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LATIGRAY COMPOUND TERMOPLASTICI RADIO OPACHI

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LATIGRAYCOMPOUND TERMOPLASTICI

RADIO OPACHI

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LATIGRAY COMPOUND TERMOPLASTICI RADIOPACHI

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PREMESSAL’impiego di raggi X costituisce una tecnica ormai consolidata in più settori industriali, dal medicale alla sicurezza, dalla radiografia industriale all’analitica di laboratorio. In tutti i casi, si tratta di campi d’utilizzo in espansione.

In ambito medicale per esempio la crescita del settore diagnostico è oggi ampiamente superiore a quello terapeutico e in entrambi i casi è previsto l’impiego di radiazioni X, per esempio nella radiografia, nella fluoroscopia, negli strumenti di diagnostica per immagini come la tomografia assiale computerizzata.Nel campo della sicurezza l’utilizzo dei raggi X è prassi affermata da decenni ma la versatilità delle proposte moderne ne permette l’adozione anche

in contesti complicati che vanno dalla semplice scansione di bagagli a mano alla verifica di cargo, pallets e camion mediante l’ausilio di dispositivi mobili ad alta energia.Anche i raggi γ, radiazione elettromagnetica a maggior frequenza rispetto ai raggi X e quindi potenzialmente più pericolosa, trovano impiego in ambito sicurezza, medicale e per la sterilizzazione farmaceutica e alimentare.

In tutti i casi descritti è di fondamentale importanza impedire esposizione accidentale a queste radiazioni proprio a causa della loro pericolosità, consistente nel poter concentrare energia sugli atomi che costituiscono la materia alterando la natura chimica e fisica di strutture organiche e inorganiche.

Il pericolo non è circoscritto quindi ai soli organismi viventi ma è esteso anche a materiali e oggetti, es. componentistica e circuiti elettronici.

La capacità di attenuare le radiazioni elettromagnetiche cresce all’aumentare della densità del mezzo attraversato. Per tale ragione ogni schermatura per raggi X e γ è realizzata con piombo in foglio e lastra, oppure con composti contenenti ossidi del medesimo metallo (litargirio).

Sebbene il piombo non sia il solo mezzo sufficientemente schermante, di fatto raramente vengono prese in esame soluzioni alternative per via della sua elevata efficacia unite alla flessibilità d’uso e al costo ridotto.

Le difficoltà legate alla manipolazione, alla trasformazione e allo smaltimento del piombo e dei suoi derivati costituiscono un limite rilevante per ogni applicazione che ospiti parti realizzate con questo metallo. I problemi legati alla tossicità del piombo sono destinati ad acuirsi man mano che le norme preposte alla tutela della salute e dell’ambiente divengono più severe.

Per anticipare il mercato nella ricerca di soluzioni esenti da piombo e altre sostanze tossiche, LATI ha messo a punto LATIGRAY, una gamma completa di compound termoplastici radiopachi che rappresentano una valida alternativa per i manufatti attualmente realizzati in piombo o litargirio.

Con i LATIGRAY diviene possibile stampare a iniezione manufatti complessi la cui opacità ai raggi X è ottimizzabile, dalla semplice detettabilità alla schermatura totale, a seconda che venga richiesto solo un determinato contrasto, es. ambito medicale, o la protezione totale, es. radiografia industriale.

I valori riportati sono basati su prove eseguite su campioni di laboratorio stampati a iniezione, condizionati secondo norma, e rappresentano dati che rientrano all’interno degli intervalli caratteristici delle proprietà dei materiali non colorati, se non diversamente indicato. Poiché essi sono suscettibili di variazioni, questi valori non rappresentano una base sufficiente per progettare qualsiasi tipologia di manufatti e non sono da utilizzarsi per stabilire qualsivoglia valore di specifica. Le proprietà dei manufatti stampati possono essere influenzate da un grande numero di fattori come ad esempio, ma non limitatamente a, presenza di coloranti, tipo di progetto, condizioni di trasformazione, post-trattamento, condizioni ambientali ed impiego di materiale rimacinato in fase di stampaggio. Qualora i dati siano esplicitamente indicati come provvisori, gli intervalli delle proprietà sono da considerarsi più ampi. Queste informazioni e l’assistenza tecnica sono fornite al solo scopo informativo e sono soggette a cambiamento senza preavviso. Il cliente deve sempre assicurarsi di disporre della versione più aggiornata delle indicazioni tecniche. Lati S.p.A. non offre alcuna garanzia riguardo alla accuratezza, idoneità, affidabilità, completezza ed adeguatezza delle informazioni date e non si assume alcuna responsabilità riguardo alle conseguenze del loro uso o di errori di stampa. Lati S.p.A. non fornisce alcuna assicurazione sull’idoneità all’immissione sul mercato di qualsiasi uso si faccia del prodotto. E’ esclusiva responsabilità del cliente verificare e testare i nostri prodotti al fine di determinare oltre ogni ragionevole dubbio se sono adatti agli usi e applicazioni che intende farne, eventualmente anche in combinazione con materiali di parti terze. Questa analisi in funzione delle applicazioni deve perlomeno includere prove preliminari atte a determinare l’idoneità per la particolare applicazione del cliente da un punto di vista tecnico

nonché della salute, della sicurezza e ambientale. Ne consegue che tali verifiche potrebbero non essere state necessariamente condotte da noi in quanto le modalità e gli scopi di utilizzo sono al di fuori del nostro controllo. Lati S.p.A. non accetta e declina ogni responsabilità derivante da qualsiasi danno comunque cagionato dall’uso delle informazioni fornite o dall’aver fatto affidamento alle stesse. Nessuno è autorizzato a rilasciare qualsivoglia garanzia, indennità o assumere qualsiasi responsabilità a nome di Lati S.p.A. tranne che per mezzo di un documento scritto firmato per esteso da un legale rappresentante appositamente autorizzato. Salvo diversi accordi scritti, il massimo risarcimento per qualsiasi reclamo è la sostituzione del quantitativo di prodotto non conforme o la restituzione del prezzo d’acquisto a discrezione di Lati S.p.A. ma in nessun caso Lati S.p.A. potrà essere ritenuta responsabile di danni o penali a qualsiasi titolo richiesti. Nessuna informazione qui contenuta può essere considerata come un suggerimento all’uso di qualsiasi prodotto in conflitto con diritti di proprietà intellettuale. Lati S.p.A. declina ogni responsabilità derivante da infrazioni brevettuali o presunte tali. Salvo specificatamente dichiarato per iscritto, i prodotti citati in questo documento non sono idonei al contatto con alimenti o al trasporto di acqua potabile né tanto meno idonei in applicazioni nei settori farmaceutico, medicale o dentale. Per qualsiasi altro aspetto si applicano le Condizioni di Vendita di Lati S.p.A. Copyright © LATI S.p.A. 2013. LATI non garantisce che i dati contenuti in questa lista sono attuali, completi e privi di errori. Per verificare i valori si raccomanda vivamente agli utenti di contattare l’Assistenza Tecnica Clienti o la rete commerciale LATI. LATI Industria Termoplastici S.p.A. declina ogni responsabilità insorgente dall’uso delle informazioni descritte in questo documento.

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FISICAOgni radiazione elettromagnetica è caratterizzata da una lunghezza d’onda e da un’energia associata: i raggi X e i raggi γ si collocano nella regione caratterizzata da frequenze (ed energie) più elevate.

In particolare, i raggi X per diagnostica (detti “soft”) hanno mediamente energie inferiori a 60 keV, quelli terapeutici e per radiografia industriale (detti “hard”) fino a 200 keV, i raggi gamma nell’ordine dei MeV.

Dato che la capacità di attraversare la materia è direttamente legata alla frequenza della radiazione, risulta evidente come annullare – o anche semplicemente attenuare – l’intensità di questi raggi costituisca un problema non banale.

L’equazione di Lambert permette di valutare immediatamente quali sono le grandezze che contribuiscono ad abbattere l’intensità della radiazione incidente Io durante l’attraversamento di uno spessore x di materiale avente densità ρ:

Si osserva che l’intensità I della radiazione in uscita dallo spessore x di materia viene diminuita esponenzialmente all’aumentare de:

• il coefficiente di attenuazione μ, a sua volta legato alla densità del mezzo e alla lunghezza d’onda della radiazione incidente;

• lo spessore x attraversato.

Risulta quindi chiaro che la schermatura di raggi X e γ richiede scudi costituiti da materiali densi su spessori elevati.

È proprio questa la ragione che identifica nel piombo il migliore candidato, in quanto molto denso (ρ=11.3 g/cm3), malleabile quindi facile da lavorare e posizionare, efficace anche su spessori relativamente sottili.

Altri materiali possono essere impiegati, es. rame, acciaio o ceramiche speciali, ma richiedono spessori molto maggiori e costi meno competitivi.

Oltre alla sua tossicità e alle difficoltà di gestione e di manipolazione, il piombo irradiato può inoltre diventare radioattivo a causa di eventuali impurezze in esso contenute, andando così a

sommare ulteriori problematiche.

Sostituire il piombo nelle applicazioni di radioschermatura è quindi impresa complessa, in cui è richiesta un’efficienza paragonabile ma con scudi aventi spessori altrettanto paragonabili se non inferiori.

Se l’obiettivo è dunque quello di creare un compound termoplastico radioschermante, è necessario disperdere nella matrice polimerica (ρ tipica c.ca 1 g/cm3) una ceramica o una polvere metallica pesante in grandissime quantità, preservando la lavorabilità e le caratteristiche del materiale così ottenuto.

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RESINE E CARICHELe principali proposte commerciali LATI si articolano oggi su una complessa combinazione di cariche radiopache e resine termoplastiche.

Per la radiopacità: si impiegano opportune miscele di polveri ceramiche o metalliche selezionate fra quelle più atossiche, stabili ed economiche.

Con le opportune tecnologie si possono disperdere in matrici termoplastiche adatte fino al 85% in peso.

I materiali così progettati rappresentano ottime soluzioni non completamente schermanti ma solo rilevabili a contrasto, quindi ideali per applicazioni medicali, es. cateteri e relativi traccianti, guide, supporti, strumenti chirurgici, dispositivi dentali.

Per la schematura: solo polveri metalliche molto dense, disponibili in varia granulometria, costituiscono un eccezionale ostacolo alla propagazione delle radiazioni elettromagnetiche.

I compound così caricati risultano perfetti per realizzare sistemi completamente schermanti.

LATI propone compound aventi densità fino a 11 g/cm3 (valore misurato per frazione di tungsteno pari al 96% in peso).

In particolare, sono proprio i materiali con tungsteno a rappresentare la soluzione definitiva per la sostituzione di piombo in virtù della loro efficacia a spessori paragonabili a quelli del piombo in lastra.

La resistenza dei polimeri termoplastici è legata alla dose di radiazione - espressa in kGy, dove 1 Gy = 1 J/kg - cui vengono sottoposti.

Gli effetti delle radiazioni sulle macromolecole consistono sostanzialmente nella rottura dei legami chimici con conseguente infragilimento, scolorimento e possibile reticolazione.

Si verifica che le matrici migliori, in termini di resistenza all’irraggiamento, sono il PPS, i sulfoni amorfi (PSU, PES, PPSU) e il PEEK mentre risultano inadatte altre resine più comuni, come le poliolefine, alcune poliammidi e alcuni poliesteri.

Per esempio, il PPSU può sopportare senza problemi dosi superiori ai 100 kGy mentre il POM degrada già dai 4 kGy.

0

1

2

3

4

5

6

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dose

(log

Gy)

PPS PSU PEEK PUR Safety limit PP PA12

Resina

RESISTENZA AI RAGGI X

0

50

100

150

200

250

Tem

pera

tura

°C

PP PUR PA12 PSU PPS PEEK

Resine

RESISTENZA ALLA TEMPERATURA (CUT)

Per l’impiego nel campo dei supporti e delle schermature dei tubi radiogeni è fondamentale la resistenza alla temperatura.LATI offre la possibilità di impiegare i propri LATIGRAY oltre la soglia dei 200°C in continuo mediante l’adozione di basi semicristalline ad alte prestazioni termiche come PEEK e PPS.

Resistenza della resina di base all’esposizione ai raggi X. Risulta chiaro come, nel caso si debba realizzare un manufatto destinato ad impieghi prolungati, le resine più indicate siano il PPS, il PEEK ed il PSU. LATI realizza su base PPS i suoi migliori gradi LATIGRAY. Per un impiego discontinuo si offrono invece soluzioni altrettanto valide su base PA12.

L’azienda Ameco Medical Industries offre cateteri per impiego medicale ad elevatissimo contenuto tecnologico.Sono disponibili soluzioni multilume in cui i compound LATIGRAY caricati con ceramiche e tungsteno vengono coestrusi in spessori di pochi centesimi di mm permettendo di inserire sonde e guide tracciabili ai raggi X lungo le cannule.

Fig. 1 - Tubi estrusi multimateriale con inserti in LATIGRAY 47/1-01 CX/45 NAT.: 0102F3

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I LATIGRAYLa proposta LATI si articola su una gamma di compound il cui livello di schermatura viene regolato in fase di formulazione ed estrusione, ottimizzando la miscela e la concentrazione delle cariche.Le formulazioni disponibili possono essere anche modificate, es. adottando diversi tipi di fibre di rinforzo o additivi per la marcabilità LASER, oppure semplicemente ottimizzando la fluidità del fuso per garantire il riempimento delle cavità più complicate.

Le resine di base sono scelte fra le più stabili alle radiazioni: PPS, PEEK, PSU ma anche PBT, PUR e PA nel caso di dosaggi contenuti e temperature d’impiego inferiori ai 100°C.

CW: caricati con tungsteno, sono i prodotti più performanti e sono idonei alla sostituzione del piombo quasi a pari spessore. Nonostante la presenza di elevate concentrazioni di polveri metalliche, i LATIGRAY CW assicurano la massima semplicità di trasformazione mediante stampaggio grazie all’eccellente fluidità del fuso. Un passo avanti notevole rispetto alla laboriosa e pericolosa lavorazione del piombo in lastra!

Anche le cavità più complicate possono essere riempite senza problemi e senza mai separare le particelle di tungsteno dal polimero.I manufatti realizzati in LATIGRAY CW mostrano un’ottima omogeneità nella schermatura per spessori superiori a 1 mm, anche nelle linee di giunzione fra i flussi. Importante segnalare anche l’effetto abrasivo estremamente contenuto su stampi,viti e ugelli.

CX: sono tutti quei materiali caricati con miscele di polveri ceramiche o metalliche diverse dal tungsteno. La radiopacità di questi composti consente prestazioni interessanti nel campo della

rilevabilità dei manufatti ai raggi X.Questi compound sono quindi perfettamente adatti alla realizzazione di parti in cui il contrasto desiderato è ottimizzabile dosando tipo e quantità di carica.I LATIGRAY CX 01 e 02 possono essere colorati.

Il LATIGRAY 82-03 CW/96 Nat:0193F3 (PA12, 96% tungsteno) supera i test di citotossicità previsti dalla norma ISO 10993-5, assicurando l’idoneità al contatto transitorio non permanente con tessuti viventi, con un grado di reattività pari a zero (classificato quindi come non citotossico).Oltre a questo vantaggio, rispetto al piombo in lastra il LATIGRAY 82-03 CW/96 offre:• completa atossicità;• manipolazione e smaltimento senza rischi;• adattabilità a progetto e design;• semplice trasformazione per stampaggio a

iniezione;• costi di lavorazione minimi.

DOSE RILEVATA (R/min)

TENSIONE ANODICA (kV), Corrente 8 mA 100 110 120 130 140 150 160 180

SENZA FILTRO 50,6 53,5 56,2 58,6 60,8 63 65 69,2

LATIGRAY 80-03 CWG/850 2 mm. 0,118 0,157 0,209 0,277 0,367 0,484 0,635 1,06

LATIGRAY 82-03 CW/95 2 mm. 0,019 0,024 0,029 0,038 0,052 0,075 0,111 0,239

PIOMBO

0,4 mm. 0,458 0,637 0,848 1,08 1,37 1,69 2,07 3,01

0,5 mm. 0,316 0,443 0,585 0,754 0,95 1,18 1,45 2,16

1,1 mm. 0,149 0,066 0,087 0,109 0,137 0,173 0,223 0,375

1,6 mm. 0,017 0,022 0,027 0,033 0,04 0,049 0,063 0,119

2 mm. 0,01 0,013 0,016 0,019 0,022 0,027 0,034 0,065

TENSIONE ANODICA (kV), Corrente 8 mA 74 86 100 110 120 130 140 150 160 180

SPESSORE DI PIOMBO EQUIVALENTE

LATIGRAY 80-03 CWG/850 (2 mm.) - - 0,804 0,818 0,809 0,808 0,792 0,778 0,752 0,726

LATIGRAY 82-03 CW/95 (2 mm.) - - 1,53 1,547 1,559 1,524 1,466 1,399 1,354 1,281

LATIGRAY 82-03 CW/95 (3 mm.) 1,5 1,75 - - - - - - - -

LATIGRAY 82-03 CW/96 (3 mm.) 1,78 2,35 - - - - - - - -

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STERILIZZAZIONE CON RAGGI GAMMAI polimeri impiegati per produrre dispositivi medici e packaging possono essere sensibili all’idrolisi causata dalla sterilizzazione in autoclave; temperature che superano i 120°C e vapore pressurizzato possono compromettere il funzionamento del prodotto inducendo deformazioni, distorsioni, rotture o rammollimenti del materiale.

L’irraggiamento γ invece è efficace e non provoca aumenti significativi di temperatura, inoltre permette la sterilizzazione di materiali già nella confezione finale anche con strutture complesse.

Come previsto dalle normative in materia, è necessario sterilizzare ogni oggetto che entra in contatto col corpo umano, cute o mucose, sia per attività chirurgiche che in diagnostica e terapia.

I settori alimentare e cosmetico sono interessati al confezionamento asettico di prodotti senza conservanti e non pastorizzati.

LATI e Gammarad (azienda leader nel mondo della sterilizzazione gamma) hanno sottoposto a test di irraggiamento diverse resine, usando differenti dosi di irraggiamento 30 kGy (farmacopea), 60 kGy (trattamenti antivirali) e 150 kGy (chimica dell’irraggiamento):

• Sulfonati - LASULF (PSU) / LAPEX R (PPSU) • Acido polilattico (PLA) - LATIGEA B01• Polifenilensolfuro LARTON (PPS)• Poliammide LATAMID/LATIGLOSS 66 (PA66) • LATENE HT (COC)

I provini irraggiati sono poi stati attentamente analizzati per verificare gli effetti sulle proprietà dei polimeri.

Variazioni termiche e meccanicheSono stati valutati i decadimenti meccanici (resistenza all’impatto, modulo a trazione, carico e allungamento a rottura) e termici (HDT e Vicat).

I materiali non hanno mostrato variazioni significative ad eccezione della PLA e solo a dosaggi elevati.

La dose tipicamente impiegata nella sterilizzazione per farmacopea (30 kGy) non ha alterato in alcun modo la resistenza a trazione e urto di alcuna delle resine indicate.

Variazioni di coloreIngiallimento, scurimento e modifica del grado di trasparenza dipendono dalla chimica intrinseca del materiale.

Lapex R, Latigea e Larton non mostrano cambiamenti cromatici significativi.

Stabilità dimensionaleTutti i materiali rimangono dimensionalmente stabili.

Variazioni nell’odoreNessun materiale mostra una variazione nell’odore.

LAPEX R e LARTON sono i materiali che, sottoposti alle tre dosi di irraggiamento, non subiscono alcuna modifica meccanica, termica o cromatica.

Il contrasto rilevabile ai raggi X è funzione di molti parametri esterni alle conoscenze del compoundatore, per esempio lo spessore dei manufatti, l’energia del raggio incidente e il livello di visibilità desiderato.

Per aiutare i proprio Clienti nella selezione del materiale più adatto alle esigenze di progetto, LATI può fornire piastrine di vario spessore con le quali sia possibile creare uno strato opaco quanto serve.

Noto lo spessore corretto, i tecnici LATI sono poi in grado di formulare il compound con la migliore tipologia e concentrazione di carica.

MESSA A PUNTO DELLA RADIOPACITÀ: COME?

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SEMICRISTALLINIPPc PPh PA12 PBT PA66 PPS

PROPRIETÀ (valori tipici) Condizioni Norme Unità(SI)

LATIGRAY 47/1-01 CX/45

LATIGRAY 52/11-01

CX/70

LATIGRAY82-04 CX/90

LATIGRAY82-03 CW/96

LATIGRAY 75/4-01 CX/45

LATIGRAY 66-01 CX/50

LATIGRAY 80-03 CWG/850

FisicheDensità 23°C ISO 1183 g/cm³ 1.37 1.97 4.26 10.85 1.92 1.78 5.38

Ritiro lineare* allo stampaggio(60x60x2mm - 60MPa)

longitudinale flussoISO 294-4 %

1.40÷ 1.80 1.00 ÷ 1.50 0.70 ÷ 1.10 0.50 ÷ 0.90 1.60 ÷ 1.90 0.90 ÷ 1.30 0.40 ÷ 0.60trasversale flusso 1.40÷ 1.80 1.00 ÷ 1.50 0.70 ÷ 1.10 0.50 ÷ 0.90 1.60 ÷ 1.90 1.00 ÷ 1.40 0.60 ÷ 0.90

MeccanicheCharpy - con intaglio(provino 80 x 10 x 4 mm) 23°C ISO 179-1eA kJ/m2 NR 1.3 5 7 3 2 5

Charpy - senza intaglio(provino 80 x 10 x 4 mm) 23°C ISO 179-1eU kJ/m2 NR 7 15 10 45 25 15

Modulo di elastico in trazione 23°C ISO 527 (1) MPa 100 2900 9700 2900 3200 4800 13900Sforzo a rottura 23°C ISO 527 (1) MPa 5 20 35 40 45 65 85Allungamento a rottura 23°C ISO 527 (1) % >100 1.2 0.8 0.8 2.5 1.6 1.1

TermicheVicat - Punto di rammollimento(velocità di riscaldamento 50°C/h) 49 N - 50°C/h ISO 306 °C 60 140 165 165 170 255

HDT – Temperatura di inflessione sotto carico

0.45 MPaISO 75 °C

50 115 170 160 175 240 2751.82 MPa 40 70 110 105 85 110 250

ElettricheResistività elettrica di superficie ASTM D 257 Ω 1E13 1E13 1E14 1E3 1E14 1E13 1E9

Opacità ai raggi X

HVT-Spessore emivalente80kV LATI mm 0.34 0.52

120kV LATI mm 0.66 0.68

Condizioni di trasformazioneTemperatura di essiccazione (almeno 3 ore a…) °C 80 ÷ 90 80 ÷ 90 80 ÷ 100 80 ÷ 100 120 ÷ 130 80 ÷ 100 130 ÷ 140Temperatura del fuso °C 200 ÷ 240 220 ÷ 240 250 ÷ 270 240 ÷ 260 240 ÷ 260 280 ÷ 300 290 ÷ 310Temperatura dello stampo °C 40 ÷ 60 40 ÷ 60 60 ÷ 80 60 ÷ 80 70 ÷ 100 80 ÷ 100 130 ÷ 140

Colorabilità þ þ þ limitata þ þ limitata

SUPPORTO E SERVIZIOL’obiettivo di LATI è da sempre quello di seguire i clienti nella realizzazione di progetti innovativi, fornendo sia compound altamente performanti, sia servizi tecnici specializzati.LATI, ove possibile, si premura di affiancare i propri Clienti sin dalle prime fasi di progettazione, consigliando e, se necessario, formulando ex-novo, il materiale più adatto, offrendo in seguito l’adeguata assistenza a bordo macchina per una corretta trasformazione.

• Co-design Le simulazioni termiche, meccaniche e fluidodinamiche vengono eseguite da tecnici attivi nel settore da quasi vent’anni, operando direttamente sulle geometrie fornite dal cliente e utilizzando caratterizzazioni meccaniche e reologiche ottenute nel rispetto delle condizioni di impiego.

• Assistenza allo stampaggio Iniziare a trasformare compound speciali può non essere semplice. Ottenere le massime prestazioni termiche, meccaniche e dimensionali dal materiale selezionato può richiedere un certo numero di tentativi volti alla miglior messa a punto del processo.

Per questo motivo LATI mette a disposizione tecnici di stampaggio in loco con esperienza trentennale nel campo dell’iniezione, delle presse e degli stampi.

• Ricerca e sviluppo Offrire un prodotto su misura sulla base delle esigenze del cliente è per LATI di fondamentale importanza. Ogni formulazione viene infatti ottimizzata per fornire la risposta più adeguata alle necessità previste dall’applicazione, anche nel caso la formulazione richiesta si discosti sensibilmente da quelle già presenti in gamma.

• Regolamenti in essere È consuetudine LATI abbinare alla fornitura di compound anche un dettagliato supporto regolamentativo. Il suo team di esperti è a completa disposizione del Cliente per seguire l’iter certificativo dei materiali presso laboratori ed enti accreditati a livello mondiale. LATI rilascia certificazioni interne di conformità alle leggi previste da tutte le fasce di mercato che coinvolgono i termoplastici commercializzati.

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Materiali speciali

Guida ai prodotti speciali

Profilo LATI

Profilo LATI industria termoplastici

Guida ai prodotti

Termoplastici tecnici, autoestinguenti,alte prestazioni

Latilub

Tecnopolimeri autolubrificanti a basso coefficiente d’attrito e alta resistenza all’usura

Sostituzione del metallo

Compound Hi-performance ad elevate proprietà meccaniche

Laticonther

Compound termoplastici termicamente conduttivi

Lati Pro-medical

Gamma LATI per applicazioni medicali

Compound Lati

Per contatto con acqua e alimenti

Latigray

Compound termoplasticiradio opachi

Latiohm

Compound termoplastici antistatici ed elettricamenteconduttivi

LATI Industria Termoplastici S.p.A. - Via F. Baracca, 7 - 21040 VEDANO OLONA (VA) ItalyTel. +39-0332 409111 - Fax +39-0332 409307 - http://www.lati.com - e-mail: [email protected][ ]

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