LE DIFFICOLTA PSICOLOGICHE DEL BAMBINO DISLESSICO MIUR, 14 dicembre 2004 Francesca Montanari,...
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LE DIFFICOLTA’ LE DIFFICOLTA’
PSICOLOGICHE DEL PSICOLOGICHE DEL
BAMBINO DISLESSICOBAMBINO DISLESSICO
LE DIFFICOLTA’ LE DIFFICOLTA’
PSICOLOGICHE DEL PSICOLOGICHE DEL
BAMBINO DISLESSICOBAMBINO DISLESSICO
MIUR, 14 dicembre 2004 Francesca Montanari, psicologaMarzia Marina Mercuri, psicologa analista
Qual è l’impatto che il D.S.A. Qual è l’impatto che il D.S.A.
può avere sullo sviluppo può avere sullo sviluppo
psicologico emotivo e affettivo psicologico emotivo e affettivo
del bambino? del bambino?
Tra i tuoi alunni c’è Giovanni che trattiene le lacrime.Tra i tuoi alunni c’è Giovanni che trattiene le lacrime.
In questo momento ha visto che gli altri bambini In questo momento ha visto che gli altri bambini hanno capito i segni che tu hai scritto alla lavagna. hanno capito i segni che tu hai scritto alla lavagna.
A lui molti di quei trattini sembrano uguali o quasi, A lui molti di quei trattini sembrano uguali o quasi, altri hanno lo stesso suono, ma vede che vengono altri hanno lo stesso suono, ma vede che vengono scritti diversamente.scritti diversamente.
Tu gli hai detto che non faceva abbastanza Tu gli hai detto che non faceva abbastanza attenzione, ecco perché sbagliava e rimaneva attenzione, ecco perché sbagliava e rimaneva sempre indietro. sempre indietro.
Sembra che lo faccia apposta. Muove le mani Sembra che lo faccia apposta. Muove le mani giocherella, si gira, guarda i compagni dice di non giocherella, si gira, guarda i compagni dice di non riuscire a vedere bene alla lavagna, chiede d’uscire. riuscire a vedere bene alla lavagna, chiede d’uscire.
Poi rientra e scrive in modo disordinato, un po’ su e Poi rientra e scrive in modo disordinato, un po’ su e un po’ giù, con lettere grandi grandi e altre piccole un po’ giù, con lettere grandi grandi e altre piccole piccole, le gambine del corsivo tutte sbagliate, a piccole, le gambine del corsivo tutte sbagliate, a destra dove devono essere a sinistra e a sinistra destra dove devono essere a sinistra e a sinistra dove devono essere a destra, in su dove devono dove devono essere a destra, in su dove devono essere in giù.essere in giù.
Pare sempre svogliato e si direbbe che non gli Pare sempre svogliato e si direbbe che non gli importi niente della scuola.importi niente della scuola.
Giovanni non vuole più imparare a Giovanni non vuole più imparare a
leggere e a scrivere.leggere e a scrivere.
L'inserimento nella prima società
formale rivela al ragazzo con D.S.A.
la sua diversità.
Cosa sta succedendo?Cosa sta succedendo?
Il bambino si accorge che non sa fare come gli altri ed
elabora un’immagine di sé improntata sulla sfiducia
Gli insegnanti sono preda del dubbio, aumentano gli
stimoli, confermano l’insuccesso
La famiglia è in allarme; subisce la ferita narcisistica
conseguente al messaggio di avere un figlio diverso
dalla proprie rappresentazioni e aspettative
Riconoscere la dislessiaRiconoscere la dislessia
• Riconoscere che quel bambino non è pigro, non è svogliato, non è poco intelligente
• Riconoscere che il disturbo esiste e si può nominare
• Segnare un confine chiaro tra ciò che dipende dall’impegno del bambino e ciò che non dipende da lui
• Sapere che quel disturbo ha certe caratteristiche e che si può fare qualcosa
• Capire ciò che è modificabile e quello che serve per modificarlo
• Accettare che qualcosa non si modificherà
Imparare con più difficoltà non
significa che il bambino dislessico
non è in grado di apprendere
L’autostimaL’autostima
In psicologia dell’età evolutiva un’autostima positiva è
considerata il fattore centrale di un buon adattamento
socio-emozionale
Un’autostima sana è considerata importante nei
bambini, perché è in età infantile che si gettano le basi
delle percezioni che si avranno di sé nel corso della vita
Autostima globaleAutostima globale
Ambito sociale/interpersonale
Ambito scolastico
Immagine corporea
Ambito familiare
Competenza socio-emozionaleCompetenza socio-emozionale
La competenza socio-emozionale che deriva da
un’autovalutazione positiva può essere una forza che
aiuterà a evitare al bambino gravi problemi futuri
Un bambino che si sente bene con sé stesso può
fronteggiare meglio i problemi che incontra (ad es.,
difficoltà nell’apprendimento o altro) e di solito riesce a
limitarne gli effetti dannosi
Molti studi hanno messo in evidenza come il funzionamento scolastico rappresenti uno dei fattori più importanti in grado di condizionare l’autostima
Oltre a essere una componente base della salute mentale, l’autostima appare associata ai successi scolastici
Performance scolastica e autostima si trovano quindi in un rapporto interattivo
Autostima e funzionamento scolasticoAutostima e funzionamento scolastico
Cosa può accadere se un Disturbo
Specifico di Apprendimento non
viene riconosciuto?
Sperimenta nuovi insuccessi che confermeranno il senso di inadeguatezza
Giovanni non riesce a leggere come gli altri compagni
Si percepisce inadeguato (inizia a costruirsi una visione di sé negativa in ambito scolastico)
Giovanni inizia a demotivarsi e a disinvestire energie in ambito scolastico
Allorché i bambini hanno sviluppato una serie di idee su
come sono, è probabile che comincino a comportarsi con
maggiore frequenza in modi conformi al proprio concetto
di sé, provocando negli altri feedback tali da avvalorare
ulteriormente l’immagine che si sono creati di sé stessi
In questo modo il giudizio degli altri diventa una profezia
che si autoavvera riguardo al concetto di sé del bambino
e al suo comportamento
Bassa autostima e rischio Bassa autostima e rischio psicopatologicopsicopatologico
Le frustrazioni conseguenti alle difficoltà di
apprendimento possono ridurre il livello di
autostima del bambino e aumentare il rischio di
disturbi emotivi-psicologici: ansia, enuresi,
disturbi del comportamento, instabilità
psicomotoria, depressione …
Difficoltà scolastiche e instabilità Difficoltà scolastiche e instabilità psicomotoriapsicomotoria
Le difficoltà scolastiche sono a volte associate a un quadro
di instabilità psicomotoria
L’instabilità può far parte di uno stato reazionale a una
situazione ansiogena o problematica per il bambino
Ricordiamo che quanto più il bambino è piccolo, tanto più
facilmente il suo modo di esprimere un disagio o una
tensione psichica passa per il corpo
Quale aiuto?Quale aiuto?
• Restituire significato alla sofferenza• Evitare che si cristallizzi una reazione di difesa dovuta alla
ferita insanabile della propria identità• Evitare l’instaurarsi di una dinamica di vergogna, colpa,
rifiuto che può pregiudicare anche l’accettazione di ogni aiuto
• Aiutare il ragazzo ad avere consapevolezza precocemente
• Incoraggiare a sperimentare la capacità di agire sulla realtà esterna per modificarla
• Favorire lo sviluppo di un senso di autoefficacia e di competenza per recuperare uno sviluppo armonico pur conservando aree di vulnerabilità
A causa del rapporto interattivo tra
l’autostima e i vari settori del
funzionamento personale, è
importante indirizzare gli interventi a
numerosi ambiti differenti del Sé
Quale intervento?Quale intervento?
Il trattamento dei Disturbi dell’Apprendimento in
relazione alla molteplicità dei fattori patogenetici
ed alle implicazioni relazionali sempre presenti,
richiede la presa in carico globale del bambino,
inserito nella rete delle sue relazioni familiari e
scolastiche.
Gli interventi sul bambino devono essere
di rassicurazione e di sostegno, affinché
egli possa superare i sentimenti di
inadeguatezza e di frustrazione ed
acquisire una maggiore fiducia in sé
stesso