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LE COSE PENSATE PER ESSERE USATE HANNO UNA BELLEZZA INNATA

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CHI SIAMO

ESPERIENZA, TECNICA E CREATIVITÀ. QUESTI GLI ELEMENTI CHE CONTRADDISTINGUONO RESINGROUP, AZIENDA CHE VANTA DIVERSI ANNI DI ATTIVITÀ NELL’AMBITO DELLA PAVIMENTAZIONE E DEI RIVESTIMENTI IN RESINA SIA IN AMBITO INDUSTRIALE CHE COMMERCIALE E CIVILE.NATA DALL’UNIONE DI DUE AZIENDE SPECIALIZZATE, RESINGROUP AGISCE MOSSA DALLA PASSIONE, DALLA COMPETENZA E DALL’ABILITÀ NEL TRATTARE UN MATERIALE, LA RESINA, IN CONTINUA EVOLUZIONE.LA PASSIONE DI RESINGROUP PER LA RESINA SI SPIEGA CON GLI INNUMEREVOLI PREGI DI QUESTO MATERIALE CHE UNISCE ASSIEME TECNICA ED ARTE CON LA SUA RESISTENZA, LA SICUREZZA IGIENICA, LA VARIETÀ DI COLORI E COMPOSIZIONI, LA VERSATILITÀ E L’ADATTABILITÀ.PUNTO DI FORZA DI RESINGROUP È LA DINAMICITÀ E LA CAPACITÀ DI RISPONDERE IN TEMPI RAPIDI ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE, FORNENDO LE SOLUZIONI PIÙ ADATTE, ASSECONDANDO I GUSTI ESTETICI E RISPETTANDO I TEMPI TECNICI CHE LA POSA DELLA RESINA RICHIEDE.

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INDICE

INDUSTRIALEANTIPOLVERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 08AUTOLIVELLANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10VERNICIATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12MASSETTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16CORSIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20MULTISTRATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22GIUNTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24SGUSCIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25TRAVETTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26FORI DI ASSESTAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27TERRAZZE ED ESTERNI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28RIVESTIMENTO VASCHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

CARATTERISTICHE TECNICHEPREPARAZIONE DELLE SUPERFICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30COLORE E ASPETTO SUPERFICIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31CARATTERISTICHE TECNICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

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INDUSTRIALE

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LA RESINA È LA SCELTA IDEALE PER LA REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI NEL SETTORE INDUSTRIALE E COMMER-CIALE.GRAZIE ALLA SUA PERFETTA AFFIDABILITÀ, RESISTENZA A SOLLECITAZIONI, CARICHI PESANTI E CONTINUI ED ALLA SUA INNATA ASETTICITÀ, LA RESINA RAPPRESENTA IL MIGLIOR MATERIALE SOPRATUTTO PER REALTÀ INDUSTRIALI CHE OPE-RANO NEL SETTORE METALMECCANICO, LOGISTICO, MEDICO-FARMACEUTICO E DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE.RESINGROUP SI PROPONE AL SETTORE INDUSTRIALE E COM-MERCIALE OFFRENDO SOLUZIONI DEFINITIVE E DURATURE CHE NON TEMONO IL TRASCORRERE DEL TEMPO E CHE GA-RANTISCONO MASSIMA PULIZIA ED IGIENE. PAROLA D’ORDINE PER RISPONDERE A QUESTE ESIGENZE È LA QUALITÀ SIA NELLA SELEZIONE DEI PRODOTTI, MIXATI NEI DIVERSI COMPOSTI A BASE DI RESINE EPOSSIDICHE A SECONDA DELLE RICHIESTE DEL CLIENTE, SIA NELLE TECNI-CHE DI POSATURA E MANUTENZIONE. IN EPOCA DI RECUPERO INDUSTRIALE, RESINGROUP È IN GRADO DI REALIZZARE ANCHE PAVIMENTAZIONI CHE UTI-LIZZANO COME BASE IL VECCHIO FONDO DOPO UN OPPOR-TUNO TRATTAMENTO RENDENDOLO PARTE INTEGRANTE DEL NUOVO PAVIMENTO, FAVORENDO RISPARMIO DI TEMPO E DI COSTI.

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ANTIPOLVERERivestimento traspirante a film, a base di resine epossidiche in emulsione acquosa. Permette una totale traspirazione del supporto, consentendo il rivestimento di super-fici prive di barriera a vapore, non proteggibili con altri sistemi resinosi tradizionali.Il trattamento antipolvere è adatto per pavimenti in calcestruzzo. Elimina la polvere e agevola la pulizia del pavimento, con un aspetto ad effetto bagnato lucido/opaco.

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AUTOLIVELLANTERivestimento a base di resina epossidica bicomponente. Viene realizzato mediante prodotti con la viscosità idonea per permettere l’autolivellamento, con pigmenti e ca-riche, senza solventi, in grado di formare un rivestimento continuo e omogeneo. Lo spessore minimo è di 2mm. Sono in genere costituiti da resine epossidiche o poliure-taniche, o miscele delle due resine. L’applicazione deve essere realizzata su un sup-porto precedentemente impregnato in modo che la superficie sia priva di porosità.

L’applicazione viene realizzata versando direttamente il prodotto perfettamente mi-scelato sulla superficie e stendendolo con strumenti tipo racla, spatola liscia o den-tata. Questo accorgimento facilità la stesura dei materiali e prolunga il tempo di ap-plicabilità del prodotto. Al termine della posa, sul produtto ancora fresco e in grado di autolivellarsi, il rivestimento andrà disaerato con rullo frangibolle. Applicabile in ambito industriale o civile.

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VERNICIATURARivestimento a film a base di resine epossidiche bicomponente. Per le aziende ed i privati che non sottopongono il manto superficiale a carici particolarmente onerosi, è possibile stendere film epossidici di poche centinaia di micron, naturalmente su fondi già ben levigati e di gran qualità. In questo modo alla già naturale regolarità del pavimento si aggiungeranno le proprietà chimiche della resina: resistenza agli

agenti chimici ed impermeabilità. Trattamento ideale per realizzare finiture finali sul calcestruzzo, segnaletiche, loghi aziendali, centri commerciali, locali, discoteche o semplicemente per rigenerare un pavimento in resina già esistente.

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VERNICIATURAINDUSTRIALE

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MASSETTOMalta bicomponente spatolata, pigmentata, a base di resina epossidica e quarzo mix, esente da solventi, con spessori di almeno 5 mm. Si sconsiglia l’applicazione di spes-sori inferiori ai 5mm in quanto nella pratica questi risultano di difficile applicazione e con caratteristiche finali non adeguate al tipo di rivestimento scelto. Il massetto in resina è la soluzione più adatta in presenza di pavimentazioni particolarmente degra-date o dove il fondo deve rispondere a forti sollecitazioni meccaniche. Per la posa è

neccessario che il manto di calcestruzzo venga trattato in modo da renderlo partico-larmente compatto, togliendo ogni zona soggetta a sgretolamento e macchiata da oli. Solitamente si procede con fresatura meccanica della parte d’appoggio.La malta appena preparata si applica sul supporto, in genere con primer impregnante per consolidare la superficie e con uno strato fissativo fresco per favorire l’adesione del massetto. L’applicazione si esegue stendendo il materiale sulla superficie con una comune staggia su dime dello spessore desiderato e successivamente lisciata con un frattazzo meccanico (elicottero). Per saturare il massetto vengono successivamente stesi a rasatura due strati di resina bicomponente e uno strato finale steso a rullo.

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MASSETTOINDUSTRIALE

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CORSIEMalta bicomponente spatolata, pigmentata, a base di resine epossidiche e quarzo mix, esente da solventi, con spessore minimo di 7mm. L’applicazione si esegue stendendo il materiale sulla superficie con una staggia vibrante su dime dello spessore desiderato poste alle due estremità in linea con le fasce sottostanti e successivamente lisciata con un frat-tazzo meccanico. Per saturare il massetto vengono successivamente stesi a rasatura due strati di resina bicomponente e uno strato finale steso a rullo. Con la possibilità di esecu-

zione con o senza la presenza di scaffali. I magazzini logistici ad elevata capacità, necces-sitano di una pavimentazione a planarità perfetta; infatti i carrelli trilaterali non avrebbero la possibilità di muoversi agevolmente in altezza se continuamente scossi dalle ondulazioni del pavimento. Un pavimento industriale tradizionale non è adatto a questo tipo di magazzi-ni. La non perfetta planarità del pavimento può provocare frequentemente gravi problemi di sicurezza, rallentamenti nella movimentazione merci e, in alcuni casi, il blocco totale.

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MULTISTRATOIl rivestimento multistrato viene realizzato sovrapponendo più applicazioni e inserendo, tra uno strato e l’altro, materiale inerte, di specifiche caratteristiche, in genere quarzo, al fine di incrementare lo spessore e le prestazioni meccaniche del rivestimento. La norma prescrive uno spessore maggiore di 1,5mm, ma lo spessore finale del rivesti-mento è fortemente influenzato dalla granulometria dell’inerte utilizzato. Con questo tipo di lavorazione si ottiene un rivestimento con un’ottima prestazione meccanica.

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SGUSCIOLe normative riguardanti l’igiene nei locali ad uso sanitario-alimentare dispongono che si preveda la realizzazione di una sguscia di raccordo tra la pavimentazione e la parete. Negli ambienti ad uso sanitario-alimentare non è ammesso l’annidamento batteriologico in quei punti difficilmente raggiungibili, per cui anche difficilmente pulibili. Grazie alla possibilità che gli impasti resinosi o sigillanti hanno di essere modellati, è possibile rea-lizzare sgusci di raccordo tra pavimento e parete con raggi di curvatura da 1.5 a 5 cm, al fine di ottenere pavimentazioni assolutamente anti-annidamento batteriologico.

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GIUNTIAl fine di evitare crepe nel nuovo pavimento, dove richiesto, si procede con il taglio del giunto esattamente in linea con il giunto sottostante della vecchia pavimentazione. Dopo di che si procede con una sigillatura a base di resina eppossidica bicomponente di forma elastica nei giunti di dilatazione o giunti di costruzione. Questo metodo ha la capacità di ammortizzare il restringimento o l’allargamento del pavimento dovuto alle variazioni di umidità e temperatura, impedendo così la rottura del giunto.

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FORI DI ASSESTAMENTOFori che consentono l’iniezione di materiale al di sotto della lastra di calcestruzzo per andare a consolidare il pavimento soggetto a “Curling” (imbarcamento delle lastre dovuto al crearsi di vuoti al di sotto delle lastre di calcestruzzo).

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TRAVETTIRipristino e/o rinforzo giunti con sistema a “travetto” per ricostruire perfettamente il danneggiamento di giunti, soglie di porte e di portoni evitando così il mal funziona-mento ed il transito di carrelli elevatori. Come ultima lavorazione si andrà a ritagliare il “travetto” in linea del giunto sottostante, sigillandolo in modo da ricreare l’elasticità del giunto.

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RIVESTIMENTO VASCHEVasche destinate allo stoccaggio temporaneo o permanente di liquidi, acque reflue di industrie, centrali elettriche ed impianti di depurazione. Queste vasche devono essere impermeabili e protette dall’aggressione chimica e dalla corrosione. In assenza di protezione, le pareti danneggiate lascerebbero filtrare i liquidi verso l’esterno. Per questo motivo la superficie interna delle vasche viene rivestita con opportuni mate-riali impermeabili e protettivi.

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TERRAZZE ED ESTERNIRivestimento a base di resine epossidiche bicomponente per la realizzazione di superfici lisce, continue e impermeabili, facilmente igenizzabili ad elevata resi-stenza chimica. Di genere industriale o civile. Quest’ultima offre risultati estetici di grande pregio e si adatta ad ambienti moderni, con la possibilità di realizzare sfumature, scritte o effetti decorativi.

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PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI COLORE E ASPETTO SUPERFICIE

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Una buona esecuzione della fase di preparazione delle superfici prima di procedere alla realizzazione del rivestimento in resina è di fondamentale importanza per la riu-scita della pavimentazione. La preparazione raggruppa quindi tutte le operazioni neccessarie per conferire un'adeguata capacità di supportare e di fare aderire il rivestimento resinoso.Tali operazioni hanno l'obiettivo di eliminare le tracce di sporco, sia esso in superficie o in profondità e le parti incoerenti, preparare la superficie con un profilo di rugosità ottimale e ottenere la maggiore adesione.

SISTEMI DI PREPARAZIONEI sistemi di preparazione del supporto in genere adottati sono:• IDROLAVAGGIO • CARTEGGIATURA• PALLINATURA• FRESATURA• PICCHIETTATURA• DECAPAGGIO• MOLATURA (O LEVIGATURA)• SABBIATURA A SECCO O A UMIDO• BOCCIARDATURA

La scelta del sistema di preparazione viene effettuata tenendo conto del grado di inquinamento e deterioramento in cui si trova il supporto, ed è collegata alla scelta del ciclo di trattamento resinoso che si dovrà adottare.In ogni caso, al termine di ogni operazione di preparazione del supporto, e prima dell'applicazione del rivestimento, è necessario provvedere a una completa elimina-zione della polvere.

ALCUNI ESEMPI DI FINITURE

I COLORI

liscia antiscivolo medio antiscivolo effetto chips

I colori sopra indicati sono solo un esempio di alcuni dei colori più utilizzati.È possibile su richiesta del cliente realizzare qualsiasi tinta, anche da campione fornito.

1014 7042 3003 5017

9010 7038 3013 6018

I rivestimenti in resina possono essere realizzati con un numero molto elevato di colori ed effetti estetici, senza alcun confronto con qualsiasi soluzione presente sul mercato.Gli effetti estetici possono anche svolgere una funzione operativa, quale, per esem-pio, l'identificazione di aree specifice, la delimitazione di spazi, l'identificazione di marchi e di prodotti.La stabilità dei colori nel tempo dipende dalle azioni di aggressione a cui è soggetto il rivestimento, quali ad esempio, i raggi ultravioletti o l'uso di prodotti cimici di pro-cesso o utilizzati per la pulizia e manutenzione. Per questo motivo occorre individuare con il fornitore le migliori soluzioni in termini di prodotto e di lavorazione ai fini di una corretta funzionalità della pavimentazione, nonchè i prodotti e i procedimenti da utilizzare in fase di pulizia. La superficie può essere trattata per ottenere finiture di caratteristiche ed esigenze molto diverse: finitura lucida, finitura opaca, finitura satinata, finitura liscia, finitura antiscivolo.Quest'ultima con volumi granometrici di diverso spessore.

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CALCESTRUZZO

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CARATTERISTICHE TECNICHE

REQUISITI DI UN PAVIMENTO INDUSTRIALE IN CALCESTRUZZOUn pavimento industriale in calcestruzzo (cls) deve essere progettato per le sollecita-zioni meccaniche, chimiche e termiche previste dall’esercizio.Il rivestimento in resina ne garantisce una protezione continua, altresì è veloce da realizzare e facile da pulire.

ANALISI COSTI E PRESTAZIONILa progettazione rappresenta sempre un processo critico, in quanto da essa deriva il pieno soddisfacimento delle esigenze del committente delle opere. Troppo spessonon si presta sufficiente attenzione alla progettazione delle pavimentazioni, che ad-dirittura, in molti capitolati, sono sommariamente classificate come “finiture interne” e vengono completamente ignorate fino al momento della loro esecuzione, quando il sottofondo è già stato realizzato.La scelta della pavimentazione industriale è strategica: da essa dipende il buon fun-zionamento del processo produttivo.o.

STRATIGRAFIA DEL SISTEMA PAVIMENTO SECONDO UNI 111461. Supporto costituito da diversi elementi quali pannelli prefabbricati, pannelli coi-

benti, iglu, lamiera grecata e/o massicciata. In definitiva è la portanza del supporto che determina lo spessore del pavimento in cls, l’armatura ed il posizionamento della stessa.

2. Strato di separazione e barriera al vapore tra massicciata e pavimento in calce-struzzo.

3. Armatura e/o fibre previste secondo i calcoli strutturali.4. Spessore del pavimento in calcestruzzo opportunamente calcolato per i carichi

d’esercizio (muletti, scaffali e bancali).5. Giunti di isolamento con inserimento di materiale comprimibile.6. Giunto di costruzione realizzato con casseri anche a perdere.7. Giunto di contrazione: la profondità del giunto è subordinata alla rapidità di inter-

vento, dei tagli e, comunque, si raccomanda che non sia mai minore di 1/5 dello spessore della piastra.

8. Strato d’usura a spolvero o pastina con materiale indurente di quarzo oppure successivo rivestimento in resina.

UTILI INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI IN CALCESTRUZZOProgettare, ordinare il calcestruzzo e realizzarne la posa sono tutte fasi determinanti per la corretta esecuzione del supporto sul quale successivamente dovrà essere realizzato il rivestimento resinoso.Tali operazioni devono soddisfare precisi requisiti indicati nelle norme vigenti in modo da non penalizzare la riuscita della pellicola resinosa sovrastante.Di seguito si elencano a titolo esemplificativo alcuni aspetti rilevanti.

PROGETTAZIONE/ORDINE CALCESTRUZZO (esempio non vincolante)Definire:• Resistenza cubica a compressione (per es. Rck 30 ovvero 300 Kg/cmq).• Classe d’esposizione con relativo rapporto Acqua/Cemento (per es. classe esposi-

zione XC3 per pavimentazioni interne).• Classe di consistenza (per es. S5 attenzione alle aggiunte di additivo riduttore

d’acqua).• Diametro massimo aggregato.• Classe e tipo di cemento.• Assenza inerti nocivi.

ESECUZIONE GETTO (esempio)• Verifica condizioni ambientali.• Posa in opera, come barriera al vapore contro l’umidità di risalita, di foglio di po-

lietilene di adeguato spessore sulla massicciata di sottofondo rullata e costipata idonea a sopportare i carichi d’esercizio previsti (al fine di eliminare indesiderati distacchi del successivo rivestimento in resina per umidità in risalita).

• Posa di spugna comprimibile dello spessore di mm. 10/8 per isolare tutti gli spic-cati in elevazione del pavimento in tutto il perimetro e attorno ai pilastri, pozzetti, colonne, ecc.

• Formazione di giunti di costruzione, dilatazione e contrazione adeguati alla super-ficie gettata.

• Prevedere una stagionatura protetta (con antievaporante opportuno).• Controllo della durezza e dell’umidità prima di procedere con l’esecuzione del rive-

stimento in resina più idoneo alle esigenze.

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RESINA

IL SISTEMA PAVIMENTO IN RESINASECONDO UNI 10966 E LINEE GUIDA ENCOPERIl pavimento non è costituito esclusivamente da uno strato d’usura o da un rivestimento resinoso, ma da un numero di strati in materiali diversi. Questi strati costituiscono il sistema pavimento.Ogni stratigrafia si manifesta sul pavimento con delle sollecitazioni coattive che devono sempre e comunque essere analizzate e valutate tra loro.

Per le pavimentazioni industriali sono normalmente impiegati formulati resinosi sintetici costituiti da due o più componenti. Spesso, tali componenti, sono confezionati“pronti all’uso” per essere miscelati ed applicati in opera, oppure necessitano, prima della applicazione, di una corretta diluizione.Inoltre, tali formulati posso essere addizionati anche con cariche costituite, per esempio, da farine o graniglie di quarzo, da corindone, da silicati e solfati inorganici ecc..., con lo scopo di migliorare le resistenze meccaniche.Infine, i formulati possono essere colorati con pigmenti o con paste coloranti.I leganti maggiormente utilizzati sono di natura Epossidica (EP), Poliuretanica (PUR) e Polimetilmetacrilica (PMMA).

CICLI APPLICATIVI DEI RIVESTIMENTI RESINOSIQualsiasi piastra di calcestruzzo, anche se realizzata secondo i dettami della regola d’ar-te, ha i suoi limiti in quanto, proprio per le caratteristiche del legante cementizio, rilascia polvere, è permeabile e non resiste agli agenti chimici. Anche per questi motivi la scelta indirizzata ad un rivestimento resinoso ha la sua valenza.

Il rivestimento resinoso migliora la qualità delle pavimentazioni di calcestruzzo nuove migliorandone le proprietà meccaniche e chimiche inoltre ne riabilita quelle degradate.I cicli applicativi, che sono conformi a quelli riportati nelle normative UNI, consentono agli utilizzatori di adeguare in modo essenziale ed efficace, il manufatto di calcestruzzo alle reali esigenze di utilizzo, per le seguenti specifiche peculiarità: impermeabilità, poiché si evitano l’assorbimento di sostanze anche aggressive che possono nel tempo deteriorare la piastra in calcestruzzo; continuità, poiché non necessitano di giunti di contrazione che sono spesso causadi degradi ed infiltrazioni; resistenza chimica, poiché i diversi cicli applicativi e formulati resinosi consentono di ottenere le giuste resistenze ai più disparati agenti chimici aggressivi;resistenza meccanica poiché ne migliorano la parte corticale;tempi d’intervento ridotti, poiché sono pedonabili e carrabili anche dopo 6-10 ore.

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SOTTOFONDO

VERIFICA E PREPARAZIONEI rivestimenti resinosi non sono AUTOPORTANTI (UNI 10966) e pertanto un’attenta verifica è essenziale per determinare la corretta preparazione del supporto al fine di ottenere il risultato richiesto.

VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA ALLA COMPRESSIONESi effettua mediante indagini sclerometriche e/o attraverso prelievo di carote dal supporto; i risultati devono soddisfare le prescrizioni progettuali previste.

Valutazione delle forze coesive e della resistenza a trazioneSi effettua mediante saggi a trazione (es. pull-off) o può essere determinata teorica-mente dai valori ottenuti a compressione. Prestare particolare attenzione alle efflore-scenze e/o lattime di cemento sovente presenti corticalmente nelle pavimentazionicaratterizzate da basse resistenze superficiali.

Valutazione dell’umidità del supportoMisurare sempre il tenore di umidità del sottofondo; i supporti cementizi devono essere caratterizzati da umidità residua #3% in peso, prima di procedere alla posa di resine. L’umidità potrebbe risalire anche per capillarità dal sottofondo: eseguire la “Prova del foglio di plastica” (foglio in polietilene della dimensione minima di 2 x 2 metri, fissato con nastro adesivo alla superficie del calcestruzzo). Il foglio dovrebbe essere lasciato in posizione per almeno 24 ore prima di asportarlo. In questo modo si riesce a rilevare la presenza di qualsiasi condensa di vapore eventualmente risalita dal basso.

Valutazione delle condizioni ambientaliSi effettua verificando quotidianamente le temperature del supporto e dell’ambiente, nonché l’umidità relativa ed il punto di RUGIADA (IMPORTANTE) al fine di evitare indesiderati difetti che si potrebbero riscontrare quali scarsa adesione, vescicature, alonature, incrostazioni, opacità ed irregolarità superficiali.

Preparazione del supportoSi effettua al fine di irruvidire ed eliminare integralmente qualsiasi tipo di contamina-zione ed imperfezione (grassi, oli, acidi, lattime, fessure, cavità, ecc) che possa pe-nalizzare l’adesione del rivestimento resinoso. Le metodiche da impiegarsi (lavaggio, carteggiatura, levigatura, pallinatura, fresatura, ecc) devono essere scelte in funzione alla tipologia di trattamento resinoso.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

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SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione pigmentata con caratteristiche di antipolvere, antiscivolo, idonea al transito di mezzi gommati leggeri, parzialmente impermeabile ad oli e liquidi non particolarmente aggressivi.Spessore inferiore 300 µm.

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità, resistenza all’abrasione leggera, omogeneità cromatica.

ASPETTO: uniformità ed assenza di vaiolature e cavillature.

DESTINAZIONE D’USOPavimentazioni industriali, magazzini, offi cine, garages, parcheggi interrati, ecc.

DESCRIZIONE CICLOIdonea preparazione del supporto.Applicazione di uno strato di promotore di adesione (2).Successiva applicazione di un strato intermedio di formulato bicomponente pigmentato (3).Successiva stesura di un secondo strato a fi nire dello stesso formulato di identica pigmentazione (3).A richiesta è possibile avere una fi nitura di tipo satinato e/o antiscivolo.

Soluzione 1: Ciclo standard1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Pavafl oor H200/E - Formulato epossidico pigmentato bicomponenteesente da solventi con buone resistenze

chimiche ed elevate resistenze meccaniche

Soluzione 2: Ciclo all’acqua1. Calcestruzzo (supporto)2. Reform-A Pava- Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa ad alto potere bagnante 3. Pavafl oor H200/W2 - Formulato epossidico pigmentato bicomponente in emulsione acquosa esente da sol-

venti con buone resistenze chimico-meccaniche

Soluzione 3: Ciclo a basso ingiallimento1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Ultrapol Color Pava - formulato poliuretanico bicomponente ad alto gloss e resistente alla luce con minimi

indici di ingiallimento

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ANTIPOLVERE

SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione con caratteristiche di antipolvere, trasparente, idonea al transito di mezzi gommati leggeri, parzialmente impermeabile ad oli e liquidi non particolarmente aggressivi.Spessore inferiore 300 µm.

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità.

ASPETTO: l’aspetto del supporto trattato non deve diversifi carsi da quello del supporto non trattato, fatta eccezione per eventuali chiazzature derivanti da non omogenea struttura del supporto.

DESTINAZIONE D’USOPavimentazioni industriali, magazzini, offi cine, garages, parcheggi interrati, ecc.

DESCRIZIONE CICLOIdonea preparazione del supporto.Applicazione di uno strato di formulato bicomponente (2) in emulsione acquosa.Successiva stesura rispettando i tempi previsti da scheda tecnica di un secondo strato a fi nire del medesimo formulato (2).

Soluzione 1: Ciclo all’acqua1. Calcestruzzo (supporto)2. Pavasoft - formulato bicomponente di natura epossidica diluibile in acqua (due strati)

Soluzione 2: Ciclo all’acqua 21. Calcestruzzo (supporto)2. Reform-A Pava - Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa ad alto potere bagnante ed ad

alto secco (due strati)

Soluzione 3: Ciclo 100% solido1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Pavaglass - Formulato epossidico bicomponente trasparente esente da solventi

Soluzione 4: Ciclo ad alta resistenza agli U.V.1. Calcestruzzo (supporto)2. Idro-Pol Pava 70B - Formulato poliuretanico bicomponente in emulsione acquosa offre resistenza alla luce (

U.V.) con minimi indici di ingiallimento nonché assenza di sfarinamento (due strati)

VERNICIATURA SOTTILE

CARA

TTER

ISTI

CHE

TECN

ICHE

CARATTERISTICHE TECNICHE

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SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione pigmentata con caratteristiche di antipolvere, antiscivolo, idonea al transito di mezzi gommati medio-leggeri, impermeabile ad oli e liquidi non particolarmente aggressivi.Spessore 300-1000 µm.

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità, impermeabilità, resistenza all’abrasione leggera, resi-stenza agli urti leggeri, decontaminabilità.

ASPETTO: uniformità ed assenza di vaiolature e cavillature.

DESTINAZIONE D’USOPavimentazioni industriali, magazzini, offi cine, garages, parcheggi interrati, piscine, piste ciclabili, am-bienti ricreativi, asili, autosaloni e/o concessionarie, ecc.

DESCRIZIONE CICLOIdonea preparazione del supporto.Applicazione di uno strato di promotore di adesione (2).Successiva applicazione di un strato intermedio di formulato bicomponente pigmentato (3).Successiva stesura di un secondo strato a fi nire dello stesso formulato di identica pigmentazione (3).A richiesta è possibile avere una fi nitura di tipo satinato e/o antiscivolo.

Soluzione 1: Ciclo standard1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Pavafl oor H200/E - Formulato epossidico pigmentato bicomponente esente da solventi con buone resistenze

chimiche ed elevate resistenze meccaniche (n° 2/3 strati)

Soluzione 2: Ciclo all’acqua1. Calcestruzzo (supporto)2. Reform-A Pava- Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa ad alto potere bagnante3. Pavafl oor H200/WRC - Formulato epossidico pigmentato bicomponente in emulsione acquosa esente da

solventi con buone resistenze chimico-meccaniche (n° 2/3 strati)

Soluzione 3: Ciclo a basso ingiallimento1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Ultrapol Pava - formulato poliuretanico bicomponente brillante e resistente alla luce con minimi indici di

ingiallimento (n° 2/3 strati)

SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione di pregevole estetica, antipolvere, idonea al transito di mezzi gommati medio-leggeri, impermeabile ad oli e liquidi non particolarmente aggressivi. Spessore 1-3 mm

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità, impermeabilità, resistenza all’usura, resistenza all’abra-sione, resistenza agli urti, decontaminabilità, correzione di planarità.

ASPETTO: uniformità ed assenza di vaiolature e cavillature.

DESTINAZIONE D’USOPavimenti soggetti a transito di automezzi leggeri, palestre, ambienti ricreativi, uffi ci, negozi. Disponi-bile in versione “Antistatica” per pavimenti di sale operatorie, ambienti di produzione componentistica elettronica, fabbriche di prodotti altamente infi ammabili, hangar aeroportuali, riqualifi cazione vecchie pavimentazioni in piastrelle, ecc.

DESCRIZIONE CICLOIdonea preparazione del supporto.Applicazione di uno strato di promotore di adesione (2).Successiva applicazione di uno strato intermedio di formulato bicomponente (3) opportunamente caricato con inerti quarziferi.Stesura, di formulato bicomponente (4) addizionato con inerti quarziferi per l’ottenimento di una malta sintetica scorrevole ed autolivellante pigmentata.

Soluzione 1: Ciclo standard1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Pavafondo - Formulato epossidico bicomponente rasante per pavimentazioni a semina da saturare con inerti

di idonea granulometria4. Autopava/E - Formulato epossidico bicomponente pigmentato per la produzione di malte autolivellanti sinte-

tiche con l’aggiunta di inerti quarziferi in opportuna curva granulometrica

Soluzione 2: Ciclo all’acqua1. Calcestruzzo (supporto)2. Trico Bar Pava - Promotore di adesione per fondi umidi e per successivi rivestimenti con formulati di natura

cementizia e resinosa3. Pavafondo Hydro - Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa rasante per pavimentazioni da

saturare con inerti di idonea granulometria4. Autopava/W8 - Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa pigmentato per la produzione di

malte autolivellanti sintetiche con l’aggiunta di inerti quarziferi in opportuna curva granulometrica esente da solventi

Soluzione 3: Ciclo BIO1. Calcestruzzo (supporto)2. Trico Bar Pava - Promotore di adesione per fondi umidi e per successivi rivestimenti con formulati di natura

cementizia e resinosa3. Pavafondo Hydro - Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa rasante per pavimentazioni da

saturare con inerti di idonea granulometria4. Autopava BIO - formulato bicomponente autodistendente “BIOpolimerico” a base biologica ricavato da risorse

rinnovabili, pigmentato, esente da solventi, a medio Pot-Life. Brevetto-Patent: MO2009A000302.

Soluzione 4: Ciclo Conduttivo - ANTISTATICO1. Calcestruzzo (supporto)2. Primer Pava Cond - Formulato epossidico bicomponente additivato con speciali fi ller conduttivi, promotore di

adesione conduttivo per successivi rivestimenti con cicli antistatici3. Inserimento bandella in rame4. Autopava Cond - Formulato epossidico pigmentato bicomponente contenente fi ller altamente conduttivi per

la produzione di malte autolivellanti sintetiche di tipologia antistatica

VERNICIATURA SPESSA

AUTOLIVELLANTE

CARA

TTER

ISTI

CHE

TECN

ICHE

CARATTERISTICHE TECNICHE

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SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione industriale con buona resistenza agli urti ed all’abrasione, antipolvere, antiscivolo, idonea al transito di mezzi gommati medio-pesanti, impermeabile ad oli e liquidi non particolarmente aggressivi. Spessore 1-4 mm.

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità, impermeabilità, resistenza all’abrasione, resistenza agli urti, decontaminabilità, antiscivolosità, leggera correzione di planarità del supporto.

ASPETTO: moderata uniformità ed assenza di vaiolature e cavillature. Finitura ruvida.

DESTINAZIONE D’USOPavimenti soggetti a transito intenso di mezzi carrabili e di sollevamento; ambienti adibiti a stoccaggio e/o lavorazione di alimenti grazie alla facilità di pulizia ed igiene realizzabile in tali rivestimenti. Dispo-nibili versioni chimico-resistenti idonee per reparti di produzione e stoccaggio di materiali corrosivi; versioni con quarzi ceramizzati e con elevata elasticità (sistema Pavafl ex), riqualifi cazione vecchie pavimentazioni in piastrelle, ecc.

DESCRIZIONE CICLOIdonea preparazione del supporto.Applicazione di uno strato di promotore di adesione (2).Successiva rasatura con uno strato di formulato bicomponente (poliuretanico e/o epossidico)pigmen-tato (3) caricato con inerti quarziferi naturali sferoidali. Sul formulato non maturato semina a spaglio di uno strato di inerti quarziferi sferoidali in opportuna curva granulometrica (4).Applicazione di due strati di formulato (epossidico e/o poliuretanico) bicomponente pigmentato (5).NB. Per realizzare alti spessori è possibile effettuare anche due semine in successione.

Soluzione 1: Ciclo standard1. Calcestruzzo (supporto)2. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante3. Pavafondo - Formulato epossidico bicomponente rasante per pavimentazioni a semina da saturare con inerti

di idonea granulometria4. Semina di quarzo naturale5. Pavafl oor H200/E - Formulato epossidico pigmentato bicomponente esente da solventi con buone resistenze

chimiche ed elevate resistenze meccaniche (n° 2 strati)

Soluzione 2: Ciclo all’acqua1. Calcestruzzo (supporto)2. Reform-A Pava- Formulato epossidico bicomponente in emulsione acquosa ad alto potere bagnante3. Pavafondo Hydro - Formulato epossidico bicomponente rasante in emulsione acquosa per pavimentazioni a

semina da saturare con inerti di idonea granulometria4. Semina di quarzo naturale5. Pavafl oor H200/WRC - Formulato epossidico pigmentato bicomponente in emulsione acquosa esente da

solventi con buone resistenze chimico-meccaniche (n° 2 strati)

Spessori realizzabilicon 1 semina 1-2 mm circacon 2 semine 2-3 mmcon 3 semine 3-4 mm circa

SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione industriale con ottima resistenza agli urti, all’abrasione, anti-polvere, antiscivolo, ido-nea al transito di mezzi gommati medio-pesanti ed impermeabile superfi cialmente ad oli e liquidi moderatamente aggressivi.Spessore 4-8 mm o superiore.

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità, impermeabilità superfi ciale, resistenza all’usura, all’abra-sione, agli urti, decontaminabilità, correzione di planarità.

ASPETTO: uniformità ed assenza di vaiolature e cavillature.

DESTINAZIONE D’USOPavimenti soggetti a transito intenso di mezzi carrabili e di sollevamento; ambienti adibiti a stoccaggio e/o lavorazione di alimenti grazie alla facilità di pulizia ed igiene realizzabile in tali rivestimenti. Dispo-nibili versioni chimico-resistenti idonee per reparti di produzione e stoccaggio di materiali corrosivi; versioni con quarzi ceramizzati e con elevata elasticità (sistema Pavafl ex), riqualifi cazione vecchie pavimentazioni in piastrelle, ecc.

DESCRIZIONE CICLOPavimenti soggetti a transito pesante di mezzi di sollevamento, valido per ambienti di produzione e la-vorazione alimenti, macelli, salumifi ci, caseifi ci, industrie chimiche, conciarie, tintorie, pavimentazioni industriali, magazzini, offi cine, aree logistiche, magazzini a scaffali, supermercati, magazzini refrige-rati, celle frigorifere, impianti di produzione, impianti di confezionamento, parcheggi esterni e pensili, terrazze, scale,impianti chimici, riqualifi cazione vecchie pavimentazioni in piastrelle, ecc.

Soluzione 1: Ciclo standard1. Calcestruzzo (supporto)2. Consol Pava 25 - Formulato epossidico bicomponente impregnante consolidante per pavimentazioni indu-

striali sfarinanti3. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante4. Pavatekno (versioni) - Formulato bicomponente fl uido ad alto potere bagnante, legante per massetti con

quarzi anche ceramizzati5. Pavafl oor H200/E - Formulato epossidico pigmentato bicomponente esente da solventi con buone resistenze

chimiche ed elevate resistenze meccaniche (1° strato)6. Pavafl oor H200/E - Formulato epossidico pigmentato bicomponente esente da solventi con buone resistenze

chimiche ed elevate resistenze meccaniche (2° strato)

Soluzione 2: Ciclo all’acqua1. Calcestruzzo (supporto)2. Reform-A Pava- Formulato epossidico bicomponente fl uido in emulsione acquosa ad alto potere bagnante3. Reform-A Pava- Formulato epossidico bicomponente fl uido in emulsione acquosa ad alto potere bagnante4. Reform-CS Pava- Formulato bicomponente fl uido in emulsione acquosa ad alto potere bagnante caricato con

quarzo naturale5. Pavafl oor H200/WRC - Formulato epossidico pigmentato in emulsione acquosa bicomponente esente da

solventi con buone resistenze chimico-meccaniche (1° strato)6. Pavafl oor H200/WRC - Formulato epossidico pigmentato in emulsione acquosa bicomponente esente da

solventi con buone resistenze chimico-meccaniche (2° strato)

NB. Ulteriori versioni realizzabili attraverso l’impiego di resine poliuretaniche e/o metacriliche, nonché l’uso di quarzi ceramizzati.

MASSETTONATUR

MASSETTO

CARA

TTER

ISTI

CHE

TECN

ICHE

CARATTERISTICHE TECNICHE

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SCOPO DELL’INTERVENTOPavimentazione con cromaticità discontinua e personalizzata, resistente agli urti e all’abrasione, im-permeabile superfi cialmente ad oli e liquidi moderatamente aggressivi, idonea al transito di mezzi gommati pesanti, antiscivolo. Spessore 4-8 mm (variabile).

PRESTAZIONI RICHIESTE: antipolverosità, impermeabilità superfi ciale, resistenza all’usura, all’abra-sione, agli urti, decontaminabilità, correzione di planarità.

ASPETTO: uniformità ed assenza di vaiolature e cavillature.

DESTINAZIONE D’USOPavimenti soggetti a transito pesante di mezzi di sollevamento, valido per ambienti di produzione e la-vorazione alimenti, macelli, salumifi ci, caseifi ci, industrie chimiche, conciarie, tintorie, pavimentazioni industriali, magazzini, offi cine, aree logistiche, magazzini a scaffali, supermercati, magazzini refrige-rati, celle frigorifere, impianti di produzione, impianti di confezionamento, parcheggi esterni e pensili, terrazze, scale, impianti chimici, riqualifi cazione vecchie pavimentazioni in piastrelle, ecc.

DESCRIZIONE CICLOIdonea preparazione del supporto.Applicazione di uno strato preliminare di consolidante (2)Successiva applicazione di uno strato di formulato bicomponente primer di adesione (3).Sul formulato appena steso si provvederà alla messa in opera del formulato sintetico resinoso pig-mentato (4). Ad indurimento avvenuto si provvederà all’applicazione di un ulteriore strato dello stesso formulato (5) allo scopo di saturare parzialmente la superfi cie, infi ne si provvederà all’applicazione di formulato trasparente a protezione del rivestimento (6).

Ciclo standard1. Calcestruzzo (supporto)2. Consol Pava 25 - Formulato epossidico bicomponente impregnante consolidante per pavimentazioni indu-

striali sfarinanti o povere di indurente quarzo cemento3. Aggrappante Pava 100 - Formulato epossidico bicomponente esente da solventi con alto potere bagnante4. Pavanatur - Formulato polimerico-modifi cato bicomponente fl uido ad alto potere bagnante per pavimenta-

zioni sintetiche ad alto spessore, per nuovi interventi o ripristini con valenza estetico-decorativa esente da solventi

5. Pavanatur - Formulato polimerico-modifi cato bicomponente fl uido ad alto potere bagnante per pavimenta-zioni sintetiche ad alto spessore, per nuovi interventi o ripristini con valenza estetico-decorativa esente da solventi

6. Pavaglass - Formulato epossidico bicomponente trasparente esente da solventi

MULTISTRATO

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GIUNTII giunti presenti sulla pavimentazione devono essere ritagliati con apposita macchina tagliagiunti dopo l’esecuzione del rivestimento, accuratamente puliti ed aspirati anche in profondità. Inserimento di apposito fondo giunto sintetico in dimensione adeguata alla larghezza del taglio e posizionato alla profondità prevista, successivamente si provvederà previa nastratura di mascheratura alla sigillatura con resina Pavafl ex/E o Pavafl ex Mono.

TRATTAMENTI DEI GIUNTILe pavimentazioni su cui si applicano i rivestimenti resinosi non sono continue, essendo presenti innumere-voli tagli nel calcestruzzo o massetto sabbia-cemento, atti a svolgere diverse funzioni.Essi possono essere di diversi tipi ma solo di due fondamentali tipologie: giunti statici e giunti dinamici.È indispensabile conoscere tali tipologie in quanto, essendo essi punti deboli del supporto, è necessario eliminarne il maggior numero prima della posa della resina.

Classifi cazione dei giunti

GIUNTI DI CONTRAZIONEVengono eseguiti immediatamente dopo il getto del pavimento per evitare fessurazioni da ritiro e non svolgono alcuna funzione completata la maturazione del calcestruzzo. Sono pertanto giunti statici. Essi sono riconoscibili in quanto formano una maglia regolare sulla superfi cie, che varia da 3m x 3m a 5m x 5m.

GIUNTI DI COSTRUZIONEDelimitano il getto giornaliero di pavimentazione ed interessano tutto lo spessore del pavimento del getto stesso. Come i precedenti sono anch’essi giunti statici a meno che non venga scelto di farli coincidere con giunti di dilatazione, e non svolgono alcuna funzione completata la maturazione del calcestruzzo.

GIUNTI DI DILATAZIONESvolgono la funzione di assecondare i movimenti della struttura dovuta al variare della temperatura. In relazione alle dimensioni delle campate di pertinenza possono avere movimenti anche di diversi centimetri e pertanto è consigliabile la loro chiusura con giunti meccanici o la copertura con faldali di lamiera, rivettati da un lato e liberi dall’altro. Sono riconoscibili in quanto sono corrispondenti ad una vera e propria interruzione del fabbricato, con due pilastri e due solette di copertura affi ancate.

GIUNTI DI ISOLAMENTODelimitano elementi strutturali in elevazione o in fondazione rispetto al piano del pavimento, qua-li pilastri o basamento di macchine utensili ed hanno quindi la funzione di consentire movimenti verticali e torsionali. Non essendo generalmente possibile il traffi co pesante in prossimità di essi, a causa degli ingombri dei pilastri o delle macchine utensili stesse, possono essere chiusi con sigillante elastomerico.

Il giunto deve avere un taglio abbastanza profondo e il più possibile rientrante per evitare di deteriorarsi nel tempo:

SGUSCIEPosa di sguscia perimetrale elastica con prodotto Pavafl ex Mono di raggio ca. 3.0 mm di media, idonea a raccordare la pavimentazione con la parete eliminando l’angolo quale ricettacolo di sporcizia.

GIUNTI E SGUSCIE

CARA

TTER

ISTI

CHE

TECN

ICHE

CARATTERISTICHE TECNICHE

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LEGENDA

antipolverosità decontaminabilità

antiscivolo resistente agli urti leggeri

resistente al trafficogommato leggero resistente agli urti

resistente al trafficogommato pesante resistente all’abrasione

impermeabilità parziale ad oli e liquidi non aggressivi resistente all’usura

impermeabilità correzione di planarità

resistenza chimica omogeneità cromatica

SHOW ROOM

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Photo: Resingroup - Concept & Print: www.kappadue.net - Arti Grafi che - Finished printing: Febbraio 2014

RINGRAZIAMENTILe ambientazioni proposte in questa brochure sono reali, per questo si ringraziano i clienti, che con la loro disponibilità, hanno consentito di fotografare i propri ambienti.

Sono vietate la riproduzione e la diffusione, anche parziali, non espressamente autorizzate, dei contenuti e delle immagini del presente fascicolo. Ogni violazione sarà perseguita ai sensi della legge.

DOVE SIAMO

UFFICI E SHOW ROOMVia Roma, 42 - 31037 Loria (TV)

MAGAZZINOVia Callalta, 47 - 31037 Loria (TV)

LORIA

BASSANOdel GRAPPA

CITTADELLA

CASTELFRANCOVENETO

PADOVA - VENEZIA

BELLUNO

PADOVA

VICENZA

VICENZA

TREVISO

ROSÀ

MONTEBELLUNA

TRENTO

ASOLO

LORIA

C. di GODEGO

S. ZENONE EZZ.

RIESE PIO X

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RESINGROUP s.r.l.

uffici e show room:Via Roma, 42 - 31037 Loria (TV) tel. e fax 0423 74 83 47 www.resingroup.net [email protected]

magazzino:Via Callalta, 47 - 31037 Loria (TV)