Lanostrastorianelpaesaggio CosaèrimastodelNordest...Fondazione Francesco Fab-bri), impegnata fin...

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di Andrea De Polo L a Venezia della terrafer- ma, poco cartolina e tan- to cemento. Le rotatorie e i centri commerciali della “Padania” geografica. Il Piave e le colline della Pedemontana, solcate dai camion. E il dram- ma degli imprenditori che si so- no fatti da soli, e da soli, in silen- zio, hanno deciso di uscire di scena. Non è il paesaggio di An- drea Zanzotto, minacciato di distruzione, quello in mostra a Villa Brandolini di Pieve di Soli- go. È la fase successiva: il pae- saggio del Nordest post-distru- zione, dopo l’elaborazione del lutto, dopo i capannoni e le strade, raccontato dagli scatti di un gruppo di fotografi emer- genti nel panorama nazionale. Una rassegna, inaugurata ieri sera e promossa da Fondazio- ne Francesco Fabbri e Comune di Pieve di Soligo, che è un omaggio al grande Gabriele Ba- silico, uno dei più importanti fotografi italiani del Novecen- to, ma soprattutto un affresco delle conflittualità che oggi, più di sempre, segnano il paesag- gio a Nordest. Nelle sale di “F4 – Un’idea di fotografia”, mostra inaugurata ieri sera a Villa Brandolini e og- gi aperta dalle 16 alle 19.30, so- no in mostra gli scatti di Marco Citron, Stefano Graziani, Filip- po Minelli, Francesco Nonino, Ryts Monet, Alberto Sinigaglia, The Cool Couple (duo formato da Niccolò Benetton e Simone Santilli). Nel titolo della rasse- gna, giunta alla quinta edizio- ne, l’anima del progetto: le quattro “F” sono Fotografia e Fondazione Francesco Fab- bri), impegnata fin dalla sua istituzione nello sviluppo socia- le del territorio e nella delle buone pratiche amministrati- ve e imprenditoriali. Il percorso inizia con la mo- stra “Omaggio a Gabriele Basili- co. Ricognizioni sulla Terrafer- ma”, gli scatti del maestro che mostrano la Venezia meno turi- stica, Mestre e la terraferma. Il visitatore poi incontra “Progetto Nord-Est. Un paesag- gio di contraddizione e conflit- ti”, sezione curata da Carlo Sa- la, che propone il lavoro di alcu- ni fra i migliori fotografi del pa- norama emergente italiano e le conflittualità della “Padania” geografica: le palme in giardi- no, i capannoni abbandonati, le rotatorie dappertutto. «Vogliamo dare un’idea di territorio come specchio dei cambiamenti, e delle conflit- tualità sociali» spiega Sala «e prendere coscienza dei cam- biamenti. Non c’è più la nostal- gia di Zanzotto: è come se i gio- vani avessero già vissuto il lutto della scomparsa di quel paesag- gio. “Padania classics” è un pro- getto nato su internet, che in tre anni ha raccolto oltre mille foto dei “classici” di questo ter- ritorio, escludendo tutto quello che era già stato fotografato, co- me i centri storici o i monu- menti». Una sezione che va a braccetto con la cronaca: Ryts Monet, con l’installazione Black Flag Revival, racconta la crisi economica e le sue conse- guenze attraverso un incisivo lavoro sul tema dei suicidi degli imprenditori. Il gran finale dell’esposizio- ne è “Sono stato lì”, mostra di cinquanta “dummy” (nuovo genere fotografico) di esplora- zione del paesaggio contempo- raneo italiano promossa dalla Società Italiana degli Urbanisti, dall’Università Iuav di Venezia, dalla Fondazione Fabbri e dall’Associazione Linea di Con- fine, che dopo l’esposizione pievigina formeranno un archi- vio permanente. «Sarà un per- corso articolato che, attraverso vari modi di concepire la foto- grafia, dalle indagini di realtà al- la finzione, dalla ricerca d’archi- vio all’international style, son- da le complessità di un paesag- gio-specchio critico dei cam- biamenti sociali, culturali e identitari che lo stanno attra- versando» spiegano gli organiz- zatori. La mostra resterà aperta fino al 16 agosto a Villa Brandolini, in Piazza Libertà a Solighetto di Pieve. Apre il venerdì dalle 16 al- le 19.30, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Francesco Paolo Maria Di Sal- via con “La circostanza” (Mar- silio) è il vincitore della XXIII edizione del Premio Letterario nazionale Giuseppe Berto. La proclamazione ieri a Mogliano Veneto, città natale dello scrit- tore cui il Premio è intitolato; Di Salvia era nella cinquina dei finalisti insieme a Pier Franco Brandimarte (“L’Amalassun- ta”), Enrico Ianniello (“La vita prodigiosa di Isidoro Sifflo- tin”), Marco Peano (“L’inven- zione della madre”) e Elena Rausa con “Marta nella corren- te”. «Questa è una storia dell’Ita- lia del Novecento narrata attra- verso le sue “chiese”, dal fasci- smo al comunismo, con il gu- sto del racconto familiare ma anche industriale. L’autore ci fa scoprire che è possibile scri- vere delle nostre vicende nazio- nali in maniera epica» è la mo- tivazione della giuria. Di Salvia è nato a Salerno nel 1982 e vive a Praga. Suoi testi sono stati selezionati per Su- bway Letteratura, La gettonie- ra di vibrisse ed Esor-dire; ha vinto inoltre il XXXII Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo del Coni. Laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo e diplomato al Centro Speri- mentale di Cinematografia, ha lavorato nei reparti di produ- zione, sceneggiatura e regia di cinema e tv. Attualmente è fre- elance e si occupa di web se- mantico, contenuti e traduzio- ni. All’esordio con “La circo- stanza” ha già ricevuto la Men- zione speciale della Giuria alla XXVII edizione del Premio Cal- vino. Nel corso della cerimonia di proclamazione, ospitata nel- la Villa Museo di Toni Benet- ton (La Marignana) a Moglia- no, è stata sottolineata la soddi- sfazione per la ripresa del Pre- mio Berto, sospeso quattro an- ni fa per problemi organizzati- vi delle amministrazioni comu- nali che fino ad allora lo aveva- no gestito. Un nuovo inizio che è stato fin da subito uno degli obiettivi delle celebrazioni, lo scorso anno, del centenario della nascita dello scrittore ve- neto. Obiettivo pienamente centrato, così come l’acquisi- zione dell’archivio di Giusep- pe Berto (ora in corso di catalo- gazione al dipartimento di ita- lianistica dell’Università di Pa- dova), che restituisce allo ster- minato panorama della produ- zione letteraria italiana uno dei Premi più importanti riser- vato agli esordienti. Tommaso Miele Francesco Paolo Maria Di Salvia il progetto La “Cronaca italiana” raccontata con Instagram Le testate locali del Gruppo Espresso e Igers Italia insieme alla scoperta della provincia FOTOGRAFIA Dal ciclo “Padania Classic” di Filippo Minelli: cosa resta del territorio a Nordest d’Italia La nostra storia nel paesaggio Cosa è rimasto del Nordest A Pieve di Soligo la mostra per emergenti organizzata dalla Fondazione Fabbri Omaggio a Basilico e in un clima di post-distruzione l’eco delle parole di Zanzotto La Mestre di Gabriele Basilico in una fotografia del 2001 letteratura “La circostanza” di Di Salvia conquista il Premio Berto PADOVA È partita dal Veneto un’impor- tante collaborazione tra “La Cronaca Italiana”, account so- cial che raggruppa, anche su In- stagram, tutte le 18 testate loca- li del gruppo editoriale L’Espresso, e Instagramers, la più grande community mon- diale di appassionati di Insta- gram. Un gruppo importante apre le porte dei suoi canali uffi- ciali e “dà le chiavi” in mano ai community managers di In- stagramers Italia che racconte- ranno con la fotografia su Insta- gram anche luoghi e situazioni normalmente non “toccati” dal- le testate del gruppo, anche in regioni in cui non sono presen- ti. Questo nuovo racconto sarà possibile vederlo, nei prossimi mesi, sul canale Instagram e de- gli altri social di “La Cronaca Ita- liana”. «Troverete attimi, even- ti, volti, tradizioni, persone, le storie piccole che spesso nessu- no conosce, ma di cui è piena l’Italia», spiega Ilaria Barbotti, presidente nazionale di In- stagramers Italia e fin da subito grande sostenitrice del proget- to. «Sono orgogliosa di collabo- rare con il Gruppo Espresso. È un progetto che richiederà im- pegno e siamo pronti a dare il massimo per raccontare i nostri territori», conclude Barbotti. Con l’hashtag #igersgelocal sul profilo della Cronaca Italia- na vedrete gli scorci dei paesi, la natura immensa, le città. Ma ci saranno anche i volti delle per- sone, le mani dei mestieri, i la- boratori artigianali. Tutto con l’occhio “quadrato e filtrato” degli instagramer. Un lungo racconto della provincia italia- na e delle sue storie. «La Crona- ca italiana (Su Facebook, Twit- ter, Instagram e Pinterest) è un progetto editoriale nato attor- no a un concetto innovativo, la “prossimità emotiva”: un para- metro che unisce prossimità ge- ografica e prossimità d’interes- se, i motivi che normalmente ci spingono a interessarci a ciò che accade attorno a noi - spie- ga Marianna Bruschi, la giorna- lista che segue il progetto -. Ge- ografia, interesse, emozioni, so- no gli ingredienti che anche le community di Instagram ogni giorno mescolano insieme a oc- chi attenti, creatività e abilità fo- tografiche». Instagramers Italia è la com- munity italiana degli appassio- nati di Instagram. Fa parte della community mondiale di In- stagramers fondata da Philippe Gonzalez nel 2011 a Madrid. I gruppi nel mondo sono circa trecento. Da 2013 Instagramers Italia è un’associazione nazio- nale senza scopo di lucro. (c.m.) Ilaria Barbotti IL MATTINO DOMENICA 5 LUGLIO 2015 38 Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195

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di Andrea De Polo

L a Venezia della terrafer-ma, poco cartolina e tan-tocemento.Lerotatoriee

i centri commerciali della“Padania” geografica. Il Piave ele colline della Pedemontana,solcate dai camion. E il dram-ma degli imprenditori che si so-no fatti da soli, e da soli, in silen-zio, hanno deciso di uscire discena. Non è il paesaggio di An-drea Zanzotto, minacciato didistruzione, quello in mostra aVilla Brandolini di Pieve di Soli-go. È la fase successiva: il pae-saggio del Nordest post-distru-zione, dopo l’elaborazione dellutto, dopo i capannoni e lestrade, raccontato dagli scattidi un gruppo di fotografi emer-genti nel panorama nazionale.Una rassegna, inaugurata ierisera e promossa da Fondazio-neFrancescoFabbrieComunedi Pieve di Soligo, che è unomaggio al grande Gabriele Ba-silico, uno dei più importantifotografi italiani del Novecen-to, ma soprattutto un affrescodelleconflittualitàcheoggi,piùdi sempre, segnano il paesag-gioaNordest.

Nelle sale di “F4 – Un’idea difotografia”, mostra inaugurataieri sera a Villa Brandolini e og-gi aperta dalle 16 alle 19.30, so-no in mostra gli scatti di MarcoCitron, Stefano Graziani, Filip-po Minelli, Francesco Nonino,Ryts Monet, Alberto Sinigaglia,The Cool Couple (duo formatoda Niccolò Benetton e SimoneSantilli). Nel titolo della rasse-gna, giunta alla quinta edizio-ne, l’anima del progetto: lequattro “F” sono Fotografia eFondazione Francesco Fab-bri), impegnata fin dalla suaistituzionenello svilupposocia-le del territorio e nella dellebuone pratiche amministrati-veeimprenditoriali.

Il percorso inizia con la mo-stra“Omaggio a Gabriele Basili-co. Ricognizioni sulla Terrafer-ma”, gli scatti del maestro chemostranola Veneziameno turi-stica, Mestre e la terraferma. Ilvisitatore poi incontra“ProgettoNord-Est.Un paesag-gio di contraddizione e conflit-ti”, sezione curata da Carlo Sa-la,che propone il lavorodi alcu-ni fra i migliori fotografi del pa-norama emergente italiano e leconflittualità della “Padania”geografica: le palme in giardi-no, i capannoni abbandonati,

lerotatoriedappertutto.«Vogliamo dare un’idea di

territorio come specchio deicambiamenti, e delle conflit-

tualità sociali» spiega Sala «eprendere coscienza dei cam-biamenti. Non c’è più la nostal-gia di Zanzotto: è come se i gio-

vani avessero già vissuto il luttodella scomparsadi quel paesag-gio.“Padania classics”è un pro-getto nato su internet, che intre anni ha raccolto oltre millefoto dei “classici” di questo ter-ritorio,escludendotuttoquelloche era già stato fotografato, co-me i centri storici o i monu-menti». Una sezione che va abraccetto con la cronaca: RytsMonet, con l’installazioneBlack Flag Revival, racconta lacrisi economica e le sue conse-guenze attraverso un incisivolavorosultemadeisuicididegliimprenditori.

Il gran finale dell’esposizio-ne è “Sono stato lì”, mostra dicinquanta “dummy” (nuovogenere fotografico) di esplora-zione del paesaggio contempo-raneo italiano promossa dallaSocietàItalianadegliUrbanisti,

dall’Università Iuav di Venezia,dalla Fondazione Fabbri edall’Associazione Lineadi Con-fine, che dopo l’esposizionepieviginaformeranno un archi-vio permanente. «Sarà un per-corso articolato che, attraversovari modi di concepire la foto-grafia,dalle indagini di realtà al-lafinzione, dalla ricerca d’archi-vio all’international style, son-da le complessità di un paesag-gio-specchio critico dei cam-biamenti sociali, culturali eidentitari che lo stanno attra-versando» spiegano gli organiz-zatori.

La mostra resterà aperta finoal 16 agosto a Villa Brandolini,in Piazza Libertà a Solighetto diPieve.Apreil venerdìdalle 16 al-le 19.30, il sabato e la domenicadalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16alle19.30.

Francesco Paolo Maria Di Sal-via con “La circostanza” (Mar-silio) è il vincitore della XXIIIedizione del Premio Letterarionazionale Giuseppe Berto. Laproclamazione ieri a MoglianoVeneto, città natale dello scrit-tore cui il Premio è intitolato;Di Salvia era nella cinquina deifinalisti insieme a Pier FrancoBrandimarte (“L’Amalassun-ta”), Enrico Ianniello (“La vitaprodigiosa di Isidoro Sifflo-tin”), Marco Peano (“L’inven-zione della madre”) e ElenaRausa con “Marta nella corren-te”.

«Questa è una storia dell’Ita-lia del Novecento narrata attra-verso le sue “chiese”, dal fasci-

smo al comunismo, con il gu-sto del racconto familiare maanche industriale. L’autore cifa scoprire che è possibile scri-vere delle nostre vicende nazio-nali in maniera epica» è la mo-tivazione della giuria.

Di Salvia è nato a Salerno nel1982 e vive a Praga. Suoi testisono stati selezionati per Su-bway Letteratura, La gettonie-ra di vibrisse ed Esor-dire; havinto inoltre il XXXII ConcorsoNazionale per il RaccontoSportivo del Coni. Laureato inArti e Scienze dello Spettacoloe diplomato al Centro Speri-mentale di Cinematografia, halavorato nei reparti di produ-zione, sceneggiatura e regia dicinema e tv. Attualmente è fre-elance e si occupa di web se-mantico, contenuti e traduzio-ni.

All’esordio con “La circo-stanza” ha già ricevuto la Men-zione speciale della Giuria allaXXVII edizione del Premio Cal-vino. Nel corso della cerimoniadi proclamazione, ospitata nel-la Villa Museo di Toni Benet-ton (La Marignana) a Moglia-no, è stata sottolineata la soddi-sfazione per la ripresa del Pre-mio Berto, sospeso quattro an-ni fa per problemi organizzati-vi delle amministrazioni comu-nali che fino ad allora lo aveva-no gestito. Un nuovo inizio cheè stato fin da subito uno degliobiettivi delle celebrazioni, loscorso anno, del centenariodella nascita dello scrittore ve-neto. Obiettivo pienamentecentrato, così come l’acquisi-zione dell’archivio di Giusep-pe Berto (ora in corso di catalo-gazione al dipartimento di ita-lianistica dell’Università di Pa-dova), che restituisce allo ster-minato panorama della produ-zione letteraria italiana unodei Premi più importanti riser-vato agli esordienti.

Tommaso Miele

Francesco Paolo Maria Di Salvia

il progetto

La “Cronaca italiana” raccontata con InstagramLe testate locali del Gruppo Espresso e Igers Italia insieme alla scoperta della provincia

FOTOGRAFIA

Dal ciclo “Padania Classic” di Filippo Minelli: cosa resta del territorio a Nordest d’Italia

Lanostra storia nel paesaggioCosaè rimastodelNordestA Pieve di Soligo la mostra per emergenti organizzata dalla Fondazione FabbriOmaggio a Basilico e in un clima di post-distruzione l’eco delle parole di Zanzotto

La Mestre di Gabriele Basilico in una fotografia del 2001

letteratura

“Lacircostanza”diDi Salviaconquistail PremioBerto

◗ PADOVA

È partita dal Veneto un’impor-tante collaborazione tra “LaCronaca Italiana”, account so-cial che raggruppa, anche su In-stagram, tutte le 18 testate loca-li del gruppo editorialeL’Espresso, e Instagramers, lapiù grande community mon-diale di appassionati di Insta-gram. Un gruppo importanteapre le porte dei suoi canali uffi-ciali e “dà le chiavi” in mano aicommunity managers di In-stagramers Italia che racconte-ranno con la fotografia su Insta-gram anche luoghi e situazioni

normalmente non “toccati” dal-le testate del gruppo, anche inregioni in cui non sono presen-ti. Questo nuovo racconto saràpossibile vederlo, nei prossimimesi, sul canale Instagram e de-gli altri social di “La Cronaca Ita-liana”. «Troverete attimi, even-ti, volti, tradizioni, persone, lestorie piccole che spesso nessu-no conosce, ma di cui è pienal’Italia», spiega Ilaria Barbotti,presidente nazionale di In-stagramers Italia e fin da subitogrande sostenitrice del proget-to. «Sono orgogliosa di collabo-rare con il Gruppo Espresso. Èun progetto che richiederà im-

pegno e siamo pronti a dare ilmassimo per raccontare i nostriterritori», conclude Barbotti.

Con l’hashtag #igersgelocalsul profilo della Cronaca Italia-na vedrete gli scorci dei paesi, lanatura immensa, le città. Ma cisaranno anche i volti delle per-sone, le mani dei mestieri, i la-boratori artigianali. Tutto conl’occhio “quadrato e filtrato”degli instagramer. Un lungoracconto della provincia italia-na e delle sue storie. «La Crona-ca italiana (Su Facebook, Twit-ter, Instagram e Pinterest) è unprogetto editoriale nato attor-no a un concetto innovativo, la

“prossimità emotiva”: un para-metro che unisce prossimità ge-ografica e prossimità d’interes-se, i motivi che normalmente cispingono a interessarci a ciòche accade attorno a noi - spie-ga Marianna Bruschi, la giorna-lista che segue il progetto -. Ge-ografia, interesse, emozioni, so-no gli ingredienti che anche lecommunity di Instagram ognigiorno mescolano insieme a oc-chi attenti, creatività e abilità fo-tografiche».

Instagramers Italia è la com-munity italiana degli appassio-nati di Instagram. Fa parte dellacommunity mondiale di In-stagramers fondata da PhilippeGonzalez nel 2011 a Madrid. Igruppi nel mondo sono circatrecento. Da 2013 InstagramersItalia è un’associazione nazio-nale senza scopo di lucro. (c.m.)Ilaria Barbotti

IL MATTINO DOMENICA 5 LUGLIO 2015 38

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