Astronomia a Raggi-X

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Astronomia a Raggi-X Storia di un premio Nobel Giorgio G.C. Palumbo Dipartimento di Astronomia Università degli Studi di Bologna

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Astronomia a Raggi-X

Storia di un premio Nobel

Giorgio G.C. Palumbo Dipartimento di Astronomia

Università degli Studi di Bologna

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Wilhelm Konrad

Roentgen 1845-1923

Primo Premio Nobel per la Fisica (1901) per la scoperta dei raggi X

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Il generatore di raggi X di Roentgen e le sue prime applicazioni

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Trasparenza dell’atmosfera alla radiazione elettromagnetica

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Herbert Friedman

(1916-2000)

NRL

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Lancio e recupero di un razzo V 2 (1947)

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Razzi Aerobee a bordo di un cacciatorpediniere nell’Oceano Pacifico pronti per il lancio durante una spedizione (1950)

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Skylab (anni ‘70)

Sole in raggi X visto dal satellite giapponese Yohkoh(1991)

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Riccardo Giacconi

(Genova 1931)

Laureato a Milano con Giuseppe (Beppo) Occhialini

(1954)

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Riccardo Giacconi Herb Gursky & in Princeton

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Bruno Rossi

(1905-1993)

veneziano

laureato a Bologna

a seguito delle leggi razziali emigrato negli U.S.A.

Partecipa al progetto Manhattan poi è prof. a MIT

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Stime prima dell’esperimento

Sole 106 cm-2 s-1

Sole a 8 anni luce 2,5 10-4 cm-2 s-1

Sirio se LX = LO 0,25 cm-2 s-1

Stelle flare, Stelle peculiari A, Crab Nebula ?

Luna, fluorescenza 0,4 cm-2 s-1

Luna, vento solare (0 - 1,6) 103 cm-2 s-1

====================================

Sco X-1 28 +/- 1.2 cm-2 s-1

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Lancio del 1962

Giacconi, Gursky, Paolini (AS&E)

&

Rossi (MIT)

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Lancio di razzi negli anni ‘60 dal deserto del New Mexico

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Trasporto del razzo alla rampa di lancio

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Determinazione della posizione della Nebulosa del Granchio (Crab Nebula) con il metodo dell’occultazione lunare

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La piattaforma di lancio italiana S. Marco in Kenya

La piattaforma S. Rita

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Riccardo Giacconi e Luigi Broglio poco prima del lancio di UHURU dalla base italiana di Malindi in Kenya nel 1969

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Lancio del satellite X UHURU dalla base italiana di Malindi in Kenya

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UHURU

il primo satellite per astronomia X 1969

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Il IV Catalogo di UHURU

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La sorgente di raggi X Cigno X-1 indicata su una lastra presa dal telescopio di monte Palomar

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ANS (Astronomische Nederlandse Satelliet) collaborazione NL USA (AS&E)

Lanciato da uno scout USA nell’ agosto 1974 e terminato nel 1977

Banda 0.1-30 keV e 150-330 nm

Soft x bursts

Raggi X da Capella

Flares da UV Ceti

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Lanciato il 15 ottobre 1974

dalla piattaforma italiana

S. Marco in Kenya.

Collaborazione USA UK.

Terminato il 14 marzo 1980

Banda osservata 0.3-40 keV

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Dati del satellite inglese Ariel V che ha scoperto l’importanza dell’emissione X dai nuclei delle galassie attive (AGN) e della riga di emissione del Fe, pulsars, transienti

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OSO-7 Orbiting Solar Observatory U.S.A. Lancio: 29 settembre 1971 terminato 9 luglio 1974

Energia: 1keV-10MeV

Survey X,

Periodicità in Vela X-1,

Gamma da flares solari

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Il satellite HEAO-1 con i pannelli solari montati che fornivano 400 W di potenza necessari ad operare l’osservatorio

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Spettrometro a stato solido, esperimento B-5, volato su HEAO-1

I cristalli di germanio e silicio erano raffreddati con metano e ammoniaca solidi.

Scienziato responsabile: Elihu Boldt del Goddard Space Flight Center della NASA

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Esperimento A-2 a bordo di HEAO-1 per rivelare Raggi X Cosmici

Sei rivelatori collimati di contatori proporzionali con finestre sottili e relativa elettronica per misurare emissione ed assorbimento di raggi X con energia compresa tra 0.2 e 60 keV

Scienziato responsabile Elihu Boldt del GSFC della NASA

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Il satellite HEAO-2, in volo rinominato Einstein, con gli specchi montati per le ultime prove a terra.

Foto presa alla Perkin-Elmer Corp.

Primo strumento che produce immagini

Lancio: 12 Novembre 1978 terminato Aprile 1981

Spettroscopia ad alta risoluzione, sorgenti in Andromeda, gas nelle galassie, X in jets, Survey

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Principio di funzionamento degli specchi per raggi X

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Sorgente di raggi X per calibrare i telescopi

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Le stelle Hyadi viste in raggi X dal satellite HEAO-2 Einstein

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Ammasso di galassie in Perseo visto dal satellite Einstein in raggi X

Non si vedono le singole galassie ma il gas diffuso nello spazio tra una galassia e l’altra ritenuto fino ad allora “vuoto”

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Hakucho Giappone

lancio: 21 febbraio 1979 terminato 16 aprile 1985

energia 0.1-100 keV

transienti e bursts

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QPOs, binarie nelle Nubi di Magellano, variabilità in AGN, binarie a lungo periodo, Fe in molte sorgenti galattiche ed extragalattiche, spettri ad alta risoluzione e bassa energia.

EXOSAT ESA

lancio: 26 maggio 1983 terminato 9 aprile 1986

orbita molto eccentrica: durata 90 ore

energia: 0.05-2 keV e 1-50keV

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GINGA Giappone

lanciato da Kagoshima Space Center

lancio: 5 febbraio 1987 terminato 1 novembre 1991

Energia: 1-500 keV

Candidati BH transienti,

Transienti deboli,

Righe di ciclotrone in 3 pulsars,

Fe in galassie di Seyfert,

Fe nel Centro Galattico.

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Modello di NOVA: nana bianca in sistema binario

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GRANAT Russo Francese

missione X-Gamma

Energia: 2 keV-100MeV

Lancio: 1 dicembre 1989 terminato 27 novembre 1998

A bordo il primo telescopio gamma a maschera codificata SIGMA

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ROSAT (Roengten Satellit)

Germania, USA e UK

Lancio 1 giugno 1990 terminato

12 febbraio 1999

Energia 0.1-2.5 keV

Survey di tutto il cielo

Puntamenti di ogni

tipo di oggetto

Scopre che le comete

emettono raggi X

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Il Centro Galattico visto nella banda ottica e ROSAT

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La Grande Nube di Magellano

Mappa della temperatura

ROSAT

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Orione immagine ottica Orione immagine X

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ASCA (Advanced Satellite for Cosmology and Astrophysics) Giappone e USA

Lancio: 20 Febbraio 1993 terminato

2 Marzo 1001

Energia 0.4-10 keV usa

per la prima volta un CCD

Riga larga del Fe in AGN

Abbondanze corone

stellari < del Sole

Abbondanze negli

ammassi di galassie

Raggi X da SN 1006 non termici

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Beppo-SAX collaborazione Italia NL

Banda 0.1-300 keV

Lancio: 30 aprile 1996 terminato

30 aprile 2002

“Afterglow” dei GRB

Spettri AGN

Buchi Neri galattici

Pulsars

“Beppo” SAX

Giuseppe “Beppo” Occhialini

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Esempio di spettro X di una Seyfert 2 (Mkn3)confrontato con lo spettro del quasar 3c273

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Il satellite XMM-Newton dell’ESA

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Chandra

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Chandra HST

Galassia attiva NGC 4151

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Andromeda in Xvista da Chandra

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Riccardo Giacconi

Premio Nobel per la Fisica 2002

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Viviamo tutti nelle fogne ma alcuni di noi guardano le stelle

Oscar Wilde