Le Cadute Negli Anziani- Le Contenzioni Come Problema o Soluzione
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Transcript of Le Cadute Negli Anziani- Le Contenzioni Come Problema o Soluzione
Le cadute negli anziani. Le
contenzioni come problema o
soluzione.
Dr. Francesco Terrasi
R.S.A. Villa Belfonte
SPES Trento
Le dimensioni del problema
• Circa il 40% delle persone ricoverate in RSA cade
almeno una volta all’anno e molti cadono più di una
volta.
• Molti dei soggetti ricoverati in RSA hanno già una
storia di caduta e/o danni relativi alle cadute prima
dell’ammissione che risulta dall’anamnesi di
ingresso.
• I soggetti che cadono sono a rischio di future cadute.
NursClinNAm442 (009)187-195
Le conseguenze
• Le conseguenze delle cadute sono spesso
significative anche se apparentemente non ci
sono lesioni.
• Molti soggetti sviluppano paura di cadere,
diminuita volontà a svolgere attività della vita
quotidiana (come fare il bagno,vestirsi e
camminare). Questi soggetti spesso diventano
socialmente isolati. NursClinNAm44(2009)187-195
La nostra situazione
• In letteratura viene riportato che circa il 10%-20% delle cadute in
RSA causa lesioni serie e tra il 2% e il 6% causa fratture.
NursClinNAm44(2009)187-195
• Nel corso del 2012 a V. Belfonte si sono avute complessivamente,
considerati anche i semplici scivolamenti senza conseguenze, 145
cadute (42 in meno rispetto al 2011) di cui 4 seguite da invio in PS
delle quali 1 seguita da ricovero in Ortopedia per frattura di
femore, 1 da rientro in struttura dopo esecuzione esami necessari
e 2 seguite da osservazione breve per trauma cranico di grado 0.
A parte le differenze nel numero totale di cadute la percentuale di
traumi gravi è sempre stato grosso modo questa.
Le cause
• Cause stabili: deficit visivi, comorbilità, deficit
muscolari, difficoltà nell’equilibrio, vertigini,
perdita del “senso del pericolo”
• Cause transitorie: febbre, disidratazione,
cambiamento di stanza, cambiamenti nella
terapia, scarpe inadeguate, pavimento bagnato
ecc
• Solo il 10% può essere attribuito a problemi
ambientali
I fattori di rischio
• Deficit cognitivo
• 2 o più malattie croniche
• Deficit nell’equilibrio e nell’andatura
• Basso BMI
• Sesso femminile
• In uno studio del 2012 effettuato in RSA italiane è
risultata più soggetta a cadute la popolazione di
persone con buona mobilità e bassa cognitività (G
Gerontol 2012;60:88-98)
Cosa fare
• Intervento sull’ambiente (solo il 10% delle cadute
sono imputabili all’ambiente)
• Valutazione multidisciplinare del rischio e messa
in atto di tutte le misure possibili per minimizzarlo
• Limitazione del danno (letti bassi, tappetini,
caschetti, protettori d’anca ecc)
• Contenzioni?
Le contenzioni: definizione
• E’definito“contenzione fisica”ogni metodo
manuale o fisico, ogni dispositivo meccanico
applicato o adiacente al corpo di un soggetto
che non può facilmente essere rimosso e che
limita la libertà di movimento o il volontario
accesso a parti del proprio corpo.
• Spondine, cinture, tavolino, tutone, lenzuolo
avvolgente
Le contenzioni: i numeri
• Difficile avere dati certi, in letteratura si trovano
percentuali di prevalenza (in RSA) dal 26% al 39% per la
Germania, del 31% per il Canada, del 28% della
Finlandia, del 20% ad Hong Kong, dell’8% negli USA. In
Italia le percentuali variano dal 15 al 22%. A Villa
Belfonte nel 2012 il 18% degli ospiti presenti ha avuto
almeno una contenzione.
• I dati così riferiti non hanno però un senso compiuto
perché occorrerebbe conoscere quali contenzioni sono
applicate e perché
Le contenzioni: le motivazioni
• In tutti gli studi e rilevazioni effettuate la
motivazione più diffusa è la prevenzione delle
cadute (con percentuali che vanno dal 50%
all’80%) seguita dal supporto posturale.
Purtroppo, si trovano ancora contenzioni motivate
dal contenimento dell’agitazione,
dall’impedimento delle fughe o del wandering.
Le contenzioni prevengono?
• La prevenzione delle cadute, che è la principale
causa di contenzione, non trova alcun riscontro
negli studi condotti: al contrario gli studi che
hanno valutato l’incidenza di cadute nei
programmi di riduzione della contenzione hanno
riportato che la significativa riduzione dell’utilizzo
dei mezzi di contenzione non si associa ad un
aumento delle cadute. (Powell C,1989; Shadlen F. 1991; Kramer
J. 1994; Werner P,1994; Dunbar JM, 1997; Neufeld RR, 1999.)
Le contenzioni: danni?
• Gli studi effettuati hanno valutato l’impatto della
contenzione sulle lesioni traumatiche e hanno
osservato o nessun cambiamento significativo in
relazione all’uso o al non uso della contenzione o
una riduzione delle lesioni più gravi e l’aumento
di quelle lievi in relazione ad una significativa
riduzione della contenzione. (Powell C,1989; Shadlen F. 1991;
Kramer J. 1994; Werner P,1994; Dunbar JM, 1997; Neufeld RR, 1999.)
Le contenzioni sono pericolose?
• La risposta è si. L’ FDA ha stimato negli USA 100
casi di morte all’anno da uso improprio della
contenzione. La causa di morte è nella
stragrande maggioranza dei casi l’asfissia, ma vi
sono molti casi anche di infarto da stress. Sono
molto frequenti anche le lesioni soprattutto legate
alla compressione delle cinture sui vasi o i tronchi
nervosi.
Conclusioni
• Le contenzioni troppo spesso risolvono l’ansia degli
operatori e dei familiari e non il problema cadute
• Gli studi suggeriscono che gli anziani continuano a
cadere, con o senza l'uso di contenzione fisica a causa
di cambiamenti associati al processo di invecchiamento
e alla presenza di fattori di rischio.
• Rimuovere la contenzione può diminuire la gravità degli
effetti conseguenti una caduta.