Le Chiavi della Città - Volume 3

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1 Volume 1 PROGETTI E PERCORSI FORMATIVI Volume 2 IL CARTELLONE - Luoghi dello spettacolo Volume 3 Volume 4 LE STANZE DEI TESORI - Piccoli Grandi Musei - MUSEO DEI RAGAZZI LE CHIAVI DELLA CITTÀ anno scolastico 2011 2012 nei Musei civici, in classe e in città Assessorato all’Educazione Direzione Istruzione Servizio Attività Educative e Formative

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Museo dei Ragazzi

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Volume 1

PROGETTI E PERCORSI FORMATIVI

Volume 2

IL CARTELLONE - Luoghi dello spettacolo

Volume 3

Volume 4LE STANZE DEI TESORI

- Piccoli Grandi Musei -

MUSEO DEI RAGAZZI

LE CHIAVI DELLA CITTÀ

anno scolastico

2011

2012

nei Musei civici, in classe e in città

Assessorato all’EducazioneDirezione IstruzioneServizio Attività Educative e Formative

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Gentili insegnanti,nello scorso anno scolastico le proposte del Museo dei Ragazzi hanno ricevuto dalle scuole fi orentine un’ac-coglienza straordinaria, nel Museo di Palazzo Vecchio, come nelle attività in classe e in città, ovvero in quello che molti – e noi con loro – defi niscono il MuseoFirenze. Questa vostra attenzione e fi ducia nel seguire il nostro lavoro, della quale vi siamo molto grati, ha costituito un’ulteriore motivazione per proporre, nell’anno scolastico 2011-2012, un’offerta ancora più articolata ma, soprattutto, più attenta a rispondere alle molte esigenze della scuola italiana di oggi, esigenze tanto più cogenti e importanti nell’attuale situazione economica, politica e sociale di notevole diffi coltà che il paese sta vivendo. Siamo infatti convinti che la scuola italiana meriti atten-zione e atti concreti, pressoché quotidiani.Per questo, grazie al costante sostegno dell’Amministrazione Comunale di Firenze e al concorso dei nostri partner privati, siamo lieti di presentare il programma dei Percorsi didattici ed educativi di questo nuovo anno scolastico che presenta molte novità, ma soprattutto intende offrire alla scuola – da quella dell’Infanzia, alla Primaria, alla Secondaria di primo grado – un insieme ricco e articolato di lezioni, atelier, laboratori che ci ap-pare possibile defi nire, complessivamente, come una piccola proposta di welfare culturale per i nostri ragazzi e per i loro insegnanti.

Avevamo scritto, lo scorso anno, della nostra convinzione che la scuola necessiti di proposte educative e didattiche tali da arricchire gli sguardi dei bambini e dei ragazzi, proposte che facciano rifl ettere sul passato alla luce delle domande e delle inquietudini del presente, proposte che gettino luce su aspetti della cultura non sempre adeguatamente rappresentati nei programmi scolastici ministeriali.

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Ebbene, queste convinzioni si sono trasformate in atti concreti in questo nuovo anno scolastico nel quale: avviamo il Servizio educativo anche negli altri musei del Comune di Firenze, oltre Palazzo Vecchio, sede ormai storica del Museo dei Ragazzi; confermiamo le attività didattiche che svolgiamo direttamente nelle scuole e nella città di Firenze; offriamo i primi contenuti testuali e iconografi ci elaborati per l’immediato utilizzo nelle lavagne interattive multimediali che si stanno diffondendo nelle scuole fi orentine.

Avevamo scritto, lo scorso anno, del signifi cato profondo delle parole meraviglia, essere, essere stati che ac-compagnano come motti il nostro logo tratto dalla tartaruga con la vela, l’impresa del duca Cosimo I de’Me-dici che evidenziava la necessità di coniugare il pensiero rifl essivo con l’azione. Riteniamo questo messaggio - che ci viene da un passato illustre di Firenze – una lezione estremamente attuale anche per l’agire dell’oggi e abbiamo pensato che nel nostro linguaggio attuale la parola con la quale meglio si potrebbe tradurre il motto latino festina lente – che accompagnava la tartaruga con la vela del duca – sia il termine inglese slow. Slow si accompagna al cibo di qualità (slow food), alle buone letture (slow reading), alle vacanze intelligenti e alla vita sana (slow life). Pensiamo sia arrivato il momento di proporvi slow museum e slow school, musei e scuole di qualità, dove mente e cuore operano insieme per una conoscenza dotata di senso.

Nell’augurare a tutti il migliore degli anni scolastici, ci confermiamo a vostra disposizione per qualsiasi confron-to, domande, osservazioni, proposte.

Paola Pacetti Matteo SpanòResponsabile scientifi co Presidente

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Tutte le attività sono organizzate in percorsi educativi dei quali, preliminarmente, si schematizzano: articolazione, target, obiettivi e si evidenziano le nuove offerte.

Giochi di strategia, progettati sulla base dei programmi ministeriali, per far sperimentare direttamente ai bambini e ai ragazzi come l’Economia sia sempre stata parte essenziale della vita in tutte le società umane, dal Neolitico a oggi.

- La rivoluzione neolitica (classe III della Scuola primaria - in classe)- NOVITÀ Mare economico: mercanti, armatori e banchieri nel Mediterraneo antico (classi IV e V della Scuola primaria - in classe)- L’impero di Alessandro il Grande (classi IV e V della Scuola primaria - in classe)- L’impero romano di Traiano e Adriano (classe V della Scuola primaria - in classe)- Firenze e l’egemonia mondiale del fi orino (classe I della Scuola secondaria di primo grado - in classe)- Le radici della modernità (classe II della Scuola secondaria di primo grado - in classe)- L’economia di Firenze capitale (classi II e III della Scuola secondaria di primo grado - in classe )- NOVITÀ Novecento: dall’economia della guerra al miracolo economico degli anni Sessanta (classe III della Scuola secondaria di primo grado - in classe)

Gli insegnanti che hanno partecipato alle attività di Economia in gioco negli anni scolastici 2009-2010 e 2010-2011, nonché quelli che aderiscono al programma nell’anno scolastico 2011-2012, sono invitati a Palazzo Incontri, in via dei Pucci n. 1, nel pomeriggio di venerdì 14 e nella giornata di sabato 15 ottobre per partecipare alla Festa dell’Economia.In questa sede, verranno donati ai partecipanti chiavi usb da 9 Gb, in forma di fi orino d’oro, contenenti i capitoli testuali e iconografi ci realizzati come materiali di approfondimento delle attività di Economia in gioco. Si precisa che i materiali delle Chiavi usb sono predisposti per essere utilizzati nelle LIM (lavagne interattive multimediali).N.B. per partecipare e ritirare la chiave usb è necessario prenotarsi presso il call centre della didat-tica del Museo dei Ragazzi

Lezioni multimediali interattive e visite guidate in città, progettate sulla base dei programmi ministeriali, per viaggiare nel Tempo e nello Spazio - dal mondo antico al XX secolo - con una particolare attenzione alla vita di ogni giorno e ai mutamenti urbanistici della città di Firenze.

- Geografi a del mondo antico (classi IV e V della Scuola primaria - in classe)- Vivere nella Florentia romana (classe V della Scuola primaria - in classe)- Alla scoperta di Florentia nella città di oggi (classe V della Scuola primaria - in città)- Il Medioevo e il falso mito della Terra piatta (classe I della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio o a scuola)- Vivere nella Firenze medievale (classe I della Scuola secondaria di primo grado - in classe)- Alla scoperta della Firenze delle Arti nella città di oggi (classe I della Scuola secondaria di primo grado - in città)- Geografi a nell’età delle scoperte (classe II della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio o in classe)- Misurare la terra nell’età delle scoperte (classe II della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio o in classe)- Vivere nella Firenze dei Medici (classe II della Scuola secondaria di primo grado - in classe) P

PERCORSI EDUCATIVI E DIDATTICInei Musei civici, in classe e in città

Percorso didattico Economia in giocoin collaborazione con: Banca CR Firenze

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NOVITÀ - Festa dell’Economia 14 e 15 ottobre 2011 a Palazzo Incontriin collaborazione con: Banca Cr Firenze

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Percorso didattico Viaggi nel tempo nel Mediterraneo e in Firenze in collaborazione con: Ente Cassa di Risparmio di Firenze - PortaleRagazzi

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Programma consultabile su www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

- Alla scoperta della Firenze dei Medici nella città di oggi (II classe della scuola secondaria di primo grado - in città)- Vivere in Firenze capitale d’Italia (classi II e III della Scuola secondaria di primo grado - in classe)- Alla scoperta di Firenze capitale nella città di oggi (classi II e III della Scuola secondaria di primo grado - in città)- NOVITÀ Firenze in guerra: vita quotidiana nel secondo confl itto mondiale (classe III della Scuola secondaria di primo grado - in classe)

Lezioni interattive anche con il supporto di materiali visivi multimediali, progettate sulla base dei programmi ministeriali, per comprendere come l’atto del nutrirsi appartenga – in ogni epoca storica – alla dimensione e per ritrovare nei cibi le radici dell’attuale melting pot alimentare e umano.

- NUOVA VERSIONE Grammatica dell’alimentazione antica: pasti, simposio, banchetti (classi IV e V della Scuola primaria - in classe) - NUOVA VERSIONE Geografi a del cibo: radici della globalizzazione alimentare (classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado - in classe)- Alla tavola del duca di Firenze: gerarchia dei cibi e buone maniere nella Firenze del XVI secolo (clas-se II della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio)

Esplorazioni narrative e sensoriali nel segno della Meraviglia per coinvolgere mente e cuore dei bambini. - Storia della meravigliosa scala del duca Gualtieri (Scuola dell’infanzia - in Palazzo Vecchio)- Storia del furto nello Studiolo di Francesco I (Scuola dell’infanzia - in Palazzo Vecchio)- Vita quotidiana nella reggia di Cosimo (Scuola dell’infanzia e classi I - II della Scuola primaria - in Palazzo Vecchio)- Storia di Ercole raccontata dalla civetta di Atene (Scuola dell’infanzia e classi I - II della Scuola primaria - in Palazzo Vecchio)- Favola della tartaruga con la vela (Scuola dell’infanzia e classi I - II della Scuola primaria – in Palazzo Vecchio)- Favola del primo viaggio intorno al mondo (Scuola dell’infanzia e classi I - II della Scuola primaria - in Palazzo Vecchio)- Favola profumata della natura dipinta (Scuola dell’infanzia e classi I - II della Scuola primaria - in Palazzo Vecchio)- Piccole storie di animali per colori, suoni, mani, odori: celebrità del 2011 (Scuola dell’infanzia e classi I - II della Scuola Primaria - in Palazzo Vecchio)- NOVITÀ Piccole storie di animali per colori, suoni, mani, odori: celebrità del 2012 (Scuola dell’infanzia; classi I e II della Scuola Primaria - in Palazzo Vecchio)

Si avvia la prima delle narrazioni interattive e polisensoriali dedicate alla scoperta dei grandi interrogativi dell’esi-stenza umana presenti nella mitologia greca, quindi, nelle radici della cultura occidentale

- NOVITÀ In principio era il caos…: racconto della nascita del mondo (Classi III e IV della Scuola primaria - in classe)

Percorso didattico Cibo come cultura in collaborazione con: Unicoop Firenze

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Percorso educativo Racconti per i più piccoliin collaborazione con: Giotto-Fila; Unicoop Firenze; Offi cina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella

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Percorso didattico Saggezza dei miti greci in collaborazione con: Unicoop Firenze

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Atelier interattivi per conoscere alcune tecniche artistiche fra XV e XVI secolo

- Dipingere in fresco fra Quattrocento e Cinquecento: atelier (classi III - IV - V della Scuola Primaria; clas-se I della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio)- NOVITÀ Dipingere in fresco fra Quattrocento e Cinquecento: dimostrazione e visita in museo (classi II e III della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio) - NOVITÀ In bottega con Giorgio Vasari: atelier (classi III - IV - V della Scuola Primaria; classe I della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio)

Visite animate, percorsi e laboratori per scoprire la storia e le collezioni dei Musei Civici. In Palazzo Vecchio le visite ripercorrono le diverse epoche storiche - gli scavi del Teatro romano sottostante l’edifi cio, il medievale Pa-lazzo dei Priori, il rinascimentale Palazzo ducale, il Palazzo nell’età del Risorgimento e dell’Unità d’Italia - mentre le attività teatralizzate permettono di incontrare l’artista Giorgio Vasari, il Duca Cosimo I o la duchessa Eleonora di Toledo. Negli altri Musei - Museo Stefano Bardini, Fondazione Salvatore Romano, Cappella Brancacci - sono proposti laboratori artistici e visite narrate delle collezioni.

- NOVITÀ Nell’antico teatro di Florentia (classi III, IV e V della Scuola primaria e classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado grado - in Palazzo Vecchio) - NOVITÀ Palazzo medievale svelato (classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado grado – in Palazzo Vecchio) - Guidati da Giorgio Vasari (classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado grado - in Palazzo Vecchio) - Invito alla Reggia di Cosimo ed Eleonora (classi IV - V della Scuola primaria e classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado grado - in Palazzo Vecchio)- NOVITÀ Palazzo ottocentesco: dal Risorgimento a Firenze capitale (classi II - III della Scuola seconda-ria di primo grado - in Palazzo Vecchio) - NOVITÀ La cornice è l’opera: atelier (classi I - II - III - IV -V della Scuola primaria - in Palazzo Vecchio) - NOVITÀ Racconti di pietra (classi IV - V della Scuola primaria e classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado – presso la Fondazione Romano) - NOVITÀ Libri tattili: atelier (classi I - II - III - IV - V della Scuola Primaria - presso la Fondazione Salvatore Romano) - NOVITÀ Il principe degli antiquari (classi IV - V della Scuola primaria e classi I - II - III della Scuola secon-daria di primo grado - presso il Museo Stefano Bardini) - NOVITÀ Intorno al Porcellino: atelier (Scuola dell’infanzia e classi I - II - III della Scuola Primaria - presso il Museo Stefano Bardini) - NOVITÀ Scenografi e del Rinascimento: atelier (classi III - IV - V della Scuola Primaria; classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado - presso la Cappella Brancacci)

Pièce teatrali per provare l’emozione del passato che rivive nel presente e far dialogare le diversità

- Il medico e la granduchessa: salute/malattia nel Rinascimento a confronto con l’attualità (classi IV - V della Scuola Primaria; classi I - II e III della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio)- Consiglieri del duca Cosimo I: regole, vincoli, inganni dell’azione politica (classi IV - V della scuola primaria e classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio)- Vestizione della duchessa Eleonora: abiti per governare il corpo (classi IV - V della scuola primaria e classi I - II - III della Scuola secondaria di primo grado - in Palazzo Vecchio)- Vita da Principe (I - II - III classi della scuola primaria - in Palazzo Vecchio)

Programma consultabile su www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Percorso educativo Conoscere i Musei civici8

Percorso educativo Atelier d’arte in collaborazione con: Giotto-Fila

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Percorso educativo Teatro al museoin collaborazione con: Unicoop Firenze; Offi cina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella; Ente Cassa di Risparmio di Firenze

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Legenda riepilogativa delle attività per target scolastico

La rivoluzione neolitica Mare economico: mercanti, armatori e banchieri nel Mediterraneo antico L’impero di Alessandro il Grande L’impero romano di Traiano e Adriano Firenze e l’egemonia mondiale del fi orino Le radici della modernità L’economia di Firenze capitale d’ItaliaNovecento: dall’economia della guerra al miracolo economico degli anni Sessanta Geografi a del mondo anticoVivere nella Florentia romanaAlla scoperta di Florentia nella città di oggi Il Medioevo e il falso mito della Terra piattaVivere nella Firenze medioevale Alla scoperta della Firenze delle Arti nella città di oggi Geografi a nell’età delle scoperteMisurare la terra nell’età delle scoperteVivere nella Firenze dei MediciAlla scoperta della Firenze dei Medici nella città di oggi Vivere in Firenze capitaleAlla scoperta di Firenze capitale d’Italia nella città di oggi Firenze in guerra: vita quotidiana nel secondo confl itto mondialeGrammatica dell’alimentazione antica: pasti, simposi, banchetti Geografi a del cibo: radici della globalizzazione alimentareAlla tavola del Duca di Firenze: gerarchia dei cibi e buone maniere nella Firenze del XVI secoloStoria della meravigliosa scala del duca Gualtieri La storia del furto nello Studiolo di Francesco IVita quotidiana nella reggia di CosimoStoria di Ercole raccontata dalla civetta di AteneLa favola della tartaruga con la velaFavola del primo viaggio intorno al mondo La favola profumata della natura dipintaPiccole storie di animali per colori, suoni, mani, odori: celebrità del 2011 Piccole storie di animali per colori, suoni, mani, odori: celebrità del 2012In principio era il caos…: racconto della nascita del mondoDipingere in fresco fra Quattrocento e Cinquecento: atelier Dipingere in fresco fra Quattrocento e Cinquecento: dimostrazione e visita in museoIn bottega con Giorgio Vasari: atelier La cornice è l’opera: atelier Scenografi e del Rinascimento: atelier Intorno al Porcellino: atelier Libri tattili: atelier Nell’antico teatro di FlorentiaPalazzo medievale svelato Guidati da Giorgio Vasari Invito alla Reggia di Cosimo ed Eleonora Racconti di pietra Il principe degli antiquari

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Legenda riepilogativa delle attività per target scolastico

Palazzo ottocentesco: dal Risorgimento a Firenze capitaleIl medico e la granduchessa: salute/malattia nel Rinascimento a confronto con l’attualità Vita da PrincipeConsiglieri del duca Cosimo I: regole, vincoli, inganni dell’azione politicaVestizione della duchessa Eleonora: abiti per governare il corpo

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Percorso didattico

Economia in gioco

Viaggi nel tempo nel Mediterraneo e in Firenze

Cibo come cultura

Racconti per i più piccoli

Saggezza dei miti greci

Atelier d’arte

Conoscere i Musei Civici

Teatro al museo

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Proposte organizzative e tariff arie per un’off erta di qualità e di agevole fruizione

QUANDO E COME PRENOTARE

le prenotazioni si effettuano dal 15 settembre 2011 al 31 maggio 2012, fi no a esaurimento dei posti disponibili

si prenota dal lunedì al venerdì, dalle 9.30-13.00 e dalle 14.00-16.30, telefonando al numero 055 2616788 o scrivendo una mail a [email protected] .it

nelle prenotazioni telefoniche o via mail sono necessarie le seguenti informazioni:

- nome e tipologia della scuola- indirizzo della scuola (si raccomanda la precisione soprattutto per le attività che si svolgono in classe)- recapito telefonico della scuola e dell’insegnante- numero di fax della scuola- indirizzo mail della scuola e/o dell’insegnante- titolo dell’attività o delle attività prescelte- data o date individuate per lo svolgimento della/e attività- numero delle classi, specifi cando classe e sezione- numero complessivo dei ragazzi e degli accompagnatori- eventuali alunni portatori di disabilità- eventuale richiesta di scuolabus (solo per le visite in Palazzo Vecchio)

PER LE ATTIVITÀ A SCUOLA SI CHIEDE DI SPECIFICARE:

- in quale aula si svolgono le attività- le attrezzature eventualmente presenti nell’aula (computer, videoproiettore, LIM, schermo…)

INFORMAZIONI DI BASE PER LE PRENOTAZIONI

- le attività nel museo di Palazzo Vecchio possono essere svolte da una sola classe per ogni appuntamento- le attività nel museo di Palazzo Vecchio hanno la durata massima di 1 ora e trenta minuti- le attività in città possono essere svolte da una sola classe per ogni appuntamento- le attività in città hanno la durata massima di 1 ora e trenta minuti- le attività a scuola vengono svolte nelle mattinate per due classi che vi partecipano congiuntamente- le attività a scuola svolte nelle mattinate per due classi hanno la durata di 3 ore- le attività a scuola vengono svolte nei pomeriggi per una sola classe- le attività a scuola svolte nei pomeriggi hanno la durata di due ore- le attività a scuola richiedono spazi adeguati per lo svolgimento delle attività e delle proiezioni di prodotti multimediali

VALIDAZIONE DELLE PRENOTAZIONI

Il Museo dei Ragazzi invia alle scuole (all’attenzione dell’insegnante che è stato indicato nella scheda) tramite mail o fax (secondo quanto richiesto) un modulo nel quale si specifi ca quale/i attività sono state prenotate, il giorno e l’orario di svolgimento.Gli insegnanti, per confermare la prenotazione, devono restituire il modulo fi rmato, via fax o posta elettronica, entro una settimana dal ricevimento.

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TARIFFE

- MUSEI CIVICI:

dal 1 ottobre 2011 al 31 gennaio 2012 il costo per partecipare a ogni attività è di 1,50 euro a bambino. Gli ac-compagnatori hanno diritto all’ingresso gratuito. L’obiettivo è quello di incentivare la fruizione dei beni culturali nei mesi di cosiddetta bassa stagione, soprattutto al fi ne di offrire alla scuole un servizio di migliore qualità rispetto a quello che può essere erogato durante i mesi di intensa fruizione dei musei e della città da parte dei turisti.

- Dal 1 febbraio 2011 il costo di partecipazione a bambino nei musei è di 2 euro. Gli accompagnatori hanno diritto all’ingresso gratuito.

- Le attività a scuola e in città sono gratuite

SCUOLABUS

Le richieste degli scuolabus si effettuano direttamente presso il Museo dei Ragazzi al momento della prenotazione dell’at-tività. Sarà cura dell’insegnante ricontattare il call centre educativo, a partire dal giorno 20 del mese precedente lo svolgimento del laboratorio prenotato, per conoscere l’esito della richiesta dello scuolabus.

DISDETTE

Le eventuali disdette delle prenotazioni devono essere comunicate 10 giorni prima della data di svolgimento del labora-torio, fatti salvi i casi di emergenza e gli imprevisti. Si ricorda che il mancato avviso di partecipazione alle attività prenotate arreca danno ad altre classi e all’organizzazione del lavoro dello staff del Museo dei Ragazzi.

INFORMAZIONI ULTERIORI

- i casi particolari rispetto alla norma sono indicati nelle schede illustrative di ogni attività- materiali testuali e iconografi ci di approfondimento sono a disposizione gratuitamente sul portale dell’Ente Cassa di Risparmio all’indirizzo www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi e su quello dell’Associazione Museo dei Ragazzi, rivolto prevalentemente al pubblico delle famiglie, all’indirizzo www.palazzovecchio-museoragazzi.it

Proposte organizzative e tariff arie per un’off erta di qualità e di agevole fruizione

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Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Unicoop Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Quante sono le storie che può raccontare un Palazzo vecchio di settecento anni? Tantissime, se i narra-tori sono davvero informati come lo sono i topi da Museo che abitano nel Palazzo da secoli, sono stati testimoni di tutte le vicende accadute dentro le sue antiche mura e si tramandano, di generazione in generazione, le storie per poter ricordare.Il venerabile topo-nonno Goffredo dai lunghi baffi , racconta per il nipote… Tanto, tanto tempo fa, un duca poco amato dai fi orentini si impossessò della città di Firenze e del Palazzo dei Priori. Così inizia la storia della costruzione della segretissima scala di pietra voluta dal duca Gualtieri di Brienne nel 1342 per entrare e uscire non visto dal Palazzo. Grazie alla magia del Teatro delle ombre, nella Stanza delle Storie di Bia e Garcia, i topi da Museo raccontano quale è stato il destino di Gualtieri.Al termine del racconto, i bambini potranno visitare davvero la misteriosa scala, dove troveranno nuove sorprese.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: spettacolo di teatro delle ombre e visita animata alla scala del Duca di Atene

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Storia della meravigliosa scaladel duca Gualtieri

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classiFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

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Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Unicoop Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il venerabile topo-nonno Goffredo dai lunghi baffi , racconta per il nipote… Tanto, tanto tempo fa, nella notte del 3 novembre 1579, vi fu chi osò violare lo Studiolo del granduca Francesco I, un luogo bel-lissimo e sacro all’Arte e alla Natura. Dovete sapere che il granduca Francesco I de’ Medici, il fi glio di Cosimo, amava soprattutto studiare i misteri della Natura, conducendo esperimenti nei suoi laboratori, e collezionare oggetti d’arte e rarità, vere meraviglie – frutto del maritaggio della Natura e dell’Arte – che conservava, appunto, nel suo Studiolo, un ambiente piccolo, raccolto ed estremamente raffi nato, tutto decorato con affreschi, dipinti e sculture…Grazie alla magia del Teatro delle ombre e a un baule di meraviglie, i topi da Museo raccontano cosa è accaduto e chi è stato a commettere l’incredibile furto. Al termine della narrazione i bambini visitano lo Studiolo di Francesco.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: spettacolo di teatro delle ombre e visita animata allo Studiolo di Fran-cesco I

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Storia del furto nello Studiolodi Francesco I

OBIETTIVI

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classiFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

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Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Oggi Palazzo Vecchio è un Museo, ma in passato le sue sale riccamente decorate hanno ospitato la ma-gnifi ca residenza del Duca Cosimo I de’ Medici, della moglie Eleonora di Toledo e dei loro undici fi glioli. In un costante confronto con la vita di oggi dei bambini, i piccoli visitatori sono accolti dalla Balia dei piccoli principi che li accompagna attraverso gli ambienti del Palazzo, alla riscoperta della vita quotidiana della famiglia ducale, una famiglia molto particolare. La visita di alcune Sale del Museo permette non solo di osservarne il fasto e la grandezza – immaginando nella Sala grande le straordinarie feste e i sontuosi banchetti – ma anche di conoscere particolari curiosi, più personali e privati, come i bagni. La visita si conclude con l’incontro con la Duchessa Eleonora di Toledo che, per i piccoli ospiti del Museo, potrà confondersi con la principessa delle favole. Durante l’incontro, la duchessa converserà con i bambini e da questi ultimi potranno essere indossate piccole cappe, zimarre, calzature, cappelli piumati, gioielli, ornamenti cinquecenteschi, come pure prendere confi denza con alcuni dei giocattoli dei piccoli principi.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: visita narrata nelle Sale del Palazzo e incontro con la Duchessa di Toscana

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Vita quotidiana alla Reggia di Cosimo

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OBIETTIVI

classi 1a 2a classiFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

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Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Giotto Fila

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Palazzo Vecchio è ricchissimo di storie riferite a dei ed eroi dell’antichità, nonché di presenze di animali mitologici. Ed è appunto una civetta, l’uccello sacro alla dea Atena e simbolo – ancora oggi – della città di Atene, a raccontare ai piccoli ospiti del museo una storia meravigliosa che comincia in una notte “buia e tempestosa”, quando una giovane civetta bagnata trova riparo in una delle sale del Palazzo addor-mentato. Ma a mezzanotte – quando i dipinti e le statue e le pietre si svegliano – un’altra civetta, dipinta sul soffi tto, comincerà a raccontare la storia di un eroe divino, le cui gesta sono raffi gurate nella sala a lui dedicata, la sala di Ercole. Agli occhi dei bambini di oggi, che vivono in un mondo così diverso e così tecnologico, Ercole come può apparire? Come uno dei tanti supereroi che popolano i cartoni animati? Come un violento? Questo rischio svanisce nel dialogo fra le due civette, che fa rivivere la magia del mondo antico e aiuta a comprendere perché il Duca Cosimo I volle far raffi gurare nel proprio palazzo le imprese di questo eroe: per ricordare che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la capacità di co-noscere le proprie paure e andare oltre; per ricordare che i mostri incarnavano, e tuttora incarnano, le passioni e i difetti degli uomini.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: partecipazione al racconto teatralizzato sulle imprese di Ercole nella Sala delle storie di Bia e Garcia e animazione sonora e gestuale nella Sala d’Ercole

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Storia di Ercoleraccontata dalla civetta di Atene

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 1a 2a classiFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

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Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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Giotto Fila

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il duca Cosimo aveva, fra le sue imprese, una particolare predilezione – a partire dalla guerra contro Siena – per la tartaruga con la vela, che è rappresentata innumerevoli volte nei dipinti, nei pavimenti, nei soffi tti del Palazzo. Perché una tartaruga che ha sul carapace una vela gonfi ata dal vento, accompagna-ta dal motto latino festina lente? E chi meglio di una tartaruga può raccontare questa storia che comincia nel Mugello, fra le ville medicee del Trebbio e di Cafaggiolo, quando una piccola tartaruga viene salvata da morte certa sulla strada. Per ringraziare ci ha regalato un racconto antico: Ti sono davvero grata e per mostrartelo ti voglio raccontare la favola preferita della mia bisnonna, la Storia della Tartaruga con la vela, l’amica del Duca Cosimo I de’ Medici che è stato signore di Firenze tanto tanto tempo fa, quando su questa strada correvano veloci non le macchine, ma i cavalli, montati da abili cavalieri. Ascoltami con attenzione perché è una bella storia che parla di velocità e di lentezza, di tenacia e di saggezza, di un bambino che diverrà Duca e di una tartaruga che sarà dipinta mille volte nel Palazzo più importante di tutta Firenze: Palazzo Vecchio.Terminata la storia, i bambini si cimenteranno in una “caccia alla tartaruga” che si svolge nelle diverse sale della Reggia di Cosimo.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: partecipazione al racconto teatralizzato grazie a un dvd multimediale ed esplorazione delle Sale del Museo a caccia delle tartarughe con la vela

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Favola della tartaruga con la vela

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 1a 2a classiPRIMARIA INFANZIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 17: Le Chiavi della Città - Volume 3

17P

Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Unicoop Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Ancora il venerabile topo-nonno Goffredo dai lunghi baffi , racconta per il nipote… Tanto tanto tempo fa, il Duca Cosimo I fece raffi gurare nella Sala delle carte geografi che tutte le mappe del mondo conosciuto, anche dei mari e delle terre appena scoperte, come il passaggio in fondo all’America del sud che mette in comunicazione l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifi co. Fu una grande impresa trovare quel braccio di mare fra i ghiacci e lo ha compiuto un marinaio portoghese coraggioso, ma molto severo: Ferdinando Magellano che, partito dalla Spagna nel 1519, intendeva raggiungere le Molucche, le favolose isole delle spezie, trovando il passaggio sotto le terre americane.Grazie alla magia del Teatro delle ombre e ad un baule pieno di oggetti esotici e di odori di terre scono-sciute, il racconto si snoda nel dialogo fra la nave ammiraglia della fl otta, la Trinidad, e una piccola piroga dei nativi delle isole del Pacifi co. Al termine della storia, nella Sala delle Carte geografi che, i bambini trovano il passaggio fra i due mari: lo stretto di Magellano.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: spettacolo di teatro delle ombre e visita animata alla Sala delle Carte geografi che

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Favola del primo viaggiointorno al mondo

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 1a 2a classiPRIMARIA INFANZIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 18: Le Chiavi della Città - Volume 3

18P

Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Offi cina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

È diffi cile immaginare che in un palazzo di pietra la Natura possa avere un ampio spazio. Eppure, in Palazzo Vecchio la Natura è presente come immagini dipinte e colorate, volute da un Duca e da una Duchessa che avevano un grande amore per la terra, la caccia, la pesca, i cavalli e i giardini, tanto da realizzare dentro il Palazzo ducale giardini pensili e orticini e chiedere agli artisti di corte di inserire innu-merevoli elementi naturali nella fastosa decorazione che stavano facendo realizzare.Chi racconta questa Favola, facendo parlare la natura dipinta, è una sorta di elfo - accompagnato da un coloratissimo pappagallo originario del Nuovo Mondo - che aiuterà i bambini con le parole, con lo sguardo ma, soprattutto, attraverso la magia dei profumi, a restituire il ricordo e, quindi, la vita dell’im-maginazione alle creature immobili sulle pareti.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: partecipazione al racconto interattivo che coinvolge udito, vista e ol-fatto nella Stanza delle Storie di Bia e Garcia e visita in Palazzo per ritrovare la natura di pietra e ridarle una vita profumata

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Favola profumata della Natura dipinta

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 1a 2a classiPRIMARIA INFANZIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 19: Le Chiavi della Città - Volume 3

19P

Che cosa si fa

Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Giotto Fila

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

L’animale è inseparabile dagli esseri umani, non solo per la sua utilità come carne da mangiare o come macchina da lavoro. Gli animali, come scriveva l’antropologo Levy-Strauss, sono soprattutto buoni da pensare. E come gli uomini hanno una storia, così anche il popolo delle bestie ha una storia strettamente legata a quella dell’uomo e da questa determinata. Per questo, anche fra gli animali esistono quelli cele-bri, quasi come gli esseri umani. Nel corso del 2011 abbiamo scelto come celebrità: il leone e il cavallo.. Ma, l’insegnante non deve dire ai bambini quale sarà l’animale che racconterà la sua storia perché per scoprirlo i piccoli visitatori dovranno indovinare grazie a diversi indizi polisensoriali. Toccheranno senza vedere, annuseranno, ascolteranno suoni, guarderanno colori. Una volta scoperto, l’animale racconterà una o più storie che lo riguardano.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: un breve fi lmato realizzato ad hoc presenta un Palazzo Vecchio incon-sueto, popolato di animali che si rendono evidenti agli occhi dei bambini grazie alle loro voci. Quindi, compare la tartaruga (senza vela) che presenta gli indizi per indovinare l’animale.Scoperto il protagonista, se ne narra una o più storie

un’ora e dieci minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Piccole storie di animali per colori,suoni, mani, odori: le celebrità del 2011

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 1a 2a classiPRIMARIA INFANZIA

a.) l’insegnante deve indicare a quale animale è interessato nella scheda di prenotazione, ma senza svelare il gioco ai bambini. b.) l’insegnante può scegliere di terminare l’attività cercando l’animale nel Palazzo, o approfondendo con l’animatore le storie raccontate

INDICAZIONI PARTICOLARI

FORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 20: Le Chiavi della Città - Volume 3

20P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo RACCONTI PER I PIÙ PICCOLI

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durataperiodo

Giotto Fila

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nel 2012 al leone e al cavallo, i due animali celebri del 2011, si aggiungeranno: in gennaio, al rientro dalle vacanze, il serpente e, in aprile, l’aquila.Solo qualche parola per spiegare le scelte di questi primi 4 animali: il leone è stato proclamato dagli uomini il Re di tutti gli altri animali, il che mostra abbastanza chiaramente la sua celebrità in ogni epoca e nelle diverse culture. Inoltre, il leone Marzocco è il simbolo di Firenze e in Palazzo Vecchio i leoni – non a caso – sono numerosissimi. Quanto al cavallo, chi potrebbe immaginare la storia dell’uomo senza questo animale? Nessuno potrebbe farlo, semplicemente perché è impossibile. Può apparire più diffi cile capire perché sia stato scelto il serpente. Eppure, il serpente è l’animale, probabilmente, più celebre fra tutti: forse, senza di lui, non vi sarebbe stata la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre. Infi ne, l’aquila è un altro animale reale, al pari del leone, tanto da contendere al leone stesso il primato delle raffi gurazioni come simbolo di forza e nobiltà.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: un breve fi lmato realizzato ad hoc presenta un Palazzo Vecchio incon-sueto, popolato di animali che si rendono evidenti agli occhi dei bambini grazie alle loro voci. Quindi compare la tartaruga (senza vela) che presenta gli indizi per indovinare l’animale. Scoperto il protago-nista, se ne narra una o più storie

un’ora e quindici minutida gennaio a giugno 2012

Piccole storie di animali per colori,suoni, mani, odori: le celebrità del 2012

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

a.) l’insegnante deve indicare a quale animale è interessato nella scheda di prenotazione, ma senza svelare il gioco ai bambini. b.) l’insegnante può scegliere di terminare l’attività cercando l’animale nel Palazzo, o approfondendo con l’animatore le storie raccontate

INDICAZIONI PARTICOLARI

classi 1a 2a classiPRIMARIA INFANZIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 21: Le Chiavi della Città - Volume 3

21P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Mukki

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Tutti coloro che si recano presso il Mercato Nuovo – più noto come Loggia del Porcellino – non possono evitare di toccare in senso scaramantico il muso dell’animale bronzeo. Un cinghiale, in verità, ritenuto capace di portare fortuna, tanto celebre da dare il nome al luogo. La statua è la copia moderna di un “grosso cignale” realizzato da Pietro Tacca nel Seicento (a sua volta ispirato a un’opera romana in mar-mo) e trasferito presso il Museo Bardini dopo un delicato intervento di restauro. L’animale è seduto sul prato, ai margini di una pozza d’acqua, circondato da una miriade di piante e di piccoli animali: rane, granchi, lucertole, rospi, tartarughe, rappresentati con particolare cura. Presenze curiose che, grazie al lavoro immaginifi co dei bambini, prenderanno vita per popolare un inedito prato.

Nel Museo Stefano Bardini: breve percorso in alcune sale del Museo seguito da laboratorio plastico intorno alla statua del Porcellino

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Intorno al Porcellino: atelier

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 1a 2a 3a classiPRIMARIA INFANZIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 22: Le Chiavi della Città - Volume 3

22P

Che cosa si fa

Percorso educativo TEATRO AL MUSEO

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durataperiodo

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Oggi Palazzo Vecchio è un Museo, ma in passato le sue sale riccamente decorate hanno ospitato la ma-gnifi ca residenza del Duca Cosimo I de’ Medici, della moglie Eleonora di Toledo e dei loro undici fi glioli. In un costante confronto con la vita di ogni giorno dell’oggi, a partire dalle abitazioni, i piccoli visitatori sono accolti dal Precettore dei piccoli principi che li accompagna attraverso gli ambienti del Palazzo alla riscoperta della vita quotidiana di una famiglia particolare, quella della famiglia ducale. Una particolare attenzione è dedicata alla vita di casa dei signorini, i fi gli dei Duchi, che giorno dopo giorno imparano a conciliare i loro piaceri infantili con la rigida educazione a un futuro già stabilito. Sarà proprio la rifl essio-ne con tali piccoli adulti a preparare l’incontro con il Principe Francesco: siamo nel 1559 e Francesco, diciottenne, ormai avvezzo alla disciplinata etichetta di corte, è un ragazzo nel quale l’irruenza giovanile deve di necessità convivere con la gravità e la compostezza richiesti al futuro Duca. Il dialogo permette ai giovani ospiti di rifl ettere sui caratteri dell’educazione e del divertimento propri del nostro tempo, po-nendoli a confronto con la vita di un principe del Cinquecento a loro quasi coetaneo.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: visita animata nelle Sale del Palazzo e incontro con il Principe France-sco de’ Medici

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Vita da Principe

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3aPRIMARIA INFANZIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1°

Page 23: Le Chiavi della Città - Volume 3

23P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Mukki

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

La Fondazione Romano è un luogo particolarmente affascinante. Un unico ambiente nel quale si ergono, su piedistalli, opere curiose provenienti da ogni regione d’Italia: capolavori di maestri del Rinascimento; fontane animate da draghi; rappresentazioni monumentali di orsi, gatti e leoni marini. Dopo una breve visita della collezione i bambini, in piccoli gruppi, lavoreranno su alcune opere scelte per rielaborarle in forma tattile. Materiali eterogenei – gommalacca, stoffe, cartavetro, alluminio, veline, colori, piume, co-tone, cartoni – saranno in grado di richiamare, in chiave simbolica, la materia delle diverse opere d’arte e le loro originarie provenienze. Il lavoro sarà costruito in forma di grande libro: pagine multisensoriali da guardare e da toccare per una rivisitazione artistica della collezione.

Presso la Fondazione Salvatore Romano: breve visita della collezione seguita da laboratorio artistico con sperimentazione e utilizzo di diversi materiali

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Libri tattili: atelier

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 1a 2a 3a 4a 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 24: Le Chiavi della Città - Volume 3

24P

Che cosa si fa

Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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durata

periodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Fra l’VIII e il VI millennio si diffonde un nuovo modo di vivere fra gli esseri umani: addomesticano animali e piante, inventano la ceramica e la tessitura, costruiscono case e villaggi fortifi cati, compaiono nuove divinità. È la Rivoluzione Neolitica, un radicale mutamento dell’assetto economico, sociale e culturale che, progressivamente, sostituisce le forme di vita adottate per oltre due milioni di anni. La Rivoluzione Neolitica si è prodotta in luoghi e in momenti diversi, ma per la prima volta e con gli effetti più dirompenti si è verifi cata in una regione del Vicino Oriente, la Mezzaluna fertile.

Laboratorio in classe: grazie a una cassetta della scoperta i bambini hanno la possibilità di vedere, toccare e odorare bacche e frutti selvatici come pure cereali e legumi coltivati dai primi agricoltori, ma anche fi bre vegetali e animali e minerali, quali l’ossidiana. Divisi in piccoli gruppi di cacciatori o di agricoltori, dovranno elaborare strategie, utilizzare utensili e distribuire compiti all’interno della loro comunità per garantire la sopravvivenza del gruppo

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da ottobre 2011 a giugno 2012

La rivoluzione neolitica

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 3aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

Page 25: Le Chiavi della Città - Volume 3

25P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso didattico SAGGEZZA DEI MITI

Unicoop FirenzeDipartimento educazione del Castello di Rivoli-Museo di Arte contemporanea, Soprintendenza archeologica delle Province di Salerno, Benevento e Avellino

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Fin dalle epoche più remote, e in ogni luogo del pianeta, gli esseri umani hanno cercato di contrastare l’angoscia dello spazio infi nito e della meravigliosa terribilità del mondo che li circonda, cercando di costruire schemi ordinati e dal volto famigliare per dare senso alla loro effi mera esistenza e all’universo. Quindi, organizzandosi le società umane, nacquero anche i racconti delle origini del mondo, degli dei, degli uomini, degli animali e della piante, degli eroi e dei demoni, racconti che si defi niscono Miti. Ogni popolo ha elaborato i propri miti, ma per noi che viviamo nell’Occidente sono quelli dei greci che costitu-iscono, ancora oggi, le radici della nostra cultura. I Miti sono importanti perché sono belli da raccontare e da ascoltare, perché ci consentono di capire molti signifi cati storici di epoche lontane e questi motivi potrebbero essere suffi cienti per essere interessati a loro. Ma in realtà, esiste un’altra ragione, ancora più profonda che ne consiglia la conoscenza. I racconti del mito sono fonte di saggezza perché sono nati e si sono sviluppati per rispondere alle grandi domande che da sempre sono al fondamento dell’esistenza umana. Chi siamo, perché nasciamo e moriamo, perché esistono gli uomini e le donne, perché ucci-diamo per nutrirci sono solo alcune di queste domande: le stesse della fi losofi a, le stesse di ogni essere umano e dei bambini.

Laboratorio in classe: Cosa c’era, quando ancora non c’era qualcosa? I Greci lo chiamarono Caos, un vuoto oscuro, dove niente può essere distinto. Ma, da quel vuoto, a un certo punto, apparve Gaia, la Terra che, invece, possiede una forma precisa. Insieme, attraverso parole, suoni, odori, oggetti, luci e ombre troveremo il modo e le cose per rappresentare l’indefi nito senza limiti da cui nasce la forma stabile e visibile mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da febbraio a giugno 2012

In principio era il caos:racconto della nascita del mondo

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durata

periodo

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 3a 4aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

Page 26: Le Chiavi della Città - Volume 3

26P

Che cosa si fa

Percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durata

periodo

Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze-PortaleRagazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

La geografi a del mondo antico – come noi la conosciamo – è molto legata al mondo della letteratura greca: a Esiodo, a Omero e ai loro poemi, a Erodoto e alle sue Storie ricche di minuziose descrizioni di popoli, luoghi, abitudini, stili di vita, navigazioni, ecc. Un notissimo passo di Platone ci conferma come gli antichi fossero ben consapevoli della grandezza del mondo. Platone scrive, infatti, nel Fedone: “La terra è qualcosa di immenso e noi ne abitiamo una piccola porzione, abitiamo intorno al nostro mare come formiche e rane intorno a uno stagno”. Qui vengono espresse con effi cacia due consapevolezze di pari rilevanza: la grandezza del mondo e l’importanza di quello che gli antichi defi nivano nostro mare o mare interno. Le regioni che si affacciano sul nostro mare (il Mediterraneo), identifi cate nei tre continenti – Eu-ropa, Asia e Africa – già ben noti, costituivano nell’ottica antica la totalità delle terre abitabili, il che faceva di questo mare il cuore dell’ecumene le cui terre erano circondate dall’Oceano accerchiante.

Laboratorio in classe: grazie al supporto di numerosi fi lmati, esperienze pratiche e letture si propone ai ragazzi di esplorare il Mediterraneo antico sulle orme dei navigatori-colonizzatori, commercianti e pirati, per realizzare insieme una descrizione fatta di parole e di immagini dello spazio liquido e delle rive del Mediterraneo. Quindi, si passerà a scoprire i molti avventurosi viaggi di esplorazione – egiziani, persiani, cartaginesi, greci – che si spingono oltre il Mediterraneo, nell’Oceano, oltre le Colonne d’Er-cole verso il nord dell’Europa e la costa africana a Occidente, nel Mar Rosso e nell’Oceano indiano a Oriente

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da novembre 2011 a giugno 2012

Geografi a del mondo antico

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 4a 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 27: Le Chiavi della Città - Volume 3

27P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il Mediterraneo è stato il teatro di scambi fi n da epoche molto remote, ma è a partire dall’VIII secolo a.C. che si assiste a un generale intensifi carsi di questi scambi in concomitanza con un massiccio fenomeno di colonizzazione di nuovi territori nelle coste settentrionali, orientali e occidentali che porta alla fondazione di molte nuove città, soprattutto nel VII e VI secolo a.C. Si tratta sempre, in ogni caso, di un commercio dal carattere avventuroso che poteva riguardare i proprietari ricchi e potenti, come gli emarginati spinti dalla necessità e che poteva essere fonte di profi tti o causa di rovina per coloro che vi si dedicavano, poiché la navigazione andava soggetta ai capricci dei venti e delle tempeste e agli assalti dei pirati. In questi secoli compaiono anche le prime monete e con le monete – diverse per ogni città e che si modifi cavano frequentemente nei nomi e nel titolo – l’affermarsi del mestiere del cambiatore, quindi del banchiere. Tuttavia, le banche più antiche sono ben diverse da quelle del mondo attuale: erano infatti alcuni dei più noti santuari.

Laboratorio in classe: dopo avere verifi cato – grazie a materiali multimediali – le principali rotte del Me-diterraneo antico (VIII-V secolo a.C) da parte di: Fenici e Cartaginesi, Greci, Etruschi e verifi cato i prin-cipali materiali oggetto del commercio - con particolare riferimento ai minerali - i bambini si potranno trasformare in colonizzatori affamati di nuove terre o in commercianti desiderosi di profi tti, verifi cando direttamente come fondare una colonia, o un emporio commerciale, quindi, valutare se sia utile battere moneta, utilizzarne altre già esistenti o utilizzare i metalli in barre

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da novembre 2011 a giugno 2012

Mare economico: mercanti, armatori e banchieri nel Mediterraneo antico

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 4a 5aPRIMARIA

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durata

periodo

FORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 28: Le Chiavi della Città - Volume 3

28P

Che cosa si fa

Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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durata

periodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il 10 giugno del 323 a.C. muore a Babilonia Alessandro il Grande all’età di 32 anni. A seguito delle sue conquiste aveva preso forma un impero esteso dall’Adriatico all’Oceano Indiano, dal Basso Danubio e dalle nevi del Caucaso fi no alla Nubia nel quale, per la prima volta, gran parte dell’Oriente fi no all’Indo era entrato nella sfera di infl uenza della cultura ellenica, tanto che il greco ne era divenuta la lingua uffi ciale e le città una manifestazione peculiare. La nuova situazione territoriale e politica che si afferma a seguito dalle conquiste di Alessandro rappre-senta il presupposto per la nascita di un commercio e di un traffi co che, con un’espressione contem-poranea, defi niremmo globali, di intensità e dimensioni mondiali tali che il mondo antico non aveva mai conosciuto prima. Infi ne, attraverso i regni, sorti dallo smembramento dell’impero, la civiltà ellenica e la vocazione ecumenica del progetto di Alessandro si trasferiranno nell’Impero di Roma.

Laboratorio in classe: una serie di spezzoni fi lmati e di immagini tratte da siti archeologici macedoni e persiani consentono ai bambini di tracciare alcuni elementi della personalità di Alessandro dall’infan-zia fi no alla conquista di un impero. Nel corso del gioco di ruolo i bambini – divisi in gruppi – devono dapprima aiutare il giovane re a organizzare la spedizione in Asia; quindi - grazie a una scatola della scoperta – scopriranno quali erano le merci oggetto di intenso scambio fra l’Oriente e l’Occidente, verifi cando come i beni di lusso siano sempre stati uno dei motori dell’economia

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da novembre 2011 a giugno 2012

L’impero di Alessandro il grande

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 4a 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 29: Le Chiavi della Città - Volume 3

29P

Che cosa si fa

NUOVA VERSIONE - Percorso didattico CIBO COME CULTURA

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|durata

periodo

Unicoop Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il cibo è cultura quando si produce, perché l’uomo non utilizza solo ciò che trova in natura, ma ambisce a crearlo, sovrapponendo l’attività di produzione a quella di predazione; il cibo è cultura quando si prepara perché l’uomo trasforma i prodotti mediante l’uso del fuoco e un’elaborata tecnologia che si esprime nelle pratiche della cucina; il cibo è cultura quando si consuma perché l’uomo sceglie il cibo sulla base di concezioni nutrizionali, economiche, simboliche, religiose, nonché con chi, quando, e come consu-marlo. Nell’Odissea, Ulisse ringrazia i Feaci dell’ospitalità con queste parole: “Io dico che non esiste cosa più bella di quando regna la gioia tra il popolo e nella sala i convitati, seduti l’uno accanto all’altro, stanno a sentire l’aedo; sono pieni i tavoli di pane, di carni, e vino attinge dalla coppa grande il coppiere per versarlo nei calici”. In questa frase sono presenti alcuni degli elementi caratterizzanti la grammatica dell’alimentazione degli antichi. In primo luogo, il pane e il vino, cibi fondamentali degli esseri umani dell’area mediterranea che si riconoscono nell’essere mangiatori di pane e bevitori di vino, la sacra bevanda fermentata con la quale si offrono anche le libagioni agli dei. In secondo luogo, il cibo viene consumato insieme - in un contesto che in latino si defi nirà un convivio (vivere insieme) - e ascoltando il canto dell’aedo, il depositario della memoria collettiva, la cui presenza sottolinea il valore identitario del pasto in comune.

Laboratorio in classe: con l’ausilio di apparati multimediali, ma anche di ciotole nelle quali si possono vedere e toccare i più importanti prodotti agricoli dell’antichità, con particolare riferimento ai cereali e ai legumi, si dipana un racconto per immagini della nutrizione nel mondo greco e romano, distinguendo fra l’alimentazione del popolo e quella degli aristocratici, soffermandosi soprattutto sui molti signifi cati simbolici del simposio e del banchetto

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da novembre 2011 a giugno 2012

Grammatica dell’alimentazione antica: pasti, simposio, banchetto

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 4a 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 30: Le Chiavi della Città - Volume 3

30P

Che cosa si fa

Percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

Ente Cassa di Risparmio di Firenze–Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Che aspetto aveva Firenze al tempo dell’imperatore Adriano? Dove erano i templi, il teatro, le terme, le abitazioni dei cives fl orentini? La Florentia del secondo secolo dopo Cristo rivive nelle cartoline realizzate nel primo Novecento da Corinto Corinti e nelle ricostruzioni tridimensionali in computer graphics. Ma come viveva una famiglia fi orentina nella Florentia di allora? Come vestivano, cosa mangiavano, quali attività svolgevano nell’arco della giornata? Quali erano le differenze fra maschi e femmine, adulti e bam-bini, ricchi e poveri, schiavi e liberi? Dal confronto fra una giornata di una famiglia dell’antica Florentia e quella di una famiglia d’oggi scaturiscono le difformità e le somiglianze, permettendo di affrontare in modo leggero tematiche come la mortalità infantile, la condizione femminile, l’educazione, il senso del bello e del decoro.

Laboratorio in classe: con il supporto di materiali diversi (immagini, fi lmati, ricostruzioni virtuali, repliche di oggetti, mappe) si propone ai ragazzi di immedesimarsi in una famiglia fi orentina del II secolo d. C., vivendo con loro una giornata di festa

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da ottobre 2011 a giugno 2012

Vivere nella Florentia romana

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durata

periodo

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 31: Le Chiavi della Città - Volume 3

31P

Che cosa si fa

Percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

Ente Cassa di Risparmio di Firenze–Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Esiste una Firenze nascosta che consente di scoprire l’antica Florentia. La città romana nascosta si leg-ge: nell’intreccio regolare delle strade del centro storico; nella permanenza di toponimi che rimandano a luoghi di venti secoli fa; nella posizione della grande piazza della Repubblica come fulcro delle vie Roma e Corso; nel perimetro curioso di alcune case che si affacciano su una strada dal nome altrettanto curio-so, via Torta; nell’aspetto insolitamente cilindrico di un’antica torre medievale…Il percorso in città si snoda attraverso questi luoghi, dove i ragazzi – come detective della storia – sco-prono le tracce e gli indizi di questo lontano passato.

Visita animata in città: alla ricerca dell’antico reticolato di cardina e decumani e del riutilizzo di resti an-tichi in edifi ci medievali: un lastra sepolcrale nel campanile di una chiesa, la soglia forse di un vinaio nel battistero, la vasca di uno stabilimento termale come fondamenta di una torre longobarda, il perimetro dell’anfi teatro inglobato nelle case dei Peruzzi

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Alla scoperta di Florentia romananella città di oggi

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durataperiodo

OBIETTIVI

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in collaborazione

web

classi 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 32: Le Chiavi della Città - Volume 3

32P

Che cosa si fa

Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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|durata

periodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nel II secolo d.C. il Mediterraneo raggiunge l’unità e la sicurezza derivanti dalla presenza dell’Impero di Roma, un unico organismo politico e amministrativo esteso, dall’Occidente all’Oriente, in tutte le terre af-facciate sulle sue rive. Un mare nostrum che lega queste terre in una rete di commerci e scambi culturali senza precedenti per intensità e mole di traffi ci. Un mondo globale dove si movimentano, ogni giorno, alimenti, materiali da costruzione, schiavi, opere d’arte e beni di lusso provenienti dall’Arabia, dall’India, dallo Sri Lanka, dall’Indocina, dalla Cina, dall’Africa Orientale. Commerci ricchissimi che richiedono, per esistere e prosperare, un costante fl usso di ingenti capitali e il ricorso a prestiti o fi nanziamenti da parte di banchieri di professione.

Laboratorio in classe: grazie a una cassetta della scoperta i bambini hanno la possibilità di vedere, toccare e odorare alcune delle merci che arrivavano a Roma attraverso il porto di Ostia: grani, lana, marmo, spezie, pietre preziose. Al termine di questa esplorazione polisensoriale, i bambini saranno trasportati nella Roma imperiale. Divisi in piccoli gruppi di naviganti e mercanti, dovranno acquistare nei principali porti del Mediterraneo delle merci da trasportare e vendere nella città eterna. Se i loro acquisti saranno stati oculati e la navigazione sarà andata a buon fi ne, potranno guadagnare molti sesterzi dalla loro attività commerciale

mattino per due classi contemporaneamente: tre orepomeriggio per una classe: due ore da novembre 2011 a giugno 2012

L’Impero romano di Traiano e Adriano

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 5aPRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 33: Le Chiavi della Città - Volume 3

33P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Mukki

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Charles Loeser trascorreva gran parte del suo tempo nel silenzio della sua casa, Villa Torri Gattaia, sulla collina di San Miniato; qui osservava, studiava, quasi dialogava con le sue opere. Erano i suoi tesori: più di mille fra dipinti, sculture, maioliche, tappeti, medaglie, ceramiche, stampe e mobili, ricercate con fatica e passione fra antiquari e gallerie di tutto il mondo. Era nato a New York e a ventiquattro anni – proprio per amore dell’arte – si era trasferito a Firenze, dove aveva immaginato di rivivere magicamente nel passato circondandosi di meraviglie del Medioevo e del Rinascimento fi orentino. Un prezioso mondo che alla sua morte volle donare a Palazzo Vecchio.Gli occhi dei bambini si poseranno su un elemento usualmente trascurato e “non visto”: la cornice. Cornici sontuose, dorate, riccamente intagliate. Tutti gli elementi plastici realizzati, ispirati a dettagli della collezione e modellati in creta, comporranno cornici/installazioni collettive.

Nel Museo di Palazzo Vecchio-Donazione Loeser: breve visita della collezione seguita da laboratorio plastico direttamente nelle sale del Museo

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

La cornice è l’opera: atelier

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 1a 2a 3a 4a 5aFORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIASECONDARIA 1°

Page 34: Le Chiavi della Città - Volume 3

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Dipingere in fresco tra Quattrocento e Cinquecento:

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35P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo ATELIER D’ARTE

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durataperiodo

Giotto-Fila

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“Da Cimabue in dietro, e da lui in qua s’è sempre veduto opre lavorate da’ Greci a tempera in tavola et in qualche muro. Et usavano, nello ingessare delle tavole questi maestri vecchi, dubitando che quelle non si aprissero in su le commettiture, mettere per tutto con la colla di carnicci tela lina, e poi sopra quella ingessavano per lavorarvi sopra, e temperavano i colori da condurle col rosso dell’uovo o tempera…” Così Giorgio Vasari introduce la tecnica della tempera all’uovo, andando poi a descrivere proprietà e caratteristiche del colorito a olio e delle altre tecniche pittoriche. Per realizzare una pittura, infatti, era necessario seguire con precisione una serie di fasi esecutive; e in bottega il lavoro era di squadra. Tanti erano i ruoli, i compiti, le fasi cui garzoni e apprendisti erano chiamati per concorrere all’esito fi nale: ma-cinare e temperare i colori, preparare il supporto, predisporre il disegno, ingessare la tavola. Ciascuno, sulla base delle proprie esperienze e capacità, era ingranaggio essenziale di una catena di lavoro che avrebbe portato all’opera fi nita. Per il tempo di un laboratorio i bambini si calano nei panni di aiutanti di Giorgio Vasari per comprendere quale fosse il processo di produzione di una pittura su tavola o su tela e quali fossero le caratteristiche di ogni fase di lavoro.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: attività di laboratorio con simulazione delle fasi di lavoro tipiche di una bottega rinascimentale

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

In bottega con Giorgio Vasari: atelier

OBIETTIVI

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classi 1a 2a classi 3a 4a 5aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

Page 36: Le Chiavi della Città - Volume 3

36P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

“Sono un uomo: niente di umano mi è estraneo”: così scrive Terenzio, fra i massimi commediografi latini, a ricordare come il teatro classico indaghi i caratteri e i temi portanti dell’umanità. Tutto è incluso in que-sta forma di rappresentazione del mondo che, in forma mediata, consente al pubblico di rifl ettere su se stessi. Nell’antica Florentia – come nelle altre città dell’Impero romano – tutti si recavano a teatro: davanti ai loro occhi si dispiegavano storie più o meno verosimili che avrebbero offerto un’occasione di svago e di rifl essione. In analogia con quanto poteva avvenire nei primi secoli dopo Cristo, dunque, il percorso negli scavi archeologici dell’antico Teatro romano sarà inframezzato da una serie di brevi interventi tea-trali desunti dalla classicità che consentiranno di rivivere la peculiarità e il fascino del luogo.

Presso gli scavi archeologici di Palazzo Vecchio: percorso di visita intrecciato a una serie di brevi in-terventi teatrali

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Nell’antico teatro di Florentia

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3a classi 3a 4a 5aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

Page 37: Le Chiavi della Città - Volume 3

37P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Mukki

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

A Firenze, a fi ne Ottocento, tutti gli amanti dell’arte conoscono Stefano Bardini. E’ un personaggio elegante, colto, dall’aspetto “di volpe astuta”. La sua collezione è ospitata in un particolare negozio, un sontuoso palazzo d’epoca con le pareti decorate di blu che alla sua morte diventerà un museo della città. Fra le opere, un’acquisizione più recente, trasferita in museo dopo l’intervento di restauro: il Porcel-lino. O meglio un cinghiale, realizzato da Piero Tacca nel Seicento per Cosimo II de’ Medici e collocato prima a Palazzo Pitti, poi nel Mercato Nuovo, infi ne in museo. I bambini saranno accompagnati fra le sale seguendo un racconto sovratemporale che consentirà loro di conoscere le peculiarità delle opere e di viverne tutto il fascino che esercitarono sul collezionista Bardini.

Presso il Museo Stefano Bardini: visita del Museo in chiave narrativa e approfondimento delle opere più signifi cative della collezione

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Il principe degli antiquari

OBIETTIVI

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classi 1a 2a 3a classi 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 38: Le Chiavi della Città - Volume 3

38P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Mukki

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nell’antico Cenacolo di Santo Spirito riposa, circondato dalle sue opere, un estroso collezionista: Sal-vatore Romano. Il suo istinto e le sue capacità gli permettevano di rinvenire capolavori nei luoghi più disparati: oggetti di ogni genere, anche di dimensioni monumentali, prevalentemente lapidei, trasferiti con tenacia a Firenze. Un patrimonio ingente che venne poi venduto all’asta, con l’eccezione di alcune casse chiuse nei magazzini: capolavori da cui l’antiquario non volle separarsi e che tuttora lo circondano. Le classi saranno quindi coinvolte in un percorso fra le opere che valorizzerà la dimensione del racconto per ricostruire, a ritroso, il loro viaggio fi no a Firenze.

Presso la Fondazione Salvatore Romano: visita narrata della collezione con approfondimento su al-cune opere

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Racconti di pietra

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3a classi 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 39: Le Chiavi della Città - Volume 3

39P

Che cosa si fa

Percorso educativo ATELIER D’ARTE

Giotto Fila

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“Di tutti gli altri modi che i pittori faccino, il dipingere in muro è il più maestrevole e bello, perché consiste nel fare in un giorno solo quello che nelli altri modi si può in molti ritoccare sopra il lavorato”. Così Giorgio Vasari presenta la tecnica dell’affresco, conosciuta e praticata fi n dall’antichità e descritta da Vitruvio nel suo De architectura. Una tecnica che è considerata fra le più sofi sticate e di diffi cile esecuzione, poiché non consente ripensamenti di sorta e richiede una perfetta conoscenza dei materiali e dei pigmenti da utilizzare.L’atelier di pittura consente ai partecipanti di sperimentare direttamente l’esecuzione di un piccolo af-fresco. Su una base di terracotta naturale, ogni partecipante prova i diversi stadi di lavorazione: dalla stesura dell’intonaco, alla realizzazione dello spolvero con i cartoni, dalla preparazione dei colori, alla coloritura.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: nel laboratorio è possibile realizzare un piccolo affresco con le stesse tecniche che venivano praticate nel Rinascimento e portare via con sé al termine dell’attività quanto si è prodotto

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Dipingere in fresco tra Quattrocento e Cinquecento: atelier

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durataperiodo

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 1a classi 3a 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 40: Le Chiavi della Città - Volume 3

40P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Mukki

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Negli anni venti del Quattrocento Masolino e Masaccio sono al lavoro in Santa Maria del Carmine. Il com-mittente è Felice Brancacci, ricco e potente personaggio fi orentino; l’incarico è di decorare la cappella di famiglia con le storie di san Pietro. La loro opera è a buon titolo celebre: oltre alla verità – tutta umana – dei personaggi religiosi, gli artisti conferiscono agli episodi un’attualità straordinaria ambientandoli nella Firenze del Quattrocento e proponendo contesti animati da micro-dettagli di vita quotidiana, dai vasi sui davanzali ai panni stesi, dalle gabbie per gli uccelli ai vicini di casa affacciati a chiacchierare. Le am-bientazioni delle storie sacre, descritte con sapiente realismo, diventano lo spunto per cimentarsi nella resa prospettica e per costruire paesaggi urbani in chiave bidimensionale: quinte scenografi che dipinte a tempera che “abitano” il complesso carmelitano per trasporre nel nostro tempo una delle più eclatanti rivoluzioni della storia dell’arte.

Presso il complesso di Santa Maria del Carmine: visita della Cappella seguita da laboratorio pittorico di resa scenografi ca delle quinte urbane e paesaggistiche degli affreschi

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Scenografi e del Rinascimento: atelier

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3a classi 3a 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 41: Le Chiavi della Città - Volume 3

41P

Che cosa si fa

Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

L’attività inizia con la visita ai Quartieri Monumentali, durante la quale si evidenziano le caratteristiche della reggia di Cosimo e il nesso fra Arte e Potere per concludersi nel Teatro del Museo Civiltà del Ri-nascimento a Firenze dove il pubblico incontra in udienza il duca Cosimo I de’ Medici o la duchessa Eleonora di Toledo, impersonati da animatori-attori. Il dialogo libero fra i personaggi e i visitatori evidenzia le profonde differenze fra la società della Firenze cinquecentesca e l’oggi, induce a rifl ettere sul presente e restituisce alle opere d’arte del museo il contesto culturale che le ha generate.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: visita animata al Palazzo Vecchio trasformato da Giorgio Vasari nella Reggia del duca Cosimo I de’ Medici e di sua moglie, Eleonora di Toledo. Al termine, nel Teatro Civiltà del Rinascimento a Firenze al Mezzanino, incontro con il duca o la duchessa

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Invito alla Reggia di Cosimo ed Eleonora

OBIETTIVI

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classi 1a 2a 3a classi 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 42: Le Chiavi della Città - Volume 3

42P

Che cosa si fa

Percorso educativo TEATRO AL MUSEO

Offi cina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Protagonista della pièce è Gerolamo Mercuriale, forse il più famoso medico fi sico della seconda metà del Cinquecento, che visita la Granduchessa Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I de’ Medici, inferma. La diagnosi è: morbo di mal aere. Nella pièce – e nel successivo confronto del pubblico con Mercuriale – si evidenzia come i medici dell’età moderna, pur non conoscendo l’esistenza di batteri e virus e in assenza di strumenti per le analisi dia-gnostiche sofi sticati come quelli attuali, fossero in grado di fare diagnosi di una perspicacia sorprendente e conoscevano le virtù curative di centinaia di erbe: circa l’ottanta per cento dei principi attivi alla base dei farmaci odierni.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: pièce teatralizzata relativa al metodo diagnostico di Mercuriale nel Teatro Civiltà del Rinascimento e dialogo fi nale con il medico per evidenziare differenze e somiglianze con la medicina di oggi

un’ora e quindici minuti da ottobre 2011 a giugno 2012

Il medico e la Granduchessa: salute/malattia nel

Rinascimento nel confronto con l’attualità

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durataperiodo

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in collaborazione

web

OBIETTIVI

classi 1a 2a 3a classi 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 43: Le Chiavi della Città - Volume 3

43P

Che cosa si fa

Percorso educativo TEATRO AL MUSEO

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durataperiodo

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

La Duchessa Eleonora si è appena destata, è seduta sul letto e donna Lisabetta le sta passando un lino fi ne su tutto il viso. Poi le porge il boccale con l’acqua e il vino per la pulizia della bocca, una nuova camicia bianca profumata di rose e lavanda e gli abiti che la Duchessa indosserà. I preparativi mattutini sono occasione di rifl essione e dibattito con il pubblico, grazie a cui emerge la profonda differenza nella concezione dei corpi, dell’abbigliamento e dell’igiene personale rispetto all’oggi e le cui peculiarità sot-tendono una precisa visione di ruoli e funzioni della fi gura femminile nel Cinquecento. Osservando le pro-cedure di vestizione della Duchessa Eleonora è possibile rendersi conto di come l’abito cinquecentesco fosse una vera e propria “architettura per il corpo” tesa a conferire una rigida struttura alle membra e ad accentuare precisi signifi cati simbolici legati alla concezione del corpo e della donna del Rinascimento.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: breve visita mirata in museo; vestizione della Duchessa Eleonora che dialoga liberamente con il pubblico nel Teatro Civiltà del Rinascimento

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Vestizione della duchessa Eleonora:

abiti per governare il corpo

OBIETTIVI

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classi 1a 2a 3a classi 4a 5aSECONDARIA 1° PRIMARIAFORMAZIONE INSEGNANTI INFANZIA

Page 44: Le Chiavi della Città - Volume 3

44P

Che cosa si fa

Percorso educativo TEATRO AL MUSEO

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durataperiodo

Nel Museo di Palazzo Vecchio: breve visita mirata in museo; gioco di ruolo con Cosimo I de’ Medici dove i ragazzi devono supportare il duca nelle decisioni di carattere diplomatico e militare, nonché nelle strategie di legittimazione del suo ancora fragile potere

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Consiglieri del Duca Cosimo

regole, vincoli, inganni dell’azione politica

OBIETTIVI

classi 4a 5aPRIMARIA

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

L’attività si apre con una visita nei Quartieri monumentali, dove vengono individuate e commentate le opere d’arte che rimandano alla politica di Cosimo I de’ Medici, successivamente ci si trasferisce nel Teatro Civiltà del Rinascimento dove, grazie a un multimediale realizzato ad hoc, i ragazzi vengono messi al corrente della situazione politica e militare in Europa e in Italia nel 1537, anno dell’elezione del giovanissimo Cosimo come duca di Firenze. Appena eletto, il non ancora diciottenne Cosimo deve, con-testualmente, fronteggiare la minaccia dei fuoriusciti fi orentini nostalgici della Repubblica e affrancarsi dalla tutela militare spagnola, le cui truppe occupano le fortezze fi orentine. Segue l’incontro con il duca e il gioco di ruolo che trasforma il pubblico in suoi consiglieri militari, diplomatici, politici.

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in collaborazione

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classi 1a-2a-3aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° INFANZIA

Page 45: Le Chiavi della Città - Volume 3

45P

Che cosa si fa

percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Ancora oggi è molto diffusa l’opinione che nel Medioevo si ritenesse che la Terra fosse un disco piatto contenente tutte le terre abitate. In realtà non esistono documenti medievali in cui sia contenuta tale af-fermazione. Inoltre, i mappamondi medievali erano rappresentazioni semplifi cate di uno spazio organiz-zato secondo criteri che non sono solo descrittivi, ma anche simbolici, con espliciti riferimenti alla storia del cristianesimo, dalla Creazione al Giudizio Universale. E non è certo un caso che le carte geografi che del Medioevo siano per lo più opere di monaci che le inserivano come illustrazioni di codici o manoscritti. L’attività cerca di evidenziare dall’analisi di alcuni esempi di cartografi a medievale, oltre alla consape-volezza della sfericità della Terra nel Medioevo, i signifi cati simbolici sottesi nei particolari delle mappe, l’approccio teologico e antropocentrico dei loro autori, la citazione di miti o leggende, come quello del Prete Gianni o dei mostri e delle meraviglie che popolavano l’Oriente.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: partecipazione a un laboratorio di rifl essione e analisi sul tema con multimediale iconografi co e visita animata alla Sala delle Carte geografi che

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Il Medioevo e il falso mitodella Terra piatta

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 1aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

Page 46: Le Chiavi della Città - Volume 3

46P

Che cosa si fa

percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

||durata

periodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

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Partendo dall’analisi in multimediale della grande Pianta della catena (che, pur se quattrocentesca, rap-presenta ancora chiaramente l’impronta arnolfi ana) ed effettuando un confronto ragionato con la Firenze di oggi, sarà possibile defi nire la facies della città medievale fra la fi ne del XIII secolo e i primi decenni del XIV secolo. Particolare attenzione verrà dedicata alla vita quotidiana dei fi orentini di allora, che si svol-geva prevalentemente in strada. A scandire questo viaggio nel passato la campana, che annunciava la prossima chiusura delle porte cittadine, l’inizio del coprifuoco, un incendio divampato durante la notte.

Laboratorio in classe: l’animazione tridimensionale della Pianta della catena introduce il tema della vita quotidiana in una città racchiusa dalle mura, scadenzata dall’alternanza del giorno e della notte, dal suono delle campane e dagli scambi commerciali fra città, campagna e paesi lontani

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Vivere nella Firenze medievale

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 1aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 47: Le Chiavi della Città - Volume 3

47P

Che cosa si fa

percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Firenze, nota come la culla del Rinascimento, è anche la città delle libertà comunali, alla cui costruzione contribuirono particolarmente le corporazioni delle arti e dei mestieri, alle quali va attribuita gran parte del merito per lo straordinario sviluppo economico che permise a Firenze di diventare una delle più ricche e potenti città del medioevo europeo. Gli antichi palazzi sedi delle Arti e, a volte, anche gli edifi ci vicini conservano ancora gli stemmi dell’Arte. Un percorso nel centro cittadino consente di individuare le antiche sedi delle corporazioni più importanti, mentre, nella vicina Orsanmichele, si possono riconoscere le statue dei Santi protettori di ciascuna di queste arti.

Visita animata in città: partendo da Palazzo Vecchio si individuano i simboli delle Arti sulla facciata del Tribunale della Mercatanzia, per poi ritrovarle in Orsanmichele e in altri edifi ci del centro storico

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Alla scoperta della Firenze delle Artinella città di oggi

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 1aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 48: Le Chiavi della Città - Volume 3

48P

Che cosa si fa

Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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periodo

Banca CR Firenze

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Intorno al 1250 inizia un periodo della storia economica europea caratterizzato da una straordinaria attività dei mercanti e degli imprenditori fi orentini attivi anche come prestatori di forti somme di denaro e gestori di appalti, soprattutto, nelle riscossioni delle decime pontifi cie. Strumento necessario di questa affermazione economica di Firenze è il fi orino, una moneta d’oro a 23 carati che acquista rapidamente straordinario credito in tutta l’Europa e nel bacino del Mediterraneo, dove operano le società bancarie e commerciali della città. Ed è così che, fra la fi ne del Duecento e i primi decenni del Trecento, da Londra a Parigi fi no alla Morea e al Cairo, da Barcellona a Valencia sino a Bisanzio e a Cipro, i fi orentini divengono il quinto elemento dell’Universo.

Laboratorio in classe: dopo un’introduzione al contesto storico-economico in cui si muovevano i primi banchi fi orentini trecenteschi, si dividono i ragazzi in piccoli gruppi, ciascuno rappresentante un antico banco. Ogni gruppo riceverà una dotazione iniziale di fi orini con cui concedere prestiti, acquistare lana grezza o pannine fi amminghe, investire in sostanze tintorie o in terreni agricoli

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Firenze e l’egemonia mondialedel fi orino

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 1aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 49: Le Chiavi della Città - Volume 3

49P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Palazzo Vecchio, come appare oggi ai nostri occhi, è il risultato di una lunga serie di trasformazioni, allargamenti e ricostruzioni che sono durate più di tre secoli. Il nucleo originario – attribuito ad Arnolfo di Cambio – è costituito da un cubo in pietra forte affacciato sulla piazza. Realizzato per ospitare i Priori delle Arti e il Gonfaloniere di Giustizia – organi supremi del governo cittadino – il palazzo fortezza, coro-nato di merli e sormontato da un’imponente torre di novantacinque metri di altezza, fu iniziato alla fi ne del tredicesimo secolo e terminato nel 1313. Il primo ampliamento del Palazzo fu realizzato nel 1342, quando Gualtieri di Brienne, Duca d’Atene, volle allargare il muro fortifi cato e costruire al suo interno, nascosta nello spessore del muro, una scala segreta, grazie alla quale si può salire e scendere senza essere visti. La prima grande trasformazione del Palazzo avvenne alla fi ne del quindicesimo secolo quan-do, sotto l’infl uenza del Domenicano frà Girolamo Savonarola, fu edifi cata la Sala del Maggior Consiglio, successivamente ampliata e rinnovata da Giorgio vasari, architetto del duca Cosimo I de Medici. Nella parte alta del Palazzo è situato il camminamento di ronda dal quale la guardia poteva sorvegliare i dintor-ni del Palazzo. L’emozione di questo tour è poter ammirare la città come mai l’avete vista, un panorama a trecentosessanta gradi attorno al camminamento merlato.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: visita animata alla trecentesca scala del duca di Atene, agli ambienti del medievale Palazzo dei priori rintracciabili nei Quartieri Monumentali modifi cati negli interventi cin-quecenteschi, al camminamento di ronda un’ora e quindici minuti da ottobre 2011 a giugno 2012

Palazzo medievale svelato

OBIETTIVI

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classi 1a 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 50: Le Chiavi della Città - Volume 3

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Che cosa si fa

NUOVA VERSIONE - Percorso didattico CIBO COME CULTURA

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durataperiodo

Unicoop

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Su molte riviste e programmi televisivi dedicati alla salute e alla corretta alimentazione, da qualche anno, vengono magnifi cate le virtù della cosiddetta dieta mediterranea. In realtà, basta viaggiare e mangiare nei molti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo o, più semplicemente, assaggiare i piatti tipici delle di-verse regioni italiane per comprendere come non esista una cucina mediterranea. In primo luogo, perché le cucine mediterranee sono molto diverse da luogo a luogo e, in secondo luogo, perché queste cucine sono molto cambiate nel tempo in quanto molti usi alimentari sono apparsi e scomparsi nei secoli e molti prodotti che oggi sono considerati “caratteristici” vengono da altre zone del mondo e solo in epoca recente sono entrati a far parte della cultura “mediterranea”. Prendiamo come esempio la pasta, che è considerata tipica della dieta mediterranea. Oggi, la pasta è certamente parte importante della cucina delle diverse regioni nel nostro paese, ma fuori dall’Italia la pasta ha pochissima importanza nel menu quotidiano. Non si può nemmeno dire che sia un cibo “nostrano” perché l’uso della pasta secca è giunto in Europa dal Medio oriente durante il Medioevo. Gli esempi che si potrebbero citare sono innumerevoli – e sono esattamente il soggetto dell’attività di la-boratorio – ma qui importa evidenziare come ogni cucina sia il risultato di una lunga storia, di un costante accumulo di esperienze e di continui scambi fra culture diverse.

Laboratorio in classe partendo dagli ingredienti necessari per preparare un tipico menu mediterraneo se ne scoprono le origini, i popoli che li hanno introdotti nella nostra cucina, i motivi per cui alcuni di loro ne sono stati a lungo esclusi. Dal momento che il cibo è sempre cultura verranno anche evidenziati gli scambi culturali nelle abitudini alimentari di oggi: il junk-food e il fast food americani e le loro contami-nazioni europee; il cibo svedese proveniente dai negozi alimentari dei magazzini Ikea; i doner kebab e i ristoranti cinesi e molto altro ancora

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Geografi a del cibo: radici dellaglobalizzazione alimentare

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 51: Le Chiavi della Città - Volume 3

51P

Che cosa si fa

Percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

I cento anni che vanno dalla seconda metà del XV secolo alla prima metà del XVI secolo sono ricordati in tutti i libri come l’età delle scoperte geografi che. La nuova rotta atlantica verso le Indie, circumnavigando l’Africa; la scoperta e l’esplorazione del continente americano; la prima circumnavigazione del globo terrestre sono alcune delle più signifi cative tappe dei questo percorso di scoperta e di allargamento dei confi ni del mondo conosciuto.Prendendo le mosse dalla vita avventurosa dei principali protagonisti di questa vera e propria epopea: Vasco da Gama, Bartolomeu Diaz, Cristoforo Colombo; Ferdinando Magellano; Amerigo Vespucci, sarà quindi possibile verifi care come e quando gli esiti dlele loro imprese siano stati registrati nelle carte geo-grafi che del mondo e siano entrati nell’immaginario dell’Occidente.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: grazie a un multimediale iconografi co e all’ausilio di brani tratti dalle relazioni di chi partecipò alle diverse spedizioni si entra in contatto con la vita avventurosa degli esplo-ratori che hanno allargato i confi ni del mondo

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

La geografi a nell’età delle scoperte

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 2a SECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 52: Le Chiavi della Città - Volume 3

52P

Che cosa si fa

percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nell’età delle esplorazioni geografi che del XV e del XVI secolo i marinai erano costretti a fare a meno degli importanti punti di riferimento che nei secoli precedenti venivano utilizzati, quando nella navigazione si rimaneva a contatto visivo con la costa. Ora occorreva, invece, calcolare il punto nave, cioè misurare la propria posizione riferendosi al Sole o alle stelle. Allo strumento di misura più antico - la mano – con cui il marinaio rilevava l’altezza delle stelle, si affi anca-no nuovi strumenti per la misura del cielo e delle terre: astrolabi, radi latini, archipenzoli, baculi, quadranti, compassi... la maggior parte dei quali veniva impiegata sia per le osservazioni astronomiche, che per le rilevazioni del punto nave in alto mare, come pure per le misurazioni delle distanze e delle altezze degli edifi ci e per la costruzione prospettica di scenografi e per le feste e rappresentazioni allestite alla Corte medicea.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: partecipazione alla rifl essione sul tema in oggetto grazie al supporto di un multimediale iconografi co che si accompagna a esperienze di misurazione utilizzando repliche di antichi strumenti

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Misurare la Terra nell’età delle scoperte

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 53: Le Chiavi della Città - Volume 3

53P

Che cosa si fa

percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

La vita degli abitanti di Firenze nel Cinquecento era scadenzata da numerose feste e ricorrenze religiose di cui sono pervenute ai nostri giorni numerose rappresentazioni: il Santo Patrono, il Natale, la Quare-sima, la Pasqua, ma anche la semina dei campi, la mietitura, la vendemmia, l’uccisione del maiale… Questi ritmi accomunavano, con diverse accentuazioni, i ricchi e i poveri. Come nei secoli precedenti, la vita quotidiana si svolgeva soprattutto in strada, dove si lavorava davanti alla bottega, si esponevano le merci nelle mostre, ci si affollava intorno alle bancarelle al mercato, passavano i carri provenienti dalla campagna.

Laboratorio in classe: con il supporto di un multimediale iconografi co corredato da una adeguata narrazione si fa rivivere sia l’atmosfera della corte medicea nel Cinquecento quanto la vita delle classi popolari cittadine

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Vivere nella Firenze dei Medici

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 2aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 54: Le Chiavi della Città - Volume 3

54P

Che cosa si fa

percorso didattico CIBO COME CULTURA

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durataperiodo

Unicoop Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Quali erano gli alimenti consueti delle famiglie ducali di Cosimo I, Francesco I e Ferdinando I de’ Medici? E come erano imbandite le tavole? Quante potevano essere le portate? Erano diversi gli accostamenti di gusti e sapori rispetto alle nostre abitudini alimentari? Quali erano le differenze fra colazione, pranzo e cena?L’attività suggerisce alcune risposte a queste domande e consente anche di scoprire come le scadenze imposte dal calendario diventassero altrettante occasioni per trasformare il banchetto rinascimentale in una vera e propria messa in scena a tema, sontuosa e meravigliosa, dove la vista doveva trarre in inganno il gusto.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: ricostruzione della civiltà della tavola grazie a un multimediale icono-grafi co e alla visione di spezzoni tratti da fi lm storici, quindi dialogo con l’animatore per confrontare i pranzi importanti nel nostro presente (i banchetti di matrimonio, le feste di compleanno, il pranzo di Natale) con analoghe occasioni del passato

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Alla tavola del duca di Firenze: gerarchia dei

cibi e buone maniere nella Firenze del XVI secolo

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 2aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 55: Le Chiavi della Città - Volume 3

55P

Che cosa si fa

Percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il dominio della famiglia dei Medici - sulla Repubblica nel secolo XV e sul Ducato nel secolo successivo - ha lasciato una sua impronta ben delineata nell’aspetto della città, non solo negli edifi ci pubblici – come Palazzo Pitti e il Palazzo della Signoria - ma anche in molte residenze di famiglie alleate o di membri della corte, le cui facciate spesso presentano omaggi agli stemmi e alle imprese - cioè gli stemmi personali -della famiglia de’ Medici.

Visita animata in città: un percorso nel centro storico di Firenze alla scoperta dei simboli del potere mediceo

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Alla scoperta della Firenze dei Medici nella città di oggi

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 2aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 56: Le Chiavi della Città - Volume 3

56P

Che cosa si fa

Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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durataperiodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Del XV secolo due sono le date che si ricordano: il 1453, quando i Turchi Ottomani conquistano Co-stantinopoli e il 1492, quando Cristoforo Colombo scopre un nuovo mondo, il continente che nel 1507 prende il nome di America, in onore dell’esploratore fi orentino Amerigo Vespucci. Ma il Quattrocento è anche il secolo dell’espansione europea negli Oceani Atlantico, Indiano e Pacifi co per stabilire una nuova serie di vie commerciali dirette con l’Estremo Oriente e l’Africa. Sono i portoghesi dapprima, quindi gli spagnoli, seguiti dagli olandesi e dagli inglesi che, in poco più di un secolo, gettano le basi della supre-mazia europea su scala mondiale. Frattanto, sul piano culturale, la riscoperta dell’Antichità poneva le premesse per lo sviluppo dell’Umanesimo e del Rinascimento, mentre l’Italia perde la libertà politica e il primato economico.

Laboratorio in classe: L’esperienza si avvia dividendo i ragazzi in piccoli gruppi, ciascuno dei quali rap-presenterà un banco dei mercanti-banchieri-imprenditori che dominano la scena economica fi orentina nel Cinquecento. Ai tradizionali investimenti nella proprietà fondiaria o nella manifattura laniera su cui si basava la ricchezza della città, si affi ancano all’inizio del XVI secolo lo sviluppo della manifattura serica, l’adozione di nuove tecniche tintorie e le grandi opportunità offerte dai commerci con il Nuovo Mondo: il preziosissimo zucchero di canna, il ricercato legno delle foreste amazzoniche, il tabacco…

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Le radici della modernità

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 2aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 57: Le Chiavi della Città - Volume 3

57P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo ATELIER d’ARTE

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durataperiodo

Giotto-Fila

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

La tecnica artistica dell’affresco, già descritta da Vitruvio nel De Architectura, prevede molteplici fasi di esecuzione che richiedono una notevole abilità e una perfetta conoscenza dei materiali da impiegare. E’ necessario preparare il cartone; stendere il primo strato di intonaco, l’arriccio; realizzare la sinopia; predisporre il secondo strato di intonaco, il tonachino, sul quale trasferire il disegno grazie allo spolvero e all’incisione; infi ne procedere alla coloritura. A un primo sguardo gli affreschi di Palazzo Vecchio non rivelano nulla di tutto questo, ma all’occhio attento offrono preziosi indizi per rintracciare i segni del lavo-ro dell’artista. Dopo una breve dimostrazione della tecnica, quindi, i bambini saranno accompagnati in Museo, dove potranno riconoscere le tracce di esecuzione degli affreschi.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: breve dimostrazione della tecnica dell’affresco seguita da una visita dei Quartieri Monumentali del Museo

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Dipingere in fresco fra Quattrocento e Cinquecento: dimostrazione e visita in museo

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 2a 3aFORMAZIONE INSEGNANTI SECONDARIA 1° PRIMARIA INFANZIA

Page 58: Le Chiavi della Città - Volume 3

58P

Che cosa si fa

Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nel 1555 Giorgio Vasari, pittore, architetto e scrittore aretino - autore de Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti - diviene il responsabile del cantiere di Palazzo Vecchio e compie un immenso lavoro per rendere più organici e funzionali gli innumerevoli ambienti, sale, camere, scale e disimpegni che componevano il palazzo trasformandolo in una sontuosa reggia rinascimentale. Chi meglio di Giorgio Vasari può guidare i visitatori di Palazzo Vecchio a comprendere lo straordinario impegno che gli è stato richiesto per realizzare una reggia fastosa, da un palazzo “stato murato a caso”? L’animatore-attore che impersona Giorgio Vasari illustra al pubblico le scelte di politica culturale del duca e la straordinaria peri-zia tecnica sua e dei collaboratori nel realizzare, in tempi record, la reggia di Cosimo.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: visita animata al Palazzo Vecchio guidati da Giorgio Vasari, architetto e pittore del duca Cosimo I de’ Medici

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Guidati da Giorgio Vasari

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 1a 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 59: Le Chiavi della Città - Volume 3

59P

Che cosa si fa

Percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nel 1865 il trasferimento della capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze costringe la città toscana a ripensare il proprio arredo urbano e le abitudini di vita dei suoi cittiadini, per adeguarle al suo nuovo status. Il trasferimento della corte sabauda e del ceto impiegatizio piemontese in città comporta di ne-cessità la costruzione di nuovi alloggi, la destinazione dei principali edifi ci cittadini a sedi di ministeri e di uffi ci centrali del Regno, ma anche un mutamento nell’offerta di beni e servizi. I sobri negozi fi orentini devono aggiornare le loro vetrine per sostenere la concorrenza dei fornitori della Real Casa con gli arredi sfarzosi e le mostre di merci raffi nate. I fi orentini, che erano soliti recarsi al caffè la domenica per sorseg-giare il caffelatte, scoprono la cioccolata in tazza e il gianduiotto, portate dal piemontese Enrico Rivoire e molto altro ancora

Laboratorio in classe: grazie ad un multimediale iconografi co e a brani di scrittori che descrivono la vita quotidiana a Firenze nel secondo Ottocento, i ragazzi sono invitati a fare un viaggio nel proprio passato

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Vivere in Firenze capitale d’Italia

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 60: Le Chiavi della Città - Volume 3

60P

Che cosa si fa

percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Il 12 marzo del 1860 la Toscana vota con un voto pressoché plebiscitario l’annessione al Regno d’Italia. Cinque anni dopo, in esecuzione dell’accordo fra re Vittorio Emanuele II e l’imperatore Napoleone III, la capitale del Regno è trasferita sulle rive dell’Arno. Vengono trasferiti da Torino a Firenze la corte sabau-da, il parlamento, i ministeri e gli uffi ci del Regno: la popolazione della città sale da 150mila a 170mila abitanti. Vengono iniziati grandi lavori per rendere il centro cittadino degno del nuovo ruolo di capitale assunto da Firenze: si allargano strade, si demoliscono interi isolati medievali, sostituendoli con nuovi palazzi. Eppure di questo fervor d’opera – in realtà già avviato negli ultimi decenni lorenesi e, ancor pri-ma, durante il periodo napoleonico – non rimane apparentemente traccia nell’aspetto attuale della città, così segnato dall’architettura rinascimentale. Ma a ben guardare, molti edifi ci dimostrano un’età assai diversa da quanto appare.

Visita animata in città: nel centro storico, “da secolare squallore a nuova vita restituito” nell’ultimo scor-cio dell’Ottocento, come recita la frase posta sull’arco di Piazza della Repubblica

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Alla scoperta di Firenze capitalenella città di oggi

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 61: Le Chiavi della Città - Volume 3

61P

Che cosa si fa

Percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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durataperiodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nel 1865 Firenze è la capitale del Regno d’Italia, una grande occasione per la città perché occorre re-perire le sedi per il governo, i ministeri, le assemblee legislative e tutti gli uffi ci centrali trasferiti da Torino, adeguarne l’aspetto urbano al nuovo ruolo e reperire gli alloggi per oltre ventimila impiegati al seguito del governo. Si avvia un’imponente stagione di lavori pubblici per risanare il centro storico degradato, abbattere la trecentesca cinta muraria per consentire l’allargamento della città e costruire nuovi quartieri residenziali. Arrivano ingenti capitali, soprattutto francesi e inglesi, attirati dalla prospettiva delle specula-zioni edilizie. La città comincia a cambiare il proprio volto e l’economia pare svegliarsi da una lunga stasi. Ma nel 1871 è Roma a divenire capitale e a Firenze tutto sembra crollare come in un castello di carte.

Laboratorio in classe: i ragazzi, suddivisi in piccoli gruppi, devono impersonare banche attive a Firenze nel periodo in cui la capitale vi è trasferita da Torino. Nella seconda metà del XIX secolo, le banche ita-liane si sono aggiornate nella strategia e nelle procedure, sul modello dei grandi istituti bancari francesi e inglesi che operavano nel Regno d’Italia, fi nanziando la ristrutturazione edilizia della nuova capitale – o, come si disse allora, il suo Risanamento – promuovendo la costruzione delle strade ferrate e i primi timidi tentativi di industrializzazione

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda ottobre 2011 a giugno 2012

Economia di Firenze capitale

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 62: Le Chiavi della Città - Volume 3

62P

Che cosa si fa

NOVITÀ - Percorso educativo CONOSCERE I MUSEI CIVICI

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durataperiodo

Servizio musei comunali

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Nei molti secoli di storia racchiusi nelle mura di Palazzo Vecchio non potevano mancare le testimonianze e le tracce degli anni del Risorgimento, della nascita del Regno d’Italia nel 1861 e del trasferimento della capitale di questo regno da Torino a Firenze, nel 1865. Palazzo Vecchio, in quanto Palazzo dei Padri e simbolo dei governi della città succedutisi dal XIV secolo, viene investito di nuovi ruoli politici anche du-rante gli anni incalzanti dell’Unità d’Italia. Nuovi ruoli politici che modifi cano le architetture e i decori che avevano dato vita, all’interno della muraglia medievale e nei Quartieri nuovi, al palazzo ducale di Cosimo I de’ Medici, nel XVI secolo. E così come del Palazzo ducale la Sala grande era il cuore, anche nel Pa-lazzo Vecchio dell’età risorgimentale e del Regno d’Italia è soprattutto nel Salone dei Cinquecento che avvengono i mutamenti più signifi cativi, tali da determinare anche gli altri interventi nel palazzo.

Nel Museo di Palazzo Vecchio: Palazzo Vecchio – nel quale si coagulano oltre sette secoli di storia fi orentina – può fornire chiavi di lettura anche relativamente al breve periodo di rinascita risorgimentale che culminò con il trasferimento della capitale da Torino. Le tappe della visita saranno la facciata che ricorda il plebiscito con cui fu sancita l’annessione al Regno d’Italia, la Sala grande che ne ospitò l’assemblea elettiva, gli scranni parlamentari di tre illustri deputati toscani, le sale dei Quartieri monu-mentali trasformate in segreteria, biblioteca e archivio della Camera, o negli uffi ci del ministero degli Affari Esteri

un’ora e quindici minutida ottobre 2011 a giugno 2012

Palazzo ottocentesco:dal Risorgimento a Firenze capitale

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 2a 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 63: Le Chiavi della Città - Volume 3

63P

Che cosa si fa

NOVITÀ - percorso didattico VIAGGI NEL TEMPO NEL MEDITERRANEO E IN FIRENZE

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durataperiodo

Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Portale Ragazzi

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

Firenze, 1943-45: per la città sono gli anni più diffi cili del XX secolo, con il passaggio del fronte, le di-struzioni, la fame, la liberazione In questi anni, l’intera città è in balia della guerra, sperando in una pace che sembra sempre lontana. Il 25 settembre 1943 una formazione di 36 bombardieri B17 dell’aviazione americana si presentò improvvisamente sulla città. In poco meno di un’ora gli aerei sganciarono ottanta bombe ad alto potenziale. La sorpresa fu grande poiché nessuno si sarebbe mai aspettato un’incursione aerea contro Firenze. L’allarme aereo era già suonato tante volte e, sebbene la contraerea fosse entrata in azione per nove volte, nessun bombardiere aveva fi no ad allora colpito la città, avvalorando un’ipotesi che presto si sarebbe rivelata una pura illusione: la città era troppo importante in conseguenza del suo patrimonio artistico conosciuto ed ammirato da tutto il mondo, nessuno avrebbe avuto il coraggio di bombardarla. Da quel giorno la popolazione fi orentina, terrorizzata, si trovò pienamente immersa, di colpo, nella dura realtà della vita in una città in guerra.

Laboratorio in classe: con l’ausilio di un multimediale iconografi co, di spezzoni dei fi lm Luce, di brani di scrittori che descrivono la vita quotidiana a Firenze nell’emergenza bellica e di oggetti riemersi dal passato i ragazzi sono invitati a fare un viaggio nella storia recente di Firenze, una storia le cui tracce si possono ancora trovare nelle famiglie dei ragazzi stessi. La narrazione, le immagini, la documentazione fi lmata saranno così arricchite dalle fotografi e e dai ricordi che i ragazzi di ogni classe raccoglieranno nelle loro famiglie per condividerle a scuola durante l’attività mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda gennaio a giugno 2012

Firenze in guerra: vita quotidiananel secondo confl itto mondiale

OBIETTIVI

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in collaborazione

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classi 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 64: Le Chiavi della Città - Volume 3

64P

Che cosa si fa

NOVITÀ - percorso didattico ECONOMIA IN GIOCO

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durataperiodo

Banca CR Firenze

www.portaleragazzi.it/museodeiragazzi

All’indomani della fi ne del secondo confl itto mondiale l’Italia è un paese sconfi tto, diviso fra chi aveva difeso il vecchio regime fascista e chi lo aveva combattuto nelle bande partigiane, prostrato da cinque anni di guerra, da due di occupazione nazista e di bombardamenti alleati. L’apparato produttivo, seppu-re arretrato rispetto ai Paesi più industrializzati, era uscito quasi indenne dagli eventi bellici: solo l’otto per cento delle strutture industriali era stato distrutto. Il vero problema erano, infatti, le infrastrutture: strade, ferrovie, ponti e viadotti era in gran parte inutilizzabili. Senza un aiuto esterno, il Paese non avrebbe potuto risollevarsi. L’aiuto arriva dagli Stati Uniti che, con un celebre discorso del Segretario di Stato George Marshall, annunciarono al mondo il varo di un Piano per la ripresa europea, poi ricordato con il nome del suo promotore. Fra il 1948 e il 1951 l’Italia, grazie al miliardo e duecento milioni di dollari del Piano e a un’accorta politica di stabilità monetaria, poté porre le basi non solo della ricostruzione, ma anche della rinascita economica e sociale del Paese. Gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento conobbero quindi un vero e proprio boom edilizio, la costruzione di importanti vie di comunicazione come l’Autostrada del Sole, un’ampia disponibilità di manodopera a basso costo per l’industria. Si generò quello che ancora oggi viene defi ni-to miracolo economico, che portò a un generale aumento del reddito degli italiani, a una loro maggiore capacità di acquisto e all’affermarsi di una società dei consumi di massa.

Laboratorio in classe: dopo una parte introduttiva che riassume le vicende politiche ed economiche del ventennio post-bellico, la classe è divisa in piccoli gruppi di esperti che devono suggerire al governo in carica all’inizio degli anni Cinquanta i provvedimenti da prendere per cogliere l’occasione del boom economico: meglio il liberalismo degli scambi o il dirigismo statalista? Una ridistribuzione del reddito e dei servizi in senso socialista o il ricorso al solidarismo di stampo cattolico?

mattino per due classi contemporaneamente: tre oreda gennaio a giugno 2012

Novecento: dall’economia della guerra al miracolo economico degli anni Sessanta

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in collaborazione

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OBIETTIVI

classi 3aSECONDARIA 1°FORMAZIONE INSEGNANTI PRIMARIA INFANZIA

Page 65: Le Chiavi della Città - Volume 3

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PresidenteMatteo Spanò

Responsabile operativoAndrea Batistini

Responsabile scientifi co Paola Pacetti

Staff Giulia BacciLeila BezziYan BlusseauMonica ConsoliValeria CostaStefano CorazziniAlberto GalliganiMario GizardIlaria GuccerelliSenada LaceyMassimo MarcolinRoberta MasucciGiaele MonaciFrancesca NeriFlorinda NesticòCecilia PappaianniSamuele PinzinoMarco SalvucciElisabetta StumpoLorenzo VallorianiRuby VillarealDomizia WeberValentina Zucchi

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Invito alla Reggia di Cosimo ed Eleonora :

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Vita quotidiana alla Reggia di Cosimo:

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Vestizione della duchessa Eleonora:

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Vita da Principe:

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Favola profumata della natura dipinta:

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NOTE

Assessorato all’Educazione

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progetto grafi co neolab.it

Finito di stampare nel mese di agosto 2011da NUOVA GRAFICA FIORENTINA - FIRENZE