours vivant ? Nous sommes à votre disposition pour suggestions,conseils, documentation !

Projet financé par la Loi 482/99 portant sauvegardeet soutien des langues minoritaires historiques.

Collaborateur de La Salle pour les traductions : Attilio Tampan

Illustrations :© 2009 A. Roveyaz pour Metrò Studio Associato

Transcription aux soins du Guichet linguistique

ASSESSORAT DE L’ÉDUCATION ET DE LA CULTURELo Gnalèi - Guetset leungueusteucco

59, rue Grand Eyvia - 11100 Aoste

Tél. 0165 32413 - Fax 0165 44491 [email protected]

Usagers Skype : guetsetbrel – guetsetbrel1

Supplémàn spésial eun patoé aln.20 del periodico semestrale

Le Journal de La Salle iscritto nel registro stampa delTribunale di Aosta con decreto n.5 dell’1 giugno 1999.

Lo Jornal de LA SOLA

Lo pouèa é

Traaillé, on so, baille appetì. Pi lo traaille l’è pezàn, pion sen lo gateillé de la fan. Mi, se on mahón semblériyejustifià a vouidjè lo frigo can torne l’aepró a méijón,poussen-nò dii la mima bagga pe gn eumpléyà u pe onque éitudze ? Maleeizamente na, apréi le rezultà d’anretsertse canadienne. Seutta retsertse, belle se recougnéique le traaille euntélectuelle beurlon de caloriye, otorizecheuo po de medjè apréi traaillà : l’è moque an sensa-chón de fan.

Can comenhie a manquéi lo heuccro, que l’è la benzinadi néurón, l’è l’estomaa que dèi se nen occupéi. L’è pe soque on sen la sensachón de fan.

Séise que l’an fa la retsertse, no-ze dion que la fan ba -illée pe le traaille euntélectuelle, eunsemblo a la man-canse di mouemèn, fovorize l’obézitó, baga todzoo pidiffuzée dan nooufra sosiétó.

Prèi de : www.focus.it, juillet 2008

LA FAN EUNTÉLECTUELLA

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IIIFévrì 2010 - n. 5

Francoprovènsal

Le béihie n’an po d’ama mi decou n’an on queuo pi grou queséi di critchèn !

On cou, de-z-amì de fa meu -il le, l’ayòn regaloou a ma méeon pequioù pouèa… Pouo llu,l’ie to solette !

No reustoon deun lo beui,commàn tcheutte a séise ten, élo pouèa se promén-oo per létraquillo… A l’eua de dedjeeuné a denéi, la piquiouda béihievegnoo todzoo dèzò la tobla perecouillì le min-e.

On jolì dzoo, lo pouèa l’èvun-ù on compagnì d’on ratteto blan !

M’asseugno que, can dz’arioole vatse, tcheu dou vegnoon mevére perquè sayòn que dze lèibailloo eungn’écouila plain-ade lahé fréque.

A chee-z-eue, can l’ie lo toode ma mée, le dou-z-amì reve-gnoon pontuel dèzò la tobla.

Pe drumì se beuttoon on pro -tso a l’otro dedeun an bouéihe ése féjoon an boun-a compagnì.Teteun ma mée l’ie tracahiée.« On dzoo u l’otro sèi ratte no-ze bàille-pe de fastudde », medijé, mi mè la tranquilizoo :« T’oou ren a crendre, lo rattel’è bièn nurì… é on pi l’a troóde compagnì pe passé lo ten ».

On jolì dzoo, can si aló tcher -tché on papéi de mezeuccadedeun ma credense n’éi u anbeurta sorpraiza : l’ie to greillà !

Adón ma mée l’a vouaillà :« Dequè t’ayò deutte ? Dz’ayòréizón u po ? Ara no alèntchertchè on tsatte perquè,aseyan-tè, que se vouì si ratte l’a

greillà te papéi demàn rovinéè-pe d’otre bague ».

Lo tsatte que n’en troó l’ie toner avouéi on jeue dzono é l’o -tro grisse. Lo leundemàn… po -méi de trase di pouo ratte blan !

Lo pequioù pouo pouèa tser -tsoo son amì deun tcheu le caro

di beui : « Rouì, rouì, rouì ! », sebailloo po de pése !

Dou dzoo aprì lo pouèa l’iecrapó dedeun sa bouéihe : l’iemoo de tsagreun !

Conta de Roje Gal propozée pe Adelina Roulet

de La Tchouéille.

Bièn de béihie se bouinnon euntre leuo é, can senacapitte, tsaqueun eumplèye se-z-arme : leseundzo s’eumpeundon, le pèisón se rahion avouéide mordue, le ratte se baillon de creppe avouéi le patte, le-z-èijì avouéi le

bèque é le griffe, le serfe avouéi le corne, le lión avouéi le déihe é le-z-onlle…Cheuo que le béihie se taqueuhion po pe an plahe pe la machina u pe la cua i

poste, mi oncò leuo l’an de boun-e rèizón pe se bouiné coutche cou : pe aì anmare, pe defendre lo territouéo, pe lo pequé é pe leuo eumportanse dedeun lasosiétó di béihie. Commàn deun totte le sosiété oncò dedeun seulla di béihie decou on se troue po d’acoo.

Prèi de : www.focus.it, djizembro 2008

é lo ratte

GUÈRA É PÉISE

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IVFévrì 2010 - n. 5

Francoprovènsal

aheillè sa plumma gnécrièn l’è po treu pro-pro… mi chechè lapoueunte blètia deunl’entso i mercure… l’èmortel ! Bièn de cape -

tseun copiste, i Mouayèn Adzo, son mooeunveun-emó deun seutta magnii.Apréi an retsertse de la Syddansk Uni -versitet danèiza, le capetseun copiste,onterró dedeun le clloutro de l’abaì sis-tersienna de Øm (Danemark) sariònmoo a coza de l’espozechón a de can-quité ote de mercure que sion dedeunl’entso que ompléyoon pe leuo présìtraaille d’écriteua : la coleuo rodze.Séise que l’an fa seutta retsertse spleuconque le capetseun l’ayèn cheuo l’abetudde

de chechè la poueunte di pénel pe la ren-dre pi poueuntua. Oncò vouì l’è defendùde totchè le laivro de séise ten : possèriònèihé dandzeeui pe la santé fénque aprìtcheu sisse siécle.Mi diquè aregarde lo mercure avouéi lacoleuo rodze ? L’è a coza di cinabre, onminéral que l’è compozoou on boun-apaa de solfure de mercure, que on cou l’ieeumpléyà pe la coleuo rodze. L’ie onrodzo vif é bièn tchardjà.

Prèi de : www.focus.it, juillet 2008

Le copiste ? Eumpouijon-ó avouéi l’entso

M

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Gli alunni delle classi4a e 5a della Scuola Pri-ma ria “Mi che le Lu -

stris sy” di La Salle sono statiprotagonisti del divertente tor-neo Cento libri e un Tesoro or -ganizzato dalla Biblioteca Co -mu nale in collaborazione conla cooperativa Equilibri di Mo -dena, che da tanti anni porta ingiro per l’Italia l’idea d’invo-gliare alla lettura attraversoil gioco libero e coinvolgente.

La squadra della classe Quartae la squadra della classe Quinta,armate di fantasia, voglia di gio-care e buone letture, si sono af -frontate in due partite giocate aventi giorni di distanza l’unadal l’altra fra ottobre e novem-

bre scorsi. Sono entrate in cam -po dopo un mese e mezzo diallenamento nella palestra dellalettura, i cui attrezzi ginnici era -

no costituiti da veri e propri li -bri messi a loro disposizionedal la Biblioteca. Gli organizza-tori hanno scelto i tanti titoli

nel la sezione ragazzi, ben ag -giornata anche per questa occa-sione. Libri che i giovanissimiatleti-lettori hanno liberamente

9Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

“CENTO LIBRI E UN TESORO”, iltorneo della lettura organizzatodalla BIBLIOTECA COMUNALE, èstato vinto dagli alunni di Quinta!

i VINCITORI si sono diplomati“Campioni di lettura”. Ai bimbidi Quarta, secondi classificati,il diploma di “Magnifici lettori”.Gran finale con la fiaba “GalloCristallo” recitata da AlessandraBaschieri, accompagnata dallachitarra di Gianluca Magnani…

Alessandra Baschieri

Una fase della seconda partita del Torneo.

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10Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

utilizzato per rinvigorire i mu -scoli della loro cultura. I bam -bi ni hanno, a loro volta, scelto itesti da leggere secondo la re -gola fondamentale del torneo:sen za alcuna costrizione; ciascu-no ha cioè potuto prendere ilibri ritenuti da lui più belli epiù interessanti fra quelli pro-posti, essendo oltretutto liberodi sostituire quelli scelti con al -tri diversi se il contenuto nongli andava a genio. Anzi, duran-te la preparazione per la gara,ogni concorrente, una volta fi -nito di leggere un libro, ha po -tuto esprimere il proprio liberogiudizio assegnando uno o piùcuori all’autore del volume. In -fatti su un cartellone appeso inclasse, nell’apposita casella po -sta all’incrocio fra il nome del-l’alunno e il titolo del libro, cia-scun bambino ha potuto di se -

gnare un solo cuore per il li bronon piaciuto e quattro cuo ri peril libro proprio forte! In tanto leinsegnanti hanno potuto tenered’occhio il cartellone e, a lorovolta, hanno proposto in classela lettura di qualche brano, in

modo da aiutare gli alunni adaffinare il loro spirito criticosulle storie lette o ancora da leg-gere, sempre salvaguardando,ovviamente, l’as soluta li bertà dicommento dei giocatori-lettori.Quando le squadre sono scese

in campo, durante le due ani-mate partite di 90 minuti cia-scuna, gli alunni hanno dovutorichiamare alla mente, grazie aquesiti, indovinelli, cacce al te -soro, giochi di parole, giochi dipercorso e racconti, i tanti per-sonaggi conosciuti durante leletture; hanno dovuto anche ri -cordare le storie di questi stessipersonaggi, rivivendone le milleemozioni e paure, stando peròben attenti a non confondere unintreccio con un altro, cercandocioè di non far intricare, nel ri -cordo, i tanti fili con cui dove -va no muovere al momento giu-sto il singolo burattino dellasto ria da indovinare. La primadelle due partite è servita aden trare be ne nel meccanismodel gioco: i bambini hanno ca -pito che quanti più erano i li briletti, tanto maggiori erano le

La Salle… à Manger

PIZZA di patate con la FONTINAINGREDIENTI: 2 chili di patate; 1 uovo; 200 grammi di prosciutto cottoa dadini; 2 mozzarelle da 100 gr ciascuna; 200 grammidi fontina; 60 grammi di burro; pangrattato e sale.

Nel libro di Jean Domaine su La Salle, pubblicato nel 1995, silegge: “un prodotto d’importanza primaria nel passato e ancoravalido ai giorni nostri è la patata. Nei campi si avvicendava lasua coltivazione con quella del grano. Le patate erano presentiin tutti i pasti: in inverno con la carne in salamoia, le salsicce, iboudins e il formaggio; d’estate in insalata o fritte. Esse sonoindispensabili anche nella preparazione dei boudins; le più sapo-rite sono le patate coltivate nell’alta collina”. Molto saporita èanche la torta di patate con fontina, per prepararla basta munir-

si di questi pochi semplici ingredienti e procedere come segue.Lessare le patate dopo averle lavate. Una volta scolate sbuc-

ciarle e passarle nello schiacciapatate. Aggiungere burro e saleamalgamando il composto ottenuto. In un piatto separato sbat-tere con l’aiuto di una forchetta il tuorlo e l’albume dell’uovoincorporandolo quasi tutto alle patate. Unire all’impasto ladadolata di prosciutto e infine arricchire il tutto con le mozza-relle e la fontina tagliate a dadini. Amalgamare ancora un po’con le mani fino a raggiungere un’omogenea consistenza del-l’impasto, che deve presentarsi malleabile e sodo con tutti gliingredienti ben distribuiti.

A questo punto, mentre il forno comincia a riscaldarsi, occor-re imburrare una teglia rivestendola di pangrattato (bordi com-presi); trasferire poi l’impasto di patate nella teglia, iniziando astendere e livellare il composto, avendo cura di farlo aderirebene ai bordi. Bagnando il palmo e le dita della mano nell’uovoresiduo rimasto nel piatto livellare e lucidare la superficie dellapizza, spolverandola finalmente con una bella manciata di pan-grattato. Infornare per una ventina di minuti, finché la pizzanon acquisti una bella doratura in superficie. La pizza di patatecon fontina si può servire calda e filante a tavola oppure, unavolta fredda, disposta a piccole porzioni su un buffet.

��

Un momento del gioco.

La pizza di patate.

Un particolaredella pizza.

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11Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

possibilità di confrontarsi e gio-care allegramente con i compa-gni. La seconda partita è stataquella che ha fatto la differen-za: i libri letti sono stati tanti, ibam bini si sono consultati gliuni con gli altri e la partecipa-zione è stata totale.

Insomma, gli alunni di La Sallehanno giocato alla perfezione lepartite della lettura arbitrate da

Alessandra Baschieri, socia fon-datrice della Cooperativa Equi -libri, una dottoressa in Peda go -gia che riesce a portare i bimbidentro le fiabe come nessun al -tro e soprattutto riesce a con-vincerli poi a venir fuori dal fa -tato antico mondo fiabesco pertornare alla vita reale più fortie più saggi di prima. Il Torneo2009 è stato vinto da gli alunni

della classe Quinta, ai qua li èan dato il diploma di Campionidi lettura. Agli alunni della clas-se 4a, per il loro secondo posto,è stato invece assegnato il diplo-ma di Ma gnifici Lettori. Il veroTesoro per tutti è stato natural-mente quello di aver riscopertogiocando il piacere di leggere.

Il Torneo si è concluso propriocon una bella lettura: a grande

richiesta, infatti, Ales san dra Ba -schieri, con il solo ac com pagna -mento di una chitarra, suonatadal bravo Gianluca Ma gnani, hanarrato Gallo Cristallo dall’ope-ra Fiabe Ita liane di Italo Cal -vino. I bambini hanno ascoltatointenti, si lenziosi ed emoziona-ti, con la spontaneità e la libertàdi chi non rinuncia tanto facil-mente ai buoni contenuti.

L’amore per la lettura

Comme j’ai déjà eu l’occasion de le faire au cours de numé-ros précédents, je tiens à remercier vivement tout d’abord,notre dévoué bibliothécaire Giulio Marchini qui a œuvré, aucours de ces années, avec compétence, zèle et courtoisie gérantefficacement notre petite mais précieuse bibliothèque (dumoins à mes yeux mais aussi au vu des chiffres témoins des ser-vices offerts !). Mes remerciements s’adressent à la commis-sion tout entière, c’est-à-dire Mikaela Bois et Lorenza Malara,les conseillers Margaux Bellone et Daniel Costaz pour leurdis ponibilité constante et leur précieuse collaboration.

“All’alba del XXI secolo, in un mondo in cui davvero sape-re è potere e la capacità di letto-scrittura rappresenta l’abili-tà che spalanca le porte di opportunità e successo, tutti noi,in qualità di genitori e bibliotecari, di educatori e cittadini,

abbiamo la responsabilità di instillare nei nostri figli l’amoreper la lettura in modo da poter offrire loro la possibilità direalizzare i propri sogni” (conclusione del discorso di BarackObama ai bibliotecari – Chicago 25 giugno 2005).

Longue vie à notre bibliothèque !

� di Michèle Pacaud Charrey

Il Presidente degli Stati Unitid’America Barack Obama

(foto di Pete Souza).

Il Torneo si è svolto nell’ampio spazio al penultimopiano della nuova Scuola Primaria “Michele Lustrissy”.

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12Febbraio 2010 - n. 20

il Comune

Con il numero progressivo 20 il grup-po coordinatore per la redazione delgiornalino restituisce simbolicamen -

te il proprio mandato ai lettori in attesa cheil prossimo rinnovamento del ConsiglioComunale esprima una nuova commissioneeditoriale. Anche per noi è giunto pertantoil momento di un breve bilancio dell’espe-rienza di questi anni. È sufficiente prenderein mano i nn. 11-19 per accorgersi di comeil nostro periodico abbia vissuto un quin-quennio delicato dal punto di vista dellosviluppo editoriale. Il numero del dicembre

2005 è stato l’ultimo diretto da AlessandraPavetto e l’ultimo della prima gestione affi-data a “il Valico Edizioni”. È seguito unbien nio (nn. 12-15) di collaborazione conl’editore “Le Roy s.r.l.”, che ha dato al Jour -nal de La Salle una nuova veste tipograficae un nuovo formato, ma che si è rivelato nelcomplesso infelice e ha suggerito all’Ammi -ni strazione un ritorno all’antico a partiredal n. 16 (giugno 2008), nuovamente curatoda “il Valico Edizioni”. Questa soluzione dicontinuità ha pesato sulla regolarità dellepubblicazioni, contribuendo forse ad allen-tare il rapporto tra popolazione e Ammi -nistrazione, si pensi per esempio al sostan-ziale venir meno della rubrica Lettere algior nale. Per quanto riguarda il lavoro svol-to, la commissione – composta da duemembri espressione della maggioranza con-siliare e da uno indicato dalla minoranza,ma vogliamo ricordare e ringraziare per ilsuo generoso apporto anche RiccardoFramarin che ci ha coordinato nel biennio2006-2007 – ha operato autonomamenteall’interno dei limiti posti dall’Ammini stra -zione. Le nostre riunioni sono state l’oc -casione per confrontarci in libertà sul no -stro paese e hanno prodotto numerose ideee progetti, che purtroppo non siamo riusci-ti a tradurre tutti sulla carta. Esprimendo lanostra gratitudine a tutte le persone chehanno contribuito alla riuscita di questi nu -meri, ci scusiamo per le insufficienze più omeno evitabili di cui siamo stati responsabi-li, ci congediamo con la consapevolezza diaver comunque agito animati dal comuneamore che ci lega a La Salle e rinnoviamol’invito alla collaborazione rivolto qualchetempo fa ai lettori («Le Journal de La Salle»,n. 14, 1/2007, p. 3) che, se raccolto, agevole-rà il compito di coloro che saranno chiama-ti a succederci in questo ruolo, a cui augu-riamo fin d’ora un buon lavoro.

Longue vie à notre Journal qui vient juste de fêter ses dix ans !

Un GIORNALINO fatto con quel comun amore che ci lega a LA SALLE� di Luca Jaccod

* vice-syndic de La SalleMichèle Pacaud

À la veille de l’échéance électorale, au mo -ment de passer le relais, je souhaite adres-

ser mes plus vifs remerciements à notre co mi -té de rédaction qui a travaillé avec gé né rositéet dé voue ment.

Un grand merci à notre directeur AlbertoSpampinato, à So lange Herren et Luca Jaccodet à tous ceux qui ont collaboré à la rédactionde no tre Journal, particulièrement à l’As ses -sorat de l’Éducation et de la Culture et plusprécisément au Guetset leungueusteucco.

Je tiens tout particulièrement à re merciersincèrement et publiquement AlessandraPe rugi et Federico Izzi (il Valico Edizioni) quiont tra vaillé avec une disponibilité totale, unecons cience professionnelle incontestable etune gentillesse et discrétion appréciables. Je nepeux m’empêcher d’exprimer le souhait quenous puissions à l’avenir continuer à bénéfi-cier de leurs services.

Longue vie à notre Journal !

par Michèle Pacaud Charrey *

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13Febbraio 2010 - n. 20

Generazioni

Abita a La Salle e si chiamaDel fino Viglione, è il Mare scial -lo re spon sabile della squadra diSoccor so Alpino della Guardiadi Fi nan za (SAGF) che ha sedein Val di gne, presso la Te nenzadi En trè ves, a Courmayeur. An -che altri 4 finanzieri della suasquadra abitano a La Salle.

In Italia sono circa 300 i Tecni -ci Soccorritori della Guardia diFinanza, ripartiti in diverse spe-cializzazioni: Istruttore SAGF,Tecnico di Elisoccorso, Tecnicodi Soccorso Alpino e Condut -tore di cane da valanga, da su -perficie e da macerie. Questisoc corritori della Guardia diFinanza sono dislocati nelle 25stazioni italiane specializzatenelle rischiose e complesse ope-razioni di soccorso in territorioimpervio. Due di queste stazio-ni si trovano in Valle d’Aosta:oltre a quella di Courmayeur,comandata dal maresciallo Vi -glione, ce n’è un’altra a Valtour -nenche. Sia a livello nazionaleche locale la Guardia di Finanzaha stretto importanti protocollicon le organizzazioni civili atti-ve nel settore del soccorso alpi-no, al fine di ricercare una sem-pre più efficace sinergia nelle

ope razioni congiunte. Non van-no dimenticati i protocolli fir-mati nel 2008 con la RepubblicaPolacca e la Repubblica Slovac -ca, importanti intese al cui rag-giungimento il SAGF di En -trèves ha fortemente contribui-to grazie alle numerosissime ini-ziative addestrative compiutecon quei paesi nell’ultimo de -cennio. Ugualmente ottimi so -no i rapporti di collaborazionecon il Peloton de Gendarmeriede Haute Montagne (PGHM)di Chamonix, non solo sotto ilprofilo addestrativo, ma ancheper le operazioni di soccorso edi Polizia Giudiziaria.

Naturalmente il SAGF ha sta-bilito da decenni un rapportopri vilegiato di collaborazione edi solidarietà con il Soc corsoAl pino Valdostano (SAV), svol-to dalle Guide Alpine organiz-zate in 13 stazioni regionali cheoperano capillarmente su tuttoil territorio. L’affiatamento fra ledue Istituzioni si è consolidatodu rante i continui addestramen-ti congiunti e i tanti corsi di ag -giornamento. In Valle d’Aostamolti Finanzieri hanno conse-guito anche il brevetto di GuidaAlpina, affinando così ancor dipiù la loro professionalità; an -che Delfino Vi glio ne, quandogiunse in Valle d’Aosta, reducedal corso SAGF frequentatoalla Scuola Alpina di Predazzo,affascinato dalla bellezza dellemontagne valdostane, iniziò ilpercorso formativo che lo portòa conseguire il brevetto di Gui -da Alpina, stringendo nel corsodegli anni rapporti sempre più

sinergici con il territorio e le re -lative Istituzioni locali. La sta-zio ne del SAGF di En trèves col -labora periodicamente anchecon i Vigili del Fuo co Volontaridi La Salle, organizzando attivi-tà addestrative congiunte in di -versi scenari operativi che ri -chiedono la conoscenza di mez -zi e materiali particolari. Fra gliaddestramenti svolti c’è sta to,per esempio, quello con l’elicot-tero della Guardia di Fi nanzaAB-412 per approfondire la co -noscenza del mezzo ae reo e del -le sue peculiarità; oppure quel loper esercitarsi in tutte le fasi del-l’attività di ricerca di se polti invalanga; o ancora l’e serci ta zio neper imparare ancora meglio amanovrare le corde al fine digarantire la sicurezza personalee della squadra. La più recenteesercitazione comune fra SAGF

e Vigili del Fuoco di La Salle siè svolta il 23 genna io scorso, apartire dalle 18.00, nei pressi delvillaggio di Cottin, a 1275 metridi quota, dove è sta to simulatoun incidente stradale in un ripi-do burrone innevato.

A La Salle i Finanzieri delSAGF svolgono naturalmentean che i loro normali compiti diri cognizione e di presidio delter ritorio; durante queste attivi-tà, Delfino si è recato, per esem-pio, più volte sulla più alta mon-tagna di La Salle, La GrandeRochère (3326 m s.l.m.), dove sitrova fissato in vetta un pilastroin ferro, a forma di prisma trian-golare, che costituisce uno deivertici della triangolazione tri-gonometrica dell’IGM. Come icippi dei confini nazionali, que-sto genere di capisaldi di misu-razione vengono periodicamen-te monitorati proprio dai Fi nan -zieri SAGF della Valdigne, chehanno osservato ap punto un ce -di mento del terreno proprio al-la base del pilastro della Gran -de Ro chère che infatti è visibil -men te inclinato. Il problema èsta to segnalato all’IGM e allaFon dazione Montagna Sicuradi Courmayeur, con la quale ilSAGF di Entrèves collaboranell’ambito di varie iniziative.C’è da sperare che la segnala-zione attivi presto i lavori di ri -pristino, an che per la testimo-nianza storica di quella colon ni -na che porta in rilievo, oltre al -l’anno di collocazione 1934, an -che lo stemma sabaudo dell’al -lora Ca sa regnante. Uno stem -ma, fra l’altro, particolarmenteim portante per la Guardia di Fi -nanza, perché proprio su que-ste montagne della Valdigne ilCor po ha le sue ra di ci storiche,profonde oltre due se coli. Fuinfatti il re Vittorio Ame deo III,du rante la sua ri forma generaledel l’esercito av venuta nel 1774,a creare un re parto di fanteriachiamato Le gio ne Truppe Leg -gere, da cui ha tratto origine lamoderna Guar dia di Finanza.I militari della Le gione TruppeLeg gere avevano il compito…

Sulla cima della Grande Rochére.

Soccorso Alpino: quale rischio?La “Fondazione Courmayeur” e la “Fondazione Montagna Sicura”preparano una grande tavola rotonda che è stata proposta dalSAGF (“Soccorso Alpino della Guardia di Finanza”) di Entréves

DelfinoViglione

Parte della squadra diDelfino Viglione (il terzo

in piedi da sinistra).

Primo NucleoRocciatori.

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specifico di vigilare militarmen-te le frontiere, di presiedere allasorveglianza do ganale e di com-battere il contrabbando. La Sal -le, per la sua particolare posizio-ne geografica, è stata spesso evo lentieri at traversata dai con-trabbandieri i quali, per esem-pio, raggiungevano facilmentela valle del Gran San Bernardovalicando il Col Serena a 2547m s.l.m. E’ proprio in questavalle prossima al territoriosvizzero che Del fino Vi glio -ne ha svolto il suo ul timoservizio anticontrabbandonelle freddissime giornate del20-22 novembre 1977.

La Guardia di Finanza è dun-que un Corpo ad ordinamentomilitare con compiti di poliziafinanziaria, che nel corso delsuo continuo globale processodi trasformazione, resosi neces-sario per rispondere sempreme glio alla complessità delleproblematiche che investono lemoderne Istituzioni, non ha maiabbandonato quel suo origina-rio legame con la montagna, an -zi ha sentito l’esigenza di for-mare un contingente specializ-zato strettamente legato all’am-biente montano. Appartiene in -fatti alla Guardia di Finanza lapiù antica Scuola militare alpinadel mondo, istituita alla fine del1920 a Predazzo, in provincia diTrento. E’ in questa storica ca -serma che nel 1925 è stato fon-dato il Gruppo Sciatori Fiam meGialle e nel 1965 è stato istituitoil servizio di Soccorso Alpinodel la Guardia di Fi nanza.

In questa stessa scuola hannostudiato anche i Finanzieri delSAGF della Valdigne, per di -ventare appunto Tecnici del Soc -corso Alpino della Guardia diFi nanza. Il soccorso alpino nonè un lavoro come un altro. Il Fi -nanziere che arriva a Predazzo,dopo aver svolto la preparazio-ne ge nerale professionale, impa-ra ad andare in montagna, co -minciando a conoscerla, ad a -mar la e a rispettarla.

Solo dopo che il suo carattere ela sua mente si sono misuraticon le difficoltà dell’alta monta-gna, egli sceglie in piena consa-pevolezza se continuare ad af -finare la preparazione tecnicaspe cifica e diventare un soccor-ritore. Al termine di questa for-mazione, quando è tecnicamen-te pronto per le operazioni di

soccorso vere e proprie, iniziaper lui un addestramento quoti-diano, da cui dipende la suastes sa sicurezza. Il soccorritoreè innanzitutto uno sportivo,abituato ad allenarsiper “fare

fiato” etemprare il fisico; du-rante questo allenamento conti-nuo conosce sempre meglio leinsidie del territorio in cui èchiamato a lavorare. Ben allena-to e preparato egli opera insquadra con i colleghi consape-vole che dalla sua capacità di -pende anche la sicurezza deicompagni. Ecco perché diventa-no indispensabili quelle conti-nue esercitazioni super-orga-nizzate, le quali sono general-

mente congiunte fra i diversi or -ganismi che si occupano di soc-corso sullo stesso territorio:Gui de Alpine, Gendar me rie,Guar dia di Finanza, Pro tezio -

ne Civile, Croce Ros -sa, Vigili

del Fuoco. Fra i componenti di

una squadra di soccorso esisteun’intesa quasi simbiotica, maallo stesso tempo è essenzialeche ciascun soccorritore abbia laca pacità individuale di svolgereil proprio compito spe cifico conla massima concentrazione e inmodo perfetto. Una manovratecnica sbagliata di un solocomponente della squadra puòcompromettere un’intera ope-razione. Inoltre, sebbene ognu-

no porti nel gruppo la sua spe-cialità (medico, elisoccorritore,cinofilo, ecc.) la squadra è nel-l’insieme elastica e immediata-mente adattabile alle esigenzedella specifica missione di soc-corso in atto, che non è maiidentica alla precedente. Il soc-corritore deve es sere pronto adogni evenienza; nel brevissimo

tempo che scorre fra la chia-mata e l’intervento egli cercadi utilizzare o gni istante perprepararsi a dare la miglioreri sposta possibile di frontealla situazione che gli si pre-

senterà davanti: allora elaborale pochissime informazioni asua disposizione, prime fra tuttequelle che riguardano la posi-zione esatta dell’incidente se -gna lato, per a vere un primoquadro delle possibili proble-matiche che dovrà affrontare.Una volta sul posto la concen-trazione è totale, la sua vita or -mai dipende da ogni singoloele mento del suo equipaggia-mento professionale e dalleesatte manovre che devonoesser fatte sul luogo dell’inter-vento. Siccome l’ambiente in cuiopera il tecnico del soccorso al -pino è quello dell’alta monta-gna, le condizioni possono di -ventare improvvisamente ed e -stremamente difficili e senza unottimo addestramento viene amancare l’esperienza adeguataper affrontarle. Da una situa-zione ben gestibile il soccorri-tore può trovarsi in un vero eproprio inferno, con un freddocapace di causare ustioni anchedi terzo grado. Un tratto che sipercorrerebbe in cinque minuti,ri chiede a volte assai più tempoin condizioni quasi impossibili,in cui i punti di orientamentosono scritti solo nella memoriae uno sbaglio può voler direnon riuscire a tornare indietro.

Anche un soccorso in condi-zioni normali può presentaredifficoltà che costringono lasquadra a operare ai limiti dellaresistenza fisica. Come quando,per esempio, occorre effettuareil recupero nella profondità diun crepaccio, in cui il corpo,spesso senza vita, di un alpinistaè incastrato in uno spazio largoquanto uno scarpone. Alloraoc corre montare un’attrezzatu-ra specifica per potersi calare einiziare a scavare nel ghiaccio,con l’aiuto di un compressore,

Due soccorritori della Guar diadi Finanza iniziano a verricel-lare, durante un’esercitazione,la barella verso l’elicottero.

Soccorritori pionieri della Finanza.

Elicottero del 118.

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per ricavare l’indispensabile spa-zio di manovra. A turno, per oree ore, i soccorritori scendono,scavano, mandano su con l’ar-gano i secchi pieni di ghiaccioper fare spazio e raggiungere ilcor po da riportare in superficie.Molti alpinisti per dono la vitaall’interno di questi indescrivi-bili meandri ver ticali, gelidi epericolosi. Il SAGF, per le suecompetenze in materia di alpi-nismo, è stato delegato dal l’Au -

torità Giu diziaria allo svolgi-mento delle attività di PoliziaGiudi zia ria in caso di incidentiavvenuti in territorio impervio,con il compito d’individuarenel modo più esaustivo possi-bile le cause della disgrazia.

Queste disgrazie della mon-tagna, non di rado, purtroppocoin volgono tragicamente an -che gli stessi uomini del soccor-so: proprio recentemente, infat-ti, si sono verificati, sia in Italia

che all’estero, diversi incidentimortali in cui a perdere la vitasono stati proprio i soccorritorimentre stavano svolgendo unadelle loro tante impegnativemis sioni. Alla luce di questisconcertanti fatti è arrivato ilmomento di ri flettere e chieder-si fino a che pun to sia umanomettere a re pentaglio la propriavita per al truismo. Proprio inquesta direzione, il marescialloDelfino Vi glione si sta adope-

rando per or ganizzare in Val -digne, in collaborazione con laFondazione Mon ta gna Sicurae la Fon da zione Cour mayeur,una grande tavola rotonda sultema: “Soc corso alpino: qualeri schio?”; un’occasione per darmodo a Ma gistrati, soccorritori,giornalisti, esperti dell’ambien-te al pino di sviluppare una co -scienza condivisa affinché lamontagna sia, sempre più, fontedi gioia e non di dolore.

Cade quest’anno il 100° Anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Pierre-Anselme Plassier di La Salle, a 45 anni dalla sua morte

PIERRE-ANSELME PLASSIER nacque a La Salle, nel villaggio diArbetey, il 2 gennaio 1887. I genitori morirono quando eraancora molto piccolo. Si prese cura di lui il Parroco di La SalleGrat-Joseph Maquignaz il quale, con l’aiuto del canonico Ro -muald-Anselme Guichardaz della Cattedrale di Aosta, provvi-de anche alla sua educazione facendogli frequentare la ScuolaPrimaria ad Aosta. Dopo la 3a classe delle Primarie, Pierre-Anselme fu ammesso al Piccolo Seminario, dove si distinse perla sua applicazione allo studio e la sua vivace intelligenza. Ebbeinsegnanti del calibro di Louis Gorret per il latino e di GabrielFrutaz per la storia.

Proseguì i suoi studi al Grand Séminaire e venne ordinato sacer-dote il 19 febbraio 1910. Celebrò la sua prima Messa domeni -ca 20 febbraio 1910 a La Salle, nella chiesa parrocchiale di sanCassiano. Fece poi il Vicario in varie Parrocchie: Jovençan, Hône,Cham porcher, Villeneuve e Saint-Pierre. Fu tra i fondatori delMessager Valdôtain, della cui testata restò sempre assiduo colla-boratore. Dal 1916, durante la Prima guerra mondiale fece servi-zio per tre anni presso gli ospedali di Torino come soldato diSanità, nel “Corpo di Sanità Militare”. Tornato a Saint-Pierre,venne nominato, il 6 novembre 1919, Rettore presso il PiccoloSan Bernardo. Per nove-dieci mesi all’anno la neve avvolgeva eisolava questo valico italo-francese a quasi 2200 metri, così stu-dio e preghiera prevalevano su ogni altra attività. Lassù l’abbéPlassier servì la sua Diocesi per cinque lunghi anni. All’inizio diogni primavera iniziava già a scendere con i suoi sci a Pont-Serrand, sopra la Thuile, e lì il suo carattere aperto e socievolerisbocciava; aveva moltissimi amici in tutta la Valdigne, così nellabella stagione, a cavallo della sua moto-sidecar, faceva loro visi-ta, compatibilmente con i suoi tanti impegni.

Un’amicizia affettuosa e confidenziale lo legò anche a UmbertoII di Savoia e alla consorte Maria José. Membro dell’Accademiadi Sant’Anselmo, Plassier era un apprezzato relatore nei con-gressi di argomento storico. Strenuo difensore delle tradizionilocali valdostane è stato autore di un lungo e memorabile artico-lo intitolato “Notre droit et notre devoir de parler français”. Unsuo studio critico di un antico documento, datato 1698 e intito-lato “Les Sindics de Valsavarenche pour les Paquiers et les fran-chises accordées à la Paroisse: RECOGNOISSANCE”, che Plassierpresentò al XXXI Congresso storico subalpino, fu moltoapprezzato, per la “metodologia esemplare”, come scrive LinColliard. Pierre-Anselme Plassier, scrive ancora Lin Colliard, “èstato uno spirito caustico e liberale, ma al tempo stesso zelante e

ortodosso. E’ stato il degno rappresentante di quel ‘vecchio cle-ro’ illuminato e colto che non aveva certo aspettato i suggeri-menti del Vaticano II per mettere in pratica uno spirito di veratolleranza religiosa e un’effettiva apertura religiosa e culturale”.Nel 1924 fu chiamato a Pré-St-Didier, prima come economo esubito dopo come Parroco: per quarant’anni ha seguito conamore tutti i suoi parrocchiani bambini, adulti, anziani e malati;credeva molto all’importanza dello sport per i giovani e organiz-zò per loro a Pré-St-Didier uno dei primi “Sci Club” della Valled’Aosta. Le sue iniziative erano molto seguite anche dai villeg-gianti, che spesso stringevano con lui una sincera amicizia. I suoiparrocchiani, a loro volta, non perdevano occasione per manife-stargli il loro affetto, come quando venne festeggiata la sua libe-razione dopo che i nazifascisti lo avevano preso in ostaggio,oppure durante i memorabili festeggiamenti per il 50° anniversa-rio della sua prima Messa.

L’Arciprete Pierre-Anselme Plassier viene ricordato anche comeil “bibliografo valdostano”, perché per cinquant’anni ha lavoratoa una monumentale opera composta da mi gliaia di schede mano-scritte in maniera chiarissima che oggi sono gelosamente conser-vate presso l’Archivo Storico Regionale, raccolte sotto il loro ti -tolo originale di “Bi bliographie Valdôtaine”.

Alla fine della sua vita Pierre-Anselme Plassier, ormai malato,ricoverato all’Ospedale Mauriziano di Aosta, ricevette cure econforto da un altro Sallerein: il canonico Jean Domaine, che loassistette con grande affetto e generosità.

L’Abbé Plassier, al cen-tro della foto, il giornodella sua Prima Messa.

Prete alpinista, sciatore, illuminato e colto, Pierre-AnselmePlassier fu Parroco di Pré-Saint-Didier per 40 anni e fondòin quel comune uno dei primi Sci Club della Valle d’Aosta.Fu tra i fondatori e redattori del Messager, viene considera-

to dagli storici il bibliografo valdostano in virtù della suamonumentale opera, conservata oggi presso l’Archivio Sto -rico Regionale, composta da migliaia di chiare schede ma -noscritte raccolte sotto il titolo di Bibliographie Valdôtaine.

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Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione edi todal Co mune di La Salle, i scrit tonel registro stam pa pres so il Tri -bunale di Ao sta con decreto n. 5dell’1 giugno 1999.ANNO XII n. 1 - Febbraio 2010NUMERO PROGRESSIVO: 20

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