LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE
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LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE
LE UNITA' CONTRATTILI (muscolo striato): il sarcomero, i dischi Z.
Filamenti sottili: actina (subunità globulari disposte ad elica), tropomiosina (filamentosa), troponina (3 subunità globulari)
Filamenti spessi: miosina: coda (meromiosina leggera, parte filamentosa): collo e testa (ponti trasversali: meromiosina pesante); siti attivi per il legame con l'actina e con l'ATP.
IL CICLO DEI PONTI TRASVERSALI.
Una miscela di proteine contrattili in vitro cambia conformazione (si aggrega: actina + miosina = actomiosina) in presenza di calcio e si disaggrega se viene rimosso il calcio e aggiunto ATP. In assenza di ATP il complesso actomiosinico è stabile (complesso del rigor).
In vivo il processo avviene in 4 fasi, in presenza di calcio e ATP:
.raddrizzamento del ponte e ripresa del ciclo se è ancora presente calcio.
.attacco del ponte laterale;.idrolisi dell'ATP con liberazione di energia e ripiegamento del ponte (scorrimento dei filamenti sottili);
.ripristino della molecola di ATP e rottura del legame actomiosinico;
Il continuo riformarsi dei ponti trasversali spinge le molecole di actina verso il centro del sarcomero (meccanismo a ruota dentata), sviluppando forza e/o accorciamento
Il ruolo del Ca++ consiste nel legarsi alla troponina e trascinare la tropomiosina in profondità nella doccia formata dall'elica dell'actina, scoprendo i siti attivi per la reazione con i ponti trasversali
La velocità della contrazione dipende dal carico e dalle caratteristiche enzimatiche dell'ATPasi miosinica (diversa in diversi tipo di fibra muscolare).
LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE
actina miosina
LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE i
Ct
LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE i
Ct
LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE
Condizione di riposo Stimolo
Entrata del Ca++
1- attacco dei ponti laterali
2- idrolisi ATP, flessione teste e scorrimento
3- ripristino ATP, distacco ponti
4 ritorno teste, se c’è Ca++, ripresa del ciclo
LA RISPOSTA BIOLOGICA: TIPI DI CONTRAZIONE
La contrazione di un muscolo può essere: isometrica (solo sviluppo di forza, a lunghezza costante), isotonica (solo accorciamento, con forza costante), o una combinazione delle due: solo in questo caso viene prodotto lavoro esterno (forza * spostamento).
riposo c. isotonica c. isometrica
Curva della tensione totale, della tensione passiva e della tensione attiva.
Curva tensione-lunghezza: la forza sviluppata dipende dalla lunghezza del muscolo prima della contrazione.
E' massima alla lunghezza fisiologica dei muscoli, che corrisponde alla completa sovrapposizione dei filamenti
diminuisce per lunghezze maggiori, perché meno ponti possono interagire
diminuisce per lunghezze minori, perché i filamenti di actina si sovrappongono
Ten
sion
e (
forz
a)
Lunghezza (accorciamento)
Tensione passiva
Ten
sion
e (
forz
a)
Lunghezza (accorciamento)
Tensione totaleTensione attiva
T
Tensioneattiva
Stiramentopassivo
T-Tp
Tp
lo
Risposta meccanica: Curva tensione-lunghezza
Curva forza-velocità: la velocità dell'accorciamento diminuisce con il carico; è massima in una contrazione
isotonica (Vmax) e zero in una
contrazione isometrica (P0). Diversi
fattori regolano Vmax e P0.
è massimo alla massima potenza, raggiungendo il 45%. L'energia residua è trasformata in calore.
La potenza è il prodotto della forza per la velocità
è massima a circa 1/3 della forza isometricaIl rendimento meccanico di un muscolo è il rapporto fra lavoro prodotto ed energia consumata
Vmax
Pmax Pmax
W
Diagramma di Hill: rapporto forza/velocità
I MUSCOLI CHE AGISCONO SULLO SCHELETRO
La maggior parte dei muscoli scheletrici è connessa, con le estremità tendinee, a segmenti scheletrici: fanno eccezione i muscoli orbicolari e gli sfinteri. Le cellule sono multinucleate e lunghe quanto il muscolo stesso. Ognuna funziona separatamente dalle altre, ma è coordinata in unità motorie. I comandi nervosi sono essenziali per la contrazione.
La disposizione delle leve presuppone piccoli accorciamenti ed elevato sviluppo di forza
Disposizione comune in gruppi agonisti ed antagonisti per il movimento degli arti.
STRUTTURA
Oltre alle proteine contrattili, sono importanti gli elementi del reticolo sarcoplasmatico: tubuli longitudinali, cisterne terminali, tubuli trasversali (T). Questi ultimi sono introflessioni della membrana sarcoplasmatica e contengono liquido extracellulare: portano le variazioni di potenziale in prossimità dei sarcomeri.
ACCOPPIAMENTO ELETTRO-MECCANICO
Liberazione di Ca++ dalle cisterne terminali in presenza di potenziale d'azione; alta affinità della troponina per il Ca++; riassunzione attiva di Ca++ da parte del reticolo sarcoplasmatico (pompa metabolica, con consumo di ATP); durata del ciclo del Ca++ assai maggiore del potenziale d'azione.
LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE
La liberazione del calcio
Accoppiamento elettromeccanico
.....
.
legame vescicole sinaptiche con proteine di fusione
. ... .
Liberazione di AcetilcolinaNello spazio intesinaptico
Potenziale d’azione
Allontanamento delle vescicole vuote
Apertura canali Na+/K+ e depolarizzazione
Apertura voltage-gated dei canali ca++ reticolo sarcoplasmatico
Contrazione muscolare
SCOSSA SEMPLICE: risposta meccanica ad una singola stimolazione. Contrazione seguita da rilasciamento, con sviluppo di forza (o accorciamento) ridotto; la risposta meccanica dura almeno 10 volte più a lungo del potenziale d'azione.
REGOLAZIONE DELLA CONTRAZIONE
Scossa semplice
TETANO INCOMPLETO: risposta meccanica a stimolazioni ripetute con intervalli più brevi del ciclo del Ca++ : rilasciamento incompleto e maggiore sviluppo di forza (o accorciamento)
Tetano incompleto
TETANO COMPLETO (FUSO): risposta meccanica alla stimolazione ad alta frequenza (20-60 Hz). Non avviene rilascimanto e lo sviluppo di forza (o l'accorciamento) è massimo
Tetano completo
SPIEGAZIONI: progressivo accumulo di Ca++ intracellulare all'avvicinarsi degli stimoli. Mantenimento in tensione degli elementi non contrattili (visco elastici), che sottraggono la maggior parte del lavoro compiuto dai sarcomeri nella scossa semplice.
Per fosforilazione ossidativa attraverso il ciclo di Krebbs, con consumo di ossigeno [aerobico].
RIFORNIMENTO DELL'ATP:
Depositi intracellulari (5 s);
Per fosforilazione diretta dell'ADP dal creatinfosfato (20 s) [anaerobico alattacido];Per glicolisi anaerobica (consumo di glucosio e delle riserve di glicogeno), con formazione di acido lattico(2 min) [anaerobico lattacido];
Accrescimento e adattamento (allenamento).
Concetto di debito di ossigeno. Fibre veloci (pallide): es. coniglio, petto di pollo
Fibre lente (rosse): es. lepre; coscia di pollo
Diverse strategie metaboliche nei diversi tipi di fibra muscolare.Fatica muscolare
Fibre muscolari
Tipo I SO S ST
Tipo IIa FO FR FTa
Tipo IIx FG FF FTb
rosse
bianche
ATP ADP + P1 + Energia
1) meccanismo anaerobico
alattacido
2) meccanismo anaerobico
lattacido
3) meccanismo aerobico
Tipo I
Tipo IIa
Tipo IIx
Velocità, durata, forza di contrazione e resistenza dipendono dalle caratteristiche enzimatiche dell'ATPasi miosinica e dal metabolismo cellulare
tempo (s)
0 60 120 300
Pote
nza (m
l/Kg/m
in)
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180ANAEROBICA ALATTACIDAANAEROBICA LATTACIDAAEROBICA