L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

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    RIVISTA

    ITALIANA

    DI

    NVMISMATICA

    E

    SCIENZE

    AFFINI

    FONDATA

    NEL 1888DA

    SOLONE

    AMBROSOLI

    D I R E T T O R E

    LoDoVICo

    LAFFRANCHI

    E D I T R I C E

    L A

    S O C I E TÀ N V M I S M A T I C A

    I T A L T A N A

    ANNO

    .

    XXXII

    .

    SECONDA

    SERIE

    vol

    .u

    .

    I . o T R I M E S T R E

    I 9 1 9

    MILA NO

    DIREZIONE ED

    AMI\ IINISTRAZIONE VIA A. MAURI E

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    diamo fargli ingiuria,

    anzitutto

    perchè

    la

    verita non costi-

    tuisce ingiuria, poi perchè

    essa scaturisce impidamente

    dal-

    l'esame imparziale che faremo dell'opera sua.

    Francesco

    Gnecchi nella numismatica omana deve

    con-

    siderarsi come continuatore

    di Enrico Cohen

    piuttosto

    che

    di

    Echkel

    ;

    un

    pragmatista

    anzichè

    uno

    scienziato

    positi-

    vista,

    ed assai

    piir

    che non la dottrina

    il

    suo forte senso

    pratico

    emerge,

    ad esempio, nella sua ottima

    proposta

    di

    un

    catalogo unico per

    tutte le

    pubbliche

    collezioni numr-

    smat iche

    d ' I ta l ia .

    Il crrrriq um útae di F. Gnecchi come autore verrà da

    noi

    seguito passo passo

    nell'esame

    dei suoi lavori. Esame

    r-igidamente

    bbiettivo

    giacchè

    ogni critico,

    per

    esserevera-

    mente

    tale

    deve

    quasi prendere

    esempio da Bruto

    che

    in

    omaggio

    al dovere

    condannavaa morte i

    propri

    figli:

    pas-

    sare

    cioè sopra le

    convenienze, e simpatie e le gratitudini

    avendo per

    mira soltanto a

    verità.

    e

    l'esattezza,

    Attraverso

    al

    vaglio della critica Ia

    personalità

    di Fran-

    Gnecchi uscirà forse

    diminuita dal

    punto

    di vista

    puramente

    sc ient i f icoI ì Inanon per questomuterannon no i i sent imcnt ì

    di

    rjconoscenza

    he

    gli

    dobbiamo per

    l'opera

    sua

    trentennale

    di propagandista

    e

    di mecenate(z)della nummofilia e della

    numismat ica,

    (r) Al l 'estero

    i

    giudiz; sul la

    consistenza scienti frca del l 'opera di

    F. Gnecchi variarono

    da

    paese

    a paese, Assai favorevol i

    in Inghi l terra,

    nel Belgio,

    in Isvizzera ed

    in

    Ungheria,lo furono

    pochissiuro

    n

    Francia

    e

    Dulla afatlo in

    Gernrania ed

    iD

    Austr ia.

    Agirebbe però

    temerariamente

    chi, i rr lpressionato

    da questa faci le constatazione,

    volesse trarne del le

    i l lazioui troppo

    sintetiche sul differer)te

    grado

    di rùental i tàr

    scienti f ica

    abituale a questo od

    a

    qucl paese

    nel

    concepire

    la serietà ed

    j

    frDr

    del la nutrrsnlatica

    ronrana. l

    più

    del le volte infatt i , nel le Inanifestazjoni

    internazionali , le

    convenienze hanno

    ruaggior peso

    delle convinzioni.

    (a)

    ChiunqLre dovrà convenirc che è merito quasi esclusivo

    del

    Gnecchi se

    ri [ìasero in

    Ital ia

    n)olt i

    cospicui

    monumenti nunrismatici

    i

    qual i ,

    senza la sua

    ininterrotta r icerca

    col lezionistica,

    durata

    un qua-

    ranterrnio,già

    da nrolt i anni sarebbero invece nèi nrusel esteri , E non

    solo questo,

    nra è anche

    fra i suoi merit i

    quel lo di aver

    iLrtrodotto in

    Ital ia le

    nonete di taluni nominativi inrperial i che

    per

    rrotivi storicl

    non figurano rrai nei r i trovamenti del nostro paese; basl i I 'accenno

    agli esemplari delL' inrperatore

    Carausio del le

    quali

    la col lezioneGnecchi

    è rìcchissinra,

    orse piu del le col lezioni

    private

    inglesi per ìe quali

    queste

    nÌoÌìete

    assumono uno

    spiccato interesse

    nazlonale.

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    1 ) J

    I suoi

    numerosi

    ammiratori trascurarono quest'ultimo

    aspetto ndiscutibihnente

    agguardevole della

    sua

    personalita

    per consideraiesolo I'altro: quello scientifico, e fu grave

    torto

    gracchè

    è

    precisamenre

    un maggiore

    e

    piir

    universaìe

    riconoscimento

    dei meriti di F.

    Gnecchi come volgarizzatore

    quello

    che

    dovrà

    assicurargli

    a fama piir

    solida

    e duratura,

    il

    suo

    spirito rivelandosi

    nella sua vera

    essenza

    nel Ma-

    nuale

    Monete

    Romane

    ,,

    da lui redatto

    durante

    a

    pienezza

    delle

    forze

    intellettuali, piuttosto

    che nei

    tre

    grossi

    volumr

    dei

    Medaglioni

    Romani

    ,,,

    elaborati più

    tardi.

    Oprna eo

    Anrrcou.

    taao

    r. Monete Imperiali

    Romane

    inedite

    nella Collezione

    Fran.

    cesco Gnecchi.

    Pa.gine

    66 con una taaola. Milano, Hoepli.

    Con

    questo

    opuscolo

    -

    primo

    esporlente, in ordine

    cronologic

    ,

    del l 'att ivi tà di F,

    Gnecchi nel canpo dei nostr i studi

    -

    si inizia quella

    periodica pubblicazione

    di monete

    inedite,

    in

    grande

    maggioranza

    ap-

    parteDenti

    al la sua

    collezione, he,

    proseguita

    sino a

    questi

    ul l ini

    annl

    sotto i l t i tolo

    di

    .

    Contr ibuti

    al

    Corpus Numorunr

    ,,

    costi tuì l

    caposaldo

    dellasua letteratura

    Dumismatica:

    gl i

    altr i temi da

    lui svolt i

    non

    risul-

    tando che degli accessori

    secondari

    insuficienti

    a dare

    una

    sagoma

    scientinca al complesso del le

    sue

    pubblicazioni,

    le

    quali

    si I iùi tano

    in-

    vece

    a r icalcare le orrne del

    Cohen

    che segnano,

    anzichè

    un

    progresso,

    un

    reSresso.

    La

    classif icazione n

    ordine

    alfabetico attuata

    dall 'autore

    fratcese,

    notr fù

    però,

    bisogoa

    dir lo a suo

    discarico,

    che un adattamento

    al ia

    mentaÌi tà

    dei

    grandi

    col lezionisti del la sua epoca pei qual i

    la

    numisma-

    tica, o pi l ì csettarnente

    a nummofi l ia, consisteva nel la

    dimensione,

    nel

    f ior di conio,

    e ncl la patine:

    in anti tesi

    col la tradizione

    eckheliana

    che

    concepiva la

    numisrnatica

    come

    parte

    integrale del le scienze

    storiche

    e

    di

    conseguenza

    si atteneva al l 'ordinanrento cronologico nel le

    col lezioni

    e

    rei caraloghi.

    L'opera

    del Coheo r isulta perciò un

    puro

    e senrpl icecalalogo,

    cón

    scarsissimi

    r i fer imenti

    storici ,

    del la

    suppellett i le numlsmatica romana

    sulla quale avrebbe poi dovuto espl icarsi l Iavoro degli studiosi in forma

    di

    nrernor' ie

    e monografie perticolareggiate un

    merzo cioè, non un

    fine.

    Invece la

    rnaggior parte

    dei col lezionisti e dei negozianti dopo

    le pub-

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    l5,t

    blicazione di quest'opera,

    r i tenne

    che i l conìpito dei nurDismatici do.

    vesse

    ormai l inr i tarsi

    alìa

    pubblìcazione

    delle varianti nc'n contprese n

    e ssa ,u a tu r a l m e l te n o rd ine a l fabe t i co , t i to lo d i pe r iod tco agg io rna -

    rDento del la

    medesima it l

    attesa del le

    future edizioni conlpletate.

    Dopo i l possesso

    dei

    medaglioni dei f ior i di conio

    e del le

    patiDe,

    ciò che costiLuiva

    a nragglor soddisfazione

    della vanità col lezionistica

    era la descrizione

    ncorÌlpleta.cioè

    senza

    indicazione

    di data ne dl

    zecca

    ne di diaùetro ne di peso

    delle

    "

    varianti

    inedlte

    , ,

    romane:

    unico nÌezzo

    per aggregarsi,

    con

    poca

    fatica, agl i autori di Numisrlatica.

    Disgraziatameute

    Guecchi,

    conre umislnatico, ebbe

    origine in questo

    arnbierìte,segueucloneperciò

    i rnetodi

    ed ebbe anche i l torto di conri-

    r ìua r l is i n o a ì l t u l r i r | ì o ,

    nan tene t ìoos i

    l l

    ^ g ' l

    o , . ca s i o n e

    n t r o

    ques ta

    men-

    ra l rLà o rpas"a ta , ì t ve ced i r i nnovar . i .

    E

    ciò

    ebbe per

    conseguenza

    e

    tÌumerose

    nesat\ezze di varìo ge-

    nere che

    rendo[o necessarie

    e

    attual i

    retl i f lche dettate

    da un coscien.

    z i o so

    dovere

    veaso l Dos t ro ramo

    d i cù l tu ra :

    pe r

    ì rnpe l l i r e c ioè che

    gli

    stLldiosr

    eogono tratt i in eîrore Ca queste

    descùzioDi,

    rron gia per

    spir iro

    d' iDercri l ica.

    Anzitutto

    l 'ai Ìal isi generaìe

    delle

    "

    varietà inedite

    , ,

    di Francesco

    Gnecchi

    ce le

    ÌDostradistinte in caregorie a

    secondodeìle

    ' ,

    fonti

    ,,

    daìle

    qua l i

    de r i vano .

    L .

    ca tegor ie ono . inqL le ,

    e c i o e :

    l ) M o n e te

    n o t i ss i m e

    anche

    per

    l a t . à e d i z .d i Cohene

    c ioè ese rù -

    p la r i

    d i u n n o l l l i n a t ì vo,

    r roùeamente

    e tL led assegna t i

    ad un a l t ro :

    conre Vespasiano a Ttto, Elagabalo a Caracal la,

    Galerio a IVassimiano

    I i r cu l e o ,

    M a ss i n t i n o

    Daza a Ga le r io ,

    Cos ian l ino

    I

    a l

    I i

    ed esen tD la r l

    esalraù1ente

    tlr ibuit i

    col l ' le nominattvi,

    ma nei qual i

    i l G. lesse erronea-

    ruren e

    e

    trtolatLlre

    sia del drrrtto

    che del rovescio creando

    fantastiche

    \

    al ictà.

    B ) À ' I o n e te

    he neL la

    ' e d i z .

    d i Cohen sono descr i i te

    e r rcnea-

    Ìl lerìte,

    oppure

    mancalto nla

    so[o rett i f icate o

    comptese nel la 2.ùche

    i]

    G. trascurò per

    r i fer irsi al la prima:

    da ciò Ia conseguenza

    che

    le pre-

    tese

    "

    inedite

    .,

    nel la loro grande

    rnaggioranza r isulLano

    descritte nel la

    z" ed. di

    Cohen che tuttt

    conoscorro.

    C) l l one te non f rgu ran t ine l l a 2 .Àed . d i .Cohen ,p u b b l i ca tepero

    da iunuuerevo l i

    a r t r o r i

    sp e c i ene l le

    monogra f iesug l i impera to r i

    de l

    l l

    e del IV

    secolo,

    avori questi

    che i l G. trascurò quasi

    couìpletamente.

    D)

    Semplici

    varietà

    di

    t i tolatura

    oppure non)rnativi rar i creati

    dar

    lalsari

    coL

    ifacimento

    o bùl ino;

    esenrpio: ALessandro

    Tiranno e Zenobia

    .E ) Fa ls i f i caz ion i

    o o tp l e te ;

    esen lp io : Va len te

    T i raùDo .

    Le

    ca tegor iep iù

    r i cch e

    sono necessar iau len t e

    e C e no i

    dob-

    b laLuo

    rascu la re

    d i

    acceDùare

    ) r r t i co la regg la tamen te

    d e sse p e r ch e

    occor r -e .ebbe

    iL 'L lopo l ì ' i n te r o

    vo lun te ; pe rò

    i l e t t o r i

    sono avve r t i l i

    che da

    u u a r e t t i { ì cageDera le

    l nun te rode l leva r i a n t i

    ve ra e r l i e

    ned i te

    sarebbe

    ì:idotto

    da

    oltre tre

    mila ad un decimo di

    ouesta

    ci lra.

    Noi Dcr

    brevità accenÙerentoperciò solo a qùelle del le categorie A, D ecì E,

    D1a

    non tutle

    neanche ie pretese

    ' ,

    varianti

    inedite

    --

    di questa categoria

    p o t r À l , l ù o

    sse rea cce DDa te .

    o sa ranùo

    so l o a t i t o l o d i sa g l i o , q r r r l l e

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

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    r55

    che c i ha r rno

    co l p i t o ' o cchi o , e l l o

    s fd g l i a .e

    ap ia la r ) ren te

    4

    Co n t r i b u t i , , .

    Si deve teuer conto iuoltre che alcnni di questi

    esemplari sono descri ttì

    co r Ìe i n e C i t inoù rna so la vo l ta n ra aDchedue e pers ino re .

    Concludendo,

    solo

    le

    tàvole i l lustrative lo studioso potrÈr

    uti l izzare

    corì sic[.ezza,

    i l resto lron

    lo

    potrà.

    senza

    le debile precauzioni

    aiutato

    ìn p1 Ì t e da l le

    a t t u a l r e t t i f i ch e .

    VcLìenclo

    l la f.r t i ispecie t 'u,,u^,.

    "aoadto

    delle

    'r

    lnonete

    inedite

    nou c l

    se rDbra roppo p romet ten le

    Irrfaiti al n.

    26

    (Galbl) si deve leggere Libelt

    Aug anziclrè L;be

    as.

    N. 79 (Traiauo) coî Bdsilica Ulpia e Cos

    y'z

    iLÌr'ece di I/I è una

    ìnrgnif i

    ca falsi f icazione

    patinata.

    N . r ; o

    l S e t t . "

    S : ve r o r

    i l rovesc ioè

    u n ' r b ' i

    ' , , l i

    Ca racr l l a .

    N. rB: ( iLl .) si deve ìegge.e lr tp. VIII

    invece di 1211.

    N. r89

    (G.' Do:nna) ibrìdo.

    I r ìuù1eli r9o, r9r,

    r93, r95,

    196, tgg,

    ryg

    cioè sette

    su undici del le

    l j l .etese "

    inedite

    , ,

    di

    Catacal la

    sono invece

    delLe com[nissirne

    rnonete

    i l i

    Elagabalo già descl i t le da Cohen.

    N.2I8 (Massimo)

    è

    un Fi l ippo Iùn."

    r i fatto.

    Per

    di

    più

    sono,

    come

    dicerììmo

    più

    sopra, omessi gl i

    accenni

    al le

    sigle di

    zecca ed agl i altr i segui e simboli .

    taaz

    2.

    Monete e Medagl ion i Romani ined i t i ne l la

    Col lez ione

    F-.

    Gnecchi.

    Itt. Gazzetla

    Ntnt,

    di Conr.o,

    agg.

    t834.

    N z

    qÀ. .e lonc

    C laL rd io ) , i deve d i re

    C laud io

    e Nerone ;

    l ' e se r Ì r '

    p la re è

    l ) o i

    u n se D tp ì i ce

    b r ido

    N.

    3

    (Galba).

    Al

    dir i t to

    si deve leggere PM

    non TRP che manca

    settrpr 'esnl l 'oro e Ì 'argeDtL',

    N.

    4

    (Grlba). Più tardi rett i l ìcato dal

    G,

    Cerere con

    scudo e

    giavel-

    I o t t o , è l r i x t t i u n p o ' t r o p p o

    h*. I

    (VespasLîno,

    Tito e Domiziano). Non dìce che

    .Ftl i è scntto

    r_etrogradoail 'eser'go,

    nre[tre

    i l

    resto è ciacolarrDente t lorno al la ìe--

    gerrda (1?.

    1. Ar.,

    9t5,

    tav. l I , n. 8).

    N.

    ro (Tito).

    Vi

    è uD , '1.1i

    prù.

    Tutti saDno che

    Tito Cesare non

    po teva

    e sse l e , / 4 , f .

    N . r 3

    ( l )on r i z iauo ) .

    a leggenda

    ermina con TRPZ

    a lz i cbè con

    TR P

    PP. Non si accorge che così sarebbe

    ripetuto i l PPal drr i tto

    ed

    al r-ovesciLr.

    on dice por che la leggerda del dir i t to

    è esierna, da de-

    stra a siùistra conÌe sol i tanlente,

    N. rB

    (Nerva).

    Inedito

    perchè vi

    è din'renticatonientemeno che i l t i -

    toLo

    di l / / l '

    î l dir i t to.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    8/56

    r56

    N. 19 (Traiano).

    Nel tempio nor vi è Ìa

    Pace bensì

    un

    genio

    senr-

    nudo tenendo i l cornucopia.

    N. 34 (Antonino Pio). La leggenda terùina con Cos III a:nztchèI.

    N.

    (Pertinace).

    E' un comuuissimo MB di

    Xrl.

    Aurel io r i fatto aL

    d i r i t ro .

    N. ór (Caracal la).

    E' un Elagabalo

    conìLrìrÌssimo.

    N,88 (Gall ;eno).

    Si

    deve leggere Atrgg

    i lece

    di Aug.

    N. ror

    (CostaLrtiùo

    ). Anzichè ulr denaro

    d'argento è

    un PB ar-

    gerltalo.

    laSB

    3. Ripost ig ì iodi Annicco t ) .

    I.

    Gazs.

    Nu.m.

    di

    Como,

    pagg.6-to,

    l l Gnecchi

    pur

    omettendo, salvo i l

    n. 29, I 'accennoai segni di

    zecca

    per

    ogni sir ,golo

    esemplare

    suìl 'esempio

    del Cohen, fa notare la grande

    prevalenza

    delle

    sigle

    PT,

    ST,

    TT

    le

    querl i

    -

    come

    piir

    tardi venue

    dilnostralo

    -

    caratterrzzÀno a zecca di Ticinum.

    Soro imporiantissinri

    i n

    .

    27, 29 e

    3r

    di Massenzio e n.

    49

    di Co.

    sta I1 t l l to .

    raa4

    4.

    Monete e Medaglioni

    Romani

    inediti nel R.

    Gabinetto

    Numismatico di

    Brera.

    In Boll.

    ù Num. e Sfrag.

    d'i

    Camerino.

    La

    descrizione dei pezzi è preceduta da una introduzione

    ove

    da

    interessantissimi

    schiarirnenti sui cataloghi dei

    pubblici IUusei

    tal iar i

    e

    insiste sul la necessità

    di abbreviarl i dando

    per

    ogni

    moDeta l solo nu-

    mero di Col 'ìen

    salvo si tratt i di

    "

    inedite .,.

    Questo

    pare

    sia i l me-

    todo usato per la col lezionedi Brera dal Biondell i . Metodo pericoloso

    però poichè

    Don ci

    senrbra che con esso si

    possa

    stabi l i re

    esattameute

    i l control lo del le nronete

    esisrenti nel le

    raccolte,

    Veniamo

    alle

    descrizioni

    N .

    7

    ( L i v i a ) ,

    l

    G , n o n

    s i

    acco rge

    de l l ' i ncoe renza

    e l la Ìeggenda

    l

    dir i t to

    che da

    a

    Ljvia

    i l l i tolo di f igìia

    di Augusto Sembra si trart i

    iuvece di Giul ia di Tito.

    N 8 e

    9

    ( T i b e r i o ) .

    E ' una re t t i 6ca

    a l Cohen .

    Mone te a rc i comun i .

    (r)

    Queslo

    lavoro e quell i

    ai nn.

    9r8,

    o9, Ió2 non figurano nel l 'elenco

    dei lavori di F. Gnecchi consegnato^l lo scrivente, elencodatti lografato

    -

    e

    perciò contenente

    numerosi

    errori inevìtabi l i

    del la datt i iografia

    -

    per la parte che arr iva

    aLla

    metà del

    r9r5 e lnanoscritto

    pel

    r in 'ìanente.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

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    t57

    N, Io

    (Clarrdio).

    L'esemplare,

    contunissimo,diventa inedito

    perchò

    la

    lettura

    del rovescio è latta incolùlnciaDdo da Cos auzichè

    da Poz

    come fa giustamente i l Cohen.

    N.22

    (Vitel l io).

    Non

    può

    essere che una làlsi f icazioDe,

    N. z4 (Vespasialu).

    Leggete Augusl.

    N.

    3r

    (Tito).

    Omesso

    Caes aL

    dir i t to.

    N.

    35

    (ldem)

    E'

    Vespasiano naL etto.

    TLltt i

    sanno

    che Tito Augusto

    era Cos

    VII

    o VIII non

    lI.

    N.39

    (lden

    . Dimeniicato Aug al dir iLto.

    N ,4 r

    (Domiz iano ) -

    *o nd ice che la mone ta

    è anche b r ida .

    N.

    g9

    (ldem).

    Ornesso

    dal Cohen

    perchè

    -

    a

    torto

    -

    considerato

    conre

    coLonrale

    i Antiochia.

    N. j7

    (Traiano).

    Si deve leggere Cos I/I anzlchè

    I/ al

    dir i t to.

    N.

    59

    (Adriano).

    La

    figura è

    la Fel ici tà

    non la Liberal i tà.

    N. ao3 (Faustiaa Iun

    o)

    si deve

    leggere

    Dia a L,cifera anzichè Lu-

    cìna

    (sic

    l) .

    N.

    r29 (Geta)

    Eseorplare

    ibrido.

    N. r54 (Aurel iano

    e

    P.obo) due esemplari saldati assieme.

    N. r i7 (Tacito)

    esemplare

    orr ibi lmente r i fatto coLraggiunta di

    SC.

    Del D. 160 (aureo

    di Probo con

    Hercul i Hery larr lhio)ho accennato

    diffusamente

    ]n R.

    L

    N, r9r8, pag.

    86,

    posso

    ora aggiungere al cenno

    slrddeLto

    quanlo

    al lora omisi e cioè che avendo

    nuovamente

    visltato

    i l

    Gabinetto

    di Brera nel

    rgrr l 'esernpìarestesso non si trovava pi i t nel

    cartoni ed inuti l i furono le r icerche: speriamo che nel nuovo ordina-

    mento

    al

    Castel lo queste

    siano

    più

    fortunate.

    N. r76

    (Alessandro

    Tiranno) è un l- icinio r i fatto (vedi R. L 1V.,

    r9t8J

    pag,

    3o4,

    N . r B 5 ( Co s tan t i n o

    À{agno) , 'Cos tan t ino

    I I .

    À-. I97 e r9B (Valentinrano I).

    Appartengono entrambi a Valenti-

    n iauo I l .

    ln compenso

    delle

    "

    inedite,,

    che non lo sono affatto

    vengono

    omesse le

    descrizioni

    di alcune

    varianti veramente inedite.

    5. Le Monete di Milano, da Carlo Magno a Vittorio Ema-

    nuele I .

    Cort.

    prefazione

    di B. Biondelli,

    Pagg.

    xcv-Jj6 e

    J8

    ta-

    uole.

    In Collaboraziane co/

    fratello

    Ercole. Milaruo, .F'ratelli

    Dtunolo

    cl, n.

    Joo

    esentplari.

    Ad onta dei di leth che r i leviamo

    piir

    i l rnanzi,

    questa

    mcnografia

    der.e

    annoverarsi fra le

    pi ir

    ragguardevoli Del

    campo nredioevale-no-

    derno, specialmente se teniamo conto del l 'epoca Lrcui venne

    pubblicata,

    la sua inÌportanza

    Ìron €ssendo

    dinrinùita se Do4

    dopo

    l 'apparizione

    del

    V volume del C,

    N.

    I.

    E ssa s i co rnponed i due p a r t i d i s t i n te :

    lJ

    Plefazione

    di

    BerDardino

    Biondell i

    che

    costi tuisce

    Ia

    parte

    scienhfrca del l topera

    l l

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    10/56

    r5ó

    B)

    Catalogo

    delle

    monete Del quale esse vengono

    descritte con

    cura, che

    contrasta

    visibi lmente

    col le iDesattezzeusuali

    invece

    alle

    de-

    scrizioni di monete romane

    " inedite ,,. Sotto questo

    aspetto l presente

    lavoro e quell i

    ci lati ai nn. 6 e

    16

    si staccano nettamente

    da tutta la

    r imanente

    produzione

    Gnecchiana,

    Le due

    parti

    mostrano però uno

    scarsissimo

    legame fra di loro e

    questo

    si comprende da

    qlraDto

    è dichiarato negli

    "

    Avvertimenti

    pre-

    Iiminari

    n

    e cioè che non

    volendo

    gli

    autori

    sobbarcarsi al la fatica

    di

    elaborare in apposita

    prefazione

    le deduzioni teoriche di tLrtta la

    rrr.-

    netazione

    milanese

    lavoro pel quale le

    diff icoltà

    sono, come si

    corù-

    prende

    agevolmente, assai maggiori

    che

    noll

    per

    la

    selnpl ice cataloga-

    zione

    -

    indussero Bernardino B iondelh a r ipubblicare, conre

    prefaziorìe

    annessa al l 'opera, la sua dissertazione sul la zeccadi

    fr l i lano edira

    qurn-

    dici anni prima.

    Con ciò era supponibi le che Ie energie dagli

    autori

    r ispàrrr iate,

    eso.

    nerandosi di

    questa

    fatica, fossero vol le ad un più attento

    esalne del le

    monete milanesi nel le loro caratteristiche esteriorr ' , arte

    e paleografia,

    onde arrìvare ad una revisione degli

    asserti

    dei precedeùti autori

    ed a

    nuove

    e pirì sicure interpretazioni.

    Invece

    Ia

    classif icazione

    cronologica al la quale si inforn)a i l loro

    ca-

    talogo, r ivela la identica deficenza di spir i to d'osservazione,

    o

    peggio

    di attenzione, che disgrazìalamente è conune a troppi

    scri ttor i di cose

    nurnismatiche. Da ciò

    le

    inesattezze

    -

    non molto

    numerose

    però

    -

    r i levate dai competenti , al le qual i dobbiamo accennare.

    Pur non

    potendosi biasimare

    soverchiamente

    gl i autori di

    questa

    opera

    per l 'omissione dal corqus del le

    monete

    milanesi degl i

    esenlplarl

    senza nome

    di

    zecca

    appartenenti

    a

    Lodovico 11,Carìomagno,

    Carlo

    i l

    Grosso, Guido

    e Lamberto che i l

    C

    Iy'.

    L

    aggrega invece al la

    rÌorÌeta-

    zione milanese,

    omissione che

    potrebbe gi l lst i frcarsi

    coÌ

    fatto che

    quesl i

    esel l lplar i almeno in

    parte,

    assai verosimilmente, appartengono

    a Pavir

    anzichè a Milano, r imangono a

    loro

    carico altre

    inesattezze

    di attr ibtt-

    z ione e c ioè :

    l1 Assegnazione

    ad Enrico

    vl

    dei

    grossi

    che invece

    spettano coo

    certezza

    matematica

    ad EDLico

    VII

    (r).

    B; Assegnazione a Fihopo ì ' , tarìaVisconti di un denaro (n. 46)

    che spetîa invece a Francesco Sforza

    (2).

    C1

    Assegnazione

    alla l l Repubblica del

    "

    piccolo amhrosino d'oro..

    che deve attr ibuirsi al secolo

    precedente

    (3).

    (r)

    G, GRILLo, Le *onele

    di

    En/ìco Vl dì Socoia.

    Opuscolo

    fuorr

    commercio

    pubblicato

    nel

    rgor

    dal la t ip.

    Abbiari ,

    Mrlano, anzichè in

    R, L N.

    perchè r i f iutato dagli alLora

    direttori

    del la

    medesima. Vedi an-

    che

    11. 1. i l / . , r9r5.

    pag.

    3r4.

    (2)

    P. TRTBoLATT,

    ole di

    Nut t;súatica

    Milanasc,

    memoria prima

    (Mo)tele anonitne tli Francesco Sforzd), in Bolleltino di Nrtm-, ccc., Ígfo,

    p a g . 8 5 .

    (3)

    Idenr. l lernoria secÒnd^.Attcora del

    ?iccolo

    Autbrosino doro, in

    R. Ì. ù., r9tz,

    pag. zo3

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    11/56

    r.59

    D) Assegnazione

    a Filippo III

    dr

    trrtte

    le

    ?ar,dglio,

    che, in partc,

    spettano invece

    al

    precedente regno di Fi l ippo

    II

    (r).

    La dimostrazione delLe sùesposte iùesalLezze fatla a stro tenÌpo

    dagli

    autori succi lati neri ta di essere r ichiamaia

    alÌa

    memoria

    dei let-

    tor i , giacchè i i V

    volurne ò,el C

    N.

    I. che

    pure,

    come vedemmo,

    aveva

    contraddetto i

    Gnecchi r iguardo

    alle

    nlonete del

    IX

    e

    del X secolo,

    l lol Ì t enne conto di essa,

    ipete[do

    le inesattezze

    tedesinte, quantunque

    queste

    siano talmenle appariscenti

    che,

    senza possedere

    cognizioni

    spe-

    cial izzale iD

    argomento, basta

    un'occhiata

    al le tavole del le

    "

    Monete di

    M i lauo . , o de i

    C N . L vo l .

    V , p e r

    conv ince rsene .

    taa6

    6, Le Monete dei Tr ivulzio.

    Pagg. xxxvm-too con rJ tauole. Milauo,

    F.lli Dumolard

    (in

    collaborazione

    col fratello

    Ercole).

    Lavoro di grande

    importanza

    nel

    quale

    sembrerebbe

    ravvisarsi

    anche la

    col laborazione di qualche conrpetente per la storia

    dei Tri-

    vulzio. L'opera r icchissinra come veste t ipografica tavole

    e docLlùterìt i ,

    per l 'accuratezza

    eolÌa quale è redatta ernerge

    sopra

    tutte

    le altre

    prrb-

    b l i caz ion i ,

    7. Guicla Numismafica Universale (4zz indirìzzi)- Milano,

    Durnolard.

    8 . Monete

    e Medagl ion i Romani ined i t i

    ne l la

    Col lez ione

    F.

    Gnecch i . I I Ser ie .

    In Gqzz. Nwn.

    di Como,

    pag.

    12 e segg.

    l l

    G .

    eso rd isce

    i ce n d oche ' r La Nurn ismat i ca omana

    è una

    mi -

    "

    u ie ra iuesaur ib i l e ;

    nuova

    mate r ia

    v iene con tp le tan le n te

    l l a l uce e

    " nuove lronete, t ipi nuovi e nuove leggende si vanno ogni giorno

    "

    scoprendo

    ,,.

    Più avanti t iene anche ad

    afferftare che egl i

    segue la

    I

    ed. di Cohen senza

    curarsi se

    "

    parecchie,,

    del le sue

    monete lurono

    descritte

    nel la II; non avver e però che parecchie altre

    rnonete

    oltre

    figurare nel Coher I l

    ed. f igr:rano nei

    precedenti

    avori

    ci tati ai nn. 2 e

    4.

    N. r

    ( l I .

    Antonio ed Antr l lo). E' l 'aureo già

    noto

    per

    le

    opere di

    Cohen

    e di Babelon e perciò tutCaltro che iuedito sul quale

    al rovescio

    egli legge

    M,

    Antoni s ;11.F.E. interpr etaudo

    quest'ulLinra

    ettera

    conre

    rnrziale del

    tr tolo Eques attrìbuito ad .{ntiLlo; r i leva poi

    la forma

    greca

    A

    i n ve ce d i D .

    (r) DEL CoRNo

    e Tnreol.rrr, Zo

    Prouaidenza, in

    Boll. di

    A\un,,

    ecc.,

    ld/pdgl;oltt

    lnikwese

    (tl

    ti?o

    delld

    I 9 1 3 ,p a g . 2 3 .

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    12/56

    r6o

    N.

    3

    a

    rz (Augusto).

    Retl i f iche

    a Cohen

    laddove

    dice corona

    dr

    lauro

    anzichè

    di

    quercia.

    N. r+ (Aug, rest, da Tito). Si legga ? invece cl i 11 al rovescio.

    N. 16

    (Antonia).

    E' una

    falsif icazione

    che

    il G

    torna a descrivere

    avendola

    l l Cohen

    riportata

    dubitativamente

    da

    Vail lant'

    N.

    zz

    (Nerone). Omette

    i l

    globo sotto

    i l busto.

    N. z9

    (ldem). Non

    accenna al

    nroduìo

    superiote

    a

    quello del PB

    N.39

    (Galba).

    Vi è P,4tf n

    più al dir i t to.

    N . 8 3

    r Do m i z i a t .

    M o n e ta

    ib r ida .

    N. 8Z

    (Traiano). Diana

    di Perga

    nolr Pergamo.

    N.88

    (ldem).

    I l

    globo sotto i l buslo

    non

    è

    probabile.

    N.

    92

    (ldenr),

    Al rovescio

    non

    si vede

    Traiano

    ma i l Genio

    del

    Senato,

    N.95

    (tdenr). Porto

    di Fiumicino, Don

    di Civitavecchia

    N.

    99

    (Iden). Cos

    y

    anzrchè

    trzI

    ^l dirttto

    N.

    ro5

    ([den).

    Viceversa

    del

    Prec

    N. ro6

    (ldem).

    Omesso il titolo Genn.

    N.

    ro7

    (ldem), l I

    Cos

    Il devesi ad

    un salto

    di

    conio.

    N. rr2

    (idem). Si

    deve leggere

    Cos I/I anzichè

    V

    N. rr8

    (Adriano). Vi è al

    rovescio un

    lrÉ'

    di più

    N.

    rB4

    (L. Vero).

    Esemplare r i fatto al

    dir i l to

    ed al rovescio'

    N,

    r9o (Comrnodo).

    Si deve leggere

    Inp

    III anzichè

    .X al

    dirilto.

    N.

    2o7 (Sett." Severo).

    Non si accorge che

    ì'esemPlareè

    ibrrdo con

    rovescio di Caracal la: Setl ' Severo come LtÌtt isanno era PM noÎ Ponti f

    N- zo9

    lden), 6os 11

    anzichè J1L Non

    avverte

    che

    I'esemplare

    e

    di fabbricazioDe

    sir iaca,

    N.

    zrr

    (Aless. Sev.

    e

    G. Mammea).

    Le

    leggende

    sono r i îatte al

    di '

    r i t to ed al

    rovescio

    e si

    trarta di un caso

    ctlr iosissimo

    sul

    quale dovro

    diffondermi

    più tardi,

    le leggende

    primitive

    esseudo

    greche: anche

    il

    diarnelro

    (35

    mil l .)

    va corretto in

    26.

    N. 267

    (Gall ieno).

    Ploui i a\z;chè

    Ptoùi.

    N . 28o

    ( ldemi . 1 I i nvece

    d i . i J .

    N.

    z9o ( ldem).

    l lB coniato f lror i

    di l ìoma'

    non

    medaglione.

    N . 346

    (Caraus io ) . esc r i z io t re

    r ronea .

    N,

    3ó5

    (Cosiantino

    Àlagrro).E' Costantinó

    I

    laaT

    9.

    A,lcuni aurei

    romani rnediti

    nella Collezione

    Trivulzto

    in NIilano.

    In Boll.

    di Num,

    e Sfrag.

    di

    Camerùto,

    pag,

    9.

    Si

    lralta

    di un'antica ed im

    Portantissi lna

    col lezioner

    utl 'ora

    ql lasi

    ignota, che sarebbe bene fosse ntessa a disposiziol le degli studiosl spe_

    cial izzati

    nel la

    serie roùana. Sono

    rinlarchevoli

    i nn. 8 e

    9

    (Tito),

    34

    (Gall ieno

    e Salonina),

    36

    (Vittor ino), 37

    (Claudio

    II: deìla zecca

    dr lVl i-

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    13/56

    I 6 I

    larro

    secondo lo

    scriverìte),

    39

    (Tacito)

    con

    Tl(cinun),

    48

    (Costaùtino

    Magno di Ticinum

    coìla ef6ge ornata

    di au.eola). Celtamente

    vi si de-

    vono contenere altr i eseDrplaridi grande rDportanza per Ia soluzione

    dei problemi numismatici tuttora

    insohrti .

    Itaa

    e sconosc iu te

    e l lazecca i Sc io .

    con taaola

    (in

    collaborazione col

    Nunlisùatica

    nledioevale.

    r r . í Appendice, , a l la suddet ta .

    R.

    1.,N.,

    pagg.

    399-qro

    (idenr).

    r2 . Appunt i

    d i Numismat icaRomana. L Monete

    Imper ia l i

    lìornane

    inedite nella

    Coll.

    F. Gnecchi.

    R. I.

    N.,

    pagg.

    rJJ-rJo.

    N.

    r

    (auleo

    di Claudio resti tuito da TraiaDo).

    Già

    pubbÌicàto

    tìel

    l a vo r o r ì . 8 .

    N . z e

    3

    fV e sp a s i a n o) . e d i

    R . .1 .

    i y ' . , 9 r 5 , p a g .3 9 .

    N 9 (Gall ierro). ContÌ 'ar ianlerìte al l 'opinioue di G. nnl la r-eca di

    ironico

    e la sua t i tolatura

    conlpleta è Gall iefius P F Aug

    Genu

    V.

    ro.

    Di a lcune

    monete ned i te

    In R. I. N.,

    pagg.

    t-t4

    fralello

    Ercole).

    Considerevole contr ibuto al la

    r3 .App.d i

    Num.Rom. I .

    R ipos t i g l i o

    Egitto.

    R. L N.,

    fagg.

    rtJ-rto.

    Str.ruo r ipostigl io

    composto quasi tutto di

    r+ .App.d i

    Num.Rom. I I . Medag l i on i

    Col l .F. Gnecchi .

    R. I. N.

    pagg.27t-29o.

    ì l

    l tedaglione

    d'argerìto di

    Traiano

    appare

    pLr re

    d 'a rgen toassegna to

    F r l i p p o e d O ta c i l l a

    e

    Salorr iua.

    di monete omane n

    nìor 'tete are.

    Romani ned i t i

    de l la

    n r o l t o so sDe t fo q u e L ìo

    appar't iene a

    Gall ieno

    15.

    App. di Num.

    Ronr. IV. Piccoli Bronzi da

    Antonino

    Pio

    a

    Severo A lessan ro .

    R.

    I.

    N.,

    pogg.

    z9t-293.

    S i t r ' . r t t a i dena Ì i e rou c l i P B , i D p a r . t e pe radeg l ian r i ch i a l sa r i

    e d i l ' l

    pa r te

    su b e r a t ì ,co l l ' a n i m ^

    d i ran te

    a Dz i ch èd i l e r ro

    co n ]e l t e l

    I se co l o ,

    on ia t i en t ro

    la zccca ,

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    14/56

    r6"

    l3a9

    16. Saggio di B ib l iog la f ìaNum. de l le Zecche l ta ì iane me-

    d ioeva l ie moderne.

    Un uohunt di

    5oo

    Jsagine.

    Milano,

    L. F. Cogliatí

    \in

    col-

    laboraziout col

    f

    ratcllo

    Ercole).

    Costitoisce un oLti l ìro e tativo su

    questo argomento. I l r esso

    però

    t r a sp a r j scc h e

    la

    co l labo raz ione i Cos tan t ino

    upp i ,

    a ssa i

    ompe len te

    nella

    bibl iografia, fa assai pi ir decisiva di

    quanto si dica nelìa

    prefazione.

    r7 .

    Guida

    Numismat ica

    Universa le .

    II cdi;ione (1r24 indirizzi) Milano, L. F. Cogliati.

    r8 ,

    App. d i Nurn. Rorn.

    V.

    Monete

    del la Repubbl icanedi te

    o var iant i ,

    is tab i l i teo

    corre t te

    ne l laCol l .

    F.

    Gnecch i .

    1?. 1. ,^r'.,

    togv.

    tSt-t3y.

    l l

    GB

    rnal

    conservato col norne del

    proconsole M. Aci l tus

    Glabrione

    non ò cbe una notissiuraDroùeta oloniale

    di

    Sici l ia

    col le este di Agrippa

    e dì

    Girr l ìa aDzichò di Tiberio e

    Livia e corre tale necessariaùente

    esclnsî dal le opere di

    Cohen

    e dr Babelon

    (r)

    19.App.di

    Num. Rom.

    VI.

    La Corona

    di Augusto su al-

    cun i arr re iconso lar i .

    R.

    L

    N.,

    fagg.

    t8t-t85.

    (Juesta

    breve

    nota dinrostra clìe i l G.

    quando si lnetteva d' iùpegn

    -

    e It i rnpegno Io metteva di

    preferenza

    nelle cr i t iche ai lavori

    altrui

    (vedi

    pi i l

    avanti al n,

    55)

    che nel la redazione

    dei propri

    -

    l ìon ùlan-

    ceva di spir i to d'osservazione. nfatt i egl i

    dimostra in modo

    persuasìvo

    che la corona,

    sul la testa di Augusto negli

    aurei col le f irme dei

    1/zszi l ' /

    Aquil l i ìs, I lurmius e Petronius, è di quercia e ùon grÈ di lauro conre

    dissero

    Coheu

    e l labelou.

    20.

    App.

    d i Num. Rom.

    VI I .

    Cont r ibLrz ion i

    l Corpus Nu.

    rnoruur

    A)

    Col l .

    F.

    Gnecchr .

    R.

    L

    R.,

    fagg.

    4jt-476.

    Nella prefazioDe

    l G. avverte che egl i si att iene

    senlpre al la

    I

    ed.

    r l i Co rcn e corì r^gione, dobbiaùo

    aggiLrngere,

    iacchè

    se facesse altr l-

    r ì l e n t i

    n ch e l e

    _

    rned i te

    ,

    che

    non sono

    co s t i t u i t eda l le i r l esa t tez ze e -

    sc r r t t r \ _ e

    conr l ) ^ r r rebbero .a tu r a l u l e n te

    e

    mone te

    de l

    I I I e

    d e l tV

    se '

    ( r )

    C1f . BoRGúEsr, Oetnres r \ t tnt isntal

    r4l r rs. TonTo l I , pag

    46i .

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    15/56

    r63

    co lo sono

    descr iL te ìo r ì con lp le tan ren t e ,

    ioè t rascu raudo

    e s i g l e

    d i

    zeccaed

    isinrboìj ,

    in ruodo da r iuscire cotupÌetaluente

    nuti l izzabi l i

    dagl i

    studiosj. E' poi r ipetrÌta la descriziune di monete già date come inedire

    De l l avo ro

    l l .

    8 ,

    N.

    r

    (Angusfo).

    Ì l loneta

    comune;

    al

    dìr i t to

    si deve

    leglere

    Parenti

    corr,/,

    in rrcsso

    ed ai tovescio lr lÉ.r/s oppLrreA gtlsto.

    N .

    1 ( l d e r Ì Ì ) .

    G i à d d sc r i t t on e l l a vo r o n .8 .

    N.

    5

    (ldem).

    Si hatta semplrcerrìente i una

    delle inDumerevoli

    fal.

    s ì l ì c i z to D i

    n t i ch e .

    N.

    7

    (lder)r).

    Leggere

    .4lls'/srrs invece òí Augtrst.

    N .9 ( tdeu r ) .

    A l t ra de l le uuu rne revo l i

    m i t a z i o r ' ì i

    ù t i ch e .

    N .

    r4 (C land io

    e Nerone) .

    G i à d e sc r i t t i Te l a vo r o

    n .8 .

    N.

    16

    (Galba),

    Al dir i t to la

    tesra è

    probabilnleDte

    a destra ed al

    rovescio

    si

    deve leggere V*lus.

    N, zr (Irr telregDo).

    La al testa dir i t to

    è

    quella,

    non

    di

    Bacco

    ( )

    ma del

    Genio P. R.

    indicato dal la leggetrda

    e dal suo

    eubìerna

    del cornncopia.

    N. 27

    (Vitel l io).

    La Sicurezza

    è

    sedLtta

    a destra

    coDtc si vede dal.

    ì ' i l l r s t r ' a z i o n e .

    N

    37

    (Vespasiano).

    La

    desi lenza

    originaria

    Cos 1,11 enne r i fatto

    in

    Cas l/l

    I I.

    N.

    38

    (Iderù).

    Questa

    moneta

    iDedita ìn

    Cohen è

    pubblicata

    sul ca-

    ta l o g o

    de l

    l \ {useod i Napo l i . Ves ta

    t i cne pe rò i l

    Pa l lad ioanz ichè

    un a

    to r c i a .

    N . +o ( T i t o ) E ' d i u r e u t i ca toCa e sDe l la i ro la tu rad e l d i r i r t o .

    N

    +r

    (l i lenÌ). I l

    P

    per Pottt

    è l taturale

    e conruDissimo.

    N.

    +B

    (Dourziano).

    L'esenlplare

    è ibr ido.

    N.

    ?5

    (Aclr iano),

    La

    figura

    che tiene Ìo

    scettro è i l Genio del Se-

    na to non

    Adr iano

    N.

    9r

    (ADtoÌt ino).

    Medaglione

    coDrpletanlente

    ri fatto al dir i t to ed

    N.

    93

    (FaLrstina

    Serì.) .

    VeÌtere

    tiene i l

    porro

    non i l globo.

    N.

    ro1

    1 l l .

    A u r e l i o ) ,E ' d i D r e n t i ca to'S C ,

    N. rr5 (Geta).

    Al

    dir i t to

    è dimenticato i Ì l i tolo

    Pir lst al r .ovescio

    lr l igur 'r sedLrtaè la Sjcurezza (ùorì Fel ici tà).

    N . r z4

    ( Os t i l i a Do ) . i t r a t t a d i u r a f l p e r cu ss i on e

    con va r i con i

    d i

    Ìovescio i in cui

    uno di Decio con (Dccia) Feltt.

    N .

    r l B ( l ] [ i e tù )

    Fa ìs Ì l i c i z i o n e

    a G . s te sso i co n o sc i u ta a l e d o p o

    q L re lchc. r n ;o

    tsoo

    zr . App.

    di

    Nunr. l {onr . \ '111.

    Antonin ianodi Zenobia.

    R. I. N.,

    pttgt.

    r;-:o.

    Conre

    pr-over-ò l l

    segn

    to.

    sr tratta di ùna

    Saloni11aifatta nel la leg-

    geùde de l d i r i t to e po i r i co |e r t r d i Ùno s r r a to gorù l l tosod i o ss i d o d i

    r a n r e .

    i i D te r e ssa n tee na r r i ] z ione d r ' l t rucco de i

    f a l sa r i e g i z i a n i , o

    n r e g l i o e u r o p e i d 'E g i t t o .

    I l

    pegg ío

    s i è che g l i

    sp e c i a l i s t i i e n n e s i

    Rodhe

    c l lar l i ì .

    \ ' i

    prestarono lede,

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    16/56

    164

    22.

    App. cli

    Num. Rom.

    IX.

    I contrassegni

    sulle monete

    della

    Repubblica

    e dell'

    imPero'

    R.

    I. N.,

    pagg.

    2r'49.

    Riprodrtce

    in

    due tavole

    i contrassegni

    da lui constatati

    sui

    denari

    del la

    Repubblica

    e del l ' inizio

    del l ' Impero,

    citando

    i lavori

    del IUi lani '

    23.

    App. di

    Num. Rom.

    X'

    Alcune

    osservazioni

    ulle

    monete

    di S.

    Elena e di

    Fausta'

    R. I. N.,

    Pagg.

    fi3-t97.

    Eùette l 'opir ione insostenibi leche

    i PB di

    Fausta al

    t iPo del la

    stel la '

    coniati a Tessalonica,

    apPartengano

    aìi 'antlo

    3o7

    nel

    quale

    tale zecca

    nqtl era

    in polere di Costantir to

    e l ton

    vi si

    coniavauo

    PB,

    rùa solo MB'

    2+. App,

    di Num.

    Rom. XI.

    Contrrbuti

    al

    Corpus

    Nunorum

    (B)

    Museo-

    MuniciPale

    i

    Milano.

    R.

    I. N.,

    y'agg.

    199-2o6.

    E' iurportantissinìo

    l

    Medaglione

    di Gall ieùo

    che

    chi scrive

    attr l-

    buisce

    alLa zecca

    di Milano

    (ltlediolatturk).

    N. z

    (Donriziano). Cottsen)nt

    aloztchè

    Cattseru.

    N. zo, Massimino Daza anzichè Gaìerio.

    N. 2+. CertameDte

    con una

    sola

    i[segna

    al rovescio

    invece

    delle

    due

    descri l te.

    25.App.di

    Num.

    Rom.

    Xl l . Cinque

    bronz i

    ined i t i

    prove-

    nienti dagli

    scavi

    di Roma

    nel 1889.

    R.

    I. 1y,,

    pagg.

    JJ7.Ji2.

    Quattro

    nredaglioui

    assai

    r i loccati

    ed

    una

    piccola

    nredagìia

    (l lB).

    26. App. di Num. Rom. XÍII. Aì restauratori di bronzr antichi.

    R. I.

    N.,

    pa.gg.

    Jt)'Jt9.

    Append ice

    a l p recedeu te .

    27. App. d i Num. Rour.

    X lV.

    ÙIedagl ione

    R. L N.,

    pagg.

    191';o6.

    Si tratta del la r idicola ecl iucoereLrre

    l.r lsi f icaziol le

    costi tuita

    daL

    grarr rneclagl ioLre

    el Gabinerto

    rl i

    BIera col le

    dtre e i ìgi

    di l I .

    ' \urel io

    e L.

    Vero

    la

    cui

    r ipaodLlzioùe l l

    scala

    r ' idot x orlr i \ ' . ì

    iL lroltt ispiziù

    dl

    R . L N , I se r i e ; e se m p l a r ec i r e pe rò Borghes i , l l i l au i e B i o n d e l l i n '

    tennero

    a u te n t ' co

    s ic l ) ad on te

    de l suo

    s t i l e e de ì le

    l Ì t o e r e n ze

    i da ta -

    I l

    G .

    fa l a s to r i a d i

    q t l e a tomedag l iooe

    ne r ìp roCuce

    l na l t ro

    d e l l _

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    17/56

    r65

    l ico, di moduìo sol i to

    -

    falso a[ch'esso però

    -

    per

    concludere

    che

    "

    esso

    debba venir tolto definit ivamente al la NnlDisnìatiaaper

    esser

    consegnato al l 'Archeologia, i l che certamente se ne caDrbia a Datura

    non

    rÌe

    scema ìl

    pregio

    ,, ,

    Metodo spìccio

    per

    levarsi

    d' imbarazzo.

    Iú veri tà i l

    medaglione

    va

    consegnalo

    al la

    "

    spurlologia ., anzichè al l 'Archeologia la quale

    non sa-

    rebbe certamente

    contenta

    del regalo.

    28.

    Nouveautes numismatiques

    provenant

    des fouilles

    faites

    a Rome en r89o.

    In

    Memoires du Congres International" tle

    Bruxelles.

    Conrprende, fra le monete presentate al Congresso,una Crispina

    r i f a t t a i n D i d i a C l a r a ( ve d i n .3 r) .

    IAel

    29. Appunti

    di

    Num.

    Rom. XV.

    Un

    Medaglionenedito

    di

    Adr iano.

    R. L N.,

    pa.gg.

    rr-2o.

    Si

    tratta

    di un Sesterzio.Medaglia, ioè di un

    GB senza

    SC,

    anzichc

    di u ì medaglione,

    al

    quale v€nne aggiunto

    un cerchio.

    La f lgura circondata dal lo Zodiaco è poi Saturho cjoè i l Tempo

    -

    per

    simboleggiare ì 'Eternit2r

    -

    anzichè Traiano. I l

    t jpo

    al lude ai

    decentnl ia

    di Adriano nel rz7.

    3 0 . A p p . d i

    Nu m. Ro m.

    X V I . Co n t r i b u z i o n i l

    Co rp u sNu .

    morum

    (C)

    Museo

    Bot tac in

    a

    Padova.

    R. L

    N.,

    pagg.

    zt-26.

    N.

    r

    ( A u g u s to )

    è seùp l i cemen te

    n ' i m i t a z i o n e

    a n t i ca .

    N .

    z

    (C.aud io )S i

    ) e g g a ,wp

    i n

    f ine leggendaa l d i r i t t o .

    N . 3 (Nerone)comun lss in ro

    N.

    9

    (

    \ '1. urel io) La testa è

    certamente

    a destra, non a

    sinistra.

    N. rz

    (Caracalìa).

    Vi

    è

    Ì1 di

    più

    at dir i t to.

    N . r 3 ( F rì i p p o

    un . ) . Comun iss in ro .

    3 r . A p p . d i

    Nu in ,

    Ro m.

    X V I I . L e No v i t à

    d e g l i s c a v i d i

    Roma

    nel r89o.

    R.

    I.

    N.,

    pagg.

    z37.3oo

    ristampa

    del n. z8).

    N.

    3

    (Galba

    GB) è

    con grendissima probabil i tà

    una splendida

    fal-

    sif icazione.

    N.

    7

    (Didia

    Cìara [, lB)

    anzichè

    "

    di indiscutibi leauteDtici tà

    ,

    è scm.

    pl icerrrente

    una CrjspitÌî

    r ìfatta.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    18/56

    166

    32.

    App.

    d i

    Num. Rom. XVI t I .

    Cont r ibuz ion i

    l

    Corpus

    Nu'

    morum (D) Museo Comunale di Trento'

    R. L N.,

    fd,gg.

    Jo

    r-J20.

    N,4

    (Vespas iano) .

    b r ido d i An ton ino

    P io .

    N.

    14

    (Domiziano)

    è una falsi f icazione.

    Piir curioso

    è i l caso

    del GB

    di Commodo,

    n.3rz, nel

    quale i l co-

    munissimo

    tipo

    della

    "

    Fides Publica

    ,,

    coi

    suoi

    attr ibuti

    del canestro e

    delle

    spighe

    essendó

    ritoccato'

    viene

    dal

    Gnecchi

    interPretato

    come

    una

    grande

    Dovità

    ramgurante

    Minerva

    Pacifera

    N.

    76.

    E' colsiderato

    o

    inedito

    ' Perchè

    attr ibuito

    a Costantino

    I

    anzichè

    al L

    I-a

    desinenza

    P Fe

    Aug al n.

    66

    (Probo) è inverosimile'

    33.

    App.

    di Num.

    Rom.

    XlX.

    Tre

    demolizioni

    ra le monete

    della

    Repubblica.

    R.

    I. N.,

    Pagg.

    4tg'421

    Si

    tratta di

    tre monete

    -

    Lìnadi

    Brera

    e due del la

    col l . Trivulzio

    -

    erroneanrente

    descritte

    dal Riccio,

    che

    trassero

    in

    inganno anche

    Momm_

    sen e

    Babelon.

    34.

    App.

    di Num.

    Rom.

    XX. Constant inopol is-Roma.

    R.

    I. N.,

    fagg.

    42t-429'

    Costituisce

    una

    prova

    palmare

    della

    mancanza

    d'ordine

    e

    di nletodo

    nei lavori,

    abituale

    aL G.

    Infatt i , laddove

    negli

    'Appunti

    ,,

    preccdenti

    aveva

    quasi sempre

    trascurato

    l 'accenno

    ai segni

    di zecca,

    qui Invece

    ne

    tieni

    conto

    descrivendo

    alcune

    varietà

    delle

    comunissime

    nonete

    costantiniane

    con

    IJtòs

    Rona

    e CorNstastino\ol is

    Daturalmente

    però

    l i

    35.

    Prontuario

    dei

    prezzi

    per le

    monete

    della

    Repubblica

    Romana.

    Milano,

    L'

    F. Cogliati.

    36.

    Conversazioni

    Numismatiche'

    ht

    ,,

    II

    Bene,

    di Milano.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    19/56

    ' |6 j

    ra92

    37. App. d i Num. Rorn. XX[ . Cont r ibuz ion i l Cor-pusNu-

    morun

    (E)

    Col lez ioneElco le Gnecch i .

    R. I. N.,

    lagg.

    rr.4o.

    N. 2 (Vespasiano).

    E'

    un Tito dal quale i l

    G.

    omette l ' iDizialc 7' cd

    aggiunge un

    P.

    N.

    r7

    si deve leggere Pielas r ' l :uogo

    dr Pietal i , moteta conrunissinrr.

    N. z4 (M. Aurel io).

    Rifatta

    la data îR PXZ

    al

    rovescio.

    N. 29 (Massirnino)

    omesso

    il

    pr igioniero

    ai

    piedi

    deìla Vittor i i r

    N.

    3o

    (Fi l ippo)

    comunissimo.

    N.

    7r

    (Carausio)

    si

    deve leggere PF ltr(aitus) anzichò Prin(.eq5)

    e Ìa moneta pelde ogni importanza.

    L'aureo n,

    76

    appartiene,

    bxo/e solí lo, a Massimino Daza aDziclìò a

    Ga le r io ed è pe rc iò ed i to da un

    pezzo .

    38.

    App.

    di Num.Rom. XXII. Scavi

    di

    Roma

    nel r89r.

    R. I. N.,

    pdgg.

    rt-4o.

    Si tratta

    di un belLissinlo

    redaglionedi

    Alessandro Severo e Giul ia

    IUammea.

    39. App. di Num.Rom.XXiIL Numi Plumbei .

    , > f i f L ^ ^ - - z - , - -

    I , Ú E É , 4 9 . ' / J '

    Conclude esponendo I 'opln ione

    che le r iprodúzioni in

    pionrbo

    nlonete sono opere

    di la lsar i ant ichi .

    40.App,di

    Num. Rom.

    XXIV. Class i f icaz ione e l

    Bronzo

    Imper ia le .

    Il.

    I.

    N.,

    ?qgg.

    2Z9-29o.

    Non 1a che r i ca lcace

    a

    te o r i a

    deL (enner su l l e dL le ca tegor iede l

    b ronzo pe rc ìò ,a scopo d i b rev i tà , rmando r Ì i e t to re a l con Ì men to l l a .

    vo r o n . t 4 8 ,

    , l r .

    App. d i Num. Rorr . XX\ ' . IL

    Nfedagì ione

    enator io .

    S a o o ' o d i r r n a n r ' i r n a s É r i e .

    R. I. N.,

    pagg.

    z9t3r6.

    Qu a l i f i ca

    p e r '

    r Ì l edag i ion i

    sena to r i

    .

    i

    GB

    e i X IB co r Ì i ^ t i su

    ton -

    dini di dianìetro

    e

    peso

    eccedente, u spregio al la legge

    per la quale

    i ì d iau re t rode l la pa r te con ìa ta acch iusa n t ro l ce rch io

    pe r l iDa to

    e rve

    ad identi f icare noùliuativi numismatici ,giacchè a definizioue " numisrra-

    t i c ^ , , Ì ' i g ú a r d a

    l con ronon

    i l pezzo d i

    n l e ta l l o

    p i i l o meno la rgo

    a

    se-

    conda

    de l ca l ) r i cc ioo

    meg l io

    de i mezz i ecn ic i l l a

    p o r ta ta

    deg ì i a n t i c ì r r .

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    20/56

    r68

    Qu e s ta

    s t r a Da

    procedura , l l e ha tu t ta I 'a r ia d i

    vo le r au l ) l e l l ta re r -

    t i frciosaùente

    la categoria

    "

    medaglioni

    ,

    per sol leticare

    la

    vanit ir

    dei

    colìezionisti neno co1ti ,venne però in seguito abbandonata dal G. r l

    quale nel r9r2

    oùrise i

    pezzi

    in

    questìone

    dall 'opera

    "

    I Medaghoni

    Ro-

    nl anr

    r,.

    Perciò ci esimeremo

    dal doverci di lungare

    ad esporre

    gl i argo-

    menti negativi

    che la contrastano; ci

    l imjter€fio invece

    al sol i to conl-

    pito di rett i f icare

    le inesaltezze

    riferentisi parti tamente

    agli esemplari

    descri tt i , r i levando

    soltanto

    che se

    vi

    è una serie di GB

    o sesterzi che

    potrebbero

    quali f icarsi nredaglioni è

    quella

    coúiata

    n€l

    perioCo che va

    dali 'anno

    r98 al

    zo9 (regno S. Severo e Caracal la

    associati)

    durante i l

    quale i l

    GB

    è estren'ranrente

    aro: constatazionenaturalnleute

    ignota

    a

    coloro che trascurar 'ono a cronologia per descrivere le monete

    in or-

    dine

    alfabetico.

    N.

    ?

    (Tiberio),

    Questo

    esemplare, di spessore

    esagerato,

    senbra

    prodotto da una

    truccatura per la quale si sarebbero

    saldati assiene

    due

    esenrplari , aggiungendo

    poi

    altro

    metal lo al contorno.

    N.

    16

    (Domiziano).

    L'esemplare sembra fúso.

    N. 27 è

    Dna faLsi l ìcazioneiconoscibi l issima.

    N. 27

    (FaLlstina

    Sen.). Falso.

    N.

    46

    (Aless.

    Sev.)

    va

    levato i l cognome

    .Srz,.nesistente ed aLrche

    incompa t ib i l e o l t i o lo P i r r .

    N.

    a7

    (ldem), La Fel icirà non può

    aver

    per attr ibuti

    iL palìadio

    e

    l o sc ìp i o .

    N.

    59

    (Traiano

    Decio).

    lL trpo

    del rovescio è

    completamente

    nven-

    tato

    ùredianle i l r i facinento,

    N .

    6 r

    ( I d e n r . D i m e n t i ca ta

    ' i n i z i a l e ,U n e ì l a t i t ol a tu r a

    de l d i r i t to .

    42.

    App.c l i

    Num. Rom.

    XXVI . Ser ie de l B lonzo

    Imperator- io

    a l l ' in fuor i

    de i

    Medagl ionì .

    R. I. N.,

    pagg.

    424-466.

    Per la cr i t ica al la teoria

    del I lenner sul " bionzo Ilrperatorio

    ., vedi

    più avaDti al lavoro n, r+8. Venianlo tosto

    al le

    rett i f iche r i fereDtisi c

    ta lune descr i z ion i

    N . r3 (Neroue) .

    E ' i b r ido , l ' r ovescro appar tenendo Ga lba .

    N . t 4 t l d e m ) . M o n e ta co l o n i a l <

    N.

    r

    (V i te l l i o ) .

    Ga l b a r i f a t r o

    a l d i r i t ro

    N. 2

    (Vespas iano) .

    o n i o

    p rov ìnc ia le .

    N .5 (Don l i z iano ) .

    l l o ro , non

    u l i vo .

    N. z

    (Traiano).

    Cos /

    arzichè ZI al

    dir i t to,

    N . 15 (Adr iaoo ) .

    E ' un denaro d 'a rgen to

    co l l ' a n i m ad i ra r r ,e .

    \. r

    e

    rz

    (.\nlorrìno

    e Fa stir Ìa

    Sen..).

    Probabirìrente also.

    N. 3 (Luci l lal Denaro d'argento con ani l Ìta di raltÌe.

    Nu .

    9 ,

    r o ,

    r r

    (Comnodo) .

    Co u te

    l

    p recedeDte .

    N . r 3 ( l d e m ) .

    Om e sso U a l i ' i n i z i o

    d e l l a t ì t o l a tu r ad e l d i r i t t o .

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    21/56

    r69

    Nn . r ,

    z (Caraca l la ) .

    l d ì r i r t o

    ou resso

    rg , a l

    r o ve sc i o

    omesso

    SC.

    N.

    r

    (Fi l ippo).

    Al dir i t to ornesso

    rr,1.

    N . r (F i l i ppo Padre e F ig t io ) .S i t ra r ra d i Va te r ia lo e Ga l t i e l o .

    N.

    r

    (Tteb,

    Gallo). N r e z

    (Volusiano).

    -,\,pol lo

    iene

    iì serpente

    P i tooe

    î r ) z i ch è

    'a r co ( À . . 1 .

    /V . ,

    19 rB ,

    p a g .

    S z)

    N.

    r lTreb.

    Gallo e Volusialol.

    Si rratta

    di Valer. iano

    e Gall ien.,.

    N. 19 (Gall ieno).

    Al drr i tto si legga

    Cos

    Ia anztcl.tè

    Cos

    II .

    N . z6 ( I d e [ r ) .

    D i n ]e n r i ca to

    r É 'a l

    d i r i t t o .

    N .

    3

    (Sa lou ino ) .

    r f a t t o a l d i f i t t o

    ed

    a l r o ve sc i o

    lSeA

    .13.

    App. d i Num. Rom.

    XXVI I .

    Scavi d i Roma

    nel 1892.

    R. I. N., y'qsg. r27-tJ2.

    S i t r a t t a

    d e l l a f a l s i l ì ca z i o l l e

    i Va len re

    T ' r ranno

    l la qua le

    acceuua i

    in

    "

    Su l la

    Nunr i sn ra t i ca

    os tanhDta r la ,, , ( R .

    L

    N . ,

    r 9 r 9 , p a g .

    S ) .

    Ad

    e . i saavevo g ià

    a l luso d i e c i

    anu i p r in ta

    n

    { , t so l l e r t i r Ì o

    d t

    NL t r Ì 1 .d

    Ar re

    de l ìa

    À ledag l ìa

    ,

    r9o8 ,p n g .

    46 ,

    se Dza

    ch e i l

    G . se De

    accorgesse .

    4+.

    App.

    di Num.

    Rom.XXVIII .

    Medagl ione

    nedi to

    i

    Ca.

    racaì ìa

    rovatoa

    Colonia.

    R. I.

    N.,

    lagg.

    rJJ-rJt'

    ftífrortotto

    fu M.

    N. Circular

    di Londrt, l"g, +SJ).

    È e r ronea

    I ' a sse r z i o r e

    he Caraca l la

    bb ia

    a vu ta a

    z .na cc l a ù ta z i o n e

    rn rpe ra lo r ia

    e l

    z rz g iacchè

    e ssa i g u r a su l l e

    lap id i

    a lmeuo

    s ino

    da l

    zo5; i l rùedaglioDe,

    er l 'ef l ìge

    iù1berbe,àppartiene

    indubbiaoìente

    an-

    zicl iè al 2r2 al

    2o8

    iD

    occasione

    della

    ,.ofècl io

    bri tannica.

    4 5 , A p p . d i

    Nu m. Ro m.

    X X I X . Un

    R ip o s t i g l i o

    e l n i . n u mr .

    smat ico

    del le v ic inanze

    di Roma.

    R.

    L N'

    lagg.

    z7;-28o.

    Verg le e t u r ) d : r i pe r l a co r r i . r z ione ,

    46.

    App, di Num.

    Rorn.XXX.

    Contr ibuzioni

    l

    Corpus

    Nu-

    morunr

    F)

    Collezione iganò

    di

    Desìo.

    R. I. 1\r.,

    ogg.

    z9t3oz.

    N.

    1

    ( ì \ l B

    d r T ì t o Ce sa r e )

    è d e sc r i t t o

    on

    pp

    ( s i c l )

    i nvece

    d i

    p

    (PoL

    riJ).

    N.

    rr

    (Tlniano). Al dir r tto

    î,. i ,

    (sic

    )

    invece

    di Za.

    N.

    2r

    (Antorluro).

    Ptelas

    iùvece

    di Piela.

    N .31 (L V e r o ) , A l d i . Ì t t o I a t e s ta è ce r tamen te a u r e a ta :a l r o ve -

    scio

    l 'AbboùLlaDza

    ieÌe

    i l

    Tjolttftetr

    d i l

    reno,

    nolt Ltn

    l-alÌ lo

    ed una

    spa to la

    s

    c ) ,

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    22/56

    r 70

    N.38

    (Coormodo).

    brido,

    falsi f icazione antica'

    i l rov' è di Albino.

    N,

    39

    (Sett.

    Sev.) va corretto

    Seoertts in

    Sea Petl\,

    N. 4o (Caracal la) 1 ,. da correggersi in Aurel.

    N.47

    (Elagabalo). Si tratla di un Aless,

    Severo.

    N.

    73

    (Galerio)

    è,

    tnore sol i lo, un

    MassirDino

    Daza.

    N.

    82

    (Valentiniano l l) è Valentiniano

    l l l abbastanza

    comune.

    42.

    Il Medaglione

    Romano

    di Bronzo.

    M. N.

    Circ.,

    Pag. 7J.

    rae4

    48.

    App. di Num. Rom. XXXI. Massimiano iranno'

    R.

    L N.,

    pagg.

    2J--t4

    ;Prod.;n

    M.

    N.

    Circ.,

    pagg.6s6'6s8\.

    Attr ibnisce

    questa

    monela

    ad un

    ipotetico

    tiranno del l 'epoc^

    di

    Aless. Sev. assegnandola

    ad Ùùa zecca

    d'Oriente,

    probabilmente

    perchE

    dal Roll in seppe

    che i due

    esemplari venneto

    rinvenuti

    in Sir ia

    L'as'

    seguazione

    ad un

    nuovo 4ominativo

    è

    però

    errolea,

    Don aPpartenendo

    essa cronologicame[te

    a

    questa

    data, come dinostrerò

    in

    seguito.

    49.App. di Num. Rorn.XXXII. A propositodi una mone-

    tina inedita

    di

    Licinio

    Fìglio'

    R.

    I.

    N.,

    pdgg.

    t2J-J28.

    Errore di

    leggenda

    al dir i t to

    Pel

    quale G.

    r i t iene che Licinio

    Sen,

    ebbe anche

    il cognonre

    Consltrr l t ínus,

    50.

    Guida

    Numismatica

    Universale.

    3."

    edizione.

    L.

    F. Cogliati,

    Milano

    (in

    collzb. col

    fratello

    Ercole).

    5r .

    Supplemento l l 'opera:Le Ì Ionete d i Mi lano.

    R. I. N.,

    pagg.

    4o-89

    c rgoJ

    ?agg.

    17'68,

    r37't68'

    rao5

    52.

    App.

    d i

    Num.

    Rom. XXXI I I .

    Cos 'erano

    Contorn ia t i .

    R. I. N,

    fogg.

    Jr-jr.

    A

    proposito

    di

    questi

    pezzi, i qtlal i cerlauente

    rappresel l taDo

    l,

    nredaglia non uff iciale dei RouraDi Iu casioDedei . i / terses per straor'

    dinarie

    conrnrenrorazioni,

    spone iDve

    la spiegazione

    che si

    tr ' l ì t t i

    c l l

    senÌpl ici

    pedine

    da

    giuoco.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    23/56

    r 7 r

    5 3 . A p p . d i

    Nu m. Ro m. X X X I V . Me d a g l i o n e

    ' o ro d i Te o -

    der ico

    Re.

    Il. L N., pagg. r49.t65 (rifrod. in M. N. Circ.pp. r2#.1ì.

    Descr i z ioDe

    r ìo t i z i e t o r i ch e e l a t i ve

    a

    ques to

    a n to so

    redag Ì ion . .

    -5+.

    \pp. cL

    Num.

    Rom. XXXV. Ancora

    in torno a i

    Con-

    IO r n ta

    .

    B. L

    N., 277.;o6.

    Append ice a l

    u .

    52 .

    55.

    App.d i Num. Rom. XXXVI .

    Sul l 'au tent ic i ta eg l i

    aure i

    d i Uran io Anton ino Dia logo.

    R.

    I. N,

    pdeg.

    4rJ-,#o.

    Questo

    lavoro

    è ul la r iprova

    di

    qualto

    dicenrnro piÌr

    sopra circa 1a

    dil igenza che i l G. l ìretteva

    l lel la cr i t ica ai lavori

    aÌtrui

    in confroùto

    chc Dei proprr. Tutt i

    gìi argol] lenti

    che

    provano

    la falsi ta

    degh

    aurei

    in questioue

    sono

    passati in rassegna e

    riescono

    convincenti .

    Saporita

    è

    poi

    la buÌ' la

    usata

    al Belfort

    (non

    non1inato

    però)

    onde

    mettere

    al ia

    p rove

    l : r su a sa g . r c i t à r r r r r r i sn tat i ca ,

    B isogna pe ìò tene r co Ì r to

    ch e i l

    G . e b b e d e Ì l e n o t i z i e

    d e c i s i ve

    - r i n r a s t c n e d i t e - d a l B o u tko r vsk i l q u a l e fu imp iega to p resso g l i

    sn re rc ia ro r i l eg l ian re i sudde t t i .

    56.

    Un

    ù ' {eda i ì lonnéCi tde Phi l ippePere t rouvé

    à Rome.

    Reitue

    Bcl3e c{c

    NutnisnntiEtc.

    r 396

    57.

    Monele Romane.

    ManualeELementa le .

    Ptgg. t3z

    col t

    J

    laaolc c 6z

    f.gure

    ncl lesto.

    Milauo,

    Hoepli.

    QL r e s to

    avo ro n ro l to

    ben r iusc i to

    conre : ranua le d uso de i

    co l l e .

    z i o u i s t i

    D r i u c i p i a u t i ,

    d

    o D ta ch e

    ne esu Ì i con lp le ta rùen te gu i aspe t to

    sinre

    di nútÌ l isnlatica

    roùaoa iD Ital iar assicurando

    perciò

    uLra

    grande

    lrotol. iela

    al suo aL]tore,

    da al lora considerato

    quale nraestro dei coÌle-

    zionisti

    i tal iani

    dr noneLe

    ronrane. in Draggior

    parte plasmati,

    può

    dire,

    da lui; tauto che

    i duenri la esernplari essendo

    esaurit i se ne do-

    vette

    fare una seconda

    edizione seguita

    poi da una terza nel t9o7.

    Salebbero però slate necessarie e seguenti correzioni :

    A n z i t u t t o l a d e f i n i z i o ne

    enera le

    "

    Nu l n i sm a t i ca

    è la sc ienzache

    r

    stLì( l ia

    e nìoùete soito

    l 'aspetto storico,

    art ist ico, conografico ed eco.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    24/56

    r72

    r

    nolr ico

    ,

    a[drebbe attualnente urodif icata:

    "

    La Numismatica

    è Ì 'ar-

    a

    cheologia del le noùete, cioè

    la scienza

    che le contemPla

    sotto

    gl i

    u ,\spet|i artistico, iconografco ed epigrafito. L'^spetto ecotto4ico appa-

    r

    rt iene invece ad [n'altra scienza

    allatto

    distinta e cioè

    al la Storia

    r

    del la MoDeta

    ,, .

    A

    pag.

    89 è r iprodotto

    coìr)e auterìl ìco

    uu nredeglione

    falso

    di M.

    Aurel io e L, Vero

    dedotto d,a R. l .

    N., r89o,

    pag.

    5o5.

    A

    pag. roó

    è sbagliata

    la tiLolatura

    di

    Traiano ]metterldosi

    Patth

    avaùti a Dac.

    Al

    prospetto uri to al c apitolo sul le

    consacrazioni

    (pag r13) si

    de-

    vono Ie seguerlt i

    correziori : r .a al

    posto di Grul ia

    figl ia

    di Augusto

    si

    deve ÌreLtere

    Livia moglie del nedesimo,

    2.ù aDno

    omessi

    due Tetr ici ,

    pecìre e l ìgìio,

    le c i nìonete col la consIcr 'al io

    sono antiche

    alsif icazionl

    copiate dal le nlonete

    di Claudio l l ,

    3,n

    deve jncludersi i l nome di Caro

    le cui

    lnoùete solo comunissime.

    A

    pag.

    rr9 è

    fatta confusione

    fra i l

    Prenome

    Itf iP(elatol)

    elen

    ac'

    c la l raz ion i

    l ì rpe ra to r ie , , he non vengono

    accenna te .

    A

    pag. rz8 l 'eÌenco Jei consoÌati

    rnperial i

    si arresta

    al l 'anno

    3o7

    laddove

    avrebbe dovLrto

    contiDuare sino

    aL

    325,

    slno

    a

    quando

    cioè

    essi

    ternrinano dr

    figurare nel la

    ti tolatura nul l l islnatlca.

    , \

    pag.

    r53 e segg.

    Iel l 'elenco

    dei

    noninativi , ed

    in fondo

    al

    vu-

    ìume sul le

    tavole, f,gurano

    tra le autentiche

    le

    monete false

    di Zenobia

    e d i Va len te

    T j r ' a n n o ;

    l ' i p o te t i co M a ss i l l i a n o

    T i ranno invece

    è

    re l -

    l ' e l e n co , r a n o r v l e Ì ì e i p r o d o t te su l l e ta vo l e ,

    Infir Ìe la data

    d'i l izio del regto

    d'Ar'cadio

    va retrocessa

    dal

    39+

    ar

    3ò3.

    Di veraDìerl te

    otLi l ìro

    vi

    è uel volulì]e

    (pag

    r78) la ntassinra

    autea

    che

    "

    le l ÌroDete are uor

    devono

    pel loro

    aspetto ruateriale,

    differ ire

    rììel lonraDrelrte

    a quelìe corttuui,,. Peccato

    però che

    l stlo en ìnciatore

    Dolr abbia senlpre

    saplr lo

    l1letterla l ' ]

    pratjca.

    S8.

    App.

    cli Nurn.

    Ron. XXXVII.

    Monete

    della

    Repubblica

    ined i teo

    var iant i , is tab i l i te

    o corre t te .

    Il.

    I. ^t.,

    poSS.

    tr-r9.

    L'aureo,

    di ecceziottale

    'ar irà, di

    If. Antonio

    col f igl io

    viene rett i '

    f ìcato Del|errore

    di

    l i tolatura conulesso

    da Cohen e

    Babelol,

    ma a sua

     olta i l G.

    re conÌnrelte ut

    altro

    oDletle11do

    'i Ì l iziale

    ÌtI dì ìJlarci

    .A/zpos;

    aso veratùente

    strano,

    questa

    volta ì 'esenlplare

    l lol l è r ipro-

    dotto suìle

    tavole colìre avrebbe

    Ìreri tato

    per la sua

    grande

    iulpor-

    tanza

    ( r ) .

    (r) A proposito di qr.resta ariante nota in sol i tre esemplari

    -

    gl i

    al ir i

    due a Londra

    e Berl ir ' to

    -

    è uti le

    conoscere

    quanto

    asserisce

    i l

    Bahrîeldi

    nel la sua

    trreu'.or ia

    "

    M Antonius,

    Octavia und .q.ntj l lus

    . In

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    25/56

    r73

    59.

    App.

    di

    Num. Rom.

    XXXVIIL

    Contributi

    l

    CorpusNu-

    morum

    Coll .F.

    Gneccnr.

    R. I. N., pagg. rt,t a 22J.

    Alìa descrizione

    fa

    precedere

    una

    introduzione

    nella quale

    riesce

    i n te r e ssa n te

    1 seguen te

    per iodo :

    '

    Dal

    nunrero

    di inedìte che

    io ho

    pubblicato

    e vado pubblicando

    _

    della rnia

    col lezione

    (orùai

    oltre

    r5oo) non

    si argomenti

    che sterml.

    ' i

    nato sia

    i l numero di queste

    e che

    se ne trovino

    faci lmente

    ad

    ognt

    "

    p iè

    so sp i n to .

    T r ì t t i r a cco g l i t o ri

    hanno la l o ro

    p red i lez ione :

    ch i pe r

    -

    u n 'e p o ca ,

    h i pe r

    u n m e ta l l o ch i p e r

    un

    n o m e . . . .

    i o

    ho invece

    a

    "

    predi lezione

    per

    le monete

    nuove e perciò

    me ne

    occupo

    di prefe-

    " renza, Ìe r icerco e rni aff luiscono, alchè credo che nessunacollezione(

    ne

    contenga

    proporzionatalnente

    un numero

    tanto

    grande

    come

    "

    l a

    mia

    , , .

    Abbiamo

    gia

    veduto

    però

    -

    e vedremo

    ancor

    meglio

    in

    seguito

    -

    che

    la p iù

    pa r te

    d i q u e s tem o n e tee rano

    n

    ve cch i e ,

    non

    nuove ,g i a cch e

    pubb l i ca te

    l t r e ch e

    da l

    Cohen

    aDche

    a lu i s tesso

    e p receden t i

    ,

    Co r r -

    t r i b u t i

    . . .

    N.

    33

    è descri tto

    erroneaÌtente con

    Cars invece

    di

    Caesar-

    N.

    4r

    (Vespasiano)

    cot\

    Cos

    I/IIII

    anzichè trzlII

    e coll,omissione

    di

    Z aì dir irro

    è Tito.

    N.

    4z

    (ldem).

    Cos lll anzichè tzII

    aI diritto.

    N.

    47

    (Denaro

    suberato di Tito) egl i

    dice che

    la variante

    è costiruita

    dal la abbreviazione

    Car

    ir luogo di Caas

    addove

    a tav.

    I l si legge pre-

    cisarnente

    Caes;

    al G. è

    però

    sflrggita

    lJimportanza

    del t ipo

    del quaie

    acce ì rne rà

    r t segu i to

    ch i sc r i ve .

    N.

    17

    l Cos tz va

    correLto i î I / I I r \r tt i

    sapendo

    che

    Tito quando

    cra

    Cos V non era

    ancora Augusto; i l

    G. trascura

    poi di

    dirci che la

    lcggclìda

    è ecceztonalmenteesler.kd

    ioè da destra

    a

    sinistra.

    tr*.

    53

    (I)onr

    ziano).

    Ibr ido.

    N . ;6 ( T r a i a n o ) .

    Omesso rn1 a l

    d i r i t t o .

    Jottrn

    Inleru. tte

    Arch. Nuttz,

    Atene,

    r9o9-r9ro a pag.

    ro8, asserzione

    de l la

    qua lc

    lasc ia ruo l suo au to re

    l i n te ra r csponsabr l i tà :

    Tloutlo nel r89i ttt

    Grecn

    7)enne u

    fossesso

    di

    Gnecchi

    il quale

    lo

    dtscrissc L

    ttodo cr,atNo

    ra

    R.

    L N., 1896;

    ?oi

    lo ceclel le

    l latto che

    Io lnise in

    uendila strl

    cdlalago 11.

    ,

    1897,

    pag.

    7,

    ,1.

    2rJ4

    pel

    L. 2,too.

    Il

    luedesiltlo

    eseDl/lare

    rtsurò

    sul calologo

    delld ?etrdila

    Ruscorlì,

    Íatta

    da

    Sangiorgi

    ín

    Ronn

    nel

    r9oo, aÌ n. ó8t, tdu

    11 Io

    per

    crrore lro delto

    ttei

    "

    Nachlra-getr

    ,,

    clte

    Gnecchi aoeî.)adue idenlici

    esemplari. Ld

    monetd

    lteÌld

    itcttdita

    Ruscotí

    itentte

    consíderd/a

    ftlsa,.

    Gnecclti la

    cede/le

    poi

    ad

    Hatnbttrglur che ./ rgo7 la eadelle aI co,lsole trleberper rtoo wchi.

    Al lzeber

    Ju Poi

    ruhdld dd ltn segrelario

    e dd allora

    non si seppe

    pna

    ntrlla di essa

    L'ese tPlarc etta di au/e11tici/à

    asso/uta.

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    26/56

    r7+

    N.79

    (ldem).

    Descrizione sbagliata, I 'esenrpl.corr isponde

    al n.255

    di Cohen.

    N. 88 (Adriano.1.SC raschiato.

    N.

    r16

    (Faustina

    Madre). Trono

    di

    Giunone anzichè lett isternio,

    N. rzz

    (M.

    Aurel io).

    Gli

    attr ibuisce la data r44

    (sic )

    senza

    tener

    conto

    del t i tolo di l r j ' e delL'eff ige nvecchiata,

    L'esemplare

    è ibr ido,

    l

    rovescio apparten€ndo a Cornmodo,ed

    è

    coniato verso i l

    r79.

    N. r24

    (ldem),

    Si

    deve Ieggere T Pot III.

    N. r39

    (Didio Giuhano). Falso.

    N. r4o

    (Scanti l la). Non accenna al

    pavone

    in

    piedi

    di

    Giunone al

    dir i tro si legge

    Manl

    per

    Manlia.

    N, r43

    (Sett. Severo). Ibr ido

    i l

    rovescio è di Caracal la.

    N. 146

    (Idem). Ouressa la

    cifra

    del l 'acclamazione inrperatoria

    al

    dir i t to.

    N-

    róó

    (Emil iano)

    è

    un Aless. Sev. r i fatto.

    N. 245

    e z5ó (Massimiano Erculeo) da assegnarsi a Gaìerio.

    N.

    3oo,

    306, 3r3

    (Costantino

    MaSno)

    a Costantino I.

    N.

    343

    (Costante).Comunissimo. Cohen, I ed., n. t16.

    N.

    356

    (Decenzio)arbitraria la lettura del rovescio.

    6o.

    App.

    di Num.Rom.

    XXXIX. NumismataMaximiModuh.

    Ricerche

    ntorno

    alle

    officine

    dei medaglioni.

    R.

    I.

    N.,

    pa.gg.

    Jo9-J24.

    Ripete argomenti

    già esposti .

    6r. App, d i Num. Rom. XL. Scavi

    d i Roma negl i

    anni 1895-6.

    R.

    I. N.,

    pagg.

    4rt-4t8.

    Se i

    medag l ion id i b ronzo ed un

    te t rad ramma

    mper ia le .

    It97

    62. App.

    di Num. Rom.

    XLl. Gl i

    ul t imidupondi

    le pr ime

    monete i bronzodi Diocleziano Massimiano.

    R. I. N.,

    ?a.gg.

    r?ú.

    Nou v i è

    n lo t i vo d i ch ia rna r ì i

    dupond i

    pe l ìo ro

    p e so

    sarebbero

    deg l i

    a ss ì r i d o l t i d a to ch e i n

    q u e s t ' e p o ca

    l t e r n i n e

    ass i ven isse usa to

    ancora .

    6: .

    App. d i NLrm.

    Rom. XLl l .

    Bronzo

    nedtto

    d i Massi rn iano

    E rc u le o ,

    R. L ,Y.,

    pagg.

    r7.t8.

    È

    , r ' r ave ra e

    p rop r ia u redag l ia

    d i

    p i cco lo

    modu lo

    dA a t r r i b l r l r s i

    pe rò

    i r

    Ga le r io

    (anno

    3o5) .

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    27/56

    t 75

    6+. App.di

    Num.

    Rom.

    XLII I .

    Un r ipost igl ìo

    iserabi le.

    R.

    I.

    N.,

    pagg.

    rg-22.

    6S.App.di

    Num. lom.

    XLIV.

    Sul le Resri tuzion i.

    R.

    I. N.,

    pagg.

    rzj-t77.

    NùD

    si è accorto,

    come del resto anche

    gli

    altr i autori

    che

    tratta.

    rorìo

    l 'argolìtento,

    che

    buona

    parte

    delle

    resti tuzioÌt i

    di

    Tito

    e tuÉc

    quelle

    di

    Dolniziar)o

    furorìo coÌr iate luori

    di

    Roma coote

    di lnostra

    o l

    o sÚ le ,

    66. Numismat ica

    Medagl is t ica . ia logo.

    n. L N., fagg.4or.4r2.

    67, Monetaz ioue oruana.

    Jn

    <

    Reoue

    Stàsse de Nuntivnalique >

    (con

    zo tauole).

    È

    un r iassrruto

    del

    (

    l i laùuale, (n.

    57),

    pi ir

    importante

    per

    le

    ta vo l e

    che

    per

    i l t e s to ,ad uso de i nov iz i .

    Non s i

    con rp reúde

    e r ò ,

    da to

    j l

    suo carattere,

    corne si

    possa

    averlo

    ri tenuto adatlo

    ad

    uua

    tivista,

    ìuvece

    di pubblicarlo

    i l t volunre separato.

    raOa

    68. App. di Num.

    Rom.XLV. Contr . ibuzioni

    l

    C.

    N.

    Col-

    lczione

    Boyne-Gnecchi.

    R.

    I.

    N.,

    y'agg.

    +t-ss.

    N.

    3

    (,-\cLiano).

    Gia descri tto uel lavoro

    n.

    59.

    N. rr

    iALrgusto

    rest.).

    Euìette l 'opiuioue

    assai probabile

    che questo

    nÌedaglionciùo

    sia coniato a

    Roma.

    Però quest'opinione

    venne plù

    tardi

    da lui

    abbatrdonata,

    aveldo

    escluso l 'eseu]plare

    dall 'opera

    ,,

    I

    Meda-

    g l i on i

    Roura r r i

    , .

    l l n . r1 (F i l i ppoJu n . ) sembra a lso ,ne l m ig l i o re de i cas i deve r i te -

    rrersi

    uìra làlsi f icazione antica.

    69. App.

    di Num. Rom. XLVI.

    Un nuovo

    Contorniaro.

    R.

    I. N.,

    pagg.

    6t

    62.

    E 'u r r l { l J

    c i r co n d a toda nn so ìco .

    7 0 . A p p . d i

    Nu m. Ro m. X L V I I .

    S c a v i

    d i

    Ro ma

    n e l 1 8 9 7 .

    Il.

    I.

    N.,

    pagg.

    t66.t68.

    ì l n . 2 ( A u r u s to )

    uon è

    che

    u l t b roDz o d i A r rL ioch ia

    i l a t t o

    aL

    ro -

    v i sc r r ; p l l r e

    f r l . r r t o

    a l

    r o ve sc i oè i1 l ì tedag l ioue

    i T r e b .

    Ga l l o .

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    28/56

    r76

    7r .App.dr

    Num. Rom. XLVI I I .

    Una

    nuova

    rest i tuz ione

    i

    Traiano

    in oro.

    R. I. N.,

    pag.

    t6g.

    Variante di aureo di Vespasiano restrtuito.

    jz .

    Lpp.

    dr Num.

    Rorn.

    XLIX. Un

    superbo

    sesterz io

    d i

    P lo t ina.

    R.

    I. N.,

    pag.

    r7o.

    1900

    ?3. App. di Num. Rom. L. I bronzi quadrilateri della Repub-

    b l ica

    e la moneta

    pr ivata

    de i Romani .

    L'art icolo,

    ad onta

    del suo t i tolo

    generico per la nrancanza

    di ar_

    gonrenti concreti sembra

    avere esclusivamente

    o scopo

    di rendere noto

    un

    esempare del la Coll . Gnecchi.

    ?1.App.di

    Num. Rom. L I . A lcune

    monete de l la Repub-

    blica varianti o ristabilite.

    R. L N.

    pagg.

    ts3.t56.

    Al n. 2 sostlene contro Babelon che la corona raPpresentataal di '

    r i tLo è

    di qùercia anzichè di lauro: chi scrive ha

    poi constatata

    l 'esi-

    steoza deLle

    dLrecorone; al rovescio la pretesa mancaDza

    del

    cognonte

    Rry'rr5 si deve

    a coniazione eccentr ica.

    75.App.di

    Num. Rom.

    LI I . Ancora su l la

    teor ia monetar ia

    de i rnedagì ion i

    i b ronzo.

    R. L N.,

    pagg.

    z57'265.

    Sost iene r l vanan ìenLe

    on t ro B ianche t , he s i

    appogg ia

    i r i p o s t i g l i ,

    l a teo | ia . l i l ( enner g ra ì ì e g a t . r a E ckh e l che a n ch e i n te d a g l t o l t i i

    b ro r ,zo osse ro

    n r u l t ì p l id L m o u e tc .

    76 .

    Mone te

    Romane . Manua l e c lemen ta re , 2 . "

    ed iz ione .

    Mílano, Hoepli.

    Quesla

    edizione nrolto anlpl iata in confronto

    della

    pri ì1la,

    ci

    serrìbra

    contrarianrente

    a quanto crede I A. nel la Prefazione,

    peggiorarÌrerì lo

    anzichè un nigl ioranento di essa. E' vero che

    vi è rett i f icata

    la f]sse-

    gnaz ionecrono log ica e i

    (

    quadr i l a te r i seguendo

    e

    ruove

    co n c l t t s i o u i

    appaÌ-se

    dopo

    il 1895

    ma vr sono r iperute t lr tte

    le inesattezzedell .r

    pfe-

    cedenle col l 'aggiuÌrta di nuove.

    Ad ese l ì rp io

    ne l Duovo cap i to lo

    p e r ' f e t t a n l e n te

    ù u l i l e s ì r L ' e

    nonete

    posturÌre

    pagg

    278-280)abblalùo la

    pi ir cl Ìe stupefaceLrte

    ftèr-

  • 8/19/2019 L'attività numismatica di Francesco Gnecchi / [Lodovico Laffranchi]

    29/56

    r77

    rnaz ioùe

    he

    Augus to non con iò moDetad i b ronzo

    i n

    I l o m a .

    L 'e lenco

    delle

    srgle di zecca

    (pag,

    3rr)

    appare quello di ceDt'aDDi

    prima

    cioè

    co p i a to da l l 'Eckhe l aoz ichè da i lavo r i recen t t deg l i spec iahs t i .Pe r -

    ciò

    vi si trovano

    eraori come quello di

    attr ibuire al la zecca di

    .Milano,

    verso la

    fine del l ' impero, tre off icine

    laddove sul le sue ùtouete

    d'oro

    e

    d'argento

    come in quelle conteÌn,)oraneedelle

    altre zecche

    uon figu.

    rano n]ai

    nunìeri d'off icina.

    A l t ro

    c ; Ì p i t o l o

    on teqen te nesa t lezze

    qqe l lo

    sL l l l e none te

    co lo -

    nial i

    el

    urbìche

    (p"g.

    Sr5)

    ove a qLresta categoria

    sono

    assegnati

    gl i

    dssi ibral i

    lati t Ì i

    e le

    monele

    alessandrine

    entrambe, come tult i

    sanno,

    appartenenti

    al la monetazione

    ùffciale.

    lnfir ,e

    a

    pag.

    239

    fa bel la

    ntostra

    di sè uD medaglione also

    di Gal-

    l i eno

    in a rgen to .

    ' l l.

    I

    Bronzi

    Quadnlateri

    della

    Repubblica.

    In

    .

    Rilretiziol le

    del l targoment,)

    rattato al

    n.

    ?3.

    r90t