LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI VIA DELLA CHIESA NELLA … · 2018. 12. 1. · 2-t-t – 3...
Transcript of LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI VIA DELLA CHIESA NELLA … · 2018. 12. 1. · 2-t-t – 3...
STUDIO ROSELLI E ASSOCIATI studio di ingegneria
Via
Ma
nin
9 –
33100 U
DIN
E –
TE
L 0
432/2
92036 –
FA
X 0
432-2
92037 m
ail:
info
@ro
selli
ass
ocia
ti.it -
info
@pec.r
oselli
associa
ti.it
C
.F. – P
.IV
A:
02630650303
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE COMUNE DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA
LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI VIA DELLA CHIESA NELLA FRAZIONE DI RAUSCEDO
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO LOTTO 1
COMMITTENTE Comune di S. Giorgio della Richinvelda via Richinvelda n. 15 33095 – S. Giorgio della Richinvelda (PN)
PROGETTISTA dott. ing. Cristiano Roselli della Rovere
TITOLO
PIANO DI MANUTENZIONE DATA
05/11/2018
INC
RA590
REV
0
REV DATA DESCRIZIONE REDATTO
0 05/11/2018 Prima emissione I.Cimarosti
STUDIO ROSELLI E ASSOCIATI studio di ingegneria
RA590PDGEN PMO 01R0 2
PIANO DI MANUTENZIONE
Documenti:
I. RelazioneII. Schede tecnicheIII.Manuale d'usoIV. Manuale di manutenzioneV. Programma di manutenzione
I. RELAZIONE GENERALE
RELAZIONE
SCOMPOSIZIONE DELL'OPERACODICE DESCRIZIONE CLASSI OMOGENEE
SP Scomposizione spaziale dell'operaSP.01 Parti interrateSP.02 Piano di campagna o stradaleSP.03 Parti aereeSP.04 Interrato e visibile all'esterno
pag. 1 / 2
RELAZIONE
CLASSI, UNITÀ, ELEMENTI TECNOLOGICI E COMPONENTI
CODICETIPOLOGIA ELEMENTO
U.M. NUMERO DESCRIZIONE
16 O OPERE STRADALI16.3 ET Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 C Chiusini e pozzetti16.3.3 C Cordoli e bordure16.3.4 C Dissuasori16.3.6 C Marciapiede16.3.8 C Pavimentazione pedonale in lastre di pietra16.3.14 C Rampe di raccordo17 O ARREDO URBANO E VERDE17.1 ET Aree a verde17.1.1 C Alberi17.1.2 C Altre piante17.1.3 C Ammendanti, correttivi e fitofarmaci17.1.5 C Arbusti e cespugli17.1.12 C Elettrovalvole17.1.19 C Irrigatori statici17.1.33 C Pergole e pergolati17.1.34 C Piante erbacee17.1.46 C Programmatori elettronici17.1.54 C Strati di pacciamatura17.1.55 C Substrato di coltivazione17.1.58 C Teli pacciamanti17.1.59 C Terra di coltivo17.1.62 C Tubi in polietilene (PE)17.1.64 C Tubi in polipropilene (PP)17.3 ET Arredo urbano17.3.9 C Colonnini dissuasori17.3.31 C Fontanelle in ghisa17.3.32 C Maschreratura
pag. 2 / 2
II. SCHEDE TECNICHE
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.2
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 Componente Chiusini e pozzetti
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Chiusini e pozzetti
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.3 Componente Cordoli e bordure
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Cordoli e bordure
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.4 Componente Dissuasori
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Dissuasori
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI
pag. 1 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.6 Componente Marciapiede
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Marciapiede
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.8
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.8 Componente Pavimentazione pedonale in lastre di pietra
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Pavimentazione pedonale in lastre di pietra
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 16.3.14
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.14 Componente Rampe di raccordo
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Rampe di raccordo
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde
pag. 2 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.1
IDENTIFICAZIONE
17.1.1 Componente Alberi
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Alberi
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.2
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.2 Componente Altre piante
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Altre piante
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.3 Componente Ammendanti, correttivi e fitofarmaci
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Ammendanti, correttivi e fitofarmaci
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.5
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.5 Componente Arbusti e cespugli
pag. 3 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.5
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Arbusti e cespugli
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.12 Componente Elettrovalvole
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Elettrovalvole
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.19
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.19 Componente Irrigatori statici
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Irrigatori statici
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.33 Componente Pergole e pergolati
pag. 4 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.33
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Pergole e pergolati
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.34
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.34 Componente Piante erbacee
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Piante erbacee
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.46
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.46 Componente Programmatori elettronici
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Programmatori elettronici
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.54
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.54 Componente Strati di pacciamatura
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Strati di pacciamatura
pag. 5 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.55
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.55 Componente Substrato di coltivazione
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Substrato di coltivazione
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.58
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.58 Componente Teli pacciamanti
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Teli pacciamanti
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.59 Componente Terra di coltivo
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Terra di coltivo
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 6 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.62 Componente Tubi in polietilene (PE)
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Tubi in polietilene (PE)
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.64 Componente Tubi in polipropilene (PP)
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Tubi in polipropilene (PP)
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.3.9
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.9 Componente Colonnini dissuasori
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Colonnini dissuasori
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.3.31
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano
pag. 7 / 8
SCHEDE TECNICHE
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.3.31
IDENTIFICAZIONE
17.3.31 Componente Fontanelle in ghisa
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Fontanelle in ghisa
SCHEDA TECNICA COMPONENTE 17.3.32
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.32 Componente Maschreratura
DESCRIZIONE / RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Mascheratura
pag. 8 / 8
III. MANUALE D'USO
MANUALE D'USO
OPERA 16
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI
ELEMENTI COSTITUENTI
16.3 Aree pedonali e marciapiedi
DESCRIZIONE
OPERE STRADALI
ELEMENTO TECNOLOGICO 16.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi
ELEMENTI COSTITUENTI
16.3.2 Chiusini e pozzetti16.3.3 Cordoli e bordure16.3.4 Dissuasori16.3.6 Marciapiede16.3.8 Pavimentazione pedonale in lastre di pietra16.3.14 Rampe di raccordo
DESCRIZIONE
Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppure autonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzionitra loro correlate (residenze, scuole, attrezzature di interesse comune, ecc.).
COMPONENTE 16.3.2
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 Componente Chiusini e pozzetti
pag. 1 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 16.3.2
DESCRIZIONE
Opere destinate a ricevere le acque meteoriche superficiali e a permetterne il convogliamento alle reti di smaltimento. A coronamento di esse sono disposti elementi di chiusura mobili con funzione di protezione e dismaltimento delle acque in eccesso. I dispositivi di chiusura e di coronamento trovano il loro utilizzo a secondo del luogo di impiego, ovvero secondo la norma UNI EN 124:- Gruppo 1 (classe A 15 minima) = zone ad uso esclusivo di pedoni e ciclisti;- Gruppo 2 (classe B 125 minima) = zone ad uso di pedoni, parcheggi;- Gruppo 3 (classe C 250 minima) = se installati in prossimità di canaletti di scolo lungo il marciapiede;- Gruppo 4 (classe D 400 minima) = lungo le carreggiate stradali, aree di sosta;- Gruppo 5 (classe E 600 minima) = aree sottoposte a carichi notevoli (aeroporti, porti, ecc.);- Gruppo 6 (classe F 900) = aree sottoposte a carichi particolarmente notevoli.I dispositivi di chiusura e/o di coronamento possono essere realizzati con i seguenti materiali: acciaio laminato, ghisa a grafite lamellare, ghisa a grafite sferoidale, getti di acciaio, calcestruzzo armato con acciaio eabbinamento di materiali.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Controllo del normale scarico di acque meteoriche. Controllo degli elementi di ispezione (scale interne, fondale, superfici laterali, ecc.). Controllo dello statodi usura e verifica del dispositivo di coronamento di chiusura-apertura. Pulizia dei pozzetti e delle griglie e rimozione di depositi e materiali che impedisconoil normale convogliamento delle acque meteoriche.
COMPONENTE 16.3.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.3 Componente Cordoli e bordure
DESCRIZIONE
I cordoli e le bordure appartengono alla categoria dei manufatti di finitura per le pavimentazioni dei marciapiedi, per la creazione di isole protettive per alberature, aiuole, spartitraffico, ecc.. Essi hanno la funzione dicontenere la spinta verso l'esterno della pavimentazione che è sottoposta a carichi di normale esercizio. Possono essere realizzati in elementi prefabbricati in calcestruzzo o in cordoni di pietrarsa.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Vengono messi in opera con strato di allettamento di malta idraulica e/o su riporto di sabbia ponendo particolare attenzione alla sigillatura dei giunti verticalitra gli elementi contigui. In genere quelli in pietra possono essere lavorati a bocciarda sulla faccia vista e a scalpello negli assetti. I cordoli sporgenti vannocomunque verificati per eventuali urti provocati dalle ruote dei veicoli.
pag. 2 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.4 Componente Dissuasori
DESCRIZIONE
I dissuasori di sosta sono dispositivi stradali con funzione di impedimento materiale della sosta dei veicoli in determinate aree o zone. In genere i dissuasori vanno armonizzati con altri arredi urbani e stradali per cuihanno quasi sempre un aspetto decorativo. Svolgono inoltre anche funzione accessorie come quelle di delimitazioni di aree pedonali, aree di parcheggio, aree a verde, zone di riposo, zone riservate, ecc. In generela tipologia e la funzione può variare a secondo dei regolamenti urbanistici locali. La loro forma e funzione può essere diversa: colonne a blocchi, cordolature, pali, paletti, fioriere e cassonetti. La funzione diimpedimento svolta dai dissuasori deve essere esercitata sia come altezza sul piano variabile sia spaziale tra un elemento ed un altro disposti lungo un perimetro. In genere sono realizzati con materiali diversi:legno, plastica a fiamma autoestinguente, calcestruzzo, rame, acciaio zincato, ferro, ghisa e alluminio. Talvolta i dissuasori sono uniti mediante elementi di materiale diversi, quali, catene in ferro, elementi in legno,ecc.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Devono essere visibili e non devono, per forma od altre caratteristiche, creare pericolo e/o essere fonte di pericoli per i pedoni, bambini, animali, ecc. Essidevono essere conformi alle norme dettate dal Ministero dei Lavori Pubblici Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Codice dellaStrada, dagli Enti Gestori delle Strade, nonché dai regolamenti comunali locali.
COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.6 Componente Marciapiede
DESCRIZIONE
Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiede possono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione,segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari, semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc..
MODALITA' D'USO CORRETTO
La cartellonistica va ubicata nel senso longitudinale alla strada. In caso di occupazione di suolo pubblico da parte di edicole, cabine telefoniche, cassonetti,ecc., la larghezza minima del passaggio pedonale dovrà essere non inferiore a metri 2.00, salvo diverse disposizioni di regolamenti locali. Controllareperiodicamente lo stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie che possono rappresentare pericolo per la sicurezza edincolumità delle persone. Ripristinare le parti mancanti e/o comunque danneggiate con materiali idonei. Provvedere alla pulizia delle superfici ed alla
pag. 3 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 16.3.6
MODALITA' D'USO CORRETTO
rimozione di depositi o di eventuali ostacoli.
COMPONENTE 16.3.8
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.8 Componente Pavimentazione pedonale in lastre di pietra
DESCRIZIONE
Per le pavimentazioni esterne sono adatti la maggior parte dei materiali lapidei. In genere la scelta su questi tipi di materiale cade oltre che per fattori estetici per la elevata resistenza all'usura. La scelta dei materialiva fatta in funzione dei luoghi e dei tipi di applicazione a cui essi sono destinati. La lavorazione superficiale degli elementi, lo spessore, le dimensioni, ecc. variano anch'essi in funzione degli ambienti d'impiego.Trovano utilizzo nella fattispecie tutti i tipi di marmo, a meno di ambienti particolarmente sfavorevoli, i graniti; i travertini. Le pietre: cubetti di porfido; blocchi di basalto; lastre di ardesia; lastre di quarzite. Vi sonoinoltre i marmi-cemento; le marmette e marmettoni; i graniti ricomposti. La tecnica di posa è abbastanza semplice ed avviene per i rivestimenti continui ad impasto mentre per quelli discontinui a malta o a colla.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunque affinchétali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza.
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.8.4 Pulizia delle parti superficiali, rimozione di macchie, depositi e sporco mediante spazzolatura e lavaggio conacqua e soluzioni adatte al tipo di rivestimento.
GenericoPavimentista
COMPONENTE 16.3.14
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.14 Componente Rampe di raccordo
pag. 4 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 16.3.14
DESCRIZIONE
Le rampe di raccordo o scivoli, rappresentano quegli spazi in dotazione ai marciapiedi realizzati in prossimità degli attraversamenti pedonali, e/o comunque dove se ne riscontra la necessità, per facilitare i portatoridi handicap su carrozzina o per il transito agevolato di bambini su passeggini e carrozzine. Esse permettono quindi alle persone affette da handicap su carrozzine di poter circolare nell'ambiente urbano.
MODALITA' D'USO CORRETTO
E' importante che le rampe di raccordo siano sempre libere da impedimenti (auto, moto, bici in sosta, depositi, ecc.) e ostacoli che possano intralciarne l'uso eil passaggio. Periodicamente va controllata la pavimentazione e in caso di parti rovinate prontamente sostituite con elementi idonei senza alterare la pendenzadi accesso.
OPERA 17
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
ELEMENTI COSTITUENTI
17.1 Aree a verde17.3 Arredo urbano
DESCRIZIONE
ARREDO URBANO E VERDE
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde
ELEMENTI COSTITUENTI
17.1.1 Alberi 17.1.2 Altre piante17.1.3 Ammendanti, correttivi e fitofarmaci17.1.5 Arbusti e cespugli17.1.12 Elettrovalvole
pag. 5 / 16
MANUALE D'USO
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
ELEMENTI COSTITUENTI
17.1.19 Irrigatori statici17.1.33 Pergole e pergolati17.1.34 Piante erbacee17.1.46 Programmatori elettronici17.1.54 Strati di pacciamatura17.1.55 Substrato di coltivazione17.1.58 Teli pacciamanti17.1.59 Terra di coltivo17.1.62 Tubi in polietilene (PE)17.1.64 Tubi in polipropilene (PP)
DESCRIZIONE
Le aree a verde costituiscono l'insieme dei parchi, dei giardini e delle varietà arboree degli spazi urbani ed extra urbani. La distribuzione degli spazi verdi varia in funzione a standard urbanistici ed esigenze diprotezione ambientale. Il verde urbano può avere molteplici funzioni di protezione ambientale: ossigenazione dell'aria, assorbimento del calore atmosferico e barriera contro i rumori ed altre fonti di inquinamento.
COMPONENTE 17.1.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.1 Componente Alberi
DESCRIZIONE
Si tratta di piante legnose caratterizzate da tronchi eretti e ramificati formanti una chioma posta ad una certa distanza dalla base. Gli alberi si differenziano per: tipo, specie, caratteristiche botaniche, caratteristicheornamentali, caratteristiche agronomiche, caratteristiche ambientali e tipologia d'impiego.
MODALITA' D'USO CORRETTO
La scelta dei tipi di alberi va fatta: in funzione dell'impiego previsto (viali, alberate stradali, filari, giardini, parchi, ecc.), delle condizioni al contorno (edifici,impianti, inquinamento atmosferico, ecc.), della massima altezza di crescita, della velocità di accrescimento, delle caratteristiche del terreno, delletemperature stagionali, dell'umidità, del soleggiamento e della tolleranza alla salinità. In ogni caso in fase di progettazione e scelta di piante affidarsi apersonale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previste riguardano: la potatura, l'irrigazione, laconcimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina e messa a dimora.
pag. 6 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.1
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.1.6 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoiautomatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
GenericoGiardiniere
COMPONENTE 17.1.2
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.2 Componente Altre piante
DESCRIZIONE
Sotto la questa denominazione vengono raggruppate le seguenti piante: acquatiche, palustri, erbacee annuali, biennali, perenni, bulbose, rizomatose, tuberose, tappezzanti, rampicanti, ricadenti e sarmentose.
MODALITA' D'USO CORRETTO
In fase di progettazione e scelta di piante affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previsteriguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina e messa a dimora.
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.2.6 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoiautomatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
Generico
COMPONENTE 17.1.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.3 Componente Ammendanti, correttivi e fitofarmaci
pag. 7 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.3
DESCRIZIONE
Si tratta di prodotti utilizzati: per migliorare le caratteristiche dei terreni (ammendanti), per migliorare le reazioni dei terreni (correttivi), ad uso insetticida, diserbante, ecc. (fitofarmaci).
MODALITA' D'USO CORRETTO
Sulle confezioni vanno indicate la composizione del prodotto, la provenienza, la classe di tossicità, la data di confezionamento e di scadenza. Attenersiscrupolosamente alle raccomandazioni del fornitore e/o comunque rivolgersi a personale specializzato.
COMPONENTE 17.1.5
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.5 Componente Arbusti e cespugli
DESCRIZIONE
Si tratta di piante perenni, legnose, aventi tronco con ramificazioni prevalenti a sviluppo dalla base. Possono essere del tipo a foglia decidua o sempreverdi.
MODALITA' D'USO CORRETTO
In fase di progettazione e scelta di piante affidarsi a personale specializzato (agronomi, botanici, ecc.). Dal punto di vista manutentivo le operazioni previsteriguardano: la potatura, l'irrigazione, la concimazione, contenimento della vegetazione, cura delle malattie, semina e messa a dimora.
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.5.5 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoiautomatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
GenericoGiardiniere
COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 8 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.12 Componente Elettrovalvole
DESCRIZIONE
Le elettrovalvole in linea sono generalmente realizzate in nylon e vetroresina per offrire una migliore resistenza alla corrosione e per prevenire perdite e rotture. Sono dotate di un solenoide (dotato di pistoncino emolla in acciaio inossidabile per prevenire la corrosione) e di un dispositivo di apertura manuale interna per mantenere asciutto il corpo delle valvole.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Verificare che le elettrovalvole siano posizionate secondo lo schema progettuale in modo da coprire tutta la zona da innaffiare evitando punti scoperti neiquali non arriva l'acqua. In seguito a precipitazioni o eventi meteorici particolari pulire gli irrigatori da eventuali depositi (polvere, terreno, radici) e riportarliin superficie.
COMPONENTE 17.1.19
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.19 Componente Irrigatori statici
DESCRIZIONE
Gli irrigatori sono dei dispositivi dell'impianto di irrigazione che consentono di innaffiare le aree a verde. Tali dispositivi sono detti statici poiché dirigono il getto di acqua solo in una direzione a differenza degliirrigatori dinamici che consentono l'innaffiamento in più direzioni.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Verificare che gli irrigatori siano posizionati secondo lo schema progettuale in modo da coprire tutta la zona da innaffiare evitando punti scoperti nei qualinon arriva l'acqua. In seguito a precipitazioni o eventi meteorici particolari pulire gli irrigatori da eventuali depositi (polvere, terreno, radici) e riportarli insuperficie.
COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 9 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.33 Componente Pergole e pergolati
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi architettonici con funzione di controllo microclimatico, determinato dall'ombreggiamento, ed ornamentale determinato dalla presenza di piante rampicanti. Sono utilizzate per ombreggiare viali,percorsi, parcheggi, zone di soggiorno e relax. Possono essere realizzate in legno, ferro, alluminio, ecc..
MODALITA' D'USO CORRETTO
Effettuare periodicamente controlli sulle unioni e collegamenti di tutti gli elementi facenti parte dei sistemi di pergolati. Verificare l'assenza di eventualianomalie e/o guasti affidandosi a personale specializzato.
COMPONENTE 17.1.34
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.34 Componente Piante erbacee
DESCRIZIONE
Le piante erbacee si contraddistinguono per la loro valenza ornamentale dovuta alle fioriture ed in alcuni casi alle foglie particolari. Vengono distinte a secondo del loro ciclo vegetativo in annuali, biennali, perenni.Le piante annuali e biennali necessitano di frequenti sostituzioni stagionali e reimpianti. Le piante erbacee perenni hanno costi di manutenzione ridotti in quanto non necessitano di sostituzioni annuali.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Le piante annuali e biennali necessitano di frequenti sostituzioni stagionali e reimpianti. Le piante erbacee perenni hanno costi di manutenzione ridotti inquanto non necessitano di sostituzioni annuali.
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.34.5 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersi con innaffiatoiautomatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
Generico
pag. 10 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.46
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.46 Componente Programmatori elettronici
DESCRIZIONE
I programmatori elettronici consentono di realizzare l'innaffiamento delle aiuole, dei prati o in genere di spazi verdi. Tali dispositivi consentono di distribuire l'acqua a tutti gli irrigatori ad essi collegati. Generalmentei programmatori sono alimentati da una tensione a 220 V e con una tensione di uscita di 24V che consente di impostare il tempo di irrigazione che può variare da settore a settore essendo gestiti da un softwarespecifico.
MODALITA' D'USO CORRETTO
I programmatori elettronici sono dotati di dispositivi di regolazione e programmazione per consentire l'innaffiamento di più settori anche in tempi separati.Verificare il corretto funzionamento della batteria (da 9 V che generalmente è sufficiente per l'intera stagione).
COMPONENTE 17.1.54
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.54 Componente Strati di pacciamatura
DESCRIZIONE
Lo strato di pacciamatura si effettua ricoprendo il terreno in prossimità delle radici con strati di paglia, di foglie secche, con erba di sfalcio, con corteccia di pino sminuzzata, con lapillo vulcanico, con cartone o filmplastici o bioplastici, al fine di impedire la crescita delle erbacce, mantenere la giusta umidità nel suolo, proteggere gli strati di terreno dall'erosione, evitare la formazione della crosta superficiale, diminuire ilcompattamento, ecc.. La pacciamatura imita in un certo senso quello che accade naturalmente nei sottoboschi dove le foglie secche vanno ad accumularsi sul terreno ai piedi dell'albero, limitando la crescita di altravegetazione. L'effetto è dovuto sia ad un'inibizione di tipo fisico (impedimento alla penetrazione dei raggi solari, mancanza di spazio per lo sviluppo delle erbe infestanti) sia ad azioni di tipo biochimico (rilascio disostanze bioinibitrici che intossicano i semi e le parti di propagazione delle erbe infestanti). Questa tecnica permette di mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperatura più elevata nei mesi freddi,mentre diminuisce il bisogno di annaffiature durante i mesi caldi.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Utilizzare per gli strati di pacciamatura elementi compatibili con il tipo di essenza a dimora.
pag. 11 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.55
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.55 Componente Substrato di coltivazione
DESCRIZIONE
Si tratta di materiali di origine minerale e/o vegetale impiegati singolarmente o miscelati secondo adeguate proporzioni in funzione degli impieghi e delle qualità vegetali. Particolari substrati sono rappresentati da:compost, terriccio di letame e torba.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Sulle confezioni vanno indicate i tipi di composizione e l'assenza di agenti patogeni e/o sostanze tossiche. Prima dell'impiego accertarsi della qualità eprovenienza del prodotto anche con opportune analisi.
COMPONENTE 17.1.58
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.58 Componente Teli pacciamanti
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi di materiale plastico-tessuto utilizzati nella coltivazione per la pacciamatura ossia per evitare la crescita di erbe infestanti. Lo spessore dei teli più comunemente adoperati varia tra 0,05 a 0,10millimetri ed in alcuni casi si può arrivare fino a 0,15 millimetri. Possono essere trasparenti, grigi, neri, ecc..
MODALITA' D'USO CORRETTO
Utilizzare teli pacciamanti costituiti da materiali compatibili con il tipo di essenza a dimora.
COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 12 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.59 Componente Terra di coltivo
DESCRIZIONE
Si tratta di terreno con caratteristiche tali da contribuire ad elevare la qualità degli strati esistenti. In particolare si caratterizza per i seguenti parametri:- assenza di elementi estranei (pietre, sassi , radici, rami, ecc.);- assenza di sostanze tossiche;- assenza di agenti patogeni;- presenza in proporzione di componenti nutritivi;- presenza in proporzione di sostanze organiche e microrganismi essenziali;- reazione neutra;- tessitura franca con adeguate proporzioni di sabbia, argilla e limo.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Provvedere all'utilizzo di terra di coltivo secondo le effettive necessità e comunque secondo le prescrizioni di personale qualificato (agronomi, botanici).
COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.62 Componente Tubi in polietilene (PE)
DESCRIZIONE
I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda dellaresistenza alla pressione interna in PE A e PE B.
MODALITA' D'USO CORRETTO
I materiali utilizzati per la realizzazione dei tubi devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alle prescrizioni igienico sanitarie del Ministero dellaSanità. Non immettere fluidi con pressione superiore a quella consentita per il tipo di tubazione utilizzata.
pag. 13 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.64 Componente Tubi in polipropilene (PP)
DESCRIZIONE
I tubi in polipropilene (comunemente identificati con la sigla PP e di colore grigio) sono ottenuti da omopolimeri e/o copolimeri del propilene. Per l'utilizzazione con fluidi alimentari o per il trasporto di acqua potabilepossono essere utilizzati solo i tubi del tipo 312.
MODALITA' D'USO CORRETTO
I materiali utilizzati per la realizzazione dei tubi destinati al trasporto dell'acqua potabile devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alleprescrizioni igienico sanitarie del Ministero della Sanità. Evitare di introdurre all'interno delle tubazioni oggetti che possano comprometterne il buonfunzionamento. Non immettere fluidi con pressione superiore a quella consentita per il tipo di tubazione utilizzata.
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano
ELEMENTI COSTITUENTI
17.3.9 Colonnini dissuasori17.3.31 Fontanelle in ghisa17.3.32 Maschreratura
DESCRIZIONE
Si tratta di attrezzature utilizzate nella sistemazione degli spazi pubblici. Esse devono relazionarsi con gli spazi creando ambienti confortevoli e gradevoli sotto i diversi profili. Negli arredi urbani va controllatoperiodicamente l'integrità degli elementi e della loro funzionalità anche in rapporto ad attività di pubblico esercizio.
COMPONENTE 17.3.9
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 14 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.3.9
IDENTIFICAZIONE
17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.9 Componente Colonnini dissuasori
DESCRIZIONE
I colonnini dissuasori sono dispositivi stradali con funzione di separazione di aree destinate al traffico veicolare da altre aree con altra destinazione (pedonale, parcheggi, ciclabile, ecc.). In genere i colonnini vannoarmonizzati con altri arredi urbani e stradali esistenti per cui hanno quasi sempre un aspetto decorativo. In genere la tipologia e la funzione può variare a secondo dei regolamenti urbanistici locali. La loro forma efunzione può essere diversa: a) colonne a blocchi; b) cordolature; c) pali. La funzione di impedimento svolta dai colonnini dissuasori deve essere esercitata sia come altezza sul piano variabile sia spaziale tra unelemento ed un altro disposti lungo un perimetro.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Devono essere visibili e non devono, per forma od altre caratteristiche, creare pericolo e/o essere fonte di pericoli per i pedoni, bambini, animali, ecc. Essidevono essere conformi alle norme dettate dal Ministero dei Lavori Pubblici Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Codice dellaStrada, dagli Enti Gestori delle Strade, nonché dai regolamenti comunali locali.
COMPONENTE 17.3.31
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.31 Componente Fontanelle in ghisa
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi per la distribuzione di acqua (generalmente potabile) dislocate in vari ambiti urbani (giardini pubblici, strade, piazze, ecc.) al servizio delle persone. Le fontanelle in ghisa hanno forme edimensioni che variano a secondo delle molteplici varietà di prodotti presenti sul mercato.
MODALITA' D'USO CORRETTO
La distribuzione degli elementi va concordata unitamente agli enti gestori di consorzi idrici cittadini. Provvedere ad effettuare periodicamente prelievicampione di acqua atti a verificare l'assenza di agenti patogeni connessi all'elemento. Riparare eventuali perdite o gocciolamenti di acqua affidandosi apersonale specializzato.
pag. 15 / 16
MANUALE D'USO
COMPONENTE 17.3.32
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.32 Componente Maschreratura
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi con funzione di riparo. Possono essere di forma, dimensioni e materiali diversi. Generalmente sono costituiti da elementi modulari prefabbricati smontabili.
MODALITA' D'USO CORRETTO
Controllare periodicamente le condizioni di stabilità al suolo. Effettuare cicli di pulizia periodici lungo le superfici in uso.
pag. 16 / 16
IV. MANUALE DI MANUTENZIONE
MANUALE DI MANUTENZIONE
OPERA 16
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI
ELEMENTI COSTITUENTI
16.3 Aree pedonali e marciapiedi
DESCRIZIONE
OPERE STRADALI
ELEMENTO TECNOLOGICO 16.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi
ELEMENTI COSTITUENTI
16.3.2 Chiusini e pozzetti16.3.3 Cordoli e bordure16.3.4 Dissuasori16.3.6 Marciapiede16.3.8 Pavimentazione pedonale in lastre di pietra16.3.14 Rampe di raccordo
DESCRIZIONE
Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppure autonomi rispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzionitra loro correlate (residenze, scuole, attrezzature di interesse comune, ecc.).
COMPONENTE 16.3.2
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 Componente Chiusini e pozzetti
pag. 1 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.2
DESCRIZIONE
Opere destinate a ricevere le acque meteoriche superficiali e a permetterne il convogliamento alle reti di smaltimento. A coronamento di esse sono disposti elementi di chiusura mobili con funzione di protezione e dismaltimento delle acque in eccesso. I dispositivi di chiusura e di coronamento trovano il loro utilizzo a secondo del luogo di impiego, ovvero secondo la norma UNI EN 124:- Gruppo 1 (classe A 15 minima) = zone ad uso esclusivo di pedoni e ciclisti;- Gruppo 2 (classe B 125 minima) = zone ad uso di pedoni, parcheggi;- Gruppo 3 (classe C 250 minima) = se installati in prossimità di canaletti di scolo lungo il marciapiede;- Gruppo 4 (classe D 400 minima) = lungo le carreggiate stradali, aree di sosta;- Gruppo 5 (classe E 600 minima) = aree sottoposte a carichi notevoli (aeroporti, porti, ecc.);- Gruppo 6 (classe F 900) = aree sottoposte a carichi particolarmente notevoli.I dispositivi di chiusura e/o di coronamento possono essere realizzati con i seguenti materiali: acciaio laminato, ghisa a grafite lamellare, ghisa a grafite sferoidale, getti di acciaio, calcestruzzo armato con acciaio eabbinamento di materiali.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Corrosione Corrosione degli elementi metallici per perdita del requisito di resistenza agli agenti aggressivi chimici e/o perdifetti del materiale.
Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei.Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.2.2 Controllo dello stato di usura e verifica del dispositivo di chiusura-apertura. Controllo del normale scarico diacque meteoriche. Controllo degli elementi di ispezione (scale interne, fondale, superfici laterali, ecc.).
Specializzati vari
C16.3.2.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.2.1 Pulizia dei pozzetti e rimozione dei depositi accumulati in prossimità del chiusino. Specializzati vari
I16.3.2.4 Ripristino ed integrazione degli elementi di apertura-chiusura. Trattamento anticorrosione delle partimetalliche in vista. Sostituzione di elementi usurati e/o giunti degradati. Pulizia del fondale da eventuali
Specializzati vari
pag. 2 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.2
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
depositi.
COMPONENTE 16.3.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.3 Componente Cordoli e bordure
DESCRIZIONE
I cordoli e le bordure appartengono alla categoria dei manufatti di finitura per le pavimentazioni dei marciapiedi, per la creazione di isole protettive per alberature, aiuole, spartitraffico, ecc.. Essi hanno la funzione dicontenere la spinta verso l'esterno della pavimentazione che è sottoposta a carichi di normale esercizio. Possono essere realizzati in elementi prefabbricati in calcestruzzo o in cordoni di pietrarsa.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione dielementi prefabbricati dalla loro sede.
Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del mantostradale.
Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.3.2 Controllo generale delle parti a vista e di eventuali anomalie. Verifica dell'integrità delle parti e dei giuntiverticali tra gli elementi contigui.
Specializzati vari
C16.3.3.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato Tecnici di livello superiore
pag. 3 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.3
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
grado di riciclabilità.
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.3.1 Reintegro dei giunti verticali tra gli elementi contigui in caso di sconnessioni o di fuoriuscita di materiale(sabbia di allettamento e/o di sigillatura).
Specializzati vari
I16.3.3.4 Sostituzione degli elementi rotti e/o comunque rovinati con altri analoghi. Specializzati vari
COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.4 Componente Dissuasori
DESCRIZIONE
I dissuasori di sosta sono dispositivi stradali con funzione di impedimento materiale della sosta dei veicoli in determinate aree o zone. In genere i dissuasori vanno armonizzati con altri arredi urbani e stradali per cuihanno quasi sempre un aspetto decorativo. Svolgono inoltre anche funzione accessorie come quelle di delimitazioni di aree pedonali, aree di parcheggio, aree a verde, zone di riposo, zone riservate, ecc. In generela tipologia e la funzione può variare a secondo dei regolamenti urbanistici locali. La loro forma e funzione può essere diversa: colonne a blocchi, cordolature, pali, paletti, fioriere e cassonetti. La funzione diimpedimento svolta dai dissuasori deve essere esercitata sia come altezza sul piano variabile sia spaziale tra un elemento ed un altro disposti lungo un perimetro. In genere sono realizzati con materiali diversi:legno, plastica a fiamma autoestinguente, calcestruzzo, rame, acciaio zincato, ferro, ghisa e alluminio. Talvolta i dissuasori sono uniti mediante elementi di materiale diversi, quali, catene in ferro, elementi in legno,ecc.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazione cromatica Alterazione cromatica di parti e/o elementi costituenti.Depositi Accumulo di sporco e/o depositi sulle superfici esposte.Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i dissuasori.Variazione sagoma Variazione della sagoma originaria con sporgenze pericolose a carico di persone e/o cose.
pag. 4 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.4
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.4.1 Controllo dell'integrità del manufatto e delle parti costituenti. Verifica di eventuali variazioni della sagomaoriginaria.
Specializzati vari
C16.3.4.3 Controllo dell'integrità degli elementi di unione e/o connessione. Specializzati vari
C16.3.4.5 Controllare la posizione e la distribuzione dei dissuasori lungo il perimetro di protezione delle aree. Specializzati vari
C16.3.4.6 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.4.2 Pulizia delle superfici a vista e rimozione di eventuali depositi. Generico
I16.3.4.4 Ripristino del corretto posizionamento e delle distanze di rispetto. Specializzati vari
I16.3.4.7 Sostituzione del manufatto e/o di elementi di connessione con altri analoghi. Specializzati vari
COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.6 Componente Marciapiede
DESCRIZIONE
Si tratta di una parte della strada destinata ai pedoni, esterna alla carreggiata, rialzata e/o comunque protetta. Sul marciapiede possono essere collocati alcuni servizi come pali e supporti per l'illuminazione,segnaletica verticale, cartelloni pubblicitari, semafori, colonnine di chiamate di soccorso, idranti, edicole, cabine telefoniche, cassonetti, ecc..
pag. 5 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.6
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Buche Consistono nella mancanza di materiale dalla superficie del manto stradale a carattere localizzato e congeometrie e profondità irregolari spesso fino a raggiungere gli strati inferiori, ecc.).
Cedimenti Consistono nella variazione della sagoma stradale caratterizzati da avvallamenti e crepe localizzati per causediverse (frane, diminuzione e/o insufficienza della consistenza degli strati sottostanti, ecc.).
Corrosione Corrosione degli elementi metallici per perdita del requisito di resistenza agli agenti aggressivi chimici e/o perdifetti del materiale.
Deposito Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei.Difetti di pendenza Consiste in un errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne.Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di
elementi prefabbricati dalla loro sede.Esposizione dei feri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di
corrosione per l'azione degli agenti atmosferici.Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, spesso accompagnate da cedimenti e/o avvallamenti del manto
stradale.Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di piante, licheni, muschi lungo le superfici stradali.Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti.Sollevamento Variazione localizzata della sagoma stradale con sollevamento di parti interessanti il manto stradale.Usura manto stradale Si manifesta con fessurazioni, rotture, mancanza di materiale, buche e sollevamenti del manto stradale e/o
della pavimentazione in genere.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.Impiego di materiali non durevoli Impiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.6.2 Controllo dello stato generale al fine di verificare l'assenza di eventuali buche e/o altre anomalie (mancanza dielementi, sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, presenza di vegetazione, ecc.) che possonorappresentare pericolo per la sicurezza ed incolumità delle persone. Controllo dello stato dei bordi e dei
Specializzati vari
pag. 6 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.6
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
materiali lapidei stradali. Controllo dello stato di pulizia e verificare l'assenza di depositi e di eventualiostacoli.
C16.3.6.3 Controllo dell'accessibilità degli spazi dei marciapiedi e di eventuali ostacoli. Specializzati vari
C16.3.6.5 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
C16.3.6.6 Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzati componenti caratterizati da unadurabilità elevata.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.6.1 Pulizia periodica delle superfici costituenti i percorsi pedonali e rimozione di depositi e detriti. Lavaggio conprodotti detergenti idonei al tipo di materiale della pavimentazione in uso.
Generico
I16.3.6.4 Riparazione delle pavimentazioni e/o rivestimenti dei percorsi pedonali con sostituzione localizzata dielementi rotti o fuori sede oppure sostituzione totale degli elementi della zona degradata e/o usurata.Demolizione ed asportazione dei vecchi elementi, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa deinuovi elementi con l'impiego di malte, colle, sabbia, bitumi liquidi a caldo. Le tecniche di posa e di rifiniturevariano in funzione dei materiali, delle geometrie e del tipo di percorso pedonale.
Specializzati vari
COMPONENTE 16.3.8
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.8 Componente Pavimentazione pedonale in lastre di pietra
DESCRIZIONE
Per le pavimentazioni esterne sono adatti la maggior parte dei materiali lapidei. In genere la scelta su questi tipi di materiale cade oltre che per fattori estetici per la elevata resistenza all'usura. La scelta dei materialiva fatta in funzione dei luoghi e dei tipi di applicazione a cui essi sono destinati. La lavorazione superficiale degli elementi, lo spessore, le dimensioni, ecc. variano anch'essi in funzione degli ambienti d'impiego.Trovano utilizzo nella fattispecie tutti i tipi di marmo, a meno di ambienti particolarmente sfavorevoli, i graniti; i travertini. Le pietre: cubetti di porfido; blocchi di basalto; lastre di ardesia; lastre di quarzite. Vi sono
pag. 7 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.8
DESCRIZIONE
inoltre i marmi-cemento; le marmette e marmettoni; i graniti ricomposti. La tecnica di posa è abbastanza semplice ed avviene per i rivestimenti continui ad impasto mentre per quelli discontinui a malta o a colla.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Degrado sigillante Distacco e perdita di elasticità dei materiali utilizzati per le sigillature impermeabilizzanti e dei giunti.Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco
aderente alla superficie del rivestimento.Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.Scheggiature Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli delle lastre.Sollevamento e distacco dal supporto Sollevamento e distacco dal supporto di uno o più elementi della pavimentazione.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.8.2 Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione, di brillantezzadelle parti in vista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventualianomalie (depositi, macchie, graffi, distacchi, ecc.).
Pavimentista
C16.3.8.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.8.1 Ripristino degli strati superficiali previa levigatura e rinnovo della lucidatura a piombo (in particolare permarmi, graniti e marmette). Impregnazione a base di cere per i materiali lapidei usurati.
Pavimentista
I16.3.8.5 Ripristino degli strati protettivi, previa accurata pulizia delle superfici, con soluzioni chimiche appropriate chenon alterino le caratteristiche fisico-chimiche dei materiale ed in particolare di quelle visive cromatiche.
Specializzati vari
I16.3.8.6 Sostituzione degli elementi usurati o rotti con altri analoghi previa rimozione delle parti deteriorate e relativapreparazione del fondo.
Pavimentista
pag. 8 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 16.3.14
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.14 Componente Rampe di raccordo
DESCRIZIONE
Le rampe di raccordo o scivoli, rappresentano quegli spazi in dotazione ai marciapiedi realizzati in prossimità degli attraversamenti pedonali, e/o comunque dove se ne riscontra la necessità, per facilitare i portatoridi handicap su carrozzina o per il transito agevolato di bambini su passeggini e carrozzine. Esse permettono quindi alle persone affette da handicap su carrozzine di poter circolare nell'ambiente urbano.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Ostacoli Ostacoli causati da impedimenti quali: auto, moto, bici in sosta, depositi, ecc. che vanno a intralciare l'uso e ilpassaggio.
Pendenza errata Errata pendenza longitudinale o trasversale per difetti di esecuzione o per cause esterne.Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti le pavimentazioni delle rampe.Impiego di materiali non durevoli Impiego di materiali non durevoli nelle fasi manutentive degli elementi.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.14.2 Controllo generale dello stato di consistenza e di conservazione degli elementi costituenti le rampe. Specializzati vari
C16.3.14.3 Controllare la presenza di eventuali ostacoli che possono essere di intralcio al normale uso delle rampe. Specializzati vari
C16.3.14.4 Controllo della pendenza minima della rampa Specializzati vari
C16.3.14.6 Controllare la posizione delle rampe rispetto all'ubicazione della segnaletica stradale orizzontale. Specializzati vari
C16.3.14.7 Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi vengano utilizzati componenti caratterizati da unadurabilità elevata.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.14.1 Ripristino della pavimentazione delle rampe con materiali idonei con caratteristiche di antisdrucciolo. Specializzati vari
I16.3.14.5 Adeguamento della pendenza minima della rampa rispetto ai limiti di norma. Specializzati vari
pag. 9 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
OPERA 17
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
ELEMENTI COSTITUENTI
17.1 Aree a verde17.3 Arredo urbano
DESCRIZIONE
ARREDO URBANO E VERDE
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde
ELEMENTI COSTITUENTI
17.1.1 Alberi 17.1.2 Altre piante17.1.3 Ammendanti, correttivi e fitofarmaci17.1.5 Arbusti e cespugli17.1.12 Elettrovalvole17.1.19 Irrigatori statici17.1.33 Pergole e pergolati17.1.34 Piante erbacee17.1.46 Programmatori elettronici17.1.54 Strati di pacciamatura17.1.55 Substrato di coltivazione17.1.58 Teli pacciamanti17.1.59 Terra di coltivo17.1.62 Tubi in polietilene (PE)17.1.64 Tubi in polipropilene (PP)
pag. 10 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
DESCRIZIONE
Le aree a verde costituiscono l'insieme dei parchi, dei giardini e delle varietà arboree degli spazi urbani ed extra urbani. La distribuzione degli spazi verdi varia in funzione a standard urbanistici ed esigenze diprotezione ambientale. Il verde urbano può avere molteplici funzioni di protezione ambientale: ossigenazione dell'aria, assorbimento del calore atmosferico e barriera contro i rumori ed altre fonti di inquinamento.
COMPONENTE 17.1.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.1 Componente Alberi
DESCRIZIONE
Si tratta di piante legnose caratterizzate da tronchi eretti e ramificati formanti una chioma posta ad una certa distanza dalla base. Gli alberi si differenziano per: tipo, specie, caratteristiche botaniche, caratteristicheornamentali, caratteristiche agronomiche, caratteristiche ambientali e tipologia d'impiego.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Crescita confusa Crescita sproporzionata (chioma e/o apparato radici) rispetto all'area di accoglimento.Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche
dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni diingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce, nelle piante di alto fusto.
Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Lemolteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso conprodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivodi indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene intempo ed in modo specifico.
Assenza di specie vegetali autoctone Assenza di specie vegetali autoctone negli ambienti.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.1.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite. Giardiniere
C17.1.1.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventuali attacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro
pag. 11 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.1
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
salute. ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico delle piante per pianificare i successivi interventi e/o trattamenti antiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto (botanico, agronomo, ecc.).
C17.1.1.4 Controllare che tra le specie vegetali di particolare valore non ci siano varietà estranee e di poco pregio. Botanico
C17.1.1.5 Controllare che nelle fasi manutentive vengano inserite specie vegetali autoctone che possano valorizzare econservare l'ambiente oggetto d'intervento.
Botanico
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.1.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita e prevenire leeventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità di somministrazione di concimi efertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e delle stagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Giardiniere
I17.1.1.7 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti, danneggiati o dipiante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenze e/o caratteristiche di pericoloper cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo in zone confinanti e/o di passaggio, radiciinvadenti a carico di pavimentazioni e/o impianti tecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degliinterventi variano in funzione delle qualità delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Giardiniere
I17.1.1.8 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastareefficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministrati da personaleesperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc., nei periodi favorevoli e inorari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà le opportune precauzioni di igiene e sicurezzadel luogo.
Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.2
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.2 Componente Altre piante
pag. 12 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.2
DESCRIZIONE
Sotto la questa denominazione vengono raggruppate le seguenti piante: acquatiche, palustri, erbacee annuali, biennali, perenni, bulbose, rizomatose, tuberose, tappezzanti, rampicanti, ricadenti e sarmentose.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento.Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche
dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni diingiallimento e perdita delle foglie.
Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Lemolteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso conprodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivodi indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene intempo ed in modo specifico.
Terreno arido L'aridità del terreno, spesso per mancanza di acqua, si manifesta con spaccature e lesioni degli stratisuperficiali e con il deperimento della vegetazione esistente.
Assenza di specie vegetali autoctone Assenza di specie vegetali autoctone negli ambienti.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.2.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite. Giardiniere
C17.1.2.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventuali attacchi di malattie o parassiti dannosi alla lorosalute. ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico delle piante per pianificare i successivi interventi e/o trattamenti antiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto (botanico, agronomo, ecc.).
Giardiniere
C17.1.2.4 Controllare che nelle fasi manutentive vengano inserite specie vegetali autoctone che possano valorizzare econservare l'ambiente oggetto d'intervento.
Botanico
C17.1.2.5 Controllare che tra le specie vegetali di particolare valore non ci siano varietà estranee e di poco pregio. Botanico
pag. 13 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.2
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.2.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita e prevenire leeventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità di somministrazione di concimi efertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e delle stagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Giardiniere
I17.1.2.7 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti, danneggiati o dipiante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenze e/o caratteristiche di pericoloper cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo in zone confinanti e/o di passaggio, radiciinvadenti a carico di pavimentazioni e/o impianti tecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degliinterventi variano in funzione delle qualità delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Giardiniere
I17.1.2.8 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastareefficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministrati da personaleesperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc., nei periodi favorevoli e inorari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà le opportune precauzioni di igiene e sicurezzadel luogo.
Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.3 Componente Ammendanti, correttivi e fitofarmaci
DESCRIZIONE
Si tratta di prodotti utilizzati: per migliorare le caratteristiche dei terreni (ammendanti), per migliorare le reazioni dei terreni (correttivi), ad uso insetticida, diserbante, ecc. (fitofarmaci).
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazione della composizione Alterazione della composizione dovuta ad uso inoltrato oltre la data di scadenza riportata sulla confezione delprodotto.
Contenuto eccessivo di sostanze tossiche Contenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.
pag. 14 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.3
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.3.2 Controllo delle indicazioni riportate circa la composizione del prodotto, la provenienza, la classe di tossicità,la data di confezionamento e di scadenza.
Giardiniere
C17.1.3.3 Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto disostanze tossiche che favoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione dellerisorse.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.3.1 Etichettatura e differenziazione dei diversi prodotti a secondo dell'uso e delle date di scadenza. Specializzati variGiardiniere
COMPONENTE 17.1.5
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.5 Componente Arbusti e cespugli
DESCRIZIONE
Si tratta di piante perenni, legnose, aventi tronco con ramificazioni prevalenti a sviluppo dalla base. Possono essere del tipo a foglia decidua o sempreverdi.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento.Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche
dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni diingiallimento e perdita delle foglie e/o alterazione della cortecce.
pag. 15 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.5
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Lemolteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso conprodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivodi indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene intempo ed in modo specifico.
Assenza di specie vegetali autoctone Assenza di specie vegetali autoctone negli ambienti.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.5.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite. Specializzati variGiardiniere
C17.1.5.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventuali attacchi di malattie o parassiti dannosi alla lorosalute. ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico delle piante per pianificare i successivi interventi e/o trattamenti antiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto (botanico, agronomo, ecc.).
Giardiniere
C17.1.5.4 Controllare che nelle fasi manutentive vengano inserite specie vegetali autoctone che possano valorizzare econservare l'ambiente oggetto d'intervento.
Botanico
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.5.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita e prevenire leeventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità di somministrazione di concimi efertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e delle stagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Giardiniere
I17.1.5.6 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti, danneggiati o dipiante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenze e/o caratteristiche di pericoloper cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo in zone confinanti e/o di passaggio, radiciinvadenti a carico di pavimentazioni e/o impianti tecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degliinterventi variano in funzione delle qualità delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Giardiniere
I17.1.5.7 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastare Specializzati vari
pag. 16 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.5
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
efficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministrati da personaleesperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc., nei periodi favorevoli e inorari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà le opportune precauzioni di igiene e sicurezzadel luogo.
COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.12 Componente Elettrovalvole
DESCRIZIONE
Le elettrovalvole in linea sono generalmente realizzate in nylon e vetroresina per offrire una migliore resistenza alla corrosione e per prevenire perdite e rotture. Sono dotate di un solenoide (dotato di pistoncino emolla in acciaio inossidabile per prevenire la corrosione) e di un dispositivo di apertura manuale interna per mantenere asciutto il corpo delle valvole.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Anomalie delle molle Difetti di funzionamento della molla che regola il pistone del solenoide.Corrosione Fenomeni di corrosione delle parti metalliche degli irrigatori.Difetti dei filtri Difetti di funzionamento dei filtri di protezione dell'elettrovalvole.Difetti regolatore di flusso Difetti di funzionamento del regolatore di flusso dell'elettrovalvole.Difetti delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole antiritorno per cui si verificano perdite di fluido.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.12.2 Eseguire un controllo generale delle valvole verificando il buon funzionamento delle guarnizioni, delle Giardiniere
pag. 17 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.12
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
cerniere e delle molle.C17.1.12.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevato
grado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.12.1 Effettuare lo smontaggio della valvole ed eseguire una lubrificazione delle cerniere e delle molle che regolanole valvole.
Giardiniere
COMPONENTE 17.1.19
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.19 Componente Irrigatori statici
DESCRIZIONE
Gli irrigatori sono dei dispositivi dell'impianto di irrigazione che consentono di innaffiare le aree a verde. Tali dispositivi sono detti statici poiché dirigono il getto di acqua solo in una direzione a differenza degliirrigatori dinamici che consentono l'innaffiamento in più direzioni.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Anomalie delle guarnizioni Difetti di tenuta delle guarnizioni per cui si verificano perdite di fluido.Anomalie delle molle Difetti di funzionamento delle molle di rientro degli irrigatori.Difetti di connessione Difetti di connessione degli ugelli e delle tubazioni di adduzione.Difetti delle frizioni Difetti di funzionamento delle frizioni di orientamento del getto.Difetti delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole antiritorno per cui si verificano perdite di fluido.Ostruzioni Ostruzioni degli ugelli dei diffusori dovuti a polvere, terreno, sabbia, ecc.
pag. 18 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.19
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.19.2 Verificare la corretta posizione degli irrigatori controllando che non vi siano ostacoli che impediscono il gettodell'acqua. Verificare la tenuta delle valvole e la funzionalità delle molle.
Giardiniere
C17.1.19.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.19.1 Eseguire la pulizia degli irrigatori da tutti i materiali di risulta che impediscono il regolare getto dell'acqua. Giardiniere
I17.1.19.4 Eseguire la sostituzione degli irrigatori con altri dello stesso tipo e modello. Giardiniere
COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.33 Componente Pergole e pergolati
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi architettonici con funzione di controllo microclimatico, determinato dall'ombreggiamento, ed ornamentale determinato dalla presenza di piante rampicanti. Sono utilizzate per ombreggiare viali,percorsi, parcheggi, zone di soggiorno e relax. Possono essere realizzate in legno, ferro, alluminio, ecc..
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Attacco biologico Attacco biologico di funghi e batteri con marcescenza e disgregazione delle parti in legno.
pag. 19 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.33
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Attacco da insetti xilofagi Attacco da insetti xilofagi con disgregazione delle parti in legno.Corrosione Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente
(ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).Deformazioni e spostamenti Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.Fessurazioni Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con distacco macroscopico delle parti.Lesione Degradazione che si manifesta in seguito ad eventi traumatici con effetti di soluzione di continuità con o senza
distacco tra le parti.Marcescenza Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa
ventilazione.Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.33.2 Controllare eventuali deformazioni e/o spostamenti degli elementi dovuti a cause esterne che ne alterano lanormale configurazione.
Tecnici di livello superiore
C17.1.33.3 Verificare che gli elementi ed i componenti costituenti siamo caratterizzati da tecniche di agevoledisassemblagio.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.33.1 Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi dellecause del difetto accertato.
Specializzati vari
pag. 20 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.34
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.34 Componente Piante erbacee
DESCRIZIONE
Le piante erbacee si contraddistinguono per la loro valenza ornamentale dovuta alle fioriture ed in alcuni casi alle foglie particolari. Vengono distinte a secondo del loro ciclo vegetativo in annuali, biennali, perenni.Le piante annuali e biennali necessitano di frequenti sostituzioni stagionali e reimpianti. Le piante erbacee perenni hanno costi di manutenzione ridotti in quanto non necessitano di sostituzioni annuali.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Crescita confusa Presenza di varietà arboree diverse e sproporzionate all'area di accoglimento.Malattie a carico delle piante Le modalità di manifestazione variano a secondo della specie vegetale, accompagnandosi spesso anche
dall'attacco di insetti. In genere si caratterizzano per l'indebolimento della piante con fenomeni diingiallimento e perdita delle foglie.
Presenza di insetti In genere sono visibili ad occhio nudo e si può osservarne l'azione e i danni provocati a carico delle piante. Lemolteplici varietà di specie di insetti dannosi esistenti fa si che vengano analizzati e trattati caso per caso conprodotti specifici. In genere si caratterizzano per il fatto di cibarsi di parti delle piante e quindi essere motivodi indebolimento e di manifestazioni di malattie che portano le specie ad esaurimento se non si interviene intempo ed in modo specifico.
Terreno arido L'aridità del terreno, spesso per mancanza di acqua, si manifesta con spaccature e lesioni degli stratisuperficiali e con il deperimento della vegetazione esistente.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.34.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite. Giardiniere
C17.1.34.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventuali attacchi di malattie o parassiti dannosi alla lorosalute. ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico delle piante per pianificare i successivi interventi e/o trattamenti antiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto (botanico, agronomo, ecc.).
Giardiniere
C17.1.34.4 Controllare che tra le specie vegetali di particolare valore non ci siano varietà estranee e di poco pregio. Botanico
pag. 21 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.34
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.34.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita e prevenire leeventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità di somministrazione di concimi efertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e delle stagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Giardiniere
I17.1.34.6 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti, danneggiati o dipiante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenze e/o caratteristiche di pericoloper cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo in zone confinanti e/o di passaggio, radiciinvadenti a carico di pavimentazioni e/o impianti tecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degliinterventi variano in funzione delle qualità delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Giardiniere
I17.1.34.7 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastareefficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministrati da personaleesperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc., nei periodi favorevoli e inorari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà le opportune precauzioni di igiene e sicurezzadel luogo.
Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.46
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.46 Componente Programmatori elettronici
DESCRIZIONE
I programmatori elettronici consentono di realizzare l'innaffiamento delle aiuole, dei prati o in genere di spazi verdi. Tali dispositivi consentono di distribuire l'acqua a tutti gli irrigatori ad essi collegati. Generalmentei programmatori sono alimentati da una tensione a 220 V e con una tensione di uscita di 24V che consente di impostare il tempo di irrigazione che può variare da settore a settore essendo gestiti da un softwarespecifico.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Anomalie della batteria Difetti di funzionamento della batteria ausiliaria dei programmatori.
pag. 22 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.46
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Anomalie del software Difetti di funzionamento del software di gestione dei programmi di innaffiamento.Anomalie del trasformatore Difetti di funzionamento dei trasformatori.Difetti agli interruttori Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle
connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa.Surriscaldamento Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto a ossidazione
delle masse metalliche.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.46.1 Controllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettricicon prova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare che il software sia rispondente alle esigenzeprogettuali effettuando una serie di apertura e chiusura dei dispositivi.
Elettricista
C17.1.46.3 Verificare l'efficienza degli interruttori. ElettricistaGiardiniere
C17.1.46.5 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.46.2 Lubrificare con vaselina pura i contatti, le pinze e le lame dei sezionatori di linea, gli interruttori di manovra, isezionatori di messa a terra.
Elettricista
I17.1.46.4 Eseguire un aggiornamento del software di gestione del programmatore. Elettricista
I17.1.46.6 Effettuare la ricarica della batteria di alimentazione secondaria. Elettricista
pag. 23 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.54
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.54 Componente Strati di pacciamatura
DESCRIZIONE
Lo strato di pacciamatura si effettua ricoprendo il terreno in prossimità delle radici con strati di paglia, di foglie secche, con erba di sfalcio, con corteccia di pino sminuzzata, con lapillo vulcanico, con cartone o filmplastici o bioplastici, al fine di impedire la crescita delle erbacce, mantenere la giusta umidità nel suolo, proteggere gli strati di terreno dall'erosione, evitare la formazione della crosta superficiale, diminuire ilcompattamento, ecc.. La pacciamatura imita in un certo senso quello che accade naturalmente nei sottoboschi dove le foglie secche vanno ad accumularsi sul terreno ai piedi dell'albero, limitando la crescita di altravegetazione. L'effetto è dovuto sia ad un'inibizione di tipo fisico (impedimento alla penetrazione dei raggi solari, mancanza di spazio per lo sviluppo delle erbe infestanti) sia ad azioni di tipo biochimico (rilascio disostanze bioinibitrici che intossicano i semi e le parti di propagazione delle erbe infestanti). Questa tecnica permette di mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperatura più elevata nei mesi freddi,mentre diminuisce il bisogno di annaffiature durante i mesi caldi.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Mancanza Mancanza dei materiali costituenti gli strati pacciamatura.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.54.2 Controllo e verifica della corretta distribuzione del materiale in prossimità delle piante. Giardiniere
C17.1.54.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.54.1 Provvedere alla corretta ridistribuzione e costipamento degli strati di pacciamatura in funzione delle piantemesse a dimora.
Giardiniere
pag. 24 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.55
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.55 Componente Substrato di coltivazione
DESCRIZIONE
Si tratta di materiali di origine minerale e/o vegetale impiegati singolarmente o miscelati secondo adeguate proporzioni in funzione degli impieghi e delle qualità vegetali. Particolari substrati sono rappresentati da:compost, terriccio di letame e torba.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Presenza di agenti patogeni Presenza di agenti patogeni e/o altre sostanze tossiche nelle diverse composizioni di substrato.Contenuto eccessivo di sostanze tossiche Contenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.55.2 Analisi delle composizioni e qualità del prodotto previa verifica di assenza di agenti patogeni e/o sostanzetossiche.
Analisti di laboratorio
C17.1.55.3 Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto disostanze tossiche che favoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione dellerisorse.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.55.1 Miscelazione dei prodotti (minerali, vegetali, compost, ecc.) secondo adeguate proporzioni in funzione degliimpieghi e delle qualità vegetali da trattare.
Giardiniere
pag. 25 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.58
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.58 Componente Teli pacciamanti
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi di materiale plastico-tessuto utilizzati nella coltivazione per la pacciamatura ossia per evitare la crescita di erbe infestanti. Lo spessore dei teli più comunemente adoperati varia tra 0,05 a 0,10millimetri ed in alcuni casi si può arrivare fino a 0,15 millimetri. Possono essere trasparenti, grigi, neri, ecc..
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Mancanza Mancanza dei materiali costituenti i teli pacciamanti.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.58.2 Controllo e verifica della corretta distribuzione dei teli pacciamanti in funzione delle piante messe a dimora. Giardiniere
C17.1.58.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.58.1 Provvedere al corretto posizionamento dei teli pacciamanti in funzione delle piante messe a dimora. Giardiniere
COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde
pag. 26 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17.1.59 Componente Terra di coltivo
DESCRIZIONE
Si tratta di terreno con caratteristiche tali da contribuire ad elevare la qualità degli strati esistenti. In particolare si caratterizza per i seguenti parametri:- assenza di elementi estranei (pietre, sassi , radici, rami, ecc.);- assenza di sostanze tossiche;- assenza di agenti patogeni;- presenza in proporzione di componenti nutritivi;- presenza in proporzione di sostanze organiche e microrganismi essenziali;- reazione neutra;- tessitura franca con adeguate proporzioni di sabbia, argilla e limo.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Presenza di ciottoli e sassi Presenza di ciottoli e sassi nella composizione della terra di coltivo.Presenza di radici ed erbe Presenza di radici ed erbe infestanti nella composizione della terra di coltivo.Contenuto eccessivo di sostanze tossiche Contenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.59.2 Verificare l' assenza di elementi estranei (pietre, sassi , radici, rami, ecc.) e di sostanze tossiche e/o di agentipatogeni. Controllare le informazioni riportate sulle etichettature circa la presenza in proporzione dicomponenti nutritivi, sostanze organiche, microrganismi essenziali, ecc..
Giardiniere
C17.1.59.3 Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzare prodotti e materiali con minore contenuto disostanze tossiche che favoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e favorendo la riduzione dellerisorse.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.59.1 Preparazione dei terreni in uso secondo le caratteristiche organiche-minerali e delle prescrizioni del fornitorein funzione delle varietà vegetali da impiantare.
Giardiniere
pag. 27 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.62 Componente Tubi in polietilene (PE)
DESCRIZIONE
I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda dellaresistenza alla pressione interna in PE A e PE B.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazioni cromatiche Presenza di macchie con conseguente variazione della tonalità dei colori e scomparsa del colore originario.Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della
sovrapposizione degli stessi.Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.Errori di pendenza Errore nel calcolo della pendenza che causa un riflusso delle acque con conseguente ristagno delle stesse.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.62.1 Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:-tenuta delle congiunzioni aflangia; -giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni; -la stabilità de sostegni dei tubi;-presenza di acqua di condensa; -coibentazione dei tubi.
Idraulico
C17.1.62.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.62.2 Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. Idraulico
pag. 28 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.64 Componente Tubi in polipropilene (PP)
DESCRIZIONE
I tubi in polipropilene (comunemente identificati con la sigla PP e di colore grigio) sono ottenuti da omopolimeri e/o copolimeri del propilene. Per l'utilizzazione con fluidi alimentari o per il trasporto di acqua potabilepossono essere utilizzati solo i tubi del tipo 312.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazioni cromatiche Presenza di macchie con conseguente variazione della tonalità dei colori e scomparsa del colore originario.Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della
sovrapposizione degli stessi.Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.Errori di pendenza Errore nel calcolo della pendenza che causa un riflusso delle acque con conseguente ristagno delle stesse.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.64.2 Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:-tenuta delle congiunzioni aflangia; -giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni; -la stabilità de sostegni dei tubi;-presenza di acqua di condensa; -coibentazione dei tubi.
Idraulico
C17.1.64.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.64.1 Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. Idraulico
pag. 29 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano
ELEMENTI COSTITUENTI
17.3.9 Colonnini dissuasori17.3.31 Fontanelle in ghisa17.3.32 Maschreratura
DESCRIZIONE
Si tratta di attrezzature utilizzate nella sistemazione degli spazi pubblici. Esse devono relazionarsi con gli spazi creando ambienti confortevoli e gradevoli sotto i diversi profili. Negli arredi urbani va controllatoperiodicamente l'integrità degli elementi e della loro funzionalità anche in rapporto ad attività di pubblico esercizio.
COMPONENTE 17.3.9
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.9 Componente Colonnini dissuasori
DESCRIZIONE
I colonnini dissuasori sono dispositivi stradali con funzione di separazione di aree destinate al traffico veicolare da altre aree con altra destinazione (pedonale, parcheggi, ciclabile, ecc.). In genere i colonnini vannoarmonizzati con altri arredi urbani e stradali esistenti per cui hanno quasi sempre un aspetto decorativo. In genere la tipologia e la funzione può variare a secondo dei regolamenti urbanistici locali. La loro forma efunzione può essere diversa: a) colonne a blocchi; b) cordolature; c) pali. La funzione di impedimento svolta dai colonnini dissuasori deve essere esercitata sia come altezza sul piano variabile sia spaziale tra unelemento ed un altro disposti lungo un perimetro.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi.Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco
aderente alla superficie dell'elemento.Rottura Rottura di parti degli elementi costituenti.Variazione sagoma Variazione della sagoma originaria con sporgenze pericolose a carico di persone e/o cose.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
pag. 30 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.3.9
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.9.2 Controllare la posizione e la distribuzione dei dissuasori lungo il perimetro di protezione delle aree. Controllodell'integrità del manufatto e delle parti costituenti. Verifica di eventuali variazioni della sagoma originaria.Controllo dell'integrità degli elementi di unione e/o connessione.
C17.3.9.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.3.9.1 Ripristino del corretto posizionamento e delle distanze di rispetto. Specializzati vari
I17.3.9.4 Sostituzione del manufatto e/o di elementi di connessione con altri analoghi.
COMPONENTE 17.3.31
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.31 Componente Fontanelle in ghisa
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi per la distribuzione di acqua (generalmente potabile) dislocate in vari ambiti urbani (giardini pubblici, strade, piazze, ecc.) al servizio delle persone. Le fontanelle in ghisa hanno forme edimensioni che variano a secondo delle molteplici varietà di prodotti presenti sul mercato.
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi.Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno,
acqua, anidride carbonica, ecc.).
pag. 31 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.3.31
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Gocciolamento Gocciolamento dei rubinetti per usura delle guarnizioni.Basso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.31.1 Controllare la regolare distribuzione di acqua anche in relazione alle portate di riferimento. Controllare laperfetta funzionalità degli elementi costituenti (rubinetti, chiavi di arresto, ecc.). Verificare l'assenza dieventuali anomalie.
Idraulico
C17.3.31.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.3.31.2 Riparazione e sostituzione di elementi usurati (rubinetti, guarnizioni, ecc.) mediante l'impiego di prodottiidonei.
Idraulico
I17.3.31.4 Ripresa delle protezioni, dei rivestimenti e delle coloriture mediante rimozione dei vecchi strati, pulizia dellesuperfici ed applicazioni di prodotti idonei (anticorrosivi, protettivi) al tipo di materiale ed alle condizioniambientali.
Pittore
COMPONENTE 17.3.32
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.32 Componente Maschreratura
DESCRIZIONE
Si tratta di elementi con funzione di riparo. Possono essere di forma, dimensioni e materiali diversi. Generalmente sono costituiti da elementi modulari prefabbricati smontabili.
pag. 32 / 33
MANUALE DI MANUTENZIONE
COMPONENTE 17.3.32
ANOMALIE
Anomalia Descrizione
Alterazione cromatica Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore degli elementi.Corrosione Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno,
acqua, anidride carbonica, ecc.).Instabilità ancoraggi Perdita di stabilità degli ancoraggi fissati al suoloBasso grado di riciclabilità Utilizzo nelle fasi manutentive di materiali, elementi e componenti con un basso grado di riciclabilità.Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.32.2 Controllare gli agganci e/o sistemi di connessione dei vari elementi. Verifica delle condizioni di stabilità alsuolo. Controllare l'assenza di eventuali anomalie.
Specializzati vari
C17.3.32.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati materiali,, elementi e componenti con un elevatogrado di riciclabilità.
Tecnici di livello superiore
C17.3.32.4 Verificare che gli elementi ed i componenti costituenti siamo caratterizzati da tecniche di agevoledisassemblagio.
Tecnici di livello superiore
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.3.32.1 Pulizia delle superfici i vista e rimozione di eventuali macchie e/o depositi con l'ausilio di prodotti idonei. Generico
I17.3.32.5 Ripristino della stabilità al suolo mediante il serraggio degli elementi di ancoraggio (viti, bulloni, piastre, ecc.)e/o altri elementi analoghi.
Specializzati vari
I17.3.32.6 Ripresa delle protezioni, dei rivestimenti e delle coloriture mediante rimozione dei vecchi strati, pulizia dellesuperfici ed applicazioni di prodotti idonei (anticorrosivi, antimarciume, protettivi, ecc.) al tipo di materiale edalle condizioni ambientali.
Pittore
pag. 33 / 33
V. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE
Documenti:
V.I. Sottoprogramma prestazioniV.II. Sottoprogramma controlliV.III. Sottoprogramma interventi
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 16.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi
REQUISITI E PRESTAZIONI
0000000014 - Facilità d'intervento
DESCRIZIONE
ACCESSIBILITÀREQUISITO:Le aree pedonali ed i marciapiedi devono essere dimensionati ed organizzati in modo da essere raggiungibili e praticabili, garantire inoltre la sicurezza el'accessibilità durante la circolazione da parte dell'utenza.PRESTAZIONE:Le aree pedonali ed i marciapiedi devono assicurare la normale circolazione dei pedoni ma soprattutto essere conformi alle norme sulla sicurezza e allaprevenzione di infortuni a mezzi e persone.LIVELLO PRESTAZIONALE:Si prevedono, in funzione dei diversi tipi di strade, le seguenti larghezze minime:- nelle strade primarie: 0,75 m; 1 m in galleria;- nelle strade di scorrimento:3 m; 1,50 m nei tratti in viadotto;- nelle strade di quartiere: 4 m; 1,50 m nei tratti in viadotto; 5 m nelle zone turistiche e commerciali;- nelle strade locali: 3m; 1,50 m nelle zone con minima densità residenziale.Fabbisogno di spazio per percorsi pedonali in aree residenziali:- Tipologia del passaggio: 1 persona;Larghezza (cm): 60; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 90; Note: passaggio con difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone;Larghezza (cm): 120; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 3 persone; Larghezza (cm): 187; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio:1 persona con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 100; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 212,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con ombrello aperto; Larghezza (cm): 237,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: carrozzina; Larghezza (cm): 80; Note: -;- Tipologia del passaggio: 1 carrozzina e 1 bambino; Larghezza (cm): 115; Note: con bambino al fianco;- Tipologia del passaggio: 2 carrozzine o 2 sedie arotelle; Larghezza (cm): 170; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 220; Note: passaggiocon difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 260; Note: passaggio agevole.Le larghezze minime vannomisurate al netto di eventuali aree erbose o alberate, di aree occupate da cabine telefoniche, chioschi o edicole, ecc.. I marciapiedi prospicienti su carreggiatesottostanti devono essere muniti di parapetto e/o rete di protezione di altezza minima di 2,00 m. Gli attraversamenti pedonali sono regolamentati secondo ladisciplina degli attraversamenti (CNR N. 60 DEL 26.04.1978):- Strade primarieTipo di attraversamento pedonale: a livelli sfalsatiAttraversamenti pedonali- ubicazione e distanza: - - Strade di scorrimentoTipo di attraversamento pedonale: sfalsati o eventualmente semaforizzatiAttraversamenti pedonali- ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade di quartiereTipo di attraversamento pedonale: semaforizzati o eventualmente zebratiAttraversamenti pedonali- ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade localiTipo di attraversamento pedonale: zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: 100 mNegli
pag. 1 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 16.3
DESCRIZIONE
attraversamenti il raccordo fra marciapiede e strada va realizzato con scivoli per permettere il passaggio di carrozzine. I marciapiedi devono poter essereagevolmente usati dai portatori di handicap.In corrispondenza di fermate di autobus adiacenti a carreggiate, i marciapiedi devono avere conformazione idoneealla forma delle piazzole e delle aree di attesa dell'autobus senza costituire intralcio al traffico standard veicolare e pedonale:- Lato delle corsie di trafficopromiscuoLunghezza totale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 16*Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblicoLunghezzatotale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 26**Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblico con alta frequenzaveicolareLunghezza totale (m): 45Lunghezza della parte centrale (m): 5,0Profondità (m): 3,0* fermata per 1 autobus** fermata per 2 autobus
0000000010 - Di salvaguardia dell'ambiente
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI A RIDOTTO CARICO AMBIENTALEREQUISITO:I materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utile dovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad un ridotto carico energetico.PRESTAZIONE:La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione,cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Taliimpatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivi e anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione delmanufatto edilizio, in tale ottica è opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo inconsiderazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto.Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dallarisorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorse rinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altrirequisiti che possono giustificare soluzioni tecnologiche differenti.LIVELLO PRESTAZIONALE:I parametri relativi all'utilizzo di materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientale dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigenteRIDUZIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONEREQUISITO:All'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano la diminuzione di impattisull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.PRESTAZIONE:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e aridurre la produzione di rifiuti.
pag. 2 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 16.3
DESCRIZIONE
LIVELLO PRESTAZIONALE:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.GESTIONE ECOCOMPATIBILE DEL CANTIEREREQUISITO:Salvaguardia dell'ambiente attraverso la gestione ecocompatibile del cantiere durante le fasi manutentivePRESTAZIONE:Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli di inquinamento ambientale anche infunzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti.LIVELLO PRESTAZIONALE:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi nel rispetto dei criteri dettati dalla normativa di settore.
0000000032 - Gestione dei rifiuti
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI RICICLATIREQUISITO:Per diminuire la quantità di rifiuti dai prodotti, dovrà essere previsto l'utilizzo di materiali riciclati.PRESTAZIONE:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.LIVELLO PRESTAZIONALE:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell’elemento tecnicoin relazione all’unità funzionale assunta.DEMOLIZIONE SELETTIVAREQUISITO:Demolizione selettiva attraverso la gestione razionale dei rifiuti.PRESTAZIONE:In fase progettuale selezionare componenti che facilitano le fasi di disassemblaggio e demolizione selettiva, agevolando la separabilità dei componenti e deimateriali.LIVELLO PRESTAZIONALE:Verifica della separabilità dei componenti secondo il principio assenza – presenza per i principali elementi tecnici costituenti il manufatto edilizio.
0000000046 - Salvaguardia del ciclo dell’acqua
pag. 3 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 16.3
DESCRIZIONE
MASSIMIZZAZIONE DELLA PERCENTUALE DI SUPERFICIE DRENANTEREQUISITO:Massimizzazione della percentuale di superficie drenante attraverso l’utilizzo di materiali ed elementi con caratteristiche idonee.PRESTAZIONE:L’utilizzo di materiali ed elementi drenanti (sabbia, ciottoli, ghiaia, prato, ecc.) che favoriscono la penetrazione ed il deflusso delle acque piovane, dovràcaratterizzare la maggior parte delle superfici soggette a processi ed interventi edilizi.LIVELLO PRESTAZIONALE:I parametri relativi all'utilizzo di superfici drenanti dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente
0000000033 - Utilizzo razionale delle risorse
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI AD ELEVATO POTENZIALE DI RICICLABILITÀREQUISITO:Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilitàPRESTAZIONE:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzione dell’ubicazione del cantiere, delloro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.LIVELLO PRESTAZIONALE:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI CARATTERIZZATI DA UN'ELEVATA DURABILITÀREQUISITO:Utilizzo razionale delle risorse attraverso l'impiego di materiali con una elevata durabilità.PRESTAZIONE:Nelle fasi progettuali dell'opera individuare e scegliere elementi e componenti caratterizzati da una durabilità elevata.LIVELLO PRESTAZIONALE:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di elementi costruttivi caratterizzati da una durabilità elevata.
pag. 4 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 16.3.2
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 Componente Chiusini e pozzetti
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
AERAZIONEREQUISITO:I dispositivi di chiusura dovranno permettere una minima superficie di aerazione.PRESTAZIONE:Dovranno essere rispettate le superfici minime di aerazione dei dispositivi di chiusura secondo la norma UNI EN 124.LIVELLO PRESTAZIONALE:La superficie minima di aerazione varia a secondo della dimensione di passaggio secondo la norma UNI EN 124, ovvero:- per dimensione di passaggio <=600 mm allora superficie min. di aerazione = 5% dell'area di un cerchio con diametro pari alla dimensione di passaggio;- per dimensione di passaggio > 600mm allora superficie min. di aerazione: 140 cm2.
COMPONENTE 16.3.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.3 Componente Cordoli e bordure
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
RESISTENZA A COMPRESSIONEREQUISITO:
pag. 5 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 16.3.3
DESCRIZIONE
Essi dovranno avere una resistenza alle sollecitazioni a compressione.PRESTAZIONE:Le prestazioni di resistenza a compressione ed i limiti di accettabilità, per gli elementi in calcestruzzo, vengono esplicitate dalla norma UNI EN 1338.LIVELLO PRESTAZIONALE:Il valore della resistenza convenzionale alla compressione Rcc, ricavato dalle prove effettuate sui provini campione, dovrà essere pari almeno a >= 60 N/mm2.
COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.4 Componente Dissuasori
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
INTEGRAZIONE DEGLI SPAZIREQUISITO:I dissuasori devono integrarsi con gli spazi nei quali vengono immessi.PRESTAZIONE:L'aspetto dei dissuasori va armonizzato con altri arredi urbani e stradali dell'ambiente in cui vengono immessi. In particolare si tiene conto:-della funzioneprincipale-dell'importanza del luogo-dei materiali-delle tonalità-delle caratteristiche di sicurezzaLIVELLO PRESTAZIONALE:I livelli prestazionali variano a secondo del loro impiego che è strettamente legato alle conformità dettate dalle norme dal Ministero dei Lavori PubbliciIspettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Codice della Strada, dagli Enti Gestori delle Strade, nonché dai regolamenti comunalilocali.
pag. 6 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.6 Componente Marciapiede
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
ACCESSIBILITÀ AI MARCIAPIEDIREQUISITO:Le aree pedonali ed i marciapiedi devono essere dimensionati ed organizzati in modo da essere raggiungibili e praticabili; deve essere garantita, inoltre, lasicurezza e l'accessibilità durante la circolazione da parte dell'utenza.PRESTAZIONE:Le aree pedonali ed i marciapiedi devono assicurare la normale circolazione dei pedoni ma soprattutto essere conformi alle norme sulla sicurezza e allaprevenzione di infortuni a mezzi e persone. La larghezza del marciapiede va considerata al netto di alberature, strisce erbose, ecc.LIVELLO PRESTAZIONALE:Si prevedono, in funzione dei diversi tipi di strade, le seguenti larghezze minime:- nelle strade primarie: 0,75 m; 1 m in galleria;- nelle strade di scorrimento:3 m; 1,50 m nei tratti in viadotto;- nelle strade di quartiere: 4 m; 1,50 m nei tratti in viadotto; 5 m nelle zone turistiche e commerciali;- nelle strade locali: 3m; 1,50 m nelle zone con minima densità residenziale.Fabbisogno di spazio per percorsi pedonali in aree residenziali:- Tipologia del passaggio: 1 persona;Larghezza (cm): 60; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone; Larghezza (cm): 90; Note: passaggio con difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone;Larghezza (cm): 120; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 3 persone; Larghezza (cm): 187; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio:1 persona con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 100; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con doppio bagaglio; Larghezza (cm): 212,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: 2 persone con ombrello aperto; Larghezza (cm): 237,5; Note: -;- Tipologia del passaggio: carrozzina; Larghezza (cm): 80; Note: -;- Tipologia del passaggio: 1 carrozzina e 1 bambino; Larghezza (cm): 115; Note: con bambino al fianco;- Tipologia del passaggio: 2 carrozzine o 2 sedie arotelle; Larghezza (cm): 170; Note: passaggio agevole;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 220; Note: passaggiocon difficoltà;- Tipologia del passaggio: 2 persone con delimitazioni laterali; Larghezza (cm): 260; Note: passaggio agevole.Le larghezze minime vannomisurate al netto di eventuali aree erbose o alberate, di aree occupate da cabine telefoniche, chioschi o edicole, ecc.. I marciapiedi prospicienti su carreggiatesottostanti devono essere muniti di parapetto e/o rete di protezione di altezza minima di 2,00 m. Gli attraversamenti pedonali sono regolamentati secondo ladisciplina degli attraversamenti (CNR N. 60 DEL 26.04.1978):- Strade primarieTipo di attraversamento pedonale: a livelli sfalsatiAttraversamenti pedonali- ubicazione e distanza: - - Strade di scorrimentoTipo di attraversamento pedonale: sfalsati o eventualmente semaforizzatiAttraversamenti pedonali- ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade di quartiereTipo di attraversamento pedonale: semaforizzati o eventualmente zebratiAttraversamenti pedonali- ubicazione e distanza: all’incrocio- Strade localiTipo di attraversamento pedonale: zebratiAttraversamenti pedonali - ubicazione e distanza: 100 mNegli
pag. 7 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 16.3.6
DESCRIZIONE
attraversamenti il raccordo fra marciapiede e strada va realizzato con scivoli per permettere il passaggio di carrozzine. I marciapiedi devono poter essereagevolmente usati dai portatori di handicap.In corrispondenza di fermate di autobus adiacenti a carreggiate, i marciapiedi devono avere conformazione idoneealla forma delle piazzole e delle aree di attesa dell'autobus senza costituire intralcio al traffico standard veicolare e pedonale:- Lato delle corsie di trafficopromiscuoLunghezza totale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 16*Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblicoLunghezzatotale (m): 56Lunghezza della parte centrale (m): 26**Profondità (m): 3,0- Lato delle corsie riservate al mezzo pubblico con alta frequenzaveicolareLunghezza totale (m): 45Lunghezza della parte centrale (m): 5,0Profondità (m): 3,0* fermata per 1 autobus** fermata per 2 autobus
COMPONENTE 16.3.14
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.14 Componente Rampe di raccordo
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
ACCESSIBILITÀ ALLE RAMPEREQUISITO:Le rampe di raccordo devono essere accessibili e percorribili.PRESTAZIONE:Le rampe di raccordo devono essere realizzate secondo le norme vigenti in materia di barriere architettoniche. Esse devono facilitare la circolazione negliambienti urbani da parte di portatori di handicap su carrozzine e di bambini su passeggini. Esse vanno realizzate con pavimentazione antisdrucciolo.LIVELLO PRESTAZIONALE:Vanno rispettati i seguenti livelli minimi:- larghezza min. = 1,50 m- pendenza max. = 15 %- altezza scivolo max = 0,025 m- distanza fine rampa al limitemarciapiede min. = 1,50 m.
pag. 8 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde
REQUISITI E PRESTAZIONI
0000000010 - Di salvaguardia dell'ambiente
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI A RIDOTTO CARICO AMBIENTALEREQUISITO:I materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utile dovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad un ridotto carico energetico.PRESTAZIONE:La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione,cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Taliimpatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivi e anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione delmanufatto edilizio, in tale ottica è opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo inconsiderazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto.Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dallarisorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorse rinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altrirequisiti che possono giustificare soluzioni tecnologiche differenti.LIVELLO PRESTAZIONALE:I parametri relativi all'utilizzo di materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientale dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigenteRIDUZIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONEREQUISITO:All'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano la diminuzione di impattisull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.PRESTAZIONE:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e aridurre la produzione di rifiuti.LIVELLO PRESTAZIONALE:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.
pag. 9 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
0000000032 - Gestione dei rifiuti
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI RICICLATIREQUISITO:Per diminuire la quantità di rifiuti dai prodotti, dovrà essere previsto l'utilizzo di materiali riciclati.PRESTAZIONE:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.LIVELLO PRESTAZIONALE:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell’elemento tecnicoin relazione all’unità funzionale assunta.
0000000046 - Salvaguardia del ciclo dell’acqua
DESCRIZIONE
MASSIMIZZAZIONE DELLA PERCENTUALE DI SUPERFICIE DRENANTEREQUISITO:Massimizzazione della percentuale di superficie drenante attraverso l’utilizzo di materiali ed elementi con caratteristiche idonee.PRESTAZIONE:L’utilizzo di materiali ed elementi drenanti (sabbia, ciottoli, ghiaia, prato, ecc.) che favoriscono la penetrazione ed il deflusso delle acque piovane, dovràcaratterizzare la maggior parte delle superfici soggette a processi ed interventi edilizi.LIVELLO PRESTAZIONALE:I parametri relativi all'utilizzo di superfici drenanti dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente
0000000033 - Utilizzo razionale delle risorse
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI AD ELEVATO POTENZIALE DI RICICLABILITÀREQUISITO:Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilitàPRESTAZIONE:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzione dell’ubicazione del cantiere, delloro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.LIVELLO PRESTAZIONALE:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di
pag. 10 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
DESCRIZIONE
materiale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.UTILIZZO DI TECNICHE COSTRUTTIVE CHE FACILITINO IL DISASSEMBLAGGIO A FINE VITAREQUISITO:Utilizzo razionale delle risorse attraverso la selezione di tecniche costruttive che rendano agevole il disassemlaggio alla fine del ciclo di vitaPRESTAZIONE:Nella fase di progettazione fare prevalere la scelta su sistemi costruttivi che facilitano la smontabilità dei componenti ed i successivi processi di demolizionee recupero dei materialiLIVELLO PRESTAZIONALE:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita
0000000007 - Adattabilità degli spazi
DESCRIZIONE
INTEGRAZIONE DEGLI SPAZIREQUISITO:Le aree a verde devono integrarsi con gli spazi circostanti.PRESTAZIONE:La distribuzione e la piantumazione di prati, piante, siepi, alberi, arbusti, ecc. deve essere tale da integrarsi con gli spazi in ambito urbano ed extraurbano.LIVELLO PRESTAZIONALE: Si devono prevedere almeno 9 m2/abitante previsti per le aree a spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per taliimpianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade;- Le superfici permeabili ( percentuale di terreno priva di pavimentazioni, attrezzata o mantenuta a pratoe piantumata con arbusti e/o piante di alto fusto) devono essere opportunamente piantumate con specie di alto fusto con indice di piantumazione minima pariad 1 albero/60 m2.
0000000023 - Protezione dagli agenti chimici ed organici
DESCRIZIONE
RESISTENZA AGLI AGENTI AGGRESSIVIREQUISITO:Gli elementi costituenti le aree a verde non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivichimici.PRESTAZIONE:
pag. 11 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
DESCRIZIONE
Gli elementi costituenti le aree a verde dovranno conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici (anidride carbonica, solfati, ecc.) presenti inambiente, le proprie caratteristiche funzionali.LIVELLO PRESTAZIONALE:Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. In particolare: D.M. 14.1.2008 (Norme tecniche per le costruzioni)e Circolare 2.2.2009, n.617 (Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per le costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14.1.2008).RESISTENZA AGLI ATTACCHI BIOLOGICIREQUISITO:Gli elementi costituenti le aree a verde , a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi), non dovranno subire riduzioni diprestazioni.PRESTAZIONE:Gli elementi costituenti le aree a verde costituite da elementi in legno non dovranno permettere la crescita di funghi, insetti, muffe, organismi marini, ecc.,ma dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso di attacchi biologici. Gli elementi in legno dovranno essere trattati conprodotti protettivi idonei.LIVELLO PRESTAZIONALE:I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali diservizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico. Distribuzione degli agenti biologici per classi di rischio (UNI EN 335-1):Classe dirischio 1- Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);- Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;- Distribuzione degli agenti biologici: insetti = U, termiti = LeggeClasse di rischio 2- Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto(rischio di umidificazione);- Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;- Distribuzione degli agenti biologici: funghi = U; (*)insetti = U; termiti = LeggeClasse di rischio 3- Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;- Descrizione dell’esposizione aumidificazione in servizio: frequente;- Distribuzione degli agenti biologici: funghi = U; (*)insetti = U; termiti = LeggeClasse di rischio 4;- Situazionegenerale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;- Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;- Distribuzione degli agentibiologici: funghi = U; (*)insetti = U; termiti = LeggeClasse di rischio 5;- Situazione generale di servizio: in acqua salata;- Descrizione dell’esposizione aumidificazione in servizio: permanente;- Distribuzione degli agenti biologici: funghi = U; (*)insetti = U; termiti = L; organismi marini = U.U =universalmente presente in EuropaL = localmente presente in Europa(*) il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazionidi servizio.
0000000011 - Di stabilità
DESCRIZIONE
RESISTENZA MECCANICA
pag. 12 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
DESCRIZIONE
REQUISITO:Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione dideterminate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).PRESTAZIONE:Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza.LIVELLO PRESTAZIONALE:Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. In particolare D.M. 14.1.2008 (Norme tecniche per le costruzioni) ela Circolare 2.2.2009, n.617 (Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per le costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14.1.2008).
0000000031 - Visivi
DESCRIZIONE
REGOLARITÀ DELLE FINITUREREQUISITO:Le pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti dacaratteri che possano rendere difficile la lettura formale.PRESTAZIONE:Le superfici delle pavimentazioni non devono presentare fessurazioni a vista, né screpolature o sbollature superficiali. Le coloriture devono essere omogeneee non presentare tracce di ripresa di colore, che per altro saranno tollerate solamente su grandi superfici. Nel caso di rivestimenti ceramici valgono lespecifiche relative alle caratteristiche dimensionali e di aspetto di cui alla norma UNI EN ISO 10545-2.LIVELLO PRESTAZIONALE:I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità dibrillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
0000000040 - Salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici
DESCRIZIONE
PROTEZIONE DELLE SPECIE VEGETALI DI PARTICOLARE VALORE E INSERIMENTO DI NUOVE SPECIE VEGETALIREQUISITO:Mantenimento e salvaguardia delle specie vegetali esistenti ed inserimento di nuove essenze autoctonePRESTAZIONE:La salvaguardia dei sistemi naturalistici dovrà essere assicurata anche con l'inserimento di nuove essenze vegetali autoctone e la tutela delle specie vegetali
pag. 13 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
DESCRIZIONE
esistenti.LIVELLO PRESTAZIONALE:La piantumazione e la salvaguardia di essenze vegetali ed arboree dovrà essere eseguita nel rispetto delle specie autoctone presenti nell’area oggetto diintervento, salvo individui manifestamente malati o deperenti secondo le indicazioni di regolamenti locali del verde, ecc..TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA DEL CONTESTO NATURALISTICOREQUISITO:La proposta progettuale dell'opera dovrà avere un impatto minimo sul sistema naturalistico.PRESTAZIONE:La salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici, attraverso la proposta progettuale dell'opera dovrà avere un impatto minimo sui sistemi delle retiecologiche.LIVELLO PRESTAZIONALE:Dovranno essere rispettati i criteri dettati dalla normativa di settore.ADEGUATO INSERIMENTO PAESAGGISTICOREQUISITO:Adeguato inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPRESTAZIONE:La proposta progettuale, in relazione alla salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici, dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, inriferimento alla morfologia del terreno e delle visuali al contorno.LIVELLO PRESTAZIONALE:Dovranno essere rispettati i criteri dettati dalla normativa di settore.SALVAGUARDIA DEL SISTEMA DEL VERDEREQUISITO:Salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici attraverso la protezione del sistema del verde.PRESTAZIONE:Tutela e difesa dell’ambiente attraverso la conservazione, la valorizzazione e l’incremento delle specie vegetali ed autoctone.LIVELLO PRESTAZIONALE:In particolare dovrà essere assicurato il rispetto delle essenze vegetali arboree ed autoctone presenti nell’area oggetto di intervento, attraverso una opportunaselezione e separazione delle specie malate o in stato di deperimento. Nel caso di nuovi impianti, assicurare l’inserimento di idonee essenze arboreeautoctone.
0000000038 - Condizioni d'igiene ambientale connesse con l'esposizione ad inquinanti dell'aria interna
pag. 14 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.1
DESCRIZIONE
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI TOSSICHE-NOCIVE DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTIREQUISITO:Riduzione delle emissioni tossiche-nocive di materiali, connesse con l'esposizione ad inquinanti dell'aria interna.PRESTAZIONE:In fase progettuale l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, dovrà produrre una bassaemissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine composti organici volatili (COV, o ancheVOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solo carbonio ed idrogeno (composti alifatici ecomposti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno, come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi(CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano ilmetano, la formaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma divapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente a temperatura e pressione ambiente. Prodotti da stampanti e fotocopiatrici, materiali dacostruzione e arredi (es. mobili, moquettes, rivestimenti) che possono determinare emissione continue e durature nel tempo.LIVELLO PRESTAZIONALE:L’aria è considerabile di buona qualità se nell’ambiente non sono presenti inquinanti specifici in concentrazioni dannose per la salute dell’occupante e se èpercepita come soddisfacente da almeno l’80% degli occupanti.
COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.12 Componente Elettrovalvole
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
RESISTENZA AGLI AGENTI AGGRESSIVI CHIMICIREQUISITO:Gli elementi dell'impianto di irrigazione devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche sotto l'azione di agenti aggressivi chimici.PRESTAZIONE:
pag. 15 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 17.1.12
DESCRIZIONE
I materiali e i componenti delle elettrovalvole devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche sotto l'azione di agenti aggressivi chimiciche potrebbero svilupparsi durante il funzionamento.LIVELLO PRESTAZIONALE:Per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell’aria si fa riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI.RESISTENZA AL GELOREQUISITO:Gli elementi costituenti le elettrovalvole devono essere realizzati con materiali in grado di non subire disgregazioni o dissoluzioni per effetto del ghiaccio.PRESTAZIONE:La tenuta ad eventuali infiltrazioni di acqua o di neve deve essere garantita in condizioni di pressione e temperatura corrispondenti a quelle massime ominime esercizio.LIVELLO PRESTAZIONALE:Per verificare la tenuta ad infiltrazioni di acqua gli elementi dell'impianto vengono sottoposti a prove di verifica con le modalità indicate dalla norma UNI disettore. Al termine della prova si deve verificare l'assenza di difetti o segni di cedimento.
COMPONENTE 17.1.19
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.19 Componente Irrigatori statici
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
(ATTITUDINE AL) CONTROLLO DELLA PORTATA DEI FLUIDIREQUISITO:Gli irrigatori devono essere in grado di garantire durante il funzionamento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.PRESTAZIONE:Le prestazioni e quindi la portata esse devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni volte alla verifica di detti valori.
pag. 16 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 17.1.19
DESCRIZIONE
LIVELLO PRESTAZIONALE:I valori della portata variano in funzione del diametro delle tubazioni e degli ugelli degli irrigatori.
COMPONENTE 17.1.46
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.46 Componente Programmatori elettronici
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
ISOLAMENTO ELETTRICOREQUISITO:I programmatori devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.PRESTAZIONE:E' opportuno che gli elementi costituenti i programmatori siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle dittecostruttrici di detti materiali e componenti.LIVELLO PRESTAZIONALE:Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde
pag. 17 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17.1.62 Componente Tubi in polietilene (PE)
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
(ATTITUDINE AL) CONTROLLO DELLA TENUTAREQUISITO:Le tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio.PRESTAZIONE:Spezzoni di tubo e relativi giunti vengono sottoposti a prove per verificare la tenuta dei giunti e dei tubi stessi con le modalità ed i tempi indicati dalla normaUNI.LIVELLO PRESTAZIONALE:I campioni vengono riempiti di acqua ad una pressione massima di 0,05 MPa e ad una temperatura di 20 °C per i tubi della serie 303 e con acqua ad unapressione pari ad 1,5 volte la pressione di esercizio per i tubi della serie 312. Si deve verificare la assenza di perdite.REGOLARITÀ DELLE FINITUREREQUISITO:Le tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti.PRESTAZIONE:I materiali e componenti utilizzati per la preparazione di tubi in PE non devono presentare anomalie. In particolare si deve verificare che per la superficieesterna/interna non vi siano ondulazioni e striature o altri eventuali difetti; per la sezione si deve verificare l'assenza di bolle o cavità.LIVELLO PRESTAZIONALE:I campioni di tubazione vengono sottoposti ad un esame a vista per accertarne l'idoneità. Le tolleranze ammesse sono 5 mm per le lunghezze, 0,05 mm per ledimensioni dei diametri e 0,01 mm per le dimensioni degli spessori.La rettilineità delle tubazioni viene accertata adagiando la tubazione su una superficiepiana in assenza di sollecitazione. Deve essere accertata la freccia massima che si verifica.
COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 18 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.64 Componente Tubi in polipropilene (PP)
REQUISITI E PRESTAZIONI
DESCRIZIONE
(ATTITUDINE AL) CONTROLLO DELLA TENUTAREQUISITO:Le tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio.PRESTAZIONE:Spezzoni di tubo e relativi giunti vengono sottoposti a prove per verificare la tenuta dei giunti e dei tubi stessi con le modalità ed i tempi indicati dalle normevigenti.LIVELLO PRESTAZIONALE:I campioni vengono riempiti di acqua ad una pressione massima di 1,5 volte la pressione di esercizio per i tubi della serie 312. Si deve verificare la assenza diperdite e di deformazioni localizzate.REGOLARITÀ DELLE FINITUREREQUISITO:Le tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti.PRESTAZIONE:I materiali e componenti utilizzati per la preparazione di tubi in PP non devono presentare anomalie. In particolare si deve verificare che per la superficieesterna/interna non vi siano ondulazioni e striature o altri eventuali difetti; per la sezione si deve verificare l'assenza di bolle o cavità.LIVELLO PRESTAZIONALE:I campioni di tubazione vengono sottoposti ad un esame a vista per accertarne l'idoneità. Le tolleranze ammesse sono: 5 mm per le lunghezze, 0,05 mm per ledimensioni dei diametri e 0,01 mm per le dimensioni degli spessori.La rettilineità delle tubazioni viene accertata adagiando la tubazione su una superficiepiana in assenza di sollecitazione. Deve essere accertata la freccia massima che si verifica.RESISTENZA AGLI URTIREQUISITO:Le tubazioni devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.PRESTAZIONE:La resistenza agli urti deve essere garantita per evitare arresti o disservizi durante il funzionamento dell'impianto.LIVELLO PRESTAZIONALE:
pag. 19 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
COMPONENTE 17.1.64
DESCRIZIONE
La capacità di resistenza agli urti viene accertata con la prova indicata dalla norma UNI EN ISO 15874-5. Tale prova consiste nel far cadere da unadeterminata altezza un corpo metallico di un determinato peso. La prova può considerarsi valida se sono stati effettuati almeno 50 colpi.
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano
REQUISITI E PRESTAZIONI
0000000010 - Di salvaguardia dell'ambiente
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI A RIDOTTO CARICO AMBIENTALEREQUISITO:I materiali e gli elementi selezionati, durante il ciclo di vita utile dovranno assicurare emissioni ridotte di inquinanti oltre ad un ridotto carico energetico.PRESTAZIONE:La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione,cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Taliimpatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivi e anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione delmanufatto edilizio, in tale ottica è opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo inconsiderazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto.Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dallarisorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorse rinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altrirequisiti che possono giustificare soluzioni tecnologiche differenti.LIVELLO PRESTAZIONALE:I parametri relativi all'utilizzo di materiali ed elementi e componenti a ridotto carico ambientale dovranno rispettare i limiti previsti dalla normativa vigenteRIDUZIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI NELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONEREQUISITO:All'interno del piano di manutenzione redatto per l'opera interessata, dovranno essere inserite indicazioni che favoriscano la diminuzione di impatti
pag. 20 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
DESCRIZIONE
sull'ambiente attraverso il minore utilizzo di sostanze tossiche, favorendo la riduzione delle risorse.PRESTAZIONE:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e aridurre la produzione di rifiuti.LIVELLO PRESTAZIONALE:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.CERTIFICAZIONE ECOLOGICAREQUISITO:I prodotti, elementi, componenti e materiali dovranno essere dotati di etichettatura ecologica o di dichiarazione ambientale.PRESTAZIONE:I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologiche volontariebasate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un ente indipendente (traqueste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche che riportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismo indipendente dicertificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportano dichiarazioni basate su parametristabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto calcolato attraverso un sistema LCA. Sonosottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esse rientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali diProdotto”. (ISO 14025).LIVELLO PRESTAZIONALE:Possesso di etichettatura ecologica o di dichiarazione ambientale dei prodotti impiegati.
0000000032 - Gestione dei rifiuti
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI RICICLATIREQUISITO:Per diminuire la quantità di rifiuti dai prodotti, dovrà essere previsto l'utilizzo di materiali riciclati.PRESTAZIONE:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.LIVELLO PRESTAZIONALE:
pag. 21 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
DESCRIZIONE
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell’elemento tecnicoin relazione all’unità funzionale assunta.VALUTAZIONE SEPARABILITÀ DEI COMPONENTIREQUISITO:Gestione razionale dei rifiuti attraverso la valutazione separabilità dei componenti.PRESTAZIONE:In fase progettuale selezionare componenti che facilitano le fasi di disassemblaggio e demolizione selettiva, agevolando la separabilità dei componenti e deimateriali.LIVELLO PRESTAZIONALE:Verifica della separabilità dei componenti secondo il principio assenza – presenza per i principali elementi tecnici costituenti il manufatto edilizio.DEMOLIZIONE SELETTIVAREQUISITO:Demolizione selettiva attraverso la gestione razionale dei rifiuti.PRESTAZIONE:In fase progettuale selezionare componenti che facilitano le fasi di disassemblaggio e demolizione selettiva, agevolando la separabilità dei componenti e deimateriali.LIVELLO PRESTAZIONALE:Verifica della separabilità dei componenti secondo il principio assenza – presenza per i principali elementi tecnici costituenti il manufatto edilizio.RIDUZIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONEREQUISITO:Riduzione e gestione eco-compatibile dei rifiuti derivanti dalle attività di manutenzione.PRESTAZIONE:Favorire l’impiego di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale optare per la composizione dell’edificio dei sub-sistemi, utilizzando tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e aridurre la produzione di rifiuti.LIVELLO PRESTAZIONALE:Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi.
0000000033 - Utilizzo razionale delle risorse
pag. 22 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
DESCRIZIONE
UTILIZZO DI MATERIALI, ELEMENTI E COMPONENTI AD ELEVATO POTENZIALE DI RICICLABILITÀREQUISITO:Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilitàPRESTAZIONE:Nelle scelte progettuali di materiali, elementi e componenti si dovrà tener conto del loro grado di riciclabilità in funzione dell’ubicazione del cantiere, delloro ciclo di vita, degli elementi di recupero, ecc.LIVELLO PRESTAZIONALE:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.UTILIZZO DI TECNICHE COSTRUTTIVE CHE FACILITINO IL DISASSEMBLAGGIO A FINE VITAREQUISITO:Utilizzo razionale delle risorse attraverso la selezione di tecniche costruttive che rendano agevole il disassemlaggio alla fine del ciclo di vitaPRESTAZIONE:Nella fase di progettazione fare prevalere la scelta su sistemi costruttivi che facilitano la smontabilità dei componenti ed i successivi processi di demolizionee recupero dei materialiLIVELLO PRESTAZIONALE:Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita
0000000007 - Adattabilità degli spazi
DESCRIZIONE
ATTREZZABILITÀREQUISITO:Gli arredi urbani devono essere realizzati con materiali e modalità tali da consentire agevolmente l'installazione negli spazi urbani.PRESTAZIONE:Le panchine, i manufatti e gli altri arredi devono consentire comodamente la loro collocazione negli spazi in ambito urbano. Dovranno inoltre poter esserefacilmente montati e smontati in tempi brevi ed avere superfici agevolmente pulibili.LIVELLO PRESTAZIONALE:Le caratteristiche ed i livelli minimi prestazionali devono rispondere alle norme vigenti alle quali si rimanda.
0000000040 - Salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici
pag. 23 / 53
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
ELEMENTO TECNOLOGICO 17.3
DESCRIZIONE
ADEGUATO INSERIMENTO PAESAGGISTICOREQUISITO:Adeguato inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPRESTAZIONE:La proposta progettuale, in relazione alla salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici, dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, inriferimento alla morfologia del terreno e delle visuali al contorno.LIVELLO PRESTAZIONALE:Dovranno essere rispettati i criteri dettati dalla normativa di settore.
0000000037 - Utilizzo razionale delle risorse derivanti da scarti e rifiuti
DESCRIZIONE
VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITÀ DI RICICLO DEI MATERIALIREQUISITO:Valorizzare i processi di riciclaggio e di riuso favorendo le rivalutazione degli elementi tecnici una volta dismessi.PRESTAZIONE:Nella scelta dei componenti, elementi e materiali, valutare con attenzione quelli che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.LIVELLO PRESTAZIONALE:Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio.Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) dimateriale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.
pag. 24 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 16.3.2
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 Componente Chiusini e pozzetti
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.2.2 Controllo dello stato di usura e verifica del dispositivo dichiusura-apertura. Controllo del normale scarico di acquemeteoriche. Controllo degli elementi di ispezione (scaleinterne, fondale, superfici laterali, ecc.).
Aggiornamento
Annuale 1 Deposito No Specializzati vari
C16.3.2.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 16.3.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.3 Componente Cordoli e bordure
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.3.2 Controllo generale delle parti a vista e di eventuali anomalie.Verifica dell'integrità delle parti e dei giunti verticali tra glielementi contigui.
Controllo Annuale 1 DistaccoFessurazioniMancanzaRottura
No Specializzati vari
C16.3.3.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
pag. 25 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.4 Componente Dissuasori
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.4.1 Controllo dell'integrità del manufatto e delle parti costituenti.Verifica di eventuali variazioni della sagoma originaria.
Controllo a vista
Annuale 1 RotturaVariazione sagoma
No Specializzati vari
C16.3.4.3 Controllo dell'integrità degli elementi di unione e/oconnessione.
Controllo Annuale 1 Rottura No Specializzati vari
C16.3.4.5 Controllare la posizione e la distribuzione dei dissuasori lungoil perimetro di protezione delle aree.
Controllo Annuale 1 No Specializzati vari
C16.3.4.6 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.6 Componente Marciapiede
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.6.2 Controllo dello stato generale al fine di verificare l'assenza dieventuali buche e/o altre anomalie (mancanza di elementi,sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, presenza divegetazione, ecc.) che possono rappresentare pericolo per la
Aggiornamento
Semestrale 1 BucheCedimentiDifetti di pendenzaFessurazioniPresenza di
No Specializzati vari
pag. 26 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 16.3.6
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
sicurezza ed incolumità delle persone. Controllo dello stato deibordi e dei materiali lapidei stradali. Controllo dello stato dipulizia e verificare l'assenza di depositi e di eventuali ostacoli.
vegetazioneRotturaSollevamentoUsura manto stradale
C16.3.6.3 Controllo dell'accessibilità degli spazi dei marciapiedi e dieventuali ostacoli.
Controllo Semestrale 1 Presenza di vegetazione
No Specializzati vari
C16.3.6.5 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
C16.3.6.6 Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi venganoutilizzati componenti caratterizati da una durabilità elevata.
Verifica Quando occorre
1 Impiego di materiali non durevoli
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 16.3.8
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.8 Componente Pavimentazione pedonale in lastre di pietra
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.8.2 Controllo dello stato di conservazione delle finiture e verificadel grado di usura, di erosione, di brillantezza delle parti invista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico dellesuperfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie,graffi, distacchi, ecc.).
Controllo a vista
Annuale 1 Degrado sigillanteDeposito superficialeMacchie e graffitiScheggiatureSollevamento e distacco dal supporto
No Pavimentista
C16.3.8.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado di
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
pag. 27 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 16.3.8
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
riciclabilità.
COMPONENTE 16.3.14
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.14 Componente Rampe di raccordo
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C16.3.14.2 Controllo generale dello stato di consistenza e di conservazionedegli elementi costituenti le rampe.
Aggiornamento
Annuale 1 Pendenza errataRottura
No Specializzati vari
C16.3.14.3 Controllare la presenza di eventuali ostacoli che possono esseredi intralcio al normale uso delle rampe.
Controllo Giornaliera 1 Ostacoli No Specializzati vari
C16.3.14.4 Controllo della pendenza minima della rampa Controllo Semestrale 1 Pendenza errata No Specializzati vari
C16.3.14.6 Controllare la posizione delle rampe rispetto all'ubicazionedella segnaletica stradale orizzontale.
Controllo Quando occorre
1 No Specializzati vari
C16.3.14.7 Verificare che nelle fasi manutentive degli elementi venganoutilizzati componenti caratterizati da una durabilità elevata.
Verifica Quando occorre
1 Impiego di materiali non durevoli
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.1 Componente Alberi
pag. 28 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.1
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.1.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelleappassite e deperite.
Aggiornamento
Semestrale 1 Crescita confusaPresenza di insetti
No Giardiniere
C17.1.1.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventualiattacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro salute.ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico dellepiante per pianificare i successivi interventi e/o trattamentiantiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto(botanico, agronomo, ecc.).
Aggiornamento
Trimestrale 1 No
C17.1.1.4 Controllare che tra le specie vegetali di particolare valore nonci siano varietà estranee e di poco pregio.
Controllo a vista
Trimestrale 1 Crescita confusa No Botanico
C17.1.1.5 Controllare che nelle fasi manutentive vengano inserite specievegetali autoctone che possano valorizzare e conservarel'ambiente oggetto d'intervento.
Controllo Quando occorre
1 Assenza di specie vegetali autoctone
No Botanico
COMPONENTE 17.1.2
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.2 Componente Altre piante
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.2.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelleappassite e deperite.
Aggiornamento
Quando occorre
1 Crescita confusaTerreno arido
No Giardiniere
C17.1.2.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventualiattacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro salute.
Aggiornamento
Semestrale 1 Malattie a carico delle piante
No Giardiniere
pag. 29 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.2
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico dellepiante per pianificare i successivi interventi e/o trattamentiantiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto(botanico, agronomo, ecc.).
Presenza di insetti
C17.1.2.4 Controllare che nelle fasi manutentive vengano inserite specievegetali autoctone che possano valorizzare e conservarel'ambiente oggetto d'intervento.
Controllo Quando occorre
1 Assenza di specie vegetali autoctone
No Botanico
C17.1.2.5 Controllare che tra le specie vegetali di particolare valore nonci siano varietà estranee e di poco pregio.
Controllo a vista
Trimestrale 1 Crescita confusa No Botanico
COMPONENTE 17.1.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.3 Componente Ammendanti, correttivi e fitofarmaci
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.3.2 Controllo delle indicazioni riportate circa la composizione delprodotto, la provenienza, la classe di tossicità, la data diconfezionamento e di scadenza.
Controllo Quando occorre
1 Alterazione della composizione
No Giardiniere
C17.1.3.3 Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossichec h e favoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente efavorendo la riduzione delle risorse.
Controllo Quando occorre
1 Contenuto eccessivo di sostanze tossiche
No Tecnici di livello superiore
pag. 30 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.5
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.5 Componente Arbusti e cespugli
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.5.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelleappassite e deperite.
Aggiornamento
Semestrale 1 Crescita confusa No Specializzati variGiardiniere
C17.1.5.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventualiattacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro salute.ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico dellepiante per pianificare i successivi interventi e/o trattamentiantiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto(botanico, agronomo, ecc.).
Aggiornamento
Trimestrale 1 Malattie a carico delle piantePresenza di insetti
No Giardiniere
C17.1.5.4 Controllare che nelle fasi manutentive vengano inserite specievegetali autoctone che possano valorizzare e conservarel'ambiente oggetto d'intervento.
Controllo Quando occorre
1 Assenza di specie vegetali autoctone
No Botanico
COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.12 Componente Elettrovalvole
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.12.2 Eseguire un controllo generale delle valvole verificando il buonfunzionamento delle guarnizioni, delle cerniere e delle molle.
Aggiornamento
Semestrale 1 Anomalie delle molleCorrosione
No Giardiniere
pag. 31 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.12
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
Difetti delle valvoleC17.1.12.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegati
materiali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.19
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.19 Componente Irrigatori statici
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.19.2 Verificare la corretta posizione degli irrigatori controllando chenon vi siano ostacoli che impediscono il getto dell'acqua.Verificare la tenuta delle valvole e la funzionalità delle molle.
Aggiornamento
Trimestrale 1 Anomalie delle guarnizioniAnomalie delle molleDifetti delle frizioniDifetti delle valvoleDifetti di connessioneOstruzioni
No Giardiniere
C17.1.19.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE
pag. 32 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.33 Componente Pergole e pergolati
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.33.2 Controllare eventuali deformazioni e/o spostamenti deglielementi dovuti a cause esterne che ne alterano la normaleconfigurazione.
Controllo a vista
12 Mesi 1 Attacco biologicoAttacco da insetti xilofagiDeformazioni e spostamentiFessurazioniLesioneMarcescenzaPenetrazione di umidità
No Tecnici di livello superiore
C17.1.33.3 Verificare che gli elementi ed i componenti costituenti siamocaratterizzati da tecniche di agevole disassemblagio.
Verifica Quando occorre
1 Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.34
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.34 Componente Piante erbacee
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.34.2 Controllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelleappassite e deperite.
Aggiornamento
Trimestrale 1 Crescita confusaTerreno arido
No Giardiniere
C17.1.34.3 Controllo periodico delle piante al fine di rilevare eventualiattacchi di malattie o parassiti dannosi alla loro salute.
Aggiornamento
Trimestrale 1 Malattie a carico delle piantePresenza di insetti
No Giardiniere
pag. 33 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.34
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
ldentificazione dei parassiti e delle malattie a carico dellepiante per pianificare i successivi interventi e/o trattamentiantiparassitari. Il controllo va eseguito da personale esperto(botanico, agronomo, ecc.).
C17.1.34.4 Controllare che tra le specie vegetali di particolare valore nonci siano varietà estranee e di poco pregio.
Controllo a vista
Trimestrale 1 Crescita confusa No Botanico
COMPONENTE 17.1.46
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.46 Componente Programmatori elettronici
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.46.1 Controllo dello stato generale e dell'integrità con particolareattenzione allo stato degli interblocchi elettrici con prova dellemanovre di apertura e chiusura. Verificare che il software siarispondente alle esigenze progettuali effettuando una serie diapertura e chiusura dei dispositivi.
Controllo a vista
Semestrale 1 Anomalie del trasformatoreDifetti agli interruttori
No Elettricista
C17.1.46.3 Verificare l'efficienza degli interruttori. Ispezione a vista
Semestrale 1 Difetti agli interruttori No ElettricistaGiardiniere
C17.1.46.5 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
pag. 34 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.54
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.54 Componente Strati di pacciamatura
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.54.2 Controllo e verifica della corretta distribuzione del materiale inprossimità delle piante.
Verifica Semestrale 1 Mancanza No Giardiniere
C17.1.54.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.55
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.55 Componente Substrato di coltivazione
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.55.2 Analisi delle composizioni e qualità del prodotto previa verificadi assenza di agenti patogeni e/o sostanze tossiche.
Analisi Quando occorre
1 Presenza di agenti patogeni
No Analisti di laboratorio
C17.1.55.3 Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossichec h e favoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente efavorendo la riduzione delle risorse.
Controllo Quando occorre
1 Contenuto eccessivo di sostanze tossiche
No Tecnici di livello superiore
pag. 35 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.58
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.58 Componente Teli pacciamanti
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.58.2 Controllo e verifica della corretta distribuzione dei telipacciamanti in funzione delle piante messe a dimora.
Verifica Semestrale 1 Mancanza No Giardiniere
C17.1.58.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.59 Componente Terra di coltivo
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.59.2 Verificare l' assenza di elementi estranei (pietre, sassi , radici,rami, ecc.) e di sostanze tossiche e/o di agenti patogeni.Controllare le informazioni riportate sulle etichettature circa lapresenza in proporzione di componenti nutritivi, sostanzeorganiche, microrganismi essenziali, ecc..
Controllo Quando occorre
1 Presenza di ciottoli e sassiPresenza di radici ed erbe
No Giardiniere
C17.1.59.3 Nelle fasi di manutenzione dell'opera interessata, utilizzareprodotti e materiali con minore contenuto di sostanze tossichec h e favoriscano la dininuzione di impatti sull'ambiente e
Controllo Quando occorre
1 Contenuto eccessivo di sostanze tossiche
No Tecnici di livello superiore
pag. 36 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.59
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
favorendo la riduzione delle risorse.
COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.62 Componente Tubi in polietilene (PE)
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.62.1 Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni conparticolare riguardo a:-tenuta delle congiunzioni a flangia;-giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;-la stabilità de sostegni dei tubi; -presenza di acqua dicondensa; -coibentazione dei tubi.
Ispezione a vista
12 Mesi 1 Alterazioni cromaticheDeformazioneDifetti ai raccordi o alle connessioniErrori di pendenza
No Idraulico
C17.1.62.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.64 Componente Tubi in polipropilene (PP)
pag. 37 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.1.64
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.1.64.2 Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni conparticolare riguardo a:-tenuta delle congiunzioni a flangia;-giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;-la stabilità de sostegni dei tubi; -presenza di acqua dicondensa; -coibentazione dei tubi.
Ispezione a vista
12 Mesi 1 Alterazioni cromaticheDeformazioneDifetti ai raccordi o alle connessioniErrori di pendenza
No Idraulico
C17.1.64.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.3.9
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.9 Componente Colonnini dissuasori
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.9.2 Controllare la posizione e la distribuzione dei dissuasori lungoil perimetro di protezione delle aree. Controllo dell'integrità delmanufatto e delle parti costituenti. Verifica di eventualivariazioni della sagoma originaria. Controllo dell'integrità deglielementi di unione e/o connessione.
Controllo Semestrale 1 Alterazione cromaticaDeposito superficialeRotturaVariazione sagoma
No
C17.3.9.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
pag. 38 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.3.31
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.31 Componente Fontanelle in ghisa
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.31.1 Controllare la regolare distribuzione di acqua anche inrelazione alle portate di riferimento. Controllare la perfettafunzionalità degli elementi costituenti (rubinetti, chiavi diarresto, ecc.). Verificare l'assenza di eventuali anomalie.
Controllo Semestrale 1 Gocciolamento No Idraulico
C17.3.31.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
COMPONENTE 17.3.32
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.32 Componente Maschreratura
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.32.2 Controllare gli agganci e/o sistemi di connessione dei varielementi. Verifica delle condizioni di stabilità al suolo.Controllare l'assenza di eventuali anomalie.
Controllo Quando occorre
1 Instabilità ancoraggi No Specializzati vari
C17.3.32.3 Controllare che nelle fasi manutentive vengano impiegatimateriali,, elementi e componenti con un elevato grado diriciclabilità.
Controllo Quando occorre
1 Basso grado di riciclabilità
No Tecnici di livello superiore
pag. 39 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
COMPONENTE 17.3.32
CONTROLLI
CODICE DESCRIZIONE TIPOLOGIA FREQUENZA gg ANOMALIEMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
C17.3.32.4 Verificare che gli elementi ed i componenti costituenti siamocaratterizzati da tecniche di agevole disassemblagio.
Verifica Quando occorre
1 Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio
No Tecnici di livello superiore
pag. 40 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 16.3.2
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.2 Componente Chiusini e pozzetti
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.2.1 Pulizia dei pozzetti e rimozione dei depositi accumulati in prossimità del chiusino. Semestrale 1 No Specializzati vari
I16.3.2.4 Ripristino ed integrazione degli elementi di apertura-chiusura. Trattamento anticorrosione delleparti metalliche in vista. Sostituzione di elementi usurati e/o giunti degradati. Pulizia del fondaleda eventuali depositi.
Annuale 1 No Specializzati vari
COMPONENTE 16.3.3
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.3 Componente Cordoli e bordure
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.3.1 Reintegro dei giunti verticali tra gli elementi contigui in caso di sconnessioni o di fuoriuscita dimateriale (sabbia di allettamento e/o di sigillatura).
Quando occorre
1 No Specializzati vari
I16.3.3.4 Sostituzione degli elementi rotti e/o comunque rovinati con altri analoghi. Quando occorre
1 No Specializzati vari
COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI
pag. 41 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 16.3.4
IDENTIFICAZIONE
16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.4 Componente Dissuasori
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.4.2 Pulizia delle superfici a vista e rimozione di eventuali depositi. Annuale 1 No Generico
I16.3.4.4 Ripristino del corretto posizionamento e delle distanze di rispetto. Quando occorre
1 No Specializzati vari
I16.3.4.7 Sostituzione del manufatto e/o di elementi di connessione con altri analoghi. Quando occorre
1 No Specializzati vari
COMPONENTE 16.3.6
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.6 Componente Marciapiede
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.6.1 Pulizia periodica delle superfici costituenti i percorsi pedonali e rimozione di depositi e detriti.Lavaggio con prodotti detergenti idonei al tipo di materiale della pavimentazione in uso.
Quando occorre
1 No Generico
I16.3.6.4 Riparazione delle pavimentazioni e/o rivestimenti dei percorsi pedonali con sostituzionelocalizzata di elementi rotti o fuori sede oppure sostituzione totale degli elementi della zonadegradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione dei vecchi elementi, pulizia e ripristino deglistrati di fondo, pulizia e posa dei nuovi elementi con l'impiego di malte, colle, sabbia, bitumiliquidi a caldo. Le tecniche di posa e di rifiniture variano in funzione dei materiali, dellegeometrie e del tipo di percorso pedonale.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
pag. 42 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 16.3.8
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.8 Componente Pavimentazione pedonale in lastre di pietra
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.8.1 Ripristino degli strati superficiali previa levigatura e rinnovo della lucidatura a piombo (inparticolare per marmi, graniti e marmette). Impregnazione a base di cere per i materiali lapideiusurati.
Quando occorre
1 No Pavimentista
I16.3.8.4 Pulizia delle parti superficiali, rimozione di macchie, depositi e sporco mediante spazzolatura elavaggio con acqua e soluzioni adatte al tipo di rivestimento.
Semestrale 1 Si GenericoPavimentista
I16.3.8.5 Ripristino degli strati protettivi, previa accurata pulizia delle superfici, con soluzioni chimicheappropriate che non alterino le caratteristiche fisico-chimiche dei materiale ed in particolare diquelle visive cromatiche.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
I16.3.8.6 Sostituzione degli elementi usurati o rotti con altri analoghi previa rimozione delle partideteriorate e relativa preparazione del fondo.
Quando occorre
1 No Pavimentista
COMPONENTE 16.3.14
IDENTIFICAZIONE
16 Opera OPERE STRADALI16.3 Elemento tecnologico Aree pedonali e marciapiedi16.3.14 Componente Rampe di raccordo
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I16.3.14.1 Ripristino della pavimentazione delle rampe con materiali idonei con caratteristiche diantisdrucciolo.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
I16.3.14.5 Adeguamento della pendenza minima della rampa rispetto ai limiti di norma. Quando occorre
1 No Specializzati vari
pag. 43 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.1
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.1 Componente Alberi
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.1.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita eprevenire le eventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità disomministrazione di concimi e fertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e dellestagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.1.6 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersicon innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
Quando occorre
1 Si GenericoGiardiniere
I17.1.1.7 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti,danneggiati o di piante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenzee/o caratteristiche di pericolo per cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo inzone confinanti e/o di passaggio, radici invadenti a carico di pavimentazioni e/o impiantitecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degli interventi variano in funzione delle qualitàdelle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.1.8 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastareefficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministratida personale esperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc.,nei periodi favorevoli e in orari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà leopportune precauzioni di igiene e sicurezza del luogo.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.2
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.2 Componente Altre piante
pag. 44 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.2
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.2.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita eprevenire le eventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità disomministrazione di concimi e fertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e dellestagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.2.6 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersicon innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
Quando occorre
1 Si Generico
I17.1.2.7 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti,danneggiati o di piante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenzee/o caratteristiche di pericolo per cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo inzone confinanti e/o di passaggio, radici invadenti a carico di pavimentazioni e/o impiantitecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degli interventi variano in funzione delle qualitàdelle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.2.8 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastareefficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministratida personale esperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc.,nei periodi favorevoli e in orari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà leopportune precauzioni di igiene e sicurezza del luogo.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.3
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.3 Componente Ammendanti, correttivi e fitofarmaci
pag. 45 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.3
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.3.1 Etichettatura e differenziazione dei diversi prodotti a secondo dell'uso e delle date di scadenza. Quando occorre
1 No Specializzati variGiardiniere
COMPONENTE 17.1.5
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.5 Componente Arbusti e cespugli
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.5.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita eprevenire le eventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità disomministrazione di concimi e fertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e dellestagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.5.5 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersicon innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
Quando occorre
1 Si GenericoGiardiniere
I17.1.5.6 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti,danneggiati o di piante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenzee/o caratteristiche di pericolo per cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo inzone confinanti e/o di passaggio, radici invadenti a carico di pavimentazioni e/o impiantitecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degli interventi variano in funzione delle qualitàdelle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.5.7 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastareefficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministratida personale esperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc.,
Quando occorre
1 No Specializzati vari
pag. 46 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.5
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
nei periodi favorevoli e in orari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà leopportune precauzioni di igiene e sicurezza del luogo.
COMPONENTE 17.1.12
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.12 Componente Elettrovalvole
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.12.1 Effettuare lo smontaggio della valvole ed eseguire una lubrificazione delle cerniere e delle molleche regolano le valvole.
Annuale 1 No Giardiniere
COMPONENTE 17.1.19
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.19 Componente Irrigatori statici
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.19.1 Eseguire la pulizia degli irrigatori da tutti i materiali di risulta che impediscono il regolare gettodell'acqua.
Trimestrale 1 No Giardiniere
I17.1.19.4 Eseguire la sostituzione degli irrigatori con altri dello stesso tipo e modello. 15 Anni 1 No Giardiniere
pag. 47 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.33
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.33 Componente Pergole e pergolati
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.33.1 Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previadiagnosi delle cause del difetto accertato.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.34
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.34 Componente Piante erbacee
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.34.1 Concimazione delle piante con prodotti, specifici al tipo di pianta per favorire la crescita eprevenire le eventuali malattie a carico delle piante. La periodicità e/o le quantità disomministrazione di concimi e fertilizzanti variano in funzione delle specie arboree e dellestagioni. Affidarsi a personale specializzato.
Quando occorre
1 No Giardiniere
I17.1.34.5 Innaffiatura delle piante. L'operazione può essere condotta manualmente oppure da prevedersicon innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni.
Quando occorre
1 Si Generico
I17.1.34.6 Potatura, taglio e riquadratura periodica delle piante in particolare di rami secchi esauriti,danneggiati o di piante malate non recuperabili. Taglio di eventuali rami o piante con sporgenzee/o caratteristiche di pericolo per cose e persone (rami consistenti penzolanti, intralcio aereo inzone confinanti e/o di passaggio, radici invadenti a carico di pavimentazioni e/o impiantitecnologici, ecc.). La periodicità e la modalità degli interventi variano in funzione delle qualità
Quando occorre
1 No Giardiniere
pag. 48 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.34
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
delle piante, del loro stato e del periodo o stagione di riferimento.I17.1.34.7 Trattamenti antiparassitari e anticrittogamici con prodotti, idonei al tipo di pianta, per contrastare
efficacemente la malattie e gli organismi parassiti in atto. Tali trattamenti vanno somministratida personale esperto in possesso di apposito patentino per l'utilizzo di presidi fitosanitari, ecc.,nei periodi favorevoli e in orari idonei. Durante la somministrazione il personale prenderà leopportune precauzioni di igiene e sicurezza del luogo.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
COMPONENTE 17.1.46
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.46 Componente Programmatori elettronici
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.46.2 Lubrificare con vaselina pura i contatti, le pinze e le lame dei sezionatori di linea, gli interruttoridi manovra, i sezionatori di messa a terra.
Annuale 1 No Elettricista
I17.1.46.4 Eseguire un aggiornamento del software di gestione del programmatore. Quando occorre
1 No Elettricista
I17.1.46.6 Effettuare la ricarica della batteria di alimentazione secondaria. Quando occorre
1 No Elettricista
COMPONENTE 17.1.54
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.54 Componente Strati di pacciamatura
pag. 49 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.54
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.54.1 Provvedere alla corretta ridistribuzione e costipamento degli strati di pacciamatura in funzionedelle piante messe a dimora.
Semestrale 1 No Giardiniere
COMPONENTE 17.1.55
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.55 Componente Substrato di coltivazione
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.55.1 Miscelazione dei prodotti (minerali, vegetali, compost, ecc.) secondo adeguate proporzioni infunzione degli impieghi e delle qualità vegetali da trattare.
Quando occorre
1 No Giardiniere
COMPONENTE 17.1.58
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.58 Componente Teli pacciamanti
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.58.1 Provvedere al corretto posizionamento dei teli pacciamanti in funzione delle piante messe adimora.
Semestrale 1 No Giardiniere
pag. 50 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.59
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.59 Componente Terra di coltivo
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.59.1 Preparazione dei terreni in uso secondo le caratteristiche organiche-minerali e delle prescrizionidel fornitore in funzione delle varietà vegetali da impiantare.
Quando occorre
1 No Giardiniere
COMPONENTE 17.1.62
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.62 Componente Tubi in polietilene (PE)
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.62.2 Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. Semestrale 1 No Idraulico
COMPONENTE 17.1.64
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.1 Elemento tecnologico Aree a verde17.1.64 Componente Tubi in polipropilene (PP)
pag. 51 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.1.64
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.1.64.1 Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. Semestrale 1 No Idraulico
COMPONENTE 17.3.9
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.9 Componente Colonnini dissuasori
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.3.9.1 Ripristino del corretto posizionamento e delle distanze di rispetto. Quando occorre
1 No Specializzati vari
I17.3.9.4 Sostituzione del manufatto e/o di elementi di connessione con altri analoghi. Quando occorre
1 No
COMPONENTE 17.3.31
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.31 Componente Fontanelle in ghisa
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.3.31.2 Riparazione e sostituzione di elementi usurati (rubinetti, guarnizioni, ecc.) mediante l'impiego diprodotti idonei.
Quando occorre
1 No Idraulico
I17.3.31.4 Ripresa delle protezioni, dei rivestimenti e delle coloriture mediante rimozione dei vecchi strati, Quando 1 No Pittore
pag. 52 / 53
SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMPONENTE 17.3.31
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
pulizia delle superfici ed applicazioni di prodotti idonei (anticorrosivi, protettivi) al tipo dimateriale ed alle condizioni ambientali.
occorre
COMPONENTE 17.3.32
IDENTIFICAZIONE
17 Opera ARREDO URBANO E VERDE17.3 Elemento tecnologico Arredo urbano17.3.32 Componente Maschreratura
INTERVENTI
CODICE DESCRIZIONE FREQUENZA ggMAN. USO
OPERATORIIMPORTO RISORSE
I17.3.32.1 Pulizia delle superfici i vista e rimozione di eventuali macchie e/o depositi con l'ausilio diprodotti idonei.
Semestrale 1 No Generico
I17.3.32.5 Ripristino della stabilità al suolo mediante il serraggio degli elementi di ancoraggio (viti, bulloni,piastre, ecc.) e/o altri elementi analoghi.
Quando occorre
1 No Specializzati vari
I17.3.32.6 Ripresa delle protezioni, dei rivestimenti e delle coloriture mediante rimozione dei vecchi strati,pulizia delle superfici ed applicazioni di prodotti idonei (anticorrosivi, antimarciume, protettivi,ecc.) al tipo di materiale ed alle condizioni ambientali.
Quando occorre
1 No Pittore
pag. 53 / 53