Le “Gioconde” di Leonardo da Vinci - Luciano Buso · di Giotto, è stato possibile riconoscere...
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Le “Gioconde” di Leonardo da Vinci
A cura di Luciano Buso
La scoperta da me fatta, nello studio delle scritte e delle figure esoteriche celate, presenti in ogni opera di ogni tempo, raggiun-ge con queste immagini il vertice più alto. Dimostrando concreta-mente la loro reale e indiscutibile esistenza.
La“G ioconda” emersa al Prado
Anteprima di studio
Il demone, che reca sopra la testa un mostriciattolo, appare di profilo come quello apparso nello stes-so punto sulla Gioconda del museo del Louvre.
Evidenziato
particolare ingrandito,GIOCONDA DEL MU-SEO DEL PRADO
particolare ingrandito,GIOCONDA DEL MU-SEO DEL PRADO
particolare ingrandito,GIOCONDA DEL MU-SEO DEL PRADO
particolare ingrandito evidenziato, GIOCON-DA DEL MUSEO DEL PRADO
particolare ingrandito,GIOCONDA DEL MU-SEO DEL PRADO
particolare ingrandito, evidenziato GIOCONDA DEL MUSEO DEL PRADO
La stessa concettualità nell’inserire le figure occulta-te, in questo caso tre figure concatenate tra loro, mol-to vicine e simili a quelle inserite nello stesso posto
nella Gioconda del Louvre. Questa immagine non lascia alcun dubbio, la mano esecutrice è la mede-sima che ha eseguito la Gioconda del Louvre.
particolare ingrandito, evidenziato GIOCONDA DEL MUSEO DEL PRADO
particolare ingrandito,GIOCONDA DEL MU-SEO DEL PRADO
La Gioconda del museo del Prado evidenzia-Particolare
La Gioconda del museo del museo PradoParticolare
La Gioconda del museo del LouvreParticolare
La Gioconda del museo del Louvre evidenziataParticolare
studio scientifico svolto nelle due Gioconde, del Prado e del Louvre.
a cura dello studioso, Luciano Buso.
Oggi, molto confortano le ricerche nel mondo in questa direzione, lo studioso pertanto si congratula con
i vari ricercatori che hanno seguito le sue ricerche e i suoi studi.
Oggi, in virtù delle grandiose scoperte scientifiche da me fatte nel campo della nostra preziosa storia dell’arte, nella in-confutabile presenza della scrittura celata in ogni dipinto, a partire dal sommo Giotto sino ai tempi nostri, nella altrettanto importante ed unica scoperta da me fatta delle immagini presenti in forma celata in ogni dipinto eseguito sin dai tempi di Giotto, è stato possibile riconoscere nell’opera appena emersa al Museo del Prado, la unica mano esecutrice del gran-de Genio fiorentino, Leonardo da Vinci. In uno studio eseguito con alta professionalità in tutte le opere del grande maestro, da me fissato in un meraviglioso vo-lume di oltre 240 pagine, di prossima edizione, sono state evidenziate una moltitudine di immagini esoteriche occultate, del tutto simili a quelle apparse anche nel dipinto della Gioconda del Prado. Non solo, nel dipinto di Madrid è emersa anche la oramai storica lettera celata “L”, iniziale del nome “Leonardus”, del tutto simile a quella apparsa nel dipinto del Louvre, da me già fissata e depositata in precedenza presso uno studio notarile nell’anno 2009, ora archiviata nel dossier del celeberrimo dipinto. Devo specificare che l’opera emersa al museo del Prado, a differenza di quella del museo del Louvre, è stata recentemente pulita e restaurata, facilitando così lo studio e la messa in luce delle scritte e figure occultate nella sua superficie.In questo studio scientifico vengono inserite nelle pagine: 3-4-5-6-7-8, le tre lettere celate “L”, iniziali del nome Leonardus, tutte eseguite dalla unica mano di Leonardo da Vinci, emerse con eguale forma nei dipinti delle due Gioconde e nel dipinto inedito: “Pastore nell’atto di tosare una pecora”, del 1508, che oggi appare indurito in quanto ha subito in passato una pulitura non testata, che gli ha asportato le preziose velature. La unica differenza sta nel dipinto del pastore, dove la iniziale celata viene apposta dal Genio con direzionalità da destra verso sinistra, evidenziando di fatto essere ambidestro e non solo mancino.Nella Gioconda del Prado, ho evidenziato con successo anche tre delle molteplici date celate dall’autore,“1503”, una di queste è stata inserita da Leonardo nello stesso posto di quella apparsa nella Gioconda del Louvre, già da me evidenzia-ta anni addietro, stabilendo di fatto nella data apparsa, che l’esecuzione della seconda Gioconda è avvenuta due anni dopo l’inizio della esecuzione di quella del museo del Louvre. La somiglianza, la morbidezza esecutiva, i colori, le stesse figure esoteriche apparse, le medesime scritte celate nel dipinto, la qualità grafica nel disegno delle figure occultate, la genialità evidenziata nel concatenare le figure esoteriche apparse, non lasciano dubbio alcuno che la seconda Gioconda del Prado sia stata eseguita dal Genio fiorentino.
Per quanto mi riguarda, non essendo io uno storico, casomai lo scopritore della scrittura criptata e delle figure esoteri-che occultate in tutte le opere d’arte, asserisco in forma scientifica l’assoluta certezza di quanto sopra scritto, suffragato oltretutto anche dal prezioso studio delle immagini esoteriche presenti in abbondanza nelle due opere, da me a lungo studiate. In una anteprima mondiale, presento ora qui in questa unica, seria ed onesta pubblicazione, lo studio comparativo tra le due Gioconde, augurandomi che non prevalgano assolutamente gli effimeri dogmi cerebrali, atti alla negazione di questa inconfutabile prova scientifica, che a mio avviso dovrebbe maggiormente informare anche l’opinione pubblica , non solo gli organi preposti per questa ciclopica e geniale figura, che rappresenta uno dei migliori biglietti da visita della storia dell’arte Italiana nell’intero globo.Lo studioso informa e precisa che le foto dei dipinti qui inseriti, sono state unicamente prelevate in internet, escludendo quindi qualsiasi azione di dolo per quanto riguarda i copyright. Si rende comunque disponibile verso coloro o colui che intendano comunque rivalersi dei diritti.
16 del mese di febbraio 2012Luciano Buso
LE “GIOCONDE” DI
LEONARDO DA VINCIA CURA DI LUCIANO BUSO
Inconfutabile prova scientifica,da me scoperta ed evidenziata nella Gioconda del museo del Prado.
Inconfutabile prova scientifica,da me scoperta ed evidenziata nella Gioconda del museo del Louvre.
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La lettera “L”, iniziale del nome “Leonardus”, celata nella “Gioconda del Louvre, già da me evidenziata e pubblicata nel gennaio 2011 nella anteprima del volume: “Firme e date ce-late nei dipinti da Giotto ai tempi nostri”. La lettera che appare in ogni dipinto eseguito da
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La Gioconda del museo del Louvre La Gioconda del museo del Louvre
Leonardo da Vinci, è oggi riposta nel dossier della Gioconda a Parigi, garantendo di fatto il riconoscimento delle opere del Maestro, vista la sua grafia che compare alquanto chiara.Dai miei studi, l’artista è risultato essere ambidestro e nelle figure a seguire, un chiaro esempio.
Lettera “L” Lettera “L” evidenziata
La lettera “L”, iniziale del nome “Leonardus”, celata nel dipinto inedito: “Pastore nell’atto di tosare una pecora”, del 1508, che appare in questo caso scritta da destra verso sinistra,
mostrando chiaramente che l’autore era ambidestro e non solo mancino. La lettera, in que-sto caso è stata eseguita da Leonardo senza mai staccare la punta del pennello.
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Pastore nell’atto di tosare una pecoraPastore nell’atto di tosare una pecora
Lettera “L” evidenziataLettera “L”
Gioconda del Prado Gioconda del Prado
Lettera “L” Lettera “L” evidenziata
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Documento nr. 1
Numero sette inediti documenti scientifici. che riguardano la lettera celata “L”, e la data “1503”, emerse nel dipinto: “La Gioconda del museo del Prado”.
Documento nr. 1
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Documento nr. 1 evidenziato
Documento nr. 2
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Documento nr. 2 evidenziato
Documento nr. 3
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Documento nr. 3 evidenziato
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Documento nr. 4 Documento nr. 4 evidenziato
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Documento n°5 Documento n°5 evidenziato
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Documento n°6 Documento n°6 evidenziato
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Documento nr. 7 Documento nr. 7 evidenziato
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La data celata, “1503”, emersa nella Gioconda del Prado, apposta da Leonardo nello stesso posto di quella emersa nella Gioconda del Louvre.
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Documento A Documento A evidenziato