latino: “communicàre”, · latino: “communicàre”, ... voce “communis” sin...
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latino: “communicàre”,render comune – fare altri partecipi di una cosa, situazione o notiziao notizia
..
Il valore fondamentale che sembra aver accompagnato la voce “communis” sin dall’inizio è quindi rintracciabile in una precisa idea di reciprocità
LA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE È LO STRUMENTO
PRINCIPALE DI RELAZIONE
CHE L’UOMO HA A DISPOSIZIONE PER
CREARE E MANTENERE
L’INTERAZIONE CON I SUOI SIMILI
Quadrio, Venini, 1997
LA COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE = RENDERE COMUNECOMUNICAZIONE = RENDERE COMUNE
TRASMISSIONE DIINFORMAZIONI
STABILIRE LA QUALITA’DELLE RELAZIONE
LA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE UMANA SI AVVALE DELL’USO SIMULTANEO DI DIFFERENTI CANALI
IL LINGUAGGIO È STRETTAMENTE INTRECCIATO AGLI ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE
non tutto si può esprimere in modo adeguato con le parole
VERBALE NON VERBALE
LA COMUNICAZIONE
Affinché si abbia comunicazione
SONO NECESSARI 5 ELEMENTI
EMITTENTEEMITTENTE
RICEVENTE
CODICE
CANALE
MESSAGGIO
il compito può sembrare semplice ma capita spesso che le comunicazioni falliscano
LA COMUNICAZIONE
EMITTENTE colui che invia il messaggio
RICEVENTEcolui al quale il messaggio è destinato o comunque perviene
CODICE insieme di regole che consentonodi decodificare il significatodi un messaggio
LA COMUNICAZIONE
CANALEmodalità di trasmissionedel messaggio(vocale o non vocale)
MESSAGGIOciò che l’emittente mette in comune con il ricevente,con o senza intenzionalità
(vocale o non vocale)
MODELLO EMITTENTE – MESSAGGIO - RICEVENTE
In questa prospettiva viene considerato l’aspetto formale della comunicazione, ricondotta ad un trasferimento quantificabile di informazioni
EMITTENTECodifica
RICEVENTEDecodifica
CANALE
TRASMISSIONE
RUMORE
MODELLO INTERATTIVO
Lo schema di base rimane quello del precedente modello, l’unica variazione è la CONSIDERAZIONE DEL FEEDBACK DEL RICEVENTE (monitoraggio di tutta una serie di segnali verbali e non emessi dal ricevente), che consente all’emittente di capire se il proprio messaggio è stato più o meno accolto e di apportarvi se necessario delle modifichedelle modifiche
EMITTENTECodificazione
RICEVENTEDecodificazione
(CANALE)
trasmissione
Rumore
FEED-BACK
FEED-BACK
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
È IL COSIDETTO LINGUAGGIO DEL CORPO E SI MANIFESTA OGNI VOLTA CHE UNA PERSONA TRASMETTE INFORMAZIONI AD UN’ALTRA ATTRAVERSO LO SGUARDO, I GESTI, LA VOCE, UTILIZZANDO UNO O PIÙ INDICATORI NON VERBALI CONTEMPORANEAMENTEI GESTI, LA VOCE, UTILIZZANDO UNO O PIÙ INDICATORI NON VERBALI CONTEMPORANEAMENTE
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
SONO MOLTO FREQUENTI
I SEGNALI NON VERBALI
NON SEMPRE È FACILE RICONOSCERNE IL SIGNIFICATO E AVERNE LA CONSAPEVOLEZZA
SONO MOLTO FREQUENTI
CONNATURATI NEL COMPORTAMENTO COMUNICATIVO
IL COMPORTAMENTO NON VERBALE
ASSOLVE DUE ORDINI DI FUNZIONI
PRODUZIONE, ELABORAZIONE
E COMPRENSIONE DEL MESSAGGIO FUNZIONI SOCIALI
IL COMPORTAMENTO NON VERBALE
PRODUZIONE, ELABORAZIONE E COMPRENSIONE DEL MESSAGGIO
� Ripetere quanto viene detto verbalmente
� Sostituire parti del messaggio verbale
� Completare o chiarire un messaggio verbale
� Contraddire il messaggio verbale
� Rinforzare il contenuto verbale
FUNZIONI SOCIALIGESTIONE DELLA SITUAZIONE SOCIALE
AUTOPRESENTAZIONE
IL COMPORTAMENTO NON VERBALE
AUTOPRESENTAZIONE
COMUNICAZIONE DI STATI EMOTIVI
COMUNICAZIONE DI ATTEGGIAMENTI
CONTROLLO DEL CANALE
- Un dirigente dice ad un dipendente: “mi prepari una relazione scritta del lavoro che ha svolto nell’ultimo mese”
- Il dipendente risponde:”lo faccio subito!” …….e contemporaneamenteannuisce con il movimento del capo
IL COMPORTAMENTO NON VERBALEesempio
Spesso il non verbale migliora il livello di accuratezza del messaggio
il dipendente annuisce oltre a dire “si” con illinguaggio verbale
RIPETIZIONE
I CODICI NON VERBALI:
COMUNICA IMPORTANTI INFORMAZIONI RISPETTO AGLI INDIVIDUI E INFLUENZA LE IMPRESSIONI CHE
ASPETTO ESTERIORE
1. ASPETTO FISICO
AGLI INDIVIDUI E INFLUENZA LE IMPRESSIONI CHE GLI ALTRI POSSONO RIPORTARE
sono diversi gli elementi non verbali che compongono l’aspetto esteriore: la conformazione fisica (altezza,peso,colore della pelle…), i tratti fisici del volto (occhi,naso,bocca…. ), gli abiti e il trucco e l’acconciatura
2. ABBIGLIAMENTO
I CODICI NON VERBALI:SISTEMA CINESICO E PROSSEMICO
� CONTATTO CORPOREO� DISTANZA INTERPERSONALE� ORIENTAMENTO SPAZIALE� POSTURA� GESTUALITÀ� MIMICA FACCIALE
LE ESPRESSIONI DEL VOLTO SONO IN GRAN PARTE DOMINATE DA SISTEMI DI CONTROLLO COSCIENTE; HANNO LA FONDAMENTALE FUNZIONE DI COMUNICARE LE EMOZIONI E GLI ATTEGGIAMENTI E DI FUNGERE DA RINFORZO AI SEGNALI DELLA PAROLA PARLATA
I CODICI NON VERBALI:SISTEMA CINESICO E PROSSEMICO
LA POSTURA
È LA POSIZIONE CHE IL CORPO ASSUME DURANTE UNOSCAMBIO COMUNICATIVO
rivela
Naturalmente la postura di un individuo si combina con gli atteggiamenti del volto e degli arti
rivela
LO STATO EMOTIVO
con cui l’interlocutore partecipa alla comunicazione
SISTEMA CINESICO E PROSSEMICO
I CODICI NON VERBALI:
LO SGUARDO
ELEMENTI DI TIPOELEMENTI DI TIPO
ELEMENTI DI TIPOFISIOLOGICO E INVOLONTARIO
ELEMENTI DI TIPOCONSAPEVOLE
dilatazione delle pupille o battito delle palpebre
i movimenti e le espressioni degli occhi
un eccellente strumento di comunicazione non verbaleche può trasmettere innumerevoli messaggi di ogni tipo: sicurezza, disinteresse, critica, distacco…
I CODICI NON VERBALI:SISTEMA PARALINGUISTICO
� Altezza, ritmo, volume e tono del linguaggio
� Accento
� Qualità della voce
� Piangere, sbadigliare, ridere, ecc.
SPESSO IL “NON VERBALE” RACCONTA MOLTO PIÙ DELLEPAROLE CHE DICIAMO
Se il comportamento non verbale contraddice le parole, il messaggio non passa o passa solo parzialmente mentre l’effetto è massimo quando ciò che si trasmette con il “verbale” coincidecon ciò che si trasmette con il “non verbale”
GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONEWatzlawick, Beavin e Jackson, hanno postulato l’esistenza di alcune proprietà fondamentali della comunicazione umana
Tali proprietà vengono chiamate dagli autori ASSIOMI, vengono presi come base di partenza per la costruzione di successive teorie e non necessitano di una dimostrazione ma vengono assunti come veri
RAPPRESENTANO dunque LE PROPRIETÀ FONDAMENTALI RAPPRESENTANO dunque LE PROPRIETÀ FONDAMENTALI DELLA COMUNICAZIONE UMANA
E SPIEGANO …
� le caratteristiche del funzionamento della comunicazione umana;�gli errori che portano al fallimento della comunicazione
1° ASSIOMA
“NON SI PUÒ NON COMUNICARE”
“PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE”Alcune semplici proprietà della comunicazione che
HANNO FONDAMENTALI IMPLICAZIONI INTERPERSONALI
QUALSIASI COMPORTAMENTO– parole, silenzi, attività o inattività –
HA VALORE DI MESSAGGIO E INFLUENZA GLI ALTRI INTERLOCUTORI CHE NON POSSONO
NON RISPONDERE A QUESTE COMUNICAZIONI
1° ASSIOMAÈ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE
Il comportamento non ha un suo oppostoNon esiste qualcosa che sia un non comportamento o meglio non è possibile non avere un non comportamento
Intendiamoci non comunicare è impossibile, infatti lo facciamo non solo con le parole, ma con i gesti, lo sguardo, il modo stesso in cui vestiamo
non importa dunque che stiamo in silenzio, la non comunicazione non esiste perché non esiste il non comportamento
OGNI COMPORTAMENTO è COMUNICAZIONE
1° ASSIOMA: esempio
Il passeggero di un treno guarda fisso davanti a sé
STA COMUNICANDO?Si! Sta comunicando che non vuole comunicare
... e i vicini di solito “afferrano il messaggio” e rispondono in modo adeguato lasciandolo in pace
QUESTO È PROPRIO UNO SCAMBIO DI COMUNICAZIONE NELLA STESSA MISURA IN CUI LO È UNA DISCUSSIONE ANIMATA
Si! Sta comunicando che non vuole comunicare
SE NON SI PUÒ NON COMUNICARE
ALLORA
OCCORRE SEMPRE COMUNICAREE cioè preoccuparsi di ….E cioè preoccuparsi di ….
A) DEFINIRE UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
B) PROGRAMMARE
C) ORGANIZZARE IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE
D) ATTUARE
E) CONTROLLARE
2° ASSIOMA
“OGNI COMUNICAZIONE HA UN ASPETTO DI CONTENUTO E UN ASPETTODI RELAZIONE, IN MODO CHE IL SECONDO CLASSIFICA IL PRIMO,
Ciò significa che il contenuto di un messaggio va interpretato alla luce della relazione esistente
tra i soggetti che interagiscono
DI RELAZIONE, IN MODO CHE IL SECONDO CLASSIFICA IL PRIMO, ED È QUINDI METACOMUNICAZIONE”
2° ASSIOMA
aspetto di CONTENUTO
aspetto di RELAZIONECONTENUTO RELAZIONE
COSA SI DICE COME LO SI DICE
L'ASPETTO DI RELAZIONE CHIARISCE IL SIGNIFICATO DEL CONTENUTO
2° ASSIOMA: esempio
“Fammi subito questo lavoro”“Vorrei che mi facessi subito questo lavoro perché …”
relazione di
dominio-
sottomissione
Le risonanze emotive e le risposte comportamentali che provocano questi due messaggi sono molto diverse
Hanno lo stesso contenuto, ma definiscono relazioni molto diverse
relazione di
partecipazione-
collaborazione
2° ASSIOMA: ESEMPIO
“FAI ATTENZIONE”
ORDINE MINACCIAORDINE
PREGHIERA
RACCOMANDAZIONE
MINACCIA
INTERCALARE
RELAZIONE NOTIZIAcontenuto
LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA
PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE
TRA I COMUNICANTI
3° ASSIOMA
TRA I COMUNICANTI
i nostri scambi comunicativi non sono casuali,una sequenza ininterrotta di scambi viene organizzata introducendo una
vera e propria punteggiatura
osservando la conversazione tra due comunicanti, si può identificare la SEQUENZA di chi parla e di chi risponde, si può definire ciò
3° ASSIOMA
chi parla e di chi risponde, si può definire ciò che è la CAUSA DI UN COMPORTAMENTO
e ciò che è L’EFFETTO
i MODI di punteggiare una sequenza di eventi sono
SOGGETTIVI e possono generare dei CONFLITTI
DI RELAZIONE a volte difficilmente superabili
“GLI ESSERI UMANI COMUNICANO SIA CON IL MODULO NUMERICO CHE CON QUELLO ANALOGICO”
4° ASSIOMA
LINGUAGGIO NUMERICO LINGUAGGIO ANALOGICO
L’attività di comunicare comporta la capacità di coniugare questi due linguaggi, nonché di tradurre dall’uno all’altro i messaggi da
trasmettere e quelli ricevuti
In tutti e due i casi può essere difficile riuscire a tradurre questi e si possono fare errori di interpretazione
LINGUAGGIO NUMERICO
RIGUARDA L’USO DI PAROLE
CIOÈ SEGNI ARBITRARI DOVUTI AD UNA CONVENZIONE
SUL SIGNIFICATO AD ESSI ATTRIBUITO
è comprensivo di una sintassi logica complessa estremamente efficace ed è lo strumento privilegiato per trasmettere dei contenuti, manca però di una serie di significati importanti per il settore della relazione
LA PAROLA DI PER SÉ ESPRIME SOLO IL SIGNIFICATO CHE LE È PROPRIO
LINGUAGGIO ANALOGICO
CONSISTE NELLE MODALITÀ DI
COMUNICAZIONE NON VERBALE
gesti, espressioni del viso, inflessioni della voce, la sequenza, il ritmo e la cadenza delle parole, ecc.. che servono soprattutto a trasmettere gli aspetti che
riguardano la relazione tra i partecipanti
4° ASSIOMA: esempio- Un dirigente sta scrivendo dietro la sua scrivania,
entra un dipendente e dice: “Le posso parlare?”
- Il dirigente risponde: “Si, l’ascolto” e intanto
continua a scrivere
IL DIRIGENTE
con le PAROLE
con il LINGUAGGIONON VERBALE
comunica di ascoltareil dipendente
comunica di nonascoltare il dipendente
5° ASSIOMA
“TUTTI GLI SCAMBI COMUNICATIVI SONO
SIMMETRICI O COMPLEMENTARI,
A SECONDA CHE SIANO BASATI
SULL’UGUAGLIANZA O SULLA DIFFERENZA”
INTERAZIONESIMMETRICA
INTERAZIONECOMPLEMENTARE
5° ASSIOMA
INTERAZIONE SIMMETRICA
Sono gli scambi in cui gli interlocutori si considerano sullostesso piano: è questo il caso di comunicazioni tra pari grado(marito/moglie, compagni di classe, fratelli, amici…).
È BASATA SULL’UGUAGLIANZA
SI VERIFICA QUANDO IL COMPORTAMENTO DI UN MEMBROTENDE A RISPECCHIARE QUELLO DELL’ALTRO
5° ASSIOMA
RELAZIONE COMPLEMENTARE
A volte è il contesto socio-culturale a stabilire relazioni di questo tipo (es. rapporto medico-paziente, insegnante-allievo…)
Sono gli scambi comunicativi in cui i comunicanti non sono sullo stesso piano ( mamma/bambino, dipendente/datore di lavoro)
È CARATTERIZZATA DALLA DIFFERENZA DI POSIZIONE ASSUNTADALLE PERSONE TRA LE QUALI AVVIENE LO SCAMBIO COMUNICATIVO
superiore, primaria o one-up VS inferiore, secondaria o one-down
••.è una “.è una “conditioconditio sinesine qua non” qua non” della vita umana e della vita umana e dell’ordinamento sociale. dell’ordinamento sociale. dell’ordinamento sociale. dell’ordinamento sociale.
Il Veicolo dell’interazione umana Il Veicolo dell’interazione umana è la COMUNICAZIONE.è la COMUNICAZIONE.
La comunicazione umana: La comunicazione umana: un un calcolo calcolo le cui regole vengono rispettate le cui regole vengono rispettate
quando è quando è efficaceefficacequando è quando è efficaceefficacee violate quando è e violate quando è disturbata.disturbata.
•• ContenutoContenuto ee relazionerelazione..•• PunteggiaturaPunteggiatura delladella sequenzasequenza didi eventieventi..•• ComunicazioneComunicazione analogicaanalogica ee numericanumerica..
COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE –– UNUN PASSAGGIOPASSAGGIO DIDI::
•• InformazioniInformazioni –– ParoleParole•• IdeeIdee –– ImmaginiImmagini•• SentimentiSentimenti –– ComportamentiComportamenti•• FattiFatti
•• TriangolareTriangolare
TIPI di COMUNICAZIONE: TIPI di COMUNICAZIONE:
••Orizzontale Orizzontale
•• CircolareCircolare
•• Il Comportamento è ComunicazioneIl Comportamento è Comunicazione
••
COMUNICAZIONE e COMPORTAMENTO: COMUNICAZIONE e COMPORTAMENTO:
•• La Comunicazione influenza il La Comunicazione influenza il ComportamentoComportamento
•• Il Comportamento di ogni persona Il Comportamento di ogni persona influenza ed è influenzato dal influenza ed è influenzato dal Comportamento di ogni altra persona. Comportamento di ogni altra persona.
•• LinguaggioLinguaggio informaleinformale•• LinguaggioLinguaggio formaleformale
•• LinguaggioLinguaggio scientificoscientifico
COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO E LINGUACOMUNICAZIONE, LINGUAGGIO E LINGUA
•• LinguaggioLinguaggio scientificoscientifico•• LinguaggioLinguaggio letterarioletterario
•• Semplicità,Semplicità, chiarezzachiarezza•• Evitare le ambiguitàEvitare le ambiguità
•• Precisione,Precisione, completezzacompletezza•• BrevitàBrevità..
•• SguardoSguardo
•• MimicaMimica faccialefacciale
LINGUAGGIO NON VERBALELINGUAGGIO NON VERBALE
•• SguardoSguardo
•• VoceVoce
•• UsoUso delledelle manimani
•• PosturaPostura
COMUNICAZIONE VERBALECOMUNICAZIONE VERBALE
COMUNICAZIONE NON VERBALECOMUNICAZIONE NON VERBALE
MESSAGGIOMESSAGGIO
ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONEELEMENTI DELLA COMUNICAZIONEMODELLO di SHANNONMODELLO di SHANNON
Emittente RiceventeC M D
FEEDBACK
ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONEELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE
MessaggioQualunque suono o immagine
riesca a comunicareal destinatario ciò che la fonte si è prefissa
COLUI CHE FA LA COMUNICAZIONEEMITTENTE
CODICE Il messaggio passa attraverso un codiceconvenzionale che deve essere comuneconvenzionale che deve essere comune
a chi parla e a chi ascolta.
CANALE DI COMUNICAZIONE
La via seguita dal messaggio per raggiungereil destinatario.
Punto di collegamento tra emittente e ricevente.
RICEVENTE Colui che riceve il messaggio
INTERFERENZEElementi di disturbo del canale di comunicazione.(ES: Parole piccole sui lucidi durante una lezione!)
FUNZIONE DEGLI ELEMENTI DELLA FUNZIONE DEGLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE
Emittente COMPILA IL MESSAGGIO IN MODO CHIAROE COMPRENSIBILE
MESSAGGIOARRIVA NELLA STESSA FORMA, CALORE
E INTENSITA’ DI PARTENZA
CODICETRADUCE FEDELMENTE IL SENSO
AL DESTINATARIO.
CANALE DI COMUNICAZIONE
DEVE ESSERE LIBERO DA INTERFERENZE.
RICEVENTEDEVE ESSERE IN GRADO DI RICEVERE
IL MESSAGGIO:DEVE POTERMI ASCOLTARE,
DEVE CAPIRE IL MIO LINGUAGGIO.
STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONESTRUMENTI DELLA COMUNICAZIONEFEEDBACK
IL MESSAGGIO DI PARTENZA DEVE ESSERE,IL PIU’ POSSIBILE,
SIMILE A QUELLO D’ARRIVO.
COMUNICAZIONE EFFICACE
FEEDBACK“VERO NON è QUELLO CHE HA DETTO
L’EMITTENTE,VERO è QUELLO CHE HA UDITO IL RICEVENTE”
L’EMITTENTE è RESPONSABILE DELLACOMUNICAZIONE EFFICACE
CONTENUTOE
RELAZIONE
I SEGNALI SUL PIANO DEL CONTENUTO DANNOINFORMAZIONI
I SEGNALI SUL PIANO DELLA RELAZIONE DANNOINFORMAZIONI SULLE INFORMAZIONI
LA COMUNICAZIONE PROCEDE CON ANDAMENTO CIRCOLARELE PERSONE COSTRUISCONO, LE PERSONE COSTRUISCONO,
ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE,LA LORO RELAZIONE
LA RELAZIONE TERAPEUTICA SI LA RELAZIONE TERAPEUTICA SI INSTAURA TRA IL CONDUTTORE ED IL INSTAURA TRA IL CONDUTTORE ED IL
GRUPPOGRUPPOGRUPPOGRUPPO
“EMPATIA”“EMPATIA”
••SPAZIO SPAZIO DIDI INCONTROINCONTRO
•• SCAMBIO SCAMBIO DIDI ESPERIENZEESPERIENZE•• SCAMBIO SCAMBIO DIDI ESPERIENZEESPERIENZE
•• CONDIVISIONECONDIVISIONE
•• ARRICCHIMENTOARRICCHIMENTO
•• SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’
•• ASCOLTO ATTIVOASCOLTO ATTIVO
•• BENESSERE PSICOBENESSERE PSICO--FISICOFISICO
•• FACILITATOREFACILITATORE
•• GARANTE GARANTE DIDI UN DIALOGO LIBERO UN DIALOGO LIBERO E MENO FORMALEE MENO FORMALE
•• PRESENZA FISICAPRESENZA FISICA
•• TONO ACCOGLIENTE DELLA TONO ACCOGLIENTE DELLA •• TONO ACCOGLIENTE DELLA TONO ACCOGLIENTE DELLA VOCEVOCE
•• UNA CAREZZA AL MOMENTO UNA CAREZZA AL MOMENTO GIUSTO (Empatia)GIUSTO (Empatia)
•• ACCOGLIENZAACCOGLIENZA
•• ASCOLTOASCOLTO•• ASCOLTOASCOLTO
•• CONTENIMENTOCONTENIMENTO
IN UNA VISIONE OLISTICA, GLOBALE E’ IN UNA VISIONE OLISTICA, GLOBALE E’ IMPORTANTE CERCARE IMPORTANTE CERCARE DIDI VEDERE IL VEDERE IL TUTTO PIUTTOSTO CHE SOFFERMARSI TUTTO PIUTTOSTO CHE SOFFERMARSI
SULLE PARTI.SULLE PARTI.SULLE PARTI.SULLE PARTI.
L’UNICA POSSIBILITA’ CHE IL L’UNICA POSSIBILITA’ CHE IL CONDUTTORE HA CONDUTTORE HA DIDI CAMBIARE LE COSE è CAMBIARE LE COSE è
“ASCOLTARLE”“ASCOLTARLE”