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UNITÀ MEDICA SILOE FISIOTERAPIA TRATTAMENTI ANTISTRESS PALESTRA E PISCINA Medici Specialisti: Dott. Mozzanica Dermatologia • Dott. Cataldo Cardiologia Dott. Macheda Endocrinologia • Dietologia Dr. Giana Fisiatria Dott. Rossi Gastroenterologia • Dott. De Giorgis Ortopedia Promozione: “PRIMAVERA” trattamenti specifici per rimodellare il corpo 30% sconto consultazione gratutita promozione valida fino al 30 aprile trattamenti da effettuarsi entro il 30 giugno Via Cesari 19, Milano Tel 02 6422188 Direttore Sanitario: Dott. Sergio Ghidinelli [email protected] – www.unitamedicasiloe.it Come va la M5? Quando verrà aperta la nuova tratta? Come risolvere il problema dei parcheggi di corrispondenza e delle strisce blu? ONA NOVE GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel. 02/39662281, e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). APRILE 2013 Anno 19 - n. 208 32.000 copie distrib uite Dir ettor e : Luigi Allori. Redazione : Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori : Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Renato Vercesi, Norman Zoia. Pr esidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove” : Lorenzo Gomiero. Pubblicità : Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione : Roberto Sala (tel. 3341791866). Il fioretto di orro RAPINE FURTI SCIPPI MARZO ‘12 0 MARZO ‘13 0 MARZO ‘12 72 MARZO ‘13 75 MARZO ‘12 3 MARZO ‘13 0 Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191 (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) SEVESO Non si può pag. 5 stare tranquilli SUPPLEMENTO pagg. 13-14 BILANCIO COMUNALE L’analisi pag. 8 di Mattia Stanzani PARCO NORD La passerella pag. 6 di via Ornato AZIENDE IN CRISI Tocca alla Arrow pag. 6 di Fulvio Testi 25 APRILE Tutte le iniziative pag. 15 nella nostra zona “Zona Nove” è su www.niguarda.eu ONA NOVE Viva la Lotta di Liberazione Nazionale! Intervista esclusiva al sindaco Giuliano Pisapia su realtà e prospettive della metropolitana lilla Modifiche alle linee dei mezzi pubblici di superficie Braccio di ferro tra Atm e Consiglio di Zona 9 pag. 4 pag. 3 “Zona Nove” I lettori scuseranno Zorro se una volta tanto parlerà di “Zona Nove” e non... della Zona 9, anche se tra giornale e comu- nità c’è ormai una perfetta sim- biosi. In realtà questo numero dimostra quanto il “giornalino” sia cresciuto: non a caso a feb- braio prossimo compirà 20 an- ni. Grazie a una redazione en- tusiasta e capace, cui si stanno aggiungendo sempre più giova- ni reclute, e a una schiera di let- tori che riempiono il Tazebao con informazioni, denunce e proposte, riusciamo a dare e in- terpretare sempre meglio, io credo, le notizie locali: negli ul- timi numeri, e anche in questo, è dimostrazione il trattamento dei temi dei trasporti pubblici e della viabilità. Ma non solo. Come è noto, è nostro punto d’onore dare soprattutto spazio alla pubblicazione delle “noti- zie indigene” ma ora vogliamo proporvi un collaterale taglio informativo: far commentare i fatti extrazonali, comunali o addirittura nazionali, da esperti della nostra stessa co- munità. Su questo numero ci sono diversi esempi: a parte che non passa numero senza inter- viste ad assessori o addirittu- ra al Sindaco Pisapia (vedi a pag. 3), il “nostro” Don Bura- glio saluta con molta sensibili- tà Papa Francesco (pag. 7) e nel “Filo diretto con le istitu- zioni” (pag. 25) gli eletti nella nostra zona fanno per noi gli speciali corrispondenti dal Parlamento (il neosenatore Fra- nco Mirabelli), dalla Regione (Onorio Rosati) e dal Comune (Mattia Stanzani), informan- doci sui fatti che avvengono fuori della zona, ma che co- munque ci coinvolgono e ci in- fuenzano profondamente. (disegno di Gero Urso) Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Ristorante Pizzeria Griglieria Via Graziano Imperatore, 33 - Milano - Tel. 3457893618 - 02.66106110 Aperto tutte le sere. La domenica anche a pranzo 13 aprile alle ore 10 dimostrazione BIMBY - ROBOT DA CUCINA con ingresso libero e degustazione gratuita dei piatti realizzati al momento. dal lunedì al giovedì “GIROPIZZA E MENÙ ALL INCLUSIVE” Il Giovedì… dopo cena… (anche se non cenate da noi) KARAOKE! A partire dalle 21,00 il venerdì sera oltre il consueto menù, vi proponiamo le nostre proposte a “prezzo fisso” SERATE A TEMA 12 aprile SERATA SPAGNOLA 24,00 19 aprile SERATA MAREMMA 18,00 26 aprile SERATA SICILIANA 18,00 3 maggio SERATA FRIULANA 18,00 10 maggio SERATA ABRUZZESE 18,00 17 maggio SERATA BRUSCHETTA 24 maggio INAUGURAZIONE GRIGLIA PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA Si organizzano cene e/o pranzi per cerimonie e feste GRATIS!!! Sabato 20 aprile a partire dalle 11,30 APERITIVO Offerto da DSE Illumia Società leader nel risparmio energeti- co. 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UNITÀ MEDICA SILOE

FISIOTERAPIATRATTAMENTI ANTISTRESS

PALESTRA E PISCINA

Medici Specialisti:Dott. Mozzanica Dermatologia • Dott. Cataldo CardiologiaDott. Macheda Endocrinologia • Dietologia Dr. Giana FisiatriaDott. Rossi Gastroenterologia • Dott. De Giorgis Ortopedia

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Via Cesari 19, Milano Tel 02 6422188Direttore Sanitario: Dott. Sergio Ghidinelli

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Come va la M5? Quando verrà aperta la nuova tratta? Come risolvere il problemadei parcheggi di corrispondenza e delle strisce blu?

ONA NOVEGIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA

Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel. 02/39662281, e-mail: [email protected] del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”,

via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi).

APRILE 2013Anno 19 - n. 208

32.000 copie distribuite

Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo,Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. CCoollllaabboorraattoorrii: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia BennaRolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, AnnaMaria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita RampoldiMeyer, Vittorio Sardo, Renato Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Lorenzo Gomiero. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).

Il fiorettodi orro

RAPINE

FURTI

SCIPPI

MARZO ‘12 0

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MARZO ‘12 72

MARZO ‘13 75

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MARZO ‘13 0

Il termometrodella criminalità

aa ccuurraa ddii GGrraazziiaa MMoorreelllliiiinn ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn ii CCaarraabbiinniieerrii ddii GGrreeccoo

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SEVESONon si può pag. 5stare tranquilli

SUPPLEMENTO

pagg. 13-14

BILANCIO COMUNALEL’analisi pag. 8di Mattia Stanzani

PARCO NORDLa passerella pag. 6di via Ornato

AZIENDE IN CRISITocca alla Arrow pag. 6di Fulvio Testi

25 APRILETutte le iniziative pag. 15nella nostra zona

“Zona Nove” è su www.niguarda.eu

ONA NOVE

Viva la Lotta di Liberazione Nazionale!

Intervista esclusiva al sindaco Giuliano Pisapiasu realtà e prospettive della metropolitana lilla

Modifiche alle linee dei mezzi pubblici di superficie Braccio di ferro tra Atm e Consiglio di Zona 9

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“Zona Nove”

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“Zona Nove” e non... della Zona9, anche se tra giornale e comu-nità c’è ormai una perfetta sim-biosi. In realtà questo numerodimostra quanto il “giornalino”sia cresciuto: non a caso a feb-braio prossimo compirà 20 an-ni. Grazie a una redazione en-tusiasta e capace, cui si stannoaggiungendo sempre più giova-ni reclute, e a una schiera di let-tori che riempiono il Tazebaocon informazioni, denunce eproposte, riusciamo a dare e in-terpretare sempre meglio, iocredo, le notizie locali: negli ul-timi numeri, e anche in questo,è dimostrazione il trattamentodei temi dei trasporti pubblici edella viabilità. Ma non solo.Come è noto, è nostro puntod’onore dare soprattutto spazioalla pubblicazione delle “noti-zie indigene” ma ora vogliamoproporvi un collaterale taglioinformativo: far commentare ifatti extrazonali, comunali oaddirittura nazionali, daesperti della nostra stessa co-munità. Su questo numero cisono diversi esempi: a parte chenon passa numero senza inter-viste ad assessori o addirittu-ra al Sindaco Pisapia (vedi apag. 3), il “nostro” Don Bura-glio saluta con molta sensibili-tà Papa Francesco (pag. 7) enel “Filo diretto con le istitu-zioni” (pag. 25) gli eletti nellanostra zona fanno per noi glispeciali corrispondenti dalParlamento (il neosenatore Fra-nco Mirabelli), dalla Regione(Onorio Rosati) e dal Comune(Mattia Stanzani), informan-doci sui fatti che avvengonofuori della zona, ma che co-munque ci coinvolgono e ci in-fuenzano profondamente.

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Parcheggio ingannevole

ONA NOVE 2

Giovanni Beduschi

Sì, mio bel Giovannino, tu hai buttato il feto in politica, ilche va sempre bene per far ridere ora che, vivaddio!, la

politica la fanno i comici neanche molto divertenti. Ma io,

che di certa politica sento il feto-re, ti suggerisco altri tagliumoristici. “È stata una fetalità”, disse la donna incinta. Lamoglie del feto, la feta, è un formaggio greco. Poi c’è anche

la Feta Turchina. Infine pensa al fatto che il professorecoinvolto si chiama Vescovi: hai voglia di trovare battute suvescovi e feti... (Zorro Nove)

ATTENZIONE LLaa sseeddee ddeellllaa rreeddaazziioonnee iinn vviiaa VVaall MMaaiirraa 44 ((PPrraattoocceenntteennaarroo)) èè aappeerrttaa ooggnnii mmeerrccoolleeddìì ppoommeerriiggggiioo ddaallllee 1155..3300 aallllee 1188 ppeerr rriicceevveerree ccoolloorroocchhee ddeessiiddeerraannoo sseeggnnaallaarree pprroobblleemmii,, aannnnuunncciiaarree oo pprrooppoorrrree iinniizziiaattiivvee,, aarrttiiccoollii oo sseerrvviizzii ppeerr iill ggiioorrnnaallee.. SSii ppuuòò aanncchhee tteelleeffoonnaarree aalllloo 0022..3399666622228811..

CRONACA NERAdi Ortensia Bugliaro

Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Niguarda: preso un rapinatore di edicole• Veloce Vincenzo Avagnano, tossicomane pregiudicato di 48 anni: nelgiro di un’ora ha rapinato un’auto e tre edicole e ingaggiato un insegui-mento con i Carabinieri.Per poi finire,come al solito, in cella.La sua av-ventura inizia alle 5.30 quando,armato di coltello,si fa consegnare l’au-to dal dipendente Atm incaricato di aprire la fermata Gioia del metro.Poi assalta edicole in via Graziano Imperatore,davanti al Niguarda e inpiazza Belloveso,dove prende 250 euro.Mentre altre viene respinto daigiornalai. Nel frattempo gli equipaggi dei Carabinieri lo imbottiglianoin via Pianell.Avagnano tenta la fuga, fracassando 4 vetture in sosta epoi è costretto ad arrendersi.Poi si scopre che il 4 marzo ha anche rapi-nato una farmacia in via Melchiorre Gioia. (7 marzo)

Affori: accoltella il rivale in amore e fugge• Un uomo di 39 anni accoltella l’amante della sua compagna sorpre-sa durante il tradimento. È accaduto ad Affori, dove il 39enne è rien-trato alle 2.30 e ha trovato la compagna, una russa di 41 anni, a lettocon l'amante italiano di 44 anni.Pazzo di rabbia l’uomo ha afferrato uncoltello e si è avventato sul rivale, riuscendo a ferirlo di striscio a unbraccio.Alla vista del sangue, però, il fidanzato tradito si è spaventatoed è scappato via. (1 aprile)

OOM IN 0NAdi Ortensia Bugliaro - foto Giansanti

Attenzione, automobilisti, al piccolo parcheggio localiz-zato in Via Ornato, lato numeri dispari, davanti alla

Banca Unicredit!. Il parcheggio è stato realizzato oltre die-ci anni fa a uso carico e scarico, come tanti altri sul territo-rio. Purtroppo la realizzazione dello spazio si è rivelata unerrore per cui non è parcheggio ma marciapiede e quindisanzionabile di una multa di euro 95! Questo, nessuno losa, anche perché sul parabrezza non si rilascia più il carta-ceo ma poiché la notifica dell’infrazione arriva a casa nonè neppure contestabile. Secondo il dizionario della linguaitaliana il marciapiede è la “parte laterale rialzata della se-de stradale, riservata ai pedoni”. Automobilisti, vi sembradi vedere una parte rialzata? Se un errore c’è stato, perchènon si è ritornati al marciapiede originario? Perché non c’èun cartello che indica il divieto di sosta? Possibile che sia-no sempre i cittadini a dover pagare?

Mercatino di primaveraIl gruppo “Bottega Creativa” della Parrocchia di S. Giovanni

Battista alla Bicocca vi invita a visitare il Mercatino diPrimavera che sarà allestito presso il Centro Parrocchiale di via-le F.Testi, 190 dal 13 al 16 aprile prossimi con i seguenti orari: sa-bato 13 dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19; domenica 14 dalle 9.30alle 13 e dalle 15.30 alle 19; lunedì 15 e martedì 16: dalle 16 alle19. Troverete lavori di cucito, ricamo, ecc. ideati e realizzati arti-gianalmente. Il ricavato sarà devoluto in parte alla Parrocchia asostegno delle sue attività caritative e in parte all’Associazione “IlMondo è la mia casa” per progetti di missione in Brasile.

15 anni all’assassinodel vigile Savarino

Remi Nikolic, minorenne all’epoca del delitto,uccise Niccolò nel gennaio del 2012 mentre

era al volante di un suv.

Con 15 anni di reclusione si è concluso, almeno in primo grado, ilpercorso giudiziario di Remi Nikolic, il giovane rom che, a bordo

di un suv, poco più di un anno fa a Milano, travolse e uccise l’agentedi polizia locale, Niccolò Savarino, e venne poi arrestato in Ungheriadopo tre giorni di fuga. Un fatto tragico che sconvolse la città, tantoche al vigile urbano venne assegnato l’Ambrogino d'oro alla memoriae, nel nostro piccolo, lo Zonino d’oro.Il 12 gennaio 2012 Savarino, 42 anni, mentre stava effettuando unnormale servizio di controllo in un parcheggio in via Varè, nei pressidi piazza Bausan, alla Bovisa, venne travolto dal suv guidato dal no-made e il suo corpo fu trascinato dalla macchina per 200 metri.Soltanto tre giorni dopo, a seguito di indagini serrate, la squadra mo-bile fermò il giovane in Ungheria.Da un certificato di nascita recupe-rato in Francia si scoprì che si chiama Remi Nikolic ed era nato il 15maggio del ‘94 in un carcere parigino, dove era detenuta la madre.Era minorenne, dunque, quando uccise Savarino. Così, il tribunaleper i minorenni ha riconosciuto l’omicidio volontario come contestatodal pm, ma anche le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravan-ti e lo ha condannato a 15 anni di reclusione. (Giorgio Meliesi)

Sabato 25 maggio, all’Auditorium Ca’ Granda torna ilNight Stompers Sextet

L’Associazione Amici di “Zona Nove”e il Centro Culturale della Cooperativa presentano

“Jazz is a Happy Music for Happy Hours”

Stefano Bassalti, alla TrombaGilberto Tarocco, al Sax tenore / Sax Baritono

Sandro Di Pisa, alla ChitarraAlberto Guareschi, al Contrabbasso

Marcello Colò, alla Batteria

Ospite d’onore Paolo Tomelleri, al Clarinetto

Info e prenotazioni(entrata libera con prenotazione obbligatoria):

Centro Culturale della Cooperativa - 02/66114499

è nato Leonardo

figlio di Valia Allorie Davide Casale

nipote di Grazia Morellie di Luigi Allori

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Intervista esclusiva al sindaco Giuliano Pisapiasu realtà e prospettive della metropolitana lilla

Come va la M5? Quando verrà aperta la nuova tratta? Come risolvere il problema dei parcheggidi corrispondenza e delle strisce blu?

Daniele CazzanigaSono passati quasi due mesi dall’inau-gurazione della prima tratta della

nuova linea metropolitana M5 ed è oradi fare un primo bilancio. Primo bilancioche, oltre a esaminare il funzionamentodi queste prime 7 fermate, non può nonconsiderare l’apertura della secondatratta, il parcheggio di corrispondenza ele strisce blu. “Zona Nove” su un tema co-sì importante ha ottenuto un’intervistaesclusiva dal sindaco Pisapia.

Domenica 10 febbraio è stata attiva-ta la prima tratta della Lilla: 4.1 kmdi percorso e 7 fermate. Perché que-sta nuova infrastruttura è importan-te per la zona 9 e per tutta la città?La nuova metropolitana è importante perla città perché abbiamo mosso un ulteriorepasso in avanti verso la mobilità sostenibi-le. La nostra è una visione di Milano chesempre di più mira al bene comune, a unamigliore qualità della vita e, in questo sen-so, il potenziamento del trasporto pubblicoe l’ampliamento delle alternative all’utiliz-zo dell’auto privata sono un chiaro messag-gio, lanciato con iniziative concrete e tangi-bili. La Lilla è fondamentale anche e so-prattutto per la zona 9 perché finalmentesi potranno raggiungere in metrò luoghistrategici prima accessibili solo con i mez-zi di superficie. Penso per esempioall’Ospedale Ca’ Granda e all’UniversitàBicocca. Inoltre l’interscambio con la linea3 della metropolitana consente velocemen-te di raggiungere il centro città, oppure laStazione Centrale. Nei prossimi mesi, inol-tre, saranno aperte altre 2 fermate fonda-mentali come Isola e Garibaldi.

Come è stata accolta dai milanesi?Che riscontri sono pervenuti al Co-mune e ad Atm? Siete soddisfatti delnumero di utenti giornalieri? E deilivelli di servizio e di sicurezza dellanuova linea automatica?Non si grida mai vittoria troppo prestoma mi sembra ci sia soddisfazione per lanuova metropolitana. Il giorno dell’aper-tura è stata una grande festa e ogni gior-no cresce il numero di cittadini che ciprendono confidenza. Ricordo che si trat-ta di una metropolitana altamente tec-nologica, senza conducente e con elevati

standard di sicurezza. Tutto ciò ci rendeestremamente soddisfatti.

Ovviamente questo è il primo passodella M5. A quando l’apertura dellatratta fino a Porta Garibaldi, nodostrategico per interscambiare con leFS e la Verde? Come procedono i lavo-ri? Ci sono ulteriori ritardi o il crono-programma predisposto è al momentorispettato? Sono state fatte stime d’in-cremento dell’utenza quando sarà at-tivata quest’ulteriore tratta?Come dicevo prima, nei prossimi mesi apri-remo la fermata Isola e la fermata Garibal-di. Per consentire l’avanzamento dei lavoriabbiamo anticipato la chiusura del serviziodella M5 alle 22. L’interscambio con le Fer-rovie dello Stato e con la linea 2 sono fonda-mentali per una città interconnessa.

Resta il problema della mancanza diparcheggi di corrispondenza al capo-linea Bignami. C’è solo l’area da 200posti all’ex Dazio. Il Parco Nord haaperto alla possibilità di mettere adisposizione l’area, fino a pochi mesifa occupata dal cantiere per la co-struenda M5, a patto che venga rea-lizzato un progetto “parco-compati-bile”. È una strada che lei e gli asses-sori competenti pensate di sondare?L’ipotesi di utilizzare quest’area trasfor-

mandola in parco compatibile è già in va-lutazione presso gli uffici dell’assessorato.Il nostro obiettivo resta comunque quellodi trasformare Milano in una città soste-nibile con un servizio di trasporto pubbli-co migliore e sempre più capillare che per-metta anche a chi proviene da fuori cittàdi lasciare l’auto e proseguire con i mezziverso il centro. I parcheggi di interscam-bio hanno esattamente questa funzione. AMilano sono ben 21 i parcheggi gestiti daAtm, in corrispondenza di metropolitane,linee di superficie e fermate del Passanteferroviario e salgono inoltre a quasi 15mi-la i posti macchina disponibili in tutta lacittà. E Abbiamo messo in progetto anchela realizzazione del parcheggio di inter-scambio e bicistazione a Comasina, inconcomitanza con il capolinea della M3che ospiterà 305 posti auto, di cui 10 dedi-cati a persone con disabilità, e 393 stalliper biciclette, di cui 111 custoditi.

L’attivazione, pur parziale, dell’Am-bito 43 ha tranquillizzato i residentima ha innescato diversi problemi coni commercianti e con coloro che lavo-rano in realtà produttive, di servizi edi pubblica utilità che pagano perparcheggiare la propria auto. Cosapuò dirci in merito?Intorno alla nuova metrò sta ovviamentecambiando anche il modo di muoversi eparcheggiare: in questi mesi abbiamo di-segnato sulle strade dei quartieri a norddella città più di 12 mila nuovi parcheg-gi, delimitati dalle strisce blu, dove i re-sidenti potranno sostare gratuitamentementre i non residenti, invece, paghe-ranno 80 centesimi all’ora, dalle 8 alle13, dal lunedì al venerdì. L’estensionedella sosta regolamentata fa parte diuna più ampia e complessiva strategiadel Comune, che mira a ridurre il traffi-co e a migliorare le condizioni ambienta-li della nostra città. Le strisce blu servo-no, infatti, proprio a tutelare i residentidelle zone servite dal metrò perché nonvengano invase dalla sosta dei non resi-denti. Sappiamo che possono essere con-testate, ma sono una delle strategie piùefficaci per ridurre il traffico e allo stes-so tempo convince sempre più cittadini autilizzare il trasporto pubblico.

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MENO DELLE GIOIELLERIEPer gli studenti dell’Università un sogno lilla in zona 9Giulia Lazzaroni

Alla lunga avevamo smesso di crederci. Causa inondazioninegli scavi, proteste sulla sicurezza e continui rinvii del-

l’inaugurazione, la Lilla era diventata una creatura mitologicadell’immaginario studentesco di Bicocca e paraggi. Quando sichiedeva: “Ma quando aprono la Metro 5?” era un po’ come do-mandare degli alieni, di big foot o della fatina dei denti.In fondo per studenti fuori sede e non della zona 9, arrivare incentro senza il cambio mezzi è sempre stata utopia.Da secoli, la vi-ta urbana ci ha insegnato che la fermata Duomo bisognava gua-dagnarsela. Molte erano le vie minuziosamente calcolate con espe-rienza su traffico, meteo, durata dei semafori, oroscopo dell’annocorrente, aruspicina e avanzati mezzi tecnologici che univanogoogle maps e il sito dell’Atm. Ma che tu ti rivolgessi a San-t’Antonio o alla Madonnina, 40 minuti dovevi metterci e 45 minutialmeno ci mettevi e se qualche disgraziato proponeva: “Andiamo a

fare un aperitivo suoi Navigli?” erano cavoli amari per tutti.Ma ora, finalmente, uscire dall’università sotto la neve dell'11febbraio e scendere nella fermata lilla nuova fiammante è co-me avere un secondo Natale: la Bicocca è raggiungibile in po-chi minuti da tutta la zona. Non avremo più levatacce per lecorse delle 8.30, i Navigli non saranno più un miraggio e cer-cando su annunci di affitto a Milano, troveremo le magicheparole: “Appartamento affitto vicino metro M5”. Scegliere divivere nella tranquillità della zona universitaria, restandocollegati con il centro, non è una preferenza per chi cerca casanel caos milanese, ma una necessità. Nonostante i residentifossero già affezionati a Parco Nord e dintorni, ora i suoi me-ravigliosi confini sono diventati una possibilità concreta pertutti, e personalmente, ritengo che sia proprio questo il signifi-cato di una vera innovazione.

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Sono passate quasi tre settimane dal-l’entrata in esercizio dei nuovi percor-

si delle linee di superficie Atm ed è tempodi tracciare un primo bilancio, sicuramen-te sommario e ulteriormente modificabile.In redazione sono arrivate diverse mail elettere di protesta e di proposta. Noi ab-biamo sentito Luca Simi, Presidente dellaCommissione Territorio del CdZ 9 che si èoccupato della vicenda e se ne dovrà ne-cessariamente occupare nuovamente inun prossimo futuro.Il 16 marzo sono state introdotte im-portanti modifiche alle linee di su-perficie gestite da Atm per “fare po-sto” alla neonata M5. Facciamo ilpunto della situazione.Le modifiche alle linee di superficie sonostate attivate. Sulla questione della linea 31Milano-Cinisello abbiamo già espresso per-plessità sul capolinea attuale di fronte allaManifattura Tabacchi visto che il Consigliodi Zona 9 valuta più idoneo il prolungamen-to fino all’ospedale di Niguarda. Le altre li-nee soprattutto quelle automobilistiche do-vranno essere “rodate” per avere una valu-tazione sul miglioramento o viceversa sulpeggioramento della nuova soluzione adot-tata. Il punto sarà fatto dopo la pausa esti-va e si apporteranno i necessari correttivi.Avete già ricevuto qualche richiestadi modifica da parte dei cittadi-ni/utenti? Alla nostra redazione sonopervenute segnalazioni sul capolineadella metrotramvia 31, sul mancatopassaggio della 51 in via Zubiani esugli eccessivi tempi di attesa della42 dopo la biforcazione all’altezza divia Gregorovius.Certo, come ho già precisato sopra, rite-niamo un peccato terminare il percorsodel 31 in viale Fulvio Testi, ma soprattut-to riceviamo numerose lamentele per lo

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Modifiche alle linee dei mezzi pubblici di superficie Braccio di ferro tra Atm e Consiglio di Zona 9

Luca Simi, presidente della Commissione Territorio, anche in risposta alle lettere di protestae di proposta dei nostri lettori: “Sicuramente vanno modificate la 31 e riformate la 42 e la 51,

mentre per le altre linee occorrerà un periodo di rodaggio per valutare al meglio eventuali correttivi”.

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Inaugurato il nuovo tunnel di MonzaDifettano però i collegamenti anche per la zona 9

Giorgio Meliesi

Daniele Cazzaniga

Finalmente inaugurato il tunnel di vialeLombardia, la galleria che metterà in colle-

gamento diretto, senza incroci e senza attra-versare il centro urbano di Monza, il passo del-lo Spluga all’autostrada A4 e alle tangenziali.Il tunnel è entrato in servizio giovedì 4 aprile,ma l’indomani ci so o state code di 20 minuti.Le cause dei rallentamenti sarebbero state in-dividuate nel restringimento della terza corsiain direzione Milano e da un impianto semafo-rico pedonale a chiamata al confine tra Monzae Cinisello Balsamo.Quello di Monza è uno dei tunnel urbani piùlunghi in Europa.Ogni giorno sarà percorso damigliaia di veicoli che raggiungeranno il capo-luogo lombardo dalla Brianza. Lungo 1.805metri, ha due centrali di filtraggio dell’aria e 13 piazzole, ma man-cano ancora diversi innesti, e non è praticabile la ciclopasserella diattraversamento di viale Testi a Cinisello.• Viale Fulvio Testi In particolare rimane molto da fare per ren-dere fluida la viabilità nella zona del nord Milano, zona 9 compre-sa. È tuttora chiuso, infatti, l’accesso dal viale Fulvio Testi, direzio-

ne Monza, alla tangenziale nord in direzioneVenezia all’altezza del centro commerciale diCinisello, così come l’innesto sul viale, semprein direzione Monza, provenendo dalla stessatangenziale, direzione Como. La riapertura diqueste due strade è prevista per fine maggio.• L’innesto È ancora da terminare, inoltre,l’innesto da viale Fulvio Testi, direzioneMilano, sulla stessa tangenziale nord, sem-pre direzione Como. E qui sta il pomo delladiscordia tra l’Anas e il Comune di Cinisello.L’amministrazione cinisellese e il comitatodi cittadini del quartiere Robecco, che è ta-gliato in due dal viale Fulvio Testi, chiedonoun incrocio nel sottosuolo. La tangenziale,infatti, passa in trincea e non è a livello del

viale. Ma un’opera del genere costa molto, e al momento gli en-ti pubblici non hanno soldi.• La passerella Infine la ciclopasserella di attraversamento diviale Testi a Cinisello: prima un centro commerciale non la voleva,poi una volta realizzata è stata rifatta da capo a causa dei bullonidifettosi. La data di apertura è ancora ignota.

sbinamento della linea 42 che nella confi-gurazione modificata, oltre ad essere didifficile comprensione la destinazione del-le vetture in direzione periferia, risultaparticolarmente ridotta la frequenza diciascuna delle due destinazioni; su questooccorrerà modificare la situazione in esse-re. La questione 51 su via Zubiani andràrivalutata nella prospettiva di continuarea servire il “Blocco sud” dell’ospedale diNiguarda, proprio dove vengono erogate leprestazioni ambulatoriali della strutturasanitaria, e ove sarebbe dunque oltremodoauspicabile mantenere quel passaggio.Quali sono gli accordi con Atm e Comu-ne? Quando v’incontrerete per esami-nare l’efficacia delle modifiche ed ap-portare gli auspicabili correttivi?Ci siamo dati alcuni mesi di “rodaggio” per

poi trovarci e valutare positività e critici-tà così da intervenire efficacemente epuntualmente.Poiché tutte queste modifiche sonostate apportate in seguito all’entra-ta in esercizio della prima tratta del-la M5 ci dica cosa ne pensa della“Lilla”? Concorda che per valutareappieno le sue potenzialità dobbia-mo attendere l’apertura della secon-da tratta da Zara a Garibaldi?Certamente, la linea M5 al momentonon è pienamente efficace per risponde-re ai bisogni di mobilità dei cittadini mi-lanesi e soprattutto dei pendolari chevengono dall’hinterland. La linea acqui-sterà maggiore interesse quando saràprolungata, alla fine del 2013, alla sta-zione FS di Porta Garibaldi, dove potràinterscambiare sia con la linea M2 checon il Passante Ferroviario.Non ultimo problema è la mancanzadi un parcheggio di interscambioimportante al capolinea della M5: ilparcheggio approntato oggi sul-l’area dell’ex Dazio a Bignami oltread essere poco capiente (350 posti)non è utilizzato dai pendolari inquanto è stato allestito con la rego-lamentazione delle strisce blu del-l’ambito 43: quindi con un costo di 4euro al giorno.So che l’Amministrazione comunale stacercando con l’Atm una forma di gestio-ne alternativa per diminuire le tariffe,adeguandole a quelle degli altri par-cheggi d’interscambio (per esempio, inpiazzale Maciachini si spende 1 europer le prime 4 ore, 1,6 euro fino a 8 ore,2 euro per tutta la giornata). Speriamoche tale gestione possa essere attivataal più presto possibile.

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Da mesi, nonostante le piogge copiose, ilfiume del “diavolo” che attraversa i

nostri quartieri non sta esondando.Fortuna o no, secondo noi Comune eProvincia stanno gestendo meglio lo scol-matore di Palazzolo che devia nel Ticino leacque putride del Seveso (che insieme alSarno e Lambro sono i tre fiumi più inqui-nati d’Europa), ma in ogni caso non pos-siamo certo dormire sonni tranquilli.Come mai, è presto detto:• 150 mc/s e la portata del fiume in me-tri cubi al secondo nel primo tratto sinoa Palazzolo di Paderno Dugnano (dovec’è la deviazione del canale scolmatore dinord ovest);• 140 mc/s è quella sino all’ingresso delComune di Milano;• 30 mc/s e infine qualla nel tratto tom-binato del Comune di Milano.Attenzione: i dati sopra citati, che fannogridare allo scandalo, sono ufficiali dellostudio Aipo (Agenzia interregionale peril fiume Po) e sanciscono senza se e sen-za ma che il tratto tombinato in Milanoda via Ornato in poi è un vero e proprioimbuto. Come non rimanere senza paro-le di fronte alle molteplici esondazioniche stanno massacrando i nostri quartie-

ri? E meno male che c’è il canale scolma-tore che, pur insufficiente, cerca di met-tere una toppa a questa situazione paz-zesca!Morale: in piazzale Istria, dove casual-mente (?) il fiume esonda, c’è la massimastrettoia. Per avere un’idea: su 5 litri diacqua che arrivano in fase di piena, unopassa e quattro esondano. Il tutto ancheperché nel corso degli anni, visto che ilcunicolo dove l’uomo ha imbrigliato ilSeveso non è ispezionabile e pulibile, laportata in questo tratto è calata da 70mc/s degli anni ‘50/’60 agli attuali 30, conil rischio che si possa scendere ancora.Conclusione: le principali cause di eson-dazione del Seveso sono due:1. Urbanizzazione selvaggia del territo-rio che fa sì che il quantitativo di acquapiovana che precipita sulla parte di ter-ritorio impermeabilizzato si riversi qua-si subito nel corso d’acqua anziché esse-re assorbita dal terreno.2. Un corso d’acqua “serio” vede la pro-pria portata aumentare lungo il propriopercorso, proprio per trasportare agevol-mente l’acqua piovana che raccoglie lun-

go il proprio bacino. Il Seveso invece hauna portata che decresce pesantementedai 150 mc/s ai soli 30mc/s di piazzaleIstria.Purtroppo a complicare le cose entranoin campo anche le mutate condizioni me-teorologiche che stanno trasformando lenostre piogge in monsoni fino a configu-rarsi come vere e proprie bombe d’acqua.Come se ne esce? Ormai le soluzioni so-no note da anni: canali scolmatori e va-sche volano coperte, oppure vasche di la-minazione di notevoli dimensioni scoper-te previa depurazione delle acque delSeveso per ridurre l’impatto sul territo-rio.Il tempo passa ma da pochi mesi ai pro-blemi dei residenti e della viabilità se n’èaggiunto un altro: la M5. Ricordiamociinfatti che in piazzale Istria passa la M5e qualche centinaia di metri più avantic’è l’interscambio con la M3. Siamo sicu-ri che le tecniche costruttive utilizzate ele soluzioni studiate mettano al sicuroqueste due strategiche infrastrutturemilanesi? Gli ingegneri dicono di sì equesto ci solleva ma per tagliare la testaal toro sarebbe meglio evitare di metterealla prova i calcoli effettuati sulla carta.

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Anche se il Seveso negli ultimi mesi non è esondatoecco perché non si possono dormire sonni tranquilli

Giorgio Meliesi

Le aree di esondazione del Seveso a Niguarda, Ca’ Granda e Istria

Ospedali: Maroni lottizza sette commissariAl Niguarda torna Marco Trivelli

La giunta regionale, su proposta del go-vernatore Roberto Maroni, di concerto

con il vicepresidente e assessore allaSalute, Mario Mantovani, e (per le Asl) conl’assessore alla Famiglia, Maria CristinaCantù, ha nominato i commissari che gui-deranno le sette strutture sanitarie lom-barde - fra Asl e ospedali - rimaste senzadirettore generale.Ai vertici dell’ospedale Niguarda di Milanosi segnala un ritorno: il commissario cheguiderà la struttura, dopo il trasloco diWalter Bergamaschi alla direzione genera-le della Sanità lombarda, è Marco Trivelli,

laureato in Economia Aziendale pressol’Università Bocconi, che è già stato diret-tore amministrativo dell’ospedale.Il Partito Democratico contesta le sceltedell’esecutivo Popolo della Libertà-Lega.“La giunta Maroni ha deciso di mantene-re il metodo della spartizione per i verti-ci della sanità”, sostengono AlessandroAlfieri, capogruppo del Pd in RegioneLombardia e Gian Antonio Girelli, re-sponsabile Sanità del Pd lombardo. Ilcriterio della “lottizzazione” è quello che

ha guidato la nomina dei commissari.“La sanità lottizzata per partiti e percorrenti ha già dato pessimi frutti - os-servano in una nota - e sorprende che lasi voglia perpetuare. La nostra propostaè già sul tavolo: abbiamo messo a dispo-sizione un progetto di legge per cambia-re la modalità di nomina, con l’introdu-zione di una commissione indipendenteche valuti i curriculum senza influenzedalla politica. Se c’è la volontà politica dicambiare metodo, il Consiglio regionalela può approvare in tempo per le nominedi dicembre”.

Giorgio Meliesi

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Nuovi orti in via Bisnati: al via le iscrizioni

Il 28 aprile è la Giornata mondiale contro l’amiantoUn corteo anche a Sesto San Giovanni

Michele Michelino ([email protected])

Presentata la passerella ciclopedonale di via OrnatoLa nuova passerella in acciao, in una sola campata, scavalcherà la via Ornato, la via Aldo Moroe il Seveso, permettendo di andare da Affori a Sesto San Giovanni, o da Cormano a Niguarda,senza mai attraversare una strada trafficata, andando a trovarsi in concomitanza con il nuovo

parcheggio di interscambio di via Ornato, e con i suoi capolinea di tram ed autobus.Roberta Coccoli

Amianto nelle scuole: scatta l’inchiesta della Procura

La prima passerella ciclopedonale all’in-terno del Parco Nord fu costruita nel

1989, su via Giancarlo Clerici, cui seguironoquella su via XX Settembre, fra Bresso eMilano (1997) e quella sul viale Fulvio Testi,al confine con Sesto San Giovanni. Altre trepasserelle di accesso al parco sono quella al-l’altezza del Centro Scolastico su viale FulvioTesti, quella che scavalca la via per Bresso el’autostrada A4, e quella che attraversa vialeEnrico Fermi. Ora è in progetto una nuovapasserella ciclopedonale su via Ornato, alconfine fra Bresso e Niguarda.La realizzazione dell’opera è stata presen-tata il 20 febbraio scorso ai dipendenti, aivolontari e ai collaboratori del parco, e ilprogetto è stato affidato alla Società Land(già protagonista degli spazi verdi dellanuova Bicocca), che ne curerà anche la di-rezione dei lavori, sia della passerella chedelle opere di mitigazione e compensazio-ne ambientale, sotto la supervisione daparte degli architetti del Parco.La nuova passerella in acciao, in una solacampata, scavalcherà la via Ornato, la viaAldo Moro e il Seveso, permettendo di anda-re da Affori a Sesto San Giovanni, o daCormano a Niguarda, senza mai attraversa-re una strada trafficata, andando a trovarsiin concomitanza con il nuovo parcheggio di

Aseguito della costruzione di 30 nuclei ortivi in zona via Bisnati,il Parco Nord ha recentemente aperto le iscrizioni alla lista di

attesa per l’assegnazione di 18 di questi appezzamenti. È possibi-le iscriversi a tale elenco,denominato Lotto “N”Bisnati, fino a mar-tedì 30 aprile: lunedì 6 maggio i richiedenti saranno poi convocatipresso la sede del Parco Cascina E. Ferrario (via Clerici 150, SestoSan Giovanni) per l’assegnazione, attraverso un sorteggio tra tut-te le domande, degli orti disponibili, riservando un minimodell’80% agli orti in abbinamento tra due richiedenti. Le richiesteche non verranno estratte e i rinunciatari (ossia chi, assente allaconvocazione, era stato estratto) andranno a costituire la gradua-toria di attesa secondo un ordine temporale riferito alla data di

protocollazione della domanda. Comporranno infine la commissio-ne per l’assegnazione del Lotto N di via Bisnati, tra gli altri,Riccardo Gini, direttore del Parco Nord e presidente della commis-sione, Tomaso Colombo, responsabile del servizio Vita del Parco, eValeria della Francesca, referente per gli orti del Parco.• Corsi di orticultura Dal 6 aprile, tutti i sabati mattina,per die-ci settimane fino all’8 giugno, al Parco Nord Milano, GiovanniSalvan, docente della Fondazione Minoprio, terrà un corso base diorticoltura. Ogni lezione sarà strutturata in una prima parte teo-rica e in una seconda di esercitazione pratica. Le lezioni dureran-no due ore, dalle 10 alle 12. Il corso sarà avviato al raggiungimen-to di un numero minimo di 25 partecipanti. (Clara Amodeo)

Il 28 aprile di ogni anno si celebra lagiornata mondiale contro l’amianto.

Ogni 5 minuti una persona nel mondomuore a causa dell’amianto: 120.000persone ogni anno nel mondo ne sonovittime. I danni provocati all’ambiente eagli esseri umani sono giganteschi.Questa strage avrà il suo picco massimoattorno al 2020-2030. In Italia ci sonocirca 4.000 morti all’anno solo per tumo-ri al polmone e ai tessuti mesoteliali(pleure, peritoneo, ecc.). La strage provo-cata dall’amianto è uno dei più grandi“crimini di pace” del XX secolo e in Italiasono ancora molte le questioni aperte. Lebonifiche delle coperture in cemento-amianto (si stima in circa 32 milioni ditonnellate), la bonifica delle reti degli ac-quedotti con migliaia di km di tubazioniin cemento/amianto per l'acqua “potabi-le”, delle scuole, degli edifici pubblici edei siti industriali dismessi presenti an-che in zona 9 è un problema non più rin-viabile e una vera emergenza.Con la monetizzazione della salute e del-la vita umana accettata dai tribunali,imprenditori condannati nei processi si

La Procura di Milano indaga sulla pre-senza o meno dell’amianto nelle

scuole materne e nei nidi di Milano, affi-dando alla Asl una delega di indagineper capire quanto sia diffusa la sostanza

killer negli asili della città e se esista unpericolo per i bambini che li frequentano.Palazzo Marino ha però già impegnato12 milioni di euro e dichiara di star ri-spettando la tabella di marcia. In effetti

ci sono già dieci edifici per i quali è pro-grammata una bonifica, tra cui, nella no-stra zona, quello di via Thomas Mann 9.Sette altre stutture, tra cui il nido di via-le Suzzani, sono gia state bonificate.

interscambio di via Ornato, e con i suoi capo-linea di tram ed autobus.I lavori per la costruzione sono iniziati a mar-zo 2013 con la posa delle cesate, dopodichéverrà realizzato il terrapieno nella parte diparco limitrofa al Green Calcio S.r.l. (Bresso),attraversando la via Vittorio Veneto, creandoun’arcata che passerà poi sopra via AldoMoro, per collegarsi al parcheggio di inter-scambio con i mezzi pubblici. Dalla stessapasserella si distaccheranno altre discese cheporteranno all’ingresso del futuro CentroCommerciale,procedendo nella parte del par-

co verso il Cimitero di Bruzzano, lungo ilSeveso, per proseguire con una curva a gomi-to. Sarà dunque una costruzione molto piùcomplessa delle altre passerelle già realizza-te nel Parco Nord.Secondo le previsioni dovrebbe essere pron-ta nel 2014, e sarà realizzata dal gruppo “IlGigante”, a scomputo degli oneri di urbaniz-zazione dovuti per la costruzione del nuovospazio commerciale poco distante, che stasorgendo a cavallo tra Milano e Bresso e chevedrà appunto la formazione di una piazza,coperta da una pensilina in vetro, che diven-terà il fulcro del progetto della Urbam, e sitroverà in corrispondenza della futura sta-zione della nuova metrotramvia intorno al-la quale sorgeranno, insieme al centro com-merciale, nuovi edifici residenziali con fun-zioni compatibili. L’intervento prevede inol-tre spazi per artigianato e/o terziario ai duepiani superiori del fabbricato, con tre pianiinterrati destinati ai parcheggi, nonché larealizzazione di edifici residenziali con su-perficie lorda complessiva di mq 7.288 di cuimq 5.092 di edilizia libera e mq 2.196 di edi-lizia convenzionata.Il sistema dei nuovi percorsi ciclo-pedonali,scavalcando con nuove passerelle gli assi via-ri esistenti, connetteranno le aree del Parcoattualmente tra loro separate.

comprano l’impunità. Spesso al danno siaggiunge la beffa. L’Inail e l’Inps, pur dinon pagare gli indennizzi, costringono levittime a lunghe cause. Una società civi-le non può accettare che l’unico diritto ri-conosciuto sia quello di fare profitti ascapito di tutti gli altri “diritti umani”.Contro le morti sul lavoro, gli infortuni ele malattie professionali, si deve alzareforte la voce di tutti i lavoratori e dei cit-

tadini, perché la salute viene prima delprofitto di qualche industriale.In zona 9 sono decine le vittime del-l’amianto che hanno lavorato alla Bredae alla Pirelli. Per ricordare i lavoratorimorti e impedire che altri continuino amorire dobbiamo alzare forte la nostravoce e manifestare per la completa boni-fica del territorio. Basta morti sul lavoroe di lavoro!Le fibre d’amianto non guardano in fac-cia nessuno. Manifestare insieme allevittime e alle loro famiglie per onoraretutti i morti d’amianto e dello sfrutta-mento e è interesse della collettività. Perquesto Il Comitato per la Difesa dellaSalute nei Luoghi di Lavoro e nelTerritorio organizza come tutti gli anniuna manifestazione “in ricordo di tutti ilavoratori assassinati in nome del profit-to”. Si terrà sabato 27 aprile con un cor-teo alle 16. Partenza dal Centro diIniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di viaMagenta 88, Sesto San Giovanni, fino al-la lapide di via Carducci che ricorda glioperai e i cittadini morti per amianto al-la Pirelli, Breda Falck, Ansaldo, Marelli.

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Vista la mail di quel nostro lettore su Taze-bao di febbraio che parlava delle amare vi-

cissitudini della Arrow, siamo andati a vederedi persona per cercare di capirne di più. L’a-zienda si trova in viale Fulvio Testi al 280, inquello che era il futuristico palazzo di un colos-so dell’informatica, la Digital Equip-ment, cheoggi non esiste più. Il palazzo è bello, ma i se-gni del degrado si vedono: passando davantiall’entrata delle auto ci siamo trovati infattifaccia a faccia con un bel topone che con tuttacalma raggiungeva la sua tana…Poi ci siamo fatti spiegare con tutti i dettaglila brutta avventura di questa azienda dal no-stro lettore. Parrebbe una delle tante storieche si ascoltano di questi tempi: crisi, crollodelle vendite, chiusura e lavoratori per lastrada. Ma non è così. L’azienda va bene, i ri-sultati commerciali sono soddisfacenti. Ilmercato della Arrow Inc. infatti copre tutto ilmondo e in particolare la filiale italiana ser-ve tutta l’Europa del sud e il fatturato tiene.Ma l’Italia non è più competitiva e, malgradoil costo del lavoro sia ormai ai minimi livelli,la casamadre americana ha deciso di sposta-re i magazzini italiani potenziando quello giàesistente in Olanda (non in Cina o nell’EstEuropa…) dove dicono che i costi di gestionesiano molto inferiori.La Arrow americana è un colosso mondiale,presente in tutto il mondo, e l’anno scorso hafatturato più di venti miliardi di dollari senzaprodurre nulla, ma semplicemente compran-do e rivendendo materiale elettronico.Dobbia-mo specificare che questa azienda è sbarcatain Italia, ormai molti anni fa, assorbendoun’azienda italiana concorrente, la Silverstar,e naturalmente ha imposto i suoi manager, isuoi standard e i suoi programmi di gestione.Il software gestionale precedente è stato rotta-mato e gli archivi con tutte la informazioni su

ONA NOVE 7

CRISI ECONOMICA

Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

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“Francesco, Vescovo di Roma,ha spalancato porte e finestre della Chiesa”

Don Giuseppe Buraglio

Arrow Electronics: un colosso industrialee una storia di ordinaria disoccupazione

Più di un terzo dei 579 lavoratori dovranno rimanere a casa: 158 del magazzino di Cornaredo,9 nell’Informatica e 45 interni, dell’ufficio acquisti di viale Fulvio Testi. Ben 212 persone buttate fuori.

Vi spieghiamo perché i licenziamenti in un’azienda che va bene.Sergio Ghittoni

Senza nulla togliere a chi lo hapreceduto, diciamo che Fran-

cesco (Bergoglio), argentino con ge-nitori italiani, già nel 77° anno dietà, eletto Vescovo di Roma (equindi Papa) il 13 marzo scorso, hacome spalancato le porte e le fine-stre della Chiesa e ha fatto entra-re aria fresca! Forse era tanto ildesiderio di questa aria fresca cheprobabilmente la sentiamo ancheoltre il suo naturale spirare. Maquanto ci piace e quanto ci fa bene!Anche pensarla come un vento!Un Papa che si presenta come Vescovo di Roma.Perché tale è innan-zitutto il Papa. La Chiesa di Roma, con il suo Pastore, presiede nel-la carità tutte le Chiese del mondo.Francesco non si è presentato co-me un super-vescovo,e tantomeno come un super-uomo.I Cardinali,nel conclave, hanno dato un Vescovo a Roma e lui come tale si è af-facciato sulla città per cui eserciterà il suo ministero apostolico.Un Vescovo che si presenta a Roma e al mondo in tutta semplicità,di parole,di gesti,di “ornamenti”.Un parlare delicato e per tutti,unatteggiarsi quasi imbarazzato come di scolaretto chiamato alla la-vagna, un vestire giusto con la sola talare bianca “di ordinanza”,

senza mantelli o cappelli o croci dorate.Un Uomo che cede alla volontà di Dio,nella consapevolezza della sua inade-guatezza e della sua fragilità,ma con laferma intenzione di condurre la Chiesasulla strada della fratellanza e dellamisericordia. Per questo, prima di darela benedizione, la chiede al popolo persé, una benedizione che venga da Dioper intercessione della gente semplice,quella amata dal Signore e che lui,Vescovo di Roma,amerà proprio perchéprediletta dal Signore.Francesco, che il Signore ti dia la forza

di ricostruire la Chiesa come ha fatto il Poverello di Assisi di cuiporti, per tua precisa scelta, il nome! La nostra preghiera e lanostra solidarietà ti accompagneranno. Che il Signore ti con-servi a lungo il sorriso sereno che ci ha conquistati tutti e su-bito. Che tu possa essere davvero povero tra e per i poveri, purdovendo vivere in mezzo a ricchezze vere o presunte, che pe-raltro potrai, se vorrai, almeno in parte condividere. Ti augu-riamo di godere per molti anni anche della forza fisica; l’etàche avanza non spegne lo spirito ma il corpo si fiacca: speria-mo che tutto ciò, Francesco, accada il più tardi possibile!

prodotti, clienti, fornitori, ordini e fatture han-no dovuto essere trasferiti con uno sforzo note-vole nel nuovo sistema su piattaforma Oracle,utilizzando anche consulenti indiani.Ora però,terminata questa fase, anche molti softwaristisono in esubero, l’ufficio acquisti verrà accen-trato in Germania e l’azienda si prepara quin-di a un taglio brutale degli organici. Più di unterzo dei 579 lavoratori dovranno rimanere acasa. 158 del magazzino di Cornaredo, 9 nel-l’Informatica e 45 interni, prevalentementedell’ufficio acquisti di viale Fulvio Testi. Ben212 persone buttate fuori. E cosa offre l’a-zienda? Per ora pare una buonuscita e poimobilità modulata a seconda dell’età dei la-voratori in esubero. Oppure cassa integra-zione per coloro che non dovessero accettarela buonuscita. Per i nove informatici, invecela situazione è più critica: niente mobilità,visto che il reparto era stato scorporato annifa diventando una società cui non spettano,per numero di dipendenti, alcune agevola-zione di legge. In ogni caso, per tutti la pen-sione è lontanissima e la prospettiva è quel-la di affrontare lunghi anni senza né salarioné pensione in un’età troppo avanzata pertrovare un altro lavoro.Quando si arriva a questi punti, l’interventodel sindacato è doveroso,ma spesso poco effica-ce.Sì,qualche piccola riduzione nel numero de-

gli esuberi, qualche scaglionamento più mor-bido, qualche mensilità aggiuntiva, ma quasimai si ottiene una inversione di rotta. Ci sichiede se il sistema tedesco che prevede che isindacati siedano nel Consiglio di Ammini-strazione delle società non sia un deterrenteben più efficace alle delocalizzazioni così dimoda tra le nostre aziende.Comunque anche in questo caso la Cgil è sta-ta presente. Un primo sciopero il mese scorso,che è servito per costringere l’azienda a seder-si al tavolo delle trattative, per le quali il sin-dacato ha diversi obiettivi: per i lavoratori delmagazzino, per cui la chiusura ormai è statadecisa, cercare di ottenere buonuscite più con-sistenti. Per gli interni cercare di indicare al-l’azienda settori alternativi in cui impiegare ilavoratori in esubero in modo da ridurre il nu-mero di licenziamenti o almeno istituire unacassa integrazione a rotazione in modo da nongettare sul lastrico nessun lavoratore.Per i no-ve addetti all’Information Technology dellacontrollata Arrow Electronics Services la si-tuazione è ancora più complessa perché l’a-zienda si è dichiarata disposta a riconoscerealcune mensilità aggiuntive per parificare lecondizioni di questi tecnici a quelle degli altrilavoratori, ma rifiuta categoricamente di far-si carico dei contributi Inps figurativi previstidagli ammortizzatori sociali. La vertenza èaperta. La Arrow ha presentato la sua propo-sta di incentivi che vorrebbe fosse firmata en-tro il 22 aprile.Su questa ipotesi chi non firmadovrebbe essere messo in cassa integrazione azero ore e ci si rivedrebbe l’anno prossimo,quando le condizioni potrebbero essere ancorapiù incerte e non più garantite.Ma la parola fine su questa vicenda non èstata ancora pronunciata.Ci sono ancora spi-ragli e margini di trattativa che vanno per-corsi e sfruttati al massimo.

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ONA NOVE 8 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

PALAZZO MARINO

Alla Bicocca c’è il Gas(Gruppo di acquisto solidale)

Ortensia Bugliaro

Zac! 4 si dedica alla seminaClara Amodeo

I Giardinieri degli Aromiper seminare una nuova urbanità

Clara Amodeo

Problemi e obiettivi del Bilancio Preventivo 2013 del Comune di Milano “Si è cercato di praticare una distribuzione dei sacrifici e del rigore che rispettasse il principio della maggiore equità possibile e di salvaguardia delle categorie

più deboli... È necessario che Milano si liberi dalla morsa del Patto di stabilità in relazione agli investimenti connessi all’Expo, evento che la città garantiràalla nazione e al territorio... La modifica del patto di stabilità, che permetta il recupero di risorse per gli investimenti, e la restituzione ai Comune degli introiti

di imposte municipali, quali l’Imu, saranno fondamentali per il futuro di tutti i Comuni e, quindi, anche del nostro.”Mattia Stanzani (consigliere comunale, presidente della Commissione Bilancio)

Nel 2012 il Comune di Milano ha dimostra-to serietà nei confronti dei cittadini impe-

gnandosi nell’approvazione del bilancio al 30giugno, contribuendo al patto di stabilità na-zionale e ottenendo così un finanziamento di110 milioni di euro che ha permesso una chiu-sura in equilibrio dei propri conti.Per il 2013 la Legge di stabilità ha rinviato al30 giugno il termine per l’approvazione delBilancio a causa delle incertezze che riguarda-no ancora molte partite contabili: ad esempiola verifica del gettito e della ripartizione con loStato del gettito Imu 2012, nonché la riparti-

zione (che sarà decisa entro aprile), tra i diversi Comuni dei nuovi ta-gli ai trasferimenti locali annunciati per il 2013: ben 2.250 milioni dieuro (!). Si ipotizza, da più parti, che il rinvio a giugno subirà ulteriorispostamenti, anche per effetto dell’insediamento del nuovo Governo edel nuovo Parlamento che potrebbero adottare nuove e diverse politi-che sul patto di stabilità e sulle entrate dei comuni (si pensi ad esem-pio al dibattito in corso sulle modifiche da introdurre all’Imu).Si è lavorato anche per la riduzione dell’indebitamento (altro grandeproblema della nostra Città), riducendo di oltre 70 milioni il debito pre-sente al 31.12.2011 (circa 4,2 miliardi di euro).Non vi è incertezza sul fatto che nel 2013 verranno chiesti dalloStato agli enti locali nuovi sacrifici, proseguendo una tendenza (6mld di euro tagliati ai Comuni nell’ultimo triennio) che costringe-rà tutti gli enti locali a rincorse sempre meno facili per l’equili-brio del bilancio corrente.Anche Milano ha subito i tagli dei trasferimenti:250 milioni di riduzio-ne di risorse rispetto a tre anni fa, che certamente aumenteranno - po-trebbero avvicinarsi a 350 milioni di Euro - con la ripartizione dei nuo-vi tagli citati, previsti nel 2013.Tra l’estate e l’autunno del 2011, con pochissimi mesi a disposizione, siè riusciti a colmare un disavanzo previsto superiore a 150 milioni dieuro, con alcune decisioni che si è cercato di far pesare il meno possibi-le sulle categorie meno favorite:• introducendo un’addizionale Irpef con soglia di esenzione a 33.500euro, la più alta in Italia, che ha escluso dal suo pagamento 4 milanesisu 5 (il confronto con le soglie di esenzione delle altre città,parla da so-lo:Genova,Napoli,Verona 10.000 euro,Torino 11.000,Bologna 12.000,Padova e Brescia 15.000);• con Il rincaro del biglietto del tram, peraltro già previsto dalla prece-dente amministrazione,che è stato effettuato senza toccare gli abbona-menti all’Atm,sulla cui crescita poggiava l’obiettivo strategico di incen-tivare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici (gli abbonati Atm sonocresciuti del 20%).E a dimostrazione dell’attenzione verso i soggetti conmaggiori difficoltà, recentemente, la giunta ha deliberato 1,7 milioniper abbonamenti gratuiti a disoccupati, cassintegrati e precari;• un taglio di spese correnti di 50 milioni di euro, che non ha intaccatoi servizi di aiuto alla persona la cui domanda è in pesante crescita acausa della dura crisi economica.Fin dall’inizio del mandato si è cercato di osservare alcuni principi ba-se nel nostro agire economico: una distribuzione dei sacrifici e del rigo-re che rispettasse il principio della maggiore equità possibile e di salva-guardia delle categorie più deboli.Anche il riequilibrio del bilancio corrente del 2012 ha cercato disalvaguardare questi principi: abbiamo evitato accuratamenteoperazioni di tagli ai servizi alla persona, e abbiamo modulato unintervento sulle entrate tributarie (mi riferisco in particolar mo-

do all’Irpef e all’Imu) che rispettasse per quanto possibile il prin-cipio della scala reddituale e patrimoniale.• Per l’Irpef, senza intaccare la soglia di esenzione a 33.500, ilmaggior introito è stato ottenuto con la progressività delle ali-quote per fasce di reddito.• Per l’Imu prima casa siamo riusciti a mantenere l’aliquota al suo li-vello standard (0.4), evitando i rialzi che altre grandi città hanno chie-sto ai cittadini (Roma, Napoli, Genova allo 0.5 - Torino allo 0.57).• Per l’Imu seconda casa, si è cercato di contenere il più possibilegli effetti dell’aliquota, con il contributo propositivo del Consigliocomunale (ricordo l’aliquota Imu ridotta per le case affittate concontratti registrati e per gli immobili strumentali per particolariattività economiche).Accanto agli sforzi di equità cercati nel riequilibrio dei bilanci correnti2011 e 2012,unitamente agli sforzi del Consiglio per dare sostanza eco-nomica a provvedimenti anti-crisi, non si può ignorare il grande sfor-zo per rispettare in questo biennio il patto di stabilità, imposto dallenorme ma anche dal senso di responsabilità in una fase storica in cuila nazione ha rischiato il dissesto finanziario:• Nel settembre 2011 ci siamo trovati con un gigantesco squilibrio nelpatto di stabilità vicino ai 350 milioni di euro. In Italia,per rispettare ilpatto, molti comuni ritardavano i pagamenti ai fornitori contribuendo,in questo modo ad alimentare la crisi di liquidità del sistema.Noi inve-ce abbiamo rispettato il pagamento puntuale di ogni scadenza, (e ilbando Sea ha consentito di rispettare questo impegno) e soprattutto alfine di evitare i clamorosi effetti economici che sarebbero derivati dalsuo mancato rispetto (pari a 65 milioni di euro di sanzioni, nonchè untaglio di spese correnti di 490 mm di euro per l’anno successivo!).• Lo squilibrio del patto di stabilità dell’anno successivo 2012 si è pre-sentato addirittura superiore all’anno precedente (oltre mezzo miliar-do di euro), ed è per questo che abbiamo avviato una lunga negoziazio-ne con le banche sui derivati, che ha consentito di incamerare un flus-so di cassa di 450 milioni di euro, con cui non solo abbiamo coperto ildeficit 2012 del patto di stabilità senza subire sanzioni, ma abbiamoanche generato un surplus che ci ha garantito ulteriori 110 milioni dieuro di entrate correnti utilizzabili nel bilancio.Il resoconto su quanto fatto in questi due anni è necessario per ri-badire i principi di equità e rigore a cui cercheremo di attenercinell’affrontare i bilanci prossimi - anche quello del 2013 - nella ri-cerca di un equilibrio strutturale dei conti futuri, che costituiràuna sfida di responsabilità per tutti.L’equilibrio strutturale significa che nei prossimi anni non potràpiù essere coperto il deficit corrente con l’utilizzo di poste straor-dinarie, cioè non ripetibili: il che presumibilmente avverrà sia perevoluzione normativa (che consente sempre meno la copertura dipartite correnti con entrate straordinarie), sia per la riduzione og-gettiva delle fonti disponibili.Nell’ultimo quadriennio del precedente mandato, la quota di parti-te straordinarie utilizzate per coprire i bilanci è stato dell’ordine dicirca 500 milioni di euro, tra plusvalenze e dividendi straordinari.Nelle prossime settimane e mesi, sulla base dei chiarimenti e dellepossibili (o promesse) modifiche normative e quantitative che do-vranno essere decise dal Governo e dal Parlamento, avremo unaquantificazione dei diversi saldi che saremo chiamati a coprire perla redazione del bilancio 2013 e per il relativo patto di stabilità.Nell’attesa di tali decisioni, e sulla base dell’attività di istruttorianumerica, intendiamo praticare fin da subito, nel rispetto dei prin-cipi di fondo già citati, alcune linee guida preparatorie nell’ azionepolitica e amministrativa del Comune di Milano.

• Intendiamo intensificare l’azione di sobrietà e revisione dellaspesa, con un’analisi attenta che individui i reali margini di ridu-zione dei costi, evitando facili propagandismi e populismi. Ricordoche in un’analisi, effettuata un anno fa dalla nostra Ragioneria, lespese correnti dell’ultimo quinquennio hanno visto un incremen-to delle spese correnti pari al 3,3%, dato sensibilmente inferioreall’inflazione cumulata del quinquennio (11,1%). Ciò significa chela revisione delle spese non potrà che essere figlia di un’attentis-sima selezione, e orientata a un ripensamento delle modalità dierogazione dei servizi.• Proseguire con decisione nelle azioni mirate a una dura lotta all’eva-sione e all’elusione fiscale e tariffaria, con un deciso rafforzamento del-le attività di controllo sulle autocertificazioni e sulle dichiarazioni Isee.• Svolgere un’approfondita istruttoria che rafforzi e omogeneizzi l’uti-lizzo dell’Isee nei diversi campi di applicazione, nell’attesa che ilGoverno licenzi definitivamente il nuovo Isee (che conterrà una valu-tazione più attenta delle condizioni economiche e patrimoniali, capacedi evitare sperequazioni nell’accesso ai servizi).Sul fronte del controllo delle spese, da attuarsi fin da subito in attesadella predisposizione del bilancio 2013, la Giunta e il Consiglio comu-nale hanni già condiviso e praticato alcuni indirizzi, tra cui limitare lespese a quelle obbligatorie, contrattuali o essenziali, nonché a quelleche possono generare maggiori entrate o risparmi futuri.Si sta inoltre analizzando in profondità il patrimonio finanziario e im-mobiliare dell’ente, verificando tutte le modalità che possano consenti-re di liberare risorse per gli investimenti in città e, a tal fine, sono giàin corso contatti approfonditi con il Ministero dell’Economia e delleFinanze per verificare la possibilità di utilizzare le entrate future - ge-nerate da beni di proprietà del Comune (ad esempio gli affitti futuridella Galleria,destinati a raggiungere in breve la cifra di 30 milioni dieuro all’anno) quale garanzia per la realizzazione di nuovi investimen-ti. Tema, questo, che dovrà essere posto al centro dell’attenzione neirapporti con il futuro Governo.È infatti assolutamente necessario che Milano si liberi dalla morsa delPatto di stabilità in relazione agli investimenti connessi all’Expo,even-to che la città garantirà alla nazione e al territorio cercando di conser-vare nel frattempo le proprie capacità di investire sul futuro.Sull’esigenza di riprendere ad effettuare investimenti, mi limito a ri-chiamare l’elaborazione effettuata dalla Ragioneria,che ha visto gli im-pieghi in conto capitale dedicati alla manutenzione e agli investimentiper il funzionamento della città ridursi del 50% nell’ultimo quadrien-nio dello scorso mandato. Nel frattempo sono cresciuti gli impieghi ininfrastrutture (ad esempio Metropolitane,metrotranvie,passante),maè anche vero che la manutenzione ordinaria e straordinaria sono benicomuni non rinunciabili.È con il nuovo Governo, quindi, che dovremo affrontare non solo le te-matiche sul patto di stabilità connesso alle opere Expo della città diMilano ma anche una riflessione sulla necessità di rivedere il tratta-mento contabile e finanziario delle città metropolitane, le cui difficoltàdi bilancio sono dovute anche alla necessità di farsi carico di una seriedi costi infrastrutturali e gestionali superiori, per effetto del notevoleaumento di chi, ad esempio, viene a Milano, anche quotidianamente,da altri luoghi, per lavoro, per turismo o per altre necessità: ha1.300.000 abitanti, ma i suoi costi ed investimenti sono rivolti ad unapopolazione media superiore del 50%.La modifica del patto di stabilità,che permetta il recupero di risorse de-stinabili a investimenti,e la restituzione ai Comune degli introiti di im-poste municipali,quali l’Imu,saranno fondamentali per il futuro di tut-ti i Comuni e, quindi, anche del nostro.

Gas Bicocca è una risorsa.È formato da un gruppo

di persone e famiglie che in-tendono praticare i principidel consumo critico e consape-vole, mettendo in primo pianoun radicale cambiamento distile di vita rispetto al consu-mo e alla produzione.Gas ha una precisa finalità:provvedere agli acquisti dei be-ni di prima necessità attraver-so la solidarietà e la relazionetra le famiglie, dimostrandouno spiccato senso solidaleverso l’economia, cioè un’eco-nomia delle relazioni, delloscambio e della condivisione.Far parte di un Gas non significa voler rispar-miare acquistando grandi quantitativi, ma laconsapevolezza di ciò che realmente si acquista:il prodotto ha rispettato le risorse naturali, harispettato l’impatto sull’ambiente in terminid’inquinamento, d’imballaggio e trasporto? Gasè anche uno strumento di rilevante importanzache promuove la crescita di una società, dove lepersone cercano di essere veri protagonisti del-la loro vita, accogliendo le diversità, creandorapporti personali di conoscenza e soprattuttodi fiducia. I gruppi cercano prodotti provenientida piccoli produttori locali, per avere la possibi-lità di conoscerne la produzione direttamente eper ridurre l’inquinamento e lo spreco di ener-gia derivanti dal trasporto, e dunque conside-rando di primaria importanza la ricerca dei pro-dotti biologici ed ecologici e che siano stati rea-lizzati rispettando umane condizioni di lavoro.Da settembre Gas Bicocca partecipa attivamen-te al progetto patrocinato dal Comune di Bresso“Sì,si può fare”,un progetto che nasce dall’incon-tro di due esperienze diverse che possono trova-re reciproca realizzazione, attraverso la sinergiadei differenti attori, nella realizzazione di uno

spazio fisico (“negozio”) con di-versi obiettivi, come promuo-vere, attraverso la particolari-tà di questo “negozio”, un mo-do nuovo di fare la spesa insintonia con i principi e le mo-dalità dei Gas: acquisti, distri-buzione, informazione e for-mazione e soprattutto unanuova cultura nell’acquisto.Il punto fondamentale è comeaffrontare in modo positivo lemolteplici problematiche ine-renti la disabilità. Per que-st’aspetto delicato, i promotorihanno chiesto l’appoggio delprofessor Nicola Cuomo, re-sponsabile del Dipartimento

di Scienze dell’Educazione dell’Università diBologna, per creare all’interno delle famigliepercorsi di vita autonomi e indipendenti, inse-rendo i ragazzi nel mondo del lavoro, affidandoloro una mansione, facendo acquisire così nuovecompetenze e, soprattutto facendo crescere in lo-ro il desiderio di diventare adulti, pronti ad af-frontare anche eventuali sconfitte.Si organizzano così anche mercatini con scambidi oggetti utili e in buono stato: ad aprile ce n’ègià stato uno ben frequentato e, il mese prossi-mo, se ne organizzerà un altro, sperando in unapartecipazione sempre maggiore.I gruppi di acquisto nel nostro territorio sonogià quattro, sono collegati in rete in modo daaiutarli a diffondere l’esperienza attraverso loscambio d’informazioni. In questo periodo inItalia sono censiti circa 900 Gas, il che signifi-ca che noi italiani siamo un popolo solidale, ri-spettoso dell’ambiente e delle risorse naturali.

Si può aderire al Gas Bicocca inviando unaemail a: [email protected]. L’adesioneè libera ed è gradita la partecipazione alleiniziative e ai progetti.

Ormai l’abbiamo capito:quando Il Giardino degli

Aromi ci si mette, i risultatinon tardano a giungere. Èsuccesso il 23 marzo scorso

quando l’incontro pubblico “Seminiamo una nuovaurbanità!”ha riempito di esperti e curiosi l’intera bi-blioteca Affori (viale Affori 21): “Cento persone den-tro e forse addirittura una cinquantina che se ne so-no dovute andare perché non ci entravano”, ci assi-curano gli organizzatori.Si è trattato di una spiegazione informativa non so-lo dell’area dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pinima di tutta la zona interessata, comprendentel’Istituto di istruzione superiore Vilfredo FedericoPareto, l’associazione Il Giardino degli Aromi Onlus,la cooperativa sociale Aromi a Tutto Campo, l’asso-ciazione Olinda Onlus e la cooperativa sociale LaFabbrica di Olinda Onlus. I relatori,Sara Travaglini

responsabile dell’area rapporto sociale della coopera-tiva Dar-Casa, Paola Savoldi e Alessandro Coppola,docenti di Architettura e Società presso il Politecnicodi Milano, e Damiano Di Simine, presidente diLegambiente Lombardia, hanno mostrato l’impor-tanza della zona su cui si vorrebbe costruire, laquantità di CO2 assorbita, il valore degli alberi e delpaesaggio, con la sua biodiversità faunistica conti-nuamente monitorata dalla Lipu. E dopo aver rag-giunto quota 12.000 nella raccolta firme della peti-zione “Seminatori di urbanità”, il Giardino degliAromi non si ferma: per domenica 21 aprile è infat-ti stata indetta una “passeggiata di massa nel piop-peto” durante la quale sarà possibile scoprire l’im-menso territorio messo a rischio dal Pgt provincialee verrà lanciato un concorso aperto a tutti per racco-gliere le proposte dei cittadini circa la possibile ge-stione comune di uno spazio di grande importanzacome è quello del pioppeto.

Ad aprile si semina: ce loinsegna Zac!, mercato

contadino biologico e stagio-nale organizzato dall’asso-ciazione Gastardi e patroci-

nato dal CdZ 9, in calendario per sabato 20 apri-le dalle 10 alle 18 presso il parco Nicolò Savarino(ex parco Bassi) di via Livigno 17.Giunto alla sua quarta edizione, Zac! ha sceltodi approfondire il tema della semina: aprile è ilmese in cui molti semi di specie basilari per lanostra alimentazione vengono coperti dalle zol-le, coccolati e curati affinché “buttino” i germo-gli e diano vita a una pianta forte e rigogliosa;le venti associazioni legate al territorio e i qua-ranta produttori etici presenti all’evento dedi-cheranno, dunque, grande spazio ai semi, for-nendo informazioni sulle varietà, su come ba-dare alle gemme e su come coltivare al megliociò che a conclusione del lavoro ci andrà a nu-trire. A fine giornata, poi, alcuni semi verranno

consegnati ai produttori che partiranno per laVal Susa dove si terrà l’incontro nazionale diGenuino Clandestino, campagna per la liberalavorazione dei prodotti contadini, e verrà an-che lanciato il progetto Terra bene comune, le-gando così idealmente i due mercati.Oltre a tali novità, Zac! 4 continuerà a sviluppa-re gli strumenti sperimentati nelle precedentiedizioni per instaurare un rapporto di maggiorconoscenza tra produttore e consumatore: a que-sto proposito tornano Prodotto Zac!, articoli ven-duti a un prezzo particolarmente basso per invi-tare i cittadini ad avvicinarsi alle primizie con-tadine nonostante la crisi economica, e Schedeproduttori, la carta d’identità in cui gli le azien-de mostrano le proprie credenziali e, attraversoPrezzo trasparente, spiegano come sono compo-sti i propri prezzi. E ancora, infopoint a cura deiGas, laboratori per grandi e piccini, ciclofficine,pcofficine, narrazioni, raccolta firme del comita-to La goccia e Seminatori di urbanità.

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L’intervista con Anna Santoiemma,presidente della Commissione

Pmz, integra per molti versi quella allapresidenza della Commissione PoliticheSociali (vedi “Zona Nove” di febbraio).Finalità della Commissione Pmz - leg-giamo nelle sue linee programmatiche2013-2014 - è infatti quella di agire inqualità di interprete delle esigenze diinterrelazione e di cultura dei cittadininelle loro diverse realtà: singoli, fami-glie, scuole, associazioni, parrocchie,gruppi sportivi… In Zona 9 le struttu-

re aggregative interessate, ritenute sostanzialmente “punti diapertura alla città per favorire coesione sociale, evoluzione cultu-rale, miglioramento del benessere collettivo”, sono:• Un Cam (Centro di aggregazione multifunzionale zonale) in ViaCirié (zona Niguarda) e un altro in Cassina Anna (zona Bruzzano);• Un Cag (Centro di aggregazione giovanile) in via Cirié, un altroin Cassina Anna, cinque altri ancora presso strutture convenzio-nate (Fondazione Aquilone, Fondazione Maria Anna Sala, Casa diRedenzione Sociale, Associazione di Volontariato La Lanterna,L’Amico Charly).

Eccoci, signora presidente, abbiamo letto il programmadella sua Commissione. Ci può fornire qualche numerosui Cam e sui Cag di Zona? Pensiamo si tratti di numeriimportanti. Abbiamo infatti visitato recentemente Cas-sina Anna e l’abbiamo trovata affollata nonostante quelgiorno il tempo fosse pessimo.È vero, i numeri sono effettivamente significativi! Nel polo di viaCirié, ampio e dotato anche di spazi multifunzionali (il teatrino ela palestra), posto al centro di un quartiere di case popolari carat-terizzato da diverse criticità (condizione femminile e giovanile in-nanzitutto), il Cam conta oggi più di 500 iscritti e vede attivi 13corsi per ogni fascia di età. Anche il Cag ha visto un incrementoesponenziale e significativo delle sue attività.Nel polo di Cassina Anna, più ridotto ancorché provvisto a suavolta di due spazi multifunzionali (la cosiddetta palestrina el’Auditorium) il Cam contava, nel 2012, 160 iscritti e 13 corsi ri-volti ad adulti, bambini ed anziani. Dopo diversi bienni di affida-mento della sua gestione a Milano Sport, l'AmministrazioneComunale, per il Biennio 2013-2014, ha emesso a fine 2012 unbando vinto da Csi, Centro Sportivo Italiano. Altra realtà istitu-zionale attrezzata molto bene per questo tipo di supporto.

Questi i numeri. E i contenuti ?Sia i Cam che i Cag realizzano laboratori che favoriscono, a titolo diservizio per lo più gratuito, attività culturali, ricreative, del tempo li-bero.Attività idonee a rendere vivibili i quartieri di appartenenza e acoinvolgerne i cittadini. Per il Cag le attività principali sono costitui-

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• Taca Banda! •

“La gita a Tindari” è un libro della serie delcommissario Montalbano del grande An-

drea Camilleri. Vi si narra di un pullman cari-co di anziani che viene portato in gita gratuitada una ditta di casalinghi che, durante il viag-gio, li sottopone al lavaggio del cervello per ac-quistare batterie di pentole a rate.Quando ho letto che Grillo avrebbe caricato isuoi parlamentari su un bus e li avrebbe in-contrati in località segreta ho avuto un déjàvu: poi ho pensato che, trattandosi di un grup-po parlamentare 2.0, probabilmente gli avreb-bero presentato non padelle, ma videocamerewireless per dirette streaming, salvo seque-strargliele all’ingresso dell’incontro con il caroleader e il fido Gianroberto.

Già, perché come il marchese del Grillo (ricor-date? “Io so io, e voi nun siete un cazzo”), an-che il nostro Beppe decide, a suo insindacabi-le giudizio, quando l’incontro debba esserepubblico e quando invece debba essere segre-to, con buona pace delle signore DemocraziaDiretta e della sua amica Partecipazione, chea volte, purtroppo, non vengono invitate. Incompenso per me si apre una stagione di ri-cordi, infatti Vito Crimi, ogni giorno di più, miricorda un mitico personaggio dei Carosellidella mia infanzia: Oracolo, quello che seguivail cantastorie nella pubblicità dei biscottiDoria. “Oracolo mi segue, suonando il tambu-rello, ma non ci fate caso, è un poco picchiatel-lo”. Taca banda, una banda a 5 stelle.

• Hey, hey, hey, Renzie! •

Quando l’ho visto nelle foto, il sindaco diFirenze, vestito da Fonzie in una tra-

smissione serale in cui la conduttrice indos-sava un elegante pigiama Palazzo in seta,mi sono sentito male per lui. Sembrava unadi quelle persone sprovvedute che si pre-sentano nei ristoranti eleganti e gli toccaindossare la cravatta che tengono appesa incucina per i poveri allocchi.Ma sprovveduto non è: gioca a fare il super-ggggiovane, il nostro Matteo. E dopo aver

perso le primarie, non senza aver gridato algomblotto per regole accettate prima del-l’inizio della competizione elettorale, adessoha deciso che il momento è buono per assal-tare alla gola Bersani. Solo che il vecchioPigi ha un appeal che il “nuovo” Renzi nonha: è infatti molto più nuovo mantenere gliimpegni presi (ricordate? Nessun governocon il Pdl) che non usare il solito sistemadel ribaltone (“Non si può perdere tempo,subito un governo con il Pdl”).

• Good news •

Ogni tanto, nel mare magnum delle noti-zie che ci rendono felici come un gatto

in un mastello di acqua gelata, ci trovi qual-che perla che ti regala un attimo di soddi-sfazione, un sorriso che si allarga mentrealzi gli occhi dalla pagina del giornale, sultram, e vedi intorno un sacco di sguardi in-terrogativi della serie “cacchiociavràdaride-requelpistola?”A me è successo leggendo di un’esimia dot-toressa di Pordenone, la quale, chiamatad’urgenza da una ostetrica perché interve-nisse ad aiutare una paziente che, sottopo-sta ad una interruzione volontaria di gravi-danza, stava male, rifiuta di prestare soc-corso appellandosi al fatto che è obiettricedi coscienza. E così, mentre la donna vienesalvata in extremis dal primario, accorsodopo avere inutilmente tentato al telefono

di far capire alla dottoressa che era suo pre-ciso dovere intervenire per assistere la pa-ziente in pericolo, la dottoressa viene pro-cessata e condannata ad un anno di carcere.Questa condanna, poca cosa in realtà peruna che butta nel cesso il giuramento diIppocrate in nome di un occhio per occhioche avrebbe soddisfatto la sua concezionevendicativa della religione (hai abortito,adesso muori, deve essere stata l’idea digiustizia che l’animava), mi ha dato per unmomento un sorriso ebete, in nome di tuttele donne del mondo morte nel passato e nelpresente sul tavolo di qualche mammana, odi qualche ginecologo che adesso magari èobiettore e prima incassava buste profuma-tamente piene di soldi rigorosamente in ne-ro per “fare un’eccezione, solo per questavolta”.

La presidentee la sua Commissione

Nata a Gioia del Colle (Bari) il 25 luglio 1973. Dopo il diplo-ma di Maturità Classica, si trasferisce a Milano per conse-

guire gli studi in Giurisprudenza presso l'Università degliStudi di Milano.Dopo la laurea effettua pratica legale presso uno studio mila-nese e collabora contemporanemente a titolo di volontariatocon l’associazione no-profit “Villa Amantea” in qualità di con-sulente giuridico a favore degli immigrati. Impiegata dal 2000presso la Direzione di una grande società di comunicazioni.Appassionata di cucina naturale,nel 2010 ha conseguito un di-ploma presso una scuola specializzata nel campo.Ha due bam-bine di 5 e 9 anni e nel febbraio 2011 è stata eletta fra i 18 rap-presentanti delle commissioni mensa di Milano. Eletta con leelezioni amministrative del 2011 nel CdZ 9 nelle file dellaLista Milly Moratti per Pisapia. Entra come vicepresidentenella Commissione Pmz (Presidente Roberto Medolago - Pd)per poi assumerne la Presidenza nel settembre 2012, quandoMedolago viene a sua volta “trasferito” alla presidenza dellanuova commissione Decentramento e Partecipazione. Vice-presidente attuale della commissione Pmz è Marco Mauri delPd. Gli altri componenti della Commissione sono: AbbiatiGabriele Luigi (Lega Nord), Bina Andrea (Partito Democrati-co), Codegoni Sandro (Partito Democratico), Cortese SantoAntonio (Casini Libertas Unione Centro), Cribio Leonardo(Sinistra Per Pisapia), De Lorenzo Roberto (Il Popolo DellaLibertà), Fede Pellone Alessandro (Il Popolo Della Libertà),Ferrario Marzio (Il Popolo Della Libertà), Fregoni Simona(Partito Democratico),Illuzzi Federico (Il Popolo Della Libertà),Laterza Antonio (Movimento 5 Stelle), Macario Simone Maria(Di Pietro Italia Dei Valori), Medolago Roberto (PartitoDemocratico), Melone Anna Maria (Verdi Ecologisti No AlNucleare), Mizzau Giovanna (Partito Democratico), PellegriniAndrea (Lega Nord), Senesi Vanessa (Partito Democratico),Simi Luca (Partito Democratico), Todaro Raffaele - Il PopoloDella Libertà, Tucci Gianfranco (Sinistra Per Pisapia), ViganòRoberto (Sinistra Ecologia Libertà).

Ecco la Commissione che si occupa dei centri di aggregazione socialeÈ la “Pmz-Polo Multifunzionale Zonale” presieduta da Anna Maria Santoiemma

Primo Carpi

COME SI LAVORA IN CD 9

te da quelle didattiche del dopo-scuola, cui si sono aggiunte attivitàdel tempo libero (sportive e musicali)) ed altre atte a favorire l’intro-duzione dei giovani al mondo del lavoro (rete tra Cag, Comune, im-prese). Per i Cam possiamo enumerare:• Attività auto organizzate dai cittadini con ampio spazio periniziative condotte da associazioni;

• Corsi (a partire da quelli su temi ormai tradizionali qualiginnastica per anziani, informatica, yoga, cucina, inglese);• Iniziative culturali (manifestazioni, mostre, eventi) apertealle realtà di quartiere;• Iniziative atte ad affrontare problematiche legate alla donna(consulenza legale, diritto di famiglia, valorizzazione del sé,equilibrio e autostima, maltrattamento, difesa personale).Per quanto riguarda le attività dei Cam, la Commissione Pmz,in sinergia con il coordinatore comunale dei Cam assegnato alCdz 9, ha proprio il ruolo di integrare il programma dellaAssociazione gestitrice con altre richieste degli utenti.

Qual’è il ruolo delle associazioni in questa galassia diargomenti e di eventi ? E quale lo spirito di decentra-mento nelle politiche del Pmz? Nel nostro programma associazioni e decentramento godono diun ruolo fondamentale. Come ho accennato prima, infatti, a inte-grazione del nucleo di attività già garantito dal Csi, la mia com-missione assegna contributi ad associazioni ed enti senza scopodi lucro per progetti zonali di animazione, sport e cultura.Vengono così messe in pratica attività che attengono a problemidi genere e di valorizzazione del sé, oppure legate al benesserepsicofisico e, per le donne, alla difesa personale. Al riguardo, an-zi, sta valutando l’opportunità di aprire uno sportello dedicato al-le donne che subiscono maltrattamenti. Sono tradizionalmentepatrocinate dal Cdz, inoltre, le collaborazioni con associazionispecializzate rivolte ai giovani che si affacciano al mondo del la-voro oppure a particolari situazioni di disagio come:• Alcolismo e Tossicodipendenze (con particolare ricerca di in-tegrazione con le strutture territoriali specializzate);• Disturbi relazionali e di personalità (compresi fenomeni co-me il bullismo e problematiche alimentari);• Problematiche familiari (con interventi di educazione socio-affettiva e sessuale).Faccio presente che gli spazi multifunzionali, spesso istituiticon espressa delibera promossa dalla nostra commissione, ser-vono proprio a questo: a fornire alle associazioni del territoriotempi e spazi per le loro iniziative!

Guardando la cartina della Zona, si vede come via Cirièe Cassina Anna non coprano certamente in modo omo-geneo tutto il suo territorio. Ci sono novità al riguardoin un prossimo futuro?È il Comune a individuare nuove possibili strutture. Per laZona 9, ad esempio, contiamo che in tempi brevi si realizzi ilCentro Civico dell’Isola.

Perfetto! In effetti - promettiamo - il Centro Civico dell’Isolasarà un’ottima occasione per riaprire questa intervista, com-pletandola con una visione d’insieme dei bisogni di coesione edi “culturalità” della zona e delle cifre economiche in gioco.

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GLI APPUNTAMENTI DEL MESEa cura di Grazia Morelli

Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale.

Alle 21, Massimo Ranieri “Canto perché nonso nuotare...”.

Teatro degliArcimboldiVia dell’Innovazione

� LUNEDÌ 29 APRILE

Dalle 15, Il partigiano Johnny, di G. Chiesa,Paisà, di R. Rossellini, La lunga notte del ’43,di F.Vancini.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

� DOMENICA 28 APRILE

Dalle 15,Claretta,di P.Squitieri,Lettere di con-dannati a morte della Resistenza, di F.Fornari,La mano sul fucile, di L. Turolla, Roma CittàAperta, di R. Rossellini, Venezia insorge, di F.Pasinetti,Il terrorista,di G.De Bosio.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

� SABATO 27 APRILE

Dalle 15, Il Generale Della Rovere, di R.Rossellini, Piccoli maestri, di D. Lucchetti,Giorni di furore, di G. Dolino, Salò o le 120giornate di Sodoma, di P. P. Pasolini.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

Alle 22,Concerto,con Fabrizio Cammarata &The second grace.

La ScigheraVia Candiani 131

� VENERDÌ 26 APRILE

Alle 21, Milano liberata e Roma città libera,di M. Pagliero e L. F. D’Amico.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

� GIOVEDÌ 25 APRILE

Dalle 15.30,La tela animata,di J.F.Laguionie,I corti, di G. Toccafondo, Persépolis, di M.Satrape,L’illusionista, di S.Chomet.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

� DOMENICA 21 APRILE

Alle 21, Lohengrin, di A. De Benedetti, regiadi A.Avanzi e I Vaglia.Anche 21/4, alle 16.

Teatro CarloVergavia Val Daone 1

Dalle 15.30, La tela animata, di J.F.Laguionie, Valzer con Bashir, di A.Folman,Opere d’arte in movimento, di S. Massi. Labottega dei suicidi, di P. Leconte.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

Alle 21,30, Concerto, con ScigheraInFolk -Sons Libres.

La ScigheraVia Candiani 131

� SABATO 20 APRILE

Alle 21.30, Concerto blues, con HarmonicaSlim & Friends.

Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21, Francesco De Gregori “Sulla Stradatour”.

Teatro degliArcimboldi

Alle 21, Presentazione del libro di G.Montemezzani Come stai compagno Mao?, acura di M. Di Puma e F. Barbarossa.

Centro culturaledella CooperativaVia Hemada 14

Alle 15,Animazione d’autore,Persépolis,di M.Satrapi. Alle 17, I corti, di G. Toccafondo. Alle19, Appuntamento a Belleville, di S. Chome.Alle 21,Opere d’arte in movimento,di S.Massi.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

� VENERDÌ 19 APRILE

Alle 21.30, Teatro, La Stazione Centrale. Unviaggio cinematografico, regia di D.Marongiu.

La ScigheraVia Candiani 131

� GIOVEDÌ 18 APRILE

Alle 21.30, Teatro, Tango, regia di D.Marongiu.

La ScigheraVia Candiani 131

� MERCOLEDÌ 17 APRILE

Alle 21, 50 violini per Verdi, musiche daVerdi, Bartòk, Prokofiev, Berio.

Teatro VerdiVia Pastrengo 16

Alle 21, Viaggio tra i geroglifici, di PippoScirè. Anche il 21/4.

Centro culturaledella CooperativaVia Hemada 14

� LUNEDÌ 15 APRILE

Alle 21, Serata di Tango.Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 16, Bambini, Rosso a spasso, di e con S.Locati.Alle 22, Concerto, con M. Incudine.

La ScigheraVia Candiani 131

� DOMENICA 14 APRILE

Alle 16, tre mediometraggi del GruppoAudiovisivi del carcere di San Vittore:Campocorto, Fine amore mai, Il grande fardello.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

Alle 21.30. Concerto, con MaxmaberOrkestar.

La ScigheraVia Candiani 131

Alle 16.30, Teatro Stabile di Innovazione diVerona, I tre Porcellini, canzoni e regia di M.Lazzeri (per bambini dai 3 agli 8 anni).

Teatro dellaCooperativaVia Hermada 8

� SABATO 13 APRILE

Alle 21,Rassegna “Il cinema italiano visto daMilano. Dentro e fuori dal carcere”, Il gemel-lo, di Vincenzo Marra.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)V.le Testi 121

Elio e le Storie Tese Tour 2013Teatro degliArcimboldi

� VENERDÌ 12 APRILE

Alle 21, Peppino Di Capri “Magnifique”.Teatro degliArcimboldi

Alle 21, Veronika Voss, soggetto di R. W.Fassbinder. Fino al 21/4.

Sala FontanaVia Boltraffio 21

Alle 21, Il contrappasso, di Patrick Suskind.Fino al 21/4.

Teatro VerdiVia Pastrengo 16

Alle 20.45, Banche: un ladro in casa, con B.Storti e F. Coniglio, testo di F. Coniglio. Finoal 14/4.

Teatro dellaCooperativaVia Hermada 8

� GIOVEDÌ 11 APRILE

“Quando cambi il mododi osservare le cose,

le cose cheosservi cambiano”.

(fisica quantistica)

Benvenuto Oz• Un giorno devi andare ( ) Regia: Giorgio Diritti. Cast:Jasmine Trinca, Anne Alvaro, Pia Engleberth, Sonia Gessner,Amanda Fonseca Galvao, Paulo De Souza, Eder Frota DosSantos, Manuela Mendonça Marinho, Federica Fracassi. Genere:Commedia. Nazione e Anno: Francia, Italia 2013. Augusta, unagiovane donna italiana di poco più di trent’anni, parte perl’Amazzonia per cercare di reagire ad alcune vicende personaliparticolarmente dolorose. Inizialmente lavorerà in una missio-ne, per poi distaccarsene alla ricerca di un’esperienza che diasenso alla sua vita. Su una piccola barca e nell'immensità dellanatura amazzonica, inizierà un viaggio tra i villaggi indios. Dallefavelas di Manaus fino all’isolamento nella foresta, affronteràl'avventura della ricerca di se stessa… • Educazione siberiana ( ) Regia: Gabriele Salvatores.Cast: Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, EleanorTomlinson. Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Italia, 2013.L'educazione e l’apprendistato criminale di Nicolas, dettoKolima. Cresciuto in Transnistria in una comunità di criminaliche segue le antiche regole siberiane, il ragazzo crescerà con gliinsegnamenti di nonno Kuzja… • Il re della terra selvaggia ( ) Regia: Benh Zeitlin. Cast:Quvenzhané Wallis, Dwight Henry. Genere: Commedia. Nazione eAnno: Usa 2012. Hushpuppy, una bambina di cinque anni che vivecon Wink, papà severo ma affettuoso, nella comunità soprannomi-nata Bathtub, La Grande Vasca, una zona paludosa di un delta delSud americano.Wink, che ha contratto una grave malattia, sta pre-parando Hushpuppy a vivere in un mondo dove non ci sarà più luia proteggerla. Inoltre il Bathtub è alla vigilia di una catastrofe diepiche proporzioni: gli equilibri naturali si infrangono, i ghiacci sisciolgono e arrivano gli Aurochs, misteriose creature preistoriche...• Benvenuto presidente ( ) Regia: Riccardo Milani. Cast:Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Remo Girone. Genere: Commedia.Nazione e Anno: Italia, 2013. Per un errore Giuseppe Garibaldi,tranquillo abitante di un paesino di montagna, è eletto Presidentedella Repubblica. Viene catapultato nei palazzi del potere ma, sem-plice e puro, risulterà incorruttibile e porterà un’aria di rinnova-mento nel Paese. Cercherà di conquistare il cuore della bella Janis,addetta al cerimoniale che cerca disperatamente di prepararlo almeglio per il suo nuovo ruolo.• Il grande e potente Oz ( ) Regia: Sam Raimi. Cast: MilaKunis, James Franco, Rachel Weisz. Genere: Fantasy. Nazione eAnno: Stati Uniti, 2013. Quando Oscar Diggs, illusionista di un pic-colo circo, viene trasportato dal polveroso Kansas nel fantasticoRegno di Oz, pensa di aver vinto alla lotteria: fama e fortuna a suacompleta disposizione. Questo finché non incontra tre streghe,Theodora, Evanora e Glinda. Coinvolto suo malgrado nei conflittidel Regno di Oz e dei suoi abitanti, Oscar deve capire chi è buono echi non lo è prima che sia troppo tardi. Grazie alle sue arti magiche,Oscar si trasformerà nel grande e potente Mago di Oz…• Anna Karenina ( ) Regia: Joe Wright. Cast: KeiraKnightley, Michelle Dockery, Kelly MacDonald. Genere: Drammati-co. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2012. La tragedia di Anna Kareni-na, moglie e madre esemplare travolta dalla passione, è racchiusatutta in un palcoscenico che si apre e si trasforma, inglobando cittàed interni. Intorno al fatale amore di Anna si intrecciano le storie diKitty e Levin, di Dolly e del fratello. Diversi tipi di sentimento, stes-se declinazioni di una forza universale.

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Al Centro Culturale della Cooperativai geroglifici di Rosetta e gli ideogrammi di Mao

Diana Roca

Ecco il programma del Centro culturaledella Cooperativa, via Hermada, per il

mese di aprile.• Lunedì 15 e 22 aprile, alle 21, “Viaggio trai geroglifici”. 1° incontro: “La Stele di Rosetta,Champollion e la decifrazione dei geroglifici”. 2°incontro: “Lettura, traduzione e scrittura delproprio nome in geroglifico”. Un nuovo corso, incollaborazione con il “Museo della Macchina daScrivere”, che si tiene presso il Centro Culturaledella Cooperativa. Due incontri con Pippo Scirè,professore di lettere appassionato di scrittureantiche. Le più note, comparse quasi contempo-raneamente, furono la geroglifica nata sulle rivedel Nilo e la cuneiforme, comparsa alla foce deifiumi Tigri ed Eufrate, dove si erano stabiliti iSumeri. Nelle due serate dedicate all’Egitto siparlerà della Stele di Rosetta, del franceseChampollion, della decifrazione, lettura, tradu-zione e scrittura in geroglifico.• Venerdi 19 aprile, alle 21, “Come stai com-pagno Mao?”. Per “Gli incontri del Venerdì” e inoccasione della ricorrenza del 25 aprile, Marco DiPuma (Radio popolare) presenterà il libro “Comestai compagno Mao?” di Gino Montemezzani.Giacomo “Gino” Montemezzani, che è stato tra ifinalisti del premio LiberEtà 2004 e del premioPieve 2005, nasce nel 1927 in Val Padana: freddointenso e caldo afoso, “quasi che le altre stagioninon esistessero”. Come lui stesso racconta: “Unacascina sporca e malinconica, come tutte le casci-ne,miseria,bigottismo e fatica.Una vita di lavoroe sofferenza ma anche di qualche momento di se-renità”. Poi il trasferimento a Milano e il cambia-mento di status della famiglia, la scuola, la fabbri-ca, l'’mpegno antifascista, la scelta di militare nel-la Resistenza e di andare in montagna. La vitto-ria giunge come promessa di un mondo migliore:la ricostruzione, la politica e,come funzionario delPci, in Sicilia nel pieno della reazione scelbiana.Ma perché il titolo “Come stai compagno Mao?”?Nella pagina più sensazionale della sua biografiaè narrato l’incontro a Pechino nientemeno che conMao in persona,avvenuto il 17 maggio 1964.Ginostesso racconta: “Un colloquio pacato, senza effu-sioni, ma le questioni in discussione erano enor-memente al di sopra della nostra statura”. Tutto

questo ed altro ancora sarà raccontato nel corsodella serata con proiezioni, interviste e stacchimusicali, a cui si aggiungerà l'attore SilvanoPiccardi per la lettura di alcuni brani del libro.• Mercoledì 8, 15, 22, 29 maggio, alle 18,30“Impariamo ad essere assertivi”. È un nuovocorso per il quale sono aperte le iscrizioni. Dopoquello dedicato all'autostima tenuto nel maggioscorso, la dr.ssa Ilaria Magnaghi, psicologa e psi-coterapeuta, ritorna per approfondire un nuovoargomento: “Impariamo ad essere assertivi”, unpercorso di gruppo in quattro incontri.L’assertività è il comportamento che permette auna persona di agire nel suo pieno interesse,di di-fendere i suoi diritti senza ignorare quelli degli al-tri. Le circostanze in cui ci serve essere assertivi?Quando vogliamo negoziare,vogliamo dare un fe-edback, si vuole o non si vuole qualcosa.Per infor-mazioni e iscrizioni tel. 02/66114499.

ONA NOVE 12 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Un doppio Olandese volante con il Gis Z9

All’Hangar l’immaginario oniricodi Weerasethakul, un grande artista

Valeria Casarotti-Teresa Garofalo

Bambini, al Teatro della Cooperativaarrivano i tre Porcellini!

APPUNTAMENTI CULTURALI

Entrando nel luminoso e ampio spazio del-l’Hangar Bicocca per avvicinarci al mondo

artistico del thailandese Apchatpong Weerase-thakul, una delle personalità più interessantidel panorama culturale contemporaneo, venia-mo letteralmente investite da una musica tra-volgente e da immagini turbinose di giovani chesi inseguono e corrono calciando palle infuocate.Suono e immagini provengono da un grandeschermo posto all’ingresso dello Shed di Hangar,prima tappa di “Primitive”, l’originale progettoespositivo dell’artista fatto di immagini, movi-mento e suono.Entriamo quindi nel cuore della mostra, un pro-getto multipiattaforma costituito da otto video,un’installazione a doppia proiezione verticale edal libro d’artista Cujo. Nel buio quasi totale checi circonda un gioco di luci e ombre, voci e silen-zi, suoni e quiete creano un’atmosfera magica emisteriosa. Attraverso tappe video e sonore cheprevedono modalità di visione differenti, fronta-li o in movimento, da seduti o da sdraiati, si sno-da una macrostoria, un mix di memoria, archiviobiografico, storia collettiva, spiritualità e am-bienti, elementi che ciascun visitatore può in-trecciare in modo assolutamente libero per crea-re una narrazione personale. Protagonisti dei vi-deo sono i giovani abitanti di Nabua, un villaggiodel nord della Thailandia, ripresi mentre corro-no, giocano, dormono, simulano aggressioni e lot-te o costruiscono un oggetto improbabile, una na-ve spaziale, luogo in cui ritrovarsi per evaderedalla realtà ma anche per progettare un futuro

Ecco il programma del Teatro della Cooperativa,via Hermada, per il mese di aprile

• Dal 9 al 14 aprile, alle 20.45, prima milanesedi Banche: un ladro in casa, con Bebo Storti (ve-

di foto a sinistra) eFabrizio Coniglio, testodi Fabrizio Coniglio. Iltitolo di questo spetta-colo prende spunto dauna frase che una si-gnora di 78 anni si èsentita dire dal diretto-re della propria banca,

quando è andata a lamentarsi per come le avesserovolatilizzato i risparmi: “Signora non c’è più nienteda fare, ci metta una pietra sopra... Come se un la-dro le fosse entrato in casa”. Come nel peggior incu-bo o racconto kafkiano, quando si ritorna in banca -avendo saputo magari dalla televisione dei crack fi-nanziari che hanno coinvolto i gruppi e imprese incui erano stati investiti i nostri risparmi - il diretto-re non c’è più,è sparito anche lui,nel nulla.Un viag-gio dentro le famiglie truffate,per mettere a nudo unsistema bancario che non conosce più regole.• Sabato 13 aprile, alle 16.30, una produzioneFondazione Aida - Teatro Stabile di Innova-zione di Verona, I tre Porcellini (spettacolo tea-trale per bambini dai 3 agli 8 anni) con Anna

Benico,Jacopo Pagliari e Riccardo Carbone,scene diAndrea Coppi, pupazzi di Gino Copelli, tecnico lu-ci e audio Riccardo Carbone, drammaturgia, can-zoni originali e regia di Massimo Laz-zeri. Tre at-tori quasi invisibili animano cinque pupazzi checantano, ballano, saltano, corrono (chi più, chi me-no…) su una verde collina che si trasforma via viain casa di paglia, legno e mattoni, in strada dicampagna e in albero di mele. Una nonna nellastoria sbagliata (o sarà lei in quella giusta e tuttigli altri fuori posto?), tre allegri porcellini e un lu-po, che ha un’unica passione (quella della musica)e un’unica paura (quella dei bambini)! Le canzoniche i personaggi cantano, passando dal rock leg-gero ad un accattivante stile country, coinvolge-ranno i bambini con le loro orecchiabili melodie eproietteranno i grandi in un’atmosfera gioiosa dicampagna americana assolata.

Nel mese di marzo i due teatri di cui il nostro Gisè punto di riferimento in Zona 9, Teatro alla

Scala e Teatro degli Arcimboldi, hanno proposto inpromozione la medesima opera in due differenti ver-sioni: L’Olandese volante (o se preferite Il Vascellofantasma) di Richard Wagner (vedi foto sopra).

Il Teatro alla Scala ha messo in scena l’opera in treatti, proponendo un nuovo spettacolo in coproduzio-ne con l’Operhaus di Zurigo e la Den Norske Operadi Oslo. Il Teatro degli Arcimboldi invece si è affida-to a una versione “giovane” e in collaborazione con il“Progetto Opera Domani” ha presentato un adatta-mento musicale dell’opera.Anche in questo caso si ètrattato di una coproduzione europea che coinvolge-va il Theater Magdeburg e l’Opéra de Rouen HautNormandie, con un team che ha realizzato lo spetta-colo composto da giovani artisti francesi.Sempre agli Arcimboldi, a maggio, è previsto il ritor-no in scena di Siddharta the Musical. Liberamentetratto dall’omonimo libro di Hermann Hesse e ispi-rato al film Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci,lo spettacolo è concepito come un susseguirsi di qua-dri rappresentanti i momenti dell’esistere. In scenaun cast di cantanti e ballerini di alto livello,scenogra-fie grandiose e musiche ispirate alla tradizione india-na intrecciate alle moderne sonorità.Continuiamo ad ampliare il nostro elenco di nomi-nativi e indirizzi mail dedicato espressamente agliappassionati di musica e teatro che hanno già usu-fruito dei nostri servizi o intendono farlo in un pros-simo futuro. Se desiderate farne parte contattateci te-lefonicamente allo 02/66114499 o per via elettronicaa: [email protected].

diverso. “Primitive” è un’opera nata quasi per ca-so. L’artista stesso racconta che nel 2008 viag-giando nel nord est del suo paese natale si trovaun giorno in un villaggio non lontano dal fiumeMekong ai confini con il Laos, Nabua, un luogoormai dimenticato che dagli anni ‘60 agli anni ‘80aveva subito una violenta occupazione da partedell’esercito con soprusi e vessazioni. Alla rivoltaarmata dei contadini accusati di legami con iKhmer rossi del vicino Laos nel 1965 i militari ri-spondono col fuoco costringendo gli uomini a fug-gire nella giungla. Nel villaggio restano solo don-ne e bambini. Il governo thailandese ha minimiz-zato le violenze perpetrate in varie località dellazona e anche di questa tragica vicenda oggi si èpersa la memoria. Le giovani generazioni nullasanno di Nabua. “Decisi quindi di lavorare lì,diindagare sulla storia del villaggio e documentar-ne il paesaggio - spiega Apchatpong Weerase-thakul -. Nabua è un luogo in cui ricordi e ideo-logie sono estinti. Così “Primitive” è diventato ilritratto di una generazione di adolescenti cheforse ha perso il senso della storia ma non l’ener-gia e la speranza necessarie per immaginare unfuturo migliore”. Il video che conclude la mostraè una scena notturna nel villaggio popolato daenigmatiche apparizioni rese ancor più inquie-tanti alla luce sinistra dei fulmini che squarcia-no il buio profondo.Apchatpong Weerasethakul, nato nel 1970 aBangkok, ha studiato architettura e poi si è spe-cializzato in filmmaking all’Art Institute di Chi-cago. Le sue opere sono esposte nei più impor-tanti musei nel mondo, a Parigi, Londra e NewYork. Come regista ha ricevuto numerosi premitra i quali il premio della Giuria di Cannes del2004 e La Palma d’Oro a Cannes nel 2010 per ilfilm “Uncle Boonmee who can recall”. È un van-to per l’Hangar e quindi per la nostra zona averospitato per la prima volta in Italia l’opera alcompleto di questo grande artista, non solo“Primitive” nella versione ideata appositamenteper l’Hangar ma anche tutti i suoi film, molti deiquali in anteprima assoluta in Italia, proiettatilungo tutta la notte tra il 22 e il 23 marzo, unevento straordinario mai prima d’ora realizzato.

Apichatpong Weerasethakul, “Primitive” - fino al28 aprile 2013 - Hangar Bicocca. via Chiese, 2 -Milano - hangarbicocca.org

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ONA NOVE 13Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

ONA NOVEGIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - ISOLA

Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02.39820110 - e-mail: [email protected] - Supplemento di “Zona Nove”Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”,

via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi).

APRILE 2013Anno 5 - n. 51

Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo,Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana, Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi,Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, AngeloLonghi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, LuigiVenturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Amministrazione: Lorenzo Gomiero. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).

Pagina web: www.niguarda.eu

Cavalcavia Bussa e Centro Civico: partono i progetti

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Otto progetti avveniristici per il cavalcavia Bussa

Con la esposizione all’Urban Center in Galleria (dall’8 al 18 mar-zo) dei possibili modellini di un nuovo Cavalcavia e con l’assem-

blea pubblica del 3 aprile presso la nuova Stecca avente come temala presentazione delle proposte del gruppo di cittadini “IsolaPartecipata” relativamente al Centro Civico, si è in pratica avviatol’iter realizzativo dei due progetti.Mancano ancora, alla data, alcuni passi molto importanti, come ledelibere del Consiglio di Zona e gli ultimi pareri degli uffici tecnicidegli assessorati competenti. Però il Comune pare avere ormai tuttigli elementi per stilare le linee guida per i bandi realizzativi di que-sti irrinunciabili interventi sul territorio promessi in memorabili as-semblee di quartiere pochi mesi dopo l’insediamento della nuovagiunta. A dire il vero, ad avere la copertura finanziaria assicurata èsoltanto il Centro Civico; anche per il Cavalcavia il Comune si è pe-rò impegnato a reperire i fondi necessari alla sue ristrutturazioneuna volta assegnato il bando relativo.Per entrambi gli interventi,comunque,si conta di far partire i bandi perfine anno. E per il Centro Civico ci si sbilancia a prevederne la conclu-sione tra la fine del 2015 e gli inizi del 2016...Inaugurazione della mostra dell’Urban Center ed assemblea della

Stecca hanno registrato gli apprezzamenti di istituzioni e cittadi-ni per i risultati conseguiti, ma la storia dell’Isola Partecipata me-rita un particolare rilievo in quanto tale. Per Isola Partecipata siintende infatti il processo di lavoro partecipativo che ha portatosia alle sessioni condivise cittadini-architetti che hanno partoritoi progetti dell’Urban Center sia alla visione del Centro Civico de-scritta qui accanto. Una storia di un modo diverso di fare città, in-nanzitutto. Con un nucleo di esperti di questo genere di progetta-zione messo in campo dal Comune. E una squadra (sempre aper-ta) di cittadini messa del quartiere. Una storia di visite, di perlu-strazioni, di interviste, di assemblee, di tante serate, di tantissimeemails, di qualche litigata. Un giorno si scriveranno libri sull’IsolaPartecipata! Per i prossimi mesi, più semplicemente, l’inserto Isoladi Zona Nove vi dedicherà una rubrica tutte le volte che potrà.Chiamandovi a scriverci dentro, ciascuno per la competenza chegli spetta, i facilitatori, gli architetti, gli urbanisti, i consiglieri diZona, le associazioni, i cittadini che hanno partecipato e quelli chenon lo hanno fatto. E riportando anche qualche bella analogaesperienza italiana o estera con la quale valga la pena di gemel-larci idealmente. Una, dieci, cento Isole! (Primo Carpi)

Assemblea costituente per il Centro Civico dell’Isola

Il 25 Aprile dell’IsolaAnche quest’anno i caduti ed i deportati sempre ragazzi

dell’Isola avranno l’abbraccio del loro quartiere. Ci si in-contra alle 9.30 in piazzale Segrino e di lì si ripeterà il corteoche tanto bene riuscì, anche se alla sua prima edizione, lo scor-so anno. Andremo così a visitare una ad una, portandovi coro-ne fresche, le tante case dell’Isola che hanno una lapide ricor-do alla loro porta.Il servizio d’ordine stavolta lo faranno i vigili, ma spero che alcorteo partecipino egualmente i ragazzi del Piano Terra chetanto efficacemente gestirono le cose nel 2012.Verso le 11.30, ci si ritrova in piazzale Segrino dove il Coro diCirene si esibirà par suo con le più belle canzoni della nostraResistenza. Poi, a mezzogiorno, tutti nella chiesa del SacroVolto per l’omaggio e i fiori sulla lapide di don Eugenio.Alla fine, verso le 12 e mezzo, il rinfresco tradizionale offertogenerosamente dalla Cooperativa di Abitanti presso i suoi lo-cali di via Volturno - Sebenico.

Come già preannunciato nello scorsonumero, dall’8 al 18 marzo, presso

l’Urban Center cittadino, si è tenuta lamostra sui progetti di rilancio del caval-cavia Bussa elaborati nel corso di IsolaPartecipata. L’inaugurazione ha regi-strato effettivamente la presenza degliassessori De Cesaris e Benelli, degli ar-chitetti firmatari dei progetti, di moltagente, del quartiere e non. I singoli pro-getti saranno inoltre in mostra anchenei negozi dell’Isola durante il Salonedel Mobile ad aprile.Il cavalcavia Bussa, in effetti, rappresen-ta una scommessa ideale per la visiona-rietà degli urbanisti! Residuo ciclopico diun progetto di aggiramento con annessosventramento dell’enclave Isola-Gari-baldi, sembra attualmente un gigante-sco animale preistorico arenato tra le ca-se. La sua superficie è sproporzionata:quasi 6.000 metri quadri! Una enormitàse si pensa che quella di piazza GaeAulenti, disegnata per dare un degnopiedistallo ai 230 metri da primato delletorri Pelli, è di circa 2.300! La sua funzio-nalità assolutamente scarsa. A parte i

Assemblea veramente importante per ilfuturo del nostro Centro Civico quella in-

detta dal CdZ mercoledì 3 aprile presso lanuova Stecca. Una specie di atto ufficiale conil quale il Centro Civico esce dal limbo e vie-ne consegnato, dopo pubblica e libera discus-sione, alle istituzioni.Presenti diversi consiglieri e la vicepresi-dente del CdZ, tecnici e responsabili degliassessorati competenti (Urbanistica eDecentramento), facilitatori e partecipan-ti della Cabina di gestione del progettopartecipato, prima fra tutti MarianellaSclavi, la sua coordinatrice.Dopo i saluti dei padroni di casa (Isabella Intie Paolo Artoni), Luca Simi, presidente dellacommissione Territorio del CdZ, Marianella,e due dei quattro portavoce della Cabina,Tiziana Freti e Claudio Consolo, presentanoil primo gli obiettivi dell’assemblea (permet-tere al Consiglio di avviare con apposita deli-bera l’iter istituzionale per la formalizzazionedel progetto e l’apertura dei bandi relativi),gli altri lo spirito e l’operato del tavolo parte-cipato. Sia riguardo al Centro Civico (Tizia-na) sia al Cavalcavia Bussa (Claudio). Rela-zioni centrali ovviamente sono quelle diMarianella e Tiziana sul Centro Civico, aiu-tate in questo dai diversi cartelli colorati ap-pesi alle pareti riportanti le conclusioni piùimportanti del gruppo di lavoro. Dalle speci-fiche strutturali auspicate, alle aspettative diservizio e di miglioramento della vita del

piccoli soprassalti di inizio e di fine gior-nata, vi si è rilevato un traffico medio du-rante il giorno di 50 auto all’ora. Nem-meno una al minuto! L’incongruenza del-le sue piste ciclabili che nascono e muoio-no con i suoi raccordi è divenuta oramaiproverbiale.L’apertura della bretella che da via DeCastillia porta a piazza Gae Aulenti (e dilì quindi, con un finale in technicolor, in

corso Como) ha reso tra l’altro ancorapiù surreale la sua presenza. Già pococonvincente come struttura di accesso alquartiere, a questo punto il Bussa sistacca ulteriormente dalla sua Isola e di-viene un patrimonio di tutta la città.E non è casuale che quasi tutti i proget-ti creino, per chi cerca di immedesimarsinegli scenari che essi propongono, un’at-mosfera quasi metafisica. Una bolla dispazio e tempo a sé stante dove il pas-saggio delle auto viene sempre più sco-raggiato (quando non interrotto del tut-to in una vocazione inarrestabile di pe-donalizzazione globale).Spazi verdi, punti di ristoro, punti di os-servazione, panchine, cannocchiali… ilBussa diviene una piattaforma affac-ciata sul grande golfo dei binari in usci-ta dalla stazione Garibaldi e spaziantesui profili familiari del Resegone. Glihabitué raffinati che festeggiano conprosecco e angurie il plenilunio estivosul belvedere dell’Isola, laddove la casabianca del Terragni si affaccia su viaPepe, avranno ora un’intero parco pen-sile per le loro notti.

quartiere affidate al Centro. Doverosamente,Tiziana ripercorre anche le tappe della fasepreliminare dei lavori, quella relativa alla lo-calizzazione del Centro.Ora oramai stabilita in vicolo De Castillia,ma a lungo pensata in largo De Benedettie poi, con profonde discussioni, negli spazidel giardino condiviso conquistato dallaassociazione Pepe Verde.Oramai il dado è tratto, e il pezzo di verde cheil nuovo edificio sottrarrà al parco (circa 700metri quadri) sarà per fortuna ampiamentecompensato da quello lasciato libero dalPalazzo della Moda che non verrà realizzato.Il Centro Civico vero e proprio si comporrà didue piani da 500 metri quadri circa, un poco

più grande, cioè, della nuova Stecca che dimetri quadri sui due piani ne conta 700.Finite le relazioni, scorsi assieme i cartelli, siapre naturalmente la fila delle domande.Dopo quelle sui tempi di consegna (fine 2015,inizio 2016) le più ricorrenti insistono sullemodalità del Centro, una volta realizzato.Sembra fondamentale infatti che in esso ven-gano coniugati le libere ed autonome pro-grammazioni dei cittadini più attivi con i di-ritti di tutti gli abitanti del quartiere.Necessario quindi che il Comune non lascisolo il quartiere e fornisca una quota adegua-ta di personale e di servizi.Esemplare e conclusiva la riflessione diMarianella, mutuata dalle sue esperienzedi Case di Quartiere di tutto il mondo.L’essenziale è che si realizzi un’opera bel-la e funzionale! Il suo utilizzo ed il suosuccesso saranno assicurati.Non eravamo moltissimi, una quarantina,anche se a me è sembrato di vedere rap-presentato tutto il quartiere.Al mio rientronella vecchia Isola, oppresso dalle torri edai nuovi edifici strabordanti su ogni dove,mi sono detto che all’ingresso del CentroCivico prossimo venturo ci avrei ben vistola seguente lapide. “Dopo tanto cementocolato tra le sue vecchie strade, il quartie-re Isola ha a lungo discusso ed esitato seoccupare questi pochi metri del suo parco.Giura di utilizzarli al meglio, a presidio delsuo e di tutti i giardini del mondo”.

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ONA NOVE 14 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Cronache isolaneAccade all’Isola (e dintorni) TTii hhoo rriivviissttoo

Wanda De Giorgis(residente all’Isola Garibaldi dal 1954)

Ti ho rivisto.Il tempo ha spento la luceche splendeva sul tuo viso

e cancellato l’alterezza dei tuoi occhi belliormai stanchi, tristi, velati.

Quando fissavo la tua bocca,la tua bocca lenta al sorriso

col poeta, palpitante, mi chiedevo:“…ma dove vanno i baci non dati?”

Ti ho rivistoe il cuore ha avuto un battito dimenticato.Povero amore segreto, sprecato, perduto…

Ti ho rivisto.Se qualche volta mi cerchi e mi trovi nei tuoi pensieri

forse ti vengono incontro, vagando,gesti trattenuti, slanci, lampeggiare di sguardi.

emozioni, parole che non trovavano voce.

Se è così, non ho bruciato invanosul fuoco dei miei anni giovani

stupori irripetibili.Se è così l’amore non si è tra le nebbie smarrito.

Ma è così? Chi mi darà questa certezza?• Fuorisalone Isola Partecipato Dal 5 al 14 aprile grande movi-mento nel quartiere per il Fuorisalone! Si inizia con la mostra T-Riciclo ad UroBuro (presso Fonderia) con oggetti di design con mate-riali di scarto realizzati da tre cooperative sociali che inseriscono sof-ferenti psichici al lavoro. Da lunedì 8, nei negozi dell’Isola sono espo-sti gli otto progetti per il ponte Bussa reduci dalla mostra pressol’Urban Center. In calce l’elenco dei negozi espositori. Mercoledì inFonderia Napoleonica arriva Zaha Hadid, grande architetta di origi-ne irachena, i cui lavori resteranno in mostra. Poi un concerto vener-dì sera 12 aprile al Sacro Volto, una Festa di Primavera “GreenIsland” sabato 14 sera in via Pepe, un mercato della “creatività loca-le” domenica 15 in via Borsieri ed un dibattito sull’esperienza di “de-sign partecipato” con Marianella Sclavi e Giulio Ernesti, sempre do-menica alla Nuova Stecca di via De Castillia.Il tutto coordinato dalle Associazioni di via Isola Revel e Borsieri IsolaGaribaldi nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio con il soste-gno ed il patrocinio del Consiglio di Zona 9 e del Comune di Milano(Assessorato al Commercio).Libreria Les Mots, via Carmagnola angolo Pepe - Libreria Isola Libri,via Pollaiuolo 5 - Mobili Buraschi, piazza Minniti 6 - TommaselloElettrodomestici, via Borsieri angolo Dal Verme - Emporio Armadi, viaBorsieri angolo piazzale Segrino - Tintoria Quick, via Thaon di Revel -Osteria al Nove, via Thaon di Revel 9 - Farmacia Fontana, piazza S.Maria alla Fontana

• Partito il progetto Sentinelle di quartiere finanziato e ap-provato dal CdZ (Commissione Commercio, Sport e Tempo Libero).Si tratta di un progetto-indagine rivolto ai commercianti della zona

Green Island 2012

sulle infiltrazioni mafiose in zona Isola, condotto dall’Agenzia di ri-cerca sociale Codici e dal mensile Terre di Mezzo - Street Magazine.Preceduto da un apposito corso di formazione, esso è entrato nel vi-vo con la distribuzione di appositi questionari, molto articolati, nel-le giornate del 27 el 28 marzo.

• Domenica 24 marzo nella nuova Stecca degli Artigiani invia de Castillia 24 si è tenuto il primo Restart Party di Milano.Riparazione di pc e piccoli elettrodomestici, biciclette, mobili, instal-lazione di Doudou Linux e altro software libero, laboratori di seri-grafia e fumetti, karaoke, bicicletta. Spin Art, mostra fotografica peril decennale della Ciclofficina, pranzo popolare e, nel pomeriggio, latradizionale Asta delle Biciclette organizzata dall’associazione +bced arricchita dai computer di PcOfficina, dai mobili di Bricheco edalle serigrafie di Unza! I laboratori di ciclomeccanica, falegname-ria e pc sono rimasti aperti tutto il giorno.

• Psicologi per il cambiamento: Corsi ed esperienze digruppo a cura di Buen Vivir (Alessandra Tedeschi [email protected]) su alcuni temi fondamentali per il nostro benes-sere psicofisico: Ascoltare il corpo, rilassare la mente - Ansia e pa-nico, ascolto o fuga? - Tristezza e lutto, depressione o rinascita? Obiettivo di questi seminari tenuti in orari compatibili con gli im-pegni lavorativi, è di volta in volta la scoperta di uno spazio men-tale in cui ritrovare la calma e affrontare con nuove energie la vi-ta quotidiana, conoscere lo stress, imparare a gestire alcune situa-zioni di difficoltà. Oppure saper riconoscere l’emozione “ansia”, ilsintomo del panico, le strategie che servono a stare meglio ed evi-tare quelle che peggiorano la situazione. Oppure ancora l’emozio-ne della tristezza, il senso di perdita, la paura di guardare avantie ritrovare le risorse personali e collettive per ricominciare.Questo sul piano cognitivo, emotivo e corporeo e attraverso tecni-che di rilassamento integrato e di consapevolezza.

• Green Island e The green bike: eventi realizzati nella setti-mana del Fuori Salone a cura di aMAZElab (Claudia Zanfi - [email protected] - www.amaze.it). Green Island è il progetto “verde”portato avanti da un decennio da aMAZElab nella “sua” Isola edavrà il suo show sabato 13 aprile con la Festa di Primavera nellevie Pepe/Pastrengo - Pepe/Montano. The green bike, ispirato dal-l’esigenza di incentivare e sensibilizzare l’uso della bicicletta uni-tamente alla diffusione di aree verdi cittadine, è nato in collabo-razione con l’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi aMilano ed è sponsorizzato dall’Assessorato alla Mobilità,Ambiente, Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano.L’evento ha avuto luogo lunedì 8 aprile ore 12 a Palazzo Marinocon una conferenza stampa alla presenza di istituzioni e autoritàcittadine, oltre a rappresentanti dell’Ambasciata Olandese.Durante l’intera settimana The green bike alimenterà serie dimostre, incontri e conferenze, utilizzando spazi esistenti nella cit-tà e dedicati alla filosofia della bicicletta, i “bike stores”. In parti-colare, qui all’Isola, Equilibrio Urbano, via Pepe 12.Presso ogni Bike Store sono presentati anche gli ultimi sistemi diilluminazione a basso consumo, progettati dalla olandese Philipse speciali tipologie vegetali, dotate di proprietà fonoassorbenti eanti inquinanti, testate dalla Nasa. (Primo Carpi)

Aperte le preiscrizionial Piccolo Conservatorio

La direzione del Piccolo Conservatorio di Milano, diretto dal mae-stro Alex Schiavi, comunica che sono aperte, a partire dal 12 apri-

le al 15 giugno, le preiscrizioni ai Corsi che partono a settembre2013.I corsi sono: chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra rock echitarra blues, basso elettrico, stage per fonico e tecnico di studio diregistrazione. Per tutti coloro che si preiscrivono ci sarà lo sconto del50% sulla quota di iscrizione.Informazioni e preiscrizioni: maestro Alex Schiavi, 339-41.58.942(dalle ore 10 alle ore 21) -www.scuoladimusicamilano.eu - [email protected].

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ONA NOVE 15Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Molteplici iniziative per il 24 [email protected]

Tutti i film della Resistenza al MicLuigi Luce

Nel marzo di 70 anni fa iniziava la riscossa contro il fascismo Nel 1943 per la prima volta durante la dittatura fascista i lavoratori delle “nostre” fabbriche scioperavano gettando le basi per la libertà del nostro paese.

Teresa Garofalo

Viva la la lotta di liberazione nazionale

Al Mic (Museo Interattivo del Cinema, vialeFulvio Testi 121) due eventi importanti.Dal 5 al

14 aprile il Festival “Il Cinema Italiano visto daMilano”, con una retrospettiva e tante anteprimetutte dedicate a film sulla situazione carceraria, conospite Matteo Garrone, regista, sceneggiatore e pro-duttore cinematografico.E poi,dal 25 al 28 aprile, inoccasione della ricorrenza della Liberazione dal na-zismo e dal fascismo, la Rassegna “Viva l’Italia,l’Italia liberata”. Eccone il programma:• Giovedì 25 aprile, alle 21, Milano liberata(1945, 10’), antologia di filmati sulla Liberazionedella città di Milano.A seguire: Roma città libe-ra (Marcello Pagliero e Luigi Filippo D’Amico,Italia, 1946, 80’). Ronda di personaggi sfasati e al-la deriva sullo sfondo di una Roma notturna, di-sordinata e allucinata subito dopo la Liberazione,ancora dominata dalla presenza delle truppe al-leate. I personaggi sono magistralmente delineatisotto il profilo psicologico, alle prese con una po-vertà e una disillusione che non impedisce loro,però, di credere ancora nella vita.Luigi Allori sarà presente in sala per illustrare il li-bro che ha scritto assieme ad Antonio Masi,Antifascismo e Resistenza: Niguarda e dintor-ni, dal 1921 al 1945.

• Venerdì 26 aprile,alle 15, Il GeneraleDella Rovere (RobertoRossellini, Italia, 1959,132’): nella Milano del‘43 Bertone, un anzianotruffatore, viene arre-stato dalle Ss tedesche.All’alto ufficiale che lointerroga viene l’idea divalersi dell’abilità ditruffatore dell’imputatoper raccogliere le confi-denze dei prigionieri po-litici detenuti nel carce-

re di San Vittore, gli propone infatti di fingere diessere il generale badogliano Della Rovere, procu-rando così alle Ss preziose informazioni.Alle 17, Piccoli maestri (Daniele Lucchetti, Italia,1997, 116’): è l’autunno del 1943 quando alcuni stu-denti universitari, Gigi, Lelio, Enrico, Simonetta,Bene, decidono a loro modo di opporsi all'invasionenazista dell’Italia e partono per l’altopiano diAsiago, pronti ad unirsi ad altri gruppi di partigia-ni. Ma i ragazzi non sono capaci a fare la guerra.Mentre si muovono tra i villaggi, si aggiungono alloro gruppo un operaio, un marinaio, il loro profes-sore antifascista,Toni Giurolo,e Dante,giovane sot-tufficiale alpino. Ogni piccola azione, ogni decisioneda prendere è una discussione. Nessuno dei ragaz-zi vuole veramente uccidere.Alle 19, Giorni di furore (Gianni Dolino, AlfieriCanavero, Giovanni Canavero, Isacco Nahoum,Italia, 1963, 95’): il documentario prende l’avvio daiprimi movimenti fascisti in Italia e, in una rapidasintesi, vuole illustrare i principali avvenimenti po-litici e sociali fino al ‘40,soffermandosi su Mussolini,Hitler, la guerra di Spagna, le battaglie d’Africa e diRussia, i massacri delle Ss, i campi di concentra-mento e la lotta antifascista.Alle 21, Salò o le 120 giornate di Sodoma(Pier Paolo Pasolini, Italia/Francia, 1975): versola fine della seconda guerra mondiale, quattropotenti “Signori” nazifascisti aderenti alla Re-pubblica di Salò si ritirano per un soggiorno inuna enorme e decadente villa isolata dal resto delmondo: fanno rapire e sequestrare un folto grup-po di giovani ragazzi, di entrambi i sessi, con l'in-tenzione di usarli per soddisfare tutte le loro per-versioni sessuali. Con il passare dei giorni, le se-vizie, gli abusi e le violenze, sia fisiche che psico-logiche, aumentano gradualmente di intensità,fino all'esecuzione della condanna a morte per co-loro che in precedenza hanno osato disobbedireagli ordini impartiti dai quattro “Signori”.• Sabato 27 aprile, alle 15, Claretta (PasqualeSquitieri, Italia, 1984, 127’): storia di ClarettaPetacci, della sua famiglia, e della sua relazionecon Benito Mussolini dal 25 luglio 1943 fino allamorte nell’aprile 1945.Alle 17, Lettere di condannati a morte dellaResistenza (Fausto Fornari, Italia, 1953, 12’): trat-to dall’omonima raccolta di Lettere, a cura di Piero

Malvezzi e Giovanni Pirelli, è un documento stra-ziante e un tributo alla memoria dei martiri del pe-riodo tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945. Lamano sul fucile (Luigi Turolla, Italia, 1963, 90’).Un reparto disperso della Repubblica Sociale e ungruppo di partigiani si fronteggiano sulle alture diun'impervia gola montana e si sorvegliano; sono ri-dotti allo stremo e gli uni sanno che gli altri atten-dono il lancio di un rifornimento di viveri. Negliscontri attraverso i quali le due sparute schiere ten-tano di impadronirsi della posizione dove avverrà illancio, i combattenti cadono l’uno dopo l'altro e,quando il prezioso carico di viveri tocca la terra, sitrovano dinanzi, soltanto due uomini, gli unici su-perstiti, che non hanno il coraggio di uccidersi.

Alle 19, Roma CittàAperta (Roberto Ros-sellini, Italia, 1945,100’): nella Roma del1943-44, occupata dainazifascisti, la lotta, lesofferenze, i sacrificidella gente sono rac-contati attraverso le vi-cende di una popolana,di un sacerdote e di uningegnere militantenella Resistenza.Alle 21, Venezia in-sorge (Francesco Pasi-

netti, Italia, 1945, 9’, doc.): documentario sullaLiberazione di Venezia, i fatti sono stati ripresiin diretta da Francesco Pasinetti. Il terrorista(Gianfranco De Bosio, Italia/Francia, 1963,100’):Nella Venezia del 1943, Renato Braschi, espo-nente del Partito d’Azione a capo dei partigiani,sceglie di continuare le sue azioni di sabotaggiocontro i fascisti nonostante gli inviti dei superio-ri alla prudenza e alla sospensione degli attenta-ti. Ma anche tra i compagni più fidati possononascondersi i traditori..• Domenica 28 aprile, alle 15, Il partigia-no Johnny (Guido Chiesa, 2000, 135’):Johnny, studente universitario appassionatodi letteratura inglese, dopo l’8 settembre 1943diserta dall’esercito a Roma e ritorna a casa,ad Alba. Inizialmente rifugiatosi in una villain collina, dove si dedica ai suoi studi, dopo lamorte di un amico decide di agire in primapersona, lascia quindi la città e si aggrega al-la prima formazione partigiana che incontra, i“rossi” guidati dal Biondo, dei quali non condi-vide l’ideologia comunista, ma solo il desideriodi combattere i fascisti.Alle 19, Paisa’ (Roberto Rossellini, Italia, 1946,124’): nel 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia; nel-la Napoli occupata dagli alleati uno sciuscià ru-ba le scarpe a un soldato di colore. Roma: unastoria d'amore tra una prostituta e un soldatoamericano. A Firenze tedeschi e partigiani sicombattono sui tetti della città tagliata in duedal fronte. Dopo una parentesi in un conventosull’appennino emiliano, approdiamo sul deltadel Po mentre infuria la lotta partigiana. Il filmè composto da sei episodi che ripercorrono unmomento della storia italiana seguendo il cam-mino degli alleati dal Sud verso il Nord.

Alle 21, La lunga nottedel ’43 (Florestano Van-cini, Italia, 1960, 106’):siamo nell’autunno del1943, a Ferrara. Il fasci-sta Aretusi fa assassina-re il moderato consoleBolognesi, accusa gli an-tifascisti e conduce poi larappresaglia: undici fuci-lati sotto la casa del far-macista Barillari, tra cuiil padre dell’amante diAnna,moglie di Barillari.Dopo l’eccidio, Anna la-scia Ferrara e il suo a-

mante se ne va in Svizzera. Nell’estate del 1960quest’ultimo torna in città e incontra Aretusi,che glifa i suoi complimenti; i due si stringono la mano.Renato Sarti,direttore del Teatro della Cooperativa,sarà presente in sala per presentare la pièce teatra-le Nome di battaglia Lia.

Nel marzo 1943 la partecipazione italiana alla guerra nazista du-ra ormai da tre lunghi anni e le condizioni di vita nel paese sono

insostenibili. È in atto il razionamento dei generi tesserati, mancanobeni alimentari di prima necessità, scarseggiano legna e carbone peril riscaldamento, i cancelli delle ville e dei giardini sono smontati e fu-si per costruire armi di cui c’è grande richiesta,gli orari e i ritmi di la-voro nelle fabbriche diventano sempre più pesanti, i prezzi lievitanoa dismisura ogni giorno di più, a fiorire è solo il mercato nero. La li-sta dei morti in combattimento o sotto le macerie delle città bombar-date si allunga ogni giorno di più vertiginosamente.È a questo punto che tra gli operai comincia a serpeggiare una paro-la da lungo tempo proibita, quasi dimenticata: sciopero. I più giovaninon la conoscono. “Nel marzo ‘43 ho sentito la parola ‘sciopero’ e nonsapevo cosa voleva dire.Mi hanno detto che scioperare significava ab-bandonare il lavoro,allora noi giovani abbiamo partecipato con entu-siasmo.Si era stanchi della guerra,della fame,del lavoro a ritmo con-tinuo, senza pause, stanchi dei soldi sempre troppo pochi”. Così rac-conta nella sua testimonianza Angelo Signorelli, operaio modellistaalla Falk Unione, che nel ‘43 aveva 17 anni.

Il 5 marzo, a Torino, gli operai della Fiat attendono come al solito ilsegnale per la prova di allarme aereo ma la direzione, forse subodo-rando qualcosa,ordina di non suonare la sirena.Un attimo di smar-rimento generale e poi la decisione: fermare le macchine. È il primosciopero dell'era fascista.Dal capoluogo piemontese l’incredibile no-tizia giunge, con i camionisti della Fiat, al reparto Bulloneria dellaFalck e qui, alle 10 in punto del 23 marzo, 200 operai incrociano lebraccia, seguiti un’ora dopo da altri lavoratori del repartoLaminatoio. Di fabbrica in fabbrica lo sciopero, promosso dai comi-tati di agitazione clandestini, si propaga rapidamente a macchiad’olio in ogni centro industriale del nord Italia,sono migliaia gli ope-rai e i lavoratori che vi aderiscono e, nonostante i tentativi di ripor-tare l'ordine da parte dei dirigenti e delle autorità fasciste, la prote-sta continua inarrestabile fino al 10 aprile. Cosa chiedevano gliscioperanti? Pane, latte per i bambini,abiti di lavoro e scarpe, legnae carbone per scaldarsi, condizioni meno dure di lavoro, un aumen-to di salario e un acconto sul premio di produzione delle 192 ore,sempre promesso e mai pagato. Rivendicazioni di natura economi-ca che nascondevano riflessi “politici” era infatti evidente l’insoffe-

renza alla guerra,alla dittatura e all’occupazione tedesca che oppri-mevano il nostro paese.La reazione dei fascisti non si fa attendere, è immediata e furio-sa. Prima che si levi l’alba del 24 vengono arrestati nelle loro ca-se numerosi operai, deferiti al Tribunale speciale di Milano, pro-cessati e condannati. Nell’ottobre dello stesso anno partono versoi campi di concentramento e di sterminio nazisti i primi convoglicon deportati italiani, in gran parte lavoratori che avevano parte-cipato agli scioperi, ma il germe della rivolta era gettato e la pro-testa ormai non poteva più essere fermata. Seguiranno infatti al-tri scioperi, quelli del dicembre ‘43 e quelli del marzo del ‘44 cheimmobilizzarono le fabbriche del Piemonte, della Lombardia, delVeneto, dell’Emilia Romagna, della Liguria e della Toscana con-tribuendo a far sì che la lotta per la Liberazione potesse svilup-parsi fino alla sua felice conclusione. “Politicamente - scrive anco-ra Angelo Signorelli - gli scioperi del marzo ‘43 non avevano risol-to niente ma nel clima dittatoriale di allora rappresentarono unasfida coraggiosa, la prima significativa scossa contro il regime del-l’oppressione nazifascista”.

Numerose le iniziative aNiguarda per celebra-

re l’anniversario della Li-berazione. L’Anpi, come tuttigli anni dal 1946, dà ap-puntamento alle 21 del 24aprile in via Hermada 8, dadove accompagnati dalla musica della ban-da di Affori, partirà una manifestazione chegirando per le vie del quartiere onorerà lelapidi dei caduti con l’affissione delle coronedi alloro.• Il centenario della morte di GinaGaleotti Il 4 aprile 2013 ricorre il centena-rio della nascita di Gina Galeotti Bianchi eper tale occasione il Teatro della Cooperati-va metterà in scena il suo spettacolo “Nomedi battaglia Lia” al Teatro Elfo Puccini aMilano, nella sala Shakespeare, dal 23 apri-le al 1 maggio. Lo spettacolo, che ha ricevu-to molti riconoscimenti tra i quali una me-daglia commemorativa della Presidenza del-la Repubblica, è ambientato a Niguarda ed èil risultato dei racconti orali delle donne edegli uomini delle case di ringhiera di allo-ra. L’Anpi Provinciale di Milano, la Cameradel Lavoro di Milano e il Teatro dellaCooperativa stesso organizzano, per il de-butto del 23 aprile, una replica speciale se-guita da un incontro al quale hanno già con-fermato la propria presenza il SegretarioGenerale della Cgil Susanna Camusso, ilPresidente dell’Anpi Nazionale Avv. CarloSmuraglia e la Senatrice Emilia De Biasi.Saranno presenti anche i parenti più prossi-mi di Gina Galeotti Bianchi. L’incontro saràdedicato a Lia e al ruolo fondamentale - avolte dimenticato o sottovalutato - che ebbe-ro le donne all’interno della Resistenza edella Lotta di Liberazione.• Gli scioperi del ‘43 Ma il 2013 è anche

l’anniversario degli scioperidel marzo 43 che diederoinizio alla Resistenza controil nazifascismo (vedi anchearticolo in basso).• Iniziative culturali Ilcircolo del Pd Francesco

Rigoldi organizza per il 24 aprile pomeriggiouna serie di iniziative: dalle 14 alle 21 ilMercatino della Memoria, proiezione nonstop di documentari sull’insurrezione mila-nese, possibilità di acquisire una copia di ol-tre 40 documentari sulla Resistenza e l’An-tifascismo in dvd al costo del supporto o por-tandovi dietro la vostra chiavetta Usb > 4gi-ga; dalle 19 alle 19.45, proiezione del docu-film “Quei ragazzi del ‘43 -‘44” con MarcoBalma e Ottavia Piccolo, regia di LeonardoGervasi; dalle 19.45 alle 21 intervento diOnorio Rosati, consigliere regionale del Pd,già segretario regionale della Camera delLavoro di Milano, intervallato dall’attriceSilvia Pantano che leggerà lettere di con-dannati a morte della Resistenza. Gli inter-venuti poi si uniranno alla manifestazionedell’Anpi.• Il percorso della memoria Il 25 aprile,alle 9.30, da via Suzzani 273 partirà un cor-teo di macchine a portare una corona di allo-ro alle undici targhe che ricordano i nostricaduti. Il percorso comprende case popolari,Pirelli Bicocca, cimitero di Greco, cooperati-va Pratocentenaro. Davanti a ogni targa sa-rà distribuito un testo che ricordi il partigia-no o i partigiani caduti e un episodio dellaResistenza. Un trombettiere suonerà il silen-zio. La posa delle corone si concluderà alle 11in via Moncalieri alla Casa di Alex, dove unrappresentante dell’Anpi provinciale ricor-derà i compagni che ogni 25 aprile erano connoi e che purtroppo ci hanno lasciato.

In nome della Pace ricordiamo il 1945

ONA FRANCA

a cura di Sandra Saita

Questi ricordi sono per tutti coloro che nonsono ritornati dal fronte e dalla montagne

e sono morti in nome della Pace e dellaLiberazione.Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, rac-conta nella scuole la sua terribile avventura,per non dimenticare, “per amare sempre e co-munque la vita. Vidi annullare e violare la fem-minilità di donne esposte e ridotte come bestieal mercato. Eravamo isole di dolore e di dispe-razione, immerse in un mare grigio. Era grigiala neve per la cenere portata dal vento dalle ci-miniere dei forni creatori, erano grigi il cielo, lefacce e le divise. C’era un’insopportabile assen-za di colori, l’unico colore era quello della fiam-ma rossa che usciva dai camini dei forni”.In nome della Pace lo ricordava sempre un giovanereduce dalla Russia che se la guerra è il più grandeorore della vita la Pace va amata, difesa, conservatacome il tesoro più bello.Quanto conosciamo la storia vissuta dai nostri pa-dri-vostri nonni? È importante conoscesre la storiadei fatti successi nella cara amata Italia. Il 1945 èstato e sarà sempre un anno importante per noi ita-liani. Mese dopo mese vi voglio raccontare gli avve-nimenti che hano reso l’Italia libera:• 1° febbraio: il Consiglio dei ministri approva il de-creto legge che estende alle donne il diritto di voto.• 24 febbraio: Eugenio Curiel, fondatore del Frontedella Gioventù, è assassinato dai fascisti a Milano.• 11-12 marzo: Luigi Longo lancia la parolad’ordine: il dilemma da porre ai fascisti è“Arrendersi o perire”.

• 28 marzo: scioperi a Milano, Genova,Torino.• 20 aprile: Bologna liberata dai partigiani primadell’arrivo delle truppe alleate che hanno sfon-dato il fronte tedesco ad Argenta.• 23 aprile: Genova insorge.• 25 aprile: avanguardie garibaldine entrano aReggio, liberano Biella, incomincia l’insurrezio-nale a Milano, A Genova il generale Meinhold siarrende ai partigiani con tutte le sue truppe.• 26 aprile: insorge Torino.• 27 aprile: insorge Padova; Mussolini e ungruppo di gerarchi vengono catturati pressoDongo mentre tentano di fuggire in Svizzera.• 28 aprile: insorgono Venezia, Bergamo, Aosta;Mussolini viene giustiziato.• 29 aprile: insorgono Trieste, Cuneo, Piacenza;gli alleati giungono a Milano e Venezia.• 30 aprile: i tedeschi in fuga assassinano 66persone presso Torino poche ore prima dell’ar-rivo degli alleati.• 1° maggio: prima Festa del Lavoro nell’Italialiberata.• 2 maggio: le truppe tedesche si arrendono.• 8 maggio, con la resa tedesca finisce la guerrain Europa.• 6 agosto: Hiroshima viene rasa al suolo dallaprima bomba atomica americana.• 20 giugno: Ferruccio Parri è designato dal Cnlper formare il nuovo governo in sostituzione diquello di Bonomi.• In dicembre, dopo una crisi che segna il primonetto spostamento a destra dell’asse politico ita-liano, Alcide De Gasperi forma il nuovo governo.

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I NOSTRI ARTISTI

Dalle immagini di Simona Di Meo un insolito ritratto del Borgo PirelliValeria Casarotti-Teresa Garofalo

Complice la crisi, Elio Cristiani, 43 anni, da responsabile marketing a ceramistaAndrea Bina

Ad Art Action il viaggio tra passato e presente di Adriana BevacquaLo sguardo dell’artista si sofferma su semplici oggetti del quotidiano, memorie di vita e di affetti, ma anche metafore di una storia “minore” ma autentica.

Valeria Casarotti-Teresa Garofalo

Dal 9 al 28 marzo presso la galleria Art Action di Bresso in mostraopere della pittrice Adriana Bevacqua, un’artista di grande mae-

stria e sensibilità. Nata a Genova, dopo aver conseguito il diploma dimaturità presso il Liceo Artistico, termina i suoi studi all’AccademiaLinguistica di Belle Arti. Nel 1971 inizia la sua attività espositiva ope-rando nel campo della pittura, della grafica e dell’incisione e dal 1987è docente di arti visive presso il Liceo artistico Klee di Genova.La personale ”Singoli e Multipli” ospitata nella deliziosa sala della pic-cola galleria di Bresso raccoglie copie di tele e opere uniche, un percor-so interessante tra oggetti e luoghi, tracce della memoria personale ecollettiva. Lo sguardo dell’artista si sofferma su semplici oggetti delquotidiano,brandelli di vita.Gli occhiali poggiati su uno scrittoio,un ca-lamaio di vetro ad inchiostro, un calendario, l’angolo di una cucina conun antiquato lavandino in ceramica non sono solo dettagli,memorie divita e di affetti, ma anche metafore di un’esistenza, di una storia “mi-nore”ma autentica.La necessità che richiede la nostra epoca consumi-stica di produrre a ritmo frenetico merci, oggetti sempre più evoluti esofisticati da sostituire rapidamente,spinge l’artista a voler fissare sul-le sue tele quelle cose che - come ella stessa afferma - ”fanno parte delnostro vissuto e, cessata la loro funzione, si trasformano in rottami,frammenti ingombranti, rimasugli di memorie e di affetti che ci circon-dano nelle nostre case e nelle nostre città”.

Emblematico a tale riguardo il dipinto che mostra in un angolo di unavecchia casa una sedia consunta e abbandonata alla quale i colori ros-si e blu del pavimento accentuano il senso di malinconia e di solitu-

dine. Ma anche la nostra civiltà industriale fa parte ormai di un pas-sato, di un’era che non esiste più e di questo recente passato l’artistariprende con i pennelli ciò che resta,“labirinti meccanici, immensi in-trichi di tubi, viti, bulloni, fabbriche abbandonate e dismesse”.Nei dipinti di Adriana Bevacqua la fotografia delle nostre metropolialienate e alienanti risulta spesso popolata da folle anonime, un bru-lichio insensato di persone tutte uguali che sembrano aver perso lapropria individualità. E a sottolineare il delirio delle città ecco anco-ra le auto sfreccianti, simbolo della frenesia e del parossismo del no-stro tempo. In mostra anche suggestivi scorci di Milano e di Genova,due luoghi molto cari all’artista. Della capitale lombarda AdrianaBevacqua rievoca il fascino antico dei navigli, testimonianza di unasuggestiva componente, ormai scomparsa, della fisionomia della cit-tà,di Genova ritrae il cuore pulsante, il suo porto abbracciato dalle ca-se variopinte che lo abbelliscono come un gioiello. Il richiamo al pre-stigioso passato storico di Genova è anche presente nelle tele che im-mortalano antichi strumenti della navigazione, carte nautiche, map-pe, un cannocchiale, una bussola, un astrolabio e un sestante. Unapittura circostanziata quella di Adriana Bevacqua,attenta al partico-lare ma non fotografica,un racconto vivamente partecipato che iniziada un dettaglio per trasmettere una storia più “grande”, quella del-l’umanità.

Sabato 16 marzo, con la presentazione al pubblico de “La Collina deiCiliegi”della fotografa Simona Di Meo, si è concluso il progetto “Art

Around - Immagini per lo spazio pubblico” voluto dal Museo diFotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Un modello di lavoroa rete iniziato nella primavera del 2011 che ha visto giovani artisti col-laborare con gli stessi abitanti del territorio per collegare idealmenteotto luoghi, ex fabbriche dismesse del Nord Milano, trasformati daglianni duemila in centri di cultura: il Parco Nord, l’ex ManifatturaTabacchi, la zona Bicocca, il Teatro degli Arcimboldi, il CentroSperimentale di Cinematografia, il Centro Culturale Pertini e la VillaForno di Cinisello Balsamo, la Biblioteca Tilane di Paderno Dugnano.L’attenzione di Simona si è concentrata sul vecchio Borgo Pirelli e sul-la vicina collina artificiale, un luogo la cui storia sembra una paraboladella nostra Italia,sempre più preda della cementificazione che cancel-la pagine significative di vita. Il risultato del lavoro è un’installazionecostituita da tre fasi. La prima è rappresentata da una serie di diapo-sitive che riproducono pagine tratte da un lungo capitolo di una rapidacorsa attraverso quattro lustri,diario di un’abitante del borgo, la signo-ra Buroni ora scomparsa, che nel suo manoscritto racconta vent’annidella sua vita familiare e delle vicende del borgo stesso.La seconda fase è racchiusa tra due documenti d’archivio, uno trattodal primo numero dell’organo di comunicazione interna della Pirelli“Fatti e notizie” del 1951, l’altro da un giornale del 1952 scritto, stam-pato di notte dagli operai della Pirelli e distribuito illegalmente in fab-brica. Tra questi due testi si inserisce il passato del Borgo raccontatoattraverso immagini scattate da Simona e, come un arcipelago della

memoria, costellate da vecchie foto d’epoca in bianco e nero trovate ne-gli archivi o ricevute dagli abitanti della zona. Sono foto di piccolo for-mato e un po’ ingiallite dal tempo che descrivono scene di vita quotidia-na: il Natale, gli altarini con le immagini dei defunti, i ritratti di fami-glia, i bambini a scuola nella Villa degli Arcimboldi, i giochi nei vastispazi verdi, le villette con orti, fiori, il lavoro in fabbrica che vedeva intuta da operaio anche ragazzi giovanissimi.Protagonista dell’ultima fase dell’installazione è la Collina dei Ciliegi,luogo fortemente simbolico del quartiere. Ad essa l’artista dedica 12polaroid scattate nell’arco di un anno,un percorso emozionale nel tem-po e nello spazio che conduce il visitatore a riflettere sulle contraddi-zioni insite in ogni importante processo di trasformazione dell’am-biente.Sono immagini suggestive che offrono ampia libertà di lettura.Ci emozionano i rari alberi scheletriti che, sorgendo dalla terra brullae tetra della collina, si stagliano contro un cielo plumbeo, le forme in-distinte come fantasmi che aleggiano in un paesaggio solitario e silen-zioso, e le ombre fluttuanti, sembianze oniriche di un passato vitale edinamico.Forti e inquietanti le immagini di fosche e metalliche scheg-ge che squarciano il suolo per emergerne prepotentemente. Sono for-se le memorie di un passato sepolto che non vuole essere dimentica-to? O è piuttosto la simbolica trasposizione dei sentimenti degli attua-li abitanti del Borgo verso questo luogo dal nome romantico, la Collinadei Ciliegi, vissuto come presenza estranea e infida? A conclusione delpercorso una bellissima fotografia ci abbaglia con un’esplosione di lu-ce, un fuoco d’artificio che lacera il buio circostante, un messaggio diforza e di vitalità, un desiderio di affrontare con speranza il futuro.

All’inaugurazione della mostra erano presenti molti abitanti delBorgo, felici di vedere la conclusione del lavoro a cui avevano parteci-pato attivamente. “È stata l’occasione - dicono - per far conoscere al-la cittadinanza la storia del Borgo, il cui futuro è molto incerto.Senzal’aiuto delle Istituzioni rischia di scomparire nonostante il nostro con-tinuo impegno per ristrutturare le abitazioni e il faticoso lavoro percoltivare i nostri orti e i nostri giardini con l’intento di mantenere uncerto decoro delle villette e quindi dell’intero Borgo. Il nostro è un pic-colo angolo di paradiso in mezzo a tanto cemento, una pagina storicadel nostro Novecento che si inserisce nell’opera di riqualificazionedella Bicocca senza cancellare il suo straordinario passato. Per que-sto andrebbe valorizzato e protetto”.Per approfondire il percorso e il senso dei lavori realizzati dagli ottogiovani artisti nell'ambito dell’esperienza di Art Around c'è, a curadello stesso Museo di Fotografia di Cinisello, un’interessante pubbli-cazione che, ricca di immagini, mappe, articoli di giornali locali, testi-monianze personali, ci restituisce un ritratto inedito del Nord Milanorecuperato attraverso l'impegno e la passione degli artisti e di tuttiquei cittadini che con entusiasmo e generosità hanno partecipato alprogetto. La pubblicazione è in vendita presso il Museo, nellaLibreria MiCamera Bookstore di Milano (via Medardo Rosso 19),Libreria Tarantola e Libreria Lumi di Sesto, Libreria Gulliver diCinisello e Natura Urbana di Paderno Dugnano.La Collina dei Ciliegi - 17 marzo-5 maggio 2013 - Museo diFotografia Contemporanea - Villa Ghirlanda- via Frova 10 -www.artaround.mufoco.org.

Conosco Elio da tantissimi anni,dai tempi dell’università,quando cisi trovava a studiare in biblioteca in via Passerini. Finiti gli studi,

le nostra strade si sono un po’ separate ma ci si vedeva e ci si aggior-nava sulle vicissitudini della vita ai seggi elettorali, facendo gli scruta-tori o i rappresentanti di lista. Cosa avvenuta puntualmente anche afine febbraio di quest’anno. È proprio in quest’occasione che apprendoche anche Elio è finito nella rete della crisi che sta lacerando il nostroPaese. Una crisi che brucia le nuove generazioni e le forze migliori del-la nostra nazione. Un brillante studente, laureato a pieni voti allaBocconi, che a 43 anni deve reinventarsi una vita, buttando a mare glisforzi mentali ed economici degli anni universitari.Elio raccontami un po’ la tua storia.Il progetto che voglio raccontarti è figlio di una serie di eventi ac-caduti in quest’ultimo anno, “grazie” ai quali ho potuto dare formaa quello che da tempo era il mio sogno: poter trasformare la miacreatività in un’attività da svolgere a tempo pieno e in manieraprofessionale, evitando di relegarla ai pochi momenti di tempo li-bero di cui potevo disporre. Oggi la “Elio Cristiani Arte Ceramica”rappresenta il ceramista, e non solo, che sono diventato.Nel concreto come si svolge la tua nuova attività?Ho un mio laboratorio di ceramica Raku, un tipo di ceramica ricca distoria e di fascino attraverso la quale posso dare spazio alla mia crea-tività e realizzare pezzi che ritengo originali ed espressivi. La tecnicaRaku si distingue dalla ceramica più tradizionale per la particolaremodalità di cottura: i pezzi, dopo una prima cottura vengono smaltatie sottoposti a un nuovo trattamento termico.Al raggiungimento di cir-ca 1000° i manufatti si estraggono incandescenti dal forno e posti incontenitori in metallo al cui interno è presente della segatura. I conte-nitori vengono immediatamente richiusi con dei coperchi in modo chela segatura inizi un processo di combustione in riduzione (in assenzadi ossigeno) che genera un denso fumo nero. Nel frattempo, la tempe-ratura del pezzo scende velocemente e questo shock termico generauna fissurazione dello smalto di cui è ricoperto (effetto crackle) attra-verso la quale il fumo si insinua imprimendo sulla superficie segni ca-suali e irripetibili arricchiti dalla luminosità degli smalti.

Ma come è succsso che la passione per la ceramica si è trasfor-mata in attività lavorativa?Il mio percorso professionale, fino ad un anno fa, si è svolto in un ambi-to completamente diverso da quello artistico.Ho conseguito una laureaa pieni voti in Economia Aziendale con specializzazione in Marketingpresso l’Università Bocconi,grazie alla quale ho potuto lavorare in pre-stigiose aziende nazionali ed internazionali ricoprendo, in questi ultimianni, il ruolo di responsabile marketing. È stato un percorso durato ol-tre 15 anni, ricco di soddisfazioni e riconoscimenti ma, sebbene tra letante funzioni aziendali il Marketing sia quella che più spesso permet-te di attingere alla propria creatività, il desiderio di realizzare un miopersonale progetto artistico covava silenzioso dentro di me. A inizio2012 l'azienda per cui lavoravo ha attraversato varie vicissitudini, ed èstata messa in vendita: una volta acquistata da un'altra realtà, il pro-

getto di “ristrutturazione” si è tradotto per alcuni, me compreso, nellacassa integrazione. Niente di nuovo, in questo momento di crisi econo-mica diffusa in cui per molti riuscire ad arrivare alla fine del mese è di-ventata l’unica ambizione possibile. Io però ho compreso che per mequesta poteva essere l’occasione per una riflessione più profonda:dove-vo “rimettermi sul mercato” per cercare un nuovo posto di lavoro nelmio ambito professionale, o potevo rischiare ed imboccare una stradanuova?Hai intrapreso una strada tutta nuova…Anche grazie al fondamentale sostegno e incoraggiamento di miamoglie, ho attinto dentro me stesso alla determinazione, alle risor-se e alle energie per concretizzare il mio sogno: in poco più di sei me-si, sono riuscito ad aprire un laboratorio in cui, oltre che forgiare lemie creazioni, ho potuto dare corpo al mio desiderio di condivideree trasferire le mie conoscenze organizzando dei corsi di ceramica, inun luogo che è uno Spazio assolutamente unico. Si tratta del “Madein Mage” di Sesto San Giovanni, un suggestivo esempio di architet-tura industriale d'inizio secolo.Quindi oltre a produrre opere d’arte insegni?In questo open space di 1.700 metri quadrati lavoro a stretto contattocon altri 15 artisti e designer con i quali è possibile dare vita a una co-stante condivisione di tutto ciò che attiene all’arte e alle sue differentiforme di espressione.Tale convivenza è in grado di generare un’energiae una vitalità difficilmente descrivibili che spero di poter condividerecon un numero sempre maggiori di partecipanti ai miei corsi.Mi piace-rebbe che questa mia testimonianza potesse essere un esempio di co-me ognuno di noi, con la propria passione e l’aiuto di chi ci ama, possatrasformare un accadimento negativo nell’opportunità per risvegliarela parte più sognatrice, quella che imperterrita ci suggerisce di non ar-renderci a un destino scritto dall’abitudine e dalla “normalità”, quellache con il passare degli anni si fa sempre più fatica ad ascoltare.

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SOLIDARIETÀ

Terremotati: parte dalle scuole il progetto di “Adozione Niguarda-Emilia”

Corsi formativiper disoccupati

e neomammeIl Consiglio di Zona 9 in collaborazione con

“Buen Vivir. Cultura e pratica del viverebene” organizza due iniziative

• Pre-occupati - percorso formativo gra-tuito, a cura Dott. Emiliano Disarò, per per-sone disoccupate, cassintegrate, giovani chesi terrà per sei lunedì di seguito a partiredall’8 aprile, dalle 10 alle 12, presso loSpazio Sugus di via Dal Verme 4. Si trattadi un breve percorso che vuole “rimettere inmoto” chi vive il disagio causato dalla disoc-cupazione che, oltre a essere economico, èpersonale, cercando di aiutare i partecipan-ti a riconoscere in loro stessi le capacità diaffrontare un momento difficile della vita ea costruire una rete di supporto.Iscrizione obbligatoria: [email protected]<mailto:[email protected]?subject=iscrizio-ne%20corso>.

• Mamme in zona - Percorso gratuito a cu-ra della Dott. Francesca Atzori che si terràper otto venerdì di seguito a partire dall 19aprile, dalle 10.30 alle 12.30, presso loSpazio Sugus di Via dal Verme 4. Promuoveil benessere psico-fisico di mamma e bambi-no. È rivolto alle mamme in gravidanza econ bambini fino a 9 mesi. Le partecipantiriceveranno informazioni, supporto e stru-menti, in un clima di condivisione, gioco erelax insieme ai propri piccoli.Iscrizione obbligatoria: [email protected]<mailto:[email protected]?subject=iscrizio-ne%20corso>.

DDoonnnneeClaudio Dozio

Donne impegnateDonne indaffarate

Donne seducentiDonne col mal di denti

Donne eterne mammeDonne con l’auto in panne

Donne con il sorrisoDonne che raccoglievano il riso

Donne nella storiaDonne, anziane, senza memoria.

Donne innamorateDonne molto arrabbiate

Donne in dolce attesaDonne, ma quanto pesa,Con la borsa della spesa.

Donne in carrieraDonne sulla corriera

Nostra linfa, nostro destino,Nostra guida in questo cammino.

Amore, forza, parità, rispetto,Mete ancora spesso da conquistare

Senza intaccare peròLa vostra, immensa,capacità di amare.

“La tragedia nascosta”: una serata dedicata agli armeni

In ricordo di Maria Rosa Manzoni, la professoressa volontaria Le volontarie del gruppo H-zona 9

Per incontrare uno psicologo contattare il Centro Indivenire - Mobile 349 6843699 - Mail [email protected] www.centroindivenire.it - http://www.facebook.com/centro.indivenire.

“Stop al Femminicidio: Gli psicologi ci mettono lafaccia.E non solo...”Questo il tema della Mostra

fotografica di Eva Losa e Ioris Premoli che, con i pa-trocinio dell’Ordine degli Psicologi del Lazio e l’OrdinePsicologi Lombardia, è stata inaugurata giovedi 21marzo alle 18.30,presso il Circolo Pd di Niguarda,viaHermada 8. Alla presentazione sono intervenutiEmilia Cimino, psicologa-referente del Progetto Mo-stra, Laura Legora e Monica Pirola, psicologhe, Yle-nia Bonomi, per Aiuche di Abcd - Educatrice Comu-

nità delle vittime di violenza, Mariangela Rustico, co-ordinatrice Pd Zona 9.Il messaggio lanciato durante la manifestazione èstato: “La violenza intra ed extrafamiliare è un feno-meno in crescita. Rompi il silenzio e chiedi aiuto!” Glipsicologi del Centro Indivenire lanciano una campa-gna di sostegno psicologico gratuita rivolta alle don-ne-vittime di violenza fisica, psicologica e sessuale eagli uomini-carnefici-vittime in difficoltà rispetto allagestione della rabbia e delle condotte aggressive.

Il Gruppo Niguarda-Emilia presenta un “Progetto di Adozione”per al-cune famiglie emiliane, colpite dal terremoto di maggio 2012, che

hanno ancora bisogno del nostro aiuto. Il Gruppo è nato nelle scuolegrazie alla volontà di alcuni genitori dell’Associazione Genitori Cesari,cui poi si sono aggiunti i genitori dell’Associazione Cassinis, delComitato Passerini e il Gruppo GasTronomi Niguarda.Il Progetto pre-vede l’”Adozione” di dieci famiglie con le quali le Associazioni coinvoltehanno instaurato un rapporto. In questo modo,creando un contatto di-retto, si spera che le raccolte attivate siano mirate alle reali necessitàdi ciascuna famiglia. Il progetto ha lo scopo di riuscire ad accompagna-re ancora queste famiglie, tuttora in gravi difficoltà, per aver perso ol-tre alla casa anche il lavoro.Il progetto avrà durata di tre mesi e si concluderà ai primi di giugno;prevede almeno tre viaggi (aprile, maggio, giugno); un pacco contenen-te generi alimentari e per l’igiene personale composto tenendo conto

delle esigenze specifiche (intolleranze, diete particolari...); la possibitàdi fornire abiti,se richiesti,o altri generi di necessità;prevede altresì uncontributo economico nell’ordine di 100 euro al mese per famiglia.Il contributo monetario potrebbe essere importante per varie ragioni:consente a chi lo riceve di acquistare alimenti freschi diversi dallo sca-tolame ricevuto dalle Associazioni; permette di contribuire alla ripresadell’economia locale acquistando prodotti sul posto; evita di dover tra-sportare grandi quantità di materiale e quindi favorisce la riduzionedel numero di mezzi coinvolti nei viaggi e delle spese sostenute per glistessi. Le donazioni si intendono libere e anonime. Considerate che se20 persone di una classe o di più classi unite donassero anche solo 5 eu-ro al mese a testa, si coprirebbe la cifra prefissata. Eventuali donazio-ni in eccedenza verrebbero girate su un’altra famiglia,per la quale ma-

gari non si è raggiunta la cifra, o ridistribuite su tutte le famiglie.La referente volontaria sul posto, con la quale le Associazioni sono incontatto,è Marianna Benatti,che fa parte dell’Associazione Onlus “Noiteniamo botta con fermezza”, che si sta spendendo per dare un aiuto achi ancora ne ha bisogno. Potete trovare maggiori informazioni sui vo-lontari di questa Associazione, seguendoli sulla loro pagina Facebook.La partecipazione al Progetto è aperta anche a tutte le famiglie dellaZona che volessero intervenire, indipendentemente dal fatto che sianolegate alle Scuole o meno, che potranno contribuire con donazioni del-le quali verrà reso prontamente conto. Per quanto riguarda il ritiro deipacchi-famiglia e delle buste con le donazioni, esso avverrà nei giorniimmediatamente a ridosso del viaggio. Il Progetto di Adozione è giàpartito e il primo viaggio avverrà il 21 aprile.Chi volesse dare una mano può rivolgersi al Gruppo Niguarda-Emiliasu Facebook o scrivere a [email protected] .

Il 6 marzo scorso “Zona Nove” è andato in trasferta. La redazio-ne, infatti, ha deciso di raccogliere l’invito dei Civici Corsi di

preparazione agli Esami di Idoneità e Stato di via Deledda 11, inzona 2, per assistere a un’originale e importante iniziativa: “LaTragedia nascosta”, dedicata allo sterminio degli Armeni, il primogenocidio del XX secolo.“Una scuola alla ricerca della verità storica” si intitola il progettodell’Istituto pomeridiano e serale che opera nel Civico PoloScolastico “A. Manzoni” (sede, di mattina, del Liceo Linguistico), emai denominazione ci è parsa più azzeccata, in quanto la trage-dia della popolazione armena è stata taciuta per decenni e anco-ra adesso viene negata dallo Stato turco. Ma non da tutti i turchi,come ha tenuto a sottolineare il prof. Baykar Sivazliyan,Presidente dell'Unione degli Armeni d’Italia, che ha preso la pa-rola dopo i saluti della preside, dott.ssa Corniglia, e della profes-soressa Vitagliano, promotrice dell’iniziativa. Nel suo intervento ilprof. Sivazliyan ha sottolineato l’esistenza di una forte solidarietàda parte di alcuni intellettuali e scrittori turchi, desiderosi di te-nere aperti gli occhi davanti alla morte di un milione e mezzo diArmeni avvenuta nel biennio 1915-1916.In pratica, due Armeni su tre che vivevano nell’Impero Ottomanosono stati uccisi da quelle che la prof. Claudia Bolognino, antropo-loga e studiosa di Storia armena, ha definito “carovane della mor-te”. Al contrario dell’olocausto, il genocidio organizzato dal trium-virato a capo del regime dei “Giovani Turchi” non si è compiuto instrutture visibili e riconoscibili come i lager, ma attraverso lunghemarce a cui gli Armeni venivano costretti nella zona dei desertidella Mesopotamia: la maggior parte di loro periva di fame e sten-ti prima di arrivare alle nuove, lontanissime, destinazioni, poichéveniva proibito loro di bere, mangiare, coprirsi.Qualcuno, però si è salvato, ed è solo grazie alla sua flebile voce

Comunichiamo con vivo dolore a tutti gliamici e conoscenti la scomparsa il 31

gennaio scorso della nostra CoordinatriceMaria Rosa Manzoni. Un grazie grande aMaria Rosa che ha creato e sostenuto in tut-ti questi anni, a partire dal 1985, l’attività ela coesione del gruppo di volontari delComune di Milano che tuttora opera in zona.È vivo e caldamente partecipato il cordoglioe la vicinanza di tutti i cittadini che hannoconosciuto e apprezzato l’attività sempre di-sponibile e generosa di Maria Rosa.

• La forza di una donna può cambiare il mondo attorno a séQuali talenti ricordare nella figura di Maria Rosa Manzoni? Il suo

primario ruolo di educatrice? La sua perseverante azione di solidarie-tà civile? Il suo generoso spendersi per ogni situazione vulnerabile? Ilsuo rigore morale e civile? Maria Rosa era l’insieme di tutto questo.E ben lo sanno gli amici, gli allievi, i cittadini e quanti l’hanno cono-sciuta ed apprezzata per le sue qualità umane e morali.Nata nel 1929,dopo aver vissuto i tempi bui della guerra,Maria Rosaha vissuto il periodo entusiasmante della Liberazione: tempo di spe-ranze di una società migliore,più equa,con maggiori opportunità e li-bertà per tutti… Mai ha rinunciato da allora ad oggi, nonostante ledelusioni degli ultimi anni, ad operare per difendere i valori dellaCostituzione Italiana. Tutta la sua vita è stata motivata da questatensione morale riconosciuta con l’assegnazione .dello “Zonino d’Oro”.Da sempre professoressa presso il Liceo Scientifico Russell, insegna-va le materie di italiano, storia e latino. Folta è la schiera di ex allie-

vi che tuttora la ricordano e molti dei quali si sono stretti ora attornoalla sua salma per onorarla,assieme ai propri figli che spesso proprioda lei hanno avuto un aiuto scolastico.Nel 1985 coinvolge un gruppo di persone motivate dall’aiuto vo-lontario a famiglie con figli portatori di gravi handicap che, dopola scuola dell’obbligo, non avevano opportunità di vita sociale esportiva. Con l’iscrizione all’Albo dei Volontari del Comune diMilano inizia l’attività del Gruppo H-zona 9 in stretto rapportocon i Servizi Comunali di zona e con il Centro di NeuropsichiatriaInfantile dell’Asl. Molte e varie le attività del gruppo: affianca-mento a portatori di H nelle scuole superiori per il diritto allo stu-dio, sostegno scolastico pomeridiano, accompagnamento delle fa-miglie per problemi burocratici o sanitari, accompagnamento diminori a cure o terapie riabilitative.

Antonella Gattuso

Lorenzo Meyer

che si è aperto uno squarcio nel vergognoso muro di silenzio co-struito da tutti i governi turchi. Ed è stato particolarmente toccan-te ascoltare, tramite il video presentato durante la serata, questepersone anziane che parlavano delle violenze subite dalle donne,dei loro suicidi, di bambini e vecchi morti per denutrizione nell’in-

differenza degli aguzzini turchi che li scortavano verso il “nulla”.Come ha spiegato la dott.ssa Bolognino, queste testimonianze deisopravvissuti risultano fondamentali perché è tramite la presa dicoscienza del proprio passato che un popolo reciso da un traumacollettivo enorme, come può essere un genocidio, riesce a supera-re il trauma stesso e a rinascere. La memoria delle proprie vitti-me, insieme al riconoscimento del torto subito, diventano indi-spensabili per categorizzare un trauma, porre la parola “fine” al-la tragedia subita e guardare al futuro, ricostruendo la propriaidentità sulle basi distrutte dal genocidio.Nel 1992 l’Armenia è diventata uno Stato, eppure la mancataufficializzazione a livello internazionale di questo genocidiocontinua a pesare (anche se in Francia, ad esempio, negarlo co-stituisce reato). Ed è proprio per questa ragione che la serataorganizzata dai Civici Corsi di Idoneità, una delle massimeespressioni della multietnicità di Milano grazie ai suoi 500studenti provenienti da 32 Stati del mondo, è da consideraremeritoria, perché ha stimolato la riflessione, la contestualizza-zione storica e la valorizzazione di principi quali il rispetto perl'interculturalità e le minoranze. Proprio per ciò il giorno scel-to è stato il 6 marzo, data in cui si è celebrata la Prima giorna-ta Europea dei Giusti istituita dal Parlamento Europeo nelmaggio del 2012, al fine di ricordare non solo coloro che si so-no impegnati a salvare la vita dei perseguitati mettendo a ri-schio la propria, ma anche per difendere la dignità umana cal-pestata nei sistemi totalitari.La serata si è tenuta nell’Aula Magna della scuola, affollata dastudenti e insegnanti che hanno seguito con grande partecipazio-ne gli interventi dei relatori, i filmati e le slide proposte. Un segnopositivo, che dimostra come i giovani, se ben indirizzati, sappianocogliere l’importanza della storia e del suo divenire.

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Agazzi e MannInterventi per le palestre Con uno stanziamento pari a 5 milioni di euro da par-

te del Comune di Milano, partono gli interventi perla riqualificazione di 23 palestre nelle Scuole Primarie eSecondarie di I grado della città, che verranno ancheaperte alle attività dei quartieri negli orari extrascolasti-ci, per favorire attività di aggregazione sociale accessibi-li a tutti. Per quanto riguarda la Zona 9, le palestre inte-ressate sono quelle della Scuola Primaria Sorelle Agazzidi P. Gasparri 6 e la Scuola Secondaria di I grado di ViaThomas Mann, 8.

Come avvalersidella “Dote Scuola”

La Dote Scuola è un’iniziativa, a cura della RegioneLombardia, riguardante il sostegno reddituale alle

famiglie, finalizzata al mantenimento allo studio dialunni che abbiano sino ad un massimo di 21 anni d’età.Le domande per l’assegnazione della Dote Scuola perl’anno scolastico 2013/2014 devono essere presentate:• dalle 12 dell’11 marzo alle 17 del 2 maggio per la ri-chiesta di Dote Scuola delle componenti “Sostegno alreddito”, “Buono Scuola”, “Integrazione al reddito” e“Disabilità”;• dalle 12 del 2 settembre alle 17 del 30 settembre 2013per la richiesta di Dote Scuola della componente“Merito” relativamente ai risultati conseguiti nell’a.s.2012/2013.La compilazione, l’ inoltro e la gestione delle domandeavvengono esclusivamente in via informatica attraversoil sito: scuola.dote.regione.lombardia.it. A tal fine, è sta-ta predisposta un’apposita Guida per la compilazione on-line, pubblicata nella sezione “Domanda on-line”.

Info: Spazi-Regione di Regione Lombardia, numero verde 800318 318 o [email protected].

ONA NOVE 20 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

SCUOLA IN ONA

a cura di Antonietta Gattuso

Cassinis: le Giornate della Musica

Giornate sulla Legalità“No alla ‘ndrangheta”

L’Associazione Genitori Cesari, l’Associazione Genitori GinoCassinis e l’Associazione Gastronomi Niguarda, con il pa-

trocinio del CdZ 9, hanno organizzato un evento per sensibiliz-zare e attivare risposte all’infiltrazione della mafia, in partico-lare della ‘ndrangheta, a Milano. È in fase di richiesta anche ilpatrocinio del Comune di Milano. Lo spunto è costituito dal-l’incendio del Centro Sportivo Comunale di via Iseo. La datascelta è prossima alla ricorrenza dell’omicidio di GiovanniFalcone.L’evento prevede due momenti di approfondimento: un dibatti-to (sabato 18 maggio sera, presso l’Auditorium di CassinaAnna) e un’ esposizione di esperienze e contributi (domenica19 maggio pomeriggio, sempre presso Cassina Anna). Al primodibattito aderiranno il dr. Nicola Gratteri, Procuratore aggiun-to di Reggio Calabria, il prof. Antonio Nicaso, giornalista, scrit-tore, esperto di ‘ndrangheta e il dr. David Gentili, Presidentedella Commissione Antimafia del Consiglio Comunale diMilano. La scelta di quest’ultimo oratore è motivata dal fattoche rappresenta un organo consiliare nel quale si possonoquindi riflettere tutti gli elettori.Il secondo evento sarà costituito da un’esposizione di esperien-ze dal titolo “No alla ‘ndrangheta: cosa facciamo insieme”. Inparticolare il 18, prima del dibattito serale, si svolgerà unagiornata di eventi sportivi e di festa presso il Centro Sportivodi via Iseo e la domenica mattina sarà organizzata una bici-clettata per le vie del quartiere. Tra gli obiettivi di questa ma-nifestazione c’è quello di superare la rimozione della questio-ne mafia a Milano, incrementando la conoscenza sul fenomenomafioso e la sua infiltrazione in città. Un punto caratterizzan-te sarà costituito da esempi di risposte concrete e di soluzionipossibili già attivate, per esempio, da cittadini, associazoni an-timafia o dalla Camera di commercio e dalle associazioni di ca-tegoria di Reggio Emilia, che stanno producendo risultati con-creti e che si vanno a sommare a quelli prodotti da organi diPolizia e Magistratura. Un terzo obiettivo consiste nel cercaredi dare continuità al processo che s’intende attivare: si ritieneimportante, infatti, riuscire a irrobustire la consapevolezzadella capacità di risposta individuale e associata, incanalandol’aumento di conoscenza e la partecipazione in un circolo vir-tuoso che si possa autoalimentare. È stato bandito anche unconcorso per la realizzazione di due loghi della manifestazione.Sono previste due premiazioni per ogni sezione del concorso(esposizione e dibattito), che prevede appunto il coinvolgimen-to delle Scuole Secondarie di I grado della Zona 9, per la pri-ma sezione, e quella di tutte le Scuole Secondarie di II gradodi Milano, per la seconda sezione. La scadenza per la consegnadei loghi è il 12 aprile. La manifestazione è aperta a tutti i cit-tadini che desiderano partecipare.

Un Armadio della Vergogna da non dimenticare

L’11 maggio “Poesiamoci in Zona 9”

Così i ragazzi della Cassinis ricordano il 25 aprile

Il ritorno a un passato non lontano, che hasegnato la storia del nostro Paese: è statoquesto il tema dell’incontro del 1 febbraio

al Teatro della Cooperativa che ha coinvolto iragazzi della Media Gino Cassinis e del LiceoScientifico Russell. Una lezione sulla Resi-stenza a Milano e a Niguarda per non dimen-ticare i partigiani, morti per la Libertà. Dopoun discorso di Antonio Masi, dell’Anpi di Ni-guarda, ha preso la parola il presidente del-l’Anpi provinciale, Roberto Cenati, che ha de-scritto il ruolo avuto dalla lotta partigiana nelperiodo più drammatico per l’Italia. A conclu-sione dell’incontro è stato proiettato il film “Iltepore della libertà”, un’intervista a GiuseppeColzani, partigiano a 17 anni. Nella sua testi-monianza si avverte il dolore ancora vivo pergli amici uccisi, la paura mai vinta di uccideree di morire, l’ansia di quei giorni tanto attesidella Liberazione, il senso di grande stanchez-za che prende, insieme alla gioia, di chi sa diavere finalmente vinto. Ma il ricordo più vivodi quella mattina di aprile del ‘45, in cui la ra-dio diffonde la notizia dell’avvenutaLiberazione di Milano,è una sensazione fisica:il calore del sole che accarezza, timido, la pelle,dopo il freddo intenso di un inverno che sem-brava destinato a non finire mai. (La classeIIIaD della Scuola Gino Cassinis) • L’incontro con i partigiani Dopo l’inizia-tiva al Teatro della Cooperativa i ragazzi del-

la III D della Cassinis hanno incontrato, alCentro Culturale di via Hermada, alcuni pro-tagonisti della Resistenza niguardese pronti araccontare le loro storie e le esperienze vissu-te durante la guerra e la lotta di Liberazione:Carlo Rovelli, sua moglie Adriana Sironi,Dante Reggi e Guido Pasini.Carlo Rovelli, fuggito da Niguarda per evitarel’arresto per volantinaggio contro il regime,nel ‘44, a 19 anni, andò a combattere in mon-tagna, in Val Grande, insieme al suo amicoErsilio Rigoldi.Entrambi parteciparono a ope-razioni di sabotaggio e di attacco a fascisti e te-deschi per sequestrare armi,munizioni, cibo esoldi.Guido Pasini aiutò a costruire una gran-de barricata in via Graziano, di fronte al-l’odierno negozio di motocicli. Fu lui a soccor-rere per primo Gina Galeotti Bianchi, staffet-ta partigiana colpita da una raffica di mitra-gliatrice dei tedeschi in fuga e divenuta in se-guito simbolo della Resistenza a Niguarda.Era il 24 Aprile ‘45 e Gina stava portando alComando del Comitato di Liberazione diNiguarda l’ordine di lasciare passare i tede-schi in ritirata e il messaggio dell’insurrezionedel giorno successivo. Il soccorso di Pasini futempestivo,ma Gina morì poco dopo rimanen-do per sempre nella memoria del nostro quar-tiere. Adriana Sironi, dalla finestra di casasua, fu testimone oculare della scena. DanteReggi,che per non imbracciare le armi agli or-

dini della Repubblica di Salò,dal giugno ’44 al-l’aprile ’45,visse la condizione di “sbandato”,incollegamento con un gruppo partigiano delcremonese che gli fornì un fucile e una bombaa mano da utilizzare nel caso di scontri...Grazie ai racconti dei partigiani, i ragazzi so-no riusciti a ricostruire la Niguarda di 70 an-ni fa. In quei lunghi mesi tutti avevano uncompito da svolgere, un obiettivo da raggiun-gere e una fede che dava loro il coraggio e laforza per continuare a combattere. Due nomisono stai citati più volte, quelli di don AnicetoBianchi e di don Giovanni Macchi: due sacer-doti che rischiavano tutti i giorni la vita perproteggere i partigiani. A conclusione dell’in-contro, i ragazzi hanno letto alcuni articoli del-la Costituzione volendo sottolineare lo strettorapporto che esiste tra la lotta di Liberazionedal nazifascismo e i valori espressi dalla no-stra Carta dei diritti.L’articolo 2,che richiamai diritti inviolabili dell’uomo,fa pensare alle in-numerevoli violenze perpetrate dalla dittatu-ra fascista; l’articolo 3, che ribadisce il concet-to di uguaglianza,scaturisce dalle reminiscen-ze delle leggi razziali e dagli orrori da esse pro-vocati; l’articolo 11, in cui lo Stato ripudia laguerra come strumento di offesa e di risoluzio-ne delle controversie internazionali, nasceproprio dalla ferma volontà di impedire che siripetano le atrocità della guerra. (MatteoDuvia, IIIaD Cassinis)

Sabato 23 marzo, presso la Sala Pontre-moli di via Cesari, si è rinnovato l’appun-

tamento annuale con il Giorno della Memo-ria, patrocinato dal CdZ 9, su iniziativa degliex studenti della Scuola Secondaria di I gra-do, Gino Cassinis, con il sostegno del Comi-tato Soci Coop di via Ornato.Ricordiamo che la Sala Pontremoli è dedicataal maestro Giuseppe Pontremoli, che fu il pri-mo ad introdurre nell’Istituto ComprensivoVittorio Locchi iniziative per il Giorno dellaMemoria, fin dalla sua istituzione. Il 2004,an-no della morte del M.Pontremoli, è stato l’uni-co in cui il Giorno della Memoria non è statoufficialmente ricordato. Da quell’anno in poil’evento viene ripetuto,nella convinzione che ilmaestro Pontremoli avrebbe voluto che l’ini-ziativa continuasse. L’incontro del 23 marzo èstato spettacolare e commovente. All’inizio èintervenuta Antonella Loconsolo, vicepresi-dente del CdZ 9, ringraziando tutti coloro iquali hanno fatto rivivere ancora dei momen-ti sicuramente tristi, ma che non bisogna di-menticare perché, dice Loconsolo, “il filo dellaMemoria non si spezzi, ma continui ad esserecoltivato negli anni come un fiore, in uno deipiù bei giardini di Niguarda”.Ringraziamo tutti i ragazzi e i professori che sisono prodigati per la riuscita di questo ormaitradizionale appuntamento per ricordare lestragi dimenticate. Quest’anno la preparazio-ne si è basata sulla lettura di alcuni testi e lavisione di alcuni filmati. Fondamentale è sta-ta la lettura del libro “L’Armadio della Vergo-gna” di Franco Giustolisi. Con il termine“Armadio della Vergogna” si indica l’armadiorinvenuto nel 1994 in uno scantinato in disu-so di Palazzo Cesi (sede della Procura Gene-rale Militare) a Roma, contenente 695 fascico-li e un grande registro di 272 pagine riportan-te 2274 notizie di reato, relativi a crimini diguerra commessi sul territorio italiano duran-te l’occupazione nazifascista.Si tratta di materiale documentale (istruttoriee denunce), che era stato raccolto dalla Procu-ra Generale del Tribunale Supremo Militare,incaricato dal Consiglio dei Ministri. All’inter-no dell’armadio emersero fascicoli su innume-revoli stragi naziste, la maggior parte dellequali rimaste impunite per oltre 50 anni,alcu-ne tuttora. Il gruppo ha lavorato in particola-re sulla strage di Sant’Anna di Stazzema,sull’eccidio di Monte Sole (noto ai più comestrage di Marzabotto) e sull’eccidio di Cibeno,presso il campo di Fossoli, in provincia diModena. Fu merito del Procuratore MilitareAntonino Intelisano (che si stava occupandodel processo contro l’ex Ss Erich Priebke) sesi rinvenne questo armadio, rimasto per an-ni con le ante rivolte contro il muro, nel qua-le c’erano documenti “archiviati provvisoria-mente” circa 50 anni prima.Tra i documenti ritrovati anche un promemo-ria prodotto dal Comando dei Servizi Segreti

Continuano con successo Le Giornate dellaMusica della Media Cassinis.

• Concerti al mattino rivolti agli studentidell’Istituto Locchi presso la Palestrina dellaScuola,dalle 9 alle 13: venerdi 12 aprile “I me-stieri della musica: il liutaio”, incontro conStefano Bertoli che illustrerà le diverse fasi dilavoro nella costruzione degli strumenti ad ar-co - “Gli archi suonano” con Denise Mirra e isuoi giovanissimi allievi violino, WalterBagnato al pianoforte.• Concerti serali per gli studenti dell’IstitutoLocchi, aperti alle loro famiglie e a tutti gli abi-tanti della Zona 9: Venerdi 12 aprile alle 20.45,

alla Sala Pontremoli, scuola di via Cesari 18:Alfredo Arcobelli al corno, Cosimo Gigante alpianoforte, Complesso vocale Syntagma (diret-tore Franco Monego) - Venerdi 19 aprile, alle20.45, all’Auditorium viale Ca’ Granda 19:Magnasco Muvie Quartet, Gianluca Campi, al-la fisarmonica, Andrea Cardinale al violino,Francesco Gardella al clarinetto, AlessandroMagnasco al pianoforte - Venerdi 3 maggio, al-le ore 20.45., alla Sala Pontremoli, scuola di viaCesari 18: “I suoni del popolo dalla tradizione alclassico”, Fabio Bagnato voce e chitarra, WalterBagnato pianoforte e fisarmonica, AntoninoBonfiglio al flauto.

L’Associazione Amici di“Zona Nove”, con il

patrocinio del Consiglio diZona 9, è lieta di invitarele Scuole Primarie eSecondarie di I grado del-la Zona 9 di Milano e tutticoloro che avranno piacere

di partecipare, alla Cerimonia di Premiazione delConcorso “Poesiàmoci in Zona 9”, IIa Edizione, chesi terrà sabato 11 maggio alle ore 16 pressol’Auditorium di Viale Ca’ Granda 19.Saranno premiati, alla presenza del presidente delCdZ 9 Beatrice Uguccioni, del presidente della

Commisione Educazione del CdZ 9 AntonellaLoconsolo, del presidente della Giuria SerenaSiniscalco, del presidente della AssociazioneAmici di “Zona Nove” Lorenzo Gomiero e del di-rettore di “Zona Nove” Luigi Allori, i primi treclassificati per ogni sezione: la Sez. A dedicata aibambini del IV e V anno della Scuola Primaria;la Sez. B dedicata ai ragazzi del I, II e III annodella Scuola Secondaria di I grado.Inoltre verranno conferiti premi ai bambini e ai ra-gazzi segnalati dalla Giurìa come “Partecipanti conMerito” ed anche alle classi o alle scuole che si so-no distinte per l’impegno e l’originalità.Vi aspettiamo numerosi!

Britannici, con stampigliato il timbro “se-cret”, frutto della raccolta delle testimonianzee dei risultati dei primi accertamenti effet-tuati sui casi di violenze da parte dei nazifa-scisti, che al termine della guerra era statoconsegnato ai giudici italiani.La mancanza di chiarezza sulle modalità e sulluogo del ritrovamento generò una serie di in-terpretazioni: prima fra tutte, la “ragion diStato”.Il clima della guerra fredda,che vedevacontrapposti i due blocchi delle potenze delPatto Atlantico da un lato e l’Urss e stati satel-liti dall’altro, suggerì che fosse poco “opportu-no” smascherare tutti i crimini commessi dal-l’esercito tedesco, e non solo dalle Ss, visto chequello stesso esercito nei piani delle potenzevincitrici era destinato a riarmarsi al più pre-sto, in funzione antisovietica.Gli ex studenti della Cassinis (Vittorio Bolza-ni, Ilaria Bordonali, Ylenia Casali, Karin Flo-rian,Nicole Florian,Greta Pascucci) e il “giova-ne compagno di strada”Alessandro Monti, in-sieme agli insegnanti Barbara Cestari, Dona-ta Martegani e Antonio Sacco, hanno cercatodi evocare i tempi, i luoghi, le persone coinvol-te nella tragedia, ricreando un’atmosfera cari-ca di emozioni che ha fatto riflettere e com-muovere il pubblico.Le letture sono state tratte, oltre che dal librogià citato, anche da “Marzabotto parla” diRenato Giorgi e da “L’ultimo girotondo” diLaura Pellegrini. Renato Vercesi ha messo adisposizione la sua video-presentazione “IlCampo di Fossoli”. È stata proiettata una par-te del film “L’Uomo che verrà”di Giorgio Dirittidel 2009, con la suggestiva colonna sonora cu-rata da Mario Biscardini e Daniele Furlati.

Non sono mancati brani musicali e canti ditradizione ebraica grazie all’eccezionale vocedel soprano Suzanne Hobley ed alla bravuradi Stefano Bobbio (chitarra), Sofia Greco Luc-china (flauto), Vittorio Bolzani (piano). Grazieanche a Marcello Brunero, addetto alle imma-gini, e a Pietro Brunero, Marco Casali e Da-niele Pascucci per le riprese. Grazie anche allealunne della IIIaD di Cassinis (SimonaSmedile, Alessia Brignoli, Gaia Casali, TeclaLioce, Sofia Màspero, Rebecca Prazzoli) che,seguite dalla prof.ssa Giovanna Calegari,han-no realizzato l’albero delle “Gocce di Memoria”(vedi foto a sinistra): gocce in terracotta appe-se come foglie a un albero, con impresso il no-me delle località italiane colpite dalle straginazifasciste e il numero delle vittime.Infineanche la testimonianza di Renato Vercesi haemozionato la platea. Il papà, Luigi Vercesi, èstato assassinato a Fossoli nel 1944. Prima disalire sul camion che lo avrebbe trasportato alpoligono di tiro di Cibeno, riuscì a scrivere elanciare a terra un biglietto, raccolto da duedonne che lo fecero recapitare alla famiglia.Sul biglietto c’era scritto:“Mi hanno assassina-to. Avvertite la famiglia. Luigi Vercesi viaPaolo Sarpi 10 Milano.”Luigi Vercesi aveva 29 anni, una bambina diotto e un figlio di appena due mesi. “Quelbambino ero io”, ha raccontato quel pomerig-gio Renato Vercesi, che ha testimoniato per-sonalmente questa storia. Il papà era nato aGenova il 21 giugno 1914 ed era residente aMilano. Arruolatosi nella Marina militare, siimbarcò su un sommergibile con base a Ta-ranto.Dopo il suo matrimonio con una ragaz-za del luogo nel 1935, nacque la sua primoge-nita. Congedato, si trasferì a Milano dove siimpiegò in una ditta di progettazione e co-struzione di caldaie.Allo scoppio della guerrafu richiamato in Marina ma, trascorsi alcunimesi, fu congedato perché altri tre suoi fratel-li erano già arruolati. Dopo l’8 settembre1943 non rispose ai bandi della Rsi e il 23marzo 1944 fu arrestato e rinchiuso nel car-cere di San Vittore fino al 29 giugno successi-vo quando fu trasferito al campo di Fossoli co-me internato politico. Il 12 luglio, al poligonodi tiro di Cibeno, fu fucilato insieme ad altri66 internati politici. La condanna fu motiva-ta come rappresaglia per un attentato parti-giano compiuto a Genova; in realtà, come ciha spiegato Renato Vercesi, non si trattò dirappresaglia, ma di un vero e proprio omici-dio politico di massa, in quanto quasi tutti ifucilati erano riconducibili a gruppi di opposi-zione antifascisti clandestini e selezionatisulla base di una lista nominativa arrivatadal comando tedesco di Verona. Nel ‘47 gli furiconosciuta la qualifica di partigiano per ilperiodo settembre 1943 - luglio 1944. Nel lu-glio del 1964 gli fu conferito dal Comune diMilano, l’Ambrogino d’Oro alla Memoria.

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UNIVERSITÀ BICOCCA

OSPEDALE DI NIGUARDA

a cura di Luigi Luce

Fondazione Collice: concerti per pazientiLorenzo Meyer

Lucia De Biase, la professoressache insegnava col sorriso

Il 16 maggio elezioni per il nuovo rettoreUn feto nel freezer: continuanole indagini e l’inchiesta interna

Laurea ad honorem a Paolo Fresuil jazzista che crea benessere sociale

Uno sportello in aiuto dei neo-genitoriMonica Landro

Massimo Collice (nella fo-to), nato a Cosenza nel

1945 e morto a Niguarda nel2009, è riconosciuto dal mon-do scientifico come un mae-stro della Neurochirurgia, daisuoi pazienti come un padre,e dai suoi amici come un mae-stro di vita.Ha cominciato a lavorare alreparto di Neurochirurgia diNiguarda nel 1970, dapprimacome Assistente poi come Aiu-to, poi ancora come Primarioe infine come Direttore delDipartimento di Neuroscien-ze. È stato Professore a contratto dell’Univer-sità Statale di Milano, Presidente dellaSocietà Italiana di Neurochirurgia, nominatoPrimario Emerito dell’Ospedale Niguarda. Alui è stato dedicato il Reparto di Neurochirur-gia di Niguarda.Nel 2011, in memoria del marito, la moglieRosa Borgia Collice ha voluto la Fondazioneper le neuroscienze Massimo Collice Onlus.Gli obiettivi della Fondazione sono coerenticon il duplice interesse, clinico e scientifico,che ha animato tutta l’attività professionaledi Massimo Collice. Sul piano scientifico è sta-to promosso un bando internazionale annualeriservato a giovani studiosi che premi il con-tributo più innovativo sul tema delle malfor-mazioni vascolari cerebrali. Gli altri progettiprevedono invece l’apertura all’interno del

Reparto di Neurochirurgia diun ambulatorio di sostegnopsicologico ai malati a cui siastata diagnosticata una gravepatologia e la raccolta fondiper la costruzione di uno “spa-zio vita” collegato con l’UnitàSpinale dell'Ospedale Niguar-da. Spazio polifunzionale cheospiterà: laboratori in cui in-segnare ai malati para o te-traplegici ad usare le capacitàresidue anche per un nuovoinserimento professionale, au-le multimediali, spazi per te-rapie diverse (pet therapy, te-

rapia occupazionale, ecc), auditorium.Tuttora in corso è invece la stagione di musi-ca itinerante nei reparti dell’ospedale per of-frire ai degenti, ma anche ai parenti o a tutticoloro che lo desiderano, la possibilità di gode-re di un contatto ristoratore con la bellezza el’armonia.La stagione musicale continua coi seguentiappuntamenti: Sabato 20 aprile, ore 16, “DaNapoli a Buenos Aires”, Tenore: G.Cerreto,Pianoforte: I. Zincone; Sabato 4 maggio, ore16, “La chitarra nelle Americhe”, Chitarre: L.Burocchi, D Marinelli: Sabato 18 maggio, ore16, “Casta Diva: Sentimento e passione”,Soprano: D. Cera, Pianoforte: G.Martano. Iconcerti si terranno presso la sala d’attesa de-gli ambulatori dell’edificio Blocco Sud, pianoterra. Ingresso gratuito.

Lo scorso novembre all’Ospedale Niguarda hapreso il via un importante progetto. Si chiama

“Fiocchi in Ospedale” ed è un’iniziativa - firmataSave Children - finalizzata a dare una mano alleneo-mamme e ai neo-papà.Può capitare che un evento così bello come la nasci-ta di un figlio sia minato da sensazioni come ansia,preoccupazione, senso di inadeguatezza, soprattut-to in contesti in cui la genitorialità nasca in situa-zioni di disagio.“Il progetto ‘Fiocchi in Ospedale’ hapreso il via al Niguarda e al Policlinico di Bari - cispiega Laura Anzideo, coordinatrice per Save theChildren dell’iniziativa nell’ospedale milanese - eintende intervenire per supportare i servizi già at-tivi sul territorio per sostenere le neo-mamme e ineo-papà,che affrontano problemi quali la povertà,la solitudine, la depressione, la scarsa conoscenzadelle cure genitoriali”.Questi fiocchi, che ci immaginiamo rosa e azzurri sitraducono in una piccola stanza, nel cuore delDipartimento Materno-Infantile (al piano terra delpadiglione 16) dell’Ospedale Niguarda. Si tratta diuno spazio confortevole in cui le mamme possonotrovare un punto di ascolto per le loro difficoltà, unosportello a cui rivolgersi per chiedere informazioni,oppure una semplice, ma altrettanto fondamentale,area per allattare il piccolo.Ad accoglierle ci sono glieducatori e gli operatori sociali dell’Associazione diPromozione Sociale Mitades, che con Save theChildren porta avanti il progetto al Niguarda.“L’idea - ci dice Silvia Baldini,Presidente Mitades - èquella di uno sportello socio-educativo nell’ospedaleper favorire l’inserimento nel percorso-nascita.Spesso ci troviamo di fronte a giovani coppie o giova-

ni famiglie e l’obiettivo è quello di fornire loro servi-zi che possano sostenerli dal punto di vista psicologi-co e dal punto di vista educativo.Spesso,poi,chi si ri-volge a noi lo fa per avere un sostegno materiale ouna consulenza legale,come nel caso delle donne im-migrate, spaesate dalle numerose pratiche burocra-tiche che le aspettano dopo la nascita del bambino”.Per aiutare è necessario creare un contatto, ascolta-re e dare una mano anche indirizzando e consiglian-do i servizi ad hoc sul territorio, ma anche quelli giàpresenti in Ospedale dedicati alle neo-mamme. Ciòche preme arrivi forte e chiaro è il concetto di cono-scersi per fare rete, di condividere e partecipare: so-no diverse, infatti, le attività pensate per coinvolge-re le mamme in prima persona. “Al pomeriggio ciritroviamo al padiglione 3 - ci dice Valentina Affet-tuoso, operatrice sociale del progetto - e a secondadel giorno sono in programma diverse attività, co-me l’introduzione al massaggio infantile, ma ancheletture ed esercizi per imparare a vedere il mondocon gli occhi del bambino, per immedesimarsi conil piccolo e i suoi bisogni già da quando è nella pan-cia della mamma”.Il percorso in gruppo è molto importante perchéaiuta a far emergere con più facilità i veri bisognie le difficoltà con cui i neo-genitori si scontranoogni giorno. Inoltre aiuta a combattere controquella solitudine che tanto spesso travolge lemamme, una volta tornate a casa con il neonato.Sapere che esiste un sostegno in ospedale, dove sevuoi puoi ritornare per chiedere aiuto è il primopasso per non essere spaventati da questa nuovaesperienza, ma per godersela appieno e per poteravere una maternità “coi fiocchi”.

L’Università Bicoccaha conferito la lau-

rea magistrale honoriscausa in Psicologia deiprocessi sociali, decisio-nali e dei comporta-menti economici al mu-sicista Paolo Fresu. Lalaurea è stata assegna-ta “per aver dedicato lasua arte alla promozio-ne della cultura nellecomunità e nei gruppi

della sua terra, attivando le relazioni sociali che sipongono a fondamento della convivenza;ha così fa-vorito il benessere di tali collettività, benessere chedipende da fattori psicosociali e non solo da fattorieconomici. Fresu ha dimostrato così la potenza co-municativa della musica, in quanto forma simboli-ca, coniugando in un rapporto originale e fecondo iljazz e la cultura folklorica sarda”.Durante la cerimonia il professor Francesco PaoloColucci, docente di psicologia sociale, nel suo inter-vento “Musica, Jazz e Psicologia Sociale” ha detto:“Il conferimento di una laurea honoris causa inPsicologia a un musicista jazz che si occupa anchedi musica folklorica potrebbe apparire una bizzar-ria a chi non conosce la nostra disciplina e la suastoria. Infatti, alcune importanti radici della psico-logia sono intrecciate con la musica e, ancor più,con la musica folklorica”.Eraldo Paulesu, docente di psicologia fisiologi-ca ha affermato: “Fresu è stato premiato per la

sua arte molte volte. Viceversa nostra intenzio-ne, intenzione del Senato Accademico e delMagnifico Rettore, è stata quella di premiareprima di tutto l’operatore culturale”. “L’inno-vazione - ha detto a sua volta il rettore Marcel-lo Fontanesi - che è uno dei valori fondanti del-la nostra Università, passa anche attraverso lacultura e la musica”.“Produrre cultura - ha detto Paolo Fresu nella sualectio - non significa solo generare economia, mapromuovere l’uomo, prima ancora di ciò che egliproduce. Pensiamo all’enorme numero di giovaniche leggono, scrivono, dipingono, fotografano, van-no a teatro, suonano o recitano e scoprono il mon-do attraverso l’arte. Giovani che non solo scopro-no la realtà grazie ai linguaggi creativi ma che,at-traverso questi, vedono il mondo (e i suoi proble-mi) con lucidità e sgombri dai pregiudizi e daglisteccati che l’architettura della società odierna ciimpone. Sono loro i giovani del futuro. Quelli chedovranno cambiare le regole e che avranno il com-pito di tracciare strade meno tortuose di quelle at-tuali. Cultura è sinonimo di conoscenza laddove ilfine è nobile e utile alla crescita della società e,dunque, del Paese”.Fresu ha concluso la sua lectio con un concerto pertromba, flicorno e multi effetti alla presenza, fra glialtri, di Ornella Vanoni, Caterina Caselli e il neo-assessore alla cultura del Comune di Milano,Filippo Del Corno. È stata anche allestita una mo-stra, dal titolo “Time in Jazz. Una terra in musica”che, attraverso un percorso di immagini e video,racconta i 25 anni del festival di Berchidda.

Lucia De Biase, scom-parsa di recente, è

stata professore asso-ciato dal 1980 nel rag-gruppamento scientifi-co-disciplinare di Ana-lisi Numerica, primapresso l’Università de-gli studi di Milano, poipresso l’Università Bi-cocca. È stata tra lefondatrici del Diparti-mento di Scienze del-

l’Ambiente e del Territorio e del corso di laurea inScienze Ambientali, poi Scienze e Tecnologie perl’Ambiente. Ha ricoperto diversi incarichi nel-l’Ateneo, tra cui membro del Nucleo di Valutazio-ne. La sua attività di ricerca ha riguardato lo stu-dio di problemi di fluidodinamica ambientale, conparticolare riferimento ai flussi di massa e dienergia in corsi d'acqua superficiali, nel mare enei ghiacciai, la previsione di parametri ambien-tali rilevanti per la produzione di energia elettri-ca e per la previsione di eventi catastrofici inne-scati da situazioni meteorologiche particolari. Leattività di ricerca si sono svolte, in gran parte, nel-l’ambito di collaborazioni con Cesi Ricerca Spa econ la Regione Lombardia.La ricordiamo con un testo scritto dagli amici edai colleghi: “La Professoressa Lucia De Biase èstata il riferimento per l’insegnamento dellaMatematica a Scienze Ambientali fin dalla suaistituzione nel 1992, quando ancora l’Università

Bicocca non era ancora stata costituita. La suapassione per l’insegnare e per gli studenti si per-cepiva in ogni sua azione: nello svolgere le lezionie le esercitazioni, nel seguire le innumerevoli tesi,nell’accogliere gli studenti amorevolmente nel suostudio ogni qualvolta avessero un problema. Trale tante attività svolte con entusiasmo, tutti noiabbiamo ben presente l’impegno profuso all’inter-no dell’Ateneo quale membro del Consiglio diAmministrazione e del Nucleo di Valutazione. Lasua fervente curiosità le ha permesso di accostar-si a numerosi campi di ricerca, in cui la matema-tica talvolta sembrava non avere un ruolo predo-minante, mentre ne era l’asse portante. Interpre-tando profondamente la multidisciplinarietàdelle “Scienze Ambientali”, si appoggiava a vali-dissimi esperti esterni, spesso suoi ex studenti,che contribuivano all’originalità, al valore ed al-la valenza delle tesi sviluppate, nella visione diun Sapere con diverse sfaccettature che oltre-passava i limiti delle singole discipline. Lucia èstata una persona che ha dato vita, ha vissuto etrasmesso vita con intensità, fino all’ultimo, no-nostante la vita non sia stata certo clemente conlei. Ma questa forza ed energia è rimasta forte-mente impressa nei nostri cuori, illuminandoli.Tante volte a chi l’incontrava in Università, an-che nelle estreme difficoltà delle ultime settima-ne, lei diceva: ‘Come potrei non cercare di veni-re in Dipartimento il più possibile? Faccio un la-voro che mi diverte, mi apre il cuore, e pensate,mi pagano anche per farlo! Sono stata davverofortunata!’ Grazie Lucia”.

Sono state indette le elezionidel rettore dell’Università

Bicocca per il mandato 2013-2019. La prima votazione sisvolgerà il prossimo 16 mag-gio. Nel caso in cui nessun can-didato riuscisse a ottenere la

maggioranza assoluta degli aventi diritto alvoto, così come previsto dallo Statutodell’Università, sono previste tre ulteriori tor-nate. La data per la presentazione delle can-didature è il 6 maggio prossimo. L’elettorato

attivo spetta a tutti i professori di ruolo, airicercatori sia a tempo indeterminato chedeterminato, agli assistenti ordinari delruolo ad esaurimento, a tutto il personaletecnico-amministrativo a tempo indetermi-nato con voto ponderato del 10 per cento eai rappresentanti degli studenti eletti inSenato Accademico, Consiglio diAmministrazione, Nucleo di Valutazione eConsiglio degli Studenti. Alla carica di ret-tore possono candidarsi tutti i professori diprima fascia delle Università italiane.

“L’Università della Bicoccanon conduce alcun tipo di

ricerca che preveda l’utilizzo di fetiumani e applica in modo integralele leggi vigenti in tema di materia-li biologici umani”. Cosi il rettoreMarcello Fontanesi ha commenta-

to il ritrovamento da parte di un dipendente di unfeto umano di 4-5 mesi in un freezer del diparti-mento di Biotecnologie e Bioscienze. Il freezer inoggetto appartiene al gruppo di ricerca del profes-sor Angelo Vescovi, associato di biologia applicatanello stesso dipartimento. “Nel nostrio ateneo esi-ste un comitato etico - ha aggiunto Fontanesi - chevigila e approva le ricerche che implicano l'uso dimateriale biologico. Costituiremo una commissio-ne di inchiesta interna per indagare sulla vicendae se dovesse emergere il coinvolgimento di perso-nale dell'università, potete star certi che non met-terà più piede in Bicocca”. Lo stesso Angelo Vescoviha sottolineato come questo episodio sia avvenutoin concomitanza con la conclusione di un’importan-te ricerca sulla Sla (sclerosi laterale amiotrofica)che egli sta conducendo non in Bicocca ma pressoil centro europeo di ricerca sulle cellule staminali diTerni e l'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza diSan Giovanni Rotondo. “Per la ricerca e la terapiascientifica è impossibile utilizzare feti interi - ha co-munque precisato Vescovi - ed eventuali frammen-ti possono essere impiegati solamente previa auto-rizzazione dei Comitati Etici delle strutture coin-volte. Insomma, il reperto cosi come è stato ritrova-

to, ovvero congelato a -80 C°, lo rende completa-mente inutilizzabile a fini scientifici,perché la tem-peratura cosi bassa applicata a un corpo intero di-strugge completamente le cellule e la anatomia deitessuti stessi”.Sulla vicenda indaga ora la magistratura, che hachiesto di acquisire le immagini registrate dalle te-lecamere di videosorveglianza. Un aiuto alle inda-gini potrebbe arrivare dai sistemi che registranoogni variazione di temperatura dei freezer, segna-lando in pratica l'apertura delle celle frigorifero.Ma per il momento la mano che ha aperto quel fri-go per custodirvi un feto umano resta sconosciuta.Sulla scatola di polistirolo in cui era custodito ilfe-to c'era una vecchia etichetta con il nome di unaprofessoressa che da anni, ormai, vive e insegnanegli Stati Uniti.Si tratta di Paola Leone che ha la-vorato anni fa alla Bicocca, ma dirige ora un dipar-timento in New Jersey. Che ci faceva quell’etichet-ta sulla scatola di polistirolo? Coincidenza. È pras-si che “ogni ricercatore contrassegni i propri reper-ti - spiega la direttrice del dipartimento, MarinaLotti - prima di metterli in frigo”. Dunque, quellascatola non arrivava da fuori.Adesso in Bicocca le preoccupazioni sono due: dauna parte fare chiarezza sulla vicenda, dall’altrarecuperare la serenità necessaria per continua-re a fare ricerca. “Noi non lavoriamo sui feti -racconta una delle ricercatrici - però siamo statisommersi di domande dopo che è uscita questastoria. Ora abbiamo paura che a essere scredita-to sia il nostro lavoro”.

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ONA NOVE 23Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Ancora cose belle e cose brutte in Zona 9

BELLEZZA IN ONA

a cura di Franco Massaro

I pirati in Zona

FOTOREPORTER DI ONA

a cura di Franco Bertoli

In questo suo essere “popolare”,Jannacci è stato anche, profon-damente, milanista. Almeno fi-no a quando tenere per il Milanha significato qualcosa di social-mente identificabile. Perché es-sere tifoso rossonero, quando luilo è diventato negli anni ’50, vo-leva dire trovarsi dalla parte diquei poveretti che non vinceva-no un campionato dal lontanis-simo 1907. Dei “cacciavit”, comeerano stati battezzati i milanistiper i loro umili lavori ma ancheper l’incapacità a fare qualcosadi buono nella vita e nel calcio.Non è un caso che anche due deipiù cari amici di Jannacci diquei tempi (oltre a tutti i comiciche affollavano il mitico Derby),

Beppe Viola e Renato Pozzetto, avessero scelto il Milan: alloraera la seconda squadra di Milano, quella per cui tifavano glioperai della Breda e della Pirelli oppure - per l’appunto - gli sca-pestrati come loro, molto differenti dagli impiegati e dagli “sciu-ri” neroazzurri della Milano bene. Anche perché il Milan, dasempre, era simbolo di un gioco magari non sempre vincentema spettacolare, alla Gre-No-Li, contrapposto al catenacciodell’Inter di Foni; del bonario e ironico Nereo Rocco, antiteticoall’algido e categorico Helenio Herrera.Pur generalizzando,per tutti gli anni ’60 e ‘70 il derby è stato il sim-bolo della divisione sociale presente in città, anche perché parteg-giare per una o l’altra squadra lo si ereditava di padre in figlio.“Zero a zero anche ieri ‘sto Milan qui, ‘sto Rivera che ormai non misegna più, che tristezza, il padrone non c’ha neanche ‘sti problemiqui”, canta Vincenzina. E in effetti fino ai primi anni ’80, cioè aquando sono esistite le fabbriche, essere milanisti (o interisti) vole-va dire appartenere a una precisa classe sociale. Non solo, signifi-cava pure possedere delle caratteristiche psicologiche ben precise,come dimostrò l’appassionata,generosa presenza a San Siro dei ti-fosi del Milan durante il campionato di serie B del 1982-83, addi-rittura superiore a quella dei “cugini” - sempre pronti a fischiare laloro Inter - nella massima serie.Quella è stata l’ultima testimonianza della atavica diversità trale tifoserie delle due squadre meneghine. Da quel momento,progressivamente, tutto si è uniformato, e quel football cheJannacci e molti di noi hanno amato ha smarrito buona partedella sua poesia, soffocata da un calcio sempre più fisico ma so-prattutto da interessi economici e politici. Così, adesso, più cheil milanismo quello che resta di Jannacci è la sua milanesità,ben rappresentata inoltre dal carattere aperto dell’artista, dal-la sua bonomia. Come ha ben compreso l’Inter, che prima dellasfida con la Juventus ha commosso San Siro inondandolo del-le note di “El purtava i scarp del tennis”. Un gesto bello e do-vuto, per un milanese che ha saputo raccontare con origi-nalità e poesia una città che, pur tra molti cambiamen-ti, ha mantenuto gli stessi problemi di emarginazio-ne e povertà di qualche decennio fa. Ma che, ades-so, non ha più nessuno che li sappia cantare

ONA 9 DERBYa cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi

Enzo Jannacci, il milanese milanistaÈstato “tutto, anzi parecchio”,

Enzo Jannacci. Lo sappia-mo. E visto che è inutile ripeter-lo, in queste poche righe non vo-gliamo ripercorrere la sua car-riera di cantante o la sua attivi-tà di medico: all’uopo, ci sono iquotidiani che - giustamente! -negli ultimi giorni hanno riem-pito le loro pagine con la biogra-fia e i capolavori di uno dei mag-giori uomini di spettacolo cheMilano abbia mai partorito.No, quello di cui vogliamo parlareè dello Jannacci milanese, di coluiche è stato e sempre sarà il simbo-lo di una città intera. Anzi, di uncerto tipo di Milano, quella umilee un po’ imbranata ma anche sen-sibile, ironica e orgogliosa, come ilbarbone con le scarpe da tennis che quando capisce di non esse-re gradito impone allo spocchioso guidatore di farlo scendere. LaMilano proletaria di Rogoredo, dove Jannacci era cresciuto, mache poteva e potrebbe benissimo essere anche quella di Niguardao della Bovisa. La città degli anni ’60, che il boom lo viveva chiu-sa in fabbrica o sulle impalcature (e d’estate all’Idroscalo), men-tre altri, esattamente come ora, si arricchivano sul suo sudore.Quella dei milanesi non-bauscia, che nonostante le apparenzeerano e rimangono la maggioranza.Diciamolo chiaramente, al di là dell’ironia e della poesia con cuisono spesso condite, del divertimento o il “magone” con cui leascolti, le canzoni di Jannacci sono assolutamente “politiche” neldecidere di affrontare alcuni temi o di descrivere con sincera em-patia certi personaggi. Vedono infatti come protagonisti chi tra-scorre ore intere sul tram (o ad aspettarlo) e poi la domenicascappa allo stadio (sbagliandolo) o in balera, dove per “una basinmi su no ma quella sera avria daa la vita intera“. Ai molti “ven-go anch’io no tu no”, a quelli che sono soli, alle Veroniche e alleVincenzine, ai Giovanni telegrafista, ai Soldato Nencini, a tuttiquelli che “hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno an-cora finito adesso. E non sanno che cazzo stanno facendo”: chi, al-meno una volta nella vita, non si è sentito così? E siamo poi cosìsicuri che in città non ne esistano più, di persone simili?Anche per questa ragione,naturalmente,Jannacci ha cantato moltoin quel dialetto milanese in mezzo al quale lui era nato e cresciuto,con cui si identificava. E la sua grandezza è stata anche quella di ri-manere sempre e coerentemente schierato con questa metà del cie-lo meneghino, anche quando si è guadagnato la celebrità o è diven-tato uno stimato professore. Fedele fino alla fine, proponendo suinuovi dischi,pur nel vergognoso revisionismo storico degli ultimi de-cenni, canzoni sui partigiani come “Cesare” o “Sei minuti all’alba”.

Prendendosela negli anni con gli spacciatori di droga e, nella me-morabile “Sun sciupaa”, con la “Milano da bere” e i suoi “fighet-

ti” che si mettevano le Timberland e si pulivano la coscienzadalla propria ricchezza consigliando al barbone di turno di

“non bersi” i quattro soldi che gli davano. Smascherandol’ipocrisia di tutti quelli che “se me lo dicevi prima” da-

vanti alla disperazione di chi non ha un lavoro.

C’è sempre qualche sorpresa a guardare in alto, specialmentequando soffia un venticello fresco di Primavera. Così, inaspetta-

tamente, sul tetto di un palazzo di una decina di piani ai confini delParco Nord, ho visto sventolare la bandiera dei pirati! Normalmentesi vedono quelle di Inter e Milan e qualche volta il Tricolore, ma que-sta, poi, non me l’aspettavo! Con tanto di pennone! È proprio tempodi cambiamenti. Buona Primavera.([email protected] <mailto:[email protected]>)

Piacevole è ammirare ciò che la natura propone in questo inizio diprimavera (foto 1-2) o ciò che l’uomo rappresenta sui muri per con-

trastare il grigiore di questa città (foto 3). Sconcertante è al contrario,

sempre,constatare quanto sia sgradevole trovare pali al limite della ca-duta in V.le Testi ang. Vidali (foto 4), discariche pedonali in Via Gatti(foto 5). Il Comune poi ci mette del suo lasciando che le buche sul mar-

ciapiede di Via Gatti (foto 6) si allarghino (speriamo nel petrolio sotto-stante?) o evitando il lavaggio delle strade lasciando che sia l’acqua pio-vana a fare il lavoro (foto 7)-.

Enzo con Ricky Gianco

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CCiiaaoo AAnnddrreeaa!Èstata una triste Pasqua per la famiglia, gli amici, per tutti

coloro che l’hanno conosciuto nella sua breve vita. AndreaAceti aveva 23 anni! È stato alunno della scuola elementare divia Cesari e in seguito ha frequentato le Medie in via Asturie.Una fatalità, dopo un’immersione nelle acque di Bonassola inLiguria, ha deciso che lasciasse tutti noi. La notizia ci ha scos-so profondamente. Gli insegnanti lo ricordano come ragazzobrillante, sportivo, solare e maturo.Condoglianze alla famiglia da parte della Redazione di “ZonaNove” e da tutte le persone che hanno avuto modo di conoscer-lo. Ciao Andrea!

RRiiccoorrddoo ddii LLuuiiggii TTeessssaaddrriiNel mese di marzo di questo anno ci ha lasciati Luigi

Tessadri.Alla moglie Anna, al figlio Stefano, alla nuo-ra e ai nipoti vanno le nostre più sentite condoglianze.Ciao Luigino, ti ricorderemo sempre con affetto. Gliamici del Bar Lory

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ONA NOVE 24 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

ONA NOEUV

L’angolo di Don Giuseppea cura di Don Giuseppe Buraglio

Cont el coo in di nivôla cura di Augusto Cominazzini

UUnn lliicceeoo ddeennttrroo iill SSeessssaannttoottttoo

odiaco di onaa cura di Anna Maria Indino

LL’’oorroossccooppoo ddii AApprriillee

SSttaa cciittttoo……

…parli soltant mi!L’è ‘l perentori avvertiment d’ona specie de Rasputin,perchè chi sgarra el vègn radiaa, el ris’cia el confin.El vocifera cont intôrna cént alter intent a guardà

lu ch’el baccaia, el gesticola, el gira e rigira infolarmaa.I consilii d’on moderno Nostradamus ghe guzzen la ment,

tutt l’è sbagliaa, tutt l’è guast, de rifà, indecént.Bisògna mandà a cà i politich veri zòmbbi rinsecchii,

eliminà ‘l governo e tutt quèll ch’el gh’ha lì.Mètt in riga magistraa, funzionari, sciôr imprendidôr,

mandà in galéra i côrròtt, chi l’ha perduu l’onôr.L’è quèll “del v’ aff...”, del strasà, de l’illegalità

(a proposit del Costa Rica gh’è nisun’altra novità?)Lu el vôsa, ma quèi che stann, mut, a scoltà

a còsa serven se deven soltant pensà e guardà?Fòrse gh’hann el permèss de parlà con quèi de la stèssa idea,minga de politica, ma de culinaria o come crèss on’orchidea.

Finalment hinn riescii a rivà in Parlament,paren la copia de quèi de la Giovin Italia del vòttcént.Quèi li eren di cospiradôr che taseven per salvà la pèll,

invece questi chi pensen, tasen guarden per salvà ‘l sgabèll.Infatti rinuncen, per onestà môral (e per l’aria che tira)a la poltrona comoda (mèi el sgabèll), a stipendi d’or...

nò TAV, nò TV, nò euro, se tôrna a la lira.Mai pu privilegi, vita francescana, sobrietà, mensa popolar,a pé o in biciclètta, mandaa de eseguì con impègn particolar.

Intant lôr pensen, guaden tasen... ma la barca l’affonda,impreparaa ai difficoltà per fà tôrnà l’Italia...

provvida, sicura, giocônda.Lu el sbèrgia, el critica, l’insulta, el condanna,

però el scantona dai grev responsabilità ch’el gh’ha adòss.E num, insemma a lôr, pensom, guardom e... “sta citto li!”.

BILANCIA 23.9 – 22.10Sarete tentati di mandare all’aria un incontro amoro-so per paura di qualche complicazione, vi perderesteuna bellissima occasione. Lavoro, il momento apparefortunato anche per costruire il vostro futuro profes-sionale. Sarete attratti da un’attività fisica molto uti-le e rigenerante, il vostro fisico e la vostra mente han-no bisogno di allentare un po’ la tensione.

SCORPIONE 23.10 – 22.11Non fatevi sfumare una bella occasione per fare unviaggetto simpatico e inserirvi in una compagnia dipersone in gamba. Sarete attratti da una nuova atti-vità creativa che potrà diventare fonte non solo digratificazioni professionali ma anche di interessantiguadagni. Salute, per controlli preventivi o cure ter-mali, l’ultima settimana.

SAGITTARIO 23.11 – 21.12Tenterete di scaricare sugli altri alcune vostre re-sponsabilità, ma potreste provocare reazioni contra-rie. Una simpatica amica vi coinvolgerà in uscite di-vertenti, grazie alle quali vi sentirete più allegri. E,grazie a tante nuove amicizie, non farete più gli orsi.Coccole, ottimi gli ultimi dieci giorni per le sedute dalparrucchiere e dal pedicure.

CAPRICORNO 22.12 – 20.1Si prevede che sarete in buona forma fisica,pronti adaffrontare diversi momenti di impegno e di fatica,raggiungendo ottimi risultati sia agonistici sia profes-sionali. In amore qualche piccola ripicca rischierà diincrinare il rapporto, parlatene subito, prima che siatroppo tardi. Salute, periodo ideale per migliorare iltono muscolare delle gambe.

ACQUARIO 21.1 – 19.2 Attenzione a spiacevoli sorprese da parte di soci e col-laboratori, dovreste mettervi al riparo stabilendo ac-cordi più chiari e formalizzando la vostra posizione inmodo più preciso.Amore, avrete piena disponibilità arinnovare il rapporto di coppia. Salute, combattete latendenza agli eccessi rinunciando a qualcosa, i van-taggi saranno immediati.

PESCI 20.2 – 20.3Molti saranno con voi per una decisione economicaimportante, quindi decidetevi ad agire, senza imma-ginare strane complicazioni e intoppi. In amore sare-te voi a tenere le redini della situazione,anche se nonsempre ve ne renderete conto,cercando continue con-ferme.Bellezza,puntate tutto sulla seconda metà delmese, per scegliere un look nuovo ma vincente.

ARIETE 21.3 – 20.4Spazierete da un campo all’altro, da un interesse al-l’altro con grande abilità ed eclettismo. Avrete mododi mettere le basi per un rapporto affettivo più pro-fondo e significativo di quelli che avete attualmente,sentimenti profondi animeranno le vostre azioni. Seavete la necessità di effettuare acquisti importanti,attendete momenti migliori.

TORO 21.4 – 20.5Se penserete più a voi stessi e alla vostra realizzazio-ne personale e interiore che al partner tutto miglio-rerà notevolmente nel vostro rapporto.Non fatevi in-cantare dalle promesse di un parente,ma decidete ditesta vostra, seguendo soprattutto ciò che vi suggeri-sce il cuore. Salute, pigrizia e golosità a danno dellaforma, andate in palestra.

GEMELLI 21.5 – 21.6Tenderete una mano a chi si trova in un forte statodi tensione e di confusione e che saprà ben presto es-servi riconoscente. Lavoro, si prevede un periodo dif-ficile, potranno verificarsi cambiamenti non deside-rati. Ottimo praticare l’attività fisica per scaricare latensione accumulata da diverso tempo, positivi an-che interessi creativi e culturali.

CANCRO 22.6 – 22.7Se la situazione professionale non vi soddisfa nonstate fermi a recriminare, ma agite subito e in modoefficace,avrete molte possibilità da sfruttare.Sta na-scendo un’intensa attrazione fisica con una personamolto affascinante,ma che non desidera legami seri,tenetelo presente. Denaro, riuscirete a far fronte an-che alle spese impreviste.

LEONE 23.7 – 23.8Finalmente alcune vostre insicurezze spariran-no come d’incanto. Vi sentirete molto positivi ecarichi di vitalità. Al lavoro sarà necessario ride-finire alcuni accordi espliciti e impliciti tra colle-ghi. Una volta chiarite le reciproche posizioni po-trete ripartire alla grande. Salute, curate l’ali-mentazione e evitate i cibi elaborati.

VERGINE 24.8 – 22.9Potrete gestire meglio i rapporti affettivi e di amici-zia, a patto che riusciate a superare la eccessiva ge-losia o possessività. Al lavoro inutili battibecchi ten-deranno a disturbarvi e mettervi di pessimo umore,cercate di non dar loro troppo peso e di proseguire se-renamente per la vostra strada. Denaro, periodomolto movimentato.

La colonna poeticaa cura dei lettori

Natura e Salutea cura di Paola Chilò (naturopata)

PPeerr rriimmaanneerree ggiioovvaannii ee iinn ssaalluuttee

Anti-aging,che in italiano significa Anti-età,è una parola ultima-mente molto utilizzata, che rimanda immediatamente all’idea

di eterna giovinezza. Fin dai tempi più antichi la giovinezza è unsimbolo considerato quasi “divino”,basti ricordare come nella mito-logia greca Ebe, figlia di Zeus e di Era, che portava salute e benes-sere agli dei dell’Olimpo dispensando nettare e ambrosia con unacoppa, venne in seguito denominata Juventas nell’antica Roma,poiché identificata con il perenne rifiorire e ringiovanire dello stato.Alla luce di tale leggenda mitologica si può dedurre che attraversoun buon nutrimento,un buon cibo,una buona alimentazione (e nonsolo), Ebe, cioè l’eterna giovinezza, ci riconosca come suoi commen-sali facendoci dono di salute e benessere.Per compiacere Ebe, le re-gole principali sono tre: prendersi cura di sé con una regolare atti-vità fisica; bere e mangiare in modo sano; gestire lo stress.La pratica dell’esercizio fisico ha un doppio vantaggio: favorisce lacircolazione periferica con un miglioramento dell’elasticità e del nu-trimento della pelle, rallenta il declino delle capacità cognitive, pre-viene molti disturbi legati all’invecchiamento; e secondariamentema non meno importante, aumenta l’autostima, il tono dell’umore,attenua i livelli di stress ed ansia. All’origine dell’invecchiamentocellulare vi sono i radicali liberi, responsabili dei processi ossidatividannosi per l’organismo. È per questo che la nostra alimentazionedeve prevedere una dose relativamente alta di cibi antiossidanti eabbondante acqua per garantire un buon ricambio stimolando l’eli-minazione delle scorie. Facciamo quindi scorta di Vitamina E,Vitamina C, selenio, bioflavonoidi, acido lipoico, coenzima Q10 chesi trovano in: mirtilli, ciliegie, fragole, lamponi, uva, amarene, pru-gne e susine, cipolle, cavolo rosso, carote, zucche, verdure a fogliaverde,peperoni e frutta color arancio,anche il tè verde e il vino ros-so sono altamente antiossidanti.La vitamina E è maggiormente di-sponibile in mandorle, noci e nocciole e anche in spezie essicate co-me basilico,maggiorana, prezzemolo, rosmarino, salvia, mentre ilselenio è un minerale che si trova principalmente in riso,avena,no-ci e molluschi.Una posizione particolare nella lista dei cibi “rinvigo-renti”la possiedono l’aglio e il peperoncino.Il primo ha proprietà an-tivirali, antibatteriche, stimola il fegato e riduce la pressione favo-rendo la prevenzione delle malattie cronico-degenerative. Il secon-do stimola la circolazione e depura i reni, regola la pressione e aiu-ta a mantenere alti i livelli energetici. Vi sono infine due alghe or-mai ampiamente riconosciute come alimenti ricchissimi di minera-li indispensabili per il mantenimento della salute, quali l’alga kla-math e l’alga spirulina per integrare le nostre pietanze.Per gestire lo stress e aiutare il nostro sistema psico/fisico a soste-nere periodi di intensa fatica,esistono complessi di oligoelementi co-me il manganese/cobalto che, assunti regolarmente, offrono un va-lido sostegno a corpo e mente, ricordandoci che siamo un tutt’uno epertanto “siamo ciò che in fondo pensiamo di poter essere.Se la gio-vinezza è in noi Ebe sarà lieta di dispensarci nettare ed ambrosia.”

FFiilleettttoo ddii bbrraannzziinnooaall rraaddiicccchhiioo rroossssoo ttrreevviiggiiaannoo

Appassire il radicchio (tagliato a fette) per 5/6 minuti in unapadella coperchiata con olio, sale,pepe e vino bianco.Ungete

una pirofila per forno con un cucchiaio d’olio ed una spruzzata disale grosso adagiando il filetto di branzino. Salare, pepare e pas-sare sul filetto un velo di formaggio (ricotta affumicata o grana).Sul tutto stendere il radicchio coprendo la pirofila con carta sta-gnola. Infornare a 180° per 7/8 minuti.• Ingredienti: 4 filetti di branzino, 2 mazzetti di radicchio rossotrevigiano, ricotta affumicata o grana, mezzo bicchiere di vinobianco secco, olio e.v., sale, pepe.

Le ricette di ona Novea cura di Franco Bertoli

Durante la mia vita di studente ho frequentato un Liceopubblico, lo Scientifico “G.Pascoli” di Gallarate. L’ho inizia-

to nell’ottobre 1966 e ho dato la maturità nel luglio 1971.Questo ha voluto dire iniziare prima del nascere della contesta-zione giovanile detta “del sessantotto” e finire nel pieno dellastessa contestazione. Un periodo a dir poco interessante.Sicuramente stimolante. Oltre che… pericoloso! Ricordo le in-fuocate assemblee di noi studenti, le prime della storia dellascuola italiana, le varie richieste per una gestione più “demo-cratica” della scuola, per ottenere le “interrogazioni program-mate”, per il “sei politico”.Tutto questo condito da una atmosfe-ra altamente politicizzata: destra contro sinistra, in uno scon-tro frontale che provocava letteralmente dei morti! Erano itempi della guerra in Vietnam, del discusso presidente ameri-cano Nixon (poi coinvolto nello scandalo del Watergate), dellaesaltazione del comunismo cinese (o cubano), delle rivoluzionisociali e politiche soprattutto dell’America Latina. A livello diChiesa si stava vivendo la primavera aperta dal Concilio, contutto il rinnovamento che portava con sé tanta contestazionedella Gerarchia, accusata di soffocare il rinnovamento spiritua-le, di segregare teologi progressisti come Hans Kung piuttostoche Leonard Boff, quest’ultimo esponente di spicco della cosid-detta “teologia della liberazione”, vicina al popolo sudamerica-no oppresso dai regimi di destra. La scuola viveva in intimasimbiosi con la società,e non solo nazionale.I problemi del mon-do entravano nella scuola, facevano discutere, creavano tensio-ni, stimolavano la coscienza civica di studenti e professori.A mio giudizio, posso dire che questo periodo ha avuto ilgrande pregio di creare e tenere viva in noi giovani di allo-ra una profonda consapevolezza di tutti i problemi delmondo. Spesso ci si perdeva un po’ dentro, vuoi per inespe-rienza, vuoi per superficialità, vuoi per incapacità a resi-stere al plagio dei vari “guru” della destra o della sinistrainvero un po’ “snob”. Il vero vantaggio era quello di averedegli interessi grandi, positivi, non circoscritti ai soli libridi testo o ai semplici “piaceri dell’età giovanile”.Per contro, devo dire che un po’ lo studio ci è andato di mezzo.Ricordo bene che dentro tutto questo bailamme non sempre lematerie scolastiche stavano in cima ai nostri pensieri! Il tempoha poi contribuito a ridimensionare le esagerazioni e a riporta-re un po’ le cose al loro posto. Ma mi chiedo: oggi siamo tornatiforse troppo indietro? Abbiamo perso del terreno guadagnato?Questo anelito per le grandi problematiche mondiali è rimastoalmeno in qualche misura? Non voglio rispondere: lascio aper-te le domande! Mi sembra più corretto e stimolante.

IL SEGNO DEL MESE ARIETE 21.3 - 20.4Segno di Fuoco, è detto Cardinale in quanto dà inizio alla stagione della primavera. Caratterizza personalità impulsive, vivaci, leali, ingenue,

generose, dalla psicologia semplice ed immediata.PIETRA: Rubino – COLORE: Scarlatto – ESSENZA: Lavanda – FIORE: Garofano – GIORNO: Martedì

PPeennssiieerriinnoo ddii ssttaaggiioonneeGiorgio Tacconi

Amo le api che con il loro grazioso volteggiareronzano alacremente attorno ai fiori primaverili.Sono affascinato dalle libellule che con le loro ali

dai colori metallici e cangiantisfrecciano con rapidi scatti sopra placidi stagni.Passerei ore ad osservare il frenetico intrecciarsi

delle laboriose formiche nei loro misteriosi percorsiAmmiro i ragni mentre tessono abilmente

eteree e robuste teleAccolgo con gioia il frinire delle cicale

quando al mare d’estate mi svegliano alle prime luci del sole.

Ma le zanzare, Signore. Le zanzare… Perché?

NNeellll’’aarriiaa cc’’èèMarina Amodeo

Nell’aria c’èuna grande voglia

di aspettare.Nell’area c’è

una speranzaper lottare.Nell’area c’è

una grande vogliad’amare, sì

ecco perché sentotanta voglia nel

sperare nuove emozionidisegnando la vita a colori.

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ONA NOVE 25Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Due milioni dal Comune per la nascita di nuove imprese e promuovere lavoroAngelo Longhi ([email protected])

FILO DIRETTO CON LE ISTITUZIONI

LE NOTIZIE DEL MESE

• 23 marzo. Sorprese dai dati delle dichiarazioni dei redditi ditanti italiani… Sono solo 426 mila (l’1,35% del totale) i contribuentiche dichiarano al fisco di guadagnare più di 100 mila euro lordi anno.I dati che arrivano dal dipartimento delle Finanze del Ministerodell’Economia sulle denuncie dei redditi del 2012 ci dicono che i dipen-denti guadagnano in media più degli imprenditori. Che i gioiellieri de-nunciano in media 15 mila euro lordi anno. Che ci sono il 24% dei con-

tribuenti che dichiarano un reddito così basso che sono a imposta zero.Eppure le norme sull’Imu hanno fatto emergere 100 mila soggetti chepossiedono immobili all’estero per un valore complessivo di 21 miliar-di di euro. I dipendenti e i pensionati versano l’80% dell’Irpef mentre il

lavoro autonomo contribuisce solo per il 6,7%. Il 10% della popolazionedetiene il 50% della ricchezza e la forbice si allarga sempre di più com-plice anche la crisi economica.• 24 marzo. Pisapia tra i sindaci più amati in Italia Nella listadei sindaci più amati d’Italia Pisapia è in decima posizione con un con-senso del 61,2% in crescita di 5 punti rispetto a un anno fa.• 26 marzo.10 anni dopo il budget di Albertini, partono i lavo-ri Pisapia ha recuperato, dopo che per 10 anni erano stati dimenticatii soldi in un cassetto, i progetti per il sistema elettronico di indirizza-mento ai parcheggi, voluto e approvato dalla prima giunta Albertini.Cartelloni elettronici fuori dall’area C avvertiranno dove sia possibileparcheggiare. Ridurre le auto parcheggiate su strada e abbattere an-che il tempo (e le emissioni inquinanti) in cui al volante si gira spessoa vuoto a caccia del posteggio sono le intenzioni non solo di Abertini maanche di Pisapia. Che farà partire i lavori a luglio. Del 2013.• 27 marzo. Bando Start 2013: finanziamenti per le impreselombarde Sono più di due milioni di euro i fondi messi a disposizionedi tutti i lombardi per favorire la nascita di nuove imprese e/o promuo-vere opportunità di impiego in imprese già esistenti per disoccupati,cassaintegrati e iscritti alle liste di mobilità. Il bando finanziato tra glialtri dal Comune di Milano (assessore Cristina Taiani) ha come priori-tario il coinvolgimento nel progetto delle aree più periferiche della cit-tà, con un dialogo attivato anche grazie al coinvolgimento dei CdZ. Ilprogetto Start 2013 si prefigge anche di aiutare i giovani a inserirsi nelmondo del lavoro, supportando le piccole e medie imprese lombardecon meno di 4 anni o con più di 4 anni ma operanti nei settori moda,design,green economy.Se fanno nuove assunzioni o stabilizzano il per-sonale precario ci sono voucher da 8mila o 10mila euro. Novità di que-st’anno è anche il finanziamento fino a 25mila euro per l’avvio del sin-golo progetto, attraverso l’istituto del microcredito. Le informazioni suitermini del bando sono consultabili su www.start.lombardia.it.• 27 marzo. Marchionne sotto indagine penale dalla magistra-tura per violazione dei diritti sindacali Dopo le 2 condanne di 1°e 2° grado a Roma e di un altro pronunciamento a Torino, la Fiat checontinua la sua discriminazione antisindacale, si dice sorpresa per ilprocedimento (penale questa volta), iniziato contro di lei dopo le diffidedella Fiom. Secca la reazione di Maurizio Landini segretario dellaFiom:“La Fiat ha scelto di impedire agli iscritti alla Fiom di Pomigliano

di lavorare.Questo è anticostituzionale, in nessun paese democratico leaziende fanno lavorare o lasciano a casa la gente sulla base dell’iscri-zione a questo o a quel sindacato. Dunque noi ci rivolgiamo ai tribuna-li per difendere il diritto di quei lavoratori. Non capisco lo stupore del-la Fiat. Loro calpestano i diritti e i cittadini-lavoratori vanno in tribu-nale a difendersi.”• 28 marzo. Inchiesta della Cgil: spesa per la casa insostenibi-le per 3 milioni di italiani. Tra tasse, mutui e bollette si utilizza il40% del reddito cosìcché 3 milioni di famiglie scivolano verso la pover-tà. Nonostante la crisi abbia fatto crollare il numero delle compraven-dite di abitazioni i prezzi non hanno ancora subito un calo equiparabi-le. Nell’ultimo decennio i costi sono aumentati dal 50% fino al 100%. Epeggio è andata per gli affitti che si sono incrementati del 130% per icontratti rinnovati. Non stupiscono gli incrementi esponenziali che sisono registrati per gli sfratti per morosità aumentati del 100% (240 mi-la negli ultimi 5 anni).Di pari passo crescono i pignoramenti perché di-venta insostenibile pagare il mutuo.Tra il 2008 e il 2011 sono aumen-tati di circa il 75% (arrivando a sfiorare i 38 mila).• 30 marzo. Dolce e Gabbana : 343 milioni di multa per evasio-ne fiscale. Erano seguiti dallo studio commercialista dell’exministro berlusconiano Giulio Tremonti Vivessero in Germaniaper loro ci sarebbero pene molto dure. Da noi (purtroppo) non è così. Imiliardari Dolce e Gabbana sono stati condannati in appello perun’evasione ingentissima perpetrata tramite un intreccio di societàlussemburghesi e di compravendita di marchi. A fronte di una conte-stazione di evasione per un miliardo di euro hanno concordato il paga-mento di 343 milioni.• 31 marzo. Malattie simulate, falsi incidenti, doppi lavori, neiguai 5 agenti di Linate e un vicequestorePrima Filippo Ninni (giàcondannato a 4 anni per aver utilizzato in modo a dir poco disinvoltol’auto di servizio,e aver fatto la cresta su diverse trasferte), e adesso al-tri 5 suoi ex sottoposti a processo per peculato, truffa e falso. Gli agen-ti avrebbero simulato due incidenti stradali per ottenere un lunghissi-mo periodo di convalescenza e un sostanzioso risarcimento.

• La frase del mese è di Beppe Grillo:“…e chi è deluso perché non fac-ciamo accordi (con il Pd per dare un governo di cambiamento al Paese,ndr) ha sbagliato voto”.

Al lavoro sulle prime misure contro la crisi e per le riforme costituzionaliFranco Mirabelli (senatore della Repubblica)

DAL PARLAMENTO

Iniziamo da questo mese una nuova ru-brica che intende avvicinare i cittadini ai

luoghi istituzionali. Come operano i parla-mentari eletti sul territorio? Come far per-venire loro le nostre istanze, i nostri sugge-rimenti e le nostre critiche? Pensiamo chesia utile anche questo spazio.Quali sono state le sue prime espe-rienze di senatore? Come è andata, inparticolare, l’elezione di PietroGrasso a presidente del Senato? Entrare al Senato le prime volte è stato per

me emozionante.Al di là della crisi della politica e delle istituzioni edella sfiducia che purtroppo circonda il Parlamento e che sicuramen-te è responsabilità di una politica sempre più chiusa,autoreferenzia-le apparsa, in tempo di crisi, troppo distante ai cittadini e dai cittadi-ni. Sedere in Senato è un grande onore e soprattutto una grande re-sponsabilità: sei nel luogo che più di altri rappresenta la democrazia,i valori della nostra Repubblica per cui tanti si sono battuti metten-do in gioco la propria vita e lì hanno lavorato per il Paese i padri del-la Patria. Le prime sedute le abbiamo dedicate all’elezione del presi-dente del Senato. Il Pd aveva cercato un accordo con le altre forze po-litiche per eleggere alle camere due presidenti che potessero rappre-sentare tutti. Purtroppo il Movimento Cinque Stelle e il raggruppa-mento di Monti si sono resi indisponibili a ogni scelta comune. Pernon rinunciare alla scelta di eleggere persone che potessero rappre-sentare insieme autorevolezza, apertura, discontinuità col passato esensibilità sociale,abbiamo proposto ed eletto Laura Boldrini e PietroGrasso.Non solo.Abbiamo anche eletto con i nostri voti, senza scam-bi, al Senato un Questore e alla Camera un Vicepresidente di M5S atestimoniare ulteriormente la nostra idea per cui quando si parla diistituzioni si parla di un patrimonio comune che non può essere ri-dotto a una sola parte anche se maggioritaria. Pietro Grasso è stato

eletto anche coi voti di alcuni senatori di Cinque Stelle e la suaPresidenza, lo ha fatto capire subito, sarà segnata da un forte impe-gno per la legalità, il valore a cui si è ispirato da Magistrato e che siè già tradotto in una proposta di legge sulla corruzione coerente conl'impegno che molti di noi avevano assunto in campagna elettoralefirmando l'appello di Libera e Don Ciotti.Negli ultimi giorni, pur nell’incertezza politica, stiamo lavorando perapprovare provvedimenti importanti come quelli che prorogano lachiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari visti i ritardi delleRegioni nel predisporre soluzioni alternative e,soprattutto,quelli chepossono aiutare la nostra economia consentendo, in tempi brevi, alleaziende di ricevere i pagamenti dalla Pubblica Amministrazione,cheritardano ormai da molti mesi, e ai Comuni di poter investire un po'di soldi grazie all'allentamento del patto di stabilità.Al 2 aprile il mandato di Pierluigi Bersani è stato “congela-to” perché in Parlamento non si è concretizzata una maggio-ranza stabile sia alla Camera sia al Senato. Sono al lavorodue Commissioni di esperti. Come vede questa situazione,per molti versi inedita?In queste settimane, di fronte alla domanda di cambiamento ve-nuta dalle urne e all’urgenza dettata dalla crisi di affrontare i pro-blemi concreti degli italiani, abbiamo proposto provvedimenti chepossono essere approvati presto e che servono a ricreare sviluppo,lavoro e ad affrontare le emergenze sociali e a riformare la politi-ca, tagliando i costi, abolendo le Province, dimezzando i parlamen-tari, sostituendo il Senato con una Camera federale, togliendo irimborsi elettorali e riducendo gli stipendi. Allo stesso tempo ab-biamo proposto di creare una commissione in cui discutere con tut-ti le riforme istituzionali ormai urgenti e indifferibili a partire dal-la riforma elettorale. Sulla base di questa proposta il presidenteNapolitano ha dato a Bersani l'incarico di verificare la possibilitàdi formare un governo. Il paradosso è stato ed è che proprio le for-ze che più hanno intercettato la voglia di cambiamento, in partico-

lare M5S,di fronte alla possibilità di realizzare concretamente pro-poste che sono anche loro, si sottraggano alla responsabilità, ri-schiando alla fine di favorire proprio chi in questi anni ha portatoil Paese sull’orlo del baratro. Ora il Presidente Napolitano ha chie-sto a due commissioni variamente composte di suggerire possibiliconvergenze su cui costruire un nuovo governo. È un contributoutile e importante per il Parlamento, ne faremo tesoro. Restandoperò convinti che solo un Governo che tenga insieme responsabili-tà e cambiamento possa essere utile al Paese e per questo non sia-mo disponibili a fare un esecutivo con chi in questi anni ha porta-to l'Italia a questo punto e non ha nessuna credibilità come forzadi rinnovamento.Su quali temi intende impostare la sua attività? A quando ilprimo incontro con i cittadini della zona 9 per raccogliereidee, spunti di riflessione e critiche? Per quanto riguarda le Commissioni ho scelto di continuare ad occu-parmi delle cose per cui ho lavorato in Regione:casa,Expo,infrastrut-ture e trasporti.Credo in questo modo di poter mettere a frutto le miecompetenze ma anche di poter essere più utile alla realtà milaneseche, proprio su questi temi, si gioca una parte del proprio futuro. Maintendo occuparmi anche di legalità e lotta alla criminalità organiz-zata e le prime mozioni che ho firmato sono state per la ridefinizionedella Tares e il pagamento dei debiti della P.A.Infine,come mi ero im-pegnato a fare in campagna elettorale, ho sottoscritto un disegno dilegge per il riconoscimento delle coppie omosessuali.Proprio la complessità della situazione politica mi spinge a creare oc-casioni di incontro con i cittadini della zona,per ascoltare opinioni ol-tre che per raccontare l’attività che svolgo in Parlamento. Domenica14 aprile alle ore 10 presso il circolo Pd Prato-Bicocca di viaMoncalieri abbiamo organizzato un primo incontro a cui spero parte-cipino i cittadini della zona che hanno proposte, idee e voglia di con-frontarsi in un momento tanto difficile.www.francomirabelli.it - [email protected]

Sui costi della politica i primi segnali di Maroni non sono incoraggiantiOnorio Rosati (consigliere regionale)

DALLA REGIONE LOMBARDIA

Comincia con questo numero la collabora-zione di Onorio Rosati (neo consigliere regio-nale per il Pd) con il nostro mensile per farciconoscere cosa succede in Regione.

Costi della politica e costi della democra-zia, attorno a questi due temi si sta di-

scutendo dei tagli, previsti dal decretoMonti, sul contenimento della spesa pubbli-ca che riguarderanno a partire dai prossimimesi anche la Regione Lombardia, entratanella sua X Legislatura.I primi segnali della Giunta Maroni, non so-

no incoraggianti. La questione è semplice, come applicare i tagli re-lativi alle indennità dei consiglieri, degli assessori e del presidente,insieme a quelli per il personale dei Gruppi consiliari regionali, perla comunicazione e il loro funzionamento.Cosa necessaria e assolu-tamente dovuta, vista la situazione di crisi che attraversa il Paesee la necessità non più rinviabile di un contenimento della spesapubblica, senza che questo porti a tagliare il welfare e i servizi peri cittadini, vista la necessità che la politica e i politici si diano unprofilo di sobrietà, nei toni e nei loro comportamenti, dopo le impre-sentabili vicende avvenute da queste parti. Dicevo, come fare tutto

questo, con tempestività? Entro tre mesi si dovrà fare una apposi-ta legge regionale, senza alterare le regole basilari della democra-zia,e che riguardano un rapporto equilibrato anche nelle risorse de-stinate tra il funzionamento della Giunta Regionale e quindi delGoverno di Regione Lombardia e il funzionamento del ConsiglioRegionale, quindi del Parlamentino della Lombardia, dove sonorappresentate tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizio-ne e dei Gruppi consiliari regionali. Alcune cifre possono aiutare epartendo dai consilglieri,alla fine della scorsa legislatura erano sta-ti aboliti i vitalizi e l'indennità di fine mandato.Il decreto Monti,cheandrà recepito da apposita LR entro tre mesi dall'inizio della nuo-va legislatura, pena il taglio dell'80% delle risorse trasferite dalloStato alla Regione Lombardia (escluse quelle per la sanità), preve-de per i nuovi consiglieri solo due fasce massime, per le loro inden-nità. Compensi che andranno decisi, nelle loro quantità e nella loroerogazione, Regione per Regione, ma che non potranno superare i6200 euro mensili per i consiglieri, per 12 mensilità, e i 7200 euromensili per gli assessori, sempre per dodici mensilità. Nella scorsalegislatura i compensi superavano per i consiglieri non milanesi i10.000 euro. A questi tagli che riguardano gli eletti, si aggiungonola drastica riduzione delle risorse destinate, e qui ci sono le noti do-lenti, alla copertura dei costi del personale dei Gruppi, e quindi la

loro dotazione numerica, insieme alla riduzione delle risorse per ilfunzionamento dei Gruppi (iniziative politiche sul territorio, conve-gni, seminari, propaganda, informazione). Anche qui alcuni dati: èprevisto il taglio del 50% delle risorse per il personale dei Gruppi edel 75% per le spese di comunicazione e di funzionamento deiGruppi. In questo contesto, ai sacrifici, necessari, previsti per iGruppi e il Consiglio, non corrisponde assolutamente un analogocomportamento, da parte della Giunta Maroni, che non vincolataallo stesso modo e misura dal Decreto Monti, ha predisposto un’ap-posita delibera regionale che prevede, per se e per la sua struttura,un taglio di solo il 10% delle risorse utilizzate nella scorsa legisla-tura. Tutto ciò produce due effetti, entrambi negativi: una minorequantità di risparmi di risorse pubbliche e insieme l’alterazione delrapporto tra la maggioranza e le opposizioni, finendo con il penaliz-zare pesantemente queste ultime,non potendo esse beneficiare del-l'informazione istituzionale, tipica di chi governa.Contro questa de-cisione, il Gruppo del Pd è pronto a battersi con le altre forze di op-posizione in Consiglio Regionale, perché al taglio dei costi della po-litica, pur necessari, non debba corrispondere un taglio anche dellademocrazia e della normale dialettica democratica tra maggioran-za ed opposizioni. Comunque, vi terrò informati sugli sviluppi diquesta vicenda. Un saluto a tutti.

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ONA NOVE 26 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

Il licenziamento collettivoDimitri Barbera

I low cost dentali sono sicuri?Nunzio M. Tagliavia

ODONTOIATRIA

L’odontoiatra privato con senso etico, nel momento in cui deci-de di adottare una politica a prezzi contenuti, low cost, sa be-

ne che al di sotto certi prezzi non può scendere, altrimenti ne per-derebbe la qualità della prestazione, e farebbe correre dei rischi aipazienti. Il low cost nella sanità ormai si è diffuso in tutte le spe-cialità mediche, con le forme più disparate che, non di rado, diso-rientano il potenziale paziente.Nel caso specifico,chi è alla ricerca di un centro per ricevere cure den-tali può avere il dubbio se i low cost siano affidabili dal punto di vistadella qualità delle cure o della sicurezza dei materiali utilizzati.Sciogliere questo dubbio non è sempre facile, poiché le offerte di que-sto genere sono talmente numerose,che è certamente complicato sce-gliere basandosi su quanto proposto dalla pubblicità, veicolo di infor-mazione principale,che oggi ha praticamente soppiantato il passapa-rola.Allora, l’unica possibilità che rimane al potenziale paziente è se-guire alcune semplici regole che limiteranno al minimo i rischi di fre-gature,nel caso ci si rechi in una struttura di questo tipo.Una primaregola è identificare il titolare della struttura,ed eventualmente con-trollare la regolare iscrizione nel sito dell’Ordine professionale di per-

tinenza. Avere poi la conferma che chi ci cura i denti sia un medicoodontoiatra, oppure un odontoiatra, è un’ottima base di partenzaper avere la sicurezza che le cure proposte saranno corrette e che letariffe, per quanto calmierate, rientreranno in parametri di decoroper l’odontoiatra e di sicurezza per il paziente. Ne consegue che, semai un potenziale paziente dovesse rilevare tariffe troppo basse o,peggio, ascoltare miracolose promesse di cura, deve sospettare checi si trovi di fronte a un “abusivo”, ovvero un soggetto che non pos-siede i titoli legali per esercitare, e che del prezzo troppo basso ne faspecchio per le allodole.Altra regola utile è dubitare quando, una volta redatto il preventi-vo (che deve essere sempre chiaro), la struttura insiste nel propor-re un contratto di finanziamento per il pagamento delle cure. Il fi-nanziamento delle cure mediche è strumento utile e diffuso, manon deve essere metodo primario per il loro pagamento. Purtroppoquando lo è, la tariffa low cost, anche in questo caso, è uno specchioper allodole per vendere contratti di finanziamento, e lì trovare iguadagni; e purtroppo la cronaca recente ci ha già segnalato casi distrutture pseudo-odontoiatriche, il cui scopo primario non era quel-

lo di curare denti ma proprio di vendere contratti di finanziamen-to. Se si ha necessità di dilazionare i pagamenti molto meglio unascrittura privata con l’odontoiatra. Inoltre, occorre avere cautelaverso le politiche di sconti attraverso “buoni” a prezzo molto basso.Anche in questo caso, potrebbe esserci il sospetto che il low cost siaun modo per attirare un numero alto di clienti, magari a scapitodella qualità. Quindi molto meglio una politica di low cost di unostudio con impostazione tradizionale, vale a dire, con un rapportocostante e diretto con uno o più odontoiatri per le cure. Questo per-ché solo chi esercita questa professione con la sola missione di cu-rare denti, e ci mette il proprio nome, può praticare tariffe low costetiche e affidabili, che non rappresentano né uno svilimento dellaprofessione né una gara ad accaparrarsi clienti-pazienti. Il tutto avantaggio della sicurezza del paziente.

Dottor Nunzio M. Tagliavia, medico chirurgo odontoiatra,via Luigi Mainoni d’Intignano 17/a - 20125 Milano - Telefono02.6424705 - Cellulare 329.4339539 - [email protected] -www.dentistalowcost.it.

PARERI LEGALI

L’istituto del licenziamento collettivo è disciplinato principal-mente dall’art. 24 della Legge n. 223 del 1991. Le cause che

giustificano il ricorso a tale istituto risiedono nella riduzione o tra-sformazione dell’attività o del lavoro di un’azienda, e nella cessa-zione dell’attività stessa. L’ipotesi di licenziamento collettivo si ve-rifica nel caso in cui le imprese che occupano più di 15 dipenden-ti, in conseguenza di una suddetta causa, intendono effettuare al-meno cinque licenziamenti nell’arco temporale di 120 giorni nel-la medesima unità produttiva, oppure in più unità produttive di-slocate nella stessa provincia. Fra i tanti aspetti del lavoro che lacosiddetta Riforma Fornero ha intaccato, c’è anche quello dei li-cenziamenti collettivi. La legge 28 giugno 2012 n. 92 ha, infatti,modificato diversi passaggi di quanto previsto dalla legge n.223/91 per quanto riguarda la procedura e le modalità di licenzia-mento, la comunicazione del licenziamento, e le sanzioni in casodi trasgressione della normativa. La nuova riforma del lavoro sta-bilisce che l’azienda intenzionata ad effettuare tagli di personaledebba comunicare l’elenco dei lavoratori che intende licenziarenon oltre i 7 giorni dalla comunicazione del licenziamento invia-ta a ciascuno di essi e non più in concomitanza.Tale comunicazio-ne da inviare, oltre che ai lavoratori interessati, anche allaDirezione Territoriale del Lavoro, ai Sindacati e alle Associazioni

di categoria, è da effettuarsi in forma scritta inserendo in essaalcune informazioni obbligatorie. Ovvero: le cause che hannoportato ad un sovrannumero di dipendenti; la quantità, il ruoloaziendale e il profilo professionale in recesso; le tempistiche diattuazione delle modalità ed eventuali azioni per ridurre le con-seguenze sociali del taglio. La riforma ha introdotto importantinovità per quanto riguarda le sanzioni da applicare a quel-l’aziende che non rispettano la legge nell’iter di licenziamentodei lavoratori. Queste le conseguenze in caso di licenziamento il-legittimo e inefficace: a) reintegro nel posto di lavoro e pagamen-to da parte dell’azienda al lavoratore di un’indennità commisu-rata all’ultima retribuzione globale maturata, che non deve es-sere inferiore a cinque mensilità, in caso di licenziamento man-cante di comunicazione in forma scritta; b) reintegro nel postodi lavoro e pagamento da parte dell’azienda al lavoratore diun’indennità commisurata all’ultima retribuzione globale ma-turata, che non supera le dodici mensilità, in caso di mancato ri-spetto dei criteri di scelta del lavoratore da collocare in mobili-tà; c) risarcimento in forma di indennizzo per un corrispettivovariante fra le dodici e le ventiquattro mensilità, tenendo in con-siderazione l’ultima retribuzione globale, per il mancato rispet-to della procedura sindacale durante l’iter di licenziamento.

È possibile impugnare il licenziamento entro 60 giorni dalla co-municazione. Nei 180 giorni successivi è, invece, obbligatoriopresentare il ricorso alla cancelleria del giudice del lavoro o inalternativa inoltrare la richiesta di conciliazione alla contro-parte. L’onere della prova in ordine alla sussistenza dei requi-siti richiesti dall’art. 24 della Legge n. 223/91, per quanto ri-guarda il licenziamento per riduzione del personale grava suchi assume che il licenziamento ha tali caratteristiche. Quindi,sul datore di lavoro, o viceversa, sul lavoratore, a seconda di chisostenga che il licenziamento presenta i requisiti indicati dal-l’art. 24 della Legge 223/91.È importante sottolineare che l’azienda nell’effettuare eventualitagli al personale deve considerare esigenze e criteri tecnico-pro-duttivi e organizzativi della propria attività, oltre che le indicazio-ni dei sindacati e delle associazioni di categoria. Non da ultimovanno tenute presenti, in mancanza dei criteri sopra citati, le si-tuazioni famigliari e l’anzianità dei lavoratori.E’ evidente che questi sono tempi duri per tutti.

Dimitri Barbera - Avvocato del Foro di Milano V. Arganini, 24 -Studio Legale e Tributario Via Soperga 4, telefono 02.66714559 - fax02.700418300 - [email protected].

Tra Cielo e Terra: novità nella tradizioneArti marziali, Zumba e Balli di Gruppo e Ballo Liscio!

Nel Centro di Viale Zara 9, nel cuore pulsante della città, nuovi corsi di Zumba, Savate, Ginnastica posturale e, ultima novità,i Balli di Gruppo, da Sala e Ballo Liscio.

Le novità solide affondano leradici nella tradizione: Tra

Cielo e Terra crea nel Centro, unposto protetto in un clima fami-liare in cui bambini, ragazzi, sin-gle e famiglie possono sentirsicoccolati, sereni e sicuri, per pra-ticare attività sportiva. Il Centroè il punto d’incontro ideale pervarie discipline ma, soprattutto,un importante luogo d’incontroper le persone.Il Direttore del Centro “TRACIELO E TERRA”, Dr. PaoloMenconi, fautore di una opera-zione di continuo rinnovamento,

ci spiega: “Agire nell’ambito di una realtà particolare come la no-stra, coordinando le varie discipline in modo da creare un’efficaceinterazione è, sicuramente, una prova appassionante che coinvol-ge e stimola tutti. Tra le varie attività, abbiamo sviluppato nuovicorsi di Zumba, Savate, Ginnastica Posturale, Pilates e Kung-fucon grande entusiasmo dei nostri Associati: inoltre, con l’avvici-

narsi della primavera, stiamo facendo sistemare, ammetto congrande passione, il nostro ampio giardino (chicca davvero rara inzona!); conto, con la bella stagione, di portare alcuni corsi all’aper-to, in mezzo al verde e ai fiori.Avete tra le novità anche un corso di Savate. Che co-sa è il Savate?P.M.: Il Savate, chiamata anche Boxe Francese, è una disciplinacompleta che sviluppa velocità, forza, dinamicità e autostima epuò essere praticata, in sicurezza, sia dai bambini che dagli adul-ti. Utilizza sia le braccia, come la boxe, che le gambe ed è molto ef-ficace anche come difesa personale. Nel nostro Centro viene inse-gnata da un grande campione del mondo, che è stato anche alle-natore di alcune nazionali di vari Paesi, che hanno portato al tito-lo mondiale i loro atleti. Vi invito a provarla gratuitamente peruna settimana, ne sarete affascinati.Zona Danza in grande fermento. Aggiornaci sulle ul-time novità.P.M.: Nel nostro Centro, la straordinaria offerta di ZONADANZAgià presentava corsi per tutte le età di Danza classica, ModernJazz, Break Dance, Hip Hop, Danze Polinesiane, Balli Caraibici.Un’offerta rivolta a tutti:dalle bambine,ai teeneger sino agli adul-ti, con eccellenti Maestri di grande livello. Queste competenze ci

consentono di portare con ZonaDanza l’Arte del Ballo al “serviziodi tutti”.In quest’ottica, abbiamo creato i nuovi corsi di Balli di Gruppo,Balli da Sala e Liscio, con insegnanti con grandissima esperienza.Valzer, Polka, Mazurca,Tango, Paso Doble, Balli LatinoAmericanie Standard: balli della nostra tradizione con corsi per tutti i livel-li, per dare una risposta anche a quelle persone della nostra Zonache amano guardare trasmissioni come “Ballando con le Stelle”;un’occasione, quindi, per lasciar da parte i momenti di solitudinee,attraverso il ballo, trovare un modo per socializzare,per stare informa, per condividere momenti spensierati e divertenti e stareinsieme “ballando con gli amici” e con le tante persone che si pos-sono conoscere nel nostro Centro.Un caloroso invito a tutti coloro che quando ascoltano la musicanon riescono a fermare il loro corpo che inizia a muoversi a ritmo,come per magia... venite a dare un’occhiata al Centro Tra Cielo eTerra in V.le Zara al 9 per una lezione di prova gratuita e per iscri-vervi ad un corso di ZonaDanza.Sarà per noi un piacere avervi tra i nostri Associati.Auguro ai let-tori di Zona9 e alle loro famiglie un periodo ricco di attività spor-tiva, di salute e di serenità. Buon divertimento a tutti! - www.tra-cieloeterra.net - Tel. 02-69003406

Come ristrutturare un appartamento senza spostare bagni e cucinaL’ARCHITETTO RISPONDE

Gentili architetti, abbiamo un appartamento di circa100 mq situato all’ultimo piano di un condominio,

con due bagni poco funzionali e molto spazio sprecato incorridoi. Vorremmo ristrutturarlo senza spostare bagni ecucina, con l’obiettivo di allargare la stanza dei nostri duebimbi ed ingrandire il soggiorno, in modo da ampliare glispazi per farli giocare e per ricevere gli amici. Vorremmoanche sfruttare meglio i bagni per mettere una lavatrice eun bidet dove manca.Cordiali saluti, Elena e Massimo

Gentili Elena e Massimo, vi proponiamo una soluzioneche, attraverso interventi relativamente “soft”, rivo-

luziona lo spazio a vostra disposizione.Partiamo dall’ingresso, reso più accogliente allargandoloe ribassandolo con un controsoffitto. Da qui si passa alla

zona giorno attraverso due passaggi, uno principale rivol-to all’area dei divani e uno diretto allo studio, che non èpiù una stanza a parte ma è una zona del soggiorno sem-plicemente occultata da una libreria a giorno. Si otterràun ambiente molto più spazioso, luminoso e flessibile,adatto alle feste con gli amici e ai giochi dei bimbi.Abbiamo anche ricavato un caminetto tra le due finestredi fronte ai divani: dato che siete all’ultimo piano potreteeventualmente costruire una canna fumaria.Eliminando parte del disimpegno, al centro della casa sisviluppa la zona pranzo, anch’essa con un ribassamentodedicato, e un nuovo ripostiglio poiché quello attuale cedeil posto a vantaggio della camera dei bambini, molto spa-ziosa al centro per poter giocare.Infine i bagni sono resi più funzionali senza troppa spesa:vasca e doccia sotto la finestra lasciano più spazio, da una

parte per la lavatrice e dall’altra, dove il bagno lungo estretto viene ampliato, per il bidet e un grande mobile la-vabo.

Studio Archimeg - v.le F. Testi 74, 20126 Milano -www.archimeg.com - Tel. 02.45077251

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permesso l’apertura parziale diuna linea di metrò senza crearepunti di raccordo con aree diparcheggio libero per residenti enon. La motivazione data per lestrisce blu è la seguente: tutela-re i residenti sprovvisti di boxdal crescente numero di vettureche si prevede verranno par-cheggiate a ridosso delle fer-mate della M5. Non mi risultache la M5 sia stata presa d’as-salto dagli utenti provenientida fuori zona in auto al puntoda far pagare il parcheggio atappeto non solo nei grandiviali ma anche nelle vie latera-li e meno significative visto chenon c’è un solo parcheggio nona pagamento nell’area 43.Inoltre qualcuno controlla chele strisce blu siano rispettate?Mirella Granzotto (marzo)

STRISCE BLUCERCASI

Nella nostra zona è esteso il ser-vizio di parcheggio a pagamentodelimitato dalle strisce blu.Per iresidenti sono stati predispostidei pass per parcheggiare gra-tuitamente nelle suddette stri-sce, sotto casa propria e nei limi-ti della zona 43 di appartenen-za. Tutti, tranne gli inquilini divia Lanfranco della Pila 5 che,essendo fuori dai limiti di zo-na, chissà poi perché, non nehanno diritto e si trovano ac-cerchiati dalle strisce blu sen-za poter parcheggiare da nes-suna parte, in modo gratuito siintende. Qualcuno mi sa spie-gare il perche di questa scelta?È possibile porre rimedio aquesta discriminazione? Fabiano Dago (aprile)

WIFIPER TUTTI

Diversamente da quanto pub-blicato su ”Zona Nove” di feb-braio, la biblioteca dell’U12 nonfornisce il servizio WiFi ai citta-dini (resta ad uso esclusivo deglistudenti). Sarebbe bello se“Zona Nove” si facesse promoto-re per far dare accesso WiFi an-che ai cittadini.Luca Viero (marzo)

LA ROTONDADISEGNATA

Alla Sig.ra Uguccioni, presiden-te del CdZ 9. Da circa un annonella zona fra Via Adriatico,ViaMaestri del Lavoro e via Tremi-ti è stata inserita una rotondaovoidale solo disegnata sul-l’asfalto. In tale rotatoria vienecostantemente violato il sensodella stessa, tagliata dalle auto

Via Saluzzo è una camera a gas

ONA NOVE

POCHI MA VUOTII PARCHEGGI BLU

La Lilla funziona da alcune set-timane, senza un adeguato sup-porto di parcheggi auto vicinoalle fermate. Eppure, gli esiguispazi destinati alla sosta, deli-mitati con striscia blu, sono uti-lizzati solo a metà. Il paradossoè presto spiegato: solo pochi per-messi di parcheggio sono arri-vati per posta ai residenti, chenon si azzardano a parcheggia-re la mattina senza avere ilpass regolare. Risultano affolla-ti, invece, gli uffici dell’anagrafedi via Passerini per il rilasciodei permessi. Si sapeva fin dal-l'inizio che il piano di finanzia-mento per la nuova metropoli-tana non copriva la realizzazio-ne di parcheggi vicino alle sta-zioni.Quindi il Comune ha deci-so di drenare il flusso di autopendolari con l’istituzione diparcheggi gratuiti solo per i re-sidenti in zona. Agli uffici dellamotorizzazione, che gestisconogli archivi degli automezzi incircolazione, spettava di indica-re i permessi da rilasciare. Mal’operazione ha funzionato ma-le: si sono verificati molti erroridi attribuzione e lacune infor-mative, che hanno lasciato pa-recchi residenti senza permes-so.Finora i vigili si sono mostra-ti tolleranti, girando al largodalle vie in questione, ma fino aquando? I funzionari dell’ana-grafe sono stati sommersi dallerichieste nel mese di marzo, maaffermano che col tempo la si-tuazione si normalizzerà. Perottenere il rilascio di un per-messo regolare, il residente de-ve recarsi all’ufficio anagrafecon patente e libretto di circo-lazione del mezzo intestato, inoriginale e fotocopia; inoltredeve compilare un modulo dirichiesta. L’operazione è abba-stanza rapida... quando final-mente arriva il proprio turno esi accede allo sportello. Se iparcheggi si riempiranno, saràuna buona notizia. Sarà il se-gnale che le persone lascianole auto e circolano in metro, inbicicletta o a piedi.Claudio Antonelli ( marzo)

ANCORASULLE STRISCE BLU

Arrivano le strisce blu: in zona 9parcheggi gratis solo per i resi-denti. Falso, la mia famiglia èresidente in via Ornato ma nonin area 43 quindi non abbiamodiritto al Pass. È arrivata laLilla che porterà beneficio a chipercorre l’asse Testi-Zara ma inun paese civile non avrebbero

Èstato rimesso davanti alle finestre delle camere da letto delnostro condominio in via Antonio da Saluzzo 5, il capolinea

dell'autobus 42. Già nel 2008 era stato spostato il capolineadella linea 44 di via da Saluzzo 5, in seguito a un grave inci-dente: il 6 febbraio 2008 l’autobus in sosta davanti nostro con-dominio esplode e incendia tutta la facciata con gravissimidanni (esplosione vetri e facciata da rifare). L’Atm ci ha rim-borsato il danno subito ma ora a distanza di pochi anni rimet-te il capolinea nello stesso posto valutato come pericoloso e ina-datto solo 5 anni prima. Ma è assurdo! Il capolinea va assolu-tamente spostato in una via ampia dove non rechi pericolo edisagi a nessuno! Un autobus in sosta perenne davanti alle ca-mere da letto, e peraltro a rischio d’incendio, è altamente noci-vo per la salute e per la sicurezza di noi condomini a causa deigas di scarico dei bus che si susseguiranno ininterrottamentedalle 6 di mattina alle 24. Il marciapiede che separa l’autobusdalle finestre raggiunge forse il metro e 30 di larghezza, il ru-more è tale da far tremare i vetri, i mezzi sono inoltre perico-losi: gli stessi conducenti mi riferivano, ai tempi della linea 44,di non poter spegnere i mezzi perché rischiavano di non ripar-tire o peggio di prendere fuoco e senza dubbio come sappiamo.Tra l’altro sono pochissime le persone che prendono l’autobusin via Saluzzo o che scendono, è assolutamente inutile quindiun capolinea in una zona a bassissima frequentazione.Marta Gallizia (marzo)

che proseguono per via Tremiti,sia che vengano da via Maestridel Lavoro e svoltano a sinistra,proseguendo spesso in contro-senso, sia da coloro che vengonodalla stessa via e svoltano a de-stra, con pericolo di incidenti fra

ne, vicino all’ufficio postale, Ivigili di zona sono stati avvi-sati, ma il motorino è ancorali. Non sarebbe il caso che conil numero di targa si risalisseal proprietario? Foto 2: per at-traversare la strada si prega

collocato: materassi, rete per let-to, minifrigo, stendi biancheria enumerosi sacchi di rifiuti. Pur-troppo queste ultime offerte nonsono più disponibili in quantol’Amsa da me interessata ha gen-tilmente rimosso il tutto.Alfredo Belo (marzo)

I CANTIERIDEL TUBO

I lavori in via Sbarbaro (foto 4)durano ormai da oltre un an-no, costringendoci a rientrarein zona Niguarda da un’unicavia alternativa che arriva daBresso.Altra difficoltà alla via-bilità sono i lavori stradali divia Bauer/Arganini. Ma quan-do finirà questo stillicidio?Edmondo La Tegola (marzo)

IL PARCHEGGIODELL’OSPEDALE

Il parcheggio antistante l'ospe-dale Maggiore di Niguarda ègrande e praticamente e fortu-natamente sempre mezzo vuo-to. Trovo assurdo fare pagare ilparcheggio davanti a un ospe-dale (non è un teatro) con unasimile disponibilità di spazio.Marco Vittori (marzo)

PRIGIONIERENELL’ASCENSORE

Mi reco con un’amica al par-cheggio della coop, non per laspesa, ma perché dovevo faredelle foto tessera al negozio diGiansanti.Al ritorno prendiamol’ascensore per tornare al par-cheggio e saliamo insieme aun’altra signora con il figlio e uncarrello. Arrivati al primo pianol’ascensore non sia apre in nes-sun modo (eravamo sotto solo diuna decina di cm dall’uscita).Suoniamo l’all’arme e dopo dieciminuti circa sentiamo qualcunoche ci dice che l’ascensore è ap-pena stato aggiustato e il tecnicoè ripartito da 5 minuti, di pa-zientare che lo avrebbe richia-mato immediatamente. Dopopiù di quaranta minuti eravamoancora chiuse nell’ascensore,.Allora chiamo il 115, con la per-sona fuori che ci dice di avere pa-zienza che sta arrivando il tecni-co degli ascensori! Arrivano nelgiro di pochi minuti i pompieri..meno male siamo fuori!! Ora, inaccordo con le altre persone,avremmo voluto denunciare lacosa alle autorità,primo per unaquestione di sicurezza,secondo esopratutto per la maleducazionedi questa fantomatica personache è scomparso dopo che sonoarrivati i pompieri.Lettera firmata (marzo)

PARCHEGGIDA INVERTIRE?

Vorrei sottoporre un simpaticoindovinello. Le foto 5-6 si riferi-scono al parcheggio di prossimi-tà del capolinea della M5 -Bignami ex Dazio (Righe blu:residenti nessuno) e un’areaadibita a parcheggio nell’adia-cente via Giolli (nessuna limita-zione di sosta - svista? - zonaampiamente abitata). Non sa-rebbe più logico invertire le co-se? Gli utenti potrebbero usu-fruire comodamente del par-cheggio ex Dazio e i residentinon sarebbero assediati dal par-cheggio selvaggio.Ercole Mazzone (marzo)

VIA SILVESTRIE I NOMADI

Per noi che abitiamo intorno aVia Silvestri non c’è pace. I no-madi che erano stati allonta-nati sono ritornati ancor piùnumerosi di prima. Solo dopole innumerevoli telefonate per-venute agli organi di poliziadomenica 3 marzo sono statifatti sgomberare. Tra qualchegiorno comunque ritorneran-no. Il CdZ 9 ha dimostrato dinon saper gestire la situazio-ne. Non si può dire che i citta-dini non abbiano fatto presen-te ciò che avviene in ViaSilvestri e nell’attiguo giardinopubblico: progetti di riqualifi-cazione, proposte di una bar-riera anti camper, raccolta difirme ma, da parte del CdZnessun cenno. Oggi la guidadella Città è su posizioni pro-gressiste e riformiste: qualemigliore occasione per un ge-sto di discontinuità rispetto alpassato. Basta individuareun’area esterna alla città, e incambio dell’affitto del suolo,dotarla di servizi igienici equant’altro.Pierluigi Lazzari (marzo)

DISCARICHEE TOPI

Vorrei segnalare che, uscendodalla nuova linea lilla, all’an-golo tra Esperia e Testi, c’èuna vera e propria discarica acielo aperto all’interno dellarecinzione del cantiere Pro-getto Manifatture. Oltre a es-sere antigienica, è anche unapessima vista agli occhi di chiesce dalla M5... E intanto i topisono arrivati fino davanti allascuola media di Via Asturie (vi-sti con i miei occhi). Qualcunopuò intervenire? Grazie.Lettera firmata (marzo)

auto e per i pedoni stessi che siavventurano nella sua traversa-ta. Le chiedo di intervenire pres-so chi di dovere onde poter inse-rire una “vera rotonda fisica” alposto dell’attuale o provvederein altro modo.Giovanni Boffi (marzo)

IL MOTORINODIMENTICATO

Sono parecchi mesi che il moto-rino nella foto 1 (probabilmanterubato) è parcheggiato sul mar-ciapiede all’angolo di via Cicero-

di non usare le strisce pedonali.Lettera firmata (marzo)

IL SALOTTOSUL MARCIAPIEDE

Come si vede dalla foto 3 all’in-crocio Pila/Arganini da qualchesettimana abbiamo un bel tele-visore completo di sedia in legnoper meglio vedere i programmitv nonché alcuni sacchi di rifiutivari. Colui che deposita il tuttopenso stia rifacendo casa perchèda due mesi circa ci delizia con lesue offerte gratuite.Abbiamo già

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