SGR relazione Allegati - San Giorgio della Richinvelda

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data: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia di Pordenone COMUNE DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TELEFONIA MOBILE 33100 Udine, Via Mantica, 26 Studio Associato di Architettura Anna Maria Baldo Tel. 0432 - 504378 c.f. p.iva 01519290306 Anna Emilia Polano [email protected] Fax. 0432 - 201141 RELAZIONE NORME DI ATTUAZIONE ALLEGATI Collaborazioni: Università degli Studi di Udine Dipartimento DIEGM ing. Stefano Boscolo architetto Anna Maria Baldo Legge Regionale n° 3/2011 e seguenti architetto Mariasilvia Bruno S. GIORGIO DELLA RICHINVELDA Aurava Pozzo Cosa Domanins Rauscedo Provesano

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data:

Regione Autonoma Friuli Venezia GiuliaProvincia di Pordenone

COMUNE DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA

REGOLAMENTO COMUNALE PER LATELEFONIA MOBILE

33100 Udine, Via Mantica, 26

Studio Associato di Architettura

Anna Maria Baldo

Tel. 0432 - 504378

c.f. p.iva 01519290306

Anna Emilia Polano

[email protected]

Fax. 0432 - 201141

RELAZIONE NORME DI ATTUAZIONEALLEGATI

Collaborazioni:

Università degli Studi di UdineDipartimento DIEGMing. Stefano Boscolo

architetto Anna Maria Baldo

Legge Regionale n° 3/2011 e seguenti

architetto Mariasilvia Bruno

S. GIORGIO DELLARICHINVELDA

Aurava

Pozzo

Cosa

Domanins

Rauscedo

Provesano

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INDICE 1. PREMESSA .................................................................................................................................................. 2!LE STAZIONI RADIOBASE E I SISTEMI PER LA TELEFONIA CELLULARE ................................................. 2!2. QUADRO NORMATIVO ................................................................................................................................ 6!LIMITE DI ESPOSIZIONE, VALORI DI ATTENZIONE, OBIETTIVI DI QUALITÀ ............................................. 6!3. STATO DI FATTO DEL TERRITORIO .......................................................................................................... 8!4. IMPIANTI DI TELEFONIA ESISTENTI ......................................................................................................... 9!5. INTENSITÀ DEL CAMPO ELETTROMAGNETICO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI .................................... 13!6. PROGETTO ................................................................................................................................................ 13!7. RICHIESTE DEI GESTORI ......................................................................................................................... 14!8. IPOTESI DI LOCALIZZAZIONE .................................................................................................................. 15!9. NORME DI ATTUAZIONE .......................................................................................................................... 19!Art. 1 – Elaborati del RCTM ............................................................................................................................ 19!Art. 2 – Definizioni ........................................................................................................................................... 19!Art. 3 – Efficacia del RCTM ............................................................................................................................. 20!Art. 4 – Attuazione del RCTM ......................................................................................................................... 20!Art. 5 -Impianti esistenti in localizzazione idonea ........................................................................................... 20!Art. 6 -Impianti esistenti in localizzazione idonea con prescrizioni ................................................................. 21!Art. 7 -Zonizzazione del territorio .................................................................................................................... 22!Art. 8 – Aree incompatibili ............................................................................................................................... 22!Art. 9 – Installazione di impianti fissi per telefonia mobile e ponti radio in aree alternative a quelle preferenziali .................................................................................................................................................... 23!Art. 10 – Installazione di impianti fissi per telefonia mobile e ponti radio in aree preferenziali ....................... 23!Art. 11 – Integrazione Paesaggistica .............................................................................................................. 24!Art. 11 – Programmi di sviluppo delle reti ....................................................................................................... 24!Art. 12 – Dismissione degli impianti ................................................................................................................ 24!Art. 13 – Impianti mobili per telefonia mobile ................................................................................................. 24!Art. 14 – Impianti della Protezione civile della Regione .................................................................................. 24!Art. 15 – Informazione e trasparenza .............................................................................................................. 25!Art. 16 – Vigilanza e monitoraggio .................................................................................................................. 25!Art. 17 – Sanzioni ............................................................................................................................................ 25!Art. 18 – Norme finali. ..................................................................................................................................... 25! ALLEGATI: 1. ANALISI 2. ISOLINEE DI CAMPO ELETTRICO 3. MISURE DEL CAMPO ELETTRICO (ARPA) 4. PROGETTO 5. COPERTURA DI RETE UMTS – NUOVE AREE

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1. PREMESSA Il Comune di S. Giorgio della Richinvelda, in ottemperanza a quanto previsto dalla L.R. 3/2011, intende dotarsi del Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile (RCTM). La collocazione di stazioni radio-base può destare timori e condizionamenti della popolazione nei confronti delle Amministrazioni e dei gestori della telefonia. Si presenta pertanto la necessità di tutelare da un lato i gestori ad esercitare in condizioni adeguate lo

svolgimento del servizio di telefonia mobile e nel contempo tutelare i diritti degli utenti a beneficiare del servizio offerto con le dovute garanzie per la salute dei soggetti esposti. Dovrà inoltre essere tutelato il valore ambientale e paesaggistico delle aree interessate dalle installazioni delle antenne. Si precisa che ai fini della procedura di Valutazione ambientale strategica, di cui alla parte II del D.lgs 152/2006 e smi, il “Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile”, in quanto regolamento, non ricade nella dizione di “piani e programmi” e pertanto si ritiene escluso dall’attivazione delle procedure contente nel medesimo decreto di cui sopra. Considerato che l’art. 16 della L.R. 3/2011, al comma 6, prevede che “qualora il regolamento interessi beni culturali di cui al decreto legislativo 42/2004, la Giunta comunale ne dispone, con propria deliberazione, la trasmissione al competente Ministero per i beni e le attività culturali e ai suoi uffici periferici”, si precisa che il presente “Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile” non ricade nel caso citato.

LE STAZIONI RADIOBASE E I SISTEMI PER LA TELEFONIA CELLULARE

Le stazioni radio base (SRB) sono gli impianti di ricetrasmissione dei segnali elettromagnetici necessari a garantire la copertura dei servizi di telefonia cellulare sul territorio. Ogni SRB è composta da una schiera di antenne inserite all’interno di pannelli verticali alti e stretti che sono montati su torri o pali, o sul tetto degli edifici e che, nel loro insieme, sono comunemente indicati con il termine di sito. La SRB offre il servizio in una porzione limitata del territorio, che viene definita “cella”; nei casi in cui la SRB sia di dimensioni limitate, e sia alimentata con una potenza1 inferiore a 5 W, lo spazio coperto viene definito “microcella”.

1 La potenza in oggetto è riferita al connettore d’antenna, ossia al punto in cui l’antenna è collegata cavo di alimentazione.

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Come si osserva in figura, esistono due configurazioni tipiche, nelle quali vi sono tre antenne o tre gruppi

di antenne orientati tra loro ad angoli di circa 120° l’uno rispetto all’altro. La scelta del numero di antenne e degli angoli di puntamento non è rigida, e dipende da come è conformato il territorio intorno al sito e da qual è la parte del territorio che i gestori hanno interesse a coprire; ad esempio, in prossimità di un’autostrada che si sviluppa nel mezzo di un territorio scarsamente abitato è più frequente osservare una disposizione con due sole antenne disposte a 180° l’una rispetto all’altra. La differenza tra le due configurazioni risiede nel tipo di tecnologia utilizzata dalle SRB: nel caso della figura di sinistra, ogni antenna eroga più servizi di telefonia cellulare (GSM/DCS, UMTS o LTE2); nel secondo caso, ogni antenna fornisce la copertura per un solo sistema di telefonia. Le antenne utilizzate nelle SRB emettono energia in un settore dello spazio che risulta essere piuttosto ampio nel piano orizzontale (con un’apertura angolare che può arrivare fino a 90°), e stretto nel piano verticale (in questo caso, l’apertura è di pochi gradi). I costruttori di antenne, ed i gestori che presentano richieste per nuove installazione, sono soliti fornire i dati che si riferiscono a queste caratteristiche nella forma di diagrammi di radiazione. Quelli riportati nelle figure che seguono sono i diagrammi di un’antenna che trova oggigiorno largo impiego nel sistema di telefonia UMTS.

Come si evince dai diagrammi di radiazione, ogni SRB è in grado di garantire una copertura “ad ombrello”

del territorio, nella quale i valori più intensi del campo si riscontrano di fronte alle antenne, non al di sotto di esse. Si sottolinea questo aspetto perché, erroneamente, si tende a pensare che l’installazione di una

2 Per una descrizione delle caratteristiche di questi sistemi si veda più sotto.

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antenna sul tetto di un edificio possa comportare la presenza di un campo elettromagnetico particolarmente elevato proprio nell’edificio sottostante, fermo restando che, ad oggi, non esistono prove scientifiche del fatto che i campi elettromagnetici con le frequenze e le intensità utilizzate nella telefonia cellulare provochino patologie nell’uomo. Si osservi anche che, in genere, le antenne delle SRB sono poste ad una quota sul livello del suolo che supera abbondantemente quella degli edifici circostanti, di modo che nessuno di questi viene mai investito da radiazioni di intensità superiore ai limiti di norma. Il livello del campo irradiato da una SRB non è fisso nel tempo, ma varia a seconda dell’intensità del

traffico telefonico che insiste in un dato istante all’interno della cella che la SRB serve, e a seconda del sistema di telefonia cellulare. Come è stato ricordato poco sopra, attualmente, in Italia sono operativi tre diversi sistemi di telefonia cellulare, che si distinguono per le caratteristiche elencate qui di seguito. IL SISTEMA GSM/DCS (GLOBAL SYSTEM FOR MOBILE COMMUNICATIONS/ DIGITAL COMMUNICATIONS SYSTEM) È un sistema digitale che sfrutta una tecnica mista FDMA/TDMA (Time Division Multiple Access) dove la banda assegnata ad un operatore è suddivisa tra diverse portanti FDMA ognuna delle quali è condivisa tra gli utenti con tecnica TDMA caratterizzata dalla ripartizione del canale trasmissivo in frazioni temporali denominate time slot. Più utenti possono utilizzare la banda assegnata alla comunicazione in istanti (slot) diversi e il sistema opera in modo tale da far percepire la comunicazione in maniera continua. In particolare, ogni portante è suddivisa in otto time slot ciascuno dei quali è attribuito ad un diverso utente. Il canale di traffico è quindi identificato da un determinato intervallo di tempo e da una portante radio. Anche in questo caso, la potenza massima teorica di alimentazione si ricava moltiplicando il numero di canali per la potenza massima di ogni portante. Va tuttavia osservato che il valore così ottenuto rappresenta una stima per eccesso della potenza, anche nelle condizioni di massima emissione della sorgente. Infatti, nella quasi totalità dei casi, i canali di traffico rimangono attivi solo se effettivamente utilizzato per comunicazioni, e rimanere costantemente attivo solo un canale di controllo. Inoltre, tra le funzionalità della rete GSM/DCS c’è quella del controllo di potenza che consente di calibrare i livelli da assegnare a ciascun canale di traffico entro un intervallo predefinito, allo scopo di ridurre al minimo le interferenze tra celle adiacenti. Per chiarire il concetto, si può immaginare che se l’utente mobile è vicino alla SRB il sistema calibra la potenza del canale ai valori minimi, mentre se l’utente si trova ai limiti di copertura della cella il sistema cerca di calibrare la potenza al massimo valore. Infine, un’altra importante funzionalità del sistema GSM/DCS consente di discriminare quale dei due interlocutori

della conversazione in corso sta parlando e quale ascoltando. In questo modo, il canale di trasmissione viene attivato solo quando necessario. Questa funzionalità viene indicata con l’acronimo DTX (Discontinuous Transmission). IL SISTEMA UMTS (UNIVERSAL MOBILE TELECOMMUNICATION SYSTEM) È un sistema digitale che utilizza la tecnica CDMA (Code Division Multiple Access): gli utenti trasmettono alla stessa frequenza e nello stesso istante. La separazione tra i vari utenti è ottenuta assegnando a ciascuno un codice (sequenza) diverso da quello di tutti gli altri. La capacità del sistema può essere limitata dalla massima potenza disponibile: la potenza viene assegnata ad ogni utente in funzione del servizio richiesto, in particolare della velocità di trasmissione dati, e della sua posizione rispetto alla SRB

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che lo copre e a quelle adiacenti. Anche nel sistema UMTS le funzionalità di controllo di potenza e di DTX sono attive e contribuiscono a minimizzare la potenza impiegata in ogni conversazione. La valutazione esatta della potenza impiegata dal sistema non è possibile; si può invece affermare che, statisticamente, il sistema impiega una potenza ridotta rispetto a quella massima, secondo un valore di soglia (compreso tra 0 e 1) che viene deciso dall’operatore per massimizzare la probabilità di acceso al servizio da parte dell’utente. IL SISTEMA LTE (LONG TERM EVOLUTION

È un sistema digitale che utilizza la tecnica della modulazione OFDM (Orthogonal Frequency-Division Multiplexing) per il downlink e del Single-Carrier FDMA (Frequency Division Multiple Acess) per l'uplink. Il sistema LTE è un’evoluzione del sistema UMTS che ha come scopo quello di permettere l’uso della banda larga nei dispositivi mobili con una velocità di trasferimento dei dati 2 o 3 volte più veloce rispetto allo standard UMTS. Per ora il servizio LTE è attivo solamente in una ventina di città capoluogo di provincia ed in alcune famose località turistiche.

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2. QUADRO NORMATIVO La Regione FVG, in attuazione dell' articolo 4, primo comma, n. 12, della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della Regione Friuli - Venezia Giulia), nel rispetto della Costituzione, degli obblighi derivanti dall'ordinamento comunitario, in armonia con i principi di cui alla legge 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed

elettromagnetici), e al decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 (Codice delle comunicazioni elettroniche), disciplina con la L.R. 3/2011 la localizzazione, l'installazione, la modifica e il controllo degli impianti e delle infrastrutture per le telecomunicazioni, al fine di garantire: a) il diritto dei cittadini alla tutela della salute dagli effetti dell'esposizione ai campi elettromagnetici; b) il diritto dei cittadini all'accesso alle informazioni e alla rete internet; c) un ordinato sviluppo e una corretta localizzazione sul territorio regionale degli impianti; d) i servizi di telecomunicazione agli utenti sul territorio della regione. In attuazione della legge 36/2001, con quanto previsto dalla L.R. 3/2011 citata, la Regione disciplina gli impianti e le infrastrutture che comportano l'esposizione della popolazione a campi elettrici, magnetici, ed elettromagnetici con frequenze comprese fra 100 chilohertz (kHz) e 300 gigahertz (GHz), fermo restando che quelli per usi militari e delle forze di polizia sono disciplinati da specifiche norme di settore.

LIMITE DI ESPOSIZIONE, VALORI DI ATTENZIONE, OBIETTIVI DI QUALITÀ

Si indica con limite di esposizione il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione. Nel caso di esposizione a impianti che generano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz, non devono essere superati i limiti di esposizione3 fissati dal D.P.C.M. 08.07.2003, riportati in tabella 1.

TABELLA 1 – Limiti di Esposizione

Campo Elettrico (V/m)

Campo Magnetico (A/m)

Densità di Potenza (W/m2)

100 kHz < f ≤ 3 MHz 60 0,2 -

3 MHz < f ≤ 3 GHz 20 0,05 1

3 GHz < f ≤ 300 GHz 40 0,01 4

3 I limiti indicati vanno intesi come valori efficaci. Per una grandezza che varia nel tempo con legge sinusoidale tali valori si ottengono dividendo i valori di picco per la radice quadrata di due. I valori devono inoltre essere mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti.

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Si indica con valore di attenzione il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici, lavorativi e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine dovuti ai campi elettromagnetici si assumono i valori di attenzione fissati dal D.P.C.M. 08.07.2003, e riportati in tabella 2. Tali valori sono riferiti a campi rilevabili all'interno di edifici abitativi e relative pertinenze fruibili4, adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere.

TABELLA 2 – Valori di Attenzione

Campo Elettrico (V/m)

Campo Magnetico (A/m)

Densità di Potenza (W/m2)

100 kHz < f ≤ 3 MHz 6 0,016 -

3 MHz < f ≤ 300 GHz 6 0,016 0,1

Sono considerati obiettivi di qualità:

1) i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l'utilizzo delle migliori

tecnologie disponibili;

2) i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, definiti dal D.P.C.M. 08.07.2003 ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi medesimi, da calcolarsi o misurarsi all’aperto, nelle aree intensamente frequentate5. Tali valori non devono superare i limiti riportati nella tabella 3. I valori di campo elettrico e magnetico vanno intesi come valori efficaci.

TABELLA 3 – Obiettivi di Qualità

Campo Elettrico (V/m)

Campo Magnetico (A/m)

Densità di Potenza (W/m2)

100 kHz < f ≤ 3 MHz 6 0,016 -

3 MHz < f ≤ 300 GHz 6 0,016 0,1

4 Per pertinenze fruibili si intendono gli ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. 5 Per aree intensamente frequentate si intendono anche superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi.

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3. STATO DI FATTO DEL TERRITORIO Il territorio comunale si estende per 48 Kmq, tra il fiume Tagliamento e il Torrente Meduna, in Provincia di Pordenone. Conta 4.500 abitanti, residenti nelle frazioni di Aurava, Cosa, Domanins, Pozzo, Provesano e Rauscedo. San Giorgio della Richinvelda confina con i comuni di Arzene, Codenons, Dignano, Flaibano, S. Martino al Tagliamento, Sedegliano, Spilimbergo, Vivaro e Zoppola.

Estratto Allegato 11 del Pgt adottato – novembre 2012

Il territorio, caratterizzato da un suolo in prevalenza pianeggiante, è attraversato dalla rete viaria:

• S.R 177, di primo livello;

• S.P 6;

• S.P 37;

• S.P 1.

Inoltre è interessato dal passaggio del metanodotto e da elettrodotti aerei. L’edificato, identificabile con i nuclei delle frazioni, è prevalentemente costituito da edifici residenziali isolati, che raramente superano i due livelli e sviluppato lungo le principali vie di comunicazione.

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Nella tavola di Analisi si identificano gli elementi di particolare valore ambientale quali: o le aree vincolate ai sensi del D. Lgs 42/2004; o i siti di importanza comunitaria (SIC), Magredi del Cellina; o le zone di protezione speciale (ZPS) della rete natura 2000, Magredi di Pordenone; o le Zone Umide IWC; o i prati stabili; o le zone di tutela ambientale.

Inoltre, nella stessa tavola di Analisi, si indicano le aree di interesse storico – culturale:

o i centri storici; o le aree di interesse archeologico.

4. IMPIANTI DI TELEFONIA ESISTENTI Nel Comune di San Giorgio della Rinchinvelda il catasto radioelettrico regionale dell’ARPA riporta i siti o Stazioni Radio Base (SRB) elencati in tabella, e descritti in dettaglio nei paragrafi seguenti. Sono presenti

7 siti, di cui alcuni in co-siting sullo stesso traliccio, per un totale di 4 sostegni da terra.

ID ARPA GESTORE INDIRIZZO COORDINATE

GAUSS/BOAGA

Altezza s.l.s.

521 Vodafone Rauscedo Barbatella X: 2352607

Y: 5100076

31.1

522 Telecom Strada Provinciale Casarsa - Spilimbergo

X: 2355684

Y: 5101655

28.8

2769 Wind Via Spilimbergo X: 23556322

Y: 5101667

25

3810 Telecom Via dei Raggi X: 2352277

Y: 5099461

32.7

4305 Vodafone Strada Provinciale Casarsa - Spilimbergo

X: 2355684

Y: 5101655

28.8

5045 H3G Via Spilimbergo X: 2355659,6

Y: 5101659

39.2

5191 H3G Domanins Via Pineta X: 2352607

Y: 5100076

31.1

Si rileva che un sito id. 520 appartenente al gestore Telecom Italia Mobile localizzato nel medesimo punto id 3810, ancora registrato, probabilmente risulta dismesso.

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id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

520 TELECOM ITALIA MOBILE CAMPO CALCIO DOMANINS - dismesso 2352276 5099461 3810 TELECOM ITALIA MOBILE VIA DEI RAGGI 2352277 5099461

Il catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein 7341647 e tre Andrew HBX-6516DS-VTM, utilizzate rispettivamente per il servizio GSM e UMTS, alimentate rispettivamente con potenza 40 W e 20 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 0°, 110° e 230°, e sono poste alla quota di 32.5 metri s.l.s. Il sito è di localizzazione compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si può notare come la struttura sia inserita in un contesto già compromesso con la presenza di pali di illuminazione dell’area sportiva. Inoltre le strutture a terra risultano inserite dalle costruzioni presenti a servizio dell’area sportiva.

Viste da ovest

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id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

521 OMNITEL PRONTO ITALIA RAUSCEDO BARBATELLA 2352607 5100076

5191 H3G ITALIA DOMANINS VIA PINETA C/O IMPIANTO VODAFONE 2352607 5100076

Id 521 - Il catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein 730691 e tre Kathrein 742215, utilizzate rispettivamente per il servizio GSM e UMTS, alimentate rispettivamente con potenza 34 W e 22 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 70°, 210° e 320°, e sono poste alla quota di 31.10 metri s.l.s. Il sito è in co-siting con l’impianto con identificativo ARPA 5191.

Id 5191 - il catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein 742265, utilizzate per i servizi GSM, DCS e UMTS, alimentate ciascuna con potenza 126 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 60°, 220° e 320°, e sono poste alla quota di 39.2 metri s.l.s. Il sito è in co-siting con l’impianto con identificativo ARPA 521. Il sito è di localizzazione compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Analizzato l’inserimento ambientale in campo lungo risulta compatibile con una situazione già compromessa dalla presenza di tralicci e pali per linee elettriche. In prossimità delle attrezzature di terra è già presente vegetazione arborea di mitigazione dell’impatto in un’area completamente pianeggiante e coltivata.

Vista da ovest in campo lungo

Vista da sud in campo lungo

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id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

522 TELECOM ITALIA MOBILE STRADA PROVINCIALE CASARSA - SPILIMBERGO 2355684 5101655

4305 OMNITEL PRONTO ITALIA S.P.CASARSA-SPILIMBERGO 2355684 5101655 2769 WIND VIA SPILIMBERGO 2355632,2 5101667 5045 H3G ITALIA VIA SPILIMBERGO 2355659,6 5101659

id 522 - Il catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein 730376 e tre Andrew HBX-6516DS-VTM, utilizzate rispettivamente per il servizio GSM e UMTS, alimentate rispettivamente con potenza 40 W e 20 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 20°, 160° e 240°, e sono poste alla quota di 28.8 metri s.l.s. Il sito è in co-siting con l’impianto con identificativo ARPA 4305. id 4305 - ll catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein 742265, utilizzate per i servizi GSM e UMTS, alimentate ciascuna con potenza 80 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 30°, 155° e 250°, e sono poste alla quota di 28.8 metri s.l.s. Il sito è in co-siting con l’impianto con identificativo ARPA 522. id 2769 - Il catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein K739685 e tre Kathrein K742234, utilizzate rispettivamente per il servizio GSM e i servizi DCS-UMTS, alimentate rispettivamente con potenza 9 W e 34 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 20°, 170° e 250°, e sono poste alla quota di 25 metri s.l.s. Il sito è in co-siting con l’impianto con identificativo ARPA 5045. Id 5445 - Il catasto ARPA indica la presenza di tre antenne Kathrein 742271, utilizzate per i servizi GSM e UMTS, alimentate ciascuna con potenza 80 W. Le antenne sono orientate rispetto al Nord geografico nelle direzioni 80°, 160° e 250°, e sono poste alla quota di 39.2 metri s.l.s. Il sito è in co-siting con l’impianto con identificativo ARPA 2769. Il sito è di localizzazione parzialmente compatibile Le strutture si inseriscono in un ambiente già compromesso dalla presenza di varie infrastrutture energetiche aeree con sostegni diversificati (pali, tralicci...)

Vista da nord

Vista da ovest

Vista da est

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5. INTENSITÀ DEL CAMPO ELETTROMAGNETICO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI Nel periodo compreso fra il 2004 ed oggi l'ARPA del FVG ha effettuato nel territorio comunale 48 misure di campo elettrico, che sono inserite nel catasto regionale radiofrequenze e sono consultabili all'indirizzo web http://www.arpa.fvg.it/index.php?id=615. Si può notare che sono tutte sensibilmente inferiori ai limiti di attenzione e agli “obiettivi di qualità” (6 V/m), fissati dal DPCM 8 luglio 2003, anche nelle vicinanze degli impianti di telefonia mobile già attivi.

Inoltre, sono state rappresentate le isolinee del campo generato dalle antenne censite nel catasto ARPA in corrispondenza ai valori di 1.0, 3.0, 4.5, 6.0 e 15.0 V/m. Le isolinee sono disegnate, rispettivamente, con curve di colore verde, giallo, arancione, rosso, viola e nero per quote crescenti a partire da 2 metri sul livello del suolo con passo pari a 5 metri, fino alla quota di 32 metri. Non si rilevano edifici superiori all’altezza di 32m. Si rimanda, per approfondimenti, agli allegati n° 2 e 3. 6. PROGETTO Il RCTM persegue:

• la tutela della salute dei cittadini dagli effetti dell'esposizione ai campi elettromagnetici, l'uso

razionale del territorio, la tutela dei beni di interesse storico, artistico, culturale, paesaggistico, ambientale e naturalistico;

• l'armonizzazione delle esigenze dell'Amministrazione comunale e della salvaguardia dei valori e dei beni del territorio, con i programmi di sviluppo delle reti degli operatori delle telecomunicazioni;

• l'individuazione, delle aree del territorio preferenziali e di quelle controindicate per l'installazione

di tutti gli impianti;

• la minimizzazione, a seguito della realizzazione degli impianti, dei vincoli d'uso del territorio in relazione alle volumetrie edificatorie assentibili, nonche' dei fattori di interferenza visiva sul paesaggio;

• la riqualificazione delle aree conseguita anche con interventi di rilocalizzazione degli impianti;

• l'accorpamento, per quanto possibile, degli impianti su strutture di supporto comuni o quantomeno all'interno di siti comuni, anche nei casi di rilocalizzazione;

• la riduzione, per quanto possibile, del numero complessivo di siti, compatibilmente con le esigenze di copertura delle zone servite dagli impianti e fatto salvo il rispetto dei limiti di campo elettromagnetico.

La redazione del RCTM avviene ai sensi della L.R. 3/2011 e del D.P.Reg. 9/2005. Sono stati affrontati i seguenti gradi di approfondimento:

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1. studio del contesto territoriale: ricognizione dei vincoli paesaggistici, storici e culturali, delle aree pubbliche, della tipologia di edificato

2. individuazione delle infrastrutture per la telefonia mobile esistenti e studio della situazione dello stato di fatto dei livelli di campo elettrico sul territorio

3. individuazione delle aree controindicate per il posizionamento degli impianti, delle aree preferenziali, del territorio neutro.

4. regolamentazione delle aree controindicate per il posizionamento degli impianti, delle aree

preferenziali, del territorio neutro e degli impianti esistenti. Nella zonizzazione di progetto si individuano:

• le aree incompatibili: servizi di interesse pubblico per l’istruzione, l’assistenza e la sanità;

• le aree residenziali private estensive con edifici di modeste dimensioni, prive di valore storico;

• le aree neutre, prive di limitazioni particolari.

7. RICHIESTE DEI GESTORI All’Amministrazione Comunale sono pervenute le seguenti richieste dei gestori:

gestore protocollo tipo intervento località Telecom n. 2223 del 28/03/2008 nuova localizzazione RAUSCEDO CENTRO

H3G n. 562 del 26/01/2011 nuova localizzazione DOMANINS PINETA c/o IMPIANTO VODAFONE

H3G n. 1818 del 21/03/2012

nuova localizzazione (istanze depositate o con impianti di prossima realizzazione)

S. GIORGIO DELLA RICHINVELDA VIA SPILIMBERGO (Srb Pn3545a) DOMANINS PINETA c/o IMPIANTO VODAFONE (Srb Pn 3328b)

modifica impianto esistente (o di prossima realizzazione)

S. GIORGIO DELLA RICHINVELDA VIA SPILIMBERGO (Srb Pn3545a) DOMANINS PINETA c/o IMPIANTO VODAFONE (Srb Pn 3328b)

Wind n.1960 del 27/03/2012 nuova localizzazione C/O CIMITERO DOMANINS

Telecom n. 2134 del 3/04/2012 trasformazione impianto esistente

S. GIORGIO DELLA RICHINVELDA VIA SPILIMBERGO (Srb Pn 48) DOMANINS c/o CAMPO CALCIO (Srb Pn 16)

Confrontando le istanze con la tavola di Analisi, cui si rimanda per la visualizzazione, si può notare che il gestore H3G ha già installato gli impianti nelle localizzazioni citate nelle due istanze.

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8. IPOTESI DI LOCALIZZAZIONE Siti esistenti da confermare o da confermare con prescrizione:

id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

3810 TELECOM ITALIA MOBILE VIA DEI RAGGI 2352277 5099461 Il sito è di localizzazione compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si conferma il sito.

id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

521 OMNITEL PRONTO ITALIA RAUSCEDO BARBATELLA 2352607 5100076

5191 H3G ITALIA DOMANINS VIA PINETA C/O IMPIANTO VODAFONE 2352607 5100076

Il sito è di localizzazione compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si conferma il sito, purchè vengano mantenute le schermature vegetali esistenti.

id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

522 TELECOM ITALIA MOBILE STRADA PROVINCIALE CASARSA - SPILIMBERGO 2355684 5101655

4305 OMNITEL PRONTO ITALIA S.P.CASARSA-SPILIMBERGO 2355684 5101655 2769 WIND VIA SPILIMBERGO 2355632,2 5101667 5045 H3G ITALIA VIA SPILIMBERGO 2355659,6 5101659

Il sito è di localizzazione parzialmente compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si conferma il sito, le strutture si inseriscano in un ambiente già compromesso dalla presenza di varie infrastrutture energetiche aeree con sostegni diversificati (pali, tralicci...) Si auspica pertanto l’eliminazione di sostegni nell’ottica del co-siting. Si prescrive che le strutture a terra, vengano adeguatamente schermate con la realizzazione di barriere vegetali poichè siamo presenza di un terreno completamente dedicato alla coltura viticola, caratterizzante l’ambiente.

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Nuove localizzazioni: Sulla base della valutazione dei vincoli ambientali, di interesse storico artistico, delle localizzazioni incompatibili da legge si ipotizza l’inserimento di tre nuovi siti:

Indirizzo Gauss Boaga X Gauss Boaga Y RAUSCEDO VIA POLIGONO c/o TORRE PIEZOMETRICA

235217410 510150700

L’area che ospita un’ attrezzatura di pubblica utilità, è interessata dalla presenza di una torre piezometrica alta circa 15m. Si ammette l’installazione di una stazione radio base integrata alla sommità del manufatto. Pertanto il nuovo inserimento non comporta ulteriori impatti sull’ambiente.

Inserimento cartografico

Vista in campo lungo da sud, Via Poligono

Vista in campo ravvicinato da sud, Via Poligono

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Indirizzo Gauss Boaga X Gauss Boaga Y RAUSCEDO, VIA BORGO MEDUNA c/o CIMITERO

235097400 510063550

E’ consentita l’installazione di una nuova stazione radio base nei pressi del cimitero di Rauscedo. L’intorno, caratterizzato da ampi coltivi, è già compromesso dalla presenza di infrastrutture energetiche aree. In campo lungo, dal nucleo abitato e dalla strada di accesso alla frazione, la percezione del nuovo impianto sarà minima, grazie alla presenza del mascheramento vegetale preesistente costituito dai cipressi.

Inserimento cartografico

Vista in campo lungo da sud, Via Borgo Meduna

Vista in campo lungo da est, Via Borgo Meduna

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Indirizzo Gauss Boaga X Gauss Boaga Y DOMANINS, VIA BORGO MEDUNA c/o CIMITERO

235143200 509925250

E’ consentita l’installazione di una nuova stazione radio base nei pressi del cimitero di Domanins. L’intorno, caratterizzato da ampi coltivi, è compromesso dalla presenza di infrastrutture energetiche aree. In campo lungo, dal nucleo abitato, la percezione del nuovo impianto sarà minima, grazie alla presenza del mascheramento vegetale preesistente.

Inserimento cartografico

Vista in campo lungo da sud, Via Borgo Meduna

Vista in campo lungo da est, Via Borgo Meduna

Si rimanda all’allegato relativo ai diagrammi teorici di copertura ottenibili nelle localizzazioni proposte.

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9. NORME DI ATTUAZIONE Sigle ed abbreviazioni ARPA.: Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ASS.: Azienda per i Servizi Sanitari CTRN: Carta Tecnica Regionale Numerica D.Lgs.: Decreto Legislativo

DPCM: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri L.R.: Legge Regionale PRGC: Piano Regolatore Generale Comunale RCTM.: Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile SCIA : Segnalazione Comunicata di Inizio Attività Art. 1 – Elaborati del RCTM

1. Il RCTM è composto dal fascicolo contenente: • Relazione • Allegati grafici • Norme tecniche di attuazione

Art. 2 – Definizioni

1. Ai sensi dell’art. 5 della L.R. 3/2011 e ai fini del RCTM, si intendono per: a) operatori delle telecomunicazioni: gli operatori come definiti dal Codice delle

comunicazioni; b) impianti per la radiodiffusione televisiva e sonora: gli impianti, apparati e strutture anche

edilizie strettamente necessari per le trasmissioni del settore televisivo e sonoro; c) impianti per la telefonia mobile: gli impianti per la telefonia mobile di tipo fisso e mobile, i

ponti radio e le microcelle; d) impianto fisso per telefonia mobile: la stazione radio di terra del servizio di telefonia

mobile di qualsiasi potenza, escluse le microcelle, destinata al collegamento radio dei terminali mobili con la rete del servizio di telefonia mobile;

e) impianto mobile per la telefonia mobile: la stazione radio di terra del servizio di telefonia mobile, destinata al collegamento radio dei terminali mobili con la rete del servizio di telefonia mobile, posizionata per sopperire a esigenze di copertura dovute a eventi straordinari che insistano su uno stesso sito per un periodo non superiore a novanta giorni consecutivi;

f) ponte radio: l'apparecchiatura accessoria per gli impianti di telefonia mobile e di radiodiffusione televisiva e sonora, in una data postazione, necessaria ad assicurare il collegamento direttivo fisso punto-punto e punto-multipunto a servizio della trasmissione di flussi informativi;

g) microcella: la stazione radio di terra del servizio di telefonia mobile destinata al collegamento radio dei terminali mobili con la rete del servizio di telefonia mobile con potenza in singola antenna non superiore a 5 Watt;

h) gap-filler: impianto ripetitore di piccola potenza (potenza inferiore a 200 Watt), che funziona sulla stessa frequenza del trasmettitore al quale è collegato, impiegato per coprire le cosiddette "zone d'ombra";

i) manutenzione ordinaria: ogni intervento conservativo degli impianti e degli apparati esistenti, compresa la sostituzione delle antenne con mantenimento delle stesse caratteristiche tecniche radioelettriche preesistenti;

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j) modifica migliorativa: ogni modifica degli impianti che non comporti in alcun punto del territorio un aumento dei livelli di campo elettromagnetico;

k) potenza degli impianti o degli apparati: la potenza complessiva dell'impianto o dell'apparato ai connettori d'antenna;

l) infrastrutture per telecomunicazioni: insieme delle reti, sistemi e apparati per telecomunicazioni, composti da dorsali principali e da reti di accesso agli utenti finali;

m) banda larga: ambiente tecnologico digitale costituito da infrastrutture per telecomunicazioni, applicazioni, contenuti e servizi che consentono prestazioni ai massimi livelli di interattività;

n) capacità trasmissiva: capacità di trasmissione dati da parte di una infrastruttura per telecomunicazioni in banda larga tramite tecnologie cablate e non cablate attive e non, ivi compresa la fibra ottica spenta.

Art. 3 – Efficacia del RCTM

1. Il RCTM disciplina, secondo quanto stabilito dagli elaborati di cui all’art. 1 la localizzazione dei nuovi impianti di telefonia mobile, gli eventuali interventi di risanamento, delocalizzazione e razionalizzazione degli impianti di telefonia mobile esistenti e degli altri apparati radioelettrici per telecomunicazioni su tutto il territorio comunale.

2. Il RCTM ha durata a tempo indeterminato ed è aggiornato quando sia necessario individuare nuove e/o diverse localizzazioni.

Art. 4 – Attuazione del RCTM

1. L'installazione e le modifiche degli impianti di cui RCTM sono soggette a SCIA secondo la normativa edilizia vigente, integrata di:

a) una relazione tecnica sottoscritta e asseverata da un tecnico abilitato che attesti il rispetto delle previsioni del RCTM stesso. Restano esclusi dalla SCIA i casi in cui si preveda la realizzazione di manufatti edilizi pertinenziali non strettamente funzionali agli impianti.

b) Documentazione redatta ai sensi del D.P.Reg 94/2005 c) parere ARPA che accerti il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli

obiettivi di qualità, relativi alle emissioni elettromagnetiche, di cui alla legge 36/2001, e s.m.i., secondo le modalità tecniche definite dal regolamento approvato con decreto del Presidente della Regione 94/2005, articolo 29, comma 4

d) eventuali pareri, autorizzazioni, concessioni, nulla-osta e atti di assenso comunque denominati previsti per legge in relazione agli eventuali vincoli presenti.

2. Qualora uno o più dei pareri o provvedimenti di cui al comma 3, fatta eccezione del parere favorevole di ARPA se dovuto, non sia allegato alla SCIA, qualora gli atti mancanti non siano prodotti entro trenta giorni dal ricevimento della notifica dell'ordine motivato di non effettuare l'intervento, il Comune indice una conferenza di servizi per il rilascio di un'autorizzazione unica con le modalità e nei termini di cui alle vigenti norme e secondo le disposizioni di cui all'articolo 8 della L.R. 3/2011, per quanto applicabili e compatibili.

3. L'installazione e la modifica di ponti radio e di altri impianti con potenza in singola antenna uguale o inferiore a 20 Watt, fermo restando il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità, relativi alle emissioni elettromagnetiche, di cui alla legge 36/2001 , sono soggette SCIA, presentata al Comune interessato con le modalità di cui all' articolo 87 del decreto legislativo 259/2003, previo parere favorevole di ARPA e fermo restando quanto previsto dall'articolo 8, commi 5 e 6 della L.R. 3/2011.

4. La realizzazione di microcelle è soggetta alla comunicazione di cui all'articolo 8, comma 6 della L.R. 3/2011.

5. Non si applicano le disposizioni di cui alla legge regionale 3/2001 .

Art. 5 -Impianti esistenti in localizzazione idonea

1. Gli impianti di telefonia mobile esistenti in localizzazione idonea all’atto dell’approvazione del RCTM sono:

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id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

3810 TELECOM ITALIA MOBILE VIA DEI RAGGI 2352277 5099461 Il sito è di localizzazione compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si conferma il sito.

2. Per questi impianti sono ammessi gli interventi previsti dal presente Regolamento per le

localizzazioni idonee, compresi gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione necessari per l’adeguamento tecnologico delle strutture.

3. Ogni variazione di uno o più dei seguenti parametri è da intendersi modifica di impianto esistente,

pertanto da assoggettarsi a SCIA: a) coordinate Gauss Boaga del centro elettrico dell’antenna; b) direzioni di massima irradiazione rispetto al Nord geografico; c) altezza del centro elettrico dal suolo e dall’altezza in gronda dell’edificio in caso di

installazione su edificio; d) numero delle antenne trasmittenti; e) singolo valore del tilt meccanico per il quale si richiede il rilascio del parere; f) singolo valore del tilt elettrico per il quale si richiede il rilascio del parere; g) potenza totale al connettore d’antenna; h) guadagno in dBi caratteristico dell’antenna per la banda di frequenze utilizzata in

downlink; i) polarizzazione; j) marca e modello antenna; k) aumento della potenza di trasmissione; l) modifica delle bande di frequenza; m) co-siting; n) modifica di sostegno delle antenne; o) completa sostituzione del palo.

Art. 6 -Impianti esistenti in localizzazione idonea con prescrizioni 1. Gli impianti di telefonia mobile esistenti in localizzazione idonea con relative prescrizioni all’atto

dell’approvazione del RCTM sono:

id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

521 OMNITEL PRONTO ITALIA RAUSCEDO BARBATELLA 2352607 5100076

5191 H3G ITALIA DOMANINS VIA PINETA C/O IMPIANTO VODAFONE 2352607 5100076

Il sito è di localizzazione compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si conferma il sito e si prescrive che vengano mantenute le schermature vegetali esistenti.

id Sito Gestore Indirizzo Gauss Boaga X

Gauss Boaga Y

522 TELECOM ITALIA MOBILE STRADA PROVINCIALE CASARSA - SPILIMBERGO 2355684 5101655

4305 OMNITEL PRONTO ITALIA S.P.CASARSA-SPILIMBERGO 2355684 5101655 2769 WIND VIA SPILIMBERGO 2355632,2 5101667 5045 H3G ITALIA VIA SPILIMBERGO 2355659,6 5101659

Il sito è di localizzazione parzialmente compatibile e coerente con i limiti di esposizione. Si conferma il sito Si auspica l’eliminazione di sostegni nell’ottica del co-siting. Si prescrive che le strutture a terra, vengano adeguatamente schermate con la realizzazione di barriere vegetali poichè siamo in presenza di un intorno completamente dedicato alla coltura viticola, che connota qualitativamente l’ambiente.

2. Per questi impianti sono ammessi gli interventi previsti dal presente Regolamento per le

localizzazioni idonee, compresi gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione necessari per l’adeguamento tecnologico delle strutture.

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3. Ogni variazione di uno o più dei seguenti parametri è da intendersi modifica di impianto esistente, pertanto da assoggettarsi a SCIA:

a) coordinate Gauss Boaga del centro elettrico dell’antenna; b) direzioni di massima irradiazione rispetto al Nord geografico; c) altezza del centro elettrico dal suolo e dall’altezza in gronda dell’edificio in caso di

installazione su edificio; d) singolo valore del tilt meccanico per il quale si richiede il rilascio del parere; e) singolo valore del tilt elettrico per il quale si richiede il rilascio del parere; f) potenza totale al connettore d’antenna; g) guadagno in dBi caratteristico dell’antenna per la banda di frequenze utilizzata in

downlink; h) polarizzazione; i) marca e modello antenna; j) aumento della potenza di trasmissione; k) modifica delle bande di frequenza; l) co-siting; m) modifica di sostegno delle antenne; n) completa sostituzione del palo.

4. In caso di presentazione di SCIA, la documentazione dovrà dimostrare l’adeguamento alle

prescrizioni relative al sito.

5. Non sarà in ogni caso ammesso l’incremento del numero di antenne e pali. Art. 7 -Zonizzazione del territorio

1. Il presente RCTM individua, in allegati grafici: a) aree incompatibili per il posizionamento degli impianti secondo il principio di cautela b) gli edifici e le pertinenze di valore storico, architettonico-ambientale e le zone

archeologiche6 c) le aree ambientali in cui la localizzazione di nuove infrastrutture sono ritenute inadatte7 d) aree preferenziali per il posizionamento degli impianti;

2. Il resto del territorio comunale, dove non sono presenti vincoli o limitazioni e non emerge una

particolare attitudine alla localizzazione degli impianti, non viene evidenziato ed è considerato territorio neutro ai fini della localizzazione.

Art. 8 – Aree incompatibili

1. Si vieta la localizzazione per la telefonia mobile di nuovi impianti fissi e mobili, ponti radio e micro

celle, in via cautelativa, su edifici e relative pertinenze, entro 50ml di raggio, destinati a : • asili nido; • scuole di ogni ordine e grado; • attrezzature per l’assistenza alla maternità, l’infanzia ed età evolutiva; • attrezzature per l’assistenza agli anziani; • attrezzature per l’assistenza ai disabili; • ospedali e altre strutture adibite alla degenza.

2. Si vieta la localizzazione di impianti di tipo fisso o mobile per la telefonia mobile e ponti radio

montati su palo o traliccio nelle aree: • Soggette a vincolo paesaggistico di cui al D.Lgs 42/2004; • Natura 2000, Sito di importanza Comunitaria – Magredi del Cellina IT33100009; • Natura 2000, Zona di Protezione Speciale – Magredi di Pordenone IT331101; • Prati stabili;

6 Sono le zone sottoposte a vincoli paesaggistici e storico culturali previsti dal D.L. 42/2004 (Codice dei beni culturali del paesaggio), ai vincoli di tipo forestale, idrogeologico ed ambientale in genere. 7 Le aree Natura 2000, (SIC Magredi del Cellina e Zps Magredi di Pordenone), i prati stabili, le zone di tutela ambientale già individuate dal Prgc

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• Zone di tutela ambientale secondo il Prgc; • Zone di interesse storico culturale e centri storici, definite dal Prgc come A0 A1 A2; • Aree di interesse archeologico.

3. Previa dimostrazione di esigenze di servizio, il Comune può concedere l’installazione di

microcelle, pico celle o cavi radianti in deroga a quanto previsto nel comma 2. L’installazione avverrà in via prioritaria in aree pubbliche, preferibilmente su strutture quali lampioni, semafori, cartelloni pubblicitari. In ogni caso essere armonizzati con l’insieme delle strutture edilizie esistenti e resi coerenti con le facciate. Per aree di valore architettonico-ambientale e archeologico il proponente deve ottenere parere preventivo favorevole dalla Soprintendenza competente. Per le aree di interesse ambientale, l’autorizzazione è subordinata all’iter previsto per le costruzioni da realizzarsi all’interno delle aree stesse. In qualsiasi caso deve essere redatto un progetto di installazione che analizzi e proponga l’inserimento ottimale in sito.

Art. 9 – Installazione di impianti fissi per telefonia mobile e ponti radio in aree alternative a quelle preferenziali

1. E’ preferibile, qualora per motivate esigenze i nuovi impianti non possano essere collocati nelle aree ritenute idonee:

a) la localizzazione di nuovi impianti in condivisione con attrezzature per la telefonia mobile esistente e/o previste, co-siting;

b) ogni soluzione che preveda l’utilizzo di strutture di sostegno con possibilità di utilizzazione diversificata come, ad esempio, impianti di illuminazione pubblica, cartelli, compatibilmente con la verifica dell’inserimento armonico delle strutture nel contesto territoriale;

c) in contesti non urbanizzati, l’individuazione di siti nei pressi di infrastrutture esistenti come ad esempio grandi arterie di trasporto o linee elettriche;

d) l’individuazione di siti di minor sensibilità nei confronti dell’impatto visivo dell’impianto rispetto all’intorno. In tal senso si privilegiano situazioni già caratterizzate da insediamenti di maggior consistenza volumetrica come nelle zone industriali, rispetto alle quali l’impatto visivo risulterà attenuato in virtù del rapporto dimensionale fra l’antenna e gli elementi edilizi con cui si vorrebbe rapportare.

2. Qualora i gestori intendano proporre l’utilizzo di siti alternativi a quelli preferenziali (mai comunque nelle aree incompatibili), in aggiunta alla documentazione di cui all’Art. 4, dovranno fornire anche una relazione tecnica che dimostri l’impossibilità di garantire il servizio installando impianti in una o più aree preferenziali. Le simulazioni eseguite dai gestori dovranno poter essere riprodotte da terzi e, a tal fine, nella relazione tecnica i gestori dovranno specificare:

a) l’esatta localizzazione, identificata per mezzo delle coordinate Gauss-Boaga, delle antenne che hanno usato nelle simulazioni, sia nel sito proposto che, per confronto, nelle aree preferenziali;

b) il modello di propagazione che hanno utilizzato per eseguire le simulazioni; c) nel caso in cui il modello utilizzato preveda un’attenuazione del campo dipendente dal

tipo di terreno o di edificato nel quale ha luogo la propagazione, i gestori dovranno specificare quali zone hanno individuato (edificato denso o medio, zona industriale, ambiti boschivi, ambiti rurali, ecc.), e quali leggi di attenuazione hanno utilizzato all’interno di ognuna delle suddette zone;

d) il livello di densità di potenza minima ritenuto necessario per il corretto funzionamento del sistema.

Art. 10 – Installazione di impianti fissi per telefonia mobile e ponti radio in aree preferenziali

1. I gestori possono richiedere l’installazione di nuovi impianti fissi per telefonia mobile e ponti radio all’interno delle aree preferenziali indicate dal presente Piano. La progettazione e realizzazione dei nuovi impianti devono rispettare i principi di tutela della salute dei cittadini formalizzati dal D.P.C.M 8 Luglio 2003, e di tutela del territorio ai sensi del D.P.Reg 94/2005.

2. La realizzazione di impianti fissi di telefonia mobile e di ponti radio, dovrà rispettare le seguenti prescrizioni:

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a) uso delle migliori tecnologie disponibili al momento al fine di limitare le emissioni elettromagnetiche e l’impatto visivo.

b) uso di tecnologie costruttive tali da rendere possibile il co-siting di almeno un altro gestore;

Art. 11 – Integrazione Paesaggistica

1. I nuovi impianti di telefonia mobile vanno posizionati prioritariamente su edifici, serbatoi d’acqua, sili ed altre infrastrutture, da ultimo su pali e tralicci. Le antenne devono fare corpo con i loro appoggi. Eventuali sbracci, la cui lunghezza deve essere minima comunque non superiore a 50 cm, saranno concessi solo qualora venga dimostrata l’impossibilità tecnica di realizzare un’antenna senza sbraccio.

2. Ogni localizzazione dovrà essere verificata dal punto di vista dell’impatto visivo, confrontando lo stato di fatto con la proposta situazione finale, da almeno due punti di vista significativi, uno da vicino ed uno da lontano.

3. Nelle aree rurali o naturali la localizzazione dell’impianto deve essere fatta in modo da ridurre la percezione visiva delle attrezzature a terra creando barriere con vegetazione formata da piantumazioni autoctone. Lo schermo visivo oltre che da specie vegetali potrà essere realizzato mediante la realizzazione di elementi tecnici interrati o movimentazione di terreno.

4. Per ogni nuovo impianto verranno elaborate soluzioni di integrazione paesaggistica adeguate alla qualità architettonica ed estetica dell’ambiente circostante.

Art. 11 – Programmi di sviluppo delle reti

1. Gli operatori delle telecomunicazioni presentano al Comune, entro il 31 marzo di ogni anno, anche ai fini della predisposizione del RCTM, i propri programmi di sviluppo delle reti e i relativi aggiornamenti.

2. I programmi di sviluppo delle reti, oltre all'individuazione degli impianti esistenti, individuano le previsioni di aree per nuove localizzazioni di impianti, nonchè le proposte di modifica di quelli esistenti, a esclusione dell'installazione di ponti radio e microcelle.

3. Qualora il programma di sviluppo non venga presentato nei termini, si prescinde da esso. 4. Analogamente anche Rete Ferroviaria Italiana, la Protezione Civile della Regione ed il Servizio

Sanitario Regionale presentano al Comune il proprio programma di implementazione della rete nel medesimo termine dei gestori.

5. Qualora necessario, a seguito della presentazione dei suddetti programmi di sviluppo, il Comune avvia le procedure di variante al RCTM nel rispetto dell’art. 16 della L.R. 3/2011.

Art. 12 – Dismissione degli impianti

1. In caso di dismissione per cessata funzionalità o ricollocazione degli impianti per la telefonia mobile e degli apparati radioelettrici per telecomunicazioni, è fatto obbligo, previa comunicazione al Comune e ad ARPA, della rimozione degli impianti e relative attrezzature dal suolo e dal sottosuolo, e della rimessa in pristino dello stato dei luoghi a spese del soggetto responsabile.

Art. 13 – Impianti mobili per telefonia mobile

1. L'installazione e l'attivazione degli impianti mobili per telefonia mobile, necessari per eventi straordinari, potrà avvenire in tutto il territorio comunale per sopperire al servizio di comunicazioni. L’installazione è soggetta a comunicazione preventiva inviata al Comune e all'ARPA, corredata di una descrizione delle caratteristiche tecniche dell'impianto e di una certificazione dell'operatore attestante la conformita' dell'impianto ai limiti di cui alla legge 36/2001, e successive modificazioni. Entro novanta giorni dall'attivazione dell'impianto mobile deve essere dismesso, fornendo comunicazione al Comune.

Art. 14 – Impianti della Protezione civile della Regione

1. Le opere, gli impianti e le infrastrutture di competenza della Protezione civile della Regione, necessari alla realizzazione e all'implementazione tecnico-operativa delle reti radio di

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Comune di San Giorgio Della Richinvelda Regolamento Comunale per la Telefonia Mobile

RELAZIONE - NORME DI ATTUAZIONE - ALLEGATI Pagina 25 di 25

comunicazione di emergenza sono realizzati, ai sensi della legge regionale 31 dicembre 1986, n. 64, e successive modificazioni, nonche' in attuazione delle ordinanze statali in materia di protezione civile, nei limiti di cui alla vigente normativa in materia di emissioni elettromagnetiche, e in deroga alla normativa regionale in materia di titoli abilitativi di cui alla presente legge, previa comunicazione al Comune, all'ARPA e alle Aziende per i servizi sanitari competenti per territorio.

2. La localizzazione delle opere, degli impianti e delle infrastrutture di cui al comma 1 tiene conto delle aree preferenziali indicate nel RCTM. Per comprovate esigenze operative di servizio sono individuate localizzazioni diverse da quelle preferenziali definendole di concerto tra il Sindaco del Comune interessato e la Protezione civile della Regione.

Art. 15 – Informazione e trasparenza

1. Gli impianti fissi e mobili, a esclusione delle microcelle, devono essere dotati di idoneo cartello informativo posizionato permanentemente in luogo accessibile e visibile che riporta:

a) gli estremi della SCIA, dell'autorizzazione e della comunicazione; b) la data di attivazione e, per gli impianti mobili, eventuali date di disattivazione e

dismissione; c) i dati dell'operatore.

2. Il Comune assicura agli interessati l’accesso ai documenti amministrativi, nelle forme previste dalla L. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 16 – Vigilanza e monitoraggio

1. Il Comune esercita le funzioni di vigilanza e controllo sugli impianti disciplinati dal RCTM, per: a) garantire il rispetto dei limiti di esposizione dei campi elettromagnetici e delle misure di

cautela in conformità a quanto disposto dalla legge 36/2001 , nonche' delle eventuali prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi;

b) vigilare sul mantenimento dei parametri tecnici sulla base dei dati forniti dai gestori degli impianti.

I dati risultanti dai controlli e dalle verifiche sono comunicati dal Comune alla Regione e alla Azienda per i servizi sanitari competente per territorio, e conseguentemente sono pubblicati sul sito internet istituzionale.

2. Per quanto concerne la misura e la determinazione dei livelli di campo elettromagnetico sul territorio, il Comune si avvale di ARPA.

3. Restano ferme le competenze in materia di vigilanza nei luoghi di lavoro attribuite dalle disposizioni vigenti all'Azienda per i servizi sanitari e le competenze in materia di vigilanza sull’attività urbanistico - edilizia attribuite alla polizia municipale e agli uffici comunali.

Art. 17 – Sanzioni

1. In caso di installazione o modifiche di impianti fissi per telefonia mobile, impianti mobili per telefonia mobile, ponti radio e microcelle, non conformi al titolo edilizio abilitativo, il Comune applica le disposizioni di cui all’27 della L.R. 3/2011.

Art. 18 – Norme finali.

1. Per quanto non specificamente previsto dal R.C.T.M., si applicano le disposizioni stabilite dalla L.R. 3/11, dal P.R.G., dai piani attuativi, dal Regolamento edilizio e negli altri regolamenti comunali vigenti.