Le fasi della comunicazione politica italiana

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La comunicazione politica: dove siamo? Università di Firenze Facoltà di Scienze politiche corso in Marketing elettorale e consulenza politica paolo guarino [email protected]

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La comunicazione politica: dove siamo?

Università di FirenzeFacoltà di Scienze politiche

corso in Marketing elettorale e consulenza politica

paolo guarino

[email protected]

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Le tre fasi della comunicazione/socio-politica

• La prima repubblica: il proporzionale con preferenze, la politica partitica

• La seconda repubblica: il maggioritario uninominale e la telepolitica

• La terza repubblica: comunicazione/politica partecipativa permanente

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Le tre fasi della comunicazione/socio-politica - 1

• La prima repubblica: il proporzionale con preferenze, la politica partitica– il primato dei partiti– il carisma dei segretari– la forza totalizzante dell’ideologia– l’organizzazione – le identità chiuse e le grandi comunità di appartenenza

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Le tre fasi della comunicazione/socio-politica - 2

• La seconda repubblica: il maggioritario uninominale e la telepolitica – il partito azienda e personale– il fascino dei personaggi– il racconto televisivo– gli spot e il marketing – senza identità, disgregazione e piccoli gruppi (nostalgici e stilistici)

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Le tre fasi della comunicazione/socio-politica - 3

• La terza repubblica: comunicazione/politica partecipativa permanente– il partito rete: nucleo strutturato e identitario, rete larga, tematica,

temporanea– la forza del leader, la competenza delle squadre – il racconto spezzettato e collettivo– strumenti di comunicazione diffusi – identità aperte, nuova partecipazione, comunità flessibili

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La centralità della rappresentanza

• I confini contemporanei: interessi e consenso, lobby e marketing

• Forme flessibili di adesione – partecipazione• Elettore – lavoratore – produttore – consumatore – persona• La cultura della comunicazione • La centralità dei linguaggi• La direzione dell’opinione

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Vecchie fratture sociali e funzione “cucitrice” di realtà

• Le rottura delle fratture sociali Elementi minimi, basiliari, inconciliabili tra loro che creano le distinzioni e quindi anche le identità e le

appartenze degli attori e dei soggetti politici

• centro – periferia (interessi generali vs interessi locali)• stato – chiesa (stato laico e stato confessionale)• capitale – lavoro (borghesia vs. proletariato) • città – campagna (interessi industriali vs. interessi agricoli)

• materialismo postmaterialismo

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La società postmoderna – liquida

• le forme dell’esperienza non hanno tempo di consolidarsi e rassicurare (Baumann)

• mondo flessibile per condizione lavorativa (subita) e per abitudini culturali e consumistiche: inefficacia della temporalità storica (Sennet)

• tribù che si sostituiscono alle identità razionali di classe (Maffesoli)• fine dei percorsi narrativi unici, costanti, gratificanti, dei desideri infiniti

del consumatore postmoderno (Fabris)• pervasività politica degli immaginari mediali e dell’industria culturale

(Abruzzese)• superamento del senso del luogo (Meyrowitz)• passività delle passioni tristi (Benasayag, Schmit)• ascesa della classe creativa (Florida) • fine della storia o delle storie, delle piccole e grandi narrazioni (Lyotard)• società low cost (Gaggi e Narduzzi)• forza dei legami deboli e reticolari, frammentazione delle appartenenze • incostanza sintagmatica e inconsistenza paradigmatica (Landowski)

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Dalla “piramide” alla “cipolla” sociale

• Piramide: pochi ricchissimi, qualche agiato, diversi benestanti, la maggior parte in grado di arrivare solo a fine mese.

• Cipolla (dagli anni ’60): pochissimi molto ricchi, pochissimi poveri, tutti sostanzialmente benestanti.

• La cetomedizazzione della società modifica profondamente bisogni e aspettative, scelte di vita e scelte politiche:– Le de-struttura – Le frammenta– Le de-ideologicizza

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3 nuove tendenze sociali(Bonomi, Cacciari, De Rita)

• La visione difensivista– La difesa del piccolo

• La visione neoborghigiana– Il piacere del piccolo

• La cultura neoborghese ovvero la soft economy– La sfida dell’aperto

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• Per spiegare i comportamenti sociali: vecchi e nuovi indicatori– dati socio-demografici

• età, sesso, reddito, classe sociale – stili di vita

• status, stile – comportamenti / atteggiamenti / stili di pensiero– consumi

• da razionalità economica a razionalità sociale complessa• bisogni e/o desideri• identità chiuse vs identità molteplici

– liguaggi •

Identità e segmentazioni

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PRIVATO

CH

IUS

UR

A

SOCIALE

AP

ER

TU

RA

Nuova Frontiera

Cultura tradizionale

Modernitàpost-materialista

Cultura Civica

Modernitàaffluente

Cultura Piccolo-borghese

Evasione, divertimento,

narcisismo, consumismo,

individualismo, moda

Autoritarismo, ordine, prestigiopuritanesimo, consumismo tradizionale, insicurezza

Cultura e conoscenza,impegno, antiautoritarismo,

parificazione ruoli, etica

Partecipazione sociale, solidarismo, ecologismo, volontariato, idealismo, sobrietà

Apertura mentale, flessibilitàpragmatismo, cultura del rischio,networking, multiculturalismo

Familismo, religiosità,radicamento locale,

etica sacrificio, risparmio

I Territori Socioculturali -GPF

©

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Innovazione • Riscoprire la politica: marca vs discount

– De/ri-brandizzare la politica – Risemantizzare spazi e soggetti– Una politica di nuovo cool, vicina, facile

• Ritrovare le identità di parte: vision forte, azioni frammentate e coordinate, coraggio

• Parlare agli elettori insoddisfatti:– Informati, politicamente competenti, cognitivamente selettivi– Non informati, distratti, evocativamente seducibili– Colti, disinteressati ad info astratte, professionalmente affermati,

tematicamente attivi– Distanti e disinteressati, alla ricerca di identità personali, esperienzialmente

coinvolgibili

• Ristrutturare e aprire il sistema: la politica un diritto da ri-conquistare

Register to vote

31-35

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Il rapporto politica-società

E la metafora della partita di pallone:1. tifosi per appartenenza (squadra del cuore)

2. tifosi per interesse (chi ha scommesso)

3. tifosi occasionali: ragioni diversificate, variabili, poco identitarie (scorciatoie informative)

P. Gould: la politica continua a giocare in uno stadio che ormai non ha più spettatori.