lavoro

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Proteggersi secondo le speci Proteggersi secondo le speci- fiche dell’allegato VIII fiche dell’allegato VIII Elmetti L’allegato VIII del Testo Unico indica le attività per i quali può rendersi necessario mettere a disposizione attrezzature di protezio- ne individuale. Per quanto concerne la protezione del capo, le indicazioni riguardano i lavori edili, soprattutto lavori sopra, sotto o in prossimità di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati, montaggio e smontaggio di armature, lavori di installazio- ne e di posa di ponteggi e operazioni di demoli- zione. Necessaria la protezione anche se si interviene su ponti d'acciaio, su opere edili in strutture d'acciaio di grande altezza, piloni, torri, costruzioni idrauliche in acciaio, altifor- ni, acciaierie e laminatoi, grandi serbatoi, grandi condotte, caldaie e centrali elettriche. Contemplati anche lavori in fossati, trincee, pozzi e gallerie di miniera, lavori in terra e in roccia, oppure lavori nei pressi di altiforni, in impianti di riduzione diretta, in acciaierie, in laminatoi, in stabilimenti metallurgici, in impianti di fucinatura a maglio e a stampo, nonché in fonderie. All’Aquila, in piena fase della ricostruzione post-sisma, l’elmetto è diventato un po’ un simbolo. Lo si usa per entrare nella zona rossa. Lo si indossa per entrare in un cantiere del Progetto C.a.s.e. o per fare le prove antisismiche. Vasta gamma di colori e assortimento disponibile in nell’azienda Mario De Cecco, tutti conformi alla certificazione adeguata, a partire dalla UNI EN 397, come previsto dalla legge per i cantieri edili. Calzature Sono raccomandate scarpe di sicurezza con suola imperforabile per lavori di rustico, di genio civile e lavori stradali e lavori su impalcatura, mentre scarpe senza suola imperforabile possono essere usate con lavori su ponti d'acciaio, opere edili in strutture di grande altezza, piloni, torri, ascensori e montacarichi, costruzioni idrauliche in acciaio, altiforni, acciaierie, laminatoi, grandi contenitori, grandi condotte, gru, caldaie e impianti elettrici. Stessa indicazione per lavori in cave di pietra, miniere, a cielo aperto e rimozione di discarica, rivestimenti e costruzioni navali. Scarpe di sicurezza con tacco o con suola continua e con intersuola imperforabile sono da usarsi sui tetti o su masse fredde o ardenti. Infine, le scarpe di sicurezza e slaccia mento rapido, secondo l’allegato VIII contrastano il rischio di penetrazio- ne di masse incandescenti fuse. Dalla Mario De Cecco c’è una vasta gamma a pronta consegna di calzature, divise nei modelli a scarpa alta e nei modelli a scarpa bassa, che rispondono però a tutte le indicazioni della normativa. Occhiali Occhiali di protezione, visiere o maschere sono previste dall’allegato VIII per lavori di saldatura, molatura e tranciatura, fucinatura, ma anche quando si fa uso di estrattori di bulloni o di macchine asporta-trucioli. Protezioni raccoman- date in caso di manipolazione di masse incande- scenti fuse o quando si impiega il laser. Occhiali e maschere disponibili alla Mario De Cecco sono inquadrate nel pieno rispetto della normativa CEI. A cura di A. Manzoni & C. Patente a punti per le imprese edili Il testo correttivo è divenuto attuativo nelle ultime settimane SPECIALE SICUREZZA CANTIERI SPECIALE SICUREZZA CANTIERI SPECIALE SICUREZZA CANTIERI Una patente a punti per imprese edili ed operai tra le novità previste dal decreto legislati- vo correttivo delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, approvato in Consiglio dei ministri del 31 luglio scorso. «Uno strumento necessario in un'attività sensibile come quella edile», ha dichiarato il Ministro Sacconi, «che servirà a verificare le competenze per lo svolgimento di questa attività e il permanere di tali competenze». Uno strumento di tutela che parte da uno dei settori più a rischio per la salute dei lavorato- ri, n cui si registrano le conseguenze più gravi nei casi di infortunio. «Se poi la sperimen- tazione andrà bene, ha aggiunto il ministro, «è possibile che la patente a punti venga estesa ad altri ambiti produttivi». Tra gli obiettivi individuati dal Ministero per quanto riguarda il decreto correttivo del Testo unico per la sicurezza c’è innanzitutto quello di correggere i molti errori materiali e tecnici presenti nella attuale disciplina (decreto legislativo n. 81 del 2008), dunque giungere al «perfezionamento del quadro normativo, composto da ben 306 articoli e vari allegati che non sono sempre stati ben coordinati tra di loro dando luogo a sovrapposizioni e incertezze interpretative». Poi, come suggerisce il portale Edilio, si punta a «superare le difficoltà operative, le criticità e le lacune eviden- ziate dai primi mesi di applicazione delle nuove regole». Con le linee di azione in materia, il Governo punta così a rendere maggiormente effettive la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e il sistema della «patente a punti» risponde a tale intento. Più generalmente si può dire che Sacconi punta al superamento di un approccio meramente formalistico e burocratico in favore di una maggiore attenzione ai profili sostanziali. Così come punta al superamento di una cultura meramente sanzionatoria (che pure deve migliorare nella sua efficacia) e repressiva per volgere a favore di una cultura che dà maggior spazio alla prevenzione, fatta di formazione, informazione, effettività delle visite ispettive e un mirato lavoro da parte degli organi di vigilanza. Tra gli altri obiettivi c’è l'integrazione tra Servizio sanitario nazionale e dell'Inail nelle attività finalizzate all'assistenza ed alla riabilitazione dei lavoratori vittime di infortu- ni, oltre alla rivisitazione del potere di sospensione dell'impresa per evitare applicazioni di norme che vanno contro il senso della tutela di lavoratori e imprese. Poi si punta sulla formazione, vero punto cardine della prevenzione. Si colloca qui l'accordo del ministro Maurizio Sacconi con il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, che prevede l'inserimento del tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei programmi educativi. Con una previsione speciale per quegli istituti tecnici (che potranno essere dotati persino di luoghi in cui si simulano le condizioni di lavoro suscettibili di rischi), l'intenzione è di portare il tema all'attenzio- ne di maestri e alunni sin dalla scuola primaria. Un protocollo d'intesa firmato insieme all'Anmil, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro.

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Proteggersi secondo le speciProteggersi secondo le speci--fiche dell’allegato VIIIfiche dell’allegato VIII

Elmetti

L’allegato VIII del Testo Unico indica le attività per i quali può rendersi necessario mettere a disposizione attrezzature di protezio-ne individuale. Per quanto concerne la protezione del capo, le indicazioni riguardano i lavori edili, soprattutto lavori sopra, sotto o in prossimità di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati, montaggioe smontaggio di armature, lavori di installazio-ne e di posa di ponteggi e operazioni di demoli-zione. Necessaria la protezione anche se si interviene su ponti d'acciaio, su opere edili in strutture d'acciaio di grande altezza, piloni, torri, costruzioni idrauliche in acciaio, altifor-ni, acciaierie e laminatoi, grandi serbatoi, grandi condotte, caldaie e centrali elettriche. Contemplati anche lavori in fossati, trincee, pozzi e gallerie di miniera, lavori in terra e in roccia, oppure lavori nei pressi di altiforni, in impianti di riduzione diretta, in acciaierie, in laminatoi, in stabilimenti metallurgici, inimpianti di fucinatura a maglio e a stampo, nonché in fonderie. All’Aquila, in piena fase della ricostruzione post-sisma, l’elmetto è diventato un po’ un simbolo. Lo si usa per entrare nella zona rossa. Lo si indossa per entrare in un cantiere del Progetto C.a.s.e. o per fare le prove antisismiche. Vasta gamma di colori e assortimento disponibile in nell’azienda Mario De Cecco, tutti conformi alla certificazione adeguata, a partire dalla UNI EN 397, come previsto dalla legge per i cantieri edili.

Calzature

Sono raccomandate scarpe di sicurezza con suola imperforabile per lavori di rustico, di genio civile e lavori stradali e lavori su impalcatura, mentre scarpe senza suola imperforabile possono essere usate con lavori su ponti d'acciaio, opere edili in strutture di grande altezza, piloni, torri, ascensori e montacarichi, costruzioni idrauliche in acciaio, altiforni, acciaierie, laminatoi, grandi contenitori, grandi condotte, gru, caldaie e impianti elettrici. Stessa indicazione per lavori in cave di pietra, miniere, a cielo aperto e rimozione di discarica, rivestimenti e costruzioni navali. Scarpe di sicurezza con tacco o con suola continua e con intersuola imperforabile sono da usarsi sui tetti o su masse fredde o ardenti. Infine, le scarpe di sicurezza e slaccia mento rapido, secondo l’allegato VIII contrastano il rischio di penetrazio-ne di masse incandescenti fuse. Dalla Mario De Cecco c’è una vasta gamma a pronta consegna di calzature, divise nei modelli a scarpa alta e nei

modelli a scarpa bassa, che rispondono però a tutte le indicazioni della normativa.

Occhiali

Occhiali di protezione, visiere o maschere sono previste dall’allegato VIII per lavori di saldatura, molatura e tranciatura, fucinatura, ma anche quando si fa uso di estrattori di bulloni o di macchine asporta-trucioli. Protezioni raccoman-date in caso di manipolazione di masse incande-scenti fuse o quando si impiega il laser. Occhiali e maschere disponibili alla Mario De Cecco sono inquadrate nel pieno rispetto della normativa CEI.

A cura di A. Manzoni & C.

Patente a punti per le imprese ediliIl testo correttivo è divenuto attuativo nelle ultime settimane

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Una patente a punti per imprese edili ed operai tra le novità previste dal decreto legislati-vo correttivo delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, approvato in Consiglio dei ministri del 31 luglio scorso. «Uno strumento necessario in un'attività sensibile come quella edile», ha dichiarato il Ministro Sacconi, «che servirà a verificare le competenze per lo svolgimento di questa attività e il permanere di tali competenze». Uno strumento di tutela che parte da uno dei settori più a rischio per la salute dei lavorato-ri, n cui si registrano le conseguenze più gravi nei casi di infortunio. «Se poi la sperimen-tazione andrà bene, ha aggiunto il ministro, «è possibile che la patente a punti venga estesa ad altri ambiti produttivi». Tra gli obiettivi individuati dal Ministero per quanto riguarda il decreto correttivo del Testo unico per la sicurezza c’è innanzitutto quello di correggere i molti errori materiali e tecnici presenti nella attuale disciplina (decreto legislativo n. 81 del 2008), dunque giungere al «perfezionamento del quadro normativo, composto da ben 306 articoli e vari allegati che non sono sempre stati ben coordinati tra di loro dando luogo a sovrapposizioni e incertezze interpretative». Poi, come suggerisce il portale Edilio, si punta a «superare le difficoltà operative, le criticità e le lacune eviden-ziate dai primi mesi di applicazione delle nuove regole». Con le linee di azione in materia, il Governo punta così a rendere maggiormente effettive la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e il sistema della «patente a punti» risponde a tale intento. Più generalmente si può dire che Sacconi punta al superamento di un approccio meramente formalistico e burocratico in favore di una maggiore attenzione ai profili sostanziali. Così come punta al superamento di una cultura meramente sanzionatoria (che pure deve migliorare nella sua efficacia) e repressiva per volgere a favore di una cultura che dà maggior spazio alla prevenzione, fatta di formazione, informazione, effettività delle visite ispettive e un mirato lavoro da parte degli organi di vigilanza. Tra gli altri obiettivi c’è l'integrazione tra Servizio sanitario nazionale e dell'Inail nelle attività finalizzate all'assistenza ed alla riabilitazione dei lavoratori vittime di infortu-ni, oltre alla rivisitazione del potere di sospensione dell'impresa per evitare applicazioni di norme che vanno contro il senso della tutela di lavoratori e imprese. Poi si punta sulla formazione, vero punto cardine della prevenzione. Si colloca qui l'accordo del ministro Maurizio Sacconi con il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, che prevede l'inserimento del tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei programmi educativi. Con una previsione speciale per quegli istituti tecnici (che potranno essere dotati persino di luoghi in cui si simulano le condizioni di lavoro suscettibili di rischi), l'intenzione è di portare il tema all'attenzio-ne di maestri e alunni sin dalla scuola primaria. Un protocollo d'intesa firmato insieme all'Anmil, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro.