Laboratorio sulla Bibbia

per la scuola primaria e per la scuola dell'Infanzia

Corso di aggiornamento per maestre – Novara, 20 gennaio 2009docenti: proff. Norma Manfredi e Monica Prandi

Appunti originali della dott. ssa Visca

PremessaUn corretto approccio alla Bibbia deve necessariamente partire dall’analisi della comunicazione scolastica

per poter realizzare in modo efficace la narrazione religiosa entro la scuola.

Il contesto linguistico nei duplici aspetti del linguaggio, verbale e non verbale,

costituisce per i bambini e i fanciulli, “lo spazio vitale, la possibilità di esperienza”

dove il linguaggio diviene un facilitatore dei rapporti interpersonali.

Un linguaggio che deve essere percepito come relazione, dialogo,

racconto, scambio di informazioni, esperienza di conservazione e di mutamento.

1. Ascolto 2. Linguaggio 3. Narrazione

1. Ascolto

individuare strategie valide per la trasmissioni di contenuti complessi

ascoltare è accogliere e interpretare i segni della personalità del discente

condurre e aiutare i ragazzi nella crescita, lasciandoci ispirare dai valori del Vangelo

2. Linguaggio

1) deve misurarsi sui registri linguistici e simbolici della Rivelazione, pur dovenfo calarsi nella realtà degli alunni

2) sollecita il confronto sulle grandi tematiche esistenziali;

3) contribuisce alla decifrazione dell’identità della persona e del suo progetto di vita;

4) esplora il rapporto tra la realtà e il Trascendente;

5) costituisce un rilevante elemento meditativo

6) non si limita a comunicare informazioni ma è evento, presenza

7) si rifà alla categoria essenziale del simbolo, che racchiude la dimensione del senso

8) portare alla costruzione di relazioni significative

9) trasformare i contenuti dell'IRC in vita da vivere

10) deve ispirararsi al linguaggio del Maestro:- il docente cura la qualità dei propri atti linguistici- pone domande- gestisce il dialogo con gli alunni- accoglie e integra le domande dei bambini e dei ragazzi

3. Narrazione

Il racconto è, per i bambini, la modalità primaria di presentazione di qualsiasi contenuto tematico, poiché la permette il coinvolgimento dell’intera persona, soprattutto sul piano emotivo ed esistenziale. Consente l’identificazione dall’ascoltatore che può immedesimarsi nell’esperienza di altri, confrontandosi con la propria. Sicuramente chi racconta una storia deve essere “innamorato” di ciò che narra, quindi è essenziale memorizzare il racconto e familiarizzare con l’atmosfera che esso crea; infatti chi narra una storia mette in scena se stesso contemporaneamente a ciò che viene raccontato.

La Bibbia è un racconto di Dio all'uomo e sull'uomo: la storia della Salvezza

Per narrare bene la Bibbia:

1. conoscere adegutamente la situazione e grado di sviluppo cognitivo dei discenti

2. conoscere adeguatamente il testo originale

3. creare l'ambiente e il contesto in cui si colloca il racconto

4. presentare i personaggi, senza eccedere nella psicologizzazione

5. colpire l'esperienza e l'interiorità, per stimolare la riflessione personale

6. unire alla comunicazione la propria testimonianza

Bibbia e IRC

1. Cosa dire: la nostra preparazione (culturale e spirituale)

2. Approccio e rapporto col testo- incontro e mediazione del testo (scelta opportuna che non snaturi l'originale- fase della comprensione (guidata)- confronto col testo (o immagini in sequenza)- appropriazione del testo e interiorizzazione

3. Contenuti essenziali- Parola di Dio- ispirazione e autori umani- storia del popolo di Israele e vicenda dell'umanità- tappe di formazione (fatto, riflessione, tradizione orale, trascrizione per iscritto

riflessione, redazione finale...) - canone- biblioteca di Dio, sua organizzazione e composizione

4. obiettivi educativi (conoscenze, abilità e competenze)da scegliere e selezionare in base agli alunni e alla loro specifica condizione

La valigetta degli attrezzi1. racconti e drammatizzazioni

- la maestra racconta- i bambini raccontano- i bambini interpretano- lavagnetta speciale

- percorsi tematici speciali (acqua...)

3. attività da fare e costruire- lavorare con la carta- costruire con pongo o altre paste- stoffa o spugne

4. video e cartoni - su dvd o vhs - scaricati da internet

5. web - da fare con gli alunni- come fonte di aggiornamento per noi insegnanti

6. computer (senza connessione internet)- programmi da cd rom- programmi da installare sul computer (tipo Tux Paint)

2. scrittura e colori- disegni- pagine da colorare- piccoli giochetti di enigmistica- cartelloni (es. rotolone!)

Tre esempi dall'Antico Testamento1. Noè

2. Mosé

3. Giona