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Comune di Rimini Scuola infanzia La Vela ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Progetto didattico L’ARTE: CHE EMOZIONE! “Quando un bambino può esprimere liberamente emozioni e sentimenti attraverso il linguaggio dei segni, delle forme e dei colori, quando un bambino può costruire e reinventare il suo mondo, allora si, è davvero felice “ (Bruno Munari )

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Comune di Rimini Scuola infanzia La Vela A N NO S CO L A S T IC O 2 0 1 3 - 2 0 1 4

Progetto didattico

L’ARTE: CHE EMOZIONE!

“Quando un bambino può esprimere liberamente emozioni

e sentimenti attraverso il linguaggio dei segni, delle forme

e dei colori, quando un bambino può costruire e

reinventare il suo mondo, allora si, è davvero felice “

(Bruno Munari )

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SCUOLA INFANZIA “LA VELA” Progetto didattico L’ARTE: CHE EMOZIONE! 2013-2014

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Progetto didattico

Le ragioni del nostro documentare

Nell’anno scolastico 2013-14 i bambini della Scuola Infanzia “La Vela” sono stati coinvolti nel

Progetto didattico “L’arte: che emozione!”. Gli insegnanti, in accordo con la coordinatrice

pedagogica, hanno deciso di rendere visibile questo progetto, attraverso una modalità di

documentazione i cui destinatari sono: gli insegnanti, i bambini e le famiglie.

Per gli insegnanti: la documentazione serve loro come processo di confronto e autocritica ed

anche come punto di partenza per il lavoro futuro. “Documentare per non smarrire il senso delle

cose fatte e per poterci ritornare sopra con spirito critico” (A. Canevaro).

Per i bambini, poiché la documentazione racconta la loro storia ed i loro “passi”, le loro azioni e il

loro sviluppo; in questo senso, essi, attraverso la documentazione, possono rivedersi, riconoscersi

e interrogarsi sulla propria identità.

Per le famiglie, in quanto utenti di un servizio educativo, che hanno il diritto di conoscere non solo

quanto avviene a scuola ma anche le motivazioni educative alla base delle scelte effettuate; la

documentazione costituisce quindi un modo per creare un’alleanza forte tra casa e scuola.

Motivazioni del progetto

Il segno grafico costituisce la prima forma espressiva del bambino, dopo il gioco e l’esplorazione di

sé e dell’ambiente circostante. Scarabocchiare, disegnare e dipingere permettono al bambino di

soddisfare il piacere di fare e sperimentare colori, materiali e tecniche diverse. In questo modo il

bambino sviluppa la sua creatività, vivendo “l’esperienza artistica” come spazio della libera

espressione individuale. Lasciare tracce di sé è fondamentale per il bambino che così rafforza il

proprio senso di identità.

In base alla nostra esperienza e partendo dalla osservazione dei bambini che frequentano la scuola

dell'infanzia abbiamo rilevato che nel lasciare segni e tracce di colori sul foglio, il bambino esprime

in modo naturale se stesso, le sue emozioni e stati d’animo. Infatti l’arte in ogni sua forma, serve a

liberare il pensiero e le emozioni. Pertanto i disegni del bambino sono connotati spesso anche da

una forte valenza affettiva: conseguentemente tutte le esperienze artistiche proposte in questo

progetto hanno fatto vivere l’arte come un percorso giocoso, piacevole e divertente e al tempo

stesso un mezzo per comunicare ed esprimersi in modo originale ed inedito.

L’arte: che emozione!

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Alla luce di tutto ciò nasce il progetto didattico “L’arte: che emozione!”.

FINALITA’

Sviluppare il piacere di esprimersi liberamente attraverso l'uso del colore.

Acquisire scioltezza, fiducia e sicurezza nelle proprie potenzialità espressive, creative e manuali.

Favorire l'emergere delle emozioni e aiutare i bambini a canalizzarle attraverso linguaggi espressivi di vario tipo.

Sviluppare la capacità di osservazione, affinando di conseguenza la capacità percettiva.

Sviluppare un atteggiamento di accettazione e valorizzazione del punto di vista dell’altro e delle sue capacità espressive.

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Arrivano le “VIAGGIASTORIE” che ci raccontano

di un aquilone molto speciale

Seguiamo dove va Trasp e lo disegniamo!

Prima di ascoltare

le “Avventure di

Trasp” facciamo

insieme la

“ginnastica

dell’ascolto”: occhi

grandi, orecchie

aperte …

Coloriamoci con Trasp!

“L’avventura di Trasp”

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L’AVVENTURA DI TRASP

L’uomo che vendeva gli aquiloni passava tutti i giorni con un lungo filo al quale erano attaccati. Gli aquiloni giocavano con il vento e tra tanti uno sembrava invisibile perché era trasparente. Il filo aveva tenuto Trasp, l’aquilone trasparente, legato per tutta l’estate. Poi un giorno, una forte folata di vento, lo aveva strappato e portato via in alto nel cielo…Per un attimo si era sentito smarrito perché il vento lo aveva lanciato in alto e poi giù in picchiata, poi ancora su… Trasp aveva avuto paura di cadere a terra e farsi male. Questo volteggiare nell’aria cominciava a piacergli. Aveva capito che muovendosi in un certo modo poteva dominare il suo volo e prendere la direzione che voleva. Ad un tratto, il vento birichino aveva deciso di fargli uno scherzo. Dopo aver giocato a lungo con Trasp, si era fermato e l’aquilone era precipitato… sulla testa di un folletto che raccoglieva delle erbe in un prato. Il folletto, stupito, chiede all’aquilone da dove veniva e come era capitato proprio lì e Trasp racconta la sua avventura… Il folletto aveva notato che Trasp era trasparente e gli chiese se gli sarebbe piaciuto diventare colorato, così gli propose una magia, invitandolo nel meraviglia delle meraviglie!!! Nella casa del folletto c’erano tanti scaffali pieni di ampolle con suo atelier dei colori. Trasp, molto curioso di scoprire cosa sarebbe accaduto, seguì il folletto… Arrivati…pozioni colorate, scintillanti, brillanti e profumate. Ad una parete una credenza con cucchiai, mestoli, imbuti, frullatori, mortai, stacci. Al centro della stanza, un grande pentolone con accanto un leggio dove era posato un librone di ricette magiche. Il folletto e Trasp cercarono sul libro magico la pagina dedicata alle piante che si trasformano in colori. Il folletto incominciò a frullare, triturare, mischiare, bollire alcune piante dentro al pentolone e Trasp, immerso, in una girandola di colori, ne scelse uno alla volta fino a diventare tutto colorato. Trasp, felice, ringraziò il folletto che lo avvisò dicendogli che solo l’acqua avrebbe potuto ridargli la sua trasparenza. L’aquilone tornò sul prato dove il vento birichino, incredulo nel vederlo così cambiato, lo portò via con sé. Nel volare però Trasp si accorse che i colori del cielo, del sole, delle nuvole, del mare, dell’arcobaleno… della città e dei boschi, non lo attraversavano più e questo non gli piaceva. Voleva tornare come era… trasparente! Allora si ricordò di quello che gli aveva detto il folletto, così chiese al vento di tuffarlo nell’acqua… oh, oh, oh… meraviglia! Trasp ritornò trasparente per continuare a giocare nell’aria in un alternarsi di colori.

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Trasp dice ai bambini che per lui è bello restare con loro.

I bambini raccontano cosa è bello per loro e dipingono dei quadri che vengono esposti al “Museo

della Vela”!

Trasp “vola” per ammirare i nostri capolavori e ci invita al Museo della Città.

Per me è bello l’uomo

ragno e i giochi di

gomma, ce l’ho a

casa…

E’ bello mangiare la

cioccolata con i crec…

I delfini sono la cosa più

bella, mi piacciono molto

perché un giorno sono

andata al mare e un

delfino si stava

avvicinando verso di me

e io piangevo dalla

gioia… E’ bello quando il mio babbo si fa

la barba perché così lo guardo e

imparo a farmi la barba e sono

contento quando lo guardo

perché mi piace tanto il mio

babbo….

E’ bello stare con

gli animali…

A me piace la festa coi

palloncini quando

volano…

Sono belli i baci che mi da la mia

mamma e io sono felice perché

la amo tanto e il mio mondo è

pieno di cuore…

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ECCOCI AL MUSEO DELLA CITTÀ

Attraverso una storia fantastica i bambini dell’aula dei Cavallucci (3 anni) scoprono i 5 sensi rappresentati

nei dipinti: colori e luci particolari, suoni, sapori, profumi, carezze. Un viaggio dentro “dipinti ruvidi,

morbidi, chiassosi, silenziosi, salati, profumati,…”

Laboratorio: Il piccolo quadro sonoro.

ARTE CINQUE SENSI

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Un mare, un bosco, una città, un deserto e un campo di grano si animano attraverso piccole storie

di colori, suoni, profumi, luoghi segreti, personaggi straordinari.

I bambini dell’aula delle Tartarughe (4 anni) camminano “magicamente” nei paesaggi dipinti,…

Laboratorio: Il paesaggio d’arte animato.

Ci divertiamo

ad entrare

dentro i

quadri , ci

immergiamo

dentro varie

opere d ’arte,

accompagnati

da piccole

storie e

simpatici

personaggi .

Dopo andiamo a colorare i l Ponte di Tiberio

e al la f ine sotto i l ponte… scorre l ’acqua!

A SPASSO DENTRO I QUADRI: IL PAESAGGIO ANIMATO

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Pip vola alla ricerca di un albero dove fare il nido. Per gioco entra nei quadri facendo scoprire

all’aula dei Delfini (5 anni) le magiche rappresentazioni degli alberi nell’arte.

Da queste inventerà un albero speciale: un albero da passeggio!

Laboratorio: Albero da passeggio da collocare ovunque

se ne senta la necessità.

ALBERI DA PASSEGGIO

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Dopo essere andati al museo… portiamo un po’ di museo a scuola!

IN CHE QUADRO VUOI ANDARE? Ogni bambino dell’Aula delle Tartarughe (4 anni) a scuola, dopo aver riosservato le foto dei quadri proiettati al museo, sceglie nuovamente quello che più gli piace, dice il perché e lo rappresenta con un acquerello.

In che quadro sei stata? “Nel

cielo coi gabbiani… Mi piaceva

perché c’era l’Alice (storia)… era

caduta di mare.” “Vorrei andare nella

giungla perché c’è la

tigre. No paura! Mi

nascondo!”

“… Mi piaceva il campo di

grano e ci sono tornata

perché c’era l’ombrellone

e la signora assomiglia alla

mia mamma!”

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A Natale portiamo l’arte a casa... Che belle le nostre cornici fatte con materiali di recupero!!!!

Anche a scuola decoriamo i vetri dell’aula Verde (5 anni) con le forme e le usiamo con fantasia durante tutta la giornata…

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Anche i Delfini dell’Aula Azzurra giocano con le forme e le utilizzano in modo creativo per disegnare

Noi Cavallucci e Delfini dell’aula azzurra siamo andati al mare e…. sorpresa… c’era Trasp ad aspettarci!

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“ Sono arrabbiato con Trasp, ha tagliato

la corda, è sceso giù e con il pennello ha

fatto tutto questo” – “ Penso che sia

venuto un ladro che odiava la felicità e ha

preso i nostri disegni e li ha buttati nella

discarica: sono delusa perché li ha presi “

Oh che bello!

Trasp ci invita a

visitare anche il

Museo della

Vela…

Una mattina…

Scrash, Crack, Burumpum…Ma cosa succede, cos’è questo fracasso… Andiamo a vedere!

Che brutta sorpresa! Dove sono finite le nostre opere d’arte???!!? E le finestre

perché sono aperte? Nooooo! I disegni spariti…Al loro posto ci sono solamente

fogli bianchi scarabocchiati di colore ancora fresco…

Ma chi sarà stato? I bambini esprimono le loro ipotesi.

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Entriamo in sezione a creare liberamente… e sui nostri

cartoncini esprimiamo le emozioni che ci siamo sentiti “battere

dentro” …

CHE RABBIA!!!

CHE TRISTEZZA!!!

CHE PAURA!!!

La galleria d’arte della Vela si colora delle nostre emozioni…

A CASA, CON TANTO DI CAPPELLO …MATTO!!!

Con babbo e mamma realizziamo il nostro cappello di carnevale…

Nel periodo di carnevale, coinvolgiamo le famiglie a casa nella costruzione di

un “cappello matto“ decorato con materiali a scelta delle famiglie e dei

bambini.

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Nei giorni successivi, i bambini dell’aula delle

Tartarughe(medi), prendendo spunto dalla

lettura della storia Raffaello e la Fornarina, si

improvvisano pittori e ritraggono con pennelli e

tempere, il compagno che hanno scelto e che si

presta come modello indossando il proprio

cappello.

Anche i Delfini dell’Aula Azzurra si improvvisano pittori e

modelli e si ritraggono l’un l’altro.

I piccoli Cavallucci, invece, dopo essersi osservati di fronte allo

specchio, realizzano il proprio autoritratto.

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Gli insegnanti costruiscono con la gommapiuma dei cappelli. In laboratorio i bambini li decorano

scegliendo gli elementi che per loro suscitano le diverse emozioni: rabbia, tristezza, gioia e paura.

I cappelli sono stati indossati dai bambini che li hanno scelti liberamente. Davanti allo specchio

esprimevano con la mimica facciale l'emozione “indossata”.

IL LABORATORIO DEI CAPPELLI DELLE EMOZIONI

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Trasp accompagna i Delfini (5 anni) a vivere altre belle esperienze al museo della città. Poi abbiamo

creato la nostra città fantastica.

A scuola leggiamo la storia “ I colori dei sentimenti “ e disegniamo: il paese dei conflitti e il paese della

pace.

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In primavera noi delle Tartarughe andiamo al mare con le valigie dei pittori e realizziamo un acquarello…

Poi torniamo a visitare il museo della città e

scopriamo “Quanti miraggi nei paesaggi”.

In un’altra giornata siamo andati alla scoperta del paesaggio del parco e del lago…

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A scuola tutti insieme incontriamo un vero pittore, Secondo Vannini, che ci racconta alcuni segreti del

colore e realizza un quadro davanti noi: un bel paesaggio marino!

E anche noi ci abbiamo provato!

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Con l’arrivo del bel tempo e con l’aiuto dei papà, delle mamme e dei nonni del Dopolavoro ferroviario ogni

bambino ha costruito un aquilone del colore della propria aula. Ci siamo divertiti a farli volare il giorno della

nostra festa!

All’inizio di giugno i Delfini e le Tartarughe sono andati in uscita didattica in spiaggia e aiutano una scuola

superiore tedesca che li ha invitati al laboratorio Strand- Landart, per costruire sculture di sabbia con i

materiali che offre la spiaggia e il mare…

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La festa della nostra scuola ha voluto essere un momento conclusivo dove sono state coinvolte anche le

famiglie nell’esprimere l’arte, ancora una volta in spiaggia. Suddivisi in tre gruppi per ogni aula (stelle

marine, conchiglie e pesci), tutti abbiamo contribuito a trasformare con fantasia e creatività la sabbia della

spiaggia in meravigliose sculture, che infine ci siamo soffermati tutti insieme ad ammirare.

Con l’aiuto del vento e dei volontari aquilonisti facciamo volare gli aquiloni che avevamo realizzato…

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Hanno preso parte attiva a questo progetto:

Cavallucci Marini (3 anni) Riccardo Bugli Erisa Cani Aurora Chippari Anita Binta Diene Davide Dumo Achille Ermeti Andrea Gasperoni Anita Giorgetti Simone Lombardini Elena Lorenzi Sofia Lorenzi Giulio Magnani Enea Montebelli Francesco Montesi Francesca Neri Teo Rastelli Gianluca Rossi Gioele Salvatori Luca Sarti Delfini (5 anni) Brajan Kapllani Davide Kapllani Giulia Squeo Stella Maria Telesca Asia Tiraferri Lidia Zangari Insegnanti: Nadia Vincenzi, Francesca Zanotti,

Marsela Spahiu;

Operatrice scolastica: Annunziata De Crescenzo

Tartarughe (4 anni) Giovanni Bellistri Serena Capacci Carla Capelli Enea Carlini Samuel Cavaliere Alessandro Cecchetti Nicolò Delucca Sara Della Vittoria Nadine Foschini Federico Fratini Aurora Lazri Fiori Lopari Fjiona Lopari

Petra Magrini Filippo Mazzini Alizeé Merli Alessandro Mongiusti Giorgia Morri Martina Pozzi Daniele Protasi Leonora Ramci Nicole Ricci Cecilia Rossi Giacomo Tamburini Robert Ushtelenca Matilde Zangheri Insegnanti: Elide Galli, Gabriele Paganelli;

Operatrice scolastica: Laura Fersino

Delfini (5 anni) Samy Asimedine Antonella Astolfi Caterina Sara Barilari Allegra Belletti Cecilia Belletti Ethan Bellucci Dafne Berardi Brian Berlini Davide Brambilla Valerio Broccoli Leonardo Campanini Carolina Canghiari Sabrina Cani Diego De Luigi Agnese Donati Christian Filippi Rebecca Gaspari Prishila Hasanaj Temofiy Kharytoniuk Giulia Mazzoli Chiara Rossi Vincenza Sabatino Mathew Sartini Matteo Semprini Tommaso Serio Riccardo Vandelli Insegnanti: Monica Benini, Nadia Urbinati;

Operatrice scolastica: Maria Milioti

Coordinamento Pedagogico

Monica Campana