COMUNE DI PORTOFERRAIO (LI)...Orditura secondaria in travi lamellari e travetti in castagno . Manto...

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C0_RPS01 1 8 4 5 E C0 R PS 01 01 1845_E_C0_RPS01_01.doc 3 2 1 0 DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE VISTO COMMITT. DESCRIZIONE REV. SAVE TIPO CART. LIV. COMMESSA NOME FILE SCALA ELAB. N. CARTELLA C0 COMUNE DI PORTOFERRAIO (LI) MINISTERO DELLA DIFESA 5(3$572 ,1)5$67587785( FIRENZE ABACUS 6RFLHWj GLQJHJQHULD Via Campo di Marte, n. 8/a - 06124 - Perugia (PG) tel/fax 075 / 830563 - 8309014 [email protected] - www.abacusprogetti.it PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E PAESAGGISTICA: PROGETTAZIONE STRUTTURALE: PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA: COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: PROGETTISTI: Chiara Pimpinelli, architetto Roberto Pedicini, ingegnere Luca Botticelli, ingegnere Sara Berretta, ingegnere Maurizio Serafini, ingegnere Roberto Marchionni, ingegnere Maurizio Serafini, ingegnere PROGETTISTA RESPONSABILE: Maurizio Serafini, ingegnere C. Pimpinelli M.Serafini Consegna progetto esecutivo RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Col. G. Stefano Martinelli Febbraio 2019 Giugno 2019 C. Pimpinelli M.Serafini Consegna progetto esecutivo Progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per lavori di realizzazione di moduli abitativi in legno previa rimozione containers esistenti, opere complementari varie e riparazione danni del maltempo su palazzine esistenti C.I.G.: ZD5252F67B PROGETTO ESECUTIVO Luglio 2019 C. Pimpinelli M.Serafini Revisione progetto esecutivo post verifica Piano della sicurezza e coordinamento CANTIERI E SICUREZZA

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  • C0_RPS01

    1 8 4 5 E C0 R PS 01 01 1845_E_C0_RPS01_01.doc

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    DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE VISTO COMMITT. DESCRIZIONEREV.

    SAVETIPOCART.LIV.COMMESSA NOME FILE SCALAELAB. N.

    CARTELLA C0

    COMUNE DI PORTOFERRAIO (LI)

    MIN

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    ABACUS

    Via Campo di Marte, n. 8/a - 06124 - Perugia (PG)

    tel/fax 075 / 830563 - 8309014

    [email protected] - www.abacusprogetti.it

    PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E

    PAESAGGISTICA:

    PROGETTAZIONE STRUTTURALE:

    PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA:

    COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE

    DI PROGETTAZIONE:

    PROGETTISTI:

    Chiara Pimpinelli, architetto

    Roberto Pedicini, ingegnere

    Luca Botticelli, ingegnere

    Sara Berretta, ingegnere

    Maurizio Serafini, ingegnere

    Roberto Marchionni, ingegnere

    Maurizio Serafini, ingegnere

    PROGETTISTA RESPONSABILE:

    Maurizio Serafini, ingegnere

    C. Pimpinelli

    M.Serafini

    Consegna progetto esecutivo

    RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Col. G. Stefano Martinelli

    Febbraio 2019

    Giugno 2019 C. Pimpinelli

    M.Serafini

    Consegna progetto esecutivo

    Progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza in

    fase di progettazione per lavori di realizzazione di moduli

    abitativi in legno previa rimozione containers esistenti, opere

    complementari varie e riparazione danni del maltempo su

    palazzine esistenti

    C.I.G.: ZD5252F67B

    PROGETTO ESECUTIVO

    Luglio 2019 C. Pimpinelli

    M.Serafini

    Revisione progetto esecutivo post verifica

    Piano della sicurezza e coordinamento

    CANTIERI E SICUREZZA

  • Comune di Comune di Portoferraio- Isola D'ElbaProvincia di Livorno

    PIANO DI SICUREZZA ECOORDINAMENTO

    (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)(D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

    OGGETTO: BASE LOGISTICA VALCARENE - ISOLA D'ELBA: REALIZZAZIONE MODULIABITATIVI IN LEGNO PREVIA RIMOZIONE CONTAINERS ESISTENTI ED OPERECOMPLEMENTARI - CIG. ZD5252F67B

    COMMITTENTE: MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI E DEL DEMANIO- 7° REPARTO INFRASTRUTTURE - FIRENZE-Servizio Amministrativo - SezioneContratti.

    CANTIERE: Via Valcarene n. 46 - Comune di Portoferraio , Comune di Portoferraio - IsolaD'Elba (Livorno)

    Comune di Portoferraio - Isola D'Elba, 07/06/2019

    IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

    _____________________________________($EMPTY_CSP_04$ $EMPTY_CSP_03$ $EMPTY_CSP_02$)

    per presa visione

    IL COMMITTENTE

    _____________________________________(Colonnello G. RUP Martinelli Stefano)

    $EMPTY_CSP_04$ $EMPTY_CSP_03$ $EMPTY_CSP_02$$EMPTY_CSP_05$$EMPTY_CSP_06$ $EMPTY_CSP_07$ ($EMPTY_CSP_08$)Tel.: $EMPTY_CSP_09$ - Fax: $EMPTY_CSP_10$E-Mail: $EMPTY_CSP_11$

    CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

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  • LAVORO

    CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

    Natura dell'Opera: Opera EdileOGGETTO: BASE LOGISTICA VALCARENE - ISOLA D'ELBA: REALIZZAZIONE MODULI ABITATIVI IN

    LEGNO PREVIA RIMOZIONE CONTAINERS ESISTENTI ED OPERE COMPLEMENTARI -CIG. ZD5252F67B

    Importo presunto dei Lavori: 3´010´942,27 euroNumero imprese in cantiere: 3 (previsto)Numero massimo di lavoratori: 10 (massimo presunto)Entità presunta del lavoro: 3745 uomini/giorno

    Data inizio lavori: 01/09/2019Data fine lavori (presunta): 22/04/2021Durata in giorni (presunta): 600

    Dati del CANTIERE:

    Indirizzo: Via Valcarene n. 46 - Comune di PortoferraioCAP: 57037Città: Comune di Portoferraio - Isola D'Elba (Livorno)Telefono / Fax: 0565/914034 0565/914034

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  • COMMITTENTI

    DATI COMMITTENTE:

    Ragione sociale: MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI E DEL DEMANIO - 7°REPARTO INFRASTRUTTURE - FIRENZE-Servizio Amministrativo - Sezione Contratti

    Indirizzo: Via di Novoli, 48CAP: 50127Città: Firenze (Firenze)Telefono / Fax: 055/6509250 055/6509250

    nella Persona di:

    Nome e Cognome: Stefano MartinelliQualifica: Colonnello G. RUPIndirizzo: Via di Novoli, 48CAP: 50127Città: Firenze (Firenze)Telefono / Fax: 055/6509250 055/6509250

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  • RESPONSABILI

    Progettista:

    Nome e Cognome: Maurizio SerafiniQualifica: ABACUS s.r.l.- IngegnereIndirizzo: Via Campo di Marte, 8/ACAP: 06124Città: Perugia (PG)Telefono / Fax: 075/830563 075/8309014Indirizzo e-mail: [email protected] Fiscale: SRFMRZ60E05G212LPartita IVA: 02453890549Data conferimento incarico: 15/03/2018

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  • IMPRESE Da definire con gara di appalto

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  • ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE

    Progettista

    Serafini Maurizio

    Direttore dei Lavori

    ..........

    Impresa affidataria ed esecutrice

    ..........IMPRESE

    RdL

    ..........

    CSP

    ..........

    CSE

    ..........

    COMMITTENTE

    MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI E DEL DEMANIO - 7° REPARTO INFRASTRUTTURE - FIRENZE-Servizio Amministrativo - Sezione Contratti

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  • DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI ÈCOLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE

    Il sito, sede della Base logistica-addestrativa “Val Carene”, è localizzato nel Comune di Portoferrario (LI) in una

    zona centrale dell’isola d’Elba, che si estende lungo la valle del Torrente Carene, incisa dal fosso omonimo, ad una

    quota media sul livello del mare compresa tra circa 55 m e 75 m s.l.m.m.. Raggiungibile da una strada secondaria, che si

    diparte da quella provinciale, l’area interessa una parte di territorio collinare caratterizzato da una vegetazione tipica

    della macchia mediterranea. L'area oggetto di intervento si colloca nella fascia pedecollinare, ai piedi del versante

    settentrionale del complesso collinare, che costituisce lo spartiacque morfologico tra la porzione nord e quella sud del

    tratto centrale del territorio elbano. In particolare si colloca in sinistra idrografica dell'impluvio inciso dal Fosso di Val

    Carene ed è interessata dalla presenza di visuali dalla costa verso il mare e dal mare verso la costa.

    La Base Logistica dell'Esercito "Valle Carene" è situata nella zona centrale dell'Isola d'Elba lungo la Valle del torrenteCarene, a circa 5 km da Portoferraio. Il soggiorno militare è costituito da un vasto territorio collinare rigoglioso di

    vegetazione tipica della macchia mediterranea. Il tratto per raggiungere la Base è molto stretto e sconnesso. L'intera areaè stata adibita in maniera ottimale a campeggio, con strutture temporanee come container e strutture

    prefabbricate in legno. La Base logistica ha tre ingressi:

    - due principali, lungo la Via Valcarene, costituito da due punti di accesso. Uno con cancello scorrevole per

    giungere al piazzale/parcheggio degli ospiti, l’altro con cancello per accedere direttamente alla strada

    principale di collegamento con gli edifici.

    - il terzo consente il passaggio attraverso il bosco, ma non utilizzato.

    L'area è delimitata a sud, nord e ovest da una rete metallica mentre a est è priva di protezione in quanto area

    boschiva.

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  • DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERAIl progetto esecutivo prevede la realizzazione di n. 25 moduli abitativi in X-lam previa rimozione deicontainers esistenti nell’area della Base logistica-addestrativa “Valcarene”, per conto del Ministero dellaDifesa 7° Reparto Infrastrutture di Firenze. Il progetto è suddiviso in n. 3 macro categorie di lavoro:

    Gli interventi saranno svolti in due fasi:

    FASE 1:

    1- Realizzazione nuovi alloggi ZONA 1-ZONA 5

    2- Riparazione danni del maltempo

    FASE 2:

    3 - Realizzazione nuovi alloggi ZONA 1-ZONA 5

    4-Sistemazioni esterne

    REALIZZAZIONE NUOVI ALLOGGI

    Attualmente esistono n. 14 moduli abitativi ricavati in container di acciaio e strutture prefabbricate in legno,poggianti mediante plinti di fondazione sul terreno; l'alloggio tipo è costituito da un ingresso, coperto da un pergolato,mentre all'interno è suddiviso in un servizio igienico e due camere da letto. Si prevede pertanto la demolizione, larimozione e il relativo smaltimento di tutti i container abitativi esistenti (n.14), comprensivo del loro contenuto, el'installazione di nuovi moduli prefabbricati in legno xlam per un totale di 25 alloggi. Il sistema costruttivo tipo X-Lam,utilizza pannelli di legno formati da strati incrociati ed incollati (minimo 3 strati) con spessore adeguato allecaratteristiche geometriche ed al dimensionamento statico.

    I nuovi alloggi saranno realizzati in diverse tipologie: singole, accoppiate o aggregate in diverse configurazioni:· una singola unità e due accoppiate con o senza pergolato,

    · due accoppiate (o più) con pergolato.

    Le diverse tipologie da realizzare, possono essere singole, accoppiate o aggregate in diverse configurazioni aseconda dell’entità di superficie e della loro destinazione d’uso In qualsiasi combinazione è semprepresente una veranda sia essa singola o doppia. Tutte le tipologie, sono realizzate ad unico livello, concopertura a doppia falda come gli edifici esistenti avranno una altezza minima di 2.40 m e una altezzamassima tra i 3.34 m e i 3.37 m. Per quanto concerne le pareti perimetrali, queste sono costituite da undoppio isolamento termico. Esternamente sarà realizzata una finitura in intonaco dalle cromie delleterre naturali e un rivestimento in fasce di corten che consente di schermare la luce solare diretta. Imoduli saranno poggiati su di una platea in c.a. superficiale alla quota di quelle attuali che verrannorimosse.

    A rendere caratteristico il progetto, sarà l'installazione di frangisole in acciaio corten adibiti a verande impedendoalla radiazione solare radiale di colpire in maniera diretta l’abitazione, consentendo un miglior benesseretermo-igrometrico interno oltre che, rendere architettonicamente ed esteticamente riconoscibile ed identitariol’aggregato, .

    Le tipologie sono inoltre così strutturate:

    - tipologia T1: due camere da letto, un bagno e una doppia veranda (sul fronte e sul retro dell’abitazione)

    accessibile ai disabili e quindi totalmente priva di barriere architettoniche, per una superficie

    complessiva di 42 mq verande escluse

    - tipologia T2: la tipologia T2 è a sua volta divisa in tre categorie diverse. La tipologia T2A che consta di

    due camere, un bagno e una veranda antistante il prospetto frontale dal quale si accede per un totale di

    35 mq esclusa la verande. la T2C con due camere, un bagno e veranda frontale con superficie di 35 mq.

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  • - tipologia T3: presenta un doppio ingresso, due camere, due bagni e una veranda frontale per un totale di

    36 mq

    - tipologia T4: con soggiorno con angolo cottura, due camere, un bagno e veranda frontale per un totale

    di 46 mq.

    I moduli abitativi verranno dotati di tutti gli impianti;

    · impianto elettrico

    · impianto idrico-sanitario

    · impianto termico di raffrescamento

    RIPARAZIONE DANNI PRODOTTI DA MALTEMPO

    Al fine di ripristinare l’intera funzionalità della Base Logistica, è stata sviluppata la progettazione delle opere

    necessarie al ripristino dell’agibilità degli edifici esistenti, che svolgono la funzione operativa della Base di ValCarene.

    La progettazione ha riguardato sia gli interventi necessari al mero ripristino dei danni, che agli interventi necessari per la

    messa in sicurezza ed adeguamento normativo, in quanto tali edifici presentano alcune criticità statiche che sono alla

    base della loro vulnerabilità strutturale. Gli edifici in cui è stato necessario intervenire sono:

    Ø Edificio Comandante;

    Ø Baby Club;

    Ø Alloggi 8,9 e 10;

    Ø Consegnatario e Magazzino Ditte;

    Ø Tettoia Bar Ristorante;

    Ø Tettoria Canoe;

    Ø Ponticello sul Fosso Carene;

    Edificio Comandante

    Tabella degli interventi

    Copertura Rifacimento totale in travi lignee lamellari e tavolato bidirezionale coibentato ed

    impermeabilizzato, con tegole e coppi marsigliesi.

    Cordolatura sommitale Di nuova realizzazione in c.c.a.

    Setti principali Demolizione e rifacimento del muro di spina

    Superfetazioni Demolizione senza ripristino

    Baby Club

    Tabella degli interventi

    Copertura Rifacimento totale con nuove capriate in legno lamellare e catena in acciaio.Orditura secondaria in travi lamellari e travetti in castagno . Manto costituito da

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  • tavolato doppio con tegole e coppi marsigliesi.

    Cordolatura sommitale Di nuova realizzazione in c.c.a.

    Setto divisorio interno Irrigidimento per antisfondellamento.

    Muri principali perimetrali Ripristino dell’integrità mediante tecnica “scuci/cuci”.

    Alloggi 8, 9 e 10

    Tabella degli interventi

    Copertura Rifacimento parziale nella sola falda Ovest nella componente dell’orditurasecondaria in legno lamellare. Manto costituito da tavolato doppio.

    Cordolatura sommitale Di nuova realizzazione in c.c.a. nella metà del perimetro delal coperura stessa.

    Setti divisori interni Irrigidimento per antisfondellamento.

    Muri principali perimetrali Ripristino dell’integrità mediante tecnica “scuci/cuci”

    Fondazioni Realizzazione di sottofondazione in micropali.

    Ufficio del consegnatario e Magazzino Ditte

    Tabella degli interventi

    Edificio Demolizione totale

    Tettoia Bar Ristorante

    Tabella degli interventi

    Copertura Sostegno temporaneo durante l’esecuzione dei lavori di sostituzione dei pilatri.

    Pilastri Sostituzione di tutti e sei i pilastri e ammorsamento degli stessi nella plateaesistente con vincolo a “cerniera”

    Tettoria Canoe

    La nuova tettoia verrà realizzata previa la rimozione delle componenti della precedente tettoia ormai quasi

    completamente crollata. è costituita da un telaio in profilati in acciaio con copertura a capanna, fondato su una platea in

    c.c.a. che al suo interno contiene una fossa interrata che sarà utilizzata come vano di ispezione al di sotto dei mezzi e

    veicoli in dotazione alla Base. Avrà una copertura a doppia falda in pannelli sandwich in alluminio a profilo grecato,

    fissati su una orditura secondaria, rispetto ai portali principali. Le dimensioni della pianta rettangolare della tettoria

    sono di 14,00*8,00 m.

    Muro di sostegno sul Fosso Valcarene

    Il manufatto di scavalco del fosso che collega il viale di distribuzione principale della Base con l’area Nord, è

    attualmente costituito da un tombino in muratura in sommità voltato a tutto sesto, di dimensione radiale prossima 0,6 m,

    quindi abbastanza limitata. Al disopra del tombino è disposto un terrapieno stradale confinato lateralmente da due muri

    in c.c.a. (uno a monte e l’altro a valle). L’intervento consiste nella demolizione del paramento murario in c.c.a. di valle,

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  • e svuotamento del terrapieno retrostante, in modo da poter procedere alla sua ricostruzione con un nuovo muro in c.c.a.

    fondato su due gradoni con il successivo riempimento con materiale granulare non legato da rilevato stradale e finitura

    superficiale con pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso. Nell’operazione di ripristino della sicurezza

    strutturale dell’attraversamento, non si reputa che sia necessario il rifacimento del tombino idrico sottopassante la cui

    integrità potrà essere verificata solo dopo la demolizione del paramento.

    Tabella degli interventi

    Attraversamento idraulico Svuotamento del terrapieno interno tra i due muri di paramento, demolizione del

    paramento di valle, ricostruzione del paramento di valle in c.c.a. e riempimento del

    terrapieno ra in due paramenti in sormonto al tombino idraulico.

    Rifacimento della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso monostrato

    (binder) di spessore 12 cm. Posizionamento di barriere stradale tipo N1 in acciaio e

    legno.

    SISTEMAZIONI ESTERNE

    La progettazione ha sviluppato alcuni tematismi di infrastrutturazione legati alle nuove opere ed al ripristino di

    quelle preesistenti che risultano indispensabili al funzionamento ed alla messa a norma del compendio immobiliare,

    anche al fine di permetterne la più ampia utilizzazione. Le opere di sistemazione esterna in cui è stato necessario

    intervenire sono:

    Ø Alimentazione idrica, scarichi fognari ed alimentazione elettrica;

    Ø Illuminazione pubblica;

    Ø Pavimentazioni esterne;

    Ø Parapetti;

    Ø Tettoia fotovoltaica parcheggi.

    Illuminazione pubblica

    Il progetto prevede la sostituzione dei corpi illuminanti esistenti (tipologia a globo) con nuove lampade di tipo

    ECO-RAYS TP, nel rispetto della normativa nazionale di tipo CUT OFF e con tecnologia a Led, ottica simmetrica e

    temperatura della luce pari a 4000K e l'implementazione dell'illuminazione nelle nuove zone non illuminate.

    Pavimentazioni esterne

    Le pavimentazioni esterne sono oggetto di intervento su due divere tipologie:

    1 - Pavimentazione in calcestre in approccio ai nuovi moduli abitativi: questo tipo di pavimentazione permette

    l’approccio pedonale o ciclabile (ma occasionalmente anche da parte dei veicoli), ai nuovi moduli abitativi, in modo che

    possano essere raggiunti cin un trolley o con carrozzine o altri mezzi a ruote anche in condizioni di pioggia o fondo

    bagnato. La pavimentazione in calcestre è costituita da terra stabilizzata a calce, quindi legata, che ha una buona

    resistenza alla compressione. Si tratta di vialetti di accesso, di larghezza minima 1,50 m, e sviluppo variabile a seconda

    delle piazzone da raggiungere.

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  • 2 - Pavimentazione in masselli autobloccanti in cemento in continuità con la pavimentazione attualmente già

    esistente in prospicienza del Ristorante e del Bar. Si tratta di una estensione del piazzale esistente per rendere

    percorribili porzioni si superficie ad oggi in graniglia, anche in condizioni di pioggia. La nuova superficie pavimentata è

    di 320 m2 pianeggianti.

    Parapetti

    Al fine di ridurre il rischio di caduta per l’utenza, in corrispondenza delle scarpate esistenti e di quelle di nuova

    costituzione derivanti dalla sistemazione delle piazzole di alloggiamento dei nuovi moduli abitativi, sono stati previsti

    alcuni parapetti in legno che perimetrano il ciglio delle scarpate di altezza superiore ad un metro. Lo sviluppo

    complessivo dei nuovi parapetti è di circa 360 m , l’altezza è di 1,10 m dal piano di calpestio. Inoltre per collocare i vari

    alloggi vista la conformità morfologica del terreno sarà necessario realizzare dei muretti a secco di altezza variabile

    (1m, 1,50 m), di pulizia del piede scarpa, rivestiti in pietra, così da inserirsi al meglio nel paesaggio.

    Tettoia fotovoltaica parcheggi

    Al fine di ottenere un bilancio energetico tale da ridurre l’approvvigionamento a fonti non rinnovabili, è stata

    progettata una tettoria per il ricovero e l’ombreggiamento degli autoveicoli, sull’area di parcheggio delle Base, che

    risulta quella con maggiore periodo giornaliero di soleggiamento. La tettoia fotovoltaica ha uno sviluppo longitudinale

    di circa 27,60 m ed una larghezza trasversale (tra i paramenti murari di monte e valle) di 5,20 m e dispone di pilastri in

    acciaio con fondazione su plinti in c.a. La tettoia dispone così di una superficie coperta di 143 m2, con una produzione

    di circa 20 kWp. La potenza prodotta in un anno, considerando una media di circa 1.400 ore di soleggiamento, è di circa

    8.400 kW che sarà reimmessa in rete mediante contatore contabilizzato dal GSE. Questo sistema di produzione

    compensa in parte il fabbisogno energetico, integrandosi con i sistemi di riscaldamento a pompe di calore e di cucine

    con piastre ad induzione nei moduli abitativi. La base è così indipendente da gas Metano o GPL.

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  • AREA DEL CANTIEREIl sito del cantiere, è la sede della Base logistica-addestrativa “Val Carene”, è localizzato nel Comune di

    Portoferrario (LI) in una zona centrale dell’isola d’Elba, che si estende lungo la valle del Torrente Carene, incisa dal

    fosso omonimo, ad una quota media sul livello del mare compresa tra circa 55 m e 75 m. La Base Logistica dell'Esercito

    "Valle Carene" è situata nella zona centrale dell'Isola d'Elba lungo la Valle del torrente Carene, a circa 5 km da

    Portoferraio

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  • CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIEREL'area è già condinata e delimitata a sud, nord e ovest da una rete metallica mentread est è priva di protezione perchèarea boschiva. Pertanto risulta naturalmente ben confinata. La base presenta n. 3 ingressi. Per i lavori verranno utilizzatientrambi gli accessi rispettivamente ingresso a valle per la prima vafe di cantiere, mentre quello a monte verrà utilizzatoper la seconda fase.

    Alberi

    All'interno dell'area essendo inserita in ambiente boschivo, sono presenti alberature che potrebberointerferire con la movimentazione dei mezzi e l'esecuzione dei lavori. Pertanto sarà necessario primadell'esecuzione delle opere provvedere alla pulizia limitatamente all'area di sedime dei nuovi alloggi, e losvolgimento delle lavorazioni seguendo le disposizioni di sicurezza indicate.

    Misure Preventive e Protettive generali:

    1) Alberi: misure organizzative;Prescrizioni Organizzative:

    Opere provvisionali e di protezione. Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano direttamente questi ultimi, ilpossibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni oopere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loroprogettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale.

    Rischi specifici:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Investimento, ribaltamento;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

    Manufatti interferenti o sui quali intervenire

    Gli interventi vengono divisi in due macro fasi:1 FASE: REALIZZAZIONE NUOVI ALLOGGI (ZONA 1-5) E RIPARAZIONE DANNI DA MALTEMPO2 FASE: REALIZZAZIONE NUOVI ALLOGGI (ZONA 6-8) - TERMINE RIPARAZIONI DANNI DAMALTEMPO E SISTEMAZIONI ESTERNE al termine dei lavori della prima fase viene ripristinata la fruibilità nell'area a valle. Pertanto, spostandol'area di cantiere a valle, bisognerà compartimentare la nuova zona di azione e si dovrà prestare particolareattenzione in particolare alle attività prossime ai manufatti esistenti oltre che prestare particolare cura allosvolgimento delle lavorazioni che producano rumori e polveri, al fine di arrecare meno interferenze possibilial personale esterno.

    Misure Preventive e Protettive generali:

    1) Manufatti: misure organizzative;Prescrizioni Organizzative:

    Opere provvisionali e di protezione. Per i lavori in prossimità di manufatti, ma che non interessano direttamente questi ultimi,il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni oopere provvisionali e di protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loroprogettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale.

    Rischi specifici:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;2) Investimento, ribaltamento;3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

    Condutture sotterranee

    All'interno dell''area di pertinenza sono presenti pozzetti dei vari impianti a servizio degli edifici, pertantodovrà essere impiegata particolare cautela alla predisposizione di protezioni da apporre per evitaredanneggiamenti.

    Misure Preventive e Protettive generali:

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  • 1) Condutture sotterranee: misure organizzative;Prescrizioni Organizzative:

    Reti di distribuzione di energia elettrica. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di linee elettricheinterrate che possono interferire con l'area di cantiere. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorsoe la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro.Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere concautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamentie/o danneggiamenti alle linee stesse durante l'esecuzione dei lavori.Reti di distribuzione acqua. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di elementi di reti di distribuzionedi acqua e, se del caso, deve essere provveduto a rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità.Reti di distribuzione gas. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di elementi di reti di distribuzione digas che possono interferire con il cantiere, nel qual caso devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al finedi concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell'inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. Inparticolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabiliremodalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l'insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia perl'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione esostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti.Reti fognarie. Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di reti fognarie sia attive sia non più utilizzate.Se tali reti interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie.Specialmente durante lavori di scavo, la presenza, anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché costituiscesempre una variabile importante rispetto alla consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza di terreni dirinterro, sia per la possibile formazione di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature dismesse), sia perla presenza di possibili infiltrazioni o inondazioni d'acqua dovute a fessurazione o cedimento delle pareti qualora limitrofe ailavori di sterro.

    Rischi specifici:1) Elettrocuzione;2) Incendi, esplosioni;

    Ordigni bellici inesplosi

    Valutazione del rischio di presenza di ordigni bellici inesplosi ai sensi dell'art. 284 D.L.gs 81/08 e s.m.i.In considerazione delle valutazioni svolte sul rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi, nell'area incui si andranno ad eseguire i lavori, consistita:- nell'analisi storica e documentale del sito,- dalle indagini in loco verificando l'assenza di preesistente antropiche (fondazioni, cisterne, condutture ecc),

    vista inoltre la natura e l'entità degli scavi da eseguire di tipo superficiale, si può dedurre che l'area nonpresenta caratteristiche riconducibili al rischio di presenza di ordigni inesplosi

    Misure Preventive e Protettive generali:

    1) Ordigni bellici inesplosi: misure organizzative;Prescrizioni Organizzative:

    Bonifica da ordigni bellici. Prima di procedere all'esecuzione di qualsiasi attività di scavo deve essere prevista una bonifica,preventiva e sistematica, dell'area di cantiere da residuati bellici inesplosi al fine di garantire le necessarie condizioni disicurezza dei lavoratori e dell'opera futura. L'attività di bonifica comprende una serie di fasi operative che riguardano: laricerca, la localizzazione, l'individuazione, lo scoprimento, l'esame, la disattivazione, la neutralizzazione e/o rimozione diresiduati bellici risalenti al primo e al secondo conflitto mondiale. L'attività di bonifica preventiva e sistematica deve esseresvolta da un'impresa specializzata, in possesso dei requisiti di cui all'art. 104, comma 4-bis, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 es.m.i., e sulla base di un parere vincolante dell'autorità militare competente per territorio in merito alle specifiche regoletecniche da osservare in considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati, nonché mediantemisure di sorveglianza dei competenti organismi del Ministero della difesa, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali edel Ministero della salute.

    Riferimenti Normativi:

    D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 91.

    Rischi specifici:1) Incendi, esplosioni;

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  • FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE

    Condizioni metereologicheIn caso di avverse condizioni climatiche/meteorologiche le lavorazioni dovranno essere interrotte per il temponecessario, previa messa in sicurezza del cantiere. Si fa particolare riferimento ad apprestamenti ed opere provvisionali(recinzioni, parapetti intorno a scavi, ecc.).In presenza di basse temperature ed in particolare quando vi è il rischio di temperature inferiori a 0 C° dovranno essereadottati particolari accorgimenti sia per la protezione dei manufatti e degli impianti realizzati che dei materiali indeposito oltre che degli apprestamenti di cantiere con particolare riferimento ai baraccamenti ed i relativi impianti.Tutti i materiali dovranno inoltre essere adatti alle temperature e caratteristiche climatiche stagionali, anche conaggiunta di additivi che permettano una regolare messa in opera.In caso di vento forte le lavorazioni dovranno essereinterrotte per il tempo necessario, previa messa in sicurezza del cantiere.

    Misure Preventive e Protettive generali:

    1) DPI dal freddo;Prescrizioni Esecutive:

    Dispositivi di protezione individuale dal freddo, (giacche e pantaloni impermeabili, indumenti termici, ecc.) da utilizzarsi perlavorazioni all'esterno in condizioni climatiche fredde.

    Rischi specifici:1) Freddo;

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  • RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREACIRCOSTANTE

    Strade interne al villaggioL'intervento sarà diviso in due fasi:Nella prima fase presumibilmente dal 1/09/2019 fino a giugno 2020, saranno eseguiti gli interventi di demolizione erimozione di tutti i fabbricati e containers fatiscenti e saranno realizzati tutti i nuovi alloggi delle zone dalla 1 alla 5 e lariparazione dei danni da nneggiati dal maltempo. Al termine sarà riaperto il centro permettendo la fruibilità estiva. Nelcontempo verrà smobilizzato il cantiere a valle e spostato a monte per svolgere i lavori nella parte comprendente larealizzazione di nuovi alloggi dalla zona 6 alla 8, terminare i lavori degli edifici lesionati e le sistemazioni esterne.Lungo la viabilità attuale, che rimarrà in esercizio per tutta la durata dei lavori, si potrebbero avere fenomeni di disturbodovuti al transito dei mezzi presenti in cantiere causanti la formazione di polvere e fango che, trasportata dal vento,potrebbe arrivare fino alle sedi stradali esistenti. Per questo si dovrà provvedere o ad una recinzione che possa bloccareper la maggior parte la polvere, alla bagnatura delle piste di cantiere o alla pulizia delle ruote e copertura dei mezziprima dell'uscita dall'area di lavorazione.

    Misure Preventive e Protettive generali:

    1) Rumore e polveri: misure organizzative;Prescrizioni Organizzative:

    In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare oridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri.Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impiantipiù rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorositàdevono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottatisistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire ilmateriale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, peril caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.

    2) Cantieri stradali: segnaletica;Prescrizioni Organizzative:

    Cantieri stradali: segnale LAVORI. In prossimità di cantieri fissi o mobili, anche se di manutenzione, deve essere installato ilsegnale LAVORI corredato da pannello integrativo indicante l'estesa del cantiere quando il tratto di strada interessato sia piùlungo di 100 m. Il solo segnale LAVORI non può sostituire gli altri mezzi segnaletici previsti nel Regolamento di esecuzioneed attuazione del nuovo codice della strada.Cantieri stradali: segnali appropriati. I segnali devono essere scelti ed installati in maniera appropriata alle situazioni di fattoed alle circostanze specifiche, secondo quanto rappresentato negli schemi segnaletici differenziati per categoria di strada. Glischemi segnaletici sono fissati con disciplinare tecnico approvato con decreto del Ministro dei lavori pubblici, da pubblicarenella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Nei sistemi di segnalamento temporaneo ogni segnale deve essere coerente con lasituazione in cui viene posto e, ad uguale situazione, devono corrispondere stessi segnali e stessi criteri di posa. Non devonoessere posti in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto tra loro. A tal fine i segnali permanenti devono essererimossi o oscurati se in contrasto con quelli temporanei. Ultimati i lavori i segnali temporanei, sia verticali che orizzontali,devono essere immediatamente rimossi e, se del caso, vanno ripristinati i segnali permanenti.Cantieri stradali: segnali temporanei. I segnali di pericolo o di indicazione da utilizzare per il segnalamento temporaneodevono avere colore di fondo giallo. Per i segnali temporanei possono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipotrasportabile e ripiegabile che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Pergli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l'uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per lacircolazione.Cantieri stradali: visibilità notturna. La visibilità notturna del cantiere stradale deve essere assicurata secondo quantoprevisto dal regolamento di esecuzione ed attuazione del nuovo codice della strada. In particolare, ad integrazione dellavisibilità dei mezzi segnaletici rifrangenti o in loro sostituzione, possono essere impiegati dispositivi luminosi a luce gialla.Durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite diidonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale LAVORI deve essere munito di analogo apparato luminoso dicolore rosso a luce fissa. Lo sbarramento obliquo che precede eventualmente la zona di lavoro deve essere integrato dadispositivi a luce gialla lampeggiante, in sincrono o in progressione (luci scorrevoli). I margini longitudinali della zona dilavoro possono essere integrati con analoghi dispositivi a luce gialla fissa. Sono vietate le lanterne, od altre sorgenti luminose,a fiamma libera.

    Riferimenti Normativi:

    D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.36.

    3) Cantieri stradali: regolamentazione del traffico;Prescrizioni Organizzative:

    Le limitazioni di velocità temporanee in prossimità di lavori o di cantieri stradali, sono subordinate, salvo casi di urgenza, alconsenso ed alle direttive dell'ente proprietario della strada. Il LIMITE DI VELOCITA' deve essere posto in opera di seguito alsegnale LAVORI, ovvero abbinato con esso sullo stesso supporto. Il valore della limitazione, salvo casi eccezionali, non deveessere inferiore a 30 km/h. Quando sia opportuno limitare la velocità su strade di rapido scorrimento occorre apporre limiti ascalare. La regolamentazione del traffico veicolare nel caso che il cantiere determini un restringimento della carreggiata(strettoie e sensi unici alternati) o costringa ad una deviazione (deviazioni di itinerario) è indicata nel regolamento di

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  • esecuzione ed attuazione del nuovo codice della strada.Riferimenti Normativi:

    D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.41; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.42; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.43.

    Rischi specifici:1) Polveri;

    Centro sportivo-ricreativo-alloggi vacanzeIl ripristino degli edifici e la fruibilita dei villeggianti comporta un' adequata delimitazione delle aree dilavoro,bisognerà predisporre in modo da limitare l'emissione di rumore e polveri dirette.

    Misure Preventive e Protettive generali:

    1) Fonti inquinanti: misure organizzative;Prescrizioni Organizzative:

    Provvedimenti per la riduzione del rumore. In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottatitutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumori, polveri, ecc. Al fine di limitarel'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi siainstallare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essereautorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi diabbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materialepolverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per ilcaricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.

    Rischi specifici:1) Rumore;2) Polveri;

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  • DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHEEstratto dalla relazione geologica_Studio GEATECL'area di progetto si collooca lungo un pendio caratterizzato dalla presenza della "Formazione di Marina di Campo e di quella delporfido di San Martino. La coltre d'alterazione possiede uno spessore di circa 3.6 m. come rilevato nel'indagine geognostica egeofisica.

    Idrografia. Date le peculiarità morfologiche descritte in precedenza, tale porzione di territorio, come la quasi totalità dell'ELba,presenta un reticolo idrografico assai sviluppato. Sono presenti infatti numerosi numerosi dreni ma di mdesta entità, caratterizzati daun regime stagionale, egato esclusivamente alle precipitazioni atmosferiche. Sono presenti numerosi corsi d'acqua come il Fossodella Madonnina e di Val Carene, suo tributario di destra. QUest'ultimo scorre poco a valle dell'area di progetto.

    Idrogeologia. In relazione alle caratteristiche di permeabilità della roccia ed alla presenza di una copertura di modesto spessore,possiamo rilevare l'assenza di una vera e propria falda. Non escludiamo altresì la presenza di una circolazione ipodemica che siesplica nella copertura, la dove presenta spessori consistenti e comunque sempre legata all'andamento delle pioggie, o in frattureparticolarmente persistenti all'interno dell'ammasso roccioso sub-affiorante

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  • ORGANIZZAZIONE DEL CANTIEREDurante le demolizioni sarà necessaria la presenza di un autocarro con braccio per il sollevamento dei materiali incopertura.Durante la fase di scavo per la realizzazione della conduttura interrata bisognera opportunamente segnalare lo scavoaperto anche con l'utilizzo di paletti e nastro bianco e rosso.Lo scavo avrà una sezione con inclinazione variabile in base alla coerenza del terreno.Tali lavorazioni non possono essere contemporanee in quanto l'area di scavo interessa l'area di posizionamento delponteggio.

    Per gli interventi dei danni da maltempoIl solaio del sottotetto risulta privo si soletta armata per cui durante le fasi di rifacimento della copertura deve essereprevisto il posizionamento e il fissaggio di tavolato in legno sui travetti in c.a. prefabbricato in modo da renderlopraticabile dagli addetti ai lavori. Per le lavorazioni interne di intervento antisfondalamento del solaio si prevedel'utilizzo di un trabattello.

    Organizzazione generalePREMESSEL'attività di cantiere, per essere svolta in condizioni di sicurezza, necessita principalmente di:• Organizzazione d'impresa;• Preparazione professionale degli addetti (formazione ed informazione);• Rispetto delle procedure esecutive;• Rispetto delle modalità esecutive;• Sensibilità nel tema della sicurezza;• Auto controlli ed ispezioni sistematiche e programmate;• Sanzioni per inadempienze.Con l'analisi delle fasi lavorative, effettuata per la redazione del piano, si possono programmare una serie di controllioperativi sull'intera fase realizzativa, su guida del piano di sicurezza e che coinvolgano le figure interessate in materia edinfluenti nel cantiere:• Il direttore tecnico di cantiere;• I preposti;• Il responsabile della sicurezza in cantiere.Dalle risultanti di questi controlli ed ispezioni, potranno essere evidenziate, quindi segnalate, tutte quelle voci o fasi noninterpretate positivamente e quindi non rispondenti al piano di sicurezza o alle norme in materia o alla norma di buonatecnica esecutiva (in tema di sicurezza).Tutte le eventuali inadempienze riscontrate, potranno essere contestate e dibattute in apposite riunioni dicoordinamento, che permettono uno scambio completo di informazioni ed il conseguente tracciamento delle linee guidain materia.Sarà poi competenza del datore di lavoro e dei responsabili all'uopo delegati in cantiere, studiare ed adottare soluzioniper l'adeguamento in materia, nel rispetto di quanto previsto dal piano di sicurezza stesso.Per raggiungere un sufficiente livello antinfortunistico, si dovranno concentrare tutti gli sforzi su:• Una migliore organizzazione di cantiere;• Un'applicazione totale dei concetti espressi nel piano di sicurezza;• Una costante attenzione operativa.Inoltre, questo livello di sicurezza, dovrà essere mantenuto nel tempo, mediante azioni programmate e con lacollaborazione di tutte le funzioni aziendali oltre che di tutte le figure interessate e responsabili, nel rispetto dei limiti edei poteri attribuiti dalla norma ai singoli soggetti, quali:• I datori di lavoro;• I dirigenti;• I preposti;• I lavoratori.Tutti questi soggetti, al mantenimento programmato della sicurezza dovranno affiancare un comportamento vigile ecostruttivo per tutta la durata del cantiere, finalizzato a:• Segnalazione delle deficienze dei dispositivi, dei mezzi di sicurezza e protezione;• Eliminazione immediata di qualsiasi condizione di pericolo di cui venissero a conoscenza.Ogni azione sopra descritta, dovrà essere attivata e/o rispettata anche dai lavoratori autonomi che, con la loro attivitànon devono, in alcun modo, alterare o manomettere i presidi antinfortunistici in opera.

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  • Ai fini della sicurezza l’aspetto piu’ delicato è rappresentato dal fatto che i lavori svolti nella seconda fase a monte dell'area, saranno eseguiti con la rimessa in esercizio della parte dell'area a valle; sarà cura dell'impresa ridurre al minimo la produzione di polveri ed immissioni acustiche nell’ambiente garantendo un adeguato confinamento al fine di impedire ogni forma di interferenza con l'ambiente circostante.

    Art. 97. D. lgs. 81/2008 e s.m.i Obblighi del datore di lavoro dell'impresa affidataria

    1. Il datore di lavoro dell'impresa affidataria verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l'applicazione delledisposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento.(comma così modificato dall'art. 65 del d.lgs. n. 106 del 2009)

    2. Gli obblighi derivanti dall'articolo 26, fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 96, comma 2, sono riferiti ancheal datore di lavoro dell'impresa affidataria. Per la verifica dell'idoneità tecnico professionale si fa riferimento allemodalità di cui all'allegato XVII.

    3. Il datore di lavoro dell'impresa affidataria deve, inoltre:

    a) coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96;b) verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, primadella trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l'esecuzione.

    3-bis. In relazione ai lavori affidati in subappalto, ove gli apprestamenti, gli impianti e le altre attività di cui al punto 4dell’allegato XV siano effettuati dalle imprese esecutrici, l’impresa affidataria corrisponde ad esse senza alcun ribassoi relativi oneri della sicurezza.(comma aggiunto dall'art. 65 del d.lgs. n. 106 del 2009)

    3-ter. Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, il datore di lavoro dell’impresa affidataria, i dirigentie i preposti devono essere in possesso di adeguata formazione.(comma aggiunto dall'art. 65 del d.lgs. n. 106 del 2009)

    PROCEDURE PRELIMINARIIl Coordinatore per l'esecuzione:Convoca una riunione preliminare dei Responsabili, immediatamente dopo l'aggiudicazione dei lavori, per illustrare icontenuti del piano di sicurezza e coordinamento, con riferimento a:- procedure informative da adottare nei confronti dei lavoratori;piano di sicurezza e coordinamento e disposizioni in esso contenute;- messa in evidenza dei rischi con più elevato indice di attenzione ed i provvedimenti relativi;- piano di emergenza.Nella circostanza si andranno ad individuare le figure di:- Responsabili di ogni impresa partecipante all'esecuzione (Legale Rappresentante, Direttore Tecnico, Direttore diCantiere, Responsabile della Sicurezza in cantiere, Coordinatore dell'emergenza in cantiere);- Lavoratori autonomi;- Subappaltatori;- Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.Dall'elenco scaturente, si potranno attingere le informazioni necessarie alla redazione della Notifica Preliminare, dainviare agli organismi preposti e competenti, prima dell'inizio dei lavori.L'Appaltatore:Entro trenta giorni dall'aggiudicazione, e prima dell'inizio dei lavori, consegna al Coordinatore per l'esecuzione, il PianoOperativo di Sicurezza.Nel rispetto ed in concerto con il Piano di Sicurezza, il POS deve idicare:- le diverse figure responsabili;- l'organizzazione del cantiere e le scelte autonome relative all'esecuzioni dei lavori;- eventuali proposte integrative del Piano di Sicurezza.Con la firma del contratto di appalto, adotta il piano di sicurezza e di coordinamento ed i suoi eventuali aggiornamentied integrazioni, in quanto tutti insieme formano parte integrante e sostanziale del contratto.3. Il Direttore Tecnico del cantiere o (se disgiunto)Il Responsabile della sicurezza in cantiere:Incaricati formalmente dall'Appaltatore, convoca una o più riunioni collettive con tutti i lavoratori dell'impresaappaltatrice, per illustrare i principi generali di sicurezza e prevenzione degli infortuni, con preciso riferimento agliobblighi, alle responsabilità in merito, al rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza.

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  • L'informazione ai lavoratori, avrà uno specifico riguardo su:- obblighi dei lavoratori nell'adozione e conservazione dei DPI;- messa in evidenza dei rischi di maggior livello di attenzione;- organizzazione del cantiere, viabilità, aree di lavoro e stoccaggio, aree ad accesso limitato ad alcune categorie dilavoratori, strutture di servizio;- piano di emergenza;- procedure informative in corso d'opera.Alla riunione, ha facoltà di assistere il Coordinatore per l'esecuzione, per verificare l'avvenuta informazione indirizzataalle maestranze.In alternativa, lo stesso Coordinatore per l'esecuzione, può richiedere al Direttore Tecnico del cantiere o al Responsabiledella Sicurezza in cantiere, adeguata documentazione comprovante quanto sopra avvenuto.PROCEDURE IN CORSO D'OPERAIl Coordinatore per l'Esecuzione dei lavori, ha funzione di controllo e di informazione dell'Appaltatore e dei suoilavoratori, nel loro adempimento procedurale in fase operativa.Il coordinamento finalizza l'illustrazione, sul posto di lavoro, degli elementi contenuti nelle schede di valutazione delrischio, relative alla fase di lavoro specifica di ogni addetto.Questa pratica di informazione a caldo, attivata e gestita anche dal Responsabile della sicurezza in cantiere(formalmente incaricato dall'Appaltatore), all'avvio di ogni fasi di lavoro prevista dal programma, è necessaria per:- Individuare i settori lavorativi che sono interessati dalla fase in esame;- Prelevare, dal piano di sicurezza e coordinamento, le "schede rischi" che riguardano i settori lavorativi e imacchinari interessati;- Convocare i lavoratori designati all'esecuzione della fase;- Individuare l'inserimento di eventuali nuovi addetti (caposquadra, operatori alle macchine, operai specializzatie generici);- Leggere le “schede rischi”, in ogni loro parte, ai lavoratori addetti e controllare che, gli stessi, adottino leprotezioni personali e le cautele previste ed indicate nella scheda;- Interrogare gli operatori delle macchine sullo stato e l'assetto dei mezzi di loro competenza.Se il Coordinatore, in questa fase ravvisa carenze, rispetto alle prescrizioni contenute nella scheda, tramite ilResponsabile della sicurezza in cantiere, deve ordinare alla squadra di lavoro, l'adeguamento alle prescrizioni stesseprima che inizi qualsiasi operazione.Il Caposquadra individuato, dovrà essere responsabilizzato, dal Responsabile della sicurezza in cantiere, sul rispettodelle disposizioni impartite ai lavoratori.La persona incaricata dell'illustrazione del piano è tenuta infine ad accertarsi che tutto il personale abbia ben compresola natura dei rischi presenti nella lavorazione ed il comportamento corretto da tenere nello svolgimento delle mansioniaffidate.AGGIORNAMENTO DELL'ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL CANTIEREIl Coordinatore dovrà registrare ogni eventuale modifica nell'assetto organizzativo del cantiere che gli verrà comunicatadall'Appaltatore e precisamente:- Sostituzione o nomina in corso d'opera del Direttore di Cantiere (con atto formale dell'Appaltatore);- Sostituzione o nomina in corso d'opera del Responsabile della Sicurezza in Cantiere (con atto formaledell'Appaltatore);- Contratti di subappalto identificati successivamente alla riunione preliminare e consegna di lavori a nuoveImprese subappaltatrici, non presenti nella riunione preliminare;- Cambio dei responsabili nelle imprese subappaltatrici;- Sopraggiungere di nuovi Lavoratori autonomi nel cantiere;Ad ogni cambiamento d'assetto, il Coordinatore per l'esecuzione organizza una riunione di coordinamento, checoinvolge anche le nuove figure subentranti, gestita con gli stessi criteri della riunione preliminare, e con gli stessicontenuti.PROCEDURA DI INFORMAZIONE DEGLI AGGIORNAMENTI APPORTATI AL PIANO DI SICUREZZAE COORDINAMENTO1. Subappalti: Nel caso di subentro di nuove imprese subappaltatrici si attua quanto previsto nel capitolo inerente leprocedure informative.La presenza di più imprese, nell'ambito di settori lavorativi ove, all'atto della riunione preliminare era previstol'intervento della sola impresa appaltatrice, introduce nuove criticità nel piano di coordinamento, delle quali si dovràdare completa informazione nel corso delle previste riunioni di aggiornamento.2. Varianti in corso d'opera: Nel caso si rendano necessarie delle varianti in corso d'opera da apportare al progettooriginale, l'esecuzione dei lavori di variante non potrà avere inizio senza che prima il Coordinatore per l'esecuzioneverifichi l'effetto della variante sul Piano di sicurezza e coordinamento, accertando in particolare l'eventualeintroduzione di settori lavorativi, operazioni, lavorazioni, macchinari e quindi rischi non previsti nel Piano e l'eventualeverificarsi di nuove criticità.Qualora comporti la necessità di aggiornamenti al Piano, il Coordinatore provvederà ad apportare le modifiche e adattivare le procedure informative previste nel capitolo specifico, convocando i soggetti che questi ritiene interessati,

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  • direttamente o indirettamente, dalle modifiche apportate.PROCEDURE ORDINARIE DI CONTROLLOIl Coordinatore per l'esecuzione effettua ispezioni in cantiere con la frequenza che ritiene utile al controllo del rispettodelle misure di sicurezza.Le procedure di controllo da adottare sono a discrezione dei Coordinatore, fermo restando che questi adotterà in linea diprincipio generale le seguenti misure:• le ispezioni devono essere effettuate senza preavviso nei confronti delle Imprese;il Coordinatore può visitare le aree di lavoro anche senza la presenza dei responsabili delle imprese ed ha facoltà, oltreche di verificare la corrispondenza delle misure di prevenzione con le indicazioni delle schede rischi, di• interrogare i capi squadra e/o i lavoratori per verificare il grado di informazione dei lavoratori in materia rischi.I controlli possono coinvolgere anche: le macchine; le attrezzature impiegate per l'esecuzione dei lavori; gliadempimenti burocratici e procedurali di norma legati alle installazioni, agli impianti e macchinari utilizzati; le strutturelogistiche di cantiere, allo scopo di assicurarsi della loro rispondenza alle disposizioni di legge vigenti;• dovrà essere effettuata una riunione periodica che comprenda, oltre al Coordinatore, la presenza dei Responsabili delleImprese, per la verifica ed eventuale discussione delle prescrizioni previste nel piano di coordinamento.PROCEDURE STRAORDINARIE DI CONTROLLOLa necessità di effettuare controlli di natura straordinaria è valutata dal Coordinatore per l'esecuzione.La natura delle procedure di controllo straordinarie è altresì definita dallo stesso Coordinatore.Le procedure straordinarie sono da adottarsi comunque nei seguenti casi:• nel caso ci siano riscontri insoddisfacenti dalle ispezioni ordinarie, (scarso grado di informazione, scarsa disciplinanella adozione delle misure di protezione individuale, ecc.);• nel caso si siano verificate infrazioni significative alle prescrizioni delle schede rischio;• nel caso in cui si siano verificati incidenti, anche lievi, all'interno dei cantiere.• In linea indicativa si possono esemplificare le seguenti procedure straordinarie di controllo:• la presenza continuativa, per un dato periodo, del coordinatore o di suoi assistenti delegati;• interventi di verifica diretta sulle macchine operatrici, da effettuarsi con gli stessi operatori o meccanici dell'impresatitolare dei mezzi.Per ogni ispezione effettuata, ordinaria o straordinaria, il Coordinatore predispone una dettagliata relazione da inviare alResponsabile dei lavori.MONITORAGGIO E MODIFICA DEL PROGRAMMA DEI LAVORIIl Coordinatore per l'esecuzione, in relazione al reale andamento temporale dei lavori, evidenzierà gli eventuali ritardie/o anticipazioni di inizio e fine o fasi lavorative, verificando che gli sfasamenti dell'effettivo andamento del cantiere,non implichino il verificarsi di criticità non previste dal piano di coordinamento e, in caso di riscontro di nuove criticità,disporrà quanto riterrà necessario per l'eliminazione di queste, operando modifiche sul programma dei lavori, o, nel casodi criticità tollerabili o ineliminabili, disponendo le misure specifiche per l'esecuzione dei lavori nelle nuove fasicritiche.REVISIONE DEL PIANO DI SICUREZZAIl piano di sicurezza non può prevedere e definire tutto prima dell'inizio dell'opera.Ogni variazione di fase lavorativa, necessaria all'opera o richiesta dall'impresa, dovrà essere valutata e dovrà aggiornareo modificare il piano di sicurezza secondo necessità.Le fasi di lavoro emergenti, produrranno la valutazione dei nuovi rischi non previsti precedentemente e pertantodovranno essere integrate, nel piano, quelle misure di sicurezza individuali e/o collettive da adottare.Allo scopo, si andranno a predisporre le nuove schede integrative che, allegate al piano originale, formerannol'aggiornamento dello stesso.La necessità di cantiere o dell'esecutore dell'opera, di modificare le fasi lavorative o le sequenze di posa, comportal'esigenza di una flessibilità e di un aggiornamento continuo del piano di sicurezza, che è fondamentale perl'armonizzazione, senza interferenze, dell'intera attività lavorativa.ACCORDO TRA I PIANIIn base a quanto le norme prevedono, le imprese partecipanti alla realizzazione dell'opera, forniscono proprio pianooperativo di sicurezza, con tutte le indicazioni sui sistemi di lavoro, rischi individuati, sistemi di sicurezza da adottare,tempi previsti per la realizzazione del lavoro affidato nonché il recepimento di quanto esposto nei documenti di legge daparte del committente.Dal canto suo il Committente, attraverso il Coordinatore per l'esecuzione, provvederà ad ogni nuova acquisizione dipiano operativo, a coordinare i Responsabili delle imprese presenti, curando le sovrapposizioni e le contemporaneità siadelle varie fasi lavorative sia dell'uso dei mezzi.In tale contesto e nel rispetto delle procedure di coordinamento, saranno definite le procedure operative nelle aree dipertinenza di ogni intervenuto, sotto il controllo esecutivo del Direttore di Cantiere e del Responsabile della Sicurezza econ l'assistenza del Coordinatore per l'esecuzione.Pertanto sarà' l'appaltatore principale a dover provvedere alla promozione ed al coordinamento degli interventi diprevenzione e protezione, informandosi reciprocamente con gli altri partecipanti al fine di ridurre i rischi dovutiall'interferenza tra i lavori delle diverse imprese coinvolte.FIGURE INTERESSATE

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  • - Committente- Responsabile dei lavori- Responsabile del Procedimento- Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione- Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione- Direzione dei Lavori- Ditta appaltatrice- Direttore Tecnico di Cantiere- Responsabile della sicurezza in cantiere- Medico competente (nei casi previsti)- Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (se eletto).- Lavoratori- Lavoratori autonomiFIGURE RESPONSABILI DEL CANTIERE- Committente- Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione- Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione- Direzione dei Lavori- Ditta appaltatrice- Direttore Tecnico di Cantiere- Responsabile della sicurezza in cantiere- Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori (se eletto)FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEGLI ADDETTIObblighi primari ed imprescindibili del datore di lavoro di ogni azienda che partecipa alla realizzazione dell'opera.Partendo dall'esposto che ogni singola azienda che andrà ad operare all'interno dell'area cantiere, ha già svoltoautonomamente la prevista attività di formazione delle maestranze in materia di sicurezza del lavoro, fornendo alCommittente, prima dell'inizio lavori, una comprovante dichiarazione scritta in merito, al datore di lavoro di ogni dittapartecipante alla realizzazione dell'opera (sia appaltatori di opere secondarie sia subappaltatori) resta l'obbligo diprocedere alla fase di informazione delle maestranze, sui rischi specifici del cantiere in oggetto e sulle modalitàoperative da rispettare in fase esecutiva.Questa seconda, ma non meno importante fase d'informazione, è frutto di una valutazione preliminare dei rischi insiti nelcantiere in oggetto, svolta nella riunione preliminare dei Responsabili convocata e gestita dal Coordinatore perl'esecuzione, da cui si deducono le informazioni conoscitive o di aggiornamento indirizzate a tutti gli addetti delcantiere.Da qui l'obbligo, prioritario, di favorire l'informazione in ogni luogo di lavoro.L'informazione, che deve essere rapportata al soggetto che n'è destinatario, consiste nel fornire notizie utili e ritenutefunzionali quali:• i rischi per la sicurezza e la salute connessi con l'attività dell'impresa in generale;• le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate;• i rischi specifici cui è esposto, in relazione all'attività svolta, alle normative di sicurezza e le disposizioni aziendali inmateria.L'informazione può essere attuata attraverso vari metodi come conferenze, supporti cartacei, video, cartellonistica.OBBLIGHI E DIVIETI DEI DATORI DI LAVOROI datori di lavoro, i dirigenti ed i preposti che esercitano, dirigono o sovrintendono alle attività, nell'ambito dellerispettive competenze ed attribuzioni, devono:attuare le misure di sicurezza e d'igiene previste dai presenti decreti;rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare loro conoscenza le norme essenziali diprevenzione mediante affissione negli ambienti di lavoro, di estratti delle presenti norme o nei casi in cui non siapossibile l'affissione con altri mezzi;disporre ed esigere che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza e di igiene ed utilizzino i mezzi di protezionemessi a loro disposizione.OBBLIGHI E DIVIETI DEI LAVORATORII lavoratori devono:1. osservare, oltre alle norme dei presenti decreti, le misure disposte dal datore di lavoro ai fini della sicurezza edell'igiene individuale e collettiva;2. usare con cura i dispositivi di sicurezza e di igiene e gli altri mezzi di protezione predisposti o forniti dal datore dilavoro;3. segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente od ai preposti le deficienze dei dispositivi ed eventualicondizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza o nell'ambito delleloro competenze o possibilità, per eliminare o ridurre dette deficienze o pericoli;4. non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di protezione senza averne ottenuta l'autorizzazione;5. non compiere, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non siano di loro competenza e che possano

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  • compromettere la sicurezza propria o di altre persone.CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA DEILAVORATORICiascun datore di lavoro ha l'obbligo di consultare prima dell'avvio dei lavori, e comunque non oltre 30 giorni dal loroinizio, i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori sui contenuti del piano di sicurezza e di coordinamento.I rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori hanno il diritto di ricevere, sul contenuto dei piani loro sottoposti, ognichiarimento ed hanno facoltà di formulare proposte di modifica sui contenuti dei piani stessi, proposte che, se avanzate,il datore di lavoro è libero di accogliere o meno.La loro consultazione dovrà, inoltre, avvenire tutte le volte che dovessero essere apportate modifiche significative aipiani.Sui cantieri, ove fossero presenti più imprese, la consultazione dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori, deveessere assicurata e coordinata preventivamente tra i diversi datori di lavoro delle imprese che operano su quel cantiere,riguardo ai temi oggetto della consultazione.Il compito di verificare che tale azione di coordinamento avvenga, spetta al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori.IL DIRETTORE DI CANTIERE / IL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA IN CANTIEREIl Direttore Tecnico di Cantiere o (se distinto), il Responsabile della Sicurezza in cantiere, ha il dovere di:1. curare l'attuazione delle misure di sicurezza previste dalle norme vigenti;2. responsabilizzare i collaboratori ed i preposti all'osservanza attenta e scrupolosa delle norme di prevenzione e degliordini impartiti in materia della Direzione di cantiere;3. disporre ed esigere che i dipendenti osservino le norme di sicurezza ed usino i mezzi di protezione messi a lorodisposizione;4. provvedere all'eliminazione delle eventuali deficienze riscontrate negli apprestamenti di sicurezza e di sospendere illavoro qualora a suo giudizio, in determinate condizioni, la prosecuzione dello stesso si rivelasse pericolosa perl'incolumità dei lavoratori addetti al cantiere o di terzi.IL CAPO CANTIEREIl capo cantiere ha il dovere di:1. Garantire l'approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature occorrenti per l'attuazione delle misure di sicurezzapreviste dalle normative in vigore;0. Assicurarsi, prima di dare avvio ad una fase di lavoro, che tutti gli addetti siano stati correttamente informati sullemodalità del lavoro e delle misure di sicurezza che dovranno essere obbligatoriamente utilizzate;1. Intervenire, unitamente al Direttore di cantiere, con potere discrezionale e decisionale, in tutte le fasi del lavoro chereputa rischiose;2. Adoperarsi a coordinare l'eventuale aggiornamento del piano di sicurezza alle mutate condizioni di lavoro;3. Verificare le infrastrutture di cantiere e disporre il controllo periodico delle macchine operatrici;4. Controllare le documentazioni di tutti gli apparecchi operanti in cantiere e accertarne la validità;5. Verificare che tutti i lavoratori, che per mansione specifica sono soggetti a visita medica obbligatoria, siano provvistidi regolare certificato attitudinale;6. Consegnare al nuovo assunto, prima dell'effettivo inserimento in un'attività produttiva, le attrezzature necessarie peruna corretta protezione contro i rischi d'infortunio; se necessario consegnare inoltre gli strumenti di lavoro specifici perla mansione che dovrà essere svolta. Il lavoratore firmerà sull'apposita scheda l'avvenuta ricezione del materiale dellacui cura sarà responsabile. La scheda controfirmata sarà tenuta in apposito schedario presso gli uffici del cantiere ed unacopia, all'ultimazione cantiere o trasferimento, sarà alla Direzione del Personale che provvederà ad archiviare nellacartella personale del dipendente.L'ASSISTENTE DI CANTIEREL'assistente di cantiere ha il dovere di:1. Curare che i lavoratori non rimuovano i dispositivi o altri mezzi di sicurezza utilizzati nelle opere provvisionali;2. Far applicare elementi di parapetti, sbarramenti o tavolati di protezione ove risultino mancanti o manomessi;3. Controllare la buona esecuzione delle opere provvisionali;4. Chiedere al capo cantiere i mezzi personali di protezione necessari ai lavoratori;5. Far usare gli elmetti di protezione agli addetti:• negli scavi di trincee, cunicoli, pozzi e simili;• nel carico/scarico di materiali in posti sottostanti l'opera in costruzione;• nelle lavorazioni in genere, eseguite in posti sottostanti ad altri piani di lavoro o a rischio di urto del capo;6. Prima di dare avvio ad una fase di lavoro, assicurarsi che tutti gli addetti siano stati correttamente informati sullemodalità del lavoro e delle misure di sicurezza che dovranno essere obbligatoriamente utilizzate;7. Intervenire, unitamente al Direttore di cantiere, con potere discrezionale e decisionale, in tutte le fasi del lavoro chereputa rischiose;8. Adoperarsi a coordinare l'eventuale aggiornamento del piano di sicurezza alle mutate condizioni di lavoro;9. Verificare le infrastrutture di cantiere e disporre il controllo periodico delle macchine operatrici;10. Controllare le documentazioni di tutti gli apparecchi operanti in cantiere e accertarne la validità;11. Verificare che tutti i lavoratori, che per mansione specifica sono soggetti a visita medica obbligatoria, sianoprovvisti di regolare certificato attitudinale;

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  • 12. Consegnare al nuovo assunto, prima dell'effettivo inserimento in un'attività produttiva, le attrezzature necessarie peruna corretta protezione contro i rischi d'infortunio; se necessario consegnare inoltre gli strumenti di lavoro specifici perla mansione che dovrà essere svolta. Il lavoratore firmerà sull'apposita scheda l'avvenuta ricezione del materiale dellacui cura sarà responsabile. La scheda controfirmata sarà tenuta in apposito schedario presso gli uffici del cantiere ed unacopia, all'ultimazione cantiere o trasferimento, sarà alla Direzione del Personale che provvederà ad archiviare nellacartella personale del dipendente.IGIENE SUL LUOGO DI LAVOROVisite medichePer tutti i lavoratori occupati in cantiere dovranno essere effettuate le visite mediche preventive e periodiche in relazionealla natura dei lavori eseguiti e quindi alle specifiche previste in funzione della natura del rischio e di quanto previstodalle norme esistenti.Dette visite mediche dovranno essere ripetute ad intervalli di tempo non superiori a quelli stabiliti dai termini di legge ecomunque sempre secondo quanto stabilito dal medico competente, che dovrà sempre collaborare alla redazione delpiano.In caso di richiesta del lavoratore o di dubbi sul permanere della idoneità al lavoro, la visita medica deve essereeffettuata nel più breve tempo possibile.In edilizia le lavorazioni per le quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche sono normalmentequelle riportate nell'allegata tabella.Per coloro che effettuano lavori nelle fogne, nei canali, in terreni paludosi da bonificare è prevista una visita immediataquando l'operaio denunci o presenti sintomi sospetti di infezione (leptospirosi).Oltre a quanto già indicato per coloro che sono esposti alle alte rumorosità, è prevista specifica sorveglianza sanitariaper i lavoratori esposti a rischi dovuti ad agenti biologici, cancerogeni, all'uso di videoterminali ed alla movirnentazionemanuale dei carichi.I controlli prevedono:- visite preventive volte ad accertare l'idoneità del lavoratore a svolgere le proprie specifiche mansioni;- visite periodiche per controllare lo stato di salute dei lavoratori.Il medico competente deve compilare una cartella sanitaria per ogni lavoratore; essa viene custodita presso il datore dilavoro con la garanzia del rispetto del segreto professionale.Il medico competente fornisce ai lavoratori ogni informazione circa gli accertamenti sanitari a cui deve sottoporsi, liinforma dei risultati e rilascia loro, a richiesta, copia della documentazione sanitaria.Effettua inoltre visite mediche, a richiesta dei lavoratori, quando queste siano giustificate da rischi professionali.Vaccinazione antitetanica obbligatoriaLe norme hanno reso obbligatoria la vaccinazione antitetanica e le vaccinazioni periodiche anche per gli operai addettiall'edilizia, secondo le modalità descritte dalle leggi stesse.Dal quadro normativo sopra detto, il legislatore ha voluto chiamare in causa direttamente il lavoratore comunqueesposto ai rischi dell'infezione tetanica, potendosi configurare esso come dipendente, associato e autonomo.MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHILa movimentazione manuale dei carichi, può costituire un rischio quando il peso del carico supera Kg. 30 o inferiore, infunzione dei fattori correttivi previsti dalla norma. Il datore di lavoro deve:- adottare le misure necessarie a ridurre il rischio,- adottare mezzi ed attrezzature adeguati, fornire ai lavoratori informazioni a riguardo, nel rispetto ed applicazione dellenormative vigentiCRITERI ORGANIZZATIVI E DI COORDINAMENTOPer la conduzione tecnica e della sicurezza del cantiere, l’Appaltatore nomina ed incarica formalmente un DirettoreTecnico di cantiere, di provata esperienza e capacità professionale, al quale spetta il compito di far applicare lenormative specifiche (tecniche e della sicurezza).La conduzione della sicurezza può essere separata dalla conduzione tecnica, e così l’Appaltatore nomina ed incaricaformalmente anche un Responsabile della Sicurezza in cantiere, di provata esperienza e capacità professionale, al qualespetta il compito di far applicare le normative specifiche della sicurezza e le direttive dei coordinatori alla sicurezza.Le ditte che partecipano alla realizzazione dell’opera, saranno presenti con propri rappresentanti alle riunionipreliminari dei Responsabili oltre che a quelle in corso d’opera, per poi procedere all’informazione di tutti i sottopostiincaricati ed al coordinamento operativo con le altre aziende interessate alle fasi di lavoro.Il Direttore Tecnico del cantiere (o il Responsabile della Sicurezza in cantiere, se disgiunto), prima dell’inizio di ognisingola lavorazione, dovrà accertarsi che siano state adottate tutte le misure di sicurezza previste e che siano statiinformati tutti gli operatori interessati, disponendo in caso contrario, la sospensione temporanea delle lavorazioni.Le Ditte partecipanti all’esecuzione (nessuna esclusa) hanno l’obbligo della reciproca informazione riguardo allasicurezza.RAPPRESENTANZA E COORDINAMENTO CON ALTRI ENTIIl Coordinatore svolgerà compiti di rappresentanza, in materia di sicurezza sul lavoro, anche nei confronti di Enticomunque interessati allo svolgimento esecutivo dei lavori stessi, curando il coordinamento tra le eventuali prescrizionitecniche dettate dai suddetti Enti, nei riguardi di eventuali interferenze con loro opere e/o servizi, e le modalità attuativedelle lavorazioni svolte dall'impresa Appaltatrice.

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  • Il Coordinatore chiederà all'impresa o alle imprese costruttrici, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratoridipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previste dalle leggi e daicontratti, dandone comunicazione al Responsabile dei lavori.DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALETutto il personale del cantiere, sarà tenuto a seguire le indicazioni inerenti la sicurezza fornite dal Direttore Tecnico delCantiere (o dal Responsabile della Sicurezza in cantiere, se disgiunto), e sarà informato dei rischi cui sarà espostomediante l'affissione di cartelli specifici posti nelle immediate vicinanze del luogo di lavorazione a cui fannoriferimento.Nell’area di cantiere dovrà essere vietata la presenza di personale non addetto ai lavori.Qualora siano presenti estranei all’interno dell’area di cantiere, questi dovranno essere prontamente allontanati daipreposti o dalle maestranze presenti e l’eventuale visita, di persone non addette ai lavori nelle aree operative, potràavvenire solo se questi visitatori saranno accompagnati da persona autorizzata, uniformandosi ai criteri di sicurezzavigenti nel cantiere ed indossando i DPI richiesti.ADEMPIMENTI PRECEDENTI L’INIZIO DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVADenuncia di nuovo cantiere a INAIL, INPS e CASSA EDILE (se prevista) competenti;Installazione del cartello di cantiere;Installazione e collaudo dell’impianto elettrico di cantiere, con acquisizione della Dichiarazione di conformità specifica,redatta dall’installatore abilitato;Installazione e verifica dell’impianto di messa a terra del cantiere, con acquisizione della Dichiarazione di conformitàspecifica, redatta dall’installatore abilitato;Denuncia di installazione e richiesta di omologazione ad ISPESL dell’impianto di messa a terra; e/o in corsod’emanazione per la durata del cantiere, richiesta dalle autorità centrali e locali o da enti preposti e/o competenti.Denuncia ad ISPESL di tutte le apparecchiature di sollevamento (gru, argano, autogrù ecc.)Controllo preliminare degli impianti ed attrezzature da utilizzare in cantiere;Istituzione del “registro infortuni” del cantiere, vidimato da ASL competente;Copia dell’autorizzazione ministeriale all’uso del ponteggio con copia del disegno del tipo da installare e del progettodel ponteggio (calcoli e disegni) nei casi previsti dalla legge;Schede di sicurezza dei prodotti chimici da impiegare;Certificati degli estintori;Ogni altra procedura o tenuta registri, anche se qui non menzionata, nel rispetto delle norme vigentiSEGNALETICA DI SICUREZZA NEL CANTIERE La segnaletica di sicurezza sarà conforme a quanto disposto dalD.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Si riporta di seguito un elenco, non esaustivo, dei cartelli utilizzati nel cantiere.SEGNALI DI DIVIETODivieto di accesso alle persone non autorizzateAll'ingresso del cantiere e di ogni area d’intervento ristretta.Vietato spegnere l’incendio con acquaIn prossimità del punto di fornitura e dei quadri elettrici principali.Vietato operare con organi in movimentoIn prossimità di ogni punto di intervento sulle parti in movimento delle macchine operatricivietato rimuovere protezioni e dispositivi di sicurezzaIn prossimità di ogni punto di intervento sulle parti in movimento delle macchine operatriciVietato eseguire lavori su apparecchiature elettriche sotto tensioneIn prossimità del punto di fornitura e dei quadri elettrici principali o dei macchinariSEGNALI DI AVVERTIMENTOPericolo genericoE pannello aggiuntivo all'ingresso dell’area operativa: "Attenzione ai mezzi di lavoro in movimento" o "Pericolo:mantieni le distanze di sicurezza"Tensione elettrica pericolosaIn prossimità del punto di fornitura e dei quadri elettrici principali o dei macchinariCarichi sospesiIn prossimità delle aree di scarico dei materiali (se effettuati con mezzi di sollevamento).SEGNALI DI SALVATAGGIOPronto SoccorsoIn prossimità di dove è ubicata la cassetta di medicazioneTelefono per salvataggio o pronto soccorso- In prossimità del box uffici; - Qualora il cantiere non fosse dotato di impianto telefonico fisso, ma provvisto ditelefono cellulare, indicare sotto il cartello il nome della persona in possesso del telefono cellulare.SEGNALI ANTINCENDIOEstintoreNei luoghi in cui sono collocati gli estintori.SEGNALI DI DIVIETOLimite massimo di velocità

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  • Imposto all’ingresso del cantiere e ribadito lungo la viabilità interna.SEGNALI DI PRESCRIZIONECasco di protezione obbligatoriaIn tutti i luoghi dove è presente il rischio di caduta materiali dall'alto.Protezione obbligatoria dell’uditoNei pressi delle macchine generatrici di rumore ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.Protezione obbligatoria del visoNei pressi della saldatrice elettricaProtezione degli occhi obbligatoriaNei pressi delle attrezzature generatrici di scintillio e scheggeCalzature di sicurezza obbligatorieAll'ingresso del cantiereGuanti di protezione obbligatoriaAll'ingresso del cantiereIndumenti di protezione obbligatoriAll'ingresso del cantiereInoltre, il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. contengono le prescrizioni per la comunicazione verbale e per i segnali gestuali acui bisognerà fare riferimento per le specifiche attività di cantiere.DELIMITAZIONE DELLE AREE PERICOLOSE Ogni area pericolosa, quale: - i luoghi sottostanti all’apparecchiodi sollevamento, - le aree di stoccaggio e di deposito dei materiali, - le aree di lavorazioni specifiche (anchesopraelevate), dovrà essere opportunamente delimitata a terra ed interdetta ai non addetti ai lavori.SEGNALETICA STRADALE (disposta sulla carreggiata esterna al cantiere, in corrispondenza dell’incrocio con lastrada d’accesso al cantiere stesso) La segnaletica sarà conforme a quanto disposto dal Codice della Strada eRegolamento. Si riporta di seguito un elenco, non esaustivo, dei cartelli utilizzati nel tratto di carreggiata interessatadall’incrocio.SEGNALI TEMPORANEIRallentare: Uscita autocarriSulla carreggiata stradale da cui si accede al cantiere (Ribadito nei due sensi di marcia)Posto alla distanza minima di m. 120 dall’incrocio con accesso cantiereSEGNALI DI DIVIETO (Ribaditi nei due sensi di marcia)Divieto di sorpassoPosto alla distanza minima di m. 60 dall’incrocio con accesso al cantiereLimite massimo di velocitàPosto alla distanza minima di m. 40 dall’incrocio con accesso al cantiereLimite massimo di velocitàPosto alla distanza minima di m. 20 dall’incrocio con accesso al cantiereTABELLA DELLE VISITE MEDICHE PREVENTIVE E PERIODICHE (D. Lgs 81/2008 e s.m.i)Cause del rischio Lavorazioni e Categorie di lavoratori Visita2) Arsenico, leghe e composti Addetti ai lavori di pittura, verniciatura e smaltatura - Trimestrale8) Manganese, leghe e composti Addetti alla saldatura con elettrodi al manganese - Semestrale9) Mercurio, leghe e composti Addetti alla preparazione ed all’impiego di vernici contenenti mercurio o composti-Trimestrale11) Piombo, leghe e composti Addetti alla: - pittura ed intonaco con mastici e/o colori a base di piombo; - asportazionedi pitture o verniciature piombifere; - saldatura autogena e/o taglio con processo termico del piombo o con rivestimentodi piombo; - saldatura con leghe piombifere e dissaldatura; - messa in opera e manutenzione di tubazioni, condutture,impianti in genere, costituiti da materiale piombifero; - opere di pulizia con o su materiale piombifero. - Trimestrale18) Acido cianidrico e composti Addetti alla: - derattizzazione e disinfestazione; - operazione di tempera ecementazione. - Trimestrale19) Acido nitrico e gas nitrosi Addetti alle saldature ossiacetileniche e ad arco - Trimestrale23) Idrogeno solforato Addetti allo svuotamento dei pozzi neri - Semestrale25) Ossido di carbonio Addetti alla: - condotta termica dei forni, delle fornaci, delle fucine; - saldatura autogena e tagliodei metalli con arco elettrico o con fiamma ossiacetilenica. - Semestrale33) Idrocarburi, benzenici (benzolo, toluolo, xilolo ed omologhi) Addetti alla preparazione ed impiego di solventicontenenti benzolo ed omologhi. - Trimestrale40) Alcool amilico butilico, alcool propilico, alcool isopropilico, alcool metilico Addetti all’impiego di solventicontenenti le sostanze predette - Semestrale41) Esteri (aceto di amile, aceto di butile, acetato di propile, acetato di metile) Addetti all’impiego di solventi contenentile sostanze predette - Semestrale42) Esteri (ossido di etilene, diossano ed etere etilico) Addetti all’impiego di solventi contenenti le sostanze predette -SemestraleCause del rischio Lavorazioni e Categorie di lavoratori Visita46) Radiazioni ultraviolette ed infrarosse Addetti alla saldatura ad arco - Semestrale ed immediata se l’addetto presenta

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  • o denuncia segni patologici sospetti47) Sostanze cancerogene non comprese in altre voci (catrame, bitume, fuliggine, pece, paraffina, oli minerali, lorocomposti o derivati e residui) Addetti alle operazioni, esposti al contatto con le sostanze predette. - Semestrale edimmediata se l’addetto presenta o denuncia manifestazioni di neoplasie48) Vibrazioni e scuotimenti Addetti all’impiego di utensili ad aria compressa o ad asse flessibile - Annuale54) Anchilostomiasi Addetti a lavori nelle gallerie e nelle fornaci di laterizi - Annuale ed immediata se l’addettopresenta o denuncia sintomi sospetti di infezione56) Leptospirosi Addetti a lavori nelle fogne e nei canali - Annuale ed immediata se l’addetto presenta o denunciasintomi sospetti di infezioneSEGNALETICA DI SICUREZZALa segnaletica di sicurezza sarà conforme a quanto disposto da leggi e decreti.Comunque dovranno essere installati cartelli, che riportino adeguati ed appropriati obblighi e/o divieti e/o indicazioni dilegge e necessarie, in prossimità di:aree a rischio;quadri elettrici;ponteggi fissi e mobili;luoghi a rischio incendio;vie d’esodo pedonale;vie di transito carrabile;aree di movimentazione e/o tiro dei carichi.DELIMITAZIONE DELLE AREE PERICOLOSEOgni area pericolosa, quali: - i luoghi sottostanti all’apparecchio di sollevamento, - le aree di stoccaggio e di depositodei materiali, - le aree di lavorazioni specifiche (taglio e sagomatura del ferro tondo per c.a., centraline di betonaggioecc.), dovrà essere opportunamente delimitata e segregata.PREVENZIONE INCENDILe opere di costruzione richiedono a volte l’uso di materiali e/o sostanze infiammabili.Questi materiali dovranno essere depositati lontano da fonti di calore e, se conservati all’interno di magazzino, questidovrà essere aerato ed ombreggiato.I materiali infiammabili potranno essere tenuti vicino agli installatori solamente nella quantità strettamente necessariaper la lavorazione in corso.In prossimità delle aree di stoccaggio dei materiali infiammabili o combustibili, vietare l’uso di apparecchi o utensili afiamma libera o da saldatura.Nelle immediate vicinanze dei materiali infiammabili in uso, dovrà essere disponibile un estintore a polvere omologato,per intervenire tempestivamente su un principio d’incendio.Un altro estintore dello stesso tipo, dovrà essere disponibile nelle immediate vicina